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1 Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità (P.T.T.I.) (D.Lgs 33/2013) Anni 2014-2016 COTRAL PATRIMONIO S.p.A. Storico delle modifiche VERSIONE Redattori Atto di Approvazione Data Pubblicazione Prima versione : RPCT: T.Tullio IA: T.Tullio D.Proietti M.Moreddu Determinazione n. 43 del 13 maggio 2014 19 maggio 2014 Revisione n. 1 RPCT: T.Tullio IA: T.Tullio M.Moreddu Determinazione n. 92 del 23 dicembre 2014 23 dicembre 2014 Revisione n. 2 RPCT: T.Tullio IA: T.Tullio M.Moreddu Determinazione n.61 del 03.12.2015 03 dicembre 2015

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Programma Triennale

per la Trasparenza e l’Integrità(P.T.T.I.)

(D.Lgs 33/2013)

Anni 2014-2016

COTRAL PATRIMONIO S.p.A.

Storico delle modifiche

VERSIONE

Redattori

Atto di Approvazione Data Pubblicazione

Prima versione :

RPCT: T.Tullio

IA: T.Tullio

D.Proietti

M.Moreddu

Determinazione n. 43 del 13 maggio2014

19 maggio 2014

Revisione n. 1

RPCT: T.Tullio

IA: T.Tullio M.Moreddu

Determinazione n. 92 del 23 dicembre2014

23 dicembre 2014

Revisione n. 2

RPCT: T.Tullio

IA: T.Tullio M.Moreddu

Determinazione n.61 del 03.12.2015 03 dicembre 2015

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Indice

1. Premessa pag.3

2. Procedimento di elaborazione e adozione del Programma pag. 5

3. Iniziative di comunicazione della trasparenza pag. 7

4. Processo di attuazione del programma pag.7

5. Obblighi di pubblicazione e tutela riservatezza pag.11

6. Il monitoraggio interno pag. 11

7. Gestione dei flussi informativi pag. 12

8. Accesso civico pag. 14

9. Entrata in vigore pag. 16

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1. Premessa

1.1 La normativa

L’obbligo per la Pubblica Amministrazione di adottare il Programma Triennale per laTrasparenza e l’integrità ( di seguito PTTI) è stato introdotto, a partire dal triennio2009/2011, con il Decreto Legislativo n. 150/2009.

Le principali fonti normative per la stesura del Programma sono:

- il Dlgs.vo 150/2009, che all’art. 11 definisce la trasparenza come “accessibilità totale, ancheattraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali delle amministrazionipubbliche, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell'organizzazione, degli indicatorirelativi agli andamenti gestionali e all'utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioniistituzionali, dei risultati dell'attività di misurazione e valutazione svolta dagli organicompetenti, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di buonandamento e imparzialità. Essa costituisce livello essenziale delle prestazioni erogate dalleamministrazioni pubbliche ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettera m), dellaCostituzione”;

- la Delibera n. 105/2010 della CIVIT, “Linee guida per la predisposizione del Programmatriennale per la Trasparenza e l’Integrità”: esse indicano il contenuto minimo e lecaratteristiche essenziali del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, a partiredalla indicazione dei dati che devono essere pubblicati sul sito web istituzionale delleamministrazioni e delle modalità di pubblicazione, fino a definire le iniziative sullatrasparenza;

- le Linee Guida per i siti web della PA (26 luglio 2010, con aggiornamento 29 luglio 2011),previste dalla Direttiva del 26 novembre 2009, n. 8 del Ministero per la PubblicaAmministrazione e l’innovazione: tali Linee Guida prevedono infatti che i siti web delle P.A.debbano rispettare il principio della trasparenza tramite l’accessibilità totale del cittadino alleinformazioni concernenti ogni aspetto dell'organizzazione dell’Ente pubblico, definendoperaltro i contenuti minimi dei siti web istituzionali pubblici;

- la Delibera n. 2/2012 della CIVIT “Linee guida per il miglioramento della predisposizione edell’aggiornamento del Programma triennale per la Trasparenza e l’Integrità”: che inparticolare tiene conto delle principali aree di miglioramento evidenziate nel monitoraggioeffettuato dalla CiVIT nell’ottobre 2011;

- la Delibera del 2.3.2011 del Garante per la Protezione dei Dati Personali definisce le “LineeGuida in materia di trattamento dei dati personali contenuti anche in atti e documentiamministrativi, effettuato anche da soggetti pubblici per finalità di pubblicazione e diffusionesul web”;

- la Legge 6 novembre 2012 n. 190 avente ad oggetto “Disposizioni per la prevenzione e larepressione della corruzione e della illegalità nella pubblica amministrazione”;

- il D.lgs.vo n. 33/2013 attuativo della L. 190/2012 specifica l’ambito di applicazione dellasuddetta L.190/2012 per le società a partecipazione pubblica .

- Le linee Guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione edella trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipatidalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici emanate dall’ Anac condeterminazione n. 8 del 17 giugno 2015 .

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1.2 Ambito di applicazione della Legge

Ai sensi di quanto disposto dal D.Lgs 33/2013 che definisce l’ambito di applicazione della L.190/2012, alle società partecipate dalle pubbliche amministrazioni ed alle società da essecontrollate si applicano, limitatamente alle attività di pubblico interesse disciplinate daldiritto nazionale e dall’Unione Europea, le disposizioni dell’art. 1, commi da 15 a 33, della L.190/2012.

L’art. 22 comma 3 sempre del D.Lgs 33/2013, inoltre, rimanda anche per le società apartecipazione pubblica l’ obbligo di pubblicità sui siti istituzionali di quanto previsto all’art.14 (obblighi di pubblicazione concernenti i componenti degli organi di indirizzi politico) edall’art. 15 (obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi dirigenziali di consulenzae collaborazione).

Da un provvedimento della Civit emerge, che è anche di interesse per le società apartecipazione pubblica, provvedere ad organizzare, per quel che riguarda le richieste daparte dei cittadini e delle imprese sui dati non pubblicati, un sistema che fornisca rispostetempestive secondo i principi dell’art. 5 del D.Lgs 33/2013 (Accesso Civico).

Gli obblighi di pubblicazione inerenti l’Accesso Civico riguardano: 1) nome del Responsabile (di seguito RPAC) cui è presentata la richiesta di Accesso Civico per l’esercizio di tale diritto,con l’indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica; 2) nome deltitolare del potere sostitutivo ( di seguito SRPCA), attivabile nei casi di ritardo o mancatarisposta, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica.

A febbraio del 2014 è stata emanata dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e lasemplificazione la circolare n. 1/2014 inerente agli ambiti, oggettivo e soggettivo, diapplicazione delle regole sulla trasparenza di cui alla L. 190/2012. In tale circolare il Ministeroevidenzia in primis che in un’ ottica di riordino della disciplina sia da ritenere che: “ tra glienti privati in controllo pubblico rientrino anche le società controllate ai sensi dell’art. 2359c.c., che devono essere sottoposte all’integrale applicazione delle regole di trasparenza,mentre le società partecipate ( con partecipazione minoritaria o comunque diversa da quelladescritta dall’art. 2359 c.c. ) le regole di trasparenza si dovranno applicare “limitatamente” econ le conseguenze che ne derivano, alla loro attività di pubblico interesse.”

Con tale circolare, quindi, si ribadisce l’obbligatorietà anche per le società a partecipazionepubblica delle disposizioni di cui agli artt. 14 e 15 del D.Lgs 33/2013, con la specifica che : “quanto all’individuazione dei componenti degli organi di indirizzo politico destinatari degliobblighi di pubblicità prevista dall’art. 14 del D.Lgs n. 33/2013, sia da ritenere che essivadano sicuramente identificati nel Presidente e nei componenti del Consiglio diAmministrazione, designati dalle pubbliche amministrazioni di riferimento.”

Si ribadiscono ancora, con la suddetta circolare, anche per le società a partecipazionepubblica gli obblighi di trasparenza relativi al suddetto Accesso Civico e la necessità dinominare un Responsabile della Trasparenza.

Condividendo, pertanto, la “ratio” della legge, la Cotral Patrimonio SpA ha comunque decisodi adottare per la prima volta, nel triennio 2014-2016, il Programma per la Trasparenza e l’Integrità ( di seguito PTTI) quale strumento idoneo a garantire un adeguato livello ditrasparenza, nonchè lo sviluppo della cultura della legalità.

Le linee guida emanate dall’ANAC a luglio 2015 hanno peraltro chiarito in modo chiaro lanecessità anche per le società a partecipazione pubblica, come la Cotral Patrimonio sia dell’emanazione di un proprio programma per la trasparenza ed integrità sia della nomina di unResponsabile della Trasparenza.

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1.3 Organizzazione e funzioni di Cotral Patrimonio SpA

La Cotral Patrimonio SpA è una società a capitale pubblico ed il socio di maggioranza èrappresentato dalla Regione Lazio i soci di minoranza sono le Provincie di Viterbo e Rieti.Il 25 ottobre 2007 l'Assemblea degli Azionisti della Cotral SpA ha approvato all'unanimità ilprogetto di scissione della Compagnia, finalizzato alla separazione delle attività relativeall'erogazione del servizio di trasporto pubblico da quelle di gestione dei beni patrimonialistrumentali al servizio stesso, inclusa la flotta autobus.

Il 3 marzo 2008 è stato perfezionato il progetto di scissione attraverso il deposito dell'atto discissione e la costituzione della Cotral Patrimonio Spa, società beneficiaria.

L'operazione si è configurata come una scissione parziale proporzionale di Cotral Spa che haprevisto il mantenimento di tutte le attività relative all'erogazione del servizio di TPL in capo aCotral Spa e il trasferimento, in via principale, a Cotral Patrimonio Spa del patrimonioimmobiliare e degli autobus per l’espletamento di tutte le attività connesse alla gestione esviluppo del patrimonio stesso.

In particolare la flotta bus , i terreni ed i fabbricati strumentali dislocati sul bacino servito dalcontratto di servizio, le partecipazioni detenute da Cotral Spa nelle società Cotral Progetti poidivenuta Lazio Progetti e Servizi Scarl (partecipazione al 60,00% attualmente in fase diliquidazione), Assicurazioni di Roma (partecipazione al 3,15%).

La società ha per oggetto la gestione e lo sviluppo del patrimonio infrastrutturale, mobiliareed immobiliare, funzionale all’esercizio del trasporto pubblico locale e, più in generale, delpatrimonio disponibile della società.

L’attività comprende:

a) l’acquisto, la manutenzione, la gestione, l’amministrazione, la vendita, la permuta, lalocazione non finanziaria, il comodato e l’usufrutto di beni immobili e di beni mobiliregistrati;

b) la valorizzazione di beni immobili e di beni mobili registrati mediante, fra gli altri, interventidi costruzione, manutenzioni programmate, ristrutturazione e/o restauro.

c) autoservizi di linea TPL, autoservizi sostitutivi e/o integrativi di TPL, autoservizi di lineaintercomunale;

d) la prestazione di servizi strumentali, connessi, complementari all’attività di trasportopubblico locale,ivi compresi la programmazione,regolazione del servizio ditrasporto,informazione, vendita e/o organizzazione delle vendite di biglietti.

L’assetto organizzativo, rappresentato nell’organigramma aziendale (All.c), pone in luce comesiano collocate in staff dell’ Amministratore Unico i Servizi Internal Auditing, Progettazione ePianificazione, Prevenzione e Protezione, Controllo di Gestione, Segreteria TecnicaAmministrativa. Attualmente, inoltre, l’AU ricopre ad interim il ruolo di Responsabile delServizio Patrimonio.

2 . Procedimento di elaborazione e adozione del Programma Triennale Trasparenza edIntegrità (PTTI)

2.1 Obiettivi strategici in materia di trasparenza

Gli obiettivi strategici in materia di trasparenza che la Società intende perseguire sono :

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1) garantire la massima trasparenza della propria azione organizzativa e lo sviluppo della culturadella legalità e dell'integrità del proprio personale;

2) assicurare la trasparenza quale accessibilità totale, anche attraverso lo strumento dellapubblicazione sul proprio sito istituzionale, delle informazioni concernenti ogni aspettodell'organizzazione, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei principi dibuon andamento e imparzialità;

3) costituire e adottare processi certi di trasmissione di dati da parte dei Servizi/Strutture dellaSocietà che garantiscano la regolarità e tempestività dei flussi informativi;

4) assicurare un adeguato aggiornamento dei dati pubblicati;

2.2 Termini e modalità di adozione del programma da parte degli Organi di Vertice

Il Programma triennale per la Trasparenza e l’Integrità ( di seguito PTTI) viene approvato conDetermina dell’Amministratore Unico/Delegato ed è soggetto a revisione/aggiornamentoannuale, fermo restando le modifiche/integrazioni che possono essere comunque sempreeffettuate per giustificati motivi, quali ad esempio riorganizzazioni strutturali aziendali. Talirevisioni/aggiornamenti devono essere formalmente approvati con Determinadell’Amministratore Unico/Delegato e avvengono su proposta del Responsabile dellaPrevenzione della Corruzione e della Trasparenza ( di seguito RPCT).

2.3 Le finalità in materia di trasparenza

L’elenco che segue riporta le finalità che la Società si impegna a realizzare nel periodo di vigenzadel presente PTTI.

Descrizione obiettivi primari da perseguire:

Costituzione /implementazione di un sistema, comprensivo di una serie didocumenti tra i quali il presente Programma, adatto a garantire un’idonea gestione deiprocessi aziendali in materia di trasparenza ( Sistema della Trasparenza);

Monitoraggio delle informazioni pubblicate atto a garantire completezza,comprensibilità, accuratezza delle stesse (Qualità delle informazioni);

Implementazione e sviluppo di strumenti di coinvolgimento degli stakeholder(Stakeholder engagement).

Nel primo anno di adozione del Programma sarà, quindi, necessario assicurare la costruzione diflussi stabili e diretti delle informazioni da pubblicare con una modalità di acquisizione il più vicinopossibile alla fonte e al loro archivio naturale. La società dovrà, quindi, cercare di progettare eimplementare automatismi informatici per l’aggiornamento e l’implementazione dei dati intrasparenza, al fine di evitare la staticità delle informazioni pubblicate e il loro mancatoaggiornamento nel tempo.

Al fine di realizzare concretamente all’interno della società il suddetto Sistema della Trasparenzasarà cura del RPCT di concerto con i vari Referenti aziendali di primo livello, il cui ruolo verràmeglio specificato di seguito, individuare con chiarezza gli obiettivi specifici che attengono agliaspetti della trasparenza di competenza diretta degli uffici, ai fini dell’aggiornamento della sezione“Società Trasparente” nel sito istituzionale societario.

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3. Iniziative di comunicazione della trasparenza

3.1 Iniziative e strumenti di comunicazione per la diffusione dei contenuti del Programma e

dei dati pubblicati

Il presente Programma verrà comunicato ai diversi soggetti interessati, secondo le seguentimodalità:

Pubblicazione del Programma triennale per la Trasparenza e l’Integrità nella sezioneSocietà Trasparente del sito internet della Società;

comunicazione del Programma a tutto il personale della Società.

4. Processo di attuazione del programma

4.1 Struttura, ruoli e funzioni

La struttura che garantisce la definizione, l’attuazione, il monitoraggio e l’aggiornamento degliobblighi di trasparenza costituisce una rete articolata su due livelli:

a) primo livello: è rappresentato dal Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e laTrasparenza (RPCT) che viene coadiuvato dai vari Referenti aziendali di primo livello individuatinei Dirigenti /Responsabili di vari Servizi aziendali. In ipotesi residuali e, motivate da un’ idoneaprofessionalità, tale ruolo può essere ricoperto anche da un Funzionario Quadro parametro250/230. Tali Referenti a seconda delle competenze, come di seguito specificato, avranno unruolo fondamentale sia nella corretta gestione dei flussi informativi sia nel corretto adempimentoda parte della società degli obblighi normativi in materia ;b) secondo livello: è rappresentato dai Referenti di secondo livello che devono essere individuatidai Dirigenti/Responsabili all’interno di ciascun Servizio/ Struttura aziendale in una risorsa idoneaa svolgere tale funzione alla luce del profilo professionale ritenuto più aderente a ricoprire taleruolo. Il nominativo del Referente di secondo livello deve essere comunicato per iscritto al RPCT e perconoscenza all’Amministratore Unico/Delegato e al Responsabile delle Risorse Umane. Fino aquando quest’ultimo non venga in tal modo individuato il Referente di secondo livello coincideràcon il Responsabile del Servizio. Il Referente di secondo livello potrà prendere contattidirettamente con il RPCT, inviare le informazioni/documentazione necessarie, fermo restando chedella sua attività è tenuto sempre a dare idonea informativa al Responsabile del Servizio diappartenenza/Referente di primo livello.

4.2 Ruolo dei Referenti di primo livello -Ruolo dei referenti di secondo livello

I Dirigenti/Responsabili di Servizio della Società, qualunque sia la posizione ricoperta,garantiscono il tempestivo e regolare flusso delle informazioni di rispettiva competenza, dapubblicare ai fini del rispetto dei termini stabiliti dalla legge ( art.43 c.3 D.Lgs 33/13) ed il correttoadempimento da parte della società degli obblighi normativi in materia di trasparenza ;Per espletare al meglio tale funzione devono individuare all’interno del proprio Servizio/Strutturadei Referenti di secondo livello che avranno il compito di monitorare gli adempimenti dicompetenza della specifica struttura e rapportare l’analisi effettuata sia al proprioDirigente/Responsabile che direttamente al RPCT. In caso di inadempimento sia dei Referenti diprimo livello che di secondo livello, a seconda della gravità dell’inadempimento , possono esserecensurabili da un punto di vista disciplinare.

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I Dirigenti/Responsabili in qualità di Referenti di primo livello della Società, pertanto,qualunque sia la posizione ricoperta:

si impegnano a garantire la tempestività e la regolarità dei flussi informativi per i qualiassumono la responsabilità della trasmissione e/o aggiornamento; collaborano con il Responsabile per la Prevenzione della Corruzione la Trasparenzapartecipando attivamente, laddove formalmente richiesto da quest’ultimo e/o dal verticeaziendale, alla definizione ed all’aggiornamento del PTTI; coinvolgono gli stakeholder nell’individuazione delle esigenze di trasparenza; verificano, anche attraverso il monitoraggio dell’evoluzione normativa, gli obblighi dipubblicazione di propria pertinenza; rispondono alle richieste del Responsabile per la Trasparenza in occasione delleverifiche periodiche e dell’attività di monitoraggio, fornendo tutti i chiarimenti e leinformazioni necessarie, e garantendo l’attuazione di tutte le azioni richieste per garantire ilregolare e tempestivo flusso dei dati di propria competenza; monitorano l’attività dei propri collaboratori assicurando la loro attiva collaborazionenell’adempimento degli obblighi di trasparenza previsti in capo alla società e, in particolarenell'elaborazione, reperimento e trasmissione dei dati sottoposti all'obbligo dipubblicazione sul sito istituzionale; predispongono ed inviano al RPCT una relazione semestrale indicante gli adempimentidi propria competenza posti in essere , nonché gli eventuali scostamenti rispetto a quantoindicato nel PTTI con le connesse motivazioni che hanno determinato tali scostamenti.

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Responsabilità Descrizione

TrasmissionePer trasmissione si intende,nel caso in cui i dati sianoarchiviati in una banca dati,sia l’immissione dei datinell’archivio sia laconfluenza degli stessidall’archivio al soggettoresponsabile dellapubblicazione sul sito (Del.A.N.AC. 50/13, Par. 2.2).

PubblicazionePer pubblicazione si intendela pubblicazione didocumenti, dati einformazioni in conformitàalle specifiche e alle regoletecniche di cui all'allegatoA, del D.Lgs. 33/13 (art. 2,D.Lgs. 33/13).

Aggiornamento Con il termineaggiornamento non siintende necessariamente lamodifica del dato, essendotalvolta sufficiente uncontrollo dell’attualità delleinformazioni pubblicate,anche a tutela di eventualiinteressi individualicoinvolti (Del. ANAC 50/13Allegato 2 par. 2). Lanecessitàdell’aggiornamento èconnessa anche alla validitàdel dato, riportata nelleschede allegate al piano.

Il raccordo tra i vari Servizi aziendali ed il RPCT sarà, inoltre , assicurato dai Referenti per laTrasparenza di secondo livello .Tali unità, in qualità di referenti dei Servizi :a) rappresentano il secondo livello della rete di definizione, attuazione, monitoraggio eaggiornamento degli obblighi di trasparenza, garantendo un raccordo continuativo con ilRPCT;

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b) laddove espressamente richiesto possono partecipare al percorso di definizione e diaggiornamento del PTTI supportando i Dirigenti/Responsabili della propria struttura diriferimento;c) collaborano con il RPCT nella definizione di criteri generali per la corretta attuazionedegli obblighi di trasparenza, per l’effettuazione delle verifiche periodiche e delmonitoraggio degli obblighi di pubblicazione;d) svolgono una funzione di consulenza e supporto all’interno della struttura di riferimento,per tutte le problematiche connesse al corretto adempimento degli obblighi di trasparenza,ferma restando la responsabilità finale dei Dirigenti/Responsabili del servizio in merito alcorretto e tempestivo adempimento degli obblighi di pubblicazione;e) effettuano le verifiche interne e l’attività di monitoraggio degli obblighi di informazioneriferiti al proprio Servizio garantendo la completezza, la qualità e la tempestività delleverifiche effettuate. In particolare, le verifiche garantite sono di due tipi:1. verifica del corretto adempimento degli obblighi di trasmissione ed aggiornamento deidati da pubblicare sul sito “Amministrazione Trasparente” da parte del proprio Servizio.All’esito di tali verifiche devono inviare una relazione semestrale al RPCT che deve esseresottoscritta anche dal proprio Referente di primo livello;2. verifica della presenza e della qualità dei dati, dei documenti e delle informazioni inerentialla propria struttura .

Il RPCT si avvale, quindi, di una serie di Referenti individuati all’interno della società neimodi sopraindicati che collaborano per raggiungere l’obiettivo di adempiere al meglio agliobblighi di pubblicazione e aggiornamento dei dati della sezione “Società Trasparente”.

In particolare nell’elenco sotto riportato , vengono individuati, a seconda delle competenze,i Referenti di primo livello che si dovranno occupare dell’invio di un corretto flusso diinformazioni al RPCT, nonchè della verifica degli stesse informazioni a seconda di quantoprevisto dalla normativa in materia, per la pubblicazione e l’aggiornamento dei datiprevisti dalla sezione “Amministrazione Trasparente”:

Dati del Personale e del vertice societario incompatibilità inconferibilità Dirigente/ Responsabile RUSI

Donatella Girola

Contratti di consulenza e collaborazioneDirigente/Responsabile ASA

Anna Palomba

Patrocini Legali Funzionario Quadro Responsabile Al Rosalba Dimasi

Contratti di consulenza e collaborazione in materia di formazione del personale Dirigente/Responsabile RUSI Donatella Girola

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Bilanci/Concessione ed erogazione di sovvenzioni ed ausili finanziari Dirigente/Responsabile AMFI

Giuseppe Filippi

Procedure di gara Dirigente /Responsabile ASA Anna Palomba

Istanze di Accesso agli atti ex L. 241/90( gestione anche informatizzata del processo con previsionedi un indirizzo di posta informatica cui inviare istanza) Funzionario Quadro AL

Rosalba Dimasi

Accesso Civico Responsabile Accesso Civico Funzionario Quadro

G. Filippo Murè

Sostituto Responsabile Accesso Civico RPCT Tiziana Tullio

4.3 Responsabile per la Trasparenza

Il Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza (RPCT)) èindividuato con apposita determina dell’Amministratore Unico /Delegato in unDirigente/Responsabile di Servizio con idonea professionalità e ricoprente un ruolo chepossa non far sorgere situazioni di conflitto di interesse.Il RPCT in materia di Trasparenza svolge in particolare le funzioni di: provvedere alla redazione ed all'aggiornamento del PTTI (art. 43, c. 2 del D. Lgs.33/13); monitorizzare l’evoluzioni normative in materia di Trasparenza; svolgere stabilmente un’attività di controllo sull’adempimento da parte della societàdegli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente (art. 43, c. 1 del D. Lgs33/13). A tal fine, effettua verifiche periodiche in corso d’anno ed un’attività dimonitoraggio (art. 43, c. 2 del D. Lgs. 33/13) secondo i criteri e le modalità definiti nel PTTIe coordinandosi con i vari Referenti aziendali; segnalare al vertice aziendale e, nei casi più gravi, all'Ufficio dei ProcedimentiDisciplinari i casi di mancato o ritardato adempimento degli obblighi di informazione, ai finidell'attivazione del procedimento disciplinare ; monitorizzare la regolare attuazione dell'accesso Civico anche attraverso un’attività dicoordinamento con il RPAC .In caso di inadempimento il RPCT, a seconda della gravità dell’inadempimento , può esserecensurabile da un punto di vista disciplinare.

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5. Obblighi di pubblicazione e tutela della riservatezza

Come indicato nella circolare n.2 del 19/7/2013 del Dipartimento della Funzione Pubblica,l’attuazione della trasparenza deve essere in ogni caso contemperata con l’interessecostituzionalmente protetto della tutela della riservatezza per evitare un’indebita diffusionedei dati personali, che comporta un trattamento illegittimo, in linea con gli orientamenti delgarante per la protezione dei dati personali.In tale ottica sarà cura del servizio Risorse Umane in quanto a struttura che ha per missionsocietaria la gestione della privacy aziendale vigilare e monitorizzare sul rispetto dellanormativa in materia con riferimento a tutti i dati e/o informazioni pubblicati sul sito SocietàTrasparente . In caso di riscontro di anomalie / violazioni sarà cura del Responsabile di taleServizio darne immediato riscontro scritto al RPCT. Tale servizio, inoltre, a richiesta delRPCT sarà tenuto, in ipotesi di dubbia applicazione della normativa in materia di privacy, afornire chiarimenti e/o anche pareri scritti a quest’ultimo.

6. Il monitoraggio Interno

L’art. 43, c. 1 del D. Lgs. 33/13 affida al Responsabile per la Trasparenza il compito di svolgerestabilmente “un'attività di controllo sull'adempimento da parte dell'amministrazione degliobblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, assicurando la completezza, lachiarezza e l'aggiornamento delle informazioni pubblicate, nonché segnalando all'organo diindirizzo politico, all'Organismo indipendente di valutazione, all'Autorità nazionaleanticorruzione e, nei casi più gravi, all'ufficio di disciplina i casi di mancato o ritardatoadempimento degli obblighi di pubblicazione”.Il RPCT deve, quindi, garantire un monitoraggio interno degli obblighi di trasparenza.Tale monitoraggio può essere esplicato secondo le sotto elencate modalità:· verifiche mirate in corso d’anno;· monitoraggio programmato e report e/o relazione annuale pubblicati nella sezione SocietàTrasparente sezione “Altri Contenuti” .Qualora dalle verifiche periodiche o dall’attività di monitoraggio e report, emerganol’inadempimento o il ritardato o parziale adempimento di alcuni obblighi di pubblicazione, ilRPCT è tenuto ad effettuare la segnalazione interna al Vertice Aziendale e all’ODV.Di seguito sono illustrate le linee guida per le procedure di monitoraggio interno.

a) Verifiche mirate in corso d’anno

Le verifiche in corso d’anno vengono effettuate periodicamente dal RPCT avvalendosi, anchedirettamente , della collaborazione dei Referenti di secondo livello. Il Responsabile per laTrasparenza rende conto in merito agli esiti delle verifiche effettuate durante l’anno alVertice aziendale.Procedure di verifica mirata in corso d’anno:Fase 1) Effettuazione delle verifiche.Le verifiche in corso d’anno sono disposte e coordinate dal RPCT e possono scaturire da:1) Indagini a campione sulle informazioni inviate dai Referenti di primo livello;2) richieste provenienti dagli uffici interni alla società che segnalano violazioni degli obblighidi pubblicazione;3) rinvenimento di palesi ritardi nella pubblicazione/aggiornamento dei dati, che ne inficianola validità, riscontrati in base alle date di pubblicazione riportate nelle pagine di SocietàTrasparente aziendale.

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4) richieste di Accesso Civico.Per l’effettuazione delle verifiche interne il RPCT chiede delucidazioni/ chiarimenti scritti aiReferenti di primo livello che forniscono un riscontro in merito alla propria struttura;Il RPCT esamina gli esiti delle verifiche richieste e, può disporre ulteriori approfondimentiall’esito dei quali effettua apposito verbale di verifica interna.Fase 2) Accertamento.Se nel corso della verifica emergono l’inadempimento, oppure l’adempimento parziale dialcuni obblighi di informazione, prima della chiusura del verbale di verifica interna il RPCTinoltra, tramite e-mail, una ulteriore richiesta di chiarimenti al Referente di primo livellocompetente per l’aggiornamento del dato.Nella mail di richiesta viene assegnato un termine entro il quale i Referenti interessati sonochiamati a dimostrare che gli obblighi di informazione sono stati assolti, fornendo leevidenze in merito.Scaduto il termine predetto, se le risposte fornite dai Referenti dimostrano l’effettivorispetto degli obblighi informativi, il RPCT chiude il verbale attestando l’esito positivo delleverifiche effettuate.Se alla scadenza del predetto termine le risposte dei Referenti interessati non sonopervenute, oppure confermano l’inadempienza o l’adempimento parziale o in ritardo ilRPCT chiude il verbale di verifica interna accertando il non rispetto dell’obbligo diinformazione e provvede ad effettuare la segnalazione interna al vertice societario.

7. La Gestione dei flussi informativi

Con riferimento agli obblighi di pubblicazione, per ogni obbligo saranno gradualmenteindividuati i sistemi informativi attualmente adottati per la trasmissione e la pubblicazionedei dati.Ogni fonte informativa sarà classificata nelle seguenti categorie, a seconda dell’origine deldato: documento cartaceo, o file scansionato o in formato non aperto; file o database interno in formato aperto; banca dati o software gestionale.

7.1 Misure Organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussiinformativi

La Società, per il tramite del RPCT e dei Referenti individuati, come descritto nelprecedente paragrafo, provvede a far pubblicare i dati secondo le scadenze previste dallalegge ( indicate negli allegati) e, laddove non sia presente una scadenza, si attiene alprincipio della tempestività .Il concetto di tempestività è interpretato in relazione ai portatori di interesse: lapubblicazione deve essere effettuata in tempo utile a consentire loro di esperire tutti imezzi di tutela riconosciuti dalla legge quali la proposizione di ricorsi giurisdizionali.La pubblicazione dei dati va effettuata di norma entro e non oltre 15 giorni dall’adozionedel provvedimento. Pertanto ogni pagina di Amministrazione Trasparente riporta la data dipubblicazione e di aggiornamento del gruppo di dati omogenei o del singolo dato.

7.2 Monitoraggio aziendale programmato e report

L’attività di monitoraggio in materia di trasparenza deve essere riassunta al vertice

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aziendale tramite un report o una relazione, riguardante l’intera organizzazione aziendale,che viene effettuata almeno una volta l’anno, entro il 31 dicembre.L’attività di monitoraggio svolta dal RPCT periodicamente, con il supporto di tutti iReferenti di primo livello e secondo livello, prende come riferimento i seguenti aspetti:- stato di attuazione degli obiettivi definiti nel PTTI ;- verifica degli obblighi di pubblicazione, che eventualmente può avvenire ancheattraverso l’utilizzo di un’apposita griglia di monitoraggio ed attestazione;- esiti delle verifiche interne effettuate e delle procedure di Accesso Civico gestitenell’anno.Il Report e/o Relazione annuale del Responsabile indicativamente deve illustrare:

il livello raggiunto degli obiettivi prefigurati nel PTTI ; da un’eventuale griglia riportante l’attestazione degli obblighi di pubblicazioneregolarmente effettuati; un riepilogo che sintetizza tutti gli aspetti affrontati nel monitoraggio e/o da ancora dadefinire.

Il Report e/o la Relazione annuale indicano, pertanto, lo stato di attuazione delprogramma e gli eventuali scostamenti con le connesse motivazioni che lehanno determinate, nonché eventuali nuove azioni programmate per ilraggiungimento degli obiettivi. Per l’aggiornamento/revisione del Programma ilRPCT utilizza anche le indicazioni provenienti dalle relazioni semestrali deiReferenti di primo livello .Il prospetto riepilogativo viene, quindi, inviato dal RPCT al vertice aziendale ai finidell’attestazione dell’assolvimento degli obblighi di trasparenza e pubblicazione.

7.3 Segnalazione interna

Come sopra illustrato il RPCT ha il compito di segnalare i casi di mancato o ritardatoadempimento degli obblighi di informazione al vertice societario, e nei casi più gravi,all'Ufficio di disciplina.La segnalazione interna viene inoltrata, per conoscenza, ai soggetti individuati comeresponsabili del mancato o ritardato adempimento segnalato.Si ricorda, infatti, che l’art. 6, c. 2 del D.lgs. 33/13 stabilisce che “l'esigenza di assicurareadeguata qualità delle informazioni diffuse non può, in ogni caso, costituire motivo perl'omessa o ritardata pubblicazione dei dati, delle informazioni e dei documenti”.Attivazione della procedura inerente segnalazione interna al vertice societario.Il RPCT effettua la segnalazione interna, qualora ne ricorrano i presupposti a conclusionedelle verifiche mirate effettuate nel corso dell’anno. La segnalazione interna devecontenere i seguenti elementi : a) obbligo di pubblicazione oggetto di segnalazione; b)inadempimento riscontrato facendo riferimento alle seguenti categorie: 1) completezza deldato/informazione 2) aggiornamento 3) formato; 4)individuazione dei Referenti di primolivello responsabili della trasmissione e/o aggiornamento; 5) eventuali informazioni utili achiarire le responsabilità dei soggetti coinvolti. Casi di particolare gravità.Il RPCT valuta i casi di particolare gravità che possono prevedere l’inoltro della segnalazioneall’ufficio disciplina. In ogni caso sono considerati casi di particolare gravità: 1)l’accertamento di inadempimenti che comportano le seguenti conseguenze: a) inefficaciadei singoli provvedimenti adottati dalla società ( art. 15 c. 2, art. 26 c. 3, del D.Lgs 33/13), b)la reiterazione dell’inadempimento. La reiterazione si verifica quando al Responsabile

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interessato viene contestato per la terza volta, con apposita segnalazione, l’inadempimentoo il parziale adempimento del medesimo obbligo.Entro 15 gg. dal ricevimento dei rilievi comunicati dal RPCT l’interessato può trasmettere aquest’ultimo documenti ed informazioni che, a suo avviso, possano provare chel’inadempimento è dipeso da causa a lui non imputabile. Tale documentazione vieneutilizzata ai fini dell’accertamento dell’obbligo di pubblicazione. Rimane salva la facoltà delResponsabile interessato di produrre ulteriore documentazione nel corso del procedimentodisciplinare.Accertamento violazione.

Il RPCT esamina l’eventuale documentazione fornita dal Responsabile interessato cui ècontestata la violazione dell’obbligo di informazione, ed effettua delle verifiche finalizzate arilevare eventuali informazioni aggiuntive in merito. A seguito di tali verifiche emetteproprio verbale, con il quale viene accertata oppure no la violazione, che provvede adinviare al vertice societario.Eventuali sanzioni.A seguito dell’accertamento della violazione, quando ricorrano i presupposti, viene attivatosu richiesta del RPCT il procedimento disciplinare per l’irrogazione delle sanzioni previstedalla normativa di settore. Qualora la segnalazione interna del RPCT, quindi, comportil’attivazione del procedimento disciplinare, questo viene gestito secondo le modalitàdefinite dalla legge e dai regolamenti interni della società.

8. L’Accesso Civico - Referenti

AI sensi dell’articolo 5, comma 2, del Decreto Legislativo n. 33/2013, la richiesta di AccessoCivico non è sottoposta ad alcuna limitazione, quanto alla legittimazione soggettiva delrichiedente, che non deve essere motivata, è gratuita e va presentata al Responsabile perl’Acceso Civico . Il Responsabile per l’Accesso Civico (RPAC)viene individuato in unDirigente/Responsabile di Servizio o in un Funzionario Quadro, con idonea professionalità, eviene nominato con apposita lettera/provvedimento a firma dell’Amministratore Unico/Delegato . Tale nomina deve essere inoltrata, per conoscenza al RPCT ed al Responsabiledi Risorse Umane.Il RPAC si pronuncia in ordine alla richiesta di Accesso Civico e, conseguentemente,fornisce idonea informativa al RPCT che ne monitorizza la regolare attuazione. Peraltro, nelcaso in cui il RPAC non ottemperi ad una richiesta, è previsto che il richiedente possaricorrere al titolare del potere sostitutivo , ossia al RPCT che dunque assicuratempestivamente la pubblicazione e la trasmissione dei dati richiesti.

8.1 Soggetti che possono richiedere l’accesso civico:

la richiesta di accesso civico può essere effettuata da chiunque rilevi l’inadempimentototale o parziale di un obbligo di pubblicazione da parte della Società.Essa infatti (art. 5 c. 2 D.lgs 33/13):1. non è sottoposta ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva delrichiedente che può essere una persona fisica o una persona giuridica;2. non deve essere motivata;3. è gratuita.

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8.2 La Procedura di Accesso Civico

Con l’accesso civico chiunque può richiedere all’ente di pubblicare dati, documenti edinformazioni obbligatori per legge, qualora rilevi che gli stessi non siano pubblicati sul sitointernet istituzionale.L’accesso civico dà a chiunque:

la possibilità di vigilare, attraverso il sito web istituzionale, non solo sul correttoadempimento formale degli obblighi di pubblicazione ma soprattutto sulle finalità e lemodalità di utilizzo delle risorse pubbliche da parte delle pubbliche amministrazioni e deglialtri enti destinatari delle norme; il "potere" di controllare democraticamente la conformità dell'attivitàdell'amministrazione /società a partecipazione pubblica determinando anche una maggioreresponsabilizzazione di coloro che ricoprono ruoli strategici all'internodell'amministrazione, soprattutto nelle aree più sensibili al rischio corruzione, così comeindividuate dalla L. n. 190 del 2012.

La procedura per la gestione dell’Accesso Civico deve essere definita nel rispetto delledisposizioni dettate dall’art. 5, D.Lgs. 33/13, dalla Circolare del Dipartimento della FunzionePubblica n. 2/13 e dalla Delibera A.N.AC. n. 50/13.

Le attività in merito all’Accesso Civico, peraltro sono oggetto di una apposita procedura,indicante anche il format del modulo da utilizzare e scaricare dal sito per effettuare lerichieste,che è stata predisposta dal RPAC il quale è tenuto anche a curane l’aggiornamento.

Di seguito vengono descritte le linee guida della procedura di accesso civico.

8.3 Linee Guida Procedura di Accesso CivicoChiunque rilevi che la società non abbia adempiuto ad un obbligo di pubblicazione previstodalla Legge, può compilare il modulo di richiesta di acceso civico: scaricandolo dal sito , nella sezione Società Trasparente, sottosezione Acceso Civico; nel modulo è necessario specificare il dato, documento o l’informazione di cui sirichiede la pubblicazione; la richiesta deve essere indirizzata al RPAC ad un apposito indirizzo di posta elettronica; la società al momento della ricezione rilascia una ricevuta di presa incarico, contenentegli estremi identificativi della richiesta.Il Referente per l’Accesso Civico esamina la richiesta e provvede a fornire una rispostaall’utente entro 30 giorni dalla ricezione della richiesta.La risposta può essere di due tipi: 1) Comunicazione di avvenuta pubblicazione. Qualora ildato, l’informazione o il documento non fossero effettivamente pubblicati o fosseroincompleti, il RPAC provvede a darne immediata comunicazione al RPCT che si attiverà alfine di disporne l’immediata pubblicazione. A pubblicazione avvenuta, effettua lacomunicazione al richiedente, nella quale viene riportato anche il collegamento ipertestualea quanto richiesto. 2) Comunicazione di pubblicazione già esistente. Se il documento,l’informazione o il dato richiesto risultano già pubblicati nel rispetto della normativavigente, il RPAC comunica al richiedente tale fatto.Nel caso di ritardo o mancata risposta da parte del RPAC il richiedente può ricorrere altitolare del potere sostitutivo ossia al RPCT. Quest’ultimo verificata la sussistenza

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dell’obbligo sostitutivo, provvede con le modalità sopra descritte ad evadere la richiesta,sostituendosi al RPAC e dando apposita segnalazione anche al vertice aziendale.Qualora il richiedente ritenga violati i propri diritti in materia di Accesso Civico, puòricorrere al TAR, secondo le disposizioni di cui al D.Lgs 104/2010 (Codice del processoamministrativo).

9. Entrata in Vigore

Il presente documento viene approvato formalmente con Determina dell’AmministratoreUnico/Delegato ed entra in vigore a decorrere dal giorno in cui verrà reso noto a tutto l’organico aziendale con apposito OdS e contestualmente pubblicato sul sito aziendale nellasezione “Società Trasparente”. Tale documento potrà essere soggetto arevisioni/integrazioni/aggiornamenti sia annuali che ogni qual volta lo si ritenganecessario e , comunque, sarà oggetto di un’attività di ricognizione propedeutica avalutarne l’efficacia nell’operatività aziendale, in particolare nel primo semestre diapplicabilità dalla sua approvazione, anche in ipotesi di revisione, essendo unperiodo fisiologico necessario per testare eventuali modifiche strutturali daapportare allo stesso.Tutte le modifiche/integrazioni dovranno essere formalmente approvate conDetermina a firma dell’Amministratore Unico su proposta del Responsabile per laPrevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) .

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Allegato A

Di seguito si riportano delle schede operative,riassuntive dei dati da pubblicare, che

potranno essere utilizzate dai Referenti pertrasmettere i dati relativi al settore appalti,

per i contratti di consulenze/collaborazioni, ipatrocini legali e per parte dei dati relativi al

personale dipendente dirigente

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ALL.A1Scheda incarichi professionali (consulenze, collaborazioni, studi, ricerche e patrocini legali)Dati da pubblicare

Dato Descrizione1 Nome del soggetto beneficiario2 Codice fiscale /partita iva3 Tipo di rapporto e Durata incarico di consulenze, collaborazioni, studi, ricerche

etc.4 Importo Specificare se al netto o comprensivo dell’IVA . Nel

caso dei patrocini legali specificare gli accordi presisul calcolo degli onorari.

5 Estremi Provvedimento diattribuzione incarico

6 Modalità utilizzata per individuare ilbeneficiario

7 Curriculum del soggetto incaricato (daallegare)

8 Data Pubblicazione9 Data Aggiornamento

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ALL.A2.Scheda appalti e contrattiDati da pubblicare

Dato Descrizione1 Struttura proponente Codice fiscale e denominazione della

società

2 CIG Codice Identificativo Gara rilasciatodall’Autorità

3 Oggetto del bando Oggetto del lotto identificato dal CIG

4 Dirigente Responsabile ApprovvigionamentiNon previsto espressamente dallanorma, ma opportuno da aggiungere

5 Responsabile del Procedimento Non previsto espressamente dallanorma, ma opportuno da aggiungere

6 Estremi Determinazione

7 Elenco degli operatori invitati a presentare offerte. Èda ritenere elenco degli operatori “partecipanti”,poiché non si può escludere l’adempimento

Elenco degli OE partecipanti allaprocedura di scelta del contraente.Per ciascun soggetto partecipantevanno specificati: codice fiscale,ragione sociale e ruolo in caso dipartecipazione in associazione conaltri soggetti

8 Aggiudicatario Elenco degli OE risultati aggiudicataridella procedura di scelta delcontrante. Per ciascun soggettoaggiudicatario vanno specificati:codice fiscale, ragione sociale e ruoloin caso di partecipazione inassociazione con altri soggetti

9 Importo di aggiudicazione Importo di aggiudicazione al lordodegli oneri di sicurezza ed al nettodell’IVA

10 Tempi di completamento Data di effettivo inizio lavori, servizio forniture. Data di ultimazionelavori, servizi o forniture

11 Varianti ai tempi di completamento ( la norma nonlo prevede espressamente, ma è chiaro che occorreprevederlo,per motivare eventuali scostamenti).

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12 Importo delle somme liquidate (si badi bene:nonprovvedimenti di liquidazione)

Importo complessivo dell’appalto alnetto dell’IVA

13 Data Pubblicazione

14 Data Aggiornamento

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ALL.A3Scheda incarichi Personale dipendente DirigenteDati da pubblicare

Dato Descrizione1 Nome e Cognome

2 Responsabile del Servizio

3 Tipo di rapporto e Durata Contratto a tempo determinato oindeterminato.

4 Importo Specificare le eventuali componenti variabili olegate alla valutazione di risultato .

5 Estremi Provvedimento di attribuzione incarico

6 Curriculum del soggetto incaricato (da allegare) * Aggiornamenti:

7 Data Pubblicazione

8 Data Aggiornamento

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Allegato B

Di seguito si riportano delle schede riassuntivedei dati per cui vi è l’obbligo di pubblicazionecon specifica dei nominativi dei Referenti di I°Livello

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AMMINISTRAZIONE TRASPARENTEScheda –Concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi ed ausili finanziari

Referente di 1° livello Giuseppe FilippiReferente di 2° livello Marco Miceli

Dati da pubblicare

Rientrano in tale sezione atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese, e comunque divantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati ai sensi dell’art. 12 della L. 241/1990, di importosuperiore a mille euro.

DATI DA PUBBLICARE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE NOTEConcessione disovvenzioni,contributi,sussidi,vantaggieconomici.

Atti con i quali sono determinati i criteri e lemodalità cui la società stessa deve attenersi per laconcessione di sovvenzioni, contributi, sussidi edausili finanziari e per l’attribuzione di vantaggieconomici di qualunque genere a persone ed entipubblici e privati ai sensi dell’art. 12 della legge241/1990, di importo superiore a mille euro.Qualora la società provveda a modificare o revocareun atto di concessione di vantaggi economici, leinformazioni già pubblicate sul sito non devonoessere sostituite, ma soltanto integrate da appositacomunicazione, in cui si dà atto delle avvenutemodificazioni.

Obblighi di pubblicazione dell’elenco dei soggettibeneficiari con indicazione del:

a) nome dell’impresa o dell’ente e i rispettividati fiscali o il nome di altro soggettobeneficiario;

b) l’importo del vantaggio economicocorrisposto;

c) la norma o il titolo a base dell’attribuzione;d) l’ufficio e il funzionario o dirigente

responsabile del relativo procedimentoamministrativo;

e) la modalità seguita per l’individuazione delbeneficiario;

f) il link al progetto selezionato e alcurriculum del soggetto incaricato.

Art. 1 c 16 lett.c, L.190/12;Art. 26 c 1,2 D.lgs33/2013;

Art. 27 c. 1,2 delD.Lgs 33/13

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AMMINISTRAZIONE TRASPARENTEScheda – Bandi di gara e contrattiReferente di 1° livello Anna PalombaReferente di 2° livello Gabriella Perna

Dati da pubblicare

DATI DA PUBBLICARE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE NOTEContratti pubblici di lavori, servizi eforniture

a) Struttura proponente;b) L’oggetto del bando;c) L’elenco degli operatori invitati a

presentare offerte;d) L’aggiudicatario;e) L’importo di aggiudicazione;f) I tempi di completamento dell’opera,

servizio o fornitura;g) L’importo delle somme liquidate.

Resta fermo l’obbligo di pubblicazione di tutte leinformazioni relative alle procedure perl’affidamento e l’esecuzione di opere e lavoripubblici, servizi e forniture e la delibera a contrarrenell’ipotesi in cui manchi il bando di gara (ma è daritenere che la determinazione a contrarre vadacomunque sempre pubblicata, per trasparenza)

Varianti ai tempi di completamento (la norma non loprevede espressamente, ma occorre prevederlo, permotivare eventuali scostamenti).

Art. 1 c 16, della Ln.190/2012;Art. 1 c 32, dellaLegge n.190/2012;

Art. 37 c. 1,2 D.Lgs33/2013;

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AMMINISTRAZIONE TRASPARENTEScheda – Accesso agli atti ex L. 241/1990 e ss.m.i

Referente di 1° livello Rosalba DimasiReferente di 2° Keti Galati

Dati da pubblicare

DATI DA PUBBLICARE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE NOTEAttività e procedimenti

Indirizzo di posta elettronica certificata cui ilcittadino si può rivolgere per trasmettere le istanzedi accesso agli atti ex L. 241/1990 e ricevereinformazioni circa i provvedimenti e i procedimentiamministrativi che lo riguardano.Le informazioni relative ai provvedimenti e aiprocedimenti devono essere accessibili in ognimomento agli interessati, tramite strumenti diidentificazione informatica con specifica dell’ ufficiocompetente in ogni singola fase.

Art. 1 c. 29,30L.190/12

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AMMINISTRAZIONE TRASPARENTEScheda – Bilancio e conti consuntiviReferente di 1° livello Giuseppe Filippi

Referente di 2°livello Marco Miceli

Dati da pubblicare

DATI DA PUBBLICARE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE NOTEBilancio Bilancio di prevenzione e conti consuntivi di ciascun

anno in forma sintetica, aggregata e semplificata,anche con il ricorso a rappresentazioni grafiche, alfine di assicurare la piena accessibilità ecomprensibilità;

Art.1 c 15,L.190/2012

Art 29 c. 1,2 D. Lgs33/2013

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AMMINISTRAZIONE TRASPARENTEScheda - Incarichi di Consulenza e Collaborazione

Referente di 1° livello Anna PalombaReferente di 2° livello Gabriella Perna

Patrocini Legali

Referente di 1° livello Rosalba DimasiReferente di 2° livello Elisabetta Martini

Consulenze e collaborazioni in materia di formazione del personale

Referente di 1° livello Donatella GirolaReferente di 2° livello Cristina Briganti

Dati da pubblicare

DATI DA PUBBLICARE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE NOTEIncarichi di consulenza ecollaborazione professionale

a) estremi dell’atto di conferimentodell’incarico;

b) il curriculum vitaec) i dati relativi allo svolgimento di incarichi o

la titolarità di cariche in enti di dirittoprivato regolati o finanziati dalla pubblicaamministrazione o lo svolgimento di attivitàprofessionali;

d) i compensi, comunque denominati, relativial rapporto di lavoro, di consulenza o dicollaborazione, con specifica evidenza delleeventuali componenti variabili o legate allavalutazione del risultato.

Art. 15 c. 1e 2 D.Lgs33/2013

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AMMINISTRAZIONE TRASPARENTEScheda – PERSONALE

Referente di 1° livello Donatella GirolaReferente di 2° livello Cristina Briganti

DATI DA PUBBLICARE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE NOTEIncarichi amministrativi di vertice h) atto di nomina o di proclamazione,

con l’indicazione della duratadell’incarico o del mandato elettivo;

i) il curriculum;j) i compensi di qualsiasi natura connessi

all’assunzione della carica; gli importidi viaggi di servizio e missioni pagaticon fondi pubblici;

k) i dati relativi all’assunzione di altrecariche , presso enti pubblici o privati,ed i relativi compensi a qualsiasi titolocorrisposti;

l) gli altri eventuali incarichi con oneri acarico della finanza pubblica el’indicazione dei compensi spettanti.

m) Le dichiarazioni di cui all’Art.2, della L441/82, nonché le attestazioni edichiarazioni di cui agli artt. 3 e 4 dellamedesima Legge, limitatamente alsoggetto, al coniuge non separato edai parenti entro il secondo grado, ovegli stessi vi consentano;

Dichiarazione sulla insussistenza di cause diinconferibilità o incompatibilità ai sensidell’art.20del D.Lgs 39/13;

Artt. 14 e 15 D.Lgs33/2013

Incarichi dirigenziali e) estremi dell’atto di conferimentodell’incarico;

f) il curriculum vitaeg) i dati relativi allo svolgimento di incarichi o

la titolarità di cariche in enti di dirittoprivato regolati o finanziati dalla pubblicaamministrazione o lo svolgimento di attivitàprofessionali;

h) i compensi, comunque denominati, relativial rapporto di lavoro, di consulenza o dicollaborazione, con specifica evidenza delleeventuali componenti variabili o legate allavalutazione del risultato.

Dichiarazione sulla insussistenza di cause diinconferibilità o incompatibilità ai sensi dell’art.20D.Lgs 39/13;

Art.15 c. 1,2,5 delD.lgs 33/13

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Prove selettive per assunzioni eprogressioni di carriera del personale

Dati concernenti le procedure di reclutamento delpersonale a tempo determinato ed indeterminato ele prove selettive/concorsi relativi alle progressionidi carriera.

Art. 1 c. 16 lettera d)L.190/2012

Tassi di assenteismo del personale Dati concernenti le percentuali di assenteismo delpersonale dipendente incluso il personaledirigenziale.

Art. 16 c. 4 D.Lgs33/13

Piano delle performace Dati concernenti le modalità di valutazione delleperformance del personale.

Art. 10 c. 8 D.Lgs33/13

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Allegato CDi seguito si riporta l’attuale organigramma

aziendale (macrostruttura)

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AFFARI SOCIETARI EAPPROVVIGIONAMENTI

A.PALOMBA

AMMINISTRAZIONE EFINANZA

G.FILIPPI

Controllo di GestioneR.Palaia

Internal Auditing 231 eCompliance

T.Tullio

Progettazione ePianificazione

R. De Angelis

PATRIMONIO

AMMINISTRATOREUNICO

(ad interim)

Prevenzione e ProtezioneM. Cimaglia

AMMINISTRATOREUNICO

Affari LegaliR. Dimasi

RISORSE UMANE ESISTEMI INFORMATIVI

D.GIROLA

Segreteria TecnicoAmministrativa

G.Locoratolo

PATRIMONIO

AMMINISTRATOREUNICO

(ad interim)

Relazioni Esterne