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2 3 Oltre le aspettative! di Francesco Paolillo | La Tuono V4R non è una semplice RSV4 spogliata della carena. È un’autentica sportiva che impressiona su strada per efficacia, e che in pista rivela potenzialità che sorprendono anche il più smaliziato dei piloti PROVA NOVITà PREZZO € 13.390 APRILA Tuono V4R PREGI Guida DIFETTI ABS non disponibile

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Oltre le aspettative!di Francesco Paolillo | La Tuono V4R non è una semplice RSV4 spogliata della carena.

È un’autentica sportiva che impressiona su strada per efficacia, e che in pista rivela potenzialità che sorprendono anche il più smaliziato dei piloti

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PREZZO € 13.390APRILA Tuono V4R PREGI Guida DIFETTI ABS non disponibile

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13Anno

0119 Aprile

2011Periodico elettronico di informazione motociclistica

MOTOGPNEWS SUPERBIKEPROVE MOTOCROSS SPORT

La prova dell’Aprilia Tuono V4 R. Energia nuda

L’occhio inganna, ancor più os-servando questa Aprilia Tuono V4 R. Sbagliate se pensate che a Noale abbiano tolto il vesti-to alla RSV4 e basta. Solo ad accennarlo, partono le saette dagli occhi degli uomini che hanno seguito lo sviluppo del-la naked di serie più sportiva e prestazionale che si sia mai vista. Gli sguardi minacciosi si-gnificano che il lavoro di svilup-po di questa moto è stato enor-me, certo sarebbe stato facile

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tirare via le carene alla moto campione del mondo, metterci un bel manubrio alto, e via. Poi però avrebbero anche dovuto trovare un kamikaze disposto a guidarla. L’attenzione per la dinamica di guida è uno degli obbiettivi principali dell’Aprilia, che negli anni si è sempre distinta per le ciclistiche di prim’ordine, che si trattasse dello scooterino entry level o delle punte di diamante della gamma sportiva. Con la Tuono V4 R la tradizione continua, e l’attenzione per ogni singolo aspetto della meccanica è stata quasi maniacale.

Il motore ora è più in bassoLa base di partenza per lo sviluppo della nuova naked veneta è quanto di meglio si possa desiderare, la RSV4. Ciclistica e mo-tore però andavano adattati e rivisti in modo tale da migliorarne le capacità stradali senza però limitare più di tanto le prestazio-ni in pista. Lo spettacolare V4, ora posizionato qualche mm più in basso nel telaio, è stato addolcito attraverso una nuova map-patura della centralina che sovraintende al suo funzionamento.

Più attenzione ai bassi e medi regimi, con una erogazione più “morbida” e maggior-mente adatta all’uso stradale. Confermate le tre mappature “T/S/R”, così come il resto del pacchetto APRC.

Le modifiche al telaioAnche il telaio a doppia trave in alluminio è stato modifica-to, in particolare all’altezza del cannotto di sterzo, avanzato di oltre 1 cm, le pedane più basse e meno arretrate e naturalmen-te un bel manubrio al posto dei semi manubri della RSV4.

Le finiture della TuonoParlare di accuratezza delle fi-niture e attenzione al particola-re è il minimo che si possa fare trattando l’argomento Tuono V4 R. Certo non si deve scor-dare che senza il pacchetto APRC, optional da 2.000 euro, la nuda veneta costa 13.390 euro, ma dotazione, finiture e materiali sono davvero al top. I primi particolari che attirano l’attenzione sono sicuramente lo splendido telaio lucidato e il forcellone, che metterei vo-lentieri sulla scrivania. La linea in generale è frutto di accurati studi aerodinamici, ecco spie-gato il perché del cupolino an-teriore (solidale al telaio come sulle versioni precedenti) dalla forma piatta e profilata, che aiuta a caricare l’avantreno alle alte velocità. E quando dico alte, sono alte davvero, con-siderati i 270 km/h dichiarati.

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Il gruppo sella codino segue lo stile di quello della RSV4, ma le dimensioni sono maggiori, particolare che migliora le doti di abitabilità per pilota e pas-seggero.

SospensioniDotazione di pregio per quanto riguarda le sospensioni, natu-ralmente ultraregolabili. Sachs davanti e dietro, forcella da 43 mm e mono (con escursione rispettivamente di 120 e 130 mm), possono però essere so-stituiti (alleggerendo il conto in banca) con elementi Ohlins. Come da tradizione Aprilia la lista degli optional è molto

lunga, e molto “racing”, carbonio e leghe leggere come se pioves-se, ma anche borse e quanto può essere utile per un utilizzo quo-tidiano della moto.

FreniDoppio disco anteriore Grimeca da 320 mm con pinze Brembo a quattro pistoncini ad attacco radiale , disco posteriore da 220 mm con pinza flottante a doppio pistoncino.

La provaLa conoscenza con la naked veneta ha inizio nel corso della mat-tinata, ci aspettano 150 km di strade di montagna, con un paio di brevi trasferimenti autostradali. Primo approccio parzialmente positivo, nel senso che se penso a un utilizzo estremo della Tuono, le pedane alte e il busto inclinato in avanti, sono quanto di meglio si possa desiderare, ma considerando un utilizzo meno spinto , il carico sulle braccia e di conseguenza sui palmi delle mani a lun-go andare è abbastanza affaticante. La sella è ampia e permette spostamenti longitudinali notevoli, consentendo anche ai più alti

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di trovare la posizione più consona. Considerando la tipologia e la destinazione “estrema” della Tuono V4 R, il passeggero non è messo poi così male, sella discretamente ampia, ginocchia non proprio in bocca e soprattutto due “appigli” ricavati direttamente nel codino (ma viste le prestazioni è meglio legarsi con una imbra-gatura al guidatore per evitare di essere lasciati per strada ad ogni apertura di gas). Strumentazione in modalità “strada”, un colpetto allo starter, e il V4 inizia a riempire l’aria di un suono che non può che colpire al cuore qualsiasi appassionato di meccanica. Impossibile resistere, le sgasate si susseguono una dopo l’altra, e l’effetto “bullo di periferia” è inevitabile. 167 CV (123 KW) a 11.500 giri, con una coppia di 115 Nm a 9.500 giri su una naked da 183 kg a secco, ogni commento è superfluo. Dentro la prima e via. I timori iniziali sulla rigidità dell’imbottitura della sella, vengono confermati non appena si passa su qualche sconnessione. Complice anche un assetto delle sospensioni de-cisamente votato alla guida sportiva, e un asfalto ricco di scon-nessioni, schiena e fondoschiena vengono sollecitati spesso e volentieri.

Agile come una 600In compenso , però, la Tuono V4 R mette in mostra una agi-lità da naked 600, pur poten-do contare su una precisione di guida a tutte le velocità, che sulle prime mette quasi in im-barazzo, e soprattutto su un motore che è imbarazzante a prescindere . Le modifiche alla mappatura aiutano non poco, l’erogazione ai bassi e medi regimi è fantastica, lineare e sempre corposa. Tutto bene fino ai 7/8.000 giri, limite oltre il quale si scatena l’inferno, e il manubrio diventa più un appi-glio piuttosto che non un timo-ne di comando, fin su, al limite

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dei 12.000 giri. Sarà per la rapporta tura accorciata delle prime tre marce, sarà la posizione di guida meno caricata sull’avantreno, ma la Tuono sembra accelerare ancora più rapidamente della RSV4. Il cambio è un fulmine, rapido e preciso anche grazie al quick shift che può essere utilizzato anche andando a spasso. Non appena le condizioni dell’asfalto migliorano, emergono in pieno le doti

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167 CV (123 KW) a 11.500 giri, con una coppia di 115 Nm a 9.500 giri su una naked da 183 kg a secco, ogni commento è superfluo

ciclistiche della Tuono, e soprattutto le grandi capacità degli uomi-ni Aprilia di mettere a punto il comportamento dinamico delle loro moto. Traction control regolato su 6, antiwheeling al massimo e mappa “S”, la Tuono viaggia davvero forte e seppur “tenuta” sotto controllo dall’elettronica, pretende attenzione e rispetto, perché i 167 CV sono sempre pronti a mettere in difficoltà il pilota, che si trova viaggiare a velocità elevatissime anche solo con un filo di gas. Asfalto con scarso grip e sconnessioni mettono a dura prova il controllo di trazione, che spesso e volentieri è chiamato ad un superlavoro, e lo ricorda al pilota accendendo la relativa spia sul cruscotto e frenando impercettibilmente la marcia della Tuono, mentre la Pirelli Diablo Rosso Corsa posteriore fatica a scaricare la coppia esuberante del V4. Come migliorare la situazione? Sem-plice, un paio di colpetti sul pulsante collocato sul blocchetto sini-stro, e abbassiamo a 4 il livello del controllo di trazione, lasciando più libertà alla ruota posteriore. Strano ma vero, la Tuono così set-tata, scorre meglio, in percorrenza e soprattutto in uscita di curva, il leggero pattinamento della ruota posteriore , senza che venga

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venga chiamato all’ordine il controllo di trazione, rende la naked veneta più efficiente...e divertente. Tanto per prova-re, imposto la mappatura “R”, quella che sulla carta taglia le gambe al V4, e per qualche chi-lometro di misto lento- veloce vedo che succede. Succede che la Tuono V4 R va lo stes-so come un missile, il gas lo si

riesce a dare tutto, invece che con il contagocce, ma ogni azio-ne/reazione si svolge lo stesso in maniera molto rapida, anche se meno brusca e adrenalinica. Al contrario se si è in vena di scherzare e si vogliono inzuppare di sudore casco e tuta , si si può scegliere di passare alla mappa “T” e rendersi conto di cosa significa stare in sella ad un toro scate-nato, senza per questo essere più veloci. L’erogazione diventa a dir poco impegnativa, e qualsiasi strada diventa troppo stretta e soprattutto le curve si susseguono con una brusca rapidità che il cervello fatica a seguire. Rimettiamo in “S” e torniamo a guidare, e soprattutto a divertirci.

Come si comporta in frenataL’impianto frenante garantisce il massimo delle prestazioni in ogni frangente, potente, mo-dulabile, instancabile … quasi noioso nella sua perfezione, è davvero da 10, ma senza Lode, perché la Lode la meriterebbe se fosse dotato di ABS (ci è stato assicurato che arrive-rà ma ad oggi non è ancora

disponibile) dotazione che per una stradale, dalle prestazioni così elevate, sarebbe quantomeno auspicabile.

In pistaE’ o non è una SBK svestita? E’ o non è la naked più potente e pre-stazionale sul mercato? Niente di meglio che saggiarne le poten-zialità in pista, e che pista! Il Circuito Riccardo Tormo di Valencia è tagliato su misura per le caratteristiche della quadri cilindrica di Noale. Per l’occasione le nostre Tuono V4 R calzano delle Pirel-li Diablo Supercorsa al posto delle Diablo Rosso Corsa usate su strada, mentre l’assetto è stato modificato leggermente. Le ca-ratteristiche da superbike svestita la Tuono V4 R non le nascon-de certo, ed è sufficiente il primo turno in pista per confermare le doti prestazionali di questo concentrato di tecnologia. Quanto si era intuito nel giro su strada, viene confermato in maniera quasi spaventosa in pista. La Tuono V4 R è semplicemente un aereo a cui hanno tolto le ali. All’uscita dalla stretta curva che immette sul rettilineo, la Tuono schizza via con una rapidità impressionante, mentre noi scivoliamo sulla sella, il cui grip è decisamente mi-gliorabile, l’avantreno si alleggerisce, ma le reazioni sono molto limitate (grazie anche all’intervento del controllo di impennata che smorza senza strappi ogni singolo tentativo di decollo). Tutto questo mantenendo “alta” l’attenzione dell’APRC. Controllo di tra-zione su “6” e antiwheeling su “3”. Il motore suona che è un piace-re, mentre le cambiate sono delle vere e proprie fucilate grazie al cambio elettronico. Prendo confidenza, e memore della preceden-te esperienza con la RSV4, scendo a diretto a “2” per il controllo

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di trazione e sposto ad “1” l’antidecollo ( ci è stato vietato di di-sattivarlo completamente!). Confermata la mappa “S”, quella che garantisce la guida più lineare e propizia soprattutto nella parte mista del tracciato. Finalmente sento il controllo di trazione che entra in funzione come e quando voglio io, permettendo di dera-pare quel tanto che basta (e che fa godere oltremodo) senza la sensazione che la moto venga frenata e non scorra in curva. Ri-spetto a quanto avvenuto nel test su strada, qui l’impianto frenan-te è chiamato a lavorare duro. Nessun problema, si riconferma in grande forma e l’unico limite è quello che ha il pilota nella testa. Eccellente anche l’antisaltellamento, il posteriore rimane sempre controllabile, anche quando a causa di qualche imprevisto si arriva in ingresso curva scomposti o “lunghi”. Stanco e con le vesciche sui palmi delle mani riporto la navicella spaziale nell’Hangar, e dentro di me mi pongo il quesito su quale delle due (Tuono o RSV) sia la mia preferita. Bel dilemma, come sarebbe un gran bel dubbio quale delle due comprare. Averne di dubbi così!

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Il cupolino anteriore dalla forma piatta e profilata, aiuta a caricare l’avantreno alle alte velocità.

Lo spettacolare V4, ora posizionato qualche mm più in basso nel telaio, è stato addolcito attraverso una nuova mappatura della centralina. Disco anteriore da 320 mm con pinze Brembo ad attacco radiale.

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APRILIATuono V4R€ 13.390

Che Moto! Leggo che a molti non piace esteticamente, io la trovo sem-plicemente stupenda, se oltre al nero e al giallo, sarà disponibile anche Bianca e magari anche azzurro scuro sarebbe perfetto!Io la difinisco la Naked definiti-va, provata questa uno non la rivenderà mai....rsv4 e tuono v4 fanno entrare aprilia nella storia del motociclismo di diritto!giogiogio7981 - 15/04/2011 Senso?! Grande moto. migliorata anche l’estetica, tecnologia d’avanguardia, sono felice che l’industria italiana, specie in un periodo così buio, dia queste dimostrazioni, ma mi chiedo “a cosa servono 167 cv per andare a spasso?” Baetto - 15/04/2011

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Tempi: 4Cilindri: 2Cilindrata: 997.62 ccDisposizione cilindri: a VRaffreddamento: a liquidoAvviamento: EMarce: 6Freni: DD-D Misure cerchi (ant./post.): 17’’ / 17’’Normativa antinquinamento: Euro 3Segmento: Naked

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