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Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO DI MARTIGNACCO UFFICI: Via Liciniana, 78 33035 Martignacco (UD) tel. 0432 678711 fax 0432 637894 e-mail: [email protected] pec: [email protected] codice fiscale 94127410309 codice meccanografico UDIC850005 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI CON B.E.S. Riferimenti: L. 170 dell’8 ottobre 2010 e Linee guida D.M. del 27 dicembre 2012 C.M. n° 8 del 6 marzo 2013 Nota 27/06/2013 Nota 2563 del 22/11/2013 Strumenti di intervento Delibera 933 del 23 maggio 2014 – Protocollo d’Intesa Regione FVG e USR I TERMINI PROTOCOLLO Inteso come standard che regolano la successione e lo scambio di informazioni tra le figure che operano nella scuola ACCOGLIENZA dal latino accollĭgĕre ,formato da ad- e da collĭgĕre ossia "cogliere, raccogliere" Il termine viene interpretato nella sua accezione più ampia, quella dell’interesse per l’alunno e per il suo successo formativo ottenuto nel rispetto della sua unicità come essere umano e delle sue problematiche. L’accoglienza nella scuola si manifesta a tutti i livelli ed i nodi della rete in cui ogni attore lavora in contatto ed in relazione con gli altri avendo sempre ben presente la struttura completa.

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Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO DI MARTIGNACCO

UFFICI: Via Liciniana, 78 33035 Martignacco (UD) tel. 0432 678711 fax 0432 637894

e-mail: [email protected] pec: [email protected] codice fiscale 94127410309 codice meccanografico UDIC850005

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA

ALUNNI CON B.E.S. Riferimenti:

• L. 170 dell’8 ottobre 2010 e Linee guida

• D.M. del 27 dicembre 2012

• C.M. n° 8 del 6 marzo 2013

• Nota 27/06/2013

• Nota 2563 del 22/11/2013 Strumenti di intervento

• Delibera 933 del 23 maggio 2014 – Protocollo d’Intesa Regione FVG e USR

I TERMINI

PROTOCOLLO Inteso come standard che regolano la successione e lo scambio di informazioni tra le figure che operano

nella scuola

ACCOGLIENZA dal latino accollĭgĕre ,formato da ad- e da collĭgĕre ossia "cogliere, raccogliere"

Il termine viene interpretato nella sua accezione più ampia, quella dell’interesse per l’alunno e per il suo successo

formativo ottenuto nel rispetto della sua unicità come essere umano e delle sue problematiche.

L’accoglienza nella scuola si manifesta a tutti i livelli ed i nodi della rete in cui ogni attore lavora in contatto ed in

relazione con gli altri avendo sempre ben presente la struttura completa.

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ORGANIGRAMMA

STRUTTURE SANITARIE ASUIUD

Livello Struttura Ambiti applicativi

I livello EMT - Equipe Multidisciplinare Territoriale Ha compiti di progettazione, coordinamento, presa in carico dei casi ed elaborazione del progetto di vita delle persone con disabilità e/o handicap.

L'Equipe multidisciplinare territoriale, assicura funzioni di intervento e tutela nell'area dell' handicap e dell'età evolutiva (da 0 a 18) attraverso la prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei disturbi dello sviluppo del bambino e dell'adolescente con:

• disabilità psichiche

• disabilità linguistiche

• limitazioni del funzionamento cognitivo

• disabilità sensoriali

• disabilità neuromotorie

• disabilità del comportamento adattivo

II livello NPI – Neuropsichiatria Infantile La Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza si configura come struttura territoriale di II livello , specialistica , sovradistrettuale e per alcune patologie complesse sovraziendale. Collabora con le EMT dei Distretti della Azienda Sanitaria.

Si occupa, a livello sovradistrettuale ,della valutazione, diagnosi, cura e riabilitazione di:

• Ritardo o disturbo dello sviluppo nei primi anni di vita

• Disturbi dello spettro dell'autismo

• Cefalea , Epilessia, esiti di Trauma cranico

• Disturbi neurologici e neuropsicologici congeniti o acquisiti

• Psicopatologia dell'età evolutiva- dell'adolescenza (disturbi dell'umore, d'ansia , della personalità, della condotta , disturbi psicotici )

• Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD)

• Disturbi del Comportamento Alimentare

SCUOLA

AMBITO FAMIGLIE

COMUNE STRUTTURE SANITARIE

PAI

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A queste strutture gli utenti accedono tramite impegnativa del medico di medicina generale, MMG, in seguito ad una

segnalazione degli insegnanti completa di relazione.

Le strutture raccomandano, per le difficoltà di apprendimento, di seguire la procedura standardizzata indicata in questo

protocollo dopo un intervento di almeno sei mesi.

ALTRI SERVIZI SANITARI CONVENZIONATI (Strutture ex Art. 26)

• “La Nostra Famiglia” – Pasian di Prato

• “Santa Maria dei Colli” – Fraelacco

• Fondazione “Bambini e Autismo” – Pordenone

Queste strutture possono essere scelte liberamente dall’utente che vi può accedere con l’impegnativa del Medico di

Medicina Generale.

Si occupano di valutazione, diagnosi, cura e riabilitazione.

ALTRI SERVIZI NON SANITARI

• “Progetto Autismo”

• “Hattivalab”

• “La Casa sull’albero”

Queste strutture non hanno compiti sanitari ma assistenziali e collaborano con i servizi sanitari per le terapie e la

consulenza alle famiglie.

“Progetto Autismo”

E’ un’associazione di famiglie ed offre due tipi di accoglienza

- Progetto Diurno (è in fase di realizzazione una convenzione con ASUIUD per i minorenni e per gli adulti)

- Special Needs (pomeridiano)

“Hattivalab”

Offre i servizi:

- Centro Diurno

- Doposcuola per alunni con DSA (con compartecipazione di spesa)

“La Casa sull’albero”

E’ una ONLUS specializzata sull’autismo a Pagnacco.

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LA SCUOLA

Con la L. 170/2010, la Scuola di ogni ordine e grado, in ambito scolastico, è il primo attore nella rilevazione del bisogno

e del disagio e nelle prime azioni di intervento nei confronti degli alunni che presentano gli indicatori tipici dei Disturbi

Specifici di Apprendimento.

La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla L. 53/2003,

estende il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento all'intera area dei Bisogni Educativi Speciali.

Citando la Direttiva, la definizione di alunno con B.E.S. è la seguente:

“ogni alunno che, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali per

motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le

scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”.

La Direttiva del 2012 inoltre attribuisce il compito dell’individuazione dei casi in cui questa personalizzazione sia

opportuna ai teams dei docenti, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni.

Responsabilità pedagogica e didattica nella lettura dei bisogni. Corresponsabilità curricolare Didattica inclusiva

La C.M. n° 8/2013 individua nel Gruppo di Lavoro per l’Inclusione la struttura incaricata di coordinare tutte le attività

inerenti alle problematiche degli alunni con B.E.S. mentre la Nota del 27/06/2013 indica il Piano Annuale per l’Inclusività

come uno “strumento che possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla

centralità e trasversalità dei processi inclusivi …”.

La Nota del 22/11/2013 facendo riferimento al modello diagnostico ICF (International Classification of Functioning)

dell’OMS, richiama una visione dell’alunno nella sua totalità, in una prospettiva bio-psico-sociale e prende in esame le

difficoltà di quei bambini e ragazzi che, in ragione della minore gravità del loro disturbo, non ottengono la certificazione

di disabilità, ma hanno pari diritto di veder tutelato il loro successo formativo.

Emerge che l’educazione di tutti gli alunni, in particolare di quelli con difficoltà, è il risultato di uno sforzo congiunto della

scuola, della famiglia e della comunità che co-operano all’insegna del rispetto e del sostegno reciproco, nel superamento

degli ostacoli incontrati dagli alunni.

Altre norme, specifiche per i Disturbi Specifici di Apprendimento, definiscono con precisione le fasi che devono

intercorrere dal riconoscimento delle difficoltà all’invio agli Enti. Si fa riferimento in particolare alle Linee Guida Stato-

Regioni per l’individuazione precoce dei casi sospetti di Disturbi Specifici dell’Apprendimento.

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L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA

L'integrazione scolastica si esplicita in precisi passaggi le cui tempistiche sono le seguenti:

SETTEMBRE-OTTOBRE Valutazione delle competenze attraverso osservazioni sistematiche standardizzate

NOVEMBRE Rilevazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali e stesura dei Piani Educativi Individualizzati e dei Piani Didattici Personalizzati

DICEMBRE Condivisione dei Piani Didattici Personalizzati

TUTTO L’ANNO Realizzazione degli interventi didattici personalizzati e valutazione in itinere

MAGGIO Valutazione personalizzata e verifica del PEI e del PDP

MAGGIO Revisione dei dati numerici del Piano Annuale Inclusività

MAGGIO Stesura del nuovo Piano Annuale Inclusività con la programmazione per l’anno successivo e la verifica del grado di inclusività della scuola

GIUGNO Invio Piano Annuale Inclusività con richieste ore di sostegno all’Ufficio Scolastico Regionale

Rilevazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali

I team di insegnanti si approcciano ala rilevazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali con estrema cautela sempre

nel rispetto dell’alunno e con grande attenzione ad eventuali implicazioni psicologiche e sociali. In questo senso ci si

deve attenere rigorosamente ad osservazioni didattico-educative che sono proprie alla scuola, allontanandosi da

interpretazioni di tipo medico-diagnostico.

Come indicato dalla Nota Miur del 22/11/2013, l’individuazione dell’allievo con BES riguarda situazioni complesse,

dove gli insegnanti, formati a riconoscere specifici predittori, osservano il bambino per lunghi periodi di tempo e si

attivano al comparire delle prime difficoltà con strategie atte a superarle.

Durante questa fase è molto importante il coinvolgimento della famiglia che deve essere informata dei vari passaggi

ma rispettata nel suo equilibrio omeostatico.

Ricorriamo a quattro criteri generali, che ci permettono di distinguere una reale difficoltà dalle normali difficoltà che i

bambini possono incontrare a scuola e che potrebbero essere predittive di un disturbo:

1. la pervasività di determinate problematiche (nel comportamento o nell’apprendimento) in contesti e

compiti diversi;

2. la durata delle problematiche per un tempo superiore a 4-6 mesi o addirittura un andamento involutivo

delle stesse;

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3. la resistenza agli interventi educativi attuati a scuola e in famiglia;

4. la compromissione del funzionamento scolastico e dell’adattamento sociale.

Questi criteri possono portare ad un’osservazione condivisa fra scuola e famiglia.

Organizzazione dei dati degli alunni con BES

Per quanto riguarda la raccolta dei dati è stato necessario creare una strutturazione utile a comprendere la realtà della

composizione scolastica e favorire così una corretta interpretazione. Se infatti si definisce con un’unica sigla la categoria

dei Bisogni Educativi Speciali, all’interno di essa, ogni bambino ha la sua specificità e solo una buona comprensione delle

sue caratteristiche e risorse permette di aiutarlo in maniera ottimale.

A partire da una proposta del prof. Fedeli dell’Università di Udine, il gruppo di lavoro ha suddiviso gli alunni in cinque

livelli di tutela che fanno riferimento al livello di tutela legale delle certificazioni in possesso del’alunno.

Essi vengono indicati con i numeri da 1 a 5 e costituiscono gli indicatori di difficoltà dell’Istituto Comprensivo. Nei casi in

cui siano presenti due o più diagnosi o relazioni, viene considerata quella con livello di tutela superiore.

I livelli sono:

Livello 1 Benefici derivanti dalla L. 104 del 1992

Livello 2 Alunni tutelati dalla L. 170 del 2010

Livello 3 Diagnosi varie

Livello 4 Altra documentazione

Livello 5 Nessuna certificazione

Il primo livello è quello rappresentato da tutti gli alunni beneficiari della L. 104 / 92 nei due livelli di gravità: comma 1 e

comma 3 identificati dalla commissione medica di accertamento dell’handicap e confermati da un verbale definitivo

dell’INPS.

Per questi alunni, sulla base delle decisioni assunte nel corso del gruppo di lavoro di istituto G.L.I., il Piano Annuale per

l'Inclusività prevede l'attivazione di organico di sostegno.

Il secondo livello di difficoltà considera gli alunni tutelati dalla L. 170/2010 che presentano un Disturbo Specifico

dell'Apprendimento certificato da un ente accreditato.

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Il terzo livello comprende tutti quegli alunni che presentano una diagnosi di ADHD oppure un'altra disabilità quale

disturbo del linguaggio, disturbi motori e delle prassie, funzionamento intellettivo limite, disturbo della condotta e

disturbo oppositivo-provocatorio.

Il quarto livello prende in considerazione documentazione di varia provenienza che affermi la presenza di svantaggio

socio-economico, svantaggio linguistico, svantaggio culturale, problematicità nell'area dell'attenzione, della memoria,

del linguaggio, del comportamento e altre problematiche.

Il quinto livello comprende tutti gli alunni che non hanno alcun tipo di certificazione ma che, momentaneamente o in

maniera permanente, presentano delle difficoltà.

In questa fascia sono compresi gli alunni stranieri, i DSA non ancora certificati, gli alunni con disturbi nell'area

dell'attenzione, della memoria o del linguaggio, gli alunni che hanno problemi familiari momentanei o svantaggio sociale

e culturale, gli alunni che non rispettano le regole ed anche i protagonisti e le vittime del bullismo.

L'insieme di questi cinque livelli di difficoltà costituisce il numero degli alunni con Bisogni Educativi Speciali dell'Istituto

Comprensivo di Martignacco.

Il seguente grafico a torta si riferisce all’anno 2016-17 ma mostra come gli alunni senza alcuna certificazione siano la

fetta preponderante insieme agli alunni con DSA. Numerose situazioni di difficoltà rendono articolato e complesso il

lavoro nelle classi, non godendo questi ultimi di risorse aggiuntive.

Per il primo gruppo di alunni, tutelati dalla L. 104, vengono attivati gli interventi di sostegno che si realizzano nella

14,77

27,27

5,68

12,5

39,78

Percentuale sul totale di alunni con BES

Benefici derivanti dalla L.104 del 1992

Alunni tutelati dalla L.170 del 2010

Diagnosi varie

Altra documentazione

Nessuna certificazione

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Programmazione Educativa Individualizzata.

Per gli altri gruppi è prevista l'attivazione dei percorsi personalizzati (PDP) senza ulteriori risorse (insegnante di sostegno).

Il Piano Didattico Personalizzato

Lo strumento privilegiato per l’integrazione scolastica degli alunni con BES è il Piano Didattico Personalizzato. Esso ha il

compito di definire, monitorare e documentare, secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata, le

strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.

Il modello di PDP adottato è stato redatto dal prof. Fedeli dell’Università di Udine ed è stato trasformato in documento

di excel dalla cooperativa onlus HattivaLab, nell’ambito del Progetto “Be in Equal School” del Comune di Martignacco.

Il documento contiene in sé quattro sezioni, due delle quali finalizzate all’individuazione, le altre due alla

programmazione didattica personalizzata.

L’individuazione

Nelle prime due sezioni del PDP vengono opportunamente motivate e verbalizzate, sulla base di considerazioni

pedagogiche e didattiche, le decisioni assunte dal team dei docenti. Vengono inoltre riportate eventuali prove

standardizzate e osservazioni oggettive che hanno condotto all’Individuazione del bambino.

Per quanto riguarda la valutazione delle difficoltà, è stata ricercata una correttezza formale secondo criteri oggettivi,

basati su griglie di osservazione, test standardizzati, test d'ingresso e rating scale.

Successivamente ad una fase di sperimentazione viene oggi condotta attraverso l’utilizzo di un protocollo di

individuazione.

La Programmazione

Scopo dell’individuazione delle difficoltà è attivare percorsi personalizzati preventivamente alle certificazioni o nei casi

in cui vi è un effettivo impedimento all’apprendimento che non possa condurre ad una certificazione.

La tipologia di intervento si diversifica sulla base delle necessità e difficoltà presentate dagli alunni.

Il Piano Didattico Individualizzato è lo strumento programmatico attraverso il quale la scuola, in accordo con la famiglia,

individua le strategie adeguate indirizzate a consentire all'alunno il successo formativo.

In corso d'anno ed in seguito a verifiche in itinere, gli insegnanti possono osservare se l'adozione delle strategie ha dato

luogo al superamento della difficoltà, ad un miglioramento del rendimento e della motivazione intrinseca.

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L’invio al Servizi Sanitari

Sulla base dell’Accordo Stato-Regioni recepito dalla Regione FVG con la delibera 933 del 23 Maggio 2014, alla prima fase

di individuazione dell’alunno segue l’intervento didattico mirato a compensare le difficoltà con strategie adeguate a

sostenere l’autostima e a rimuovere gli ostacoli all’apprendimento. Questo documento, nato in prevalenza per

individuare gli alunni con DSA, assume una valenza più vasta e l’indicazione è quella di utilizzarlo per tutte le difficoltà

di apprendimento

Dopo un periodo di almeno sei mesi viene verificato l’andamento scolastico dell’alunno. Verificata la persistenza del

problema il consiglio di classe decide per l’invio alle strutture sanitarie e produce la Scheda di segnalazione che deve

essere sottoscritta dai genitori e da loro veicolata al servizio.

La Verifica del PDP

A fine anno scolastico, con la verifica del PDP, gli insegnanti documentano il percorso svolto dall’alunno considerando i

possibili sviluppi della situazione di difficoltà.

Dove il permanere delle difficoltà conferma le osservazioni iniziali degli insegnanti, si procede ad indirizzare le famiglie

alle strutture pubbliche per approfondire ed interpretare in maniera diagnostica le varie situazioni.

RUOLI E TEMPISTICHE

LA DIRIGENTE SCOLASTICA

• convoca e presiede il GLI

• è garante dell’inclusione scolastica degli alunni con BES

• promuove azioni di formazione e aggiornamento per insegnanti

• promuove azioni di sensibilizzazione per i genitori e per gli studenti

• attiva con il Referente d’Istituto per i DSA, su delibera del collegio dei docenti, azioni di individuazione precoce

dei soggetti a rischio DSA e predispone la trasmissione dei risultati alle famiglie.

L’UFFICIO DI SEGRETERIA

• protocolla il documento consegnato dal genitore

• fa compilare ai genitori il modello per la consegna della certificazione della diagnosi (se

• previsto) e la liberatoria per l’utilizzo dei dati sensibili (Dgls.196/2003)

• archivia Il documento nel fascicolo personale dell’alunno

• accoglie e protocolla altra eventuale documentazione e ne inserisce una copia nel fascicolo personale

dell’alunno

• ha cura di avvertire tempestivamente il Dirigente e il Referente d’Istituto per i DSA dell’arrivo di nuova

documentazione.

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IL GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE

• rileva gli alunni con Bisogni Educativi Speciali presenti nell’Istituto

• offre azioni di consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi

• mette a punto una procedura standardizzata per l’individuazione delle difficoltà

• raccoglie e documenta gli interventi didattico-educativi posti in essere

• rileva, monitora e valuta il livello di inclusività della scuola

• elabora una proposta di Piano Annuale di Inclusività della scuola riferito a tutti gli alunni con BES

• approva progetti per finanziare le attività necessarie al perseguimento dei suoi obiettivi annuali

Il gruppo di lavoro ha inoltre un ruolo organizzativo territoriale per l'inclusione scolastica gestendo i rapporti con gli Enti,

l’Ambito, i Centri Territoriali di Supporto le associazioni e con l’Ufficio Scolastico Regionale.

LA FUNZIONE STRUMENTALE

• organizza la rete

• media fra le varie parti

• coordina e definisce compiti e tempi di ciascuno (insegnanti di sostegno, insegnanti di classe)

• accoglie i nuovi docenti

• monitora l’accoglimento delle diagnosi ed eventuali dispense

• si assicura che tutti i docenti, anche di nuova nomina, prendano visione della documentazione relativa agli

alunni con disturbo specifico di apprendimento presenti nella classe

• coordina l’assolvimento dei vari compiti: convocazioni, controllo documenti L. 104 (scadenza Diagnosi e

Verbale) e L. 170 (Scadenza Diagnosi), stesura PDP e verifiche

• convoca e presiede le commissioni

• coordina l’invio dei dati per l’organico di sostegno

• aggiorna e porta in approvazione del CD il database degli alunni con BES

IL COORDINATORE DI CLASSE

• si assicura che tutti i docenti, anche di nuova nomina, prendano visione della documentazione relativa agli

alunni con disturbo specifico di apprendimento presenti nella classe

• fornisce e condivide il materiale didattico formativo adeguato

• partecipa a incontri di continuità con i colleghi del precedente e successivo ordine o grado di scuola al fine di

condividere i percorsi educativi e didattici effettuati dagli alunni

• collabora con i colleghi e il Referente d’Istituto per i DSA per la messa in atto delle strategie compensative e

degli strumenti previsti dalle indicazioni ministeriali per alunni con disturbo specifico di apprendimento

• valuta, con la famiglia e l’alunno, l’opportunità e le modalità per affrontare il lavoro quotidiano in classe

• organizza e coordina la stesura del PDP

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• favorisce la mediazione con i compagni nel casi si presentassero situazioni di disagio per la spiegazione della

caratteristica della dislessia e del diritto all’utilizzo degli strumenti compensativi

• concorda con i genitori (ed eventualmente con il Referente d’Istituto per i DSA) incontri periodici per un

aggiornamento reciproco circa l’andamento del percorso, la predisposizione del PDP e l’orientamento alla

scuola secondaria di secondo grado.

INSEGNANTI DI SOSTEGNO

• è attento alle indicazioni ricevute

• compila i documenti nei tempi richiesti (PEI, PDF, Scheda di Verifica Finale)

• compila il Registro dell’alunno con sostegno (verbali incontri, valutazione iniziale, in itinere e verifica finale,

registra l’attività giornaliera e gli episodi particolari

• si attiene ai tempi e ai compiti indicati dal seguente calendario:

I quadrimestre Accoglienza, verifiche e osservazioni iniziali Entro metà ottobre

Valutazione iniziale Entro metà ottobre

Stesura PEI Entro il primo incontro di L.104 e lo porta in

condivisione all’équipe

Incontro di équipe con presentazione PEI I incontro équipe

Verifica di fine primo quadrimestre Entro gennaio

II quadrimestre Discussione proposta ore fra insegnanti e

condivisione con i genitori

Entro marzo

Discussione della proposta ore in équipe: mettere a

verbale

II incontro équipe

Verifica del PEI Entro la fine della scuola

Scheda di verifica finale Entro la fine della scuola

Gli insegnanti di sostegno e tutti gli insegnanti che hanno competenze specifiche hanno anche un ruolo aggiuntivo

dovuto alla loro professionalità. Il loro ruolo si esplica anche nelle:

- indicazione di strumenti per l'individuazione delle difficoltà

- supporto nell'individuazione e nel trattamento di alunni BES

- supporto nella stesura di PDP

- indicazione di metodologie didattiche

- indicazione di siti e programmi adatti per il tipo di difficoltà

- interventi didattici di piccolo gruppo di livello

GLI INSEGNANTI CURRICOLARI E I CONSIGLI DI CLASSE

• approfondiscono le tematiche relative ai disturbi specifici di apprendimento

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• accolgono tutti gli alunni ed effettuano le osservazioni iniziali attraverso procedure standardizzate (schede

indicatori); mettono in atto azioni per la rilevazione precoce

• utilizzano l’osservazione sistematica per l’identificazione delle prestazione atipiche

• Ricorrono ai quattro criteri generali, pervasività-durata-resistenza-compromissione (vedi sopra) per

distinguere una reale difficoltà predittiva di un disturbo

• Utilizzano le SCHEDE INDICATORI per il riconoscimento delle difficoltà

• individuano azioni di potenziamento in funzione delle difficoltà riscontrate

• prendono visione della certificazione diagnostica

• entro ottobre rilevano in team/CdC le difficoltà, i bisogni ed i disagi e li verbalizzano in un portfolio alunno

• comunicano allla commissione integrazione i nomi degli alunni che il team di docenti ha deciso di individuare

• comunicano alla famiglia la necessità dell’approfondimento diagnostico (per tramite del coordinatore di classe

e solo dopo un intervento di almeno sei mesi)

• redigono collegialmente il PDP con il contributo della famiglia, del referente DSA e di eventuali specialisti vicini

allo studente entro il mese di novembre e li condividono con le famiglie

• applicano le strategie concordate nei PDP

• effettuano una valutazione formativa e la valutazione finale (che tengano conto del PDP)

• verbalizzano tutti gli incontri e li consegnano in direzione dove vengono custoditi nel fascicolo personale

dell’alunno

Gli insegnanti inoltre creano in classe un clima di accoglienza nel rispetto reciproco delle diverse modalità di

apprendere; aiutano l’allievo con Bisogni Educativi Speciali nel consolidamento dell’autostima; si aggiornano sulle nuove

tecnologie ed attuano attività inclusive; acquisiscono competenze in merito alla valutazione degli apprendimenti.

Il riconoscimento come alunno con BES deve avvenire sulla base di ben fondate considerazioni pedagogiche e didattiche

ed osservazioni oggettive.

Si fa riferimento alle SCHEDE INDICATORI per il riconoscimento del disagio e delle difficoltà.

Tali considerazioni devono essere verbalizzate in un portfolio alunno.

Dopo un periodo di intervento di almeno 6 mesi, se la valutazione intermedia rileva una resistenza al trattamento i

Collegi dei Docenti o i team di insegnanti inviano l’alunno alla valutazione presso le strutture sanitarie compilando la

scheda di segnalazione (All.1 - Delibera 933 del 2014). Questo documento, dopo la condivisione con la Dirigente

Scolastica, deve essere sottoscritto dai genitori ed inviato tramite questi ultimi alla struttura sanitaria da loro prescelta.

LA FAMIGLIA

• collabora con gli insegnanti favorendo il processo di inclusione del figlio

• se richiesto dagli insegnanti, richiede l’intervento dell’EMT attraverso prescrizione medica

• porta all’EMT la relazione degli insegnanti (All.1 - Delibera 933 del 2014)

• consegna alla Direzione Didattica copia di ogni Relazione Clinica, Diagnosi Funzionale o Verbale di Commissione

ricevuti.

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• informa la scuola di ogni nuovo evento e favorisce l’integrazione delle diverse parti (scuola équipe, eventuali

esperti: associazioni non sanitarie, educatori, tutor dell’apprendimento, doposcuola)

• condivide e sottoscrive il percorso didattico personalizzato

• sostiene la motivazione e l’impegno del proprio figlio nell’attività scolastica e nei compiti per casa

• si adopera per promuovere l’uso di strumenti compensativi necessari individuati come

• efficaci per facilitarne l’apprendimento

Una risorsa gratuita, alla quale le famiglie possono accedere, riguarda l’ambito delle nuove tecnologie: è la possibilità,

per gli alunni tutelati dalla L. 104 e quelli tutelati dalla L. 170, di scaricare gratuitamente Libri Digitali. La procedura

viene pubblicata sul sito dell’Istituto nella sezione Bisogni Educativi Speciali.