Proposte Progetto Calamaio Anno scolastico...

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Associazione CDH – Cooperativa Accaparlante Sede Legale: Via San Mamolo 155 – 40136 Bologna - Sede Operativa: Via L. Pirandello, 24 - 40129 Bologna Tel. 051.6415005 – Cell. 349.2481002 [email protected] [email protected] PROGETTO CALAMAIO – Incontro con la diversità Animazioni educative Proposte Progetto Calamaio Anno scolastico 2017/2018 Il Progetto Calamaio è la proposta storica della Cooperativa Accaparlante e del Centro Documentazione Handicap. Si tratta di animazioni educative rivolte a gruppi classe di ogni ordine e grado che mettono al centro l’incontro diretto con la diversità. Gli incontri sono mirati alla conoscenza e consapevolezza di ciò che la relazione con la diversità provoca, suscita e stimola in noi e nell’altro. L'incontro diretto con animatori con disabilità, infatti, offre l’opportunità di vivere un’esperienza che consente l’interazione con tematiche quali la diversità, i pregiudizi, la paura dell’altro non a parole ma nella relazione diretta con il nostro vissuto, punto di partenza delle animazioni. Gli strumenti utilizzati favoriscono la partecipazione attiva dei bambini e dei ragazzi e vengono adattati alle esigenze specifiche dei diversi gruppi: fiabe e canzoni per i più piccoli, giochi di ruolo e associazioni di idee per una riflessione più approfondita, gioco e sport per parlare di diversità in palestra. Il percorso prevede tre incontri con il gruppo classe e due incontri, di verifica e programmazione, con gli insegnanti. I tre incontri con gruppo classe corrispondo a tre diverse fasi: La conoscenza dell’altro Il primo passaggio della relazione con l’altro è la conoscenza. A questo viene dedicato il primo incontro fra gli animatori del Progetto e i ragazzi della classe. Creiamo un clima bello e piacevole dove ognuno possa sentirsi bene e a proprio agio. E dove possa sentire se e quando arriva il momento per avvicinarsi alla diversità, perché siamo consapevoli che è solo da vicino che si inizia a stabilire un contatto. L’incontro con l’altro Ci sono molti modi per entrare in contatto con l’altro. Per quanto ci riguarda noi scegliamo il divertimento, la festa, l’allegria e le mettiamo in relazione con l’handicap, la difficoltà, la disabilità. Per questo alla fine dell’incontro si nota che è passato in secondo piano non solo il disagio iniziale, ma anche la nostra disabilità. Perché con quella disabilità ci abbiamo giocato tutto il tempo e la abbiamo fatta diventare un’occasione per entrare nella relazione con noi e non la causa di una distanza. La costruzione del noi In questa atmosfera di leggerezza, di facilità nello stare nella relazione, le persone si sentono libere di abbassare le difese. Ed è lì che sono poi in grado di lasciare entrare i contenuti, che non sono teorici ma contenuti emotivi, di relazione. A quel punto la costruzione del noi avviene in automatico dando luogo a un cambiamento della percezione personalissima che ognuno di noi ha della situazione, dell’immagine della persona o della categoria di persone con disabilità. Perché il cambiamento deve necessariamente passare da una sperimentazione diretta e personale della relazione e non da concetti astratti, norme o regole quali “la diversità è un valore”, “le persone con disabilità hanno tanto da dare”. È inoltre possibile prevedere uno o più incontri con i genitori non solo per informare riguardo il Progetto Calamaio, ma anche per verificare come i bambini affrontano quest’esperienza, cosa portano nelle loro famiglie e offrire ulteriori spunti di riflessione. I percorsi hanno una durata di 5 incontri: 2 di programmazione e verifica con le insegnanti e 3 di animazione in classe, di 1,5 h ciascuno.

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PROGETTO CALAMAIO – Incontro con la diversità Animazioni educative 

Proposte Progetto Calamaio Anno scolastico 2017/2018       

   

Il Progetto Calamaio è  la proposta  storica della Cooperativa Accaparlante e del Centro Documentazione Handicap.   Si tratta di animazioni educative rivolte a gruppi classe di ogni ordine e grado che mettono al centro l’incontro diretto con la diversità. Gli incontri sono mirati alla conoscenza e consapevolezza di ciò che la relazione con la diversità provoca, suscita e stimola in noi e nell’altro. L'incontro diretto con animatori con disabilità, infatti, offre l’opportunità di vivere un’esperienza che consente l’interazione con tematiche quali la diversità, i pregiudizi, la paura dell’altro non a parole ma nella relazione diretta con il nostro vissuto, punto di partenza delle animazioni.  Gli strumenti utilizzati favoriscono la partecipazione attiva dei bambini e dei ragazzi e vengono adattati alle esigenze specifiche dei diversi gruppi: fiabe e canzoni per i più piccoli, giochi di ruolo e associazioni di idee per una riflessione più approfondita, gioco e sport per parlare di diversità in palestra.  Il percorso prevede  tre  incontri con  il gruppo classe e due  incontri, di verifica e programmazione, con gli insegnanti. I tre incontri con gruppo classe corrispondo a tre diverse fasi:  ‐ La conoscenza dell’altro Il primo passaggio della relazione con l’altro è la conoscenza. A questo viene dedicato il primo incontro fra gli animatori del Progetto e i ragazzi della classe. Creiamo un clima bello e piacevole dove ognuno possa sentirsi bene e a proprio agio. E dove possa sentire se e quando arriva il momento per avvicinarsi alla diversità, perché siamo consapevoli che è solo da vicino che si inizia a stabilire un contatto.   ‐ L’incontro con l’altro Ci sono molti modi per entrare in contatto con l’altro. Per quanto ci riguarda noi scegliamo il divertimento, la festa, l’allegria e le mettiamo in relazione con l’handicap, la difficoltà, la disabilità. Per questo alla fine dell’incontro si nota che è passato in secondo piano non solo il disagio iniziale, ma anche la nostra disabilità. Perché con quella disabilità ci abbiamo giocato tutto il tempo e la abbiamo fatta diventare un’occasione per entrare nella relazione con noi e non la causa di una distanza.  ‐ La costruzione del noi In  questa  atmosfera  di  leggerezza,  di  facilità  nello  stare  nella  relazione,  le  persone  si  sentono  libere  di abbassare  le difese. Ed è  lì che sono poi  in grado di  lasciare entrare  i contenuti, che non sono teorici ma contenuti emotivi, di relazione. A quel punto la costruzione del noi avviene in automatico dando luogo a un cambiamento della percezione personalissima che ognuno di noi ha della situazione, dell’immagine della persona o della categoria di persone con disabilità. Perché il cambiamento deve necessariamente passare da una sperimentazione diretta e personale della relazione e non da concetti astratti, norme o regole quali “la diversità è un valore”, “le persone con disabilità hanno tanto da dare”. È  inoltre possibile prevedere uno o più  incontri con  i genitori non solo per  informare riguardo  il Progetto Calamaio, ma anche per verificare come  i bambini affrontano quest’esperienza, cosa portano nelle  loro  famiglie e offrire ulteriori spunti di riflessione. 

 I percorsi hanno una durata di 5 incontri: 2 di programmazione e verifica con le insegnanti e 3 di animazione in classe, di 1,5 h ciascuno.   

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LIBRI COME PONTI Lettura animata 

Per la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria 

UN GIORNO AL CDH Esperienza di inclusione e di accessibilità  

Per la Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo e Secondo Grado 

       Il  progetto  “Libri  come  ponti”  si  propone  di  partire  da  uno  strumento  semplice,  ma  dalla  forte  carica immaginativa ed emotiva quale è il libro, per veicolare percorsi di integrazione concreti. Si parte da alcuni libri di facile comprensione che raccontano storie legate all’incontro con la diversità per proporre ai bambini attività di conoscenza, giochi di animazione, drammatizzazioni, attività  ludiche e momenti di riflessione su temi comuni quali la diversità, la paura e l’aiuto.  Negli anni sono tanti i libri diventati ‘ponti’, potrete scegliere tra le nostre proposte oppure valuteremo anche eventuali richieste specifiche. Alcune delle nostre proposte:  Piccolo blu, piccolo giallo – L. Lionni, Babalibri C’è cavallo e cavallo ‐ Józef Wilkón, Arka La lezione degli alberi (A liçao das àrvores) ‐ R. Parmeggiani, A. Palumbo (Ancora inedito in Italia) Il pentolino di Antonino ‐ I. Carrier, Kite Edizioni Topazio e l’albero – A. Benevelli, San Paolo Edizioni  La durata degli incontri è di 1,5 h e il costo è di € 7 (comprensivo di tutti i materiali) a partecipante + eventuali spese di trasferta. È possibile prevedere la realizzazione dell’incontro presso la sede del CDH. Referente progetto Emanuela Marasca  – [email protected]  

                              

 Ti piacerebbe far vivere alla tua classe un’esperienza positiva e divertente di relazione con la   diversità? Ti interesserebbe scoprire giochi didattici e ausili per il superamento degli handicap?  Pensi che i libri e la lettura siano strumenti di apprendimento e crescita e vorresti far scoprire ai bambini una biblioteca accessibile a tutti?  La sede dell’Associazione CDH e gli animatori del Progetto Calamaio sono il luogo e le persone  giuste per te. È possibile organizzare visite al CDH, durante le quali l’equipe di animatori del Progetto Calamaio proporrà al gruppo giochi, canzoni, letture e laboratori sui temi scelti insieme.  La durata dell’incontro  è di 2 h e il costo è di € 5 a bambino. Referente progetto Sandra Negri – [email protected]  

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Tel. 051.6415005 – Cell. 349.2481002 [email protected][email protected]

GIOCO LIBERA TUTTI Educazione motoria 

Per la Scuola Primaria e Secondaria di Primo e Secondo Grado 

IL LIBRO MODIFICATO Per una didattica dell’inclusione 

Per la Scuola Primaria e Secondaria di Primo e Secondo Grado 

   

   

 Scoprire  una  modalità  competitiva  sana,  divertente,  giocosa  e  non  violenta  favorisce  le  relazioni  tra  le persone e permette  l’inclusione nel gioco anche di chi ha abilità diverse, perché  l’elemento fondamentale diviene non più la lotta per primeggiare ma la sfida creativa che consiste nel creare un gioco capace di far divertire insieme ognuno, con i propri limiti e le proprie abilità. In questo approccio diventa prioritario  il rapporto con ogni singolo bambino che viene aiutato a trovare  il proprio specifico modo di giocare con il gruppo e con le regole del gioco.  Le lezioni hanno una durata di 1 h.  Il costo è di 5 € a partecipante per ogni  lezione + eventuali spese di  trasferta  (per poter  raggiungere gli obiettivi del progetto si consiglia un numero minimo di 4 lezioni). Referente progetto Tristano Redeghieri – [email protected]  

  

  

        

 

Tra i diversi fattori che favoriscono una disaffezione alla scuola, due ci sembrano quelli che maggiormente influiscono:  i diversi ostacoli che causano difficoltà di apprendimento e una difficile  inclusione nel gruppo classe. È per questo che riteniamo che sia necessario offrire ai ragazzi ma anche agli insegnanti, strumenti utili ad affrontare  le difficoltà anche  legate alla didattica e che  favoriscano una  reale  inclusione di  tutti  i soggetti coinvolti.  

Il  laboratorio  ha  l’obiettivo  di  mettere  in  contatto  i  partecipanti  con  la  Comunicazione  Aumentativa Alternativa e la scrittura in simboli, attraverso giochi e attività espressive e creative per favorire un’esperienza positiva di didattica. La sperimentazione di un linguaggio aiuterà ad instaurare relazioni positive, mediate da educatori  e  animatori  con  disabilità,  attraverso  le  quali  superare  pregiudizi  e  diffidenze,  per  sviluppare competenze rispetto alla scrittura e alla traduzioni di libri in simboli CAA. 

I percorsi hanno una durata di 3 incontri di 1,5 h ciascuno.   Il costo di un singolo incontro di 1,5 h è di € 8 a bambino mentre per un percorso di 3 incontri  è di € 20 a bambino + eventuali spese di trasferta. 

È possibile prevedere la realizzazione di uno o di tutti gli incontri presso la sede del CDH. Referente progetto Sandra Negri – [email protected]     

  

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CULTURA LIBERA TUTTILaboratorio culturale sulla diversità 

Per la Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo e Secondo Grado 

Progetto in rete!  

     Il progetto ha come tema centrale l'accessibilità culturale e l'intenzione di abbattere quelle barriere fisiche o relazionali che rischiano di emarginare soggetti che, per caratteristiche personali (disabilità, non conoscenza della lingua, fragilità sociale) faticano ad approcciarsi alle realtà culturali del territorio, rischiando di essere esclusi  dalla  fruizione  di  molte  occasioni  di  conoscenza,  espressione,  creatività.  I  partner  del  progetto (Cooperativa  Sociale  Accaparlante,  Dipartimento  educativo  MAMbo,  Sezione  didattica  Museo  Civico Archeologico, ITC Teatro – Compagnia Teatro dell'Argine) hanno ideato quattro moduli laboratoriali per un percorso  interdisciplinare che utilizza  il patrimonio culturale per rimuovere barriere fisiche, psicologiche e pregiudizi, favorendo l'inclusione, stimolando la creatività e l'espressione personale.  Tutte  le Scuole Primarie e Secondarie di  I e  II grado possono prenotare un percorso su due  incontri della durata  di  2  ore  ciascuno,  da  svolgersi  uno  al museo  (MAMbo, Museo  civico Archeologico  o Museo  del Patrimonio Industriale) o a teatro e uno a scuola. Gli  incontri  saranno  condotti  da  operatori  del  museo  o  del  teatro  e  da  operatori  della  Cooperativa Accaparlante.  

Modulo Museo del Patrimonio Industriale + Accaparlante Al Museo del Patrimonio Industriale La proposta vuole  indagare  i concetti di  scoperta e creazione, prendendo  ispirazione dalla  figura 

  dell’inventore. Inizialmente vengono presentate ai partecipanti la vita e la storia di uomini e donne   protagonisti dell’ideazione e della realizzazione di  tante  macchine  esposte  all’interno  del  museo.   Chi sta dietro l’ideazione di un mulino da seta o da grano, di un biciclo a motore o di una macchina   flessibile del packaging. 

Nella seconda fase del percorso i partecipanti sono invitati a riflettere come il processo di ideazione   e invenzione sia simile a ogni altro percorso di scoperta e di conoscenza: si è costretti a mettere in   gioco  i propri pregiudizi, a misurarsi con  le  idee degli altri per provare a sperimentare  le proprie   intuizioni, esattamente come accade ogni volta che ci si mette in relazione con la diversità.  

Modulo MAMbo + Accaparlante Al MAMbo:  Di‐segni non convenzionali 

Un segno che non descrive più gli oggetti reali che cosa potrà mai raccontare? Potrà finalmente parlare di sé, della sua vita, dei suoi movimenti, dei suoi spessori, dei suoi ritmi, libero di sgocciolare o di camminare sicuro e pulito nello spazio del quadro. Il percorso intende indagare il segno nelle sue trasformazioni all’interno dei linguaggi artistici contemporanei e sperimentare il suo valore comunicativo, espressivo ed estetico attraverso una  serie di  esperienze  laboratoriali  che  coinvolgono  il  corpo,  il  gesto e  lo  spazio.  La  visione dei dipinti Informali presenti nella Collezione del museo diventa spunto per esplorare inedite modalità per rappresentare attraverso segni, gesti e movimenti i limiti o le nuove possibilità di relazione con “l’altro”.  

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  Modulo Museo Civico Archeologico + Accaparlante 

Al Museo Civico Archeologico: “Ringrazio gli dei di non essere nato barbaro...” Un percorso alla scoperta dell’altro a partire dall’iconografia della ceramica attica. Il percorso pone al centro la scoperta dell’altro, del diverso, a partire dalle ceramiche greche delle collezioni del museo. L’iconografia dei vasi risponde  infatti alle categorie di chi principalmente ne  faceva uso:  il cittadino ateniese, maschio, adulto, libero, che li utilizzava nello spazio particolare del simposio. Vengono quindi in primo piano le figure rispetto alle quali il protagonista del simposio si definiva per opposizione o diversità: la donna, lo schiavo, il giovane, il barbaro... Dall’antichità il percorso si sposta all’oggi e ci porta a riflettere sulle nostre categorie del diverso.  

Modulo Itc Teatro San Lazzaro + Accaparlante Al Teatro ITC 

Il gioco della recita, attraverso le tecniche dell’improvvisazione e della drammatizzazione, è in una prima fase strumento  di  analisi  dei  comportamenti  in  possibili  situazioni  di  vita  quotidiana. Nella  valorizzazione  di bambini e ragazzi come individui capaci di creare e di regalare stimoli a se stessi e a tutto il gruppo di lavoro, il teatro si rivela essere un formidabile strumento per operare anche in situazioni complesse o di difficoltà. Il concetto di diversità quindi, attraverso  il  teatro, assume  immediatamente  il significato di  risorsa: diverse culture e religioni, origini ed esperienze, non solo non generano conflitti, ma sono valori, perché portano con sé nuove ispirazioni per alimentare i giochi creativi proposti. Il lavoro si articolerà in esercizi per promuovere l’ascolto di sé e degli altri, e, conseguentemente, il lavoro di gruppo. Un  invito a scoprire e a risvegliare  la propria espressività mettendosi  in gioco  in prima persona e riscoprendo la propria capacità di giocare. Attraverso  esercizi  di  espressività  corporea,  composizione  coreografica,  improvvisazione  teatrale,  si forniranno a bambini e ragazzi gli strumenti per creare ed esprimere le proprie idee. 

 A scuola: 

L’incontro diretto con animatori‐educatori con disabilità offre un’esperienza di interazione e riflessione con i temi della diversità. I partecipanti verranno coinvolti  in prima persona e resi soggetti attivi del percorso, attraverso tre passaggi fondamentali: l’incontro con l’altro ‐  presentazioni e giochi di conoscenza; l’altro da noi  ‐  associazione di  idee e  gioco di  ruolo; diventare un noi  ‐  conclusioni e  riflessioni  finali.  Il materiale prodotto durante il primo incontro e le conseguenti riflessioni saranno utili per creare una connessione fra l’esperienza dell’espressione di sé e quella dell’incontro con l’altro.   Costi: Modulo Museo Civico Archeologico o Modulo MAMbo o Modulo ITC + Accaparlante: € 250 Modulo Museo del Patrimonio Industriale + Accaparlante: € 200 (l’attività presso il museo è gratuita grazie al sostegno di Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale) 

 Per informazioni e iscrizioni: 349.2481002 – 051.6415005 Referente progetto Emanuela Marasca – [email protected]    

 

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“E’ Bellissimo quello che facciamo sfruttiamo noistessi come esempi viventi per far capire ai piccolini

come superare le difficoltà”. (Mattias Fregni, animatore disabile del Gruppo Calamaio di Bologna)

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UN PO’ DI STORIA

Un Progetto che voglia essere tale, non può partire sapendo già dove e come arriva. Sarebbe un finto progetto. Un Progetto autentico, vive di intuizioni, obiettivi e rischi. Senza rischi, un progetto non diventa Progetto.

Andrea Canevaro

Storie di Calamai e altre creature straordinarie

Il Progetto Calamaio nato nel 1986 all'interno del Centro Documentazione Handicap di Bologna. è fondamentalmente caratterizzato dalle persone, disabili e non, che lo animano, che lo vivono, che lo pensano, lo realizzano, lo adattano ai diversi contesti, lo condividono con i vari gruppi che lo ospitano.

Il gruppo Calamaio, che propone percorsi educativi di esperienza e incontro diretto con la diversità, che prepara incontri e li realizza in molte scuole, incontrando moltissime classi di bambini e ragazzi, chiede ad ogni suo componente, secondo i tempi che ognuno di noi sente propri e secondo le modalità che sono più alla portata del nostro patrimonio di esperienze, di entrare in una dimensione di condivisione e scambio di una parte di noi che non attiene necessariamente alle competenze professionali, ma che senza le quali non sarebbe possibile – nemmeno per i più bravi ed esperti di noi – incontrare i ragazzi e proporre loro di valutare la possibilità di un cambiamento nella propria percezione della diversità.

Perché è proprio questo che abbiamo fatto e facciamo, ogni giorno, dentro la nostra sede, nel momento del lavoro, della preparazione delle attività, della creazione di percorsi nuovi, nell’elaborazione di progetti “su misura” per ogni insegnante che ci interpella, nel momento del caffè, del pranzo, dell’accompagnamento di un collega con disabilità in bagno: attraverso la convivenza e la condivisione dei momenti legati al lavoro, mettiamo in gioco ogni istante la nostra personalissima modalità di vivere le relazioni e di approcciarci alle relazioni tutte, comprese quelle che possono contenere in sé qualche elemento di difficoltà, di ostacolo, di svantaggio.

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UN PERCORSO IN TRE TAPPE

Questi Calamai di inchiostro se ne intendono davvero tanto. E non solo di inchiostro, ma anche di macchie. Se ho capito una cosa … è che è necessario macchiare; e in fondo cosa ha fatto il Progetto Calamaio in questi venti anni, se non spargere le sue macchie, anzi, direi, regalare le sue macchie? Mica semplice avere a disposizione macchie di questo tipo ed essere capaci di regalarne a chicchessia. Bisogna trovare il “miele” giusto perché le persone capiscano la dolcezza di una macchia. Di solito, poi, le macchie sporcano e basta; queste, invece, fanno di più, perché, nel macchiare, trasformano…ma cosa? Trasformano l’immagine che le persone hanno della realtà, arricchiscono un immaginario diffuso: è un compito che richiede maneggiatori d’inchiostro abilissimi, menti ardite, spiriti liberi e divertiti, prima ancora che divertenti.

Omino Macchino

PRIMA TAPPA: LA CONOSCENZA DELL’ALTRO

Obiettivo del Progetto Calamaio è la relazione.Primo passaggio della relazione è la conoscenza.A questo viene dedicato il primo incontro fra gli animatori del Progetto e i ragazzi della classe.Creiamo un clima bello e piacevole dove ognuno possa sentirsi bene e a proprio agio. E dove possa sentire se e quando arriva il momento per avvicinarsi un po’ a noi e sentire che non è “pericoloso” che non ci si fa male. Il primo incontro passa così. Nello sperimentare e

sperimentarci. Nel fare tentativi di avvicinamento e approccio.

Senza forzare nessuno ma offrendo continui stimoli e inviti. Perché siamo consapevoli che è solo da vicino che si inizia a stabilire un incontro. È solo nel rispetto della propria ed altrui difficoltà che possiamo cominciare a rischiare una nuova relazione.

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SECONDA TAPPA: L’INCONTRO CON L’ALTRO

Noi Calamari amiamo molto divertirci e non potremmo proporre una qualsiasi attività e un qualsiasi momento, per quanto interessante possa essere, che abbia anche lontanamente la parvenza di una cosa pesante, noiosa e triste.Ma cosa c’entrano il divertimento, la festa, l’allegria con l’handicap, la difficoltà, la disabilità?Beh, noi non lo sappiamo però alla fine dell’incontro si nota che è passato in secondo piano, non solo il disagio iniziale, ma anche la

nostra disabilità. Perché con quella disabilità ci abbiamo giocato

tutto il tempo e la abbiamo fatta diventare una occasione per entrare

nella relazione con noi e non la causa di una distanza.TERZA TAPPA: LA COSTRUZIONE DEL NOI

In questa atmosfera di leggerezza, di facilità nello stare nella relazione, le persone si sentono libere di abbassare le difese. Ed è lì che sono poi in grado di lasciare entrare i contenuti. Che non sono contenuti teorici ma contenuti emotivi, di relazione. A quel punto

la costruzione del noi avviene in automatico. I canali che

abbiamo sollecitato sono quelli dell’esperienza, dell’emozione. E a nostro modo di vedere sono gli unici che possono dare

luogo ad un cambiamento della percezione personalissima

che ognuno di noi ha della situazione, dell’immagine – in

questo caso- della persona o della categoria di persone con

disabilità. È su un piano di vissuto personale che possiamo cominciare a modificare un atteggiamento, una predisposizione verso l’altro. E non su un piano teorico e cognitivo. Perché il cambiamento deve necessariamente passare da una sperimentazione diretta e personale della relazione e non da concetti astratti, norme o regole quali “la diversità è un valore”, “le persone con disabiltà hanno tanto da dare”.

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IL PROGETTO CALAMAIO IN AZIONE

BULLISMO

Contenuto: parlare di bullismo è parlare di rispetto, accettazione e gestione delle proprie emozioni, vuol dire portare i ragazzi ad incontrarsi con ciò che è diverso e che quindi crea difficoltà e paure; stabilire un contatto con tali paure, che stanno alla base degli atti di bullismo, significa poterle meglio gestire e cambiare il modo in cui ci si relaziona con gli altri e con noi stessi

INCONTRI CON LA DISABILITA’Contenuto: la disabilità e l’incontro con essa sono la proposta storica del C.D.H. che offre percorsi di integrazione che consentano unacomprensione della propria e altrui diversità e favoriscano un atteggiamento di apertura e disponibilità nei confronti degli altri.

INTERCULTURA

Contenuto: l’inclusione sociale di chi proviene da una cultura differente da quella dominante, ha per molti versi affinità con le problematiche inerenti all’inclusione sociale dei diversamente abili. Mettersi in relazione con qualcuno che si considera diverso da noi, scoprendo che le sue caratteristiche culturali non sono né migliori né peggiori delle nostre ma solo diverse, è un passo necessario per costruire una società nella quale la diversità sia una ricchezza e non un limite.

Caratteristiche degli incontri

Numero di incontri: treUtenti: classi delle scuole

Durata di ogni singolo incontro: un’ora e mezza circaIncontri con gli insegnanti: sono previsti due incontri con gli insegnanti delle classi interessate ( uno di programmazione e uno di verifica finale ed elaborazione del percorso)Incontro con i genitori: per chi lo ritiene opportuno, può esserci la possibilità di effettuare un incontro anche con i genitori, non solo per informare riguardo al Progetto ma anche per verificare che cosa di quest’esperienza i bambini portano nelle loro famiglie e rispondere a eventuali domande.

• Tematiche affrontate

DIVERSAMBIENTE

Contenuto: in questo tipo di percorso l’ambiente diventa di volta in volta, strumento, scenografia, relazione, stimolo. Nell’ambiente in cui viviamo ma anche in quello che non conosciamo, l’ambiente che produce e che risponde agli stimoli umani. L’ambiente dove la diversità è una prerogativa per mantenere l’equilibrio, ci insegna il valore delle differenze e la ricchezza delle sinergie.

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FORMAZIONEContenuto: Il progetto Calamaio non si rivolge solo ai bambini e ai ragazzi, ma può contribuire alla formazione di chi lavora o vive in una relazione di aiuto, o più in generale di chi si inserisce in una sfida educativa. Conoscere e applicare i contenuti e gli spunti propri del Calamaio, significa anche modificare il proprio punto di vista e il proprio modo di considerare e vivere le relazioni che si stabiliscono per lavoro o per altri motivi con le persone.

SPORT

Contenuto:scoprire una modalità competitiva sana, divertente, giocosa e non violenta favorisce le relazioni tra le persone, e permette l’inclusione nel gioco anche di chi ha abilità diverse, perché l’elemento fondamentale diviene non più la lotta per primeggiare, ma la sfida creativa che consiste nel creare un gioco capace di far divertire insieme ognuno, con i propri limiti e le proprie abilità.

Ecco i nostri contatti:

Telefono: 051-6415005

www.accaparlante.it: sito internet del C.D.H. all’interno del quale trovate altre notizie sul Progetto Calamaio e il nostro Blog sul quale lasciare le vostre tracce.

[email protected]: coordinatrice del Progetto alla quale rivolgersi per ogni

informazione.

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Storie di Calamai e altre creature straordinarieEdizioni Erickson 2008

Un libro per mettere nero su bianco

più di 20 anni di Progetto Calamaio e

per continuare a “macchiare”, scoprire e ricordare!

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Libri come Ponti

Intrecci di storie,

racconti e diversità

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Libri come Ponti

La diversità

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Libri come Ponti

La paura

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Libri come Ponti

L’aiuto

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Libri come Ponti

Aspetti connessi fra loro

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Libri come Ponti

La diversità (mia e degli altri) può causare paura (a me, agli altri) anche quando

viene ingiustamente considerata “cattiva” o nemica.

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Libri come Ponti

L’altra faccia della diversità è il suo essere fonte d’aiuto, di amicizia e di solidarietà.

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Libri come Ponti

Partiamo dal racconto

come veicolo di

esperienze e idee.

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Libri come Ponti

Giochi di

animazione e

drammatizzazioni

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Libri come Ponti

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Libri come Ponti

PICCOLO BLU E PICCOLO GIALLOLeo Leonni, Piccolo blu e piccolo giallo, Milano, Babalibri, 1999La famosa storia di Leo Lionni diventa lo spunto per parlare dell’incontro tra le diversità, in modo ludico e affascinante. Attraverso l’uso di luci e musiche, i bambini verranno condotti all’interno della storia, sperimentandone le emozioni in modo diretto.

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Libri come Ponti

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Libri come Ponti

MA CHE COS’HA?Vanessa Rubio, Patrice Favaro, Natali Fortier, Manuela Trinci, Ma che cos’ha?, Reggio Emilia, Zoolibri, 2008Quando ci si confronta con la disabilità, tante sono le domande che frullano nella testa di un bambino. Difficile, però, è riuscire a trovare risposte adeguate e soddisfacenti. Partendo dal libro Ma che cos’ha?l’incontro permette ai bambini di creare la propria lista di domande e trovare un contesto in cui non siano un tabù le risposte.

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Libri come Ponti

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Libri come Ponti

OMINO MACCHINO E LA SFIDA DELLA TAVOLETTAClaudio Imprudente, Luca Giommi, Roberto Parmeggiani, Omino macchino e la sfida della tavoletta. La comunicazione e la logica della lentezza, Gardolo (TN), Erickson, 2009Facebook, Twitter, MSN, gli SMS hanno rivoluzionato il modo di comunicare delle nuove generazioni, rendendo la comunicazione veloce, anzi velocissima. L’Omino Macchino, padre di ogni forma ed espressione, ci aiuterà a unire la velocità con la lentezza… scoprirete che non sono contrapposte, bensì complementari

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Libri come Ponti

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Libri come Ponti

STIVALI A MONTESOLEGiulia Casarini, Stivali a Montesole, Reggio Calabria, Falzea ed., 2008La storia di un incontro e di un legame nato durante il tragico eccidio avvenuto a Monte Sole tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 nel pieno della seconda guerra mondiale. Un’amicizia tra una lupa e un asino, due animali molto diversi, uno selvatico e l’altro domestico, ci offre l’occasione per poter riflettere sulle dinamiche del pregiudizio e sull’importanza del dialogo nei contesti di difficoltà.

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Libri come Ponti

RE 33 E I SUOI 33 BOTTONI D’OROClaudio Imprudente, Re 33 e i suoi 33 bottoni d’oro, Molfetta (BA), La Meridiana, 1994La storia di RE 33 diventa l’occasione per parlare, non solo di giustizia e diversità ma anche per provare a scoprire il mondo dei libri modificati e personalizzati, libri che tutti possono leggere.

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Libri come Ponti

Proveremo a leggere e a scrivere attraverso il linguaggio in simboli e perché no, creeremo nuovi simboli per trasformare e personalizzare i nostri testi e renderli accessibili a tutti.

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Libri come Ponti

Il libro

diventa così…

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Libri come Ponti

I

n

c

o

n

t

r

o

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Libri come Ponti

Contatto

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Conoscenza

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Esperienza

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Confronto

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Festa

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Libri come Ponti

Cooperativa AccaparlanteAssociazione Centro Documentazione HandicapVia Pirandello, 24Tel. 051-6415005 Cell. [email protected]://www.accaparlante.it/il-progetto-calamaio