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Organo ufficiale d’informazione della U.S. Castellanzese Calcio n.3 luglio 2004 COPIA OMAGGIO Trionfante finale di campionato dei nero-verdi: tre vittorie ed un pareggio A PAGINE 8/9 Mascotte cercasi ? Concluso il concorso. Prima delle vacanze la scelta Doping? No, grazie A PAGINA 15 Dal medico Campagna Acquisti Grande carica, grande determinazione, una forma strepitosa, la pattuglia nero-verde ha portato a termine in maniera brillante l’avventura dei play-off Castellanzese in paradiso ARTICOLO A PAGINA 6 Promossa in Prima Categoria Risultato di buon auspicio per la nuova dirigenza Promossa in Prima Categoria Risultato di buon auspicio per la nuova dirigenza Concluso il tredicesimo torneo giovanile “Città di Castellanza” A PAGINA 3 Massicci cambiamenti nell’area tecnica della Società A PAGINA 2 SEGUE A PAGINA 4 Nuovi arrivi alla Corte Nero-Verde Davide Colombo, centrocampista dalla Beretti AC Legnano Simone Pisan, portiere dalla Antoniana di Busto Arsizio La parola d’ordine nella sede di via Cadorna è “prudenza”. E’ d’obbligo volare basso senza montarsi la testa, mantenendo sempre e comunque l’attenzione rivolta all’obbiettivo di arrivare in Promozione nel giro di quattro anni. La prossima stagione vedrà la Castellanze- se in prima categoria , il salto non sarà fa- cile da gestire, il tasso tecnico-atletico si di- mostrerà indubbiamente superiore a quello visto in seconda e di questo la società è con- sapevole.

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Organo ufficiale d’informazione della U.S. Castellanzese Calcio n.3 luglio 2004COPIA OMAGGIO

Trionfante finale di campionato dei nero-verdi: tre vittorie ed un pareggio

A PAGINE 8/9

Mascotte

cercasi ?

Concluso il concorso. Prima

delle vacanze la scelta

Doping?No, grazie

A PAGINA 15

Dal medico

Campagna Acquisti

Grande carica,grande

determinazione,una formastrepitosa, la pattuglia

nero-verde haportato a termine in

maniera brillantel’avventura dei play-off

Castellanzese in paradiso

ARTICOLO A PAGINA 6

Promossa in Prima Categoria

Risultato di buon auspicioper la nuova dirigenza

Promossa in Prima Categoria

Risultato di buon auspicioper la nuova dirigenza

Concluso il tredicesimotorneo giovanile “Città di Castellanza”

A PAGINA 3

Massicci cambiamentinell’area tecnica della Società

A PAGINA 2

SEGUE A PAGINA 4

Nuovi arrivi alla Corte Nero-Verde

Davide Colombo, centrocampistadalla Beretti AC Legnano

Simone Pisan, portiere dalla Antoniana di Busto Arsizio

La parola d’ordine nellasede di via Cadorna è“prudenza”. E’ d’obbligo volare basso senzamontarsi la testa,mantenendo sempre ecomunque l’attenzionerivolta all’obbiettivo diarrivare in Promozione nel giro di quattro anni. La prossima stagione vedrà la Castellanze-se in prima categoria , il salto non sarà fa-cile da gestire, il tasso tecnico-atletico si di-mostrerà indubbiamente superiore a quellovisto in seconda e di questo la società è con-sapevole.

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2Notizie dalla societàLuglio 2004

Presentando il primo numero di “ NEROVERDI ALE’ ” il direttore scrisse * Lascommessa di aprire un nuovo periodiconon è mai facile... Ed infatti, noi che vi-viamo nel mare di stampe che parlano ditutto e di tutti, dallo sport alla politica al-la cultura, all’arte e chi più ne à ne met-ta, ci sentiamo un po’spaesati e facciamosforzo immane per fare breccia nella mu-raglia di giganti del giornalismo. Ma sia-mo certi che il nostro sforzo viene ripa-gato dalla gente in quanto , dai dati rac-colti rileviamo di essere seguiti e molti siinteressano, all’evolversi della U.S. Ca-stellanzese Calcio.

Penso che Lei sig. Presidente si ritengasoddisfatto di questa iniziativa!Sì, senza dubbio. Non si può che esseresoddisfatti vista la miriade di pareri favo-revoli raccolti fra la gente. E’ stato unosforzo notevole , dove alcuni di noi si so-no impegnati moltissimo e non posso cheringraziarli infinitamente per il lavoro svol-to .Fondare un giornale non è da tutti, ma so-prattutto un giornale di questo tipo doveoccorre un’organizzazione attenta ed ef-ficiente. L’anno prossimo miglioreremoulteriormente la nostra opera, stampandoil giornale completamente a colori , ci sa-ranno quattro pubblicazioni anzichè trecome quest’anno.Lo scopo, inutile nasconderlo, è quello dientrare maggiormente nelle case castel-lanzesi con l’intento di far innamorare sem-pre di più i nostri concittadini alla società.La soddisfazione è doppia quando pensoche l’idea è partita dal sottoscritto, maga-ri tra qualche perplessità manifestata daqualcuno, che poi dopo l’uscita del primonumero, si è dileguata nel nulla.

Da ciò che si vocifera , il cambiamentovoluto, non propriamente da Lei ma ac-colto con soddisfazione anche da colo-ro la circondano, il Consiglio, i diri-genti,gli atleti,ecc....ha dato risultati frut-tuosi sia sul piano economico che spor-tivo.Sono arrivato alla Castellanzese in un mo-mento difficile per la società. L’aria chesi respirava era pesante, la voglia di cam-biamento era palese tra gli addetti ai la-vori e non solo. Sapevo che la strada erain salita, ma la sfida che avevo iniziato erastimolante ed allo stesso tempo colma diinsidie. Inizialmente non mi sono posto ilproblema di chi cambiare, ma di cosa cam-biare. Il primo anno è stato di transizionedove ho dovuto capire come poter inter-venire per migliorare l’assetto della so-cietà. Oggi, con un anno di esperienza sul-le spalle, sono in grado di scegliere quel-

lo che è buono o meno per la Castellan-zese e posso essere sicuramente in unacondizione migliore per poter lavorare conpiù serenità. Lo so che a qualcuno posso-no non essere piaciute le scelte fatte dal-la società durante la stagione appena tra-scorsa, ma quando si crede in un proget-to bisogna andare fino in fondo con co-raggio, senza temere le critiche che ine-vitabilmente sono lì dietro l’angolo. Misembra ovvio, che stando con le mani inmano non si sbaglia mai e soprattutto nonsi è soggetti ad essere bersagliati a volteanche ingiustamente.

La stagione si è conclusa con il passag-gio dalla seconda alla prima categoria .E’ possibile avere in anticipo , notizieriguardanti il nuovo assetto organizza-tivo della squadra?La stagione si è conclusa con la strepito-sa vittoria della prima squadra ai play-offe con il conseguente passaggio in primacategoria, con la vittoria del campionatodei Giovanissimi Provinciali ’89, con lapermanenza nei rispettivi campionati re-gionali degli Allievi ’87 e degli Juniores.A livello di risultati sportivi non potevochiedere di più, anche se non nascondol’amarezza di non avere vinto con i Gio-vanissimi ’89 le finali che ci avrebberofatto accedere per la prossima stagione alcampionato regionale Giovanissimi ’90.Ma non dispero c’è una piccola possibi-lità di essere ripescati. Comunque ci stiamo attivando sul merca-toper attrezzare la prima squadra affinchéil prossimo campionato in prima catego-ria, che definirei di “stabilizzazione”, pos-sa essere utile a preparare il grande saltoin Promozione. Sicuramente la squadra subirà forti cam-biamenti in tutti i reparti; sono previste di-verse partenze ed ovviamente altrettantiarrivi , anche se abbiamo cercato di tene-re alcuni giocatori che riteniamo fonda-mentali per la Castellanzese della prossi-ma stagione.Chiudo dicendo, che a partire dal 1 Lugliodi quest’anno, quando il Consiglio Diret-tivo della società verrà rinnovato, per tut-ti coloro che opereranno in questa societànon ci saranno più alibi o scuse, tutti do-vremo impegnarci al massimo per rag-giungere gli ambiziosi traguardi che ci sia-mo imposti. Abbiamo appena terminatouna stagione più che ottima dal punto divista dei risultati sportivi, ma dobbiamomigliorare notevolmente nell’organizza-zione. La società che ho in mente ha un’al-tra fisionomia. Approfitto dello spazio che mi avete con-cesso su questo giornale per ringraziaretutti coloro che si sono impegnati seria-

È tempo di bilanciIntervista ad Alberto Affetti che punzecchia i suoi collaboratori:“Stagione più che ottima dal punto di vista dei risultati sportivi,

ma dobbiamo migliorare notevolmente nell’organizzazione.La società che ho in mente ha un’altra fisionomia”

Massicci cambiamenti nell’area tecnica

della SocietàDifficile parlare di immobilismo della societàin questa fase della stagione; l’area tecnicanero-verde sta cambiando pelle. L’arrivo delnuovo allenatore , Paolo Bellotta, alla guidadella prima squadra è certamente il cambia-mento più eclatante e più discusso tra tutti .La società ha imboccato una strada nuova ri-spetto al passato; l’allenatore storico Lucia-no Picchioldi non è stato confermato per laprossima stagione. La decisione presa dai ver-tici della società non è stata facile per due mo-tivi : il primo perché Picchioldi ha militatonella Castellanzese per diversi anni ed il se-condo perché vincitore dei play-off. A volteoccorre avere il coraggio di cambiare a pre-scindere, ovviamente se il cambiamento po-trebbe giovare all’ambiente. Alla squadra de-gli Juniores Regionali e stato destinato Mo-na proveniente dal Gorla Minore, come Mas-simo Landoni mister di punta degli Esordienti’93. Anche per gli Allievi Regionali una nuo-va figura di spicco guiderà la compagine enella persona del mister Annoni, provenien-te dalla Pro Patria, la società pone le sue spe-ranze, mentre per gli Allievi Provinciali ’89,

Monaldo Pendolini è stato chiamato dalla Ju-niores per preparare i ragazzi ai al campiona-to regionale della stagione 2005-2006. Per iGiovanissimi ’91ci sarà un volto già noto perla Castellanzese e sarà quello di Renato Lan-doni , gli Esordienti ’92 saranno affidati aStefano Atzeni, i Pulcini ’94 all’esperto Ri-moldi, i Pulcini ’95 al promettente Endi (di-fensore della prima squadra), i Pulcini ’96 albravo Francesco Di Capua ed infine i Picco-li Amici saranno guidati anche per il prossi-mo anno da Chiariello completano il parco al-lenatori della società nero-verde. L’unica ca-tegoria attualmente scoperta è quella dei Gio-vanissimi ’90, ma la società in questi giornisi sta adoperando per concludere una delle di-verse trattative in corso. Un importante arri-vo è quello di Vincenzo Crespi, assumerà ildifficile compito di Direttore Sportivo per gliJuniores e Prima Squadra. Subentra al giovane Fabio Bolognesi che haavuto il merito di fare approdare a Castellan-za l’attaccante che si è rivelato l’asso nellamanica durante tutto il girone di ritorno e play-off compresi.

mente a dare lustro a questa società, daigiocatori, agli accompagnatori, ai diri-genti, agli allenatori a tutti quelli che han-no collaborato, ma non mi sento di farealtrettanto con chi non ha mancato di do-sare con il contagocce, in ogni occasione,il proprio contributo alla causa nero-ver-de.

T.C.

L’allenatore della prima squadraPaolo Bellotta

Il direttore sportivo Vincenzo Crespi

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3EventiLuglio 2004

La manifestazione si è conclusa con la fi-nalissima della categoria Giovanissimi re-gionali, un match ricco di emozioni che haconcluso degnamente uno spettacolo dura-to per circa quaranta giorni. Protagoniste diquesta splendida partita sono state due del-le formazioni favorite anche alla vigilia:quella del Roncalli e del Centro Schiaffino,vittorioso al triplice fischio dell’arbitro conun punteggio di 4 a 3. Vittoria di misura an-che per la Poglianese nella categoria deiGiovanissimi 90, che ha visto classificarsial secondo posto la Faloppiese.Gloria anche per la Caronnese (Esordienti92) e per il Cantù San Paolo (Esordienti 91),che si sono imposti nelle rispettive finalis-sime su S. Alessandro e Legnano 2.Per quanto riguarda i più piccoli vittorie peril Bienate nella categoria Pulcini ’94, per laCedratese nei Pulcini ’93, per il Legnano 2nei Pulcini ’95 e per il Roncalli nei PiccoliAmici. Per quanto riguarda i colori nero-verdi le formazioni meglio classificate so-no state i Giovanissimi ’90 e i Pulcini ’93,che hanno concluso il torneo rispettivamenteal 4° e 2° posto. Sfortunati i Giovanissimi

Regionali e gli Esordienti ’92 castellanze-si, che non si sono qualificati alle fasi fina-li a causa della differenza reti.Un applauso va comunque riservato a tuttigli atleti che hanno preso parte alla mani-festazione, dimostrando un buon livello ago-nistico e, cosa ben più importante, corret-tezza e fair-play in campo.Un sincero ringraziamento, infine, per tut-ti coloro che hanno reso possibile lo svol-gimento del torneo e il successo di que-st’ultimo, dagli arbitri agli instancabili ad-detti al bar. All’anno prossimo!!!

Mirco Bertola

Si è concluso il XIII Torneo Giovanile Città di Castellanza

Il 30 maggio, dopo più di un mese di intensissima attività sul campo e sugli spalti, chiusi i battenti sulla tredicesima edizione del Torneo

Un triangolare nel segno dell’amicizia

L’U.S. Castellanzese Calcio ha in progetto per il mese di Settembre di organizzare untriangolare di calcio giovanile coinvolgendo gli oratori ed ovviamente una propria squa-dra. Lo scopo di questo torneo è quello di suggellare un’amicizia ed una collaborazio-ne che dovrebbe non fermarsi solo sul campo di calcio, ma per dibattere e formulareproposte d’incontri su temi di attualità per ragazzi quali la solitudine, la droga, ecc…Ognu-no con le proprie esperienze, ma tutti con gli obbiettivi comuni, educare i ragazzi a va-lori quali il coraggio, la lealtà, il rispetto, che la pratica dello sport potrebbe risveglia-re. Noi della Castellanzese incominciamo a crederci seriamente e pensiamo che i ra-gazzi, vestano la maglia nero-verde, dell’Oratorio S. Giuseppe o dell’Oratorio SacroCuore, sono tutti uguali e tutti devono essere incoraggiati a praticare lo sport tenendoben saldi questi valori. Stesso discorso vale per noi, dirigenti, animatori, allenatori, tut-ti dobbiamo essere i primi a credere in questo progetto di interesse comune. È forsepeccato? Se è vero che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, proviamo tutti insiemead attraversare il mare, chissà forse qualcuno un giorno ci ringrazierà.

Edo

“Los cusineros” del torneo

Periodico registrato al Trib. di Busto A. N. 10/03 del 23/10/2003

ProprietàU.S. Castellanzese Calciovia Cadorna, 11 - CastellanzaGrafica, impaginazione e stampaIl Guado scrl via Picasso, 21/23Corbetta (MI) tel. 02.972111e-mail: il [email protected]

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4Calcio mercatoLuglio 2004

Botta e risposta

Se volete contattarci, scrivete a:U.S. Castellanzese CalcioRedazione NeroveridialèVia Cadorna, 1121053 Castellanza (VA)Oppure:[email protected]

Spett. Redazione,a proposito della pagina vostra “Vecchie Glorie”nella quale campeggia, a destra, la figura di Lui-gi Colombo, mio papà, un “Grazie” grosso così,anche a nome del mio gemello Edoardo, il bimbodi allora, nella foto della squadra, con altri volti enomi, stampati nella memoria di molti. Le foto ori-ginali sono nostre, ma tutti sanno che il nostro Ta-nino (e non serve aggiungere Castiglioni) sa benricercare, chiedere e... ottenere. La scrittura sullafigura del nostro papà è proprio del Luisin. Pec-cato che non vi sia sull’altra che è sicuramente da-tabile al 1942/43 viso “quel” bimbo, nato nel 1940.Grazie al Tanino che, incontrandomi (io non ave-vo ancora letto l’articolo) mi ha detto. Poco io sodel Luisin come sportivo-calciatore: ne ho fatto so-lo un ritratto come “uomo”. È quanto io l’ho tro-vato tra le righe! Come lo trovo in tante personeche ancora oggi lo ricordano. E, proprio oggi 21aprile 2004, ricorre l’anniversario (42°) della suamorte. Aveva 53 anni. Mi permetto, ora, di farneun ritratto come calciatore, aiutata da un articoloa firma del dott. Romussi, dell’Informazione di Bu-sto A. uscito qualche anno fa. Il Luisin Longu (per-ché alto per quei tempi ma Luisin Bel per le suecoetanee - qualcuna c’è ancora e così lo ricorda)così è raccontato da Giacomelli, memoria storicadella PRO...: Colombo torna titolare nel campio-nato 1932-1933 e gioca 29 partite. Alcuni amici chelo hanno visto all’opera se lo ricordano quale ot-timo portiere, abile in particolare nelle uscite alte.Io, personalmente, lo considero tra i migliori del-la Pro-Patria negli anni ’20/30 con 72 presenzecomplessivamente. Altre foto portano scritte che ri-cordano la sua presenza nell’Alessandria, nel No-vara, gloriose squadre come la Pro Patria in serieA, sempre come difensore di porta. A Castellanza,ancora oggi, chi lo ha amato dice “Imbattuto daMeazza!” ma si sa che a volte l’amore è bugiardo.E poi il suo amore per la Castellanzese, per i ra-gazzi dell’oratorio, anche se accompagnato da pau-rose contestazioni per le sue presenze quale arbi-tro. Ma le lacrime versate da quei ragazzi al suofunerale erano lacrime di scuse e di affetto. Qual-cuno potrà dire: “Quanta retorica!”. È stato soloun modo per dire GRAZIE, anche nel ricordo diErmanno Raimondi, che tanto ha dato per la Ca-stellanzese e per Albino Colombo.Qui non servono cordialità, ma solo saluti affet-tuosi.

Andreina Colombo Passoni

21 Aprile 2004P.S. Divisa e ginocchiere: opera della laboriosità

ed inventiva della sua mamma Marietta.

La dirigenza nero-verde ha in mente di rinfor-zare la rosa lasciando liberi alcuni giocato-ri, che hanno contribuito alla conquista del-la vittoria ai play-off , facendone arrivaredegli altri.Quasi tutte le operazioni di mercato sonostate definite: il forte centrocampista Da-vide Colombo proveniente dalla squadraBeretti del Legnano (cresciuto nelle giova-nili della Castellanzese), il portiere Pisanu,il difensore esterno destro Endi, provenientidall’Antoniana di Busto Arsizio, approde-ranno alla corte di Castellanza . Ci sarà ungradito ritorno dalla Vanzaghellese, dopoun anno di prestito giocando 26 partite su30 nel campionato di Promozione, del pro-mettente Galmarini. In arrivo dalla Geren-zanese un attancante di razza come Pisoni,dal Busto 81 Riccardo Borroni centrocam-pista di talento e Stefano Castagna massic-cio e giovane difensore proveniente dalC.A.S. di Busto Arsizio. Dal Turate, societàche milita nel campionato di Eccellenza, ar-riverà il bravo portiere Dammaggio, po-trebbero completare la rosa nero-verde unoo due altri giocatori. Verrano promossi dalla Juniores Regiona-le tre promesse del vivaio castellanzese, Ber-tola , Lusi e Cuviello quest’ultimo ha giàdisputato diverse gare con la prima squadranella stagione appena conclusa dimostran-do di inserirsi con autorità ed un’innata clas-se. Vengono confermati Landoni, Fallanca,Rossetti, Gullo,Carnelli, Cavallari e Ferio-li In partenza il portierone Brognoli che erain prestito dall’Inveruno ; lasceranno la so-cietà inoltre Bolognesi, Salmoiraghi, Ce-trangolo, Genoni, Annoni Cristian, Caldi-roli, Brahimaj, Manfreda ed il capitano An-noni Luca, che ha dichiarato di “appende-re le scarpe al chiodo”, anche se alla Ca-stellanzese dubitano fortemente che il ca-pitano voglia chiudere con il calcio. Turri,che ha chiesto esplicitamente alla società dicambiare casacca il prossimo anno, verrà

ceduto o dato in prestito a qualche societàlimitrofa.Rimane il grosso dubbio Bianchi, bomberche ha dato energia e soprattutto i goal du-rante il girone di ritorno ed ai play-off, dub-bio che nasce da una scelta personale extracalcistica che potrebbe portare l’attaccantea sospendere momentaneamente la sua at-tività calcistica . Inutile negarlo che in ca-

sa Castellanzese è caduta una tegola ina-spettata.La società si sta impegnando ad allestire unasquadra competitiva per il prossimo anno,avendo come obbiettivo la permanenza inprima categoria senza grossi affanni e bat-ticuori ed è per questo che sta portando avan-ti una massiccia campagna acquisti.

C.S.

Dalla prima - CAMPAGNA ACQUISTI

Partenze e nuovi arrivialla corte nero-verde

Disputando la stagione 2004-2005 in prima categoria la società sta operando sul mercato cercandodi portare a segno colpi importanti

Luca Galmarini difensore dalla Vanzaghellese

Alberto Pisoni attaccante dalla Gerenzatese

Stefano Castagna difensore dalC.A.S. di Busto Arsizio

Mirco Bertola centrocampista dallaJuniores Castellanzese

Riccardo Borroni centrocampistadal Busto 81

Alessandro Lusi centrocampistadalla Juniores Castellanzese

Marco Caviello difensore dalla Juniores Castellanzese

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Strumentali voci di mercato

per destabilizzarela società

5Calcio mercatoLuglio 2004

Lettera aperta

Tanti anni passati in nero-verde, davvero tan-ti, o forse troppi? Tra dribbling, tunnel e trian-golazioni, tra schemi e qualche urlo, abbiamovisto in te quella persona che per questi colo-ri ha dato sempre “anima e core”. Sanguignoe generoso, presente puntualmente in quel ret-tangolo verde che per te è stato la vita e ti au-guriamo lo sarà ancora per tantissimi anni.Hai diviso tutti noi per tanti anni tra chi ti osan-nava e chi ti voleva fuori dalla porta, ma rite-niamo che nessuno abbia potuto mai metterein dubbio la dedizione e l’impegno che ci haida sempre regalato.La scelta fatta dalla società per la prossima sta-

gione, caro mister, non prenderla come perso-nale, ma dettata da un momento storico che laU.S. Castellanzese sta vivendo di profondo rin-novamento. Nella vita può succedere anchequesto!Capiamo la tua amarezza, comprendiamo an-che la tua rabbia, ma perché e ce lo chiediamoancora oggi, ma perché?Perché dopo una stagione che si è conclusa intrionfo hai sbagliato proprio alla fine?Tutti fin lì abbiamo ammirato la tua determi-nazione e professionalità dimostrata sul cam-po attraverso i risultati, sapevamo che per tesarebbe stato di maggior stimolo dimostrarcila tua validità non a parole ma con i fatti. Lasocietà stava preparando per te un’uscita datrionfatore per ringraziarti del lavoro di tantianni passati in nero-verde e, continuiamo a noncapire, se quel gesto infelice che hai fatto inquel di Sacconago sia nato dalla voglia di “to-glierti qualche sassolino dalla scarpa” oppuretu sia stato lo strumento di qualcuno che untempo ci amava ed oggi non ci ama più, an-zi…Noi crediamo che ci sia un po’ di uno ed unpo’dell’altro, ma sappi che nessuno prova ran-core nei tuoi confronti, semmai una tempora-nea rabbia unita all’amarezza nel vedere un“cuore nero-verde” lasciarci come non avrem-mo mai voluto.Dispiace ammetterlo, ma abbiamo l’impres-sione che tu “abbia perso la partita più impor-tante all’ultimo minuto con un autogol” e tiauguriamo che un giorno tu possa prendere larivincita, dimostrando magari affetto nei con-fronti di questa società che non potrà mai di-menticare la tua indiscutibile passione dimo-strata in tutti questi anni passati in nero-verde.Peccato, peccato veramente caro mister!

Sul quotidiano la Prealpina, lunedì 28Giugno, è apparso un articolo con noti-zie di calcio mercato riguardanti la Ca-stellanzese del tutto infondate.Citava testualmente : “ Picchioldi por-ta a Gorla mezza Castellanzese. Esododi massa dalla Castellanzese al GorlaMinore. A seguire l’ex mister dei nero-verdi Picchioldi passato appunto sullapanchina gorlese saranno ben sette i gio-catori vale a dire Cristian e Gianluca An-noni, Salmoiraghi, Moroni, Cetrangolo,Ferioli e Bianchi”.Per essere precisi Salmoiraghi fino adoggi, 6 Luglio 2004, il Gorla Minorenon ha avanzato alcuna richiesta uffi-ciale ed ufficiosa per il cartellino del gio-catore, Moroni non ha più fatto partedella rosa della prima squadra dal no-vembre/dicembre del 2003, Bianchi hadato la sua totale disponibilità a rima-nere in nero-verde se deciderà di conti-nuare l’attività agonistica e Ferioli, permotivi personali , non potrà più allenarsicon continuità.La notizia data dal quotidiano varesinoha indubbiamente origini da fonti ester-ne alla redazione sportiva del giornalee sicuramente nascono da qualche pseu-do addetto ai lavori del calcio mercato.Allora chi avrà avuto interesse a diffon-dere voci che danno l’idea di una Ca-stellanzese allo sbando? E perchè?A queste domande ci sono risposte benprecise le quali nascono da fatti e testi-

monianze oggettive raccolte in questiultimi mesi dalla dirigenza nero-verde.Attorno alla società, da qualche mese,stanno gravitando personaggi e voci chehanno come scopo di destabilizzare l’am-biente, al fine di creare incertezze tra igiocatori della prima squadra ed anchetra gli atleti del settore giovanile, de-motivandoli tentando così di orientarli, per la prossima stagione, verso qual-che altra società. Le voci che aleggianoinsidiose sono state messe in giro volu-tamente, probabilmente da personaggidi basso profilo etico-morale che spe-rano, inutilmente, di creare qualche pro-blema al club nero-verde. Coloro chehanno architettato questa ridicola e pa-tetica operazione non potranno che van-tarsi di avere ottenenuto un risultato al-la loro portata, cioè nullo . Le parole so-no come pietre ed usate ad arte e nei mo-menti giusti possono avere il loro effet-to, ma se chi le mette in campo stru-mentalmente non riesce a gestirle ade-guatamente, possono rivelarsi contro-producenti e siamo convinti che i “ bla-teranti “ avranno il giusto riconosci-mento. Stiano tranquilli costoro, ma l’azione dirinnovamento all’interno della Castel-lanzese è iniziata un anno fa e conti-nuerà imperterrita per i prossimi anni enon si illudano i corvacci che svolazza-no da un campo di calcio all’altro, chei risultati non tarderanno ad arrivare.

“Peccato veramente

caro mister!”

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6Prima squadraLuglio 2004

Clamorosa l’eliminazione della quotatissi-ma Aurora Cantalupo “che tremare il mon-do fa”, ma a tremare questa volta sono sta-ti i dirigenti della società bianco-blu.La gara di andata disputata allo Stadio Co-munale di Castellanza, ha visto l’undici ne-ro-verde mettere alle corde la forte forma-zione allenata da Tallarini; partita tirata, macorretta, emozionante davanti ad un pub-blico delle grandi occasioni accorso in mas-sa per sostenere le due compagini.Terminata in parità 3 a 3, dove il bomberCastellanzese Bianchi, ha dimostrato unagrinta ed una condizione smagliante; gran-de prova di tutta la squadra concentrata fi-no all’ultimo minuto.Il ritorno in quel di Cerro Maggiore, proi-bito ai cardiopatici, ha visto una Castellan-zese sprecona soprattutto nel primo tempo,dove avrebbe potuto chiudere l’incontro per3 o 4 a zero senza alcuna recriminazione daparte degli avversari.Gran goal di Turri che insaccava di testa daun cross proveniente dalla destra alle spal-le del portiere dell’Aurora; Castellanzese 1Aurora Cantalupo 0.Non passavano molti minuti ed a pareggia-re il risultato ci pensava il direttore di garainventandosi una rete inesistente su una pal-la vagante in area di rigore, assegnando ilgoal alla squadra di casa tra le proteste el’incredulità dei giocatori nero-verdi.Eccellente la prestazione del giovane Ca-palbo, attaccante della Juniores della Ca-

stellanzese, inserito a sorpresa da Picchiol-di nella formazione titolare. Il secondo tempo trascorreva con capovol-gimenti di fronte da un’area di rigore al-l’altra, grande intensità ed un pizzico di ten-sione in campo e sugli spalti, dove il pub-blico di casa, numerosissimo, incitava in-cessantemente i propri beniamini.

Un esplosivo Landoni, confezionava crossdalla destra per gli attaccanti castellanzesi,ma il risultato rimaneva sempre ancoratosull’1 a 1, ma s’intuiva che non poteva fi-nire così, qualcosa doveva succedere.Turri ancora lui, dopo un’azione ottima-mente preparata da Capalbo, infilava il nu-mero uno dell’Aurora Cantalupo, con po-

tente tiro da fuori area. Entusiasmo al set-timo cielo per la formazione allenata da Pic-chioldi, ma ancora una volta l’arbitro in-terveniva a rovinare la festa concedendo uncalcio di rigore ai padroni di casa.Dal dischetto uno dei più quotati giocatoridella seconda categoria lombarda, l’attac-cante Pata, si faceva parare il tiro dal por-tierone nero-verde Brognoli.Triplice fischio finale e tutti a casa, anzi acasa ci è andata solo l’Aurora, che per l’en-nesimo anno si è vista sfilare dalle mani lapromozione in prima categoria.Dopo la partita di Cerro s’intuiva che la Ca-stellanzese poteva avere ottime possibilitàdi vincere i play-off.L’ostacolo Ardor Busto veniva liquidato alComunale di Castellanza con un rotondo 4a 0 per i padroni di casa, che davano anco-ra una volta sfoggio della propria dirom-pente condizione psico-fisica.Inutile dire che la partita di ritorno era di-ventata a questo punto una formalità, maciononostante i nero-verdi non perdevanol’occasione per manifestare la propria su-periorità nei confronti di un avversario de-motivato. La partita terminava 2 a 0 per laCastellanzese.Un grandissimo finale di campionato, unringraziamento a tutti i giocatori, all’alle-natore, all’impeccabile massaggiatrice So-nia Serpe ed ai sempre presenti accompa-gnatori Sabatino Spinelli ed Enrico Tucci.

C.B.

Trionfante finale di campionato dei nero-verdi. Su quattro partite disputate, tre vittorie ed un pareggio

Castellanzese in paradisopromossa in Prima Categoria

Grande carica, grande determinazione, una forma strepitosa, per un finale brillante

Jacopo Landoni detto “Zizou” Il bomber Diego Bianchi

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7AttualitàLuglio 2004

Questa volta anche noi parliamo di politi-ca. Ma solo per complimentarci con il nuo-vo Sindaco, la sig.ra Maria Grazia Ponti,che nelle elezioni comunali del 13 giugnoha raccolto la maggioranza dei consensi. Siamo certi che, nell’impegnativo lavoroche si appresta ad iniziare, non mancherà ditenere nella giusta considerazione il lavoroche le società sportive castellanzesi svol-gono per la promozione di attività che ve-dono la partecipazione di così tanti ragaz-zi.Ci pare doveroso rendere merito anche aglialtri candidati che hanno partecipato allacorsa per la poltrona di primo cittadino, Ma-rio Rossi, Mino Caputo e Marco Sartori, perl’attenzione che nei loro programmi era sta-ta riservata al tema dello sport.Infine, un ringraziamento al sindaco uscen-te: Livio Frigoli. Durante i nove anni in cui è stato Sindacodi Castellanza ha sempre dimostrato inte-resse per lo sport riuscendo a dare concre-te risposte ai bisogni della città.

La ringhiera, il cortile, il vernacolo lom-bardo...al palazzetto dello sport di Castel-lanza. Invitati dai dirigenti della Castellan-zese calcio, i protagonisti della Compagnialegnanese Felice Musazzi hanno portato inscena “Teresate nei cortili”, uno spettacolodi cabaret con il meglio degli sketch pro-posti negli spettacoli che la compagnia por-ta in giro per l’Italia. Una serata straordi-naria in un palazzetto affollatissimo: auto-

rità locali, dirigenti, atleti, famiglie e tantagente che si è avvicinata per la prima voltaal mondo della Castellanzese calcio, una so-cietà che non pensa solo al calcio giocato,ma si propone di creare una “mentalità spor-tiva”, fatta di lealtà, onestà, educazione, di-vertimento. Le gag della famiglia compo-sta da Teresa, Mabilia e Giovanni hanno fat-to sorridere anche questa volta, riuscendo afar trascorrere una serata spensierata a tut-

to il pubblico presente. L’eredità dei “Le-gnanesi”, raccolta dal gruppo di attori cheaffiancano il regista e protagonista AntonioProvasio (nella serata castellanzese eranoin sei), continua a dar vita ai “personaggidel cortile” così tanto amati dalla gente, inquanto testimonianza diretta delle tradizio-

ni del dopoguerra lombardo. Al termine del-l’esibizione, il presidente Affetti ha premiatogli attori con una maglia personalizzata del-la castellanzese. I colori neroverdi accom-pagneranno ora anche la tournée della com-pagnia Felice Musazzi.

Simone Ceriotti

Un augurio di buon lavoro al nuovo Sindaco Maria Grazia Ponti

La Castellanzese saluta il neo-eletto e ringrazia il sindaco uscente Frigoli

Cortili lombardi Nero-VerdiIl 18 Aprile si tenuto al Palazzetto dello Sport di Castellanza davanti a seicento persone, lo spettacolo teatrale con la Compa-

gnia Legnanese Felice Musazzi. “Teresate nei cortili”. Un successone inatteso

La “squadra di governo” del Comune di CastellanzaIl Sindaco di Castellanza Maria Grazia Ponti in versione sportiva

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8AttualitàLuglio 2004

Il paziente è grave, ma i nostri medicinon disperano: “la Castellanzese è di ro-busta costituzione, vecchio stampo”. Mol-ti sono accorsi all’appello di trovarle unamascotte e lenire quel fastidioso dolorenel fianco, punto debole della nostra tifo-seria e scherno dei club rivali. Il proble-ma ora è: qual è la costola mancante?Da un attento esame anatomico, sonostate selezionate tre proposte, ma una so-la verrà nominata:il baco da seta, carico di valenza stori-ca, il leone, segno di fuoco, per l’occa-sione in calzamaglia neroverde o il lupoin giacca e cravatta?Il direttivo sembra aver mangiato la fo-glia, nominando una commissione di pro-biviri, cui spetterà emettere l’ardua sen-tenza prima della pausa estiva. Del lie-to evento, sarà data notizia alla cittadi-nanza tutta, con gran baccanale e pub-blica adunanza. Potremo finalmente da-re un volto all’anima della Castellanze-se, poi scoprire chi lo indossa, poi fargliqualche apprezzamento, poi magari pren-derlo a calci. D’altronde il destino di unamascotte è di seguire la squadra sul cam-po (gli spogliatoi sono extra), con tantodi fan club e rullio di tamburi, alla con-quista dell’aria e delle tribune. I suona-ti di testa però, lasciateli a casa.Il ruggito del leone, la zampata del lu-po, potranno cadere nella tela del ba-co…? Ancora uno sforzo di lettura, per-bacco!Tanto a farvi ridere ci ha già pensato “laTeresa”.Vi aspettiamo numerosi a settembre, conimportanti novità. Grazie a tutti gli in-tervenuti e buone ferie.

S.M.

Concluso il concorso a premi, ecco le tre finali

Prima delle vacanze la scelta IvanMalgrati

OmarMalgrati

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9AttualitàLuglio 2004

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della mascotte

Mascotte

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10Settore giovanileLuglio 2004

Sfuma proprio sulla linea di arrivo il sognodei Giovanissimi classe ’89, sconfitti nellafinale dei play-off valida per il passaggio dicategoria a livello regionale.Dopo una stagione condotta costantemen-te a buoni livelli, la squadra ha dovuto pie-garsi alla formazione del Rescaldina, veroe proprio “schiacciasassi” del campionatoe delle fasi finali di questa stagione.Rimane l’amaro in bocca per tutto l’impe-gno profuso in questi mesi, ma va ammes-sa la forza di un avversario che ha impostonettamente la propria supremazia.È dovuto, in ogni caso, un ringraziamentoai nostri ragazzi che hanno saputo tenere al-to il nome della Castellanzese portandosi aun passo dal salto di categoria.Siamo inoltre convinti che questo gruppo simeriti la soddisfazione della vittoria e del-la promozione del fatto che ci ritenterà si-curamente l’anno prossimo, speriamo conun esito finale migliore.

B.M.

Giovanissimi ’89Sfuma il sogno dei “regionali”

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11Settore giovanileLuglio 2004

L’intendimento di noi Dirigenti del settoregiovanile consiste nel fare crescere i ragaz-zi in un ambiente confacente alle loro atti-tudini. Se la passione del ragazzo è quelladi divertirsi giocando al calcio occorre cheegli trovi un ambiente dove ci siano perso-ne disposte a seguirlo amorevolmente nel-la ricerca del modo migliore per affinarnele tecniche eliminando quelle imperfezioniche si assumono giocando solo con l’istin-to della passione.Nell’ambiente del nostro “SETTORE GIO-VANILE”, oltre che all’apprendimento dinuove tecniche, conoscenza dei regolamentiche vengono insegnate dai responsabili delsettore, è molto rilevante la formazione mo-rale che fa crescere in un ambiente sano eschivo da ogni possibilità di fuorviarsi perstrade che potrebbero condurre al danneg-giamento fisico e morale dei ragazzi.I Mister che seguono questi ragazzi, sono

ex calciatori che prendono per mano il gio-vanissimo pulcino e lo accompagnano viavia, (sempre che se ne riconoscano le doti)sino alla squadra maggiore. In tale modo cisi prefigge l’obiettivo di consegnare al Mi-ster della squadra maggiore giocatori che infuturo potrebbero essere la gloria dei colo-ri NERO-VERDE.L’ideale è una cosa meravigliosa. Ma la rea-lizzazione dei progetti, anche ben disegna-ti con finalità di interesse sociale, senza sco-po di lucro, non dipende solo dai progetti-sti che ne presentano i piani. La loro rea-lizzazione si concretizza con l’apporto ditutti coloro che fanno parte dell’apparatoorganizzativo. Dirigenti, tecnici, accompagnatori, guarda-robieri, impiegati d’ufficio, l’uomo di fati-ca che traccia le linee del campo o che fa lepulizie e sorveglia gli spogliatoi e forse il“non meno importante” colui che si sacri-

fica allo sportello per l’incasso od al con-trollo dei biglietti.Molte sono le persone che stanno attorno ainostri ragazzi, ma i più importanti, quelliche riteniamo al di sopra di tutti sono il pub-blico ed i loro genitori.Ed il raggiungimento del nostro obiettivo sipotrà realizzare solo con la loro fedele edassidua partecipazione. Ed è dal loro com-portamento, serio, educato, senza mai in-fierire nelle decisioni arbitrali, giuste o sba-gliate che esse siano, che i ragazzi appren-do il modo di comportarsi in campo.I colori NERO VERDE hanno una imma-gine da presentare alla comunità e questaimmagine deve essere chiara e limpida co-me il candore della sorgente, fresca e scor-revole nell’ambiente dello sport del calcio;che deve essere interpretato come attimo disvago e di libertà dagli affanni della vita. Il calcio è un gioco e tale deve restare.

L’intervento non sempre utile dei familiari nei confronti del giovane calciatore

Cari genitori!Questa lettera ci è stata con-segnata da un genitore il cuifiglio, dalla Romagna ha scrit-to loro:

Cari Genitorilo sapete che quasi mi mettevo a pian-gere dalla rabbia, quando vi siete av-vicinati alla rete urlando contro l’arbi-tro? Io non vi avevo mai visti così ar-rabbiati! Forse sarà vero che lui ha sba-gliato: ma quante volte ho fatto deglierrori senza che mi diceste niente.... An-che se ho perso la partita “per colpadell’arbitro”, come dite voi, mi sono di-vertito lo stesso. Ho ancora molte gareda giocare e sono sicuro che se non gri-derete più, l’arbitro sbaglierà di meno.Mamma e papà capite che io voglio so-lo giocare, Vi prego, lasciatemi questagioia, non datemi suggerimenti che mifanno solo innervosire: “Tiraaa” “pas-saaa”, “buttalo giù...”. Mi avete sem-pre insegnato a rispettare tutti, anchel’arbitro e gli avversari e essere sempreeducato.... E se “buttassero giù” me,quante parolacce direste! Un’altra co-sa, mamma e papà, quando il mistermisostituisce o non mi fa giocare, non ar-rabbiatevi. Io mi diverto anche a vede-re i miei amici, stando seduto in pan-china. Siamo tanti ed è giusto far gio-care tutti (come dice il mio mister). Eperpiacere, insegnatemi a pulire le scar-pe da calcio. Non è bello che voi lo fateal posto mio. Vi pare? Mamma e papàscusatemi ma, non dite ai nonni al ri-torno dalla partita: “Oggi ha vinto” o“ha perso”: dite solo che mi sono di-vertito tanto e basta. E poi non rac-contate, vi prego, che ho vinto perchého fatto un gol bellissimo: non è vero.Ho buttato il pallone dentro la portaperché il mio amico mi ha fatto un belpassaggio, il mio portiere ha parato tut-to, perché assieme agli altri miei ami-ci, ci siamo impegnati moltissimo: perquesto abbiamo vinto (ce l’ha detto an-che il mister). E ascoltatemi, al termi-ne della partita, non venite nello spo-gliatoio pervedere se faccio bene la doc-cia o se so vestirmi. Che importanza hase mi metto la maglietta storta? Devoimparare da solo! State sicuri che di-venterò grande anche se avrò la ma-glietta rovesciata. Vi sembra? E lascia-temi portare a me il borsone: Vedetec’è stampato sopra il nome della miasquadra e mi fa piacere fare vedere atutti che io gioco a pallone. Mamma epapà non prendetevela se ho detto que-ste cose, lo sapete che vi voglio tanto be-ne.... ma adesso è già tardi. Devo cor-rere al campo per l’allenamento. Se arrivo ultimo il mio “mister” non mifarà giocare, la prossima volta.... Ciao!

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12Settore giovanileLuglio 2004

Un errore sempre più ricorrente oggi,è quello di sottovalutare l’importanzadel gioco fisico, nella corretta cresci-ta del bambino. Non vuol essere un at-to d’accusa verso i genitori, ma sol-tanto un monito per i tempi moderni.L’età del matrimonio avanza; il conse-guimento del titolo di studio, la diffi-coltà del lavoro e della casa, tendonoa ritardare il concepimento. Ci si ri-trova pertanto nel ruolo di genitori, adetà già inoltrata, con meno energie emolti affanni. Di corsa a scuola, poi inufficio fino a sera. Fortunatamente cisono i nonni, che tuttavia per ovvie ra-gioni, tendono a contenere l’esuberan-za del bambino: non fare questo, è pe-ricoloso, non correre... Meglio narco-tizzarli con la play station, i cartoonse qualche vizietto. La sera i genitorisono stanchi, il tempo trascorre velo-cemente ed è già mattino.Nel momento fondamentale della cre-scita, d’esuberanza ed energia, il bam-bino si trova frenato e con poca capa-cità di socializzare. Per questi motivilo sport, oggi, riveste un’importanzafondamentale.Per avere una conferma, sono andatoad incontrare i Piccoli Amici classe97/96, l’allenatore Nello Chiariello (re-sponsabile della scuola calcio della Ca-stellanzese, insegnante a Saronno) edi due dirigenti/accompagnatori Massi-miliano Gasparoli e Paolo Colombo,impegnati nel “Torneo Città di Castel-lanza”.Molti genitori chiedono risultati con-creti, vincere, avere dei piccoli cam-pioni di cui andare orgogliosi, per Chia-riello invece, l’obiettivo è il correttosviluppo motorio del bambino: “gli al-lenamenti sono fatti con attrezzi d’a-tletica, in percorsi coordinativi per mi-gliorare la tecnica di corsa e nei mesifreddi si svolgono in palestra. I ragaz-zi, al campo, non corrono alcun peri-colo, imparano a stare in gruppo ed arispettare compagni ed avversari. Adogni partita si lotta per vincere, ma nonsi esaspera il risultato. In fondo per lo-ro, ogni gol ed un gesto d’affetto, cor-rispondono ad una vittoria. Il bambi-no deve vivere serenamente il tempodel gioco, qualche volta va corretto,ma senza mortificarlo. L’importante ègettare le basi del calcio, della corret-ta crescita fisica ed umana. Poi col tem-po, le doti individuali fioriranno. Nontutti sono portati per il calcio, ci sonoanche altri sport, ma queste affinità cre-sceranno spontaneamente nel bambi-no”. Con un certo orgoglio, Chiariello miconfessa di non aver mai perso nessu-no per strada, tutti si sono trovati be-ne in gruppo. Gasparoli e Colombo in-vece, sono gli angeli custodi della squa-

dra, a bordo campo e negli spogliatoi.Sempre vigili, aiutano l’allenatore egestiscono i ragazzi a bordo campo.Non è facile, vista la panchina lunga,ma tutti hanno modo di giocare.La partita termina, ma la giornata permolti non è ancora conclusa. Tanti vol-ti sconosciuti, discreti e silenziosi, con-tinueranno a lavorare per la riuscita deltorneo fino alle 20. Sette ore di lavoronon retribuito, dopo una settimana disacrifici. Forse a scuola non s’insegnapiù l’educazione civica, è superflua.Per una volta, durante una partita, V’in-vito a non seguire il gioco ma a guar-darvi intorno, sugli spalti ed a bordocampo. Personalmente, ringrazio dicuore tutti gli attori.

Matteo Sartorelli

L’importanza del “valore gioco” nell’insegnamento del calcio ai bambini

Calciando s’impara

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13Luglio 2004

Ti aspettiamo munito del corredo sportivo,sabato 11 settembre 2004 alle ore 16,00

presso il campo sportivo comunale di via Cadorna

Non ti faremo un provino, ma ti accoglieremo con entusiasmo nel nostrogruppo e così potrai far parte anche tu della nostra gloriosa società.

Per i giovani di età diversa telefonare per chiedere informazioni

Per informazioni U.S. Castellanzesesede via Cadorna Tel. 0331/505102Lunedì-Mercoledì-VenerdìDalle ore 18,30 alle 20,00

Ti piace il calcio? ma non ti senti un campione in erba?Hai voglia di confrontarti con i tuoi coetanei?Pensi che la play-station sia una bella cosa, ma che giocare davvero sia meglio?Ti piacerebbe far parte di una vera squadra di una società con più di 80 anni di storia?Ti piacerebbe partecipare ad un campionato?

SEI NATO NEGLI ANNI 98-97-96-95

ALLORA STAIMO CERCANDO PROPRIO TE!!

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14Anni NeroverdiLuglio 2004

Vecchie GlorieLa squadra dei primi anni ’50

Nei primi due numeri precedenti delnostro giornale abbiamo ricordato untempo assai lontano della storia ri-guardante la U.S. Castellanzese, conparticolare attenzione rivolta al cal-cio. Se siamo incappati in qualchedimenticanza o commesso qualcheerrore non vogliatecene. Anzi, se ave-te rilevato qualche dimenticanza oinesattezza, ci farebbe molto piace-re una vostra segnalazione in quan-to ci permetterebbe di chiarire ai let-tori eventuali disguidi. Riproponendo il cammino nella me-moria, nel periodo che va dal 1945al 1950 non si rilevano fatti di note-vole importanza in quanto l’eventobellico distrusse in parte quanto dibuono si fece in precedenza.La cortese collaborazione della sig.raMaria Pia Colombo vedova dell’in-dimenticabile ALBINO COLOMBO,ci permette di essere precisi nella tra-smissione di date, nomi ed aneddotiper l’inizio della seconda parte del-la nostra storia. “L’Albino, che ci la-sciò prematuramente nel fulgore del-l’età giovanile, creò un vuoto incol-mabile nella Sezione Calcio Castel-lanzese”. Per la sua capacità di dia-logo con i giovanissimi e l’insegna-mento della tecnica per l’apprendi-mento del gioco del calcio, non po-co disagio lasciò nell’ambito dellasocietà. Il suo dinamismo, l’infati-cabile assidua partecipazione all’at-tività organizzativa per mantenereunita la famiglia dei giovani calcia-tori. Tutti noi sappiamo come sia dif-ficile tenerne a freno la vitalità esu-berante che sprigiona il loro istinto.Con la testimonianza del sig. Ghiol-di Renzo “allora giovanissimo” (cheringraziamo per la sua volontaria col-laborazione) possiamo riportare conesattezza date e risultati ottenuti.1951/52 Nella finale del Campiona-to Lombardo Juniores la Castellan-zese incontrò la U.S. Calcio di SanVittore Olona battendola per 2 a 1 al-l’andata e facendo un risultato posi-tivo anche se, solamente di 1 a 1. Nelturno successivo incontrò il Pesca-renico di Lecco in casa e subì un 0 a1 e con il pareggio di 1 a 1 a Leccofurono eliminati. Mentre i Ragazzidi Lega sono arrivati secondi, nel lo-ro campionato ed hanno vinto la 1ªCoppa Comitato di Busto Arsizio.A quel tempo l’afflusso del pubbli-co allo stadio era grande, per non di-re grandissimo, in quanto il mezzodi trasporto più comune era la bici-

cletta e la radio l’unico mezzo cheavrebbe potuto trattenere la gente incasa per ascoltare musica o cronachesportive.Inoltre la partita da giocare a Leccosarebbe paragonabile ad una trasfer-ta di oggi a Firenze. Gli stadi poi era-no campetti senza reti di protezione.Il terreno di gioco, in occasione dipioggia, si trasformava in acquitrinoe per reggersi in piedi occorreva ave-re un fisico non indifferente e rabbiain corpo nel calciare il pallone inquanto era pesantissimo dato che ilcuoio si inzuppava trattenendo co-stantemente acqua. I sostenitori, seguivano con passio-ne e moderato comportamento, queiragazzi che con tanta passione e vo-lontà si battevano gagliardamente indifesa dei colori nero/verdi. Giovani impavidi, pionieri del cal-cio giovanile Castellanzese lottava-no sempre con tenacia alla ricerca dinuove tattiche per battere gli avver-sari. Per la verità però, i più accaldati so-stenitori si scagliavano contro arbi-

tro, segnalinee, od avversari dei lo-ro beniamini, apostrofandoli conepitéti poco gentili ed a volte con mi-nacce poco gentili anche verso geni-tori o fidanzate dei malcapitati sog-getti.Mi piace ricordare la cronaca del tem-po in occasione di una eclatante vit-toria di una partita disputata controla BORSANESE chiusasi con lo stra-biliante risultato di 10 reti a 0...............la partita si è iniziata con unbuon quarto d’ora di ritardo, e la Ca-stellanzese si è portata subito all’at-tacco impostando le azioni a granderespiro. Buzzi aveva la prima pallad’oro, passatagli dall’inesauribile Mo-retti, ma Galleani “portiere della Bor-sanese” intuiva e neutralizzava man-dando in angolo la staffilata del cen-troattacco locale. Bombelli e Guz-zetti furono i marcatori delle reti se-gnate nel primo tempo.......Nella ri-presa, l’iniziativa fu assunta ancoradai NEROVERDI che iniziarono unvero assedio alla porta di Galleani.Segnava ancora BOMBELLI al 7°GUZZETTI al 17° e ROSSI, di testa

al 25°. A questo punto Bianchi e poiBarlocco lasciavano il campo. (È be-ne sapere che, a quel tempo, non era-no ammesse sostituzioni: in caso diinfortuni la squadra colpita veniva atrovarsi con giocatori in meno). Ap-profittando della superiorità nume-rica, gli attaccanti Castellanzesi au-mentavano considerevolmente il van-taggio con Colombo al 25° Guzzettial 31°, Buzzi al 39° Bombelli al 41°concludendo con Buzzi le segnatureal 44°....Ricordiamo con affetto una forma-zione, con riserve e Dirigenti che aquel tempo reggevano le sorti dellasezione calcio castellanzese. Da si-nistra il segretario, Albino Colombo,l’allenatore, Colombo Alfredo, Cai-mi, Landini, Roggero, AlessandriniAlmasio, Mancini, Turconi, il vice-segretario Colombo Ovidio, l’ac-compagnatore Pini, il presidente Er-manno Raimondi, Cavalli, Frigoli,Colombo M., Colombo G. Morelli,Meraviglia, Bossi, Giovanelli, Va-netti.

Tanino Castiglioni

La squadra del 1950/51

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Ben Johnson, Pantani, Marion Jones, e anco-ra: caso Zeman, perquisizioni al Giro d’Ita-lia,… indagato Gibilisco! Insomma non pas-sa giorno che i giornali non sbattano il mostroin prima pagina: il doping! Vediamo innanzitutto che cos’è: per defini-zione è l’uso di sostanze o di procedimenti fi-nalizzati ad aumentare artificialmente il ren-dimento di un atleta in occasione di una pre-stazione sportiva e che oltre a danneggiare l’in-tegrità fisica e psichica del soggetto, manda al-le ortiche la cosiddetta etica sportiva (ovve-rossia la lealtà!).Che l’utilizzo di sostanze proibite in molti sportsia sempre più diffuso non lo dicono solo gior-nali e televisioni. Dalle statistiche: negli USAda 250 a 500.000 giovani maschi usano cor-rentemente steroidi anabolizzanti e questo ladice lunga sull’impiego di farmaci non solonello sport ufficiale, ma anche in campo nonprofessionistico, come dimostrato dall’inchie-sta aperta dalla magistratura sul caso di MarioG. cicloamatore romano stroncato da un in-farto nel 2002. E proprio da questo è partita laperquisizione all’ultimo Giro d’Italia (147 per-quisizioni in una notte!... e per fortuna senzanulla trovare!).Ma quali sono queste “sostanze proibite” equale azione hanno?Vi sono gli steroidi anabolizzanti (i più famo-si sono il testosterone ed il nandrolone), far-maci con un’azione di aumento della massa

muscolare e quindi della prestazione fisica, maanche con pesanti effetti nocivi: dalla sensa-zione di euforia, (tipo “sbronza allegra” per in-tenderci) all’aumento dell’aggressività, a ve-ra tossicità per il fegato, sottoforma sia di pro-cessi infiammatori cronici che di tumori, di au-mento del colesterolo totale con aumentato ri-schio di aterosclerosi ed infarto. Inoltre, altregravi conseguenze negative ed irreversibili glianabolizzanti l’hanno sugli organi riprodutti-vi: nel maschio atrofia dei testicoli, diminu-zione degli ormoni che sviluppano l’apparatogenitale, ingrossamento della prostata, dimi-nuzione degli spermatozoi, sino al 90% (valea dire sterilità), sviluppo delle ghiandole mam-marie. Nelle donne si ha una mascolinizzazione conabbassamento della voce. ingrossamento delclitoride (irreversibile!), acne, aumento dei pe-li del corpo, diminuzione dell’adipe, scom-parsa del ciclo mestruale. Nonostante tutto ciò,questi ormoni sono continuamente usati, spes-so senza controllo, col sistema del “fai da te”o somministrati da medici e farmacisti dai po-chi scrupoli. Non meno responsabili sono alcuni laborato-ri che sperimentano nuovi prodotti che non la-scino tracce nei controlli, come dimostrato dalcaso Balco, discusso laboratorio californianoche sarebbe responsabile della sintesi del Thg(tetrahydrogestinone) rintracciabile nelle uri-ne solo con complicati e inconsueti test. Sa-rebbero coinvolti atleti del calibro di BarryBonds, Bill Romanowski e Marion Jones.Ma se gli anabolizzanti sono il doping “di pre-parazione alla gara”, quali sono le sostanze il-legali, assunte “durante la gara”, per ridurre ilsenso di fatica o per stimolare il sistema ner-voso centrale “a dare di più”?Sono anfetamine, tranquillanti, betabloccan-ti ecc; ancora per tentare di aumentare il tra-sporto di ossigeno nel sangue e quindi la resi-stenza fisica alla fatica l’autotrasfusione o lasomministrazione di eritropoietina (Epo).Di queste le più diffuse sono le anfetamine con-siderate in classe Adel Codice Antidoping delMovimento Olimpico: i cosiddetti stimolanti.

La loro triste fama rievoca la tragica e “in-spiegabile” scomparsa del ciclista Simpson,sul Mont Ventoux (Tour del 1967), stroncatodal caldo e da un cocktail di simpamina. La lo-ro azione eccitante sul sistema nervoso cen-trale impedisce all’atleta di avvertire la faticae quindi lo spinge a sforzi sempre maggiori,ignorando i segnali d’allarme dell’organismocon possibili gravi danni al cervello e al cuo-re. Tra gli stimolanti vi sono anche sostanzepiù blande come la caffeina, ma per dare la po-sitività all’antidoping ne occorre una quantitàpari a 6-7 tazzine di caffè bevute in 1-2 ore!Più “scientifico” ma non meno dannoso è ilcosiddetto doping ematico (del sangue): pre-lievo di sangue all’atleta che continua l’alle-namento in stato di “insufficienza di globulirossi” e successiva somministrazione dello stes-so sangue che va ad arricchire la quantità pro-dotta in precedenza per sopperire all’impove-rimento. Lo stesso scopo è ottenuto con l’Epo, stimo-latore del midollo osseo a produrre globuli ros-si. Il rischio grosso, oltre ai fenomeni trombo-tici, è che l’organismo disimpari a fabbricarei propri stimoli naturali, dall’interno, affidan-done il compito al doping: circola in alcuniambienti sportivi la voce che atleti inclini adusare Epo, incappino durante la notte in peri-colosi rallentamenti della frequenza cardiacae per evitar il peggio debbano in tutta frettaraggiungere la cyclette e pedalare per rimette-

re in moto il circolo sanguigno!… troppo tri-stemente noto è il recente caso Pantani!Ma possibile, ci chiediamo, che nessuno pon-ga fine a questa “mattanza”?Ebbene le leggi ed i controlli ci sono! In italia,unico caso al mondo, la nuova legge 376 (gen-naio 2001) prevede il carcere fino a 3 anni emulte fino a cento milioni (di vecchie lire) perquegli atleti che facciano uso di sostanze proi-bite. Eppure… “otto anni di blitz: 40 inchie-ste, ma poche condanne” (dal Corriere dellaSera 27/5/04), per cui tra proroghe, patteggia-menti e conflitti di competenza sono ancorapochi quelli che pagano. Intanto il commerciodelle sostanze illecite prosegue florido e nonsolo tra i professionisti, ma anche tra i menodotati di talento e denaro che tuttavia hannoestrema facilità a trovarle. Come dice Alain Duvaillet, autore di un nuo-vo test per l’Epo, “su Internet si trova di tuttoed in Europa vi sono paesi ove si possono ac-quistare senza problemi sostanze dopanti. Co-me spiegare altrimenti i casi di giovani atleti,sani ed in piena forma che improvvisamentesviluppano embolie polmonari multiple?”.Si tratta di una battaglia su più fronti: il medi-co ed il farmacologo non dovrebbero prestar-si ad un illecito che talvolta può arrecare dan-ni permanenti, ma “favorire le prestazioni spor-tive ottimizzando nutrizione e metodiche di al-lenamento” (S. Garattini, direttore Ist. MarioNegri), dall’altra l’atleta, l’allenatore, la so-cietà ricerchino i risultati in modo sportivo ecioè leale. Oltre questo limite vi sono, a volte,i risultati, forse la vittoria con gli innegabilivantaggi economici, ma non è più sport.

Mario Pigni

Fonti- “La battaglia antidoping si fa sempre più dif-ficile”, Corriere Medico.- “Vittorie drogate”, Newton, gennaio 1999- Marco Malagutti: “Salute e sport” Dica 33,2004- Drug and Therapy bullettin 1987- ChemMatters April 2000: “Anabolic Ste-roids,The Downside of Buklking Up”

15Dal MedicoLuglio 2004

Doping? No grazieDal medico

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16Luglio 2004