PROGRAMMA INTEGRATO URBANO (PIU’) EUROPA CITTA’ DI...

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Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”. PROGRAMMA INTEGRATO URBANO (PIU’) EUROPA CITTA’ DI CASORIA ASSE 6 - OBIETTIVO OPERATIVO 6.1. CASORIA: CITTÀ PER LE NUOVE GENERAZIONIDOCUMENTO DI ORIENTAMENTO STRATEGICO DELLA CITTA’ DI CASORIA

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Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.

PROGRAMMA INTEGRATO URBANO (PIU’) EUROPA

CITTA’ DI CASORIA

ASSE 6 - OBIETTIVO OPERATIVO 6.1.

“CASORIA: CITTÀ PER LE NUOVE GENERAZIONI”

DOCUMENTO DI ORIENTAMENTO STRATEGICO

DELLA

CITTA’ DI CASORIA

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SOMMARIO

CAPITOLO 1

1. ANALISI DEL CONTESTO ................................................................................................................... 4

1.1 DESCRIZIONE DEL CONTESTO URBANO ................................................................................... 4

1.2 ANALISI S.W.O.T. DEL SISTEMA URBANO ................................................................................ 45

1.3 CONCLUSIONE DELL’ANALISI DI CONTESTO ........................................................................ 47

CAPITOLO 2

2.1 PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELL’AREA ED INDIVIDUAZIONE DELLE RELATIVE PROBLEMATICHE SOCIO-ECONOMICHE ................................................................ 50 PREMESSA ................................................................................................................................................ 50

2.1.1 L’AMBITO D’INTERVENTO .................................................................................................... 53 2.1.2 PROBLEMATICHE SOCIO - ECONOMICHE DELL’AREA D’INTERVENTO ............... 53 2.2 IL LIVELLO DI INTEGRAZIONE DEL PROGRAMMA NEL PIÙ GENERALE PROGRAMMA DI SVILUPPO DELLA CITTÀ ED EVENTUALI INTERCONNESSIONI CON INTERVENTI REALIZZATI E/O PROGRAMMATI CON ALTRE FONTI DI FINANZIAMENTO NELL'AMBITO DELL'AREA O ATTIGUI ALLA STESSA. .......................... 65

CAPITOLO 3

3. LA STRATEGIA E GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DEL PROGRAMMA INTEGRATO URBANO SOSTENIBILE ......................................................................................................................... 71

3.1 COERENZA TRA LA STRATEGIA DI SVILUPPO URBANO CON IL QUADRO PROGRAMMATICO DEL DSR E CON LA STRATEGIA REGIONALE INDIVIDUATTA NELL’ASSE 6 DEL PO FESR 2007 -2013, CON LE LINEE GUIDA PIU’ EUROPA NONCHÉ CON GLI ORIENTAMENTI STRATEGICI ......................................................................................... 71

3.2 COERENZA CON LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE REGIONALE (PTR) E CON LE LINEE GUIDA DELL’ASSESSORATO ALL’URBANISTICA .......................................................... 77

3.3 OBIETTIVI SPECIFICI ED OBIETTIVI OPERATIVI - LE LINEE DI INTERVENTO ......... 79 3.3.1 COERENZA ESTERNA CON GLI OBIETTIVI DEL POR CAMPANIA ................................ 87

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3.4 RISORSE FINANZIARIE IMPIEGATE, COMPLEMENTARIETA’ CON ALTRE FONTI E MODALITA’ DI CONFERIMENTO DEL COFINANZIAMENTO PRIVATO ................................ 89

3.5 CRONOPROGRAMMA ..................................................................................................................... 90

3.6 LE MODALITÀ DI COINVOLGIMENTO DEL PARTERNARIATO ISTITUZIONALE E SOCIO – ECONOMICO .............................................. ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

CAPITOLO 4

4. RISORSE UMANE, SISTEMA GESTIONALE E MONITORAGGIO DEI PIANI ...................... 100

4.1 ILLUSTRAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE E CONTROLLO ....................................... 100

4.2 DESCRIZIONE DEL SISTEMA DI MONITORAGGIO .............................................................. 102

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CASORIA CITTÀ PER LE NUOVE GENERAZIONI

CAPITOLO 1 1. ANALISI DEL CONTESTO

1.1 DESCRIZIONE DEL CONTESTO URBANO

Casoria è situata sulla strada che da Napoli conduce a Caserta, nella pianura vulcanica compresa tra i Campi

Flegrei ed il Vesuvio chiamata nell'antichità Liburia. La zona, originariamente paludosa e malarica, venne

bonificata solo nel XIX secolo.

La città di Casoria ha una superficie di Kmq 12 e si situa sulla piana limitrofa al sistema collinare che

circonda Napoli (altitudine variabile da 10 a 70 m sul l.m.) su di un’area posta ai confini della grande

centuriazione romana inerente la pianura campana percorsa dalle antiche strade italiche, osche e romane che

collegavano Napoli ai grandi stanziamenti regionali ed extra regionali. Parte importante dell’attuale rete

stradale ricalca le antiche vie consolari romane: la Sannitica e la via delle Puglie. Il Comune di Casoria

confina con i Comuni di Napoli, Afragola, Casavatore, Arzano, Cardito, Frattamaggiore e Volla, ed è

raggiungibile dalla rete nazionale percorrendo l'autostrada A1 fino all’uscita di Casoria. E’ dotato di stazione

FS Casoria - Afragola, sulla linea Roma - Napoli (via Aversa), ed è adiacente all’aeroporto di Napoli

Capodichino, la cui pista di atterraggio/decollo è in parte ricadente nel territorio comunale.

Dal punto di vista dei collegamenti stradali esterni, Casoria è ben collegata a tutta la rete del comprensorio

che lo circonda ed alla rete Nazionale.

Secondo le elaborazioni dei dati da noi effettuate partendo dai dati Istat 2001, la popolazione che risiede nel

Comune di Casoria ammonta oggi complessivamente a 81.847 abitanti, con una densità abitativa pari a circa

6.754,7 abitanti per Kmq.

Casoria, svolge un ruolo di cerniera tra la città di Napoli ed il suo hinterland e negli ultimi anni le è stato

riconosciuto un ruolo aggregante tra i comuni dell’area: anche a ragione della felice posizione geografica,

offre tutti i servizi di una moderna città.

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E’ sede della Compagnia dei Carabinieri, della sezione distaccata del Tribunale di Napoli, dell’Ufficio del

Giudice di Pace, dell’ex Mandamento e dell’Agenzia delle Entrate; ha uffici dell’ASL Napoli 3, con

numerosi Dipartimenti e, di recente, l’efficiente Casa di cura “Maria SS. Della Pietà”, tenuta dai Padri

Camilliani, è divenuta “presidio ospedaliero”, con progetti concreti d’ampliamento in via di attuazione.

L’ospizio è nel “Madrinato S.Placido” e nella “Pia Casa arcivescovile” di Piazza G.Pisa vi è la scuola per

l’istruzione dei sordomuti.

Casoria ha sul proprio territorio stazioni delle Ferrovie dello Stato e della Circumvesuviana, l’accesso a tutte

le autostrade del mezzogiorno; è comune aeroportuale.

Lo stadio “S.Mauro”, realizzato in occasione dei Giochi del Mediterraneo, è interessato da un completo

progetto di ristrutturazione; di recente, il Comune ha ultimato la realizzazione del complesso polifunzionale

di via Cava, comprendente la piscina, con tribuna per circa 800 spettatori, abilitata anche per incontri di

pallanuoto della massima serie, e l’attiguo palazzetto dello sport, che già ospita, con le sue tribune con circa

3.000 posti a sedere, trasmissioni televisive di successo, raduni, manifestazioni sportive della massima serie.

A via S.Salvatore, accanto all’ipermercato CARREFOUR, è stata realizzata una moderna multisala

cinematografica, che soddisfa le esigenze dei residenti di buona parte dell’hinterland napoletano.

L’offerta di servizi culturali, comprendente scuole pubbliche e private di ogni ordine, grado e tipologia, si è

arricchita di recente con la realizzazione del Museo Comunale d’Arte Contemporanea (ospitato nei locali

interrati della scuola che si vede in foto) che, oltre alla

permanente di opere provenienti da tutto il mondo, ospita

rassegne di rilievo internazionale. Il Museo è il risultato

della collaborazione tra le autorità di Casoria, la Regione

Campania, la Provincia di Napoli e l'associazione

International Contemporary Art Center di Napoli.

L'ambizioso progetto per la costruzione del museo di arte

contemporanea nasce nel Maggio del 2003, quando l'Amministrazione Comunale coinvolge l'artista

casoriano Antonio Manfredi, presidente dell'associazione “International Contemporary Art Center” con la

proposta di rivitalizzare la città di Casoria con il progetto " Una città per l'arte " realizzando una serie di

mostre e simposi internazionali.

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Negli anni’50-60 Casoria ha visto proliferare sul suo territorio numerosissime industrie, anche di rilievo

internazionale e di altissima specializzazione, con la successiva delocalizzazione di parte di esse (sono

rimaste, tra le altre, la VULCANAIR e l’ALENIA); tuttavia, questa città ha conservato, sempre a ragione

della favorevole posizione geografica e dei servizi, pubblici e privati, offerti, una consistente vocazione

attrattiva di terziario, anche avanzato; è presente una consistente offerta di servizi alberghieri, anche di tipo

congressuale, con ricettività di circa 500 posti-letto, che talora sopperisce a temporanee od episodiche

carenze della città di Napoli.

Il toponimo Casoria

Il nome di Casoria viene citato per la prima volta in una anonima cronaca sul ducato di Capua, della metà del

X secolo.

La tradizione popolare vuole che il toponimo derivi dalla locuzione latina casa aurea, poi

diventata Casaurea e quindi Casoria, tradizione ripresa nello stemma cittadino, attestato

dalla fine dell''800, che reca una casa d'oro in campo azzurro.

Secondo alcuni ricercatori il toponimo potrebbe invece derivare o dal greco

(kasauron letteralmente postribolo, bordello), o dal tardo-latino casarius (capanna, tugurio). I casari erano i

contadini o, meglio, i produttori di formaggio, caseus, che abitavano in povere capanne dette casuri.

Un'ulteriore radice del nome può essere ricercata nella dizione casa Mauri, ovvero casa di a San Mauro,

patrono della città e antico proprietario di gran parte dei terreni sui quali oggi sorgono i comuni di Casoria e

Volla.

I lineamenti storici

Le più antiche notizie storiche sono tratte da una serie di ritrovamenti archeologici scoperti tra il 1850 e la

metà del 1900 durante gli scavi per la realizzazione di nuove strade:

nel 1850 furono ritrovate tombe di epoca greca durante gli scavi per la costruzione della nuova

strada del Salice;

all’inizio del 1900 fu ritrovata, una stele risalente al 194 d. C., oggi conservata nella sala epigrafe del

Museo di Napoli;

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verso la metà del 1900, in località Squillace ed in località Cantarello, furono rinvenute alcune tombe

con relative suppellettili.

Sulla base di questi ritrovamenti ed in particolare dell’epigrafe di contrada Carbonella molti ritengono che

l’area dove sorge oggi Casoria fosse già abitata nel II secolo d.C. e che il luogo fosse adibito a riunioni

mistiche in onore della dea Telbia Castia, dato il riferimento alla costruzione di un tempio dedicato ad

Artemide, particolarmente venerata a Napoli.

La prima notizia sul suo territorio risale, invece, al 529 quando il senatore Equizio Anicio, padre di San

Mauro, attuale protettore della cittadina, con atto del 15/7/529, donò a San Benedetto da Norcia l’agro

Genziano (agrum gentianum). Dopo la morte di San Mauro i monaci cassinesi, che vi si recavano ogni anno

per il raccolto, costruirono una cappella dedicata a San Mauro; più tardi sorse un’altra chiesa dedicata a San

Benedetto. Nel 924 Montecassino cedette i terreni della zona a privati. Il nome di Casoria appare, comunque,

per la prima volta in una cronaca dei Duchi di Capua scritta da un anonimo nel 948-949. Nel corso del

medioevo Casoria subì diversi passaggi di proprietà. In un documento del 1098 si ha notizia della donazione

di alcune terre, compresa Casoria, fatta da Riccardo II, principe di Capia, al Monastero di San Biagio di

Aversa. In una carta del 1115 vi è un riferimento alla vendita di questi territori, da parte di Regale, figlia di

Sinibardo, a Giovanni de Alberada per duecento tarì d’oro.

Con il consolidarsi del predominio di Napoli fra il XIII ed il XV secolo Casoria si venne a trovare su una

delle direttrici che convergeva verso la nuova metropoli: la via Capo di Chino che da Aversa, attraverso

Casoria, giungeva a Napoli

Nel XIII secolo Casoria era feudo dell'arcivescovo di Napoli, poi si sono succeduti diversi feudatari che

hanno dominato su questo territorio, allora di 4000 moggia di terreno.

Nel secolo XVI Casoria fu interessata dalla crisi che interessò il viceregno e si trovò nell’area cui operava il

generale francese Lautrec che, insieme a circa i due terzi del suo esercito, morì nella stessa area, per effetto

di una pestilenza dovuta all’insalubrità dell’area delle paludi di Napoli (1528). Dopo il 1580 probabilmente i

cittadini di Casoria riscattarono la loro terra dal gioco baronale e si aggregarono al Demanio Regio. Nel 1631

il territorio di Casoria fu messo all’asta, essendo stata decretata dal Vicerè Spagnolo la vendita di terre e

villaggi del Napoletano, tuttavia gli abitanti del villaggio, allora di circa 300 famiglie, si ribellarono a tale

imposizione accettando di pagare una somma pari a 12000 ducati per il loro riscatto. Il riscatto fu sancito dal

sindaco dell’epoca Giovanni Pisa con l’istrumento datato 15/4/1631 del Notaio di Corte Massimini Passari,

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con l’intervento di don Ferdinando Afan Enriquez de Ribera, duca di Alcalà, Vicerè del Regno di Napoli,

Giulio Comite, Giovanni Pisa e il Deputato D. Donato Ferrara.

A quel tempo Casoria aveva 1600 abitanti e faceva parte dei numerosi "casali" dell’"ager neapolitanus" nei

quali, nel periodo vicereale, era frequente la vendita a privati per rimpinguare le finanze dello Stato e

finanziare le campagne militari. Infatti, nonostante l’impegno assunto dal Vicerè a non mettere più all’asta il

casale questo fu venduto prima ad Eleonora Mansfeldi e poi a Luigi Ronchi. Il Summonte nel 1748 nella sua

Historia della città e Regno di Napoli riporta Casoria nei 37 Casali di Napoli. Il Galanti, nel 1794, nel

descrivere i casali demaniali (20) e quelli baronali (10) ricadenti nel territorio di Napoli, ancora soggetti alla

servitù feudale, citava Casoria tra i 20 casali demaniali che si erano riscattati dalla servitù baronale.

Di fatto la feudalità si estese fino alla fine del XVIII secolo, con l’avvicendarsi delle famiglie Sangro e

Ronchi nel possesso di Casoria. L’ultimo possessore fu Fabio Capace Galeotta, presidente della Regia

Camera. Solo nel secolo scorso Casoria costituì uno dei quattro capoluoghi di distretti in cui fu divisa la

provincia di Napoli da un decreto di Giacchino Napoleone. Nel 1815 Casoria divenne capoluogo di un

distretto del Regno delle Due Sicilie dal quale dipendevano 19 comuni.

Col passare del tempo le paludi si restrinsero sia per l’azione colmante del materiale vulcanico eruttato dal

Vesuvio, sia per l’apporto dei torrenti, sia perché gli ortolani, sollevando la superficie li riconvertivano in

campi fertili.

La bonifica vera e propria ebbe inizio nel 1855 a cura dell’Amministrazione generale per le bonificazioni e

proseguita prima dallo Stato e poi dal Consorzio dei proprietari interessati. Casoria in quegli anni assunse, un

carattere mantenuto fino agli inizi del XX secolo. Sul finire del XIX secolo la struttura economica di Casoria

si incentrava soprattutto sul settore agricolo con una prevalenza dei terreni a vigneto, seguiti, nell’ordine, da

quelli a piante industriali, a cereali e a legumi e patate. Fra le piante industriali un grosso peso era

rappresentato dalla coltura della canapa la cui produzione, nell’area di Casoria, veniva assorbita

principalmente dai negozianti di Frattamaggiore nella cui area era sorto un “ragguardevole canapificio”. Del

resto questa produzione, accompagnata a quella di tele e di funi, era documentata a Casoria già dalla fine

‘700.

I beni storico - architettonici

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Il nucleo storico della città è costituito da tre piazze (piazza Cirillo, piazza Trieste e Trento e Santa Croce),

collegate per mezzo della via Santa Croce al largo della chiesa di San Mauro.

Resta ancora in piedi parte del tessuto originario da preservare. L’edificio più importante è palazzo Rocco,

settecentesco, dei Conti Rocco di Torrepadula, con l’annessa Chiesa di Santa Mercede con cappella privata

della famiglia.

La lettura morfologica dell’impianto urbano della città di Casoria,

ci presenta una città caratterizzata da diverse situazioni formali,

da una parte l’architettura civile, dall’altra l’architettura religiosa.

Entrambe hanno segnato la morfologia urbana della città

L’architettura civile

L’architettura civile è caratterizzata essenzialmente da

due tipologie architettoniche: la casa rustica e la casa

palaziata, le prime appartenevano ai “possidenti del

paese ”, le altre erano residenze estive di famiglie

nobili napoletane - i quattro palazzi dei Principi Rocco

di Torrepadula - e altri proprietà dei notabili del paese,

alcuni di questi edifici sono ancora visibili nel tessuto

urbano.

La planimetria mostra la distribuzione di alcuni di questi

palazzi nell’area del centro storico.

Palazzo Marcello Rossi - Piazza Santa Croce n° 8

Dell’edificio in questione non è noto l’anno preciso di costruzione, probabilmente già esisteva nella seconda

metà del Settecento, e lo dimostra in parte, la Topografia dell’ agro napoletano di Rizzi Zannoni del 1793,

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dove l’isolato relativo al palazzo appare interamente edificato, senza alcuna differenziazione fra costruito e

spazi liberi. Se la genericità di questa pianta da un lato non precisa molto della costruzione, dall’altro

documenta che a quella data un palazzo in quel sito già doveva esistere. La costruzione realizzata rientra

nella tipologia della <<Casa palaziata>>, intesa come organismo unico, rappresentativo dello stato sociale

della famiglia di appartenenza, che si rifaceva al modello della residenza patrizia cinquecentesca e

secentesca.

Palazzo Marcello Rossi - Via Santa Croce n. 11

Nella strada che da piazza Santa Croce conduce alla chiesa di San Mauro Abate sorge un grosso fabbricato, il

secondo appartenuto alla famiglia di Don Marcello Rossi, lungo questa via tuttora coesistono varie

espressioni di architettura civile, dai toni barocchi e neoclassici.

Questa imponente struttura settecentesca con una lunga facciata su via S.Croce attualmente incorpora due

edifici: uno ad angolo con vico II S.Croce che ha una piccolissima corte, scala ed ingresso autonomi, l’altro

con ingresso sulla strada principale che apre sulla corte, loggiata per due lati e aperta posteriormente su un

ampio giardino.

Palazzo Valentino Rossi - Vico II Santa Croce

Questo palazzo è il più antico di quelli appartenuti alla Famiglia Rossi, forse il

primo, visto che le notizie più remote su questo edificio risalgono al 1661. La

struttura è scomponibile in tre parti collegate fra di loro e disposte intorno ad un

ampio cortile. La parte centrale, che ha conservato i caratteri barocchi, è

attualmente individuabile dal supportico che fa da sfondo al vico II S. Croce e

accesso principale al cortile, tramite tre volte a botte, di cui l’ultima lunettata.

Palazzo De Leo - Via P. Ludovico n.°47

Nell’antica “Strada Regia” oggi via Padre Ludovico da Casoria, poco lontano dalla

chiesa di S. Maria delle Grazie si nota il palazzo costruito dalla famiglia De Leo,

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questo edificio è l’unico rimasto lungo questa strada ad aver conservato la ricchezza delle decorazioni, delle

aperture dei balconi e delle finestre.

Palazzo Marco Rocco di Torrepadula - Via Marco Rocco n.°8

All’angolo tra Via San Benedetto e Via M. Rocco sorge uno dei palazzi dei Principi Rocco di Torrepadula, i

quali furono proprietari di numerosi possedimenti nella città fin dal secolo XVI. La famiglia Rocco è tra le

più illustri dell’ aristocrazia napoletana, essa fra l’altro vanta di essere appartenuta al Seggio di Montagna.

Questa famiglia possedeva antiche e cospicue proprietà nella città tra cui alcune case di villeggiatura.

Palazzo Nicola Rocco di Torrepadula - Via Nicola Rocco n.°5

In via Nicola Rocco di fronte via San Benedetto sorge il più importante dei palazzi appartenuti alla famiglia

dei principi Rocco di Torrepadula, questo edificio completa l’intera insula appartenuta alla suddetta

famiglia. Questa residenza è un tipico esempio di abitazione nobiliare, dimora, dell’aristocrazia napoletana

del XVII secolo; dove il contrasto dimensionale ed il dettaglio decorativo della facciata assumono un chiaro

valore di simbolo della potenza e dell’equilibrio raggiunto dalle famiglie gentilizie e dal dominio da esse

esercitate.

Palazzo Gennaro Rocco di Torrepadula - Via Nicola Rocco n.°13

Sul lato orientale di Via Nicola Rocco, venendo da

Napoli si incontra questo sontuoso palazzo, una

delle residenze della Famiglia dei Principi Rocco

di Torrepadula.

Questa fabbrica, nonostante l’ampio rifacimento

ottocentesco, conserva ancora tracce dell’impianto

originario, riscontrabili nella permanenza

dell’apparato decorativo di gusto barocco e in un’alterata simmetria della facciata esterna. Tale impianto è

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stato ampiamente rimaneggiato nella seconda metà dell’Ottocento e il risultato è stato quello di una

compromissione architettonica tra il palazzo di città e la villa suburbana, su cui spicca la memoria medievale

della torre ottocentesca.

Palazzo Marco Rocco di Torrepadula - Via G. Matteotti n.° 1

In un angolo dell’antica Piazza Majo al principio dell’attuale via Nicola Rocco sorge una piccola casa

rustica, proprietà dei Principi Rocco di Torrepadula, antica foresteria annessa alle residenze principali.

La tipologia dell’impianto è quella della casa a ballatoio, ma, sia per dimensione che per le caratteristiche

planimetriche, non è rapportabile al tipo classico di corte rurale o semirurale, che invece presenta dimensioni

più ampie e locali speciali annessi per il lavoro.

Palazzo Maglione - Via San Benedetto n.33

Questo edificio, di modeste dimensioni, è davvero un bell’esempio di architettura

settecentesca, presente su Via San Benedetto, quasi di fronte all’omonima chiesa.

All’interno del tessuto urbano troviamo questa casa monocellulare a schiera, tipica

abitazione della classe dei contadini o dei piccoli commercianti di vino, numerosi

in questa zona della città. Lo schema tipologico, di questo insediamento edilizio è

dato dalla casa a corte aperta, organizzata attorno ad un cortile, che in origine si

prolungava nella campagna retrostante.

Palazzo Astone - Via San Rocco n.16

Nella strada che da Piazza Cirillo conduce a Napoli, in Via S.Rocco, si trova il palazzo Astone. Questo

edificio dalla pianta irregolare è frutto dell’accorpamento e ampliamento di volumi preesistenti, la fabbrica al

suo interno conserva i caratteri di un’abitazione rustica, un’ampia corte circondata da un portico con archi.

Palazzo Ferrara - Via San Rocco n.°32

Il palazzo un tempo appartenuto alla famiglia Ferrara è il primo fabbricato posto ad angolo tra Via S.

Sebastiano e Via S. Rocco, lungo la strada che conduce a Napoli. Questo enorme edificio propone la

tipologia della villa di campagna, con una pianta ad U aperta verso il giardino; inoltre la posizione

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Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.

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leggermente elevata rispetto alla piazza del municipio, e l’assenza di costruzioni lungo via S. Rocco, nella

seconda metà del settecento, consentivano, una visione panoramica del casale e della campagna verso

Napoli.

L’architettura religiosa

Chiesa di San Mauro Abate e Congrega di S. Maria della Pietà

La monumentale chiesa di San Mauro Abate, attualmente esistente, sorge sul suolo di una primitiva chiesa,

esistente già prima del 1429. I lavori di costruzione iniziarono il 15 febbraio 1606, sul suolo della chiesa

precedente, che corrispondeva all’attuale sagrato della nuova fabbrica. Nel 1621 fu terminata la crociera

superiore con la cupola coperta di lastre di piombo e le due prime cappelle della navata. Parte del terreno fu

acquistato dall’Università di Casoria e una parte fu donata da un gruppo di notabili detti Particulares. I

cittadini insieme al comune contribuiranno alle spese per la realizzazione dell’edificio sacro.

Congrega di S.Maria della Pietà

Nelle memorie della chiesa di San Mauro in Casoria, sin dall’anno 1586, come si rileva dagli atti della

Rev.ma Curia arcivescovile di Napoli, si trova la prima notizia dell’erezione della Congrega di S. Maria della

Pietà. Possiamo inoltre risalire a date anteriori per dimostrare l’antichissima origine della Arciconfraternità.

Difatti da vari documenti e monumenti dei primi anni del 1500 si apprende che alla Congrega già si legava e

si donava per pubblici atti ed istrumenti.

Chiesa di San Benedetto

La chiesa di San Benedetto, come scrive Don Biagio Iorio, deve essere stata fondata prima del 1000 come

parrocchia, certo il più antico documento rinvenuto nella chiesa ed attestante l’antica presenza di una

primitiva cappella è la statua di marmo, raffigurante un uomo d’armi, il cui epitaffio di carattere longobardo,

segna l’anno 1281; si tratta di un guerriero, Iacopo Torello da Fano, venuto al seguito d’Innocenzo IV a

Casoria nel 1254 e morto successivamente.

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Chiesa di S. Maria delle Grazie e Congrega del S.S. Rosario

Le prime notizie sulla chiesa di S. Maria delle Grazie risalgono al 1459, quando un ricco mercante, Pietro

Petrillo Ferrara di Casoria, fa costruire nelle sue proprietà ed a proprie spese un ospedale, “ rifugio per i

poveri Infermi e Pellegrini “, e per i fedeli una cappella col titolo di S. Maria delle Grazie. Successivamente

pensò di attribuire alla sua fondazione una rendita che potesse permettere loro di sopravvivere anche dopo la

sua morte; così fece testamento affinché parte dei suoi beni ( fondi, case sparse, terreni), fossero donati per il

mantenimento dell’ospedale e della cappella, l’attuale edificio risale al XVIII secolo.

Congrega del S.S. Rosario

La congrega del S.S. Rosario presente nella chiesa di S. Maria delle

Grazie fu eretta nell’anno 1563 presso la chiesa omonima da alcune

persone che si riunivano in quest’ultima nei pressi dell’altare intitolato

al S.S. Rosario, posto a sinistra della navata. Nel 1625 data la

piccolezza dell’edificio dell’epoca (che non è la chiesa di oggi) la

confraternita si unì alla Congrega della Pietà nei pressi della chiesa di

San Mauro. Nel 1705 iniziarono i lavori di costruzione dell’attuale

cappella su un suolo adiacente alla chiesa di S. Maria offerto in dono

dai Governatori della chiesa e dell’ospedale di S. Maria delle Grazie,

lavori terminati nell’anno 1738. L’oratorio dal punto di vista

architettonico è il migliore di tutti quelli delle congregazioni di Casoria.

Chiesa del Carmine e Congrega di S. Maria del Carmine

La chiesa del Carmine nasce come struttura annessa all’antica congrega, di cui il documento più antico

risulta una tavola marmorea di copertura di un sepolcro, con scritta e data incisa del 1651, la chiesa fu

costruita nel 1731 sfruttando il terreno antistante la congrega, essa subì un’ulteriore ampliamento nel 1784,

che previde l’allungamento della navata ed alcuni rifacimenti delle decorazioni interne.

Congrega di S. Maria del Carmine

L’origine di questa congrega dedicata a Santa Maria del

Carmine risalgono al XVII secolo, come risulta da una

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tavola marmorea di chiusura di una tomba. L’interno presenta una spaziosa aula rettangolare coperta da una

volta a botte ricca di decorazioni a stucco fortemente caratterizzate dall’indoratura delle cornici e dei

riquadri. Alle pareti della sala sono addossate semplici panche lignee, al di sopra dei quali quindici spartiti

delimitati da semplici cornici a stucco, ritraggono le immagini della “Natività”.

Profilo Storico-Sociale

Casoria, nell’immediato retroterra a nord di Napoli, è in posizione baricentrica rispetto alla campania felix,

che si sviluppava attorno agli antichi fiumi Volturno, Clanio, Sebeto e Sarno; il mitico Sebeto, appunto,

stando alle fonti storiche, era anticamente “ricco d’acqua e finanche pescoso”, tanto da vedersi dedicare un

culto dalla città di Napoli ed essere oggetto di celebrazioni di poeti, quali Virgilio (che lo chiama Sebthide

Ninpha nel VII libro dell’Eneide), Papinio Stazio, il Pontano. Il nome Sepeithos si rinviene su monete

coniate tra il V e il IV secolo a.C.

Nell’area, resa fertile da questo corso d’acqua, talvolta denominato “il fiume di Casoria”, ove s’è sviluppato

l’attuale centro abitato, sono state ritrovate necropoli risalenti al IV-III secolo a.C., prova di stabili

insediamenti dei suoi primi abitanti; ad essi, per la verità, non ha mai fatto difetto la tenacia, avendo, nel

corso dei secoli dovuto fronteggiare la malaria, cagionata dai ricorrenti impaludamenti del Clanio e del

Sebeto, nonché le conseguenze delle eruzioni del Vesuvio, che ricoprivano di ceneri e lapilli le loro terre e,

talvolta, deviavano ed interravano i corsi d’acqua. Questi luoghi, comunque, non furono mai completamente

abbandonati, a ragione anche della prossimità con la popolosa Napoli, destinataria dei prodotti della terra.

I primi insediamenti d’una certa consistenza si svilupparono intorno all’anno mille, epoca in cui comparve il

toponimo “Casaurea”, attorno ad “oratori”, edificati dai monaci benedettini e dedicati rispettivamente a S.

Mauro ed a S. Benedetto.

Pur essendo sempre stata “terra di passaggio”, a ragione della sua posizione geografica, ed a dispetto della

invadente prossimità con Napoli, Casoria ha sempre mantenuto una sua identità, che la porterà, nel 1631, a

riscattarsi, conquistando autonomia politica ed amministrativa, primo Sindaco Giovanni Pisa.

Terra di beati ed uomini illustri

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In tempi nei quali si discetta a vario titolo di “radici cristiane d’Europa” e della necessità che di esse si

faccia esplicita menzione anche nella Costituzione europea, con esplicito riferimento all’apporto

fondamentale dato in proposito dall’Ordine benedettino, Casoria rivendica a buon diritto di affondare nell’

“ora et labora” le proprie radici, tuttora praticando il culto dei suoi antichi Protettori nelle rispettive

Basiliche.

Non è certo un caso, infatti, che Casoria sia stata terra feconda di spiritualità, alimentando, ad esempio, le

vocazioni d’illustri suoi figli, fra i quali il cardinale Luigi Maglione (1877-1944), che fu tra l’altro,

segretario di Stato di Pio XII: l’autorevolezza, la competenza e l’equilibrio, espressi nello svolgimento del

suo incarico, in uno dei periodi più bui della storia umana, vengono universalmente riconosciuti e via via

ulteriormente affermati sia in esito allo studio dei documenti, ancora in gran parte secretati, sia nella

testimonianza di chi ha vissuto quei tempi burrascosi all’interno delle mura della Città del Vaticano (v., da

ultimo, le memorie di Harold H. Tittmann jr.).

Il cardinale Alfonso Castaldo (1890-1966), che fu Arcivescovo di Napoli dal 1958 alla morte: Casoria è

ancora oggi beneficiaria della sua Opera; il nunzio apostolico Antonio Del Giudice (1913-1982).

E’ indubbiamente frutto di quella spiritualità, esercitata nel corso dei secoli, aver dato i natali ad uomini

quale il Beato Padre Ludovico (1814-1885), innalzato agli onori degli altari: “un frate (nel quale pareva

rivivere qualcosa dell’anima di Francesco d’Assisi)”, che “dava un certo afflato mistico e poetico” alla

società della seconda metà dell’ ‘800 (Benedetto Croce); o, ancora, ospitando ordini religiosi, ancora

attivissimi sul territorio, coerentemente con i rispettivi Carismi: le suore “Sacramentine” e quelle del “Sacro

Cuore”, le cui madri fondatrici, Maria Cristina Brando (1856-1906) e Giulia Salzano (1846-1929) sono

state elevate, anch’esse, all’onore degli altari; lo stesso dicasi per Maria Luigia Velotti, fondatrice delle

suore “Adoratrici della santa Croce” , che venne ad istituire a Casoria la “Casa di Santa Maria”.

Tra gli uomini illustri troviamo: Nicola Rocco, autore del Codice Internazionale Privato, prima opera in

assoluto nel suo genere, l’insigne giurista Andrea Torrente, autore, tra l’altro, del famoso Trattato di

Diritto privato, l’illustre storico Nino Cortese.

GLI ASPETTI ATTUALI CARATTERIZZANTI IL TERRITORIO

Il contesto urbano: La struttura dei siti e la storia delle trasformazioni

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Lo sviluppo urbano di Casoria avviene attorno alle due prime chiese dedicate a San Benedetto e a San

Mauro. A tale borgo originario si affiancavano piccoli villaggi e numerose masserie tutte immerse in un

contesto agricolo-rurale. Le due più antiche località sono il Casale di Cantarello,

ormai completamente distrutto, nella zona orientale del Comune, al confine con Afragola, e la masseria

Arcopinto.

Il territorio di Casoria si colloca sulla piana adiacente al sistema collinare che circonda Napoli (altitudine

variabile da 10 a 70 m sul l.m.) su di un’area posta ai margini della grande centuriazione romana della

pianura campana attraversata dalle antiche strade osche e romane che collegavano Napoli ai grandi

insediamenti regionali ed extra regionali. Parte importante dell’attuale rete stradale ricalca le antiche

consolari romane: la Sannitica e la via delle Puglie. Casoria si è storicamente caratterizzata come polo di

riferimento di un sistema agrario che ha origine nella centuratio romana e che si è ulteriormente sviluppato

con l’organizzazione baronale vicereale del 1600 e con quella borbonica del 1700-1800; pertanto, questo

territorio, fino alla metà del primo ‘900, ha mantenuto il suo carattere agricolo rurale sia nella sua struttura

agricola, sia nel tessuto edilizio, costituito, quest’ultimo, da un nucleo urbano e da un insieme di masserie, di

fabbriche rurali e di case coloniche diffuse su tutto il territorio. Solo a partire dagli anni 50 del secolo scorso

i suoi tratti rurali dominanti vengono irrimediabilmente stravolti per effetto di un processo di

industrializzazione disordinata congiuntamente ad una massiccia urbanizzazione comune all’intera area

metropolitana. Oggi tutte le aree industriali sono dismesse e Casoria è andata progressivamente perdendo il

suo ruolo a vantaggio dei comuni limitrofi. Un ruolo la città potrebbe ritrovarlo proponendosi come polo di

sviluppo commerciale- culturale - artistico.

La tavola consente la lettura della stratificazione urbana

corrispondente con le aree di maggiore interesse storico

urbanistico.

Occorre sottolineare che, nel corso degli ultimi 60 anni, nelle 4

insule del centro storico, dell’estensione di circa 121.400 mq, è

stata distrutta una notevole parte dell’originario patrimonio

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edilizio in conseguenza di sventramenti eseguiti su di una superficie complessiva di 3.300 mq, pari al 27%.

La periferia urbana adiacente il tessuto storico

La città di Casoria nel corso degli ultimi anni si è sviluppata in modo non organico, senza un disegno

strategico e ciò ha contribuito a snaturare enormemente la morfologia dei luoghi. In un primo momento le

costruzioni sono state realizzate negli spazi vuoti lasciati dagli antichi corpi di fabbrica – i giardini, gli orti –

ma una volta saturati questi spazi, gli insediamenti si sono sviluppati lungo le strade agricole che

costituivano le principali via di connessione tra gli edifici rurali dei grandi proprietari terrieri.

Tutto ciò è ovviamente avvenuto a scapito di qualsiasi disegno urbano e senza alcuna opera di

urbanizzazione. I nuovi quartieri sono pertanto mancanti di qualsiasi attrezzatura di livello collettivo, le

strade sono senza alcuna qualità urbana.

A dimostrazione del fenomeno basti osservare i dati

relativi alle numerose istanze di condono edilizio richieste

dai cittadini, relativi ai tre condoni:Legge n. 47/1985,

Legge n. 724/1994 e Legge 326/2003. Per il condono di

cui alla L. 47/85 sono state presentate circa 5020 pratiche,

il 67,09% del volume abusivo riguarda le residenze,

seguito dal 17,09% relativo alle industrie e all’artigianato.

Per quanto concerne invece il condono relativo alla legge

n. 724/94, si parla di ben 3267 pratiche presentate, in

termini di usi circa il 77% dei volumi abusivi ha

destinazione residenziale, seguito dal

14,13% con destinazione commerciale. Anche per quanto

concerne il condono relativo alla legge n. 326/03 si parla

di 967pratiche.

La planimetria illustra per ciascuna zona di rilevamento, le

informazioni principali relative alla superficie territoriale,

alla superficie coperta, ai volumi edificati totali, abusivi e per tipo di uso, oltre ai rapporti superficie coperta

su superficie territoriale e volume edificato totale su superficie territoriale. Gli edifici rappresentati in rosso

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sono quelli di tipo civile, mentre quelli rappresentati in celeste sono quelli di tipo industriale, le linee bianche

rappresentano le dividenti dei corpi di fabbrica.

Strategie di controllo del territorio

L’Amministrazione comunale ha perseguito l’obiettivo generale di rafforzamento dei presidi delle forze

dell’ordine e delle capacità tecniche e strumentazioni.

In tal senso ha istituito un nucleo Speciale Antiabusivismo Edilizio interessante il Comando Vigili Urbani, il

Settore Pianificazione Controllo del Territorio ed il Settore Lavori Pubblici, che comprende il controllo

dell'intero territorio comunale in relazione agli abusi edilizi e la tenuta dell'archivio centralizzato delle

informazioni e dei rapporti diretti all'Autorità Giudiziaria. Tali informazioni comprendono anche le

rilevazioni aeree aggiornate annualmente che consentono un efficace controllo del territorio. Oltre l’esame

delle foto, sono anche aumentati sia i controlli sul territorio sia le demolizioni che hanno avuto un notevole

incremento quale attività simbolica con valore di deterrente. Le attività di demolizione avvengono in stretta

collaborazione con la Procura della Repubblica ed in particolare con la Sezione Speciale esplicitamente

dedicata al controllo delle demolizioni degli immobili abusivi.

Il nucleo antiabusivismo comunale è stato voluto esplicitamente dall'Amministrazione comunale per rendere

più efficienti ed efficaci gli interventi della Polizia Municipale nei confronti di uno dei più scottanti problemi

di gestione della città.

Il coordinamento delle attività di vigilanza in un unico reparto specializzato, infatti, è lo strumento migliore

per far fronte all’esigenza di una efficace strategia antiabusivismo con il massimo rendimento ed il minor

impiego di risorse possibili. L'unificazione, inoltre, in un solo archivio centralizzato di tutte le informazioni

acquisite e di tutti gli interventi attuati rappresenta la migliore risposta all'esigenza di monitorare il territorio

e di pianificare gli interventi.

Le aree industriali dismesse interne al tessuto urbano

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Premessa

Il tema delle aree industriali dismesse è di grande interesse scientifico-operativo nel nostro paese. Dal

rapporto della Presidenza del Consiglio alla Conferenza mondiale Habitat 2, tenutasi ad Istanbul nel 1997

sotto gli auspici dell’ONU, è emerso che la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio industriale

dimesso rappresentano un elemento fondamentale degli interventi sul nostro territorio. Associare al

patrimonio industriale dismesso il termine di bene culturale è una recente conquista degli addetti ai lavori e

significa riconoscere in esso la capacita di soddisfare i ”bisogni culturali della collettività”. A ciò ha

contribuito il superamento del concetto di bene culturale come oggetto meritevole di tutela in virtù

esclusivamente del suo valore estetico e testimoniale (proprio della legge 1089 del 1939), per acquisire il

riconoscimento di un altro valore, generato dalla capacità del bene culturale di attivare un processo

d’identificazione da parte della collettività.

Le aree dismesse nella città di Casoria

Tra gli anni `70 e gli `80 la città di Casoria era detta «la Sesto San Giovanni del Sud» per la presenza di

molte industrie di rilievo nazionale, tra cui spiccavano la Rhodiatoce, che vi produceva il terital, la Resia, le

Acciaierie del sud, la Calcobit. Gli stabilimenti non erano situati in una zona industriale (il Comune di

Casoria ha aderito al consorzio ASI della provincia di Napoli successivamente, realizzando una zona

industriale con i vicini comuni di Arzano e Casavatore). Dagli anni `90 viene spesso appellata, dai giornali,

come «l'ex Varese del Sud». Attualmente l'attività industriale di maggior rilievo è quella aereonautica, nella

quale è impegnata l'Alenia con un suo sito di produzione.

La città di Casoria è cresciuta in questo ultimo secolo in modo frammentario e disordinato noncurante della

discontinuità che si realizzava tra il centro storico, le grandi aree produttive ai suoi bordi e l’edificato

residenziale di nuova espansione. La crisi dei complessi produttivi presenti sul territorio, molti dei quali

diventati parti integrate della città, ne ha determinato la completa dismissione ed il loro definitivo degrado

compromettendo anche quelle parti edificate gravitanti intorno ad essi. Nell’ottica di una generale

riqualificazione della città, incentrata sul recupero delle sue parti consolidate, assume pertanto valore

prioritario ogni azione diretta a riordinare le parti frammentate di cui essa è composta e a potenziare la

dotazione di attrezzature di rango delle “città medie”.

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Le aree industriali dismesse costituiscono, all’interno del contesto urbano di Casoria, una occasione

soprattutto dal punto di vista delle potenzialità legate alla sostenibilità ambientale ed all’innalzamento degli

standard della qualità dell’ambiente urbano e della sua fruizione da parte della comunità. Queste aree, per la

maggior parte inserite nel cuore del tessuto cittadino, sono soggette a rischio di speculazioni edilizie e vanno

dunque tutelate. Vi è la necessità di concretizzare il riuso delle medesime, con azioni e politiche di sviluppo

condivise da enti pubblici e privati, che convergano su obiettivi e strategie da perseguire. Il loro riuso deve

soprattutto mirare a contribuire alla riqualificazione della città attraverso l’insediamento di funzioni

necessarie per lo sviluppo economico, la dotazione di servizi e di aree verdi, senza intaccare ulteriori aree

libere, tutelando in questa maniera la risorsa suolo, sempre più scarsa e delicata nei contesti urbani più

fortemente urbanizzati come è il caso, appunto, di Casoria.

In questo modo il riuso delle aree industriali dismesse può rientrare a pieno titolo tra le attività rivolte allo

sviluppo sostenibile, in termini di ottenimento di vantaggi economici, sociali ed ambientali. Il recupero dei

grandi vuoti delle aree dismesse di Casoria rappresenta pertanto una grande occasione per il reperimento di

aree libere interne al tessuto consolidato sulle quali intervenire per innescare quei processi di trasformazione

il cui obiettivo è strettamente correlato allo sviluppo socio-economico del territorio e che si attua attraverso:

il recupero di vivibilità in aree urbane degradate

il miglioramento dei servizi e delle infrastrutture

lo sviluppo delle attività economiche

Sulle grandi aree dismesse a cavallo della stazione ferroviaria si prevede l’insediamento di un insieme di

attrezzature di livello urbano necessarie per soddisfare la dotazione di standard di uso pubblico,

congiuntamente all’insediamento di un polo culturale d’ambito sovracomunale.

La mobilità

Sotto il profilo dell’assetto infrastrutturale, il territorio di Casoria risulta fortemente frazionato a causa del

gran numero di tronchi e raccordi della viabilità primaria che rappresentano invalicabili separatori fisici

realizzati nel corso del tempo, in assenza di una efficace pianificazione del sistema degli insediamenti e della

mobilità, per soddisfare esigenze di collegamento puntuali che di volta in volta si presentavano. Anche la

rete su ferro, pur significativa per estensione, non costituisce attualmente una efficiente alternativa

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all’automobile finendo per rappresentare anch’essa un ulteriore elemento di confinamento di alcune aree

abitate.

Procedendo da nord verso sud, il territorio comunale è lambito dalla Ex Ss 87 Nc, è poi attraversato dalla

provinciale Nuova Cantariello e dalla autostrada A1 le quali, mediante articolati sistemi dirampe e

bretelle si innestano dapprima sulla Sp 1 “Circumvallazione Esterna di Napoli”, che attraversa il territorio

in direzione est-ovest, e quindi, più a sud, sul Ramo Capodichino dell’A1 che conduce alla Tangenziale di

Napoli. Per quanto riguarda le linee ferroviarie, Casoria, attraversata dalla linea Napoli-Roma via Caserta

di FS e da una linea della Circumvesuviana, è servita dalla stazione Casoria-Afragola dove fermano solo

i treni regionali FS diretti a Caserta e dalla stazione Volla (al confine con il comune omonimo) lungo la linea

per Baiano della Circumvesuviana.

I contenuti del Piano Generale del Traffico Urbano

Nel gennaio 2001 è stata prodotta dalla società incaricata (Consorzio Arianna) la relazione di sintesi

aggiornata del Piano Generale del Traffico Urbano per il Comune di Casoria adottato nel luglio successivo.

La relazione osserva come il reticolo della viabilità locale si sia sviluppato a partire da una rete viaria a

carattere prevalentemente agricolo, con l’eccezione delle vie consolari, che ha portato alla saldatura dei

centri abitati e successivamente alla saturazione delle aree agricole intercluse, attraverso la realizzazione di

ulteriori interventi di edilizia abitativa, senza alcuna possibilità di adeguamento della rete viaria alle crescenti

esigenze del traffico locale. Nella suddetta relazione le principali problematiche riscontrate sono così

riportate:

insufficienza della rete viaria urbana completamente "avviluppata" da un tessuto urbano

sviluppatosi in maniera caotica e disordinata;

insufficienza dell’offerta di sosta, rappresentata esclusivamente dalla possibilità di parcheggiare

lungo la maggior parte delle strade che costituiscono la già insufficiente rete viaria;

concentrazione di una serie di funzioni e di poli attrattori nell'ambito del centro storico di Casoria;

insufficienza del sistema di trasporto pubblico sia urbano sia extraurbano che determina un utilizzo

prevalente dell' autovettura privata sia per gli spostamenti interni sia per quelli verso l'esterno;

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insufficienza della segnaletica e completa assenza di un sistema di regolazione della circolazione

veicolare.

Gli interventi previsti per affrontare tali problematiche sono stati quindi suddivisi in interventi a breve

termine e interventi a medio-lungo termine.

I provvedimenti a breve termine riguardano:

limitazione al traffico veicolare nel centro urbano;

sistema di controllo semaforico;

individuazione di aree di parcheggio (fuori strada);

realizzazione di tronchi stradali;

segnaletica di indirizzamento.

Gli interventi a medio-lungo termine consistono essenzialmente nella realizzazione di opere viarie a sostegno

della realizzazione dei poli di riequilibrio urbano e si traducono in:

realizzazione di un'arteria di scorrimento parallela alla ferrovia, sul lato nord della stessa. Tale

infrastruttura consentirà di shuntare il traffico di attraversamento di Casoria in direzione Nord-Sud,

convogliandolo verso la nuova viabilità del Cantariello attraverso l'ampliamento del

cavalcaferrovia esistente (già previsto negli interventi infrastrutturali di breve periodo);

realizzazione di uno svincolo sulla viabilità Casoria Centro-Arpino, in corrispondenza del TerminaI

autostradale, e viabilità anulare di collegamento al parcheggio di interscambio ed alla stazione

ferroviaria.

Infine, per il trasporto pubblico su gomma, si prevedono modifiche al percorso di 6 autolinee esistenti.

Attualmente il piano sta in una fase di revisione generale ad opera dei competenti uffici comunali.

Il contesto socio- economico

Il contesto sociale

La popolazione residente per classi di età

In relazione alla popolazione residente, per classi di età, si osserva che dal 2001 al 2007, si è verificata una

contrazione, in termini di incidenza percentuale, delle classi di popolazione con meno di 40 anni ed una

crescita invece di quelle dai 40 anni in poi.

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Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.

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In particolare la popolazione dai 5 ai 14 anni, che corrisponde parzialmente agli individui in età per la scuola

dell’obbligo, passa da una incidenza percentuale nel 2001 del 14,46% ad una nel 2007 del 13,04%, con la

perdita di oltre un punto percentuale. Quella dai 65 anni in poi passa, invece, da una incidenza del 9,17%, nel

2001, ad una dell’11,06%, nel 2007, con un incremento di circa due punti percentuali, stessa cosa per la

popolazione dai 75 anni in poi che passa dal 3,13% al 4,06% con un aumento di circa un punto percentuale.

Tab. 1 – Popolazione per classi d’età al 2001, 2002 e 2007 – Valori assoluti e percentuali

L’evoluzione del modello familiare

L’evoluzione dei nuclei familiari è da tempo caratterizzata, in maniera più o meno accentuata nelle diverse

parti del paese, da una tendenza a:

• la diminuzione sia dei nuclei familiari numerosi, sia della dimensione media degli stessi;

• l’aumento dei nuclei minimi (singoli, singoli provenienti da famiglie disgregate, figli adulti che

costituiscono nucleo proprio);

• l’accrescimento dei nuclei familiari con anziani e di anziani.

Ciò comporta, a parità di residenti, una crescita del numero dei nuclei familiari e, dunque, del fabbisogno di

abitazioni, solo in parte compensata da:

• l’aumento delle convivenze (coppia giovane con coppia anziana - anziani con minori);

• il prolungarsi della permanenza in casa dei figli maggiori pure del tutto autonomi.

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Parimenti si osserva un’evoluzione delle abitudini e delle caratteristiche del lavoro:

• un aumento del lavoro in casa,

• un aumento delle attività di tempo libero anche all’interno della stessa abitazione (incontro con amici,

hobby, cura del corpo, ecc.),

• un aumento della mobilità e del pendolarismo.

La famiglia sta quindi attraversando, da diversi decenni, un profondo processo di cambiamento dei suoi tratti

fondamentali che, oltre a modificarne struttura e confini, rivisita i ruoli che i suoi membri rivestono nelle

diverse fasi della vita ed i rapporti che questi intrattengono tra loro attraverso le reti di socializzazione.

In particolare, al 2001, l’andamento della percentuale di famiglie per numero di componenti è simile sia in

Italia che a Casoria ed è crescente, fino alla classe che presenta la percentuale maggiore, e decrescente per le

successive, la differenza sostanziale consiste nel fatto che per Casoria la classe che presenta la percentuale

maggiore di famiglie è ancora quella di 4 componenti, pari al 29,06% del totale, mentre in Italia è quella di 2

componenti, con una percentuale pari al 27,08% del totale. Altro elemento che rende più manifesta la

differenza è che mentre in Italia le famiglie con 1 e 2 componenti rappresentano da sole oltre il 50% delle

famiglie, a Casoria, per superarlo, occorre aggiungervi anche quelle con 3 componenti. Rispetto al numero di

componenti per famiglia mentre in Italia si è ormai a 2,61 componenti, a Casoria si è ancora a 3,39, anche se

l’andamento nel tempo di questa variabile sembra tendere verso il dato medio nazionale. Infatti la crescita

della popolazione residente, registrata dal 1961 al 2001 a Casoria, presenta un incremento mediamente più

basso di quello registrato dal numero delle famiglie, il che comporta un decremento progressivo del numero

medio di componenti per famiglia

Il grado di istruzione della popolazione residente

Per quanto concerne il grado di istruzione della popolazione residente da 6 anni in poi si ha, al censimento

del 2001, il quadro seguente, relativo al Comune di Casoria e, per confronto, alla Provincia di Napoli ed

all’intera regione Campania.

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Dati elaborati a partire dal censimento anno 2001

Il primo dato che è possibile evidenziare è che la percentuale del numero di laureati sul totale della

popolazione da sei anni in poi a Casoria è pari a circa la metà di quella registrata a livello provinciale e

regionale, 0,04% contro lo 0,07%, mentre quella del numero di diplomati è pressoché identica, 0,23% contro

lo 0,24%. La differenza di cui sopra è compensata dai gradi di istruzione più bassi, infatti coloro che sono

dotati di licenza media inferiore o di licenza elementare rappresentano a Casoria rispettivamente il 35% ed il

25%, contro il 31% ed il 24% a livello provinciale ed il 31% ed il 23% a livello regionale

Minore è la percentuale degli alfabeti privi di titolo di studio e quella degli analfabeti nel Comune di Casoria

e nella Provincia di Napoli rispetto all’intera Regione, rispettivamente l’11% ed il 2% contro il 12% ed il

3%. Altro indice significativo può essere quello di possesso di un titolo di studio per fasce di età.

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In questo caso si osserva che l’indice di non conseguimento della scuola dell’obbligo, relativo alla

popolazione da 15 a 52 anni, è maggiore per il Comune di Casoria, 18,17, leggermente minore per la

Provincia di Napoli, 18,08, ed abbastanza più basso per l’intera Regione, 15,29, che presenta, pertanto la

situazione più favorevole. Casoria presenta una situazione più negativa, rispetto alla Provincia ed alla

Regione.

Dai dati analizzati emerge pertanto che è necessario avviare azioni atte a contrastare il fenomeno della

dispersione e dell’abbandono scolastico, con particolare attenzione alle fasce di età infantile.

Il tessuto imprenditoriale

Nell’analisi del settore economico del Comune di Casoria, ci si è limitati a confrontare fra loro i dati del

Censimento del 1991, di quello intermedio del 1996 e di quello del 2001, al fine di stimare quale è la linea di

tendenza media dei settori economico- produttivo. Dal confronto si deduce, per il Comune di Casoria, una

situazione pressoché stazionaria, in termini di addetti, fra il 1991 ed il 2001 ed una crescita del numero delle

unità locali, il che comporta, ovviamente, una riduzione in termini di dimensione media delle unità locali e,

quindi, una loro minore capacità in termini di concorrenza. Le unità locali passano dalle 2988 del 1991 alle

3652 del 2001 con un incremento nel decennio del 22,22%, mentre gli addetti restano sostanzialmente

stabili, passando dagli 11609 del 1991 agli 11618 del 2001, con un incremento irrisorio di appena lo 0,08%.

Questo comporta, come detto, una riduzione della dimensione media delle unità locali in termini di addetti

che passano da 3,89 addetti del 1991 a 3,18 del 2001. La situazione si presenta con andamenti simili sia per

quanto riguarda il comparto produttivo, sia per quanto riguarda quello terziario, non mostrando segni

evidenti di potenziamento dell’uno rispetto all’altro.

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Decrescono, infatti, in termini sia di unità locali, sia di addetti, da un lato l’“industria del legno e dei prodotti

in legno”, -32,98% e -27,88% rispettivamente, e la “produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e

acqua”, -66,67% e -73,53%, e, dall’altro, il “commercio ingrosso e dettaglio; riparazione di auto, moto e

beni personali”, -1,27% e -16,98%, e gli “alberghi e ristoranti”, 6,40% e -35,61%.

Un andamento mediamente negativo dell’economia campana continua anche in questi ultimi anni dal 2006

ad oggi e riguarda anche l’area di Casoria in cui l’industria non sembra avere condizioni idonee per una

ripresa ed il comparto della grande distribuzione commerciale comincia anch’esso a dare segnali di crisi

dopo l’eccessiva crescita di questi anni.

In particolare si rileva che le attività manifatturiere e le attività commerciali sono le sezioni economiche che

più di altre sostengono l’economia di Casoria, rispettivamente con il 24,29% ed il 26,72%, seguite dalle

costruzioni e dall’istruzione, rispettivamente con il 10,84% ed il 10,33%. Nel complesso queste attività

rappresentano ben il 72,18% degli addetti.

Di seguito sono riportati i settori produttivi trainanti nell’economia locale:

la produzione di metallo e la fabbricazione di prodotti in metallo,

la fabbricazione di macchine elettriche ed apparecchiature elettriche ed ottiche,

la fabbricazione di mezzi di trasporto,

le industrie conciarie e la fabbricazione di prodotti in cuoio, pelle e similari,

la fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi.

Il contesto occupazionale

Gli occupati

Secondo le recenti stime effettuate partendo dall’elaborazione dei dati censuari del 2001, su un totale di

81762 abitanti, 19651, pari al 24,03%, risultano occupati. Questi sono ripartiti, fra le diverse sezioni di

attività economica. I maggiori livelli occupazionali sono relativi alle attività manifatturiere, che

rappresentano ben il 22,61% delle attività totali. Seguono il commercio all'ingrosso ed al dettaglio,

riparazione di autoveicoli, motocicli e di beni personali e per la casa con il 15,74%; la pubblica

amministrazione, difesa e assicurazione con l’11,64%; le costruzioni con l’8,58%; l’istruzione con l’8,13%; i

trasporti, magazzinaggio, e comunicazioni con il 6,92%; la sanità e altri servizi sociali con il 6,84%; le

rimanenti attività ammontano nel complesso al 19,52%. Dal confronto dei valori percentuali fra il dato

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comunale e quello nazionale, risulta che il settore della pubblica amministrazione, difesa e assicurazione

supera il dato nazionale del 3,62%, seguito da trasporti, magazzinaggio, e comunicazioni con il 2,26%. Il più

alto valore negativo (-3,36%) corrisponde all’ agricoltura, caccia e silvicoltura.

La percentuale degli imprenditori e dei liberi professionisti sul totale degli occupati a Casoria è sensibilmente

più bassa rispetto al livello nazionale in tutti e tre i settori di attività economica. La stessa cosa vale per i

lavoratori in proprio in agricoltura mentre è sempre maggiore la percentuale dei dipendenti e di coloro che

sono in altra posizione subordinata.

La questione ambientale

Il problema dei rifiuti

L’amministrazione comunale ha attribuito una grande importanza strategica alla raccolta differenziata, tant’è

che, nella fase acuta dell’emergenza rifiuti, si è cercato di predisporre un servizio di raccolta integrata

calibrato sulle necessità dell’utenza.

Esso, effettuato dalla Società Casoria Ambiente S.p.A. (100% Comune di Casoria), prevede la divisione del

territorio comunale in dieci zone.

Nelle prime sei è utilizzato un sistema di raccolta misto: l’indifferenziato viene depositato tutti i giorni nei

cassonetti stradali, il multimateriale (plastica, lattine e banda stagnata) e la carta vengono depositati nei

pressi dell’ingresso degli stabili una volta alla settimana.

Nelle restanti quattro zone è, invece, utilizzato un sistema di raccolta porta a porta: le diverse frazioni

(indifferenziato, umido, multimateriale e carta) vengono depositate nei pressi degli stabili nei giorni e negli

orari stabiliti dal calendario di raccolta.

Per tutte le zone, il vetro viene depositato nelle campane stradali e i RUP nei contenitori dislocati nei pressi

delle farmacie e delle rivendite di tabacchi.

Per lo smaltimento degli ingombranti è in funzione un numero telefonico presso il quale è possibile prenotare

il ritiro, che viene effettuato gratuitamente.

Le utenze commerciali usufruiscono del servizio con le stesse modalità e lo stesso calendario delle utenze

domestiche della zona di appartenenza.

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A tutte le utenze commerciali é fornito anche un servizio aggiuntivo di raccolta dei cartoni che, nei giorni

feriali, possono essere lasciati aperti, piegati e legati nei pressi del negozio dopo l’orario di chiusura

dell’attività.

Oltre al servizio base, le utenze commerciali usufruiscono di un servizio personalizzato che varia secondo le

quantità e la tipologia di rifiuti prodotti.

Ad esempio, ai servizi di ristorazione è stato fornito un bidoncino carrellato in cui accumulare la parte umida

dei rifiuti, ai supermercati un roll container in cui deporre ordinatamente grandi quantità di cartoni, ai bar

bidoncini carrellati per la raccolta del vetro e del multimateriale.

I grandi produttori di rifiuti possono chiedere al Soggetto Gestore l’erogazione di servizi aggiuntivi

personalizzati alle loro particolari esigenze.

Il suddetto modello di raccolta, effettuato a far data dal 01/07/08, ha fatto si che la Città di Casoria

conseguisse percentuali sempre crescenti di raccolta differenziata e che allo stato si attestano sul 30 % circa.

Nel corso del 2009, al fine di migliorare i risultati conseguiti, è n/s intenzione estendere la raccolta della

frazione organica con il sistema del porta a porta a circa ulteriori 9000 nuclei familiari; il servizio sarà rivolto

ai quartieri periferici della città, caratterizzati dalla presenza di piccoli edifici (mono e bi familiari), e

contestualmente sarà avviata la sperimentazione presso i grandi parchi chiusi.

Ulteriori aspetti che dovrebbero contribuire a migliorare la percentuale di raccolta differenziata sono

rappresentati dal potenziamento del servizio di raccolta delle pile esauste, dei farmaci scaduti e degli abiti

dismessi e dall’implementazione del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE) e

degli inerti.

Per ciò che concerne l’impiantistica di supporto abbiamo individuato due aree, alle vie Lufrano e Calvanese,

sulle quali realizzare due isole ecologiche; per la prima abbiamo ottenuto un finanziamento da parte della

Provincia di Napoli per 420.000,00 € circa in corso di definizione, per la seconda è nostra intenzione

finanziarla con i fondi del PIU EUROPA.

In conclusione siamo conviti che potenziando l’attuale servizio, implementando la raccolta di nuove frazione

e realizzando l’impiantistica di supporto, possiamo incrementare la % di raccolta differenziata di ulteriori 10

punti percentuali.

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L'uso razionale e la conservazione dell'energia

L'amministrazione di Casoria, sensibile alla tematica energetica e interessata (oltre che obbligata per legge)

al risparmio energetico, stante l'ingente spesa sostenuta ogni anno per l'acquisto delle fonti primarie di

energia (elettrica, gas, carburanti per autotrazione), sta mettendo in atto azioni, interventi e procedure la cui

finalità è la promozione dell'uso razionale e la conservazione dell'energia.

Nel quadro di trasferimento di responsabilità dal governo centrale alle strutture locali, gli EELL hanno anche

l’obbligo di regolare l’uso dell’energia e promuovere lo sviluppo di fonti rinnovabili nei loro territori. Il

Comune sostiene pertanto anche l’attività di sensibilizzazione e orientamento della popolazione verso un uso

razionale dell’energia.

Le principali attività di intervento finalizzate alle politiche di cui sopra sono:

Ottimizzazione delle forniture negli edifici gestiti dall'ente: analisi dei documenti contrattuali e

contabili delle varie forniture energetiche con verifica dei parametri contrattuali, l'esistenza di

eventuali penali e discordanze rispetto ai dati in letteratura.

Interventi gestionali: sulla base dell'osservazione diretta della modalità dei consumi, il Comune

metterà in atto dapprima una serie di interventi di tipo gestionale, che non richiedono particolari

costi di investimento e riguardano le modalità di utilizzo delle apparecchiature e degli impianti

esistenti.

Progetti ad hoc: in occasione del rifacimento di impianti, di edifici o parti di edifici, vengono

predisposti progetti che propongano soluzioni adeguate all'evoluzione delle tecnologie e tengano

conto dei risultati ottenuti dall'analisi dei consumi di energia, con particolare riferimento allo

sviluppo delle fonti di energia rinnovabile.

Sensibilizzazione della popolazione: attraverso opportune campagne pubblicitarie, concorsi,

campagne di distribuzione di apparecchiature per il risparmio energetico, si promuove la cultura

dell'uso razionale dell'energia nella popolazione, in genere partendo dalla scuola, intesa come

“fabbrica” delle nuove generazioni e quindi il nucleo centrale sul quale puntare per diffondere una

cultura di sostenibilità energetica e ambientale.

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Resoconto: i risultati conseguiti attraverso le azioni svolte e i relativi benefici economici vengono

resi noti ai vari interessati nel loro sviluppo; la verifica del risultato finale conseguito andrà

evidenziata sia agli operatori che alla direzione per incentivare la diffusione delle buone pratiche e

per dimostrare la validità della politica energetica all'interno della struttura.

Sicurezza e legalità

Le città sono contesti locali in cui si scaricano emergenze di dimensione globale. Esse sono sottoposte

all’onda d’urto delle illegalità, delle devianze, delle micro e macro-delinquenze, e sembrerebbe che facciano

fatica a dare risposte adeguate, in termini di prevenzione e di contrasto, alla domanda di sicurezza dei

cittadini.

Eppure il rapporto tra cittadini e comuni è ancora saldo: essi rappresentano l’istituzione in cui si ripone la

maggiore fiducia. Ed è una fiducia che ha prodotto, d’altro canto, una costante crescita di aspettative nei

confronti delle amministrazioni locali e dei sindaci, chiamati in causa su ogni problema di vita quotidiana,

anche in ambiti estranei alla sfera delle responsabilità formali e dei poteri effettivi di un’amministrazione

locale. In questo quadro è facile spiegare perché i comuni sono stati progressivamente chiamati, “dal basso”

e con forza, a fronteggiare il problema dell’insicurezza urbana.

Un’insicurezza dai contorni difficili da perimetrare, che non riguarda solo i reati e l’ordine pubblico, ma è

conseguenza di grandi mutamenti sociali (l’aumento di persone che vivono da sole, l’allentamento dei legami

di vicinato, l’incontro con culture “diverse” provocato dalle migrazioni), incide sulla vita quotidiana di

ciascuno, è alimentata da un quadro complessivo di paure e incertezze sul futuro (la precarietà lavorativa,

l’instabilità economica e familiare, ..).

Secondo il rapporto del CENSIS, l’andamento della criminalità negli ultimi anni mostra una crescita dei reati

denunciati che, nella Regione è del 20,2% (dai 190.878 reati del 2001 ai 229.375 del 2006), comunque

inferiore alla media nazionale che è del 28,1% . Nella provincia di Napoli si registra un aumento della

criminalità per una percentuale pari al 18,0%.

Il rapporto affronta anche il tema rilevante della percezione della sicurezza, esaminando i risultati

dell’indagine su 2.000 cittadini campani. L’analisi evidenzia uno spaccato a livello regionale con dati che

sono altamente influenzati dal luogo di residenza. Infatti, se la popolazione della Campania nel suo insieme

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si presenta divisa tra un 46% che giudica la propria area di residenza molto (4,2%) o abbastanza (41,8%)

sicura e il 53,1% che, invece, la ritiene molto (14,0%) o abbastanza (39,1%) insicura; analizzando le risposte

sulla base della provincia di residenza la percentuale di quelli che ritengono di vivere in un contesto sicuro

risiedono nella provincia di Salerno, ove il dato sale al 73,0%.

Sono ritenute inoltre importanti la riqualificazione e il potenziamento della fruibilità dei luoghi pubblici

(spazi giochi o sportivi per bambini, arredi, panchine,..) (8,3%) e progetti integrati di riqualificazione diretti a

specifiche aree della città (quartieri, caseggiati, stazioni, piazze, parchi pubblici, edifici abbandonati) (7,3%).

Altre riflessioni concernenti le esigenze della Città e le sue problematiche scaturiscono dal confronto diretto

e costante con la cittadinanza, confronto reso possibile dall’istituzione dei così detti “comitati di quartiere”,

rappresentanze cittadine per ciascun quartiere della città che si fanno portavoce delle esigenze e delle

problematiche riscontrate dai residenti. Con ricorrenza periodica i comitati si riuniscono e invitano le autorità

comunali a officiarne gli incontri; in questa sede i comitati espongono considerazioni e proposte di cui il

Comune terrà conto in fase di ricerca di soluzioni governative efficaci ed efficienti.

Il ricorso a questa forma di dialogo ha riscosso un grande successo in entrambe le parti coinvolte: da un lato,

la popolazione riscontra un impegno concreto da parte dell’amministrazione nella ricerca di soluzioni che

soddisfino le esigenze espresse; dall’altro quest’ultima aumenta il grado di fiducia nei propri confronti.

Per quanto concerne la riqualificazione urbana e il contrasto al degrado, gli interventi più richiesti dai

cittadini sono prevalentemente:

Riqualificazione e potenziamento della fruibilità dei luoghi pubblici (spazi giochi o sportivi per i

bambini, arredi, panchine..);

Progetti integrati di riqualificazione diretti a specifiche aree della città (quartieri, caseggiati, stazioni,

piazze, parchi pubblici);

Potenziamento, illuminazione e fruizione degli spazi pubblici.

Fra le varie cose, si rintraccia anche la videosorveglianza (che è andata per la maggiore in molti comuni), la

creazione di punti di ritrovo di anziani e giovani per impegnarli in attività sociali e ambientali.

La pianificazione sovracomunale di riferimento

I principali piani che riguardano il Comune di Casoria sono:

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il “Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico” (P.S.A.I.), adottato dal Comitato Istituzionale

dell'Autorità di Bacino del Sarno in data 10/04/2002;

il “Piano Territoriale Regionale” (P.T.R.), adottato con la Delibera della Giunta Regionale n. 1956

del 30/11/2006, pubblicata sul BURC del 10/01/2007;

il “Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale” (P.T.C.P.), ancora in fase di redazione, di cui

una prima versione è stata adottata dal Consiglio Provinciale con la Delibera n. 109 del luglio 2003 e

del quale è stato recentemente redatto un nuovo preliminare, approvato dalla Giunta Provinciale con

la Delibera n. 445 del 5 luglio 2006.

Il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico

Il Comune di Casoria ricade nel bacino nord-occidentale, che si estende per circa 1500 kmq, comprende ben

127 comuni, per un totale di circa 3 milioni di abitanti, e risulta essere costituito dai seguenti bacini

idrografici:

Regi Lagni

Campi Flegrei

Volla;

Bacini delle Isole Ischia e Procida

Il territorio si estende su di una vasta area regionale che gravita intorno ai golfi di Napoli e Pozzuoli ed è

delimitata ad ovest dal litorale domizio fino al confine con il Bacino Nazionale Liri – Garigliano- Volturno e

si protende verso est nell’area casertana, rientrando nel tenimento della provincia di Napoli ove include parte

del Nolano fino alle falde settentrionali del Vesuvio.

A nord comprende le are prossime a tratto terminale del fiume Volturno; a sud ovest si sviluppano i bacini

dei regi lagni del lago patria e quello dell’alveo dei Camaldoli

A sud fino al mare il territorio comprende l’area vulcanica dei Campi Flegrei, che si affaccia sul golfo di

Pozzuoli; al largo di quest’ultimo si trovano le isole di Procida e di Ischia anch’esse di competenza

dell’Autorità di Bacino nord occidentale della Campania.

Nella zona orientale ricadono il bacino dei Regi Lagni, i torrenti vesuviani e la piana di Volla. Quest’ultima

costituisce la valle del fiume Sebeto originariamente paludosa e trasformata, in seguito, da interventi

antropici di bonifica, in zona agricola fertile.

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Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.

35

Il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico è stato adottato con delibera del Comitato Istituzionale n. 11 del

10/5/2002.

Il Comune di Casoria non è interessato da aree con rischio frane ma presenta situazioni particolari dal punto

di vista del rischio idrogeologico in località Arpino a confine con Volla. In particolare è presente un’unica

area a rischio moderato R1 a confine con Volla. In questa zona, a norma del comma 1 dell’art. 30 delle

norme tecniche, “I nuovi interventi, le nuove opere e le nuove azioni per le quali non è previsto lo studio di

compatibilità idraulica o idrogeologica … non devono incrementare uno dei fattori che concorrono alla

definizione del grado di rischio determinando il superamento della soglia del rischio accettabile (R2)”.

Il PTR ed il PTCP

La pianificazione territoriale intesa come quadro generale di riferimento delle politiche pubbliche del

territorio è un elemento da cui non si può prescindere quando si elabora un DOS che ha come obiettivo

l’individuazione di linee di sviluppo strategico a partire dall’analisi dello stato di fatto. In questo contesto si

intende di seguito“ricostruire” il ruolo e le funzioni che il comune di Casoria ed il suo hinterland assumono

nelle analisi e nelle strategie proposte dai documenti di pianificazione/programmazione sovralocali, con lo

scopo di individuare gli indirizzi sovracomunali immaginati per il territorio di Casoria e la sua area vasta,

consentendo al governo locale di confrontare e coordinare le proprie ipotesi di sviluppo con le indicazioni

regionali e/o provinciali. Si è ritenuto utile analizzare a tal fine:

- il Piano territoriale Regionale (PTR)

- il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP)

Sia per il PTR che per il PTCP si propone un sintetico inquadramento generale che tenga conto del percorso

di formazione dei Piani (PTR e PTCP) e dei contenuti generali per contestualizzare la natura dei piani

rispetto al grado di vicolo che essi esprimono, ma anche per sottolineare l’eventuale grado di condivisione

che la loro formazione ha messo in campo. I Sottoparagrafi sono poi dedicati a ricostruire le analisi e le

proposte relative a Casoria ed al sistema territoriale di cui fa parte.

IL PIANO TERRITORIALE REGIONALE ( PTR )

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Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.

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In attuazione della legge regionale 16/2004, la Regione Campania nella seduta di Consiglio Regionale del

16 settembre 2008 approva il Piano Territoriale Regionale (PTR).

Il documento di piano definisce e specifica, in conformità all’articolo 13 della legge regionale n.

16/2004, i criteri, gli indirizzi e i contenuti strategici della pianificazione territoriale regionale e

costituisce il quadro territoriale di riferimento per la pianificazione territoriale provinciale e la

pianificazione urbanistica comunale nonché dei piani di settore di cui alla legge regionale n. 16/2004.

Il PTR rappresenta il quadro di riferimento unitario per tutti i livelli della pianificazione territoriale

regionale ed è assunto quale documento di base per la territorializzazione della programmazione socio-

economica regionale nonché per le linee strategiche economiche adottate dal Documento Strategico

Regionale (DSR) e dagli altri documenti di programmazione dei fondi comunitari.

Il PTR inoltre fornisce il quadro di coerenza per disciplinare nei PTCP i settori di pianificazione di cui

alla legge regionale n. 16/2004, al fine di consentire alle Province di promuovere, secondo le modalità

stabilite dall'articolo 20, della stessa legge, le intese con amministrazioni pubbliche ed organi competenti.

Nell’interpretazione della struttura territoriale della Campania, il P:T:R:, attraverso i Quadri territoriali

individua gli Ambienti Insediativi ed i Sistemi Territoriali di Sviluppo. In particolare nel Secondo Quadro

territoriale di riferimento il P.T.R. individua gli “Ambienti Insediativi” (ambiti “macro”) che vengono

proposti al confronto con Province ed altri Enti locali per inquadrare in modo sufficientemente articolato gli

assetti territoriali della regione”, affidando alla pianificazione provinciale la definizione degli assetti

insediativi, riservando a sé i compiti di proposta di visioni di guida per il futuro, e l’individuazione di temi

che pongono questioni di coordinamento interprovinciale da affrontare e risolvere secondo procedure di co-

pianificazione.

Nel terzo Quadro Territoriale di Riferimento inoltre vengono individuati i “Sistemi Territoriali di sviluppo”,

con funzione “non di vincolo, ma di orientamento per la formulazione di strategie in coerenza con il

carattere proprio del PTR, inteso come piano in itinere soggetto a continue implementazioni”, ed altresì che

i Sistemi Territoriali di Sviluppo diventano la trama di base sulla quale costruire i processi di co-

pianificazione”, nonché “possono costituire una significativa opportunità per la Regione Campania di

affrontare la prossima programmazione dei fondi comunitari 2007/2013 in un quadro di pianificazione

unitario, frutto di un processo di concertazione ormai radicato nelle norme e nelle prassi regionali.

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CASORIA NEL PTR

Il Comune di Casoria ricade:

nell’Ambiente Insediativo n. 1 “Piana Campana”;

nel Sistema Territoriale di Sviluppo E2, “Napoli Nord”, appartenente all’insieme E dei sistemi

denominati “a dominante urbano-industriale”, unitamente ai Comuni di Arzano, Casandrino,

Casavatore, Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano, Melito di Napoli e Sant’Antimo.

nel Campo Territoriale Complesso n. 3 “Direttrice Nord Napoli Caserta”.

Ambiente Insediativo n. 1

Per quanto concerne questo ambiente il PTR, pur rilevando che la situazione, specie sulla costa, si presenta

in gran parte compromessa, per eccesso di edificazione, nel contempo sottolinea il permanere di un sistema

di aree naturali fortemente interrelato, come parte della rete ecologica regionale, di aree ad uso agricolo, di

alto valore economico, di tratti liberi da edificazione lungo la costa e di numerosi manufatti industriali

dismessi o in via di dismissione che costituiscono, in particolare, un fattore di “potenziale recupero di

condizioni di vivibilità e riqualificazione nelle aree più compromesse”. Quest’ultimo fattore si presenta,

anche nel caso di Casoria, come un fattore strategico per la riqualificazione di un territorio pressoché tutto

urbanizzato in cui le aree che mantengono un connotato agricolo sono ormai solo aree marginali.

Il PTR individua fra le tipologie di rischio presenti in quest’ambito quelle legate “alla pericolosità e

all’inquinamento degli insediamenti industriali” che riguarda anche il Comune di Casoria che presenta

diversi siti inquinati o potenzialmente inquinati. Altro rischio sottolineato per quest’ambito dal P.T.R.,

presente anche a Casoria, è quello idrogeologico legato all’inquinamento delle falde acquifere, come pure

quello legato alla fratturazione ed ai crolli parziali di banchi di tufo ed al collassamento di cavità sotterranee

in essi scavate. Dalla descrizione delle problematiche emergono, poi, le indicazioni sugli obiettivi da

perseguire secondo una “visione guida per il futuro” che si articolano nei seguenti punti:

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l’organizzazione policentrica del territorio;

la riqualificazione e la messa a norma delle città soprattutto incrementando la dotazione

quantitativa e qualitativa delle attrezzature;

Sistema Territoriale di Sviluppo E2 Napoli Nord

Il sistema è situato a nord di Napoli e comprende i comuni di Casoria, Arzano, Casandrino, Casavatore,

Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano, Melito di Napoli e Sant’Antimo.

I principali indirizzi dettati dal PTR per questo sistema sono i seguenti:

difesa della biodiversità ;

valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio;

recupero aree dismesse e in via di dismissione;

rischio da attività estrattiva;

settore turistico.

Tutti questi indirizzi riguardano il Comune di Casoria in particolare per quanto concerne la conservazione

del residuo territorio agricolo e della sua biodiversità, la valorizzazione del patrimonio culturale dopo le

alterazioni e le compromissioni degli anni precedenti, il recupero delle aree dismesse ed in via di dismissione

per il ristabilimento di condizioni di vivibilità e per la riqualificazione del tessuto urbano, la riduzione

del rischio legato alla fatturazione e ai crolli parziali di banchi di tufo ed al collassamento delle cavità

sotterranee in essi scavate specie nel centro urbano.

Campo Territoriale Complesso n. 3 – Direttrice Nord Napoli Caserta

Il PTR individua nel territorio regionale “ambiti prioritari di intervento, interessati da criticità per effetto di

processi di infrastrutturazione funzionale ed ambientale particolarmente densi”, definiti Campi Territoriali

Complessi, che “possono essere definiti come punti caldi del territorio regionale”. Il Comune di Casoria

ricade nel Campo Territoriale Complesso denominato “Direttrice Nord Napoli Caserta” che rappresenta “il

core dell’area metropolitana di Napoli ed è caratterizzata da una molteplicità di interventi infrastrutturali

che ne rappresentano una dorsale costituita da elementi lineari e da polarità attrattive di livello

territoriale”. In esso gli interventi principali riguardano la Strada Statale 87, i siti potenzialmente

contaminati, la stazione TAV di Afragola e la metropolitana regionale.

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IL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE

Il “Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale” (P.T.C.P.) ha avuto una storia lunga e laboriosa, una

prima versione è stata adottata con la Delibera del Consiglio Provinciale n. 109 del luglio 2003, cui non ha

fatto seguito né l’esame delle osservazioni, né la definitiva approvazione.

Successivamente, a seguito dell’entrata in vigore della Legge Regionale n. 16/2004, la Giunta Provinciale ha

disposto, con il proprio atto n. 344 del 17 marzo 2005, la sua elaborazione, al fine di provvedere

all’adeguamento dello stesso agli obiettivi ed alle prescrizioni introdotte dalla nuova normativa regionale.

Infine con la Deliberazione n. 1091 del 17 dicembre 2007, la Giunta Provinciale ha approvato la Proposta

definitiva del PTCP, così come redatta dalla Direzione PTCP – Piani di Settore – Progetti Speciali, sulla base

dei contributi dei diversi consulenti coordinati dal prof. Roberto Gambino.

Il P.T.C.P. sottolinea il ruolo trainante di Nola e Casoria per quanto concerne il settore del commercio

all’ingrosso e al dettaglio e la scarsa ed insufficiente dotazione di servizi dell’area a nord di Napoli,

stretta fra i comuni di Giugliano e Pozzuoli da un lato, di Casoria, Afragola e Caivano dall’altro. Inoltre il

P.T.C.P. annovera, fra i centri urbani immersi in una periferia continua e totalmente urbanizzata, che

si estende intorno a Napoli, anche il Comune di Casoria. Periferia nella quale, negli anni più recenti, si

sono localizzati grandi centri commerciali (Ipercoop, Ikea, ecc.) che spesso assumono essi stessi la valenza

di centri, a danno dell’identità e riconoscibilità degli stessi centri storici.

CASORIA NEL PTCP

Il P.T.C.P. individua, nel comune di Casoria “aree di consolidamento urbanistico e di riqualificazione

ambientale” costituite da “tessuti urbani di recente formazione caratterizzati da diversi gradi di densità e da

differenti morfologie e qualità delle componenti”. Queste possono essere caratterizzate o dalla presenza

esclusiva della funzione residenziale, o dalla “presenza di attrezzature collettive e/o attività terziarie private

non coerentemente relazionate ai tessuti residenziali” esistenti, o “dalla commistione disordinata di sedi

produttive industriali/artigianali e funzioni residenziali”, o, infine, consistere in “aree produttive di interesse

prevalentemente locale adiacenti o prossime ai tessuti urbani” disciplinate dall’art. 52 delle N.T.A.. Questa

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varietà di situazioni ha richiesto, in fase di redazione del P.U.C., un approfondimento analitico finalizzato,

soprattutto, all’identificazione dei diversi casi, articolandoli in sottozone, finalizzando le trasformazioni

al soddisfacimento dei fabbisogni della popolazione residente” e “configurando interventi di

ristrutturazione urbanistica e di completamento come occasione per segnarne e qualificarne l’assetto”. In

particolare il P.T.C.P. individua, fra i poli specialistici per attività produttive di rilievo provinciale o sovra

comunale, il polo integrato di Casoria-Afragola, come polo consolidato “per funzioni miste produttive,

logistiche e del commercio”

IL PIANO ASI

Il Piano Regolatore Territoriale dell’Area di Sviluppo Industriale della Provincia di Napoli è stato approvato

con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri il 14 ottobre 1968. Esso individuava sette agglomerati

ubicati, all’epoca, in aree con caratteristiche ancora agricole. Il Piano dell’Agglomerato di Casoria- Arzano-

Frattamaggiore è stato oggetto di diverse varianti, la prima fu adottata con Deliberazione n. 144 del 5/4/1977

del Comitato Direttivo del Consorzio A.S.I. di Napoli ed approvata con Decreto del Presidente della Giunta

Regionale n. 9 del 16/5/1979, la seconda fu adottata con Deliberazione n. 213 del 14/7/1992 del Comitato

Direttivo del Consorzio A.S.I. di Napoli ed approvata con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n.

54/26 del 30/5/1995, mentre l’ultima, in ordine di tempo, è stata adottata con delibera del Commissario

Straordinario n. 343 del 18/7/2001, con controdeduzioni alle osservazioni approvate con Delibera del

Commissario Straordinario n. 434 dell’1/8/2002 ed adeguamento alle prescrizioni in sede Conferenza dei

Servizi per conclusione procedimento ex 10 L.R. n. 16/1998. Il Piano riguarda una piccola porzione del

territorio di Casoria a confine con Arzano.

LA PIANIFICAZIONE COMUNALE DI RIFERIMENTO

Il PRG vigente

Il Piano è stato elaborato intorno agli anni 70 – 80, e già da subito non è stato un piano “congruo” al

territorio. La risposta del territorio al piano è stato uno sviluppo incontrollato e illegale dell’edilizia

residenziale, in quanto il piano non prevede alcune forma di incremento delle residenze, prevedendo di

contro solo lo sviluppo di aree commerciali ed industriali, oggi luoghi in gran parte dismessi. Analogamente

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il piano non conteneva nessuna misura di salvaguardia degli insediamenti storici, portando di conseguenza ad

alterazione delle tipologie e morfologie edilizie che gli insediamenti presentavano.

Le varianti degli anni 80 contenevano norme di contenimento dell’edilizia residenziale finalizzata a non

consentire l’ulteriore alterazione del territorio, con possibilità di edificazione destinate alle funzioni direttive

e produttive. L’alterazione è avvenuta a seguito dei condoni del 1985 e del 1991 e quando le amministrazioni

succedutesi negli anni 90 hanno consentito un minimo di urbanizzazioni primarie e secondarie in un

territorio sconvolto dalla crisi industriale. Negli anni 90 le concessioni edilizie per “uffici” si sono

trasformate in nuove ed abusive residenze per le omissioni nei controlli evidenziate, in ultimo, nella seduta di

C.C. del 2/07/09.

Il Piano Urbanistico Comunale in corso di elaborazione

Casoria vive condizioni prossime alla saturazione localizzativa e necessita interventi di trasformazione

strutturale del territorio al fine di conseguire il riequilibrio insediativo e produttivo, il recupero delle risorse

culturali e ambientali, il rafforzamento della produzione di servizi, la costruzione dell’identità dei luoghi

urbani.

Il PUC persegue l’obiettivo di fondo di strutturare logiche di sviluppo orientate a trasformare Casoria da

zona periferica di Napoli ad una vera e propria “Città Media” con azioni di rilancio delle attività per la

produzione di beni e servizi all’interno delle quali deve essere riservato un ruolo privilegiato alle attività di

ricerca e sperimentazione in settori tecnologicamente avanzati.

Il luogo dell’azione progettuale è un territorio “edificato” sostanzialmente abusivamente a partire dai due

piccoli nuclei storici di Casoria centro e Arpino e che ha visto il centro storico vivere un progressivo degrado

dovuto all‘incuria e alla mancanza di ogni forma di tutela.

Si è reso necessario, pertanto, un atteggiamento progettuale di approfondita analisi e ricognizione

dell’esistente per configurare azioni dirette al riequilibrio tra popolazione e servizi e al rafforzamento della

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struttura produttiva, trasferendo dalla città di Napoli a Casoria funzioni terziarie superiori da ospitare nelle

aree della dismissione delle vecchie industrie.

Si può dire in sintesi che il “nocciolo duro” del PUC è un “guardare alla città” per comprenderne il suo

aspetto fisico, economico e sociale non più osservato da 15 anni, riflettere sugli spazi di potenziale sviluppo

sostenibile e procedere ad una generale “riqualificazione” della città nell’accezione più vasta di azione

sinergica “passato-presente-futuro”.

Si da, pertanto, valore prioritario alle azioni dirette a riordinare le parti frammentate di cui essa è composta e

a potenziare la dotazione di attrezzature di rango delle “città medie”, all’innalzamento degli standard della

qualità dell’ambiente urbano e della sua fruizione da parte della comunità, alla riqualificazione e

potenziamento della sistema della mobilità interna al territorio, all’intervento conservativo dell’edificato

dalle origini fino alla prima metà del XX secolo, alla conservazione del vasto tessuto di edilizia “povera”,

rappresentato dalle case rurali a corte, al

recupero delle sue parti consolidate, alla dotazione di servizi e di aree verdi, senza intaccare ulteriori aree

libere, tutelando in questa maniera la risorsa suolo, sempre più scarsa e delicata, in contiguità ad azioni e

politiche di sviluppo condivise da enti pubblici e privati, che convergano su obiettivi e strategie da

perseguire.

L’individuazione e la definizione delle zone di piano è passata attraverso l’esame di tutti gli aspetti

analizzati. Inizialmente la selezione delle diverse zone è scaturita soprattutto dal patrimonio informativo

disponibile e dall’analisi dello stato di fatto, successivamente l’attenzione è stata incentrata sulla necessità di

dotare il territorio comunale degli spazi pubblici e per le attrezzature pubbliche di interesse generale

occorrenti, infine sono state operate alcune scelte limitate con l’obiettivo di evitare l’impegno di ulteriori

quote di suolo, di salvaguardare i paesaggi antropici storici e/o consolidati e di tutelare le residue aree

agricole.

I Piani di settore di livello comunale

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Il Piano di Distribuzione dei Carburanti (P.D.C.)

Redatto tenendo conto del P.R.G. vigente, risalente agli anni ’80, e della cartografia numerica edita nell’anno

2000. Il piano individua planimetricamente 13 impianti di distribuzione carburante esistenti e, sulla base

delle prescrizioni e delle indicazioni dell’art. 19 della L.R. n. 27/1994, individua 9 impianti da delocalizzare,

1 impianto da modificare in termini distributivi, al fine di eliminarne l’interferenza con i flussi di traffico, e 3

impianti localizzati in modo idoneo.

Il Piano all’art. 2 non consente la allocazione di impianti di distribuzione carburanti nelle aree destinate a

standard, mentre ne consente la localizzazione in tutte le altre zone, nel rispetto delle leggi vigenti in materia

e delle loro successive modifiche ed integrazioni.

Il Piano Urbano del Traffico (P.U.T.)

Redatto dal Consorzio Arianna e consegnato nel gennaio 2001. La finalità di detto piano è quello di

migliorare la mobilità di persone e merci in ambito urbano utilizzando le risorse esistenti (infrastrutture,

sistemi e mezzi di trasporto). Ciò nonostante il piano propone la realizzazione di alcune opere ed interventi

che pur esulando dai compiti di un piano di questo tipo potrebbero avere un effetto positivo sulle condizioni

della mobilità di Casoria. In Particolare il piano prevede alcuni interventi infrastrutturali di breve periodo

consistenti in due aree parcheggio, in un parcheggio multipiano, nell’apertura all’esercizio dell’asse

Cantariello per consentire ai flussi fra la Circumvallazione Esterna ed Afragola di evitare l’attraversamento

del centro abitato di Casoria, l’adeguamento di via Brancaccio, di via Pagano e del cavalcavia ferrovia, la

realizzazione di un’asse viario di collegamento tra via Brindisi e la SS 87 “Sannitica”, l’adeguamento

dell’accesso di via Padre Ludovico da Casoria verso via Nuova Padre Ludovico da Casoria e la

risistemazione dell’incrocio via Padula – via Calvanese I° Trav. Michelangelo. Oltre a questi interventi il

P.U.T. indica alcuni interventi a medio termine inerenti sia l’assetto e l’uso del territorio, sia la rete al fine di

migliorare le condizioni del traffico modificando la distribuzione della domanda di spostamenti ed

integrando l’offerta.

Queste misure riguardano:

la decompressione del centro storico riducendo, al suo interno, la presenza di funzioni terziarie che ne

determinano la congestione, e la creazione di un polo di riequilibrio urbano centrato sul nodo di interscambio

della Stazione FS di Casoria ed il recupero delle aree dismesse dell’A.D.S. e della Rhodiatoce che dovrebbe

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accogliere parte delle funzioni terziarie presenti attualmente nel Centro Storico oltre a servizi di livello

superiore;

la realizzazione di un Terminal autostradale come polo di interscambio gomma-ferro costituito dalla nuova

stazione, in adiacenza ad esso, prevista dall’Accordo Quadro tra Regione Campania, Ministero dei Trasporti,

FS e TAV, da un terminal di bus e da un parcheggio di interscambio, collegato con l’areoporto di Capodichio

ed integrato ad un polo alberghiero;

La realizzazione di uno svincolo sulla viabilità Casoria centro - Arpino

Il Piano di Zonizzazione Acustica P.Z.A.

Deliberazione consiliare n. 49 del 25/07/2002, ad oggetto: “Piano di Zonizzazione Acustica del territorio del

Comune di Casoria (legge 447/1995, deliberazione di G.R. nn. 613/1995, 8758/1995, 6956/2000) presa

d’atto della G.C. e proposta di approvazione del Consiglio Comunale”

Il piano è stato definito in relazione alle caratteristiche del contesto urbano rilevanti,

area ex Resia, costituita da un'area dismessa oggetto un Piano di d'Insediamenti Produttivi ( P.I.P.) la cui

superficie è pari a 92703,50 mq

area ex Rhodiatoce ed ex Tubi Bonna, si tratta di due aree dismesse, inserite nel tessuto urbano

consolidato, che secondo il P.R.G. vigente hanno destinazione urbanistica di zona G - terziario-commerciale.

Secondo il P.Z.A. l'area potrebbe ricadere nella Classe III (aree di tipo misto) o nella classe IV (aree di

intensa attività umana), se risulterà predominante la destinazione ad attività produttive, per cui è stata

classificata come area di transizione III-IV. Il P.U.C. prevede, invece, sull’area dell’ex Rhodiatoce la

realizzazione di un polo universitario e culturale, mentre sull’area dell’ex Tubi Bonna, di circa 43369,29

mq, è operante un Piano di Lottizzazione con destinazione commerciale.

area Calcobit, l'area ubicata nei pressi dell'asse territoriale di collegamento della Circumvallazione esterna

ad oggi ospita - a seguito di un Accordo di Programma per la delocalizzazione del complesso industriale

ritenuto insalubre - un complesso multifunzionale per intrattenimento e tempo libero, in cui è previsto tra

l’altro la realizzazione di 11 sale cinematografiche.

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area P.E.E.P. Casoria centro, si tratta di un comparto urbano a destinazione residenziale per il quale sono

in atto le procedure relative ad un programma di riqualificazione urbana finalizzato alla realizzazione di

infrastrutture pubbliche.

area Ovulo, l'area è situata al centro di un sistema di infrastrutture autostradali ed è completamente

inedificata. E’ stata autorizzata la realizzazione di di un’opera che affianca alle funzioni terziarie usuali

(commerciali ricettive direzionali) un centro di intrattenimento e cura della persona, nonché un centro socio-

culturale dotato di biblioteca/mediateca e servizi di interesse collettivo prevedendo tra l’altro di collegarlo

all’adiacente frazione di Arpino attraverso un “sottopasso” ed al resto del territorio comunale mediante una

pista ciclabile;

area ex A.d.S., il complesso industriale dismesso dell'ex A.d.S. è stato riattivato per la produzione

industriale di tondini di acciaio per l'edilizia;

L. 26/02

1. delibera di Consiglio Comunale n. 11 del 29/03/04 approvazione “Programma di Valorizzazione”;

2. approvazione con DGRC 2303/07 “richiesta di inserimento elenco centri censiti” – elaborati

approvati con delibera di G.C. 264/04;

3. catalogazione del patrimonio immobiliare di interesse storico-artistico ed ambientale, approvata con

delibere di Giunta Comunale nn. 265/04 e 97/05.

1.2 ANALISI S.W.O.T.: PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DEL SISTEMA URBANO

Obiettivo dell’analisi SWOT formulata è quello di definire le opportunità di sviluppo dell’area di riferimento

puntando sulla valorizzazione dei punti di forza e sul contenimento dei punti di debolezza alla luce del

quadro di opportunità e rischi derivanti dalla congiuntura esterna.

La lettura incrociata dei fattori individuati, consente di evidenziare i principali elementi, interni ed esterni al

contesto di analisi, in grado di influenzare il successo del programma di riferimento e di supportare

l’impostazione di una strategia coerente rispetto al contesto dell’intervento.

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Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.

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Punti di Forza/Punti di debolezza - Minacce/Opportunità

Punti di Forza Punti di Debolezza

La città è ben collegata alle principali arterie di viabilità sovracomunale.

Territorio fortemente compromesso dalle infrastrutture viarie sovracomunali che lo attraversano.

Posizione geografica favorevole, agevole accessibilità e contiguità alla città di Napoli.

Limitatamente alle aree dismesse, elevato inquinamento superficiale e delle falde in genere, con diffuso inquinamento e degrado ambientale. degrado generalizzato dell’ambiente urbano.

Grandi ambiti dimessi situati in posizione strategica rispetto al territorio comunale e del sistema territoriale di riferimento.

Forte congestione del traffico all’interno della città, difficoltà nella mobilità veicolare. Assenza di un piano parcheggi e scarse aree di sosta a servizio della città.

Qualità e dinamicità del tessuto produttivo.

Presenza di numerose attività economico produttive

Difficoltà di sviluppo di funzioni urbane avanzate legate all’ambito della ricerca e dell’innovazione. Riconversione produttiva. Assenza di spazi e attrezzature a servizio della collettività, con particolare riguardo alla popolazione giovane e infantile.

Presenza di edifici ad elevata qualità storico architettonica.

Degrado del centro storico e delle aree urbanizzate ad esso adiacenti, con particolare riguardo ai quartieri nati abusivamente in adiacenza al centro storico.

Persistono ancora testimonianze legate alla passata presenza nella città di uomini illustri e beati che ne hanno segnato la vita.

Depauperamento delle funzioni urbane tipiche e perdita delle connotazioni identitarie dei centri storici

Avviate politiche di riqualificazione della città con destinazioni d’uso sostenibili.

Forte abusivismo edilizio con elevata discontinuità del tessuto urbano e scarsa qualità edilizia e del complesso reticolo di strade senza alcuna qualità urbana. Presenza di un’elevata commistione tra le funzioni della città.

Possibile inattività per inadeguatezza delle competenze.

Avviati dall’amministrazione comunale, programmi di riqualificazione di ambiti dismessi interni al tessuto urbano.

Scarsa identità urbana e insensibilità ambientale

Diffuso disordine edilizio e frammentazione degli spazi di aggregazione.

Sviluppate le forme di associazionismo e partecipazione dei cittadini alla vita della città.

Forte presenza di immigrati e popolazioni Rom Scarsa istruzione con carenze significative di

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L’Amministrazione incontra mensilmente i comitati di quartiere.

specializzazione e di abbandono scolastico.

Elevato livello di disoccupazione di lunga durata.

Alta presenza di criminalità organizzata, microcriminalità, dovuta essenzialmente alla vicinanza alle aree sensibili dell’hinterland napoletano.

Opportunità Minacce

Presenza di forti investimenti in ambito commerciale da parte di privati

Rischio sismico e vulcanico Rischio idro –geologico e problema relativo allo smaltimento dei rifiuti.

Comune capofila del Piano di Zona per i servizi socio –assistenziali – Ambito N6, Napoli.

Presenza di attraversamenti ferroviari e viari che creano spaccature interne al territorio isolando quartieri della città. Elevato consumo del suolo dovuto alla crescita incontrollata del patrimonio edilizio abitativo.

Condivisione di risorse all’interno dell’Ambito Territoriale di riferimento

Mancanza di integrazione sociale. Assenza di politiche di concertazione sovracomunali

PIU’ EUROPA, Programmazione 2007/2013, Fondi della Politica di Coesione, Fondi Fas, etc.

Possibili speculazioni edilizie

1.3 CONCLUSIONE DELL’ANALISI DI CONTESTO

La Rigenerazione Urbana: per favorire il recupero di una nuova identità urbana e sociale.

La rigenerazione urbana rappresenta una risposta efficace ai fenomeni di degrado e di esclusione sociale.

L’adeguamento infrastrutturale del territorio comunale, infatti, attuato attraverso un insieme articolato di

interventi sul patrimonio pubblico e privato degradato, sulla viabilità, su sistemi innovativi a tutela della

sicurezza urbana, sulla realizzazione di centri di aggregazione, è destinato non solo a migliorare le

infrastrutture, ma a favorire soprattutto la vivibilità, rivitalizzando le funzioni di alcuni servizi esistenti e

attivandone di nuovi.

Il Piano di rigenerazione si rileva, allo stesso tempo, quale leva di attrazione per investimenti ed interventi

sia da parte di privati che di partnership pubblico – private.

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48

Obiettivo: Costruire ed attuare un piano di rigenerazione urbana in grado di risolvere i maggiori

vincoli della vivibilità urbana, al fine restituire una maggiore e nuova visibilità ed identità urbana al

contesto di riferimento.

Le azioni:

4-a) Recupero del patrimonio pubblico degradato, con particolare riguardo alla definizione di poli

funzionali collegati e miglioramento della viabilità;

4-b) Restituire un ordine urbano ed una nuova identità alla città attraverso la definizione di una matrice

di luoghi primari ed assi viari di riqualificazione urbana;

4-c) Adeguamento funzionale delle strutture a disposizione della cittadinanza e realizzazione di nuovi

centri di aggregazione polifunzionali.

4-d) Rafforzamento dei livelli di sicurezza, implementazione di politiche ambientali, di inclusione

sociale con particolare riguardo alle giovani generazioni e promozione della crescita culturale.

Come si evince dall’analisi riportata, il contesto urbano e sociale della Città risulta ancora fortemente

degradato.

Sintetizzando gli aspetti fondamentali messi in luce dall’analisi precedente si può affermare che:

a. dal punto di vista ambientale il territorio è fortemente compromesso dal perdurare di una

condizione di degrado;

b. dal punto di vista urbano la Città presenta forti discontinuità nel tessuto urbano dovute

essenzialmente:

alla presenza di ambiti industriali dismessi interni al tessuto urbano;

alla scarsa qualità urbana;

alla assoluta mancanza di luoghi aggregativi e di qualità;

L’analisi socio economica condotta ha suggerito diversi scenari di sviluppo. L’amministrazione comunale

ritiene che affinché si verifichi la possibilità che il quadro evolva verso la rimozione definitiva degli ostacoli

allo sviluppo, sia importante, avviare il processo di sviluppo della città, che nel medio lungo periodo

consiste nell’attuare il programma PIU EUROPA, che prevede la realizzazione di un Piano di Rigenerazione

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49

Urbana attraverso la realizzazione di azioni integrate di riorganizzazione e rifunzionalizzazione degli spazi

urbani e di adeguamento funzionale della viabilità urbana, al fine di migliorare l’attrattività e la competitività

del territorio.

L’ambito urbano in cui si propone l’intervento di rigenerazione è un ambito complesso, caratterizzato dalla

presenza di luoghi dismessi.

Rigenerare questo territorio, in ottemperanza a quanto il Programma stabilisce e la città stessa si

propone, significa promuovere “mutamenti visibili”.

Recuperare parti degradate e senza identità della città, migliorando al contempo la viabilità di accesso e il

senso di sicurezza insito negli interventi che si intendono attuare, al fine di restituire alla città nuovi e

rinnovati spazi atti ad accogliere funzioni utili alla cittadinanza.

La rigenerazione in termini urbanistici deve consentire di innescare una rigenerazione allo stesso tempo

culturale e sociale, riportando a nuova dignità ed innalzando al titolo di “funzione” parti al momento

dequalificanti del territorio cittadino.

Sono infatti materiali e immateriali gli elementi che compongono la “domanda di qualità” da parte dei

cittadini. In risposta a questo, i “luoghi” oggetto dell’intervento, rigenerati in maniera da ospitare piazze,

verde, luoghi di svago (auditorium, biblioteche, impianti sportivi, etc.) diventano gli elementi attorno a cui

ruotano gran parte delle attività sociali della città e si creano occasioni di incontro e confronto tra le persone

e tra i gruppi, favorendo la generazione di reti interpersonali in grado di contribuire ad alleviare i fenomeni di

esclusione sociale.

La valorizzazione di questa zona diventa un patrimonio comune, percepito dai cittadini nella sua

rilevanza per la qualità della vita e quindi rispettato e difeso stimolando al superamento dei “requisiti

minimi di civiltà” ed al rispetto del territorio.

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50

CAPITOLO 2

2.1 PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELL’AREA ED INDIVIDUAZIONE DELLE RELATIVE

PROBLEMATICHE SOCIO-ECONOMICHE

Premessa

Casoria si presenta come una città senza identità, con problemi di disoccupazione gravi, con una

speculazione sul territorio che ha raggiunto livelli esorbitanti ad opera di pochi soggetti, con problemi di

sicurezza per i cittadini, di viabilità e di degrado ambientale.

Il vero punto di forza è la collocazione territoriale a ridosso di tutte le infrastrutture relative alla

mobilità di persone e merci nel contesto metropolitano di riferimento.

La collocazione strategica è la principale caratteristica che rende appetibile il territorio e che può

generare, se utilmente utilizzato, il recupero della vivibilità, sviluppo ed occupazione.

La crescita disordinata degli ultimi anni ha portato a dividere il territorio della città in 3 tronconi

fisicamente definiti:

1) una prima area può essere individuata, con la parte nord in cui la caratteristica saliente è costituita

dalla forte presenza di abusivismo in modo spontaneo. Tale zona comprende anche il centro storico.

In questo perimetro il recupero della vivibilità è l’obiettivo centrale e deve essere raggiunto

attraverso uno sforzo che consenta di riportare adeguati livelli di urbanizzazione, di benessere

ambientale e di sicurezza.

2) Una seconda zona che si potrebbe definire ad alto potenziale commerciale ed in genere produttivo, la

quale costituisce ad oggi un confuso agglomerato di superfici produttive (inteso in senso ampio

anche come aree commerciali) di medie e grandi dimensioni senza un disegno organico. Quest’area è

in grado di attirare ancora consistenti investimenti che possono costituire un volano per la città a

condizione che il loro uso abbia un disegno organico in modo da costituire una vera e propria

cittadella produttiva e del tempo libero.

3) Una ulteriore zona Cittadella – Arpino.

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51

Alla luce di quanto sopra descritto risulta che la seconda zona presenta caratteristiche atte ad

attribuirle una vocazione ben specifica data dalla presenza di aree commerciali e realtà produttive che

rendono già di per sé la zona fortemente attrattiva per ulteriori investitori. Tale attrattività è ulteriormente

rafforzata dalla sua localizzazione in quanto ben servita dalla principali arterie di comunicazione sia

intercomunali sia interregionali.

La zona nord, che si è sviluppata in modo non organico e senza un disegno urbano, non presenta una

propria identità e distintività urbana, sebbene inglobi al suo interno il centro storico della città. Tale zona

infatti, cresciuta sull’abusivismo edilizio e dunque sulle esigenze individuali, manca delle funzioni collettive

che restituiscono ai cittadini il “senso di luogo”. In molti casi pur essendovi attrezzature collettive le stesse

non sono “ordinate” e sistematizzate nel disegno della città.

Il PIU pertanto diventa strategico per attuare un programma di rigenerazione urbana che, partendo da

una riqualificazione urbana che miri a dotare questa zona di attrezzature e funzioni, inneschi un processo di

rivitalizzazione economica in un’area che allo stato attuale non presenta particolari attrattività.

In tale contesto di sviluppo la Cittadella di Arpino, si configura identificabile tipologicamente come

quartiere “residenziale”.

In base al punto 3 della Sintesi degli orientamenti strategici regionali del 3 giugno 2008 le autorità

locali devono prevedere una specifica area di intervento che abbia determinate caratteristiche. Data la

limitazione territoriale si è scelta la zona nord, potendo le altre zone, seppure in un contesto di sviluppo

comune, attrarre investimenti privati.

L’individuazione della zona nord della città scaturisce dalla necessità di rigenerare luoghi che seppur

poco attrattivi per i grossi investimenti dei privati – che ovviamente sono più interessati dalle aree industriali

parzialmente o completamente dismesse interne al tessuto - per la tipologia e le testimonianze storiche sono

propulsori del processo di rigenerazione urbanistica ed economica della città di Casoria. Infatti si è convinti

che attraverso la riqualificazione dei contesti storici si possa implementare lo sviluppo delle piccole e medie

attività economiche più vicine e fattibili per i cittadini di Casoria.

Il programma di riqualificazione e di rigenerazione economico-sociale del centro storico, è

inquadrato nel PUC in via di approvazione, quale “Zona Omogenea A” e zone circostanti.

Oggi la città storica evidenzia trend allarmanti:

riduzione della popolazione ed invecchiamento di quella che rimane,

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52

abbandono di una parte del patrimonio edilizio,

terziarizzazione e successivo decadimento della attività commerciali.

Tutto ciò è riconducibile principalmente all’abbassamento qualitativo dell’ambiente fisico e

all’insufficienza di quei servizi capaci di trattenere la popolazione giovane che produce e vivifica. E’

necessario arrestare questo processo involutivo in atto, che sfocia in fenomeni sempre più accentuati di

degrado socio-economico, quali povertà e disoccupazione, aspetti questi che sono particolarmente presenti

nell’area oggetto dell’intervento.

Ci si auspica che attraverso il programma di rigenerazione Piu Europa Città di Casoria e ad

attraverso un piano di sviluppo complessivo che l’amministrazione sta ponendo in essere si possa avere una

sorta di “effetto domino” che si riversi sull’intera città.

Per ottenere risultati di effettiva rigenerazione sociale e rivitalizzazione economica, senza

smantellamento dei valori sociali intrinseci, è necessario porsi anche in stretta relazione funzionale con le

aree tangenti il centro storico.

Nella zona sussistono tutte le condizioni negative necessarie ad avviare un piano di sviluppo, infatti

si riscontra:

un elevato consumo di suolo e la scarsa presenza di aree a verde destinate ai cittadini;

la carenze di servizi ed infrastrutture destinate alla collettività, con particolare riguardo a quelli per

l’infanzia;

il depauperamento delle funzioni urbane tipiche e la perdita delle connotazioni identitarie dei centri

storici, nonché difficoltà di sviluppo di funzioni urbane avanzate (terziarie, quaternarie), legate

all’ambito della ricerca e dell’innovazione;

scarsa vitalità economica;

alto livello di disoccupazione di lunga durata, con riguardo soprattutto alla componente giovanile e

femminile;

basso livello di istruzione, carenze significative di specializzazione e di abbandono scolastico;

esigenza specifica di riconversione produttiva e relativa bonifica ambientale, a seguito della presenza

di molti ambiti in parte o del tutto dismessi;

elevato tasso di criminalità e microcriminalità.

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53

2.1.1 L’AMBITO D’INTERVENTO

L’ambito urbano in cui si propone l’intervento di rigenerazione urbana individua un’area della città,

caratterizzata da un tessuto edilizio piuttosto compatto, contraddistinto da una parte dal tessuto urbano

assimilabile all’antico centro storico, a questo intorno agli anni ‘60-’70, si sono aggregati quartieri la cui

qualità edilizia è piuttosto scarsa, con consistenti fenomeni di degrado, essendo stati edificati quasi

completamente attraverso abusi edilizi.

L’area prescelta costituisce, per la rilevante presenza di elementi storico-architettonici, il

fulcro dell’identità cittadina e al tempo stesso rappresenta una delle zone con maggiore capacità di

condizionare la trasformazione della città in quanto radice storico-culturale oltre che impianto

morfologicamente generatore dell’attuale assetto urbano. Essa è piuttosto ampia, il suo baricentro può

considerarsi Piazza Cirillo, intorno alla quale è ancora possibile identificare - seppur molto compromesso -

l’antico tessuto edilizio.

Nel Puc, è stata individuata nel tessuto urbano una zona classificabile come zona “A”,

corrispondente con l’area definita dalle antiche piazze della città:

Piazza Benedetto XV;

Piazza Cirillo – Piazza Trieste e Trento;

Piazza S.Croce;

L’area bersaglio è inoltre costituita da alcuni quartieri: Stella, Duca d’Aosta e Nazario Sauro, nati

essenzialmente senza alcuna pianificazione e/o disegno urbano, essa è quindi caratterizzata anche da enormi

“vuoti” urbani – industriali, commerciali, in parte e/o completamente dismessi - che creano enormi

spaccature interne al territorio e ne denunciano un passato industrializzato oggi riconvertito in commercio.

Altre infrastrutture inficiano l’area, in particolare essa è tagliata in due dalla Ferrovia dello Stato, la linea

Napoli-Roma via Caserta.

2.1.2 PROBLEMATICHE SOCIO - ECONOMICHE DELL’AREA D’INTERVENTO

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54

Nell’area obiettivo si rileva scarsa presenza di attrezzature collettive per il tempo libero, la cultura e connesse

a servizi sociali di base. Questi fattori di pressione sociale hanno delle ricadute in termini di sicurezza e

legalità, alimentando fenomeni di devianza verso la criminalità soprattutto delle fasce più giovani.

Altrettanto deficitaria si presenta la situazione ambientale sia per la limitata estensione degli spazi verdi sia

per l’incidenza dei principali fattori d’inquinamento atmosferico dovuti alla congestione del traffico ed alla

promiscuità delle funzioni.

INDICATORE U.M. VALORE

ATTUALE*STANDARD

LEGGE 14/82 Area obiettivo e Situazione demografica

Superficie interessata kmq -

abitanti interessati dal programmaQuota della popolazione di età > 65

Num -

Quota della popolazione di età < 14

% -

Attrezzature scolastiche (scuola dell’obbligo)

Mq 83.200

Posti asili nido per 1.000 abitanti Num

Bambini (0-3 anni) fruitori dei servizi per l’infanzia (asili nido)

Num

Superficie destinata ai servizi per l’infanzia

Mq

Infrastrutture/servizi sociali

Attrezzature d’interesse comune Mq 41.600

Biblioteche dedicate alle fasce d’età inferiore ai 15 anni

Mq

Verde attrezzato e sport Mq 166.400

Anziani in assistenza domiciliare Num

Mobilità

Grado medio di assorbimento orario della capacità della rete di trasporto privata(tasso di congestione)

%

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Parcheggi d’intercambio/ a rotazione oraria

Mq

Disagio economico

Soggetti ammessi a reddito di cittadinanza

Num

Disoccupati su popolazione attiva

%

Ambiente

Raccolta differenziata %

Produzione di rifiuti solidi urbani procapite

kg

Fonti: PUC, dati ISTAT

DALLA “DESCRIZIONE” ALLA “TEMATIZZAZIONE” DEGLI INTERVENTI PREVISTI NEL

PIU.

Nella logica della descrizione e dell’analisi è già contenuta, in fieri, un’idea di progetto, un’ipotesi di

trasformazione, che punta a identificare i caratteri dell’area oggetto di intervento e a potenziarne il senso,

nell’ambito di una più complessiva ipotesi di riqualificazione della città .

E’ difficile leggere, nell’evidente disordine edilizio che la affligge, le tracce della struttura urbana

originaria: le parti storiche più riconoscibili sono segnate da una perdita di senso urbano che non può essere

arrestata solo con i pur meritori interventi tesi ad arginare il degrado fisico degli edifici o degli spazi vuoti

che le compongono. Gli spazi centrali tradizionali, la “piazza”, il “corso”, non riescono a reggere

l’evoluzione dell’uso della città che soprattutto le più giovani generazioni richiedono.

L’idea strategica di fondo alla base del programma di rigenerazione urbana tende alla

miglioramento della vivibilità dei cittadini ed alla rivitalizzazione economica delle aree centrali

attraverso la ridefinizione del centro storico ed il recupero della percezione dei luoghi della città, la

cui valorizzazione diviene strategica in un’ottica di riscatto culturale dell’identità della città, dove il

concetto di identità deve essere esteso anche al mondo economico-produttivo.

Questo si traduce in:

1. infrastrutturazione e miglioramento ambientale (il recupero dei luoghi centrali: illuminazione,

miglioramento della circolazione pedonale e nuova accessibilità, riqualificazione degli edifici anche

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attraverso la ricerca dei materiali più consoni all’ambiente, nuove attrezzature al servizio del

cittadino, piccole aree a verde attrezzato);

2. implementazione della vocazione industriale-commerciale della città legata al contesto territoriale di

riferimento, intesa però come il luogo della promozione di imprese di qualità, efficaci ed efficienti e

capaci di competere e confrontarsi con i mercati nazionali ed internazionali;

3. miglioramento della governance e della qualità della vita dei cittadini attraverso il potenziamento dei

servizi al cittadino, politiche di sicurezza urbana e di ordine pubblico, di inclusione sociale e rispetto

della legalità;

Si tratta di operazioni di varia natura, che possono diversamente comprendere:

nuova illuminazione, più consona ai luoghi anche predisponendo un piano dell’illuminazione;

predisposizione di nuovi luoghi urbani di partecipazione sociale (piazzette, slarghi, centri di

aggregazione);

ridestinazione funzionale di immobili, anche prevedendo il cambio di destinazione d’uso per

favorire l’inserimento di attività di eccellenza (recupero di edifici di proprietà pubblica e/o privata,

come centri polivalenti con funzioni di tipo ricreativo-culturali, volti anche alla promozione

dell’associazionismo) - Museo dell’Arte Contemporanea;

servizi per gli abitanti (possibilità di predisporre dei servizi comuni per gli abitanti, quali ad esempio

un asilo nido o una scuola materna);

ristrutturazione ed adeguamento di spazi funzionali della città al servizio delle imprese per

promuovere una vocazione industriale e commerciale di qualità. (l’area del mercato vicino alla

stazione delle FFSS, attrezzata con servizi innovativi per ospitare fiere ed eventi).

In particolare si prevede il coinvolgimento di privati nel programma di riqualificazione dei luoghi del centro

storico, il coinvolgimento di piccoli artigiani e commercianti del centro storico può divenire il presupposto

affinchè essi vengono coinvolti in un percorso di istituzione di un Centro Commerciale Naturale e

promuovere un’identità economica –commerciale di qualità.

Il recupero dei luoghi centrali

Il percorso di rigenerazione si sviluppa partendo da piazza Benedetto XV, si percorre quindi via San

Rocco, via San Sebastiano, Via Gioacchino D’Anna, per giungere a piazza Cirillo. Su di essa prospettano gli

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edifici del Municipio. Attualmente la piazza non ha una buona qualità urbana, per cui l’intervento che si

intende attuare consiste nella riqualificazione della piazza e degli edifici comunali, la cui funzione sarà

delocalizzata nell’ex macello comunale anch’esso oggetto dell’intervento.

La delocalizzazione degli uffici comunali consentirà di destinare parte della struttura che attualmente li

ospita, a biblioteca multimediale - nella moderna accezione del termine - in cui concentrare risorse in grado

di evolvere il tessuto culturale della città attraverso le innumerevoli possibilità offerte in questo senso dai

recentissimi mezzi di informatizzazione. Nella biblioteca si accederà all’informazione di comunità di

supporto alla vita pubblica e sociale del cittadino in generale, informazione amplificata dal frequente

collegamento con altri punti informativi quali gli sportelli per le relazioni con il cittadino fino ai servizi di

accesso alla documentazione di fonte pubblica legata all’e- government.

Analogamente nella biblioteca trovano collocazione ideale gli sportelli informagiovani , informadonna, di

mediazione culturale, in grado di sviluppare al meglio i servizi informativi e di orientamento mirati alle

fasce più deboli. Per gli immigrati in particolare, oltre agli scaffali interculturali, si possono attivare

iniziative sia culturali che formative, finalizzate all’uso della biblioteca come luogo di incontro tra culture o

di apprendimento linguistico, infine di assistenza informativa. In particolare nella biblioteca potrà trovare

luogo anche un servizio di “Job and Coffee”, un luogo destinato all’orientamento al lavoro, incontro tra

domanda e offerta di lavoro e promozione dell’attività di impresa.

L’intervento prevede quindi l’eliminazione delle superfetazioni addossate alla parete laterale della

chiesa di Santa Maria delle Grazie, sono prevalentemente strutture fatiscenti, impropriamente destinate a

piccole attività commerciali. L’intervento consta nel liberare il prospetto della chiesa, spostando le attività in

alcuni locali opportunamente realizzati un una piccola area adiacente.

Il percorso prosegue quindi verso piazza Santa Croce adiacente la piazza Cirillo per giungere a via

Nuova Padre Ludovico, in cui a intervento attuato l’amministrazione ne prevede una parziale chiusura al

traffico veicolare, su questa via si trovano gli edifici legati alla vita dei beati Padre Ludovico da Casoria e

Suor Maria Luigia Velotti.

Analogamente la riqualificazione di via S.Croce partendo da piazza Santa Croce, consente di

valorizzare alcuni degli edifici più interessanti di architettura civile che caratterizzano la città di Casoria, da

Palazzo Marcello Rossi, al Palazzo Valentino Rossi.

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Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.

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L’intervento si pone inoltre in continuità con un processo di riqualificazione urbana già avviata

dall’Ente e che riguarda:

Largo San Mauro su cui insiste la Basilica del Santo Patrono, che al suo interno custodisce la

Cappella dei Nobili;

Via Padre Ludovico;

Via Marco Rocco dove si affacciano i palazzi storici di Rocco di Torrepadula;

Via Nicola Rocco, Via S. Benedetto, ove prospetta la chiesa del santo omonimo

Corso Umberto.

Si prevede inoltre il coinvolgimento dei privati affinché attraverso un programma di integrato di

valorizzazione possano partecipare riqualificando le facciate e/o le parti comuni degli edifici che prospettano

sulle vie riqualificate dal programma Più Europa. Analogamente si pensa di prevedere forme di incentivi per

lo sviluppo di piccole attività artigianali l’apertura di nuovi esercizi di vicinato ai piani terranei, più consono

al contesto urbano.

Il percorso individuato sostiene e riammaglia altri contesti urbani che si andranno a definire con il

programma PIU Europa Città di Casoria.

Una particolare attenzione è stata rivolta agli antichi edifici che caratterizzano il centro della città.

Molti di questi edifici sono ancora di proprietà privata, e l’intento è promuovere una manifestazione

d’interesse allo scopo di procedere all’acquisizione del monumento, che opportunamente restaurato possa

divenire la sede del Museo d’Arte Contemporanea - attualmente ospitato nei locali interrati dell’Istituto

Comprensivo Palizzi – via Duca D’Aosta- seguendo ormai l’attenzione già consolidata che la città pone nei

confronti dell’arte contemporanea. Allo stesso tempo si intende destinare una parte residua di tali edifici.

Nel programma di rigenerazione urbana in corso di elaborazione, questo intervento si può considerare

simbolico rispetto al percorso che si è inteso tracciare, basato sulla necessità di recuperare una passata

identità, ormai diluita nella speculazione edilizia avvenuta negli anni passati, ma implementare anche nuove

identità e processi di sviluppo basati sui nuovi valori, quali: la legalità, il rispetto delle regole, il

miglioramento della sicurezza, il rispetto dei luoghi, la qualità ambientale, lo sviluppo economico

competitivo e concertativo.

Il Polo Amministrativo

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Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.

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Quest’ambito è ubicato sul prosieguo di piazza Benedetto XV, denominata via Macello, ove è ubicato

l’edificio dismesso dell’ex macello comunale. La nuova edificazione della Torre Direzionale, consentirà di

accorpare tutti gli uffici comunali attualmente dislocati sul territorio. La presenza nella stessa zona del

Tribunale, della caserma dei Carabinieri, definisce una funzione giuridico- amministrativa.

Il polo del mercato e delle fiere

L’area del mercato e fiere in prossimità della ferrovia è un ambito strategico interno e centrale alla città,

anche per la sua posizione prossima alla stazione delle FFSS. L’intervento che si vuole mettere in campo

interviene sulla riqualificazione economica della città: l’obiettivo è sostenere le attività mercatali o

l’organizzazione di fiere ed eventi con servizi altamente innovativi atti ad innescare processi virtuosi a

favore delle imprese che operano non solo nella città di Casoria, ma nell’ambito del Sistema Territoriale di

Sviluppo “Napoli Nord” definito dal PTR, soddisfacendo anche la vocazione intrinseca di sistema a

dominante “ urbano- industriale” attribuitagli dallo stesso strumento di pianificazione regionale.

Questo intervento ha un duplice scopo:

delocalizzare nell’area il mercato ortofrutticolo e realizzarlo secondo i più innovativi parametri di

distribuzione funzionale e di tecnologia innovativa;

strutturare un luogo a servizio della piccola e media impresa, dove è possibile organizzare fiere ed

eventi, mettere a disposizione locali ed ambienti dove le imprese possono pianificare corsi di

formazione interni, video-conferenze ed altro. L’obiettivo è promuovere le imprese presenti nel

sistema territoriale, mettendogli a disposizione un luogo in cui attraverso le tecnologie informatiche

più innovative si possono avviare nuovi contatti per scambi commerciali con altre imprese dell’Italia

ed estero.

Per questo motivo il progetto dovrà prevedere spazi articolati e flessibili, progettati nel rispetto delle più

avanzate tecnologie di sostenibilità e risparmio energetico, oltre che dotato di servizi ad alta specializzazione

ed innovazione tecnologica. L’attuazione dell’intervento sarà tale da promuovere la creazione di nuovi posti

di lavoro, possibilmente rivolti ad un target altamente specializzato e competitivo.

Per l’attuazione dell’intervento si prevede un forte coinvolgimento dei privati, analogamente si ritiene di

predisporre in prima analisi uno studio di fattibilità che possa definire le funzioni, le modalità di attuazione,

la gestione.

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Il polo di aggregazione sociale

Con il programma PIU Europa si intende destinare l’area prossima alla via Padula (angolo di via

Calavaese), ad una nuova funzione, legandola alla costruzione di un teatro articolato come un “Complesso

Funzionale Flessibile ”, ovvero un parco al cui interno si può trovare uno spazio multisala (con sale

espandibili e fondibili grazie a pannelli mobili o altre soluzioni simili), per prove e spettacoli, laboratori e

magazzini, ampie possibilità di parcheggio. All’interno della struttura sono previsti inoltre servizi accessori,

quali ristoranti, librerie, bar, sala lettura/biblioteca, internet cafè, negozi di merchandising, sale per

esposizione. L’area destinata al complesso funzionale è nei pressi del Palacasoria, - struttura adibita a

palazzetto dello sport e piscina – ed alla Villa Comunale.

Le scuole: punto di aggregazione della città

Premessa

Le scuole, sono un centro naturale di aggregazione culturale, sportivo e sociale, esse infatti

rappresentano il baricentro “esistenziale” dei cittadini appartenenti alle classi d’età inferiori, le nuove

generazioni sui quali fare leva per l’avvio di un nuovo processo di identificazione, per la ri-costruzione di un

aspetto identitario per Casoria. L’intervento consiste nel trasformare questi edifici, dalla condizione di

strutture degradate e precarie, alienanti per quanti hanno l’esigenza di abitarle, in complessi moderni,

funzionali e sopratutto dotati di attrezzature da poter essere utilizzate anche negli orari extrascolastici, entro i

quali far crescere, i cittadini e le classi dirigenti del futuro. In tal senso, l’intervento vuole coordinarsi con

l’altro già compiuto sugli asili nido, ponendosi come la sua continuazione sul piano logico e cronologico.

In particolare si prevede:

la realizzazione di spazi a verde attrezzato a servizio della collettività oltre che delle scuole, in

adiacenza del polo scolastico definito dalle scuole - materna ed elementare Mitilini, e dalla scuola

media Ludovico da Casoria ed in corrispondenza della scuola elementare e materna Carducci ed il

liceo Gandhi. In quest’ultimo caso sarà necessario predisporre l’adeguamento della carreggiata di

via Ariosto ed il collegamento di quest’ultima con via Giolitti. Tali interventi consentiranno di

restituire alla collettività lo spazio compreso tra le due scuole destinandolo ad area a verde

attrezzato.

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Realizzazione degli asili nido a completamento dei poli scolastici di via Pio XII e di via Paolo

Piccirillo;

L’isola ecologica

L’intervento mira a identificare l’area interessata quale luogo della formazione in ecologia, come un luogo

pubblico finalizzato all’acquisizione di una “coscienza ecologica sul tema dei rifiuti”, con spazi destinati

all’informazione, all’educazione dei bambini.

Interventi Immateriali

Interventi di videosorveglianza consiste nella realizzazione di impianti di video sorveglianza sia nel

perimetro definito dal percorso tracciato che in tutta l’area bersaglio, ovvero in tutti i punti sensibili del

tessuto urbano, per aumentare la sicurezza e frenare la criminalità piccola e grande

Miglioramento della gestione della PA da attuare attraverso la creazione di strutture informatiche atte a

ridurre al minimo la gestione e l’archiviazione cartacea dei documenti e a rafforzare l’acquisizione della

documentazione fruibile con mezzi e terminali (Totem) che consentano ai cittadini di usufruire direttamente

e senza spostamenti eccessivi delle informazioni pubbliche

IL RISPARMIO ENERGETICO CON PRODUZIONE DI ENERGIA ALTERNATIVA.

Tutti gli interventi presenti nel programma PIU Europa saranno attuati secondo i principi del

risparmio energetico per contribuire all’autonomia energetica degli edifici. Per questi è prevista

l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. In particolare,

nell’ambito della riqualificazione edile, ove prevista, e nelle strutture di nuova realizzazione, dal Palazzo di

Città alle palestre, auditorium, aree a verde e mercatali, saranno realizzati impianti fotovoltaici integrati

nell’architettura. Tali impianti sono caratterizzati dall’utilizzo di elementi fotovoltaici al posto dei

tradizionali elementi costruttivi. Essi sono, quindi, impianti ad elevata valenza architettonica, che, oltre a

garantire produzione di energia da fonte rinnovabile, generano valore aggiunto, facendo aumentare il valore

degli immobili in cui sono inseriti.

L’integrazione di moduli fotovoltaici nell’involucro degli edifici costituisce un’alternativa ecologica

ed efficiente dal punto di vista energetico ai tradizionali elementi di tamponamento esterno. Grazie alla

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tecnologia fotovoltaica integrata è possibile realizzare involucri ad elevato contenuto tecnologico, con

funzioni di risparmio e generazione di energia, senza rinunciare a soluzione interessanti sul piano del

design. Alcuni possibili utilizzi degli elementi di tamponamento fotovoltaici sono:

coperture fotovoltaiche, opache o

semitrasparenti, in una vasta gamma di forme e

colori

schermature solari

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verande fotovoltaiche facciate fotovoltaiche, opache o semitrasparenti,

in una vasta gamma di forme e colori

pensiline – rastrelliere fotovoltaiche pensiline- gazebo – ricovero mezzi fotovoltaici

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In particolare, gli interventi previsti sugli edifici in oggetto comprendono:

L’installazione di impianti fotovoltaici integrati nell’architettura del nuovo edificio del Palazzo di

Città;

La realizzazione di pensiline fotovoltaiche realizzate con strutture semitrasparenti sul nuovo spazio

destinato ad area verde destinato allo sport ed al tempo libero;

Installazione di impianti fotovoltaici integrati nell’architettura nei nuovi edifici previsti (palestre,

aree destinate al tempo libero e sport, auditorium, area del mercato e delle fiere).

Oltre all’installazione di tecnologia fotovoltaica sugli edifici sopra elencati, si prevede l’utilizzo di

impianti e tecnologie a ridotto consumo energetico nei nuovi edifici previsti (Palazzo di Città, palestre, aree

destinate al tempo libero e sport, auditorium, aree mercatali):

Impianti di riscaldamento a bassa temperatura (ad esempio serpentine a pavimento), ove possibile;

Sistemi di produzione di acqua calda con tecnologia solare termica integrata da caldaie a

condensazione;

Lampade ad elevata efficienza, quali lampade a LED e fluorescenti di ultima generazione,

Illuminazione gestita da sistemi che consentano di regolare la luce artificiale in funzione della luce

naturale disponibile.

E’ previsto, infine, l’utilizzo delle tecniche costruttive tipiche della bioarchitettura per gli edifici di

nuova realizzazione, al fine di garantire:

bassi fabbisogni energetici,

elevata classe energetica,

elevato isolamento acustico,

elevato isolamento termico,

massimo sfruttamento della luce naturale,

controllo del soleggiamento estivo attraverso sistemi di ombreggiamento (eventualmente fotovoltaici),

certificazione dei consumi energetici,

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uso razionale delle risorse idriche,

recupero delle acque meteoriche incidenti sulle coperture dei nuovi edifici e degli edifici in cui sono

previsti interventi di riqualificazione,

impianti ad elevata efficienza (come sopra descritti),

utilizzo di materiali ecologici,

basso impatto sul ciclo dei rifiuti.

2.2 IL LIVELLO DI INTEGRAZIONE DEL PROGRAMMA NEL PIÙ GENERALE PROGRAMMA DI SVILUPPO DELLA CITTÀ ED EVENTUALI INTERCONNESSIONI CON INTERVENTI REALIZZATI E/O PROGRAMMATI CON ALTRE FONTI DI FINANZIAMENTO NELL'AMBITO DELL'AREA O ATTIGUI ALLA STESSA.

Premessa

Il processo di rigenerazione che si vuole innescare partendo dalla riqualificazione del Percorso dei

beati e degli uomini illustri, ha l’obiettivo di “tenere insieme” in un disegno complessivo e innovativo, una

serie di luoghi centrali, strutturando nuove relazioni, restituendo significato e ruolo urbano ad aree

marginali e/o degradate, trasformando in risorse una serie di spazi e di elementi pubblici e privati, male o

sottoutilizzati, isolati, perfino dimenticati.

E, soprattutto, provare a mettere a sistema una serie di ipotesi di trasformazione mai realizzate.

Il Comune di Casoria negli ultimi anni, ha già intrapreso, una politica di riqualificazione di parti

centrali della città attraverso la riqualificazione di alcune strade, affinché queste diventino le porte di accesso

della città, ma allo stesso tempo capaci di innescare processi virtuosi non solo di riqualificazione dei tessuti

di bordo, ma anche per la nascita o lo sviluppo di un commercio di vicinato più accattivante e meno

approssimativo.

Obiettivo del programma di sviluppo della città è stato già considerare la strada - elemento di collegamento

tra i luoghi centrali, di miglioramento della qualità urbana. Nel programma PIU il progetto va oltre ed

intende individuare luoghi urbani senza alcuna identità a cui andare ad attribuire funzioni accattivanti e atte

a sostenere processi di identità urbana.

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Il Piu’ nel generale Piano di Sviluppo della città

La scelta di questa area ha tenuto conto anche dei programmi di intervento che già interessano altre zone

della città, segnatamente quelle periferiche, attuati di recente o in corso di attuazione

Il Piano di Sviluppo generale della città di Casoria, di cui il programma Più Europa è parte integrante, ha

l’obiettivo di riequilibrare e ridefinire le funzioni della città, (anche con l’individuazione di nuove),

necessarie al miglioramento delle condizioni di benessere dell’abitare dei cittadini nel suo complesso, il chè

significa intervenire sia nel contesto urbano, che nel contesto economico-produttivo e sociale ponendo in

campo interventi integrabili e interagibili fra loro.

Il Piano di sviluppo complessivo della città, alla luce delle considerazioni desumibili dall’analisi Swot, in

linea generale prevede interventi in ambito urbano, in ambito socio-culturale, in ambito economico-

produttivo, alcuni dei quali saranno già attuati con il programma

In particolare il piano di sviluppo complessivo interviene nei seguenti ambiti:

In ambito urbano vorrà dire riammagliare parti del territorio partendo dai luoghi centrali più

significativi attraverso la riqualificazione degli assi principali e delle vie adiacenti, la definizione di

ambiti urbani con una funzione specifica, definita ed utile all’intera città, la predisposizione di spazi

a verde attrezzato al servizio della collettività da ricavare nello spazio di pertinenza delle scuole in

modo da salvaguardarne anche il degrado, la predisposizione di parcheggi, anche interrati, in

prossimità del centro urbano atti a decongestionare il centro cittadino.

L’obiettivo è proseguire il processo di riqualificazione del centro storico della città, delle aree

urbanizzate e delle periferie, da perseguire anche con la riqualificazione e la rifunzionalizzazione

degli spazi annessi e/o circostanti, con interventi di connessione al centro città –i poli funzionali.

In ambito amministrativo, sociale ed economico l’intento è da una parte prevedere interventi

materiali ed immateriali atti ad aumentare il senso di percezione della sicurezza urbana ed ad

aumentare l’efficienza e l’efficacia della P.A. al fine di fornire migliori servizi al cittadino, mentre in

ambito economico si intende avviare una politica di marketing territoriale che possa promuovere le

imprese presenti nel territorio in termini di qualità e di efficacia, magari anche attraverso lo studio e

la promozione di un marchio comune che identifichi le aziende del sistema territoriale Napoli Nord.

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Il PIU’ in continuità ed in sinergia con gli interventi attuati o programmati - le iniziative in corso nel

territorio comunale.

P.I.P. per l’area Ex Resia

In data 18/03/07, con delibera 11. 110, la Commissione Straordinaria riadottava il P.I.P per l’area ex

Resia. L’area complessiva di intervento è pari a mq 77778, di cui mq 76623 relativi alla zona

exResia, cui sono stati aggiunti i marciapiedi di via Principe di Piemonte e la strada di bordo,

denominata strada Avagliano.

Le aree destinate a spazi pubblici (attività collettive, verde pubblico, escluse le strade) ammontano

complessivamente a 31046 mq pari al 40% della superficie territoriale, superiore al parametro fissato

dal D.M. n. 1444/68, che stabilisce che in ogni caso tali spazi devono essere superiori al 10% della

superficie territoriale.

Rispetto ad una superficie territoriale complessiva di mq 77778, il 35% è riservato ai diversi tipi di

lotti produttivi, il 25% a strade e piazze, il 25% a verde e parcheggi e il 15% ad attrezzature

collettive a servizio delle industrie.

EX RHODIA – Sono state completate le operazioni di bonifica dell’area che conserva la sua

destinazione di commerciale. C’è un’ipotesi di farne un polo della moda;

AREA OVULO - terminal L - PUA “PIANO URBANISTICO ATTUATIVO “CITTADELLA DEL BENESSERE”

IN ZONA MASSERIA DEL VECCHIO - Delibera di G.C. di adozione n. 18 del 21/01/09. Con il progetto

denominato “Città della salute e del tempo libero” la società proprietaria dell’area, che è estesa oltre

20 ettari, ha proposto al Comune di Casoria la realizzazione di un’opera che affianca alle funzioni

terziarie usuali (commerciali ricettive direzionali) un centro di intrattenimento e cura della persona,

nonché un centro socio-culturale dotato di biblioteca/mediateca e servizi di interesse collettivo

prevedendo tra l’altro di collegarlo all’adiacente frazione di Arpino attraverso un “sottopasso” ed al

resto del territorio comunale mediante una pista ciclabile;

IL “PROGRAMMA DI VALORIZZAZIONE” del centro storico di cui al DGRC 2303/07 “Richiesta di

inserimento elenco centri censiti” – giusta delibera di G.C. 264/04 e delibera di Consiglio Comunale

n. 11 del 29/03/04, “Approvazione, catalogazione del patrimonio immobiliare di interesse storico-

artistico ed ambientale”, approvata con delibere di Giunta Comunale nn. 265/04 e 97/05.

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L’obiettivo è stato individuare un’insieme di interventi di salvaguardia e valorizzazione anche in

relazione al richiesto riconoscimento di Casoria quale “città d’arte e città turistica”.

Interventi comunali

D’altro canto la stessa Amministrazione comunale ha avviato già un percorso di riqualificazione urbana

volto alla riqualificazione ed ammodernamento di parti del territorio al fine di renderlo più attrattivo in

termini economici. Tra questi interventi si ritiene opportuno evidenziare i seguenti, alcuni dei quali ancora

in corso o di recente attuazione, alcune delle quali potrebbero concorrere alla quota di co-finanziamento a

carico dell’Ente beneficiario del Programma PIU:

Progetto Importo Canale finanziario

Lavori di riqualificazione via Bari – via Avellino via Buozzi – via Gramsci- via Diaz

€ 440.000,00 Cont. Ministero Interni-

art.143 TUEL Lavori di manutenzione stradale di alcune strade cittadine del Quartiere Stella

€ 362.000,00 Bilancio comunale

Pubblica illuminazione alcune strade del Quartiere Stella

€ 150.000,00 Condono edilizio-

L.10/77 Lavori di recupero area Via T. Formicola e manutenzione manto stradale I° stralcio

€ 112.000,00 Condono edilizio-

L.10/77 Ristrutturazione Impianto pubblica illuminazione strade cittadine I stralcio

€ 205.000,00 L.10/77

Ripristino copertura Auditorium Scuola Cardinale Maglione

€ 100.000,00 Cont. Ministero Interni-

art.143 TUEL Manutenzione straordinaria scuole elementari Parco dei Pini e Vittorio Emanuele

€ 144.000,00 Cont. Ministero Interni-

art.143 TUEL Manutenzione straordinaria scuole medie Martin Luther King e Ludovico da Casoria

€ 250.000,00 Cont. Ministero Interni-

art.143 TUEL Sistemazione a verde attrezzato area esterna alla scuola elementare in via Settembrini

€ 200.000,00 Condono edilizio-

L.10/77 Manutenzione straordinaria strade cittadine : via Padula – via sannitica- via Duca d’Aosta

€ 500.000,00 Condono edilizio-

L.10/77 Ristrutturazione fognaria via Settembrini e via Piave

€ 258.000,00 Condono edilizio-

L.10/77

Riqualificazione di alcune strade del centro storico € 60.000,00 Cassa Mutuo Depositi e

PrestitiCostruzione di opere fognarie tratto via Principe di Piemonte

€ 132.022,74 Cont. Ministero Interni-

art.143 TUEL Ristrutturazione fognaria, idrica, illuminazione vico 5° M. Rocco

€ 149.380,58 Cont. Ministero Interni-

art.143 TUEL Lavori di costruzione impianto di pubblica € 205.000,00 Bilancio Comunale

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illuminazione di via C. Verre, C.so Umberto I e trav. M. Pagano Lavori di recupero urbano area circostante la stazione ferroviaria FFSS

€.929.622,42 Contributo concesso da

TAV S.p.A. Lavori di manutenzione straordinaria di via Manzoni secondo tratto.

€ 100.000,00 Bilancio Comunale

Ristrutturazione fognaria e pavimentazione di Via Card. Maglione e largo San Mauro € 330.000,00 Cassa D.D.P.P.

Ristrutturazione fognaria e pavimentazione 3° e 4° Vico San Mauro € 133.000,00 Ministero Interno

Anno2008

Interventi partecipati dai privati

L’amministrazione, nell’ambito di un programma di sviluppo della città, ha avviato una politica di riuso delle

aree dismesse interne all’agglomerato urbano, anche attraverso un sostegno di tipo amministrativo ai soggetti

privati interessati ad investire in questi luoghi. In tale contesto sono da segnalare i progetti relativi alle aree:

Piano di Lottizzazione in Ditta Palladino

In data 26/11/04, con delibera commissariale n. 64, il Comune di Casoria approvava un Piano di

Lottizzazione Convenzionata in ditta Palladino Antonio s.a.s. per la realizzazione di edifici per

attività commerciali, artigianali e direzionali in via Padula. Il suolo in oggetto, secondo il P.R.G.

vigente, ha le seguenti destinazioni urbanistiche: Zona G -commerciale e terziaria- di 34500 mq, e

Zona Hc -attrezzature di interesse comune della Zona C “167”- di 9600 mq. Il Piano di Lottizzazione

si sviluppa, nella Zona omogenea G su una superficie complessiva 34500 mq.

Il P.U.C. recepisce il piano di lottizzazione evidenziando l’area destinata ad attrezzature collettive.

Piano di lottizzazione in Ditta Lisar

In data 13/11/07, con delibera n. 279, la Commissione Straordinaria approvava un Piano di

Lottizzazione Convenzionata promosso dalla Lisar s.r.l. per la realizzazione di edifici per attività

terziarie e commerciali in via Comunale Castagna. Il suolo in oggetto, secondo il P.R.G. vigente,

ricade in Zona omogenea G ed ha una superficie catastale complessiva di 20764 mq.

Piano di Lottizzazione in Ditta Smeraldo

In data 13/11/07, con delibera n.280, la Commissione Straordinaria approvava un Piano di

Lottizzazione Convenzionata promosso dalla Smeraldo Immobiliare s.r.l. per la realizzazione di

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Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.

70

edifici per attività terziarie e commerciali in via Comunale Castagna. Il suolo in oggetto, secondo il

P.R.G. vigente, ricade in zona omogenea G ed ha una superficie complessiva di 10055 mq.

Piano di lottizzazione in ditta Geva Costruzioni

In data 13/11/07, con delibera n. 299, la Commissione Straordinaria approvava un Piano di

Lottizzazione Convenzionata promosso dalla Geva Costruzioni s.r.l. per la realizzazione di edifici

per attività terziarie e commerciali in via vecchia Comunale. Il suolo in oggetto ricade in zona

omogenea G secondo il P.R.G. vigente ed ha una superficie complessiva di 4694,95 mq.

Piano di Lottizzazione in Ditta Iazzetta

In data 28/11/2007, con delibera n. 298, la Commissione Straordinaria approvava un Piano di

Lottizzazione Convenzionata per la realizzazione di edifici per attività commerciali in Contrada via

Vecchia.

Piano di Lottizzazione in Ditta Edil Rubry

In data 13/11/07, con delibera n.299, la Commissione Straordinaria approvava un Piano di

Lottizzazione Convenzionata promosso dalla Edil Rubry per la realizzazione di edifici per attività

commerciali e direzionali in via Michelangelo Buonarroti. Il suolo in oggetto ricade in zona

omogenea G secondo il P.R.G. vigente ed ha una superficie complessiva di 14984,00 mq.

Complesso parrocchiale da sorgere alla via Calvanese – chiesa di San Giuseppe

In data 26/O 1/06, con delibera 11. 24, la Commissione Straordinaria approvava il progetto del

complesso parrocchiale con contestuale variazione urbanistica di cui non si conosce l’iter successivo.

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Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.

71

CAPITOLO 3

3. LA STRATEGIA E GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DEL PROGRAMMA INTEGRATO

URBANO SOSTENIBILE

3.1 COERENZA TRA LA STRATEGIA DI SVILUPPO URBANO CON IL QUADRO

PROGRAMMATICO DEL DSR E CON LA STRATEGIA REGIONALE

INDIVIDUATTA NELL’ASSE 6 DEL PO FESR 2007 -2013, CON LE LINEE GUIDA

PIU’ EUROPA NONCHÉ CON GLI ORIENTAMENTI STRATEGICI

La strategia del PIU Europa Città di Casoria è stata definita ispirandosi ai nuovi obiettivi della politica di

coesione europea in materia di politiche urbane che sono state recepiti e declinati, per il periodo di

programmazione 2007-2013, nei documenti di programmazione nazionale e regionale, oltre che nei

regolamenti sui Fondi Strutturali.

Per il periodo 2007-2013 la politica di coesione introduce con più enfasi il ruolo delle città nel disegno di un

futuro sostenibile e competitivo per l’intero sistema Europa.

Gli Orientamenti Strategici Comunitari (OSC) precisano che la politica di coesione deve indirizzarsi verso

tre priorità:

Priorità 1. Rendere più attraenti gli Stati membri, le regioni e le città migliorando l’accessibilità,

garantendo una qualità e un livello adeguati di servizi e tutelando l’ambiente;

Priorità 2. Promuovere l’innovazione, l’imprenditorialità e lo sviluppo dell’economia della conoscenza

mediante lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione, comprese le nuove tecnologie

dell’informazione e della comunicazione;

Priorità 3. Creare nuovi e migliori posti di lavoro attirando un maggior numero di persone verso il

mercato del lavoro o l’attività imprenditoriale, migliorando l’adattabilità dei lavoratori e delle

imprese e aumentando gli investimenti nel capitale umano.

La costruzione del Programma PIU Europa Città di Casoria prevede un incardinamento degli Assi Tematici

definiti dal programma nell’ambito delle tre Priorità prima elencate:

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Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.

72

- la priorità 1 viene perseguita attraverso il miglioramento della vivibilità e la riqualificazione del

contesto urbano: il recupero dei luoghi centrali. ( Asse Tematico A)

- la priorità 2 viene assicurata mediante la strategia di attuazione dell’Asse Tematico B che tende al

miglioramento della competitività ed attrattività del contesto urbano attraverso interventi di riutilizzo

di siti inutilizzati e/o degradati per la rivitalizzazione socio- economico-culturale del territorio da

attuarsi attraverso la promozione di attività produttive e di servizi anche mediante l’utilizzo

dell’innovazione tecnologica.

- la priorità 3 di favorire la crescita e l’occupazione rappresenta l’obiettivo trasversale cui tende la

strategia dell’intero Programma .

La strategia del PIU Europa è stata, inoltre, predisposta sulla base delle indicazioni del Quadro Strategico

Nazionale 2007/13.

- L’ASSE TEMATICO 1 – Il Recupero dei luoghi centrali: la riqualificazione urbana e la

riorganizzazione funzionale degli spazi urbani racchiude le azioni integrate di riqualificazione e

riorganizzazione funzionale degli spazi urbani coerenti con gli obiettivi specifici 8.1.2 e 4.1.1.

- L’ ASSE TEMATICO 2 – La rivitalizzazione socio- economico-culturale del territorio

attraverso nuove attività produttive e di servizi anche mediante l’utilizzo dell’innovazione

tecnologica raccoglie gli ambiti di intervento finalizzati alla fruibilità del territorio favorendo attività

finalizzate al miglioramento delle competenze e allo sviluppo della competitività del sistema

produttivo locale che risultano coerenti con gli obiettivi specifici 1.2.1 e 8.1.1

- L’ASSE TEMATICO 3 - Miglioramento della governance e della qualità della vita dei

cittadini, risulta coerente con gli obiettivi specifici 4.1.1 e 2.1.6

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Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.

73

ASSI TEMATICI DEL PIU

Obiettivi specifici del QSN

1.

Riq

ual

ific

azio

ne

urb

ana

e ri

orga

niz

zazi

one

fun

zion

ale

deg

li s

paz

i urb

ani

8.1.2 Elevare la qualità della vita, attraverso il miglioramento delle condizioni ambientali e la lotta ai disagi derivanti dalla congestione e dalle situazioni di marginalità urbana, al contempo valorizzando il patrimonio di identità e rafforzando la relazione della cittadinanza con i luoghi

4.1.1 Migliorare la qualità e l’equità della partecipazione sociale e lavorativa, attraverso maggiore integrazione e accessibilità dei servizi di protezione sociale, di cura e conciliazione e dei sistemi di formazione, apprendimento e lavoro, con particolare attenzione alle pari opportunità e alle azioni di antidiscriminazione

2.

Riv

ital

izza

zion

eso

cio-

eco

nom

ico-

cult

ural

e de

l te

rrit

orio

1.2.1 Accrescere il tasso di partecipazione all’istruzione e formazione iniziale

8.1.1 Sostenere la crescita e la diffusione delle funzioni urbane superiori per aumentare la competitività e per migliorare la fornitura di servizi di qualità bacini territoriali sovracomunali e regionali di riferimento.

3.

Mig

lior

amen

to d

ella

go

vern

ance

e d

ella

qua

lità

d

ella

vit

a d

ei c

itta

din

i 4.1.1 Migliorare la qualità e l’equità della partecipazione sociale e lavorativa, attraverso maggiore integrazione e accessibilità dei servizi di protezione sociale, di cura e conciliazione e dei sistemi di formazione, apprendimento e lavoro, con particolare attenzione alle pari opportunità e alle azioni di antidiscriminazione

2.1.6 Sviluppare contenuti, applicazioni e servizi digitali avanzati e accrescere la capacità di utilizzo, l’accessibilità e fruibilità anche attraverso adeguata promozione dell’offerta

Riguardo in particolare gli Obiettivi di servizio indicati dal QSN 2007/2013 la Regione Campania ha ripreso

tre dei quattro indicatori misurabili all’interno del PO FESR 2007/2013 riportandoli sia a livello di obiettivo

specifico sia a livello di relativi indicatori

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Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.

74

In particolare il programma Più Europa Città di Casoria concorre al raggiungimento dell’obiettivo II

“Aumentare i servizi per l’infanzia e di cura per gli anziani, alleggerendo i carichi familiari per innalzare la

partecipazione delle donne al mercato del lavoro” cui la Regione Campania ha correlato uno degli indicatori

dell’Obiettivo specifico 6.a del PO FESR riguardo alla percentuale dei Comuni che hanno attivato servizi per

l’infanzia.

OBIETTIVI DI SERVIZIO INDICATORE INTERVENTO DEL PIU EUROPA citta di Casoria

IIAumentare i servizi per l’infanzia e di cura per gli anziani, alleggerendo i carichi familiari per innalzare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro

Diffusione dei servizi per l’infanzia

Costruzione dell’asilo nido in prossimità della scuola

elementare e materna S. Mauro

Analogamente la Città di Casoria concorre a conseguire, altresì, l’obiettivo di servizio III “Tutelare e

migliorare la qualità dell’ambiente in relazione alla gestione dei rifiuti urbani.” atteso che ha già raggiunto

un indice di raccolta differenziata pari al 28%, e si prevede di raggiungere l’obiettivo minimo del 35% entro

la fine del 2009. Il PIU’ Europa città di Casoria, in particolare, intende incrementare ed ottimizzare la

percentuale di raccolta differenziata prevedendo opportune azioni di sensibilizzazione finalizzate in tal senso.

OBIETTIVI DI SERVIZIO INDICATORE INTERVENTI DEL PIU EUROPA città di Casoria

III Tutelare e migliorare la qualità dell’ambiente in relazione alla

gestione dei rifiuti urbani

Rifiuti urbani smaltiti in discarica

costruzione dell’isola ecologica quale luogo della “Formazione

in ecologia.”

Raccolta differenziata dei rifiuti urbani Quantità di frazione umida trattata in impianti di compostaggio per la produzione di compost di qualità

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Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.

75

La strategia del PIU’ Europa città di Casoria risulta coerente con la politica di sviluppo urbano enucleata nel

Documento Strategico Regionale 2007/13 e nel PO FESR 2007/13.

Infatti l’amministrazione regionale con le Scelte Strategiche ”La Campania si fa bella restaurando le città

ed il paesaggio” e “La Campania della dignità e della socialità” ha evidenziato come una progettualità

specifica sulle città e sulle reti urbane possa favorire la competitività dei territori oggetto di intervento solo se

gli interventi di riqualificazione funzionale per promuovere l’inclusione sociale e di recupero territoriale non

riguardino esclusivamente il territorio delle città stesse ma tengano conto delle direttrici di pianificazione

territoriale e di programmazione economica di area vasta definite nell’ambito del PTR e del PTCP a livello

di Sistema Territoriale di Sviluppo.

Il PIU’ Europa città di Casoria fa leva sulla opportunità di innalzare la competitività del Sistema Territoriale

di Sviluppo “Napoli Nord”, ponendosi come territorio distinto e distinguibile dalla città di Napoli - non più

città satellite ad essa- puntando sulla riqualificazione urbana a partire dalle sue identità e vocazione e sul

rilancio e sulla riconversione economica in chiave sostenibile.

Nel dettaglio gli Assi tematici individuati nel programma PIU’ Europa città di Casoria, trovano

corrispondenza nella declinazione degli obiettivi dell’Asse 6- Sviluppo urbano e qualità della vita del PO

FESR 2007/13 - Obiettivo Operativo 6.a con cui l’amministrazione regionale ha inteso “sviluppare il

sistema policentrico delle città, attraverso piani integrati di sviluppo finalizzati ad aumentare la

coesione sociale ed innalzare il livello di qualità della vita, la competitività e l’attrattività dei sistemi

urbani territoriali”.

OPZIONI STRATEGICHE DSR

ASSI PRIORITARI PO FESR

OBIETTIVI SPECIFICI PO FESR

ASSI TEMATICI DEL PIU’ Città di Casoria

La Campania si fa bella restaurando le città ed il paesaggio 6. Sviluppo urbano

e qualità della vita6a. Rigenerazione urbana

e qualità della vita

1. Il recupero dei luoghi

centrali: la riqualificazione urbana e la

riorganizzazione funzionale degli spazi

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76

La Campania della dignità e della socialità

urbani 2.

La rivitalizzazione socio- economico-culturale del

territorio3.

Miglioramento della governance e della qualità

della vita dei cittadini

Gli Assi Tematici definiti dal programma che si andranno a delineare negli obiettivi specifici e nelle linee

d’intervento, consentono di perseguire le priorità del DSR e le finalità dell’Asse 6 valorizzando il ruolo della

Città di Casoria nel sistema urbano Napoli Nord e rafforzando le funzioni di connettività fra reti e poli di

attrattività al fine di contribuire a promuovere uno sviluppo urbano sostenibile, attraverso la valorizzazione

delle comunità locali, il rafforzamento della crescita economica, il recupero dell'ambiente fisico, la

promozione dell'imprenditorialità, nonché la qualificazione dei servizi alla cittadinanza, tenendo conto dei

cambiamenti territoriali dovuti ai flussi demografici.

Gli interventi del Piano, inoltre, risultano coerenti anche con le Linee Guida del PIU Europa e con quanto

illustrato nel documento “Sintesi degli Obiettivi Strategici Regionali “riferito al predetto obiettivo specifico

6.a del PO FESR 2007/13.

In particolare il programma PIU’ Europa città di Casoria con riferimento all’Obiettivo specifico del POR

Campania FESR 2007-2013:

6.a - RIGENERAZIONE URBANA E QUALITA’ DELLA VITA

Sviluppare il sistema policentrico delle città, attraverso piani integrati di sviluppo finalizzati ad aumentare

la coesione sociale ed innalzare il livello di qualità della vita, la competitività e l’attrattività dei sistemi

urbani territoriali.

Il Programma è coerente con l’Obiettivo operativo 6.1 – “CITTA’ MEDIE” (che si propone di realizzare

interventi integrati di sviluppo urbano) in quanto mira ad assicurare condizioni di sviluppo sostenibile,

sociale ed economico, dell’area prescelta tenendo peraltro conto delle ricadute sull’intera città.

Esso inoltre risponde alle finalità dell’Obiettivo operativo 6.3 (Città solidali e scuole aperte) che

intende potenziare e qualificare il sistema delle infrastrutture sociali, in particolare in relazione all’Attività

“potenziamento di asili nido e infrastrutture per la presa in carico e l’accoglienza della prima infanzia e dei

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77

minori, ludoteche, al fine di favorire la conciliazione fra tempi di vita e di lavoro e la riorganizzazione

temporale delle città.

Il Programma Più Europa città di Casoria è inoltre coerente con le Finalità e i principi generali delle Linee

guida del P.I.U.’ Europa avendo tenuto conto della sostenibilità delle scelte, del perseguimento di una alta

qualità di vita, dell’ottimizzazione della spesa nonché di alcuni punti fondamentali per rafforzare

l’attrattività delle città:

- l’implementazione e l’accesso ai servizi e alle attrezzature;

- l’ambiente naturale e fisico;

- la cultura e qualità della vita dei cittadini.

3.2 COERENZA CON LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE REGIONALE (PTR) E CON LE

LINEE GUIDA DELL’ASSESSORATO ALL’URBANISTICA

Il PIU’ nel PTR

Il programma risulta coerente al pianificazione territoriale regionale, infatti Casoria rientra nel STS E2

“Napoli Nord” e fa parte dell’ambiente insediativo n.1 di cui il PTR constata che il territorio è in gran parte

compromesso, degradato e con un disordine diffuso “......per eccesso di edificazione, nel contempo sottolinea

il permanere di un sistema di aree naturali fortemente interrelato, come parte della rete ecologica regionale,

di aree ad uso agricolo, di alto valore economico, .......di numerosi manufatti industriali dismessi o in via di

dismissione che costituiscono, in particolare, un fattore di potenziale recupero di condizioni di vivibilità e

riqualifìcazione nelle aree più compromesse.

Quest’ultimo fattore si presenta, nel caso di Casoria, come un fattore strategico per la riqualificazione di un

territorio pressoché tutto urbanizzato in cui le aree che mantengono un connotato agricolo sono ormai solo

marginali.

Il PTR quindi indica quali sono gli obiettivi da perseguire per l’ambiente insediativo n.1 per conseguire una

“visione guida per il futuro”:

- l’organizzazione policentrica del territorio;

- la riqualificazione e la messa a norma delle città soprattutto incrementando la dotazione quantitativa

e qualitativa delle attrezzature;

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78

- la conservazione ed il recupero delle biodiversità presenti (territori ad uso agricolo).

La coerenza del Programma è riscontrabile nella necessità della città di dotarsi di una nuova centralità e

dignità urbana:

- sia attraverso funzioni di livello sovracomunale (il polo del mercato e delle fiere), in risposta alle

esigenze anche di altri comuni afferenti allo stesso STS;

- sia dotandosi di nuove attrezzature e spazi attrezzati in risposta ai bisogni del cittadino;

- sia preservando il territorio da ulteriore consumo di suolo.

Il PIU’ nelle linee guida dell’Assessorato all’Urbanistica

L’individuazione dell’area oggetto del Programma Più Europa città di Casoria è avvenuta in relazione alle

indicazioni delle linee-guida che fanno specifico riferimento al principio di concentrazione a cui la Regione

Campania si è ispirata come base per l’attuazione della propria politica regionale di coesione.

Come recitano le linee-guida, gli interventi del Piano “dovranno essere rivolti al miglioramento del livello di

attrattività e di competitività della città, facendo leva sulla risoluzione di una specifica problematica”.

In particolare attraverso l’Asse 1 – rigenerazione, recupero e riconnessione del tessuto urbano si punta a

risolvere il problema che riguarda una serie di spazi “centrali” della città che hanno perso nel tempo la loro

identità e quindi la loro capacità di rappresentare la collettività cui appartengono e di accogliere funzioni

urbane significative.

Riqualificare questi luoghi, identificabili ad esempio nelle strade urbane del centro o piuttosto nella nuova

destinazione d’uso degli edifici della casa comunale, che diventeranno il luogo che ospita il Museo d’Arte

Contemporanea, diviene un’operazione di grosso impatto per la collettività.

In sintesi con l’attuazione di questo asse si abbattono alcune delle problematiche relative a: diffuso degrado

delle costruzioni e dell’ambiente urbano, rischio di depauperamento delle funzioni urbane tipiche e di

perdita delle connotazioni identitarie dei centri storici, elevato consumo di suolo e scarsa presenza di aree a

verde destinate ai cittadini, carenze di servizi ed infrastrutture destinate alla collettività.

Analogamente l’Asse 2 – imprenditorialità e politiche del lavoro, con le azioni attinenti la rivitalizzazione

del centro storico e con gli interventi di promozione a sostegno delle imprese ( il polo del mercato e delle

fiere) si intende abbattere le problematiche relative a: rischio di depauperamento delle funzioni urbane

tipiche e di perdita delle connotazioni identitarie dei centri storici presenza di aree urbane degradate,

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79

abbandonate e/o dismesse nonché di aree non utilizzate o sottoutilizzate, suscettibili di riuso e/o

rinnovamento, potenzialmente legate al tempo stesso da una esigenza di riconversione produttiva.

3.3 OBIETTIVI SPECIFICI ED OBIETTIVI OPERATIVI - LE LINEE DI INTERVENTO

L’articolazione del piano è stato declinato in tre assi, individuando il maggior numero possibile di nessi tra i

diversi interventi:

1. ASSE 1 – rigenerazione, recupero e riconnessione del tessuto urbano anche attraverso la

definizione di nuovi poli funzionali;

2. ASSE 2 – imprenditorialità e politiche del lavoro;

3. ASSE 3 – miglioramento della governance e della qualità della vita dei cittadini;

Ogni Asse prevede a sua volta obiettivi specifici rispetto ai quali sono state individuate le linee di intervento

da implementare.

ASSE 1 – rigenerazione, recupero e riconnessione del tessuto urbano

l’Asse mira ad incrementare la dotazione di infrastrutture ed attrezzature nell’area bersaglio, considerate

come presupposto fondamentale per innescare un processo di rivitalizzazione dei tessuti urbani interessati. In

particolare, alle infrastrutture viarie è affidato il compito di riconnettere e riqualificare le aree ricadenti nel

centro storico a quelle di successiva espansione, al fine di consentirne la reciproca interazione nei processi di

sviluppo territoriale oltre che sociale, mentre alle attrezzature il compito di innalzare il livello della qualità

urbana, nonché di creare le condizioni per favorire i processi d’integrazione socio-economici previsti dal

piano e la valorizzazione delle risorse culturali ed ambientali presenti nel contesto di riferimento.

Per l’attuazione della strategia di Asse, sono stati previsti i seguenti obiettivi specifici

Ob. 1. a - miglioramento dell’accessibilità e riqualificazione degli spazi pubblici;

Ob. 1. b - recupero di immobili con destinazione pubblica e d’uso sociale;

Ob. 1. c –nuove attrezzature e funzioni al servizio del cittadino;

Ob. 1. a - miglioramento dell’accessibilità e riqualificazione degli spazi pubblici;

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80

L’obiettivo è coerente con quanto previsto dal PUC in via di approvazione in quanto tende a riqualificare

parti della città fortemente compromesse. Tali aree sono state identificate nel PUC quali ‘Zone Omogenee

A”.

Tuttavia al fine di restituire nell’immediato una nuova percezione di luogo, e disciplinare l’uso degli spazi e

dei luoghi della città, già intrinsecamente regolamentati dal PUC è necessario avviare subito una serie di

interventi.

Si prevede inoltre il coinvolgimento dei privati affinché attraverso un programma integrato di valorizzazione

possano partecipare riqualificando le facciate e/o le parti comuni degli edifici che prospettano sulle vie

riqualificate dal programma Più Europa.

L’obiettivo contrasta le attuali criticità con riferimento:

- Degrado del centro storico e delle aree urbanizzate ad esso adiacenti, con particolare riguardo ai

quartieri nati abusivamente in adiacenza al centro storico;

- Forte abusivismo edilizio con elevata discontinuità del tessuto urbano e scarsa qualità edilizia e del

complesso reticolo di strade senza alcuna qualità urbana.

- Assenza di spazi e attrezzature a servizio della collettività.

L'obiettivo potrà essere perseguito attraverso le seguenti linee di intervento:

- recupero e riqualificazione urbana;

- nuovi spazi a servizio della collettività.

Interventi candidabili:

1. riqualificazione del centro storico, anche attraverso la predisposizione di slarghi e piazzette e la

riqualificazione di alcune strade interne all’insediamento storico. Tale disegno è da sostenersi

attraverso interventi di illuminazione, arredo urbano, pedonalizzazione e creazione di nuovi

parcheggi ed aree per la sosta;

2. predisposizione di nuovi luoghi urbani di partecipazione sociale ( la biblioteca multimediale).

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81

Ob. 1. b - recupero di immobili con destinazione pubblica e d’uso sociale (le scuole – spazi a verde

attrezzato- il museo).

L’obiettivo coerente con il PUC in via di approvazione, viene perseguito attraverso la risistemazione delle

aree disponibili situate intorno alle scuole.

L’obiettivo contrasta le attuali criticità con riferimento:

- Assenza di spazi e attrezzature a servizio della collettività, con particolare riguardo alla popolazione

giovane e infantile;

- Scarsa istruzione con carenze significative di specializzazione e di abbandono scolastico;

- Scarsa identità urbana.

L'obiettivo potrà essere perseguito attraverso le seguenti linee di intervento:

- riqualificazione degli edifici scolastici e costruzione di nuovi;

- recupero delle aree libere intorno al perimetro delle scuole per destinarle ad aree a verde attrezzato;

- recupero di immobili per destinarli ad attrezzature collettive.

Interventi candidabili:

realizzazione degli asili nido a completamento dei poli scolastici di via Pio XII e di via Paolo

Piccirillo;

realizzazione di spazi a verde attrezzato a servizio della collettività oltre che delle scuole, in

adiacenza del polo scolastico definito dalle scuole - materna ed elementare Mitilini, e dalla scuola

media Ludovico da Casoria e riqualificazione delle strade adiacenti la scuola elementare e materna

Carducci ed il liceo Gandhi, anche con l’adeguamento della carreggiata di via Ariosto ed il

collegamento di quest’ultima con via Giolitti. Tali interventi consentiranno di restituire alla

collettività lo spazio compreso tra le due scuole destinandolo ad area a verde attrezzato;

Acquisizione e recupero di un palazzo storico al fine di destinarlo a Museo di Arte Contemporanea

– CAM- dando il giusto valore e lustro ad una nuova inclinazione che pian piano sta nascendo nella

città, gli altri spazi diventeranno il luogo delle associazioni che operano sul territorio che con il

centro museale potranno interagire ed integrarsi sui diversi programmi e progetti che il CAM di

volta in volta pone in essere.

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Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.

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Ob. 1. c –nuove attrezzature e funzioni al servizio del cittadino ( i poli funzionali - l’isola ecologica)

L’obiettivo mira a restituire alla città luoghi dove sono ben chiare e definite le funzioni che accoglie. In un

contesto urbano strutturato dal disordine diffuso, la possibilità di sistematizzare parti della città in relazione

ad alcune funzioni specifiche diviene necessario ed indispensabile.

L’obiettivo contrasta le attuali criticità con riferimento:

- Presenza di un’elevata commistione tra le funzioni della città;

- Diffuso disordine edilizio e frammentazione degli spazi di aggregazione;

- Degrado dell’ambiente urbano;

- Scarsa identità urbana e scarsa sensibilità ambientale.

L'obiettivo potrà essere perseguito attraverso le seguenti linee di intervento:

organizzare la città in ambiti funzionali, spazi urbani di servizio al cittadino dove saranno realizzate

nuove attrezzature atte ad ospitare funzioni della città analoghe alle funzioni già esistenti, ma

capaci di restituire una peculiarità chiara al luogo.

sensibilizzare la cittadinanza sulla necessità del rispetto ambientale e del riciclo urbano.

Interventi candidabili:

1. edificazione della Torre Direzionale e del parcheggio interrato, che consentirà di accorpare tutti gli

uffici comunali attualmente dislocati sul territorio. La presenza nella stessa zona del Tribunale, della

caserma dei Carabinieri, definisce una funzione giuridico- amministrativa.

2. Il polo di aggregazione sociale che sarà completato dalla costruzione di un teatro inteso come un

“Complesso Funzionale Flessibile” in cui gli spazi si prestano non solo ad accogliere spettacoli di

rilevanza nazionale ma, attraverso strutture mobili ed articolate potrà diventare il luogo per

spettacoli, manifestazioni ed eventi promossi dai cittadini, dalle associazioni e dalle scuole. L’area

destinata al complesso funzionale è comunque adiacente il Palacasoria che ospita un palazzetto

dello sport ed una piscina.

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83

3. l’isola ecologica come il luogo della formazione in ecologia, visitabile dalle scuole e dove è

possibile avviare progetti di sostegno alla diffusione della raccolta differenziata, al riciclo, al

rispetto dell’ambiente.

ASSE 2 – imprenditorialità e politiche del lavoro;

L’Asse mira a rendere più competitivo e di qualità il tasso di attività economica dell’area obiettivo,

rivitalizzando in particolare il tessuto imprenditoriale dei piccoli investitori o degli esercizi di vicinato,

soffocati dai centri commerciali nati negli ultimi anni nel contesto urbano limitrofo alla città di Casoria, e

qualificando l’offerta degli attori economici già operanti nel Centro storico, sia con la promozione di centri

commerciali naturali – quali forme di aggregazione tra imprese commerciali, artigianali e di servizio

insistenti su una determinata area della Città, con lo scopo di valorizzare il territorio e di rendere più

competitivo il sistema commerciale di cui sono parte con la prtecipazione della stessa Municipalità- che con

l’inserimento di nuove iniziative legate principalmente ad attività artigianali, di commercio al dettaglio e la

promozione di nuovi servizi. Per quanto riguarda invece le imprese medio-grandi presenti non solo nella

città, si intende sviluppare un percorso di promozione delle stesse attraverso l’organizzazione di eventi, fiere

e mercati atti a proporre il prodotto in termini di qualità e di identificazione produttiva puntando ad un

discorso di marchio di qualità. Cio consentirebbe nel medio termine di aprire e orientare il mercato del

lavoro verso nuove attività più specializzate e di qualità.

Per l’attuazione della strategia di Asse, sono stati previsti i seguenti obiettivi specifici:

Ob. 2.a – interventi a sostegno della rivitalizzazione del centro storico

Ob.2.b – interventi di promozione a sostegno di un prodotto di qualità delle imprese maggiori.

Ob. 2. a – interventi a sostegno della rivitalizzazione del centro storico

L’obiettivo mira a rivitalizzare il centro storico e ad identificarlo anche in termini di attività economiche-

commerciali più consone al luogo, si vuole implementare l’esercizio di vicinato, lo sviluppo di imprese di

servizio al cittadino, anche incentivando lo sviluppo di nuove attività legate al piccolo artigianato, al

commercio al dettaglio alla produzione di servizi.

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84

L’obiettivo contrasta le attuali criticità con riferimento:

- Depauperamento delle funzioni urbane tipiche e perdita delle connotazioni identitarie dei centri

storici;

L'obiettivo potrà essere perseguito attraverso le seguenti linee di intervento:

incentivi per la destinazione dei piani terra a piccole attività di artigianato ed esercizi di vicinato;

azioni di promozione di principi e metodi propri del marketing management finalizzati ad aggregare

e sostenere la competitività delle piccole imprese;

Interventi candidabili:

1. centri commerciali naturali;

2. azioni di promozione di principi e metodi propri del marketing management finalizzati ad aggregare

e sostenere la competitività delle piccole imprese.

Ob. 2. b – interventi di promozione a sostegno di un prodotto di qualità delle imprese maggiori.

L’obiettivo intende promuovere un’immagine di qualità delle maggiori attività produttive della città di

Casoria e del suo circondario.

La presenza delle numerose aree dismesse interne al tessuto urbano può innescare processi di speculazione

edilizia che possono aggravare ulteriormente la vivibilità della città. L’obiettivo intende promuovere una

politica di promozione della qualità produttiva in termini di sostenibilità e rispetto ambientale, anche in

considerazione del fatto che molte attività industriali non sono più da traino e che altre sono oramai state

dismesse, per cui è in corso una riconversione produttiva della zona.

Pertanto si intende organizzare un luogo, una sorte di piattaforma logistica, ove svolgere attività di

promozione e di marketing territoriale, impostato su servizi altamente innovativi e tecnologicamente

avanzati, e costruito secondo i più moderni dettami della bioarchitettura.

L’intento è di attrarre imprenditori motivati a investire in nuovi settori ecocompatibili magari specializzati

nel campo della ricerca e della innovazione tecnologica, invertendo quel trend negativo che da molti anni

ormai caratterizza la città di Casoria.

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85

Allo stesso tempo si prevede la delocalizzazione dell’attuale mercato dell’ortofrutta, attualmento situato in

un’area della città fortemente congestionata. La sua delocalizzazione consentirà sia decongestionare il

circondario che di liberare un’area significativa del centro urbano al fine di destinarla nel medio periodo ad

altre funzioni più consone. A tal scopo uno studio di fattibilità ne definirà meglio le funzioni.

Il mercato ortofrutticolo opportunamente delocalizzato dovrà essere progettato secondo i più innovativi

criteri funzionali.

Il magazzino un tempo era considerato semplice “contenitore”, tendenzialmente isolato dal contesto in cui si

trovava ad operare, la visione integrata della catena logistica, prevede invece i magazzini come “nodi”

fondamentali della rete logistica, con una loro funzionalità definita dalla specifica collocazione all’interno

delle aree mercatali.

Alle attività tradizionali si andranno ad esempio ad aggiungere attività innovative, quali la personalizzazione

dei prodotti (per canale di vendita, per singoli clienti, etc.), l’assistenza tecnica ai prodotti (servizio di

riparazione, di sostituzione temporanea, di installazione, etc.), la gestione dei resi e dei dismessi

(raccolta/preselezione di prodotti e/o imballaggi resi/dismessi, raccolta dei prodotti scaduti, etc.).

L’obiettivo contrasta le attuali criticità con riferimento:

- Elevato livello di disoccupazione di lunga durata;

- Difficoltà di sviluppo di funzioni urbane avanzate legate all’ambito della ricerca e dell’innovazione;

- Riconversione produttiva

L'obiettivo potrà essere perseguito attraverso le seguenti linee di intervento:

Azioni di promozione e di sostegno alle imprese che operano nella città di Casoria e nel sistema

territoriale “Napoli Nord”.

Interventi candidabili:

1. Il polo del mercato e delle fiere;

2. La piattaforma logistica;

ASSE 3 – MIGLIORAMENTO DELLA GOVERNANCE E DELLA QUALITÀ DELLA VITA DEI CITTADINI.

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86

L’Asse mira a potenziare la diffusione della legalità e della sicurezza sociale attraverso il potenziamento e la

costruzione di servizi avanzati nel territorio a supporto dei cittadini, tende inoltre a rafforzare i legami sociali

e le reti di contatto tra gli abitanti, riducendo i fenomeni di isolamento ed esclusione sociale che

inevitabilmente possono portare all’aumento dell’illegalità.

Per l’attuazione della strategia di Asse, sono stati previsti i seguenti obiettivi specifici:

Ob.3.a – Interventi di miglioramento della gestione della P.A.

Ob.3.b - interventi di sostegno alla sicurezza urbana

Entrambi gli obiettivi contrastano le attuali criticità con riferimento a:

- Alta presenza di criminalità organizzata, microcriminalità, dovuta essenzialmente alla vicinanza alle

aree sensibili dell’hinterland napoletano.

- Possibile inattività per inadeguatezza delle competenze.

Tali obiettivi potranno essere perseguiti attraverso le seguenti linee di intervento:

Migliorare la governance;

Promuovere e potenziare la diffusione della legalità e della sicurezza attraverso la realizzazione di

servizi avanzati al territorio.

Ob.3.a – Interventi di miglioramento della gestione della P.A.

Miglioramento della gestione della PA da attuare attraverso la creazione di strutture informatiche atte a

ridurre al minimo la gestione e l’archiviazione cartacea dei documenti e a rafforzare l’acquisizione della

documentazione fruibile con mezzi e terminali (Totem) che consentano ai cittadini di usufruire direttamente

e senza spostamenti eccessivi delle informazioni pubbliche.

In particolare si prevede l’attivazione delle procedure di gestione elettronica dei documenti (workflow

documentale, Protocollo elettronico), nonché degli strumenti innovativi previsti dall’e-government. ( PEC,

Firma digitale).

Questa trasformazione, nell’ambito del miglioramento della gestione della P.A., rappresenta uno degli

strumenti più innovativi per aumentare l’efficienza, in quanto consente la “reperibilità” immediata del

documento e soprattutto la sua condivisione immediata.

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87

Gli archivi elettronici, una volta realizzata la Rete Civica del Comune, potranno essere consultati dal

Cittadino o dalle Imprese tramite degli “sportelli virtuali” consentendo l’interazione diretta con la P.A. da

TOTEM informatici, dislocati sul territorio, o da casa o dall’ufficio tramite la rete Internet.

Ob.3.b - interventi di sostegno alla sicurezza urbana

Predisporre interventi di videosorveglianza consiste nel realizzare impianti di videosorveglianza sia in tutta

l’area bersaglio, che in tutti i punti sensibili del tessuto urbano, per aumentare la sicurezza e frenare la

criminalità piccola e grande.

In particolare, gli interventi riguardano:

1. la regolamentazione degli accessi veicolari ad un’area sottoposta a controllo;

2. la sorveglianza tramite telecamere di zone sensibili;

3. la realizzazione di una rete di comunicazione (in fibra ottica e a microonde);

4. la gestione dei sottosistemi elencati da un Centro di Controllo situato all’interno dell’area di

competenza dell’Ente.

3.3.1 COERENZA ESTERNA CON GLI OBIETTIVI DEL POR CAMPANIA

L’analisi di coerenza esterna verifica la compatibilità e la coerenza delle azioni specifiche e delle strategie

individuate, rispetto alle direttrici d’intervento previste dal POR Campania per la promozione dello sviluppo

urbano sostenibile.

A tal fine sono state utilizzate, quali indicatori di coerenza, le attività previste dall’Obiettivo 6.a del POR,

verificando il tipo di interazione con le singole azioni del Programma.

Per comparare indicatori ed azioni, e valutare il livello di sostenibilità di queste ultime, si è usata la seguente

simbologia (Tab. 1):

Tab. 1 - Rappresentazione cromatica dei livelli coerenza

(Azione coerente con l’obiettivo)

(Azione poco coerente con l’obiettivo)

(Azione incoerente con l’obiettivo)

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88

Si perviene, in tal modo, all’individuazione della coerenza di tipo verticale, da realizzare riportando in una

tabella a doppia entrata (matrice), in colonna le direttrici d’intervento (attività) dell’Obiettivo 6.a del POR ed

in riga le azioni proposte (Tab. 1)

Azioni

specifiche

- Attività - Obiettivo 6.a POR FESR 2007 – 2013

ASSE 1 Più Europa città di Casoria

Ob

.1a

- L

.1/1

.a/1

Ob

.1a

- L

.1/1

.a/2

Ob

.1.b

-

L.1

/1.b

/1

Ob

.1.b

-

L.1

/1.b

/2

Ob

.1.b

-

L.1

/1.b

/3

Ob

.1.c

-

L.1

/1.c

/1

Ob

.1.c

-

L.1

/1.c

/2

Riqualificazione urbana -

Rigenerazione economica e sociale - - -

Azioni

specifiche

- Attività - Obiettivo 6.a POR FESR 2007 – 2013

ASSE 2 Più Europa città di Casoria

Ob

.2a

– L

.2/2

.a/1

Ob

.2a

– L

.2/2

.a/2

Ob

.2a

– L

.2/2

.b/1

Rigenerazione economica e sociale

Parchi urbani, Centri comm. Naturali, Aree espositive, attività di aggregazione

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89

Azioni

specifiche

- Attività - Obiettivo 6.a POR FESR 2007 – 2013

ASSE 3 Più Europa città di Casoria

Ob

.3a

– L

.3/3

.a/1

Ob

.2a

L

. 3/3

.a/2

Rigenerazione economica e sociale

Diffusione della legalità e la sicurezza

3.4 RISORSE FINANZIARIE IMPIEGATE, COMPLEMENTARIETA’ CON ALTRE FONTI E

MODALITA’ DI CONFERIMENTO DEL COFINANZIAMENTO PRIVATO

VEDI ALLEGATO N. 1

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90

3.5 CRONOPROGRAMMA

EVENTIPERIODO DI REALIZZAZIONE DELL’EVENTO

2009 2010 2011 2012 2013 2014

Redazione studi di fattibilità

Redazione progettazioni preliminari

Redazione progetti definitivi

Concessioni, autorizzazioni, etc

Affidamento progetti esecutivi

Redazione progetti esecutivi

Validazione progetto

Esperimento procedure di gara

Selezione e aggiudicazione

Consegna delle aree

Inizio lavori

Esecuzione lavori

Collaudo

3.6 LE MODALITÀ DI COINVOLGIMENTO DEL PARTERNARIATO ISTITUZIONALE E

SOCIO – ECONOMICO

La strategia programmatrice del Programma Integrato Urbano Europa, elaborata nell’ambito del POR

Campania FESR 2007/13, si basa sul principio che le due forme di partenariato, istituzionale e socio-

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economico, debbano essere coinvolte non solo nell’attuazione degli interventi specifici, ma anche nella

precedente fase decisionale, ove viene concordata una azione sinergica per la realizzazione degli

interventi capace di convogliare le risorse economiche e le specifiche competenze tecniche che ciascun

partecipante mette a disposizione.

I soggetti costituiti come partenariato diventano, così, attori attivi in un contesto di concertazione ove si

discutono le modalità più efficienti ed efficaci per equilibrare gli obiettivi primari del PIU Europa con le

specifiche problematiche del territorio oggetto della riqualificazione, prestando attenzione alla tutela degli

interessi legittimi dei singoli soggetti coinvolti e della cittadinanza beneficiaria della riqualificazione urbana.

In questa sede si contemperano, dunque, non solo gli obiettivi di benessere socio-economico territoriale

con obiettivi di tutela e valorizzazione delle risorse territoriali ed ambientali locali, ma anche di equità e

giustizia sociale, garantite, quest’ultime, da un costante coinvolgimento attivo delle parti in causa in ogni

fase del processo.

Tale operazione permette di raggiungere in tempi celeri e con piena efficienza i prefissati obiettivi

strategici della riqualificazione urbana, di attrattività e vivibilità sociali, economiche e urbane, e della loro

sostenibilità. In tal modo si aspira a superare quella frammentazione, in termini di individuazione delle

singole operazioni attuative, delle responsabilità assunte e della parcellizzazione dei soggetti attuatori, che ha

segnato le precedenti azioni di intervento sul territorio.

IL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE PARTECIPATA

In data 6/04/09 si sono aperti i lavori dei “laboratori di pianificazione partecipata”, fase entro la quale

le rappresentanze istituzionali comunali coinvolte nel processo di riqualificazione territoriale di Casoria

concertano i dettagli della strategia del PIU Europa della Città. I dati raccolti e i dettagli concordati durante i

lavori vengono convogliati nella stesura del presente Documento di Orientamento Strategico (DOS).

Durante il primo incontro dei laboratori, tenutosi in data 6/04/09, il responsabile del Programma Integrato

Urbano “PIU Europa” per la Città di Casoria ha presentato le linee portanti del programma, esplicitandone le

modalità di attuazione e assicurandosi l’impegno dei presenti ad agevolarne l’attuazione, ciascuno per il

proprio ambito di competenza, secondo gli obiettivi strategici prestabili.

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92

Nell’incontro successivo sono stati raccolti e discussi i dati relativi alla situazione urbanistica e sociale della

Città di Casoria, permettendo di ricavarne un quadro preciso ed esaustivo, anche in considerazione del

rapporto di Casoria con le altre città e con l’intera Regione.

Tale quadro è stata la base per avviare una analisi tecnica e scientifica delle esigenze della Città, necessaria a

stabilire gli interventi di riqualifica territoriale da realizzare; la pianificazione del programma PIU Europa si

è dunque sviluppata nei successivi incontri, aventi occorrenza settimanale. L’analisi tiene conto anche delle

proposte e delle esigenze territoriali espresse dalla cittadinanza in fase di dialogo con l’autorità governativa.

Un ulteriore passo per garantire il coinvolgimento di suddette autorità è consistito nel presentare il

programma in sede di riunione della Giunta Comunale e del Comune.

Il programma è stato presentato in dettaglio, chiarificando gli obiettivi stabiliti e le potenzialità in termini di

miglioramento della qualità della vita cittadina e di sostenibilità temporale ed economica.

Tali riunioni sono convertiti nei così detti “forum tematici”, finalizzati alla presentazione del programma alle

parti istituzionali.

Il processo di pianificazione partecipata trova il suo completamento nel processo di coinvolgimento del

partenariato socio-economico locale che si è sviluppato secondo le seguenti azioni:

rendere pubblica la strategia di riqualificazione urbana (attraverso forum tematici), descrivendone:

o i principi governativi che la sottostanno – sia a livello europeo e regionale che comunale;

o le problematiche territoriali che la motivano;

o le modalità di partecipazione, in termini di vincoli e prassi amministrativa da ottemperare;

invitare la cittadinanza e le parti interessate a manifestare (attraverso il bando per la manifestazione

di interesse) i propri legittimi interessi e a proporre interventi sul territorio, in linea con i principi e le

modalità rese note;

individuare i soggetti interessati a costituirsi come partenariato socio-economico, secondo un preciso

schema di criteri valutativi.

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93

Il coinvolgimento del partenariato viene gestito nell’ambito della strategia di comunicazione e divulgazione

della conoscenza del programma ad un amplio pubblico, individuando un principale destinatario per ciascuna

delle tipologie di attività di sensibilizzazione al Programma previste, come viene sintetizzato nello schema

seguente:

ATTIVITÀ di SENSIBILIZZAZIONE

DESTINATARIO MESSAGGIO

Forum cittadini Cittadinanza Descrizione delle linee generali della strategia del PIU Europa

Passeggiata lungo l’area bersaglio

Partenariato Descrizione degli interventi entro l’area bersaglio

Forum tematici Partenariato istituzionale Descrizione degli interventi per ambiti tematici

Incontri con i comitati di quartiere dell’area bersaglio

Comitati di quartiere in quanto rappresentanti della Cittadinanza

Descrizione degli interventi per aree e relative tematiche

Tabella 3.6.1 – Schema delle attività di divulgazione del Programma PIU Europa e del loro corrispettivo destinatario principale e contenuto informativo.

Da tale schema si evince che il confronto con i responsabili della realizzazione del Programma Integrato

Urbano (PIU) Europa è una attività che rientra in un quadro più amplio di sensibilizzazione della

cittadinanza e del partenariato locale alle operazioni di intervento elaborate nel Programma; tale processo

informativo dispone di:

- forum cittadini

- passeggiata lungo l’area bersaglio

- forum tematici

- incontri con i comitati di quartiere.

Essi costituiscono incontri più o meno formali aperti a tutta la cittadinanza, inclusi i comitati di quartiere in

veste di rappresentanti della popolazione residenziale, e indirizzati anche al partenariato istituzionale e/o

quello socio-economico locale.

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94

In ciascuna occasione si veicola una descrizione della riqualificazione urbana più o meno dettagliata nelle

sue principali linee portanti: dalla strategia del Comune all’adeguamento di questa alle specifiche esigenze

territoriali locali, alla normativa e strategia regionale ed europea di riferimento (cfr Tabella 3.6.1).

Le informazioni relative agli incontri descritti, dalla data della loro occorrenza ai risultati ivi ottenuti,

vengono divulgati attraverso diversi mezzi di comunicazione che il Comune mette a disposizione della

cittadinanza in virtù di una politica di trasparenza delle attività svolte; tali mezzi di comunicazione

includono:

- la pubblicazione sul sito web del Comune, nell’apposita sezione dedicata al PIU Europa, dei

documenti prodotti durante le fasi preparatorie e di realizzazione del PIU Europa;

- la pubblicazione della documentazione (stipule, bandi, avvisi, e relativi allegati) su periodici

istituzionali, quali l’Albo Pretorio locale e il BURC;

- la pubblicazione degli stessi sulla pagina dedicata al PIU Europa Casoria nel sito della Regione

Campania;

- la pubblicazione su periodici locali delle diverse informazioni legate alle operazioni di attuazione

del programma;

- l’attivazione di un forum online, da cui si accede dal sito web del Comune, aperto a tutta la

cittadinanza, che semplifichi e velocizzi gli scambi di opinioni e favorisca un interscambio

comunicativo con le istituzioni;

- l’organizzazione di incontri con la cittadinanza e con il partenariato (forum cittadino, forum

tematici, passeggiate lungo l’area urbana obiettivo, incontri con i comitati di quartiere) finalizzati a

rendere più fruibili le linee strategiche del programma.

Il primo forum cittadino ha avuto luogo il 21/05/09. Rivolto al grande pubblico, esso ha coperto una

duplice funzione: di sensibilizzazione della popolazione all’azione del PIU Europa e di ausilio alla ricerca

del partenariato socio-economico.

Nell’avviso pubblico, pubblicato sul sito e su manifesti sparsi per la città, in data 12/05/09, si legge:

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Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.

95

“Tutti i soggetti pubblici e privati interessati, le organizzazioni ed associazioni anche onlus,

sono invitati a partecipare al Forum cittadino che si terrà il giorno 21/05/09 alle ore 17.00

nella Sala Consiglio di Palazzo di Città. In tale occasione verranno illustrati in dettaglio gli

assi strategici e le linee di intervento del PIU Europa Città di Casoria, così come si

configurano all’attuale livello di elaborazione, e sarà possibile avanzare proposte ed

osservazioni per l’ulteriore evoluzione del relativo Documento di Orientamento

Strategico”.

In sede di forum le autorità amministrative – il Sindaco, l’Assessore alle Risorse Strategiche e il

Responsabile del Programma PIU Europa – hanno presentato i principi della strategia locale di

riqualificazione urbana, menzionando i contesti normativi ed economici regionali ed europei cui essi si

ispirano e descrivendo le modalità di comunicazione diretta con il pubblico, quali forum online e ufficio PIU

Europa. A conclusione di questa prima parte del forum, si è ricordato che l’amministrazione ha indetto un

bando di manifestazione di interesse, pubblicato in data 27 aprile 2009 e avente scadenza il 27 maggio 09,

cui tutti i cittadini, sotto forma di privati o di associazioni, possono rispondere.

A seguire si è dato spazio a un dibattito ove i partecipanti, cittadini casoriani e rappresentanti di associazioni

e di comitati di quartiere, hanno avallato le proprie proposte, nate dal riscontro con le quotidiane

problematiche territoriali locali, e richiesto chiarimenti sulle modalità attuative dell’azione di riqualificazione

del PIU Europa. I rappresentanti delle autorità governative si sono dunque confrontati vis-à-vis con la

cittadinanza, mostrando la volontà a mantenere vivo un dialogo diretto e costante con la popolazione, in linea

con una politica di ascolto delle esigenze cittadine già in atto.

Un altro momento di incontro con il partenariato è costituito dalla passeggiata entro l’area di intervento.

Finalizzata a mostrare l’effettivo contesto dell’area bersaglio prescelta per l’azione di riqualificazione,

durante la passeggiata sono state indicate le potenzialità in termini di riqualificazione territoriale degli

interventi individuati e la sostenibilità a lungo termine.

Nel corso della passeggiata i rappresentanti delle autorità governative, rappresentati nel caso specifico dal

responsabile del Programma PIU Europa, e dal Sindaco, hanno guidato il partenariato istituzionale e socio-

economico, ed in particolare i rappresentanti dei comitati di quartiere – associazioni spontanee che già

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Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.

96

vivono e partecipano costantemente la vita della città - in una passeggiata lungo l’area bersaglio in cui sono

state esposte le motivazioni che hanno portato all’individuazione dell’area di riferimento alla definizione

degli assi strategici e delle linee di intervento del PIU Europa Città di Casoria, così come si configurano

all’attuale livello di elaborazione.

In parallelo con le azioni di divulgazione del programma, l’Ufficio PIU Europa ha attivato le operazioni di

individuazione e proclamazione dei soggetti disposti a costituirsi come partenariato socio-economico,

attraverso l’affissione nelle strade cittadine e all’Albo Pretorio, di un manifesto, denominato Bando di

Manifestazione d’Interesse, con il quale si invita la cittadinanza a manifestare l’interesse ad avviare proprie

iniziative, profit e no-profit, e/o proporre possibili interventi da inserire nel Programma di riqualificazione; in

esso si legge, infatti:

“I soggetti interessati, pubblici e privati, profit e non profit, oltre Enti, Associazioni,

Organizzazioni rappresentative del territorio, forze sociali, rappresentanze del mondo della

Cooperazione e del Volontariato potranno far pervenire, entro e non oltre venti giorni (20)

a partire dal giorno di pubblicazione del presente avviso, proposte e osservazioni coerenti

con le strategie e i contenuti del Documento Preliminare di Sintesi del Programma Integrato

Urbano (PIU Europa Città di Casoria), utilizzando apposito formulario (scaricabile dal sito

della Città www.casoriaonline.it)”.

RISULTATI

In risposta al bando di Manifestazione di Interesse, pubblicato il 27/04/09 e chiuso il 20/05/09, sono giunte

un totale di n. 41 richieste/proposte di intervento di riqualificazione della Città; di queste: 14 sono state

inviate per email all’indirizzo [email protected]; le restanti sono state recapitate presso

l’ufficio protocollazione del Comune sito in Piazza Cirillo 1 – Città di Casoria.

La cittadinanza che ha risposto in modo attivo al processo partecipativo indetto dalla Amministrazione

formulando proposte, idee e suggerimenti su interventi ritenuti utili o auspicati per favorire il processo di

sviluppo della città. Queste riflessioni costituiscono un ulteriore fonte di conoscenza delle esigenze della

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Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.

97

cittadinanza e di testimonianza del vivo interesse di quest’ultima alle concrete attività che il loro Comune si

accinge a mettere in essere.

Tra le manifestazioni di interesse pervenute si registrano molti interventi che rispondono ai temi elaborati nel

Preliminare PIU Europa, allegato al Protocollo d’Intesa del 10/02/09 e pubblicati sulla pagina web dedicata

al PIU Europa di Casoria sul sito del Comune, diventate linee di interventi individuate nella presente analisi;

gli interventi proposti, infatti, coinvolgono i seguenti settori:

- l’ambito urbanistico e commerciale;

- l’ambito culturale si è rilevata una forte esigenza di valorizzazione del patrimonio storico-artistico;

- l’ambito sociale;

- il miglioramento dei servizi informatici della pubblica amministrazione;

- la sicurezza pubblica;

- l’assistenza ai servizi ambientali.

Di seguito presentiamo l’elenco delle richieste/proposte raccolte con la Manifestazione d’Interesse,

riportando i nominativi dei proponenti e una breve descrizione delle proposte avanzate.

ALLEGATO N. 2

Tali interventi vengono valutati da una apposita Commissione tecnica, convocata in seguito alla

approvazione in Cabina di Regia dei “criteri di valutazione” secondo i quali vengono giudicate le proposte

avanzate; tali criteri accertano la coerenza dei suddetti criteri alla strategia del Programma Integrato Urbano

(PIU) Europa di Casoria.

In particolare, i progetti e le attività proposti saranno valutati sulla base dei seguenti Requisiti di

ammissibilità:

- Coerenza con gli Orientamenti Strategici Regionali, con le Linee Guida dei Programmi

Integrati Urbani PIU’ Europa e con il Documento di Orientamento Strategico della città di

Casoria, adottato in G.C. il ;

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Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.

98

- coerenza con gli obiettivi del PO FESR Campania (2007-2013) e in particolare con l’Asse

VI - “Sviluppo urbano e qualità della vita”, obiettivo specifico 6.a “Rigenerazione urbana e

qualità della vita”;

- coerenza con i tempi di realizzazione imposti dal protocollo d’intesa con la Regione

Campania;

- localizzazione all’interno dell’area individuata nel Documento di Orientamento Strategico

della Città di Casoria o in area contigua;

La conformità delle proposte sopraggiunte in risposta alla Manifestazione d’Interesse con tali coerenze e

principi viene calcolata prestabilendo degli indicatori di valutazione che costituiscono i valori portanti nella

scelta degli interventi.

Ciascun indicatore influisce sulla valutazione della proposta in termini di “peso” (da 1 a 3), e per ciascuna

proposta viene assegnato un “punteggio”, da 1 a 5. Il rapporto di queste due misure contribuisce a stabilire

una graduatoria delle proposte vagliate che costituirà la base sulla quale verrà definita la selezione delle

proposte da inserire nel PIU Europa di Casoria.

Gli indicatori individuati sono:

INDICATORE

A.PESO

(1-3) B.PUNTEGGIO

(1-5) TOTALE

(AXB)

Grado di coerenza della proposta progettuale con il Programma Integrato Urbano.

3

Qualità dell’intervento progettuale 3

Grado di interazione e coerenza della proposta progettuale con interventi e attività realizzati e/o in corso di realizzazione nell’area di riferimento.

1

Potenzialità dell’intervento nel generare forme di partecipazione sociale

2

Livello di rivitalizzazione socioeconomica attraverso iniziative per l’occupazione

3

Potenzialità dell’intervento nel promuovere iniziative di sviluppo culturale

2

Interventi finalizzati al miglioramento della sicurezza urbana 2 Potenziamento del sistema dei servizi in funzione di un miglioramento delle capacità di offerta

2

Promozione di proposte innovative 2

Efficacia e sostenibilità dell’intervento sul piano ambientale 2

Fattibilità dell’intervento 3

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Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.

99

Miglioramento della qualità della vita coerentemente al raggiungimento dei “requisiti minimi di civiltà”

2

Conformità agli strumenti urbanistici vigenti3

Livello di coinvolgimento di partner privati (partecipazione finanziaria/gestionale di privati alla realizzazione del progetto)

3

Livello di avanzamento progettuale 1

Tabella 3.6.2 – indicatori di valutazione delle proposte avanzate in seguito alla Manifestazione d’Interesse

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100

4. RISORSE UMANE, SISTEMA GESTIONALE E MONITORAGGIO DEI PIANI

4.1 ILLUSTRAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE E CONTROLLO

Il Comune di Casoria, a seguito della attribuzione della delega, di cui al PO FESR 2007-2013 della

Regione Campania, da parte della Regione Campania, svolgerà il ruolo di Autorità di Gestione, con compiti

e funzioni puntualmente definiti nell’atto di delega, nonché Autorità di Certificazione e di controllo ordinario

sulle attività finanziate. In tal senso sarà responsabile della corretta certificazione delle spese erogate a valere

sui fondi FESR destinati alla gestione del PIU, provvederà all’adozione di adeguate piste di controllo e

sistemi di controllo di primo livello e descrizione dei sistemi e delle procedure adottati per garantirne

l’adeguatezza, finalizzati a determinare la correttezza e la regolarità delle spese dichiarate nell'ambito del

POR.

Le funzioni che il Comune di Casoria dovrà assolvere investono i seguenti ambiti:

a) programmazione;

b) gestione operativa;

c) gestione finanziaria;

d) monitoraggio e valutazione;

e) gestione e controlli;

f) informazione e pubblicità;

g) sicurezza e legalità;

e seguire le modalità di attuazione degli adempimenti di cui:

- al Regolamento (CE) n. 1083/06, articolo 60;

- al Regolamento (CE) n. 1828/2006, articolo 12 e successivi;

- al capitolo V “Procedure di attuazione” del PO FESR;

- alla relazione ex art. 71 del Regolamento (CE) n. 1083 sui sistemi di gestione e controllo del FESR

(capitolo 2, paragrafi 1.3.2 e 2.1.3).

L’assegnazione della delega richiede la creazione, da parte dell’OI, di una struttura gestionale ad hoc

deputata alla sua attuazione. Tale struttura prevede l’istituzione di un ufficio, intitolato Ufficio PIU

Europa (anche Unità per il coordinamento del sistema di attuazione relativo al PIU’)

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101

.

Essa prevede, quindi, la presenza delle seguenti unità:

Unità per la gestione finanziaria;

Segreteria tecnico-amministrativa.

Unità per la programmazione e pianificazione

Unità per la gestione operativa e certificazione;

Unità per il monitoraggio e valutazione degli interventi;

Unità per l’informazione e la comunicazione,

Unità per i rapporti con il Partenariato di territorio;

Unità per il controllo di I Livello

Il personale individuato per ciascuna unità sarà costituito da figure professionali aventi comprovata

esperienza nelle funzioni che le competeranno. Le rispettive funzioni svolte, definite secondo le singole

competenze, verranno coordinate e si intrecceranno a costituire una unica attività gestionale, il cui front

office è curato dall’Ufficio PIU Europa. Tali figure hanno il compito di redigere progetti, studi di fattibilità e

ricerche di settore apportando la propria competenza a carattere generale e scientifico per assicurare:

- una programmazione degli interventi basata su una analisi puntuale e scientificamente approvata del

contesto socio-economico, culturale, urbanistico-ambientale del territorio comunale, e

- una pianificazione strategica coerente alle strategie governative territoriali elaborate ai livelli

regionale, nazionale e internazionale.

Il lavoro di suddetto staff troverà la piena collaborazione dei dirigenti competenti relativamente agli assi

strategici di sviluppo coinvolti, responsabili ciascuno per il proprio ambito di competenza.

Lo staff, infine, è coordinato dal responsabile del programma ed opera in stretto collegamento con gli altri

organi istituzionali del modello di gestione; il responsabile del programma svolge una funzione di raccordo

tra tutti gli organi di gestione, i dirigenti e gli uffici coinvolti, assicurando il buon andamento delle

operazioni relative alla gestione del programma in tutti i suoi aspetti.

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Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.

102

L’organigramma immaginato dal Comune di Casoria per la gestione del Programma è il seguente:

4.2 DESCRIZIONE DEL SISTEMA DI MONITORAGGIO In linea con le responsabilità assunte dal costituirsi beneficiaria della delega per la gestione della

programmazione e realizzazione degli interventi di riqualificazione urbana, l’amministrazione locale di

Casoria assume un ruolo di regia nei processi regolatori che si estrinseca attraverso un triplice esercizio: di

concertazione tra le parti, come sopra descritto, di monitoraggio e, infine, di controllo della correttezza degli

adempimenti sviluppati. In altri termini, spetta agli operatori dell’ufficio PIU Europa comunale controllare in

Sindaco della Città di Casoria

SegreteriaTecnica-

Amministrativa Num. Unità:2.

Qualifica Funzionale: B e C

Unità per la programmazione e

pianificazione Direttore del Servizio

Urbanistica Qualifica Funzionale: D

Unità per la gestione operativa

e certificazione Direttore del Servizio

Lavori Pubblici Qualifica Funzionale: D

ResponsabileUfficio PIU

EuropaQualifica funzionale:

dirigente

Unità per i rapporti con il Partenariato di

territorio Direttore del Servizio

Anagrafe Qualifica Funzionale: D

Unità per il monitoraggio e

valutazione degli interventi

Num. Unità:1. Qualifica Funzionale: C

Unità per l’informazione e la

comunicazione Num. Unità:1.

Qualifica Funzionale: C

Unità per la gestione

finanziaria

Qualifica Funzionale: D3

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Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.

103

maniera puntuale la correttezza delle operazioni programmatiche, gestionali ed amministrative prescritte dal

procedurale di approvazione del PIU Europa elaborato a livello regionale, e, al contempo, operare una

puntuale e costante attività di rendicontazione nei confronti della A.d.G. Regione Campania. Queste

focalizzano l’attenzione sulle seguenti informazioni:

- lo stato di avanzamento delle procedure amministrative e finanziarie necessarie alla partecipazione

del Comune al PO-FESR Campania in corso;

- lo stato di avanzamento delle procedure amministrative e finanziarie necessarie alla partecipazione

del partenariato al PIU Europa di Casoria in corso;

- gli interventi informativi e pubblicitari realizzati, fornendo esempi e materiali prodotti;

- gli strumenti di comunicazione utilizzati.

Per ciascuna attività contemplata nella prassi amministrativa verranno consegnate all’AdG Regione

Campania delle relazioni periodiche e un rapporto finale che riporta dettagliatamente la descrizione delle

operazioni svolte e delle motivazioni che le sottostanno, a rispetto delle norme sulla trasparenza e correttezza

delle operazioni effettuate, nonché a testimonianza dei risultati raggiunti e sullo stato di avanzamento delle

procedure di attuazione e realizzazione degli interventi programmati. Tali relazioni costituiranno un corpus

documentale che sarà consegnato in concomitanza con i documenti relativi alla pianificazione dell’intero

sistema gestionale allestito, tra cui si annoverano: il Documento di Orientamento Strategico (DOS) che

riassume principi e obiettivi della linea strategica del PIU Europa del Comune; il relativo cronoprogramma;

il piano di comunicazione; il piano di gestione.

I dati raccolti in fase di monitoraggio costituiranno il corpus documentale che verrà sottoposto alle

valutazioni ex ante e in itinere da parte del Nucleo Valutativo degli Investimenti Pubblici (NVIIP), il cui

parere favorevole farà avanzare il procedimento amministrativo che conduce alla stipula dell’Accordo di

Programma Quadro (APQ).

Tutte le informazioni relative a entrambi i corpus, nonché ai documenti relativi alle operazioni

amministrative pubbliche (protocollo d’Intesa, bando per la manifestazione d’Interesse, ecc.), dovranno,

inoltre, esser accessibili sia agli operatori di settore che al grande pubblico. Per questo motivo il Comune di

Casoria ha sviluppato un piano di comunicazione che raggiunge sia le categorie socio-economiche e

istituzionali coinvolte, sia un pubblico più vasto, adattando i mezzi di comunicazione a sua disposizione

(stampa istituzionale, sito web, stampa periodica locale) alle specifiche esigenze.

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104

Il Comune di Casoria attraverso l’utilizzo degli strumenti tecnologici in possesso, o in fase di acquisizione,

garantisce di mantenere in costante aggiornamento le proprie strutture e le apposite strutture regionali le

informazioni relative a dati e documenti prodotti durante le operazioni di attuazione del proprio PIU Europa.

La valutazione sarà condotta sulla base dei seguenti parametri:

1. coerenza interna con le linee d’indirizzo strategico espresso nel DOS;

2. ricaduta degli interventi sull’area bersaglio,che attiene alla capacità dell’intervento di generare ricadute

positive misurabili attraverso gli indicatori descritti nel paragrafo successivo.

4.2.1 EVIDENZIAZIONE DEI RISULTATI ATTESI ATTRAVERSO GLI INDICATORI

UTILIZZATI PER L’ANALISI SULLO STATO DI FATTO

La valutazione dell’efficacia della strategia del DOS, è finalizzata alla comprensione della correttezza delle

scelte programmatiche in relazione agli obiettivi di sviluppo definiti. Tale valutazione richiede,

necessariamente, che si definisca un sistema di monitoraggio con la costruzione di indicatori di misurazione

dei risultati e degli impatti attesi.

Dal punto di vista metodologico con l’analisi di contesto e l’analisi SWOT si è già svolta una valutazione ex

ante proprio evidenziando gli elementi da cui discendono le problematiche e le peculiarità su cui sono stati

costruiti gli obiettivi e la strategia del programma.

La definizione del set di indicatori di risultato e di indicatori di impatto servirà proprio alla definizione delle

successive fasi di monitoraggio (on-going) e valutazione (in itinere ed ex post) . Gli indicatori di risultato

sono destinati a misurare gli effetti immediati delle singole linee d’intervento, mentre gli indicatori di

impatto misurano gli effetti di lungo periodo derivanti dall’attuazione del programma. I primi sono stati

scelti in stretta coerenza con la linea d’intervento programmata, con l’obiettivo di segnalare risultati

riconducibili alle tipologie di progetto effettivamente messe in campo. Gli indicatori di impatto, invece sono

stati scelti tenendo presente il mutamento desiderato nei livelli di benessere, del grado di sviluppo, ecc,

generato dagli interventi programmati e che si andranno a realizzare.

In particolare sono stati individuati obiettivi specifici riferiti agli assi tematici su cui si intendono sviluppare

le linee d’intervento e di conseguenza gli interventi.

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105

Rispetto all’asse 1: “Rigenerazione, recupero e riconnessione del tessuto urbano”, sono stati individuati gli

obiettivi:

Ob. 1. a - miglioramento dell’accessibilità e riqualificazione degli spazi pubblici

Ob. 1. b - recupero di immobili con destinazione pubblica e d’uso sociale

Ob. 1. c – nuove attrezzature e funzioni al servizio del cittadino

Tutti e tre questi obiettivi sono perseguiti essenzialmente attraverso interventi di infrastrutturazione

materiale, l’impatto atteso tende a considerare la riqualificazione quale strumento per una rigenerazione

sociale del contesto di riferimento oltre che ad un miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini.

Pertanto gli indicatori di impatto attesi vertono essenzialmente su:

- aumentare la partecipazione dei cittadini alla vita sociale;

- variazione della percezione di sicurezza della zona urbana recuperata;

- tasso di variazione del valore degli immobili nell'area;

- variazione della percezione di utilità degli interventi realizzati e di soddisfazione da parte dei

cittadini

- Incremento della capacità di recupero e riciclaggio

Si è sviluppato in maniera analoga il ragionamento sull’ASSE 2: “Imprenditorialità e politiche del

lavoro”, in cui sono stati individuati gli obiettivi:

Ob. 2. a – Interventi a sostegno della rivitalizzazione del centro storico

Ob. 2. b – Interventi di promozione a sostegno di un prodotto di qualità delle imprese maggiori

A differenza dell’asse precedente in questo caso si è inteso sviluppare interventi di azioni immateriali atti a

promuovere un percorso di rigenerazione economica del territorio di riferimento, volte essenzialmente da

una parte alle attività minori e/o di vicinato dall’altra all’implementazione di politiche di marketing a

sostegno delle PMI della città.

Gli indicatori individuati risultano pertanto:

- variazione del numero di esercizi commerciali aperti dopo le h 20.00

- quota di aree dismesse recuperate sul totale delle areee dismesse nel Comune

- nuova occupazione creata grazie all'insediamento di nuove imprese

Per quanto riguarda invece l’ASSE 3: “Miglioramento della governance e della qualità della vita dei

cittadini”, questo è da intendersi trasversale a tutto il programma d’interventi, in quanto si ritiene che

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106

l’attuazione degli interventi considerati sono da supporto a tutte le azioni messe in campo e nel lungo termine

innescare processi di legalità e sicurezza duraturi.

Gli obiettivi da perseguire sono:

Ob.3.a – Interventi di miglioramento della gestione della P.A

Ob.3.b - Interventi di sostegno alla sicurezza urbana

Gli indicatori individuati risultano quindi essenzialmente:

- variazione numero di utenti servizi comunali

- numero di telecamere installate

ALLEGATO N. 3 - TABELLA RIEPILOGATIVA DEGLI INDICATORI

4.3 ASSISTENZA TECNICA

Il Comune di Casoria nello svolgimento delle attività sopra citate si avvarrà anche di un gruppo di

assistenza tecnica in grado di migliorare il sistema di controllo, monitoraggio e valutazione del PIU.

L’assistenza tecnica avrà il compito di integrare e rafforzare la struttura organizzativa interna al Comune,

responsabile dell’attuazione del Programma, con competenze specialistiche.

L’ente già in fase di redazione del presente documento si è avvalso di consulenti esterni con competenze utili

a garantire la corretta progettazione del DOS e del Programma. Tale struttura potrà essere opportunamente

integrata a seconda delle esigenze che si verificheranno nella fase di attuazione e gestione del Programma.

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ASSE TEMATICO OBIETTIVO SPECIFICO CRITICITA' RISCONTRATE LINEE DI INTERVENTO INTERVENTI

Investimento pubblico

su 6.1

(compreso coofin.

comunale 10%)

Fondi Comunali Risorse Aggiuntive

su 6.3

Risorse

Aggiuntive

su 5.1

Risorse

Aggiuntive su 1.1e

Investimenti

privati

Degrado del centro storico e delle aree urbanizzate

ad esso adiacenti

L.1/1.a/1

Recupero e riqualificazione urbana;Riqualificazione del centro storico, anche attraverso la predisposizione di slargh

piazzette e la riqualificazione di alcune strade interne all’insediamento storico. € 5.568.482,20 € 3.098.690,69

Forte abusivismo edilizio con elevata discontinuità

del tessuto urbano e scarsa qualità edilizia e del

complesso reticolo di strade senza alcuna qualità

urbana

Assenza di spazi e attrezzature a servizio della

collettività.

Assenza di spazi e attrezzature a servizio della

collettività, con particolare riguardo alla popolazione

giovane e infantile

L.1/1.b/1

Riqualificazione degli edifici scolastici e

costruzione di nuovi

Realizzazione degli asili nido a completamento dei poli scolastici di via Pio XII e di

via Paolo Piccirillo; € 3.000.000,00

Scarsa istruzione con carenze significative di

specializzazione e di abbandono scolastico;

L.1/ 1.b/2

Recupero delle aree libere intorno al

perimetro delle scuole per destinarle ad

aree a verde atrezzato

Realizzazione di spazi a verde attrezzato a servizio della collettività oltre che delle

scuole. € 836.903,23

Scarsa identità urbana.

L.1/1.b/3

Recupero di immobili per destinarli ad

attrezzature collettive

Acquisizione e recupero di un palazzo storico per adibirlo a museo d'arte

contemporanea € 5.996.970,10

Presenza di un’elevata commistione tra le funzioni

della città

Edificazione della Torre Direzionale, che consentirà di accorpare tutti gli uffici

comunali attualmente dislocati sul territorio € 9.102.438,80

Diffuso disordine edilizio e frammentazione degli

spazi di aggregazione

Costruzione di un teatro come un “Complesso Funzionale Flessibile” in cui gli

spazi si prestano non solo ad accogliere spettacoli di rilevanza nazionale, ma

anche luogo per spettacoli, manifestazioni ed eventi promossi dai cittadini, dalle

associazioni e dalle scuole

€ 4.731.690,00

Degrado dell’ambiente urbano l’isola ecologica come il luogo della formazione in ecologia € 600.000,00

Scarsa identità urbana e scarsa sensibilità

ambientaleCampagna di sensibilizzazione per la raccolta differenziata € 100.000,00

€ 27.336.906,91 € 3.098.690,69 € 3.000.000,00 € 100.000,00

L.2 /2.a/1

Incentivi per la destinazione dei piani terra

a piccole attività di artigianato ed esercizi d

vicinato

Centri commerciali naturali € 200.000,00

L.2/2.a/2

Azioni di promozione di principi e metodi

propri del marketing management finalizza

ad aggregare e sostenere la competitività

delle piccole imprese

Azioni di promozione di principi e metodi propri del marketing management

finalizzati ad aggregare e sostenere la competitività delle piccole imprese € 100.000,00

Elevato livello di disoccupazione di lunga durata

Difficoltà di sviluppo di funzioni urbane avanzate

legate all’ambito della ricerca e dell’innovazione

Riconversione produttiva

€ 2.650.000,00 € 3.000.000,00

Ob.3.a –

Interventi di migloramento

della gestione della P.A

Possibile inattività per inadeguatezza delle

competenze.

L.3 /3.a/ 1 Migliorare la

governance

creazione di strutture informatiche atte a ridurre al minimo la gestione e

l’archiviazione cartacea dei documenti e a rafforzare l’acquisizione della

documentazione fruibile con mezzi e terminali (Totem)

€ 1.000.000,00

Ob.3.b -

Interventi di sostegno alla

sicurezza urbana

Alta presenza di criminalità organizzata,

microcriminalità, dovuta essenzialmente alla

vicinanza alle aree sensibili dell’hinterland

napoletano

L.3 /3.a/ 2

Promuovere e potenziare la diffusione della

legalità e della sicurezza attraverso la

realizzazione di servizi avanzati al territorio.

realizzazione di impianti di video sorveglianza sia nel perimetro definito dal

percorso tracciato che in tutta l’area bersaglio, ovvero in tutti i punti sensibili del

tessuto urbano

€ 1.000.000,00

TOTALE ASSE 3 € 1.000.000,00 € 1.000.000,00

30.986.906,91€ 3.098.690,69€

Da delibera di R.C. n. 1558/08 € 34.085.597,60

L.2/ 2.b/ 1

Azioni di promozione e sostegno alle

imprese che operano nella città di Casoria

e nel sistema territoriale “Napoli Nord”.

Il polo del mercato e delle fiere, un luogo altamente tecnologico a servizio della

media e piccola impresa € 2.350.000,00

TOTALE ASSE 2

ASSE 3 – Miglioramento

della governance e della

qualità della vita dei

cittadini

TOTALE ASSE 1

3.4 RISORSE FINANZIARIE IMPIEGATE, COMPLEMENTARIETA’ CON ALTRE FONTI E MODALITA’ DI CONFERIMENTO DEL COFINANZIAMENTO PRIVATO TAB.1

€ 3.000.000,00

L.1/ 1.c/ 2

Sensibilizzare la cittadinanza sulla

necessità del rispetto ambientale e del

riciclo urbano

ASSE 2

Imprenditorialità e

politiche del lavoro

Ob. 2. a –

Interventi a sostegno della

rivitalizzazione del centro

storico

Depauperamento delle funzioni urbane tipiche e

perdita delle connotazioni identitarie dei centri storici

Ob. 2. b –

Interventi di promozione a

sostegno di un prodotto di

qualità delle imprese maggiori

L.1/1.a/2

Nuovi spazi a servizio della collettività;

Ob. 1. b -

recupero di immobili con

destinazione pubblica e d’uso

sociale

Predisposizione di nuovi luoghi urbani di partecipazione sociale (Biblioteca

multimediale); € 500.422,58

ASSE 1

Rigenerazione,

recupero e

riconnessione del

tessuto urbano

Ob. 1. a - miglioramento

dell’accessibilità e

riqualificazione degli spazi

pubblici

Ob. 1. c –

nuove attrezzature e funzioni

al servizio del cittadino

L.1/1.c/1

Nuove attrezzature atte ad ospitare

funzioni della città analoghe alle funzioni

già esistenti, ma capaci di restituire una

peculiarità chiara al luogo

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ELENCO RIEPILOGATIVO MANIFESTAZIONI DI INTERESSE CON ATTRIBUZIONE PUNTEGGIO SECONDO I CRITERI DI VALUTAZIONE

num. dataricezione

prot/emailnominativo descrizione sommaria a. peso (1 3)

b.punteggio (1

5)totale (axb)

1 28/04/2009 17277Gaetano Scoglio A.S.D.

Polisportiva Casaurea

Realizzazione tendostruttura per campo da

Basket con annessi spogliatoi presso la

scuola F. Palizzi di Via D. D'Aosta

2 30/04/2009 17433Alfonso Fiumarelli Coop. Sociale

"LA RETE"

Suggerimenti per la realizzazione di scuole

per minori e giovani con laboratori artistico

teatrali

3 30/04/2009 17434 Anna De Angelo Fiumadea SrlRealizzazione di attività socio educative e

formazione didattico professionale

4 02/05/2009 e mail Luigi De Rosa Casoriasuggerimenti per realizzare più strutture per

i giovani

5 03/05/2009 e mail Claudio MargheritaRichiesta per pedonalizazione di Via

Torrente

6 08/05/2009 e mail Giovanni De Rosa Casoria Percorso formativo

7 11/05/2009 19311Assunta pagliuca Com. di

quartiere via Castagna Casoria

suggerimenti e richieste per la realizzazione

da parte del Comune del Polo della

conoscenza

8 12/05/2009 19597 Cittadinanza Attiva Casoriapromemoria al sindaco per varie

realizzazioni di interesse sociale

9 12/05/2009 19602International Contemporary Art

Center Antonio Manfredi Cardito

già sede del CAMMuseum in via Duca

D'Aosta Casoria, propone il progetto di

ampliamento dello stesso con il

potenziamento delle attività

10 12/05/2009 19637 ditta Flora Napoli Casoria

suggerimenti per interventi vari nel campo

della manutenmzione e gestione del verde

pubblico nell'area obiettivo

11 13/05/2009 e mail Mauro Buono Casoriasuggerimenti per realizzare una rotonda in

via P.Nenni

12 13/05/2009 e mail Mauro Buono Casoriasuggerimenti per realizzare una rotonda in

via Sannitica per Frattamaggiore

13 13/05/2009 e mail Mauro Buono Casoriasuggerimenti per realizzare un parco verde

nell'area ex Resia

14 13/05/2009 e mail Siemens SpA

Coinsigli per realizzare un sistema

monitoraggio del territorio e Centro Servizi

per la P.A.

15 14/05/2009 e mail Ennio Covino CasoriaConsigli per il fotovoltaico e trasporto

urbano

16 15/05/2009 20136Scuola comunale dell'Infanzia

Casoria Rosaria Feroneproposta per laboratorio scuola dell'Infanzia

17 19/05/2009 e mailVinbcenzo D'Onofrio Rapp.te

Comitato qualità del vivere

si propone quale esperto per migliorare la

qualità dell'abiente per una migliora

vivibilità

18 20/05/2009 e mail Capone

Suggerimenti vari per realizzare opere

pubbliche e strutture varie nell'area ex

Rhodiatoce

19 24/05/2009 e mail A.Di Costanzo suggerimenti vari

20 25/05/2009 21296 Codacons CasoriaProposta di progetto per la valorizazzione

dell'area alla Via G. Gigante

21 25/05/2009 e mail Ass. Culturale IperdeaSuggerimenti per svolgimento attività

extrascolastiche

22 26/05/2009 21448System life Cav. A. Brichese

Padova

collaborazione di partneriato privato nella

riduzione dell'inquinamento e nella

gestione di attività ambientali legati

all'inquinamento in genere

23 26/05/2009 21492Napoli in Casa Isernia Mauro

Casoria

proposta per la gestione dei poarcheggi

realizzati dal Comune

24 26/05/2009 21494Napoli in Casa Carlo De Vita

Casoria

proposta per la gestione dei parcheggi

realizzati dal Comune anche con il project

financing

25 26/05/2009 21504Suore Vittime Espiatrici di Gesù

Sacramentato Casoria

Proposta di Centro Sociale e parcheggio in

area di loro proprietà

26 26/05/2009 e mail Consorzio Pegasoproposta per la formazione e studio dello

sviluppo sostenibile

27 27/05/2009 21701Synectics di D'Abbrunzo Gaetano

Giugliano

proposta per la realizzazione di

infrastrutture permanenti di supporto alle

attività della pubblica amministrazione per

migliorare i servizi al cittadino

28 27/05/2009 21735 Geom Antonio Russo Casoria

Area ex Supercinema proposta per la

realizzazione di un edificio per attrezzature

di comune interesse sociale

29 27/05/2009 21749Mons. Padre Mauro Piscopo

Parrocchia S.Benedetto Casoria

Cessione gratuita di aera per la

realizzazione da parte del Comune di

Oratorio e Centro Sociale

30 27/05/2009 21766

Con & Form Associazione rapp.te

Fabio Esposito Consulenza e

formazione

Assistenza ai servizi ambientali con

particolare riferimento alla r.d.

31 27/05/2009 21767 Accaunt Solution Srl Napoli

Proposte per il miglioramento della

sicurezza con un sistema di

videosorveglianza

32 27/05/2009 21768 Imput Data Srl Pozzuoli

proposta per il migliortamento dei servizi

della P.A. con sistemi informatici ivi

compresa la totale archiviazione degli atti

33 27/05/2009 21769 Griecam Srl Casoriaproposta per la gestione di un sistema di

viedosorveglianza sul territorio

34 27/05/2009 21772 Arch. D'Anna Pietro CasoriaProposta progettuale riqualificazione Piazza

Cirillo

35 27/05/2009 21775 Arch. D'Anna Pietro CasoriaProposta progettuale per isola pedonale Via

Marconi Pio XII

36 27/05/2009 21776 Pro Loco Casoria Suggerimenti per musei e biblioteche

37 27/05/2009 21777Soc. Cooperativa Sociale POIEIN

di Afragola

Organizzazione manifestazioni sportive per

portatori di Handicap

39 27/05/2009 21778Consorzio Gestione e Sviluppo

NapoliBonifica area privata ex Resia

40 27/05/2009 21779 Pro Loco Casoria Consigli e proposte su aree ex Macello

41 27/05/2009 e mail G.Galli Consorzio CSAproposta per il miglioramento dei servizi

della P.A.

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ASSE TEMATICO OBIETTIVO SPECIFICO CRITICITA' RISCONTRATE LINEE DI INTERVENTO INTERVENTI INDICATORI DI RISULTATO INDICATORI DI IMPATTO INDICATORI DI

REALIZZAZIONE

Degrado del centro storico e delle aree

urbanizzate ad esso adiacenti

L.1/1.a/1

Recupero e riqualificazione urbana;

Riqualificazione del centro storico, anche attraverso la

predisposizione di slarghi e piazzette e la riqualificazione di

alcune strade interne all’insediamento storico.

incremento area riqualificatetasso di variazione del valore degli

immobili nell'areaKm strade riqualificate

Forte abusivismo edilizio con elevata

discontinuità del tessuto urbano e scarsa

qualità edilizia e del complesso reticolo

di strade senza alcuna qualità urbana

L.1/1.a/2

Costruzione di aree attrezzate per pratiche

sportive eco-compatibili;

Predisposizione di nuovi luoghi urbani di partecipazione

sociale.incremento numero di eventi realizzati

aumentare la partecipazione dei cittadini

alla vita sociale

N. strutture realizzate o

adeguate

funzionalmente

Assenza di spazi e attrezzature a

servizio della collettività, con particolare

riguardo alla popolazione giovane e

infantile

L.1/1.b/1

Riqualificazione degli edifici scolastici e

costruzione di nuovi

Realizzazione di spazi a verde attrezzato a servizio della

collettività oltre che delle scuole, in adiacenza del polo

scolastico definito dalle scuole - materna ed elementare Mitilini,

e dalla scuola media Ludovico da Casoria;

variazione nel numero di ore di utilizzo delle strutture

sportive in orario extrascolastico

variazione numero di impianti ad utilizzo

di fonti energetiche rinnovabili

Mq spazi a verde

realizzati

Scarsa istruzione con carenze

significative di specializzazione e di

abbandono scolastico;

L.1/ 1.b/2

Recupero delle aree libere intorno al

perimetro delle scuole per destinarle ad

aree a verde atrezzato

Realizzazione di un asilo nido e di un’area parcheggio in

prossimità della scuola elementare e materna S. Mauro;

variazione nel numero di bambini frequentanti la

scuola materna, asilo nido e scuola media

miglioramento della struttura scolastica

a seguito della ristrutturazioneMq realizzati

Museo d'arte contemporanea incremento di eventi variazione nel numero di utenti della

strutturaN. di eventi realizzati

Riqualificazione delle strade adiacenti la scuola elementare e

materna Carducci ed il liceo Gandhi, anche con l’adeguamento

della carreggiata di via Ariosto ed il collegamento di

quest’ultima con via Giolitti.

incremento area a verde realizzata

variazione nel numero di giornate di

superamento delle soglie di

inquinamento atmosferico

Mq spazi realizzati

Presenza di un’elevata commistione tra

le funzioni della città

Edificazione della Torre Direzionale che consentirà di

accorpare tutti gli uffici comunali attualmente dislocati sul

territorio

incremento edifici destinati ad uffici pubblici migliormento all'accesso agli uffici

pubblici comunaliMq realizzati

Diffuso disordine edilizio e

frammentazione degli spazi di

aggregazione

Costruzione di un teatro come un “Complesso Funzionale

Flessibile” in cui gli spazi si prestano non solo ad accogliere

spettacoli di rilevanza nazionale, ma anche luogo per

spettacoli, manifestazioni ed eventi promossi dai cittadini, dalle

associazioni e dalle scuole

variazione numero di eventi realizzati nell'area

riconvertiti

variazione della percezione di utilita'

degli interventi realizzati e di

soddisfazione da parte dei cittadini

Mq realizzati

Degrado dell’ambiente urbano

variazione numero di eventi organizzati nell'area

recuperato avente ad oggetto la formazione in

ecologia e la sensibilizzazione verso il problmea della

raccolta differenziata

N. di giornate di

formazione e/o

informazione

Scarsa identità urbana e scarsa

sensibilità ambientale

variazione nel numero di bambini partecipanti agli

eventi

% di aumento della

raccolta differenziata

L.2 /2.a/1

Incentivi per la destinazione dei piani terra

a piccole attività di artigianato ed esercizi

di vicinato

Centri commerciali naturali aumento della qualità delle attività in essere

L.2/2.a/2

Azioni di promozione di principi e metodi

propri del marketing management

finalizzati ad aggregare e sostenere la

competitività delle piccole imprese

Azioni di promozione finalizzate ad aggregare e sostenere la

competitività delle piccole imprese

incremento esercizi commerciali che si localizzano

nel centro storico

Elevato livello di disoccupazione di lunga

durata

Difficoltà di sviluppo di funzioni urbane

avanzate legate all’ambito della ricerca e

dell’innovazione

Riconversione produttiva La piattaforma logistica potenziamento dell'attrattività della città; nuova occupazione creata grazie

all'insediamento di nuove imprese

Ob.3.a –

Interventi di

migloramento della

gestione della P.A

Possibile inattività per inadeguatezza

delle competenze.

L.3 /3.a/ 1

Migliorare la governance

Creazione di strutture informatiche atte a ridurre al minimo la

gestione e l’archiviazione cartacea dei documenti e a rafforzare

l’acquisizione della documentazione fruibile con mezzi e

terminali (Totem)

aumentare la partecipazione e il coinvolgimento dei

cittadini;

variazione numero di utenti servizi

comunaliN. totem installati

Ob.3.b -Interventi di sostegno

alla sicurezza urbana

Alta presenza di criminalità organizzata,

microcriminalità, dovuta essenzialmente

alla vicinanza alle aree sensibili

dell’hinterland napoletano

L.3 /3.a/ 2Promuovere e potenziare la diffusione

della legalità e della sicurezza attraverso la

realizzazione di servizi avanzati al

territorio.

Realizzazione di impianti di video sorveglianza sia nel

perimetro definito dal percorso tracciato che in tutta l’area

bersaglio, ovvero in tutti i punti sensibili del tessuto urbano

aumento del senso di percezione della sicurezzaaumento del senso di sicurezza negli

orari più a rischio.

N. di telecamere

installate

incremento del numero di esercizi

commerciali aperti dopo le h 20.00

Mq recuperati

Ob. 2. a –

Interventi a sostegno

della rivitalizzazione del

centro storico

Depauperamento delle funzioni urbane

tipiche e perdita delle connotazioni

identitarie dei centri storici

L.1/ 1.c/ 2

Sensibilizzare la cittadinanza sulla

necessità del rispetto ambientale e del

riciclo urbano

L.1/1.c/1

Nuove attrezzature atte ad ospitare

funzioni della città analoghe alle funzioni

già esistenti, ma capaci di restituire una

peculiarità chiara al luogo

aumento della competitività delle imprese operanti nel

territorio

Il polo del mercato e delle fiere:un luogo altamente tecnologico

a servizio della media e piccola impresa

ASSE 3 –

Miglioramento

della governance e

della qualità della

vita dei cittadini

L.1/1.b/3

Recupero di immobili pubblici per destinarli

ad attrezzature collettive

Scarsa identità urbana.

Ob. 1. b -recupero di immobili

con destinazione

pubblica e d’uso

sociale

Ob. 1. c –nuove attrezzature e

funzioni al servizio del

cittadino

L’isola ecologica come il luogo della formazione in ecologia

TABELLA RIEPILOGATIVA DEGLI INDICATORI

Incremento della capacità di recupero e

riciclaggio

N. domande per inizio

attività nel centro storico

ASSE 2

Imprenditorialità e

politiche del lavoro

Ob. 2. b –

Interventi di

promozione a sostegno

di un prodotto di qualità

delle imprese maggiori

quota di aree dismesse recuperate sul

totale delle areee dismesse nel Comune

ASSE 1

Rigenerazione,

recupero e

riconnessione del

tessuto urbano

Ob. 1. a -

miglioramento

dell’accessibilità e

riqualificazione degli

spazi pubblici

L.2/ 2.b/ 1

Azioni di promozione e sostegno alle

imprese che operano nella città di Casoria

e nel sistema territoriale “Napoli Nord”.