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PUBBLICITÀ E STRATEGIE
DI COMUNICAZIONE INTEGRATA
PROF. PAOLA PANARESE – 1 DICEMBRE 2016
Gli step del pw
Analisi: scenario, target, competitors, SWOT, mappa di posizionamento, ecc.
Strategia: definizione degli elementi della copy strategy e del concept
Creatività: produzione dei layout
Titolo o Headline
Occhiello
Visual principale
Sottotitolo o Subheadline
Testo o Bodycopy Testo o Bodycopy
Testo o Bodycopy
Testo o Bodycopy
Testo o Bodycopy
Titoletto Testo o Bodycopy
Testo o Bodycopy
Testo o Bodycopy Testo o Bodycopy
Testo o Bodycopy
Visual secondario
Didascalia o Caption
Testo o Bodycopy Testo o Bodycopy
Testo o Bodycopy
Testo o Bodycopy
Titoletto
Testo o Bodycopy Testo o Bodycopy
Testo o Bodycopy
Pack-shot
Simbolo Logo o LogotiPo
Pay-off
Il layout Il layout
Il layout Negli spot
Il layout è dato da immagini e script.
Lo script nasce da un’idea
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Idea
Una coppia (lui sui 30-35 anni, vestito in modo formale, lei, più giovane) sono bloccati nel deserto con l’auto in panne.
Lui è imbranato e non riesce a risolvere la situazione.
Arriva un furgoncino con un bel ragazzo, vestito in jeans.
Si avvicina e, togliendosi i 501 e usandoli come traino, trascina la macchina, portando la ragazza con sé sul furgoncino.
Poi riesce a far staccare il paraurti, lasciando l’auto con l’uomo al suo destino e allontanandosi con la ragazza.
Script Ambiente. Deserto del mid-west statunitense. Caldo. Sole. Solitudine.
Video Audio
(1 sec.) Establishing shot. Strada nel deserto. Pali della luce. Musica: “Be my baby”
fino alla fine. Nessun
SFX
(9 sec.) Alternanza di inquadrature. Bella auto in panne. Un uomo
giovane, vestito in modo formale, cerca inutilmente di aprire il cofano.
Sulla strada arriva un furgoncino malandato che passa davanti alla coppia. La ragazza guarda il furgoncino, che si ferma pochi passi oltre l’auto
(10 sec.) Continua l’alternanza di brevi inquadrature. I l ragazzo scende dal
furgoncino. Primo piano del nuovo arrivato: bel ragazzo dall’aria decisa e
selvaggia, occhiali da sole, bandana al collo, giubbotto jeans sul petto nudo. Si toglie gli occhiali. Scambio di sguardi con la ragazza. I l ragazzo si
avvicina all’auto e con gesto sicuro ne apre il cofano, gettando uno
sguardo di presa in giro verso l’uomo. L’uomo prova a svitare il tappo del radiatore, ma si scotta
Script Video Audio
(5 sec.) Montaggio come prima. I l ragazzo si toglie la bandana e la
usa per svitare il tappo. L’uomo si avvicina e dal radiatore gli cade
dell’acqua sulle scarpe. Nuovo sguardo di commiserazione del ragazzo.
Musica: “Be my baby” fino alla
fine. Nessun SFX
(5 sec.) I l ragazzo si sfila la cintura e comincia a togliersi i 501. La
ragazza lo guarda interessata. L’uomo, con espressione
scandalizzata, si affretta a chiudere il cofano dell’auto. I l ragazzo continua a sfilarsi i pantaloni mentre l’uomo cerca di coprirne la
vista alla ragazza, che sposta la testa per continuare a guardare.
(7 sec.) I l ragazzo fa un gesto della mano per invitare la ragazza a
seguirlo sul furgoncino. Scambio di sguardi fra uomo e ragazza,
come se lei chiedesse “Che male c’è?” e lui rispondesse “Va beh, vai pure”. Ragazzo e ragazza nella cabina del furgoncino, scambio
sorridente di sguardi.
Script
Video Audio
(3 sec.) I l paio di 501 servono da traino fra il furgoncino e l’auto.
L’uomo è alla guida dell’auto.
Musica: “Be my baby” fino alla
fine. Nessun SFX
(10 sec.) I l furgoncino supera un dosso. I l ragazzo cambia
rapidamente la marcia. I l paraurti del furgoncino si stacca e resta
legato ai jeans
(6 sec.) Ragazzo e ragazza si guardano sorridenti e complici.
L’uomo è rimasto nella sua auto che scende il dosso a marcia
indietro e si allontana; gesticola vanamente. I l furgoncino si avvia verso un luminoso tramonto in cui si
distingue il profilo di una città.
(4 sec.) Sull’ immagine della città verso cui si dirige il furgoncino,
compare il marchio “Levi’s 501” e il payoff “Separa gli uomini dai
ragazzi”
Rapporti Spaziali
Campi (ambiente)
Piani (personaggi)
Campo Lunghissimo – C.L.L.
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Campo Lungo – C.L. Campo Medio – C.M.
Figura intera – F.I. Piano americano– P.A.
Mezza figura– M.F. Primo Piano – P.P.
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Primissimo Piano – P.P.P. Close-Up – Particolare – Part.
I più lo considerano un termine obsoleto, altri preferiscono sostituirlo con espressioni più tecniche.
Lo slogan funge da headline dell'annuncio e varia nel tempo.
Lo slogan funge da pay-off dell'annuncio e non varia nel tempo.
Lo slogan funge da parte integrante del trade-mark (logo + simbolo).
Lo slogan funge da claim dello spot cinetelevisivo.
Lo slogan funge da tag-line di un dialogo televisivo o radiofonico.
Lo Slogan
Un buono slogan dovrebbe:
1. essere memorabile
(allitterazione)
– Ava. Come lava
– Pillole Pink Per le Persone Pallide
Lo Slogan
Un buono slogan dovrebbe:
2. essere memorabile
(giochi di parole senza il brand name)
– Y 10. Piace alla gente che piace.
(giochi di parole con il brand name)
– Esselunga, prezzi corti
Lo Slogan
Un buono slogan dovrebbe:
3. ricordare il brand name, magari mettendolo in rima:
– Chi non mangia la Golia o è un ladro o è una spia
Lo Slogan
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Un buono slogan dovrebbe:
4. suggerire il main benefit
– Boario. Fegato centenario
– Raid li ammazza stecchiti
5. differenziare la marca:
– O li cogliete voi o li sceglie Arrigoni
– O così o Pomì
6. convogliare atteggiamenti positivi sulla marca:
– Dove c’è Barilla c’è casa
Lo Slogan
Un buono slogan dovrebbe:
7. Riflettere la brand personality:
– Sagra. Buon olio non mente
– Finché c’è Eni ci sarà energia
8. Essere strategico:
– Un diamante è per sempre
Lo Slogan
Un buono slogan dovrebbe:
9. essere concorrenziale:
– Jesus. Non avrai altro Jeans all’infuori di me
10. essere originale:
– Bud Ice: Extreme refreshment.
– Budweiser: Refreshingly different.
– Calders Cream Ale: Creamy, smooth, refreshing.
– Hamm's: Hamm's the beer refreshing.
– Pabst Blue Ribbon: Refresh! Rejoice! Remember! Pabst gets the call.
– Heineken refreshes the parts other beers cannot reach.
Lo Slogan
Un buono slogan dovrebbe:
11.Essere semplice:
– Omsa. Che gambe!
– Grazie, Candy.
12.Essere essenziale:
– Omo lava più bianco
– Con Aspro…passa
13.Essere credibile:
– Non: “Camay seduce…seduce…seduce tre volte”
Lo Slogan
Un buono slogan dovrebbe:
• Essere sviluppabile in campagna (campaignable):
Lo Slogan
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Un buono slogan non dovrebbe:
1. essere già usato da altri: American Legend: Simply the Best. Amiga: Simply the
best. Aspen: Simply the best. Binatone: Simply the best. Bishop's Nissan: Simply the best. Duet: Simply the best. Edinburgh Woolen Mills: Simply the best. HME Firetrucks: Simply ... the best. Jaystone & Associates: Simply the best. Kuoni: Simply, the best. Lee Lohman: Simply the best. MGM Auto Group:Simply the best. Northeast Sailplane: Simply the best. Radio Cambridgeshire: Simply the best. Sanderson Farms: Simply the best. Sunshine Flights: Simply the best! True Digital: Simply the best. Woolacombe Bay Hotel: Simply the best.
Lo Slogan
Un buono slogan non dovrebbe:
2. Essere debole o generico
• Negroni. Il salame si giudica dal sapore
3. Provocare risposte sarcastiche o negative:
• Io? Clio.
• Ho preso una cotta per Motta
• Chi ama, mette Irge il pigiama
• Baby Bel. Fatti con la mano sul cuore
Lo Slogan
Un buono slogan non dovrebbe:
4. Esagerare eccessivamente (overclaim)
• L’orologio Revue è sempre esatto
5. Essere pretenzioso:
• Yoplait. Lo yogurt che mancava adesso c’è
Lo Slogan
Un buono slogan non dovrebbe:
6. Essere privo di significato:
• Fabia fa
• Molinari è lì
7. Essere troppo ricercato:
• Atom. Il disintegratore dell’inappetenza
• Filetti di pesce Findus. Carne di mare
Lo Slogan
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I format creativi Problem/solution
End result
Side by side
Pubblicità comparativa
Product presentation
Product demonstration
Slice of life
Testimonial
Dramma
Eros
Simbologia
Musical
Entertainement
Humour
Racconto
Citazione
Sfida
Pubblicità demenziale
Problem/solution
Format molto semplice e tradizionale.
Adatto per target di cultura bassa e medio-bassa.
Utilizzato per detersivi o farmaci da banco, per i quali il problema può essere evidenziato con enfasi anche drammatica.
End result
Figlio del problem/solution, ma meno esplicito.
Mostra la (ovvia) risoluzione di un problema spesso accennato o dato per scontato.
Side by side
Format classico
Comparazione tra un vincente e un perdente.
A volte comparazioni tra “uguali” (prodotto industriale/casalingo)
Di facile lettura
Pubblicità comparativa
Simile al side by side, ma con un raffronto diretto con altra/e marca/e.
Negli U.S.A. Pepsi vs Coca Cola.
In Italia è poco usata.
Product presentation
Semplice presentazione di un prodotto.
Utilizzato sia per prodotti in lancio che per ricordare prodotti esistenti.
La capacità di impatto viene delegata all’abilità del fotografo.
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Product demonstration
Il prodotto viene narrato o se ne descrivono i suoi plus.
Utilizzato per le automobili, cosmetici, prodotti alimentari naturali.
Slice of life
Format frequente, presenta situazioni quotidiane (ma in contesti o con elementi spesso aspirazionali) nelle quali la presenza del prodotto è elemento rassicurante o coinvolgente.
Testimonial
L’uso è piuttosto diffuso in Italia
Generalmente star presenter, anche del passato, o garante.
Dramma
Viene utilizzato nella comunicazione sociale, legandosi a temi quali la droga, l’abuso di alcoolici e gli incidenti stradali.
Eros
È utilizzato praticamente per ogni tipologia di prodotti, talvolta senza motivo.
Simbologia
Un elemento grafico o visivo è il fulcro del messaggio o viene giocato come un’icona caratterizzante.
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Musical
Esclusivo degli spot
Non molto utilizzato
SI descrivono i plus della marca cantando e talvolta ballando.
Entertainment
Format usato solo negli spot, spettacolo puro, ispirato spesso ai film d’azione.
Ha costi di produzione decisamente elevati.
Humour Sfida
La marca sfida il consumatore ad essere all’altezza di poterla possedere.
Citazione
Riferimenti a film, fumetti, opere d’arte, libri, ecc.
Racconto
Format tradizionale per il video, ma rintracciabile anche nella stampa e sempre
più crossmediale
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Pubblicità demenziale
Evoluzione, spesso degenerazione, della pubblicità ironica o paradossale.
Esempi di layout
Pubblicità di moda
Realtà molto variegata
Utilizza come strumento fondamentale l’immagine fotografica
Messaggi autoreferenziali
Contenuti poveri (rispetto a pdv o sfilate)
Mezzi limitati
Assenza del linguaggio verbale
Tipologie di pubblicità su stampa
Io Tu Egli
Cognitivo Autonomia Inclusione Rappresentazione
Patemico Intimità Complicità Empatia
Tipologie di pubblicità su stampa
Io Tu Egli
Cognitivo Autonomia Inclusione Rappresentazione
Patemico Intimità Complicità Empatia
Autonomia Strategia più classica
Modella autonoma, collocata in contesto neutro, distante
Esprime classe e raffinatezza
Il corpo è protagonista
Lo sguardo è freddo, assente, non rivolto verso il destinatario
La modella è in una posizione di superiorità e ha generalmente una posa innaturale (enfatizzazione degli arti)
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Tipologie di pubblicità su stampa
Io Tu Egli
Cognitivo Autonomia Inclusione Rappresentazione
Patemico Intimità Complicità Empatia
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Intimità Contesto ancora neutro
Enfasi sull’Io della modella
Posa meno convenzionale
Immagine fragile e indifesa
Tentativo di coinvolgere psicologicamente il destinatario
Corpo e occhi distolti
Sguardo non freddo, ma intimo
Arti vicini al corpo, spesso per proteggerlo
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Tipologie di pubblicità su stampa
Io Tu Egli
Cognitivo Autonomia Inclusione Rappresentazione
Patemico Intimità Complicità Empatia
Inclusione
Modalità più diffusa
L’Io della modella è al centro della rappresentazione, ma cerca di interpellare il destinatario
Lo sguardo è diretto verso il lettore
Il corpo è proteso in avanti, ma è comunque sempre in posa
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Tipologie di pubblicità su stampa
Io Tu Egli
Cognitivo Autonomia Inclusione Rappresentazione
Patemico Intimità Complicità Empatia
Complicità Cerca un livello ulteriore di
coinvolgimento
La modella si rivolge al destinatario e ha un’espressione accattivante
Il corpo asseconda l’espressione
Lo sguardo è meno diretto
Il corpo è spesso a ¾
La modella è intrigante e talvolta sexy
Lo sfondo è secondario
L’enfasi è sulla relazione
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Tipologie di pubblicità su stampa
Io Tu Egli
Cognitivo Autonomia Inclusione Rappresentazione
Patemico Intimità Complicità Empatia
Rappresentazione
Prevale l’oggettività della messa in scena
Il ruolo della modella è indebolito
L‘enfasi si sposta sul contesto
Il narratore è esterno
Della storia si rappresenta un solo frammento.
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Tipologie di pubblicità su stampa
Io Tu Egli
Cognitivo Autonomia Inclusione Rappresentazione
Patemico Intimità Complicità Empatia
Empatia Narrazione in terza
persona
Ambiente poco definito, ma protagonista
Prevale l’atmosfera estetizzante, il mood, la sensazione psicologica suscitata
Si cerca la sintonia con il destinatario
Prevale nelle pubblicità per profumi
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