Promuovere - Agosto 2010

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ORGANO DI INFORMAZIONE DEL COLLEGIO IPASVI DELLE PROVINCE DI SASSARI E OLBIA-TEMPIO ANNO XIII AGOSTO 2010 Spedizione in abbonamento postale - articolo 2 comma 20/C Legge n. 662/96 - Poste italiane filiale di Sassari PERIODICO DI CULTURA E SALUTE 2 IL COLLEGIO IPASVI DI SASSARI CONTRO IL BLOCCO DELLE ASSUNZIONI DEDICATO UN FRANCOBOLLO ALLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA NON DECOLLA L’INVIO TELEMATICO DEI CERTIFICATI DI MALATTIA Il vescovo di Ozieri interviene con una lettera in difesa dell’ospedale “Antonio Segni” Il vescovo di Ozieri interviene con una lettera in difesa dell’ospedale “Antonio Segni”

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Rivista ufficiale del Collegio IPASVI di Sassari Numero 2 - Anno XIII - Agosto 2010

Transcript of Promuovere - Agosto 2010

ORGANO DI INFORMAZIONE DEL COLLEGIO IPASVI DELLE PROVINCE DI SASSARI E OLBIA-TEMPIOANNO XIII

AGOSTO2 0 1 0 Spedizione in abbonamento postale - art icolo 2 comma 20/C Legge n. 662/96 - Poste ital iane f i l iale di Sassari

PERIODICO DI CULTURA E SALUTE

2

IL COLLEGIO IPASVI DI SASSARI CONTRO IL BLOCCO DELLE ASSUNZIONI

DEDICATO UN FRANCOBOLLO ALLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA

NON DECOLLA L’INVIO TELEMATICO DEI CERTIFICATI DI MALATTIA

Il vescovo di Ozieri intervienecon una lettera in difesadell’ospedale “Antonio Segni”

Il vescovo di Ozieri intervienecon una lettera in difesadell’ospedale “Antonio Segni”

Prom overe2 AGOSTO2010

Prom overe

Periodico di cultura e saluteOrgano ufficiale di informazione del Collegio

IPASVI delle provincedi Sassari e Olbia-Tempio

RedazioneCollegio IPASVI

Viale Italia 43 - 07100 SassariTel. 079 216 487Fax 079 211 1476

e-mail:[email protected]

DirettoreSandro Sabattino

RedazioneBiagio Macaluso, Salvatore Morittu

Sergio Frassetto, Piero BullaRoberto Ceccarelli, Francesca Deledda

Giovanni Derosas, Nicola LezzeriSperanza Loriga, Margherita MarongiuAlessandro Nasone, Giovanna Pensè

Palmira Re, Massimo SotgiuLuca Maggio, Maria Teresa Pinna

Giuseppina Pisoni

EditoreCollegio IPASVI Sassari e Olbia-Tempio

Viale Italia 43 - 07100 Sassari

Autorizzazione del tribunale di Sassarin. 1982 del 25/05/2006 n. 327

Spedizione in abbonamento postalearticolo 2 comma 20/C

Legge n. 662/96Poste italiane filiale di Sassari

Grafica, impaginazione e stampaTip. Ramagraf

Via Vittorio Veneto07014 Ozieri (SS)

Tel. 079 7851091 - Fax 079 3077950

Sommar ioEDITORIALEDI BIAGIO MACALUSO

Ancora oggi c’è chi parla di professioneausiliaria e subordinata al medico

PRIMO PIANOA CURA DELLA REDAZIONE

Perché, per ricoprire ruoli dirigenziali,non occorre nessun titolo di studio?

L’INTERVENTODI S.E. MONS. SERGIO PINTOR

Mons. Pintor interviene sulla grave situazionedell’ospedale “Segni” di Ozieri

ATTUALITÀDI SANDRO SABATTINO

A rilento l’invio telematico all’Inpsdelle certificazioni di malattia

ATTUALITÀDI SANDRO SABATTINO

Gli infermieri al fianco delle donneche lottano contro il tumore al seno

INIZIATIVEA CURA DEL COLLEGIO DI SASSARI E OLBIA-TEMPIO

Il Collegio degli infermieri contro il bloccodelle assunzioni predisposto dalla Regione

RUBRICAA CURA DELLA REDAZIONE

Il manuale di sicurezza in sala operatoria,strumento contro gli incidenti chirurgici

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ORGANO DI INFORMAZIONE DEL COLLEGIO IPASVI DELLE PROVINCE DI SASSARI E OLBIA-TEMPIOANNO XIII

AGOSTO2 0 1 0 Spedizione in abbonamento postale - art icolo 2 comma 20/C Legge n. 662/96 - Poste ital iane f i l iale di Sassari

PERIODICO DI CULTURA E SALUTE

2

IL COLLEGIO IPASVI DI SASSARI CONTRO IL BLOCCO DELLE ASSUNZIONI

DEDICATO UN FRANCOBOLLO ALLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA

NON DECOLLA L’INVIO TELEMATICO DEI CERTIFICATI DI MALATTIA

Il vescovo di Ozieri intervienecon una lettera in difesadell’ospedale “Antonio Segni”

Il vescovo di Ozieri intervienecon una lettera in difesadell’ospedale “Antonio Segni”

Nella sezione ECM sono riportate le date dei corsi diaggiornamento programmati dal collegio con relativalocandina e modulo di iscrizione.

Invitiamo tutti coloro che non l’avessero ancora fattoa visitare il sito internet all’indirizzo

www.ipasviss.it

Prom overe 3AGOSTO2010

EDITORIALE

ulle pagine del Sole 24 ore-Sanità n. 26/2010 è stato pubblicato uno speciale sul“See & Treat”, una metodologia di carattere organizzativo avviata in Toscana ed in par-ticolare sulle implicazioni giuridiche in tema di abuso della professione medica.

Lo speciale, a firma dell’avv. Gianfranco Iadecola, al di là del paventato abuso,coglie l’occasione per affermare come esista una specie di “superiorità funzionale” daparte del medico nei confronti dell’infermiere in virtù delle sue “maggiori conoscenzeed abilità” e che lo stesso debba fungere da supervisore nei confronti delle attivitàmesse in atto dall’infermiere, esecutore materiale delle prestazioni.

Quanto scritto dall’avv. Iadecola, al di là della non menzione della legge 42/1999sull’abilitazione all’esercizio professionale delle professioni sanitarie, e della legge251/2000 che afferma l’autonomia delle professioni sanitarie, fa il paio con quantoscritto dal dott. Muzzetto, vicepresidente dell’ordine dei medici di Parma, e ribadito aRimini lo scorso mese di maggio in occasione del Congresso Nazionale della Fnom-CeO: gli infermieri devono tornare al loro posto!

Si legge tra le righe il tentativo di riportare indietro di vent’anni una professione,quella infermieristica, che ha faticosamente abbandonato il ruolo di “ancilla medici-nae” per rivestire quello di professione autonoma.

Non si vuole riconoscere il fatto che oggi l’infermiere abbia una sua specifica iden-tità professionale, con acquisizione di proprie responsabilità giuridiche.

Se è vero che esistono atti di esclusiva competenza medica, è altrettanto vero chene esistono di esclusiva competenza infermieristica, quali la diagnosi infermieristicacon l’identificazione dei bisogni di assistenza del paziente.

Questa autonomia professionale investe in pieno il professionista infermiere obbli-gandolo, sul piano giuridico, a garantire il bene e la salute del paziente in relazione alleproprie conoscenze e competenze.

Ma se sono trascorsi ormai circa quindici anni dall’inizio di quella che possiamo defi-nire una vera e propria rivoluzione della nostra professione, perché solo ora vi sonotanti attacchi allo sviluppo della stessa?

Probabilmente solo oggi iniziano ad applicarsi le norme e gli stessi infermieri pren-dono coscienza dell’evoluzione della loro professione. Questo crea una certa preoccu-pazione su chi continua ad avere una anacronistica visione gerarchica sull’organizza-zione della gestione dei percorsi terapeutici ed assistenziali.

Questa crescita della professione infermieristica, che sulle orme di quanto già esi-stente da anni in altri paesi europei, vuole offrire alla popolazione una immagine cheabbandoni i vecchi stereotipi per restituirne una nuova che porti al riconoscimento delgiusto valore dello specifico professionale infermieristico. Non quindi un rapporto disubordinazione ma di collaborazione, ognuno per le proprie specifiche competenze, èquanto auspicabile nel rapporto medico-infermiere con ambiti di attività distinte edautonome caratterizzate da un unico comune denominatore che deve essere il rag-giungimento ed il mantenimento dello stato di salute del paziente. •

Messa in discussione l’attività dell’infermiere

Ancora oggi c’è chi parla di professioneausiliaria e subordinata al medico

di Biagio Macalusopresidente IPASVI

di Sassari e Olbia-TempioS

Prom overe4 AGOSTO2010

PRIMO PIANO

ovvio che per un infermiere, coordinare un servizio o un’unità operativa, sia indispen-sabile il diploma di scuola media superiore e il master universitario in coordinamento,mentre è assurdo che, per ricoprire il ruolo gerarchicamente superiore di PosizioneOrganizzativa (P.O.), venga richiesto come requisito minimo essere infermieri e l’in-quadramento nel relativo profilo della categoria D/DS. Oltre a questo, nella maggiorparte dei bandi di concorso per P.O., ai candidati viene richiesto di allegare il curricu-lum formativo e professionale, dove devono essere riportate le notizie fondamentaliche riguardano: i titoli culturali e professionali posseduti, le esperienze professionalipiù significative, le attitudini e le capacità per le quali il dipendente ritiene di avere lecaratteristiche professionali e personali più idonee al ruolo da ricoprire (autovaluta-zione), i percorsi formativi in particolare quelli inerenti alle responsabilità organizza-

tive, l’attività didattica svolta in scuole di formazione. Ma non è tutto, unruolo importante occupa nella valutazione complessiva anche il parere,udite udite, del responsabile del Dipartimento a cui afferisce il candidato.

Dopo le selezioni, dove non è prevista una graduatoria, inspiegabil-mente, nella maggior parte dei casi gli incarichi vengono assegnati a infer-mieri con appena il titolo di licenza media inferiore, per capirci la cosidetta “terza media”, e senza altri requisiti. Molti infermieri ormai demoti-vati e indignati per questa assurda situazione e che hanno affrontatosacrifici e spese per poter conseguire titoli di studio quali master universi-tari, laurea in infermieristica, corsi di formazione e di aggiornamento, noncapiscono i criteri di valutazione nelle selezioni e si chiedono perché venganegata loro la possibilità di mettere al servizio della propria azienda lecompetenze acquisite.

È giusto far sapere alle persone che decidono sull'attribuzione della PosizioneOrganizzativa, che il candidato più idoneo non è quell’infermiere che rimane nellapratica senza il dovuto aggiornamento e formazione professionale, ma quello che èin possesso dei titoli, perché altrimenti è opportuno parlare di personale con anzia-nità di servizio e non di competenza esperta e attitudini professionali come richiestonel curriculum.

Ci chiediamo a questo punto, quali sono i criteri di selezione che vengono adot-tati?

L’unico invito che possiamo fare, ai Responsabili del Servizio Infermieristico e allealtre figure sanitarie che partecipano alla scelta della P.O., è quello di prendere inconsiderazione, durante l’analisi del curriculum formativo e professionale, i titoli distudio quali diploma di scuola media superiore, laurea in Infermieristica, master dicoordinamento, titoli di specializzazione e di aggiornamento professionale. Requisiti,questi, indispensabili per scongiurare che i coordinatori vengano guidati e valutati dainfermieri non coordinatori e senza le caratteristiche sopra esposte.

Inoltre è più opportuno che la decisione finale, che attribuisce la posizione orga-nizzativa, venga effettuata esclusivamente dal servizio infermieristico, senza che altrefigure partecipino al conferimento, perché poco o niente sanno in materia di assi-stenza infermieristica. •

Considerazioni sugli incarichi delle Posizioni Organizzative

Perché, per ricoprire ruoli dirigenziali,non occorre nessun titolo di studio?

a cura dellaRedazione È

Prom overe 5AGOSTO2010

L’INTERVENTO

opo una attenta riflessione e un ascolto condiviso – anche a livello di Ufficio diocesano perla Pastorale della Salute – sulle esigenze sanitarie nel nostro vasto territorio e su alcunecriticità che l’Ospedale di Ozieri sta attraversando, a nome della Diocesi e facendomi par-ticolarmente voce dei malati e delle loro famiglie, sento il dovere di manifestare una fortepreoccupazione sul rischio esistente di alcune derive sanitarie e di invitare tutti a unaresponsabile presa di coscienza dei problemi, per collaborare insieme nel farsene caricoper risolverli.

Tra i rischi esistenti vorrei sottolineare in particolare:- il rischio di una organizzazione di un servizio sanitario, pensato e attuato, senza un

effettivo ascolto e una necessaria conoscenza dei bisogni reali di cura della salute che lepersone presentano in questo territorio;

- il rischio di una organizzazione che non metta realmente e concretamente al centro lapersona, specie se in condizione di particolare fragilità, malattia e sofferenza;

- il rischio di una organizzazione che non coinvolga i diversi soggetti che quotidiana-mente operano nella cura della salute;

- il rischio di un sotteso primato dell'economia e, quindi, del "risparmio" delle "risorseeconomiche" sulle stesse necessità di cure delle persone, confondendo un mezzo (lerisorse economiche) con il fine (la cura necessaria delle persone) che, naturalmenterichiede un buono e corretto uso, a tutti i livelli, delle risorse economiche necessarie.

- il rischio di pensare un servizio sanitario, avendo presenti esclusivamente le condizioniottimali delle persone, e non partendo invece dalla considerazione delle persone chevivono condizioni disagiate.

In questa prospettiva, nel pieno rispetto delle diverse competenze esistenti in ambitosanitario (a livello regionale, provinciale e territoriale) e con sincero spirito di collabora-zione, non posso tacere e non denunciare, davanti alle pesanti ricadute che potrebbeavere su una adeguata e dovuta cura delle persone nel territorio, il progressivo e allar-mante smantellamento di servizi sanitari del presidio ospedaliero di Ozieri e di conse-guenza dell'intero territorio, non solo del distretto ma anche limitrofo, che da sempre si èrivolto all'Ospedale di Ozieri per le varie necessità di cura.

Sia chiaro che qui non si tratta di difendere con spirito campanilistico o in contrapposi-zione ad altre strutture il presidio ospedaliero di Ozieri. Qui si tratta di prendere coscienzadi diritti fondamentali di cura delle persone che vivono in questo territorio dell'interno, nep-pure agevolato da facili comunicazioni stradali.

È preoccupante dover constatare ad esempio, che la situazione non certo rosea del-l'ospedale di Ozieri negli ultimi anni, rischia ora di precipitare per alcuni reparti e servizi, inquanto da tempo non vengono sostituite le figure sanitarie (medici, infermieri, tecnici eausiliari) che negli ultimi due anni sono venuti a mancare per quiescenza o altro, comeneppure viene sostituito i personale assente per lunga malattia. E questo nonostante ledisposizioni già esistenti al riguardo a livello regionale, che chiedono tali sostituzioni difigure sanitarie.

In particolare il reparto di pediatria si trova ad operare con quattro medici e sette infer-miere (di cui solo sei turnanti) ed è prossimo al drastico ridimensionamento delle presta-zioni se non alla chiusura.

Questo porterebbe anche alla conseguente immediata chiusura del punto di nascita edel nido con evidenti ripercussioni e disagi sull'intera popolazione.

Gravi rischi di ridimensionamento delle prestazioni, però, sono segnalati anche per altri

Lettera aperta del Vescovo

Mons. Pintor interviene sulla gravesituazione dell’ospedale Segni di Ozieri

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S.E. MONS. SERGIO PINTOR

VESCOVO DI OZIERI

Prom overe6 AGOSTO2010

L’INTERVENTO

reparti e servizi: organici sottodimensionati per il reparto di ortopedia, per il laboratorioanalisi, per il centro trasfusionale, per la medicina, per la chirurgia.

Sembra incredibile, ma talvolta è a rischio lo stesso servizio dell'emergenza.A tutto questo si aggiunge anche il ridimensionamento di importanti servizi recente-

mente potenziati e che tanti benefici stavano apportando ad un'utenza particolarmentesofferente: mi riferisco all'oncologia e alla senologia. In particolare il servizio di oncologia,attivo per cinque giorni alla settimana, ha, negli ultimi mesi, alleviato le sofferenze sia fisi-che che psicologiche legate al disagio suppletivo indotto dal viaggio bi o tri-settimanale dipazienti in condizioni fisiche sempre precarie quando non anche francamente scadute.

Sono aspetti che non possono certamente lasciarci tranquilli e sui quali vorrei con forzarichiamare e invocare una comune e ineludibile responsabilità, perché sia rispettata ladignità delle persone e il loro diritto di cura senza costringerle a viaggi dannosi e costosi.

Permangono, inoltre, invariate le cattive condizioni del servizio mensa con una qualitàorganolettica dei pasti serviti che purtroppo è certificata dalla quantità di rifiuti degli stessipasti, reparti e servizi con gravi carenze strutturali (vedi neurologia e consultorio).

Senza parlare, poi della poco rispettata condizione dei diversi medici a contratto.Ritengo che riconoscere e sostenere le virtualità operative e necessarie di tale presidio

ospedaliero per venire incontro ai numerosi e diversi bisogni di cura nel territorio; colle-garne i diversi servizi in un tessuto terapeutico con il territorio; avviare e promuovere unapiù efficace e organica collaborazione dei diversi operatori sanitari, rimotivare a tutti i livellila “missione” del prendersi cura della salute e della vita delle persone, con responsabilità,competenza e profonda umanità: sia questa una strada percorribile che farà usare meglioe in modo equo le stesse risorse economiche.

Una “strada”, quindi, non fatta semplicemente di “tagli” di servizi, ma fatta a partiredalla centralità della persona e dai suoi concreti bisogni di curanel territorio, dalla intelligente valorizzazione delle risorse umane,da un rinnovato spirito di corresponsabilità e di solidarietà.

Per questo, con rispetto e fiducia, mi rivolgo a tutti i respon-sabili dell’organizzazione e della attuazione della sanità nelnostro territorio, perché si promuova una seria riflessione e unsereno confronto sulle criticità evidenziate e sui bisogni peculiaridel territorio della nostra diocesi, per poter insieme collaborareper una sanità più rispondente e rispettosa dei bisogni di cura edella dignità di ogni persona.

Insieme, a nome della diocesi, desidero rivolgere un sentitoringraziamento e incoraggiamento, a tutti coloro che, nono-stante le tante difficoltà, i condizionamenti richiamati e lacarenza di personale, continuano con dedizione generosa com-petenza e umanità a prendersi cura delle persone e a salvare viteumane nell’ospedale.

Questo è certamente motivo di speranza e di fiducia per tantepersone malate e le loro famiglie, ed elemento importante per

promuovere nel territorio un servizio sanitario più congruo e qualificato.Ma è un elemento da non lasciare solo: da riconoscere, da sostenere e da mettere in

condizioni di esprimere tutte le sue potenzialità.Per questo a tutti – a livello di responsabilità regionale, provinciale e territoriale – rivolgo

un pressante invito ad assumersi ciascuno le proprie responsabilità, a superare logicheimproprie o inadeguate, a collaborare insieme per fare in modo che il Presidio Ospedalierodi Ozieri, conservi e migliori i servizi finora prestati e rivelarsi necessari per rispondere aibisogni di cura delle persone nel territorio, facendo in modo di creare le condizioni più ido-nee perché questi servizi possano essere offerti nel migliore dei modi, in un organico col-legamento con il territorio.

Il nostro territorio, in questo momento difficile, ha bisogno non di rassegnazione odisimpegno, ma di segni di speranza, di attenzione e di proposte positive coinvolgenti. •

+ Sergio PintorVescovo di Ozieri

L’OSPEDALE CIVILE DI OZIERI

Prom overe 7AGOSTO2010

ATTUALITÀ

l 19 marzo scorso il Ministro della Funzione Pubblica ha emanato una circolare conimportanti novità per la certificazione dello stato di malattia e la sua trasmissionetelematica all’Inps.

Il Ministero della salute, con il decreto del 26 febbraio 2010, ha definito lemodalità tecniche per la predisposizione e l’invio telematico dei dati delle certifica-zioni di malattia al sistema di accoglienza centralizzata (Sac).

Tale provvedimento prevede che il certificato medico di malattia dei dipendentipubblici sia inviato on line direttamente all’Inps dal medico o dalla struttura sanita-ria pubblica che lo rilascia, secondo le modalità oggi in vigore per la trasmissionetelematica dei certificati medici del settore privato. Una volta ricevuto il certificato,l’Inps lo invia immediatamente, sempre per via telematica, all’amministrazione diappartenenza del lavoratore.

Per i lavoratori del settore pubblico cessa l'obbligo di inviare il certificato tramiteraccomandata A/R alla propria amministrazione entro 2 giorni lavora-tivi.

Il lavoratore può chiedere al medico copia cartacea del certificatooppure, in caso di impossibilità da parte del medico di provvedere allastampa o di inoltrare copia alla casella di posta elettronica certificatadel lavoratore, può richiedere il numero identificativo del certificatoemesso.

Con questo dato e il codice fiscale, il lavoratore può accedere alsistema Inps per prendere visione del certificato, inoltre registrandosial sito può prendere visione di tutti i propri certificati.

I tempi di attuazione della legge hanno visto un periodo transitoriodi 3 mesi, dal 19 marzo sino al 18 giugno, dove si potevano rilasciareancora i certificati in forma cartacea, mentre dal 19 giugno la leggeprevedeva l'invio dei certificati solo per via telematica.

Successivamente dal 19 giugno al 18 luglio la norma prevedeva un periodo dicollaudo del sistema.

Nonostante dal 18 luglio sia scaduto il periodo di collaudo generale, il sistemanon riesce a decollare, perché ad oggi sono stati inviati solo il 3% dei certificati pervia telematica rispetto al cartaceo, che sono circa 50 milioni ogni anno. Inoltre, soloun terzo dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e dei medicidipendenti del servizio sanitari nazionale, utilizzano il computer per l'invio telematicodei certificati.

Visti i ritardi, che sembrano tecnici in alcune Regioni, il ministero ha deciso diprolungare il periodo di collaudo fino al 31 agosto. Dopo di che verranno fatte delleverifiche e partiranno le relative sanzioni per i medici inadempienti.

Come riportato nel sito del ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innova-zione, l’inosservanza degli obblighi di trasmissione telematica costituisce illecitodisciplinare e, in caso di reiterazione, comporta il licenziamento o, per i medici con-venzionati, la decadenza dalla convenzione. •

Le nuove norme in vigore dal 19 marzo scorso

A rilento l’invio telematico all’Inpsdelle certificazioni di malattia

a cura diSandro Sabattino I

Prom overe8 AGOSTO2010

Prom overe 9AGOSTO2010

Prom overe10 AGOSTO2010

ATTUALITÀ

’immagine di un’infermiera che rassicura una paziente stringendole la mano è ilmessaggio di solidarietà che lancia il nuovo francobollo dedicato alla ProfessioneInfermieristica.

“Affranca la vita” è il motto che accompagna l’emissione filatelica del valore di60 centesimi con sovrapprezzo di 30 centesimi per la prevenzione e la lotta al tu-more del seno. Del francobollo verranno stampate circa 14 milioni di copie chepotenzialmente potranno generare un fondo per un importo di oltre 4 milioni dieuro.

La presentazione pubblica del francobollo dedicato agli infermieri è avvenuta il12 maggio 2010 a 100 anni dalla morte di Florence Nightingale (1820-1910), lafondatrice dell’Infermieristica moderna. Cento anni fa venivano poste le basi dellaprofessione come la conosciamo oggi: autonoma, responsabile, trasformata in

una scienza e gli infermieri in professionisti della salute. L’emissione filatelica è avvenuta domenica 16 maggio 2010 in occa-

sione della “Race for the Cure”, la maratona organizzata alle Terme di Ca-racalla dall’Associazione Susan G. Komen Italia per sostenere la lottacontro i tumori del seno, una patologia che ogni anno fa registrare in Italiacirca 40 mila casi e che rappresenta la principale causa di morte delledonne oltre i 35 anni di età.

Questa mini maratona, giunta a Roma all’undicesima edizione, ha vistoprotagoniste le donne (con una maglietta distintiva di colore rosa) che co-raggiosamente hanno scelto di rendere pubblica questa loro esperienza.

Durante la manifestazione è stato detto che “gli infermieri oggi rappre-

sentano una risorsa per la sanità italiana e sono vicini a tutte le persone

malate e che soffrono e sono presenti in ogni servizio e struttura del Si-

stema Sanitario Nazionale nell'arco delle 24 ore e per 365 giorni all'anno”;inoltre gli infermieri sono in prima linea ogni giorno vicino ai malati, con le

loro competenze, il loro supporto, la loro solidarietà, ma sono anche una

professione pronta a testimoniare davanti a tutti la vicinanza alle persone

che soffrono e per aiutare quelle colpite dal tumore a vincere la propria

battaglia”.La manifestazione, a cui hanno partecipato 7mila infermieri provenienti

da tutto il territorio nazionale, oltre ad esprimere solidarietà alle donne col-pite da questa malattia ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’im-portanza della prevenzione, ma anche un’occasione di raccolta fondi.

Il 25 per cento del ricavato sarà destinato a sostenere la formazione e l’aggior-namento degli infermieri in oncologia, con programmi concordati con l’Ipasvi.

Facciamo viaggiare l'immagine degli infermieri, aiutiamo le donne a lottare con-tro il tumore al seno. •

Dedicato un francobollo alla professione infermieristica

Gli infermieri al fianco delle donneche lottano contro il tumore al seno

a cura diSandro Sabattino L

Prom overe 11AGOSTO2010

INIZIATIVE

ome IPASVI delle province di Sassari e Olbia Tempio - Ordine professionale cheraccoglie la totalità degli Infermieri professionali operanti nel Nord Sardegna - ab-biamo acquistato questo spazio per far conoscere alla popolazione, all’utenza deiServizi Sanitari, ai cittadini e soprattutto ai pazienti, le ragioni e i motivi della nostraprotesta.

Tutti devono sapere ciò che in questo momento sta accadendo alla nostra pro-fessione e quindi di riflesso a tutti i destinatari del Servizio Sanitario Nazionale lo-cale.

L’Asl n. 1 di Sassari, in un’ottica di miglioramento dei servizi e compatibilmentecon le possibilità finanziarie, ha regolarmente espletato un pubblico concorso perInfermieri e subito dopo disposto l’immediata assunzione di 56 professionisti dallagraduatoria che ne è derivata.

Successivamente però, inspiegabilmente, l’Asses-sorato Regionale alla Sanità ha imposto all’Aziendasanitaria Sassarese un totale ed assoluto bloccodelle assunzioni.

Una decisione che è per l’IPASVI assolutamenteincompressibile e deleteria sia per l’assistenza infer-mieristica in generale sia perché gravemente lesivadella dignità e dei diritti del malato. Oltretutto, ilblocco, è inspiegabile perché i 56 posti non appor-terebbero un aumento delle spese di bilancio, inquanto sostituirebbero gli infermieri a contratto atempo determinato e quelli in quiescenza.

I perché della nostra protesta- Perché gli infermieri sono allo stremo delle forze; - Perché nei reparti ospedalieri già da tempo non èpiù garantito il minimo dell’assistenza se non conenormi sacrifici, interamente sobbarcati dagli Infer-mieri. Infatti, doppi turni, prestazioni aggiuntive, man-canza di riposi e ordini di servizio potenzialmente

“pericolosi” sono ormai la normalità. I disservizi causati dalla mancanza cronica di Infermieri è ancor più accentuata

dall’altrettanto grave assenza di figure di supporto, gli Operatori Socio Sanitari, cheoltre a non essere inseriti in numero sufficiente negli organici, laddove lo sono,continuano ad esercitare le loro mansioni come ausiliari. La carenza di queste fi-gure porta gli infermieri a un continuo demansionamento e a una progressiva de-professionalizzazione, che non danneggia soltanto la figura dell’Infermiere, masoprattutto i pazienti, i quali non possono godere a pieno di un’assistenza moderna,qualificata e accurata. •

Lettera aperta pubblicata sulla Nuova Sardegna

Il Collegio degli infermieri contro il bloccodelle assunzioni predisposto dalla Regione

Collegio IpasviSassari e Olbia-Tempio C

IL CONSIGLIO DIRETTIVO DURANTE UN’ASSEMBLEA

Prom overe12 AGOSTO2010

RUBRICA

ul sito internet del Ministero della Salute all'indirizzo www.ministerosalute.it èpossibile consultare e scaricare il "Manuale per la sicurezza in sala operatoria”corredato da tre video esplicativi.

Il manuale, elaborato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nell'am-bito del programma "Safe Surgery Saves Lives" e adattato al contesto nazionale,è rivolto ai manager del servizio sanitario nazionale e a tutto il personale cheopera nell'équipe chirurgica.

Le prestazioni chirurgiche, che in Italia riguardano circa 4,5 milioni di pazientiogni anno, richiedono azioni e comportamenti pianificati e condivisi di tutto il per-sonale che opera nelle sale operatorie per garantire la buona riuscita degli inter-venti e prevenire incidenti perioperatori.

Per questo motivo è indispensabile utilizzare il manuale che ha l'obiettivo dimigliorare la qualità e la sicurezza degli interventi chirurgiciadottando la checklist durante tutte le procedure chirurgichein sala operatoria.

Il manuale è composto da una parte iniziale dove vienespiegato il problema ed il perchè è stato creato questo docu-mento, successivamente vengono elencate e presentate leraccomandazioni riferite a 16 obiettivi che riguardano aspettispecifici per la sicurezza dei pazienti nel delicato processoperioperatorio e da una checklist.

I primi 10 obiettivi derivano dalle guide date dall'OMS“Guidelines for Safe Surgery”, mentre i restanti 6 sono statielaborati dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politi-che Sociali, con la collaborazione di un gruppo di esperti.

La checklist, che ha come finalità tenere sotto controllo leprincipali cause di rischio in sala operatoria, è composta datre fasi e da venti controlli da effettuare che richiedono lapresenza di tutti i componenti dell’équipe:

1° fase: Sign In, si svolge prima dell’induzione dell’anestesia, con la verificadi 7 punti critici che possono portare a gravi danni per il pazienti;

2° fase: Time Out, è un breve momento di “pausa chirurgica” che si svolgedopo l’induzione dell’anestesia e prima dell’incisione cutanea, comporta la veri-fica di 7 punti critici;

3° fase: Sign Out, l’obiettivo è quello di facilitare l’appropriato trasferimentodelle informazioni all’équipe ed al personale responsabile per l’assistenza delpaziente dopo l’intervento. Il Sign out dovrebbe essere completato prima che ilpaziente abbandoni la sala operatoria, può anche coincidere con la chiusuradella ferita chirurgica, dovrebbe essere completato prima che il chirurgo abbialasciato la sala operatoria; comporta la verifica di 6 punti critici.

Il collegio di Sassari e Olbia-Tempio, consapevole del rilevante ruolo che gliinfermieri ricoprono in sala operatoria, con questo articolo ha l'intenzione di favo-

L’infermiere possibile coordinatore della checklist

Il manuale di sicurezza in sala operatoria,strumento contro gli incidenti chirurgici

a cura dellaRedazione S

rire la diffusione delle informazione che riguardano ilmanuale per la sicurezza in sala operatoria.

Vi ricordiamo che queste notizie sono di carattereinformativo, mentre l'intero documento lo troveretecome detto in precedenza nel sito del ministero dellasalute. Riportiamo qui sotto l'elenco dei sedici obiettivi e lachecklist.

I SEDICI OBIETTIVI PER LA SICUREZZA IN SALAOPERATORIA SONO:Obiettivo 1 Operare il paziente corretto ed il sito

corretto

L’errata identificazione dei pazienti o del sito chirurgico èun evento avverso poco frequente, ma quando si verificapuò provocare gravi conseguenze al paziente e compro-mettere seriamente la fiducia dei cittadini nei confrontidei professionisti e dell’intero sistema sanitario.Obiettivo 2 Prevenire la ritenzione di materiale estra-

neo nel sito chirurgico

La ritenzione di materiale estraneo all’interno del sitochirurgico può causare gravi danni ai pazienti, quali infe-zioni, reintervento chirurgico, perforazione intestinale,fistola o ostruzione e morte.Obiettivo 3 Identificare in modo corretto i campioni chi-

rurgici

La non corretta identificazione dei campioni chirurgicipuò causare gravi conseguenze ai pazienti e la preven-zione di tali errori è fondamentale per la sicurezza deipazienti.Obiettivo 4 Preparare e posizionare in modo corretto il

paziente

La non corretta preparazione e/o il non corretto posizio-namento può causare gravi conseguenze ai pazienti.Obiettivo 5 Prevenire i danni da anestesia garantendo

le funzioni vitali

Un evento avverso prevenibile nel corso delle manovreanestesiologiche, quale può essere la disconnessionedel ventilatore dal paziente, può avere conseguenzecatastrofiche per il paziente, come la morte o un dannocerebrale. La prevenzione degli eventi avversi correlabiliall’anestesia viene attuata garantendo un adeguatomonitoraggio delle funzioni vitali.Obiettivo 6 Gestire le vie aeree e la funzione respiratoria

L’inadeguata gestione delle vie aeree, anche a seguitodi inadeguata identificazione dei rischi, rappresenta unimportante fattore che contribuisce alla morbilità e mor-talità evitabile associata all’anestesia.Obiettivo 7 Controllare e gestire il rischio emorragico

La perdita di quantità rilevanti di sangue può provocaregravissime conseguenze ai pazienti chirurgici, in terminidi complicanze e mortalità evitabile.

Obiettivo 8 Prevenire le reazioni allergiche e gli eventi

avversi della terapia farmacologica

Gli errori in terapia , occorsi in sala operatoria possonoavvenire durante la fase di prescrizione, preparazione osomministrazione dei farmaci e possono provocaremorte o gravi complicazioni ai pazienti.Obiettivo 9 Gestire in modo corretto il risveglio ed il

controllo postoperatorio

La sorveglianza idonea e temporanea da parte di perso-nale medico ed infermieristico specializzato in un’areache può essere la stessa sala operatoria oppure unambiente adeguato e appositamente attrezzato ènecessaria per la sicurezza dei pazienti sottoposti adinterventi chirurgici.Obiettivo 10 Prevenire il tromboembolismo post-ope-

ratorio

Il tromboembolismo post-operatorio rappresenta unimportante problema associato all’assistenza sanitaria,che può causare aumento significativo della mortalità,complicanze e prolungamento della degenza. I pazientisottoposti ad interventi di chirurgia generale presen-tano una prevalenza di trombosi venosa profonda parial 15-40%, in assenza di profilassi antitromboembo-lica.Obiettivo 11 Prevenire le infezioni del sito chirurgico

Le infezioni del sito chirurgico rappresentano un impor-tante problema della qualità dell’assistenza sanitaria epossono determinare aumento significativo della mor-talità, delle complicanze e della degenza ospedaliera.Obiettivo 12 Promuovere un’efficace comunicazione

in sala operatoria

È sempre più forte l’evidenza che i fallimenti dellacomunicazione, quali omissioni di informazioni, errateinterpretazioni, conflitti intercorrenti tra i componentidell’équipe, sono una frequente causa di errori sanitaried eventi avversi, che possono generare gravi danni aipazienti, costituendo un rilevante ostacolo alla sicu-rezza e qualità dell’assistenza.Obiettivo 13 Gestire in modo corretto il programma

operatorio

La non corretta programmazione degli interventi chirur-gici può causare errori o incidenti in sala operatoria ecostituire un rilevante ostacolo alla sicurezza e qualitàdell’assistenza.Obiettivo 14 Garantire la corretta redazione del regi-

stro operatorio

Il Registro operatorio è il verbale ufficiale di ogni inter-vento chirurgico e per tale ragione costituisce parteintegrante e rilevante della documentazione clinica; ilRO documenta il numero e le modalità di esecuzionedegli interventi chirurgici e di qualunque procedurainvasiva eseguita in sala operatoria.

Prom overe 13AGOSTO2010

RUBRICA

Prom overe14 AGOSTO2010

RUBRICA

Obiettivo 15 Garantire una corretta documentazione anestesiologica

La non corretta documentazione anestesiologica può causare errori o generaregravi danni ai pazienti e costituisce un rilevante ostacolo alla sicurezza e qualitàdell’assistenza.Obiettivo 16 Attivare sistemi di valutazione dell’attività in sala operatoria

I miglioramenti della qualità e della sicurezza in sala operatoria sono associatialla capacità del sistema di valutare i propri successi ed insuccessi. L’OMS rac-comanda fortemente l’adozione di una lista di indicatori semplici ed essenziali,“vital statistics”, per la sorveglianza dell’attività in sala operatoria da utilizzarsisia a livello delle strutture sanitarie, sia a livello dei professionisti.

SIGN IN

Quando: prima dell’induzionedell’anestesia

Chi: è richiesto il coinvolgimento ditutti i componenti dell’équipe

1) il paziente ha confermato identità, sede di intervento,procedura e consensi

2) conferma marcatura del sito di intervento3) conferma dei controlli per la sicurezza dell’anestesia4) conferma posizionamento del pulsossimetro e verifica del corretto

funzionamento5) identificazione rischi allergie6) identificazione rischi difficoltà di gestione delle vie aeree o rischio di

aspirazione7) identificazione rischio di perdita ematica

TIME OUT

Quando: dopo l’induzione dell’ane-stesia e prima dell’incisione chirur-gica per confermare che i diversicontrolli siano stati eseguiti

Chi: è richiesto il coinvolgimento ditutti i componenti dell’équipe

1) si sono presentati tutti i componenti dell’équipe con il proprio nomee funzione

2) il chirurgo, l’anestesista e l’infermiere hanno confermato identitàdel paziente - sede d’intervento - procedura - corretto posizionamento

3) criticità chirurgo4) criticità anestesista5) criticità infermiere6) conferma profilassi antibiotica eseguita negli ultimi 60 minuti7) visualizzazione immagini diagnostiche

SIGN OUT

Quando: si svolge durante o imme-diatamente dopo la chiusura della fe-rita chirurgica e prima che il pazienteabbandoni la sala operatoria

Chi: è richiesto il coinvolgimento ditutti i componenti dell’équipe

1) conferma nome della procedura effettuata e sua registrazione2) conferma conteggio finale di garze, bisturi, aghi e altro strumentario

chirurgico3) conferma etichettatura del campione chirurgico4) conferma problemi relativamente all’uso di dispositivi medici5) chirurgo, anestesista e infermiere revisionano gli aspetti importanti

e gli elementi critici per la gestione dell’assistenza post operatoria6) conferma del piano per la profilassi del tromboembolismo venoso

FASI I 20 CONTROLLI DELLA CHECKLIST

Il Ministero raccomanda alle strutture sanitarie del SSN di implementare la checklist nelle proprie saleoperatorie, adattandola alle caratteristiche della propria organizzazione. Infatti, la checklist non ha valoreesaustivo ed è stata elaborata anche per essere modificata ed integrata, sulla base delle specifiche esi-genze locali.

N.B. Il Ministero invita ed autorizza tutte le strutture operanti nel SSN a riprodurre il materiale per finididattici e non commerciali. •

Checklist per la sicurezza in sala operatoria

Prom overe 15AGOSTO2010

INFORMAZIONI

La rivista è aperta alla collaborazione di quanti de-siderino intervenire con argomenti riguardanti qual-siasi aspetto della professione infermieristica.Ogni articolo che verrà pubblicato esprime l’ideadegli autori i quali si assumono la responsabilità diquanto scritto.Prima della pubblicazione l’articolo verrà esaminatodal direttore responsabile e dal comitato di reda-zione, i quali si riservano la facoltà di apportare pic-cole modifiche nel contenuto e nella forma, tali danon stravolgere le intenzioni dell’autore che comun-que sarà informato delle eventuali variazioni.Note tecniche- i testi da pubblicare devono essere redatti in lin-gua italiana, su formato elettronico ed inviati pervia e-mail o consegnati alla redazione su supportoinformatico;- le pagine devono essere numerate e firmate, enella prima pagina deve essere presente:- l’autore/i con: nome cognome, qualifica profes-sionale, dove esercita il proprio lavoro;- titolo dell’articolo;- data del completamento dell’articolo;- eventuale fotografia.- recapiti per eventuali contatti (telefono, e-mail).La lunghezza dell’articolo non deve superare le5.000 battute (inclusi gli spazi).

Con l’invio stesso del testo e di eventuali allegatil’autore concede l’autorizzazione piena ad utilizzarel’articolo per la pubblicazione. Il materiale inviatonon verrà restituito.Tenuta in considerazione la periodicità quadrime-strale della rivista promuovere, in uscita all’iniziodei mesi di aprile, agosto, e fine dicembre, tutto ilmateriale dovrà pervenire entro la fine dei mesi difebbraio, maggio, settembre. Gli articoli dovranno pervenire alla sede della reda-zione: collegio IPASVI di Sassari e Olbia-TempioViale Italia 43, 07100 Sassari; oppure attraversoe-mail all’indirizzo di posta elettronica: [email protected]

Ci aspettiamo quindi un contributo da tutti voi col-leghi iscritti al collegio, scrivete ed inviate i vostriarticoli.

ORARIO DI SEGRETERIAOrario dell’ufficio di segreteria dal 1 settembre 2009Lunedì, martedì, mercoledì, venerdì: dalle ore 10 alle ore 13.Martedì e giovedì: dalle ore 16 alle ore 18.

RITIRO CERTIFICATI ECMSono a disposizione i certificati di partecipazione ai corsi di ag-giornamento che attestano il conseguimento dei crediti ECM.

CAMBIO INDIRIZZOSi invitano tutti gli iscritti che variano indirizzo di informare tem-pestivamente la segreteria del Collegio.

BIBLIOTECA DEL COLLEGIOI testi della Biblioteca del Collegio possono essere consultatidagli iscritti durante l’orario di apertura dell’ufficio di segreteria.

AVVOCATOL’avvocato del collegio riceve per appuntamento il giovedì dalleore 16 alle ore 18.

Norme editorialiper le pubblicazioni

IL COLLEGIO INFORMA

A partire da quest’anno, per la riscossione della quota as-sociativa annuale all’albo professionale, il Collegio ha in-caricato la società di riscossioni Equitalia.La quota rimane invariata ed è di 51,00 euro.

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QUOTE ASSOCIATIVE ANNO 2010

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