Proposta Plan de la Patria

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PROPOSTA DEL CANDIDATO DELLA PATRIA COMANDANTE HUGO CHÁ VEZ PER LA GESTIONE BOLIVARIANA SOCIALISTA 2013-2019 Clicca qui per la versione in castigliano

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Versione illustrata e aggiornata

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PROPOSTA DEL CANDIDATO DELLA PATRIA COMANDANTE HUGO CHÁVEZ

PER LA GESTIONE BOLIVARIANA SOCIALISTA 2013-2019

Clicca qui per la versione in castigliano

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Copyleft - Napoli, 8 settembre 2012

Proposta programmatica per la transizione venezuelana al Socialismo 2013-2019 Traduzione in italiano a cura di ALBAssociazione - per l’amicizia e la solidarietà tra i popoli

- versione illustrata -

ALBAssociazione - per l’amicizia e la solidarietà tra i popoli [traduzione dal castigliano per ALBAssociazione - per l ’amicizia e la solidarietà tra i popoli a cura di Marco Nieli e Ciro Brescia]

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«Siamo in una transizione

e come diceva Gramsci,

che muoia ciò che deve morire

e che nasca ciò che deve nascere.

Una transizione che mi permetto

di chiamare democrazia rivoluzionaria»

Hugo Chávez

Presentazione della traduzione in italiano Poniamo qui di seguito alla vostra attenzione, per iniziativa di ALBAssociazione, la traduzione in italiano

della proposta bolivariana per le elezioni presidenziali venezuelane del 7 ottobre 2012. Le ragioni che ci inducono a proporre ai lettori italiani questo testo sono molteplici. Ri teniamo, prima di tutto, che il processo bolivariano, arrivato al suo 13° anno di vittoriosa trasformazione, e più in generale la complessiva, quanto complessa, realtà venezuelana, rappresenti un vero e proprio paese allegorico - per dirla con Franco Fortini - potenzialmente di grande utilità per contribuire a dare stimolo ed energia ai movimenti popolari italiani per i compiti storici che abbiamo di fronte e per riprendere le redini del nostro destino.

Un paese che ci parla da lontano, per motivi geografici e storici, un paese che già dal nome ha dentro

qualcosa che storicamente ci lega nel bene e nel male: sul mare i popoli originari costruivano le loro palafitte portando alla mente di Vespucci l’immagine di Venezia, da cui Venezuela. Un destino, il nostro, oggi sequestrato dal parassitismo speculativo degli istituti finanziari e bancari transnazionali. Quegli stessi istituti finanziari con i quali molti paesi latinoamericani, a mano a mano e di volta in volta, hanno tagliato o stanno tagliando i cordoni ombelicali che ormai da tempo non apportano più nessun nutrimento ma che, anzi, si sono trasformati, in maniera sempre più evidente, in vere e proprie sanguisughe sulla pelle dei lavoratori e dei popoli del mondo.

Ai popoli latinoamericani per primi, alla fine del secolo breve, è storicamente toccato di ribellarsi ai piani di una borghesia imperialista incistata nei suoi uffici centrali negli USA come in UE. Il popolo venezuelano l’ha fatto per primo, nella ribellione popolare spontanea del 27 febbra io del 1989, passata alla storia come il Caracazo. Nell’anno in cui il gelo neoliberista cala sull’Europa, le strade dell’America latina cominciano a incendiarsi contro il paquetazo di controriforme volute dai socialdemocratici e apprezzato dai conservator i, sotto dettatura di organismi come la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazione.

Due anni dopo toccherà al Chiapas e all’EZLN messicano assurgere all’onore delle nostre cronache, non è però certo facile fare un elenco completo delle rivolte, delle insorgenze popolari, dei movimenti di popoli in via di organizzazione con il quale il nuovo potere costituente si è fatto strada e quotidianamente resiste e avanza nel subcontinente nostramericano. Se il 27 febbraio rappresenta la tesi dell’insorgenza popolare, il 1992 - con i due tentativi d’insurrezione militare del 4 febbraio e 27 novembre - ne è l’antitesi dialettica: nel primo caso il richiamo dell’esplosione ‘spontanea’ della gente non riesce a incontrare e a saldarsi con l’organizzazione e la disciplina dei militari fedeli al mandato bolivariano che maledice il soldato che spara su quello stesso popolo di cui dovrebbe esserne il difensore. Nel secondo tentativo - condotto dal movimento clandestino nelle fila militari (Movimento Bolivariano Rivoluzionario 200) il cui principale responsabile e organizzatore è l’allora quasi sconosc iuto tenente colonnello Hugo Chávez Frías - saranno i militari a tendere

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la mano al popolo e, nonostante l’eroico sforzo, non riusciranno, por ahora, a saldarsi a esso. Il tentativo d’insurrezione civico-militare fallisce. La sintesi: il rincontro tra il popolo e i soldati a esso fedeli si concretizzerà nel dicembre del 1998, questa volta nella maniera più pacifica possibile; con la decisione delle urne i venezuelani scelgono massicciamente il loro legittimo presidente. È il trionfo della Rivoluzione Bolivariana.

La Rivoluzione ha come sua pietra miliare il principio del protagonismo democratico e partecipativo; coerentemente, quindi, il testo che segue non è presentato come un programm a di governo, ma come proposta di programma da discutere in estensione e profondità poiché sarà la base e il contributo fondamentale per l’elaborazione del II Piano Socialista “Simón Bolívar”, il piano settennale che delinea la trasformazione del Venezuela nel percorso di transizione verso il socialismo.

Un preannuncio del presidente Chávez di quello che sarebbe stata la dichiarazione del carattere socialista della Rivoluzione bolivariana, lo possiamo facilmente riscontrare alla fine del gennaio 2005, a Porto Alegre, nel sud del Brasile, a rivelare il valore immediatamente continentale della proiezione degli avvenimenti venezuelani, durante il Forum Sociale Mondiale. La strada è ormai delineata, non esiste nessuna ‘terza via’ concretamente percorribile tra i l capitalismo e il socialismo, è necessario scegliere coscientemente dove dirigersi. Nulla di sostanziale è stato lasciato al caso, ci si rende bene conto di ciò se si ascolta la lectio magistralis del futuro presidente bolivariano1 nell’aula magna dell’Università de L’Havana - Cuba. Correva l’anno 1994 e un giovane Chávez già delineava con estrema chiarezza e lucidità quale sarebbe stato il percorso rivoluzionario venezuelano, almeno per i quattro decenni successivi.

La proposta che segue rappresenta un coerente e ulteriore passo di questa lunga marcia; articolata in cinque Grandi Obiettivi Storici, dal particolare dell’Indipendenza nazionale, al generale della salvezza della terra e dell’umanità, attraverso la transizione al Sociali smo, la costruzione della Patria Grande latinoamericana e della Nuova Geopolitica Internazionale Multicentrica e Pluripolare. A loro volta i Grandi Obiettivi Storici sono articolati in Obiettivi Nazionali e questi ultimi in Obiettivi Strategici e Obiettivi Generali. Un complessivo invito al dibattito presentato schematicamente nella maniera più razionale e direttamente comprensibile possibile.

Il CCC (Comando di Campagna Carabobo) che ha la responsabilità di dirigere la comunicazione elettorale, non può limitarsi alla logica formale del marketing commerciale capitalistico; ha dovuto necessariamente impostare principi rivoluzionari, coinvolgenti, che sappiano far ragionare i cuori e far innamorare le menti dei venezuelani. Senza temere, come diceva Che Guevar a, di rischiare di apparire ridicoli2, l’amore è la cifra che contraddistingue la Rivoluzione bolivariana, la quale si propone di costruire una democrazia effettiva, che non può che essere anche affettiva, incluso nella comunicazi one elettorale, per la quale Chávez è il cuore della Patria.

Con la convinzione e la coscienza, già da adesso, che i nostri modesti sforzi e il nostro volontario impegno per questa traduzione valgano la pena e che saranno messi a profitto, mutatis mutandis, per un non lontano futuro italiano ed europeo.

ALBAssociazione - per l amicizia e la solidarietà tra i popoli

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1 http://www.youtube.com/watch?v=x9rlhUlwCO4

2 «Lasci che le dica, anche a costo di sembrare ridicolo, che il vero rivoluzionario è guidato da sentimenti d’amore. È impossibile pensare ad un autentico rivoluzionario senza queste qualità», dalla lettera spedita dal Che a Carlos Quijano, del quotidiano Marcha di Montevideo, 1965. Il ‘postino’ di questa lettera è stato un giovane s crittore uruguayano, Eduardo Galeano.

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Proposta del Candidato della Patria Comandante Hugo Chàvez Frias Per la Gestione Bolivariana

Socialista 2013-2019

Presentazione della traduzione in italiano ................................................................................................................. 3

PRIMA PARTE:

a. Presentazione .................................................................................................................................................. 6

b. Introduzione .................................................................................................................................................... 8

c. Grandi Obiettivi Storici (x) ............................................................................................................................ 11

SECONDA PARTE:

d. Obiettivi Nazionali(x.x) ................................................................................................................................. 15

e. Obiettivi Strategici (x.x.x) e Obiettivi Generali (x.x.x.x) ................................................................................. 17

f. Alla battaglia di Carabobo e alla vittoria della Patria Socialista ....................................................................... 65

g. Tabelle e grafici ............................................................................................................................................ 66

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PRIMA PARTE

a. Presentazione I

Ancora una volta, le circostanze mi hanno messo di fronte al popolo per esprimere il deciso e rinnovato impegno volto alla difesa dell'Indipendenza Nazionale. Questo è il tempo, come mai prima d’ora, di dare volto e valore alla Patria Socialista per la quale stiamo combattendo. Questo programma di governo per il periodo 2013-2019 risponde al raggiungimento di questi sommi obiettivi: Indipendenza e Patria Socialista!

Come ha già detto il nostro Liberatore nel 1820: «È imperturbabile la nostra determinazione: indipendenza o niente». Indipendenza definitiva o niente deve essere il motto dei bolivariani e delle bolivariane di oggi. L'indipendenza definitiva è la nostra causa e il nostro compito permanente.

Indipendenza intesa da qui e da adesso, ci obbliga a guardare al passato per trovare il sicuro cammino verso il futuro. Ecco perché alla tesi reazionaria dell'Impero e della borghesia senza patria, contro la patria, noi opponiamo la tesi combattiva, creativa e liberatrice dell’Indipendenza e del socialismo come progetto aperto e in dialettica costruzione: l'Indipendenza non è finita e la forgiamo nella nostra lotta quotidiana e permanente.

Dobbiamo realizzare pienamente il sogno libertario che non ha mai sm esso di palpitare nel paese e oggi sta palpitando così incessantemente. Così lo credo con la fede combattiva e l’amorosa ragione che mi ispira: ci obbliga l’eroica eredità e tale esigenza è bandiera e impegno per tutte e tutti noi; tanti sacrifici non poss ono essere vani, renderli carne e sangue della vita nuova deve continuare a essere l’orizzonte che ci chiama e ci sfida.

II

Questo è un programma di transizione al socialismo, un programma verso la radicalizzazione del protagonismo democratico e partecipativo. Partiamo dal principio che accelerare la transizione implica necessariamente, valga la ridondanza, accelerare il processo di devoluzione del potere al popolo. L'esercizio vivace, efficace e pieno del potere del protagonismo popolare è la condizione insostituibile di possibilità per il socialismo bolivariano del XXI secolo. Per questo motivo, è la base fondamentale e il pri ncipale nucleo del Progetto Nazionale Simón Bolívar - Primo Piano Socialista per lo Sviluppo Economico e Sociale della Nazionale 2007-2013: la nostra ‘carta nautica’ per questo ciclo che sta terminando, sottolinea con forza il suo ruolo strategico. Ruolo strategico che nel ciclo successivo deve essere ulteriormente amplificato.

Non dobbiamo ingannarci: la formazione socio-economica del Venezuela è ancora prevalentemente a carattere capitalista e rentista. Certo, il socialismo ha appena iniziato ad attuare l a propria dinamica al nostro interno. Questo programma si pone l’obiettivo di assicurarlo e approfondirlo, indirizzarlo verso la radicale rimozione della logica del capitale che deve andare compiendosi man mano, senza però rallentare il ritmo di avanzamento verso il socialismo.

Per avanzare verso il socialismo, abbiamo bisogno di un Potere Popolare capace di disarticolare i modelli di oppressione, sfruttamento e dominio che esistono nella società venezuelana, in grado di impostare una nuova socialità cominciando dal quotidiano, dove la fraternità e la solidarietà avanzino insieme con la permanente urgenza di nuovi modi di pianificazione e produzione della vita materiale del nostro popolo. Questo si realizza attraverso la polverizzazione completa della forma-Stato borghese che abbiamo ereditato, la quale ancora si riproduce attraverso le sue pratiche vecchie e dannose e attraverso una continuità che implica la creazione di nuove forme di gestione politica.

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Qual è, quindi, il contesto globale nostramericano in cui stiamo dando vita a un modello alternativo socialista? È chiaro che la Nostra America sta vivendo un cambiamento epocale che è appena cominciato, è giusto riconoscerlo, con l’avvento al potere della Rivoluzione Bolivariana: una nuova era caratterizzata da un cambiamento sostanziale dei rapporti di potere reali a favore della maggioranza. È anche chiaro che il sistema mondo del capitalismo sta attraversando una crisi strutturale che può essere terminale: una crisi che, per la sua grandezza catastrofica, ci obbliga politicamente, come diceva Marti, a chiarirla e prevenirla tutti i giorni, come del resto abbiamo fatto, per ridurre al minimo il suo impatto sul Venezuela. C’è, però, un segnale incoraggiante che voglio evidenziare: si stanno gettando le basi di un sistema internazionale multipolare che è orientato verso il grande principio che Bolivar ha definito «equilibrio dell'universo».

III

Presento questo programma con la convinzione che solo con la partecipazione e il protagonismo del popolo, con la più ampia discussione di base, possiamo migliorarlo, liberando tutta la sua forza creatrice e liberatrice.

Questo programma è stato elaborato per superare “la barriera di non ritorno”. Per dirla con le parole di Antonio Gramsci, il vecchio deve definitivamente terminare di morire, in modo che la nascita del nuovo si manifesti in tutta la sua pienezza.

La coerenza del presente programma di governo risponde a una linea di forza del tutto decisiva: siamo obbligati ad andare oltre la barriera del non ritorno, per rendere irreversibile la transizione al socialismo. Certo, è difficile dire quando spunterà un tale grandioso orizzonte, ma dobbiamo compiere sforzi sensibili e ben diretti, per dirlo con Bolivar, per rendere possibile la sua comparsa .

Rifondarci, come affermato nella nostra Costituzione, è un dovere che non ammette nessun ritardo poiché, senza questo vitale fondamento, perderemmo l’occasione di concludere la storica e popolare epopea che ci ha preceduto e di fronte alla quale ci sentiamo eticamente responsabili. Il consolidamento della Quinta Repubblica Bolivariana e Socialista è la più bella e luminosa motivazione dopo più di due secoli di lotta e sacrificio.

Il nostro passato, il nostro intero passato, è vivo e ci insegna che siamo s tati e continuiamo a essere il risultato delle avversità. Al contempo ci dice, però, anche che grazie a esse possiamo intravedere collettivamente ciò che non si può rimandare, che tale programma di governo riflette pienamente: conquistare definitivamente la Patria; una patria indipendente e sovrana per i nostri figli e i figli dei nostri figli; la patria perpetua e felice nella quale abbiamo sempre voluto vivere, la Patria Bolivariana e Socialista che, per mandato inesorabile del destino, conquisteremo il prossimo 7 ottobre 2012, nella battaglia di Carabobo del XXI secolo. L’Ecclesiaste lo dice: «Tutto ciò che va ad accadere sotto il sole ha il suo tempo».

Costruire questo paese per te, compatriota, uomo, donna, madre, padre, ragazzo, ragazza venezuelana affinché tu possa vivere bene, con giustizia e dignità, è ciò che anima la mia lotta ed è uno dei motivi principali di vita che ho, con i miei cari, mio figlio, le mie figlie, i miei genitori.

Propongo di continuare a combattere, come diceva il nostro cantore Ali Primera, «per l’alba di un nuovo mondo», di una Patria Indipendente e Socialista, dove possiamo vivere vivendo, ispirata ai valori più alti dell'umanesimo. In ciò, io, soldato tuo, mio popolo amato, ho riposto tutto il mio cuore venezuelano.

Caracas, culla del Libertador Simón Bolívar, 12 giugno 2012.

Hugo Chávez Frías

Indipendenza e Patria Socialista!!! Vivremo e Vinceremo!!!

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b. Introduzione Il documento presentato oggi al Potere Elettorale, ma soprattutto alla considerazione del laborioso ed

eroico popolo venezuelano e soprattutto alla sua gioventù combattiva, è una proposta di programma elettorale che continua e approfondisce alcune delle linee strategiche già contenute nel Primo Piano Socialista della Nazione Simón Bolívar, linee che sono in pieno svolgimento ed esecuzione.

Il Secondo Piano Socialista, per il periodo 2013-2019, è già in processo di elaborazione e rappresenta l'aggiornamento della carta strategica che dovrà guidarci nella rotta del percorso di transizione al socialismo bolivariano del secolo XXI. Comprende cinque obiettivi principali storici, vale a dire:

1. - Difendere, ampliare e consolidare la cosa più preziosa che abbiamo ric onquistato dopo 200 anni: l’Indipendenza Nazionale.

2. - Continuare a costruire il socialismo bolivariano del XXI secolo in Venezuela in alternativa al sistema capitalistico selvaggio e distruttivo e garantendo così, per il nostro popolo, la “più alta sicurezza sociale possibile, la più alta stabilità politica possibile e la maggiore felicità possibile”.

3. - Trasformare il Venezuela in un paese-potenza negli ambiti sociale, economico e politico all’interno della Grande Potenza Nascente dell’America Latina e dei Caraibi, per assicurare la formazione di una zona di pace nella Nostra America.

4. - Contribuire allo sviluppo di una nuova Geopolitica Internazionale in cui prenda corpo un mondo multicentrico e pluripolare che permetta di raggiungere l’equilibrio del l'Universo e garantire la Pace Planetaria.

5. - Contribuire a preservare la vita sul pianeta e a salvare la specie umana.

Il primo obiettivo, relativo alla consolidazione della nostra Indipendenza, rimanda all’insieme degli obiettivi nazionali e strategici fissati, principalmente in campo politico, economico, sociale e culturale, il raggiungimento del quale ci permetterà di gettare le basi per l’irreversibilità della sovranità nazionale.

Risponde alla necessità di garantire continuità al processo rivoluziona rio, ciò implica conquistare l’ampia vittoria popolare alle elezioni presidenziali del 7 ottobre 2012. Per realizzarlo, l'unità dei lavoratori e delle lavoratrici, dei piccoli e medi produttori e produttrici, rurali e urbani, così come delle altre classi p opolari, è condizione indispensabile. Inoltre, si propone di preservare la sovranità delle nostre risorse petrolifere, in particolare, e delle risorse naturali, in generale. Quanto sopra detto, a sua volta, determinerà il rafforzamento della capacità di gestione sovrana della ricchezza economica nazionale. Altro obiettivo strategico: raggiungere la sovranità alimentare, liberando il nostro potenziale agro -produttivo.

Di fondamentale importanza per il raggiungimento di tale primo grande obiettivo è il pieno sviluppo delle nostre competenze tecnico-scientifiche, creando le condizioni per realizzare un modello innovativo, trasformatore e dinamico, orientato allo sfruttamento delle potenzialità, delle capacità nazionali e alla necessità di rafforzare l’identità nazionale e della Nostra America, partendo dal principio bolivariano che «La Patria è l’America».

Infine, sono inclusi in questo primo obiettivo principale, il rafforzamento della difesa nazionale, il rafforzamento dell’unione civico-militare e l’aumento della prontezza operativa della Forza Armata Nazionale Bolivariana per la difesa integrale del paese.

Per quanto riguarda il secondo grande obiettivo storico, esso è prefigurato nelle forme di costruzione del nostro socialismo per raggiungere la suprema felicità sociale del popolo. Ciò avviene, in primo luogo, con

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l’accelerazione della trasformazione del sistema economico, sostituendo il modello capitalista rentista petrolifero con il modello economico produttivo socialista, portando a una società più egualitaria e giusta verso il socialismo, che trova la sua base nel ruolo dello Stato Sociale e Democratico, di Diritto e di Giustizia, avendo come la finalità il compimento di nuovi progressi nella soddisfazione dei bisogni di base per la vita della nostra gente: cibo, acqua, elettricità, abitazioni e habitat, il trasporto pubblico e la salute, la sanità pubblica, l’istruzione, la sicurezza pubblica, l’accesso alla cultura, la comunicazione libera, la scienza e la tecnologia, lo sport, la sana ricreazione e il lavoro dignitoso, liberato e liberatore.

Ciò si relaziona con la necessaria promozione di una nuova egemonia etica, morale e spirituale che ci permetta di superare i vizi, che non si sono ancora estinti, del vecchio modello della società capitalistica. A tale riguardo una menzione speciale, merita il preciso scopo di compiere ulteriori progressi nello sviluppo di un modello di sicurezza per la protezione pubblica della vita umana e infine dirigere una definitiva rivoluzione nel sistema di gestione della giustizia per porre fine all’impunità, per raggiungere parità di accesso e sradicare il comportamento classista e razzista nella sua applicazione.

Infine, per realizzare questo secondo grande obiettivo strategico è necessario liberar e la potenza contenuta nella Costituzione Bolivariana, realizzando la definitiva irruzione del nuovo Stato Sociale e Democratico di Diritto e di Giustizia, attraverso il consolidamento e l’espansione del Potere Popolare con le missioni, le Grandi Missioni Socialiste e l’autogoverno nelle città e nei territori specifici conformati come le Comuni, tra le altre politiche.

Il terzo grande obiettivo storico, trasformare il Venezuela in un paese -potenza negli ambiti sociale, economico e politico all'interno del crescente potere della Grande Potenza Nascente dell’America Latina e dei Caraibi, per garantire la formazione di una zona di pace nella Nostra America, si concentra sul consolidamento del potere politico, economico e sociale per il quale si richiede, tra g li altri obiettivi, l’emergere definitivo dello Stato Democratico e Sociale, di Diritto e di Giustizia, e il rafforzamento della stabilità e per la pace della Nazione.

Inoltre, questa proposta storica comprende l'obiettivo strategico di sviluppare il poter e economico nazionale, valorizzando nel modo migliore le potenzialità che offrono le nostre risorse. Analogamente, prevede di ampliare il potere militare per difendere la patria, il rafforzamento dell’industria militare venezuelana e l’approfondimento della nuova dottrina militare bolivariana e dello sviluppo geopolitico nazionale.

Ciò prevede l’impegno di continuare a svolgere un ruolo di primo piano nel processo di costruzione dell'unità dell'America Latina e dei Caraibi, dando la spinta all'Alternativa B olivariana per i Popoli della Nostra America (ALBA) e Petrocaribe, dinamizzando allo stesso modo i nuovi spazi regionali: l’Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR) e la Comunità dei paesi dell'America Latina e dei Caraibi (CELAC).

Il quarto grande obiettivo storico consiste nel proseguire il percorso nella ricerca di un mondo multicentrico e pluripolare, senza dominazione imperiale e nel pieno rispetto per l'autodeterminazione dei popoli. Infine, si pone come obiettivo la necessità di moltiplicare gli sf orzi per smantellare il sistema della dominazione neocoloniale imperiale, eliminando o riducendo, tra gli altri propositi, a livelli non vitali le relazioni economiche e tecnologiche del nostro paese con i centri imperiali di dominazione.

Il quinto dei grandi obiettivi storici si traduce nella necessità di costruire un modello economico produttivo eco-socialista, basato sul rapporto armonico tra l’essere umano e la natura, per garantire l’uso e la valorizzazione razionale e ottimale delle risorse naturali, rispettando i processi e i cicli della natura.

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In questo senso, è necessario ratificare la difesa della sovranità dello Stato venezuelano sulle vitali risorse naturali.

Tale quinto grande obiettivo storico, invita a unificare gli sforzi per la promozione di un movimento globale per contenere e invertire le cause dei cambiamenti climatici che si manifestano come conseguenza del depredatore modello capitalista.

Il Programma di Governo per l’Indipendenza Nazionale e il Socialismo che presentiamo, non è altro che un invito a un ampio dibattito di idee e proposte nel seno del popolo venezuelano, necessario per lo sviluppo del II Piano Socialista della Nazione Simón Bolívar (2013-2019) e per continuare a modellare il grande blocco storico, democratico e popolare, costituito dagli operai e dalle operaie, contadini e contadine, studenti e studentesse, afrodiscendenti, indigeni, accademici e accademiche, piccoli e medi produttori e produttrici, della campagna e della città, commercianti, trasportatori, motorizzati, maestri e maestre, operatori sanitari e in generale, tutti i dipendenti pubblici, donne, militari, coloni, pescatori e pescatrici, agricoltori e coltivatrici, atleti, rappresentati comunitari e sindacali e, in modo particolare, dall a gioventù venezuelana.

Per raggiungere tale obiettivo, possiamo dire parafrasando il nostro Padre Simón Bolívar, l’unità è essenziale per l’opera della nostra rigenerazione.

Caracas, Repubblica Bolivariana del Venezuela, lì, Lunedì 11 Giugno 2012

Comando di Campagna Carabobo

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c. Grandi Obiettivi Storici 1. - Difendere, ampliare e consolidare la cosa più preziosa che abbiamo riconquistato dopo 200 anni: l’Indipendenza Nazionale.

«Concittadini! Mi vergogno a dirlo:

l'Indipendenza è l'unico bene che abbiamo

conquistato a discapito degli altri beni. Ma

questa apre la porta per riconquistarli

sotto i vostri sovrani auspici,

con tutto lo splendore della gloria e della

libertà».

Bolívar, Bogota, gennaio 1830.

Siamo nel Ciclo Bicentenario della nostra indipendenza. Il nostro tempo è carico dell’eredità eroica che appartiene come popolo che portiamo nel sangue e nell’anima. Siamo ancora una volta in battaglia, con i sogni realizzati e da realizzarsi nel contesto del processo rivoluzionario bolivariano, in lotta aperta al fine di terminare di recuperare e rafforzare l’Indipendenza che avevamo perso. Ci ispiriamo alla resistenza indigena, alla ribellione afrodiscendente, alle gesta indipendentiste, alla Rivoluzione Federale, alla Revolución Restauradora; ci ispirano Guaicaipuro, Tamanaco, Terepaima, Andresote, José Leonardo Chirino, F rancisco de Miranda, Simon Rodriguez, Antonio José de Sucre, Ezequiel Zamora, Cipriano Castro. E il nostro massimo ispiratore, il nostro più grande riferimento, è il Libertador Simón Bolívar.

Storicamente, le mutazioni profonde dal Venezuela agro-esportatore, chiaramente latifondista e "semifeudale" al Venezuela petrolifero non ha generato significative trasformazioni nel modo di condurre i destini della nazione. Perfettamente al contrario, si è approfondita la dipendenza a scapito di agricolt ori, operai, lavoratori e settori popolari. La dominazione straniera, con una penetrazione di capitali senza precedenti concomitante con l’arrivo dell’“oro nero”, ha trovato la tavola imbandita dai governi vendi -patria di ogni colore.

In questo contesto, è nato il Venezuela esportatore di petrolio: una fabbrica petrolifera subordinata al modello consumista e guerrafondaio dell’imperialismo yankee: è nato un regime capitalista, neocoloniale e repressivo che ha affondato il nobile e glorioso popolo di Bolivar nella più grande miseria, materiale e morale.

Solo la resistenza onorevole e coraggiosa della maggioranza patriottica del popolo venezuelano e la onesta leadership, espressa dalla lotta contro le dittature del secolo XX, dalle ribellioni civili e militari degli anni Sessanta, dalle mobilitazioni di lotta delle generazioni successive di giovani studenti e dalle ribellioni popolari e militari del 27 Febbraio 1989, del 4 febbraio e del 27 Novembre 1992, ci hanno risparmiato una distruzione totale in quanto Nazione sovrana.

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Il 6 dicembre 1998, la Rivoluzione Bolivariana, basata sulla coscienza e sulla dignità del popolo, ha iniziato la rottura dell’egemonia neocoloniale. Tredici anni di Rivoluzione Bolivariana, hanno restaurato l’Indipendenza politica.

Il Venezuela ha oggi un governo bolivariano, sovrano, che non risponde né ai dettami dell’Impero né a quelli di qualsiasi altra borghesia.

Oggi abbiamo un popolo che è profondamente fiero delle sue radici culturali e storiche. Siamo nel processo di recupero del controllo della nostra ricchezza naturale e dei relativi introiti economici.

Ecco perché il primo grande obiettivo storico, per il prossimo periodo di governo Bolivariano e socialista, è quello di difendere e consolidare la cosa più preziosa che abbiamo: l'indipendenza politica; riaffermare la nostra identità nazionale e nostroamericana, allo stesso tempo avanzando ulteriormente verso un’audace geopolitica internazionale, in funzione della nostra completa indipendenza economica.

2. - Continuare a costruire il socialismo bolivariano del XXI secolo in Venezuela in alternativa al sistema capitalistico selvaggio e distruttivo e garantendo così, per il nostro popolo, la “più alta sicurezza sociale possibile, la più alta stabilità politica possibile e la maggiore felicità possibile”.

«Non vogliamo, certamente, che il socialismo sia

in America calco e copia. Deve essere creazione

eroica». 1928, José Carlos Mariátegui.

La crisi che attualmente soffrono i cosiddetti paesi sviluppati è una conseguenza degli squilibri e delle contraddizioni intrinseche al sistema capitalista. La sempre maggiore avidità di accumulazione della ricchezza causa non solo la distruzione irreversibile dell’ambiente ma causa il moltiplicarsi di indicibili pene e sofferenze per milioni di esseri umani.

Mai prima d'ora l'umanità aveva sofferto simili atroci diseguaglianze. Mentre poche persone e imprese monopolizzano fortune enormi create attraverso manipolazioni finanziarie e smisurate speculazioni a spese della miseria della maggior parte dell'umanità.

Albert Einstein scrisse nel 1949: «Sono convinto che ci sia solo un modo per eliminare questi gravi mali, l'istituzione di un economia socialista, accompagnata da un sistema educativo orientato verso obiettivi sociali ».

Noi uomini e donne che stiamo costruendo la Rivoluzione Bolivariana, fin dall'inizio abbiam o condiviso questa convinzione, annunciando che dobbiamo marciare verso una direzione diversa, utilizzando le esperienze di altri paesi ma imparando dai nostri propri errori, a partire dai nostri propri valori e assimilando gli insegnamenti del Padre Libertador e dei grandi pensatori nostramericani.

Nel 2004, la Rivoluzione Bolivariana proclamò il suo carattere anti -imperialista e nel 2006 si è definita in quanto socialista. La predicazione della Rivoluzione è stata continua: non vogliamo rimanere nell’ambi to del

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capitalismo, è indispensabile che il Venezuela incarni il socialismo come lungo e ampio cammino verso la suprema felicità sociale. Abbiamo lottato per una società nella quale siano pienamente realizzati i grandi valori del cristianesimo.

Nel prossimo periodo il governo bolivariano e socialista continuerà a plasmare un sistema socialista di relazioni sociali di produzione, supportato dai valori del sapere e del lavoro, al servizio della soddisfazione piena delle umane necessità della nostra gente: cibo, acqua, elettricità, casa, habitat, trasporti, salute, educazione, cultura, scienza e tecnologia.

Per arrivarci, è decisivo lo sviluppo della proprietà sociale dei fattori e dei mezzi di produzione fondamentali e strategici, in modo che tutte le famiglie, le cittadine e i cittadini venezuelani esercitino il pieno godimento dei propri diritti economici, sociali, politici e culturali, realizzando il “vivere bene”.

Andiamo quindi, nel prossimo periodo a conquistare il secondo grande storico obiettivo: continuare a costruire e cementare le basi del socialismo bolivariano del secolo XX per rimuovere il depredatore, disumano e guerrafondaio sistema capitalista di accumulazione e superare la logica del capitale che lo supporta.

3. - Trasformare il Venezuela in un paese potenza negli ambiti sociale, economico e politico all’interno della Grande Potenza Nascente dell’America Latina e dei Caraibi, per assicurare la formazione di una zona di pace nella Nostra America.

Nel prossimo decennio, il Venezuela deve consolidarsi come paese-potenza a livello regionale e universale. Noi venezuelani e venezuelane dobbiamo sentire, in maniera effettiva, che è un fatto reale e tangibile IL PROTAGONISMO DEMOCRATICO E PARTECIPATIVO e che, sostanzialmente , si gestirà il potere per realizzare la sovranità del paese in maniera irreversibile.

I progressi compiuti dal processo bolivariano devono costituire la base per l'ulteriore consolidamento del potere politico, visto come la consacrazione della restituzion e del potere al popolo e del pieno esercizio del protagonismo democratico, socialista e partecipativo, in quanto sostegno politico dell’unità nazionale. Solo in questo modo abbiamo la forza di partecipare con successo nel complesso scenario mondiale.

Per far progredire e consolidare il protagonismo popolare democratico e partecipativo, è necessario assicurare il valore della vita umana e della sua difesa, su di un piano essenzialmente etico, che privilegi la solidarietà e il valore dell’essere al di sopra del valore capitalistico dell’avere per essere, del consumare per esistere. Blindare l’etica nell'esercizio del potere è di somma importanza per la Sovranità Morale della Nazione.

La costruzione del Potere Economico del Venezuela in quanto potenza energeti ca, agro-alimentare e industriale nel futuro ci obbliga a consolidare i progressi nello sviluppo del quadro normativo e della politica di investimenti sovrani, affinché la ricchezza nazionale sia al servizio della vita del nostro popolo e della costruzione di un mondo di giustizia e di pace.

Si richiede anche che la Nazione, i soldati della Patria con il supporto di tutto il popolo, rafforzi ulteriormente la Potenza Militare della Nazione, parte del compito vitale di difesa globale del nostro paese.

Nel prossimo periodo di governo bolivariano e socialista raggiungeremo il grande obiettivo di liberare tutta la potenza della Patria di Simón Bolívar, formando un blocco storico democratico e popolare composto dalla classe operaia e dagli strati professionali, nonché dai piccoli e medi produttori della città e della campagna.

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4. - Contribuire allo sviluppo di una nuova Geopolitica Internazionale in cui prenda corpo un mondo multicentrico e pluripolare che permetta di raggiungere l’equilibrio dell'Universo e garantire la Pace Planetaria.

In conformità con il mandato del Libertador Simón Bolívar, la politica estera della Rivoluzione Bolivariana realizzerà tutti i suoi sforzi per ottenere "il sistema di garanzie che, in pace e in guerra, è lo scu do del nostro nuovo destino", cioè, un ambito internazionale per garantire l'indipendenza della Patria per il pieno dispiegamento di un progetto sovrano nazionale.

Ispirato dalla visione di armonia che caratterizza la cosmogonia dei nostri popoli originari autoctoni, e nella concezione bolivariana secondo la quale l’azione politica internazionale deve mirare a plasmare “l’equilibro dell'universo”, la politica estera del Venezuela bolivariano spingerà verso la formazione di un mondo multipolare, il cui obiettivo finale è la conservazione della pace basata sul rispetto e la sovranità dei popoli.

Come abbiamo dichiarato in diverse sedi, questo mondo pluripolare sarà composto da una molteplicità di poli di forza e da raggruppamenti di paesi, affinché ci sia un m aggiore equilibrio universale, affinché ci sia più democrazia universale, affinché si realizzi una maggiore uguaglianza nel mondo.

Nel prossimo periodo di governo bolivariano e socialista continueremo ad avanzare con questo imprescindibile compito di assicurare la pace nel mondo, la pace in Venezuela.

5. - Contribuire a preservare la vita sul pianeta e a salvare la specie umana.

In questo momento storico, la Repubblica Bolivariana del Venezuela, secondo i principi etici del socialismo, alza la bandiera di una lotta necessaria per adottare, nell’ambito nazionale e nell’ambito globale, uno sforzo per cambiare il modello predatorio di sviluppo che il capitalismo ha imposto al mondo negli ultimi tre secoli, attraverso la minacciosa estensione della vorace economia di mercato.

In questa lotta, faremo ogni sforzo possibile e ben diretto che ci sarà da fare, al fine di invertire le cause e gli effetti devastanti della crisi ambientale che minano la possibilità della vita umana sul pianeta Terra. Ciò richiederà interventi immediati e mediati per il salvataggio dell'equilibrio della terra e per sostenere i processi economici produttivi dell’essere umano, sulla base del rispetto dei cicli della Terra e dei suoi processi rigenerativi, impostando un diverso rapporto degli esseri umani con la natura.

Questo nuovo modello alternativo di sviluppo socialista richiede il protagonismo di uomini e donne con i nuovi valori del vivere bene, che sostengono un’economia ecologicamente e socialmente sostenibile. Ciò è possibile solo con il socialismo, come unica alternativa al predatorio sistema capitalista che ha già fallito.

Questo nuovo modello rispetterà davvero il mandato emerso dal Summit della Terra nel 1992: soddisfare i nostri bisogni attuali senza mettere a rischio, o minacciare, la capacità di soddisfare le esigenze delle generazioni future.

Il nostro paese si batterà su questioni delicate in materia ambientale a tutti i livelli (nazionale, regionale e multilaterale) con particolare enfasi sulla lotta al cambiamento climatico, sulla trasformazione dei modelli di produzione e di consumo insostenibile e sulla difesa di un nuovo modello di sviluppo sociale, ecologico e socialista, in quanto unica alternativa planetaria per garantire la vita.

In questo contesto, si promuoverà in maniera complementare, in seno all’Organizzazione delle Nazioni Unite, la costruzione della “Nuova Architettura Sociale Etica Internazionale”, per definire la nuova agenda internazionale per lo Sviluppo Umano e lo Sviluppo Sostenibile.

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SECONDA PARTE d. Obiettivi Nazionali (x.x)

[1. - Difendere, ampliare e consolidare la cosa più preziosa che abbiamo riconquistato dopo 200 anni: l’Indipendenza Nazionale.]

1.1 Garantire la continuità e il consolidamento della Rivoluzione Bolivariana al potere.

1.2 Preservare e rafforzare la sovranità sulle risorse petrolifere e sulle altre risorse naturali strategiche.

1.3 Garantire la sovranità nella gestione economica della ricchezza nazionale.

1.4 Raggiungere la sovranità alimentare per assicurare il sacro diritto all’al imentazione del nostro

popolo.

1.5 Sviluppare la nostra capacità scientifica e tecnologica in funzione delle necessità del popolo. 1.6 Rafforzare il potere della difesa nazionale per proteggere l'indipendenza e la sovranità, assicurando le risorse e la ricchezza del nostro paese per le generazioni future.

[2. - Continuare a costruire il socialismo bolivariano del XXI secolo in Venezuela, in alternativa al sistema capitalistico selvaggio e distruttivo e garantendo così, per il nostro popolo, la “più alta sicurezza sociale possibile, la più alta stabilità politica possibile e la maggiore felicità possibile”.] 2.1 Trasformazione del sistema economico capitalista, in funzione della transizione al socialismo bolivariano superando il modello rentista petrolifero, in favore del modello economico produttivo socialista. 2.2 Costruire una società egualitaria e giusta.

2.3 Consolidare e ampliare il potere del popolo e la democrazia socialista.

2.4 Promuovere e fare appello a un nuovo orientamento etico, morale e spirituale della società, sul la base dei valori liberatori del socialismo. 2.5 Realizzare l’irruzione definitiva del Nuovo Stato Sociale e Democratico, di Diritto e di Giustizia.

[3. - Trasformare il Venezuela in un paese-potenza negli ambiti sociale, economico e politico all’interno della Grande Potenza Nascente dell’America Latina e dei Caraibi, per assicurare la formazione di una zona di pace nella Nostra America.] 3.1 Rafforzare il ruolo del Venezuela in quanto Potenza Energetica Mondiale.

3.2 Sviluppare il potere economico della nazione basato sull’uso ottimale delle potenzialità che offrono le nostre risorse, per generare la maggiore felicità del nostro popolo e la base materiale per la costruzione del nostro socialismo bolivariano. 3.3 Conformare e ampliare il potere militare per la difesa della Patria.

3.4 Favorire lo sviluppo della nuova geopolitica nazionale e regionale, dell'America Latina e dei Caraibi.

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[4. - Contribuire allo sviluppo di una nuova Geopolitica Internazionale in cui prenda corpo un mondo multicentrico e pluripolare che permetta di raggiungere l’equilibrio dell'Universo e garantire la Pace Planetaria.] 4.1 Continuare a essere protagonisti della costruzione dell’Unione dell'America Latina e dei Caraibi.

4.2 Rafforzare l’identità nazionale e della Nostra America.

4.3 Impegnarsi nella costruzione di un mondo multi-polare, senza il dominio imperiale, fondato sul rispetto per l'autodeterminazione dei popoli. 4.4 Contribuire alla rimozione dell’antistorico e disastroso sistema imperiale e neocoloniale.

[5. - Contribuire a preservare la vita sul pianeta e a salvare la specie umana.]

5.1 Costruire e promuovere il modello economico produttiva eco-socialista sulla base di un rapporto armonioso tra uomo e natura, che garantisca l'uso razionale, ottimale e sostenibile delle risorse naturali, nel rispetto dei processi e dei cicli della natura. 5.2 Proteggere e difendere la sovranità permanente dello Stato sulle risorse naturali a beneficio supremo del nostro popolo, che deve esserne il primo garante. 5.3 Difendere e proteggere il patrimonio storico e culturale venezuelano e nostramericano. 5.4 Contribuire alla formazione di un movimento globale, per contenere le cause e porre rimedio agli effetti dei cambiamenti climatici che si verificano come risultato del modello depredatore capitalista.

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e. Obiettivi Strategici (x.x.x) e Obiettivi Generali (x.x.x.x) [1. - Difendere, ampliare e consolidare la cosa più preziosa che abbiamo riconquistato dopo 200 anni: l’Indipendenza Nazionale. 1.1 Garantire la continuità e il consolidamento della Rivoluzione Bolivariana al potere.] 1.1.1. Realizzare una solida, combattiva e festosa vittoria alle elezioni presidenziali del 7 ottobre 2012, che elevi il morale del popolo venezuelano e dei popoli del mondo nella loro lotta per l’emancipazione. 1.1.1.1 Consolidare l’unità della classe lavoratrice e dei suoi strati professionali, dei piccoli e medi produttori, del campo e della città; dei movimenti e delle organizzazioni sociali che accompagnano la Rivoluzione Bolivariana. 1.1.2. Intraprendere tutte le azioni politiche necessarie a garantire un processo elettorale in un clima di stabilità e ottenere che si riconosca in maniera pacifica la volontà sovrana del nostro popolo. 1.1.2.1. Invitare tutti i settori democratici e onesti del paese a contribuire allo sviluppo pacifico dei processi elettorali. 1.1.3 Predisporre la difesa della volontà del popolo, mediante l’organizzazione popolare e l’esercizio democratico dell’autorità dello Stato. 1.1.3.1 Fortificare e difendere i Poteri Pubblici dello Stato.

1.1.3.2 Fortificare la coscienza e l’organizzazione settoriale e territoriale del nostro popo lo.

1.1.3.3 Espandere l’organizzazione del popolo per la difesa integrale della Patria. 1.1.3.4 Potenziare le capacità degli organismi di sicurezza dello Stato per garantire la stabilità politica e la pace della Nazione. 1.1.4 Consolidare ed espandere il Potere Popolare affinché il popolo sia il potere. 1.1.5 Preservare, recuperare e avanzare negli spazi di governo regionale e locale, per approfondire la restituzione del potere al popolo. 1.1.6 Continuare a costruire l’egemonia comunicazionale, affinché in Venezuela si ascoltino tutt e le voci.

[1.2 Preservare e consolidare la sovranità sulle risorse petrolifere e le altre risorse naturali strategiche. La sovranità sulle risorse naturali è un concetto che implica la garanzia del loro uso. La sovranità sulle risorse naturali è un concetto che implica la garanzia del loro uso per gli obiettivi umanistici e naturalistici del socialismo. Così, avremo la sovranità, nella misura in cui avremo la libertà della loro gestione, amministrazione e uso a questo scopo. È indivisibile dalla poli tica.]

1.2.1 Mantenere e garantire il controllo da parte dello Stato su Petroli del Venezuela, S.A.

1.2.2 Garantire l’egemonia della produzione nazionale del petrolio.

1.2.3 Assicurare una partecipazione maggioritaria nelle imprese miste. 1.2.4 Mantenere e garantire il controllo da parte dello Stato delle imprese statali che gestiscono le risorse minerarie sul territorio nazionale.

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1.2.4.1 Consolidare e fortificare un’impresa statale per la gestione delle risorse minerarie. 1.2.5 Assicurare i mezzi per il controllo effettivo delle attività connesse e strategiche associate alla catena industriale di gestione delle risorse idro-carbonifere.

1.2.5.1 Consolidare la azioni intraprese per il controllo effettivo delle attività strategiche connesse dell’industria petrolifera.

1.2.5.2 Consolidare il controllo effettivo delle attività chiave della catena di valorizzazione del petrolio e del gas.

1.2.5.3 Promuovere e stimolare la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico con il proposito di assicurare le operazioni fondamentali dell’industria petrolifera.

1.2.6 Assicurare i mezzi per il controllo effettivo delle attività connesse e strategiche associate alla catena industriale di gestione delle risorse minerarie.

1.2.7 Consolidare il coordinamento delle politiche petrolifere in seno all’OPEC.

1.2.7.1 Difendere le politiche per la giusta valorizzazione del petrolio.

1.2.8 Realizzare un’istanza di coordinamento delle politiche di prezzo del gas.

1.2.8.1 Dare impulso a politiche per la giusta valorizzazione del gas.

1.2.9 Creare la capacità di influire sulla valorizzazione dei prezzi dei minerali. 1.2.10 Elevare la coscienza politica e ideologica del popolo e dei lavoratori petroliferi e minerari e la loro partecipazione attiva nella difesa delle risorse naturali della Nazione.

1.2.10.1 Approfondire il contenuto politico e sociale dell’industria petrolif era. 1.2.10.2 Stimolare la partecipazione dei lavoratori nella pianificazione delle attività dell’industria petrolifera. 1.2.10.3 Consolidare e approfondire le istanze di partecipazione politica del popolo e dei lavoratori petroliferi e minerari.

1.2.11 Stimolare e promuovere un’iniziativa di coordinamento tra i giganti del petrolio. 1.2.12 Difendere la proprietà nazionale delle risorse strategiche minerarie non petrolifere, come anche lo sviluppo della capacità di utilizzazione delle stesse, nei loro processi di trasformazione e aggr egazione del valore aggiunto nazionale alle materie prime. Si assume con speciale attenzione la concezione degli incatenamenti produttivi al di sopra del semplice sfruttamento dei giacimenti. All’utilizzazione del ferro e della bauxite, campi in cui il Venezuela occupa un posto rilevante a livello mondiale, si aggiungono altri minerali estremamente promettenti per i supremi interessi nazionali, come l’oro e il coltan.

1.2.12.1 Garantire l’uso delle risorse naturali del paese, in modo sovrano, per la soddisfazione de i bisogni interni come anche per il loro uso in funzione dei maggiori interessi nazionali.

1.2.12.2 Ottimizzare i meccanismi fiscali dello Stato per garantire la sovranità nella gestione dei benefici che derivano dal patrimonio della Repubblica.

1.2.12.3 Sviluppare la prospettiva di un inventario integrale su di una piattaforma tecnologica nazionale e allo stesso modo l’appropriazione di tecniche per l’utilizzo efficiente delle risorse naturali del paese in funzione dei suoi interessi sovrani.

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1.2.12.4 Riservare ai più alti interessi nazionali, attraverso lo Stato, la pianificazione e amministrazione delle forme di proprietà nei settori strategici, al fine di garantire l’inclusione di queste risorse nel processo produttivo, per la soddisfazione e l’accesso democratico ai beni e servizi da parte della popolazione. [1.3 Garantire la sovranità nella gestione economica della ricchezza nazionale. La gestione sovrana del reddito nazionale presuppone la capacità di estrarlo e di impiegarlo negli obiettivi sociali sti, umanisti e naturali. Lo Stato deve essere disegnato in maniera tale che l’amministrazione di questo reddito nazionale serva agli obiettivi di edificazione della nuova società. Data la nostra condizione di paese rentista petrolifero (cosa che deve essere invertita attraverso una politica di trasformazione verso un modello produttivo socialista), il nostro reddito nazionale si basa sullo sviluppo dell’attività produttiva. In questo senso, per garantire l’obiettivo di una gestione sovrana delle entrate, s i rende necessario il controllo dell’attività petrolifera, attraverso una politica nazionale, popolare e rivoluzionaria. La politica deve essere nazionale, perché si tratta dell’amministrazione delle risorse che sono proprietà di tutti i venezuelani, il che ci obbliga ad amministrarli per il beneficio di tutta la Nazione. Attraverso una gestione basata su una visione nazionale, si pretende arrivare a un assoluto controllo dell’attività petrolifera nel paese, come stabilito dalla Costituzione della Repubblic a Bolivariana del Venezuela, la quale, in modo molto chiaro, indica che è lo Stato, come rappresentante dell’interesse collettivo di tutti i venezuelani, il proprietario delle risorse che si trovano nel nostro sottosuolo, e nel caso specifico, delle risorse di idrocarburi, petrolio e gas. Questa politica deve integrare il paese in difesa della nostra principale ricchezza; è una politica che senza ombra di dubbio riguarda tutti i venezuelani, e non dovrebbero esserci differenze intorno a essa. D’altro canto, la gestione dell’attività petrolifera deve essere popolare, perché deve essere guidata dagli interessi popolari e deve favorire la partecipazione della classe operaia per ottenere una connessione completa con il popolo. Per svilupparla, dobbiamo appoggiarci sulle spalle del popolo. Il popolo deve essere un attore fondamentale in tutte le sue diramazioni, non soltanto attraverso la rappresentazione dello Stato venezuelano, ma anche attraverso i suoi lavoratori e la comunità. Infine, la nostra politica petrolifera deve essere rivoluzionaria, il che ha a che vedere con chi intercetta la rendita petrolifera, come si intercetta e come si distribuisce. Non c’ è dubbio che deve essere lo Stato a controllare e a intercettare la rendita petrolifera, sulla base di meccanismi di massimizzazione del suo valore, per distribuirla in beneficio del popolo, perseguendo lo sviluppo sociale integrale del paese, in condizioni più giuste ed egualitarie. Questo è l’elemento che ci differenzia da qualsiasi altra politica petrolifera. Per garantire una politica nazionale, popolare e rivoluzionaria, quindi, dobbiamo mettere la rendita petrolifera al servizio del popolo. Questo significa che chi intercetta e controlla la rendita petroliera deve essere lo Stato. Allo stesso modo, per massimizzare questa rendita, lo Stato deve perseguire una politica sovrana che passa per il controllo fondamentale delle risorse e la loro massima valorizzazione in quanto requisito imprescindibile per garantire una giusta riscossione. Deve essere poi garantita la rendita petrolifera destinata ai progetti, ai piani e ai programmi che garantiscano lo sviluppo sociale integrale del paese sotto la guida del Governo Nazionale Bolivariano e Rivoluzionario, in linea con i piani di sviluppo della Nazione.] 1.3.1 Mantenimento e consolidamento dell’attuale regime fiscale petrolifero. Che ha visto molti cambiamenti positivi rispetto a quello esistente nel 1998, come si osserva nella seguente tabella:

IMPOSTE REGIME FISCALE 1998 ATTUALE

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ISLR 34% 50% DIRITTI 1% - 16,67% 30%

IMPOSTE DI ESTRAZIONE 0% 3,33%

IMP: REGISTRO DI 0% 0,1% ESPORTAZIONE

IMPOSTE DI SUPERFICIE 0% 100 UT X KM2

1.3.2 Mantenere e consolidare meccanismi efficaci di intercettazione della rendita eccedente, per aumenti straordinari ed esorbitanti dei prezzi internazionali degli idrocarburi. 1.3.3 Stabilire e sviluppare un regime fiscale minerario, oltre ai meccanismi di intercettazione efficienti per la riscossione della rendita riferita all’attività mineraria. 1.3.3.1 Regolarizzare e controllare la produzione di minerali strategici.

1.3.3.2 Consolidare il regime di riscossione e fiscalizzazione.

1.3.3.3 Riordinare e stabilire le aliquote fiscali applicabili alla lavorazione dei differenti minerali.

1.3.3.4 Rivedere e regolarizzare gli accordi di aliquote specifiche per ognuno dei minerali strategici.

1.3.4 Stabilire meccanismi di controllo per la commercializzazione dei minerali strategici.

1.3.4.1 Creare enti statali per la commercializzazione dei minerali strategici.

1.3.4.2 Stabilire meccanismi trasparenti per la valorizzazione dei minerali strategici.

1.3.5 Consolidamento e approfondimento di accordi finanziari con soci strategici.

1.3.5.1 Mantenere e ampliare il Fondo Congiunto Cino-Venezuelano. Il Fondo Congiunto Cino-Venezuelano è uno straordinario meccanismo di finanziamento per lo Stato venezuelano, poiché si tratta di una struttura di cooperazione bilaterale, sottoscritta tra i governi della Repubblica Bolivariana del Venezuela e la Repubblica Popolare di Cina, mediante la quale si ricevono importanti risorse finanziarie, che poi sono restituite attraverso la somministrazione di crudo e di prodotti. Questo strumento è servito al paese per consolidare una nuova geopolitica, basata sulla diversificazione dei mercati. A sua volta, questo meccanismo permette l’assegnazione di risorse direttamente canalizzate verso lo sviluppo del paese, per l’esecuzione di opere di infrastruttura di interesse nazionale, per l’impulso della piccola e media industria e per il consolidamento della catene di produzione e l’infrastruttura di sostegno alla crescita economica. Questo Fondo Congiunto è stato strutturato finanziariamente a condizioni altamente favorevoli per il paese, se comparato alla realtà dei mercati finanziari internazionali, massimizzando l’uso della risorsa energetica e realizzando l’equilibrio dei costi finanziari. A chiusura dell’anno 2011, la Repubblica ha ricevuto un totale di 32.000 MM$, attraverso di questo meccanismo, con tale somma sono stati realizzati e si realizzano:

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-Progetti di infrastruttura come treni, autostrade, porti marittimi e reti di telecomunicazione; -Progetti di sviluppo sociale come case, ospedali e centri di attenzione medica; -Progetti di sviluppo energetico come raffinerie, impianti di lavorazione del gas naturale, condutture di petrolio e gas naturale, impianti di lavorazione del gas liquido, progetti di estrazione, trasporto e commercializzazione del carbone; -Progetti di trasporto di crudo e prodotti secondari e di costruzione di serbatoi; -Progetti di integrazione industriale come la costruzione di bastimenti commerciali, imprese relazionate con il gas naturale, la fabbricazione di fertilizzanti, la manifattura di prodotti chimici; -Progetti per l’industria automobilistica; -Progetti agroindustriali, imprese per l’assemblaggio di prodotti di alta tecnologia, imprese di fornitura di servizi per l’industria petroliera, manifattura di acciaio e alluminio e compagnie minerarie;

Questa politica del Governo Bolivariano ci ha consentito di renderci indipendenti dagli organismi finanziari multilaterali, come il Fondo Monetario Internazionale (FMI), il Banco Mondiale (BM) e il Banco Interamericano di Sviluppo (BIS). Con questa iniziativa, si sono recuperate l’autonomia economica, la flessibilità nelle negoziazioni e la sovranità nazionale di poter stringere alleanze con altre fonti non tradizionali di finanziamento. 1.3.5.2 Promuovere la creazione di meccanismi di finanziamento simili al Fondo Congiunto Cino Venezuelano. 1.3.5.3 Promuovere la costituzione di fidecommissioni per il finanziamento dei progetti di infrastruttura. 1.3.6 Mantenere e consolidare gli accordi di cooperazione e complementarietà con i paesi alleati.

1.3.6.1 Consolidare e ampliare gli Accordi di Cooperazione Energetica (ACE). Gli ACE sorgono come una proposta del Governo Bolivariano per materializzare l’unione energetica dei popoli, come un capacitatore geopolitico che permetta di utilizzare le risorse energetiche per mettere in moto l’istituzione di relazioni più giuste, solidarie ed efficienti nella lotta contro la povertà , riducendo le asimmetrie economiche e sociali. Gli ACE accolgono i principi di integrazione energetica, solidarietà, commercio giusto, promozione degli investimenti in America Latina, trattamento speciale e differenziato delle nazioni secondo le proprie c apacità. Queste iniziative condividono lo scopo storico e fondamentale di unire le capacità e i punti di forza dei paesi che le realizzano, per la definizione congiunta di grandi linee di azione politica comune tra Stati che condividono la stessa visione dell'esercizio della sovranità, sviluppando ciascuno la propria identità. Tra i principali accordi energetici, vi sono quelli con l’Argentina, l’Uruguay, il Nicaragua e Cuba, i quali sono serviti a ricevere, come meccanismo di pagamento della fattura del pe trolio, beni e servizi necessari per lo sviluppo sociale integrale del paese, come ad esempio i prodotti agricoli, macchine, impianti, servizi sanitari, apparecchiature mediche ed altri.

1.3.6.2 Rafforzamento di accordi nell'ambito del PetroCaribe. L'accordo di cooperazione energetica PetroCaribe è stato firmato con quattordici nazioni nella regione dei Caraibi al fine di risolvere le asimmetrie nell'accesso alle risorse energetiche, attraverso un nuovo regime degli scambi commerciali favorevole, equo e giusto tra i paesi dei Caraibi.

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PetroCaribe è concepito come un'alleanza in grado di assicurare il coordinamento e l'articolazione delle politiche sull'energia, la cooperazione tecnologica, la formazione, lo sviluppo delle infrastrutture en ergetiche, così come l'utilizzo di fonti alternative. Il suo obiettivo fondamentale è quello di contribuire alla sicurezza energetica, allo sviluppo socio-economico e all'integrazione dei paesi dei Caraibi e dell'America Centrale, attraverso l'impiego sovrano delle risorse energetiche. Alla chiusura dell’anno 2011, quest’importante meccanismo di integrazione e cooperazione conta diciotto paesi firmatari. 1.3.6.3 Rafforzamento dell’ALBA. 1.3.7 Progettare e sviluppare innovativi ed efficaci meccanismi, finalizzati a promuovere la partecipazione popolare nel reddito petrolifero, attraverso gli investimenti e i risparmi. 1.3.7.1 Rafforzare e ampliare i nuovi meccanismi di risparmio a disposizione della popolazione venezuelana, come il Fondo di Risparmio Nazionale della Classe Operaia e il Fondo di Risparmio Popolare. [1.4 Raggiungere la sovranità alimentare per assicurare il sacro diritto all’alimentazione del nostro popolo.]

1.4.1 Eliminare definitivamente il latifondo. Realizzare un processo di organizzazione e suddivisione in zone ecologiche sulla base delle capacità di uso del terreno e creare un sistema di catasto rurale per garantire un accesso equo e un uso razionale della risorsa suolo.

1.4.1.1 Aumentare la superficie coltivata con prodotti vegetali a ciclo breve, almeno di un 42%, da 2,88 MM a 4,12 MM ettari l’anno per la fine del periodo.

1.4.1.2 Espandere la superficie agricola sotto irrigazione, attualmente di 178 mila ettari, fino ai 538 mila ettari sotto irrigazione per il 2019, con un aumento del 202%.

1.4.2 Accelerare la democratizzazione dell'accesso da parte dei contadini e contadine, produttori e produttrici, le diverse forme di imprese collettive e socialiste, alle risorse necessarie (terra, acqua, irrigazione, sementi, capitale) per la produzione, incrementando l’uso razionale e sosten ibile delle stesse. 1.4.2.1 Inserire nel parco di trattori e macchine agricole, privilegiando l’organizzazione collettiva del loro uso, 110 mila trattori agricoli, 30 mila mietitrebbie e 400 mila attrezzi per la semina, in base allo sviluppo dell'industria nazionale di assemblaggio e produzione. 1.4.2.2 Consolidare i programmi di viabilità (manutenzione e costruzione di nuove strade) e di elettrificazione rurale, con la creazione di gruppi e brigate di meccanizzazione infrastrutturale, da parte della Milizia Nazionale Bolivariana, i Consigli Comunali e dei Contadini, le Reti di Produttori Liberi e Associati, i sindaci, i governatorati e l'Istituto Nazionale di Sviluppo Rurale. 1.4.3 Assicurare un insieme di politiche pubbliche a sostegno della produzione, dell’organizzazione del settore rurale e della partecipazione del potere popolare contadino alla pianificazione. Ad esempio, aumento di investimento da parte dello Stato e della Banca privata, sotto la guida del governo bolivariano, nell’ottica dello sviluppo rurale integrato attraverso infrastrutture, finanziamenti ai piccoli e mediani produttori, lo sviluppo di progetti per la produzione di cibo e di sviluppo scientifico -tecnologico. Come anche, gli investimenti in scienza e tecnologia e il consolidamento dei sistemi di produzio ne agro-industriale socialista, l’accesso alle risorse fito e zoo-genetiche adatte alle condizioni tropicali. La promozione dello sviluppo della pesca, attraverso l'ammodernamento della flotta di navi e le infrastrutture marittime e fluviali e la produzion e locale di complementi per la produzione agricola, come fertilizzanti, prodotti per la protezione delle colture, additivi, farmaci per uso veterinario, alimenti e vitamine per gli animali, promuovendo l’uso di tecnologia d’avanguardia per la protezione dell’ambiente fisico naturale.

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1.4.3.1 Aumento della produzione nazionale di alimenti (verdure, bestiame e acquacoltura - pesca) di un 45%, da 29,4 MM a 42,7 MM tonnellate/anno.

1.4.3.2 Aumento della produzione di grano di almeno il 70%, da 5,13 MM a 8,73 MM tonnellate/anno.

1.4.3.3 Crescita della produzione di legumi (65%), semi oleosi (73 %), colture tropicali : cacao e caffè (46%), ortaggi (40%).

1.4.3.4 Aumento del 38% della produzione animale, da 5,32 MM a 7,35 MM tonnellate/anno. 1.4.3.5 Aumentare di almeno il 45% la produzione di bovini, del 43% quella dei suini, del 45% quella del pollame, del 44% quella delle uova destinate al consumo.

1.4.4 Rafforzare l'infrastruttura, lo sviluppo e il funzionamento dei principali centri di produzione primaria agrozootecnica socialista e i Grandi Sistemi di Irrigazione, gestiti da imprese socialiste, privilegiando l'integrazione dei processi di produzione su scala industriale.

1.4.4.1 Avanzare nel Progetto di Sviluppo Rurale Integrato del Delta dell’Orinoco nelle Isole Cocuina, Manamito e Guara e negli stati di Delta, Amacuro e Monagas. 1.4.4.2 Avanzare nel Progetto di Sviluppo Agricolo Socialista Piritu -Becerra, nello stato Guarico.

1.4.4.3 Avviare il Progetto Socialista di Sviluppo Agricolo Asse Elorza -Mantecal nello stato Apure. 1.4.4.4 Avviare il Progetto di Sviluppo Agro-ecologico Socialista “Llano Alto” negli stati di Barinas e Trujillo. 1.4.4.5 Avviare il Piano di Sviluppo Agricolo Integrale del Municipio Guanarito, degli stati Portuguesa, Barinas e Cojedes. 1.4.4.6 Avviare il Progetto di Sviluppo Integrale Socialista Asse Paguey-Santo domingo, municipio Barinas, stato di Barinas. 1.4.4.7 Avviare il Progetto Integrale di Sviluppo Agrario Socialista nell’Area di Influenza dell'Asse Biruaca Achaguas, negli stati di Apure e Guàrico. 1.4.5 Consolidare le reti di produzione e distribuzione di prodotti di consumo diretto e del sistema di lavorazione agro-industriale. 1.4.5.1 Avviare la costruzione dell'Impianto di Trasformazione del Latte Bovino “Dabajuro”, stato Falcón. 1.4.5.2 Avviare la costruzione e messa in funzione del Mattatoio Industriale “Mantecal”, n ello stato di Apure. 1.4.5.3 Avviare i lavori di costruzione, installazione, messa in funzione e ricostruzione di un Mattatoio Industriale nel municipio di Libertad, stato Anzoategui. 1.4.5.4 Terminare il progetto di Immagazzinamento di Cereali e Semi oleosi del Complesso Agro-Industriale Vuelvan Caras, stato Portuguesa. 1.4.5.5 Iniziare la costruzione di Locali di Immagazzinamento di Sementi negli stati di Portuguesa, Carabobo e Lara. 1.4.5.6 Avviare la costruzione di 14 Centri di Attività Peschiera a livello nazionale negli stati di Car abobo, Aragua, Apure, Falcón, Nueva Esparta, Sucre, Miranda e Portuguesa.

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1.4.6 Creare, rafforzare e sostenere i centri di distribuzione locali e nelle grandi città, per la vendita diretta e la distribuzione di prodotti di consumo diretto, garantendo l'accesso da parte della popolazione e una giusta remunerazione per il lavoro contadino, stimolando lo sviluppo del commercio di esportazione. 1.4.6.1 Espansione di reti di distribuzione socialista Mercal, PDVAL, Bicentenario, mercati municipal i e programmi di distribuzione gratuita.

1.4.6.2 Rafforzare e modernizzare il sistema di regolazione sociale e statale per combattere l'usura e la speculazione nell'acquisto e la distribuzione di cibo, dato il suo carattere fondamentale per la vita umana.

1.4.7 Consolidare l'apparato agro-industriale sotto il controllo socialista, garantendo almeno il 60% della capacità di immagazzinamento ed elaborazione di articoli base (cereali, semi oleosi, legumi, zucchero, latte e carne) e il 30% del resto degli alimenti. 1.4.7.1 Terminare il Complesso Industriale di Fabbriche di Macchine e Impianti per la lavorazione Agro -industriale e Attrezzatura per l’irrigazione “Fabbrica di Fabbriche” ad Anaco, stato di Anzoàtegui. 1.4.7.2 Concludere l'impianto incubatore di uova “Loma Larga”, dello stato di Anzoàtegui. 1.4.7.3 Costruire un Capannone per lo Stoccaggio dei Fertilizzanti a Morón, stato di Carabobo. 1.4.7.4 Consolidare i Nuclei di Allevamento e di Riproduzione di Galline e Polli negli stati di Anzoàtegui, Guarico e Portuguesa (Impresa Mista Avicola dell'Alba). 1.4.7.5 Installare il Tunnel di congelamento nell'impianto Produttivo di Pollame, situato nel comune di Carlos Arvelo dello stato Carabobo (Impresa Mista Avicola dell’Alba). 1.4.7.6 Costruire il Centro Genetico Josefa Camejo per la produzione di suini F1, di alta qualità genetica, situato nello stato di Falcón (Impresa Mista Suini dell’Alba). 1.4.7.7 Terminare l’Azienda Commerciale José Leonardo Chirino per suini F1, situata nello stato di Lara (J Impresa Mista Suini dell’Alba).

1.4.7.8 Costruire un Capannone Cantiere (PESCALBA).

1.4.7.9 Costruire la Fabbrica di Trattori Gran Nacional Pauny del Venezuela. Fase II. (Azienda di Meccanizzazione Peter Camejo), a El Sombrero, Guarico.

1.4.7.10 Creazione di quattro (04) Centri Tecnici Genetici Socialisti “Florentino” per bovini, situati negli stati Bolivar, Guàrico, Anzoàtegui e Cojades (INIA).

1.4.7.11 Completare la costruzione dell'Impianto Industriale Assemblaggio e Produzione di Mietitrebbie di Grani, Fase II (Azienda Meccanizzazione Peter Camejo), a Tinaco, stato di Cojedes. 1.4.7.12 Installare un Centro per il Miglioramento Genetico dei Gamberi, situato nel Sucre. 1.4.8 Sviluppo di un sistema di sostegno e incentivi per promuovere lo sviluppo degli scambi internazionali per l’esportazione dei prodotti agricoli. 1.4.8.1 Costituire imprese miste di esportazione con i paesi alleati, come la Cina, la Russia e l'Iran. 1.4.8.2 Sviluppare e attuare una politica di esportazione verso i paesi dei Caraibi e il Nord del Brasile. 1.4.8.3 Definire, nell’ambito del accordi internazionali e d’integrazione, politiche commerciali per la protezione dell’agricoltura nazionale.

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1.4.9 Stabilire meccanismi per esercitare la nuova istituzionalità rivoluzionaria, che garantiscano la partecipazione dei piccoli e medi produttori nelle decisioni in materia di allevamento agricolo, attraverso i consigli dei contadini e le reti di produttori e produttrici liberi e associati. 1.4.10 Promuovere modelli di produzione diversificati, dall’agricoltura familiare, contadina, urbana, peri -urbana e indigena, recuperando, validando e divulgando modelli tradizionali e sostenibi li di produzione per garantire almeno un 50% del volume della produzione totale. 1.4.10.1 Promuovere l'innovazione e la produzione di complementi tecnologici per l'agricoltura di piccola scala, aumentando i tassi di efficienza e produttività. 1.4.10.2 Incoraggiare l'organizzazione e la formazione del potere popolare e le forme collettive per lo sviluppo di processi produttivi a livello locale, attraverso la diffusione delle scuole e dei corsi di formazione quadri. 1.4.10.3 Promuovere lo sviluppo e l'utilizzo delle tecnologie a basso input, riducendo le emissioni nocive per l'ambiente. 1.4.11 Promuovere modelli di produzione diversificati, dall’agricoltura familiare, contadina, urbana, peri -urbana e indigena, recuperando, validando e divulgando modelli tradizionali e sostenibili di produzione per garantire almeno un 50% del volume della produzione totale. 1.4.11.1 Promuovere l'innovazione e la produzione di complementi tecnologici per l’agricoltura di piccola scala, aumentando i tassi di efficienza e produttività. 1.4.11.2 Incoraggiare l’organizzazione e la formazione del potere popolare e le forme collettive per lo sviluppo di processi produttivi a livello locale, attraverso la diffusione delle scuole e dei corsi di formazione quadri. 1.4.11.3 Promuovere l'innovazione e la produzione di complementi tecnologici per l’agr icoltura di piccola scala, aumentando i tassi di efficienza e produttività. [1.5 Sviluppare la nostra capacità scientifica e tecnologica in funzione delle necessità del popolo.] 1.5.1 Consolidare uno stile scientifico, tecnologico e innovatore con caratteristiche trasformatrici, differenti, creative e profondamente dinamiche, garanti dell’indipendenza e della sovranità economica. Questa iniziativa sarà orientata alla valorizzazione delle potenzialità e delle capacità nazionali, in modo da riconoscer e i diversi attori, le forme di organizzazione e le dinamiche del processo di generazione di conoscenza, contribuendo così alla costruzione del Modello di Produzione Socialista, al rafforzamento dell’Etica Socialista e alla soddisfazione effettiva delle esigenze del popolo venezuelano. 1.5.1.1 Sviluppare un’attività scientifica, tecnologica e d’innovazione, associata direttamente alla struttura produttiva nazionale, che consenta la costruzione delle condizioni necessarie per realizzare la sovranità economica e l’indipendenza tecnologica, come un requisito indispensabile per la soddisfazione effettiva dei bisogni sociali. Questa linea guida deve essere sviluppata attraverso la formulazione ed esecuzione di progetti interdisciplinari strutturanti, la generazione di conoscenza scientifica, tecnologica e innovativa che risponda direttamente ai problemi specifici del settore produttivo nazionale, incoraggiando lo sviluppo di processi di scalata industriale, orientati all’utilizzazione delle potenzialità, con il trasferime nto effettivo di tecnologia. Si creerà una Rete Nazionale di Parchi Tecnologici per lo sviluppo e l’applicazione della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione in queste aree tematiche e nei Parchi Industriali in generale. 1.5.1.2 Rafforzare e indirizzare l’attività scientifica, tecnologica e d’innovazione verso l'uso effettivo delle potenzialità e capacità di sviluppo sostenibile e la soddisfazione dei bisogni sociali, orientando la ricerca verso aree strategiche definite come prioritarie per la soluzione dei problemi sociali. Sarà promossa la creazione di cellule d’innovazione associate a unità socio -produttive in comunità organizzate, usando, a tale

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scopo, la costruzione di reti nazionali e regionali di cooperazione scientifico -tecnologica, per rafforzare le capacità del Sistema Nazionale della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione. 1.5.1.3 Garantire l’accesso tempestivo e l'uso corretto delle telecomunicazioni e delle tecnologie dell'informazione, attraverso lo sviluppo dell’infrastruttura necessaria, come anche delle applicazioni informatiche, con un senso critico e in risposta ai bisogni sociali e di diffusione. Saranno generati contenuti basati sui valori nazionali, multietnici e pluriculturali dei nostri popoli, ma sa ranno anche facilitati i principi intrinseci al Socialismo Bolivariano. 1.5.1.4 Promuovere la formazione scientifica, il lavoro e la produzione, come sostegno al progresso della rivoluzione scientifica e tecnologica, attraverso la formazione che colleghi la scienz a e la tecnologia con la produzione e il lavoro in forme organizzative di costruzione della conoscenza scientifica e della sua diffusione dal collettivo, come pure dalle diverse istituzioni e organizzazioni del Sistema Educativo Nazionale. A tale scopo, si promuoverà il consolidamento degli spazi di partecipazione dei cittadini alla gestione pubblica delle aree tematiche e territoriali, relative alla scienza, alla tecnologia e all’innovazione. 1.5.2 Rafforzare la diffusione dell’infrastruttura educativa del paese , nei centri universitari, tecnici, medi e per la formazione professionale emancipatrice, come anche l'associazione diretta dell’infra -struttura di formazione e innovazione del parco produttivo, sia direttamente nelle unità di produzione come nei parchi industriali, creati nella strategia di transizione del tessuto produttivo. 1.5.2.1 Aggiornare e indirizzare i programmi formativi verso le necessità e richieste del sistema produttivo nazionale, con lo scopo di garantire la formazione tecnica, professionale e occupa zionale del lavoro, incoraggiando a ogni sforzo i valori patriottici e il senso critico nell’organizzazione del lavoro emancipatore. 1.5.2.2 Promuovere il programma Scuola in Fabbrica (o nell’unità produttiva), con lo scopo non solo di migliorare i livelli di preparazione al lavoro, ma anche la cultura dello stesso, l’organizzazione in Consigli Operai e il Punto e Cerchio come elementi sostanziali della trasformazione del modello produttivo. 1.5.3 Garantire le condizioni che permettano alle organizzazioni e a tutte l e persone sul territorio nazionale l’accesso alla comunicazione ed etica, allo scopo di contribuire alla soddisfazione delle necessità, come anche alla formazione dell’uso, della creazione e della diffusione di contenuti per il buon vivere del nostro popolo. [1.6 Rafforzare il potere della difesa nazionale per proteggere l’indipendenza e la sovranità, assicurando le risorse e la ricchezza del nostro paese per le generazioni future.]

1.6.1 Aumentare la capacità di difesa del paese con il consolidamento e il rilanc io della redistribuzione territoriale delle Forze Armate Nazionali Bolivariane. 1.6.1.1 Tenere aggiornati i Piani di Difesa Territoriale e Difesa Globale adattati alle caratteristiche geo -strategiche e socio-politiche della nostra Patria. 1.6.1.2 Aumentare l'attività operativa militare ai confini del nostro paese allo scopo di controllare e neutralizzare il crimine transnazionale, come anche l'azione di gruppi forieri di violenza in vista della difesa del nostro territorio. 1.6.1.3 Effettuare i processi di creazione, ristrutturazione, riequipaggiamento e ricollocazione delle unità militari, tenendo conto delle esigenze di Difesa Integrata della Patria e della sua sovranità. 1.6.1.4 Preparare il paese a una Difesa Integrale che copra tutte le istanze del Potere Pubblico dello S tato, insieme al Popolo e alle Forze Armate Nazionali Bolivariane. 1.6.1.5 Aumentare la partecipazione attiva del popolo al consolidamento dell'unione civile -militare.

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1.6.2 Rafforzare e migliorare il sistema di Intelligence e Contro-intelligence Militare per la Difesa Integrale della Patria. 1.6.2.1 Consolidare il Sistema Territoriale di Intelligence e Contro -intelligence Militare. 1.6.2.2 Aumentare in maniera sistematica la ricerca di informazioni utili per la sicurezza e la difesa della Patria. 1.6.2.3 Aggiornare e adeguare i piani di studio in materia di intelligence e contro -intelligence, in accordo con il Pensiero Militare Bolivariano. 1.6.2.4 Incoraggiare l'adozione del quadro giuridico necessario a sviluppare le aree di intelligence e contro - intelligence delle nostre Forze Armate Nazionali Bolivariane. 1.6.3 Rafforzare la Milizia Nazionale Bolivariana. 1.6.3.1 Aumentare lo sviluppo della Milizia territoriale al fine di garantire le forze necessarie per la Difesa Integrale della Patria. 1.6.3.2 Aumentare e consolidare l'impiego della Milizia in funzioni di supporto allo sviluppo nazionale. 1.6.3.3 Promuovere e rafforzare la creazione dei Corpi Combattenti in tutte le strutture dello Stato Venezuelano. 1.6.3.4 Rafforzare e incrementare l'adesione di sempre nuovi connazionali alla Milizi a Nazionale Bolivariana. 1.6.3.5 Progettare strategie per assicurare la partecipazione del popolo, in modo da garantire la lotta in qualunque circostanza, per quanto avversa. 1.6.4 Aumentare e mantenere l’Efficienza Operativa Nazionale delle Forze Armate Bolivariane per la Difesa Integrale della Patria. 1.6.4.1 Modernizzare, conservare, archiviare e mantenere le apparecchiature e i sistemi di arma delle Forze Armate Nazionali Bolivariane. 1.6.4.2 Rafforzare il sistema di supporto logistico e di salute militare delle nostre Forze Armate Nazionali Bolivariane. 1.6.4.3 Aumentare le riserve di materiali, impianti ed attrezzature per sostenere la Difesa Integrale della Patria. 1.6.4.4 Aumentare l'acquisizione dei sistemi di arma e dei materiali per la dotazione delle unità.

[2. - Continuare a costruire il socialismo bolivariano del XXI secolo in Venezuela, in alternativa al sistema capitalistico selvaggio e distruttivo e garantendo così, per il nostro popolo, la “più alta sicurezza sociale possibile, la più alta stabilità politica possibile e la maggiore fe licità possibile”. 2.1 Trasformazione del sistema economico capitalista, in funzione della transizione al socialismo bolivariano superando il modello rentista petrolifero, in favore del modello economico produttivo socialista.]

2.1.1 Promuovere nuove forme di organizzazione della produzione che mettano al servizio della società i mezzi di produzione e promuovano la generazione di tessuto produttivo all’interno di un nuovo metabolismo volto alla transizione al socialismo.

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2.1.1.1 Introdurre nuovi schemi produttivi tendenti al socialismo, che irradino tutt’intorno rapporti di produzione e di scambio complementari e solidari, nello stesso tempo in cui costituiscono tessuti produttivi supportanti un nuovo metabolismo. Questi innesti produttivi manterr anno politiche di associazione tra di loro in forme conglomerate, in modo da moltiplicare la propria scala. 2.1.1.2 Promuovere la democratizzazione dei mezzi di produzione e stimolare nuove forme di articolazione della proprietà, ponendole al servizio della società. 2.1.1.3 Rafforzare la pianificazione centrale e il sistema di bilancio per lo sviluppo e la guida delle catene strategiche della nazione. 2.1.2 Ampliare e integrare le catene produttive, orientandole verso la soddisfazione dei bisogni sociali in vista della costruzione del socialismo. 2.1.2.1 Generare un sistema di integrazione delle reti di produzione, che permetta di articolare la catena di valore delle materie prime, diversificando la produzione, in vista della soddisfazione dei bisogni sociali della popolazione. 2.1.2.2 Migliorare l’apparato produttivo nazionale, aggiornandolo tecnologicamente e fornendogli la base materiale per articolarlo sul nuovo modello, in vista della costruzione del socialismo. 2.1.2.3 Rafforzare i settori produttivi in cui il paese presenta vantaggi compa rativi, indirizzando il surplus come una base economica alternativa al modello mono-esportatore. 2.1.2.4 Stabilire un sistema di parchi industriali per il rafforzamento tematico delle catene produttive e l’articolazione del tessuto industriale nazionale, che comprenda strutture logistiche, formazione, tecnologia e un sistema di distribuzione di complementi e prodotti con prezzi giusti. 2.1.3 Sviluppare modelli di gestione delle unità produttive includenti, partecipativi verso i lavoratori e lavoratrici, in linea con le politiche nazionali, così come una cultura del lavoro che si opponga al rentismo petrolifero, disarticolando la struttura oligopolistica e monopolistica esistente. 2.1.3.1 Costruire una cultura del lavoro che si opponga al rentismo, mediante la promozione della formazione a partire dalla pratica del lavoro, la consapevolezza del lavoratore e della lavoratrice, in quanto soggetti attivi del processo di trasformazione e di partecipazione democratica del lavoro, in vista del supremo interesse nazionale. 2.1.3.2 Promuovere un nuovo modello di gestione delle unità di produzione - nelle unità di proprietà sociale diretta e indiretta - efficiente, sostenibile e che generi il ritorno sociale o economico del processo di produzione in vista del supremo interesse nazionale. 2.1.3.3 Sviluppare un sistema di incentivi per la promozione delle piccole e medie imprese private, imprese associate in una cornice di massima corresponsabilità sociale dell’apparato produttivo, riconoscendo il lavoro degli uomini e delle donne imprenditrici. 2.1.3.4 Contribuire ad aumentare il benessere socio-economico in cui si insediano le unità produttive, con una politica di punto e cerchio, consentendo la partecipazione popolare nei processi sociali ed economici, come anche di controllo sociale. Le unità di maggior scala promuoveranno la diffusione di complementi su scala comunale, allo scopo di cooperare alla soddisfazione dei bisogni delle nostre comunità. 2.1.4 Rafforzare il sistema di distribuzione diretta, alternativa, dei complementi e prodotti, aggredendo la Speculazione propria del capitalismo. 2.1.4.1 Creare e rafforzare reti di distribuzione statali, comunali e miste, che rappresentano valide alternative di distribuzione e di risparmio diretto per il pubblico sui beni di consumo finali e intermedi.

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2.1.4.2 Promuovere sistemi di trasporto e distribuzione, che tendano al flusso diretto di merci dalle unità di produzione al consumatore, centri di riserva o unità di produzione intermedie. [2.2 Costruire una società egualitaria e giusta. Per il periodo 2013-2019, ci poniamo la sfida di approfondire la Rivoluzione Bolivariana in ciò che costituisce la sua essenza: la giustizia sociale. La continuità della rivoluzione deve garantire l'irreversibilità del processo per quanto riguarda i progress i nel campo dei diritti umani; le condizioni che rendano impossibile il ritorno alla povertà, le condizioni che hanno determinato l’approfondimento della lotta contro le disuguaglianze sociali; tutto ciò che ha permesso di andare avanti nella liberazione del popolo; il protagonismo partecipativo della popolazione nelle missioni sociali. Portare avanti l’obiettivo di costruire una società giusta ed egualitaria significa avanzare nel percorso verso il socialismo, significa un futuro fatto di condizioni di vita gratificanti, costruite con lo stesso popolo come soggetto. In questa nuova fase, continuare a costruire una società egualitaria e giusta è sinonimo di sviluppo di un sistema di prevenzione, protezione e sicurezza sociale che deve acquisire una nuova qualità politica nel diventare lo strumento più potente del vivere vivendo, come condizione di liberazione, indipendenza e sovranità del popolo venezuelano in transizione verso il socialismo. Ciò richiede di avanzare straordinariamente nei processi che suppongono una trasformazione sociale radicale, gli stessi che sono obiettivi strategici per la rivoluzione.] 2.2.1 Approfondire la spinta alla trasformazione delle relazioni essenziali del popolo con la natura, con lo Stato, con la società, con il processo di produzione e con il pensiero. 2.2.1.1 Promozione delle relazioni socialiste tra i lavoratori e le lavoratrici con il processo di produzione. 2.2.1.2 Garantire lo sviluppo fisico, cognitivo, morale e un ambiente di lavoro sano e sicuro, con condizioni di lavoro e di sicurezza sociale accettabili. 2.2.1.3 Superare le relazioni di produzione che si presentano sotto la forma di lavoro salariato. 2.2.1.4 Garantire la formazione collettiva sul posto di lavoro, assicurando la sua integrazione nel lavoro produttivo, solidale e liberatore. 2.2.1.5 Garantire prestazioni basilari relative alla contingenze di vecchiaia, infortunio, disabilità, invalidità, pensionamento e disoccupazione, prestazioni tutte relazionate al mercato del lavoro. 2.2.1.6 Promuovere l'armonizzazione del lavoro e della vita familiare. 2.2.1.7 Rafforzare i valori che tutelano l'identità, costruiscono la sovranità e la difesa della patria, a partire dal benessere fisico, spirituale e intellettivo e dal riconoscimento del nostro patrimonio culturale e naturale. 2.2.1.8 Aumentare costantemente la produzione e distribuzione di beni culturali a livello nazionale, attraverso la produzione di oltre 15.000.000 copie del Sistema Massivo di riviste (2.500.000 per anno) e con l'aumento della produzione di libri del 200%. 2.2.1.9 Aumentare l'infrastruttura culturale a disposizione del popolo, con la costruzione di 336 Sale di Libri - Lettura, una per ogni comune con libri, tavoli, sedie e mobili per la lettura. 2.2.1.10 Promuovere le espressioni culturali del paese. 2.2.1.11 Promuovere reti di organizzazioni comunitarie culturali di base. 2.2.1.12 Ampliare la Rete di Intellettuali e Artisti e moltiplicare gli accordi di cooperazione culturale per la produzione di beni e servizi.

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2.2.1.13 Rafforzare il protagonismo popolare nelle manifestazioni culturali e sportive, centrato sulla creazione di una consapevolezza generatrice di trasformazioni volte alle costruzione del socialismo. 2.2.1.14 Universalizzare la sicurezza sociale per gli artisti, i cultori e i creativi.

2.2.1.15 Potenziare le Espressioni Culturali Liberatrici.

2.2.1.16 Rendere visibile l'identità storico-comunitaria (Missione Cultura Corazón Adentro).

2.2.1.17 Promuovere convenzioni interculturali di integrazione. 2.2.1.18 Estensione delle condizioni che garantiscano i diritti di tutte le persone, il rispetto della diversità sociale, giuridica, fisica, di età e culturale presente in individui o gruppi. 2.2.1.19 Migliorare l’Habitat e l’Infrastruttura dei popoli indigeni. 2.2.1.20 Accelerare la demarcazione territoriale dei loro spazi, attraverso la fornitura di titoli di proprietà delle terre alle comunità indigene e fornendo a ogni famiglia indigena in situazione di vulnerabilità un’abitazione degna, rispettando le loro opzioni culturali. 2.2.1.21 Promuovere la formazione, l’abilitazione e il finanziamento di unità socio -produttive, con il rafforzamento di 2345 consigli comunali e Municipi socialisti indigeni mediante il finanziamento di progetti, rispettando le loro pratiche e le forme di organizzazione tradizionale. 2.2.1.22 Espandere la presenza delle Missioni e Grandi Missioni Socialiste presso le comunità indigene, riconoscendo e rispettando la loro cultura e tradizioni. 2.2.1.23 Rafforzare l’eguaglianza di genere con valori socialisti. 2.2.1.24 Approfondire la partecipazione politica e il protagonismo delle donne al Potere Popolare. 2.2.1.25 Incoraggiare una cultura economica produttiva, solidale, a base socialista, con l'inclusione di tutti coloro che sono in età produttiva e che ne promuova l'integrazione nel sistema produttivo nazionale. 2.2.1.26 Incoraggiare l'etica socialista negli spazi ricreativi per i giovani, orientati alla pace, alle pratiche sportive e alla convivenza comune, formando 900.000 giovani in programmi ricreativi e sportivi e incorporando la partecipazione di 5,2 milioni di giovani in programmi per l’uso del tempo libero. 2.2.1.27 Promuovere spazi di formazione integrale, con il volontariato indirizzato a giovani in situazioni di vulnerabilità, prevedendo un’attenzione a 4.000.000 di giovani, attraverso la formazione di 400.000 giovani alla prevenzione dei fattori di vulnerabilità. 2.2.1.28 Rafforzare l'organizzazione e protagonismo partecipativo dei giovani, con la costruzione di oltre 3000 Consigli del Potere Popolare Giovanile. 2.2.1.29 Avanzare nella trasformazione sociale del detenuto attraverso l’integrazione di familiari, consigli comunali, organizzazioni sociali e qualsiasi altra forma di organizzazione, nelle questioni rilevanti in campo penitenziario. 2.2.1.30 Combattere l'impunità, il ritardo processuale della pena e di altri benefici, in coordinamento con il Procuratore Generale, la Difesa Pubblica e il Potere Giudiziario. 2.2.1.31 Migliorare e costruire infrastrutture per le Comunità Penitenziarie. 2.2.1.32 Promuovere Comunità Penitenziarie di produzione socialista.

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2.2.1.33 Generare alternative per il compimento della pena. 2.2.1.34 Creare le condizioni per il sostegno post-penitenziario: rifiuto della diffusione del casellario giudiziario e inserimento nei programmi Socio-Educativi e di Lavoro. 2.2.1.35 Approfondire l’azione educativa e di comunicazione, in funzione del consolidamento dei valori e principi dello Stato democratico e sociale di diritto e di giustizia, previsto dalla Costituzione della Repubblica Bolivariana del Venezuela e l’ampliamento della coscienza per la tutela ambientale come requisito per preservare la vita del pianeta. 2.2.1.36 Sviluppare una politica globale di protezione e divulgazione scientifica per quanto riguarda la biodiversità del nostro paese, specificamente quella che si trova nei nostri Parchi, così come nelle riserve d'acqua del nostro paese per tutto ciò che rappresentano per il pianeta. 2.2.1.37 Approfondire le condizioni per generare una cultura della ricreazione e della pratica sportiva liberatrice, ambientalista e coesiva intorno ai valori del paese, in maniera da liberare la coscienza, la pace e l’armonia sociale. 2.2.1.38 Approfondire la diffusione di massa dello sport. 2.2.1.39 Stabilire il Fondo Nazionale dello Sport, dell’Attività Fisica e dell’Educa zione Fisica per promuovere la diffusione di massa dello sport. 2.2.1.40 Ampliare le infrastrutture della Missione Barrio Adentro Deportivo a livello circoscrizionale e di tutti gli spazi sportivi. 2.2.1.41 Rafforzare lo Sport di Alto Rendimento, con il supporto integrale all'atleta da alte prestazioni e agli sportivi; sviluppo della medicina e delle scienze applicate allo sport di alto rendimento; sviluppo di Centri di Alto Rendimento e della Scuola Nazionale dei Talenti Sportivi. 2.2.1.42 Contribuire alla pratica sistematica, mass iva e diversificata dell’attività fisica nelle comunità e negli spazi pubblici, attraverso la formazione indirizzata all’attività fisica nel Sistema. 2.2.1.43 Educativo Bolivariano. 2.2.2 Approfondire le condizioni che assicurino alla famiglia venezuelana, la maggiore qu ota di sicurezza sociale e suprema felicità, a partire dai valori e dai principi del rispetto, dell’uguaglianza, della solidarietà, della corresponsabilità, inquadrate nella giustizia sociale come essenza della costruzione del socialismo. 2.2.2.1 Rafforzare la lotta contro le determinanti delle condizioni di disuguaglianza che devono essere eliminate per sradicare la povertà estrema. 2.2.2.2 Eliminare la povertà estrema, in base al reddito (povertà estrema 0).

2.2.2.3 Continuare a ridurre la povertà generale.

2.2.2.4 Ridurre il numero di persone in situazione di vulnerabilità.

2.2.2.5 Fare sì che il Venezuela rimanga l’aula più grande del mondo, attraverso l’approfondimento e l'ampliamento delle condizioni di ingresso, di prosecuzione e di uscita che garantiscano il diritto all'istruzione di base per tutti e tutte, allo scopo di formare i cittadini e le cittadine di cui la repubblica ha bisogno. 2.2.2.6 Estendere la copertura della matricola scolastica a tutta la popolazione, con l'accento sulle popolazioni escluse; come segue: a - Stadio di maternità: aumentare le iscrizioni dal 13% al 40%; b -

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Prescolare: universalizzare l’iscrizione fino a una copertura del 100%; c - Livello primario: rafforzare l'universalizzazione, aumentando fino al 100% della popolazione oggetto ; d - Istruzione secondaria generale: aumentare le iscrizioni fino al 100%, per portare l’intera popolazione a un livello di istruzione non inferiore all’istruzione media generale o tecnica secondaria; e - Aumentare il livello di scolarità a livello tecnico del 40%. 2.2.2.7 Sviluppare l’educazione interculturale bilingue. 2.2.2.8 Espandere le infrastrutture e le attrezzature della scuola e dello sport, garantire la continuità di integrazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nel processo educativo. 2.2.2.9 Adattamento del sistema educativo al modello di produzione. 2.2.2.10 Rafforzare e incoraggiare la ricerca nel processo educativo. 2.2.2.11 Consolidamento della trasformazione dell’università intorno alla formazione integrale, alla produzione intellettuale e all’inter-dipendenza sociale, i quali garantiscono lo sviluppo delle potenzialità creative e della capacità risolutiva di fronte ai problemi prioritari del paese e agli obiettivi strategici del Progetto Nazionale Simón Bolivar. 2.2.2.12 Consolidare il diritto costituzionale all'istruzione universitaria per tutte e tutti, rafforzando l’ingresso, la prosecuzione e l’uscita, mediante l’aumento di un 90% dell’inserimento dei giovani diplomati nel sistema di istruzione universitaria. 2.2.2.13 Approfondire le politiche di territori al i zzazi one e di pertinenza di gestione per lo sviluppo della formazione universitaria, attraverso l'aumento dell’iscrizione municipalizzata del 60%, insieme alle Missioni Sucre e Alma Mater. 2.2.2.14 Sviluppare programmi e progetti di formazione-ricerca, dando risposta ai bisogni e alle potenzialità produttive necessarie allo sviluppo del paese. 2.2.2.15 Ampliare la capacità scientifica e tecnologica e umanistica per garantire la sicurezza e la sovranità nella produzione di complementi materiali, come anche la produzione teorico -metodologica e artistica, necessarie al vivere bene, attraverso l’aumento del 70% dei finanziamenti alla ricerca e all’innovazione, orientate a progetti che siano base per la felicità della popolazione. 2.2.2.16 Garantire la salute della popolazione, attraverso il consolidamento della salute pubblica nazionale sulla base dell'approfondimento di Barrio Adentro, il Potere Popolare e l’articolazione di tutti i livelli e ambiti del sistema di protezione, promozione, prevenzione e attenzione integrale alla salute individuale e collettiva. Si prevede: a - Aumentare del 100% la copertura di assistenza sanitaria integrale della popolazione, nelle cure primarie con Barrio Adentro I e II, e con le cure specializzate con Barrio Adentro III e IV; b -: Ridurre la mortalità materna del 37,3 per ogni 100.000 nati vivi. Ridurre la mortalità dei bambini sotto i 5 anni alla cifra di 11,7 per ogni 1.000 nati vivi. 2.2.2.17 Consolidare la nuova istituzionalità del Sistema Pubblico Nazionale di Salute basato su Barrio Adentro come asse integratore della rete unica di servizi, con gestione unica, finanziamento garantito, sviluppo sovrano della scienza e della tecnologia, talento umano di livello e internazionalmente solidale. 2.2.2.18 Garantire una dieta sana e una corretta alimentazione per tutto il ciclo della vita, in conformità con i mandati costituzionali sulla Salute, la Sovranità e la Sicurezza Alimentare, con l’aumento della prevalenza dell’Allattamento Materno Esclusivo (AME) di un 70%.

2.2.2.19 Promozione di territori sociali che rafforzino la convivenza solidale e la sicurezza pubblica nel quotidiano della famiglia e della comunità, come anche il superamento di rischi controllabili.

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2.2.2.20 Assicurare alla popolazione ambienti che favoriscano l'attività fisica, la ricreazione, la cultura e lo sport nei centri educativi, lavorativi e residenziali, per favorire la riduzione del 12% della percentuale della popolazione di 7-14 anni in sovrappeso (peso-altezza) e ridurre la sedentarietà del 50%.

2.2.2.21 Promuovere il protagonismo partecipativo del Potere Popolare negli spazi di articolazione intersettoriale e nelle istanze istituzionali volte alla promozione della qualità della vita e della salute, attraverso: a -Aumento degli abilitati in diverse professioni integrati nel Sistema Pubblico Nazionale di Salute, quota 80.000 laureati; b. - Aumento del 100% della partecipazione degli organi del Potere Popolare nella pianificazione, attuazione, monitoraggio e valutazione delle azioni sanitarie nelle A ree di Salute Integrale Comunitaria; c - Portare a 25.000 il numero di organizzazioni popolari per la salute, Comitati per la Salute - Consigli Comunali.

2.2.2.22 Consolidare la capacità sovrana e l’indipendenza scientifica e tecnologica per produrre e garantire la disponibilità del talento umano e le risorse scientifico-tecnologiche e i complementi necessari alla salute della popolazione, con l’aumento della percentuale di farmaci essenziali di produzione locale del 40% e l'aumento del 60% della produzione locale di complementi richiesti dal Sistema Sanitario Nazionale.

2.2.2.23 Approfondire e ampliare le condizioni per garantire la sicurezza e la sovranità alimentare. 2.2.2.24 Rafforzare la produzione nazionale in nuove aree o in aree in cui la produzione interna è relativamente debole, fino a coprire il 30% della domanda interna nel settore dei grassi e il 50% in quello dei derivati del latte.

2.2.2.25 Migliorare le capacità produttive e di distribuzione, attraverso l'estensione e la manutenzione della Flotta Mercantile, fino a coprire il 40% della distribuzione quotidiana della Rete Mercal.

2.2.2.26 Ampliare i centri di raccolta e di vendita dei prodotti, con l' espansione di un 50% delle reti di areperas, panetterie e macellerie del Venezuela.

2.2.2.27 Consolidare le case di approvvigionamento, in quanto centri di formazione e assistenza nutrizionale, attraverso l’adeguamento e la trasformazione di 4.500 Case per l'Alimen tazione in centri di formazione e attenzione nutrizionale.

2.2.2.28 Consolidare e ampliare la rete di Farmacie Popolari in tutto il territorio nazionale. 2.2.2.29 Realizzare infrastrutture orientate alla costruzione, al miglioramento e all'adeguamento di impianti industriali per aumentare la capacità produttiva degli impianti di trasformazione, degli impianti di imballaggio (capacità operativa e di elaborazione), dei siti di stoccaggio (Portata a secco e a freddo) e delle linee di produzione, tra gli altri.

2.2.2.30 Formare ed educare la popolazione, affinché la popolazione riesca ad adattare le proprie abitudini alimentari e i modelli di consumo. L’obiettivo è trasformare le mense dell’Istituto Nazionale della Nutrizione e quelle della Fondazione Programma Alimenti Strategici (FUNDAPROAL) in centri permanenti di formazione nell’ambito della Missione Sapere e Lavoro.

2.2.2.31 Prevenire e controllare le carenze di micronutrienti e la promozione della sicurezza alimentare delle famiglie.

2.2.2.32 Ampliare le azioni per l'inserimento e l’attivazione socio-produttiva delle famiglie, a partire dalla proprietà sociale, la creazione di reti socio-produttive comunitarie, di unità familiari e di gruppi di interscambio solidale e di associazione per il lavoro e la formazione pertinente.

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2.2.2.33 Sviluppare il Sistema Economico Comunitario con le distinte forme di organizzazione socio -produttiva: imprese di proprietà sociale, unità familiari, gruppi di interscambio solidale e altre forme associative indirizzate al lavoro.

2.2.2.34 Rafforzare la base sociale del sistema di economia comunale. Processi di trasferimento di imprese di proprietà sociale indiretta a istanze del Potere Popolare e il finanziamento auto -sostenibile.

2.2.2.35 Sviluppare il Potere Popolare nelle imprese di proprietà soc iale indiretta. Istituzione dei Consigli dei Lavoratori e Lavoratrici nelle imprese di proprietà sociale indiretta.

2.2.2.36 Sviluppare istanze di coordinamento tra i Consigli Comunali e i Consigli dei Lavoratori e Lavoratrici delle imprese di proprietà sociale diretta.

2.2.3 Consolidare le Grandi Missioni Socialiste come strumento rivoluzionario di livello superiore che permetta progredire nella costruzione della giustizia sociale, come è stato fatto con la Grande Missione “Figli del Venezuela” e la Grande Missione “Maggiore Amore”.

2.2.3.1 Completare il processo di ridimensionamento delle missioni, alla luce della realizzazione degli obiettivi per i quali sono state create o per affrontare nuove sfide.

2.2.3.2 Creare nuove grandi missioni in aree, temi o problemi con priorità sintonizzate sugli obiettivi strategici.

2.2.3.3 Sviluppare, dalle missioni di grandi dimensioni, sistemi di accompagnamento su base territoriale, per trasformare la vita delle famiglie e delle comunità in situazione di povertà.

2.2.3.4 Garantire sistemi di finanziamento per la sostenibilità delle missioni e delle Grandi Missioni Socialiste.

[2.3 Consolidare e ampliare il potere del popolo e la democrazia socialista. Raggiungere la piena sovranità, come garanzia di irreversibilità del progetto bolivariano è lo scopo centra le dell'esercizio del potere da parte del popolo cosciente e organizzato. La formazione e lo sviluppo di nuove istanze di partecipazione popolare danno conto di come la Rivoluzione Bolivariana avanzi consolidando l'egemonia e il controllo dell’orientamento politico, sociale, economica e culturale della nazione. Il potere che era stato sequestrato dall’oligarchia è in corso di restituzione al popolo, che, di battaglia in battaglia e di vittoria in vittoria, ha aumentato la sua complessità organizzativa.]

2.3.1 Garantire il protagonismo partecipativo del popolo organizzato negli ambiti della formazione, della trasformazione del modello economico produttivo, della prevenzione e della protezione sociale a partire dalle nuove istanze di partecipazione popolare, come i consigli comunali, le organizzazioni di donne, giovani e adolescenti, indigeni, afrodiscendenti, studenti, lavoratori e lavoratrici, contadini e contadine, motorizzati, professionisti, piccoli e medi produttori e commercianti, popolazione di genere eter ogeneo, trasportatori, coltivatori, ambientalisti, movimenti di coloni tra i molti altri e altre, negli ambiti della formazione.

2.3.1.1 Accelerare la promozione della partecipazione popolare nei sistemi comunali di aggregazione: Consigli Comunali, Sale di Battaglia Sociale, Comuni Socialisti, Città Comunali, Federazioni e Confederazioni Comunali, per il rafforzamento delle capacità locali di azione su questioni territoriali, politiche, economiche, sociali, culturali, ecologiche e di sicurezza e difesa della sovran ità nazionale.

2.3.1.2 Dal 2013-2016: sarà promossa l’organizzazione di 21.004 Consigli Comunali che coinvolgerà 8.821.296 di venezuelani (raggiungendo la copertura completa della popolazione venezuelana). Dal 2017 -2019: Sarà promossa l'organizzazione di 2699 Consigli Comunali annuali (considerando il tasso di crescita

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annuale della popolazione al 1,7%, il che significa che nel 2019 sarà raggiunta una popolazione totale di 30.550.479 di abitanti).

2.3.1.3 Si promuoverà l'aggregazione e la conformazione di 250 Sale di Battaglia Sociali ogni anno con riferimento alla media per sala costituita nei 4 anni di esistenza di tale politica, in questo senso, rimarrà il principio di promozione dell’istanza come figura politica complementare per raggiu ngere l’aggregazione dei Consigli Comunali e lo sviluppo di piani integrati per la gestione comunale per conseguire la trasformazione delle condizioni materiali e spirituali.

2.3.1.4 Il consolidamento e l’accompagnamento del Potere Popolare nel periodo 2013 -2019 rafforzerà la formazione delle 3.000 Comuni socialiste, considerando una crescita annuale di circa 450 Comuni, secondo le caratteristiche degli assi di sviluppo demografico territoriale. Queste comuni raggruppate in 39.000 consigli comunali dove saranno protagoniste 4.680.000 famiglie, che rappresentano 21.060.000 cittadini. Circa il 68% dei venezuelani dell’anno 2019 (30.550.479) vivranno in sottosistemi di aggregazione delle Comuni.

2.3.2 Garantire il trasferimento delle competenze relative alla gestione e ammin istrazione del pubblico dalle istanze istituzionali, regionali e locali alle comunità organizzate, le organizzazioni di base e altre istanze del potere popolare, in quanto linea strategica di restituzione piena del potere al popolo sovrano.

2.3.2.1 Raggiungere il consolidamento di un sistema di articolazione tra le diverse istanze del Potere Popolare con il fine di andare oltre le azioni locali verso il regionale e il nazionale in direzione della costruzione di un sottosistema di Comuni, Distretti Motore di Svilupp o e Assi di Sviluppo Territoriali, coerentemente con il potenziale del patrimonio territoriale e culturale degli abitanti di ogni località, in armonia e coerenza con i Piani Strategici di Sviluppo Nazione.

2.3.2.2 Introdurre il concetto di responsabilità relativa al processo di pianificazione delle comunità, regionale e territoriale, incoraggiando la partecipazione responsabile dell’organizzazione popolare nello studio, per l’elaborazione di orientamenti e azioni di sviluppo strategico, progetti, lavori e servizi n elle comunità e nelle regioni.

2.3.2.3 Consolidare tracce di 24 Unità di Accompagnamento Tecnico Integrale (uno per Stato), con gruppi multidisciplinari per garantire una gestione comunale efficace ed efficiente allo scopo di rafforzare la politica di accompagnamento tecnico integrale al Potere Popolare nell’esercizio della gestione comunitaria.

2.3.2.4 Istituire un Corpo di Ispettori composto da 4.500 professionisti e tecnici nell'ambito di un programma di formazione socio-politica e tecnico-produttiva permanente, sviluppato dalla Scuola per Rafforzamento del Potere Popolare.

2.3.2.5 Promuovere l'organizzazione e garantire il corretto funzionamento delle Unità di Contraloria Social dei 29.101 Consigli Comunali che saranno promossi nel periodo 2013 -2019, per promuovere l'esercizio della Contraloria e del controllo sociale in tutte le aree del lavoro comunitario come garanzia per il raggiungimento degli obiettivi strategici e la soddisfazione delle esigenze degli abitanti delle comunità organizzate.

2.3.3 Rafforzare l'integrazione territoriale e la sovranità nazionale, attraverso lo sviluppo equilibrato delle regioni, incrementando le attività economiche che generino effetti di attrazione e i ncentivi per rafforzare gli insediamenti della popolazione in un sottosistema di comuni, orientando in tal modo una distribuzione della popolazione in consonanza con l'utilizzo delle capacità produttive del territorio.

2.3.4 Garantire la piena inclusione sociale: Il Potere Popolare come garante del riconoscimento della dignità umana, in quanto soggetto in pieno esercizio della propri diritti, riconoscendo la famiglia come un fattore

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determinante di protezione e base fondamentale della nuova impalcatura sociale, le cui premesse devono essere l’armonia, la solidarietà, la complementarità e la responsabilità in quanto strada per il vivere bene.

2.3.4.1 Promuovere la gestione del Potere Popolare nella lotta per sradicare la povertà in tutte le sue manifestazioni.

2.3.4.2 Costituire 43.029 Comitati di Prevenzione e Protezione Sociale nei Consigli Comunali ad una velocità di 6.174 comitati per anno in modo ininterrotto. Tali comitati parteciperanno alla attuazione e all’applicazione dei piani e delle politiche pubbliche per la cura e l’inclusione delle persone vulnerabili nelle loro comunità e territori.

2.3.4.3 Rafforzare la politica speciali, dalla comunità, per la popolazione soggetta a un maggiore livello di vulnerabilità: bambini e adolescenti, adulti e adulti anziani, disabili, gente di strada, le persone con dipendenze, la popolazione di diverso orientamento sessuale, tra gli altri.

2.3.4.4 Garantire l'organizzazione delle famiglie beneficiarie delle Grandi Missioni Hijos de Venezuela e en Amor Mayor Venezuela, attraverso organismi quali Comitati di adulti più anziani, Comitati Patria Prenada e Comitati Patria Nina.

2.3.4.5 Promuovere a partire dalla comunità un sistema di organizzazione focalizzata sulla creazione di nuovi modelli di attività ricreative che contrasti la cultura dell'eccesso, della distruzione e della mancanza di rispetto delle relazioni umane generato dal capitalismo.

2.3.4.6 Formazione di 55.000 Comitati dello Sport e della Ricreazione mantenendo una crescita sostenuta al tasso di 6.500 comitati annuali. I quali saranno corresponsabili della progettazione ed esecuzione del Piano di prevenzione e di svago nella propria comunità.

2.3.4.7 Consolidare il sistema di attività rivolte alla prevenzione sociale attraverso la promozione Nazionale del tempo libero per vivere bene, che comprende, tra gli altri, processi che includono la comunità nella pratica permanente dello sport attraverso il sottosistema sportivo comunale, garantire la partecipazione di 10 milioni di persone e il recupero degli spazi pubblici della comunità per sviluppare attività culturali, ricreative e di prevenzione.

2.3.4.8 Sviluppare annualmente il Piano delle vacanze comunitarie, centrato sulla corresponsabilità tra il potere popolare e le istituzioni rivoluzionarie. Saranno progressivamente coinvolti 500.000 bambini e adolescenti in situazione di vulnerabilità.

2.3.4.9 Attuare programmi di formazione e dibattito permanente sulla prevenzione e partecipazione sociale di 420.000 portavoce del potere popolare, a ragione di 60.000 partecipanti all'anno.

2.3.5 Consolidare i vari processi di socializzazione della conoscenza, orientati alla valorizzazione delle competenze, abilità e strumenti adeguati per la popolazione per l’esercizio della cosa pubblico e dello sviluppo socio-culturale delle comunità, ampliare il numero dei partec ipanti dall’anno 2008, di 25.000 consigli comunali che hanno partecipato ai vari programmi di formazione realizzati attraverso la Scuola per il rafforzamento del potere Popolare.

2.3.5.1 Nei prossimi sette anni si prevede la formazione nei diversi processi di soci alizzazione della conoscenza, di 47.000 Consigli Comunali.

2.3.5.2 Costituzione di 10.000 facilitatori provenienti dalle diverse organizzazioni del Potere Popolare come principali soggetti nei processi di formazione.

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Page 37: Proposta Plan de la Patria

2.3.5.3 Istituzione di Nuclei di Formazione animati e gestiti dalle stesse comunità come spazio per l'apprendimento e la condivisione delle conoscenze in 3.000 Comuni e 1000 Sale di Battaglia Sociale previste per questo periodo.

2.3.5.4 Rafforzare l’esercizio dell’educazione popolare in quanto forza propulsiva di mobilitazione consapevole del popolo, orientata alla restituzione finale del Potere Popolare.

2.3.5.5 Sviluppare programmi specializzati di formazione che elevino la capacità di gestione del Potere Popolare con il trasferimento di campi di competenza negli ambiti politici, economici e sociali e nelle aree strategiche di sviluppo nazionale.

2.3.5.6 Includere 5.000 Facilitatori nelle attività di formazione tecnica produttiva delle distinte organizzazioni produttive, attraverso l'orientamento professional e dei e delle portavoce delle organizzazioni del Potere Popolare.

2.3.5.7 Includere alla formazione socio-politica e tecnico-produttiva 500.000 Brigatisti dell’Esercito Produttivo legati alle Grandi Missioni.

2.3.6 Costruire il nuovo tessuto produttivo del paese con nuove relazioni sociali di produzione, garantendo la trasformazione dei principali mezzi di produzione nazionale. Si tratta, quindi, di promuovere e rafforzare una economia produttiva, redistributiva, post -rentista, post-capitalista sulla base di un ampio sostegno pubblico, sociale e collettivo della proprietà dei mezzi di produzione. La possibilità della pianificazione sociale in autentica sincronia con la pianificazione centralizzata e lo sviluppo di diverse forme socio -organizzative, sostenute in differenti forme di proprietà dell’associazione dei liberi produttori e delle libere produttrici, tra le quali si evidenziano la proprietà sociale, proprietà indiretta, di proprietà familiare e i gruppi di scambio solidali.

2.3.6.1 Generare un tessuto produttivo diversif icato e sostenibile che garantisca lo sviluppo delle comunità e della nazione, recuperando e rafforzando l’attivazione e la creazione di imprese di proprietà sociale.

2.3.6.2 Promuovere nel periodo 2013-2019 la creazione di 30.000 imprese di proprietà sociale diretta per trasformare le materie prime e aggregare valore ai mezzi di produzione nazionale su scala industriale e semiindustriale, per la soddisfazione dei bisogni del nostro popolo.

2.3.6.3 Promuovere 1000 nuove aree di concatenamento della produzione a livell o comunale dove si possano sviluppare le fasi del ciclo produttivo nel periodo 2013 -2019.

2.3.6.4 Sviluppo di una nuova architettura del sistema finanziario basata sul sistema di bilancio del finanziamento, configurando la rete di organizzazioni economiche finanziarie che gestiscano, amministrino, trasferiscano, finanzino, facilitino, captino e controllino le risorse finanziarie e non finanziarie, restituibili e non restituibili, gestiti dalla comunità e dalle varie organizzazioni di base del Potere Popolare.

2.3.6.5 Formazione di 3000 Banche Comunali, che rafforzeranno la nuova architettura finanziaria del Potere Popolare.

2.3.6.6 Promuovere la creazione di 3000 Consigli di Economia Comunale, 43.000 comuni e Comitati di Economia Comunitaria nel periodo 2013-2019.

2.3.6.7 Sincronizzazione attraverso la Pianificazione Centralizzata della attivazione e dello sviluppo delle diverse forme di organizzazione socio-produttiva, promuovendo le diverse forme di proprietà sociale diretta e indiretta, di proprietà familiare, dei gruppi di scambi o e di sostegno e della libera associazione di produttori.

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2.3.6.8 Registrazione e realizzazione di tutte le Imprese di Proprietà Sociale Diretta Comunale, di Imprese di Proprietà Sociale Indiretta Comunale, Unità Produttive Familiari e dei Gruppi di Scambio Solidali esistenti nel paese.

2.3.6.9 Promuovere una politica di reinvestimento delle risorse sociali generate dalle comunità organizzate affinché si massifichi l’apporto corresponsabile per la soddisfare dei loro bisogni e aspirazioni.

2.3.6.10 Garantire l'inclusione socio-produttiva, il lavoro emancipato, la trasformazione dell’esercito di riserva del capitalismo in forza sociale creatrice attraverso l’organizzazione delle forze produttive, generando una nuova cultura del lavoro.

2.3.6.11 Inclusione di 500.000 brigatisti nell’Esercito Produttivo vincolati alle Grandi Missioni.

[2.4 Promuovere e fare appello a un nuovo orientamento etico, morale e spirituale della società, sulla base dei valori liberatori del socialismo.]

2.4.1 Preservare il patrimonio morale del Popolo venezuelano e rafforzarlo mediante strategie di formazione dei valori.

2.4.1.1 Conservazione dei valori tradizionali del popolo venezuelano, di onestà, responsabilità, dedizione al lavoro, amore per il prossimo, compassione, perfezionamento e lotta per l’em ancipazione; attraverso la promozione permanente e con tutti i mezzi disponibili, come la difesa contro i valori negativi del modello capitalista, che promuove lo sfruttamento, il consumismo, l’individualismo e la corruzione e sono l’origine della criminale violenza che affligge la società venezuelana.

2.4.1.2 Rafforzare il patrimonio morale del popolo venezuelano, promuovendo valori socialisti, l’etica e la morale socialista, la formazione e auto-formazione socialista, la disciplina cosciente basata sulla critica e l’autocritica, la pratica della solidarietà e l’amore, la consapevolezza del dovere sociale e la lotta contro la corruzione e la burocrazia.

2.4.1.3 Adeguare i curricula a tutti i livelli per includere strategie di formazione di quei valori che corrispondono alla nuova società che stiamo coltivando.

2.4.2 Rafforzare la contraloria social. 2.4.2.1 Continuare a promuovere la contralona social in quanto strategia per l’esercizio della podestà e della capacità del Popolo di sovrintendere alla gestione delle agenzie della pubblica amministrazione, nella gestione di fondi pubblici e l’efficacia del raggiungimento degli obiettivi di governo, dotand ola di strumenti per rafforzare le loro prestazioni.

2.4.3 Rafforzare il sistema di gestione della giustizia, della lotta contro l’impunità, riformare il sistema carcerario e promuovere i giudici di pace della comunità.

2.4.3.1 Rafforzare il sistema di gestione della giustizia attraverso la fornitura dei mezzi necessari per un’ottimale prestazione, includendo il livello di investigazione criminale che permetta di combattere l’impunità.

2.4.3.2 Riforma globale del sistema carcerario, con un occhio particolare alla riabilitazione delle persone private di libertà per promuovere la loro integrazione produttiva in una nuova società.

2.4.3.3 Promuovere la giustizia per la pace comune in quanto strumento efficace per sostenere la coesistenza pacifica e promuovere la pratica della solidarietà e dell’amore tra i venezuelani.

[2.5 Realizzare l’irruzione definitiva del Nuovo Stato Sociale e Democratico, di Diritto e di Giustizia.]

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2.5.1 Liberare la potenza contenuta nella Costituzione Bolivariana per l'esercizio della democrazia partecipativa.

2.5.1.1 Disegnare con le organizzazioni di Base del Popolo, un piano specifico per lo sviluppo legislativo e pratico di tutti gli articoli costituzionali in cui si riconosce l’esercizio del protagonismo democratico e partecipativo.

2.5.2 Stabilire un sistema di comunicazione permanente, per ascoltare il popolo organizzato e quello spoliticizzato come parte degli sforzi per la costruire collettiva dello stato socialista sotto il principio di “comandare obbedendo”.

2.5.2.1 Rivedere per rafforzare ed espandere il sistema delle Missioni e delle Grandi Missioni, in quanto forma di partecipazione del popolo nelle nuove istituzioni democratiche.

2.5.2.2 Stabilire come norma la realizzazione di giornate e procedimenti di interlocuzione relativi alla gestione dei servizi pubblici.

2.5.3 Potenziamento del sistema Federale di Governo, sulla base di principi di integrità territoriale, economica e politica della nazione venezuelana attraverso la partecipazione protagonista dei lavoratori, contadini, abitanti dei villaggi, dei popoli indigeni, degli afrodiscendenti, delle donne e della gioventù nelle funzioni di governo comunale e nella gestione dei fattori e dei mezzi di produzione di beni e servizi di beni di proprietà sociale.

2.5.3.1 Pianificare e implementare il trasferimento delle competenze alle Comuni, ai Consigli Comunali, ai Tavoli tecnici di servizio, movimento dei coloni, popoli indigeni, consigli dei lavoratori e delle lavoratrici, dei motorizzati e delle motorizzate, degli studenti, in materia di alloggio, sport, cultura, programmi soc iali, ambiente, manutenzione di impianti industriali, manutenzione e riparazione di aree urbane, di prevenzione e protezione della comunità, lavori di costruzione e di prestazione dei servizi pubblici, tra gli altri.

2.5.3.2 Pianificare ed eseguire la partecipazione nei processi economici stimolando le varie componenti dell'economia e dello sviluppo endogeno, delle cooperative, casse di risparmio, imprese di proprietà sociale, collettiva e mista, mutuali e di altre forme.

2.5.3.3 Implementare, attraverso il Consiglio Federale di Governo, un sistema di pianificazione con gli stati e i municipi per la sviluppo produttivo territoriale della nazione, mediante i Distretti Motori di Sviluppo Motori di sviluppo, con la elaborazione di sistemi di gestione condivisa, al fine di garantire il mantenimento di strade, servizi igienico-sanitari e infrastrutture sociali in tutta la nazionale.

2.5.4 Seguire la trasformazione e riorganizzazione dell’amministrazione pubblica in maniera integrale, per garantire i dipendenti pubblici renderla sempre più utile per la popolazione.

2.5.4.1 Stabilire politiche di incentivo e riconoscimento ai dipendenti pubblici, ai leader sociali e popolari e sviluppare l’esercizio delle sue funzioni nell’ambito dei valori che comportano l’etica socialista.

2.5.4.2 Creazione di una cultura rivoluzionaria del servizio pubblico, in tutti i settori, rafforzando l’opinione che i funzionari della Pubblica Amministrazione sono prima di tutto al servizio del pubblico e che il loro compito è servire il popolo in modo rapido e onesto.

2.5.4.3 Disegnare ed eseguire una politica volta a promuovere e migliorare la cultura del sapere e del lavoro socialista, come meccanismi essenziali per la trasformazione dello Stato, attraverso la creazione di Scuole di Formazione di Quadri Politici e Amministrativi nelle Istituzioni statali, nelle Imprese Proprietà Sociale e nelle istanze del Potere Popolare.

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2.5.4.4 Riorganizzare graduale l’Amministrazione dello Stato, omologando e nobilitando le condizioni dei dipendenti pubblici, in base ai loro ruoli e responsabilità, finalizzati all’utilizzo di competenze professionali impegnate a rafforzare il modello economico.

2.5.4.5 Approfondimento ed eseguire i meccanismi sanzionatori politici, amministrativi e penali, a seconda dei casi, per i dipendenti pubblici che incorrano in inefficienze amministrative e politiche e in fatti di corruzione.

2.5.4.6 Eliminare definitivamente i tradizionali gestori facendo che tutte le procedure per ottenere i documenti, eseguire autorizzazioni, pagamenti, borse di studio, pensione o effettuare qualsiasi gestione legale all'interno della Pubblica Amministrazione fluiscano più rapidamente ed ordinatamente, attraverso la massificazione di tecnologie di tecnologie di punta e l’unificazione dei criteri.

2.5.4.7 Eliminazione di tutte le procedure non necessarie per i requisiti richiesti dai cittadini per questioni giuridiche con lo Stato o per ottenere licenze, documenti, diplomi, certificati, tra gli altri.

2.5.5 Dirigere a partire dai vertici dello Stato una profonda e definitiva rivoluzione nel Sistema Giudiziario, affinché cessi l’impunità, raggiungere la parità nell’accesso alla giustizia ed eliminare il carattere di classe e razzista nella sua applicazione.

2.5.5.1 Sostegno all’attuazione in tutto il paese dei Pubblici Ministeri e dei Tribunali M unicipali.

2.5.5.2 Aumentare in maniera significativa i tribunali in tutto il paese, in particolare in materia penale.

2.5.5.3 Sostenere l’incremento in quantità significativa del numero di Pubblici Ministeri a livello nazionale. 2.5.5.4 Sostegno allo sviluppo della costruzione di nuovi spazi fisici per il funzionamento dei tribunali e migliorare l’infrastruttura esistente.

2.5.5.5 Per promuovere la coesione e l’organizzazione di tutti gli strumenti giuridici esistenti intorno al Sistema Giudiziario, che generano incoerenza nelle definizioni e contribuiscono al disordine amministrativo in molti istanze della stessa, come ad esempio il Codice Penale, Codice di Procedura Penale, Codice Civile, tra gli altri.

2.5.5.6 Sostenere le politiche di formazione dei giudici e dei pubblici ministeri o giudici Pubblico finalizzate a sviluppare una cultura di responsabilità nell’amministrazione della giustizia secondo in funzione del diritto a vivere bene degli esseri umani che fanno parte della società venezuelana.

2.5.6 Diffusione massiccia della Grande Missione “A tutta vita! Venezuela” concepita come politica integrale di sicurezza pubblica, con particolare attenzione nei 79 municipi con la più alta incidenza penale per trasformare i fattori strutturali, situazionale e istituzionale generatori di violenza e criminal ità, per ridurli, aumentando il sostegno reciproco e la libertà del popolo a un ottimale e sicuro svolgimento delle proprie attività familiari, comunitarie, sociali, educative, lavorative, economiche, culturali e ricreative.

2.5.6.1 Espansione e consolidamento di prevenzione integrale e di convivenza comune attraverso la progettazione, l’attuazione e il monitoraggio di piani di prevenzione globale dedicato soprattutto i giovani dei settori popolar disoccupati, l'applicazione di un piano di sorveglianza speciale nei municipi prioritari, la Attivazione a livello nazionale del Servizio di Polizia Comunale; attuazione del piano di lavoro per raggiungere il controllo degli armamenti, delle munizioni e il disarmo, nonché l'intensificazione del rafforzamento del programma indagine, arresto e perseguimento di persone responsabili di omicidi, sequestro di persona, rapina e furto di veicoli.

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2.5.6.2 Ulteriore rafforzamento degli organi di pubblica sicurezza e del cittadino attraverso la fornitura di attrezzature individuali e istituzionali alle forze di polizia e ammodernamento della tecnologia per la comunicazione per una risposta rapida ed efficace.

2.5.6.3 Dispiegare la Polizia Nazionale Bolivariana in tutto il territorio e il completamento del processo di riorganizzazione del Corpo di Investigazione Scientifica, Penale e Criminale (CICPC).

2.5.6.4 Promuovere la trasformazione del Sistema di Giustizia Penale e sostenere la creazione e appoggiare la creazione di meccanismi alternativi di risoluzione delle controversie, installando Case di Giustizia Penale nei Municipi prioritari.

2.5.6.5 Proseguire la trasformazione del Sistema Penitenziario. 2.5.6.6 Attivare il Sistema Nazionale di Attenzione alle Vittime.

2.5.6.7 Creazione e socializzazione della conoscenza per la convivenza e l a sicurezza del cittadino e la creazione Centro Comunale di Integrale della Risoluzione dei Conflitti.

2.5.6.8 Creazione di una Area Strategica o campo di conoscenza sulla sicurezza pubblica e del cittadino all'interno del Fondo Nazionale di Scienza, Tecnologia e Innovazione e completare l’espansione della UNES in 6 stati del paese: Portuguesa, Bolivar, Falcón, Barinas, Apure e Nueva Esparta con l’obiettivo di aumentare la capacità di formazione del nuovo modello di sicurezza pubblica e cittadina e la capacità di produzione del sapere in materia di sicurezza.

2.5.7 Garantire il diritto di accesso e di libero esercizio della informazione e della comunicazione veritiera.

2.5.7.1 Rafforzare la sovranità della comunicazione diffondendo il nostro patrimonio culturale, turistico, geografico, ambientale e lo sviluppo produttivo e politico, al fine di rafforzare i processi Latinoamericani e Caraibici di integrazione e di unità. A tal fine, proponiamo di continuare a contribuire allo sviluppo delle reti e dei mezzi di comunicazione e di espressione delle parole, delle immagini e delle voci dei nostri popoli.

2.5.7.2 Rafforzare l'uso di massa della comunicazione come strumento di formazione per la transizione al socialismo, promozione dei valori civici e l'uso responsabile e critico dei media. In qu esto compito, è indispensabile il sostegno alla ricerca sulla comunicazione come processo umano e strumento di trasformazione e costruzione sociale.

2.5.7.3 Consolidamento della regolazione sociale dei mezzi di comunicazione come strumento per rafforzare il Potere Popolare nel promuovere e incoraggiare il Sistema Popolare Nazionale Comunicazione (media Comunitari, stazioni radio e televisive, giornali comunitari, ambientalisti, dei lavoratori, della gioventù, dei partiti, sindacali, contadini, tra gli altri) in qua nto spazio di articolazione di significati e relazioni prodotte dalla pratica della comunicazione sociale e umana, per trasformare la realtà a partire dal Potere Popolare organizzato.

2.5.7.4 Aggiornare e sviluppare le piattaforme tecnologiche dei media, sulla base della dinamica che rappresenta lo slancio della Televisione Digitale Aperta (TDA), che migliorerà la qualità della trasmissione e offrirà una vasta gamma di canali differenziati.

[3. - Trasformare il Venezuela in un paese-potenza negli ambiti sociale, economico e politico all’interno della Grande Potenza Nascente dell’America Latina e dei Caraibi, per assicurare la formazione di una zona di pace nella Nostra America. 3.1 Rafforzare il ruolo del Venezuela in quanto Potenza Energetica Mondiale.]

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3.1.1 Sviluppare la capacità produttiva del paese in linea con le immense riserve di idrocarburi in base al principio del razionale utilizzo e della politica di conservazione delle risorse naturali esauribili e non rinnovabili. 3.1.1.1 Raggiungere la capacità produttiva di crudo fino a 4 MMBD per l'anno 2014 e 6 MMBD per il 2019. 3.1.1.2 Raggiungere la produzione di gas naturale per l'anno 2014 di 9.247 milioni di metri cubi e nell'anno 2019 a 11.947 milioni di metri cubi. 3.1.2 Sviluppare la Fascia Petrolifera dell’Orinoco. 3.1.2.1 Sviluppare le riserve certificate della Fascia Petrolifera dell’Orinoco per raggiungere una capacità produttiva totale di 4 MMBD entro il 2019. 3.1.2.2 Sviluppare la produzione delle 6 nuove imprese miste già stabilite di produzione e trasformazione delle materie prime della Fascia Petrolifera dell’Orinoco per conseguire la capacità di produzione di 2.090 barili al giorno nel 2019. 3.1.2.3 Costruire nuovi miglioramenti per convertire il greggio extra pesante dalla Fascia Petrolifera dell’Orinoco di 8° API in crudo migliorato da 32 a 42° API con una capacità totale di 1 MMBD. 3.1.2.4 Costruire due nuove raffinerie, una in Cabruta e l’altra nel complesso industriale José Antonio Anzoategui per una capacità di elaborazione totale di 720 MBD. 3.1.2.5 Realizzare 10.500 pozzi di perforazione orizzontale di petrolio, raggruppati in 520 gruppi di produzione. 3.1.2.6 Costruire una capacità di immagazzinamento di 20 milioni di barili e mettere in posa 2.000 km di tubi tra oleodotti e condotti diluenti. 3.1.2.7 Costruire un terminale ad acqua profonda nello Stato Sucre per ricevere il trasporto di greggio e prodotti con una capacità di esportazione di 2.0 MMBD e 3 terminali fluviali di solidi e liquidi sul fiume Orinoco. 3.1.2.8 Costruire 5 centrali termoelettriche con una capacità totale di generazione di 262 0 MW, impiegando il coke petrolifero generato dal processo di miglioramento dei crudi della Fascia dell’Orinoco. 3.1.2.9 Costruire 2 condomini industriali nelle aree di Carabobo e Junin per la fornitura di servizi ai miglioratori. 3.1.2.10 Creare 6 basi Petro-industriali Socialiste (BPISOS) nella zona della Fascia dell’Orinoco, nelle aree di Palital, Chaguaramas e San Diego Cabrutica per sviluppare l’attività metalmeccanica, di servizi ai pozzi, navali, fabbricazione di scavatrici, micce, valvole, tubolari e altri beni e s ervizi. 3.1.3 Mantenere la produzione in aree tradizionali di petrolio e gas.

3.1.3.1 Mantenere attività di perforazione, ripristino e riparazione dei pozzi.

3.1.3.2 Continuare ad aggiungere nuovi progetti di recupero secondario e mantenere e migliorare quelli esistenti. 3.1.3.3 Mantenere e migliorare i livelli di affidabilità e manutenzione delle infrastrutture esistenti.

3.1.4 Sviluppare le riserve della Cintura Gassifera nelle nostre acque territoriali.

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3.1.4.1 Sviluppare il potenziale esistente nella Cintura Gassifera del Venezuela nei progetti “Rafael Urdaneta”, Plataforma Deltana e Mariscal Sucre, per raggiungere una capacità produttiva di gas di 720 MMCFD entro il 2014 e 2.030 MMCFD entro il 2019. Accelerare gli sforzi esplorativi della Cintura Gassifera del Venezuela nelle aree di Blanquilla , Golfo del Venezuela, Insenatura di Barcellona, nel nord di Mariscal Sucre e nella Facciata Atlantica per la ricerca di nuove riserve di gas non associato per aggiungere riserve di gas con un’aspettativa esplorativa di 135-BPC di gas naturale.

3.1.4.2 Accelerare gli sforzi di esplorazione nella Cintura Gassifera del Venezuela nelle aree di Blanquilla, Golfo del Venezuela, Insenatura di Barcellona, nel nord di Mariscal Sucre e nella Facciata Atlantica per la ricerca di nuove riserve di gas non associato per aggiungere riserve con aspettativa esplorativa di 135 BPC gas naturale.

3.1.5 Adattare ed espandere il circuito di raffinazione nazionale.

3.1.5.1 Adattare ed espandere il sistema di raffinazione nazionale in 1,3 MMBD nel 2013 a 1,8 MMBD nel 2019, verso il maggiore trattamento di greggio pesante ed extra -pesante della Fascia Petrolifera dell’Orinoco e adattarlo alle esigenze di qualità dei prodotti nel mercato interno e internazionale. Questo include i progetti di espansione e conversione profonda delle raffinerie El Palito e Puerto e Complesso di Raffinazione La Cruz Paraguana, e la costruzione di 3 nuove raffinerie, “Battaglia di Santa Ines” di 100 MBD, Petrobicentenario per una capacità di 350 MBD e Cabruta di 220 MBD.

3.1.6 Espandere le Infrastrutture di trasporto, stoccaggio e spedizione di petrolio e gas.

3.1.6.1 Adattare ed espandere i sistemi di pipeline di trasporto esistente, come Sumandes e Sisor, e la costruzione di nuovi sistemi, come ad esempio Puerto La Cruz - Maturin, Bajo Grande - Planta Ramon Laguna, El Vigia - El Frio ed El Palito - Barquisimeto.

3.1.6.2 Adattare ed espandere la rete di impianti di distribuzione carburanti tra loro e il porto peschereccio Guira ed El Guamache e la costruzione di nuovi impianti, Planta de Caracas Oeste, Catia, La Mar, Battalla de Santa Inés, e Cabruta José.

3.1.6.3 Espandere la rete di trasporto di gas fino a 1.965 km tubazione tra i nuovi ed esistenti come i gasdotti Jose Francisco Bermudez (SINORGAS), del Nord Llanero e l’Asse Orinoco - Apure.

3.1.6.4 Aumentare la capacità produttiva di estrazione di gas liquido naturale in 120 MBD, attraverso progetti di trasformazione del gas Soto I, Soto II, e San Joaquin IV e Pirital I.

3.1.6.5 Rafforzare ed espandere la copertura della Rete di distribuzione con il metano per sostituire il consumo di GPL e fornire migliore qualità della vita per la popolazione attraverso la messa in posa di 11.760 km di rete.

3.1.7 Rafforzare e ampliare l’industria nazionale petrolchimica.

3.1.7.1 Sviluppare progetti petrolchimici per il trattamento di gas naturale, nafta e co rrenti di raffinazione, trasformandoli in prodotti ad alto valore aggiunto.

3.1.7.2 Per consolidare e sviluppare i sei Poli petrolchimici previsti: Ana Maria Campos, Moron, Jose Antonio Anzoategui, Paraguana Navay, Porto de Nutrias e Guiria.

3.1.7.3 Aumentare la produzione di fertilizzanti azoto e fosfato del 43%, che coprirà la domanda interna del Venezuela che la renderà un esportatore di fertilizzanti per l’intera regione.

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3.1.7.4 Aumentare del 300% la capacità della produzione di olefine e res ine plastiche tradizionali, sviluppare altre catene in resine plastiche necessarie per il paese e attualmente sono importate.

3.1.7.5 Espandere del 87% la capacità installata del settore produttore dei chimici, ponendo l'accento sulla produzione di aromatici e lo sviluppo delle catene subacquee di metanolo e di urea.

3.1.7.6 Continuare nell’ambito della Grande Missione Casa Venezuela, sviluppando le fabbriche modulari abitative e di accessori (Petrocasas) installando in diverse aree del paese 10 impianti nuovi, raggiungendo una produzione di 50.000 unità/anno, 800.000 finestre l’anno e 800.000 porte l’anno. È importante notare che queste produzioni di abitazioni e di accessori saranno disponibili a partire dal II trimestre 2013.

3.1.8 Sviluppare il complesso industriale legato all’industria petrolifera, del gas e dei petrolchimici per rafforzare la nostra sovranità economica.

3.1.8.1 Aumentare la capacità di assemblaggio e di produzione nel paese di Scavatrici e Apparecchiature di Servizi ai Pozzi, attraverso La Industria Cino-Venezuelana di Scavatrici (ICVT) e altre per raggiungere una capacità di 15 scavatrici l’anno.

3.1.8.2 Rafforzare il processo di costruzione delle piattaforme di perforazione in Venezuela e di giacimenti offshore, come quella costruita per il Campo di Corocoro di Petrosucre, al fine di garantire la tempestiva disponibilità di attrezzature necessarie per lo sviluppo di Mariscal Sucre, Cardon IV e Piattaforma Deltana, generando il più alto contenuto nazionale possibile in tali progetti.

3.1.8.3 Promuovere le attività delle Imprese di Stato per la Manutenzione per migliorare i tempi, i servizi e i costi d fermo degli impianti nel sistema di raffinazione e miglioramento del paese.

3.1.8.4 Creazione di Imprese Statali, Miste Conglomerati Industriale per l’istallazione di impianti di calcinazione del Coke, di recupero di metalli dal Flexicoque e Green Coke, Impianti di Ferro vanadio, Brea di Petrolio e di Ori matita, basata sull’integrazione delle Catene del petrolio e delle industrie di base e del settore minerario Ferro-Acciaio e Bauxite-Alluminio.

3.1.9 Rafforzare e approfondire la sovranità tecnologica. 3.1.9.1 Promuovere lo sviluppo nel paese del miglioramento delle tecnologie per il miglioramento del greggio pesante ed extrapesante, tramite processi in sito, processi di idrogenazione avanzata d i conversione profonda e processi catalitici di viscoriduzione di Aquaconversione.

3.1.9.2 Posizionare l’uso di tecnologie di sfruttamento delle materie prime secondarie e terziarie nel greggio pesante ed extrapesante per raggiungere un fattore di recupero del 20% . Tra queste tecnologie sono incluse l’iniezione continua di Vapore, Combustione In Situ, e Iniezione di Tensioattivi.

3.1.9.3 Creare la Scuola Tecnica di Formazione Petrolifera Socialista per la formazione di tecnici richiesti in più di 180 uffici, attraverso la creazione della Missione Ribas Tecnica per una capacità di 5.000 persone l’anno.

3.1.9.4 Implementare a livello nazionale le sedi e campus di autorità e insegnanti della Università degli Studi di Idrocarburi conformi alla formazione tecnica e ideologica di quadri per le aree di sviluppo della Fascia Petrolifera dell’Orinoco e Offshore.

3.1.9.5 Creare l’Istituto del Coke e Minerali provenienti dalla lavorazione del greggio dell’Orinoco per la sua industrializzazione.

3.1.10 Approfondire la diversificazione dei nostri mercati.

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3.1.10.1 Approfondire le strategie di diversificazione dei mercati del greggio e dei prodotti derivati, con un obiettivo per l’anno 2019 di 2.200 MBD asiatici, 1.250 MBD per l’America Latina e i Caraibi, 550 MBD Europa e Nord America 1,150 MBD. 3.1.10.2 Approfondire strategie di integrazione e posizionamento del Venezuela in America Latina e nei Caraibi, come ad esempio progetti di costruzione di capacità di raffinazione di 1.100 MBD tra i paesi Ecuador, Brasile, Nicaragua e Cuba, e 2.300 chilometri di trasporto di petrolio grezzo con una capacità di 500 MBD verso il Pacifico Colombiano. E in Asia, la costruzione una capacità di 1.200 MBD rappresentato in 3 raffinerie in Cina, una in Vietnam e una in Siria. 3.1.11 Rafforzare e potenziare le capacità la nostra società operativa nazionale della Petroleos de Venezuela. 3.1.11.1 Intensificare le azioni necessarie per garantire la disponibilità di risorse umane, logistiche e finanziarie necessarie per attuare i piani e i programmi. 3.1.11.2 Aumentare l’affidabilità e la disponibilità di infrastrutture di raccolta, trattamento, stoccaggio, imbarco, la misurazione e la raffinazione di idrocarburi. 3.1.11.3 Assicurare le competenze richieste nelle capacità umane per il funzionamento efficiente delle attività della catena del valore degli idrocarburi. 3.1.12 Garantire la sicurezza energetica del paese. 3.1.12.1 Sincronizzare la produzione con la domanda e i giorni di copertura dei vari idrocarburi sul territorio nazionale. 3.1.12.2 Diversificare la matrice energetica e adeguato consumo di energia primaria ai più alti standard di efficienza, includendo il coke, il carbone e le altre energie alternative.

3.1.12.3 Rafforzare i piani di emergenza per fronteggiare gli eventi di forza maggiore.

3.1.13 Rafforzare lo stato di controllo e gestione del sistema elettrico nazionale.

3.1.13.1 Rafforzare e ampliare il sistema della rete elettrica nazionale. 3.1.13.2 Diversificare la produzione di energia elettrica attraverso la promozione e l’uso di gas naturale, coke e altre fonti di energia. 3.1.13.3 Completare lo sviluppo idroelettrico del paese, attraverso il completamento dei Complessi idroelettrici di: Tocoma Uribate Caparo è il suo Secondo Sviluppo e sviluppare la Chorrin. 3.1.13.4 Promuovere l'uso delle tecnologie più efficienti per la generazione di energia, mediante fermi cicli combinati di impianti termici qui descritti: Impianto Josefa Camejo, Thermo Termobarranca, Peter Camejo, Termozulia III, El Sitio, Alberto Lovera, Ezechiele Zamora, Cabrutica San Diego, Impianto Cumana. 3.1.13.5. Ampliare e migliorare l’utilizzo della rete di trasmissione e distribuzione at traverso l’attuazione di: Piano Robusto che estende la capacità di trasmissione nelle seguenti Sottostazioni: Sottostazione San Carlos II 400/115 kV, Chivacoa II 400/115 kV, Portuguesa 400/115 kV, Carabobo II 400/230 kV e relativo sistema di trasmissione, SVC Horqueta sottostazione di 230 kV Uribante No. 2 - El Vigia II ed El Vigia II - Buena Vista isolata del sistema 400 kV a 400 kV nella parte occidentale del paese (El Venado - Buena Vista). Nella subtrasmissione Espansione del sistema Trasmissione/Distribuzione 115/13.8-34.5 kV per soddisfare i carichi degli utenti finali. In Distribuzione: livello di distribuzione per compensare circuiteria a

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migliorare i fattori di alimentazione dei carichi e di costruire alimentatori nuov i e fornire agli utenti finali la qualità del servizio adeguata.

Espandere e adattare il sistema elettrico della Regione occidentale che comprende gli stati Barinas, Merida, Tachira, Alto Apure, Trujillo e Zulia e la costruzione delle seguenti opere: 45 so ttostazioni, 4.044 km di linee di trasmissione, 7.096 km Linee di distribuzione, 1.305 MVA Distribuzione e 8.654 MW in impianti di generazione. Espandere e adattare il sistema elettrico nella Regione centrale che comprende Apure, Aragua, Carabobo, Cojedes, Capital, Falcon, Guarico, Lara, Miranda, Portuguesa, Vargas e Yaracuy e la costruzione delle seguenti opere: 67 sottostazioni, 4.075 km di linee di trasmissione, 3.179 km Linee di distribuzione, 8.488 MVA, 5542 MW in impianti di generazione. Espandere e a dattare il Sistema Elettrico Est che comprende gli stati di Anzoategui, Bolivar, Delta Amacuro, Monagas, Nueva Esparta e Sucre e costruzione delle seguenti opere di 48 sottostazioni, 4.110 km di linee di trasmissione, 4.743 km di linee di distribuzione, 1.083 MVA Distribuzione e 6.780 MW di impianti generatori. Continuare a migliorare l'efficienza e la qualità del servizio elettrico con lo sviluppo delle infrastrutture elettriche secondo criteri di efficienza, qualità, continuità, affidabilità e rispetto de ll’ambiente.

3.1.13.6 Continuare a migliorare l’efficienza e la qualità del servizio elettrico.

3.1.13.7 Promuovere l’uso efficiente dell’energia elettrica, utilizzando fonti alternative e implementare l'utilizzo dell’eolico.

3.1.13.8 Garantire l’approvvigionamento del servizio elettrico per i nuovi sviluppi abitativi della Grande Missione Casa Venezuela come per i nuovi sviluppi petroliferi, gas, minerario e petrolchimico.

3.1.14 Rafforzare e approfondire la cooperazione energetica internazionale.

3.1.14.1 Consolidare le alleanze strategiche già concordate tra i paesi già firmatari di Petrocaribe e quelli a venire, Accordi di cooperazione energetica, Accordo di cooperazione energetica solidale garantendo la conformità con l'accordo e la collocazione di 470 MBD di idrocarburi venezuelani per port are i benefici direttamente ai popoli di questi paesi.

3.1.14.2 Approfondire le alleanze politiche e le relazioni economiche con i paesi aventi posizionamento geostrategico favorevole e con interessi convergenti con quelli della nostra nazione, favorendo la costruzione di un mondo multipolare.

3.1.14.3 Approfondire le relazioni di cooperazione con i paesi della regione, sulla base dei principi di complementarità e solidarietà con lo scopo di fornire accesso all’energia.

3.1.15 Sviluppare le capacità economiche utilizzando le risorse minerali. 3.1.15.1 Aumentare le riserve minerali a livello nazionale. 3.1.15.2 Individuare i nuovi giacimenti minerari nello Escudo de Guayana, Sistema Montagnoso dei Caraibi, la Cordigliera delle Ande e la Sierra de Perija, con prospezioni geologiche e l’uso di nuo ve tecnologie a basso impatto ambientale.

3.1.15.3 Duplicare le riserve minerarie di bauxite, ferro, coltan (niobio e tantalite) nichel, fosfati, feldspati e carbone con certificazione dei giacimenti situati nella Escudo de Guayana, Sistema Montagnoso dei Caraibi, la Cordigliera delle Ande e la Sierra de Perija.

3.1.15.4 Duplicare le riserve minerarie in oro e diamanti di certificazione dei giacimenti situati nello Escudo de Guiana, essendo questo il suo ruolo nella costruzione del socialismo, per essere utilizzati come prodotti di scambio per il rafforzamento delle riserve internazionali.

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3.1.15.5 Sviluppare le potenzialità minerarie per la diversificazione nazionale delle fonti di occupazione, reddito e forme di proprietà sociale.

3.1.15.6 Utilizzare la domanda interna come forza trainante per lo sviluppo minerario, coordinare la domanda interna con la domanda internazionale.

3.1.15.7 Rafforzare la Compagnia Nazionale Mineraria di proprietà sociale indiretta per l’integrazione delle attività minerarie, sfruttare razionalmente i giacimenti minerali, sviluppare le conoscenze scientifiche e la tecnologia, aumentando la produttività e migliorare l’efficienza della produzione nel settore.

3.1.15.8 Aumentare la produzione di oro e diamanti aggiornando tecnologicamente le imprese statali di oro esistenti, creando imprese miste in cui la Repubblica Bolivariana del Venezuela abbia il controllo delle loro decisioni e mantenga una quota maggiore del 55% e organizzi lo sfruttamento della piccola impresa mineraria in unità di produzione.

3.1.15.9 Creazione di imprese miste per l’estrazione e la lavorazione della bauxite, ferro, coltan (niobio e tantalite), nichel, rock fosfato, feldspato e carbone, in cui la Repubblica Bolivariana del Venezuela abbia il controllo delle loro decisioni e mantenga più del 55% di partecipazione.

3.1.15.10 Costituire Società di diretta proprietà sociale considerando la conoscenza popolari nella trasformazione artigianale dei minerali non metallici di utilizzo principale per le costruzioni civili, quali argille soffici, sabbie, ghiaia, granzón, granito, grano diorite, scisto, marmo, gneiss, calcare, gesso e sale.

3.1.15.11 Sviluppare tecnologie minerarie che riducano l'impatto ambientale e i volumi di materiale di scarto e lavorazione superficiale del materiale utile, sfruttando il potenziale delle università e degli istituti del paese e gli accordi di trasferimento tecnologico firmati con i paesi alleati.

3.1.15.12 Organizzare la piccola mineria concentrata sulla miniere d’oro e unità di produzione di diamanti alla quale lo stato fornisce il supporto della tecnologia e il sostegno finanziario per proteggere la salute dei lavoratori, delle risorse naturali e dell’ambiente.

3.1.15.13 Creare il Fondo di Sviluppo Sociale delle Miniere con il sostegno finanziario delle attività estrattive per garantire la sicurezza sociale dei lavoratori e dei loro familiari.

[3.2 Sviluppare il potere economico della nazione basato sull’uso ottimale delle potenzialità che offrono le nostre risorse, per generare la maggiore felicità del nostro popolo e la base materiale per la costruzione del nostro socialismo bolivariano.]

3.2.1 Avanzare verso la sovranità e l’indipendenza della produzione nella costruzione delle reti strategiche tanto per i beni di prima necessità quanto per la generazione di valore, a partire dai nostri vantaggi comparativi.

3.2.1.1 Ampliare e rafforzare le capacità di estrazione e lavorazione primaria come lo sviluppo sotto le acque delle catene del ferro, dell’acciaio e dell’alluminio.

3.2.1.2 Sviluppo della produzione primaria e costruzione degli assi strategici chimici e petrolchimici come delle catene dei prodotti associati in quanto base dell’industrializzazione della produzione di beni di consumo, intermedi e finali.

3.2.1.3 Espansione e sviluppo della produzione primaria e valorizzazione delle foreste del paese, espansione delle piantagioni in volume e territorio, e delle infrastrutture di trasformazione in tutta la catena produttiva, sia per mobili, case, carta e materie di altri processi industriali.

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3.2.1.4 L’industrializzazione del settore delle costruzioni in funzione dello sviluppo di alloggi, edifici, strutture e infrastrutture urbane.

3.2.1.5 Sovranità nell’uso, nell’estrazione e nella lavorazione dei minerali non metalliferi; nelle tecniche di massimizzazione delle prestazioni e della cura ambiente, soprattutto delle catene del c emento e delle costruzioni e delle materie per produzioni speciali (feldspato, caolino) e di nuovi sviluppi, come il coltan.

3.2.1.6 Costruzione di un tessuto ampio dell’architettura industriale associato a reti di sinergie produttive, volte ai beni essenziali per il consumo finale e/o alla generazione di valore.

3.2.1.7 Espandere la capacità, l’ammodernamento e l’appropriazione tecnologica nella produzione di contenitori e pacchetti sia per la sovranità alimentare sia l’industria in generale.

3.2.2 Valorizzare la posizione del nostro Paese su scala continentale e la diversità delle regioni nazionali, al fine di promuovere la loro specializzazione nelle produzioni, associato a vantaggi comparativi dei settori strategici.

3.2.2.1 Configurare un sistema di specializzazione speciale produtt ivo a partire dai vantaggi di localizzazione basati sull’uso razionale ed efficiente delle risorse disponibili con criteri di indipendenza, sovranità ed equilibrio interregionale, costituendo l’anima funzionale delle scale di pianificazione territoriale del paese e del sistema delle città.

3.2.2.2 Costruire una struttura di sostegno produttivo, reti regionali, infrastrutture a sostegno della produzione, della logistica e della distribuzione.

3.2.2.3 Costruire i perni dell’integrazione produttiva bolivariana della Nostra America, definendo gli anelli delle catene produttive condivise e strategiche per le esigenze sociali della nostra popolazione, soprattutto nei settori della sanità, alimentazione, istruzione, abbigliamento, energia e alloggi.

3.2.3 Appropriazione e sviluppo della tecnica e della tecnologia come chiave per l'efficienza e l'umanizzazione del processo di produzione, ancorando gli anelli delle catene produttive e liberazione del potenziale spaziale di queste.

3.2.3.1 Stabilire alleanze strategiche in un mondo multipolare pe r assicurare il trasferimento di tecnologie e il miglioramento dei processi di produzione.

3.2.3.2 Promuovere lo sviluppo tecnologico sovrano a partire dalle esigenze della nostra industria per rendere possibile l’uso efficiente delle risorse e delle strutture con costi adeguati.

3.2.3.3 Garantire processi formativi dei lavoratori, completi e permanenti per adottare tecniche e tecnologie che rendano la produzione più efficiente e più umano lo svolgimento del processo lavorativo.

3.2.4 Creare meccanismi di circolazione del capitale che costituiscano un nuovo funzionamento per stimolare il metabolismo economico e lo sviluppo dell’industria nazionale tanto in fonti di finanziamento, dinamiche di scala produttiva, quanto sistema di flusso di risorse che si oppongano alla logica del capitale.

3.2.4.1 Progettare e realizzare un’architettura finanziaria efficiente, a partire dalla sovranità raggiunta, orientata a valorizzare il processo di industrializzazione nazionale nella pianificazione, valutazione, progettazione, fattibilità, attuazione e monitoraggio del nuovo sistema di produzione.

3.2.4.2 Sviluppare economie di scala e la complementarità nel sistema produttivo sociale per costruire un nuovo metabolismo economico, contrariamente alla logica del capitale. Implementare un sistema di

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contributi del surplus delle imprese sociali posseduti direttamente o indirettamente, all'interno del sistema di pianificazione.

3.2.4.3 Mantenere e potenziare i sistemi di appalti pubblici, come flusso di capitale circolante, conglomerati, piccole e medie, imprese comunali, come motori della collocazione diretta dei beni e servizi prodotti, uscendo dai canali della logica del capitale.

3.2.5 Continuare a sviluppare e stimolare gli anelli produttivi, individuati in progetti specifici sia in fase di: consolidamento, costruzione e inizio delle operazioni, concettualizzazione e disegno; nel corso del prossimo mandato presidenziale di progetti nei settori Automotrici, Elettrodomestici, Materiali di costruzione, Trasformazione delle materie plastiche e C onfezionamento, Chimica, Igiene personale, Abitazione, Farmaceutica, Agroindustria, Computer e apparecchiature elettriche ed elettroniche e attrezzature, Forestale, cellulosa e carta, Supporto alla produzione, Tessile e calzature, Ferro e acciaio, Alluminio, nonché trasformare il meccanismo di pianificazione centrale, bilancio quadro e gestione di modelli efficienti e produttivi in consonanza con la transizione al socialismo.

3.2.5.1 Ferro e acciaio - Consolidare i seguenti progetti in atto: a) Fabbrica tondini di acciaio e bobine SIDOR, Stato Bolivar, b) Fabbrica di tondini SIDETUR, stato di Bolivar, Lara, Carabobo e il Distretto Capitale, c) la produzione di minerale di ferro FERROMINERA del Orinoco, Stato Bolivar, d) Fabbricazione e riparazione di Valvole petroli fere Inveval, Miranda; e) fucinati di fabbrica per industria petrolifera e forgiati in alluminio Santa Clara, Stato Carabobo.

3.2.5.2 Ferro e acciaio - Accelerare la costruzione dei seguenti progetti: a) Fabbrica di Tubi Sin Costura, Zona Industriale Matanzas, edifici di Sidor, Edo. Bolivar, b) Siderurgica Nazionale "José Ignacio de Abreu e Lima", Ciudad Piar, edo. Bolivar c) progetto Laminatura di binari Profili, Chaguaramas. Edo. Guarico d) Materie prime di recupero impianti (Società REMAPCA), in Soledad (Anzoate gui), La Fria (Tachira), Santa Barbara (Monagas) e Cabimas (Zulia), e) Dragaggio del canale del fiume Orinoco, FERROMINERA.

3.2.5.3 Ferro e acciaio - Sviluppare seguenti progetti: a) Recupero della linea Sidor decapaggio b) Macchina per colata continua di tondi e quadri Sidor, c) Linea di maglie elettrosaldate Sidor d) alleanza strategica per la produzione di elettrodi per saldatura acciaio al carbonio e leghe speciali; e) Estensione del molo Palua, FERROMINERA f) Aumento della capacità ferrovia, FERROMINERA g) Dot azione di macchinari, attrezzature e parti di ricambio a FERROMINERA h) Circuito ferroviario nuovo FERROMINERA.

3.2.5.4 Alluminio - Consolidare la seguente progetti in funzionamento: a) trasformatore Alluminio Alven, stato di Aragua, b) Lavorazione di alluminio Albarca, stato Lara c) Fabbrica Rialca, stato Carabobo d) Fogli di Alluminio Alucasa e il confezionamento, stato di Carabobo; e) Fabbrica f ogli di alluminio Alunasa, Costa Rica, f) Fabbrica di Cavi nudi in alluminio, Cabelum, Stato Bolivar g) fabbrica di a lluminio primario Alcasa, Bolivar Stato, h) VENALUM alluminio primario, Stato Bolivar; i) produzione di bauxite Bauxilum Stato Bolivar.

3.2.5.5 Alluminio - Accelerare la costruzione dei seguenti progetti: a) Servizi laminazione di alluminio, nel comune Caicara Orinoco, Municipio Generale Manuel Cedeno, Stato Bolivar.

3.2.5.6 Alluminio - Sviluppare i seguenti progetti: a) Aumento della capacità di produzione di conduttori elettrici nudi in alluminio, b) la proroga dei CVG Cabelum per la produzione di vergella e conduttori elettrici, c) adeguare Alcasa tecnologia per aumentare produzione di alluminio primario, d) Adeguamento tecnologico del sistema energetico fotocellule Venalum e) Adeguamento Rialca tecnologia e in espansione; f) Fabbrica di conduttori elettrici di rame isolato e Cabelum alluminio; g) fabbrica conduttori ottici elettrici e cavi di alimentazione, Cabelum h) Bobine di legno, i Cabelum) Adeguamento dell’impianto di produzione

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metallurgica alluminio e miniera di bauxite Bauxilum; j) Acquisto di attrezzature pesanti per l’estrazione di bauxite e di alaggio e trasporto del materiale.

3.2.5.7 Settore automobilistica - Consolidare seguenti progetti in funzione: a) fabbrica sedili per auto (Autoseat); b) fabbrica di stampato, goffrato e saldare pe r elettropunti parti per automotrici (Ocimetalmecanica) c) Automotrici lavorazione del vetro (Vivex) ; d) assemblaggio veicoli (Venirauto) ; e) assemblaggio veicoli (ZGT, Chery), f) assemblaggio trattori (Venirantractor) g) assemblaggio trattori (Pauny), h) assemblaggio biciclette (Fanabi).

3.2.5.8 Settore automobilistica - Accelerare realizzazione dei seguenti progetti: a) fabbrica di trattori “Veneminsk” b) Santa Ines Industrial Complex, edo. Barinas; c) fabbrica Camion “Mazven”; d) Industrial Complex, St. Agnes, edo. Barinas e) Motocicliette (KMV, Kawasaki) f) Camion (Civetchi, Dongfeng) g) Assemblaggio camion (Auto Parts Lara, JAC), h) Montaggio Camion (Ensembladora de Orientale, Hino), i) assemblaggio trattori (Venequip Agricoltura, Case New Holland); j) Assemb laggio trattori Massey Fergunson k) trattori (John Deere), l) assemblaggio trattori (Autoparts Lara, Foto n), m) Assemblaggio trattori (Veneminsk trattore MTZ).

3.2.5.9 Settore Automobilistica - Sviluppare i seguenti progetti di concettualizzazione: a) Fabbrica aut obus Yutong ; b) Camion (Venequip Agricoltura, International), c) moto (Yamaha).

3.2.5.10 Elettrodomestici - consolidare seguenti progetti già in funzione: a) Impianto elettrico motore di bassa e media potenza Venmotor , stato Cojedes.

3.2.5.11 Elettrodomestici - Accelerate realizzazione dei seguenti progetti: a) Fabbrica Haier elettrodomestici, Yare, stato di Miranda.

3.2.5.12 Elettrodomestici - Sviluppare i seguenti progetti: a) Fabbrica Cucine a Gas, con l'Argentina, b) Associazione strategica Taurus c) Associazione strategica Fad elca d) Associazione strategica Motorvenca e) Associazione strategica con MABE.

3.2.5.13 Materiali da costruzione - Consolidare i seguenti progetti già in funzionamento: a) fabbrica raccordi INAF, stato Aragua, b) Materiali Distributore costruzione Ferresidor c) Co nacal produzione di calce, stato Bolivar; d) Cementos de Venezuela; e) Industrie Venezuela Cemento f) Nazionale del Cemento, g) Cemento andina h) Invepi impianto di lavorazione della pietra, stato Falcon i) Sanitari Maracay.

3.2.5.14 Elettrodomestici - Accelerare realizzazione dei seguenti progetti: a) Fabbricazione di strutture in acciaio leggero Zincato (LSF) per uso, in costruzione; b) Cabimas (Zulia), Tinaquillo (Cojedes) e Temblador (Monagas), c) Pianta Cemento “Cerro Azul”, El Pinto, edo. Monagas d) Società di materie prima per costruzione, con impianti aggregati, comune di Paez, edo. Portoghese e comune di Acevedo, edo. Miranda e) Produzione Vetri “Venvidrio Llanadas” I Llanadas di Monay, Edo. Trujillo, f) Ceramica industriale Generalissimo Francisco de Miranda (Associazione con la Russia).

3.2.5.15 Trasformazione di contenitori di plastica - Consolidare i seguenti progetti e in funzione: a) fabbrica di sacchi Rafia in CIAMCA b) stivaggio CIAMCA; c) Serbatoi Acqua, d) Iniezione plastica SANIPLAST, Stato di Zulia, e) Indipendenza, iniezione di plastica, stato Miranda, f) Plastica Iniezione Battaglia di Carabobo, stato Carabobo, g) El Furrial iniezione di materie plastiche, Monagas; h) iniezione di materie plastiche Lancieri Guaicaipuro, stato Miranda; i) Contenitori in ve tro Venvidrio, Carabobo e Trujillo, j) imballaggi in alluminio Alentuy k) imballaggio di cartone (Granics Cartonajes); l) Fabbricazione di imballaggi (packaging Internazionale).

3.2.5.16 Trasformazione di plastiche e contenitori - Accelerare la costruzione dei seguenti progetti: a) Complex Yare e Ocumare, edo. Miranda, b) Inyectadoras (3R), c) Impianto Cacique Tiuna.

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3.2.5.17 Trasformazioni plastiche e di contenitori - Sviluppare i seguenti progetti: a) Estensione di prodotti complessi Plastica, Yare, Edo. Miranda b) di fabbrica sacchi di rafia Caripe c) Estensione fabbrica di pannolini in CIAMCA d) estensione fabbrica di pannolini in CIAMCA; e) Conglomerato di pannolini, assorbenti igienici e salviettine e f) Estensione dell’imballaggio Internazi onale.

3.2.5.18 Fabbriche per l’igiene personale - Per rafforzare l’operatività dei seguenti progetti: a) fabbrica pannolini CIAMCA.

3.2.5.19 Fabbriche per l’igiene personale - Accelerare costruzione delle seguenti progetti: a) fabbrica prodotti per l'igiene della famiglia, Maracay, Edo. Aragua.

3.2.5.20 Fabbriche per l’igiene personale - Sviluppare i seguenti progetti: a) Prodotti igiene personale.

3.2.5.21 Farmaci - accelerare la costruzione di questi progetti complessi Pharmaceutical, Yare, Edo. Miranda.

3.2.5.22 Agroindustria - Accelerare realizzazione dei seguenti progetti: a) Aloe Vera Stabilimento di trasformazione (Phase 1: succo e gel), Coro, Edo. Falcon, b) Lavorazione di frutta e ortaggi e tuberi: Mene Grande (Zulia) e Bobare (Lara), c) lavorazione della carne Impinati: Mount Carmel bovini (Trujillo) e Tucupita (Delta Amacuro) d) gli ovini ei Capre in Jadacaquiva (Falcon) e Carora (Lara), e), bovini e suini a Mene Mauroa (Falcon), f) Impianto di lavorazione pesce "Islamar" in Margarita, Nueva Esparta.

3.2.5.23 Agroindustria - Sviluppare seguenti progetti: a) impianto di trasformazione Aloe Vera (Fase 2: aloina e di aloe per i prodotti farmaceutici, cosmetici e chimica), Edo. Falcon; b) Impianto di lavorazione dei suini.

3.2.5.24 Computer e cellulari - Sviluppare seguenti progetti: a) Impianti Assemblegg io di Cellullari in Orinoco Paraguana Zona Franca, Edo. Falcon; b) Estensione della SMT Vtelca per l'esportazione.

3.2.5.25 Macchine e attrezzature - Accelerate la realizzazione dei seguenti progetti: a) fabbrica di macchinari pesanti, b) Santa Ines Complesso Industriale, edo. Barinas; c) apparecchiature per il trattamento alimentare: con l’Iran in Guanare (Portoghese), con il Brasile a Villa de Cura (Aragua) e Argentina nel Tigrito (Anzoategui), d) Equipment Manufacturing ammoniaca refrigerazione industriale: Temblador (Monagas) e San Felipe (Yaracuy) e) Macchinari industriali per la refrigerazione al Freon: Villa Cura, edo. Aragua.

3.2.5.26 - Sviluppare i seguenti progetti: a) Macchine per l'edilizia XCMG b) impianti di recupero dei materiali (società REMAPCA) in Carabobo, Bolivar, Falcón e il Distretto Capitale.

3.2.5.27 Forestale - Accelerare la costruzione dei seguenti progetti: a) Azienda cellulosa e carta di base (PULPACA), Zona Industriale Macapaima, Indipendenza, edo. Anzoategui.

3.2.5.28 forestale - Sviluppare la seguente progetti: a) rafforzamento Invepal; b) Alleanza strategica per i prodotti per la scuola;

3.2.5.29 Tessile e calzature - Sviluppare i seguenti progetti: a concerie) lavorazione pelli b) lo sviluppo tessile e calzature, per l’intera catena di produzione.

3.2.6 Rafforzare il settore del turismo Strumento di inclusione sociale, facilitare e garantire al popolo venezuelano, principalmente la parte più vulnerabile, l’accesso al patrimonio turistico (Voli nazionali) e il godimento delle infrastrutture turistiche a prezzi equi e ragionevoli.

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Page 52: Proposta Plan de la Patria

3.2.6.1 Promuovere le destinazioni turistiche depresse, migliorando o sviluppando le infrastrutture turistiche: La regione de Los Llanos, la regione andina e territori insulari non promossi turisticamente (La tartaruga e la Orchila).

3.2.6.2 Il rafforzamento della posizione internazionale del Venezuela come destinazione turistica attraverso la promozione del turismo internazionale su grande scala. A questo proposito, si mira a raggiungere un numero di 2 milioni di turisti internaziona li nel nostro paese, triplicando la media attuale.

3.2.7 Sviluppare il settore turistico come attività produttiva che generi un reddito sufficiente da ridistribuire da parte del governo bolivariano per soddisfare le esigenze del popolo venezuelano.

3.2.7.1 Promuovere la crescita del turismo attraverso le politiche interne e programmi di Turismo di massa. In questo senso, ogni anno si aspira a un numero di 22 milioni di persone che eseguono viaggi interni per turismo. Attualmente, secondo le informazioni fornite dall’Isti tuto Nazionale di Statistica (INE), ogni anno 17 milioni di venezuelani, ogni anno si spostano per turismo all'interno del territorio nazionale.

3.2.7.2 Rafforzare la rete di alberghi Venetur e il suo posizionamento come il primo della catena alberghiera nel paese. Inoltre, il posizionamento Casa di Venetur come principale tour operator in Venezuela, che aumenterà l’introito diretto di questa attività economica, a beneficio del paese.

3.2.7.3 Internazionalizzare la rete di hotel Venetur attraverso partnership e investiment i propri, con i paesi alleati. Questa politica permette l’introito in valuta straniera che può essere riorientato per soddisfare le esigenze del popolo venezuelano.

[3.3 Conformare e ampliare il potere militare per la difesa della Patria.] Il nostro Paese promuove la cooperazione e la coesistenza pacifica tra le nazioni, promuove l'integrazione dell'America Latina e dei Caraibi, secondo il principio di autodeterminazione dei popoli e il non ingerenza, motivo per cui la potenza militare del paese è puramente difensiva e a scopo di deterrenza, non minaccia nessuno e non ha pretese di invasione, all’opposto promuoviamo la pace in Latino -americana e nei Caraibi e contribuiamo alla difesa dei nostri popoli, questo ci obbliga a garantire ogni giorno il rafforzamen to delle nostre dottrine militari e delle tecnologie che ci permettano di essere un riferimento che consenta la pace della regione, adattando la nostra industria militare ai nostri bisogni, derivanti dalla realtà geostrategica della nostra Patria, costruita sulla cooperazione con i paesi amici.

3.3.1 Rafforzare l'industria militare venezuelana. 3.3.1.1 Migliorare la cooperazione con i paesi amici in corrispondenza con le esigenze di difesa integrale del Paese.

3.3.1.2 Promuovere il trasferimento tecnologico in ogni fase di dotazione della nostra Forza Armata Nazionale Bolivariana.

3.3.1.3 Aumentare lo sviluppo delle tecnologie della nostra industria militare per garantire autonomia e sovranità nel settore aerospaziale, navale e terrestre.

3.3.1.4 Rafforzare i legami di integrazione del nostro paese con i paesi fratelli per condividere competenze e conoscenze in funzione del benessere del nostro persone.

3.3.2 Sviluppare il sistema di addestramento con i cambiamenti della dottrina a difesa integrale della Patria.

3.3.2.1 Migliorare e adeguare i curricula in corrispondenza della nuova concezione e le esigenze del settore militare.

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Page 53: Proposta Plan de la Patria

3.3.2.2 Consolidare e approfondire la dottrina Bolivariana, nelle nostra Forza Armata Nazionale

Bolivariana.

3.3.2.3 Sviluppare un sistema di formazione addestrativa e pi ù efficiente e secondo nostra realtà.

3.3.2.4 Diffondere e rendere accessibile al pubblico in tutto il paese il nuovo concetto di Difesa Integrale. 3.3.2.5 Consolidare un sistema difensivo territoriale capace di guidare il paese in tempo di guerra e in tempo di pace, strategicamente difensivo ed eminentemente popolare.

3.3.3 Aumentare e migliorare il sistema Formazione della Forza Armata Nazionali e del Potere Popolare e di trasformarlo in un unico blocco che serva agli interessi del Paese.

3.3.3.1 Preparare e addestrare i componenti delle nostra Forza Armata Nazionale Bolivariana sotto la premessa fondamentale degli ideali Bolivariani di Integrazione, Sovranità, Indipendenza, a partire dal concetto di guerra popolare di lunga durata.

3.3.3.2 Integrare attivamente i piani di formazione delle nostre Accademie di Formazione Militare e le Nostre Università per metterle al servizio dello sviluppo e della difesa della nostra Patria.

3.3.3.3 Incrementare la formazione del corpo professionale militare e civili attraverso accordi con i paesi fratelli che ci aiutiamo a vicenda ad avere un Popolo e una Forza Armata ogni giorno più uniti.

[3.4 Favorire lo sviluppo della nuova geopolitica nazionale e regionale, dell'America Latina e dei Caraibi.]

3.4.1 Approfondire l’integrazione nazionale e l’eguaglianza socio-territoriale - attraverso Assi di Sviluppo Integrale: Nord Llanero, Apure - Orinoco, Occidentale e Orientale, Poli di Sviluppo Socialisti e Distretti Motori di Sviluppo.

3.4.1.1 Promuovere e accelerare lo sviluppo Integrale della Fascia Petrolifera dell’Orin oco (FPO). 3.4.1.2 Trasformare l'habitat dei principali centri urbani e degli insediamenti umani, con giustizia sociale e protagonismo popolare, preservando l'ambiente.

3.4.1.3 Sviluppare la viabilità necessaria per la crescita del FPO, implementando un corridoio di trasp orto terra.

3.4.1.4 Rafforzare l'asse fluviale Apure-Orinoco per stabilire relazioni e le articolazioni necessarie tra i centri e i villaggi situati su entrambi i lati fiume, sfruttando le attività petrolifere, l'agricoltura, la pesca, il turismo e migliorare il flusso e lo scambio tra le popolazioni dei centri.

3.4.1.5 Costruire le tratte ferroviarie necessarie per il trasporto dei passeggeri e la distribuzione dei beni nella FPO.

3.4.1.6 Rafforzare e migliorare i sistemi di acqua potabile e servita nel FPO.

3.4.1.7 Ordinare il territorio e garantire il supporto alla base ecologica.

3.4.1.8 Sviluppare e implementare piani di pianificazione del territorio per diversi livelli territoriali.

3.4.1.9 Preservare le conche idrografiche e i corpi idrici.

3.4.1.10 Conservare e preservare gli ambienti naturali.

3.4.1.11 Includere il riconoscimento della cultura popolare nei processi di pianificazione e assetto

territoriale. 53

Page 54: Proposta Plan de la Patria

3.4.1.12 Promuovere programmi di gestione completa dei rifiuti solidi.

3.4.1.13 Rafforzare e migliorare i sistemi di acqua potabile in tutto il paese. 3.4.1.14 Mantenere e incrementare la continuità del servizio idrico potabile a 250 litri per persona, sia nelle aree urbane sia nelle aree rurali in tutto il territorio nazionale. 3.4.1.15 Continuare la costruzione di 100 sistemi di acqua a livello nazionale, per con sentire una produzione nazionale di 4.000 milioni di metri cubi d'acqua al fine di soddisfare la domanda della popolazione stimata in 32.000.000 entro il 2019. 3.4.1.16 Completare la costruzione del Tuy 4, che fornisce un servizio continuo ai cittadini dello Stato Miranda, Vargas e il Distretto Capitale, distribuendo 21.000 litri/secondo di acqua. 3.4.1.17 Il completamento della costruzione dell’Acquedotto Luisa Caceres de Arizmendi, permettendo il servizio continuo di acqua potabile agli abitanti degli Stati Nueva Esparta e Sucre, con la distribuzione di 2.700 litri/secondo. 3.4.1.18 Completare la costruzione della Estensione del sistema centrale regionale, permettendo il servizio continuo di acqua potabile agli abitanti dello stato Carabobo: asse orientale Carlos Arvelo, Comune di Carabobo e per lo Stato Aragua (intero asse metropolitano da comune Iragorri al comune Ribas). Con la costruzione di questa quarta linea per aumentare la produzione di 7.200 a 9.000 litri/secondo. A beneficio di 400.000 persone. 3.4.1.19 Completamento della costruzione dell’Acquedotto Barcellona - Guanta - Lecheria, permettendo il servizio permanente di acqua potabile agli abitanti dello Stato Anzoategui (Puerto la Cruz, Guanta, Barcellona, Lecheria), innalzando la produzione da 3000 a6000 litri d'acqua/secondo e ben eficiando una popolazione di 800.000 persone. 3.4.2 Promuovere e accelerare lo sviluppo dell’Arco delle Miniere.

3.4.2.1 Creazione di un quadro giuridico che assicuri il controllo sovrano ed egemonico dello Stato nello sviluppo della catena produttiva del settore minerario e delle sue attività connesse. 3.4.2.2 Garantire la quantificazione corretta e la certificazione dei volumi di risorse disponibili nei settori del ferro, dell’alluminio, del coltan, dell’oro e degli altri minerali. 3.4.2.3 Promuovere lo sviluppo di tecnologie proprie che consentano lo sfruttamento razionale dei minerali presenti nella zona dell’Arco delle miniere, prevenendo il saccheggio dell’ambiente. 3.4.2.4 Definire le unità di gestione territoriali in aree ad alto potenziale di miniere per il coordinamento delle politiche territoriali, sociali ed economiche, preservando la caratteristica storica e socio -culturale. 3.4.3 Promuovere e rafforzare lo sviluppo dei poli petrolchimici.

3.4.4 Promuovere e rafforzare lo sviluppo delle Basi di Petroindustriali Socialiste nello spazio specifico del territorio per sviluppare le potenzialità regionali, per offrire beni e servizi l'industria petrolifera. 3.4.5 Mantenere e garantire il funzionamento del Consiglio federale di Governo e le istanze che lo compongono come forma di coordinamento delle politiche e delle azioni tra le entità politiche territoriali e le organizzazioni di base del Potere Popolare.

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Page 55: Proposta Plan de la Patria

3.4.6 Promuovere la creazione dei Distretti Motore dello Sviluppo, al fine aumentare nell’area geografica coperta in ciascuna, un insieme di progetti economici, sociali, scientifici e tecnologici volti a ottenere sviluppo delle regioni e rafforzare il Potere Popolare per facilitare la transizione al socialismo.

3.4.6.1 Formare il Distretto Motore Barlovento, Stato Miranda. Area con priorità di trattamento nel bacino del fiume Tuy, di specializzazione agro-alimentare.

3.4.6.2 Formare il Distretto Motore Caicara - Cabruta, Stato Bolivar e Guarico. Progetti dimamizzatori: terzo ponte sul fiume Orinoco e l'UPS Algodones del Orinoco. Specializzaz ione agro-industriale.

3.4.6.3 Formare il Distretto Motore Biruaca - Achaguas, Guarico e Apure. Dinamica Progetto: Centro di Canna Etanolo. Specializzazione agro-industriale.

3.4.6.4 Formare il Distretto Motore Paria, Sucre. Progetti dinamizzatori: Progetto Gassifero Petr olifero, Delta - Caraibi Orientali, Piattaforma Deltana, Impresa mista Cacao socialista Alba. Specializzazione Agricoltura - turismo.

3.4.6.5 Formare il Distretto Motore Sud del Lago, Zulia e Mérida. Progetto Distribuzione UPS. Specializzazione agro-alimentare.

3.4.6.6 Formare il Distretto Motore Santa Elena Uairén - Ikabaru, Stati Bolivar e Amazonas. Progetto dinamizzatore: trasporto aereo e fluviale. Specializzazione agro -ecologica e del turismo.

3.4.6.7 Formare il Distretto Motore Ortiz - Dungeon, Guarico e Aragua. Progetto dinamizzatore: UPS agroalimentari, Agroalimentare Progetti Rio Tiznado e Rio Guarico. Specializzazione agro -alimentare.

3.4.6.8 Formare il Distretto Motore Tacariguas - le Tuileries, Aragua e Carabobo. Facilitatori del progetto: Impianto di veicoli Iran-Venezuela e Cina-Venezuela, soluzione strutturale per la crescita del Lago Tacarigua. Specializzazione industriale, agricola e ambientale.

3.4.6.9 Formare il Distretto Motore El Diluvio del Palmar, Stato Zulia. Progetto dinamizzatore: il sistema di irrigazione EL Diluvio. Specializzazione agricola.

3.4.6.10 Formare il Distretto Motore Florentino (Boconó - Barinas), Stati di Barinas e Trujillo. Progetto dinamizzatore: Highway Boconó - Barinas, Centro Allevamento Florentino. Specializzazione agro -alimentare.

3.4.6.11 Formare il Distretto Motore Orichuna - Matiyure, Stato Apure. Progetto dinamizzatore: Bestiame UPS. Specializzazione agricoltura.

3.4.6.12 Formare il Distretto Motore Urbano Tiuna, città situata nel Distetto Capitale e Stato bolivariano Miranda. Per sviluppare il nuovo modello di città Social ista.

3.4.6.13 Formare il Distretto Motore Città Caribaea, situato nel Distetto Capitale e lo stato Vargas. Per sviluppare il nuovo modello Città socialista.

3.4.6.14 Formare il Distretto Motore Città Belén situato nello stato bolivariano Miranda. Per sviluppare il nuovo modello Città socialista.

3.4.7 Migliorare e garantire le infrastrutture esistenti delle aree agricole produttive già esistenti.

3.4.7.1 Promuovere la creazione di zone ad alto potenziale di concentrazione agricola, al fine di garantire sicurezza alimentare nazionale e la generazione dei prodotti agricoli come il mais, riso, soia, cotone, sorgo e produzione animale.

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Page 56: Proposta Plan de la Patria

3.4.7.2 Sviluppare gradualmente le pianure centrali del fiume Orinoco.

3.4.8 Integrare il territorio nazionale, attraverso i corridoi multimodali di infrastruttura: stradali, ferroviari, aerei, fluviali, elettricità, petrolio, gas, acqua e telecomunicazioni. 3.4.8.1 Mantenere e costruire strade, autostrade e tronchi che collegano le città grandi e medie in tutto il territorio. 3.4.8.2 Costruire le infrastrutture stradali necessarie per collegare le aree industriali con le zone di sfruttamento delle risorse. 3.4.8.3 Migliorare le condizioni della strada nelle zone rurali e agricole.

3.4.9 Promuovere la costituzione di una società statale di trasporto, consentendo di migliorare i servizi pubblici e sostituire il parco macchine obsoleto che genera un elevato consumo di carburante. 3.4.10 Garantire lo sviluppo ferroviario in tutto il nostro territorio nazionale con lo scopo di trasportare passeggeri, merci agricole, beni industriali e commerciali. 3.4.10.1 Completare la costruzione e la riabilitazione delle tratte ferroviarie che si trovano nel costiera nord del nostro paese: 1. Puerto Cabello - Valencia - Cagua (Costruzione) 2. Yaritagua - Barquisimeto - Puerto Cabello (Riabilitazione) e 3. Cagua - La Encrujiada (Costruzione). 3.4.10.2 Promuovere la costruzione di linee ferroviarie a sud del nostra paese: 1. Tinaco - Anaco (Costruzione); 2. San Juan de los Morros - San Fernando (Costruzione) 3. Chaguaramas - Cabruta (Costruzione) e 4. San Juan de Morros - La Encrujiada (costruzione), e garantire la sua connessione ai segmenti ferroviari situati sulla costa settentrionale. 3.4.10.3 Promuovere la costruzione di altre tratte ferroviarie per l'interconnessione la regione andina, orientale, meridionale e centro del paese. 3.4.11 Accelerare lo sviluppo di un sistema che permetta la navigazione del fiume Orinoco e il Rio Apure, senza saccheggiare l'ambiente. 3.4.11.1 Promuovere lo sviluppo di un piano che consenta la costruzione di porti lungo le nostre coste.

3.4.12 Pianificare da parte del Governo centrale e con il protagonismo popolare lo sviluppo di aree urbane e rurali delle città esistenti e delle nascenti su tutto il nostro territorio nazionale, attraverso lo sviluppo della Grande Missione “Casa Venezuela”. 3.4.12.1 Sviluppare la seconda fase della Grande Missione “Casa Venezuela” per abbattere definitivamente il deficit di alloggi accumulato. 3.4.12.2 Realizzare la ‘città compatta’ come modello di sviluppo urbano sostenibile, con edifici bassi e ad alta densità. 3.4.12.3 Promuovere l’economia di spazi e risorse per realizzare una crescita urbana equilibrata, includendo terreni incolti o sottoutilizzati disponibili in centri abitati e nelle loro aree semiurbane. 3.4.12.4 Rafforzare la costruzione di case nelle zone rurali per migliorare le condizioni di vita delle famiglie rurali.

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Page 57: Proposta Plan de la Patria

3.4.12.5 Costruire 2.650.000 di nuove case, distribuiti su tutto il territorio nazionale secondo il Registro Nazionale delle Abitazioni, in modo che si consolidino gli assi di sviluppo integrale, i poli di sviluppo e i distretti motori. 3.4.12.6 Migliorare e ampliare 1.000.000 di case, per costruire insediamenti umani esistenti.

3.4.12.7 Attuare piani di miglioramento e fornitura di servizi pubblici di base.

3.4.12.8 Continuare a costruire sistemi di distribuzione di acqua potabile, servizi igienici e fognature ne gli insediamenti che sono carenti anche di questo servizio. 3.4.12.9 Miglioramento dei sistemi di distribuzione elettrica locale per rispondere adeguatamente alla conformazione delle aree urbane e rurali. 3.4.12.10 Accelerare piano di distribuzione gas domestico. 3.4.12.11 Includere i nuovi sviluppi e aree non servite della rete delle telecomunicazioni, per assicurare l'accesso alla telefonia, alla televisione e a Internet.

3.4.12.12 Migliorare i sistemi di accessibilità locali pedonale e veicolare.

3.4.12.13 Incoraggiare l’utilizzo di trasporto di gruppo affinché prevalga sul trasporto privato.

3.4.12.14 Abilitare nuovi siti attrezzati di base per consentire la futura costruzione di sviluppo abitativo. 3.4.12.15 Migliorare e costruire l'attrezzatura Urbana per garantire l’accessibilità di istruzione, salute, sport, attività sociali, culturali, ricreative e di sicurezza. 3.4.12.16 Attuare un piano per l’abilitazione di spazi pubblici nelle città.

3.4.12.17 Migliorare e ripristinare gli edifici esistenti e infrastrutture urbane.

3.4.12.18 Costruire nei nuovi progetti l’arredo urbano necessario.

3.4.12.19 Includere nei piani e progetti urbani attività produttive di lavoro liberatore per i nuovi abitanti.

3.4.12.20 Promuovere la costruzione di nuove abitazioni nelle vicinanze di nuovi centri di produzione.

3.4.12.21 Stabilire spazi produttivi a basso impatto ambientale nello sviluppo deg li alloggi in costruzione. 3.4.12.22 Approfondire la specializzazione del nuovo sviluppo urbano di grandi dimensioni per promuovere la diversificazione produttive. 3.4.13 Rafforzare la presenza dello Stato nelle zone di frontiera nelle articolazioni di integrazione dei Caraibi, andine e Amazzoniche, al fine di contribuire a rafforzare l'indipendenza e la sovranità nazionale. [4. - Contribuire allo sviluppo di una nuova Geopolitica Internazionale in cui prenda corpo un mondo multicentrico e pluripolare che permetta di raggiu ngere l’equilibrio dell'Universo e garantire la Pace Planetaria. 4.1 Continuare a essere protagonisti della costruzione dell’Unione dell'America Latina e dei Caraibi]. 4.1.1 Rafforzare l'Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America (ALBA) come spazio vitale di relazione politica della Rivoluzione Bolivariana.

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Page 58: Proposta Plan de la Patria

4.1.1.1 Promuovere il ruolo di avanguardia dell’ALBA nel processo di cambiamento in America Latina e dei Caraibi, dinamizzando i nuovi spazi come UNASUR e CELAC.

4.1.1.2 Rafforzare i meccanismi di Concertazione Politica del blocco ALBA nei Sistemi interamericano e universale, verso una trasformazione integrale.

4.1.1.3 Costruire la Zona Economica ALBA, mediante l’impalcatura economica necessaria, rafforzando il ruolo del Sistema Unitario di Compensazione Regionale (Sucre) e Banco dell’Alba nella strategia di complementarità economica, finanziaria, produttiva e commerciale della regione.

4.1.2 Rafforzare il meccanismo di Petrocaribe come schema di cooperazione energetica e di solidarietà sociale.

4.1.2.1 Approfondire l'alleanza tra Venezuela e i paesi dei Caraibi attraverso il meccanismo Petrocaribe, consolidando un’indipendente e sovrano legame dei Caraibi per lo sviluppo delle loro popolazioni.

4.1.3 Rafforzare l’Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR) come area strategia regionale per la costruzione del mondo multipolare.

4.1.3.1 Garantire la partecipazione attiva in ciascuno dei Consigli di UNASUR, per raggiungere la promozione di politiche e azioni a beneficio dei cittadini della Nostra America.

4.1.4 Promuovere e rafforzare la Comunità dei Paesi dell’America latina e dei Caraibi (CELAC), meccanismo di collegamento dell’America Latina e dei Caraibi.

4.1.4.1 Rafforzare il ruolo della CELAC come spazio comune per l'integrazione politica, economica, sociale e culturale della regione.

4.1.4.2 Formare ed evidenziare i quadri che guideranno gli spazi strategici di cooperazione e integrazione regionale (ALBA, PETROCARIBE, UNASUR, la CELAC).

4.1.5 Rafforzare le alleanze strategiche bilateralmente con i paesi della Nostra America, come base per promuovere programmi di unione sub regionale e regionale (ALBA, MERCOSUR, ecc.)

4.1.5.1 Approfondire l'identità politica con i governi ei popoli fratelli dei paesi membri dell'ALBA e del MERCOSUR e continuare a promuovere politiche di giustizia e di solidarietà nel la Nostra America.

4.1.5.2 Intensificare progetti Gran nazionali di unione economica con i paesi ALBA, e l’integrazione produttiva con i paesi del MERCOSUR.

4.1.5.3 Approfondire la politica del dialogo al più alto livello e di collegamento produttivo con la fraterna Repubblica della Colombia, nel rispetto del richiamo all’unità del Libertador Simón Bolivar.

4.1.6 Avanzare verso la creazione di collegamenti economici produttivi in America Latina e nei Caraibi per rafforzare l'industria nazionale e garantire la fornitura di d eterminati prodotti.

4.1.6.1 Rafforzare la Banca del Sud, come istituto per l’integrazione finanziaria regionale.

4.1.6.2 Generare una politica permanente di finanziamenti per la promozione della solidarietà produttive di rapporti economici con l’America latina e i Caraib i, per ottenere la nostra indipendenza economica e la produzione alimentare regionale.

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Page 59: Proposta Plan de la Patria

4.1.7 Approfondire alleanze strategiche bilaterali tra il Venezuela e i paesi della regione, con particolare enfasi sulla Cooperazione con il Brasile, Argentina e Uruguay, in diverse aree di complementarietà e di cooperazione in corso. 4.1.7.1 Consolidare il Venezuela come fornitore di collaborazione solidale, senza pretese egemoniche e in base al principio di auto-determinazione. 4.1.7.2 Guidare la cooperazione con alleati nella regione, come motore di avviamento del modello di socioproduttivo socialista. 4.1.7.3 Garantire il trasferimento scientifico e tecnologico nella cooperazione, al fine di raggiungere l'indipendenza economica produttiva. 4.1.8 Per promuovere il nuovo ordine delle comunicazioni latinoamericano e dei Caraibi, con l'accento sui nuovi sistemi e supporti di informazione regionale e nella promozione di nuovi strumenti di comunicazione. 4.1.8.1 Rafforzare e garantire Telesur attraverso una maggiore presenza regionale e mond iale. 4.1.8.2 Espandere il segnale della Radio del Sud come strumento di comunicazione per il riconoscimento dei processi politici della regione. 4.1.8.3 Promuovere le reti delle catene informative alternative e comunitarie nella regione, così come delle reti sociali. 4.1.8.4 Diffondere informazioni veraci in modo permanente, prodotte dai paesi di ALBA e dagli alleati del sud. 4.1.8.5 Per garantire la produzione permanente di contenuti che siamo diffusi attraverso i media regionali relativi ai successi sociali, politici e culturali del la Rivoluzione Bolivariana. 4.1.9 Promuovere la risoluzione armoniosa e cooperativa delle delimitazioni ancora irrisolte, intendendo la stabilizzazione dei confini in quanto elemento di unità e di pace. [4.2 Rafforzare l'identità nazionale e della Nostra America .]

4.2.1 Rafforzare la visione della eterogeneità e della diversità etnica del Venezuela e della Nostra America nel segno del rispetto e dell'integrazione delle minoranze e delle popolazioni indigene nella vita nazionale e nel processo decisionale. 4.2.1.1 Consolidare e creare l’istituzionalità nuestramericana nelle organizzazioni nazionali di cooperazione e integrazione come ALBA, UNASUR, CELAC, MERCOSUR. 4.2.1.2 Aumentare la presenza nei contenuti curriculari, dei programmi audiovisivi, di eventi nazionali e internazionali su questi temi. 4.2.2 Dirigere dall'alto livello legale, nuestramericano e nazionale nei contenuti educativi sull’identità nazionale e la diversità dei popoli. 4.2.2.1 Presentare iniziative regionali e sub regionali come le Carte Sociali, Culturale, Dichi arazioni, Alleanze, Patti e documenti di Governo derivanti dalla partecipazione popolare e raccolti nella nuova istituzionalità nuestramericana. 4.2.2.2 Difendere la presenza di minoranze e gruppi etnici indigeni nelle istanze decisionali nuestramerìcane.

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[4.3 Impegnarsi nella costruzione di un mondo multi -polare, senza il dominio imperiale, fondato sul rispetto per l'autodeterminazione dei popoli.]

4.3.1 Stabilire una rete di relazioni politiche con i centri di potere emergenti.

4.3.1.1 Stabilire una partnership con il Gruppo BRICS come gruppo fondamentale delle principali potenze emergenti nel consolidamento del mondo multipolare.

4.3.1.2 Per promuovere il ravvicinamento e il coordinamento tra i nuovi meccanismi di unione in America Latina e dei Caraibi (ALBA, UNASUR, la CELAC) e il gruppo BRICS, al fine di dare maggiore forza alla voce della gente del Sud nell’agenda globale.

4.3.1.3 Elevare la collaborazione di livello superiore con la Repubblica Popolare Cinese, la Federazione Russa e la Repubblica Federativa del Brasile per continuare a consolidare il potere nazionale.

4.3.1.4 Stabilire alleanze strategiche con la Repubblica dell’India e la Repubblica del Sud Africa.

4.3.1.5 Approfondire le relazioni di cooperazione politiche ed economiche con tutti i paesi della Nostra America e quelli dell’Africa, Asia, Europa e Oceania, i cui governi sono disposti a lavorare con noi sul rispetto e la reciproca collaborazione.

4.3.1.6 Rafforzare l'approccio ai meccanismi di integrazione economica politica dell’Asia e dell’Africa (ASEAN, ECOWAS, ecc). Partecipare, in qualità di osservatori e promuovendo i contatti con i meccanismi dell’America latina e dei Caraibi.

4.3.1.7 Promuovere la leadership nel Movimento dei Paesi Non Allineati (MNOAL), al fine di realizzare il XVII Vertice dei Capi di Stato e di governo in Venezuela.

4.3.1.8 Rinvigorire fori internazionali Sud-Sud come il Sud America - Sud Africa (ASA) e dei Paesi del Sud America e Paesi Arabi (ASPA).

4.3.2 Stabilire un nuovo ordine delle comunicazioni del Sud. 4.3.2.1 Rafforzare le catene multi statali radio e Tv come Telesur e radio del Sud, insieme alle loro rispettive piattaforme elettroniche, ampliando la loro portata, la loro offerta in diverse lingue e la varietà e la qualità del suo contenuto, per trasmettere la verità del nostro popolo e rompere il blocco dell'informazione e la censura che sono imposti ai popoli da parte delle potenze imperialiste e da parte delle imprese di comunicazione transnazionale.

4.3.2.2 Stabilire alleanze con catene di comunicazione e informazione dei centri mondiali emergenti per garantire la conoscenza reciproca e di informazione verace sulle nostre realtà, senza il filtro deformante delle grandi aziende dei media delle potenze imperialiste.

4.3.3 Promuovere la diplomazia popolare e la partecipazione attiva della organizzati e dei movimenti popolari organizzati per la costruzione di un mondo multipolare e in equilibrio.

4.3.3.1 Promuovere la partecipazione delle reti globali dei movimenti sociali nei grandi Forum e importanti vertici internazionali.

4.3.3.2 Favorire l’organizzazione e lo svolgimento dei Fori interna zionale dei movimenti e organizzazioni sociali e popolari di base per raccogliere le loro rivendicazioni e le proposte da inserire nell’agenda politica globale.

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4.3.4 Continuare a promuovere la trasformazione dei Sistemi dei Diritti Uman i sulla base del rispetto, della democratizzazione del sistema, l’uguaglianza sovrana degli Stati membri e il principio di non ingerenza.

4.3.4.1 Mantenere politica attiva e di leadership, insieme con i paesi progressisti della regione, nella richiesta di urgente e necessaria riforma del Sistema Interamericano dei Diritti Umani e la Corte, essendo bastioni molto politicizzati dell’imperialismo nordamericano.

[4.4 Contribuire alla rimozione dell’antistorico e disastroso sistema imperiale e neocoloniale.] 4.4.1 Allontanare il Venezuela dai meccanismi di dominio internazionale.

4.4.1.1 Denunciare i Trattati multilaterali che limitano la sovranità nazionale di fronte agli interessi delle potenze neocoloniali (Sistema Interamericano dei Diritti Umani, ecc.).

4.4.1.2 Denunciare i Trattati multilaterali che limitano la sovranità nazionale di fronte agli interessi delle potenze neocoloniali (promozione e protezione degli investimenti).

4.4.1.3 Stabilire i partenariati necessari per neutralizzare le azioni dei poteri neocoloniali nelle organizzazioni internazionali.

4.4.1.4 Eliminare la partecipazione di istituzioni finanziarie internazionali nei progetti di sviluppo nazionali. 4.4.2 Ridurre a livelli che non compromettono l’indipendenza nazionale il rapporto economico e tecnologico con i centri imperiali di dominazione.

4.4.2.1 Portare a livelli non vitali le relazioni commerciali con le potenze neocoloniali.

4.4.2.2 Portare a livelli non vitali le relazioni con i circuiti finanziari dominati dalle potenze neocoloniali.

4.4.2.3 Ridurre il coinvolgimento dei poteri neocoloniali nel finanziamento di progetti strategici per lo sviluppo nazionale.

4.4.2.4 Ridurre a livelli essenziali di collegamento del Venezuela alle reti di comunicazione e informazione dominate dai poteri neocoloniali.

4.4.2.5 Eliminare la dipendenza di settori strategici per lo sviluppo nazionale di reti di comunicazione e informazione controllati dalle potenze neocoloniali.

4.4.2.6 Portare a livelli di partecipazione non vitali la tecnologia dei poteri imperiali nei progetti di sviluppo nazionali.

4.4.2.7 Eliminare la condivisione della tecnologia delle potenze imperiali in aree strategiche per la sovranità nazionale.

4.4.3 Approfondire e ampliare il rapporto con poli emergenti del mondo nuovo.

4.4.3.1 Aumento delle valute estere emergenti nelle riserve e nel commercio internazionale del Venezuela.

4.4.3.2 Effettuare la porzione maggiore del commercio e degli scambi economici con i poli emergenti del nuovo mondo.

4.4.3.3 Incrementare la partecipazione economica e tecnologica dei poli emergenti del mondo nei progetti di sviluppo nazionale.

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4.4.3.4 Stabilire alleanze per il coordinamento politico e lo cambio economico tra i meccanismi di unione del Sud dei diversi continenti, in particolare con i BRICS.

[5. - Contribuire a preservare la vita sul pianeta e a salvare la specie umana. 5.1 Costruire e promuovere il modello economico produttiva eco-socialista sulla base di un rapporto armonioso tra uomo e natura, che garantisca l’uso razionale, ottimale e sostenibile delle risorse naturali, nel rispetto dei processi e dei cicli della natura.]

5.1.1 Promuovere il socialismo come unica opzione contro il predatore e insostenibile modello capitalista.

5.1.2 Promuovere nazionalmente ed internazionalmente una nuova etica socio -produttiva che favorisce la conversione dei modelli di produzione e consumo capitalisti insostenibili.

5.1.3 Generare alternative socio-produttive e nuovi modelli di cooperazione economica e finanziaria per lo sviluppo globale e la creazione di un commercio mondiale equo secondo i principi di complementarità, cooperazione e solidarietà.

[5.2 Proteggere e difendere la sovranità permanente dello Stato sulle risorse naturali a beneficio supremo del nostro popolo, che deve esserne il primo garante.]

5.2.1 Promuovere e difendere attività nel campo nazionale e internazionale e per la manutenzione e conservazione di aree strategiche, tra cui: fonti e serbatoi di acqua (di superficie e sotterranee), gestione integrata di bacini idrografici, della biodiversità, gestione sostenibile di mari, oceani e foreste.

5.2.1.1 Mantenere la leadership nei negoziati internazionali multilaterali e reg ionali, relativa al rispettivo quadro ambientale e giuridico settoriale.

5.2.1.2 Continuare a promuovere il riconoscimento dell’accesso all'acqua come diritto umano in tutti i forum e ambiti.

5.2.2 Rimuovere e combattere gli schemi di promozione internazionale della mercificazione della natura, dei servizi ambientali e degli ecosistemi.

5.2.2.1 Abilitare alleanze strategiche per la lotta contro la mercificazione della natura in tutte le sedi internazionali.

5.2.2.2 Promuovere lo sviluppo di una visione dall’ALBA-TCP e la CELAC che permetta rafforzare la difesa regionale, con la sua visione propria del sud, in tali questioni delicate e strategiche che costituiscono le nuove forme di dominio e di dipendenza.

5.2.3 Promuovere la cooperazione, a livello regionale per la gestione integrata delle risorse naturali transfrontaliere.

5.2.3.1 Rinvigorire la cooperazione con paesi limitrofi nelle questioni di gestione ambientale e delle aree ecologiche di interesse comune, conformemente ai principi del diritto internazionale.

5.2.3.2 Difendere i diritti territoriali e la sovranità dello Stato venezuelano nei negoziati relativi con la amministrazione delle aree marine e oceaniche e la diversità biologica marina fuori della giurisdizione nazionale.

5.2.4 Combattere la ‘securitizzazione’ dei problemi ambientali globali poiché d evono essere risolti con la partecipazione di tutti gli Stati, senza imposizioni egemoniche straniere.

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Page 63: Proposta Plan de la Patria

5.2.4.1 Continuare a monitorare lo sviluppo dell’agenda del Consiglio di Sicurezza per evitare l’inserimento delle questione delle tematiche ambientali e umane in quanto temi di “sicurezza internazionale”.

5.2.4.2 Rafforzare le discussioni sostanziali sulla coesione economica, sociale e ambientale nelle competenti sedi regionali e multilaterali, affinché le decisioni si prendano in maniera inclusivo e trasparente senza orientamenti paternalistici e neo -coloniali da parte dei paesi sviluppati.

[5.3 Difendere e proteggere il patrimonio storico e culturale venezuelano e nostramericano.] 5.3.1 Contrastare la produzione e la valorizzazione degli elemen ti culturali e versioni storiche dominanti che circolano attraverso i media e le diverse istituzioni.

5.3.1.1 Coinvolgere le istituzioni pubbliche nella produzione di forti critiche alle forme culturali e alle ricostruzioni storiche dominanti.

5.3.1.2 Veicolare la Critica attraverso i media pubblici (riviste, televisione, eventi, ecc.).

5.3.1.3 Promuovere la produzione di testi scolastici per generare consapevolezza e formare criticamente le nuove generazioni.

5.3.2 Produrre spazi di espressione e meccanismi di registrazione delle culture popolari e della memoria storica dei gruppi subordinati sociali ed etnici.

5.3.2.1 A livello nazionale e regionale individuare gli spazi e le forme popolari di espressione della memoria storico (ad esempio i cronisti).

5.3.2.2 Organizzare all'interno di ogni Consiglio Comunale e nelle Comuni in Costruzione, gruppi di lavoro per la registrazione della memoria storica e la diffusione dei contenuti culturali popolari o etnici (nel caso per esempio, degli indigeni, degli afrovenezuelani, del lavoro svolto dai comitati di terra urbani, Tavoli tecnici sull’acqua e altri).

5.3.2.3 Formare esperti popolari nella salvaguardia del patrimonio culturale popolare e della memoria storica.

5.3.2.4 Coinvolgere i musei e altre istituzioni di interesse storico e culturale nel piano di conservazione e valorizzazione del Patrimonio popolare culturale e storico.

5.3.3 Produzione di nuova cultura, secondo gli approcci umanistici, con gli attori popolari e intellettuali che permettano di integrare il passato rivalorizzato con il presente che vogliamo costruire.

5.3.3.1 Promuovere discussioni all'interno delle organizzazioni popolari sulle identità culturali per l’analisi della situazione attuale e delle necessarie modifiche.

5.3.3.2 Porre un accento particolare sulle questioni di genere. A questo proposito, spingere la creazion e di gruppi di lavoro formati dalle donne, per riflettere sulla loro vita familiare e lavorativa ed elaborare strategie di resistenza e liberazione, poiché sopportano il peso delle culture dominanti, dove le donne sono relegate a un ruolo secondario e soffrono spesso violenza esplicita. Lo stesso vale per i gruppi di diverso orientamento sessuale (gli omosessuali, le lesbiche, i bisessuali e i transgender) costretti a vivere in uno stato di repressione e umiliazione, dove l'unica via di uscita è la frivolez za offerta dal mondo capitalista.

5.3.3.3 Incoraggiare la costruzione di spazi sociali che possano coincidere con i Consigli Comunali più coinvolti nel progetto rivoluzionario, dove si sperimentano nuove forme di socializzazione, di regole economiche più solidali e di costruzione dell’identità meno repressiva.

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Page 64: Proposta Plan de la Patria

5.3.4 Sviluppare strategie di manutenzione e distribuzione nel mondo globale delle caratteristiche culturali e della memoria storica del popolo venezuelano.

5.3.4.1 Pianificare in maniera effettiva la consegna a tutte le biblioteche pubbliche e alle scuole dei materiali prodotti su (a) la storia dei gruppi subordinati, (b) memoria storica popolare; (C) le diverse culture regionali e etniche del Venezuela.

5.3.4.2 Incoraggiare la diffusione nei mezzi di comunicazione di massa, pubblici e privati dei contenuti storici, culturali, popolari, tradizionali e di nuova produzione.

5.3.4.3 Elaborare e realizzare un piano coordinato di diffusione della cultura tradizionale e della memoria storica subalterna etnica del Venezuela attraverso le istituzioni diplomatiche internazionali e incoraggiare le relazioni con le università in altri paesi.

[5.4 Contribuire alla formazione di un movimento globale, per contenere le cause e porre rimedio agli effetti dei cambiamenti climatici che si verificano come risultato del modello depredatore capitalista.]

5.4.1 Continuare la lotta per la conservazione, il rispetto e il rafforzamento del regime climatico costituito dalla Convenzione Quadro delle Nazioni Unite per i Cambiamenti Cimatici e relati vo protocollo di Kyoto.

5.4.1.1 Smontare gli schemi dei mercati internazionali del carbonio che legittima l’acquisto dei diritti di inquinamento e la distruzione del pianeta impunemente.

5.4.1.2 Promuovere e incoraggiare il rafforzamento del quadro giuridico climatico vig ente ponendo l’accento sulle responsabilità storiche dei paesi sviluppati.

5.4.1.3 Incoraggiare e sostenere le azioni per promuovere la giustizia internazionale riferiti al fallimento dei paesi sviluppati relativi agli obblighi del Protocollo di Kyoto.

5.4.2 Disegnare, a livello nazionale, un piano di Mitigazione, che copre i settori produttivi che emettono gas Serra come contributo volontario nazionale agli sforzi per salvare il pianeta.

5.4.2.1 Promuovere la trasformazione di quei settori produttivi, a livello nazionale, allin eati all’etica della trasformazione socialista del modello economico, con particolare accento sul settore energetico, agricolo e dell’allevamento, sulla gestione dei rifiuti solidi e delle foreste.

5.4.3 Progettazione di un ambizioso piano nazionale Regolazione in linea con l’impegno etico bolivariano eco-socialista, che permetta al nostro Paese di prepararsi per gli scenari e impatti climatici che si verificano a causa della irresponsabilità dei paesi industrializzati, inquinatori del mondo.

5.4.3.1 Il Piano deve essere sviluppato con la collaborazione di tutte gli enti nazionali pianificatori territoriali della gestione dei disastri con la pianificazione strategica prospettica per l’aumento della temperatura nei prossimi 20 anni, in funzione delle promesse di mitigazion e che si riusciranno a stabilire nel quadro delle Nazioni Unite.

5.4.3.2 Calcolare i costi di perdite e danni derivanti da situazioni e condizioni meteorologiche estreme, comprese assicurazioni per specifici settori sensibili (Agricoltura), che dovranno essere som mati al debito ecologico dei paesi industrializzati.

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Page 65: Proposta Plan de la Patria

f. Alla Battaglia di Carabobo e alla vittoria della Patria Socialista Nell’intera proposta presentata oggi, si riflette la marcia di più di due secoli di resistenza e 13 anni di

un popolo in Rivoluzione e chiamiamo tutti coloro che vogliono costruire la Patria ad andare avanti verso la via del socialismo, sotto la massima che ci ha lasciato la poesia di Antonio Machado: «Viandante, non c’è sentiero, il percorso si apre camminando».

Il contenuto del Programma della Patria intende interpretare la volontà della maggioranza popolare, ma per quanto possiamo essere stati capaci di plasmarla in questo testo, sappiamo che questo è ben lungi dall'essere sufficiente. È quindi che da oggi, 11 giugno 2012, e fino al prossimo dicembre, è oggetto del più completo e imparziale dibattito, in modo da aggiungere, eliminare o correggere, in modo da integrarlo e arricchirlo, affinché il II Piano Socialista della Nazione, sul quale ci baseremo per il pross imo periodo del governo bolivariano sia opera autenticamente socialista e collettiva come correttamente corrisponde in tempi di rivoluzione.

La proposta appartiene al popolo del Venezuela, che l’ha resa possibile con le sue richieste, i suoi sogni, la sua resistenza, la sua lotta e le sue vittorie. Per questo siamo sicuri che saprà dargli forma definitiva, mettere gli accenti necessari, imprimere il suo incoraggiamento la sua ispirazione infinita.

Questo programma della Patria, appartiene soprattutto a te g iovane che lavori, che studi, che semini, che crei, che innovi, che ci fai sentire profondamente orgogliosi e fieri per i tuoi trionfi sportivi e artistici, che ti sei fatto soldato per difendere il sacro suolo, che lotti nel presente per il futuro. È un p rogramma per il futuro che ti appartiene, affinché tu ti possa impegnare verso il grande, verso il bello come ci chiese il Maestro Luís Beltrán Prieto Figueroa.

Andiamo, quindi, uomini e donne, operaie e operai, contadine e contadini, studenti e studentess e, afrodiscendenti, accademici, popoli originari, piccoli e medi produttori e produttrici della campagna e della città, commercianti, trasportatori, motorizzati, professionale della salute e in generale, insegnanti, funzionari e dipendenti pubblici, donne, soldati, coloni, pescatrici e pescatori, agricoltori e coltivatori, atleti, e specialmente la gioventù venezuelana!

Noi, come popolo del Venezuela, con il nostro programma patriottico e la nostra bandiera rivoluzionaria sconfiggeremo l'inumana proposta capitalista neocoloniale dell’impero e della destra venezuelana!

Andiamo nelle strade, alla carica, alla nuova Battaglia di Carabobo e alla vittoria della Patria, come la conquistammo quasi 200 anni, nel campo glorioso di Carabobo, il 24 Giugno 1821!

«Ciò che è stato fatto è solo

un preludio a ciò che si può fare.

Preparati a combattere e conta sulla la vittoria...»

Proclamazione del Liberatore Simón

Bolívar ai 150 eroi della battaglia di Las

Queseras di Oriente, 3 Aprile 1819

[traduzione dal castigliano per ALBAssociazione - per l'amicizia e la solidarietà tra i popoli a cura di Marco Nieli e Ciro Brescia]

La versione in lingua originale è reperibile a questo link: http://www.aporrea.org/ideologia/n207328.html

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Page 66: Proposta Plan de la Patria

g. Tabelle e Grafici

Sistemi di irrigazione Area con irrigazione Anno 2012 (ettari)

Area con irrigazione Anno 2019 (ettari)

% Aumento

Sistema di irrigazione Rio

Guarico

32.000 38.000 19%

Sistema di irrigazione Rio

Tiznados

3.000 32.000 967%

Sistema di irrigazione

José Inacio de Abreu e Lima

1.400 35.000 2.400%

Sistema di irrigazione Las

Majaguas

21.450 26.000 21%

Sistema di irrigazione

Piana di Maracaibo

2.600 20.000 669%

Sistema di irrigazione

Valle del Quibor

1.200 26.000 2.000%

Piccoli e Medi sistemi di irrigazione

116.685 361.723 210%

TOTALE NAZIONALE

178.335 538.723 202%

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Page 67: Proposta Plan de la Patria

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Page 68: Proposta Plan de la Patria

PRODUZIONE NAZIONALE AGRO-PECUARIA DI CARNI 1998-2019 IN TONNELLATE

PRODUZIONE NAZIONALE AGRO-PECUARIA DI LATTE 1998-2019 IN TONNELLATE

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Page 69: Proposta Plan de la Patria

PRODUZIONE NAZIONALE AGRO-PECUARIA DI LATTE 1998-2019 IN TONNELLATE

PRODUZIONE NAZIONALE AGRO-PECUARIA DI CARNI 1998-2019 IN TONNELLATE

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Page 70: Proposta Plan de la Patria

Modelos de gestión

para una cultura

del trabajo que se

contraponga al

rentismo petrolero

Nuevas formas a

organización de los

medios de

producción en un

nuevo

metabolismo para

la transición al ^

socialismo

Cadenas productivas en

función de necesidades

socialesy nueva base de

exportación.

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Page 71: Proposta Plan de la Patria

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Page 72: Proposta Plan de la Patria

Copyleft - Napoli, 8 settembre 2012

CORAZÓN DE MI PATRIA Associazione "ALBA" CF 95148080633 – sede Operativa: Via Giulio Palermo, 45 - 80131 Napoli

Sede Legale: [rif. Gabriele de Martino di Montegiordano] Corso Umberto I, 23, 80138 Napoli tel.: 00 39 (0)81 372 26 68 - 00 39 333 50 30 697 [email protected] - www.albassociazione.it

Rivista: www.albainformazione.wordpress.com Direttrice: Maria Vittoria Tirinato Per sostenere la Rivista ALBAinFormazione - per l'amicizia e la solidarietà tra i popoli Tramite Banca Associazione di Promozione Sociale "ALBA" Unicredit - filiale Napoli - Mergellina,

Via G. Bruno, 172a IBAN IT 59 S 02008 03435 000101 541 691 Causale: Sostegno ALBAinF ormazione

ALBAssociazione - per l'amicizia e la solidarietà tra i popoli

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