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PROTOCOLLO DI SICUREZZA ANTI-CONTAGIO E PER LA GESTIONE EMERGENZA AGENTE BIOLOGICO VIRUS SARS-CoV-2 (cosiddetto “coronavirus”) causa della malattia Covid-19 Revisione N° 01 Data elaborazione: 16/03/2020 Azienda:

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PROTOCOLLO DI SICUREZZA ANTI-CONTAGIO

E PER LA GESTIONE EMERGENZA

AGENTE BIOLOGICO VIRUS SARS-CoV-2

(cosiddetto “coronavirus”) causa della malattia Covid-19

Revisione N° 01

Data elaborazione: 16/03/2020

Azienda:

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Protocollo di sicurezza anti-contagio Gestione emergenza agente biologico Virus SARS-CoV-2 (coronavirus)

Elaborato da Servizi A.C.A. Srl

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AVVERTENZE:

Tutti i diritti sono riservati. Qualsiasi riproduzione o diffusione, anche parziale, senza autorizzazione scritta da parte della SERVIZI ACA SRL è

vietata.

SCOPO

Fornire indicazioni operative ed accorgimenti necessari per ottenere condizioni di lavoro, tali da

tutelare la salute e la sicurezza lavoratori e delle altre persone presenti all’interno dell’azienda, che

devono essere adottate per contrastare e contenere la diffusione del virus SARS-CoV-2 negli

ambienti di lavoro non sanitari.

CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente protocollo è rivolto a tutti i lavoratori dell’azienda, e a tutti i soggetti esterni che a

qualsiasi titolo accedono ai luoghi di lavoro e pertinenze esterne.

RESPONSABILITÀ

Il datore di lavoro ha l’obbligo di adottare uno specifico protocollo di sicurezza aziendale anti-

contagio per il contrasto e il contenimento della diffusione del cd. coronavirus.

Il protocollo deve essere elaborato con la collaborazione del Responsabile del Servizio di

Prevenzione e Protezione (RSPP), del Medico Competente aziendale, previa consultazione del

Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS/RLST).

Il protocollo si deve basare sulle indicazioni riportate nel “Protocollo condiviso di regolamentazione

delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di

Lavoro” sottoscritto dalle parti sociali in data 14 marzo 2020.

Il Datore di lavoro ha inoltre l’obbligo di costituire in azienda un Comitato per l’applicazione e la

verifica delle regole del protocollo di sicurezza, con la partecipazione delle rappresentanze

sindacali aziendali ove presenti e del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.

Laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro, quale

principale misura di contenimento, provvederà con l’adozione di strumenti di protezione

individuale.

DEFINIZIONE DEL VIRUS

Un nuovo Coronavirus (nCoV) è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente

mai identificato nell'uomo.

Il nuovo Coronavirus (ora denominato SARS-CoV-2 e già denominato 2019-nCoV) appartiene alla

stessa famiglia di virus della Sindrome Respiratoria Acuta Grave (SARS) ma non è lo stesso virus.

La malattia provocata dal nuovo Coronavirus ha un nome: “COVID-19” (dove "CO" sta per corona,

"VI" per virus, "D" per disease e "19" indica l'anno in cui si è manifestata).

TRASMISSIONE

Il nuovo coronavirus è un virus che si trasmette soprattutto alle vie respiratorie, che si diffonde

principalmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro delle persone infette (cosiddetto

droplet) ad esempio tramite:

la saliva, tossendo o starnutendo;

contatti diretti personali;

le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso

o occhi.

In rari casi il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.

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SINTOMI

I sintomi più comuni di un’infezione da coronavirus nell’uomo includono febbre, tosse, difficoltà

respiratorie. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta

grave, insufficienza renale e persino la morte.

In particolare i coronavirus umani comuni di solito causano malattie del tratto respiratorio superiore

da lievi a moderate, come il comune raffreddore, che durano per un breve periodo di tempo. I

sintomi possono includere:

o naso che cola

o mal di testa

o tosse

o gola infiammata

o febbre

o diarrea

o una sensazione generale di malessere.

Dato che i sintomi provocati dal nuovo coronavirus sono aspecifici e simili a quelli del raffreddore

comune e del virus dell’influenza, è possibile, in caso di sospetto, effettuare esami di laboratorio per

confermare la diagnosi.

RISCHI PREVALENTI

I possibili danni alla salute sono prevalentemente quelli da sindrome respiratoria acuta il cui

trattamento può richiedere ricovero ospedaliero ed il ricorso a terapia intensiva. Come altre

malattie respiratorie, l’infezione da nuovo coronavirus può causare sintomi lievi come raffreddore,

mal di gola, tosse e febbre, oppure sintomi più severi quali polmonite e difficoltà respiratorie.

Raramente può essere fatale.

Gli anziani e le persone con patologie quali: ipertensione, problemi cardiaci o diabete ed i pazienti

immunodepressi (per patologia congenita o acquisita, trapiantati o in trattamento con farmaci

immunosoppressori), hanno maggiori probabilità di sviluppare forme gravi di malattia.

L’evoluzione della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e

l’incremento dei casi sul territorio nazionale, sta provocando l’esaurimento dei posti letto

ospedalieri e nei reparti di terapia intensiva, con la conseguente impossibilità di curare i nuovi casi

acuti.

Ciò può comportare, senza la disponibilità delle giuste terapie, il possibile incremento dei casi di

mortalità.

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TERMINI E DEFINIZIONI

Caso sospetto

Una persona con infezione respiratoria acuta (insorgenza improvvisa di almeno uno dei seguenti

sintomi: febbre, tosse o dispnea) che ha richiesto o meno il ricovero in ospedale e nei 14 giorni

precedenti l’insorgenza della sintomatologia, ha soddisfatto almeno una delle seguenti condizioni:

storia di viaggi o residenza in Cina o in altre zone colpite dal virus;

contatto stretto con un caso probabile o confermato di infezione da SARS-CoV-2;

ha lavorato o ha frequentato una struttura sanitaria dove sono stati ricoverati pazienti con

infezione da SARS-CoV-2.

Caso probabile

Un caso sospetto il cui risultato del test per SARS-CoV-2 è dubbio o inconcludente utilizzando

protocolli specifici di Real Time PCR per SARS-CoV-2 presso i Laboratori di Riferimento Regionali

individuati o è positivo utilizzando un test pan-coronavirus.

Caso confermato

Un caso con una conferma di laboratorio effettuata presso il laboratorio di riferimento dell’Istituto

Superiore di Sanità per infezione da SARS-CoV-2, indipendentemente dai segni e dai sintomi clinici.

Contatto stretto

una persona che vive nella stessa casa di un caso di COVID-19;

una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso di COVID-19 (per esempio

la stretta di mano);

una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso di

COVID-19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati);

una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19,

a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore a 15 minuti;

una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala

d'attesa dell'ospedale) con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza minore di

2 metri;

un operatore sanitario od altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso di

COVID19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un

caso di COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non

idonei;

una persona che abbia viaggiato seduta in aereo nei due posti adiacenti, in qualsiasi

direzione, di un caso di COVID-19, i compagni di viaggio o le persone addette all’assistenza

e i membri dell’equipaggio addetti alla sezione dell’aereo dove il caso indice era seduto

(qualora il caso indice abbia una sintomatologia grave od abbia effettuato spostamenti

all’interno dell’aereo, determinando una maggiore esposizione dei passeggeri, considerare

come contatti stretti tutti i passeggeri seduti nella stessa sezione dell’aereo o in tutto

l’aereo).

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OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO

Misure di sicurezza per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli

ambienti di lavoro:

Assumere protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la

distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, adottare

strumenti di protezione collettiva (schermi/barriere) e individuale;

Informare tutto il personale che è obbligatorio rimanere al proprio domicilio in presenza di

febbre (maggiore di 37,5°C) o altri sintomi influenzali e di contattare il proprio medico

curante e l’Autorità Sanitaria;

Vietare l’accesso nei luoghi di lavoro alle persone con febbre (maggiore di 37,5°C) o altri

sintomi influenzali invitandole a rimanere presso il loro domicilio, limitando al massimo i

contatti sociali e contattando il proprio medico curante;

Informare preventivamente il personale, e chi intende fare ingresso in azienda, della

preclusione dell’accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti

risultati positivi al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS.

Per questi casi si fa riferimento al Decreto legge n. 6 del 23/02/2020, art. 1, lett. h) e i);

Rendere consapevoli tutti i lavoratori del fatto di non poter fare ingresso, né di poter

permanere in azienda e di doverlo dichiarare tempestivamente, laddove, anche

successivamente all’ingresso, sussistano le condizioni di pericolo (sintomi di influenza,

temperatura, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14

giorni precedenti, etc.) in cui i provvedimenti dell’autorità impongono di informare il

medico di famiglia e l’Autorità Sanitaria e di rimanere al proprio domicilio;

Regolamentare gli accessi in azienda di ogni individuo;

Predisporre un percorso dei lavoratori che preveda un solo “senso di marcia”

(unidirezionale) per l’accesso ed uno per l’uscita dall’azienda;

Dove è possibile dedicare una porta di entrata e una porta di uscita dai locali e garantire

la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni;

Informare i lavoratori circa i rischi di contagio da COVID-19 connessi allo svolgimento delle

attività e fare applicare il presente protocollo di sicurezza anti-contagio;

Affiggere all’ingresso dell’azienda (ingresso lavoratori e esterni) le allegate informative

“coronavirus Protocollo di sicurezza Anti Contagio” contenente le informazioni di sicurezza

anti-contagio;

Adottare misure di gestione delle emergenze e misure di sicurezza che devono essere

messe in atto in caso di presenza di UNA PERSONA SINTOMATICA IN AZIENDA (definita

“contatto stretto” o “caso sospetto”), o che negli ultimi 14 giorni è venuta in contatto con

soggetti risultati positivi al Covid-19, anche non connessi ad un’esposizione lavorativa;

Utilizzare lo smart working per tutte quelle attività che possono essere svolte presso il

domicilio o a distanza nel caso vengano utilizzati ammortizzatori sociali, anche in deroga,

valutare sempre la possibilità di assicurare che gli stessi riguardino l’intera compagine

aziendale, se del caso anche con opportune rotazioni;

Siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti

previsti dalla contrattazione collettiva;

Siano sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione;

Procedere con la rimodulazione dei livelli produttivi;

Imporre l’utilizzo di ascensori e/o montacarichi ad un unico lavoratore alla volta;

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Assicurare un piano di turnazione dei lavoratori dedicati alla produzione con l’obiettivo di

diminuire al massimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili;

Non sono consentite le riunioni in presenza. Laddove le stesse fossero connotate dal

carattere della necessità e urgenza, nell’impossibilità di collegamento a distanza, dovrà

essere ridotta al minimo la partecipazione necessaria e, comunque, dovranno essere

garantiti il distanziamento interpersonale e un’adeguata pulizia/areazione dei locali;

Esporre nei bagni ed in corrispondenza dei dispenser delle soluzioni idroalcoliche, la tabella

indicante la procedura per il lavaggio delle mani;

Adottare misure di distanziamento sociale: privilegiare, nello svolgimento di incontri, le

modalità di collegamento da remoto;

Evitare che vi siano contatti ravvicinati con persone che soffrono di infezioni respiratorie

acute;

Esporre la tabella che indica l’obbligo del rispetto della distanza interpersonale d i almeno

un metro;

Garantire spazi sufficienti per l'attuazione delle misure di sicurezza che impongono ad

ognuno il mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

Contingentare gli accessi se ciò non può essere garantito. Tali misure di sicurezza devono

essere imposte anche a persone esterne, clienti, visitatori, fornitori, manutentori o imprese

appaltatrici in ogni situazione lavorativa;

Qualora non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un almeno metro, anche

durante i viaggi, imporre l'uso di strumenti di protezione individuale;

Imporre il divieto di situazioni di aggregazione (distributori bevande e/o snack, mensa,

spogliatoio, zona “badge e/o cartellino” o altre situazioni di pausa collettiva, tra cui le aree

fumatori);

L’accesso agli spazi comuni, comprese le mense aziendali, le aree fumatori e gli spogliatoi,

è contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo

ridotto di sosta all’interno di tali spazi e con il mantenimento della distanza di sicurezza di 1

metro tra le persone che li occupano;

Quando non è possibile rispettare la distanza interpersonale di un almeno metro, turnare

l’uso degli spazi comuni (comprese le mense aziendali le aree fumatori gli spogliatoi) e delle

pause. Imporre la distanza interpersonale anche durante il passaggio nelle “zone badge

e/o cartellino” e in ogni altra situazione di pausa collettiva;

Assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle

postazioni di lavoro e delle aree comuni (ad es. mense, spogliatoi, servizi igienici) e di

svago;

Pulire a fine turno e sanificare periodicamente le superfici e gli oggetti condivisi, le tastiere,

schermi touch, mouse, delle tastiere dei distributori di bevande e snack con adeguati

detergenti, sia negli uffici, sia nei reparti produttivi. Per la pulizia utilizzare acqua e

detergenti seguita dall’applicazione di disinfettanti, a base di ipoclorito di sodio 0,1% o

etanolo al 70%;

Provvedere alla organizzazione degli spazi e alla sanificazione degli spogliatoi per lasciare

nella disponibilità dei lavoratori luoghi per il deposito degli indumenti da lavoro e garantire

loro idonee condizioni igieniche sanitarie;

Incentivare le operazioni di sanificazione nei luoghi di lavoro anche utilizzando a tal fine

forme di ammortizzatori sociali;

Mettere a disposizione dei lavoratori soluzioni detergenti e disinfettanti a base di ipoclorito di

sodio 0,1% o etanolo al 70% per la pulizia delle superfici e oggetti condivisi;

Garantire ad ognuno la possibilità di lavare frequentemente le mani con acqua e sapone e

di poterle asciugare con asciugamani/carta a perdere o sistema elettrico di asciugatura.

Se non sono disponibili acqua e sapone, deve essere garantita la presenza di un

disinfettante per mani a base di alcool (concentrazione di alcool almeno il 60%);

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Nell’impossibilità di reperire il liquido detergente, questo potrà essere prodotto, da parte

dell’azienda, seguendo le indicazioni dell’OMS al sito

https://www.who.int/gpsc/5may/Guide_to_Local_Production.pdf Limitare al massimo gli spostamenti all'interno dei siti e contingentare l'accesso agli spazi

comuni;

Mettere a disposizione, dispositivi di protezione individuale indicati nel presente protocollo.

Data la situazione di emergenza, in caso di difficoltà di approvvigionamento e alla sola

finalità di evitare la diffusione del virus, potranno essere utilizzate mascherine chirurgiche;

per casi definibili “casi sospetti” o “contatti stretti” o per individui che improvvisamente

manifestino sintomi;

Mettere a disposizione, mascherine chirurgiche per gli addetti alla gestione emergenze e/o

primo soccorso, nel caso in cui non sia possibile rispettare la distanza di sicurezza

interpersonale di almeno un metro;

Si favoriscono orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti

nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa)

Ricambiare con frequenza l’aria negli ambienti di lavoro;

Ove presente un servizio di trasporto organizzato dall’azienda va garantita e rispettata la

sicurezza dei lavoratori lungo ogni spostamento.

Sospendere e annullare tutte le trasferte/viaggi di lavoro nazionali e internazionali, anche se

già concordate o organizzate;

Sospendere ed annullare tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione in modalità in

aula, anche obbligatoria, anche se già organizzati; è comunque possibile, qualora

l’organizzazione aziendale lo permetta, effettuare la formazione a distanza, anche per i

lavoratori in smart work;

Attenersi alle segnalazioni del medico competente aziendale nel caso in cui questi rilevi

situazioni di particolari fragilità o patologie (attuali e pregresse) dei lavoratori, per

provvedere alla loro tutela nel rispetto della privacy;

Costituire in azienda un comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del presente

protocollo, con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali ove presenti, e

del RLS/RLST.

Nel caso di presenza di una persona con COVID-19 all’interno dei locali aziendali, si

procede alla pulizia e sanificazione dei suddetti secondo le disposizioni della circolare n.

5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute (luoghi e le aree potenzialmente

contaminati da SARS-CoV-2 devono essere sottoposti a completa pulizia con acqua e

detergenti comuni prima di essere nuovamente utilizzati. Per la decontaminazione, si

raccomanda l’uso di ipoclorito di sodio 0,1% dopo pulizia. Per le superfici che possono

essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, utilizzare etanolo al 70% dopo pulizia con un

detergente neutro, nonché alla loro ventilazione;

Collaborare con le Autorità sanitarie per la definizione degli eventuali “contatti stretti” di

una persona presente in azienda che sia stata riscontrata positiva al tampone COVID-19.

Ciò al fine di permettere alle autorità di applicare le necessarie e opportune misure di

quarantena. Nel periodo dell’indagine, l’azienda potrà chiedere agli eventuali possibili

contatti stretti di lasciare cautelativamente il luogo di lavoro, secondo le indicazioni

dell’Autorità sanitaria;

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REGOLAMENTAZIONE ACCESSI E USCITE

Modalità di ingresso e uscita del personale:

Il personale deve accedere ai luoghi di lavoro, unicamente dall’ingresso prestabilito;

Il personale, prima dell’accesso al luogo di lavoro potrà essere sottoposto al controllo della

temperatura corporea;

Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso ai luoghi di

lavoro. Le persone in tale condizione saranno momentaneamente isolate e fornite di

mascherine, non dovranno recarsi al Pronto Soccorso e/o nelle infermerie di sede, ma

dovranno contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le

sue indicazioni;

Durante l’ingresso e l’uscita in azienda rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di

almeno un metro;

Evitare il più possibile contatti nelle zone di “passaggio del badge e/o cartellino;

Seguire il percorso di accesso e uscita dall’azienda come indicato con cartellonistica;

Utilizzare l’ascensori e/o montacarichi un unico lavoratore alla volta;

All’ingresso è garantita la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni.

Modalità di accesso dei soggetti esterni:

Per l’accesso di soggetti esterni sono state individuate le procedure di ingresso, transito e

uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni

di contatto con il personale in forza nei reparti/uffici coinvolti;

Se possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi: non

è consentito l’accesso agli uffici per nessun motivo. Per le necessarie attività di

approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla

rigorosa distanza di un metro;

Durante l’ingresso e lo stazionamento in azienda, mantenere sempre la distanza di sicurezza

interpersonale di almeno un metro, ove non possibile utilizzare i dispositivi di protezione

individuale;

Evitare il più possibile contatti con il personale;

Utilizzare l’ascensori e/o montacarichi un unico lavoratore alla volta;

All’ingresso è garantita la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni;

È vietato l’ingresso in azienda durante l’orario di ingresso/uscita del personale.

Per i soggetti esterni sono stati individuati servizi igienici dedicati. È vietato l’utilizzo di quelli

del personale dipendente, e deve essere garantita una adeguata pulizia giornaliera;

Va ridotto, per quanto possibile, l’accesso ai soggetti esterni; qualora fosse necessario

l’ingresso di esterni (es. fornitori, impresa di pulizie, manutentori, clienti…), gli stessi dovranno

sottostare a tutte le regole aziendali, ivi comprese quelle per l’accesso ai locali aziendali;

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MISURE DI SICUREZZA CHE DEVONO ESSERE ADOTTATE DA PARTE DI TUTTI I LAVORATORI

Misure di sicurezza per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli

ambienti di lavoro

La corretta applicazione di misure preventive, quali l’igiene delle mani, l’igiene respiratoria e il

distanziamento sociale, può ridurre notevolmente il rischio di infezione.

Si impone, quindi, di osservare le seguenti misure di sicurezza:

In caso di sintomatologia da infezione respiratoria o febbre (maggiore di 37,5°C) è vietato

accedere ai luoghi di lavoro. Tale divieto è imposto altresì nel caso di contatto con persone

positive al virus nei 14 giorni precedenti o si provenga da zone a rischio secondo le

indicazioni dell’OMS. In tali casi il lavoratore deve rimanere presso il proprio domicilio e di

limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante e l’Autorità

Sanitaria;

Il divieto di accedere ai luoghi di lavoro, al pari, è vietato per i lavoratori che siano venuti a

contatto con un caso sospetto, un caso probabile o un caso di contatto stretto così come

definiti a pagina 4. In tali casi il lavoratore deve comunicare tale circostanza al

dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio nonché al

proprio medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta;

Qualora, durante il lavoro, il lavoratore manifesti sintomi influenzali e temperatura maggiore

di 37,5°C, o sia venuto a conoscenza di essere stato a contatto con persone positive al virus

nei 14 giorni precedenti, etc.) in cui i provvedimenti dell’autorità impongono di informare il

medico di famiglia e l’Autorità Sanitaria, deve darne tempestivamente informazione al

datore di lavoro o suo delegato. In tal caso il soggetto deve mantenere la distanza di

sicurezza interpersonale di almeno un metro e deve rimanere in isolamento volontario,

osservando le misure di gestione dell’emergenza previste dal presente protocollo.

L’isolamento può essere imposto anche alle altre persone presenti nello stesso locale.

L’autorità sanitaria competente potrà stabilire ulteriori misure di sicurezza;

Accedere ai luoghi di lavoro unicamente dall’ingresso prestabilito;

Il personale deve accedere ai luoghi di lavoro, unicamente dall’ingresso prestabilito;

Il personale, prima dell’accesso al luogo di lavoro potrà essere sottoposto al controllo della

temperatura corporea;

Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso ai luoghi di

lavoro. Le persone in tale condizione saranno momentaneamente isolate e fornite di

mascherine, non dovranno recarsi al Pronto Soccorso e/o nelle infermerie di sede, ma

dovranno contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le

sue indicazioni;

Evitare il contatto ravvicinato con le persone che soffrono di infezioni respiratorie acute e

rispettare sempre, in tutti i contatti, una distanza interpersonale di almeno un metro;

Mantenere sempre la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro;

Ove presente un servizio di trasporto organizzato dall’azienda va garantita e rispettata la

sicurezza dei lavoratori lungo ogni spostamento.

Qualora non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro,

utilizzare gli strumenti di protezione individuali;

Evitare abbracci e strette di mano;

Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;

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Igiene respiratoria (starnutire o tossire in un fazzoletto o contro il gomito flesso e gettare i

fazzoletti utilizzati in un cestino immediatamente dopo l’uso e lavare le mani

frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche);

Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone ed asciugarle con asciugamani/carta a

perdere o sistema elettrico di asciugatura. Il lavaggio deve essere accurato per almeno 60

secondi, seguendo le indicazioni ministeriali di seguito elencate. Se non sono disponibili

acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcool

(concentrazione di alcool almeno il 60%);

Evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri;

Non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;

Pulizia frequente ed accurata delle superfici e degli oggetti condivisi, con acqua e

detergenti seguita dall’applicazione di disinfettanti a base di ipoclorito di sodio 0,1% o

etanolo al 70%;

Evitare situazioni di aggregazione, sia sul lavoro (distributori bevande e/o snack, mensa,

spogliatoio, zona “badge e/o cartellino” o altre situazioni di pausa collettiva, tra cui la sosta

nell’area fumatori) sia fuori dal lavoro (supermercato, farmacia, parafarmacia, ecc…).

Rispettare sempre la distanza interpersonale di un almeno metro e quando non possibile

turnare l’uso degli spogliatoi, della mensa, delle aree comuni e delle pause;

Sostare per un tempo ridotto negli spazi comuni;

Rispettare la distanza interpersonale anche durante il passaggio nelle aree “badge e/o

cartellino” e in ogni altra situazione di pausa collettiva;

Limitare al massimo gli spostamenti all’interno dei siti;

Utilizzare l’ascensori e/o montacarichi un unico lavoratore alla volta;

Ricambiare con frequenza l’aria negli ambienti di lavoro.

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Protocollo di sicurezza anti-contagio Gestione emergenza agente biologico Virus SARS-CoV-2 (coronavirus)

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Tutti i diritti sono riservati. Qualsiasi riproduzione o diffusione, anche parziale, senza autorizzazione scritta da parte della SERVIZI ACA SRL è

vietata.

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI CHE DEVONO ESSERE UTILIZZATI DA PARTE DI TUTTI I LAVORATORI QUANDO NON E’ POSSIBILE

RISPETTARE LA DISTANZA INTERPERSONALE DI ALMENO UN METRO

Ad esclusione degli operatori sanitari, ove non sia possibile rispettare la distanza interpersonale di

almeno un metro, risulta obbligatorio utilizzare i dispositivi di protezione individuali, per prevenire la

diffusione del virus.

I DPI di seguito elencati consentono la protezione delle vie respiratorie, degli occhi, delle mucose e

delle mani.

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

Mascherina chirurgica

Le mascherine chirurgiche non sono considerate dispositivi di protezione individuali (DPI) ma sono

utili a limitare la contaminazione da parte di una persona che potrebbe tossire o starnutire.

Le mascherine dovranno essere utilizzate in conformità a quanto previsto dalle indicazioni

dell’Organizzazione mondiale della sanità OMS.

Data la situazione di emergenza, in caso di difficoltà di approvvigionamento e alla sola finalità di

evitare la diffusione del virus, potranno essere utilizzate mascherine la cui tipologia corrisponda alle

indicazioni dall’autorità sanitaria.

Semimaschera filtrante

Protezione: FFP3

Norma tecnica EN 149

La semimaschera filtrante è obbligatoria per gli operatori sanitari o per le persone che assistono, a

stretto contatto, soggetti definiti caso sospetto, caso probabile o caso confermato.

La semimaschera filtrante è inoltre obbligatoria laddove non sia possibile rispettare la distanza

interpersonale di almeno un metro e si eseguano processi/procedure di lavoro che generano

aerosol, schizzi e spruzzi di liquidi biologici.

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Come mettere e togliere il dispositivo di protezione delle vie respiratorie

prima di indossare la mascherina, lavati le mani con acqua e sapone o con una soluzione

alcolica;

copri bocca e naso;

nel coprire la bocca e il naso, assicurati che non vi siano spazi tra il viso e la mascherina;

assicurandoti che sia integra e che aderisca bene al volto, in particolare al naso;

quando diventa umida, sostituiscila con una nuova e non riutilizzarla; in quanto maschere

mono-uso;

togli la mascherina prendendola dall’elastico e non toccare la parte anteriore della

mascherina; gettala immediatamente in un sacchetto chiuso e lavati le mani.

Segui le istruzioni dettagliate fornite dalla casa produttrice che indicano come indossare e

rimuovere il dispositivo.

PROTEZIONE DEGLI OCCHI

Obbligatori nei processi/procedure di lavoro che generano aerosol, schizzi e spruzzi di liquidi

biologici e non è possibile rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro.

Occhiali protettivi

Protezione: bassa proteggono limitatamente da schizzi e spruzzi di sangue o altri liquidi biologici (es.

saliva, urina, liquido amniotico)

Norma tecnica EN 166

Occhiali a mascherina

Protezione: sono concepiti per proteggere gli occhi in maniera ottimale da schizzi e spruzzi di

sangue o altri liquidi biologici (es. saliva, urina, liquido amniotico)

Norma tecnica EN 166

Occhiali a visiera

Protezione: sono concepiti per proteggere gli occhi da aerosol, da schizzi e spruzzi di sangue o altri

liquidi biologici (es. saliva, urina, liquido amniotico)

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Norma tecnica EN 166

PROTEZIONE DELLE MANI

Per quanto riguarda l’utilizzo dei guanti monouso (che, ricordiamo, non devono essere puliti per

poter essere riutilizzati ma semplicemente gettati via, soprattutto in caso di danneggiamento), è

consigliato l’utilizzo per i lavoratori addetti al contatto con il pubblico.

Guanti per agenti batteriologici

Norma tecnica EN 374

Come mettere e togliere i guanti

Lavare le mani;

Prendere il primo guanto dalla confezione tenendolo per il risvolto, sollevare con il pollice e

l’indice cercando di toccarlo il meno possibile, poi mettere l’altra mano in posizione per

indossare il guanto;

Tirare il guanto sulla mano toccando sempre il risvolto;

Lasciare il risvolto come si trova aspettando di sistemarlo quando si sarà indossato anche

l’altro;

Procedere nello stesso modo per indossare il secondo guanto;

Per rimuovere il guanto afferrare il polsino con la mano opposta sul lato palmare e sfilare

prestando attenzione a toccare solo il guanto;

Mettere due dita della mano nuda sotto il polsino del guanto dell’altro mano sul lato

palmare e rivoltare il guanto sfilandolo dalle dita. Con il secondo guanto creare un

involucro per contenere il primo guanto e gettare il tutto nell’apposito contenitore;

Lavarsi nuovamente le mani.

Segui le istruzioni dettagliate fornite dalla casa produttrice che indicano come indossare e

rimuovere il dispositivo.

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IL LAVAGGIO E LA DISINFEZIONE DELLE MANI

Il lavaggio delle mani ha lo scopo di garantire un’adeguata pulizia e igiene attraverso un’azione

meccanica. Per garantire l’igiene delle mani è sufficiente il lavaggio con acqua e sapone per

almeno 60 secondi. In assenza di acqua si può ricorrere ai cosiddetti igienizzanti per le mani, a

base alcolica (concentrazione di alcool di almeno il 60%).

Con la soluzione alcolica:

1. versa nel palmo della mano una quantità di soluzione sufficiente per coprire tutta la superficie

delle mani

2. friziona le mani palmo contro palmo

3. friziona il palmo sinistro sopra il dorso destro intrecciando le dita tra loro e viceversa

4. friziona bene palmo contro palmo

5. friziona bene i dorsi delle mani con le dita

6. friziona il pollice destro mantenendolo stretto nel palmo della mano sinistra e viceversa

7. friziona ruotando avanti e indietro le dita della mano destra strette tra loro nel palmo della mano

sinistra e viceversa

8. friziona il polso ruotando avanti e indietro le dita della mano destra strette tra loro sul polso sinistro

e ripeti per il polso destro

9. una volta asciutte le tue mani sono pulite.

Con acqua e sapone:

1. bagna bene le mani con l'acqua

2. applica una quantità di sapone sufficiente per coprire tutta la superficie delle mani

3. friziona bene le mani palmo contro palmo

4. friziona il palmo sinistro sopra il dorso destro intrecciando le dita tra loro e viceversa

5. friziona il dorso delle dita contro il palmo opposto tenendo le dita strette tra loro

6. friziona le mani palmo contro palmo avanti e indietro intrecciando le dita della mano destra

incrociate con quelle della sinistra

7. friziona il pollice destro mantenendolo stretto nel palmo della mano sinistra e viceversa

8. friziona ruotando avanti e indietro le dita della mano destra strette tra loro nel palmo della mano

sinistra e viceversa

9. friziona il polso ruotando avanti e indietro le dita della mano destra strette tra loro sul polso sinistro

e ripeti per il polso destro

10. sciacqua accuratamente le mani con l'acqua

11. asciuga accuratamente le mani con una salvietta monouso

12. usa la salvietta monouso per chiudere il rubinetto.

Guarda con attenzione l’immagine della pagina successiva.

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L’IGIENE DEGLI AMBIENTI E DELLE SUPERFICI

Rappresenta una fondamentale misura collettiva di prevenzione della diffusione delle infezioni.

Diverse evidenze scientifiche hanno dimostrato che i Coronavirus (inclusi i virus responsabili della

SARS, della MERS e della COVID-19) possono persistere sulle superfici inanimate in condizioni

ottimali di umidità e temperatura. Allo stesso tempo però le evidenze disponibili hanno dimostrato

che i suddetti virus sono efficacemente inattivati da adeguate procedure di sanificazione che

includano l’utilizzo dei comuni disinfettanti di uso ospedaliero, quali ipoclorito di sodio (0,1-0,5%),

etanolo (62-71%) o perossido di idrogeno (0,5%), per un tempo di contatto adeguato.

In stanze, uffici, mezzi di trasporto, scuole e in ogni altro ambiente non sanitario dove abbiano

soggiornato casi confermati di COVID-19 prima di essere stati ospedalizzati verranno applicate le

misure di pulizia di seguito riportate.

A causa della possibile sopravvivenza del virus nell’ambiente per diverso tempo, i luoghi e le aree e

tutte le superfici potenzialmente contaminati da SARS-CoV-2 devono essere sottoposti a completa

pulizia con acqua e detergenti comuni prima di essere nuovamente utilizzati.

Per la decontaminazione, si raccomanda l’uso di ipoclorito di sodio 0,1% dopo la pulizia. Per le

superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, utilizzare etanolo al 70% dopo la

pulizia con un detergente neutro.

Durante le operazioni di pulizia con prodotti chimici, assicurare la ventilazione degli ambienti.

Tutte le operazioni di pulizia devono essere condotte da personale che indossa DPI (filtrante

respiratorio FFP2 o FFP3, protezione facciale, guanti monouso, camice monouso impermeabile a

maniche lunghe), e seguire le misure indicate per la rimozione in sicurezza dei DPI (svestizione).

Dopo l’uso, i DPI monouso vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto.

Vanno pulite con frequenza e particolare attenzione tutte le superfici toccate abitualmente, quali

ad esempio superfici di attrezzature, macchinari, piani di lavoro, muri, arredi, maniglie delle porte e

delle finestre, superfici dei servizi igienici e sanitari.

La biancheria da letto, le tende e altri materiali di tessuto devono essere sottoposti a un ciclo di

lavaggio con acqua calda a 90°C e detergente. Qualora non sia possibile il lavaggio a 90°C per le

caratteristiche del tessuto, addizionare il ciclo di lavaggio con candeggina o prodotti a base di

ipoclorito di sodio.

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GESTIONE DELL’EMERGENZA E MISURE DI SICUREZZA

Nel caso in cui una persona presente in azienda sviluppi febbre (maggiore di 37,5°C) e sintomi di

infezione respiratoria quali la tosse, lo deve dichiarare immediatamente al datore di lavoro o suo

delegato.

L’azienda provvederà al suo isolamento e a quello delle altre persone presenti nei locali,

avvertendo immediatamente le autorità sanitarie competenti che potranno stabilire ulteriori misure

di sicurezza.

Nell’attesa dell’arrivo dei sanitari:

evitare che vi siano contatti ravvicinati con la persona sospetta che deve rimanere isolato

in una stanza con porta chiusa, garantendo una adeguata ventilazione naturale;

fornirla di una mascherina, senza avvicinarla;

lavarsi accuratamente le mani. Prestare particolare attenzione alle superfici corporee che

sono venute eventualmente in contatto con i fluidi (secrezioni respiratorie, urine, feci) del

malato;

far eliminare in sacchetto impermeabile, direttamente dal caso sospetto, i fazzoletti di carta

utilizzati. Il sacchetto sarà smaltito in uno con i materiali infetti prodottisi durante le attività

sanitarie del personale di soccorso.

Gli addetti al primo soccorso ed i soggetti preposti alla gestione delle emergenze dovranno

indossare una mascherina chirurgica nel caso in cui non sia possibile rispettare la distanza di

sicurezza interpersonale di almeno un metro.

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I numeri di emergenza da contattare in caso di presenza in azienda di una persona con

sintomatologie da infezione da Coronavirus:

Numero unico di emergenza

I numeri 112 e 118 rimangono i numeri di riferimento per le emergenze sanitarie e altri tipi di

emergenze.

Numeri verdi regionali

Le Regioni hanno attivato numeri dedicati per rispondere alle richieste di informazioni e sulle misure

urgenti per il contenimento e la gestione del contagio del nuovo coronavirus in Italia:

Piemonte:

800 19 20 20 dedicato alle richieste di carattere sanitario sul Coronavirus. Il numero è attivo 24 ore

su 24

800 333 444 NON fornisce informazioni di carattere sanitario, ma risponde ad eventuali richieste di

chiarimenti in merito alle ordinanze emesse per il contenimento del contagio da coronavirus. Il

numero è attivo da lunedì a venerdì dalle ore 8 alle 20.

Lombardia: 800 89 45 45

Emilia-Romagna: 800 033 033

Basilicata: 800 99 66 88

Calabria: 800 76 76 76

Campania: 800 90 96 99

Friuli Venezia Giulia: 800 500 300

Lazio: 800 11 88 00

Marche: 800 93 66 77

Provincia autonoma di Trento: 800 867 388

Provincia autonoma di Bolzano: 800 751 751

Puglia: 800 713 931

Sardegna: 800 311 377

Sicilia: 800 45 87 87

Toscana: 800 55 60 60

Umbria: 800 63 63 63

Val d’Aosta: 800 122 121

Veneto: 800 462 340

Numero di pubblica utilità 1500

Attivo per le informazioni generiche sul coronavirus e sui comportamenti di prevenzione.

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RIFERIMENTI

- D.Lgs. 9 aprile 2008, n.81 – Testo unico sicurezza sui luoghi di lavoro

- Decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6 - Misure urgenti in materia di contenimento e gestione

dell'emergenza epidemiologica da COVID-19

- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 marzo 2020, recante “Ulteriori disposizioni

attuative del decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di

contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”

- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 marzo 2020, recante “Ulteriori disposizioni

attuative del decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di

contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”

- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 marzo 2020, recante “Ulteriori disposizioni

attuative del decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di

contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”

- Servizio Sanitario Regionale Emilia-Romagna – Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna –

“Nuovo coronavirus - Indicazioni per le aziende”

- Inail “Covid-19 e protezione degli operatori sanitari”

- http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/

- Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento

della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto dalle parti sociali in

data 14 marzo 2020

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CONCLUSIONI

Il presente protocollo di sicurezza anti-contagio:

è stato redatto ai sensi dell’art. 1 comma 7 lettera d) del D.P.C.M. 11/03/2020;

è stato redatto ai sensi del Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il

contrasto ed il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro

sottoscritto dalle parti sociali il 14 marzo 2020.

è stato redatto ai sensi dell’art. 43 del D.Lgs. 81/08;

è soggetto ad aggiornamento periodico ove si verificano significativi mutamenti che

potrebbero averlo reso superato

Figure Nominativo Firma

Datore di lavoro

RSPP

Medico competente

RLS/RLST

Comitato per l’applicazione e verifica delle regole del Protocollo di sicurezza anti-contagio:

Figure Nominativo Firma

Datore di lavoro

Dirigente

Preposto

Capo turno/capo reparto

RLS/RLST

Rappresentante sindacale

aziendale

________________________, 16/03/2020