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PROVINCIA DE CASTEDDU RASSEGNA STAMPA 23 FEBBRAIO Prime pagine Pag. 2 Taccuino avvenimenti Pag. 5 Provincia di Cagliari Pag. 9 Cronaca e politica regionale Pag. 19 La rassegna stampa è stata ultimata alle ore 7.45. PROVINCIA DI CAGLIARI

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PROVINCIA DE CASTEDDU

RASSEGNA STAMPA 23 FEBBRAIO

Prime pagine Pag. 2Taccuino avvenimenti Pag. 5Provincia di Cagliari Pag. 9Cronaca e politica regionale Pag. 19

La rassegna stampa è stata ultimata alle ore 7.45.

PROVINCIA DI CAGLIARI

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TACCUINO AVVENIMENTI DI OGGI- 09.30 - PADRU - Aula consiliare Comune Celebrazione della Giornata della Memoria. - 10.00 - TEMPIO PAUSANIA - Sede Confcommercio, via Marconi 15 Seminario tecnico-formativo sul tema "Il Bed&Breakfast nell'Alta Gallura". - 10.00 - SASSARI - Teatro Verdi, via Politeama Conferenza stampa presentazione rassegna concertistica di Teatro e musica. Alle 21 primo appuntamento con il concerto del violinista Salvatore Accardo. - 10.00 - CAGLIARI - Consiglio regionale Riunione commissione Bilancio del Consiglio regionale con audizioni sul collegato alla Finanziaria. Saranno sentiti alle 10 associazioni del commercio; alle 11 organizzazioni agricole e alle 12.30 sindacati Css, Ugl, Cisal e Confsal. - 10.30 - CAGLIARI - Consiglio regionale, sala stampa Conferenza stampa consiglieri regionali centrosinistra su stato crisi comparto vitivinicolo in Sardegna.- 10.30 - CAGLIARI - Sede Cgil, viale Monastir 17 Conferenza stampa presentazione proposte Comitato nell'ambito del programma Master and Back. - 10.30 - PORTO ROTONDO - Loc. Golfo Aranci, SP 82 Seconda tappa (Porto Rotondo-Nuoro, 197 km) del 29/o Giro di Sardegna di ciclismo. - 10.30 - CAGLIARI - Aula consiliare Comune, via Roma 145 Conferenza stampa presentazione del Timbro digitale, servizio che permette agli utenti di richiedere dal proprio computer certificazione di anagrafe e di stato civile autenticate. - 10.30 - PAULILATINO - Teatro Grazia Deledda In scena la rappresentazione teatrale "I ragazzi della via Paal" del Teatro Instabile. - 11.00 - CAGLIARI - Consiglio regionale Seduta congiunta commissioni Agricoltura e Industria del Consiglio regionale con audizione dell'assessore dell'Ambiente. Alle 12.30 audizione assessore Agricoltura. - 11.00 - TEMPIO PAUSANIA - Palazzo degli Scolopi Conferenza stampa presentazione "Carrasciali Tempiesu". - 16.00 - CAGLIARI - Sede Assoindustriali, viale Colombo 2 Presentazione dell'analisi realizzata dalla società Cribis D&B sulla rischiosità commerciale delle imprese. - 16.00 - SASSARI - Biblioteca Palazzo D'Usini, piazza Tola 1 Incontro Associazione nazionale archeologi (Ana) Sardegna per illustrare attività svolte nello scorso anno e iniziative per il futuro. - 16.30 - SASSARI - Ex Infermeria S. Pietro Incontro con le associazioni di categoria sul nuovo Bando de Minimis promosso dall'Amministrazione comunale. - 17.00 - CAGLIARI - Villa Devoto Riunione governatore, sindaco Elmas e presidente Cagliari calcio su nuovo stadio. - 17.00 - CAGLIARI - Minimax/Teatro Massimo, viale Trento Replica dello spettacolo teatrale "Il ballo delle anime (Su ballu 'e is animas). Regia di Veronica Cruciani. - 17.30 - IGLESIAS - Biblioteca Nicolo' Canelles, via Gramsci 11 Presentazione del libro "Raimondo Fresia, il Teatro" di Franco Carlini. - 18.30 - OLBIA - Aeroporto Evento musicale "Live for Life 2011" per raccolta fondi a scopo benefico, con l'esibizione di Luca Jurman, Luisa Corna, Gatto Panceri, I Tazenda. - 18.30 - CAGLIARI - Conservatorio, piazza Porrino 1 Concerto di Marco Sanna in occasione del Festival pianistico 2011 dedicato a Dino Ciani. - 19.00 - CAGLIARI - Consiglio regionale Riunione commissione inchiesta su mancata applicazione leggi regionali con audizione dell'assessore della Pubblica istruzione, Sergio Milia. - 20.30 - CAGLIARI - Arco Studio, via Portoscalas 17 Terzo appuntamento della rassegna "Bellissima putrida. Visioni di Cagliari" con la proiezione del documentario "L'ultimo miracolo". Regia di Enrico Pau. - 20.30 - CAGLIARI - Sede Provincia, palazzo Regio Ultimo appuntamento della rassegna "Febbraio a Palazzo Regio" con lo spettacolo "C'é qualche coppia qui dentro?" con Massimo Zordan e Marcello Verona. - 21.00 - TEMPIO PAUSANIA - Teatro del Carmine Prosegue la Stagione di prosa con lo

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spettacolo "Il Giorno della Civetta" con Sebastiano Somma e Orso Maria Guerrini. - 21.00 - LANUSEI - Teatro Tonio Dei Prende il via la tournee dello spettacolo teatrale "Don Chisciotte" messo in scena dal Teatro Segreto. - 21.00 - CAGLIARI - Palasport, via Rockfeller Show del comico genovese Beppe Grillo con lo spettacolo "Grillo is back". (ANSA).

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TACCUINO AVVENIMENTI DI OGGI - Celebrazione della Giornata della memoria organizzata dal Comune di Padru. In programma la sfilata della banda della brigata Sassari per le vie del paese, la deposizione di una corona al monumento dai caduti, la conferenza del prof. Bachisio Bandinu e la premiazione del tema "Raccontami la guerra" degli alunni delle scuole elementari e medie e delle due giovani del paese in forza alla Brigata Sassari (Padru - vie cittadine - ore 9; Municipio - ore 9,30: piazza dei caduti - ore 10.15; centro polivalente - ore 11) - "Il bed&breakfast nell'Alta Gallura" e' il tema del seminario tecnico-formativo organizzato dall'Associazione nazionale dei B&B e affittacamere Anbba Confcommercio-Confturismo Nord Sardegna (Tempio - sede Confcommercio - via Marconi 15 - ore 10) - Proseguono in Commissione Bilancio del Consiglio regionale le audizioni sul collegato alla finanziaria. Verranno sentiti i rappresentanti delle associazioni del commercio, delle organizzazioni agricole e di Css, Ugl, Cisal e Confsal (Cagliari - aula terza commissione - Consiglio regionale - via Roma, 25 - ore 10; ore 11; ore 12.30) - Conferenza stampa del Comitato Master&Back per presentare il documento con le proposte sul prossimo bando "Back - Percorsi di rientro" (Cagliari - sede Cgil - viale Monastir 17 - primo piano - ore 10.30) - Conferenza stampa dei consiglieri regionali di centrosinistra Luigi Lotto, Pietro Cocco, Antonio Solinas, Daniele Cocco e Claudia Zuncheddu per illustrare un'interpellanza sullo stato della filiera vitivinicola in Sardegna (Cagliari - Consiglio regionale - sala stampa - via Roma 25 - ore 10.30) - Il sindaco di Cagliari, l'assessore comunale alle Politiche scolastiche e il prefetto presentano alla stampa il progetto "Timbro digitale" (Cagliari - aula consiliare - Comune - via Roma, 145 - ore 10.30)- Seduta dell'Ottava commissione del Consiglio regionale (Cultura) con all'ordine del giorno il parere sul collegato alla finanziaria e l'esame dello statuto dell'Ersu di Sassari (Cagliari - Consiglio regionale - Aula VIII Commissione - via Roma 25 - ore 10.30 - Seduta congiunta delle commissioni Agricoltura e Industria del Consiglio regionale con all'ordine del giorno l'audizione dell'assessore Giorgio Oppi sul collegato alla finanziaria. I lavori della quinta proseguiranno con l'audizione dell'assessore all'Agricoltura Andrea Prato sempre sul collegato (Cagliari - aula quinta commissione - ore 11 e ore 12.30) - Conferenza stampa di presentazione dei risultati operativi conseguiti nel 2010 dai reparti del comando provinciale di Sassari della Guardia di finanza (Sassari - sede comando provinciale Gdf - via Baldedda 11/a - ore 11.30) - Presentazione dell'analisi sul livello di rischiosita' commerciale delle imprese realizzata a livello nazionale da Cribis D&B societa' specializzata nella business information (Cagliari - sede Confindustria - viale Colombo 2 - ore 16) - "Porti e approdi del Golfo di Cagliari" e' il tema del terzo appuntamento del ciclo di conferenze su "Recenti acquisizioni della ricerca archeologica in sardegna" organizzato da Italia Nostra (Cagliari - sala conferenze Search - sottopiano Municipio - Largo Carlo Felice - ore 17.30) - Si riunisce la commissione d'Inchiesta sulla mancata applicazione delle leggi regionali con all'ordine del giorno l'audizione dell'assessore regionale alla Pubblica Istruzione Sergio Milia (Cagliari - aula commissione - Consiglio regionale - via Roma, 25 - ore 19) (AGI) Rob/Cog TACCUINO AVVENIMENTI DI CULTTURA E SPETTACOLO - La compagnia del Cocomero mette in scena lo spettacolo "La vecchia macchina" per la Stagione di teatro ragazzi "Teatro a perdifiato - Circuito Fuori rotta" organizzata da Il Crogiuolo (Carbonia - teatro Bacu Abis) - Il Teatro Stabile della Sardegna mette in scena lo spettacolo "Il ballo delle anime" di Veronica Cruciani per la Stagione di prosa 2010-2011 (Cagliari - Minimax - Teatro Massimo - via De Magistris - ore 17) - Proiezione del film "Gli uomini di Dio" di Xavier Beauvois per la rassegna "Alta Fedelta'" (Sassari - Cinema Quattro Colonne - ore 18; ore 21.15 e ore 22.30)

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- Lezione di teatro a cura del regista Marco Martinelli nell'ambito del ciclo di seminari e lezioni organizzati dal Teatro Stabile della Sardegna e dalla Facolta' di Lettere e Filosofia dell'Universita' di Cagliari (Cagliari - aula Motzo - facolta' di Lettere - ore 18) - Evento-concerto "Live for life 2011" organizzato dalla Geasar, in collaborazione con il Comune di Olbia, l'associazione Pro-Fabrizio e l'Enac per raccogliere fondi a sostegno di un ragazzo affetto da una grave patologia. Partecipano gli artisti Luca Jurman, Luisa Corna, Gatto Panceri, Antonio Galbiati, Tazenda, Barbara Sanna e Giuseppe Masia (Olbia - aeroporto Costa Smeralda - ore 18.30)- Spettacolo di Massimo Zordan, voce, e Marcello Verona, chitarra, per la rassegna "Febbraio a Palazzo Regio" organizzata dalla Provincia di Cagliari (Cagliari - Palazzo Regio - Piazza Palazzo - ore 20.30) - Proiezione del film "L'ultimo miracolo" del regista cagliaritano Enrico Pau nell'ambito della rassegna "Bellissima Putrida - Visioni di Cagliari" organizzata da Il Crogiuolo (Cagliari - Arco Studio - via Portoscalas 17 - ore 20.30) - Spettacolo del comico genovese Beppe Grillo in "Grillo is Back" organizzato da Sardinia!Entertainment (Cagliari - Palasport - Montemixi - ore 21) - Inizia la tournee sarda dello spettacolo "Don Chisciotte" del Teatro Segreto, con Lello Arena e Claudio Di Palma, per la regia di Nadia Baldi, nell'ambito della Stagione di Prosa 2010-2011 del XXXI Circuito Teatrale regionale sardo organizzato dal Cedac (Lanusei - teatro Tonio Dei - ore 21) - Prosegue la tournee sarda dello spettacolo "Il giorno della civetta" di Leonardo Sciascia nell'adattamento teatrale di Gaetano Aronica per la regia di Fabrizio Catalano, nell'ambito del XXI Circuito teatrale regionale sardo organizzato dal Cedac (Tempio - teatro del Carmine - ore 21) (AGI) Rob/Cog

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TRASPORTI: RINCARI TRAGHETTI, DENUNCIA A GARANTE CONCORRENZA INIZIATIVA PROVINCIA CAGLIARI CONTRO 'CARTELLO' COMPAGNIE CAGLIARI (ANSA) - CAGLIARI, 22 FEB - Denuncia all'Autorità garante della concorrenza e del mercato per l'ipotesi di "intesa restrittiva della concorrenza da parte delle compagnie navali private operanti da e per la Sardegna". Lo ha deciso stamane con una delibera la Provincia di Cagliari nel corso di una seduta di Giunta aperta poco prima del via alla riunione tecnica con albergatori, sindaci, operatori turistici, associazioni consumatori e industriali convocata a Palazzo Viceregio. Nello stesso documento viene anche intrapreso l'avvio delle procedure per il ricorso alla Commissione Europea in accordo con gli enti locali del territorio, le associazioni di categoria e gli operatori economici. Le ragioni della battaglia sono chiarite nella premessa alla delibera. "Le principali compagnie navali che garantiscono i trasporti marittimi dalla Sardegna e per la Sardegna, Grandi Navi Veloci, Moby Lines e Sardinia Ferries - si legge nel documento - risulta abbiano apportato un consistente aumento delle tariffe tale da comportare un livellamento verso l'alto con un rincaro medio del 66% e punte di oltre il 130%. Tale regime dei prezzi, adottato dalle compagnie citate, esclude ogni possibilità di scelta conveniente per i viaggiatori, non essendovi alcuna reale alternativa al mezzo navale per tutti coloro che necessitano di viaggiare con proprio mezzo al seguito, anche in considerazione del fatto che la compagnia Tirrenia, sottoposta alla procedura di amministrazione controllata, ha consentito prenotazioni solo fino al mese di maggio prossimo". (ANSA).TRASPORTI: RINCARI TRAGHETTI; OPERATORI, CROLLO PRENOTAZIONI (V. 'TRASPORTI: RINCARI...' DELLE 12.55 CIRCA) CAGLIARI (ANSA) - CAGLIARI, 22 FEB - "Registriamo una marea di cancellazioni nelle prenotazioni dei campeggi". E' il grido d'allarme lanciato del presidente di un consorzio turistico di Villasimius, Marco Sorbellini, nel corso della riunione convocata questa mattina dalla Provincia di Cagliari per trovare i rimedi all'impennata delle tariffe nei trasporti marittimi. Ma non è un sos isolato: molti sindaci e operatori del sud Sardegna sono preoccupati per un possibile crollo di arrivi per la prossima estate. Un incontro molto affollato, quello di Palazzo Viceregio, a cui hanno partecipato primi cittadini, albergatori, associazioni consumatori e industriali. Pericolo flop per l'industria vacanziera, ma non soltanto. "L'incremento spropositato delle tariffe - spiega Giuseppe Scura, presidente dell'Ascom - potrebbe determinare aumenti anche per le merci: non vorrei che questa situazione possa essere una molla che si ripercuota sull'inflazione". Tutti alla ricerca di soluzioni per evitare il possibile tracollo. "Una battaglia che stiamo affrontando con il massimo impegno - assicura il presidente della Provincia Graziano Milia - Anche mercoledì, su questo tema, avrò un importante incontro a Bruxelles. Fondamentale la collaborazione di tutti, anche per consentire ai legali di poter lavorare con elementi certi". All'attacco l'assessore al Turismo Piero Comandini. "I rincari - denuncia - colpiscono anche i sardi che lavorano fuori e vorrebbero tornare a casa per le vacanze". (ANSA)

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TRASPORTO MARITTIMO: PROVINCIA CAGLIARI, DENUNCIA AD ANTITRUST AUMENTI TARIFFE =

Cagliari, 22 feb. - (Adnkronos) - ''Denuncia all'Autorita' garante della concorrenza e del mercato per l'ipotesi di intesa restrittiva della concorrenza da parte delle Compagnie navali private operanti da e per la Sardegna''. E' l'oggetto della delibera approvata stamani dalla Giunta Provinciale di Cagliari, di cui l'ADNKRONOS e' in grado di anticipare i contenuti, riunita con gli Stati Generali del Turismo, cioe' i Sindaci dei Comuni della Provincia di Cagliari, i Consorzi turistici, le Associazioni di categoria e dei consumatori, l'Unione delle Province della Sardegna, l'Api sarda, la Camera di Commercio di Cagliari, l'Ascom, Confindustria, Confesercenti, Coldiretti e Confagricoltura.''Nell'anno in corso - si legge nella delibera - le principali compagnie navali che garantiscono i trasporti marittimi dalla Sardegna e per la Sardegna, Grandi Navi Veloci, Moby Lines e Sardinia Ferries, risulta abbiano apportato un consistente aumento delle tariffe tale da comportare un livellamento verso l'alto con un rincaro medio del 66% e punte di rincaro di oltre il 130%''.''Tale regime dei prezzi - prosegue l'atto amministrativo - adottato dalle compagnie citate, esclude ogni possibilita' di scelta conveniente per i viaggiatori, non essendovi alcuna reale alternativa al mezzo navale per tutti coloro che necessitano di viaggiare con proprio mezzo al seguito, anche in considerazione del fatto che la Compagnia Tirrenia, sottoposta alla procedura di amministrazione controllata, ha consentito prenotazioni solo fino al mese di maggio prossimo''. Nella delibera la Giunta provinciale, presieduta da Graziano Milia, ravvisa nella condotta delle compagnie di navigazione ''gli estremi della violazione dell'art. 2 della legge 10 ottobre 1990, n. 287 in materia di tutela della concorrenza e del mercato, segnatamente laddove si vietano le intese restrittive della liberta' di concorrenza''. L'esecutivo rileva che ''l'aumento delle tariffe di viaggio delle compagnie navali comporta una riduzione dei flussi di visitatori per l'imminente stagione turistica, con grave danno per l'intera economia dell'Isola. La Provincia di Cagliari - prosegue la delibera - nella qualita' di pubblica amministrazione preposta alla tutela di interessi pubblici rilevanti che si considerano lesi dal comportamento anticoncorrenziale posto in essere dalle Compagnie navali, risulta soggetto legittimato a proporre specifica segnalazione all'Autorita' garante della concorrenza e del mercato''.

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Sindaci e Provincia di Cagliari contro il presunto «cartello» delle compagnie. Milia: denuncia all'Antitrust e ricorso all'Ue Caro-traghetti, turisti in calo del 25% Disdette molte prenotazioni nei campeggi e negli hotel Si mobilita la Provincia di Cagliari contro i rincari dei biglietti navali. Previsioni allarmanti per la stagione estiva.Le previsioni sono allarmanti: il numero di turisti in arrivo nella stagione estiva è destinato a diminuire del 25% rispetto all'anno scorso e una delle principali cause è l'aumento delle tariffe per i trasporti marittimi verso la Sardegna, che secondo Altroconsumo è stato in media del 66% con punte del 130%. Il dato arriva dal Centro studi di Api sarda, che rappresenta le piccole e medie industrie private, ed è stato reso noto ieri nell'incontro tra sindaci, associazioni e consumatori, organizzato dalla Provincia di Cagliari per pianificare iniziative a favore della continuità territoriale.IL PROBLEMA Durante la riunione è emerso un coro unanime contro le tariffe che impediscono il libero spostamento dei sardi in nave con la propria auto, ma anche preoccupazione per le attività delle industrie che importano o esportano prodotti e materie prime, oltre che per l'arrivo dei turisti e per le gravi ripercussioni sulle imprese che forniscono servizi di settore. Secondo gli operatori turistici, inoltre, i rincari stanno causando disdette da parte di chi aveva già prenotato un soggiorno nell'Isola. Per una famiglia sarda di tre persone con utilitaria al seguito, una tratta Porto Torres-Genova in cabina quadrupla (andata il 15 luglio e rientro il 20) costa 559,47 euro con Tirrenia; con Grandi Navi Veloci 653,30 euro; con Moby e Sardinia Ferries 387,05. «I rincari vanno a colpire anche i nostri emigrati, tutti quei sardi che lavorano fuori e vorrebbero tornare a casa per le vacanze», ha ricordato l'assessore al Turismo Piero Comandini, che ha organizzato l'incontro.I SINDACI Schierati in prima linea ci sono i sindaci della provincia di Cagliari che vedono in pericolo le opportunità di crescita legate al turismo: «Il campeggio comunale di Villasimius ha registrato numerose disdette», spiega il primo cittadino Tore Sanna che ha lanciato l'allarme assieme al presidente del consorzio turistico Sardegna costa sud Marco Sorbellini, «così come i villaggi turistici. I turisti arrivano anche in auto e il problema dei trasporti navali è fondamentale per lo sviluppo del territorio. Le poche risorse che abbiamo vanno quindi concentrate per risolvere subito questo problema». Secondo il sindaco di Villaputzu Gianfranco Piu, la Regione deve assumersi le proprie responsabilità perché un territorio a forte vocazione turistica deve poter contare su un sistema di trasporti marittimi efficienti e accessibili. «In tutti questi anni ci si è imbarcati sulle liberalizzazioni e privatizzazioni e questi sono i risultati», ha detto l'assessore alle Attività produttive del Comune di Elmas Mariano Strazzeri, che ha puntato il dito anche contro i voli low cost. Preoccupazione è stata espressa anche da Marco Sulis di Confesercenti e Nicola Palomba di Confindustria Turismo.LA DENUNCIA Il presidente della Provincia di Cagliari Graziano Milia ha annunciato una delibera della Giunta per denunciare all'Autorità garante della concorrenza e del mercato le compagnie navali Grandi Navi Veloci, Moby Lines e Sardinia Ferries «per l'ipotesi di intesa restrittiva della concorrenza sulle tratte da e per la Sardegna, da cui deriva un grave danno per l'economia turistica locale». Secondo l'ente, infatti, «tale regime dei prezzi esclude ogni possibilità di scelta conveniente per i viaggiatori, non essendovi alcuna reale alternativa al mezzo navale per tutti coloro che necessitano di viaggiare con proprio mezzo al seguito». IL RICORSO Ma la Provincia di Cagliari punta anche a un ricorso alla commissione europea. «Quest'ultima iniziativa non rientra nelle prerogative degli enti locali, come la Provincia di Cagliari, ma noi possiamo farlo in accordo col mondo imprenditoriale e con le associazioni di categoria, cioè con soggetti interessati che possano avanzare un ricorso», ha spiegato il presidente Graziano Milia, che ha annunciato un imminente incontro per discutere i dettagli. «Bisognava evitare la formazione di un cartello. Ciò che è accaduto era annunciato e prevedibile», ha aggiunto. I CONSUMATORI «Serve una cabina di regia che lavori in modo preventivo per il controllo delle tariffe», ha auspicato il rappresentante di Altroconsumo Sardegna Francesco Mattana: a gennaio

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l'associazione aveva già segnalato i rincari all'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Intanto, sul problema della continuità territoriale i deputati Amalia Schirru (Pd) e Piergiorgio Massidda (Pdl) hanno annunciato due diverse interpellanze al ministro del Turismo Michela Brambilla, da presentare rispettivamente alla Camera e al Senato. NICOLA PERROTTI

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Traghetti più cari, denuncia al Garante Per la Provincia di Cagliari «gli armatori hanno fatto cartello»

CAGLIARI. La denuncia è forte, il sospetto è che le compagnie navali che operano sulle rotte sarde abbiano fatto cartello e abbiano fatto lievitare i prezzi dei biglietti rendendoli proibitivi per i cittadini e colpendo il turismo nella fascia media. Su queste basi sarà fatta la denuncia all’Autorità garante della concorrenza per l’ipotesi che ci sia stata «un’intesa restrittiva della concorrenza da parte delle compagnie navali private operanti da e per la Sardegna». La decisione è stata presa ieri dalla Provincia di Cagliari dopo una riunione della Giunta con albergatori, sindaci, operatori turistici, associazioni consumatori e industriali. Nella delibera adottata sempre ieri dell’amministrazione presieduta da Graziano Milia viene anche intrapreso l’avvio delle procedure per il ricorso alla Commissione europea. «Le principali compagnie navali che garantiscono i trasporti marittimi dalla Sardegna e per la Sardegna», è scritto nella delibera-denuncia, «e cioè Grandi Navi Veloci, Moby Lines e Sardinia Ferries, risulta abbiano apportato un consistente aumento delle tariffe tale da comportare un livellamento verso l’alto con un rincaro medio del sessantasei per cento e punte di oltre il centotrenta per cento. Questo regime dei prezzi, adottato dalle compagnie citate, esclude - a giudizio dell’amministrazione provinciale di Cagliari - ogni possibilità di scelta conveniente per i viaggiatori, non essendovi alcuna reale alternativa al mezzo navale per tutti coloro che necessitano di viaggiare con proprio mezzo al seguito». E questo anche in considerazione del fatto che la compagnia Tirrenia, sottoposta alla procedura di amministrazione controllata, ha consentito prenotazioni solo fino al mese di maggio prossimo. La delibera della Provincia scaturisce dopo la riunione con gli operatori del settore turistico perché sono stati in tanti a denunciare di aver subito «una marea di cancellazioni nelle prenotazioni dei campeggi». Non è un caso che si tratti proprio di campeggiatori - - è stato rilevato - proprio perché i campeggiatori non possono arrivare nell’isola se non con i traghetti come ha detto il presidente di un consorzio turistico di Villasimius, Marco Sorbellini; e i traghetti sono uno dei punti deboli del sistema sardo. E sono stati diversi i sindaci e gli operatori che si sono mostrati preoccupati per un possibile crollo di arrivi per la prossima estate.

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PROVINCIA CAGLIARI: IN CONSIGLIO ESAME PARTECIPAZIONI A SOCIETA' (AGI) - Cagliari, 22 feb. - E' stata sospesa, nell'ultima seduta del consiglio provinciale di Cagliari, la trattazione del punto relativa all'autorizzazione al mantenimento di partecipazioni dell'ente in societa', per permettere un ulteriore passaggio in commissione, cosi' come richiesto da diversi consiglieri. Nell'illustrazione all'aula, la vice presidente della Provincia, Angela Quaquero, ha ricordato che la giunta provinciale aveva precedentemente deliberato di "coinvolgere il consiglio provinciale con un'unica proposta riguardante la totalita' delle partecipazioni societarie della Provincia in societa' aventi per oggetto la produzione di beni e servizi esistenti nell'ente e di salvaguardare in capo al consiglio la piena discrezionalita' nell'individuazione delle societa' nelle quali mantenere le partecipazioni". La relazione ha preso atto di una serie di partecipazioni come quella nella Proservice spa, gia' deliberata dal consiglio, della presenza della Provincia nel Cacip, prevista dalla legge, o ancora della richiesta dell'assessorato alle Attivita' produttive, Sviluppo economico e Turismo di aderire al gruppo di azione locale Sarcidano Barbagia di Seulo e a quello Sarrabus-Gerrei-Trexenta. "Il consiglio - ha concluso la Quaquero - deve percio' esprimersi in merito all'eventuale autorizzazione al mantenimento o meno delle partecipazioni societarie dell'ente nel Ctm, nel Catais e nel Consorzio Turistico Sardegna Costa del Sud". Dopo una sospensione richiesta da Marcello Corrias (Pdl), alla ripresa dei lavori, quasi tutti consiglieri intervenuti hanno chiesto un ulteriore approfondimento della pratica, a partire dallo stesso Corrias. Il presidente della commissione Bilancio, Sandro Serreli (Sel), rilevando la distinzione tra societa' che producono beni e servizi e societa' che gestiscono servizi di trasporto pubblico locale, ha espresso perplessita' sul fatto che il Ctm possa essere inserito nella delibera in questione; Antonio Atzori (capogruppo Rossomori) ha ricordato che gia' nella conferenza dei capigruppo erano stati chiesti approfondimenti, Modesto Fenu (capogruppo Psd'az), Omar Zaher (capogruppo Italia dei valori), Stefano Delunas (capogruppo Pd), Ignazio Zuddas (capogruppo Federazione della sinistra) e Piergiorgio Massidda hanno suggerito di approfondire il problema, cosi' come Mario Fadda (capogruppo Udc). Anna Rita Soggiu (Noi per Milia), presidente della commissione Affari generali, ha rilevato che la commissione ha piu' volte chiesto, senza riceverla, documentazione relativa alla pratica. La giunta - ha detto a fine dibattito la Quaquero - si rimette alla decisione del consiglio". "C'e' la massima disponibilita' - ha concluso il presidente del consiglio Roberto Pili annunciando la sospensione del punto - a recepire le esigenze dei consiglieri". (AGI) Com

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PROVINCE: CAGLIARI; SLITTA DECISIONE PER AZIENDE PARTECIPATE CAGLIARI (ANSA) - CAGLIARI, 22 FEB - E' stata sospesa, nell'ultima seduta del Consiglio provinciale di Cagliari, la decisione sull'autorizzazione al mantenimento di partecipazioni in alcune società pubbliche e di servizi. Sarà ora necessario un ulteriore passaggio in Commissione, così come richiesto da diversi Consiglieri. Nell'illustrazione all'aula la vicepresidente della Provincia, Angela Quaquero, ha ricordato che la Giunta provinciale aveva precedentemente deliberato di "coinvolgere il Consiglio provinciale con un'unica proposta riguardante la totalità delle partecipazioni societarie della Provincia in società aventi per oggetto la produzione di beni e servizi e di salvaguardare in capo al consiglio la piena discrezionalità nell'individuazione delle società nelle quali mantenere le partecipazioni". La relazione ha preso atto - è detto in una nota - di una serie di partecipazioni come quella nella Proservice spa, già deliberata dal Consiglio, della presenza della Provincia nel Cacip, prevista dalla legge, e della richiesta dell'Assessorato delle Attività produttive, Sviluppo economico e Turismo di aderire al gruppo di azione locale Sarcidano Barbagia di Seulo e a quello Sarrabus-Gerrei-Trexenta. "Il Consiglio - ha concluso Quaquero - deve perciò esprimersi sull'eventuale autorizzazione al mantenimento o meno anche delle partecipazioni societarie dell'ente nel Ctm, nel Catais e nel Consorzio Turistico Sardegna Costa del Sud". (ANSA).

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PROVINCE: CAGLIARI; SORGIA (PDL) CHIEDE ASSUNZIONI PRECARI QUAQUERO,ATTENDIAMO CHE SCADANO PER GOVERNO TERMINI IMPUGNAZIONE CAGLIARI (ANSA) - CAGLIARI, 22 FEB - Il consigliere della Provincia di Cagliari Alessandro Sorgia (Pdl) ha sollecitato la stabilizzazione dei precari. Per la Provincia, però, è opportuno attendere che scadano i termini per una possibile impugnazione da parte del Governo della norma che dà il via libera alle assunzioni dei precari. Prendendo le mosse dalla "Finanziaria regionale che, a partire dalla pubblicazione nel Buras, dà 90 giorni di tempo agli enti locali che vogliono utilizzarla per stabilizzare i propri precari", Sorgia ha chiesto alla vicepresidente della Giunta, Angela Quaquero, di "concretizzare la volontà del Consiglio che con diversi ordini del giorno si è espresso all'unanimità a favore della stabilizzazione dei precari della Provincia". Sorgia ha chiesto inoltre che il presidente della Provincia, Graziano Milia, porti a conoscenza del Consiglio le eventuali novità sul tema. "Mi farò interprete della richiesta con il presidente Milia - ha assicurato Quaquero - la questione viene considerata con molta attenzione e la Provincia attende la scadenza dei termini per l'impugnazione da parte del Governo per evitare che possa ricapitare quello che è successo l'anno scorso con il ricorso alla Corte Costituzionale". (ANSA).

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Lunedì docenti e studenti avevano protestato contro la decisione di cedere il plesso di Pirri all'Azuni La sede di via Vesalio resta all'istituto Meucci Dietrofront della Provincia. Mele: «Accoglieremo le richieste della scuola» La Provincia fa retromarcia: l'Istituto professionale Meucci non sarà costretto a cedere all'Azuni i corsi e la sede di via Vesalio. «Accoglieremo le richieste provenienti dal Meucci», ha garantito l'assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Franco Mele, assecondando così i docenti e gli studenti che avevano protestato contro la decisione della Provincia, contenuta nel Piano di dimensionamento scolastico predisposto in viale Ciusa e che dovrà essere approvato definitivamente dalla Regione.L'ASSESSORE «Abbiamo preso atto della decisione assunta all'unanimità dal collegio dei docenti e abbiamo subito comunicato la volontà del Meucci alla Regione», afferma Mele. L'assessore però sottolinea che «tutte le operazioni sono state fatte alla luce del sole e sono state condivise con i soggetti interessati. Pertanto se i docenti del Meucci ora decidono in questo senso, noi agiamo di conseguenza». Insomma per la Provincia «il caso è chiuso».LA REGIONE Ma ogni decisione finale sui Piani di dimensionamento scolastici provinciali spetta alla Regione. Lunedì scorso era in calendario un incontro tra gli assessori provinciali di tutta la Sardegna e quello regionale alla Pubblica istruzione, Sergio Milia, per approvare i piani. Ma la riunione è saltata perché Milia non ha potuto essere presente. Tutto è rimandato ai prossimi giorni.CASO UNICO Di tutti gli istituti superiori cittadini, gli unici che avrebbero dovuto cedere corsi e plessi erano il Meucci e l'Azuni. Quest'ultimo passa all'Atzeni di Capoterra la sua sede di Pula (226 alunni) e vede i suoi alunni scendere a 284. Un numero insufficiente a mantenere l'autonomia scolastica, che richiede un minimo di 500 e un massimo di 900 studenti. Per salvaguardarla, la Provincia ha pensato di spostare gli indirizzi del Meucci Elettrico ed Elettronico (che secondo la riforma Gelmini sono corsi ad esaurimento) e la sede in cui sono ospitati, via Vesalio, all'Azuni. LE SCUOLE A CAGLIARI Il Meucci, con i suoi 973 alunni, è uno degli istituti cittadini sovradimensionati, anche se di poco. Ma ad essere fuori parametro sono anche il liceo del Convitto nazionale (attivo dal 2007, con 139 alunni), il liceo De Sanctis (335), gli industriali Scano (1086) e Marconi (392), il nautico Buccari (382), il liceo classico Dettori (932), quello scientifico Pacinotti (1422) e l'istituto Eleonora d'Arborea, che con i suoi 1427 studenti è quello con più alunni di tutta la provincia. Il perché si sia intervenuti sono sul Meucci e sull'Azuni, lo spiega l'assessore Mele: «Ci sono alcune scuole che per la loro specificità, come il Nautico, sfuggono alla logica dei numeri». Altre hanno un trend decrescente che fa ritenere che si dimensioneranno da sole in poco tempo. Per altre ancora, come l'Eleonora d'Arborea, «la raccomandazione che diamo è di procedere autonomamente per rientrare nei parametri», altrimenti interverrà la Provincia. Le autonomie scolastiche in città sono 20 (su 35 provinciali), frequentate da 14.500 alunni.MARIO GOTTARDI

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I minatori di Silius aspettano il bando Non si sa nulla della nuova gara per la concessione dell’impianto

JACOPO BULLA

SILIUS. «Organizzazione e sicurezza in azienda» è la denominazione del percorso formativo che stanno svolgendo gli ottanta lavoratori ex dipendenti della fluorite di Silius, la società interamente controllata dalla Regione, in corso di liquidazione, che si trovano in cassa integrazione guadagni in deroga. Il corso è propedeutico al loro reinserimento nel mondo del lavoro nell’eventualità non dovesse essere riattivata la ripresa dell’attività estrattiva nella miniera di Genna Tres Montis, la cui concessione mineraria è attualmente vacante dopo la rinuncia della Fluorite Sarda che si era aggiudicata la gara bandita dalla regione. «Abbiamo deciso - spiega l’assessore Cordeddu - di avviare percorsi formativi ad hoc nel territorio di riferimento dei lavoratori in cassa integrazione, senza certezze per il loro futuro, per limitare al massimo i loro disagi». L’assessore regionale all’industria Oscar Cherchi si era impegnato alla fine di dicembre dello scorso anno di dare incarico ad una commissione di esperti di predisporre un nuovo bando di gara per l’assegnazione della concessione mineraria. Il bando sarebbe dovuto essere emesso entro gennaio. I minatori sono preoccupati nonostante la Regione con un accordo sottoscritto con la rsu e le organizzazioni territoriali di categoria si sia impegnata a ricollocarli presso altre società regionali.

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Sbloccati i fondi per i malati gravi Sanità, il piano rallenta in Consiglio. Tavolo di crisi per le tv La Giunta approva le tariffe per la riabilitazione sanitaria e stanzia 1,5 milioni per le non autosufficienze. Slitta la riforma in Consiglio.La Giunta dà il via libera alle nuove tariffe sulla riabilitazione sanitaria, arriva anche il fondo (un milione e mezzo) che favorisce l'assistenza domiciliare per le malattie più gravi. Giro a vuoto in Consiglio per la riforma del sistema sanitario regionale, con l'esame in commissione rinviato alla prossima settimana. A Villa Devoto si apre formalmente il tavolo di crisi per l'emittenza televisiva regionale alle prese con gravi difficoltà economiche. Non ci sarà la sovrattassa demaniale che avrebbe conseguenze sul turismo da diporto. RIABILITAZIONE La Giunta regionale ha approvato l'adeguamento delle tariffe per le prestazioni di riabilitazione. In una delibera sono stati fissati i nuovi parametri da applicare nelle strutture sanitarie «che dimostrino di possedere i requisiti» fissati dalla Regione. A tal proposito sono stati reintrodotti i Centri di riabilitazione globale per persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale (prima c'erano certezze solo per i disabili psichici), con tariffe a totale carico del Servizio sanitario nazionale. NON AUTOSUFFICIENZE Un milione e 500 mila euro sono stati stanziati dalla Giunta per il programma Ritornare a casa , che favorisce il rientro in famiglia dei pazienti non autosufficienti ospitati in strutture sociali o sanitarie. L'iniziativa rientra nel Fondo per la non autosufficienza calibrato sulle situazioni di maggiore gravità «non risolvibili con altri interventi». L'assessore alla Sanità Antonello Liori parla di «una cifra che, unita ai precedenti stanziamenti, potrà garantire un livello assistenziale più adeguato alle patologie degenerative non reversibili». Il finanziamento «assicurerà 18mila euro per ciascun paziente», spiega l'assessore. «Queste risorse potranno essere utilizzate sia per l'assistenza domiciliare integrativa, sia per le spese collegate alla malattia, come il pagamento delle utenze, l'adeguamento delle abitazioni e l'alimentazione differenziata». RIFORMA E POLEMICHE In Consiglio è stato rinviato alla prossima settimana l'esame in commissione della riforma della sanità. Sul tavolo c'è il nodo dell'istituzione di una macroarea amministrativa e c'è anche la questione dello scorporo degli ospedali dalle aziende sanitarie. A Cagliari il Microcitemico e l'Oncologico dovrebbero passare dalla Asl 8 all'Azienda Brotzu, a Sassari il Santissima Annunziata entrerebbe nell'Azienda mista, mentre a Nuoro il San Francesco e il Zonchello darebbero vita a un'azienda ospedaliera. Il vicepresidente della commissione Sanità Marco Espa (Pd) parla di «maggioranza in stato confusionale» che dovrebbe, «a questo punto», mantenere «la riforma impostata dal centrosinistra nella precedente legislatura». CRISI DELLE TV La Regione apre formalmente un tavolo di crisi per far fronte alle difficoltà del sistema televisivo regionale. La Giunta ha dato mandato all'assessore al Lavoro Franco Manca di presiedere il tavolo con l'obiettivo «di predisporre un organico», con «un programma di interventi, anche finanziari» che consentano di «superare l'attuale stato di difficoltà» delle emittenti televisive. Già a dicembre la Regione aveva accertato «la pesante riduzione dei fatturati» legata al calo di entrate pubblicitarie «e anche alla più generale situazione di crisi economica». TASSA SUI PORTI La Giunta non imporrà il sovracanone demaniale che farebbe crescere i costi nei porti turistici. È quanto fa sapere il presidente della Regione Ugo Cappellacci «Non è il momento di imposizioni, ma di agevolazioni per il nostro sistema economico, con particolare riguardo per i settori strategici per lo sviluppo dell'Isola». (g. z.)

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Il presidente della commissione Programmazione boccia il collegato alla Finanziaria 2011 e ne chiede la revisione Maninchedda: «La Giunta ignora la crisi» «Una legge lontana dalle nostre esigenze». Bruno (Pd): «La Regione naviga a vista» ALFREDO FRANCHINI CAGLIARI. Un disegno di legge sbagliato - il Collegato alla Finanziaria regionale - perché non va a incidere sulla crisi economica. Sbagliato nel merito e nella tempistica. È il giudizio del presidente della commissione Bilancio, Paolo Maninchedda. Altro che immettere nel sistema cento milioni di euro! Il consigliere sardista si rivolge alle forze politiche perché cambino la legge adeguandola al momento che viviamo, dando un senso «moralmente e politicamente sostenibile e giustificato» al lavoro dei consiglieri. Paolo Maninchedda ha scritto queste cose in una lettera ai capigruppo della maggioranza e dell’opposizione, alla presidente dell’Assemblea, Claudia Lombardo, al governatore Ugo Cappellacci e all’assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa. «Rilevo che il testo in esame», scrive Maninchedda, «non accoglie alcuna misura per fronteggiare la crisi che sta colpendo la Sardegna». Per il presidente della Commissione Bilancio le priorità dovrebbero essere gli interventi per aiutare la ripresa produttiva delle imprese, per soccorrere chi è in difficoltà, ristrutturare la spesa regionale, ridurre la spesa corrente e aumentare gli investimenti. «Nessuno di questi obiettivi», sostiene Maninchedda, «è nelle righe del collegato» e non ci sono sono nemmeno le misure per arginare la crescita della spesa sanitaria di cui la Regione non conosce l’andamento. Non è tutto perché mentre i capigruppo danno la precedenza al collegato, decisione che «sconcerta» Maninchedda, avanza il pericolo dell’idromostro, cioè Abbanoa. «Non si interviene per la ricapitalizzazione di Abbanoa», sostiene Maninchedda. «Atti già approvati prevedono che la Regione capitalizzi Abbanoa per 64 milioni di euro ma ora Abbanoa, mai capitalizzata, è esposta con le banche per una cifra superiore e rischia di trascinare con sé il sistema delle imprese fornitrici di beni e servizi». Per il capogruppo del Pd, Mario Bruno, il collegato è addirittura inutile: «Di cosa si meraviglia Maninchedda?», chiede Bruno, «le priorità della Sardegna, non solo oggi ma in questi due anni, non sono state all’ordine del giorno della maggioranza. Maninchedda ne prenda atto e con lui il Psd’Az e le altre forze critiche della maggioranza di centrodestra. Il collegato è un provvedimento inutile frutto di una maggioranza che naviga a vista, che non ha idee e che basa il proprio stare insieme sulla gestione del potere e sul commissariamento coatto della Sardegna». Per Luciano Uras, capogruppo di Sel, «il collegato deve essere rinviato al mittente, sempre che si rintracci, in qualche indirizzo». Franco Sabatini (Pd), componente della commissione Bilancio, respinge anche la proposta di cambiare la legge: «È inaccettabile che le forze di maggioranza ci ripropongano di riscrivere il testo del collegato», afferma Sabatini, «non possiamo sostituirci continuamente alla Giunta, così come è avvenuto anche durante l’iter di approvazione della finanziaria. Chiediamo il ritiro del provvedimento».LA REPLICA La Spisa: «Per lo sviluppo ci sono altri piani» CAGLIARI. Il collegato alla finanziaria non ha strategia né per lo sviluppo né per l’emergenza, il suo obiettivo è «semplicemente quello di apportare alcune modifiche a leggi esistenti, che non potevano trovare spazio nella finanziaria». È la replica dell’assessore alla Programmazione, Giorgio La Spisa. «Gli interventi per la ripresa economica e per lo sviluppo che la Giunta Cappellacci sta progettando e in parte già realizzando», spiega l’assessore, «non necessitano di nuove leggi, ma di semplici atti di programmazione e di amministrazione». Per quanto riguarda le politiche del lavoro - afferma l’assessore - è in atto un confronto con il sindacato, che si concretizzerà in apposite misure attuative e, se necessario, in modifiche di norme di legge da inserire in un altro disegno di legge collegato che è già in carico alla commissione del Consiglio». La Spisa conclude: «La strategia di governo c’è ed è continuamente in azione di fronte agli immani problemi che stiamo affrontando. Ma non tutto passa attraverso lo strumento legislativo. È troppo chiedere un’attenzione a tutto quel che si cerca di fare?»

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il caso Fuoco incrociato sul collegato alla manovra Non piace ai sindacati, il collegato alla Finanziaria: «Tutto da rivedere», dicono Cgil, Cisl e Uil alla commissione Bilancio del Consiglio regionale. Non convince neppure le associazioni di categoria: con la Confartigianato che denuncia «l'assenza di concertazione». Ma la proposta di legge non piace neppure al presidente della commissione: «Non c'è alcuna misura tesa ad accogliere severamente la responsabilità di fronteggiare la crisi che sta colpendo la Sardegna», scrive il sardista Paolo Maninchedda in una lettera alla presidente dell'assemblea Claudia Lombardo, al governatore Ugo Cappellacci, all'assessore alla Programmazione Giorgio La Spisa e a tutti i capigruppo. «Non vi sono misure per arginare la crescita della spesa sanitaria, per la ricapitalizzazione di Abbanoa, né per riqualificare la spesa regionale».Insomma, non serve a dare una sterzata all'economia dell'Isola. Una presa di posizione clamorosa, che suscita molte reazioni. «Di cosa si meraviglia Maninchedda?», si chiede il capogruppo del Pd Mario Bruno: «Le priorità della Sardegna non sono mai state all'ordine del giorno della maggioranza. Ne prendano atto lui e il Psd'Az». Per Luciano Uras (Sel) la lettera di Maninchedda dimostra «le difficoltà di rapporti nel centrodestra, e il fallimento della maggioranza».Adriano Salis, capogruppo Idv, e il democratico Franco Sabatini chiedono che la Giunta ritiri il collegato: «I pareri delle forze sindacali, della cooperazione e delle imprese sono persino peggiori dei nostri», dice il primo. «La Giunta - aggiunge Sabatini - formuli una proposta in grado di dare risposte immediate alle emergenze della società sarda, oggi in profonda crisi».Risponde alle critiche l'assessore al Bilancio Giorgio La Spisa: «La strategia di governo c'è, ma non tutto passa attraverso lo strumento legislativo». Nel collegato non ci sono grandi novità «né per lo sviluppo né per l'emergenza» perché serve solo ad «apportare alcune modifiche a leggi esistenti. Gli interventi per la ripresa economica e per lo sviluppo che la Giunta Cappellacci sta progettando e in parte già realizzando non necessitano di nuove leggi, ma di semplici atti di programmazione e di amministrazione».

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Nel vertice con Diana ed Emanuele Sanna la richiesta di rivedere l'intera segreteria Pd, pressing su Lai: «Azzeramento» Pressing sempre più forte su Silvio Lai. La bufera per le primarie di Iglesias agita un partito già scosso, e il segretario del Pd deve uscire da una situazione difficilissima. Ha promesso alla direzione regionale una proposta per rinnovare la gestione interna, oltre le «tribù». Ma sta diventando un coro la richiesta di azzerare l'intera segreteria regionale, già avanzata dalle minoranze interne.IL VERTICE Lai se l'è sentito ripetere anche ieri sera, in un vertice molto significativo con Giampaolo Diana ed Emanuele Sanna. Entrambi bersaniani: ma se il primo aveva conteso a Lai la segreteria, ed è rimasto finora nella minoranza, Sanna è storicamente uno dei principali sostenitori del segretario. La sua presenza all'incontro restituisce un ruolo a quella parte del partito (gli ex Pds) che, nelle recenti polemiche, sembravano scomparsi dietro il conflitto tra area popolare e socialisti di Cabras.Però anche gli ex Dl (e bersaniani) dell'asse Tore Ladu-Paolo Fadda sarebbero sulle stesse posizioni: azzeramento della situazione attuale per dare un ruolo a tutte le componenti. Scacciando eventuali tentazioni di sostituire i popolari nella maggioranza interna con altre correnti. «Se le varie anime non si parlano, non si va da nessuna parte», conferma Emanuele Sanna. «Il congresso del 2009 è lontano, credo si possano superare le divisioni di allora».LE PRIMARIE Resta comunque la ferita di Iglesias da rimarginare. Il deputato Caterina Pes chiede di «evitare polemiche sterili: non è il momento di rovesciare su una sola persona le responsabilità della sconfitta, né di giocare al tiro al bersaglio. Le polemiche rientrino, non si possono aprire altre lacerazioni, altri fronti di guerra interna».Può sembrare una replica a Francesca Barracciu, che aveva accusato Silvio Lai dicendo che il Pd «non ha una guida». Si rivolge invece esplicitamente alla Barracciu Franco Marras, coordinatore della segreteria, consigliando «prudenza» per dichiarazioni «intempestive e fuori tema»: anche perché il caso Iglesias richiede ancora attenta valutazione. Sul nodo primarie, il segretario provinciale di Cagliari Thomas Castangia auspica «un confronto in tempi celeri: di tutto abbiamo bisogno meno che di uno stillicidio di dichiarazioni personali».GLI ALLEATI Sel sorvola sulle polemiche sulcitane, e col coordinatore Michele Piras chiama a raccolta la coalizione: «Serve una riunione urgente sul nodo delle elezioni amministrative in Sardegna e la definizione del progetto per il governo democratico dei Comuni sardi», scrive in una lettera ai segretari del centrosinistra.Con una lettera analoga, chiede «un tavolo regionale» anche il leader del Pdci, Alessandro Corona, che però ribadisce la contrarietà del suo partito alle primarie. Mai condivise anche dall'Upc: «E i fatti di Iglesias ci danno ragione», dice il segretario regionale Enrico Piras. «Come a Cagliari non sosterremo Zedda, a Iglesias non sosterremo Marta Testa».GIUSEPPE MELONI

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Il capo della diocesi non ha però rassegnato le dimissioni sei mesi prima dei 75 anni, che compirà nel mese di giugno Via al totonomine per il dopo-Mani Il vescovo alla fine dell'incarico: ecco i possibili successori Nel frattempo in molti stanno preparando il terreno alla sua successione. A decidere sarà il Vaticano, probabilmente entro l'anno.«Rimango ancora, e a giugno dirò che cosa farò», dice monsignor Giuseppe Mani, aggiungendo di «non aver dato ancora le dimissioni». Particolare non di poco conto, visto che una delle prassi più diffuse nelle curie italiane è quella che prevede di rassegnare le dimissioni sei mesi prima del settantacinquesimo compleanno. E l'arcivescovo di Cagliari compirà quell'età il prossimo 21 giugno. «Sicuramente guiderò la diocesi fino a quel momento». E in effetti il diritto canonico non stabilisce l'obbligo di dimissioni. Il canone 401 dice: «Il vescovo diocesano che abbia compiuto i settantacinque anni di età è invitato a presentare la rinuncia all'ufficio al sommo Pontefice, il quale provvederà, dopo aver valutato tutte le circostanze».IL SUCCESSORE Data a parte, i movimenti per la successione di Mani sono comunque iniziati da tempo. Le soluzioni “interne” sono tante. Una delle ipotesi è quella di Sergio Manunza, parroco a Monserrato. Sarebbe un vescovo giovane - ha cinquantadue anni -, che gode di una buona stima negli ambienti curiali: per due anni è stato segretario particolare di Ottorino Alberti, da giovane è stato animatore del seminario arcivescovile e tra l'85 e l'87 è stato segretario particolare del cardinale Giovanni Canestri. Un altro nome che circola insistentemente è quello del direttore dell'archivio arcivescovile Tonino Cabitzosu, anche lui molto apprezzato in piazza Palazzo e dintorni. Ma a capo della curia di Cagliari potrebbe andare anche Franco Puddu, parroco a Quartu con un'esperienza a Sant'Elia e nell'ufficio catechistico della diocesi. Chi non avrebbe bisogno dell'ordinazione è Ignazio Sanna, attuale vescovo di Oristano: sarebbe tra i favoriti nel caso in Vaticano si scegliesse di dare a Cagliari una guida sarda, che negli ultimi anni, fatta eccezione per Alberti, non c'è mai stata.ALTRI DUE ANNI? Il periodico Cresia.info, diretto da Bachisio Bandinu e decisamente lontano dalla linea dell'arcivescovo (nacque nei giorni successivi alla rimozione di don Mario Cugusi da Sant'Eulalia) fa anche un altro nome: quello di Paolo Tammi, allievo di Mani nel seminario romano, che fino a qualche mese fa sarebbe stato vicino alla nomina di «vescovo coadiutore, cioè con diritto di successione», scrive il periodico.Che riprendendo la vicenda del diacono sotto processo per diffamazione a Roma, protagonista di un duro scontro con Mani (lo avrebbe accusato di aver “coperto” una relazione omosessuale di un prelato romano, suo amico) ipotizza anche che l'arcivescovo di Rufina possa rimanere ancora. Per ottenere questo Mani starebbe muovendo «tutte le pedine che ha a Roma, per venire trattenuto a Cagliari altri due anni».I MECCANISMI In realtà, anche una volta compiuti i 75 anni, la successione non è così automatica come si può pensare. Infatti bisogna vedere chi sostituirà Mani: nel caso di un prete che deve ancora essere ordinato vescovo, servirebbero diversi mesi. E comunque la prassi è che l'arcivescovo dimissionario rimanga titolare della sede fino alla fine dell'anno. Questo è successo, ad esempio, a Viterbo. La linea di Mani comunque è quella «dell'obbedienza», già ricordata in diverse occasioni pubbliche. Che suona più o meno così: «Quando e se il Papa vorrà, lascerò questa diocesi».MICHELE RUFFI

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Comunali. Nuova polemica nel Pdl cagliaritano alla vigilia del vertice di oggi a Roma «Sono pronto a non impegnarmi» Il sindaco Floris: «Chi vuole sostegno dovrà coinvolgermi» Da lunedì prossimo il sindaco, che è anche coordinatore cittadino del Pdl, convocherà riunioni di partito a cadenza settimanale. DAL NOSTRO INVIATO ANTHONY MURONIROMA Il momento è solenne, ma non dei più tranquilli. Il sindaco Emilio Floris, in trasferta nella Capitale per una celebrazione sui 150 anni dell'Unità d'Italia al Senato, si lascia scappare una frase emblematica: «Le elezioni comunali? Sono pronto ad annunciare che me ne disinteresserò, pur essendo il coordinatore cittadino del Pdl. Perché? Ho visto che la struttura regionale del partito ha preso in mano la gestione della cosa, senza coinvolgermi. Evidentemente sono convinti di non avere bisogno del mio sostegno. Vorrà dire che mi comporterò di conseguenza». LO SFOGO Di più il primo cittadino non dice. Ma è sufficiente per aprire un caso, che dovrà al più presto essere affrontato dal coordinatore regionale Mariano Delogu e dal suo vice Settimo Nizzi, oltre che dal candidato a sindaco in pectore Massimo Fantola. Perché il peso elettorale di Emilio Floris, dati alla mano, è di quelli capaci di far vibrare, e di parecchio, l'ago della bilancia.L'ANALISI Cosa può essere stato a convincere il sindaco, il cui atteggiamento è di solito improntato alla prudenza, a lasciarsi scappare un ragionamento così netto e capace di provocare uno strappo? Possibile che si sia trattato dell'annuncio del vertice che a Roma è in programma per questo pomeriggio in via dell'Umiltà tra i coordinatori nazionali (Bondi, La Russa e Verdini) e regionali del Pdl (Delogu e Nizzi), convocato per affrontare e risolvere il nodo delle alleanze e delle candidature su Cagliari, Olbia e Iglesias. Ma più probabile che il messaggio sia stato provocato dalla gestione degli ultimi incontri, sia a livello di partito che di coalizione. Il sindaco si è sentito probabilmente scavalcato e messo all'angolo, quasi che il suo ruolo non fosse adeguatamente riconosciuto. LA STRATEGIA Eppure i suoi collaboratori più stretti assicurano che Floris una strategia ce l'abbia. Anzitutto quella di definire al più presto con gli alleati gli assetti in caso di vittoria. Dato per scontato che non ci saranno le liste civiche "satelliti" del Pdl, il primo cittadino vorrebbe fare passare lo schema "50 e più". La metà dei posti in giunta, con l'aggiunta della carica di vicesindaco, in parole povere. Sarebbe anche pronto, da lunedì prossimo, a convocare (a cadenza settimanale) una riunione del coordinamento cittadino, preposta a esaminare le proposte di candidatura. Al netto delle incompatibilità, Floris vorrebbe arrivare a comporre una lista davvero forte, con la presenza di qualche consigliere regionale (Tocco e Sanjust, ad esempio), qualche assessore uscente (Farris e, forse, Campus) e qualche consigliere provinciale di peso (Sorgia). Lui non conferma e non smentisce: «Come potrei farlo? Fin qui non sono stato coinvolto, parlerò nelle sedi opportune». Parla Cicu «Noi ormai alternativi a Fli» DAL NOSTRO INVIATOROMA Chiusura verso i finiani, apertura sulle liste civiche nate attorno a Fantola, richiamo al ruolo-guida del Popolo della libertà. Il vice-capogruppo del Pdl alla Camera Salvatore Cicu dice la sua sulle elezioni comunali a Cagliari, ribadendo la necessità che il partito di maggioranza relativa presenti una lista forte.Cosa pensa del veto nei confronti di Fli?«In questa fase bisognerà, in maniera seria, rappresentare agli elettori qual è il percorso che la nostra coalizione sta seguendo. Dovremo combinare continuità e innovazione. Cagliari in questo processo è centrale. Chi ha deciso di seguire il presidente Fini in questo momento storico non condivide i nostri stessi obiettivi. E la separazione mi pare inevitabile».La questione liste civiche è ormai archiviata?«Credo che da una parte ci sia l'esigenza di dare un'impronta forte al Pdl e che questo non possa prescindere da una lista che sarà di alto profilo. Il nostro partito deve tendere verso le percentuali

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che merita. Ma, dall'altra, questa decisione va coniugata con la necessità di aprirsi alla società civile».Il divieto deve riguardare solo quelle dell'orbita Pdl o va esteso alle due che sostengono Fantola?«Il momento non è facile e credo che l'alleanza debba aprirsi a istanze che arrivano da settori importanti della città, come il mondo delle professioni e del commercio. Non sono pregiudizialmente contrario a Polo Civico e Patto per Cagliari».Cosa si aspetta dal vertice di oggi con i coordinatori nazionali?«Grande attenzione per la Sardegna e per il ruolo che la nostra Isola deve esercitare nel rapporto con il governo e con il partito a Roma. Il fatto che non saremo noi a esprimere il candidato a sindaco su Cagliari non deve trarre in inganno nessuno: continueremo a essere il partito-guida».Udc e sardisti hanno detto di avere le mani libere sulle alleanze a livello locale. È un brutto segnale?«Dipende da come lo si vuole leggere. L'Udc, per quel che riguarda la Regione, ha fatto scelte diverse rispetto a quelle nazionali. E mi aspetto che possano essere confermate in tutto il resto dell'Isola, in questo passaggio delle amministrative. Sarebbe importante, per la Regione, rapportarsi con Comuni quanto più omogenei possibile dal punto di vista politico».Assetti post-elezioni. Bisogna decidere prima il nome del vicesindaco e i posti in Giunta o solo scegliere un criterio?«Io sono sempre a favore della meritocrazia e del giusto mix per l'amministratore ideale: competenza, capacità e affidabilità, oltre che alla capacità di intercettare il sostegno degli elettori. Credo che il Pdl abbia diverse frecce al suo arco, in questo senso». ( a. mur. )

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la protesta Teatro lirico, Uil e Cisal contestano il contratto al direttore amministrativo «La guida del Lirico deve essere affidata a un uomo di Teatro con caratteristiche manageriali, capace di far funzionare questa complessa struttura, in grado di realizzare progetti culturali e musicali che possano attirare nuovi finanziamenti pubblici e privati, capace di progettualità tali da poter accedere anche a fondi europei». Lo sostengono la Uilcom Uil e la Fials Cisal in una nota inviata al sindaco Emilio Floris, presidente della Fondazione, a cui chiedono un incontro urgente «per un confronto sulle importanti decisioni che dovranno essere prese nelle prossime settimane». Secondo i due sindacati, «la scelta di individuare il nuovo sovrintendente in tempi stretti risulterà positiva solo se quest'ultimo avrà caratteristiche adeguate a dirigere un teatro che versa in una situazione drammatica». Uil e Cisal sottolineano che «è il momento di cambiare se vogliamo sopravvivere. Riteniamo che la direzione debba: rimodulare il debito, ridurre i costi fissi per consumo e servizi, impostare una nuova organizzazione aziendale e rivisitare le deleghe di direzione». Infine i sindacati contestano il contratto del nuovo direttore amministrativo Pietro Oggianu: «Ci chiediamo come sia giustificabile un contratto di questo tipo con il blocco delle assunzioni per il personale amministrativo e l'assenza di tale figura nell'ultima pianta organica approvata».

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Giovani, senza lavoro e rassegnati Un convegno sulla dispersione scolastica Il simposio ha ripercorso la storia di Sanna Sulis BETTINA CAMEDDA CAGLIARI. L’evoluzione della formazione scolastica a partire dalle gesta di Francesca Sanna Sulis, figura oggi più che mai attuale, e il suo contributo all’istituzione della scuola e al diritto allo studio per tutti, compreso il fenomeno della dispersione: sono alcune delle tematiche affrontate ieri mattina presso l’Istituto tecnico statale “Michele Giua” durante il convegno “Il cammino della scuola tra aspettative e riforme”, organizzato dalla “Federazione italiana donne arti professioni affari”. Un’attualità che si riscontra a partire dalle figura di Francesca, imprenditrice di origine benestante, nata a Muravera nel 1716, che ha contribuito a quel difficile processo di alfabetizzazione all’epoca riservato alle elite. «Da lei si può prendere esempio per una riforma intelligente mirata a un servizio per il bene comune - spiega Lucio Spiga, presidente dell’associazione “Amici di Donna Francesca Sanna Sulis” e docente di Scienze della comunicazione all’accademia nazionale di Roma - studiando la sua figura i giovani possono comprendere meglio il valore dello studio e della preparazione universitaria che è di fondamentale importanza prima di tutto per noi stessi e poi per l’inserimento nel mondo del lavoro». Fu infatti donna Francesca, ancora prima dell’introduzione della legge Casati, ad aprire a Muravera e a Quartucciu la prima scuola professionale con piani scolastici di formazione di base mirati per ragazze e con docenti provenienti dalle zone più istruite d’Italia. E prima di cominciare a lavorare nei suoi laboratori, i giovani ricevevano un’istruzione professionale in corsi da lei promossi e pagati. Scuola e lavoro: due ambiti che ancora oggi hanno difficoltà a coesistere e collaborare. «Il livello di dispersione scolastica in Sardegna è alto - spiega la referente nazionale e distrettuale Fidapa, Liana Biliardi Tarantini - spesso le cause sono da ricercarsi in ambito sociale, nel rapporto problematico con la famiglia e nell’abuso di alcol e droghe. Per chi lascia la scuola è più difficile trovare lavoro». Non è un caso che in Sardegna 74 giovani su 100, di età compresa tra i 16 e i 24 anni, non hanno un lavoro e non lo cercano. Un fenomeno a cui si propone di rimediare la nuova riforma scolastica: «A partire da quest’anno alla fine del secondo biennio gli studenti riceveranno una certificazione che gli permetterà di lavorare - spiega la vicepreside dell’Istituto “Giua” Marisa Vaccargiu - e al quinto anno potranno svolgere attività laboratoriali e stage formativi. Uno dei punti deboli della riforma è che al momento non ci sono figure e finanziamenti in grado di supportare tali attività».

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Quirra, 68 richieste d’indennizzo Tumori da uranio: in tutt’Italia 439 domande di risarcimento tra soldati e civili

PIER GIORGIO PINNA

PERDASDEFOGU. Sessantotto. È impressionante, più del 15% del totale, il numero delle richieste d’indennizzo a Quirra per malattie causate dall’uranio impoverito. Soprattutto se raffrontato alla realtà demografica: l’intera zona è una delle più spopolate della Sardegna, regione già di per sé scarsamente abitata. Le domande sono state presentate da pastori e cittadini che vivono nel Salto (in tutto, poche centinaia di persone). A fornire le cifre è il ministero. Che dà pure un altro dato allarmante: in Italia sono 439 le istanze avanzate da soldati ammalati, da loro familiari, da civili dipendenti dalla Difesa e da altre pubbliche amministrazioni. Sia per le missioni all’estero sia per il servizio nei poligoni. A suscitare la risposta scritta di Ignazio La Russa è stato il deputato del Pd, Maurizio Turco, 50 anni, di Taranto, che nelle scorse settimane aveva presentato un’interrogazione insieme con gli altri colleghi della delegazione radicale alla Camera. «È assurdo continuare a fare sperimentazioni belliche del genere - dice adesso - Come è assurdo permettere l’accesso ai poligoni persino a forze straniere». Le nuove informazioni sono arrivate attraverso il vice capo di gabinetto Vanni Nozzoli. E nel dettaglio si rivelano significative, anche perché le più aggiornate su questo versante del problema. Delle 439 domande alla direzione generale del ministero 340 «sono state prodotte da personale militare o relativi superstiti»: 237 per operazioni fuori dai confini nazionali, 103 per l’attività svolta nelle basi. Quasi inutile sottolineare come, tra loro, i sardi siano tantissimi. Trentuno le richieste dei civili. Trequattro riguardano soldati morti «in servizio permanente effettivo». Le altre si riferiscono a congedati: 21 «ex volontari in ferma breve» e 25 «ex militari di leva». Un’ulteriore precisazione sul tipo di patologie: «nella quasi totalità di natura tumorale, soprattutto linfomi». Nella risposta si richiama la normativa che autorizza le procedure di risarcimento. È la legge numero 224 del 2007: «prevede - come si ricorda - l’attribuzione del beneficio della speciale elargizione, sempre che l’esposizione all’uranio sia stata la causa - o la concausa efficiente e determinante - della patologia o del decesso». E, adesso, meglio sarebbe dire «prevedeva»: i termini per le domande sono scaduti il 31 dicembre. Ma per il momento le ultime richieste non state aggregate in maniera organica. E dunque il conteggio finale potrebbe ancora crescere. Un altro limite per l’accesso ai contributi è posto dalla somma totale messa a disposizione: 30 milioni. Stanziati e distribuiti quei fondi, non ce ne saranno altri. In ogni caso, per quanto riguarda Quirra e Perdasdefogu, c’è un terzo vincolo ancora: ossia la distanza di un chilometro dal confine dei poligoni. Chi in questi anni abbia abbia vissuto più lontano o abbia allevato il bestiame oltre i mille metri dai terreni militari, nulla può esigere nonostante abbia comunque contratto leucemie o linfomi. Quest’ultima messa a fuoco sulla situazione è d’indubbia utilità. Non prova naturalmente che tutti i richiedenti abbiano diritto agli indirizzi: quello sarà un compito affidato agli specialisti incaricati di valutare le condizioni di ogni singolo paziente. Ma, incrociando le cifre, indirettamente questi dati fanno capire due cose non irrilevanti. La prima: si conferma nella sostanza la preziosissima raccolta dati svolta dall’Osservatorio militare: nato a salvaguardia delle posizioni di chi era stato colpito da questo genere di patologie, aveva visto giusto nello stimare i danni derivati dalla radioattività come diffusi, gravi, preoccupanti tra le forze armate (e non solo). L’altro aspetto è che l’elevatissimo numero delle denunce appare del tutto in linea con le segnalazioni fatte in passato a Quirra e nei centri vicini sull’entità delle malattie. Quasi un riscontro oggettivo della gravità di un processo dai terribili effetti.

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Quirra. Oggi la riunione Commissione uranio, tutti i dubbi di pacifisti e malati Oggi si riunisce a Roma la commissione parlamentare d'inchiesta sull'uranio impoverito. La curiosità è tanta: il senatore del Pdl Cosimo Gallo ritirerà la proposta, rigettata da tutte le forze politiche sarde, di testare a Quirra e a Teulada armi all'uranio impoverito per vedere se producono le nanoparticelle cancerogene? Oppure accontenterà il Governatore Ugo Cappellacci, il presidente del Pd sardo Valentina Sanna e quello di Forza Paris Gianfranco Scalas, che hanno chiesto le dimissioni del senatore leccese?Ieri Gallo ha precisato: «Ho proposto di testare quelle armi in tutti i poligoni, anche nella mia Lecce, non solo in Sardegna». Ma difficilmente neppure questa proposta incontrerà il favore di chi abita vicino alle basi.La meno stupita della proposta choc avanzata una settimana fa da Gallo, paradossalmente, è proprio la pacifista Mariella Cao, portavoce del comitato "Gettiamo le basi": «Questa commissione parlamentare, la terza sull'argomento, sta cancellando quanto di buono era stato fatto dalle precedenti. Grave, per esempio, è la nomina di un consulente, Franco Nobile, che avrebbe individuato come causa della sindrome dei Balcani (cioè dei linfomi e delle leucemie nei soldati e nei civili), i vaccini, i telefonini, stress, l'eccesso di alcool, l'esposizione a zampironi e insetticidi, non a certe sostanze come l'uranio impoverito. A noi sembra un modo per insabbiare il problema e per risarcire le famiglie».Domenico Leggiero, responsabile dell'Osservatorio militare, associazione nata per tutelare i soldati e i loro familiari, è pronto a chiedere l'intervento della magistratura. «Non ovviamente sugli atti della commissione parlamentare d'inchiesta, ma in merito ai lavori di Nobile. L'esperto della Difesa ha detto di aver analizzato i reperti di un certo numero di militari reduci dalle missioni, ma a distanza di sette anni non ha mai diffuso l'elenco, né specificato il numero o le tecniche utilizzate, né ha mai esibito le autorizzazioni all'utilizzo di dati personali dei militari. Su questo occorre chiarezza».Suscita poi preoccupazione nei pacifisti anche la dichiarazione rilasciata dal senatore del Pdl Paolo Amato durante una seduta della commissione: «Dobbiamo mettere un punto, lo Stato non ha i fondi per risarcire tutti i soldati e i civili potenzialmente malati». Secondo Leggiero, «in questo modo la salute dei militari e il diritto al risarcimento vengono lese dalla mancanza di disponibilità economica da parte della Difesa». Da questa osservazione era nata una protesta, un sit in organizzato il 25 gennaio a Roma davanti al ministero della Difesa, al quale parteciparono anche i familiari dei soldati sardi deceduti a causa di linfomi e leucemie dopo aver partecipato alle missioni nato in Kosovo, Somalia, Iraq e Afghanistan e dopo le esercitazioni in Sardegna.PAOLO CARTA