Pubblicazione cofi nanziata dall’Unione Europea - … piccolo “catalogo” dei più signi-fi...

12
Pubblicazione cofinanziata dall’Unione Europea - Fondo F.E.A.O.G. Sezione orientamento - Programma Leader+ Unione Europea Repubblica Italiana Regione Veneto

Transcript of Pubblicazione cofi nanziata dall’Unione Europea - … piccolo “catalogo” dei più signi-fi...

Pubblicazione cofi nanziata dall’Unione Europea - Fondo F.E.A.O.G.Sezione orientamento - Programma Leader+

Unione Europea Repubblica Italiana Regione Veneto

Il territorio del Parco Naziona-le Dolomiti Bellunesi non è fatto solo di montagne, torrenti, boschi, piante ed animali unici, ma anche di prodotti agricoli tipici - oggi minacciati dall’industrializzazione e globalizzazione del settore agro-alimentare - di produzioni artigia-nali tradizionali, spesso patrimonio solo di pochi anziani, e di strutture turistiche di qualità.

un territorio di qualità

In particolare i prodotti agroali-mentari costituiscono una sintesi perfetta del binomio uomo-natura: nel Parco sono numerosi i cibi che vantano una lunga tradizione pro-duttiva e che traducono in sapori unici le peculiarità ambientali di queste montagne. Vi proponiamo un piccolo “catalogo” dei più signi-fi cativi.

conc

ept

e pr

oget

to g

rafi c

o

La tradizione gastronomica locale è legata all’allevamento brado e se-mibrado dei bovini (ma anche degli ovicaprini), principale attività econo-mica fi no al secondo dopoguerra. Formaggi, carni e salumi fanno la parte del leone tra i “sapori del Parco”. Purtroppo i produttori di formaggi di malga sono sempre meno, ma con ingenti investimen-ti il Parco ha ristrutturato cinque malghe, rilanciando la produzione casearia d’alpeggio. Numerosi sono i produttori di pregiati mieli di montagna, mentre anziani agricoltori, ma anche qual-che giovane innamorato della terra, coltivano legumi (come il noto fa-giolo di Lamon), vecchie varietà di mele, orzo agordino, farro, noci e marroni di Feltre.

sapori unici

produttori

Az. agricola “S. Giorgio” sncdi Saverio FacchinFormaggio malga bellunese e burro di malgaLoc. Sorriva, 29932030 Sovramontetel. 0439 98 498

0439 98 479

���

Cooperativa “Canop”Latte bovino biologico, formaggio casel bellunese, schizvia Fontanelle, 132020 Rivamonte Agordinotel. 0437 69 235

Latteria di Camolino scarlFormaggio casel bellunese, schize ricotta affumicatavia Camolino, 13132037 Sospirolotel. 0437 89 228

Az. agricola “Casera dei Boschi”Formaggio malga bellunese, formaggio pecorino fresco di malga, schiz, caciotta misto pecoravia Casera dei Boschi32034 Pedavenacell. 333 42 39 304

Le malghe del Parco ospitano, tra giugno e settembre, il bestiame all’alpeg-gio. Le preziose erbe delle praterie alpine nutrono vacche e pecore, con-ferendo al latte e ai prodotti che derivano dalla sua trasformazione sapori ed odori unici. I formaggi prodotti in malga sono il Nostrano grasso, prodotto con latte vaccino crudo intero, ed il Nostrano semigrasso, ottenuto da latte che viene parzialmente scremato per affioramento.Caratteristico è lo Schiz: un tempo prodotto “di scarto” nella produzione del formaggio in malga, oggi ricercato cibo tipico delle nostre montagne.È un formaggio freschissimo, prodotto con latte crudo intero scremato, che si mangia cotto in padella con burro e sale. Nelle malghe del Parco è possibile acquistare anche Ricotta e Burro, dalla caratteristica colora-zione giallastra conferita dall’alimentazione al pascolo.

formaggi, burro e ricotta

Az. agricola “Matteo Zanella”Formaggio casel bellunese, schiz, ricotta affumicatavia Mistrol, 632030 Cesiomaggioretel. 0439 391 191

Macelleria “Gazzi”Figadet, pastin, luganega, salame bellunese, lardo in salamoia, pendole, sopressa investidavia Pedemontana, 2032030 Cesiomaggioretel. 0439 438 161

Az. agricola Macelleria “Piccolo”Figadet, pastin, sopressa investida, carne de fea (pecora) affumicata, lardo in salamoia, lardo steccato con erbe, salame bellunese, pendolevia Basso, 432032 Feltretel. 0439 83 558

produttori

Macelleria “Turrin”Figadet, pastin, salame bellunese, sopressa investida, lardo steccato con erbevia Roma, 532034 Pedavenatel. 0439 300 802

Macelleria “Boito” srlPastinvia Piaia, 6032014 Ponte nelle Alpitel. 0437 998 106

Macelleria “Gretti”Salame d’asino, salame di cavallo, pendole, fi gadet, lardo in salamoia, lardo steccato con erbe, lingua salmistrata, sopressa investidavia Roe Basse, 34/A32036 Sedicotel. 0437 82 621

Numerosi sono i prodotti trasfor-mati a base di carne. Tra questi la Bondiola, che nel Bellunese viene consumata fresca, dopo una bre-ve asciugatura. Per l’insaccatura si utilizza la vescica del maiale, che conferisce a questo “cotechino” una forma rotonda. Viene prodotta utilizzando la testa, la spalla e un po’ di pancetta del maiale.La carne di suino, pancetta e pol-mone, miscelata con un 20% di fegato di suino e animelle di vitel-lo è invece la base per produrre i Figadet: salsicce la cui lavorazione

prevede l’aggiunta di uva passita all’impasto per addolcire il gusto amaro del fegato. Si consumano cotte in padella o alla brace. Tradizionali dello Zoldano e del Longaronese sono invece le Pendole: strisce di carne affumi-cata, ottenute con carni particolar-mente saporite di pecora, cavallo, asino, capra (oggi si usa anche car-ne suina). Si condiscono con sale, pepe, alloro, rosmarino, salvia, aglio, si aggiunge un po’ di vino bianco e, dopo una settimana di macerazio-ne, si distendono su un bastone ad

carni e salumi

asciugare. Nel locale di asciugatura si affumicano con un fuoco di legno dolce. Un tempo erano l’alimento abituale dei boscaioli della mon-tagna bellunese. Tra i salumi non possiamo dimenticare il Salame Bellunese, ieri prodotto con carni di suino e di cavallo, oggi ottenuto miscelando carni bovine e suine. Solo nell’Agordino sopravvivono rare ed ottime produzioni a base di cavallo.

produttori

Az. agricola “Rosa Maria”di Mirta LiraFagiolo di Lamonvia Vignui, 3932032 Feltretel. 0439 42 856

Coop. agricola “La Fiorita” scrlFagiolo di Lamon, noce di Feltre, farina di mais “sponcio”, fagiolo gialet, patata cornettavia Toschian, 1432030 Cesiomaggiorecell. 336 524 070

320 603 6403

Az. agricola “Albero degli Alberi”di Leonardo ValenteFagiolo di Lamon, farina di mais “sponcio”Loc. Vellai32032 Feltretel. 0439 44 664

Coltivato nel Bellunese dal 1500 il Fagiolo di Lamon è forse il più conosciuto prodotto locale. Ne esistono quattro tipi diversi: Spagnolit, Spagnolo, Calonega e Canalino. Lo Spagnolit, con striature rosso brillanti su fondo crema, è considerato il migliore per la delicatezza del gusto e la buccia tenera. Lo Spagnolo o ballotton, più raro, ha striature vinose e forma ovoidale. Il Calonega, dalla forma schiacciata, è il più coltivato per la resa e la qualità gastronomica (ottimo per le minestre). Il Canalino, con striature rosso cupo, a volte nere, resiste alle malattie ma è poco coltivato per la buccia consistente e il baccello coriaceo. Assai meno noto è il Fa-giolo Gialèt, detto anche Solferino, Sanpietrino o Fasol Biso, per la somi-glianza con i piselli. Appartiene alla famiglia dei fagioli cosiddetti “verdoni”, che ha originato varietà presenti un po’ in tutta Italia. Dall’ottimo sapore, è più delicato e digeribile del Borlotto e ha una buccia molto sottile che, durante la cottura, quasi si scioglie con la polpa.

legumi

Az. agricola“Maria Luisa Del Negro”Kodinze e kodinzonvia Capoluogo, 13732037 Sospirolotel. 0437 89 259

���

Bioalpi ssdi Andrea GosettiMele e pere biologichevia Busette di Pullir, 132030 Cesiomaggioretel. 0439 391 225

Az. agricola “Agnese Lise”Kodinze e kodinzonvia S. Zenon, 11632037 Sospirolotel. 0437 89 648

0437 89 790

produttori

���

Az. agricola“Cuor di Prussia”di Giovanni e David MorettonMele prussiane biologiche,trasformati e vivaioLoc. Faller, 12432030 Sovramontetel. 0439 301 730

Az. agricola“I Frutti del Sole”di Daniela De CristofaroKodinze e kodinzon, fagiolo di Lamon, fagiolo Gialet, noce di Feltrevia Roncoi di Fuori, 12632030 S. Gregorio nelle Alpitel. 0437 801 585

antiche mele

Mela Prussiana, Ferro Cesio, Rosetta: sono alcune delle antiche varietà di melo che il Parco sta recuperando grazie alla collaborazione di appassio-nati agricoltori. Di grande pezzatura, di color rosso scuro con striature gialle e vermiglie, croccante e molto saporito, il Pom Prussian è arrivato nel Bellunese nei primi anni del ‘900, portato da lavoratori che rientrava-no alla terra d’origine dopo essere emigrati in Germania. La mela Ferro Cesio è forse, tra le varietà tradizionali, la più antica: coltivata nella Val-belluna e nel Feltrino da almeno un secolo. La Rosetta, di forma tondeg-giante leggermente schiacciata, dalla polpa poco acidula e succosa, si caratterizza per l’ottima conservabilità ed è molto buona cotta.I frutti di queste varietà sono anche la materia prima per produrre il Kodinzon: una conserva ottenu-ta essiccando un purè di mele che viene steso sopra una grata di metallo, senza aggiunte di zucchero o conservanti di alcun gene-re; un prodotto naturale e molto energetico. Le Kodinze sono in-vece rondelle di mela essiccate al sole, senza alcun trattamento.Il nome deriva dal termine dialettale kodinz, che indica lo spicchio di mela secco.

Consorzio Tutela Moronee Castagno feltrinoCastagno e morone del feltrino DOPc/o CMF CP 48via Carlo Rizzarda, 2132032 Feltrecell. 339 639 8653

Az. agricola“Pietro De Bacco”Vino delle Dolomiti IGT: rosso da tavola Vanduja, rosso da tavola Pavanavia Centro di Sopra, 3432032 Feltretel. 0439 303 346

produttori

Az. agricola“Domenico Turrin”Vino delle Dolomiti IGT: rosso da tavola Malbec, bianco tranquillo Chardonnayvia Anto Stefani, 4132034 Pedavenatel. 0439 300 024

La noce di Feltre è una varietà locale tra le più rinomate, grazie alle ottime caratteristiche organo-lettiche. Attualmente non esistono coltivazioni specializzate, ma solo vecchie piante isolate sparse sul ter-ritorio. Il Parco è impegnato, con il Comune di Feltre, in un progetto di recupero e valorizzazione di que-sto frutto. Un apposito Consorzio di Tutela sta invece valorizzando la

produzione del “Morone” e Castagno del

Feltrino, rinomato per la dolcezza e farinosità della pa-

sta, compatta e resi-stente alla cottura.

noci e castagne

La coltivazione della vite era un tempo diffusa e rinomata nel bel-lunese, tanto che alla fine dell’800 buona parte della produzione lo-cale era venduta nell’Impero au-stroungarico. Oggi restano pochi piccoli produttori, promossi ed incoraggiati anche dal Parco, che vinificano vitigni locali.

vini

produttori

Apicoltura “Dalla Vedova”di Ester De PiccoliMiele delle Dolomitip.zza S. Nicolò - Loc. Bribano32036 Sedicotel. 0437 83 134

Apicoltura“Sara Garlet Minella”Miele delle Dolomitivia Nazionale, 13/A32035 Santa Giustinatel. 0437 888 319

L’Orto di San Gregoriodi Andrea GosettiMiele delle Dolomitivia Carazzai32030 San Gregorio nelle Alpitel. 0439 391 225

Apicoltura “Primo Pellin”Miele delle Dolomitivia Pezzol, 16 - Loc. Vellai32032 Feltretel. 0439 2568

Az. agricola“La piccola arnia”di Claudio MioranzaMiele delle Dolomitivia Morzanch, 1332035 Santa Giustinatel. 0437 800 203

���

Az. agricola “La Sloda”di Renato PancieraMiele biologico delle Dolomitivia S. Andrea, 2032012 Forno di Zoldotel. 0437 787 696

���

Apicoltura“Michele Schena”Miele biologico delle Dolomitivia Tos, 432020 Rivamonte Agordino tel. 0437 60 002

���

Apicoltura“Mario Solagna”Miele biologico delle Dolomitivia Galloper, 3932030 Cesiomaggioretel. 0439 390 083

Apicoltura “Mario Triches”Miele delle Dolomitivia Monte Schiara, 2632025 Sedicotel. 0437 87 301

Apicoltura “Francesco Vedana”Miele delle Dolomitivia Le Rosse, 7732037 Sospirolotel. 0437 843 015

Az. agricola “Millefi ori”di Paolo ZampieriMiele delle Dolomiti e fagiolo di Lamonvia Belluno, 4232032 Feltretel. 0439 89 246

L’apicoltura è una delle attività agri-cole più diffuse nel Parco e lungo i suoi confi ni. Oltre che ai più comu-ni mieli di acacia o millefi ori, molti produttori si dedicano a produzio-ni particolari quali il miele di melata di abete, di tiglio, tarassaco, geranio selvatico, acero o il millefi ori di alta montagna. Alcuni sono anche ot-tenuti con metodo di produzione biologico.

miele

L’apicoltura è una delle attività agri-cole più diffuse nel Parco e lungo i suoi confi ni. Oltre che ai più comu-ni mieli di acacia o millefi ori, molti produttori si dedicano a produzio-ni particolari quali il miele di melata di abete, di tiglio, tarassaco, geranio selvatico, acero o il millefi ori di alta montagna. Alcuni sono anche ot-tenuti con metodo di produzione biologico.

Apicoltura “Giuseppe Colla”Miele delle Dolomitivia Vetor Zanella, 832034 Pedavenatel. 0439 301 839

Apicoltura “Remo Corona”Miele delle Dolomitivia Pra Maor, 4 - Loc. Pullir32030 Cesiomaggioretel. 0439 43 230

Apicoltura“Vittorio De Bortoli”Miele delle Dolomitivia Traversere, 932032 Feltretel. 0439 80 784

altri sapori

Panifi cio “El Forner”Pane con la zucca, pane con l’uvavia Lantrago, 6732020 La Valle Agordinatel. 0437 63 040

Panifi cio Gris Giorgio sncPane con la zucca, pane con l’uva, pane con mais “sponcio” e fugassa venetavia Cergnai, 4/632035 Santa Giustinatel. 0437 800 328

Panifi cio OrzettiPane con la zucca, pane con l’uva e fugassa venetavia Villagrande, 132020 Rivamonte Agordinotel. 0439 69 110

Rosè sasFugassa venetaviale Dolomiti, 232014 Ponte nelle Alpitel. 0437 999 345

Pasticceria Garbujo sncDolce polentina, fregolotta e zalettivia Tezze, 1632032 Feltretel. 0439 2316

���

Az. agricola NaturgenFragole biologichevia Col de Braghe, 532030 Cesiomaggioretel. 0439 392 005

���

Az. agricola AlbanuovaConfetture, succhi e sciroppi, salse agrodolci, ortaggi e frutti biologicivia Boschi di Pez, 1432030 Cesiomaggioretel. 0439 390 238

���

Az. agricola“La Rondine”Ortaggi biologicivia Pullir, 1032030 Cesiomaggioretel. 0439 43 146

Az. agricola “La Giasena”Patata cornettaFraz. Vich, 5832014 Ponte nelle Alpitel. 0437 900 177

Gelateria da GimmyGelati con frutti del Parcovia Martiri della Libertà, 15/D32032 Feltrecell. 329 417 4692

���

Az. agricola“Simone Canal”Latte biologico di capraVilla di Pria, 5332035 Santa Giustinacell. 330 230 912

Frescura Liquori 1895Barancinop.zza IV Novembre, 1 - Loc. Bribano32036 Sedicotel. 0437 852 154

Grazie ad un accordo tra il Parco e alcuni ristoratori sensibili è nata l’iniziativa “Menù del Parco”.Nei locali segnalati dalla campanu-la morettiana visitatori e residenti potranno degustare piatti prepara-ti con i prodotti che si fregiano del logo del Parco.Un metodo per valorizzare i pro-dotti tipici locali, coniugando la loro qualità con l’esperienza e la fanta-

sia di alcuni tra i migliori ristoratori che operano nei 15 Comuni del Parco.A questo punto avete tutte le informazioni che vi servono per partire alla scoperta dei sapori del Parco.

Cercate la campanula e...buon appetito!

dove mangiare

dove mangiare

Agriturismo“Albero degli Alberi”via Montesort, 832030 Seren del Grappatel. 0439 44 664

Trattoria “Al Molin”via Villagrande, 1432020 Rivamonte Agordinotel. 0437 60 021

Bruschetteria “El Mighelon”via Nave, 3032026 Meltel. 0437 753 359

Ristorante “Hostaria 900”via Mezzaterra, 2432032 Feltretel. 0439 880 386

Ristorante “La Birreria” srlv.le Vittorio Veneto, 7632034 Pedavenatel. 0439 304 402

Locanda “Baita a l’Arte”via Belvedere, 4332030 San Gregorio nelle Alpitel. 0437 800 124

Osteria “Alla Certosa” Loc. Mis, 8332037 Sospirolotel. 0437 843 143

Pizzeria Trattoria “Alpina”via Vecellio, 4332034 Pedavenatel. 0439 301 706

dove mangiare

dove mangiare

Ristorante “All’Angelo”p.zza dell’Angelo, 532035 Santa Giustinatel. 0437 888 039

Ristorante “Da Ovidio”via Sorriva, 37/ter32030 Sovramontetel. 0439 98 048

Ristorante “Panevin”via Cart, 1632032 Feltretel. 0439 83 466

Ristorante “Sagittario”via Casonetto, 17432032 Feltretel. 0439 391 148

Ristorante “San Fermo”via San Fermo, 3032032 Feltretel. 0439 880 133

Trattoria “Speranza”via Riva de Speranza, 2Loc. Soranzen32030 Cesiomaggioretel. 0439 43 249

Ristorante “La Casona”via Segusini, 17/A32032 Feltretel. 0439 302 730

Antica Osteria “Coppolo”p.zza 3 Novembre32033 Lamoncell. 338 460 3135

Agriturismo“Pian del Levina”via Cornigian, 232012 Forno di Zoldotel. 0437 787 687

Ristorante “All’Antica Torre”Loc. Col dei Mich - Zorzoi32030 Sovramontetel. 0439 986 001

Per promuovere l’area del Parco nel suo complesso, costituito da valori naturalistici e storici, ma an-che culturali ed antropici, è nato il progetto “carta qualità”: una serie di criteri in base ai quali si assegna il logo del Parco ai prodotti alimen-tari ed artigianali e ai servizi turistici che garantiscano uno standard mi-nimo di qualità e rispettino precisi criteri di tutela ambientale. I prodotti alimentari ottenuti nel Parco e nelle zone limitrofe sono, come abbiamo visto, numerosi ma non tutti possono fregiarsi della campanula, simbolo dell’area pro-tetta. Il logo viene infatti concesso a prodotti ottenuti da agricoltura biologica; oppure in possesso di una denominazione d’origine ri-conosciuta dall’Unione Europea, come ad esempio l’IGP (Indicazio-ne Geografi ca Protetta) di cui può

una campanuladi garanzia

fregiarsi il fagiolo di Lamon. Il logo del Parco viene concesso anche ai “prodotti tradizionali”: sono quelli che hanno una storia di oltre 25 anni e che sono inseriti in un ap-posito elenco curato dal Ministero delle Politiche Agricole; in questo elenco sono inclusi, fra gli altri,il burro e il formaggio di malga,il miele delle Dolomiti Bellunesi,il kodinzon e la noce di Feltre.I prodotti agroalimentari, per poter avere il marchio del Parco, devono provenire da aziende che si trova-no nel territorio dei 15 Comuni del Parco.