Promessi Sposi Fase Introduttiva

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Appunti: I Promessi sposi di A.Manzoni Fase produttiva de “ I Promessi sposi”: Manzoni scrive la prima edizione nel 1823, in cui impiega due anni per arrivare alla “Fermo e Lucia”, non soddisfatto del romanzo lo rivede dal punto linguistico e dal contenuto, viene riscritto e nel 1827 esce la seconda edizione “I promessi sposi,storia milanese del XVII secolo, scoperto e rifatto da Alessandro Manzoni”. Nel 1842 esce la terza edizione, “I Promessi sposi” l’edizione definitiva ma a puntate, con una riforma linguistica. Manzoni,prima di dedicarsi alla stesura del romanzo,si documenta su tutte le opere riguardo al Nord Italia del Settecento,fra le quali; “Historia patriae”di Tadino, ”De pestilentia” di Del Cardinale Federico Borromeo e “Raccolte di Gridari”= testi grida,le leggi proclamate in un linguaggio giuridico ad alta voce al popolo. Alessandro prende spunto da alcuni scrittori di romanzo storico,per esempio Walter Scott che scrive “Waverly” nel 1814 e “Ivahnoe” nel 1819. Romanzo storico Prodotto dall’età romantica, è un tipo di romanzo collocato in un preciso momento storico,del quale vengono ricostruiti fatti storici, usi,costumi e più elementi frutto della fantasia dell’autore.Il romanzo è un opera corposa, consistente di cui la sua lunghezza è dovuta al fatto dello scrittore che intende in maniera diretta o indiretta per definire la sua idea sul mondo, la sua visione, la sua ideologia. Mentre il romanzo moderno nasce nel 1700 in Inghilterra, con protagonisti che agiscono nel contesto. L’Inghilterra società dinamica, aperta, pronta al cambiamento, alle novità è grazie al ceto borghese in primo piano che favorisce lo sviluppo del romanzo.I borghesi lettori, vogliono un prodotto letterario più semplice con trame più avvincenti,con un linguaggio semplice,con personaggi comuni caratterizzati, individuali e non principi, e re come: “I viaggi di Gulliver” di Swift e “Robinson Crosoe” di Defoe. I personaggi del romanzo di Swift e di Defoe rappresentano e hanno lo stile di vita della gente comune.Lo scrittore nel Settecento è un lavoro, è un romanziere pubblicista. All’inizio dell’Ottocento, al romanzo borghese si sostituisce il romanzo storico. Il romanzo storico privilegia: l’aspetto sentimentale, l’effusione sentimentale, e riprende elementi del Romanticismo, la narrativa lirica, l’amore per la patria, la lotta per la patria, il senso di nazionalità, il grande amore per la storia ,per il contesto storico non è solo lo sfondo il Medioevo (età del regresso). Perché i Romantici adorano il Medioevo? Perché in quel periodo nasce in Europa il concetto di nazione, mentre è visto negativamente solo dagli Illuministi. Walter Scott,padre del romanzo storico, primo scrittore a scrivere il primo romanzo storico, in “Waverly” pone come sfondo storico la guerra, la lotta tra la Scozia e l’Inghilterra nei secoli XVI- XVII per motivi di natura religiosa,cattolici e protestanti. Nell’“Ivahnoe” invece lo sfondo e i suoi personaggi sono coloro che hanno segnato la storia dell’Inghilterra come Riccardo Cuor di Leone e il suo usurpatore, inserendo degli elementi che corrispondano al gusto del pubblico. Questi elementi convenzionali, sono spesso il suspense, gli intrighi sentimentali e l’oscurità. In sintesi Scott propone nei suoi romanzi storici degli episodi particolarmente significativi, politici e sociali della storia inglese, per celebrare i fatti storici dell’Inghilterra. Manzoni si rifa a Walter Scott ma nel frattempo si differenzia nel rapporto tra Manzoni e la storia,cioè il suo problema del rapporto tra la verità e l’invenzione. Nel 1806 scrive la poesia,il carme “In morte di Carlo Imbonati” secondo marito di sua madre,in cui è contenuta un’affermazione importante: “Il sacro vero mai tradire” vale a dire che nella

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Appunti: I Promessi sposi di A.Manzoni Fase produttiva de “ I Promessi sposi”: Manzoni scrive la prima edizione nel 1823, in cui impiega due anni per arrivare alla “Fermo e Lucia”, non soddisfatto del romanzo lo rivede dal punto linguistico e dal contenuto, viene riscritto e nel 1827 esce la seconda edizione “I promessi sposi,storia milanese del XVII secolo, scoperto e rifatto da Alessandro Manzoni”. Nel 1842 esce la terza edizione, “I Promessi sposi” l’edizione definitiva ma a puntate, con una riforma linguistica. Manzoni,prima di dedicarsi alla stesura del romanzo,si documenta su tutte le opere riguardo al Nord Italia del Settecento,fra le quali; “Historia patriae”di Tadino, ”De pestilentia” di Del Cardinale Federico Borromeo e “Raccolte di Gridari”= testi grida,le leggi proclamate in un linguaggio giuridico ad alta voce al popolo. Alessandro prende spunto da alcuni scrittori di romanzo storico,per esempio Walter Scott che scrive “Waverly” nel 1814 e “Ivahnoe” nel 1819. Romanzo storico Prodotto dall’età romantica, è un tipo di romanzo collocato in un preciso momento storico,del quale vengono ricostruiti fatti storici, usi,costumi e più elementi frutto della fantasia dell’autore.Il romanzo è un opera corposa, consistente di cui la sua lunghezza è dovuta al fatto dello scrittore che intende in maniera diretta o indiretta per definire la sua idea sul mondo, la sua visione, la sua ideologia. Mentre il romanzo moderno nasce nel 1700 in Inghilterra, con protagonisti che agiscono nel contesto. L’Inghilterra società dinamica, aperta, pronta al cambiamento, alle novità è grazie al ceto borghese in primo piano che favorisce lo sviluppo del romanzo.I borghesi lettori, vogliono un prodotto letterario più semplice con trame più avvincenti,con un linguaggio semplice,con personaggi comuni caratterizzati, individuali e non principi, e re come: “I viaggi di Gulliver” di Swift e “Robinson Crosoe” di Defoe. I personaggi del romanzo di Swift e di Defoe rappresentano e hanno lo stile di vita della gente comune.Lo scrittore nel Settecento è un lavoro, è un romanziere pubblicista. All’inizio dell’Ottocento, al romanzo borghese si sostituisce il romanzo storico. Il romanzo storico privilegia: l’aspetto sentimentale, l’effusione sentimentale, e riprende elementi del Romanticismo, la narrativa lirica, l’amore per la patria, la lotta per la patria, il senso di nazionalità, il grande amore per la storia ,per il contesto storico non è solo lo sfondo il Medioevo (età del regresso). Perché i Romantici adorano il Medioevo? Perché in quel periodo nasce in Europa il concetto di nazione, mentre è visto negativamente solo dagli Illuministi. Walter Scott,padre del romanzo storico, primo scrittore a scrivere il primo romanzo storico, in “Waverly” pone come sfondo storico la guerra, la lotta tra la Scozia e l’Inghilterra nei secoli XVI-XVII per motivi di natura religiosa,cattolici e protestanti. Nell’“Ivahnoe” invece lo sfondo e i suoi personaggi sono coloro che hanno segnato la storia dell’Inghilterra come Riccardo Cuor di Leone e il suo usurpatore, inserendo degli elementi che corrispondano al gusto del pubblico. Questi elementi convenzionali, sono spesso il suspense, gli intrighi sentimentali e l’oscurità. In sintesi Scott propone nei suoi romanzi storici degli episodi particolarmente significativi, politici e sociali della storia inglese, per celebrare i fatti storici dell’Inghilterra. Manzoni si rifa a Walter Scott ma nel frattempo si differenzia nel rapporto tra Manzoni e la storia,cioè il suo problema del rapporto tra la verità e l’invenzione. Nel 1806 scrive la poesia,il carme “In morte di Carlo Imbonati” secondo marito di sua madre,in cui è contenuta un’affermazione importante: “Il sacro vero mai tradire” vale a dire che nella

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poesia la verità è un aspetto fondamentale e non deve essere mai trascurato.Per Alessandro la verità storica deve essere ricostruita e riflettendo sulla verità umana, perché in un opera letteraria devono essere affrontate le tematiche problematiche della vita politica e sociale e devono essere mostrate per quelle che sono. Il cono d’ombra è invece la vita, le azioni degli umili, della gente comune che ha dato il proprio contributo nella storia con la loro vita,la loro morte e i loro sentimenti. Il compito dello scrittore secondo Manzoni è illuminare gli aspetti che nella storia non sono nominati ,il cono d’ombra, la verità morale con un indagine profonda. La storia e lo scenario sono i protagonisti del romanzo. L’idea del romanzo,opera letteraria per Manzoni. Nel 1823, scrive una lettera pubblica sul Romanticismo a Cesare D’Azzeglio in ritorna ad affrontare le caratteristiche del romanzo: “L’arte deve essere l’utile per scopo, il vero per oggetto, e l’interessante per mezzo. Questo significa che l’utile deve essere utile per educare dando un valore di natura etica e morale, il contenuto del romanzo deve essere basato sulla verità storica e deve avere un contesto storico vero anche sul cono d’ombra indagando sulla verità morale e interiore dell’anima e dei sentimenti. L’arte deve utilizzare qualche argomento interessante, moderno per catturare l’interesse del pubblico rispecchiando il patrimonio culturale di tutto il popolo. Non esiste arte che diverta solo per sé non solo per il piacere ma per insegnare. La storia italiana è immobile in quei secoli,anche nell’Ottocento,come lo studioso critico letterario,marxista ungherese Luccas afferma che “I Promessi sposi” sono molto diversi per molti aspetti ma c’è un elemento importante che distingue i romanzi di Walter Scott con il romanzo di Manzoni e che lo rende superiore: è il destino dei due protagonisti che simboleggia la tragedia (difficoltà) di tutto il popolo italiano in generale.Un altro particolare da notare è che Scott scrive tanti romanzi, e Manzoni solo uno perché la storia non va avanti,cambia solo chi ci opprime. La scelta del romanzo per Manzoni Per Manzoni è una scelta coraggiosa, si che si sta diffondendo ma é considerato di dignità inferiore rispetto ad altre forme letterarie. Lo sceglie per due motivi; il primo é perché lui considera il romanzo la forma più adeguata,la migliore per descrivere un intera società, e il secondo motivo riguarda il fatto della rivista letteraria “Il conciliatore”, molto conosciuta con lo scopo di diffondere il Romanticismo,idee progressiste che sottolineavano il romanzo, nuovo genere letterario. La prima edizione di “Fermo e Lucia”del 1823: E’ l’edizione più vicina alle opere di Walter Scott per l’ambientazione (ambienti oscuri,cupi) e per le avventure romanzesche, dialettica tra buoni e cattivi (l’Innominato o conte del Sagrato), e la lingua. La lingua è un impasto tra elementi di lingua letteraria e di lingua d’uso o popolare con la presenza di termini francesi, latini e toscani; è una lingua artificiale, una lingua costruita da lui stesso. * Monaca di Monza, Gertrude con la sua relazione sentimentale col giardiniere e l’Innominato, conte del sagrato. “Quale deve essere la lingua della letteratura?” Questo è il problema dell’Italia dal 1200 fino ai tempi di Manzoni,perché in Italia non esisteva una lingua ufficiale. La ricerca di Manzoni dimostra ancora l’insoddisfazione come per altri perché Manzoni vuole che I Promessi sposi siano a carattere nazionale.

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La seconda edizione di “I promessi sposi,storia milanese del XVII secolo, scoperto e rifatto da Alessandro Manzoni” del 1827: Il titolo è diverso, c’è un cambiamento di argomenti, l’eliminazione delle digressione storica (Untori,la Peste), parte che viene trasferita nel romanzo “ Storia della colonna infame”.Limita la parte saggistica ( saggio=interpretazione su un argomento,lettura connotativa), revisione della lingua, indirizzata sul Toscano, meno ambientazione oscura con risultato di un romanzo artificiale. Manzoni utilizza la metafora “ sciacquare i panni in Arno” per andare a immergersi nella lingua toscana. La terza edizione e ultima “ I Promessi sposi” del 1842: Utilizza il Fiorentino colto ma parlato dal ceto medio fiorentino, è la soluzione definitiva da proporre nel romanzo, che caratterizza da un punto linguistico i personaggi, per cui ognuno ha un proprio modo di esprimersi. La lingua diventa uno strumento per opprimere il debole. Per esempio, quando venivano citate in pubblico le Grida, le leggi nel linguaggio giuridico in modo tale che il popolo non capisse e accettasse ogni cosa per poi essere punito solo per aver accettato delle leggi che non capiva; oppure Don Abbondio quando parla in latino a Renzo perché non potendo spiegare il vero motivo del negato matrimonio, parla a Renzo in latino e Renzo essendo un uomo non istruito non capisce, ma si accontenta lo stesso. Funzione dell’Anonimo Perché l’espediente? Perché Manzoni vuole creare distacco fra sé e la materia del romanzo, per poter intervenire nel romanzo. Nell’introduzione al romanzo, Manzoni ci propone lo stile Seicentesco, una lingua arzigogolata, artificiale, enfatica: per farne una parodia, per ridicolizzare la cultura Seicentesca. 1600: in Arte il Barocco, la Letteratura era vuota di contenuti e la cultura dogmatica (di verità indiscutibili) e religione pagana.