Programma Sollima

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GIOVANNI SOLLIMA violoncello e concertatore XXXIV STAGIONE CONCERTISTICA _14_15

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violoncello e concertatore Giovanni Sollima | Firenze | Teatro Verdi | 14 gennaio 2015 | Altri concerti a Arezzo (10), Poggibonsi (12) e Livorno (13).

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GIOVANNI SOLLIMAvioloncello e concertatore

XXXIV STAGIONE CONCERTISTICA_14_15

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fondazioneorchestra regionaletoscana

Consiglio di Amministrazione

Claudio Martini PresidenteDaniela Misul Vicepresidente

Marta Blasi StefanelliRicciotti CorradiniRita CucèAlda GiannettiGiancarlo NutiniGiulio Cesare RicciAdriano TintoriRiccardo Zucconi

Collegio dei Revisori dei Conti

Roberto Giacinti PresidenteRino CacciamaniPaolo Formichi

Direttore generaleMarco Parri

Direttore servizi musicaliPaolo Frassinelli

Direttore comunicazioneRiccardo Basile

Ufficio sviluppo e fundraisingElisa Bonini

AmministrazioneSimone Grifagni, Cristina Ottanelli

Ufficio del personalePatrizia Brogioni, Andrea Gianfaldoni

SegreteriaStefania Tombelli | Direzione GeneraleTiziana Goretti | Direzione ArtisticaAmbra Greco | Area Comunicazione

Servizi tecnici OrchestraFrancesco Vensi, Angelo Del Rosso

Ospitalità e sala Teatro VerdiFulvio Palmieri, Paolo Malvini

Palcoscenico Teatro VerdiAlfredo Ridi, Walter SicaCarmelo Meli, Sandro RussoAlessandro Goretti

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XXXIV STAGIOnE COnCERTISTICA

direttore artisticodirettore principale

direttore e compositore in residencedirettore onorario

Giorgio BattistelliDaniele Rustioni

Tan DunThomas Dausgaard

ICOstituzioni

oncertisticherchestrali

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GIOVAnnI SOllIMAHell I da ‘Songs from the Divine Comedy’ versione per violoncello e orchestra da camera (2011)

FRAnz jOSEPh hAYDnConcerto n.1 in do maggiore per violoncello e orchestra Hob.VIIb:1

ModeratoAdagioAllegro molto

***

GIOVAnnI SOllIMAFolktales, per violoncello e orchestra (2009)

giovAnni sollimAvioloncello e concertatore

Registrazioni e produzioni audio a cura di SoundStudioService

ARezzo, teAtRo meCenAte

sabato 10 gennaio 2015 ore 21.00

Poggibonsi, teAtRo PoliteAmA

lunedì 12 gennaio 2015 ore 21.00

livoRno, teAtRo goldoni

martedì 13 gennaio 2015 ore 21.00

FiRenze, teAtRo veRdi

mercoledì 14 gennaio 2015 ore 21.00

concerto registrato e trasmesso in differita da Rete Toscana Classica

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Giovanni Sollima è un vero virtuoso del violoncello. Suonare per lui non è un fine, ma un mezzo per comunicare con il mondo. È un compositore fuori dal comune, che grazie all’empatia che instaura con lo strumento e con le sue emozioni e sensazioni, comunica attraverso una musica unica nel suo genere, dai ritmi mediterranei, con una vena melodica tipicamente italiana, ma che nel contempo riesce a raccogliere tutte le epoche, dal barocco al “metal”. Scrive soprattutto per il violoncello e

contribuisce in modo determinante alla creazione continua di nuovi repertori per il suo strumento. la prestigiosa Chicago Symphony Orchestra gli ha commissionato un concerto per due violoncelli eseguito in prima assoluta da lui stesso, assieme al grande violoncellista Yo-Yo Ma diretti da Riccardo Muti. Il suo è un pubblico variegato e trasversale: dagli estimatori di musica colta, ai giovani “metallari” e appassionati di rock, Giovanni Sollima conquista tutti.nasce a Palermo da una famiglia di musicisti; studia violoncello con Giovanni Perriera e Antonio janigro e composizione con il padre Eliodoro Sollima e Milko Kelemen. Fin da giovanissimo collabora con musicisti come Claudio Abbado, Giuseppe Sinopoli, jörg Demus, Martha Argerich, Riccardo Muti, Yuri Bashmet, Katia e Marielle labèque, Ruggero Raimondi, Bruno Canino, Dj Scanner, Victoria Mullova, Patti Smith, Philip Glass e Yo-Yo Ma.la sua attività – in veste di solista con orchestra e con diversi ensemble (come la Giovanni Sollima Band, da lui fondata a new York nel 1997) - si dispiega fra sedi ufficiali ed ambiti alternativi: Brooklyn Academy of Music, Alice Tully hall, Knitting Factory e Carnegie hall (new York), Wigmore hall e Queen Elizabeth hall (londra), Salle Gaveau (Parigi), Accademia di

GIOVAnnI SOllIMA

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Santa Cecilia a Roma , Teatro San Carlo (napoli), Kunstfest (Weimar), Teatro Massimo di Palermo, Teatro alla Scala (Milano), International Music Festival di Istanbul, Cello Biennale (Amsterdam), Summer Festival di Tokyo, Biennale di Venezia, Ravenna Festival, “I Suoni delle Dolomiti”, Ravello Festival, Expo 2010 (Shanghai), Concertgebouw ad Amsterdam.Per la danza collabora, tra gli altri, con Karole Armitage e Carolyn Carlson, per il teatro con Bob Wilson, Alessandro Baricco e Peter Stein e per il cinema con Marco Tullio Giordana, Peter Greenaway, john Turturro e lasse Gjertsen (DayDream 2007).Insieme al compositore-violoncellista Enrico Melozzi, ha dato vita al progetto dei 100 violoncelli, nato nel 2012 all’interno del Teatro Valle Occupato, con lo scopo di dimostrare che si possono abbattere anche barriere di carattere pratico, grazie alla bellezza. Musicisti di età e formazione diversa, interscambio tra culture e livelli differenti, laboratorio permanente. la promozione di forme di creatività musicale non esclusivamente legate all’esecuzione di repertori già esistenti è una delle prerogative di questo progetto, insieme alla democraticità del suo funzionamento e ad un’ampia base di partecipazione. la manifestazione, infatti, si organizza ogni anno attraverso una “chiamata alle arti” di tre giorni, dedicata alla musica “spontanea”, con ospiti da tutto il mondo, blitz urbani in

giro per la città, repertori imprevedibili e che abbracciano diverse epoche storiche, un concorso di composizione (quest’anno il primo “in clausura” seguito in diretta da Radio3) e tanti concerti tra cui un concerto finale con l’Orchestra dei 100 violoncelli. nel 2013, I 100 violoncelli hanno aperto il tradizionale concerto del 1°Maggio a Roma, mentre nel 2014 la manifestazione si è spostata a Milano al Teatro delle Arti.Tra i CD di Sollima per SOnY i Works, We Were Trees, per la Glossa Neapolitain Concertos in collaborazione con ‘I Turchini di Antonio Florio’, disco che raccoglie 3 concerti barocchi inediti del ‘700 napoletano e un nuovo brano di Sollima Fecit Neap e Caravaggio per l’Egea.

Giovanni Sollima insegna presso l’Accademia di Santa Cecilia a Roma e alla Fondazione Romanini di Brescia. Suona un violoncello “Francesco Ruggeri” realizzato a Cremona nel 1679.

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Hell I, ovvero l’inizio dell’Inferno dantesco, nasce in una versione per violoncello solo ed electronics come ouverture di Songs from the Divine Comedy, progetto sulla Divina Commedia eseguito in prima assoluta il 5 agosto 2004 nell’ambito de “Il Violino e la Selce”, festival diretto da Franco Battiato a Fano.Il brano, dall’impatto immediato, già dalla sua prima assoluta fu accolto da consenso unanime, tanto che, per volontà della Sony, l’anno successivo venne incluso nel cd monografico di Giovanni Sollima Works. Divenuto uno dei suoi titoli più amati e conosciuti, ne fu presto richiesta una versione per violoncello e orchestra d’archi, alla quale fa seguito ora questa nuova edizione per violoncello e orchestra da camera.Una melodia struggente, solenne e drammatica evoca lo stato d’animo di

Dante nei primi canti della Commedia, dal momento in cui smarrisce la retta via e s’inoltra nella Selva Oscura, all’incontro con Virgilio, fino a quando attraversa la porta dell’Inferno.

Piero OstaliCasa Musicale Sonzogno

GIOVAnnI SOllIMA(Palermo, 1962)

Hell I da ‘Songs from the Divine Comedy’versione per violoncello e orchestra da camera (2011)durata: 5 minuti circa

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FRAnz jOSEPh hAYDn(Rohrau 1732 - Vienna 1809)

Concerto n.1 in do maggiore per violoncello e orchestra Hob.VIIb:1durata: 25 minuti circa

l due concerti per violoncello di haydn sono entrati nel repertorio corrente grazie ad acquisizioni della musicologianovecentesca. nel 1954, il ritrovamento dell’autografo del concerto in re maggiore (n.2, 1783) smentiva definitivamente l’ipotesi, formulata nell’Ottocento, che il brano si dovesse alla penna del violoncellista An ton Kraft; questi era in realtà l’eccellentemembro dell’Orchestra di Eszterhàza per il quale il concerto era stato concepito.Per quanto concerne il primo concerto, per due secoli se n’è avuta notizia solo grazie alla registrazione fattane dallo stesso haydn nel catalogo delle proprie opere, redatto intorno al 1765. l’autografo è da ritenersi a tutt’oggi perduto; ma dal 1961, grazie al ritrovamento di una copia in parti staccate presso il Museo nazionale di Praga, possiamo ascoltare questo autentico capolavoro, nato poco dopo l’assunzione di haydn alla corte del principe Esterhàzy e, secondo alcuni, pensato per il violoncellista joseph Weigl. Il brano ha subito conquistato i maggiori concertisti del nostro tempo, a cominciare da Mstislav Rostropovic.

Sul versante della scrittura strumentale, il concerto presenta tutte le acquisizioni della tecnica del violoncello che si riscontrano anche nella coeva produzione di Boccherini. In particolare, colpisce l’impiego del registro acuto dello strumento, difficile da gestire per tecnica e intonazione; non è probabilmente un caso che, in entrambi i compositori, la ricerca sulle possibilità del violoncello proceda di pari passo con l’elaborazione del genere del quartetto, che emancipa definitivamente il ruolo dello strumento rispetto alla sua tradizionale funzione di accompagnamento. In haydn, questa scrittura si concilia, già all’inizio degli anni Sessanta, con un notevole impegno sinfonico, evidente tanto nell’impiego degli strumenti a fiato quanto nel rigore formale dei tempi estremi. Al centro l’Adagio, che rappresenta un vertice di lirismo raramente eguagliato in seguito dallo stesso haydn.

Marco Mangani

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GIOVAnnI SOllIMA

Folktales, per violoncello e orchestra (2009)durata: 32 minuti circa

“There was once a lad whom everyone called Dauntless Little John, since he was afraid of nothing...”È solo un piccolo frammento da Italian Folktales di Italo Calvino, un libro – visionario e onirico - che, assieme a Le città invisibili, amo molto.Tuttavia ho preso spunto soltanto in parte dalla forma narrativa e non ho affrontato nello specifico alcun racconto del libro. Mi interessava l’idea di raccogliere materiale tematico in una sorta di forma stabile – direi quasi classica, come il concerto, nel caso della musica, o come il racconto nel caso della narrativa - ma al tempo stesso estremamente flessibile. Del concerto resta una sorta di relitto, di impalcatura esterna all’interno della quale si avvicendano diversi temi e dove il materiale stesso può gravitare in assoluta libertà. nel brano - malgrado il titolo dall’inequivocabile riferimento al popolare - non faccio uso di temi popolari o di materiale etnico anche se la natura stessa di certe melodie o figure ritmiche può darne l’impressione.non è la prima volta che mi trovo a lavorare su elementi di radice popolare

(a volte si è trattato di “indagini” su sequenze intervallari che compongono certe scale musicali…), in altri lavori come I canti, Concerto Rotondo, Lamentatio e The Taranta Project l’intervento è stato di volta in volta di natura assai diversa, nei brani per violoncello – come nel caso di Folktales – l’approccio a tecniche “vocali” o strumentali che rievocano parentele lontane con altri strumenti ad arco o, soprattutto da qualche tempo a questa parte, a tecniche o aspetti espressivi della musica barocca, determina gran parte dell’estetica stessa del lavoro. Il fatto di essere siciliano e di aver sempre presente, anche solo in modo immaginario, una sorta di crocevia di suoni e di stratificazioni di ogni genere che si ammassano senza un ordine preciso (non mi riferisco soltanto ai suoni… il senso della stratificazione è evidentissimo nell’architettura, nel cibo, nei nomi, nei rituali…) mi spinge a cercare quasi sempre una qualche forma tipo “contenitore” dove appunto tento di far dialogare anche la materia apparentemente più incompatibile ed eterogenea.

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Folktales si articola in quattro blocchi fra lor collegati (il primo movimento è una sorta di allegro “iperattivo” preceduto da una lenta melodia) nel cui interno si alternano aree solistiche di tipo improvvisativo a zone di dialogo continuo con l’orchestra. È presente anche una Ciaccona, la cui linea di basso si rifà ad un brano barocco del violoncellista compositore bolognese Giulio Ruvo. Sul basso di Ciaccona (trattato come “reperto”) si sviluppa quasi tutto Folktales.

Giovanni Sollima

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violini PRimi

Daniele Giorgi *Andrea Tacchi *Paolo Gaiani **Gabriella ColomboMarcello D’AngeloAlessandro Giani Susanna PasquarielloMarco Pistelli

violini seCondi

Clarice Curradi *Francesco Di Cuonzo **Patrizia BettottiStefano BianchiMarian EllemanChiara Foletto

viole

Stefano zanobini * Pier Paolo Ricci **Caterina Cioli Alessandro Franconi

violonCelli

luca Provenzani *Augusto Gasbarri **Stefano Battistini Giovanni Simeone

ContRAbbAssi

Amerigo Bernardi *luigi Giannoni **

FlAUti

Fabio Fabbrizzi *Michele Marasco *

oboi

Alessio Galiazzo *Flavio Giuliani *

ClARinetti

Marco Ortolani *Enzo Giuffrida *

FAgotti

Paolo Carlini *Umberto Codecà *

CoRni

Andrea Albori *Paolo Faggi *

tRombe

Donato De Sena *Guido Guidarelli *

tRombone

Marcello Angeli *

bAsso tUbA

Riccardo Tarlini *

timPAni

Morgan M.Tortelli *

PeRCUssioni

Ivan Pennino

*prime parti**concertino

isPettoRe d’oRChestRA e ARChivistA

Alfredo Vignoli

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Fondata nel 1980, l’ORT ha sede al Teatro Verdi di Firenze e oggi è considerata una tra le migliori orchestre in Italia. È formata da 45 musicisti, tutti professionisti eccellenti che sono stati applauditi nei più importanti teatri italiani come il Teatro alla Scala, l’Auditorium del lingotto di Torino, l’Accademia di Santa Cecilia di Roma, e nelle più importanti sale europee e d’oltreoceano, dall’Auditorio nacional de Musica di Madrid alla Carnegie hall di new York. la sua storia artistica è segnata dalla presenza di musicisti illustri, primo fra tutti luciano Berio.

Collabora con personalità come Salvatore Accardo, Martha Argerich, Rudolf Barshai, Yuri Bashmet, Frans Brüggen, Myung-Whun Chung, Gianluigi Gelmetti, Daniel harding, Eliahu Inbal, Yo-Yo Ma e uto ughi.Interprete duttile di un ampio repertorio, che dalla musica barocca arriva fino ai compositori contemporanei, l’Orchestra ha da sempre riservato ampio spazio alla ricerca musicale al di là delle barriere fra i diversi generi (haydn, Mozart,

tutto il Beethoven sinfonico, larga parte del barocco strumentale, con una particolare attenzione alla letteratura meno eseguita), sperimentando possibilità inedite di fare musica e verificando le relazioni fra scrittura e improvvisazione. Accanto ai grandi capolavori sinfonico-corali, interpretati con egregi musicisti di fama internazionale, si aggiungono i Lieder di Mahler, le pagine corali di Brahms, parte del sinfonismo dell’Ottocento, con una posizione di privilegio per Rossini, e l’incontro con la musica di Franco Battiato, Stefano Bollani, Richard Galliano, heiner Goebbels, Butch Morris, Enrico Rava, Ryuichi Sakamoto.

Una precisa vocazione per il novecento storico, insieme a una singolare sensibilità per la musica d’oggi, caratterizzano la formazione toscana nel panorama musicale italiano. Il festival “Play It! la musica fORTe dell’Italia” è il manifesto più eloquente dell’impegno dell’orchestra verso la contemporaneità.

Incide per Emi, Ricordi, Agorà e VDM Records.

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i PRossimi APPUntAmenti

28GENNAIO

mercoledìore 21.00

PrevenditaBiglietteria

Teatro VerdiVia Ghibellina 97

Firenzetel. 055 212320

Tutti al Teatro Verdi!!!CARMENCARLOMORENO VOLPINI direttorein collaborazione conVenti Lucenti

musiche diBeethoven

Concerto di CarnevaledaNIeLe rUsTIONIdirettoreENRICO DINDO violoncellomusiche di Casella, Čajkovskij, Rossini, Šostakovič

JOHN AXELRODdirettore

ANDREA LUCCHESINIpianoforte

7e 8FEBBRAIO

sab e domore 16.30

17FEBBRAIO

martedìore 21.00

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Crediamo che la cultura rappresentiun volano di sviluppo del territorio, arricchisca la società e assicuri la crescita consapevole delle nuove generazioni. Siamo convinti che la musica possa nutrire lo spirito e il corpo, che contribuisca a far crescere le nuove generazioni attraverso un ascolto consapevole dell’affascinante mondo musicale in cui viviamo, un mondo in continua trasformazione.

la nostra proposta musicale è rivolta a tutti e suggerisce una libertà di ascolto che spazia nel tempo, dal passato al presente. lavoriamo con impegno e passione perchè siamo convinti che con una musica intelligente e bella si possa vivere meglio. Cerchiamo amici disposti a condividere il nostro lavoro, affiancandoci nel percorso e sostenendoci nella nostra visione di una città più armoniosa.

Il tuo contributo potrà arricchire l’attività e i progetti di formazione e di educazione all’ascolto rivolti ai più giovani.

sOsTeNeNdO L’OrT SARà TUTTA UN’ALTRA MUSICA

Scegli il tuo sostegno all’ORT!

mY oRt € 50,00sostenitoRe € 100,00AmiCo € 250,00elite € 500,00

Sul sito www.orchestradellatoscana.it è possibile scoprire tutti i vantaggi riservati ai nostri sostenitori. Il proprio contributo può essere comodamente donato con bonifico bancario sul conto corrente

ibAn it 75 s061 6002 8001 0000 0010 505

E anche per le aziende che vorranno essere partner dell’ORT, saremo lieti di costruire le opportunità migliori.

Inoltre destinando il 5 PeR mille

all’Orchestra della Toscana si potrà contribuire ai progetti didattici, alle iniziative scolastiche e provinciali organizzate dall’ORT: basta mettere la propria firma nell’apposito spazio della dichiarazione dei redditi riservato e riportare il codice fiscale della nostra fondazione: 01774620486

Ufficio [email protected]

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CONTATTIFondAzione oRChestRA RegionAle tosCAnA Via Verdi, 5 - 50122 Firenze tel. 055 2342722 | 2340710fax 055 2008035 www.orchestradellatoscana.it

[email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] del [email protected]

Amministrazionedirezioneamministrativa@orchestradellatoscana.itServizi [email protected]

teAtRo veRdi Via Ghibellina, 99 - 50122 FirenzeBiglietteriaVia Ghibellina, 97 - 50122 Firenze orari dal lun al sab 10-13 e 16-19 festivi chiusotel. (+39) 055 212320fax. (+39) 055 288417www.teatroverdionline.it [email protected]

PRogRAmmA di sAlA A CURA di

Ufficio Comunicazione ORT

PRogetto gRAFiCo

kidstudio.it

Foto

Gian Maria Musarra (copertina, 5, 10)Marco Borrelli (12, 14) Steafano Bottesi (13)

stAmPA

nuova Grafica Fiorentina (Firenze)

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