ProTheory Book - Armonia

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  • ProTheory Book Teoria dell'Armonia Dipartimento ProLab

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    ProTheory BookPrimo Corso

    a cura del Dipartimento ProLabPrima Edizione 04-12-2012

    relatore Paolo Zambelli

    Indice degli argomentiCapitolo 1 La Notazione Musicale 31.1 Il Nome Delle Note e L'alfabeto Musicale 3

    1.2 La Notazione Musicale 3

    1.3 Il Valore Delle Note 3

    1.4 Le Chiavi Musicali 4

    1.5 Le Legature 6

    1.6 Il Punto di Valore 6

    Capitolo 2 Scale E Intervalli 72.1 Intervalli 7

    2.2 Le Scale 9

    Capitolo 3 Triadi E Tetradi 113.1 La Triade 11

    3.2 Rivolti delle Triadi 12

    3.3 Armonizzazione delle Scale Con L'uso Delle Triadi 12

    3.4 Armonizzazione delle Scale Con L'uso Delle Tetradi 13

    3.5 Rivolti Delle Tetradi 15

    3.6 Note Reali e Note Di Raddoppio 15

    Capitolo 4 L'armatura Di Chiave E Il Concetto Di Tonalit 164.1 L'armatura di Chiave 16

    4.2 La Tonalit 17

    4.3 I Modi del Jazz e Nella Musica Pop 18

    4.4 La Scala Pentatonica 19

    Capitolo 5 Le Cadenze Un Primo Approccio 205.1 Tipi di Cadenze 19

    5.2 Notazione Musicale e Analisi Funzionale di Brani Pop 21

    Esercitazioni 24

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    Capitolo 1

    La Notazione Musicale

    1.1Il nome delle note e l'Alfabeto Musicale

    Nel Linguaggio Standard il nome delle note corrispondono alle lettere dell'alfabeto, dove il LA prende il nome di A e in successione le altre note si definiscono secondo lo schema:

    1.2La Notazione Musicale

    Il Pentagramma musicale formato da 5 linee

    Le Note comprese nel Pentagramma sono

    1.3Il Valore delle Note

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    Per le note esterne al Pentagramma vengono utilizzati i Tagli Addizionali:

    Schema riassuntivo con Nomi e Valori delle Figure e Paure

    1.4Le Chiavi

    La chiave musicale un simbolo che viene posto sul pentagramma e serve a determinare il nome delle note definendone la relativa altezza. posta all'inizio del pentagramma, oppure in un punto qualsiasi, per facilitare la lettura. Le Chiavi Convenzionali nella Musica Moderna sono la chiave di Violino e la chiave di Basso:

    La chiave di Violino prende anche il nome di Chiave di Sol, questo dovuto al fatto che il ricciolo della chiave termina nel secondo rigo corrispondente al SOL.

    La chiave di Basso viene chiamata anche chiave di Fa, dove i due puntini delimitano il quarto rigo definito come FA.

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    La chiave di violino serve ad indicare i suoni pi acuti, la chiave di basso quelli pi gravi. La chiave di violino viene anche usata nella notazione di strumenti traspositori come il sax Tenore e Baritono, di conseguenza la chiave in questo caso non rappresenta suoni eccessivamente acuti. Parleremo pi avanti degli strumenti traspositori e la notazione musicale a loro dedicata. Per gli strumenti che abbracciano una estensione di suoni molto ampia (ad esempio il pianoforte, l'arpa, l'organo...) si adoperano entrambe le chiavi congiuntamente:

    Unisono significa due voci che eseguono lo stesso suono.

    Qualche esempio di scrittura pianistica a 2 pentagrammi:

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    1.5Le Legature

    Le legature possono essere:

    1. di Valore2. di Espressione3. di Frase4. di Portamento

    La Legatura di Valore unisce due note alla stessa altezza, definendo un nuovo suono di durata uguale alla somma delle due.

    Si dice Legatura di Portamento, o di frase, o di espressione, quella linea che abbraccia due o pi note di differente altezza a indicare l'accentuazione del suono che va posto sulla prima nota e prolungato su tutte le altre senza interruzione fra esse. Quello che spesso noi chiamiamo il Legato. un segno espressivo e crea un effetto opposto allo staccato. Proprio per la sua naturalezza e il forte carattere espressivo, uno degli abbellimenti pi usati.

    1.6

    Il Punto di Valore

    1.6 Il Punto di Valore

    Il punto di valore, nella notazione musicale, un segno usato per modificare la durata di una singola nota e di una pausa.Viene indicato con un puntino posto a destra la nota, che ne allunga la durata della met del valore della nota stessa.Esso equivale a una nota legata con legatura di valore ad un'altra nota alla stessa altezza di met valore. Oltre al punto di valore semplice esiste anche il punto di valore doppio e il punto di valore triplo.Il punto di valore doppio aggiunge met della durata del primo punto, ed il triplo aggiunge la met della durata del secondo punto.

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    Capitolo 2

    Scale e Intervalli

    2.1

    Intervalli

    Lintervallo la distanza che intercorre tra 2 suoni e possono essere:1. melodici: quando i suoni vengono eseguiti successivamente2. armonici, quando i suoni vengono eseguiti simultaneamente (come sugli accordi)

    In base al numero di suoni interessati gli intervalli possono essere classificati come segue: semplici: non superano lottava composti: superano lottava (9, 11, 13)

    L'Intervallo stabilito in base alla Distanza e alla Specie:

    La distanza identifica quanti gradi (e non quanti toni o semitoni) intercorrono tra i due termini contando anche i due in questione, attraverso un numero al femminile (ad es.: intervallo di seconda o di 2); gli intervalli che vanno da quello di prima a quello di ottava vengono detti primari o semplici; quelli superiori all'ottava vengono detti multipli o composti dei precedenti

    La specie la distanza effettiva tra i termini. Essa viene calcolata sulla base della scala maggiore avente per tonica il 1 termine

    In base al numero di toni e semitoni gli intervalli possono essere:1. Maggiori2. Minori3. Giusti4. Diminuiti5. Eccedenti

    Gli intervalli di: 2,3,6,7 possono essere: Maggiori Minori Diminuiti Eccedenti

    Gli intervalli di: 1,4,5,8 possono essere: Giusti Diminuiti Eccedenti

    Gli intervalli si dicono diatonici quando i suoni appartengono ad una scala, cromatici quando escono da tale schema.

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    Griglia degli intervalli

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    2.2

    Le Scale

    La scala una successione di toni e semitoni con ripetizione della prima nota allottava superiore o inferiore.

    Analisi delle principali scale: Maggiore, Minore Naturale, Minore Armonica, Minore Melodica

    I suoni che formano la scala si chiamano gradi, nelle scale sopraelencate esistono 7 gradi:

    I Tonica D il nome alla scalaII SopratonicaIII Modale, Mediante o Caratteristica Definisce il modo della scalaIV SottodominanteV DominanteVI SopradominanteVII

    SensibileDiventa sensibile quando si trova alla distanza di un semitono diatonico dalla tonica

    Scala Maggiore

    La scala maggiore di DO non presenta alterazioni. Le altre scale di modo Maggiore dovranno ricorrere alluso delle alterazioni per rispettare lordine di successione dei toni e dei semitoni.Per effetto delle alterazioni si possono ottenere:

    7 scale di modo M con i # 7 scale di modo M con i b

    Il nostro sistema musicale comprende quindi 15 scale di modo M cos suddivise:

    1 scala di modo M naturale 7 scale di modo M con i # 7 scale di modo M con i b

    Scala Minore

    Il modo minore si distingue in: Modo minore naturale Modo minore armonico Modo minore melodico Modo minore misto Modo minore di Bach

    Le scale minori sono dette relative rispetto al loro terzo grado (il La minore la relativa minore di DO maggiore).

    La Scala minore naturale rappresenta la scala maggiore con partenza dal VI grado.

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    Questa scala manca di sensibile

    La Scala minore armonica conserva la stessa armatura di chiave della relativa maggiore, e ha il VII grado alterato sia ascendendo che discendendo, differenziandosi dalla scala minore naturale per la presenza della settima di sensibile (caratteristica anche della scale maggiore).

    La Scala minore melodica conserva la stessa armatura di chiave della relativa maggiore e ha il VII e il VI grado alterati di un semitono cromatico ascendente, mentre discendendo segue la scala minore naturale.Minore melodica ascendente

    Minore melodica discendente

    La Scala minore mista ascendendo segue la scala minore armonica e discendendo quella naturale.

    La Scala minore di Bach ascendendo e discendendo segue la successione della scala melodica.

    Successione degli accidenti (alterazioni rispetto a DO)

    Esiste un facile accorgimento per riconoscere le scale maggiori in base al numero alterazioni:1. per le scale con i #, lultimo # rappresenta la Sensibile.2. per le scale con i b, il penultimo b rappresenta la Tonica.

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    Capitolo 3

    Triadi e Tetradi

    3.1

    La Triade

    I suoni armonici sono una serie di suoni che accompagnano un suono fondamentale.

    Suoni armonici di DO:

    I numeri indicano il rapporto di vibrazioni tra gli armonici e il suono fondamentale.

    La Triade Maggiore deriva dalla successione dei primi 6 armonici.

    La triade pu essere classificata in base al rapporto intervallare tra i 3 suoni che la compongono:1. Maggiore: Terza Maggiore + Terza Minore2. Minore: Terza Minore + Terza Maggiore3. Diminuita: Terza Minore + Terza Minore4. Eccedente: Terza Maggiore + Terza Maggiore

    Simboli nel Jazz e nella musica Pop

    Maggiore= C (si indica solo la fondamentale)Minore= Cmin, C-Diminuita= CAumentata= C AUG, C+, C #5

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    3.2

    Rivolti delle Triadi

    La triade pu essere:1. in Stato Fondamentale: quando la nota pi grave rappresenta la fondamentale2. in Stato di Rivolto: quando la nota pi grave rappresenta il 3 o il 5 grado.

    Numerazione dei Rivolti

    I rivolti si indicano con il grado seguito da uno o pi numeri che indicano il rapporto intervallare tra la nota pi grave e gli altri due suoni che completano la triade:

    Nel primo accordo (stato fondamentale): la nota pi acuta dista una quinta dal suono pi grave la nota centrale dista una terza dal suono pi grave

    Nel secondo accordo (detto in sesta): la nota pi acuta dista una sesta dal suono pi grave la nota centrale dista una terza dal suono pi grave

    Nel terzo accordo (detto in sesta e quarta): la nota pi acuta dista una sesta dal suono pi grave la nota centrale dista una quarta dal suono pi grave

    3.3

    Armonizzazione delle Scale con l'uso delle Triadi

    M=maggiorem=minored=diminuitae=eccedente

    Scala Maggiore:

    Scala Minore Naturale:

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    Scala Minore Armonica:

    Scala Minore Melodica:

    3.4

    Armonizzazione delle Scale con l'uso delle Triadi

    Un accordo di settima, o tetrade, un accordo costituito dalla sovrapposizione di quattro suoni, ciascuno distante una terza dal precedente. Ne risulta che le tre note successive alla nota fondamentale saranno ad un intervallo rispettivamente di terza, quinta e settima da detta nota. A seconda della qualit di questi intervalli, si distinguono sette specie di accordi di settima.

    SPECE Terza Quinta Settima Maggiore Minore Nat

    Minore Arm Minore Mel

    I (7) M Giusta M V (settima di dominante) VII V IV VII (m7) m Giusta m II, III, VI I, IV, V IV IIIII (m7 b5) m Dim m VII (settima di sensibile) II II VI -

    VIIIV () M Giusta M I IV III VI VI -------V (dim) m Dim Dim ------- ------- VII -------VI (m 7+) m Giusta M ------- ------- I IVII ( aug, #5) M Aum M ------- ------- III III

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    Settima di prima specie

    L'accordo di settima di prima specie anche chiamato settima di dominante. l'accordo costruito sul quinto grado di una scala maggiore, minore armonica e minore melodica; molto importante nella musica tonale, poich rappresenta la Tensione ideale a risolvere sull'accordo di Tonica (I grado). Nello stato fondamentale composto da una terza maggiore, una quinta giusta e una settima minore.Nella nomenclatura della musica leggera spesso indicato per antonomasia come accordo "di settima"Nella nomenclatura della musica jazz si indica con il simbolo "7"

    Settima di seconda specie

    L'accordo di settima di seconda specie nello stato fondamentale composto da una terza minore, una quinta giusta e una settima minore. Si usa soprattutto sul II, III e VI grado di una scala maggiore e sul IV grado di una scala minore.Nella nomenclatura della musica leggera viene chiamato "minore settima" Nella nomenclatura della musica jazz si indica con il simbolo "min7" oppure con il simbolo "-7"

    Settima di terza specie

    L'accordo di settima di terza specie nello stato fondamentale composto da una terza minore, una quinta diminuita e una settima minore. L'accordo di settima di terza specie si costruisce sovrapponendo per terze le note del secondo grado della scala minore armonica o del settimo grado della scala maggiore. In ambito tonale, sia l'accordo di seconda che quello di terza specie costituiscono una preparazione dell'armonia della dominante, rispettivamente nel modo maggiore e minore. Nella nomenclatura della musica leggera viene chiamato accordo semidiminuito, per la sua affinit intervallare con un accordo di settima diminuita: infatti basta alzare di mezzo tono una qualsiasi delle quattro note di un accordo diminuito per ottenere altrettanti accordi di settima di terza specie. Nella nomenclatura della musica jazz si indica con il simbolo "min7b5"

    Settima di quarta specie

    L'accordo di settima di quarta specie nello stato fondamentale composto da una terza maggiore, una quinta giusta e una settima maggiore. Si trova o sul I o sul IV grado di una scala maggiore, sul VI di quelle armoniche e naturali, e sul III di quelle melodiche. Nella nomenclatura della musica leggera viene chiamato "settima maggiore". Nella nomenclatura della musica jazz si indica con il simbolo "maj7"

    Settima di quinta specie L'accordo di settima di quinta specie, noto anche come settima diminuita, un accordo molto particolare in quanto composto da una sovrapposizione di tre terze minori. infatti composto da una terza minore, una quinta diminuita e una settima diminuita (ad esempio: Sol - Sib - Reb - Fab). Conseguenza della sua struttura che ogni rivolto di questa tetrade costituito sempre dalla medesima successione di tre intervalli di terza minore, e per questo motivo esso largamente impiegato, soprattutto nella musica classica, come accordo modulante enarmonico, potendosi scegliere come fondamentale una qualunque delle sue note. Nella nomenclatura della musica leggera viene chiamato "diminuito". Nella nomenclatura della musica jazz si indica con il simbolo "dim" () o in alcuni spartiti pi datati "7".

    Settima di sesta e settima specie

    Esistono altre due tipologie di accordo di settima che risultano molto particolari all'udito: L'accordo di sesta specie nasce da una terza minore una quinta giusta e una settima maggiore. (Triade minore pi settima maggiore). Nella nomenclatura della musica jazz si indica con il simbolo "m/". L'accordo di settima specie formato da una terza maggiore da una quinta eccedente e da una settima maggiore. (Triade aumentata e settima maggiore). Nella nomenclatura della musica jazz si indica con il simbolo "5#"

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    3.5

    Rivolti delle TetradiI Rivolti delle Tetradi seguono lo stesso principio di quello delle Triadi. Di conseguenza, avendo 4 note, si formeranno 3 rivolti e uno stato fondamentale.

    3.6

    Note Reali e Note di RaddoppioI suoni di un accordo o di una melodia possono essere eseguiti da pi linee strumentali o vocali. Si distinguono due tipi di raddoppio:

    1. raddoppio all'unisono2. raddoppio all'ottava o multipli d'ottava

    Quando si analizza un accordo le note di raddoppio non influiscono sulla sua definizione. Esse contribuiscono invece a rinforzare alcune note che compongono l'accordo.

    Esempio di note di raddoppio nella tecnica del piano latin:

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    Capitolo 44.1

    L'armatura di chiave e il concetto di TonalitNella notazione musicale, l'armatura di chiave l'insieme delle alterazioni poste subito dopo la chiave.Queste alterazioni restano in vigore per tutto il brano e nella musica occidentale tonale vengono segnate in un ordine convenzionale prestabilito e derivante dal circolo delle quinte:

    Fa, Do, Sol, Re, La, Mi, Si nell'ordine scritto per i diesis

    Si, Mi, La, Re, Sol, Do, Fa per i bemolli

    L'armatura di chiave ha per il musicista un doppio significato, pratico e teorico.

    Osservandola, il musicista sa quali note dovranno essere suonate alterate per tutta la durata del brano. Se ad esempio sulla riga del Si annotato, subito dopo la chiave, un bemolle, dovr ricordarsi di suonare tutti i Si del brano (in qualsiasi ottava si trovino) alterati di mezzo tono pi in basso.

    Il numero delle alterazioni permette inoltre al musicista (o al teorico) di determinare la tonalit in cui il brano stato scritto. Se non c' nessun segno, essi sapranno che il brano scritto in tonalit di Do maggiore (o nella sua tonalit relativa di La minore). Se nell'armatura in chiave sono presenti, invece, dei diesis o dei bemolli, sapranno determinare la tonalit d'impianto del brano secondo il seguente metodo:

    l'ultimo # in chiave rappresenta il settimo grado della scala, nell'esempio seguente il # posto sul FA che settimo grado di SOL maggiore. Vedremo poi che questa armatura di chiave definisce anche la relativa minore (MI minore)

    il penultimo bemolle rappresenta la nota che definisce la Tonalit, nell'esempio seguente il penultimo bemolle un SI, quindi la tonalit sar SI bemolle maggiore, o nella sua relativa minore, SOL minore.

    Per annullare una alterazione si usa il simbolo del bequadro Esempio di cambio chiave durante lo svolgimento di un brano

    In questo esempio vediamo l'utilizzo del bequadro

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    4.2

    La Tonalit

    Le note della scala, e gli accordi costruiti su di esse, obbediscono a delle leggi che li pongono necessariamente in relazione rispetto alla tonica (tonica la nota che d il nome alla tonalit).

    Generalmente per stabilire la tonalit di un brano si possono seguire tre semplici indicazioni:1. Il numero di alterazioni subito dopo la chiave musicale (si veda la tabella pi avanti).2. La prima e l'ultima nota o il primo e l'ultimo accordo del brano in questione, che sono rispettivamente

    - nella maggioranza dei casi - la tonica o l'accordo di tonica in stato fondamentale. Forniscono dunque un'ulteriore conferma data dall'analisi delle alterazioni d'impianto.

    Il MODO MAGGIORE (noto anche come "ionico") utilizza una scala con una precisa sequenza di toni e semitoni:

    tono-tono-semitono-tono-tono-tono-semitono

    che applicato a partire dalla nota Do genera la seguente scala di Do Maggiore:

    Do-Re-Mi-Fa-Sol-La-Si-Do

    Ogni nota acquista un nome che ne indica la funzione, nell'ordine:

    Tonica-Sopratonica-Mediana-Sottodominante-Dominante-Sopradominante-Sensibile

    Tale successione pu essere applicata partendo da qualsiasi nota, trasponendo sempre il medesimo ordine di toni e semitoni - caratteristica peculiare del sistema tonale, mentre il sistema modale prevede differenti ordini di toni e semitoni a seconda della nota di partenza.

    Avremo cos partendo dalla nota Re la scala di Re Maggiore:

    Re-Mi-Fa#-Sol-La-Si-Do#-Re

    Le due note alterate, Fa e Do innalzati da un diesis, sono necessarie per mantenere la successione di toni e semitoni indicata. Poich si tratta alterazioni fisse per tutta la durata del brano, verranno indicate stabilmente ad inizio del rigo subito dopo la chiave musicale, formando la cosiddetta "armatura di chiave".

    Il MODO MINORE naturale (detto anche "eolio" o "eolico") si ottiene utilizzando la stessa sequenza di toni e semitoni del modo maggiore a partire dal sesto grado relativo. Per questo motivo gli intervalli (toni e semitoni) sono disposti in un altro modo rispetto alla scala maggiore:

    tono-semitono-tono-tono-semitono-tono-tono

    Rispetto alla scala maggiore, il terzo, il sesto e il settimo grado sono abbassati di un semitono.

    Oltre a quella naturale (come abbiamo visto al paragrafo 2.2) esistono altri due tipi di scala minore, una detta "melodica" ed una detta "armonica".

    Nella musica popolare e moderna (soprattutto nel jazz) la scala utilizzata nel modo minore molto spesso quella utilizzata nel modo dorico, ottenuta suonando una scala maggiore a partire dal secondo grado. Ad esempio la scala di Re minore dorico:

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    tono-semitono-tono-tono-tono-semitono-tono

    Re-Mi-Fa-Sol-La-Si-Do-Re

    Nella musica moderna in generale, i modi minori sono tutti caratterizzati dalla distanza di terza minore (tre semitoni) del terzo grado della scala e dalla presenza di un intervallo di un tono tra settimo e ottavo grado della scala (settima minore).

    4.3

    I Modi nel Jazz e nella Musica Pop

    Ionico

    Dorico

    Frigio

    Lidio

    Misolidio

    Eolio

    Locrio

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    L'argomento riguardante i modi nel jazz e nella musica del nostro tempo sar affrontato nel ProTheory Book Secondo Corso.

    4.4

    La scala PentatonicaLe pentatoniche sono caratterizzate dalla loro mancanza di intervalli di semitono.Per costruire la scala pentatonica si prendono le cinque note consecutive dal circolo delle quinte: ad esempio Do, Sol, Re, La e Mi, che riordinate formano una pentatonica di Do.

    L'Etnomusicologia ha dato molteplici spiegazioni sull'origine della scala con cinque suoni, noi ci limitiamo all'uso nella musica moderna e nel jazz, si consiglia un approfondimento anche attraverso la lettura di L'Africa e il Blues di Gerhard Kubik.

    Si rimanda al ProTheory Secondo Corso per una analisi delle prassi esecutive

    Esempio di uso della scala Pentatonica

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    Capitolo 5

    Le Cadenze un primo approccio

    LE SUCCESSIONI ARMONICHE

    La successione armonica una concatenazione di accordi secondo la logica armonica. Ci significa che nello Stile Severo (quello da noi utilizzato per lo studio dellarmonia) ci saranno alcune regole per la stesura delle concatenazioni armoniche.Si potrebbe dire in linea di principio che ci che spinge ad assumere una certa concatenazione armonica il rapporto tra le Fondamentali di ogni accordo e quasi mai la conformazione pi o meno complessa degli accordi stesso.

    5.1

    Tipi di Cadenze

    Le Cadenze rappresentano delle successioni armoniche e si suddividono in:1. CADENZA AUTENTICA: V-I

    a. PERFETTA: Quando entrambi gli accordi si trovano in stato fondamentale

    b. IMPERFETTA: Quando uno dei due accordi non si trova in stato fondamentale

    2. CADENZA PLAGALE: IV-Ia. PERFETTA: Quando entrambi gli accordi si trovano in stato fondamentale

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    b. IMPERFETTA: Quando uno dei due accordi non si trova in stato fondamentale

    c.

    3. CADENZA ALLA SOTTODOMINANTE: V-IV, questo tipo di cadenza non conclusiva, ma assume un significato solo se il IV linizio di una Cadenza Composta

    4. CADENZA DINGANNO: V-VI5. CADENZA COMPOSTA: consiste nellanticipare il V con il IV o il II (o entrambi secondo lo schema

    IV II) in una Cadenza Autentica. Tale procedimento prende il nome di PREPARAZIONE. La Cadenza composta si potrebbe riassumere come segue:

    IV V IPREPARAZION

    ETENSION

    ERISOLUZIONE

    5.2

    Notazione Musicale e Analisi Funzionale di Brani Pop

    Una buona corrispondenza tra partitura ed esecuzione alla base di una agevole lettura da parte del musicista. Fondamentale risulta quindi la scelta di grafie riconosciute e standardizzate per evitare equivoci interpretativi. Essere meticolosi nella trascrizione non significa necessariamente compilare partiture illeggibili.Un esempio sul brano Back to Black di Amy Winehouse:

    scrittura per Batteria

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    Partitura per Tastiere e Pianoforte

    Partitura Vocale con accompagnamento pianistico

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    Analisi Armonica

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    Esercitazioni

    Es. 1Definire i seguenti intervalli

    Esercizi sugli accordi

    Es. 2Siglare le seguenti triadi in stato fondamentale

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    Es. 3

    Siglare le seguenti tetradi in stato fondamentale, specificando anche la specie

    Es. 4

    Definire il tipo di Rivolto delle seguenti triadi

    Es. 5

    Definire il nome, la specie e il tipo di Rivolto delle seguenti tetradi

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    Es. 6

    Analizzare le seguenti tetradi con note di raddoppio e rivolti7

    Es. 7

    Scrivere i seguenti Accordi disponendo le parti su due pentagrammi:

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    Es. 8

    Scrivere una Cadenza Autentica in RE maggiore

    Scrivere una Cadenza Autentica in LA minore

    Scrivere una Cadenza Plagale in DO maggiore

    Scrivere una Cadenza Plagale in MI minore

    Scrivere una Cadenza Composta in LA maggiore

    Scrivere una Cadenza Composta in FA# maggiore

    Scrivere una Cadenza d'Inganno in MI maggiore

    Scrivere una Cadenza d'Inganno in MI bemolle maggiore

    Scrivere una cadenza Sospesa in LA bemolle maggiore

    Es. 8Analizzare delle Composizioni dal RealBook individuando:

    1. Tonalit2. Cadenze

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    Pentagrammi per lo svolgimento degli esercizi

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