PROGRAMMA INTEGRATO URBANO (PIU’) EUROPA CITTA’ DI...
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Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
PROGRAMMA INTEGRATO URBANO (PIU’) EUROPA
CITTA’ DI CASORIA
ASSE 6 - OBIETTIVO OPERATIVO 6.1.
“CASORIA: CITTÀ PER LE NUOVE GENERAZIONI”
DOCUMENTO DI ORIENTAMENTO STRATEGICO
DELLA
CITTA’ DI CASORIA
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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SOMMARIO
CAPITOLO 1
1. ANALISI DEL CONTESTO ................................................................................................................... 4
1.1 DESCRIZIONE DEL CONTESTO URBANO ................................................................................... 4
1.2 ANALISI S.W.O.T. DEL SISTEMA URBANO ................................................................................ 45
1.3 CONCLUSIONE DELL’ANALISI DI CONTESTO ........................................................................ 47
CAPITOLO 2
2.1 PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELL’AREA ED INDIVIDUAZIONE DELLE RELATIVE PROBLEMATICHE SOCIO-ECONOMICHE ................................................................ 50 PREMESSA ................................................................................................................................................ 50
2.1.1 L’AMBITO D’INTERVENTO .................................................................................................... 53 2.1.2 PROBLEMATICHE SOCIO - ECONOMICHE DELL’AREA D’INTERVENTO ............... 53 2.2 IL LIVELLO DI INTEGRAZIONE DEL PROGRAMMA NEL PIÙ GENERALE PROGRAMMA DI SVILUPPO DELLA CITTÀ ED EVENTUALI INTERCONNESSIONI CON INTERVENTI REALIZZATI E/O PROGRAMMATI CON ALTRE FONTI DI FINANZIAMENTO NELL'AMBITO DELL'AREA O ATTIGUI ALLA STESSA. .......................... 65
CAPITOLO 3
3. LA STRATEGIA E GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DEL PROGRAMMA INTEGRATO URBANO SOSTENIBILE ......................................................................................................................... 71
3.1 COERENZA TRA LA STRATEGIA DI SVILUPPO URBANO CON IL QUADRO PROGRAMMATICO DEL DSR E CON LA STRATEGIA REGIONALE INDIVIDUATTA NELL’ASSE 6 DEL PO FESR 2007 -2013, CON LE LINEE GUIDA PIU’ EUROPA NONCHÉ CON GLI ORIENTAMENTI STRATEGICI ......................................................................................... 71
3.2 COERENZA CON LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE REGIONALE (PTR) E CON LE LINEE GUIDA DELL’ASSESSORATO ALL’URBANISTICA .......................................................... 77
3.3 OBIETTIVI SPECIFICI ED OBIETTIVI OPERATIVI - LE LINEE DI INTERVENTO ......... 79 3.3.1 COERENZA ESTERNA CON GLI OBIETTIVI DEL POR CAMPANIA ................................ 87
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3.4 RISORSE FINANZIARIE IMPIEGATE, COMPLEMENTARIETA’ CON ALTRE FONTI E MODALITA’ DI CONFERIMENTO DEL COFINANZIAMENTO PRIVATO ................................ 89
3.5 CRONOPROGRAMMA ..................................................................................................................... 90
3.6 LE MODALITÀ DI COINVOLGIMENTO DEL PARTERNARIATO ISTITUZIONALE E SOCIO – ECONOMICO .............................................. ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
CAPITOLO 4
4. RISORSE UMANE, SISTEMA GESTIONALE E MONITORAGGIO DEI PIANI ...................... 100
4.1 ILLUSTRAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE E CONTROLLO ....................................... 100
4.2 DESCRIZIONE DEL SISTEMA DI MONITORAGGIO .............................................................. 102
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CASORIA CITTÀ PER LE NUOVE GENERAZIONI
CAPITOLO 1 1. ANALISI DEL CONTESTO
1.1 DESCRIZIONE DEL CONTESTO URBANO
Casoria è situata sulla strada che da Napoli conduce a Caserta, nella pianura vulcanica compresa tra i Campi
Flegrei ed il Vesuvio chiamata nell'antichità Liburia. La zona, originariamente paludosa e malarica, venne
bonificata solo nel XIX secolo.
La città di Casoria ha una superficie di Kmq 12 e si situa sulla piana limitrofa al sistema collinare che
circonda Napoli (altitudine variabile da 10 a 70 m sul l.m.) su di un’area posta ai confini della grande
centuriazione romana inerente la pianura campana percorsa dalle antiche strade italiche, osche e romane che
collegavano Napoli ai grandi stanziamenti regionali ed extra regionali. Parte importante dell’attuale rete
stradale ricalca le antiche vie consolari romane: la Sannitica e la via delle Puglie. Il Comune di Casoria
confina con i Comuni di Napoli, Afragola, Casavatore, Arzano, Cardito, Frattamaggiore e Volla, ed è
raggiungibile dalla rete nazionale percorrendo l'autostrada A1 fino all’uscita di Casoria. E’ dotato di stazione
FS Casoria - Afragola, sulla linea Roma - Napoli (via Aversa), ed è adiacente all’aeroporto di Napoli
Capodichino, la cui pista di atterraggio/decollo è in parte ricadente nel territorio comunale.
Dal punto di vista dei collegamenti stradali esterni, Casoria è ben collegata a tutta la rete del comprensorio
che lo circonda ed alla rete Nazionale.
Secondo le elaborazioni dei dati da noi effettuate partendo dai dati Istat 2001, la popolazione che risiede nel
Comune di Casoria ammonta oggi complessivamente a 81.847 abitanti, con una densità abitativa pari a circa
6.754,7 abitanti per Kmq.
Casoria, svolge un ruolo di cerniera tra la città di Napoli ed il suo hinterland e negli ultimi anni le è stato
riconosciuto un ruolo aggregante tra i comuni dell’area: anche a ragione della felice posizione geografica,
offre tutti i servizi di una moderna città.
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E’ sede della Compagnia dei Carabinieri, della sezione distaccata del Tribunale di Napoli, dell’Ufficio del
Giudice di Pace, dell’ex Mandamento e dell’Agenzia delle Entrate; ha uffici dell’ASL Napoli 3, con
numerosi Dipartimenti e, di recente, l’efficiente Casa di cura “Maria SS. Della Pietà”, tenuta dai Padri
Camilliani, è divenuta “presidio ospedaliero”, con progetti concreti d’ampliamento in via di attuazione.
L’ospizio è nel “Madrinato S.Placido” e nella “Pia Casa arcivescovile” di Piazza G.Pisa vi è la scuola per
l’istruzione dei sordomuti.
Casoria ha sul proprio territorio stazioni delle Ferrovie dello Stato e della Circumvesuviana, l’accesso a tutte
le autostrade del mezzogiorno; è comune aeroportuale.
Lo stadio “S.Mauro”, realizzato in occasione dei Giochi del Mediterraneo, è interessato da un completo
progetto di ristrutturazione; di recente, il Comune ha ultimato la realizzazione del complesso polifunzionale
di via Cava, comprendente la piscina, con tribuna per circa 800 spettatori, abilitata anche per incontri di
pallanuoto della massima serie, e l’attiguo palazzetto dello sport, che già ospita, con le sue tribune con circa
3.000 posti a sedere, trasmissioni televisive di successo, raduni, manifestazioni sportive della massima serie.
A via S.Salvatore, accanto all’ipermercato CARREFOUR, è stata realizzata una moderna multisala
cinematografica, che soddisfa le esigenze dei residenti di buona parte dell’hinterland napoletano.
L’offerta di servizi culturali, comprendente scuole pubbliche e private di ogni ordine, grado e tipologia, si è
arricchita di recente con la realizzazione del Museo Comunale d’Arte Contemporanea (ospitato nei locali
interrati della scuola che si vede in foto) che, oltre alla
permanente di opere provenienti da tutto il mondo, ospita
rassegne di rilievo internazionale. Il Museo è il risultato
della collaborazione tra le autorità di Casoria, la Regione
Campania, la Provincia di Napoli e l'associazione
International Contemporary Art Center di Napoli.
L'ambizioso progetto per la costruzione del museo di arte
contemporanea nasce nel Maggio del 2003, quando l'Amministrazione Comunale coinvolge l'artista
casoriano Antonio Manfredi, presidente dell'associazione “International Contemporary Art Center” con la
proposta di rivitalizzare la città di Casoria con il progetto " Una città per l'arte " realizzando una serie di
mostre e simposi internazionali.
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Negli anni’50-60 Casoria ha visto proliferare sul suo territorio numerosissime industrie, anche di rilievo
internazionale e di altissima specializzazione, con la successiva delocalizzazione di parte di esse (sono
rimaste, tra le altre, la VULCANAIR e l’ALENIA); tuttavia, questa città ha conservato, sempre a ragione
della favorevole posizione geografica e dei servizi, pubblici e privati, offerti, una consistente vocazione
attrattiva di terziario, anche avanzato; è presente una consistente offerta di servizi alberghieri, anche di tipo
congressuale, con ricettività di circa 500 posti-letto, che talora sopperisce a temporanee od episodiche
carenze della città di Napoli.
Il toponimo Casoria
Il nome di Casoria viene citato per la prima volta in una anonima cronaca sul ducato di Capua, della metà del
X secolo.
La tradizione popolare vuole che il toponimo derivi dalla locuzione latina casa aurea, poi
diventata Casaurea e quindi Casoria, tradizione ripresa nello stemma cittadino, attestato
dalla fine dell''800, che reca una casa d'oro in campo azzurro.
Secondo alcuni ricercatori il toponimo potrebbe invece derivare o dal greco
(kasauron letteralmente postribolo, bordello), o dal tardo-latino casarius (capanna, tugurio). I casari erano i
contadini o, meglio, i produttori di formaggio, caseus, che abitavano in povere capanne dette casuri.
Un'ulteriore radice del nome può essere ricercata nella dizione casa Mauri, ovvero casa di a San Mauro,
patrono della città e antico proprietario di gran parte dei terreni sui quali oggi sorgono i comuni di Casoria e
Volla.
I lineamenti storici
Le più antiche notizie storiche sono tratte da una serie di ritrovamenti archeologici scoperti tra il 1850 e la
metà del 1900 durante gli scavi per la realizzazione di nuove strade:
nel 1850 furono ritrovate tombe di epoca greca durante gli scavi per la costruzione della nuova
strada del Salice;
all’inizio del 1900 fu ritrovata, una stele risalente al 194 d. C., oggi conservata nella sala epigrafe del
Museo di Napoli;
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verso la metà del 1900, in località Squillace ed in località Cantarello, furono rinvenute alcune tombe
con relative suppellettili.
Sulla base di questi ritrovamenti ed in particolare dell’epigrafe di contrada Carbonella molti ritengono che
l’area dove sorge oggi Casoria fosse già abitata nel II secolo d.C. e che il luogo fosse adibito a riunioni
mistiche in onore della dea Telbia Castia, dato il riferimento alla costruzione di un tempio dedicato ad
Artemide, particolarmente venerata a Napoli.
La prima notizia sul suo territorio risale, invece, al 529 quando il senatore Equizio Anicio, padre di San
Mauro, attuale protettore della cittadina, con atto del 15/7/529, donò a San Benedetto da Norcia l’agro
Genziano (agrum gentianum). Dopo la morte di San Mauro i monaci cassinesi, che vi si recavano ogni anno
per il raccolto, costruirono una cappella dedicata a San Mauro; più tardi sorse un’altra chiesa dedicata a San
Benedetto. Nel 924 Montecassino cedette i terreni della zona a privati. Il nome di Casoria appare, comunque,
per la prima volta in una cronaca dei Duchi di Capua scritta da un anonimo nel 948-949. Nel corso del
medioevo Casoria subì diversi passaggi di proprietà. In un documento del 1098 si ha notizia della donazione
di alcune terre, compresa Casoria, fatta da Riccardo II, principe di Capia, al Monastero di San Biagio di
Aversa. In una carta del 1115 vi è un riferimento alla vendita di questi territori, da parte di Regale, figlia di
Sinibardo, a Giovanni de Alberada per duecento tarì d’oro.
Con il consolidarsi del predominio di Napoli fra il XIII ed il XV secolo Casoria si venne a trovare su una
delle direttrici che convergeva verso la nuova metropoli: la via Capo di Chino che da Aversa, attraverso
Casoria, giungeva a Napoli
Nel XIII secolo Casoria era feudo dell'arcivescovo di Napoli, poi si sono succeduti diversi feudatari che
hanno dominato su questo territorio, allora di 4000 moggia di terreno.
Nel secolo XVI Casoria fu interessata dalla crisi che interessò il viceregno e si trovò nell’area cui operava il
generale francese Lautrec che, insieme a circa i due terzi del suo esercito, morì nella stessa area, per effetto
di una pestilenza dovuta all’insalubrità dell’area delle paludi di Napoli (1528). Dopo il 1580 probabilmente i
cittadini di Casoria riscattarono la loro terra dal gioco baronale e si aggregarono al Demanio Regio. Nel 1631
il territorio di Casoria fu messo all’asta, essendo stata decretata dal Vicerè Spagnolo la vendita di terre e
villaggi del Napoletano, tuttavia gli abitanti del villaggio, allora di circa 300 famiglie, si ribellarono a tale
imposizione accettando di pagare una somma pari a 12000 ducati per il loro riscatto. Il riscatto fu sancito dal
sindaco dell’epoca Giovanni Pisa con l’istrumento datato 15/4/1631 del Notaio di Corte Massimini Passari,
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con l’intervento di don Ferdinando Afan Enriquez de Ribera, duca di Alcalà, Vicerè del Regno di Napoli,
Giulio Comite, Giovanni Pisa e il Deputato D. Donato Ferrara.
A quel tempo Casoria aveva 1600 abitanti e faceva parte dei numerosi "casali" dell’"ager neapolitanus" nei
quali, nel periodo vicereale, era frequente la vendita a privati per rimpinguare le finanze dello Stato e
finanziare le campagne militari. Infatti, nonostante l’impegno assunto dal Vicerè a non mettere più all’asta il
casale questo fu venduto prima ad Eleonora Mansfeldi e poi a Luigi Ronchi. Il Summonte nel 1748 nella sua
Historia della città e Regno di Napoli riporta Casoria nei 37 Casali di Napoli. Il Galanti, nel 1794, nel
descrivere i casali demaniali (20) e quelli baronali (10) ricadenti nel territorio di Napoli, ancora soggetti alla
servitù feudale, citava Casoria tra i 20 casali demaniali che si erano riscattati dalla servitù baronale.
Di fatto la feudalità si estese fino alla fine del XVIII secolo, con l’avvicendarsi delle famiglie Sangro e
Ronchi nel possesso di Casoria. L’ultimo possessore fu Fabio Capace Galeotta, presidente della Regia
Camera. Solo nel secolo scorso Casoria costituì uno dei quattro capoluoghi di distretti in cui fu divisa la
provincia di Napoli da un decreto di Giacchino Napoleone. Nel 1815 Casoria divenne capoluogo di un
distretto del Regno delle Due Sicilie dal quale dipendevano 19 comuni.
Col passare del tempo le paludi si restrinsero sia per l’azione colmante del materiale vulcanico eruttato dal
Vesuvio, sia per l’apporto dei torrenti, sia perché gli ortolani, sollevando la superficie li riconvertivano in
campi fertili.
La bonifica vera e propria ebbe inizio nel 1855 a cura dell’Amministrazione generale per le bonificazioni e
proseguita prima dallo Stato e poi dal Consorzio dei proprietari interessati. Casoria in quegli anni assunse, un
carattere mantenuto fino agli inizi del XX secolo. Sul finire del XIX secolo la struttura economica di Casoria
si incentrava soprattutto sul settore agricolo con una prevalenza dei terreni a vigneto, seguiti, nell’ordine, da
quelli a piante industriali, a cereali e a legumi e patate. Fra le piante industriali un grosso peso era
rappresentato dalla coltura della canapa la cui produzione, nell’area di Casoria, veniva assorbita
principalmente dai negozianti di Frattamaggiore nella cui area era sorto un “ragguardevole canapificio”. Del
resto questa produzione, accompagnata a quella di tele e di funi, era documentata a Casoria già dalla fine
‘700.
I beni storico - architettonici
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Il nucleo storico della città è costituito da tre piazze (piazza Cirillo, piazza Trieste e Trento e Santa Croce),
collegate per mezzo della via Santa Croce al largo della chiesa di San Mauro.
Resta ancora in piedi parte del tessuto originario da preservare. L’edificio più importante è palazzo Rocco,
settecentesco, dei Conti Rocco di Torrepadula, con l’annessa Chiesa di Santa Mercede con cappella privata
della famiglia.
La lettura morfologica dell’impianto urbano della città di Casoria,
ci presenta una città caratterizzata da diverse situazioni formali,
da una parte l’architettura civile, dall’altra l’architettura religiosa.
Entrambe hanno segnato la morfologia urbana della città
L’architettura civile
L’architettura civile è caratterizzata essenzialmente da
due tipologie architettoniche: la casa rustica e la casa
palaziata, le prime appartenevano ai “possidenti del
paese ”, le altre erano residenze estive di famiglie
nobili napoletane - i quattro palazzi dei Principi Rocco
di Torrepadula - e altri proprietà dei notabili del paese,
alcuni di questi edifici sono ancora visibili nel tessuto
urbano.
La planimetria mostra la distribuzione di alcuni di questi
palazzi nell’area del centro storico.
Palazzo Marcello Rossi - Piazza Santa Croce n° 8
Dell’edificio in questione non è noto l’anno preciso di costruzione, probabilmente già esisteva nella seconda
metà del Settecento, e lo dimostra in parte, la Topografia dell’ agro napoletano di Rizzi Zannoni del 1793,
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dove l’isolato relativo al palazzo appare interamente edificato, senza alcuna differenziazione fra costruito e
spazi liberi. Se la genericità di questa pianta da un lato non precisa molto della costruzione, dall’altro
documenta che a quella data un palazzo in quel sito già doveva esistere. La costruzione realizzata rientra
nella tipologia della <<Casa palaziata>>, intesa come organismo unico, rappresentativo dello stato sociale
della famiglia di appartenenza, che si rifaceva al modello della residenza patrizia cinquecentesca e
secentesca.
Palazzo Marcello Rossi - Via Santa Croce n. 11
Nella strada che da piazza Santa Croce conduce alla chiesa di San Mauro Abate sorge un grosso fabbricato, il
secondo appartenuto alla famiglia di Don Marcello Rossi, lungo questa via tuttora coesistono varie
espressioni di architettura civile, dai toni barocchi e neoclassici.
Questa imponente struttura settecentesca con una lunga facciata su via S.Croce attualmente incorpora due
edifici: uno ad angolo con vico II S.Croce che ha una piccolissima corte, scala ed ingresso autonomi, l’altro
con ingresso sulla strada principale che apre sulla corte, loggiata per due lati e aperta posteriormente su un
ampio giardino.
Palazzo Valentino Rossi - Vico II Santa Croce
Questo palazzo è il più antico di quelli appartenuti alla Famiglia Rossi, forse il
primo, visto che le notizie più remote su questo edificio risalgono al 1661. La
struttura è scomponibile in tre parti collegate fra di loro e disposte intorno ad un
ampio cortile. La parte centrale, che ha conservato i caratteri barocchi, è
attualmente individuabile dal supportico che fa da sfondo al vico II S. Croce e
accesso principale al cortile, tramite tre volte a botte, di cui l’ultima lunettata.
Palazzo De Leo - Via P. Ludovico n.°47
Nell’antica “Strada Regia” oggi via Padre Ludovico da Casoria, poco lontano dalla
chiesa di S. Maria delle Grazie si nota il palazzo costruito dalla famiglia De Leo,
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questo edificio è l’unico rimasto lungo questa strada ad aver conservato la ricchezza delle decorazioni, delle
aperture dei balconi e delle finestre.
Palazzo Marco Rocco di Torrepadula - Via Marco Rocco n.°8
All’angolo tra Via San Benedetto e Via M. Rocco sorge uno dei palazzi dei Principi Rocco di Torrepadula, i
quali furono proprietari di numerosi possedimenti nella città fin dal secolo XVI. La famiglia Rocco è tra le
più illustri dell’ aristocrazia napoletana, essa fra l’altro vanta di essere appartenuta al Seggio di Montagna.
Questa famiglia possedeva antiche e cospicue proprietà nella città tra cui alcune case di villeggiatura.
Palazzo Nicola Rocco di Torrepadula - Via Nicola Rocco n.°5
In via Nicola Rocco di fronte via San Benedetto sorge il più importante dei palazzi appartenuti alla famiglia
dei principi Rocco di Torrepadula, questo edificio completa l’intera insula appartenuta alla suddetta
famiglia. Questa residenza è un tipico esempio di abitazione nobiliare, dimora, dell’aristocrazia napoletana
del XVII secolo; dove il contrasto dimensionale ed il dettaglio decorativo della facciata assumono un chiaro
valore di simbolo della potenza e dell’equilibrio raggiunto dalle famiglie gentilizie e dal dominio da esse
esercitate.
Palazzo Gennaro Rocco di Torrepadula - Via Nicola Rocco n.°13
Sul lato orientale di Via Nicola Rocco, venendo da
Napoli si incontra questo sontuoso palazzo, una
delle residenze della Famiglia dei Principi Rocco
di Torrepadula.
Questa fabbrica, nonostante l’ampio rifacimento
ottocentesco, conserva ancora tracce dell’impianto
originario, riscontrabili nella permanenza
dell’apparato decorativo di gusto barocco e in un’alterata simmetria della facciata esterna. Tale impianto è
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stato ampiamente rimaneggiato nella seconda metà dell’Ottocento e il risultato è stato quello di una
compromissione architettonica tra il palazzo di città e la villa suburbana, su cui spicca la memoria medievale
della torre ottocentesca.
Palazzo Marco Rocco di Torrepadula - Via G. Matteotti n.° 1
In un angolo dell’antica Piazza Majo al principio dell’attuale via Nicola Rocco sorge una piccola casa
rustica, proprietà dei Principi Rocco di Torrepadula, antica foresteria annessa alle residenze principali.
La tipologia dell’impianto è quella della casa a ballatoio, ma, sia per dimensione che per le caratteristiche
planimetriche, non è rapportabile al tipo classico di corte rurale o semirurale, che invece presenta dimensioni
più ampie e locali speciali annessi per il lavoro.
Palazzo Maglione - Via San Benedetto n.33
Questo edificio, di modeste dimensioni, è davvero un bell’esempio di architettura
settecentesca, presente su Via San Benedetto, quasi di fronte all’omonima chiesa.
All’interno del tessuto urbano troviamo questa casa monocellulare a schiera, tipica
abitazione della classe dei contadini o dei piccoli commercianti di vino, numerosi
in questa zona della città. Lo schema tipologico, di questo insediamento edilizio è
dato dalla casa a corte aperta, organizzata attorno ad un cortile, che in origine si
prolungava nella campagna retrostante.
Palazzo Astone - Via San Rocco n.16
Nella strada che da Piazza Cirillo conduce a Napoli, in Via S.Rocco, si trova il palazzo Astone. Questo
edificio dalla pianta irregolare è frutto dell’accorpamento e ampliamento di volumi preesistenti, la fabbrica al
suo interno conserva i caratteri di un’abitazione rustica, un’ampia corte circondata da un portico con archi.
Palazzo Ferrara - Via San Rocco n.°32
Il palazzo un tempo appartenuto alla famiglia Ferrara è il primo fabbricato posto ad angolo tra Via S.
Sebastiano e Via S. Rocco, lungo la strada che conduce a Napoli. Questo enorme edificio propone la
tipologia della villa di campagna, con una pianta ad U aperta verso il giardino; inoltre la posizione
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leggermente elevata rispetto alla piazza del municipio, e l’assenza di costruzioni lungo via S. Rocco, nella
seconda metà del settecento, consentivano, una visione panoramica del casale e della campagna verso
Napoli.
L’architettura religiosa
Chiesa di San Mauro Abate e Congrega di S. Maria della Pietà
La monumentale chiesa di San Mauro Abate, attualmente esistente, sorge sul suolo di una primitiva chiesa,
esistente già prima del 1429. I lavori di costruzione iniziarono il 15 febbraio 1606, sul suolo della chiesa
precedente, che corrispondeva all’attuale sagrato della nuova fabbrica. Nel 1621 fu terminata la crociera
superiore con la cupola coperta di lastre di piombo e le due prime cappelle della navata. Parte del terreno fu
acquistato dall’Università di Casoria e una parte fu donata da un gruppo di notabili detti Particulares. I
cittadini insieme al comune contribuiranno alle spese per la realizzazione dell’edificio sacro.
Congrega di S.Maria della Pietà
Nelle memorie della chiesa di San Mauro in Casoria, sin dall’anno 1586, come si rileva dagli atti della
Rev.ma Curia arcivescovile di Napoli, si trova la prima notizia dell’erezione della Congrega di S. Maria della
Pietà. Possiamo inoltre risalire a date anteriori per dimostrare l’antichissima origine della Arciconfraternità.
Difatti da vari documenti e monumenti dei primi anni del 1500 si apprende che alla Congrega già si legava e
si donava per pubblici atti ed istrumenti.
Chiesa di San Benedetto
La chiesa di San Benedetto, come scrive Don Biagio Iorio, deve essere stata fondata prima del 1000 come
parrocchia, certo il più antico documento rinvenuto nella chiesa ed attestante l’antica presenza di una
primitiva cappella è la statua di marmo, raffigurante un uomo d’armi, il cui epitaffio di carattere longobardo,
segna l’anno 1281; si tratta di un guerriero, Iacopo Torello da Fano, venuto al seguito d’Innocenzo IV a
Casoria nel 1254 e morto successivamente.
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Chiesa di S. Maria delle Grazie e Congrega del S.S. Rosario
Le prime notizie sulla chiesa di S. Maria delle Grazie risalgono al 1459, quando un ricco mercante, Pietro
Petrillo Ferrara di Casoria, fa costruire nelle sue proprietà ed a proprie spese un ospedale, “ rifugio per i
poveri Infermi e Pellegrini “, e per i fedeli una cappella col titolo di S. Maria delle Grazie. Successivamente
pensò di attribuire alla sua fondazione una rendita che potesse permettere loro di sopravvivere anche dopo la
sua morte; così fece testamento affinché parte dei suoi beni ( fondi, case sparse, terreni), fossero donati per il
mantenimento dell’ospedale e della cappella, l’attuale edificio risale al XVIII secolo.
Congrega del S.S. Rosario
La congrega del S.S. Rosario presente nella chiesa di S. Maria delle
Grazie fu eretta nell’anno 1563 presso la chiesa omonima da alcune
persone che si riunivano in quest’ultima nei pressi dell’altare intitolato
al S.S. Rosario, posto a sinistra della navata. Nel 1625 data la
piccolezza dell’edificio dell’epoca (che non è la chiesa di oggi) la
confraternita si unì alla Congrega della Pietà nei pressi della chiesa di
San Mauro. Nel 1705 iniziarono i lavori di costruzione dell’attuale
cappella su un suolo adiacente alla chiesa di S. Maria offerto in dono
dai Governatori della chiesa e dell’ospedale di S. Maria delle Grazie,
lavori terminati nell’anno 1738. L’oratorio dal punto di vista
architettonico è il migliore di tutti quelli delle congregazioni di Casoria.
Chiesa del Carmine e Congrega di S. Maria del Carmine
La chiesa del Carmine nasce come struttura annessa all’antica congrega, di cui il documento più antico
risulta una tavola marmorea di copertura di un sepolcro, con scritta e data incisa del 1651, la chiesa fu
costruita nel 1731 sfruttando il terreno antistante la congrega, essa subì un’ulteriore ampliamento nel 1784,
che previde l’allungamento della navata ed alcuni rifacimenti delle decorazioni interne.
Congrega di S. Maria del Carmine
L’origine di questa congrega dedicata a Santa Maria del
Carmine risalgono al XVII secolo, come risulta da una
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tavola marmorea di chiusura di una tomba. L’interno presenta una spaziosa aula rettangolare coperta da una
volta a botte ricca di decorazioni a stucco fortemente caratterizzate dall’indoratura delle cornici e dei
riquadri. Alle pareti della sala sono addossate semplici panche lignee, al di sopra dei quali quindici spartiti
delimitati da semplici cornici a stucco, ritraggono le immagini della “Natività”.
Profilo Storico-Sociale
Casoria, nell’immediato retroterra a nord di Napoli, è in posizione baricentrica rispetto alla campania felix,
che si sviluppava attorno agli antichi fiumi Volturno, Clanio, Sebeto e Sarno; il mitico Sebeto, appunto,
stando alle fonti storiche, era anticamente “ricco d’acqua e finanche pescoso”, tanto da vedersi dedicare un
culto dalla città di Napoli ed essere oggetto di celebrazioni di poeti, quali Virgilio (che lo chiama Sebthide
Ninpha nel VII libro dell’Eneide), Papinio Stazio, il Pontano. Il nome Sepeithos si rinviene su monete
coniate tra il V e il IV secolo a.C.
Nell’area, resa fertile da questo corso d’acqua, talvolta denominato “il fiume di Casoria”, ove s’è sviluppato
l’attuale centro abitato, sono state ritrovate necropoli risalenti al IV-III secolo a.C., prova di stabili
insediamenti dei suoi primi abitanti; ad essi, per la verità, non ha mai fatto difetto la tenacia, avendo, nel
corso dei secoli dovuto fronteggiare la malaria, cagionata dai ricorrenti impaludamenti del Clanio e del
Sebeto, nonché le conseguenze delle eruzioni del Vesuvio, che ricoprivano di ceneri e lapilli le loro terre e,
talvolta, deviavano ed interravano i corsi d’acqua. Questi luoghi, comunque, non furono mai completamente
abbandonati, a ragione anche della prossimità con la popolosa Napoli, destinataria dei prodotti della terra.
I primi insediamenti d’una certa consistenza si svilupparono intorno all’anno mille, epoca in cui comparve il
toponimo “Casaurea”, attorno ad “oratori”, edificati dai monaci benedettini e dedicati rispettivamente a S.
Mauro ed a S. Benedetto.
Pur essendo sempre stata “terra di passaggio”, a ragione della sua posizione geografica, ed a dispetto della
invadente prossimità con Napoli, Casoria ha sempre mantenuto una sua identità, che la porterà, nel 1631, a
riscattarsi, conquistando autonomia politica ed amministrativa, primo Sindaco Giovanni Pisa.
Terra di beati ed uomini illustri
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In tempi nei quali si discetta a vario titolo di “radici cristiane d’Europa” e della necessità che di esse si
faccia esplicita menzione anche nella Costituzione europea, con esplicito riferimento all’apporto
fondamentale dato in proposito dall’Ordine benedettino, Casoria rivendica a buon diritto di affondare nell’
“ora et labora” le proprie radici, tuttora praticando il culto dei suoi antichi Protettori nelle rispettive
Basiliche.
Non è certo un caso, infatti, che Casoria sia stata terra feconda di spiritualità, alimentando, ad esempio, le
vocazioni d’illustri suoi figli, fra i quali il cardinale Luigi Maglione (1877-1944), che fu tra l’altro,
segretario di Stato di Pio XII: l’autorevolezza, la competenza e l’equilibrio, espressi nello svolgimento del
suo incarico, in uno dei periodi più bui della storia umana, vengono universalmente riconosciuti e via via
ulteriormente affermati sia in esito allo studio dei documenti, ancora in gran parte secretati, sia nella
testimonianza di chi ha vissuto quei tempi burrascosi all’interno delle mura della Città del Vaticano (v., da
ultimo, le memorie di Harold H. Tittmann jr.).
Il cardinale Alfonso Castaldo (1890-1966), che fu Arcivescovo di Napoli dal 1958 alla morte: Casoria è
ancora oggi beneficiaria della sua Opera; il nunzio apostolico Antonio Del Giudice (1913-1982).
E’ indubbiamente frutto di quella spiritualità, esercitata nel corso dei secoli, aver dato i natali ad uomini
quale il Beato Padre Ludovico (1814-1885), innalzato agli onori degli altari: “un frate (nel quale pareva
rivivere qualcosa dell’anima di Francesco d’Assisi)”, che “dava un certo afflato mistico e poetico” alla
società della seconda metà dell’ ‘800 (Benedetto Croce); o, ancora, ospitando ordini religiosi, ancora
attivissimi sul territorio, coerentemente con i rispettivi Carismi: le suore “Sacramentine” e quelle del “Sacro
Cuore”, le cui madri fondatrici, Maria Cristina Brando (1856-1906) e Giulia Salzano (1846-1929) sono
state elevate, anch’esse, all’onore degli altari; lo stesso dicasi per Maria Luigia Velotti, fondatrice delle
suore “Adoratrici della santa Croce” , che venne ad istituire a Casoria la “Casa di Santa Maria”.
Tra gli uomini illustri troviamo: Nicola Rocco, autore del Codice Internazionale Privato, prima opera in
assoluto nel suo genere, l’insigne giurista Andrea Torrente, autore, tra l’altro, del famoso Trattato di
Diritto privato, l’illustre storico Nino Cortese.
GLI ASPETTI ATTUALI CARATTERIZZANTI IL TERRITORIO
Il contesto urbano: La struttura dei siti e la storia delle trasformazioni
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Lo sviluppo urbano di Casoria avviene attorno alle due prime chiese dedicate a San Benedetto e a San
Mauro. A tale borgo originario si affiancavano piccoli villaggi e numerose masserie tutte immerse in un
contesto agricolo-rurale. Le due più antiche località sono il Casale di Cantarello,
ormai completamente distrutto, nella zona orientale del Comune, al confine con Afragola, e la masseria
Arcopinto.
Il territorio di Casoria si colloca sulla piana adiacente al sistema collinare che circonda Napoli (altitudine
variabile da 10 a 70 m sul l.m.) su di un’area posta ai margini della grande centuriazione romana della
pianura campana attraversata dalle antiche strade osche e romane che collegavano Napoli ai grandi
insediamenti regionali ed extra regionali. Parte importante dell’attuale rete stradale ricalca le antiche
consolari romane: la Sannitica e la via delle Puglie. Casoria si è storicamente caratterizzata come polo di
riferimento di un sistema agrario che ha origine nella centuratio romana e che si è ulteriormente sviluppato
con l’organizzazione baronale vicereale del 1600 e con quella borbonica del 1700-1800; pertanto, questo
territorio, fino alla metà del primo ‘900, ha mantenuto il suo carattere agricolo rurale sia nella sua struttura
agricola, sia nel tessuto edilizio, costituito, quest’ultimo, da un nucleo urbano e da un insieme di masserie, di
fabbriche rurali e di case coloniche diffuse su tutto il territorio. Solo a partire dagli anni 50 del secolo scorso
i suoi tratti rurali dominanti vengono irrimediabilmente stravolti per effetto di un processo di
industrializzazione disordinata congiuntamente ad una massiccia urbanizzazione comune all’intera area
metropolitana. Oggi tutte le aree industriali sono dismesse e Casoria è andata progressivamente perdendo il
suo ruolo a vantaggio dei comuni limitrofi. Un ruolo la città potrebbe ritrovarlo proponendosi come polo di
sviluppo commerciale- culturale - artistico.
La tavola consente la lettura della stratificazione urbana
corrispondente con le aree di maggiore interesse storico
urbanistico.
Occorre sottolineare che, nel corso degli ultimi 60 anni, nelle 4
insule del centro storico, dell’estensione di circa 121.400 mq, è
stata distrutta una notevole parte dell’originario patrimonio
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edilizio in conseguenza di sventramenti eseguiti su di una superficie complessiva di 3.300 mq, pari al 27%.
La periferia urbana adiacente il tessuto storico
La città di Casoria nel corso degli ultimi anni si è sviluppata in modo non organico, senza un disegno
strategico e ciò ha contribuito a snaturare enormemente la morfologia dei luoghi. In un primo momento le
costruzioni sono state realizzate negli spazi vuoti lasciati dagli antichi corpi di fabbrica – i giardini, gli orti –
ma una volta saturati questi spazi, gli insediamenti si sono sviluppati lungo le strade agricole che
costituivano le principali via di connessione tra gli edifici rurali dei grandi proprietari terrieri.
Tutto ciò è ovviamente avvenuto a scapito di qualsiasi disegno urbano e senza alcuna opera di
urbanizzazione. I nuovi quartieri sono pertanto mancanti di qualsiasi attrezzatura di livello collettivo, le
strade sono senza alcuna qualità urbana.
A dimostrazione del fenomeno basti osservare i dati
relativi alle numerose istanze di condono edilizio richieste
dai cittadini, relativi ai tre condoni:Legge n. 47/1985,
Legge n. 724/1994 e Legge 326/2003. Per il condono di
cui alla L. 47/85 sono state presentate circa 5020 pratiche,
il 67,09% del volume abusivo riguarda le residenze,
seguito dal 17,09% relativo alle industrie e all’artigianato.
Per quanto concerne invece il condono relativo alla legge
n. 724/94, si parla di ben 3267 pratiche presentate, in
termini di usi circa il 77% dei volumi abusivi ha
destinazione residenziale, seguito dal
14,13% con destinazione commerciale. Anche per quanto
concerne il condono relativo alla legge n. 326/03 si parla
di 967pratiche.
La planimetria illustra per ciascuna zona di rilevamento, le
informazioni principali relative alla superficie territoriale,
alla superficie coperta, ai volumi edificati totali, abusivi e per tipo di uso, oltre ai rapporti superficie coperta
su superficie territoriale e volume edificato totale su superficie territoriale. Gli edifici rappresentati in rosso
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sono quelli di tipo civile, mentre quelli rappresentati in celeste sono quelli di tipo industriale, le linee bianche
rappresentano le dividenti dei corpi di fabbrica.
Strategie di controllo del territorio
L’Amministrazione comunale ha perseguito l’obiettivo generale di rafforzamento dei presidi delle forze
dell’ordine e delle capacità tecniche e strumentazioni.
In tal senso ha istituito un nucleo Speciale Antiabusivismo Edilizio interessante il Comando Vigili Urbani, il
Settore Pianificazione Controllo del Territorio ed il Settore Lavori Pubblici, che comprende il controllo
dell'intero territorio comunale in relazione agli abusi edilizi e la tenuta dell'archivio centralizzato delle
informazioni e dei rapporti diretti all'Autorità Giudiziaria. Tali informazioni comprendono anche le
rilevazioni aeree aggiornate annualmente che consentono un efficace controllo del territorio. Oltre l’esame
delle foto, sono anche aumentati sia i controlli sul territorio sia le demolizioni che hanno avuto un notevole
incremento quale attività simbolica con valore di deterrente. Le attività di demolizione avvengono in stretta
collaborazione con la Procura della Repubblica ed in particolare con la Sezione Speciale esplicitamente
dedicata al controllo delle demolizioni degli immobili abusivi.
Il nucleo antiabusivismo comunale è stato voluto esplicitamente dall'Amministrazione comunale per rendere
più efficienti ed efficaci gli interventi della Polizia Municipale nei confronti di uno dei più scottanti problemi
di gestione della città.
Il coordinamento delle attività di vigilanza in un unico reparto specializzato, infatti, è lo strumento migliore
per far fronte all’esigenza di una efficace strategia antiabusivismo con il massimo rendimento ed il minor
impiego di risorse possibili. L'unificazione, inoltre, in un solo archivio centralizzato di tutte le informazioni
acquisite e di tutti gli interventi attuati rappresenta la migliore risposta all'esigenza di monitorare il territorio
e di pianificare gli interventi.
Le aree industriali dismesse interne al tessuto urbano
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Premessa
Il tema delle aree industriali dismesse è di grande interesse scientifico-operativo nel nostro paese. Dal
rapporto della Presidenza del Consiglio alla Conferenza mondiale Habitat 2, tenutasi ad Istanbul nel 1997
sotto gli auspici dell’ONU, è emerso che la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio industriale
dimesso rappresentano un elemento fondamentale degli interventi sul nostro territorio. Associare al
patrimonio industriale dismesso il termine di bene culturale è una recente conquista degli addetti ai lavori e
significa riconoscere in esso la capacita di soddisfare i ”bisogni culturali della collettività”. A ciò ha
contribuito il superamento del concetto di bene culturale come oggetto meritevole di tutela in virtù
esclusivamente del suo valore estetico e testimoniale (proprio della legge 1089 del 1939), per acquisire il
riconoscimento di un altro valore, generato dalla capacità del bene culturale di attivare un processo
d’identificazione da parte della collettività.
Le aree dismesse nella città di Casoria
Tra gli anni `70 e gli `80 la città di Casoria era detta «la Sesto San Giovanni del Sud» per la presenza di
molte industrie di rilievo nazionale, tra cui spiccavano la Rhodiatoce, che vi produceva il terital, la Resia, le
Acciaierie del sud, la Calcobit. Gli stabilimenti non erano situati in una zona industriale (il Comune di
Casoria ha aderito al consorzio ASI della provincia di Napoli successivamente, realizzando una zona
industriale con i vicini comuni di Arzano e Casavatore). Dagli anni `90 viene spesso appellata, dai giornali,
come «l'ex Varese del Sud». Attualmente l'attività industriale di maggior rilievo è quella aereonautica, nella
quale è impegnata l'Alenia con un suo sito di produzione.
La città di Casoria è cresciuta in questo ultimo secolo in modo frammentario e disordinato noncurante della
discontinuità che si realizzava tra il centro storico, le grandi aree produttive ai suoi bordi e l’edificato
residenziale di nuova espansione. La crisi dei complessi produttivi presenti sul territorio, molti dei quali
diventati parti integrate della città, ne ha determinato la completa dismissione ed il loro definitivo degrado
compromettendo anche quelle parti edificate gravitanti intorno ad essi. Nell’ottica di una generale
riqualificazione della città, incentrata sul recupero delle sue parti consolidate, assume pertanto valore
prioritario ogni azione diretta a riordinare le parti frammentate di cui essa è composta e a potenziare la
dotazione di attrezzature di rango delle “città medie”.
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Le aree industriali dismesse costituiscono, all’interno del contesto urbano di Casoria, una occasione
soprattutto dal punto di vista delle potenzialità legate alla sostenibilità ambientale ed all’innalzamento degli
standard della qualità dell’ambiente urbano e della sua fruizione da parte della comunità. Queste aree, per la
maggior parte inserite nel cuore del tessuto cittadino, sono soggette a rischio di speculazioni edilizie e vanno
dunque tutelate. Vi è la necessità di concretizzare il riuso delle medesime, con azioni e politiche di sviluppo
condivise da enti pubblici e privati, che convergano su obiettivi e strategie da perseguire. Il loro riuso deve
soprattutto mirare a contribuire alla riqualificazione della città attraverso l’insediamento di funzioni
necessarie per lo sviluppo economico, la dotazione di servizi e di aree verdi, senza intaccare ulteriori aree
libere, tutelando in questa maniera la risorsa suolo, sempre più scarsa e delicata nei contesti urbani più
fortemente urbanizzati come è il caso, appunto, di Casoria.
In questo modo il riuso delle aree industriali dismesse può rientrare a pieno titolo tra le attività rivolte allo
sviluppo sostenibile, in termini di ottenimento di vantaggi economici, sociali ed ambientali. Il recupero dei
grandi vuoti delle aree dismesse di Casoria rappresenta pertanto una grande occasione per il reperimento di
aree libere interne al tessuto consolidato sulle quali intervenire per innescare quei processi di trasformazione
il cui obiettivo è strettamente correlato allo sviluppo socio-economico del territorio e che si attua attraverso:
il recupero di vivibilità in aree urbane degradate
il miglioramento dei servizi e delle infrastrutture
lo sviluppo delle attività economiche
Sulle grandi aree dismesse a cavallo della stazione ferroviaria si prevede l’insediamento di un insieme di
attrezzature di livello urbano necessarie per soddisfare la dotazione di standard di uso pubblico,
congiuntamente all’insediamento di un polo culturale d’ambito sovracomunale.
La mobilità
Sotto il profilo dell’assetto infrastrutturale, il territorio di Casoria risulta fortemente frazionato a causa del
gran numero di tronchi e raccordi della viabilità primaria che rappresentano invalicabili separatori fisici
realizzati nel corso del tempo, in assenza di una efficace pianificazione del sistema degli insediamenti e della
mobilità, per soddisfare esigenze di collegamento puntuali che di volta in volta si presentavano. Anche la
rete su ferro, pur significativa per estensione, non costituisce attualmente una efficiente alternativa
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all’automobile finendo per rappresentare anch’essa un ulteriore elemento di confinamento di alcune aree
abitate.
Procedendo da nord verso sud, il territorio comunale è lambito dalla Ex Ss 87 Nc, è poi attraversato dalla
provinciale Nuova Cantariello e dalla autostrada A1 le quali, mediante articolati sistemi dirampe e
bretelle si innestano dapprima sulla Sp 1 “Circumvallazione Esterna di Napoli”, che attraversa il territorio
in direzione est-ovest, e quindi, più a sud, sul Ramo Capodichino dell’A1 che conduce alla Tangenziale di
Napoli. Per quanto riguarda le linee ferroviarie, Casoria, attraversata dalla linea Napoli-Roma via Caserta
di FS e da una linea della Circumvesuviana, è servita dalla stazione Casoria-Afragola dove fermano solo
i treni regionali FS diretti a Caserta e dalla stazione Volla (al confine con il comune omonimo) lungo la linea
per Baiano della Circumvesuviana.
I contenuti del Piano Generale del Traffico Urbano
Nel gennaio 2001 è stata prodotta dalla società incaricata (Consorzio Arianna) la relazione di sintesi
aggiornata del Piano Generale del Traffico Urbano per il Comune di Casoria adottato nel luglio successivo.
La relazione osserva come il reticolo della viabilità locale si sia sviluppato a partire da una rete viaria a
carattere prevalentemente agricolo, con l’eccezione delle vie consolari, che ha portato alla saldatura dei
centri abitati e successivamente alla saturazione delle aree agricole intercluse, attraverso la realizzazione di
ulteriori interventi di edilizia abitativa, senza alcuna possibilità di adeguamento della rete viaria alle crescenti
esigenze del traffico locale. Nella suddetta relazione le principali problematiche riscontrate sono così
riportate:
insufficienza della rete viaria urbana completamente "avviluppata" da un tessuto urbano
sviluppatosi in maniera caotica e disordinata;
insufficienza dell’offerta di sosta, rappresentata esclusivamente dalla possibilità di parcheggiare
lungo la maggior parte delle strade che costituiscono la già insufficiente rete viaria;
concentrazione di una serie di funzioni e di poli attrattori nell'ambito del centro storico di Casoria;
insufficienza del sistema di trasporto pubblico sia urbano sia extraurbano che determina un utilizzo
prevalente dell' autovettura privata sia per gli spostamenti interni sia per quelli verso l'esterno;
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insufficienza della segnaletica e completa assenza di un sistema di regolazione della circolazione
veicolare.
Gli interventi previsti per affrontare tali problematiche sono stati quindi suddivisi in interventi a breve
termine e interventi a medio-lungo termine.
I provvedimenti a breve termine riguardano:
limitazione al traffico veicolare nel centro urbano;
sistema di controllo semaforico;
individuazione di aree di parcheggio (fuori strada);
realizzazione di tronchi stradali;
segnaletica di indirizzamento.
Gli interventi a medio-lungo termine consistono essenzialmente nella realizzazione di opere viarie a sostegno
della realizzazione dei poli di riequilibrio urbano e si traducono in:
realizzazione di un'arteria di scorrimento parallela alla ferrovia, sul lato nord della stessa. Tale
infrastruttura consentirà di shuntare il traffico di attraversamento di Casoria in direzione Nord-Sud,
convogliandolo verso la nuova viabilità del Cantariello attraverso l'ampliamento del
cavalcaferrovia esistente (già previsto negli interventi infrastrutturali di breve periodo);
realizzazione di uno svincolo sulla viabilità Casoria Centro-Arpino, in corrispondenza del TerminaI
autostradale, e viabilità anulare di collegamento al parcheggio di interscambio ed alla stazione
ferroviaria.
Infine, per il trasporto pubblico su gomma, si prevedono modifiche al percorso di 6 autolinee esistenti.
Attualmente il piano sta in una fase di revisione generale ad opera dei competenti uffici comunali.
Il contesto socio- economico
Il contesto sociale
La popolazione residente per classi di età
In relazione alla popolazione residente, per classi di età, si osserva che dal 2001 al 2007, si è verificata una
contrazione, in termini di incidenza percentuale, delle classi di popolazione con meno di 40 anni ed una
crescita invece di quelle dai 40 anni in poi.
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In particolare la popolazione dai 5 ai 14 anni, che corrisponde parzialmente agli individui in età per la scuola
dell’obbligo, passa da una incidenza percentuale nel 2001 del 14,46% ad una nel 2007 del 13,04%, con la
perdita di oltre un punto percentuale. Quella dai 65 anni in poi passa, invece, da una incidenza del 9,17%, nel
2001, ad una dell’11,06%, nel 2007, con un incremento di circa due punti percentuali, stessa cosa per la
popolazione dai 75 anni in poi che passa dal 3,13% al 4,06% con un aumento di circa un punto percentuale.
Tab. 1 – Popolazione per classi d’età al 2001, 2002 e 2007 – Valori assoluti e percentuali
L’evoluzione del modello familiare
L’evoluzione dei nuclei familiari è da tempo caratterizzata, in maniera più o meno accentuata nelle diverse
parti del paese, da una tendenza a:
• la diminuzione sia dei nuclei familiari numerosi, sia della dimensione media degli stessi;
• l’aumento dei nuclei minimi (singoli, singoli provenienti da famiglie disgregate, figli adulti che
costituiscono nucleo proprio);
• l’accrescimento dei nuclei familiari con anziani e di anziani.
Ciò comporta, a parità di residenti, una crescita del numero dei nuclei familiari e, dunque, del fabbisogno di
abitazioni, solo in parte compensata da:
• l’aumento delle convivenze (coppia giovane con coppia anziana - anziani con minori);
• il prolungarsi della permanenza in casa dei figli maggiori pure del tutto autonomi.
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Parimenti si osserva un’evoluzione delle abitudini e delle caratteristiche del lavoro:
• un aumento del lavoro in casa,
• un aumento delle attività di tempo libero anche all’interno della stessa abitazione (incontro con amici,
hobby, cura del corpo, ecc.),
• un aumento della mobilità e del pendolarismo.
La famiglia sta quindi attraversando, da diversi decenni, un profondo processo di cambiamento dei suoi tratti
fondamentali che, oltre a modificarne struttura e confini, rivisita i ruoli che i suoi membri rivestono nelle
diverse fasi della vita ed i rapporti che questi intrattengono tra loro attraverso le reti di socializzazione.
In particolare, al 2001, l’andamento della percentuale di famiglie per numero di componenti è simile sia in
Italia che a Casoria ed è crescente, fino alla classe che presenta la percentuale maggiore, e decrescente per le
successive, la differenza sostanziale consiste nel fatto che per Casoria la classe che presenta la percentuale
maggiore di famiglie è ancora quella di 4 componenti, pari al 29,06% del totale, mentre in Italia è quella di 2
componenti, con una percentuale pari al 27,08% del totale. Altro elemento che rende più manifesta la
differenza è che mentre in Italia le famiglie con 1 e 2 componenti rappresentano da sole oltre il 50% delle
famiglie, a Casoria, per superarlo, occorre aggiungervi anche quelle con 3 componenti. Rispetto al numero di
componenti per famiglia mentre in Italia si è ormai a 2,61 componenti, a Casoria si è ancora a 3,39, anche se
l’andamento nel tempo di questa variabile sembra tendere verso il dato medio nazionale. Infatti la crescita
della popolazione residente, registrata dal 1961 al 2001 a Casoria, presenta un incremento mediamente più
basso di quello registrato dal numero delle famiglie, il che comporta un decremento progressivo del numero
medio di componenti per famiglia
Il grado di istruzione della popolazione residente
Per quanto concerne il grado di istruzione della popolazione residente da 6 anni in poi si ha, al censimento
del 2001, il quadro seguente, relativo al Comune di Casoria e, per confronto, alla Provincia di Napoli ed
all’intera regione Campania.
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Dati elaborati a partire dal censimento anno 2001
Il primo dato che è possibile evidenziare è che la percentuale del numero di laureati sul totale della
popolazione da sei anni in poi a Casoria è pari a circa la metà di quella registrata a livello provinciale e
regionale, 0,04% contro lo 0,07%, mentre quella del numero di diplomati è pressoché identica, 0,23% contro
lo 0,24%. La differenza di cui sopra è compensata dai gradi di istruzione più bassi, infatti coloro che sono
dotati di licenza media inferiore o di licenza elementare rappresentano a Casoria rispettivamente il 35% ed il
25%, contro il 31% ed il 24% a livello provinciale ed il 31% ed il 23% a livello regionale
Minore è la percentuale degli alfabeti privi di titolo di studio e quella degli analfabeti nel Comune di Casoria
e nella Provincia di Napoli rispetto all’intera Regione, rispettivamente l’11% ed il 2% contro il 12% ed il
3%. Altro indice significativo può essere quello di possesso di un titolo di studio per fasce di età.
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In questo caso si osserva che l’indice di non conseguimento della scuola dell’obbligo, relativo alla
popolazione da 15 a 52 anni, è maggiore per il Comune di Casoria, 18,17, leggermente minore per la
Provincia di Napoli, 18,08, ed abbastanza più basso per l’intera Regione, 15,29, che presenta, pertanto la
situazione più favorevole. Casoria presenta una situazione più negativa, rispetto alla Provincia ed alla
Regione.
Dai dati analizzati emerge pertanto che è necessario avviare azioni atte a contrastare il fenomeno della
dispersione e dell’abbandono scolastico, con particolare attenzione alle fasce di età infantile.
Il tessuto imprenditoriale
Nell’analisi del settore economico del Comune di Casoria, ci si è limitati a confrontare fra loro i dati del
Censimento del 1991, di quello intermedio del 1996 e di quello del 2001, al fine di stimare quale è la linea di
tendenza media dei settori economico- produttivo. Dal confronto si deduce, per il Comune di Casoria, una
situazione pressoché stazionaria, in termini di addetti, fra il 1991 ed il 2001 ed una crescita del numero delle
unità locali, il che comporta, ovviamente, una riduzione in termini di dimensione media delle unità locali e,
quindi, una loro minore capacità in termini di concorrenza. Le unità locali passano dalle 2988 del 1991 alle
3652 del 2001 con un incremento nel decennio del 22,22%, mentre gli addetti restano sostanzialmente
stabili, passando dagli 11609 del 1991 agli 11618 del 2001, con un incremento irrisorio di appena lo 0,08%.
Questo comporta, come detto, una riduzione della dimensione media delle unità locali in termini di addetti
che passano da 3,89 addetti del 1991 a 3,18 del 2001. La situazione si presenta con andamenti simili sia per
quanto riguarda il comparto produttivo, sia per quanto riguarda quello terziario, non mostrando segni
evidenti di potenziamento dell’uno rispetto all’altro.
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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Decrescono, infatti, in termini sia di unità locali, sia di addetti, da un lato l’“industria del legno e dei prodotti
in legno”, -32,98% e -27,88% rispettivamente, e la “produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e
acqua”, -66,67% e -73,53%, e, dall’altro, il “commercio ingrosso e dettaglio; riparazione di auto, moto e
beni personali”, -1,27% e -16,98%, e gli “alberghi e ristoranti”, 6,40% e -35,61%.
Un andamento mediamente negativo dell’economia campana continua anche in questi ultimi anni dal 2006
ad oggi e riguarda anche l’area di Casoria in cui l’industria non sembra avere condizioni idonee per una
ripresa ed il comparto della grande distribuzione commerciale comincia anch’esso a dare segnali di crisi
dopo l’eccessiva crescita di questi anni.
In particolare si rileva che le attività manifatturiere e le attività commerciali sono le sezioni economiche che
più di altre sostengono l’economia di Casoria, rispettivamente con il 24,29% ed il 26,72%, seguite dalle
costruzioni e dall’istruzione, rispettivamente con il 10,84% ed il 10,33%. Nel complesso queste attività
rappresentano ben il 72,18% degli addetti.
Di seguito sono riportati i settori produttivi trainanti nell’economia locale:
la produzione di metallo e la fabbricazione di prodotti in metallo,
la fabbricazione di macchine elettriche ed apparecchiature elettriche ed ottiche,
la fabbricazione di mezzi di trasporto,
le industrie conciarie e la fabbricazione di prodotti in cuoio, pelle e similari,
la fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi.
Il contesto occupazionale
Gli occupati
Secondo le recenti stime effettuate partendo dall’elaborazione dei dati censuari del 2001, su un totale di
81762 abitanti, 19651, pari al 24,03%, risultano occupati. Questi sono ripartiti, fra le diverse sezioni di
attività economica. I maggiori livelli occupazionali sono relativi alle attività manifatturiere, che
rappresentano ben il 22,61% delle attività totali. Seguono il commercio all'ingrosso ed al dettaglio,
riparazione di autoveicoli, motocicli e di beni personali e per la casa con il 15,74%; la pubblica
amministrazione, difesa e assicurazione con l’11,64%; le costruzioni con l’8,58%; l’istruzione con l’8,13%; i
trasporti, magazzinaggio, e comunicazioni con il 6,92%; la sanità e altri servizi sociali con il 6,84%; le
rimanenti attività ammontano nel complesso al 19,52%. Dal confronto dei valori percentuali fra il dato
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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comunale e quello nazionale, risulta che il settore della pubblica amministrazione, difesa e assicurazione
supera il dato nazionale del 3,62%, seguito da trasporti, magazzinaggio, e comunicazioni con il 2,26%. Il più
alto valore negativo (-3,36%) corrisponde all’ agricoltura, caccia e silvicoltura.
La percentuale degli imprenditori e dei liberi professionisti sul totale degli occupati a Casoria è sensibilmente
più bassa rispetto al livello nazionale in tutti e tre i settori di attività economica. La stessa cosa vale per i
lavoratori in proprio in agricoltura mentre è sempre maggiore la percentuale dei dipendenti e di coloro che
sono in altra posizione subordinata.
La questione ambientale
Il problema dei rifiuti
L’amministrazione comunale ha attribuito una grande importanza strategica alla raccolta differenziata, tant’è
che, nella fase acuta dell’emergenza rifiuti, si è cercato di predisporre un servizio di raccolta integrata
calibrato sulle necessità dell’utenza.
Esso, effettuato dalla Società Casoria Ambiente S.p.A. (100% Comune di Casoria), prevede la divisione del
territorio comunale in dieci zone.
Nelle prime sei è utilizzato un sistema di raccolta misto: l’indifferenziato viene depositato tutti i giorni nei
cassonetti stradali, il multimateriale (plastica, lattine e banda stagnata) e la carta vengono depositati nei
pressi dell’ingresso degli stabili una volta alla settimana.
Nelle restanti quattro zone è, invece, utilizzato un sistema di raccolta porta a porta: le diverse frazioni
(indifferenziato, umido, multimateriale e carta) vengono depositate nei pressi degli stabili nei giorni e negli
orari stabiliti dal calendario di raccolta.
Per tutte le zone, il vetro viene depositato nelle campane stradali e i RUP nei contenitori dislocati nei pressi
delle farmacie e delle rivendite di tabacchi.
Per lo smaltimento degli ingombranti è in funzione un numero telefonico presso il quale è possibile prenotare
il ritiro, che viene effettuato gratuitamente.
Le utenze commerciali usufruiscono del servizio con le stesse modalità e lo stesso calendario delle utenze
domestiche della zona di appartenenza.
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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A tutte le utenze commerciali é fornito anche un servizio aggiuntivo di raccolta dei cartoni che, nei giorni
feriali, possono essere lasciati aperti, piegati e legati nei pressi del negozio dopo l’orario di chiusura
dell’attività.
Oltre al servizio base, le utenze commerciali usufruiscono di un servizio personalizzato che varia secondo le
quantità e la tipologia di rifiuti prodotti.
Ad esempio, ai servizi di ristorazione è stato fornito un bidoncino carrellato in cui accumulare la parte umida
dei rifiuti, ai supermercati un roll container in cui deporre ordinatamente grandi quantità di cartoni, ai bar
bidoncini carrellati per la raccolta del vetro e del multimateriale.
I grandi produttori di rifiuti possono chiedere al Soggetto Gestore l’erogazione di servizi aggiuntivi
personalizzati alle loro particolari esigenze.
Il suddetto modello di raccolta, effettuato a far data dal 01/07/08, ha fatto si che la Città di Casoria
conseguisse percentuali sempre crescenti di raccolta differenziata e che allo stato si attestano sul 30 % circa.
Nel corso del 2009, al fine di migliorare i risultati conseguiti, è n/s intenzione estendere la raccolta della
frazione organica con il sistema del porta a porta a circa ulteriori 9000 nuclei familiari; il servizio sarà rivolto
ai quartieri periferici della città, caratterizzati dalla presenza di piccoli edifici (mono e bi familiari), e
contestualmente sarà avviata la sperimentazione presso i grandi parchi chiusi.
Ulteriori aspetti che dovrebbero contribuire a migliorare la percentuale di raccolta differenziata sono
rappresentati dal potenziamento del servizio di raccolta delle pile esauste, dei farmaci scaduti e degli abiti
dismessi e dall’implementazione del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE) e
degli inerti.
Per ciò che concerne l’impiantistica di supporto abbiamo individuato due aree, alle vie Lufrano e Calvanese,
sulle quali realizzare due isole ecologiche; per la prima abbiamo ottenuto un finanziamento da parte della
Provincia di Napoli per 420.000,00 € circa in corso di definizione, per la seconda è nostra intenzione
finanziarla con i fondi del PIU EUROPA.
In conclusione siamo conviti che potenziando l’attuale servizio, implementando la raccolta di nuove frazione
e realizzando l’impiantistica di supporto, possiamo incrementare la % di raccolta differenziata di ulteriori 10
punti percentuali.
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L'uso razionale e la conservazione dell'energia
L'amministrazione di Casoria, sensibile alla tematica energetica e interessata (oltre che obbligata per legge)
al risparmio energetico, stante l'ingente spesa sostenuta ogni anno per l'acquisto delle fonti primarie di
energia (elettrica, gas, carburanti per autotrazione), sta mettendo in atto azioni, interventi e procedure la cui
finalità è la promozione dell'uso razionale e la conservazione dell'energia.
Nel quadro di trasferimento di responsabilità dal governo centrale alle strutture locali, gli EELL hanno anche
l’obbligo di regolare l’uso dell’energia e promuovere lo sviluppo di fonti rinnovabili nei loro territori. Il
Comune sostiene pertanto anche l’attività di sensibilizzazione e orientamento della popolazione verso un uso
razionale dell’energia.
Le principali attività di intervento finalizzate alle politiche di cui sopra sono:
Ottimizzazione delle forniture negli edifici gestiti dall'ente: analisi dei documenti contrattuali e
contabili delle varie forniture energetiche con verifica dei parametri contrattuali, l'esistenza di
eventuali penali e discordanze rispetto ai dati in letteratura.
Interventi gestionali: sulla base dell'osservazione diretta della modalità dei consumi, il Comune
metterà in atto dapprima una serie di interventi di tipo gestionale, che non richiedono particolari
costi di investimento e riguardano le modalità di utilizzo delle apparecchiature e degli impianti
esistenti.
Progetti ad hoc: in occasione del rifacimento di impianti, di edifici o parti di edifici, vengono
predisposti progetti che propongano soluzioni adeguate all'evoluzione delle tecnologie e tengano
conto dei risultati ottenuti dall'analisi dei consumi di energia, con particolare riferimento allo
sviluppo delle fonti di energia rinnovabile.
Sensibilizzazione della popolazione: attraverso opportune campagne pubblicitarie, concorsi,
campagne di distribuzione di apparecchiature per il risparmio energetico, si promuove la cultura
dell'uso razionale dell'energia nella popolazione, in genere partendo dalla scuola, intesa come
“fabbrica” delle nuove generazioni e quindi il nucleo centrale sul quale puntare per diffondere una
cultura di sostenibilità energetica e ambientale.
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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Resoconto: i risultati conseguiti attraverso le azioni svolte e i relativi benefici economici vengono
resi noti ai vari interessati nel loro sviluppo; la verifica del risultato finale conseguito andrà
evidenziata sia agli operatori che alla direzione per incentivare la diffusione delle buone pratiche e
per dimostrare la validità della politica energetica all'interno della struttura.
Sicurezza e legalità
Le città sono contesti locali in cui si scaricano emergenze di dimensione globale. Esse sono sottoposte
all’onda d’urto delle illegalità, delle devianze, delle micro e macro-delinquenze, e sembrerebbe che facciano
fatica a dare risposte adeguate, in termini di prevenzione e di contrasto, alla domanda di sicurezza dei
cittadini.
Eppure il rapporto tra cittadini e comuni è ancora saldo: essi rappresentano l’istituzione in cui si ripone la
maggiore fiducia. Ed è una fiducia che ha prodotto, d’altro canto, una costante crescita di aspettative nei
confronti delle amministrazioni locali e dei sindaci, chiamati in causa su ogni problema di vita quotidiana,
anche in ambiti estranei alla sfera delle responsabilità formali e dei poteri effettivi di un’amministrazione
locale. In questo quadro è facile spiegare perché i comuni sono stati progressivamente chiamati, “dal basso”
e con forza, a fronteggiare il problema dell’insicurezza urbana.
Un’insicurezza dai contorni difficili da perimetrare, che non riguarda solo i reati e l’ordine pubblico, ma è
conseguenza di grandi mutamenti sociali (l’aumento di persone che vivono da sole, l’allentamento dei legami
di vicinato, l’incontro con culture “diverse” provocato dalle migrazioni), incide sulla vita quotidiana di
ciascuno, è alimentata da un quadro complessivo di paure e incertezze sul futuro (la precarietà lavorativa,
l’instabilità economica e familiare, ..).
Secondo il rapporto del CENSIS, l’andamento della criminalità negli ultimi anni mostra una crescita dei reati
denunciati che, nella Regione è del 20,2% (dai 190.878 reati del 2001 ai 229.375 del 2006), comunque
inferiore alla media nazionale che è del 28,1% . Nella provincia di Napoli si registra un aumento della
criminalità per una percentuale pari al 18,0%.
Il rapporto affronta anche il tema rilevante della percezione della sicurezza, esaminando i risultati
dell’indagine su 2.000 cittadini campani. L’analisi evidenzia uno spaccato a livello regionale con dati che
sono altamente influenzati dal luogo di residenza. Infatti, se la popolazione della Campania nel suo insieme
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si presenta divisa tra un 46% che giudica la propria area di residenza molto (4,2%) o abbastanza (41,8%)
sicura e il 53,1% che, invece, la ritiene molto (14,0%) o abbastanza (39,1%) insicura; analizzando le risposte
sulla base della provincia di residenza la percentuale di quelli che ritengono di vivere in un contesto sicuro
risiedono nella provincia di Salerno, ove il dato sale al 73,0%.
Sono ritenute inoltre importanti la riqualificazione e il potenziamento della fruibilità dei luoghi pubblici
(spazi giochi o sportivi per bambini, arredi, panchine,..) (8,3%) e progetti integrati di riqualificazione diretti a
specifiche aree della città (quartieri, caseggiati, stazioni, piazze, parchi pubblici, edifici abbandonati) (7,3%).
Altre riflessioni concernenti le esigenze della Città e le sue problematiche scaturiscono dal confronto diretto
e costante con la cittadinanza, confronto reso possibile dall’istituzione dei così detti “comitati di quartiere”,
rappresentanze cittadine per ciascun quartiere della città che si fanno portavoce delle esigenze e delle
problematiche riscontrate dai residenti. Con ricorrenza periodica i comitati si riuniscono e invitano le autorità
comunali a officiarne gli incontri; in questa sede i comitati espongono considerazioni e proposte di cui il
Comune terrà conto in fase di ricerca di soluzioni governative efficaci ed efficienti.
Il ricorso a questa forma di dialogo ha riscosso un grande successo in entrambe le parti coinvolte: da un lato,
la popolazione riscontra un impegno concreto da parte dell’amministrazione nella ricerca di soluzioni che
soddisfino le esigenze espresse; dall’altro quest’ultima aumenta il grado di fiducia nei propri confronti.
Per quanto concerne la riqualificazione urbana e il contrasto al degrado, gli interventi più richiesti dai
cittadini sono prevalentemente:
Riqualificazione e potenziamento della fruibilità dei luoghi pubblici (spazi giochi o sportivi per i
bambini, arredi, panchine..);
Progetti integrati di riqualificazione diretti a specifiche aree della città (quartieri, caseggiati, stazioni,
piazze, parchi pubblici);
Potenziamento, illuminazione e fruizione degli spazi pubblici.
Fra le varie cose, si rintraccia anche la videosorveglianza (che è andata per la maggiore in molti comuni), la
creazione di punti di ritrovo di anziani e giovani per impegnarli in attività sociali e ambientali.
La pianificazione sovracomunale di riferimento
I principali piani che riguardano il Comune di Casoria sono:
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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il “Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico” (P.S.A.I.), adottato dal Comitato Istituzionale
dell'Autorità di Bacino del Sarno in data 10/04/2002;
il “Piano Territoriale Regionale” (P.T.R.), adottato con la Delibera della Giunta Regionale n. 1956
del 30/11/2006, pubblicata sul BURC del 10/01/2007;
il “Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale” (P.T.C.P.), ancora in fase di redazione, di cui
una prima versione è stata adottata dal Consiglio Provinciale con la Delibera n. 109 del luglio 2003 e
del quale è stato recentemente redatto un nuovo preliminare, approvato dalla Giunta Provinciale con
la Delibera n. 445 del 5 luglio 2006.
Il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico
Il Comune di Casoria ricade nel bacino nord-occidentale, che si estende per circa 1500 kmq, comprende ben
127 comuni, per un totale di circa 3 milioni di abitanti, e risulta essere costituito dai seguenti bacini
idrografici:
Regi Lagni
Campi Flegrei
Volla;
Bacini delle Isole Ischia e Procida
Il territorio si estende su di una vasta area regionale che gravita intorno ai golfi di Napoli e Pozzuoli ed è
delimitata ad ovest dal litorale domizio fino al confine con il Bacino Nazionale Liri – Garigliano- Volturno e
si protende verso est nell’area casertana, rientrando nel tenimento della provincia di Napoli ove include parte
del Nolano fino alle falde settentrionali del Vesuvio.
A nord comprende le are prossime a tratto terminale del fiume Volturno; a sud ovest si sviluppano i bacini
dei regi lagni del lago patria e quello dell’alveo dei Camaldoli
A sud fino al mare il territorio comprende l’area vulcanica dei Campi Flegrei, che si affaccia sul golfo di
Pozzuoli; al largo di quest’ultimo si trovano le isole di Procida e di Ischia anch’esse di competenza
dell’Autorità di Bacino nord occidentale della Campania.
Nella zona orientale ricadono il bacino dei Regi Lagni, i torrenti vesuviani e la piana di Volla. Quest’ultima
costituisce la valle del fiume Sebeto originariamente paludosa e trasformata, in seguito, da interventi
antropici di bonifica, in zona agricola fertile.
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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Il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico è stato adottato con delibera del Comitato Istituzionale n. 11 del
10/5/2002.
Il Comune di Casoria non è interessato da aree con rischio frane ma presenta situazioni particolari dal punto
di vista del rischio idrogeologico in località Arpino a confine con Volla. In particolare è presente un’unica
area a rischio moderato R1 a confine con Volla. In questa zona, a norma del comma 1 dell’art. 30 delle
norme tecniche, “I nuovi interventi, le nuove opere e le nuove azioni per le quali non è previsto lo studio di
compatibilità idraulica o idrogeologica … non devono incrementare uno dei fattori che concorrono alla
definizione del grado di rischio determinando il superamento della soglia del rischio accettabile (R2)”.
Il PTR ed il PTCP
La pianificazione territoriale intesa come quadro generale di riferimento delle politiche pubbliche del
territorio è un elemento da cui non si può prescindere quando si elabora un DOS che ha come obiettivo
l’individuazione di linee di sviluppo strategico a partire dall’analisi dello stato di fatto. In questo contesto si
intende di seguito“ricostruire” il ruolo e le funzioni che il comune di Casoria ed il suo hinterland assumono
nelle analisi e nelle strategie proposte dai documenti di pianificazione/programmazione sovralocali, con lo
scopo di individuare gli indirizzi sovracomunali immaginati per il territorio di Casoria e la sua area vasta,
consentendo al governo locale di confrontare e coordinare le proprie ipotesi di sviluppo con le indicazioni
regionali e/o provinciali. Si è ritenuto utile analizzare a tal fine:
- il Piano territoriale Regionale (PTR)
- il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP)
Sia per il PTR che per il PTCP si propone un sintetico inquadramento generale che tenga conto del percorso
di formazione dei Piani (PTR e PTCP) e dei contenuti generali per contestualizzare la natura dei piani
rispetto al grado di vicolo che essi esprimono, ma anche per sottolineare l’eventuale grado di condivisione
che la loro formazione ha messo in campo. I Sottoparagrafi sono poi dedicati a ricostruire le analisi e le
proposte relative a Casoria ed al sistema territoriale di cui fa parte.
IL PIANO TERRITORIALE REGIONALE ( PTR )
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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In attuazione della legge regionale 16/2004, la Regione Campania nella seduta di Consiglio Regionale del
16 settembre 2008 approva il Piano Territoriale Regionale (PTR).
Il documento di piano definisce e specifica, in conformità all’articolo 13 della legge regionale n.
16/2004, i criteri, gli indirizzi e i contenuti strategici della pianificazione territoriale regionale e
costituisce il quadro territoriale di riferimento per la pianificazione territoriale provinciale e la
pianificazione urbanistica comunale nonché dei piani di settore di cui alla legge regionale n. 16/2004.
Il PTR rappresenta il quadro di riferimento unitario per tutti i livelli della pianificazione territoriale
regionale ed è assunto quale documento di base per la territorializzazione della programmazione socio-
economica regionale nonché per le linee strategiche economiche adottate dal Documento Strategico
Regionale (DSR) e dagli altri documenti di programmazione dei fondi comunitari.
Il PTR inoltre fornisce il quadro di coerenza per disciplinare nei PTCP i settori di pianificazione di cui
alla legge regionale n. 16/2004, al fine di consentire alle Province di promuovere, secondo le modalità
stabilite dall'articolo 20, della stessa legge, le intese con amministrazioni pubbliche ed organi competenti.
Nell’interpretazione della struttura territoriale della Campania, il P:T:R:, attraverso i Quadri territoriali
individua gli Ambienti Insediativi ed i Sistemi Territoriali di Sviluppo. In particolare nel Secondo Quadro
territoriale di riferimento il P.T.R. individua gli “Ambienti Insediativi” (ambiti “macro”) che vengono
proposti al confronto con Province ed altri Enti locali per inquadrare in modo sufficientemente articolato gli
assetti territoriali della regione”, affidando alla pianificazione provinciale la definizione degli assetti
insediativi, riservando a sé i compiti di proposta di visioni di guida per il futuro, e l’individuazione di temi
che pongono questioni di coordinamento interprovinciale da affrontare e risolvere secondo procedure di co-
pianificazione.
Nel terzo Quadro Territoriale di Riferimento inoltre vengono individuati i “Sistemi Territoriali di sviluppo”,
con funzione “non di vincolo, ma di orientamento per la formulazione di strategie in coerenza con il
carattere proprio del PTR, inteso come piano in itinere soggetto a continue implementazioni”, ed altresì che
i Sistemi Territoriali di Sviluppo diventano la trama di base sulla quale costruire i processi di co-
pianificazione”, nonché “possono costituire una significativa opportunità per la Regione Campania di
affrontare la prossima programmazione dei fondi comunitari 2007/2013 in un quadro di pianificazione
unitario, frutto di un processo di concertazione ormai radicato nelle norme e nelle prassi regionali.
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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CASORIA NEL PTR
Il Comune di Casoria ricade:
nell’Ambiente Insediativo n. 1 “Piana Campana”;
nel Sistema Territoriale di Sviluppo E2, “Napoli Nord”, appartenente all’insieme E dei sistemi
denominati “a dominante urbano-industriale”, unitamente ai Comuni di Arzano, Casandrino,
Casavatore, Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano, Melito di Napoli e Sant’Antimo.
nel Campo Territoriale Complesso n. 3 “Direttrice Nord Napoli Caserta”.
Ambiente Insediativo n. 1
Per quanto concerne questo ambiente il PTR, pur rilevando che la situazione, specie sulla costa, si presenta
in gran parte compromessa, per eccesso di edificazione, nel contempo sottolinea il permanere di un sistema
di aree naturali fortemente interrelato, come parte della rete ecologica regionale, di aree ad uso agricolo, di
alto valore economico, di tratti liberi da edificazione lungo la costa e di numerosi manufatti industriali
dismessi o in via di dismissione che costituiscono, in particolare, un fattore di “potenziale recupero di
condizioni di vivibilità e riqualificazione nelle aree più compromesse”. Quest’ultimo fattore si presenta,
anche nel caso di Casoria, come un fattore strategico per la riqualificazione di un territorio pressoché tutto
urbanizzato in cui le aree che mantengono un connotato agricolo sono ormai solo aree marginali.
Il PTR individua fra le tipologie di rischio presenti in quest’ambito quelle legate “alla pericolosità e
all’inquinamento degli insediamenti industriali” che riguarda anche il Comune di Casoria che presenta
diversi siti inquinati o potenzialmente inquinati. Altro rischio sottolineato per quest’ambito dal P.T.R.,
presente anche a Casoria, è quello idrogeologico legato all’inquinamento delle falde acquifere, come pure
quello legato alla fratturazione ed ai crolli parziali di banchi di tufo ed al collassamento di cavità sotterranee
in essi scavate. Dalla descrizione delle problematiche emergono, poi, le indicazioni sugli obiettivi da
perseguire secondo una “visione guida per il futuro” che si articolano nei seguenti punti:
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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l’organizzazione policentrica del territorio;
la riqualificazione e la messa a norma delle città soprattutto incrementando la dotazione
quantitativa e qualitativa delle attrezzature;
Sistema Territoriale di Sviluppo E2 Napoli Nord
Il sistema è situato a nord di Napoli e comprende i comuni di Casoria, Arzano, Casandrino, Casavatore,
Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano, Melito di Napoli e Sant’Antimo.
I principali indirizzi dettati dal PTR per questo sistema sono i seguenti:
difesa della biodiversità ;
valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio;
recupero aree dismesse e in via di dismissione;
rischio da attività estrattiva;
settore turistico.
Tutti questi indirizzi riguardano il Comune di Casoria in particolare per quanto concerne la conservazione
del residuo territorio agricolo e della sua biodiversità, la valorizzazione del patrimonio culturale dopo le
alterazioni e le compromissioni degli anni precedenti, il recupero delle aree dismesse ed in via di dismissione
per il ristabilimento di condizioni di vivibilità e per la riqualificazione del tessuto urbano, la riduzione
del rischio legato alla fatturazione e ai crolli parziali di banchi di tufo ed al collassamento delle cavità
sotterranee in essi scavate specie nel centro urbano.
Campo Territoriale Complesso n. 3 – Direttrice Nord Napoli Caserta
Il PTR individua nel territorio regionale “ambiti prioritari di intervento, interessati da criticità per effetto di
processi di infrastrutturazione funzionale ed ambientale particolarmente densi”, definiti Campi Territoriali
Complessi, che “possono essere definiti come punti caldi del territorio regionale”. Il Comune di Casoria
ricade nel Campo Territoriale Complesso denominato “Direttrice Nord Napoli Caserta” che rappresenta “il
core dell’area metropolitana di Napoli ed è caratterizzata da una molteplicità di interventi infrastrutturali
che ne rappresentano una dorsale costituita da elementi lineari e da polarità attrattive di livello
territoriale”. In esso gli interventi principali riguardano la Strada Statale 87, i siti potenzialmente
contaminati, la stazione TAV di Afragola e la metropolitana regionale.
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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IL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE
Il “Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale” (P.T.C.P.) ha avuto una storia lunga e laboriosa, una
prima versione è stata adottata con la Delibera del Consiglio Provinciale n. 109 del luglio 2003, cui non ha
fatto seguito né l’esame delle osservazioni, né la definitiva approvazione.
Successivamente, a seguito dell’entrata in vigore della Legge Regionale n. 16/2004, la Giunta Provinciale ha
disposto, con il proprio atto n. 344 del 17 marzo 2005, la sua elaborazione, al fine di provvedere
all’adeguamento dello stesso agli obiettivi ed alle prescrizioni introdotte dalla nuova normativa regionale.
Infine con la Deliberazione n. 1091 del 17 dicembre 2007, la Giunta Provinciale ha approvato la Proposta
definitiva del PTCP, così come redatta dalla Direzione PTCP – Piani di Settore – Progetti Speciali, sulla base
dei contributi dei diversi consulenti coordinati dal prof. Roberto Gambino.
Il P.T.C.P. sottolinea il ruolo trainante di Nola e Casoria per quanto concerne il settore del commercio
all’ingrosso e al dettaglio e la scarsa ed insufficiente dotazione di servizi dell’area a nord di Napoli,
stretta fra i comuni di Giugliano e Pozzuoli da un lato, di Casoria, Afragola e Caivano dall’altro. Inoltre il
P.T.C.P. annovera, fra i centri urbani immersi in una periferia continua e totalmente urbanizzata, che
si estende intorno a Napoli, anche il Comune di Casoria. Periferia nella quale, negli anni più recenti, si
sono localizzati grandi centri commerciali (Ipercoop, Ikea, ecc.) che spesso assumono essi stessi la valenza
di centri, a danno dell’identità e riconoscibilità degli stessi centri storici.
CASORIA NEL PTCP
Il P.T.C.P. individua, nel comune di Casoria “aree di consolidamento urbanistico e di riqualificazione
ambientale” costituite da “tessuti urbani di recente formazione caratterizzati da diversi gradi di densità e da
differenti morfologie e qualità delle componenti”. Queste possono essere caratterizzate o dalla presenza
esclusiva della funzione residenziale, o dalla “presenza di attrezzature collettive e/o attività terziarie private
non coerentemente relazionate ai tessuti residenziali” esistenti, o “dalla commistione disordinata di sedi
produttive industriali/artigianali e funzioni residenziali”, o, infine, consistere in “aree produttive di interesse
prevalentemente locale adiacenti o prossime ai tessuti urbani” disciplinate dall’art. 52 delle N.T.A.. Questa
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varietà di situazioni ha richiesto, in fase di redazione del P.U.C., un approfondimento analitico finalizzato,
soprattutto, all’identificazione dei diversi casi, articolandoli in sottozone, finalizzando le trasformazioni
al soddisfacimento dei fabbisogni della popolazione residente” e “configurando interventi di
ristrutturazione urbanistica e di completamento come occasione per segnarne e qualificarne l’assetto”. In
particolare il P.T.C.P. individua, fra i poli specialistici per attività produttive di rilievo provinciale o sovra
comunale, il polo integrato di Casoria-Afragola, come polo consolidato “per funzioni miste produttive,
logistiche e del commercio”
IL PIANO ASI
Il Piano Regolatore Territoriale dell’Area di Sviluppo Industriale della Provincia di Napoli è stato approvato
con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri il 14 ottobre 1968. Esso individuava sette agglomerati
ubicati, all’epoca, in aree con caratteristiche ancora agricole. Il Piano dell’Agglomerato di Casoria- Arzano-
Frattamaggiore è stato oggetto di diverse varianti, la prima fu adottata con Deliberazione n. 144 del 5/4/1977
del Comitato Direttivo del Consorzio A.S.I. di Napoli ed approvata con Decreto del Presidente della Giunta
Regionale n. 9 del 16/5/1979, la seconda fu adottata con Deliberazione n. 213 del 14/7/1992 del Comitato
Direttivo del Consorzio A.S.I. di Napoli ed approvata con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n.
54/26 del 30/5/1995, mentre l’ultima, in ordine di tempo, è stata adottata con delibera del Commissario
Straordinario n. 343 del 18/7/2001, con controdeduzioni alle osservazioni approvate con Delibera del
Commissario Straordinario n. 434 dell’1/8/2002 ed adeguamento alle prescrizioni in sede Conferenza dei
Servizi per conclusione procedimento ex 10 L.R. n. 16/1998. Il Piano riguarda una piccola porzione del
territorio di Casoria a confine con Arzano.
LA PIANIFICAZIONE COMUNALE DI RIFERIMENTO
Il PRG vigente
Il Piano è stato elaborato intorno agli anni 70 – 80, e già da subito non è stato un piano “congruo” al
territorio. La risposta del territorio al piano è stato uno sviluppo incontrollato e illegale dell’edilizia
residenziale, in quanto il piano non prevede alcune forma di incremento delle residenze, prevedendo di
contro solo lo sviluppo di aree commerciali ed industriali, oggi luoghi in gran parte dismessi. Analogamente
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il piano non conteneva nessuna misura di salvaguardia degli insediamenti storici, portando di conseguenza ad
alterazione delle tipologie e morfologie edilizie che gli insediamenti presentavano.
Le varianti degli anni 80 contenevano norme di contenimento dell’edilizia residenziale finalizzata a non
consentire l’ulteriore alterazione del territorio, con possibilità di edificazione destinate alle funzioni direttive
e produttive. L’alterazione è avvenuta a seguito dei condoni del 1985 e del 1991 e quando le amministrazioni
succedutesi negli anni 90 hanno consentito un minimo di urbanizzazioni primarie e secondarie in un
territorio sconvolto dalla crisi industriale. Negli anni 90 le concessioni edilizie per “uffici” si sono
trasformate in nuove ed abusive residenze per le omissioni nei controlli evidenziate, in ultimo, nella seduta di
C.C. del 2/07/09.
Il Piano Urbanistico Comunale in corso di elaborazione
Casoria vive condizioni prossime alla saturazione localizzativa e necessita interventi di trasformazione
strutturale del territorio al fine di conseguire il riequilibrio insediativo e produttivo, il recupero delle risorse
culturali e ambientali, il rafforzamento della produzione di servizi, la costruzione dell’identità dei luoghi
urbani.
Il PUC persegue l’obiettivo di fondo di strutturare logiche di sviluppo orientate a trasformare Casoria da
zona periferica di Napoli ad una vera e propria “Città Media” con azioni di rilancio delle attività per la
produzione di beni e servizi all’interno delle quali deve essere riservato un ruolo privilegiato alle attività di
ricerca e sperimentazione in settori tecnologicamente avanzati.
Il luogo dell’azione progettuale è un territorio “edificato” sostanzialmente abusivamente a partire dai due
piccoli nuclei storici di Casoria centro e Arpino e che ha visto il centro storico vivere un progressivo degrado
dovuto all‘incuria e alla mancanza di ogni forma di tutela.
Si è reso necessario, pertanto, un atteggiamento progettuale di approfondita analisi e ricognizione
dell’esistente per configurare azioni dirette al riequilibrio tra popolazione e servizi e al rafforzamento della
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struttura produttiva, trasferendo dalla città di Napoli a Casoria funzioni terziarie superiori da ospitare nelle
aree della dismissione delle vecchie industrie.
Si può dire in sintesi che il “nocciolo duro” del PUC è un “guardare alla città” per comprenderne il suo
aspetto fisico, economico e sociale non più osservato da 15 anni, riflettere sugli spazi di potenziale sviluppo
sostenibile e procedere ad una generale “riqualificazione” della città nell’accezione più vasta di azione
sinergica “passato-presente-futuro”.
Si da, pertanto, valore prioritario alle azioni dirette a riordinare le parti frammentate di cui essa è composta e
a potenziare la dotazione di attrezzature di rango delle “città medie”, all’innalzamento degli standard della
qualità dell’ambiente urbano e della sua fruizione da parte della comunità, alla riqualificazione e
potenziamento della sistema della mobilità interna al territorio, all’intervento conservativo dell’edificato
dalle origini fino alla prima metà del XX secolo, alla conservazione del vasto tessuto di edilizia “povera”,
rappresentato dalle case rurali a corte, al
recupero delle sue parti consolidate, alla dotazione di servizi e di aree verdi, senza intaccare ulteriori aree
libere, tutelando in questa maniera la risorsa suolo, sempre più scarsa e delicata, in contiguità ad azioni e
politiche di sviluppo condivise da enti pubblici e privati, che convergano su obiettivi e strategie da
perseguire.
L’individuazione e la definizione delle zone di piano è passata attraverso l’esame di tutti gli aspetti
analizzati. Inizialmente la selezione delle diverse zone è scaturita soprattutto dal patrimonio informativo
disponibile e dall’analisi dello stato di fatto, successivamente l’attenzione è stata incentrata sulla necessità di
dotare il territorio comunale degli spazi pubblici e per le attrezzature pubbliche di interesse generale
occorrenti, infine sono state operate alcune scelte limitate con l’obiettivo di evitare l’impegno di ulteriori
quote di suolo, di salvaguardare i paesaggi antropici storici e/o consolidati e di tutelare le residue aree
agricole.
I Piani di settore di livello comunale
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Il Piano di Distribuzione dei Carburanti (P.D.C.)
Redatto tenendo conto del P.R.G. vigente, risalente agli anni ’80, e della cartografia numerica edita nell’anno
2000. Il piano individua planimetricamente 13 impianti di distribuzione carburante esistenti e, sulla base
delle prescrizioni e delle indicazioni dell’art. 19 della L.R. n. 27/1994, individua 9 impianti da delocalizzare,
1 impianto da modificare in termini distributivi, al fine di eliminarne l’interferenza con i flussi di traffico, e 3
impianti localizzati in modo idoneo.
Il Piano all’art. 2 non consente la allocazione di impianti di distribuzione carburanti nelle aree destinate a
standard, mentre ne consente la localizzazione in tutte le altre zone, nel rispetto delle leggi vigenti in materia
e delle loro successive modifiche ed integrazioni.
Il Piano Urbano del Traffico (P.U.T.)
Redatto dal Consorzio Arianna e consegnato nel gennaio 2001. La finalità di detto piano è quello di
migliorare la mobilità di persone e merci in ambito urbano utilizzando le risorse esistenti (infrastrutture,
sistemi e mezzi di trasporto). Ciò nonostante il piano propone la realizzazione di alcune opere ed interventi
che pur esulando dai compiti di un piano di questo tipo potrebbero avere un effetto positivo sulle condizioni
della mobilità di Casoria. In Particolare il piano prevede alcuni interventi infrastrutturali di breve periodo
consistenti in due aree parcheggio, in un parcheggio multipiano, nell’apertura all’esercizio dell’asse
Cantariello per consentire ai flussi fra la Circumvallazione Esterna ed Afragola di evitare l’attraversamento
del centro abitato di Casoria, l’adeguamento di via Brancaccio, di via Pagano e del cavalcavia ferrovia, la
realizzazione di un’asse viario di collegamento tra via Brindisi e la SS 87 “Sannitica”, l’adeguamento
dell’accesso di via Padre Ludovico da Casoria verso via Nuova Padre Ludovico da Casoria e la
risistemazione dell’incrocio via Padula – via Calvanese I° Trav. Michelangelo. Oltre a questi interventi il
P.U.T. indica alcuni interventi a medio termine inerenti sia l’assetto e l’uso del territorio, sia la rete al fine di
migliorare le condizioni del traffico modificando la distribuzione della domanda di spostamenti ed
integrando l’offerta.
Queste misure riguardano:
la decompressione del centro storico riducendo, al suo interno, la presenza di funzioni terziarie che ne
determinano la congestione, e la creazione di un polo di riequilibrio urbano centrato sul nodo di interscambio
della Stazione FS di Casoria ed il recupero delle aree dismesse dell’A.D.S. e della Rhodiatoce che dovrebbe
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accogliere parte delle funzioni terziarie presenti attualmente nel Centro Storico oltre a servizi di livello
superiore;
la realizzazione di un Terminal autostradale come polo di interscambio gomma-ferro costituito dalla nuova
stazione, in adiacenza ad esso, prevista dall’Accordo Quadro tra Regione Campania, Ministero dei Trasporti,
FS e TAV, da un terminal di bus e da un parcheggio di interscambio, collegato con l’areoporto di Capodichio
ed integrato ad un polo alberghiero;
La realizzazione di uno svincolo sulla viabilità Casoria centro - Arpino
Il Piano di Zonizzazione Acustica P.Z.A.
Deliberazione consiliare n. 49 del 25/07/2002, ad oggetto: “Piano di Zonizzazione Acustica del territorio del
Comune di Casoria (legge 447/1995, deliberazione di G.R. nn. 613/1995, 8758/1995, 6956/2000) presa
d’atto della G.C. e proposta di approvazione del Consiglio Comunale”
Il piano è stato definito in relazione alle caratteristiche del contesto urbano rilevanti,
area ex Resia, costituita da un'area dismessa oggetto un Piano di d'Insediamenti Produttivi ( P.I.P.) la cui
superficie è pari a 92703,50 mq
area ex Rhodiatoce ed ex Tubi Bonna, si tratta di due aree dismesse, inserite nel tessuto urbano
consolidato, che secondo il P.R.G. vigente hanno destinazione urbanistica di zona G - terziario-commerciale.
Secondo il P.Z.A. l'area potrebbe ricadere nella Classe III (aree di tipo misto) o nella classe IV (aree di
intensa attività umana), se risulterà predominante la destinazione ad attività produttive, per cui è stata
classificata come area di transizione III-IV. Il P.U.C. prevede, invece, sull’area dell’ex Rhodiatoce la
realizzazione di un polo universitario e culturale, mentre sull’area dell’ex Tubi Bonna, di circa 43369,29
mq, è operante un Piano di Lottizzazione con destinazione commerciale.
area Calcobit, l'area ubicata nei pressi dell'asse territoriale di collegamento della Circumvallazione esterna
ad oggi ospita - a seguito di un Accordo di Programma per la delocalizzazione del complesso industriale
ritenuto insalubre - un complesso multifunzionale per intrattenimento e tempo libero, in cui è previsto tra
l’altro la realizzazione di 11 sale cinematografiche.
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area P.E.E.P. Casoria centro, si tratta di un comparto urbano a destinazione residenziale per il quale sono
in atto le procedure relative ad un programma di riqualificazione urbana finalizzato alla realizzazione di
infrastrutture pubbliche.
area Ovulo, l'area è situata al centro di un sistema di infrastrutture autostradali ed è completamente
inedificata. E’ stata autorizzata la realizzazione di di un’opera che affianca alle funzioni terziarie usuali
(commerciali ricettive direzionali) un centro di intrattenimento e cura della persona, nonché un centro socio-
culturale dotato di biblioteca/mediateca e servizi di interesse collettivo prevedendo tra l’altro di collegarlo
all’adiacente frazione di Arpino attraverso un “sottopasso” ed al resto del territorio comunale mediante una
pista ciclabile;
area ex A.d.S., il complesso industriale dismesso dell'ex A.d.S. è stato riattivato per la produzione
industriale di tondini di acciaio per l'edilizia;
L. 26/02
1. delibera di Consiglio Comunale n. 11 del 29/03/04 approvazione “Programma di Valorizzazione”;
2. approvazione con DGRC 2303/07 “richiesta di inserimento elenco centri censiti” – elaborati
approvati con delibera di G.C. 264/04;
3. catalogazione del patrimonio immobiliare di interesse storico-artistico ed ambientale, approvata con
delibere di Giunta Comunale nn. 265/04 e 97/05.
1.2 ANALISI S.W.O.T.: PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DEL SISTEMA URBANO
Obiettivo dell’analisi SWOT formulata è quello di definire le opportunità di sviluppo dell’area di riferimento
puntando sulla valorizzazione dei punti di forza e sul contenimento dei punti di debolezza alla luce del
quadro di opportunità e rischi derivanti dalla congiuntura esterna.
La lettura incrociata dei fattori individuati, consente di evidenziare i principali elementi, interni ed esterni al
contesto di analisi, in grado di influenzare il successo del programma di riferimento e di supportare
l’impostazione di una strategia coerente rispetto al contesto dell’intervento.
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Punti di Forza/Punti di debolezza - Minacce/Opportunità
Punti di Forza Punti di Debolezza
La città è ben collegata alle principali arterie di viabilità sovracomunale.
Territorio fortemente compromesso dalle infrastrutture viarie sovracomunali che lo attraversano.
Posizione geografica favorevole, agevole accessibilità e contiguità alla città di Napoli.
Limitatamente alle aree dismesse, elevato inquinamento superficiale e delle falde in genere, con diffuso inquinamento e degrado ambientale. degrado generalizzato dell’ambiente urbano.
Grandi ambiti dimessi situati in posizione strategica rispetto al territorio comunale e del sistema territoriale di riferimento.
Forte congestione del traffico all’interno della città, difficoltà nella mobilità veicolare. Assenza di un piano parcheggi e scarse aree di sosta a servizio della città.
Qualità e dinamicità del tessuto produttivo.
Presenza di numerose attività economico produttive
Difficoltà di sviluppo di funzioni urbane avanzate legate all’ambito della ricerca e dell’innovazione. Riconversione produttiva. Assenza di spazi e attrezzature a servizio della collettività, con particolare riguardo alla popolazione giovane e infantile.
Presenza di edifici ad elevata qualità storico architettonica.
Degrado del centro storico e delle aree urbanizzate ad esso adiacenti, con particolare riguardo ai quartieri nati abusivamente in adiacenza al centro storico.
Persistono ancora testimonianze legate alla passata presenza nella città di uomini illustri e beati che ne hanno segnato la vita.
Depauperamento delle funzioni urbane tipiche e perdita delle connotazioni identitarie dei centri storici
Avviate politiche di riqualificazione della città con destinazioni d’uso sostenibili.
Forte abusivismo edilizio con elevata discontinuità del tessuto urbano e scarsa qualità edilizia e del complesso reticolo di strade senza alcuna qualità urbana. Presenza di un’elevata commistione tra le funzioni della città.
Possibile inattività per inadeguatezza delle competenze.
Avviati dall’amministrazione comunale, programmi di riqualificazione di ambiti dismessi interni al tessuto urbano.
Scarsa identità urbana e insensibilità ambientale
Diffuso disordine edilizio e frammentazione degli spazi di aggregazione.
Sviluppate le forme di associazionismo e partecipazione dei cittadini alla vita della città.
Forte presenza di immigrati e popolazioni Rom Scarsa istruzione con carenze significative di
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L’Amministrazione incontra mensilmente i comitati di quartiere.
specializzazione e di abbandono scolastico.
Elevato livello di disoccupazione di lunga durata.
Alta presenza di criminalità organizzata, microcriminalità, dovuta essenzialmente alla vicinanza alle aree sensibili dell’hinterland napoletano.
Opportunità Minacce
Presenza di forti investimenti in ambito commerciale da parte di privati
Rischio sismico e vulcanico Rischio idro –geologico e problema relativo allo smaltimento dei rifiuti.
Comune capofila del Piano di Zona per i servizi socio –assistenziali – Ambito N6, Napoli.
Presenza di attraversamenti ferroviari e viari che creano spaccature interne al territorio isolando quartieri della città. Elevato consumo del suolo dovuto alla crescita incontrollata del patrimonio edilizio abitativo.
Condivisione di risorse all’interno dell’Ambito Territoriale di riferimento
Mancanza di integrazione sociale. Assenza di politiche di concertazione sovracomunali
PIU’ EUROPA, Programmazione 2007/2013, Fondi della Politica di Coesione, Fondi Fas, etc.
Possibili speculazioni edilizie
1.3 CONCLUSIONE DELL’ANALISI DI CONTESTO
La Rigenerazione Urbana: per favorire il recupero di una nuova identità urbana e sociale.
La rigenerazione urbana rappresenta una risposta efficace ai fenomeni di degrado e di esclusione sociale.
L’adeguamento infrastrutturale del territorio comunale, infatti, attuato attraverso un insieme articolato di
interventi sul patrimonio pubblico e privato degradato, sulla viabilità, su sistemi innovativi a tutela della
sicurezza urbana, sulla realizzazione di centri di aggregazione, è destinato non solo a migliorare le
infrastrutture, ma a favorire soprattutto la vivibilità, rivitalizzando le funzioni di alcuni servizi esistenti e
attivandone di nuovi.
Il Piano di rigenerazione si rileva, allo stesso tempo, quale leva di attrazione per investimenti ed interventi
sia da parte di privati che di partnership pubblico – private.
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Obiettivo: Costruire ed attuare un piano di rigenerazione urbana in grado di risolvere i maggiori
vincoli della vivibilità urbana, al fine restituire una maggiore e nuova visibilità ed identità urbana al
contesto di riferimento.
Le azioni:
4-a) Recupero del patrimonio pubblico degradato, con particolare riguardo alla definizione di poli
funzionali collegati e miglioramento della viabilità;
4-b) Restituire un ordine urbano ed una nuova identità alla città attraverso la definizione di una matrice
di luoghi primari ed assi viari di riqualificazione urbana;
4-c) Adeguamento funzionale delle strutture a disposizione della cittadinanza e realizzazione di nuovi
centri di aggregazione polifunzionali.
4-d) Rafforzamento dei livelli di sicurezza, implementazione di politiche ambientali, di inclusione
sociale con particolare riguardo alle giovani generazioni e promozione della crescita culturale.
Come si evince dall’analisi riportata, il contesto urbano e sociale della Città risulta ancora fortemente
degradato.
Sintetizzando gli aspetti fondamentali messi in luce dall’analisi precedente si può affermare che:
a. dal punto di vista ambientale il territorio è fortemente compromesso dal perdurare di una
condizione di degrado;
b. dal punto di vista urbano la Città presenta forti discontinuità nel tessuto urbano dovute
essenzialmente:
alla presenza di ambiti industriali dismessi interni al tessuto urbano;
alla scarsa qualità urbana;
alla assoluta mancanza di luoghi aggregativi e di qualità;
L’analisi socio economica condotta ha suggerito diversi scenari di sviluppo. L’amministrazione comunale
ritiene che affinché si verifichi la possibilità che il quadro evolva verso la rimozione definitiva degli ostacoli
allo sviluppo, sia importante, avviare il processo di sviluppo della città, che nel medio lungo periodo
consiste nell’attuare il programma PIU EUROPA, che prevede la realizzazione di un Piano di Rigenerazione
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Urbana attraverso la realizzazione di azioni integrate di riorganizzazione e rifunzionalizzazione degli spazi
urbani e di adeguamento funzionale della viabilità urbana, al fine di migliorare l’attrattività e la competitività
del territorio.
L’ambito urbano in cui si propone l’intervento di rigenerazione è un ambito complesso, caratterizzato dalla
presenza di luoghi dismessi.
Rigenerare questo territorio, in ottemperanza a quanto il Programma stabilisce e la città stessa si
propone, significa promuovere “mutamenti visibili”.
Recuperare parti degradate e senza identità della città, migliorando al contempo la viabilità di accesso e il
senso di sicurezza insito negli interventi che si intendono attuare, al fine di restituire alla città nuovi e
rinnovati spazi atti ad accogliere funzioni utili alla cittadinanza.
La rigenerazione in termini urbanistici deve consentire di innescare una rigenerazione allo stesso tempo
culturale e sociale, riportando a nuova dignità ed innalzando al titolo di “funzione” parti al momento
dequalificanti del territorio cittadino.
Sono infatti materiali e immateriali gli elementi che compongono la “domanda di qualità” da parte dei
cittadini. In risposta a questo, i “luoghi” oggetto dell’intervento, rigenerati in maniera da ospitare piazze,
verde, luoghi di svago (auditorium, biblioteche, impianti sportivi, etc.) diventano gli elementi attorno a cui
ruotano gran parte delle attività sociali della città e si creano occasioni di incontro e confronto tra le persone
e tra i gruppi, favorendo la generazione di reti interpersonali in grado di contribuire ad alleviare i fenomeni di
esclusione sociale.
La valorizzazione di questa zona diventa un patrimonio comune, percepito dai cittadini nella sua
rilevanza per la qualità della vita e quindi rispettato e difeso stimolando al superamento dei “requisiti
minimi di civiltà” ed al rispetto del territorio.
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CAPITOLO 2
2.1 PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELL’AREA ED INDIVIDUAZIONE DELLE RELATIVE
PROBLEMATICHE SOCIO-ECONOMICHE
Premessa
Casoria si presenta come una città senza identità, con problemi di disoccupazione gravi, con una
speculazione sul territorio che ha raggiunto livelli esorbitanti ad opera di pochi soggetti, con problemi di
sicurezza per i cittadini, di viabilità e di degrado ambientale.
Il vero punto di forza è la collocazione territoriale a ridosso di tutte le infrastrutture relative alla
mobilità di persone e merci nel contesto metropolitano di riferimento.
La collocazione strategica è la principale caratteristica che rende appetibile il territorio e che può
generare, se utilmente utilizzato, il recupero della vivibilità, sviluppo ed occupazione.
La crescita disordinata degli ultimi anni ha portato a dividere il territorio della città in 3 tronconi
fisicamente definiti:
1) una prima area può essere individuata, con la parte nord in cui la caratteristica saliente è costituita
dalla forte presenza di abusivismo in modo spontaneo. Tale zona comprende anche il centro storico.
In questo perimetro il recupero della vivibilità è l’obiettivo centrale e deve essere raggiunto
attraverso uno sforzo che consenta di riportare adeguati livelli di urbanizzazione, di benessere
ambientale e di sicurezza.
2) Una seconda zona che si potrebbe definire ad alto potenziale commerciale ed in genere produttivo, la
quale costituisce ad oggi un confuso agglomerato di superfici produttive (inteso in senso ampio
anche come aree commerciali) di medie e grandi dimensioni senza un disegno organico. Quest’area è
in grado di attirare ancora consistenti investimenti che possono costituire un volano per la città a
condizione che il loro uso abbia un disegno organico in modo da costituire una vera e propria
cittadella produttiva e del tempo libero.
3) Una ulteriore zona Cittadella – Arpino.
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Alla luce di quanto sopra descritto risulta che la seconda zona presenta caratteristiche atte ad
attribuirle una vocazione ben specifica data dalla presenza di aree commerciali e realtà produttive che
rendono già di per sé la zona fortemente attrattiva per ulteriori investitori. Tale attrattività è ulteriormente
rafforzata dalla sua localizzazione in quanto ben servita dalla principali arterie di comunicazione sia
intercomunali sia interregionali.
La zona nord, che si è sviluppata in modo non organico e senza un disegno urbano, non presenta una
propria identità e distintività urbana, sebbene inglobi al suo interno il centro storico della città. Tale zona
infatti, cresciuta sull’abusivismo edilizio e dunque sulle esigenze individuali, manca delle funzioni collettive
che restituiscono ai cittadini il “senso di luogo”. In molti casi pur essendovi attrezzature collettive le stesse
non sono “ordinate” e sistematizzate nel disegno della città.
Il PIU pertanto diventa strategico per attuare un programma di rigenerazione urbana che, partendo da
una riqualificazione urbana che miri a dotare questa zona di attrezzature e funzioni, inneschi un processo di
rivitalizzazione economica in un’area che allo stato attuale non presenta particolari attrattività.
In tale contesto di sviluppo la Cittadella di Arpino, si configura identificabile tipologicamente come
quartiere “residenziale”.
In base al punto 3 della Sintesi degli orientamenti strategici regionali del 3 giugno 2008 le autorità
locali devono prevedere una specifica area di intervento che abbia determinate caratteristiche. Data la
limitazione territoriale si è scelta la zona nord, potendo le altre zone, seppure in un contesto di sviluppo
comune, attrarre investimenti privati.
L’individuazione della zona nord della città scaturisce dalla necessità di rigenerare luoghi che seppur
poco attrattivi per i grossi investimenti dei privati – che ovviamente sono più interessati dalle aree industriali
parzialmente o completamente dismesse interne al tessuto - per la tipologia e le testimonianze storiche sono
propulsori del processo di rigenerazione urbanistica ed economica della città di Casoria. Infatti si è convinti
che attraverso la riqualificazione dei contesti storici si possa implementare lo sviluppo delle piccole e medie
attività economiche più vicine e fattibili per i cittadini di Casoria.
Il programma di riqualificazione e di rigenerazione economico-sociale del centro storico, è
inquadrato nel PUC in via di approvazione, quale “Zona Omogenea A” e zone circostanti.
Oggi la città storica evidenzia trend allarmanti:
riduzione della popolazione ed invecchiamento di quella che rimane,
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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abbandono di una parte del patrimonio edilizio,
terziarizzazione e successivo decadimento della attività commerciali.
Tutto ciò è riconducibile principalmente all’abbassamento qualitativo dell’ambiente fisico e
all’insufficienza di quei servizi capaci di trattenere la popolazione giovane che produce e vivifica. E’
necessario arrestare questo processo involutivo in atto, che sfocia in fenomeni sempre più accentuati di
degrado socio-economico, quali povertà e disoccupazione, aspetti questi che sono particolarmente presenti
nell’area oggetto dell’intervento.
Ci si auspica che attraverso il programma di rigenerazione Piu Europa Città di Casoria e ad
attraverso un piano di sviluppo complessivo che l’amministrazione sta ponendo in essere si possa avere una
sorta di “effetto domino” che si riversi sull’intera città.
Per ottenere risultati di effettiva rigenerazione sociale e rivitalizzazione economica, senza
smantellamento dei valori sociali intrinseci, è necessario porsi anche in stretta relazione funzionale con le
aree tangenti il centro storico.
Nella zona sussistono tutte le condizioni negative necessarie ad avviare un piano di sviluppo, infatti
si riscontra:
un elevato consumo di suolo e la scarsa presenza di aree a verde destinate ai cittadini;
la carenze di servizi ed infrastrutture destinate alla collettività, con particolare riguardo a quelli per
l’infanzia;
il depauperamento delle funzioni urbane tipiche e la perdita delle connotazioni identitarie dei centri
storici, nonché difficoltà di sviluppo di funzioni urbane avanzate (terziarie, quaternarie), legate
all’ambito della ricerca e dell’innovazione;
scarsa vitalità economica;
alto livello di disoccupazione di lunga durata, con riguardo soprattutto alla componente giovanile e
femminile;
basso livello di istruzione, carenze significative di specializzazione e di abbandono scolastico;
esigenza specifica di riconversione produttiva e relativa bonifica ambientale, a seguito della presenza
di molti ambiti in parte o del tutto dismessi;
elevato tasso di criminalità e microcriminalità.
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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2.1.1 L’AMBITO D’INTERVENTO
L’ambito urbano in cui si propone l’intervento di rigenerazione urbana individua un’area della città,
caratterizzata da un tessuto edilizio piuttosto compatto, contraddistinto da una parte dal tessuto urbano
assimilabile all’antico centro storico, a questo intorno agli anni ‘60-’70, si sono aggregati quartieri la cui
qualità edilizia è piuttosto scarsa, con consistenti fenomeni di degrado, essendo stati edificati quasi
completamente attraverso abusi edilizi.
L’area prescelta costituisce, per la rilevante presenza di elementi storico-architettonici, il
fulcro dell’identità cittadina e al tempo stesso rappresenta una delle zone con maggiore capacità di
condizionare la trasformazione della città in quanto radice storico-culturale oltre che impianto
morfologicamente generatore dell’attuale assetto urbano. Essa è piuttosto ampia, il suo baricentro può
considerarsi Piazza Cirillo, intorno alla quale è ancora possibile identificare - seppur molto compromesso -
l’antico tessuto edilizio.
Nel Puc, è stata individuata nel tessuto urbano una zona classificabile come zona “A”,
corrispondente con l’area definita dalle antiche piazze della città:
Piazza Benedetto XV;
Piazza Cirillo – Piazza Trieste e Trento;
Piazza S.Croce;
L’area bersaglio è inoltre costituita da alcuni quartieri: Stella, Duca d’Aosta e Nazario Sauro, nati
essenzialmente senza alcuna pianificazione e/o disegno urbano, essa è quindi caratterizzata anche da enormi
“vuoti” urbani – industriali, commerciali, in parte e/o completamente dismessi - che creano enormi
spaccature interne al territorio e ne denunciano un passato industrializzato oggi riconvertito in commercio.
Altre infrastrutture inficiano l’area, in particolare essa è tagliata in due dalla Ferrovia dello Stato, la linea
Napoli-Roma via Caserta.
2.1.2 PROBLEMATICHE SOCIO - ECONOMICHE DELL’AREA D’INTERVENTO
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Nell’area obiettivo si rileva scarsa presenza di attrezzature collettive per il tempo libero, la cultura e connesse
a servizi sociali di base. Questi fattori di pressione sociale hanno delle ricadute in termini di sicurezza e
legalità, alimentando fenomeni di devianza verso la criminalità soprattutto delle fasce più giovani.
Altrettanto deficitaria si presenta la situazione ambientale sia per la limitata estensione degli spazi verdi sia
per l’incidenza dei principali fattori d’inquinamento atmosferico dovuti alla congestione del traffico ed alla
promiscuità delle funzioni.
INDICATORE U.M. VALORE
ATTUALE*STANDARD
LEGGE 14/82 Area obiettivo e Situazione demografica
Superficie interessata kmq -
abitanti interessati dal programmaQuota della popolazione di età > 65
Num -
Quota della popolazione di età < 14
% -
Attrezzature scolastiche (scuola dell’obbligo)
Mq 83.200
Posti asili nido per 1.000 abitanti Num
Bambini (0-3 anni) fruitori dei servizi per l’infanzia (asili nido)
Num
Superficie destinata ai servizi per l’infanzia
Mq
Infrastrutture/servizi sociali
Attrezzature d’interesse comune Mq 41.600
Biblioteche dedicate alle fasce d’età inferiore ai 15 anni
Mq
Verde attrezzato e sport Mq 166.400
Anziani in assistenza domiciliare Num
Mobilità
Grado medio di assorbimento orario della capacità della rete di trasporto privata(tasso di congestione)
%
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Parcheggi d’intercambio/ a rotazione oraria
Mq
Disagio economico
Soggetti ammessi a reddito di cittadinanza
Num
Disoccupati su popolazione attiva
%
Ambiente
Raccolta differenziata %
Produzione di rifiuti solidi urbani procapite
kg
Fonti: PUC, dati ISTAT
DALLA “DESCRIZIONE” ALLA “TEMATIZZAZIONE” DEGLI INTERVENTI PREVISTI NEL
PIU.
Nella logica della descrizione e dell’analisi è già contenuta, in fieri, un’idea di progetto, un’ipotesi di
trasformazione, che punta a identificare i caratteri dell’area oggetto di intervento e a potenziarne il senso,
nell’ambito di una più complessiva ipotesi di riqualificazione della città .
E’ difficile leggere, nell’evidente disordine edilizio che la affligge, le tracce della struttura urbana
originaria: le parti storiche più riconoscibili sono segnate da una perdita di senso urbano che non può essere
arrestata solo con i pur meritori interventi tesi ad arginare il degrado fisico degli edifici o degli spazi vuoti
che le compongono. Gli spazi centrali tradizionali, la “piazza”, il “corso”, non riescono a reggere
l’evoluzione dell’uso della città che soprattutto le più giovani generazioni richiedono.
L’idea strategica di fondo alla base del programma di rigenerazione urbana tende alla
miglioramento della vivibilità dei cittadini ed alla rivitalizzazione economica delle aree centrali
attraverso la ridefinizione del centro storico ed il recupero della percezione dei luoghi della città, la
cui valorizzazione diviene strategica in un’ottica di riscatto culturale dell’identità della città, dove il
concetto di identità deve essere esteso anche al mondo economico-produttivo.
Questo si traduce in:
1. infrastrutturazione e miglioramento ambientale (il recupero dei luoghi centrali: illuminazione,
miglioramento della circolazione pedonale e nuova accessibilità, riqualificazione degli edifici anche
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attraverso la ricerca dei materiali più consoni all’ambiente, nuove attrezzature al servizio del
cittadino, piccole aree a verde attrezzato);
2. implementazione della vocazione industriale-commerciale della città legata al contesto territoriale di
riferimento, intesa però come il luogo della promozione di imprese di qualità, efficaci ed efficienti e
capaci di competere e confrontarsi con i mercati nazionali ed internazionali;
3. miglioramento della governance e della qualità della vita dei cittadini attraverso il potenziamento dei
servizi al cittadino, politiche di sicurezza urbana e di ordine pubblico, di inclusione sociale e rispetto
della legalità;
Si tratta di operazioni di varia natura, che possono diversamente comprendere:
nuova illuminazione, più consona ai luoghi anche predisponendo un piano dell’illuminazione;
predisposizione di nuovi luoghi urbani di partecipazione sociale (piazzette, slarghi, centri di
aggregazione);
ridestinazione funzionale di immobili, anche prevedendo il cambio di destinazione d’uso per
favorire l’inserimento di attività di eccellenza (recupero di edifici di proprietà pubblica e/o privata,
come centri polivalenti con funzioni di tipo ricreativo-culturali, volti anche alla promozione
dell’associazionismo) - Museo dell’Arte Contemporanea;
servizi per gli abitanti (possibilità di predisporre dei servizi comuni per gli abitanti, quali ad esempio
un asilo nido o una scuola materna);
ristrutturazione ed adeguamento di spazi funzionali della città al servizio delle imprese per
promuovere una vocazione industriale e commerciale di qualità. (l’area del mercato vicino alla
stazione delle FFSS, attrezzata con servizi innovativi per ospitare fiere ed eventi).
In particolare si prevede il coinvolgimento di privati nel programma di riqualificazione dei luoghi del centro
storico, il coinvolgimento di piccoli artigiani e commercianti del centro storico può divenire il presupposto
affinchè essi vengono coinvolti in un percorso di istituzione di un Centro Commerciale Naturale e
promuovere un’identità economica –commerciale di qualità.
Il recupero dei luoghi centrali
Il percorso di rigenerazione si sviluppa partendo da piazza Benedetto XV, si percorre quindi via San
Rocco, via San Sebastiano, Via Gioacchino D’Anna, per giungere a piazza Cirillo. Su di essa prospettano gli
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edifici del Municipio. Attualmente la piazza non ha una buona qualità urbana, per cui l’intervento che si
intende attuare consiste nella riqualificazione della piazza e degli edifici comunali, la cui funzione sarà
delocalizzata nell’ex macello comunale anch’esso oggetto dell’intervento.
La delocalizzazione degli uffici comunali consentirà di destinare parte della struttura che attualmente li
ospita, a biblioteca multimediale - nella moderna accezione del termine - in cui concentrare risorse in grado
di evolvere il tessuto culturale della città attraverso le innumerevoli possibilità offerte in questo senso dai
recentissimi mezzi di informatizzazione. Nella biblioteca si accederà all’informazione di comunità di
supporto alla vita pubblica e sociale del cittadino in generale, informazione amplificata dal frequente
collegamento con altri punti informativi quali gli sportelli per le relazioni con il cittadino fino ai servizi di
accesso alla documentazione di fonte pubblica legata all’e- government.
Analogamente nella biblioteca trovano collocazione ideale gli sportelli informagiovani , informadonna, di
mediazione culturale, in grado di sviluppare al meglio i servizi informativi e di orientamento mirati alle
fasce più deboli. Per gli immigrati in particolare, oltre agli scaffali interculturali, si possono attivare
iniziative sia culturali che formative, finalizzate all’uso della biblioteca come luogo di incontro tra culture o
di apprendimento linguistico, infine di assistenza informativa. In particolare nella biblioteca potrà trovare
luogo anche un servizio di “Job and Coffee”, un luogo destinato all’orientamento al lavoro, incontro tra
domanda e offerta di lavoro e promozione dell’attività di impresa.
L’intervento prevede quindi l’eliminazione delle superfetazioni addossate alla parete laterale della
chiesa di Santa Maria delle Grazie, sono prevalentemente strutture fatiscenti, impropriamente destinate a
piccole attività commerciali. L’intervento consta nel liberare il prospetto della chiesa, spostando le attività in
alcuni locali opportunamente realizzati un una piccola area adiacente.
Il percorso prosegue quindi verso piazza Santa Croce adiacente la piazza Cirillo per giungere a via
Nuova Padre Ludovico, in cui a intervento attuato l’amministrazione ne prevede una parziale chiusura al
traffico veicolare, su questa via si trovano gli edifici legati alla vita dei beati Padre Ludovico da Casoria e
Suor Maria Luigia Velotti.
Analogamente la riqualificazione di via S.Croce partendo da piazza Santa Croce, consente di
valorizzare alcuni degli edifici più interessanti di architettura civile che caratterizzano la città di Casoria, da
Palazzo Marcello Rossi, al Palazzo Valentino Rossi.
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L’intervento si pone inoltre in continuità con un processo di riqualificazione urbana già avviata
dall’Ente e che riguarda:
Largo San Mauro su cui insiste la Basilica del Santo Patrono, che al suo interno custodisce la
Cappella dei Nobili;
Via Padre Ludovico;
Via Marco Rocco dove si affacciano i palazzi storici di Rocco di Torrepadula;
Via Nicola Rocco, Via S. Benedetto, ove prospetta la chiesa del santo omonimo
Corso Umberto.
Si prevede inoltre il coinvolgimento dei privati affinché attraverso un programma di integrato di
valorizzazione possano partecipare riqualificando le facciate e/o le parti comuni degli edifici che prospettano
sulle vie riqualificate dal programma Più Europa. Analogamente si pensa di prevedere forme di incentivi per
lo sviluppo di piccole attività artigianali l’apertura di nuovi esercizi di vicinato ai piani terranei, più consono
al contesto urbano.
Il percorso individuato sostiene e riammaglia altri contesti urbani che si andranno a definire con il
programma PIU Europa Città di Casoria.
Una particolare attenzione è stata rivolta agli antichi edifici che caratterizzano il centro della città.
Molti di questi edifici sono ancora di proprietà privata, e l’intento è promuovere una manifestazione
d’interesse allo scopo di procedere all’acquisizione del monumento, che opportunamente restaurato possa
divenire la sede del Museo d’Arte Contemporanea - attualmente ospitato nei locali interrati dell’Istituto
Comprensivo Palizzi – via Duca D’Aosta- seguendo ormai l’attenzione già consolidata che la città pone nei
confronti dell’arte contemporanea. Allo stesso tempo si intende destinare una parte residua di tali edifici.
Nel programma di rigenerazione urbana in corso di elaborazione, questo intervento si può considerare
simbolico rispetto al percorso che si è inteso tracciare, basato sulla necessità di recuperare una passata
identità, ormai diluita nella speculazione edilizia avvenuta negli anni passati, ma implementare anche nuove
identità e processi di sviluppo basati sui nuovi valori, quali: la legalità, il rispetto delle regole, il
miglioramento della sicurezza, il rispetto dei luoghi, la qualità ambientale, lo sviluppo economico
competitivo e concertativo.
Il Polo Amministrativo
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Quest’ambito è ubicato sul prosieguo di piazza Benedetto XV, denominata via Macello, ove è ubicato
l’edificio dismesso dell’ex macello comunale. La nuova edificazione della Torre Direzionale, consentirà di
accorpare tutti gli uffici comunali attualmente dislocati sul territorio. La presenza nella stessa zona del
Tribunale, della caserma dei Carabinieri, definisce una funzione giuridico- amministrativa.
Il polo del mercato e delle fiere
L’area del mercato e fiere in prossimità della ferrovia è un ambito strategico interno e centrale alla città,
anche per la sua posizione prossima alla stazione delle FFSS. L’intervento che si vuole mettere in campo
interviene sulla riqualificazione economica della città: l’obiettivo è sostenere le attività mercatali o
l’organizzazione di fiere ed eventi con servizi altamente innovativi atti ad innescare processi virtuosi a
favore delle imprese che operano non solo nella città di Casoria, ma nell’ambito del Sistema Territoriale di
Sviluppo “Napoli Nord” definito dal PTR, soddisfacendo anche la vocazione intrinseca di sistema a
dominante “ urbano- industriale” attribuitagli dallo stesso strumento di pianificazione regionale.
Questo intervento ha un duplice scopo:
delocalizzare nell’area il mercato ortofrutticolo e realizzarlo secondo i più innovativi parametri di
distribuzione funzionale e di tecnologia innovativa;
strutturare un luogo a servizio della piccola e media impresa, dove è possibile organizzare fiere ed
eventi, mettere a disposizione locali ed ambienti dove le imprese possono pianificare corsi di
formazione interni, video-conferenze ed altro. L’obiettivo è promuovere le imprese presenti nel
sistema territoriale, mettendogli a disposizione un luogo in cui attraverso le tecnologie informatiche
più innovative si possono avviare nuovi contatti per scambi commerciali con altre imprese dell’Italia
ed estero.
Per questo motivo il progetto dovrà prevedere spazi articolati e flessibili, progettati nel rispetto delle più
avanzate tecnologie di sostenibilità e risparmio energetico, oltre che dotato di servizi ad alta specializzazione
ed innovazione tecnologica. L’attuazione dell’intervento sarà tale da promuovere la creazione di nuovi posti
di lavoro, possibilmente rivolti ad un target altamente specializzato e competitivo.
Per l’attuazione dell’intervento si prevede un forte coinvolgimento dei privati, analogamente si ritiene di
predisporre in prima analisi uno studio di fattibilità che possa definire le funzioni, le modalità di attuazione,
la gestione.
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Il polo di aggregazione sociale
Con il programma PIU Europa si intende destinare l’area prossima alla via Padula (angolo di via
Calavaese), ad una nuova funzione, legandola alla costruzione di un teatro articolato come un “Complesso
Funzionale Flessibile ”, ovvero un parco al cui interno si può trovare uno spazio multisala (con sale
espandibili e fondibili grazie a pannelli mobili o altre soluzioni simili), per prove e spettacoli, laboratori e
magazzini, ampie possibilità di parcheggio. All’interno della struttura sono previsti inoltre servizi accessori,
quali ristoranti, librerie, bar, sala lettura/biblioteca, internet cafè, negozi di merchandising, sale per
esposizione. L’area destinata al complesso funzionale è nei pressi del Palacasoria, - struttura adibita a
palazzetto dello sport e piscina – ed alla Villa Comunale.
Le scuole: punto di aggregazione della città
Premessa
Le scuole, sono un centro naturale di aggregazione culturale, sportivo e sociale, esse infatti
rappresentano il baricentro “esistenziale” dei cittadini appartenenti alle classi d’età inferiori, le nuove
generazioni sui quali fare leva per l’avvio di un nuovo processo di identificazione, per la ri-costruzione di un
aspetto identitario per Casoria. L’intervento consiste nel trasformare questi edifici, dalla condizione di
strutture degradate e precarie, alienanti per quanti hanno l’esigenza di abitarle, in complessi moderni,
funzionali e sopratutto dotati di attrezzature da poter essere utilizzate anche negli orari extrascolastici, entro i
quali far crescere, i cittadini e le classi dirigenti del futuro. In tal senso, l’intervento vuole coordinarsi con
l’altro già compiuto sugli asili nido, ponendosi come la sua continuazione sul piano logico e cronologico.
In particolare si prevede:
la realizzazione di spazi a verde attrezzato a servizio della collettività oltre che delle scuole, in
adiacenza del polo scolastico definito dalle scuole - materna ed elementare Mitilini, e dalla scuola
media Ludovico da Casoria ed in corrispondenza della scuola elementare e materna Carducci ed il
liceo Gandhi. In quest’ultimo caso sarà necessario predisporre l’adeguamento della carreggiata di
via Ariosto ed il collegamento di quest’ultima con via Giolitti. Tali interventi consentiranno di
restituire alla collettività lo spazio compreso tra le due scuole destinandolo ad area a verde
attrezzato.
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Realizzazione degli asili nido a completamento dei poli scolastici di via Pio XII e di via Paolo
Piccirillo;
L’isola ecologica
L’intervento mira a identificare l’area interessata quale luogo della formazione in ecologia, come un luogo
pubblico finalizzato all’acquisizione di una “coscienza ecologica sul tema dei rifiuti”, con spazi destinati
all’informazione, all’educazione dei bambini.
Interventi Immateriali
Interventi di videosorveglianza consiste nella realizzazione di impianti di video sorveglianza sia nel
perimetro definito dal percorso tracciato che in tutta l’area bersaglio, ovvero in tutti i punti sensibili del
tessuto urbano, per aumentare la sicurezza e frenare la criminalità piccola e grande
Miglioramento della gestione della PA da attuare attraverso la creazione di strutture informatiche atte a
ridurre al minimo la gestione e l’archiviazione cartacea dei documenti e a rafforzare l’acquisizione della
documentazione fruibile con mezzi e terminali (Totem) che consentano ai cittadini di usufruire direttamente
e senza spostamenti eccessivi delle informazioni pubbliche
IL RISPARMIO ENERGETICO CON PRODUZIONE DI ENERGIA ALTERNATIVA.
Tutti gli interventi presenti nel programma PIU Europa saranno attuati secondo i principi del
risparmio energetico per contribuire all’autonomia energetica degli edifici. Per questi è prevista
l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. In particolare,
nell’ambito della riqualificazione edile, ove prevista, e nelle strutture di nuova realizzazione, dal Palazzo di
Città alle palestre, auditorium, aree a verde e mercatali, saranno realizzati impianti fotovoltaici integrati
nell’architettura. Tali impianti sono caratterizzati dall’utilizzo di elementi fotovoltaici al posto dei
tradizionali elementi costruttivi. Essi sono, quindi, impianti ad elevata valenza architettonica, che, oltre a
garantire produzione di energia da fonte rinnovabile, generano valore aggiunto, facendo aumentare il valore
degli immobili in cui sono inseriti.
L’integrazione di moduli fotovoltaici nell’involucro degli edifici costituisce un’alternativa ecologica
ed efficiente dal punto di vista energetico ai tradizionali elementi di tamponamento esterno. Grazie alla
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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tecnologia fotovoltaica integrata è possibile realizzare involucri ad elevato contenuto tecnologico, con
funzioni di risparmio e generazione di energia, senza rinunciare a soluzione interessanti sul piano del
design. Alcuni possibili utilizzi degli elementi di tamponamento fotovoltaici sono:
coperture fotovoltaiche, opache o
semitrasparenti, in una vasta gamma di forme e
colori
schermature solari
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verande fotovoltaiche facciate fotovoltaiche, opache o semitrasparenti,
in una vasta gamma di forme e colori
pensiline – rastrelliere fotovoltaiche pensiline- gazebo – ricovero mezzi fotovoltaici
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In particolare, gli interventi previsti sugli edifici in oggetto comprendono:
L’installazione di impianti fotovoltaici integrati nell’architettura del nuovo edificio del Palazzo di
Città;
La realizzazione di pensiline fotovoltaiche realizzate con strutture semitrasparenti sul nuovo spazio
destinato ad area verde destinato allo sport ed al tempo libero;
Installazione di impianti fotovoltaici integrati nell’architettura nei nuovi edifici previsti (palestre,
aree destinate al tempo libero e sport, auditorium, area del mercato e delle fiere).
Oltre all’installazione di tecnologia fotovoltaica sugli edifici sopra elencati, si prevede l’utilizzo di
impianti e tecnologie a ridotto consumo energetico nei nuovi edifici previsti (Palazzo di Città, palestre, aree
destinate al tempo libero e sport, auditorium, aree mercatali):
Impianti di riscaldamento a bassa temperatura (ad esempio serpentine a pavimento), ove possibile;
Sistemi di produzione di acqua calda con tecnologia solare termica integrata da caldaie a
condensazione;
Lampade ad elevata efficienza, quali lampade a LED e fluorescenti di ultima generazione,
Illuminazione gestita da sistemi che consentano di regolare la luce artificiale in funzione della luce
naturale disponibile.
E’ previsto, infine, l’utilizzo delle tecniche costruttive tipiche della bioarchitettura per gli edifici di
nuova realizzazione, al fine di garantire:
bassi fabbisogni energetici,
elevata classe energetica,
elevato isolamento acustico,
elevato isolamento termico,
massimo sfruttamento della luce naturale,
controllo del soleggiamento estivo attraverso sistemi di ombreggiamento (eventualmente fotovoltaici),
certificazione dei consumi energetici,
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uso razionale delle risorse idriche,
recupero delle acque meteoriche incidenti sulle coperture dei nuovi edifici e degli edifici in cui sono
previsti interventi di riqualificazione,
impianti ad elevata efficienza (come sopra descritti),
utilizzo di materiali ecologici,
basso impatto sul ciclo dei rifiuti.
2.2 IL LIVELLO DI INTEGRAZIONE DEL PROGRAMMA NEL PIÙ GENERALE PROGRAMMA DI SVILUPPO DELLA CITTÀ ED EVENTUALI INTERCONNESSIONI CON INTERVENTI REALIZZATI E/O PROGRAMMATI CON ALTRE FONTI DI FINANZIAMENTO NELL'AMBITO DELL'AREA O ATTIGUI ALLA STESSA.
Premessa
Il processo di rigenerazione che si vuole innescare partendo dalla riqualificazione del Percorso dei
beati e degli uomini illustri, ha l’obiettivo di “tenere insieme” in un disegno complessivo e innovativo, una
serie di luoghi centrali, strutturando nuove relazioni, restituendo significato e ruolo urbano ad aree
marginali e/o degradate, trasformando in risorse una serie di spazi e di elementi pubblici e privati, male o
sottoutilizzati, isolati, perfino dimenticati.
E, soprattutto, provare a mettere a sistema una serie di ipotesi di trasformazione mai realizzate.
Il Comune di Casoria negli ultimi anni, ha già intrapreso, una politica di riqualificazione di parti
centrali della città attraverso la riqualificazione di alcune strade, affinché queste diventino le porte di accesso
della città, ma allo stesso tempo capaci di innescare processi virtuosi non solo di riqualificazione dei tessuti
di bordo, ma anche per la nascita o lo sviluppo di un commercio di vicinato più accattivante e meno
approssimativo.
Obiettivo del programma di sviluppo della città è stato già considerare la strada - elemento di collegamento
tra i luoghi centrali, di miglioramento della qualità urbana. Nel programma PIU il progetto va oltre ed
intende individuare luoghi urbani senza alcuna identità a cui andare ad attribuire funzioni accattivanti e atte
a sostenere processi di identità urbana.
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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Il Piu’ nel generale Piano di Sviluppo della città
La scelta di questa area ha tenuto conto anche dei programmi di intervento che già interessano altre zone
della città, segnatamente quelle periferiche, attuati di recente o in corso di attuazione
Il Piano di Sviluppo generale della città di Casoria, di cui il programma Più Europa è parte integrante, ha
l’obiettivo di riequilibrare e ridefinire le funzioni della città, (anche con l’individuazione di nuove),
necessarie al miglioramento delle condizioni di benessere dell’abitare dei cittadini nel suo complesso, il chè
significa intervenire sia nel contesto urbano, che nel contesto economico-produttivo e sociale ponendo in
campo interventi integrabili e interagibili fra loro.
Il Piano di sviluppo complessivo della città, alla luce delle considerazioni desumibili dall’analisi Swot, in
linea generale prevede interventi in ambito urbano, in ambito socio-culturale, in ambito economico-
produttivo, alcuni dei quali saranno già attuati con il programma
In particolare il piano di sviluppo complessivo interviene nei seguenti ambiti:
In ambito urbano vorrà dire riammagliare parti del territorio partendo dai luoghi centrali più
significativi attraverso la riqualificazione degli assi principali e delle vie adiacenti, la definizione di
ambiti urbani con una funzione specifica, definita ed utile all’intera città, la predisposizione di spazi
a verde attrezzato al servizio della collettività da ricavare nello spazio di pertinenza delle scuole in
modo da salvaguardarne anche il degrado, la predisposizione di parcheggi, anche interrati, in
prossimità del centro urbano atti a decongestionare il centro cittadino.
L’obiettivo è proseguire il processo di riqualificazione del centro storico della città, delle aree
urbanizzate e delle periferie, da perseguire anche con la riqualificazione e la rifunzionalizzazione
degli spazi annessi e/o circostanti, con interventi di connessione al centro città –i poli funzionali.
In ambito amministrativo, sociale ed economico l’intento è da una parte prevedere interventi
materiali ed immateriali atti ad aumentare il senso di percezione della sicurezza urbana ed ad
aumentare l’efficienza e l’efficacia della P.A. al fine di fornire migliori servizi al cittadino, mentre in
ambito economico si intende avviare una politica di marketing territoriale che possa promuovere le
imprese presenti nel territorio in termini di qualità e di efficacia, magari anche attraverso lo studio e
la promozione di un marchio comune che identifichi le aziende del sistema territoriale Napoli Nord.
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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Il PIU’ in continuità ed in sinergia con gli interventi attuati o programmati - le iniziative in corso nel
territorio comunale.
P.I.P. per l’area Ex Resia
In data 18/03/07, con delibera 11. 110, la Commissione Straordinaria riadottava il P.I.P per l’area ex
Resia. L’area complessiva di intervento è pari a mq 77778, di cui mq 76623 relativi alla zona
exResia, cui sono stati aggiunti i marciapiedi di via Principe di Piemonte e la strada di bordo,
denominata strada Avagliano.
Le aree destinate a spazi pubblici (attività collettive, verde pubblico, escluse le strade) ammontano
complessivamente a 31046 mq pari al 40% della superficie territoriale, superiore al parametro fissato
dal D.M. n. 1444/68, che stabilisce che in ogni caso tali spazi devono essere superiori al 10% della
superficie territoriale.
Rispetto ad una superficie territoriale complessiva di mq 77778, il 35% è riservato ai diversi tipi di
lotti produttivi, il 25% a strade e piazze, il 25% a verde e parcheggi e il 15% ad attrezzature
collettive a servizio delle industrie.
EX RHODIA – Sono state completate le operazioni di bonifica dell’area che conserva la sua
destinazione di commerciale. C’è un’ipotesi di farne un polo della moda;
AREA OVULO - terminal L - PUA “PIANO URBANISTICO ATTUATIVO “CITTADELLA DEL BENESSERE”
IN ZONA MASSERIA DEL VECCHIO - Delibera di G.C. di adozione n. 18 del 21/01/09. Con il progetto
denominato “Città della salute e del tempo libero” la società proprietaria dell’area, che è estesa oltre
20 ettari, ha proposto al Comune di Casoria la realizzazione di un’opera che affianca alle funzioni
terziarie usuali (commerciali ricettive direzionali) un centro di intrattenimento e cura della persona,
nonché un centro socio-culturale dotato di biblioteca/mediateca e servizi di interesse collettivo
prevedendo tra l’altro di collegarlo all’adiacente frazione di Arpino attraverso un “sottopasso” ed al
resto del territorio comunale mediante una pista ciclabile;
IL “PROGRAMMA DI VALORIZZAZIONE” del centro storico di cui al DGRC 2303/07 “Richiesta di
inserimento elenco centri censiti” – giusta delibera di G.C. 264/04 e delibera di Consiglio Comunale
n. 11 del 29/03/04, “Approvazione, catalogazione del patrimonio immobiliare di interesse storico-
artistico ed ambientale”, approvata con delibere di Giunta Comunale nn. 265/04 e 97/05.
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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L’obiettivo è stato individuare un’insieme di interventi di salvaguardia e valorizzazione anche in
relazione al richiesto riconoscimento di Casoria quale “città d’arte e città turistica”.
Interventi comunali
D’altro canto la stessa Amministrazione comunale ha avviato già un percorso di riqualificazione urbana
volto alla riqualificazione ed ammodernamento di parti del territorio al fine di renderlo più attrattivo in
termini economici. Tra questi interventi si ritiene opportuno evidenziare i seguenti, alcuni dei quali ancora
in corso o di recente attuazione, alcune delle quali potrebbero concorrere alla quota di co-finanziamento a
carico dell’Ente beneficiario del Programma PIU:
Progetto Importo Canale finanziario
Lavori di riqualificazione via Bari – via Avellino via Buozzi – via Gramsci- via Diaz
€ 440.000,00 Cont. Ministero Interni-
art.143 TUEL Lavori di manutenzione stradale di alcune strade cittadine del Quartiere Stella
€ 362.000,00 Bilancio comunale
Pubblica illuminazione alcune strade del Quartiere Stella
€ 150.000,00 Condono edilizio-
L.10/77 Lavori di recupero area Via T. Formicola e manutenzione manto stradale I° stralcio
€ 112.000,00 Condono edilizio-
L.10/77 Ristrutturazione Impianto pubblica illuminazione strade cittadine I stralcio
€ 205.000,00 L.10/77
Ripristino copertura Auditorium Scuola Cardinale Maglione
€ 100.000,00 Cont. Ministero Interni-
art.143 TUEL Manutenzione straordinaria scuole elementari Parco dei Pini e Vittorio Emanuele
€ 144.000,00 Cont. Ministero Interni-
art.143 TUEL Manutenzione straordinaria scuole medie Martin Luther King e Ludovico da Casoria
€ 250.000,00 Cont. Ministero Interni-
art.143 TUEL Sistemazione a verde attrezzato area esterna alla scuola elementare in via Settembrini
€ 200.000,00 Condono edilizio-
L.10/77 Manutenzione straordinaria strade cittadine : via Padula – via sannitica- via Duca d’Aosta
€ 500.000,00 Condono edilizio-
L.10/77 Ristrutturazione fognaria via Settembrini e via Piave
€ 258.000,00 Condono edilizio-
L.10/77
Riqualificazione di alcune strade del centro storico € 60.000,00 Cassa Mutuo Depositi e
PrestitiCostruzione di opere fognarie tratto via Principe di Piemonte
€ 132.022,74 Cont. Ministero Interni-
art.143 TUEL Ristrutturazione fognaria, idrica, illuminazione vico 5° M. Rocco
€ 149.380,58 Cont. Ministero Interni-
art.143 TUEL Lavori di costruzione impianto di pubblica € 205.000,00 Bilancio Comunale
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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illuminazione di via C. Verre, C.so Umberto I e trav. M. Pagano Lavori di recupero urbano area circostante la stazione ferroviaria FFSS
€.929.622,42 Contributo concesso da
TAV S.p.A. Lavori di manutenzione straordinaria di via Manzoni secondo tratto.
€ 100.000,00 Bilancio Comunale
Ristrutturazione fognaria e pavimentazione di Via Card. Maglione e largo San Mauro € 330.000,00 Cassa D.D.P.P.
Ristrutturazione fognaria e pavimentazione 3° e 4° Vico San Mauro € 133.000,00 Ministero Interno
Anno2008
Interventi partecipati dai privati
L’amministrazione, nell’ambito di un programma di sviluppo della città, ha avviato una politica di riuso delle
aree dismesse interne all’agglomerato urbano, anche attraverso un sostegno di tipo amministrativo ai soggetti
privati interessati ad investire in questi luoghi. In tale contesto sono da segnalare i progetti relativi alle aree:
Piano di Lottizzazione in Ditta Palladino
In data 26/11/04, con delibera commissariale n. 64, il Comune di Casoria approvava un Piano di
Lottizzazione Convenzionata in ditta Palladino Antonio s.a.s. per la realizzazione di edifici per
attività commerciali, artigianali e direzionali in via Padula. Il suolo in oggetto, secondo il P.R.G.
vigente, ha le seguenti destinazioni urbanistiche: Zona G -commerciale e terziaria- di 34500 mq, e
Zona Hc -attrezzature di interesse comune della Zona C “167”- di 9600 mq. Il Piano di Lottizzazione
si sviluppa, nella Zona omogenea G su una superficie complessiva 34500 mq.
Il P.U.C. recepisce il piano di lottizzazione evidenziando l’area destinata ad attrezzature collettive.
Piano di lottizzazione in Ditta Lisar
In data 13/11/07, con delibera n. 279, la Commissione Straordinaria approvava un Piano di
Lottizzazione Convenzionata promosso dalla Lisar s.r.l. per la realizzazione di edifici per attività
terziarie e commerciali in via Comunale Castagna. Il suolo in oggetto, secondo il P.R.G. vigente,
ricade in Zona omogenea G ed ha una superficie catastale complessiva di 20764 mq.
Piano di Lottizzazione in Ditta Smeraldo
In data 13/11/07, con delibera n.280, la Commissione Straordinaria approvava un Piano di
Lottizzazione Convenzionata promosso dalla Smeraldo Immobiliare s.r.l. per la realizzazione di
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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edifici per attività terziarie e commerciali in via Comunale Castagna. Il suolo in oggetto, secondo il
P.R.G. vigente, ricade in zona omogenea G ed ha una superficie complessiva di 10055 mq.
Piano di lottizzazione in ditta Geva Costruzioni
In data 13/11/07, con delibera n. 299, la Commissione Straordinaria approvava un Piano di
Lottizzazione Convenzionata promosso dalla Geva Costruzioni s.r.l. per la realizzazione di edifici
per attività terziarie e commerciali in via vecchia Comunale. Il suolo in oggetto ricade in zona
omogenea G secondo il P.R.G. vigente ed ha una superficie complessiva di 4694,95 mq.
Piano di Lottizzazione in Ditta Iazzetta
In data 28/11/2007, con delibera n. 298, la Commissione Straordinaria approvava un Piano di
Lottizzazione Convenzionata per la realizzazione di edifici per attività commerciali in Contrada via
Vecchia.
Piano di Lottizzazione in Ditta Edil Rubry
In data 13/11/07, con delibera n.299, la Commissione Straordinaria approvava un Piano di
Lottizzazione Convenzionata promosso dalla Edil Rubry per la realizzazione di edifici per attività
commerciali e direzionali in via Michelangelo Buonarroti. Il suolo in oggetto ricade in zona
omogenea G secondo il P.R.G. vigente ed ha una superficie complessiva di 14984,00 mq.
Complesso parrocchiale da sorgere alla via Calvanese – chiesa di San Giuseppe
In data 26/O 1/06, con delibera 11. 24, la Commissione Straordinaria approvava il progetto del
complesso parrocchiale con contestuale variazione urbanistica di cui non si conosce l’iter successivo.
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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CAPITOLO 3
3. LA STRATEGIA E GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DEL PROGRAMMA INTEGRATO
URBANO SOSTENIBILE
3.1 COERENZA TRA LA STRATEGIA DI SVILUPPO URBANO CON IL QUADRO
PROGRAMMATICO DEL DSR E CON LA STRATEGIA REGIONALE
INDIVIDUATTA NELL’ASSE 6 DEL PO FESR 2007 -2013, CON LE LINEE GUIDA
PIU’ EUROPA NONCHÉ CON GLI ORIENTAMENTI STRATEGICI
La strategia del PIU Europa Città di Casoria è stata definita ispirandosi ai nuovi obiettivi della politica di
coesione europea in materia di politiche urbane che sono state recepiti e declinati, per il periodo di
programmazione 2007-2013, nei documenti di programmazione nazionale e regionale, oltre che nei
regolamenti sui Fondi Strutturali.
Per il periodo 2007-2013 la politica di coesione introduce con più enfasi il ruolo delle città nel disegno di un
futuro sostenibile e competitivo per l’intero sistema Europa.
Gli Orientamenti Strategici Comunitari (OSC) precisano che la politica di coesione deve indirizzarsi verso
tre priorità:
Priorità 1. Rendere più attraenti gli Stati membri, le regioni e le città migliorando l’accessibilità,
garantendo una qualità e un livello adeguati di servizi e tutelando l’ambiente;
Priorità 2. Promuovere l’innovazione, l’imprenditorialità e lo sviluppo dell’economia della conoscenza
mediante lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione, comprese le nuove tecnologie
dell’informazione e della comunicazione;
Priorità 3. Creare nuovi e migliori posti di lavoro attirando un maggior numero di persone verso il
mercato del lavoro o l’attività imprenditoriale, migliorando l’adattabilità dei lavoratori e delle
imprese e aumentando gli investimenti nel capitale umano.
La costruzione del Programma PIU Europa Città di Casoria prevede un incardinamento degli Assi Tematici
definiti dal programma nell’ambito delle tre Priorità prima elencate:
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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- la priorità 1 viene perseguita attraverso il miglioramento della vivibilità e la riqualificazione del
contesto urbano: il recupero dei luoghi centrali. ( Asse Tematico A)
- la priorità 2 viene assicurata mediante la strategia di attuazione dell’Asse Tematico B che tende al
miglioramento della competitività ed attrattività del contesto urbano attraverso interventi di riutilizzo
di siti inutilizzati e/o degradati per la rivitalizzazione socio- economico-culturale del territorio da
attuarsi attraverso la promozione di attività produttive e di servizi anche mediante l’utilizzo
dell’innovazione tecnologica.
- la priorità 3 di favorire la crescita e l’occupazione rappresenta l’obiettivo trasversale cui tende la
strategia dell’intero Programma .
La strategia del PIU Europa è stata, inoltre, predisposta sulla base delle indicazioni del Quadro Strategico
Nazionale 2007/13.
- L’ASSE TEMATICO 1 – Il Recupero dei luoghi centrali: la riqualificazione urbana e la
riorganizzazione funzionale degli spazi urbani racchiude le azioni integrate di riqualificazione e
riorganizzazione funzionale degli spazi urbani coerenti con gli obiettivi specifici 8.1.2 e 4.1.1.
- L’ ASSE TEMATICO 2 – La rivitalizzazione socio- economico-culturale del territorio
attraverso nuove attività produttive e di servizi anche mediante l’utilizzo dell’innovazione
tecnologica raccoglie gli ambiti di intervento finalizzati alla fruibilità del territorio favorendo attività
finalizzate al miglioramento delle competenze e allo sviluppo della competitività del sistema
produttivo locale che risultano coerenti con gli obiettivi specifici 1.2.1 e 8.1.1
- L’ASSE TEMATICO 3 - Miglioramento della governance e della qualità della vita dei
cittadini, risulta coerente con gli obiettivi specifici 4.1.1 e 2.1.6
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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ASSI TEMATICI DEL PIU
Obiettivi specifici del QSN
1.
Riq
ual
ific
azio
ne
urb
ana
e ri
orga
niz
zazi
one
fun
zion
ale
deg
li s
paz
i urb
ani
8.1.2 Elevare la qualità della vita, attraverso il miglioramento delle condizioni ambientali e la lotta ai disagi derivanti dalla congestione e dalle situazioni di marginalità urbana, al contempo valorizzando il patrimonio di identità e rafforzando la relazione della cittadinanza con i luoghi
4.1.1 Migliorare la qualità e l’equità della partecipazione sociale e lavorativa, attraverso maggiore integrazione e accessibilità dei servizi di protezione sociale, di cura e conciliazione e dei sistemi di formazione, apprendimento e lavoro, con particolare attenzione alle pari opportunità e alle azioni di antidiscriminazione
2.
Riv
ital
izza
zion
eso
cio-
eco
nom
ico-
cult
ural
e de
l te
rrit
orio
1.2.1 Accrescere il tasso di partecipazione all’istruzione e formazione iniziale
8.1.1 Sostenere la crescita e la diffusione delle funzioni urbane superiori per aumentare la competitività e per migliorare la fornitura di servizi di qualità bacini territoriali sovracomunali e regionali di riferimento.
3.
Mig
lior
amen
to d
ella
go
vern
ance
e d
ella
qua
lità
d
ella
vit
a d
ei c
itta
din
i 4.1.1 Migliorare la qualità e l’equità della partecipazione sociale e lavorativa, attraverso maggiore integrazione e accessibilità dei servizi di protezione sociale, di cura e conciliazione e dei sistemi di formazione, apprendimento e lavoro, con particolare attenzione alle pari opportunità e alle azioni di antidiscriminazione
2.1.6 Sviluppare contenuti, applicazioni e servizi digitali avanzati e accrescere la capacità di utilizzo, l’accessibilità e fruibilità anche attraverso adeguata promozione dell’offerta
Riguardo in particolare gli Obiettivi di servizio indicati dal QSN 2007/2013 la Regione Campania ha ripreso
tre dei quattro indicatori misurabili all’interno del PO FESR 2007/2013 riportandoli sia a livello di obiettivo
specifico sia a livello di relativi indicatori
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
74
In particolare il programma Più Europa Città di Casoria concorre al raggiungimento dell’obiettivo II
“Aumentare i servizi per l’infanzia e di cura per gli anziani, alleggerendo i carichi familiari per innalzare la
partecipazione delle donne al mercato del lavoro” cui la Regione Campania ha correlato uno degli indicatori
dell’Obiettivo specifico 6.a del PO FESR riguardo alla percentuale dei Comuni che hanno attivato servizi per
l’infanzia.
OBIETTIVI DI SERVIZIO INDICATORE INTERVENTO DEL PIU EUROPA citta di Casoria
IIAumentare i servizi per l’infanzia e di cura per gli anziani, alleggerendo i carichi familiari per innalzare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro
Diffusione dei servizi per l’infanzia
Costruzione dell’asilo nido in prossimità della scuola
elementare e materna S. Mauro
Analogamente la Città di Casoria concorre a conseguire, altresì, l’obiettivo di servizio III “Tutelare e
migliorare la qualità dell’ambiente in relazione alla gestione dei rifiuti urbani.” atteso che ha già raggiunto
un indice di raccolta differenziata pari al 28%, e si prevede di raggiungere l’obiettivo minimo del 35% entro
la fine del 2009. Il PIU’ Europa città di Casoria, in particolare, intende incrementare ed ottimizzare la
percentuale di raccolta differenziata prevedendo opportune azioni di sensibilizzazione finalizzate in tal senso.
OBIETTIVI DI SERVIZIO INDICATORE INTERVENTI DEL PIU EUROPA città di Casoria
III Tutelare e migliorare la qualità dell’ambiente in relazione alla
gestione dei rifiuti urbani
Rifiuti urbani smaltiti in discarica
costruzione dell’isola ecologica quale luogo della “Formazione
in ecologia.”
Raccolta differenziata dei rifiuti urbani Quantità di frazione umida trattata in impianti di compostaggio per la produzione di compost di qualità
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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La strategia del PIU’ Europa città di Casoria risulta coerente con la politica di sviluppo urbano enucleata nel
Documento Strategico Regionale 2007/13 e nel PO FESR 2007/13.
Infatti l’amministrazione regionale con le Scelte Strategiche ”La Campania si fa bella restaurando le città
ed il paesaggio” e “La Campania della dignità e della socialità” ha evidenziato come una progettualità
specifica sulle città e sulle reti urbane possa favorire la competitività dei territori oggetto di intervento solo se
gli interventi di riqualificazione funzionale per promuovere l’inclusione sociale e di recupero territoriale non
riguardino esclusivamente il territorio delle città stesse ma tengano conto delle direttrici di pianificazione
territoriale e di programmazione economica di area vasta definite nell’ambito del PTR e del PTCP a livello
di Sistema Territoriale di Sviluppo.
Il PIU’ Europa città di Casoria fa leva sulla opportunità di innalzare la competitività del Sistema Territoriale
di Sviluppo “Napoli Nord”, ponendosi come territorio distinto e distinguibile dalla città di Napoli - non più
città satellite ad essa- puntando sulla riqualificazione urbana a partire dalle sue identità e vocazione e sul
rilancio e sulla riconversione economica in chiave sostenibile.
Nel dettaglio gli Assi tematici individuati nel programma PIU’ Europa città di Casoria, trovano
corrispondenza nella declinazione degli obiettivi dell’Asse 6- Sviluppo urbano e qualità della vita del PO
FESR 2007/13 - Obiettivo Operativo 6.a con cui l’amministrazione regionale ha inteso “sviluppare il
sistema policentrico delle città, attraverso piani integrati di sviluppo finalizzati ad aumentare la
coesione sociale ed innalzare il livello di qualità della vita, la competitività e l’attrattività dei sistemi
urbani territoriali”.
OPZIONI STRATEGICHE DSR
ASSI PRIORITARI PO FESR
OBIETTIVI SPECIFICI PO FESR
ASSI TEMATICI DEL PIU’ Città di Casoria
La Campania si fa bella restaurando le città ed il paesaggio 6. Sviluppo urbano
e qualità della vita6a. Rigenerazione urbana
e qualità della vita
1. Il recupero dei luoghi
centrali: la riqualificazione urbana e la
riorganizzazione funzionale degli spazi
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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La Campania della dignità e della socialità
urbani 2.
La rivitalizzazione socio- economico-culturale del
territorio3.
Miglioramento della governance e della qualità
della vita dei cittadini
Gli Assi Tematici definiti dal programma che si andranno a delineare negli obiettivi specifici e nelle linee
d’intervento, consentono di perseguire le priorità del DSR e le finalità dell’Asse 6 valorizzando il ruolo della
Città di Casoria nel sistema urbano Napoli Nord e rafforzando le funzioni di connettività fra reti e poli di
attrattività al fine di contribuire a promuovere uno sviluppo urbano sostenibile, attraverso la valorizzazione
delle comunità locali, il rafforzamento della crescita economica, il recupero dell'ambiente fisico, la
promozione dell'imprenditorialità, nonché la qualificazione dei servizi alla cittadinanza, tenendo conto dei
cambiamenti territoriali dovuti ai flussi demografici.
Gli interventi del Piano, inoltre, risultano coerenti anche con le Linee Guida del PIU Europa e con quanto
illustrato nel documento “Sintesi degli Obiettivi Strategici Regionali “riferito al predetto obiettivo specifico
6.a del PO FESR 2007/13.
In particolare il programma PIU’ Europa città di Casoria con riferimento all’Obiettivo specifico del POR
Campania FESR 2007-2013:
6.a - RIGENERAZIONE URBANA E QUALITA’ DELLA VITA
Sviluppare il sistema policentrico delle città, attraverso piani integrati di sviluppo finalizzati ad aumentare
la coesione sociale ed innalzare il livello di qualità della vita, la competitività e l’attrattività dei sistemi
urbani territoriali.
Il Programma è coerente con l’Obiettivo operativo 6.1 – “CITTA’ MEDIE” (che si propone di realizzare
interventi integrati di sviluppo urbano) in quanto mira ad assicurare condizioni di sviluppo sostenibile,
sociale ed economico, dell’area prescelta tenendo peraltro conto delle ricadute sull’intera città.
Esso inoltre risponde alle finalità dell’Obiettivo operativo 6.3 (Città solidali e scuole aperte) che
intende potenziare e qualificare il sistema delle infrastrutture sociali, in particolare in relazione all’Attività
“potenziamento di asili nido e infrastrutture per la presa in carico e l’accoglienza della prima infanzia e dei
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
77
minori, ludoteche, al fine di favorire la conciliazione fra tempi di vita e di lavoro e la riorganizzazione
temporale delle città.
Il Programma Più Europa città di Casoria è inoltre coerente con le Finalità e i principi generali delle Linee
guida del P.I.U.’ Europa avendo tenuto conto della sostenibilità delle scelte, del perseguimento di una alta
qualità di vita, dell’ottimizzazione della spesa nonché di alcuni punti fondamentali per rafforzare
l’attrattività delle città:
- l’implementazione e l’accesso ai servizi e alle attrezzature;
- l’ambiente naturale e fisico;
- la cultura e qualità della vita dei cittadini.
3.2 COERENZA CON LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE REGIONALE (PTR) E CON LE
LINEE GUIDA DELL’ASSESSORATO ALL’URBANISTICA
Il PIU’ nel PTR
Il programma risulta coerente al pianificazione territoriale regionale, infatti Casoria rientra nel STS E2
“Napoli Nord” e fa parte dell’ambiente insediativo n.1 di cui il PTR constata che il territorio è in gran parte
compromesso, degradato e con un disordine diffuso “......per eccesso di edificazione, nel contempo sottolinea
il permanere di un sistema di aree naturali fortemente interrelato, come parte della rete ecologica regionale,
di aree ad uso agricolo, di alto valore economico, .......di numerosi manufatti industriali dismessi o in via di
dismissione che costituiscono, in particolare, un fattore di potenziale recupero di condizioni di vivibilità e
riqualifìcazione nelle aree più compromesse.
Quest’ultimo fattore si presenta, nel caso di Casoria, come un fattore strategico per la riqualificazione di un
territorio pressoché tutto urbanizzato in cui le aree che mantengono un connotato agricolo sono ormai solo
marginali.
Il PTR quindi indica quali sono gli obiettivi da perseguire per l’ambiente insediativo n.1 per conseguire una
“visione guida per il futuro”:
- l’organizzazione policentrica del territorio;
- la riqualificazione e la messa a norma delle città soprattutto incrementando la dotazione quantitativa
e qualitativa delle attrezzature;
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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- la conservazione ed il recupero delle biodiversità presenti (territori ad uso agricolo).
La coerenza del Programma è riscontrabile nella necessità della città di dotarsi di una nuova centralità e
dignità urbana:
- sia attraverso funzioni di livello sovracomunale (il polo del mercato e delle fiere), in risposta alle
esigenze anche di altri comuni afferenti allo stesso STS;
- sia dotandosi di nuove attrezzature e spazi attrezzati in risposta ai bisogni del cittadino;
- sia preservando il territorio da ulteriore consumo di suolo.
Il PIU’ nelle linee guida dell’Assessorato all’Urbanistica
L’individuazione dell’area oggetto del Programma Più Europa città di Casoria è avvenuta in relazione alle
indicazioni delle linee-guida che fanno specifico riferimento al principio di concentrazione a cui la Regione
Campania si è ispirata come base per l’attuazione della propria politica regionale di coesione.
Come recitano le linee-guida, gli interventi del Piano “dovranno essere rivolti al miglioramento del livello di
attrattività e di competitività della città, facendo leva sulla risoluzione di una specifica problematica”.
In particolare attraverso l’Asse 1 – rigenerazione, recupero e riconnessione del tessuto urbano si punta a
risolvere il problema che riguarda una serie di spazi “centrali” della città che hanno perso nel tempo la loro
identità e quindi la loro capacità di rappresentare la collettività cui appartengono e di accogliere funzioni
urbane significative.
Riqualificare questi luoghi, identificabili ad esempio nelle strade urbane del centro o piuttosto nella nuova
destinazione d’uso degli edifici della casa comunale, che diventeranno il luogo che ospita il Museo d’Arte
Contemporanea, diviene un’operazione di grosso impatto per la collettività.
In sintesi con l’attuazione di questo asse si abbattono alcune delle problematiche relative a: diffuso degrado
delle costruzioni e dell’ambiente urbano, rischio di depauperamento delle funzioni urbane tipiche e di
perdita delle connotazioni identitarie dei centri storici, elevato consumo di suolo e scarsa presenza di aree a
verde destinate ai cittadini, carenze di servizi ed infrastrutture destinate alla collettività.
Analogamente l’Asse 2 – imprenditorialità e politiche del lavoro, con le azioni attinenti la rivitalizzazione
del centro storico e con gli interventi di promozione a sostegno delle imprese ( il polo del mercato e delle
fiere) si intende abbattere le problematiche relative a: rischio di depauperamento delle funzioni urbane
tipiche e di perdita delle connotazioni identitarie dei centri storici presenza di aree urbane degradate,
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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abbandonate e/o dismesse nonché di aree non utilizzate o sottoutilizzate, suscettibili di riuso e/o
rinnovamento, potenzialmente legate al tempo stesso da una esigenza di riconversione produttiva.
3.3 OBIETTIVI SPECIFICI ED OBIETTIVI OPERATIVI - LE LINEE DI INTERVENTO
L’articolazione del piano è stato declinato in tre assi, individuando il maggior numero possibile di nessi tra i
diversi interventi:
1. ASSE 1 – rigenerazione, recupero e riconnessione del tessuto urbano anche attraverso la
definizione di nuovi poli funzionali;
2. ASSE 2 – imprenditorialità e politiche del lavoro;
3. ASSE 3 – miglioramento della governance e della qualità della vita dei cittadini;
Ogni Asse prevede a sua volta obiettivi specifici rispetto ai quali sono state individuate le linee di intervento
da implementare.
ASSE 1 – rigenerazione, recupero e riconnessione del tessuto urbano
l’Asse mira ad incrementare la dotazione di infrastrutture ed attrezzature nell’area bersaglio, considerate
come presupposto fondamentale per innescare un processo di rivitalizzazione dei tessuti urbani interessati. In
particolare, alle infrastrutture viarie è affidato il compito di riconnettere e riqualificare le aree ricadenti nel
centro storico a quelle di successiva espansione, al fine di consentirne la reciproca interazione nei processi di
sviluppo territoriale oltre che sociale, mentre alle attrezzature il compito di innalzare il livello della qualità
urbana, nonché di creare le condizioni per favorire i processi d’integrazione socio-economici previsti dal
piano e la valorizzazione delle risorse culturali ed ambientali presenti nel contesto di riferimento.
Per l’attuazione della strategia di Asse, sono stati previsti i seguenti obiettivi specifici
Ob. 1. a - miglioramento dell’accessibilità e riqualificazione degli spazi pubblici;
Ob. 1. b - recupero di immobili con destinazione pubblica e d’uso sociale;
Ob. 1. c –nuove attrezzature e funzioni al servizio del cittadino;
Ob. 1. a - miglioramento dell’accessibilità e riqualificazione degli spazi pubblici;
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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L’obiettivo è coerente con quanto previsto dal PUC in via di approvazione in quanto tende a riqualificare
parti della città fortemente compromesse. Tali aree sono state identificate nel PUC quali ‘Zone Omogenee
A”.
Tuttavia al fine di restituire nell’immediato una nuova percezione di luogo, e disciplinare l’uso degli spazi e
dei luoghi della città, già intrinsecamente regolamentati dal PUC è necessario avviare subito una serie di
interventi.
Si prevede inoltre il coinvolgimento dei privati affinché attraverso un programma integrato di valorizzazione
possano partecipare riqualificando le facciate e/o le parti comuni degli edifici che prospettano sulle vie
riqualificate dal programma Più Europa.
L’obiettivo contrasta le attuali criticità con riferimento:
- Degrado del centro storico e delle aree urbanizzate ad esso adiacenti, con particolare riguardo ai
quartieri nati abusivamente in adiacenza al centro storico;
- Forte abusivismo edilizio con elevata discontinuità del tessuto urbano e scarsa qualità edilizia e del
complesso reticolo di strade senza alcuna qualità urbana.
- Assenza di spazi e attrezzature a servizio della collettività.
L'obiettivo potrà essere perseguito attraverso le seguenti linee di intervento:
- recupero e riqualificazione urbana;
- nuovi spazi a servizio della collettività.
Interventi candidabili:
1. riqualificazione del centro storico, anche attraverso la predisposizione di slarghi e piazzette e la
riqualificazione di alcune strade interne all’insediamento storico. Tale disegno è da sostenersi
attraverso interventi di illuminazione, arredo urbano, pedonalizzazione e creazione di nuovi
parcheggi ed aree per la sosta;
2. predisposizione di nuovi luoghi urbani di partecipazione sociale ( la biblioteca multimediale).
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Ob. 1. b - recupero di immobili con destinazione pubblica e d’uso sociale (le scuole – spazi a verde
attrezzato- il museo).
L’obiettivo coerente con il PUC in via di approvazione, viene perseguito attraverso la risistemazione delle
aree disponibili situate intorno alle scuole.
L’obiettivo contrasta le attuali criticità con riferimento:
- Assenza di spazi e attrezzature a servizio della collettività, con particolare riguardo alla popolazione
giovane e infantile;
- Scarsa istruzione con carenze significative di specializzazione e di abbandono scolastico;
- Scarsa identità urbana.
L'obiettivo potrà essere perseguito attraverso le seguenti linee di intervento:
- riqualificazione degli edifici scolastici e costruzione di nuovi;
- recupero delle aree libere intorno al perimetro delle scuole per destinarle ad aree a verde attrezzato;
- recupero di immobili per destinarli ad attrezzature collettive.
Interventi candidabili:
realizzazione degli asili nido a completamento dei poli scolastici di via Pio XII e di via Paolo
Piccirillo;
realizzazione di spazi a verde attrezzato a servizio della collettività oltre che delle scuole, in
adiacenza del polo scolastico definito dalle scuole - materna ed elementare Mitilini, e dalla scuola
media Ludovico da Casoria e riqualificazione delle strade adiacenti la scuola elementare e materna
Carducci ed il liceo Gandhi, anche con l’adeguamento della carreggiata di via Ariosto ed il
collegamento di quest’ultima con via Giolitti. Tali interventi consentiranno di restituire alla
collettività lo spazio compreso tra le due scuole destinandolo ad area a verde attrezzato;
Acquisizione e recupero di un palazzo storico al fine di destinarlo a Museo di Arte Contemporanea
– CAM- dando il giusto valore e lustro ad una nuova inclinazione che pian piano sta nascendo nella
città, gli altri spazi diventeranno il luogo delle associazioni che operano sul territorio che con il
centro museale potranno interagire ed integrarsi sui diversi programmi e progetti che il CAM di
volta in volta pone in essere.
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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Ob. 1. c –nuove attrezzature e funzioni al servizio del cittadino ( i poli funzionali - l’isola ecologica)
L’obiettivo mira a restituire alla città luoghi dove sono ben chiare e definite le funzioni che accoglie. In un
contesto urbano strutturato dal disordine diffuso, la possibilità di sistematizzare parti della città in relazione
ad alcune funzioni specifiche diviene necessario ed indispensabile.
L’obiettivo contrasta le attuali criticità con riferimento:
- Presenza di un’elevata commistione tra le funzioni della città;
- Diffuso disordine edilizio e frammentazione degli spazi di aggregazione;
- Degrado dell’ambiente urbano;
- Scarsa identità urbana e scarsa sensibilità ambientale.
L'obiettivo potrà essere perseguito attraverso le seguenti linee di intervento:
organizzare la città in ambiti funzionali, spazi urbani di servizio al cittadino dove saranno realizzate
nuove attrezzature atte ad ospitare funzioni della città analoghe alle funzioni già esistenti, ma
capaci di restituire una peculiarità chiara al luogo.
sensibilizzare la cittadinanza sulla necessità del rispetto ambientale e del riciclo urbano.
Interventi candidabili:
1. edificazione della Torre Direzionale e del parcheggio interrato, che consentirà di accorpare tutti gli
uffici comunali attualmente dislocati sul territorio. La presenza nella stessa zona del Tribunale, della
caserma dei Carabinieri, definisce una funzione giuridico- amministrativa.
2. Il polo di aggregazione sociale che sarà completato dalla costruzione di un teatro inteso come un
“Complesso Funzionale Flessibile” in cui gli spazi si prestano non solo ad accogliere spettacoli di
rilevanza nazionale ma, attraverso strutture mobili ed articolate potrà diventare il luogo per
spettacoli, manifestazioni ed eventi promossi dai cittadini, dalle associazioni e dalle scuole. L’area
destinata al complesso funzionale è comunque adiacente il Palacasoria che ospita un palazzetto
dello sport ed una piscina.
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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3. l’isola ecologica come il luogo della formazione in ecologia, visitabile dalle scuole e dove è
possibile avviare progetti di sostegno alla diffusione della raccolta differenziata, al riciclo, al
rispetto dell’ambiente.
ASSE 2 – imprenditorialità e politiche del lavoro;
L’Asse mira a rendere più competitivo e di qualità il tasso di attività economica dell’area obiettivo,
rivitalizzando in particolare il tessuto imprenditoriale dei piccoli investitori o degli esercizi di vicinato,
soffocati dai centri commerciali nati negli ultimi anni nel contesto urbano limitrofo alla città di Casoria, e
qualificando l’offerta degli attori economici già operanti nel Centro storico, sia con la promozione di centri
commerciali naturali – quali forme di aggregazione tra imprese commerciali, artigianali e di servizio
insistenti su una determinata area della Città, con lo scopo di valorizzare il territorio e di rendere più
competitivo il sistema commerciale di cui sono parte con la prtecipazione della stessa Municipalità- che con
l’inserimento di nuove iniziative legate principalmente ad attività artigianali, di commercio al dettaglio e la
promozione di nuovi servizi. Per quanto riguarda invece le imprese medio-grandi presenti non solo nella
città, si intende sviluppare un percorso di promozione delle stesse attraverso l’organizzazione di eventi, fiere
e mercati atti a proporre il prodotto in termini di qualità e di identificazione produttiva puntando ad un
discorso di marchio di qualità. Cio consentirebbe nel medio termine di aprire e orientare il mercato del
lavoro verso nuove attività più specializzate e di qualità.
Per l’attuazione della strategia di Asse, sono stati previsti i seguenti obiettivi specifici:
Ob. 2.a – interventi a sostegno della rivitalizzazione del centro storico
Ob.2.b – interventi di promozione a sostegno di un prodotto di qualità delle imprese maggiori.
Ob. 2. a – interventi a sostegno della rivitalizzazione del centro storico
L’obiettivo mira a rivitalizzare il centro storico e ad identificarlo anche in termini di attività economiche-
commerciali più consone al luogo, si vuole implementare l’esercizio di vicinato, lo sviluppo di imprese di
servizio al cittadino, anche incentivando lo sviluppo di nuove attività legate al piccolo artigianato, al
commercio al dettaglio alla produzione di servizi.
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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L’obiettivo contrasta le attuali criticità con riferimento:
- Depauperamento delle funzioni urbane tipiche e perdita delle connotazioni identitarie dei centri
storici;
L'obiettivo potrà essere perseguito attraverso le seguenti linee di intervento:
incentivi per la destinazione dei piani terra a piccole attività di artigianato ed esercizi di vicinato;
azioni di promozione di principi e metodi propri del marketing management finalizzati ad aggregare
e sostenere la competitività delle piccole imprese;
Interventi candidabili:
1. centri commerciali naturali;
2. azioni di promozione di principi e metodi propri del marketing management finalizzati ad aggregare
e sostenere la competitività delle piccole imprese.
Ob. 2. b – interventi di promozione a sostegno di un prodotto di qualità delle imprese maggiori.
L’obiettivo intende promuovere un’immagine di qualità delle maggiori attività produttive della città di
Casoria e del suo circondario.
La presenza delle numerose aree dismesse interne al tessuto urbano può innescare processi di speculazione
edilizia che possono aggravare ulteriormente la vivibilità della città. L’obiettivo intende promuovere una
politica di promozione della qualità produttiva in termini di sostenibilità e rispetto ambientale, anche in
considerazione del fatto che molte attività industriali non sono più da traino e che altre sono oramai state
dismesse, per cui è in corso una riconversione produttiva della zona.
Pertanto si intende organizzare un luogo, una sorte di piattaforma logistica, ove svolgere attività di
promozione e di marketing territoriale, impostato su servizi altamente innovativi e tecnologicamente
avanzati, e costruito secondo i più moderni dettami della bioarchitettura.
L’intento è di attrarre imprenditori motivati a investire in nuovi settori ecocompatibili magari specializzati
nel campo della ricerca e della innovazione tecnologica, invertendo quel trend negativo che da molti anni
ormai caratterizza la città di Casoria.
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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Allo stesso tempo si prevede la delocalizzazione dell’attuale mercato dell’ortofrutta, attualmento situato in
un’area della città fortemente congestionata. La sua delocalizzazione consentirà sia decongestionare il
circondario che di liberare un’area significativa del centro urbano al fine di destinarla nel medio periodo ad
altre funzioni più consone. A tal scopo uno studio di fattibilità ne definirà meglio le funzioni.
Il mercato ortofrutticolo opportunamente delocalizzato dovrà essere progettato secondo i più innovativi
criteri funzionali.
Il magazzino un tempo era considerato semplice “contenitore”, tendenzialmente isolato dal contesto in cui si
trovava ad operare, la visione integrata della catena logistica, prevede invece i magazzini come “nodi”
fondamentali della rete logistica, con una loro funzionalità definita dalla specifica collocazione all’interno
delle aree mercatali.
Alle attività tradizionali si andranno ad esempio ad aggiungere attività innovative, quali la personalizzazione
dei prodotti (per canale di vendita, per singoli clienti, etc.), l’assistenza tecnica ai prodotti (servizio di
riparazione, di sostituzione temporanea, di installazione, etc.), la gestione dei resi e dei dismessi
(raccolta/preselezione di prodotti e/o imballaggi resi/dismessi, raccolta dei prodotti scaduti, etc.).
L’obiettivo contrasta le attuali criticità con riferimento:
- Elevato livello di disoccupazione di lunga durata;
- Difficoltà di sviluppo di funzioni urbane avanzate legate all’ambito della ricerca e dell’innovazione;
- Riconversione produttiva
L'obiettivo potrà essere perseguito attraverso le seguenti linee di intervento:
Azioni di promozione e di sostegno alle imprese che operano nella città di Casoria e nel sistema
territoriale “Napoli Nord”.
Interventi candidabili:
1. Il polo del mercato e delle fiere;
2. La piattaforma logistica;
ASSE 3 – MIGLIORAMENTO DELLA GOVERNANCE E DELLA QUALITÀ DELLA VITA DEI CITTADINI.
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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L’Asse mira a potenziare la diffusione della legalità e della sicurezza sociale attraverso il potenziamento e la
costruzione di servizi avanzati nel territorio a supporto dei cittadini, tende inoltre a rafforzare i legami sociali
e le reti di contatto tra gli abitanti, riducendo i fenomeni di isolamento ed esclusione sociale che
inevitabilmente possono portare all’aumento dell’illegalità.
Per l’attuazione della strategia di Asse, sono stati previsti i seguenti obiettivi specifici:
Ob.3.a – Interventi di miglioramento della gestione della P.A.
Ob.3.b - interventi di sostegno alla sicurezza urbana
Entrambi gli obiettivi contrastano le attuali criticità con riferimento a:
- Alta presenza di criminalità organizzata, microcriminalità, dovuta essenzialmente alla vicinanza alle
aree sensibili dell’hinterland napoletano.
- Possibile inattività per inadeguatezza delle competenze.
Tali obiettivi potranno essere perseguiti attraverso le seguenti linee di intervento:
Migliorare la governance;
Promuovere e potenziare la diffusione della legalità e della sicurezza attraverso la realizzazione di
servizi avanzati al territorio.
Ob.3.a – Interventi di miglioramento della gestione della P.A.
Miglioramento della gestione della PA da attuare attraverso la creazione di strutture informatiche atte a
ridurre al minimo la gestione e l’archiviazione cartacea dei documenti e a rafforzare l’acquisizione della
documentazione fruibile con mezzi e terminali (Totem) che consentano ai cittadini di usufruire direttamente
e senza spostamenti eccessivi delle informazioni pubbliche.
In particolare si prevede l’attivazione delle procedure di gestione elettronica dei documenti (workflow
documentale, Protocollo elettronico), nonché degli strumenti innovativi previsti dall’e-government. ( PEC,
Firma digitale).
Questa trasformazione, nell’ambito del miglioramento della gestione della P.A., rappresenta uno degli
strumenti più innovativi per aumentare l’efficienza, in quanto consente la “reperibilità” immediata del
documento e soprattutto la sua condivisione immediata.
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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Gli archivi elettronici, una volta realizzata la Rete Civica del Comune, potranno essere consultati dal
Cittadino o dalle Imprese tramite degli “sportelli virtuali” consentendo l’interazione diretta con la P.A. da
TOTEM informatici, dislocati sul territorio, o da casa o dall’ufficio tramite la rete Internet.
Ob.3.b - interventi di sostegno alla sicurezza urbana
Predisporre interventi di videosorveglianza consiste nel realizzare impianti di videosorveglianza sia in tutta
l’area bersaglio, che in tutti i punti sensibili del tessuto urbano, per aumentare la sicurezza e frenare la
criminalità piccola e grande.
In particolare, gli interventi riguardano:
1. la regolamentazione degli accessi veicolari ad un’area sottoposta a controllo;
2. la sorveglianza tramite telecamere di zone sensibili;
3. la realizzazione di una rete di comunicazione (in fibra ottica e a microonde);
4. la gestione dei sottosistemi elencati da un Centro di Controllo situato all’interno dell’area di
competenza dell’Ente.
3.3.1 COERENZA ESTERNA CON GLI OBIETTIVI DEL POR CAMPANIA
L’analisi di coerenza esterna verifica la compatibilità e la coerenza delle azioni specifiche e delle strategie
individuate, rispetto alle direttrici d’intervento previste dal POR Campania per la promozione dello sviluppo
urbano sostenibile.
A tal fine sono state utilizzate, quali indicatori di coerenza, le attività previste dall’Obiettivo 6.a del POR,
verificando il tipo di interazione con le singole azioni del Programma.
Per comparare indicatori ed azioni, e valutare il livello di sostenibilità di queste ultime, si è usata la seguente
simbologia (Tab. 1):
Tab. 1 - Rappresentazione cromatica dei livelli coerenza
(Azione coerente con l’obiettivo)
(Azione poco coerente con l’obiettivo)
(Azione incoerente con l’obiettivo)
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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Si perviene, in tal modo, all’individuazione della coerenza di tipo verticale, da realizzare riportando in una
tabella a doppia entrata (matrice), in colonna le direttrici d’intervento (attività) dell’Obiettivo 6.a del POR ed
in riga le azioni proposte (Tab. 1)
Azioni
specifiche
- Attività - Obiettivo 6.a POR FESR 2007 – 2013
ASSE 1 Più Europa città di Casoria
Ob
.1a
- L
.1/1
.a/1
Ob
.1a
- L
.1/1
.a/2
Ob
.1.b
-
L.1
/1.b
/1
Ob
.1.b
-
L.1
/1.b
/2
Ob
.1.b
-
L.1
/1.b
/3
Ob
.1.c
-
L.1
/1.c
/1
Ob
.1.c
-
L.1
/1.c
/2
Riqualificazione urbana -
Rigenerazione economica e sociale - - -
Azioni
specifiche
- Attività - Obiettivo 6.a POR FESR 2007 – 2013
ASSE 2 Più Europa città di Casoria
Ob
.2a
– L
.2/2
.a/1
Ob
.2a
– L
.2/2
.a/2
Ob
.2a
– L
.2/2
.b/1
Rigenerazione economica e sociale
Parchi urbani, Centri comm. Naturali, Aree espositive, attività di aggregazione
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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Azioni
specifiche
- Attività - Obiettivo 6.a POR FESR 2007 – 2013
ASSE 3 Più Europa città di Casoria
Ob
.3a
– L
.3/3
.a/1
Ob
.2a
–
L
. 3/3
.a/2
Rigenerazione economica e sociale
Diffusione della legalità e la sicurezza
3.4 RISORSE FINANZIARIE IMPIEGATE, COMPLEMENTARIETA’ CON ALTRE FONTI E
MODALITA’ DI CONFERIMENTO DEL COFINANZIAMENTO PRIVATO
VEDI ALLEGATO N. 1
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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3.5 CRONOPROGRAMMA
EVENTIPERIODO DI REALIZZAZIONE DELL’EVENTO
2009 2010 2011 2012 2013 2014
Redazione studi di fattibilità
Redazione progettazioni preliminari
Redazione progetti definitivi
Concessioni, autorizzazioni, etc
Affidamento progetti esecutivi
Redazione progetti esecutivi
Validazione progetto
Esperimento procedure di gara
Selezione e aggiudicazione
Consegna delle aree
Inizio lavori
Esecuzione lavori
Collaudo
3.6 LE MODALITÀ DI COINVOLGIMENTO DEL PARTERNARIATO ISTITUZIONALE E
SOCIO – ECONOMICO
La strategia programmatrice del Programma Integrato Urbano Europa, elaborata nell’ambito del POR
Campania FESR 2007/13, si basa sul principio che le due forme di partenariato, istituzionale e socio-
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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economico, debbano essere coinvolte non solo nell’attuazione degli interventi specifici, ma anche nella
precedente fase decisionale, ove viene concordata una azione sinergica per la realizzazione degli
interventi capace di convogliare le risorse economiche e le specifiche competenze tecniche che ciascun
partecipante mette a disposizione.
I soggetti costituiti come partenariato diventano, così, attori attivi in un contesto di concertazione ove si
discutono le modalità più efficienti ed efficaci per equilibrare gli obiettivi primari del PIU Europa con le
specifiche problematiche del territorio oggetto della riqualificazione, prestando attenzione alla tutela degli
interessi legittimi dei singoli soggetti coinvolti e della cittadinanza beneficiaria della riqualificazione urbana.
In questa sede si contemperano, dunque, non solo gli obiettivi di benessere socio-economico territoriale
con obiettivi di tutela e valorizzazione delle risorse territoriali ed ambientali locali, ma anche di equità e
giustizia sociale, garantite, quest’ultime, da un costante coinvolgimento attivo delle parti in causa in ogni
fase del processo.
Tale operazione permette di raggiungere in tempi celeri e con piena efficienza i prefissati obiettivi
strategici della riqualificazione urbana, di attrattività e vivibilità sociali, economiche e urbane, e della loro
sostenibilità. In tal modo si aspira a superare quella frammentazione, in termini di individuazione delle
singole operazioni attuative, delle responsabilità assunte e della parcellizzazione dei soggetti attuatori, che ha
segnato le precedenti azioni di intervento sul territorio.
IL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE PARTECIPATA
In data 6/04/09 si sono aperti i lavori dei “laboratori di pianificazione partecipata”, fase entro la quale
le rappresentanze istituzionali comunali coinvolte nel processo di riqualificazione territoriale di Casoria
concertano i dettagli della strategia del PIU Europa della Città. I dati raccolti e i dettagli concordati durante i
lavori vengono convogliati nella stesura del presente Documento di Orientamento Strategico (DOS).
Durante il primo incontro dei laboratori, tenutosi in data 6/04/09, il responsabile del Programma Integrato
Urbano “PIU Europa” per la Città di Casoria ha presentato le linee portanti del programma, esplicitandone le
modalità di attuazione e assicurandosi l’impegno dei presenti ad agevolarne l’attuazione, ciascuno per il
proprio ambito di competenza, secondo gli obiettivi strategici prestabili.
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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Nell’incontro successivo sono stati raccolti e discussi i dati relativi alla situazione urbanistica e sociale della
Città di Casoria, permettendo di ricavarne un quadro preciso ed esaustivo, anche in considerazione del
rapporto di Casoria con le altre città e con l’intera Regione.
Tale quadro è stata la base per avviare una analisi tecnica e scientifica delle esigenze della Città, necessaria a
stabilire gli interventi di riqualifica territoriale da realizzare; la pianificazione del programma PIU Europa si
è dunque sviluppata nei successivi incontri, aventi occorrenza settimanale. L’analisi tiene conto anche delle
proposte e delle esigenze territoriali espresse dalla cittadinanza in fase di dialogo con l’autorità governativa.
Un ulteriore passo per garantire il coinvolgimento di suddette autorità è consistito nel presentare il
programma in sede di riunione della Giunta Comunale e del Comune.
Il programma è stato presentato in dettaglio, chiarificando gli obiettivi stabiliti e le potenzialità in termini di
miglioramento della qualità della vita cittadina e di sostenibilità temporale ed economica.
Tali riunioni sono convertiti nei così detti “forum tematici”, finalizzati alla presentazione del programma alle
parti istituzionali.
Il processo di pianificazione partecipata trova il suo completamento nel processo di coinvolgimento del
partenariato socio-economico locale che si è sviluppato secondo le seguenti azioni:
rendere pubblica la strategia di riqualificazione urbana (attraverso forum tematici), descrivendone:
o i principi governativi che la sottostanno – sia a livello europeo e regionale che comunale;
o le problematiche territoriali che la motivano;
o le modalità di partecipazione, in termini di vincoli e prassi amministrativa da ottemperare;
invitare la cittadinanza e le parti interessate a manifestare (attraverso il bando per la manifestazione
di interesse) i propri legittimi interessi e a proporre interventi sul territorio, in linea con i principi e le
modalità rese note;
individuare i soggetti interessati a costituirsi come partenariato socio-economico, secondo un preciso
schema di criteri valutativi.
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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Il coinvolgimento del partenariato viene gestito nell’ambito della strategia di comunicazione e divulgazione
della conoscenza del programma ad un amplio pubblico, individuando un principale destinatario per ciascuna
delle tipologie di attività di sensibilizzazione al Programma previste, come viene sintetizzato nello schema
seguente:
ATTIVITÀ di SENSIBILIZZAZIONE
DESTINATARIO MESSAGGIO
Forum cittadini Cittadinanza Descrizione delle linee generali della strategia del PIU Europa
Passeggiata lungo l’area bersaglio
Partenariato Descrizione degli interventi entro l’area bersaglio
Forum tematici Partenariato istituzionale Descrizione degli interventi per ambiti tematici
Incontri con i comitati di quartiere dell’area bersaglio
Comitati di quartiere in quanto rappresentanti della Cittadinanza
Descrizione degli interventi per aree e relative tematiche
Tabella 3.6.1 – Schema delle attività di divulgazione del Programma PIU Europa e del loro corrispettivo destinatario principale e contenuto informativo.
Da tale schema si evince che il confronto con i responsabili della realizzazione del Programma Integrato
Urbano (PIU) Europa è una attività che rientra in un quadro più amplio di sensibilizzazione della
cittadinanza e del partenariato locale alle operazioni di intervento elaborate nel Programma; tale processo
informativo dispone di:
- forum cittadini
- passeggiata lungo l’area bersaglio
- forum tematici
- incontri con i comitati di quartiere.
Essi costituiscono incontri più o meno formali aperti a tutta la cittadinanza, inclusi i comitati di quartiere in
veste di rappresentanti della popolazione residenziale, e indirizzati anche al partenariato istituzionale e/o
quello socio-economico locale.
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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In ciascuna occasione si veicola una descrizione della riqualificazione urbana più o meno dettagliata nelle
sue principali linee portanti: dalla strategia del Comune all’adeguamento di questa alle specifiche esigenze
territoriali locali, alla normativa e strategia regionale ed europea di riferimento (cfr Tabella 3.6.1).
Le informazioni relative agli incontri descritti, dalla data della loro occorrenza ai risultati ivi ottenuti,
vengono divulgati attraverso diversi mezzi di comunicazione che il Comune mette a disposizione della
cittadinanza in virtù di una politica di trasparenza delle attività svolte; tali mezzi di comunicazione
includono:
- la pubblicazione sul sito web del Comune, nell’apposita sezione dedicata al PIU Europa, dei
documenti prodotti durante le fasi preparatorie e di realizzazione del PIU Europa;
- la pubblicazione della documentazione (stipule, bandi, avvisi, e relativi allegati) su periodici
istituzionali, quali l’Albo Pretorio locale e il BURC;
- la pubblicazione degli stessi sulla pagina dedicata al PIU Europa Casoria nel sito della Regione
Campania;
- la pubblicazione su periodici locali delle diverse informazioni legate alle operazioni di attuazione
del programma;
- l’attivazione di un forum online, da cui si accede dal sito web del Comune, aperto a tutta la
cittadinanza, che semplifichi e velocizzi gli scambi di opinioni e favorisca un interscambio
comunicativo con le istituzioni;
- l’organizzazione di incontri con la cittadinanza e con il partenariato (forum cittadino, forum
tematici, passeggiate lungo l’area urbana obiettivo, incontri con i comitati di quartiere) finalizzati a
rendere più fruibili le linee strategiche del programma.
Il primo forum cittadino ha avuto luogo il 21/05/09. Rivolto al grande pubblico, esso ha coperto una
duplice funzione: di sensibilizzazione della popolazione all’azione del PIU Europa e di ausilio alla ricerca
del partenariato socio-economico.
Nell’avviso pubblico, pubblicato sul sito e su manifesti sparsi per la città, in data 12/05/09, si legge:
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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“Tutti i soggetti pubblici e privati interessati, le organizzazioni ed associazioni anche onlus,
sono invitati a partecipare al Forum cittadino che si terrà il giorno 21/05/09 alle ore 17.00
nella Sala Consiglio di Palazzo di Città. In tale occasione verranno illustrati in dettaglio gli
assi strategici e le linee di intervento del PIU Europa Città di Casoria, così come si
configurano all’attuale livello di elaborazione, e sarà possibile avanzare proposte ed
osservazioni per l’ulteriore evoluzione del relativo Documento di Orientamento
Strategico”.
In sede di forum le autorità amministrative – il Sindaco, l’Assessore alle Risorse Strategiche e il
Responsabile del Programma PIU Europa – hanno presentato i principi della strategia locale di
riqualificazione urbana, menzionando i contesti normativi ed economici regionali ed europei cui essi si
ispirano e descrivendo le modalità di comunicazione diretta con il pubblico, quali forum online e ufficio PIU
Europa. A conclusione di questa prima parte del forum, si è ricordato che l’amministrazione ha indetto un
bando di manifestazione di interesse, pubblicato in data 27 aprile 2009 e avente scadenza il 27 maggio 09,
cui tutti i cittadini, sotto forma di privati o di associazioni, possono rispondere.
A seguire si è dato spazio a un dibattito ove i partecipanti, cittadini casoriani e rappresentanti di associazioni
e di comitati di quartiere, hanno avallato le proprie proposte, nate dal riscontro con le quotidiane
problematiche territoriali locali, e richiesto chiarimenti sulle modalità attuative dell’azione di riqualificazione
del PIU Europa. I rappresentanti delle autorità governative si sono dunque confrontati vis-à-vis con la
cittadinanza, mostrando la volontà a mantenere vivo un dialogo diretto e costante con la popolazione, in linea
con una politica di ascolto delle esigenze cittadine già in atto.
Un altro momento di incontro con il partenariato è costituito dalla passeggiata entro l’area di intervento.
Finalizzata a mostrare l’effettivo contesto dell’area bersaglio prescelta per l’azione di riqualificazione,
durante la passeggiata sono state indicate le potenzialità in termini di riqualificazione territoriale degli
interventi individuati e la sostenibilità a lungo termine.
Nel corso della passeggiata i rappresentanti delle autorità governative, rappresentati nel caso specifico dal
responsabile del Programma PIU Europa, e dal Sindaco, hanno guidato il partenariato istituzionale e socio-
economico, ed in particolare i rappresentanti dei comitati di quartiere – associazioni spontanee che già
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vivono e partecipano costantemente la vita della città - in una passeggiata lungo l’area bersaglio in cui sono
state esposte le motivazioni che hanno portato all’individuazione dell’area di riferimento alla definizione
degli assi strategici e delle linee di intervento del PIU Europa Città di Casoria, così come si configurano
all’attuale livello di elaborazione.
In parallelo con le azioni di divulgazione del programma, l’Ufficio PIU Europa ha attivato le operazioni di
individuazione e proclamazione dei soggetti disposti a costituirsi come partenariato socio-economico,
attraverso l’affissione nelle strade cittadine e all’Albo Pretorio, di un manifesto, denominato Bando di
Manifestazione d’Interesse, con il quale si invita la cittadinanza a manifestare l’interesse ad avviare proprie
iniziative, profit e no-profit, e/o proporre possibili interventi da inserire nel Programma di riqualificazione; in
esso si legge, infatti:
“I soggetti interessati, pubblici e privati, profit e non profit, oltre Enti, Associazioni,
Organizzazioni rappresentative del territorio, forze sociali, rappresentanze del mondo della
Cooperazione e del Volontariato potranno far pervenire, entro e non oltre venti giorni (20)
a partire dal giorno di pubblicazione del presente avviso, proposte e osservazioni coerenti
con le strategie e i contenuti del Documento Preliminare di Sintesi del Programma Integrato
Urbano (PIU Europa Città di Casoria), utilizzando apposito formulario (scaricabile dal sito
della Città www.casoriaonline.it)”.
RISULTATI
In risposta al bando di Manifestazione di Interesse, pubblicato il 27/04/09 e chiuso il 20/05/09, sono giunte
un totale di n. 41 richieste/proposte di intervento di riqualificazione della Città; di queste: 14 sono state
inviate per email all’indirizzo [email protected]; le restanti sono state recapitate presso
l’ufficio protocollazione del Comune sito in Piazza Cirillo 1 – Città di Casoria.
La cittadinanza che ha risposto in modo attivo al processo partecipativo indetto dalla Amministrazione
formulando proposte, idee e suggerimenti su interventi ritenuti utili o auspicati per favorire il processo di
sviluppo della città. Queste riflessioni costituiscono un ulteriore fonte di conoscenza delle esigenze della
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cittadinanza e di testimonianza del vivo interesse di quest’ultima alle concrete attività che il loro Comune si
accinge a mettere in essere.
Tra le manifestazioni di interesse pervenute si registrano molti interventi che rispondono ai temi elaborati nel
Preliminare PIU Europa, allegato al Protocollo d’Intesa del 10/02/09 e pubblicati sulla pagina web dedicata
al PIU Europa di Casoria sul sito del Comune, diventate linee di interventi individuate nella presente analisi;
gli interventi proposti, infatti, coinvolgono i seguenti settori:
- l’ambito urbanistico e commerciale;
- l’ambito culturale si è rilevata una forte esigenza di valorizzazione del patrimonio storico-artistico;
- l’ambito sociale;
- il miglioramento dei servizi informatici della pubblica amministrazione;
- la sicurezza pubblica;
- l’assistenza ai servizi ambientali.
Di seguito presentiamo l’elenco delle richieste/proposte raccolte con la Manifestazione d’Interesse,
riportando i nominativi dei proponenti e una breve descrizione delle proposte avanzate.
ALLEGATO N. 2
Tali interventi vengono valutati da una apposita Commissione tecnica, convocata in seguito alla
approvazione in Cabina di Regia dei “criteri di valutazione” secondo i quali vengono giudicate le proposte
avanzate; tali criteri accertano la coerenza dei suddetti criteri alla strategia del Programma Integrato Urbano
(PIU) Europa di Casoria.
In particolare, i progetti e le attività proposti saranno valutati sulla base dei seguenti Requisiti di
ammissibilità:
- Coerenza con gli Orientamenti Strategici Regionali, con le Linee Guida dei Programmi
Integrati Urbani PIU’ Europa e con il Documento di Orientamento Strategico della città di
Casoria, adottato in G.C. il ;
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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- coerenza con gli obiettivi del PO FESR Campania (2007-2013) e in particolare con l’Asse
VI - “Sviluppo urbano e qualità della vita”, obiettivo specifico 6.a “Rigenerazione urbana e
qualità della vita”;
- coerenza con i tempi di realizzazione imposti dal protocollo d’intesa con la Regione
Campania;
- localizzazione all’interno dell’area individuata nel Documento di Orientamento Strategico
della Città di Casoria o in area contigua;
La conformità delle proposte sopraggiunte in risposta alla Manifestazione d’Interesse con tali coerenze e
principi viene calcolata prestabilendo degli indicatori di valutazione che costituiscono i valori portanti nella
scelta degli interventi.
Ciascun indicatore influisce sulla valutazione della proposta in termini di “peso” (da 1 a 3), e per ciascuna
proposta viene assegnato un “punteggio”, da 1 a 5. Il rapporto di queste due misure contribuisce a stabilire
una graduatoria delle proposte vagliate che costituirà la base sulla quale verrà definita la selezione delle
proposte da inserire nel PIU Europa di Casoria.
Gli indicatori individuati sono:
INDICATORE
A.PESO
(1-3) B.PUNTEGGIO
(1-5) TOTALE
(AXB)
Grado di coerenza della proposta progettuale con il Programma Integrato Urbano.
3
Qualità dell’intervento progettuale 3
Grado di interazione e coerenza della proposta progettuale con interventi e attività realizzati e/o in corso di realizzazione nell’area di riferimento.
1
Potenzialità dell’intervento nel generare forme di partecipazione sociale
2
Livello di rivitalizzazione socioeconomica attraverso iniziative per l’occupazione
3
Potenzialità dell’intervento nel promuovere iniziative di sviluppo culturale
2
Interventi finalizzati al miglioramento della sicurezza urbana 2 Potenziamento del sistema dei servizi in funzione di un miglioramento delle capacità di offerta
2
Promozione di proposte innovative 2
Efficacia e sostenibilità dell’intervento sul piano ambientale 2
Fattibilità dell’intervento 3
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Miglioramento della qualità della vita coerentemente al raggiungimento dei “requisiti minimi di civiltà”
2
Conformità agli strumenti urbanistici vigenti3
Livello di coinvolgimento di partner privati (partecipazione finanziaria/gestionale di privati alla realizzazione del progetto)
3
Livello di avanzamento progettuale 1
Tabella 3.6.2 – indicatori di valutazione delle proposte avanzate in seguito alla Manifestazione d’Interesse
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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4. RISORSE UMANE, SISTEMA GESTIONALE E MONITORAGGIO DEI PIANI
4.1 ILLUSTRAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE E CONTROLLO
Il Comune di Casoria, a seguito della attribuzione della delega, di cui al PO FESR 2007-2013 della
Regione Campania, da parte della Regione Campania, svolgerà il ruolo di Autorità di Gestione, con compiti
e funzioni puntualmente definiti nell’atto di delega, nonché Autorità di Certificazione e di controllo ordinario
sulle attività finanziate. In tal senso sarà responsabile della corretta certificazione delle spese erogate a valere
sui fondi FESR destinati alla gestione del PIU, provvederà all’adozione di adeguate piste di controllo e
sistemi di controllo di primo livello e descrizione dei sistemi e delle procedure adottati per garantirne
l’adeguatezza, finalizzati a determinare la correttezza e la regolarità delle spese dichiarate nell'ambito del
POR.
Le funzioni che il Comune di Casoria dovrà assolvere investono i seguenti ambiti:
a) programmazione;
b) gestione operativa;
c) gestione finanziaria;
d) monitoraggio e valutazione;
e) gestione e controlli;
f) informazione e pubblicità;
g) sicurezza e legalità;
e seguire le modalità di attuazione degli adempimenti di cui:
- al Regolamento (CE) n. 1083/06, articolo 60;
- al Regolamento (CE) n. 1828/2006, articolo 12 e successivi;
- al capitolo V “Procedure di attuazione” del PO FESR;
- alla relazione ex art. 71 del Regolamento (CE) n. 1083 sui sistemi di gestione e controllo del FESR
(capitolo 2, paragrafi 1.3.2 e 2.1.3).
L’assegnazione della delega richiede la creazione, da parte dell’OI, di una struttura gestionale ad hoc
deputata alla sua attuazione. Tale struttura prevede l’istituzione di un ufficio, intitolato Ufficio PIU
Europa (anche Unità per il coordinamento del sistema di attuazione relativo al PIU’)
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
101
.
Essa prevede, quindi, la presenza delle seguenti unità:
Unità per la gestione finanziaria;
Segreteria tecnico-amministrativa.
Unità per la programmazione e pianificazione
Unità per la gestione operativa e certificazione;
Unità per il monitoraggio e valutazione degli interventi;
Unità per l’informazione e la comunicazione,
Unità per i rapporti con il Partenariato di territorio;
Unità per il controllo di I Livello
Il personale individuato per ciascuna unità sarà costituito da figure professionali aventi comprovata
esperienza nelle funzioni che le competeranno. Le rispettive funzioni svolte, definite secondo le singole
competenze, verranno coordinate e si intrecceranno a costituire una unica attività gestionale, il cui front
office è curato dall’Ufficio PIU Europa. Tali figure hanno il compito di redigere progetti, studi di fattibilità e
ricerche di settore apportando la propria competenza a carattere generale e scientifico per assicurare:
- una programmazione degli interventi basata su una analisi puntuale e scientificamente approvata del
contesto socio-economico, culturale, urbanistico-ambientale del territorio comunale, e
- una pianificazione strategica coerente alle strategie governative territoriali elaborate ai livelli
regionale, nazionale e internazionale.
Il lavoro di suddetto staff troverà la piena collaborazione dei dirigenti competenti relativamente agli assi
strategici di sviluppo coinvolti, responsabili ciascuno per il proprio ambito di competenza.
Lo staff, infine, è coordinato dal responsabile del programma ed opera in stretto collegamento con gli altri
organi istituzionali del modello di gestione; il responsabile del programma svolge una funzione di raccordo
tra tutti gli organi di gestione, i dirigenti e gli uffici coinvolti, assicurando il buon andamento delle
operazioni relative alla gestione del programma in tutti i suoi aspetti.
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
102
L’organigramma immaginato dal Comune di Casoria per la gestione del Programma è il seguente:
4.2 DESCRIZIONE DEL SISTEMA DI MONITORAGGIO In linea con le responsabilità assunte dal costituirsi beneficiaria della delega per la gestione della
programmazione e realizzazione degli interventi di riqualificazione urbana, l’amministrazione locale di
Casoria assume un ruolo di regia nei processi regolatori che si estrinseca attraverso un triplice esercizio: di
concertazione tra le parti, come sopra descritto, di monitoraggio e, infine, di controllo della correttezza degli
adempimenti sviluppati. In altri termini, spetta agli operatori dell’ufficio PIU Europa comunale controllare in
Sindaco della Città di Casoria
SegreteriaTecnica-
Amministrativa Num. Unità:2.
Qualifica Funzionale: B e C
Unità per la programmazione e
pianificazione Direttore del Servizio
Urbanistica Qualifica Funzionale: D
Unità per la gestione operativa
e certificazione Direttore del Servizio
Lavori Pubblici Qualifica Funzionale: D
ResponsabileUfficio PIU
EuropaQualifica funzionale:
dirigente
Unità per i rapporti con il Partenariato di
territorio Direttore del Servizio
Anagrafe Qualifica Funzionale: D
Unità per il monitoraggio e
valutazione degli interventi
Num. Unità:1. Qualifica Funzionale: C
Unità per l’informazione e la
comunicazione Num. Unità:1.
Qualifica Funzionale: C
Unità per la gestione
finanziaria
Qualifica Funzionale: D3
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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maniera puntuale la correttezza delle operazioni programmatiche, gestionali ed amministrative prescritte dal
procedurale di approvazione del PIU Europa elaborato a livello regionale, e, al contempo, operare una
puntuale e costante attività di rendicontazione nei confronti della A.d.G. Regione Campania. Queste
focalizzano l’attenzione sulle seguenti informazioni:
- lo stato di avanzamento delle procedure amministrative e finanziarie necessarie alla partecipazione
del Comune al PO-FESR Campania in corso;
- lo stato di avanzamento delle procedure amministrative e finanziarie necessarie alla partecipazione
del partenariato al PIU Europa di Casoria in corso;
- gli interventi informativi e pubblicitari realizzati, fornendo esempi e materiali prodotti;
- gli strumenti di comunicazione utilizzati.
Per ciascuna attività contemplata nella prassi amministrativa verranno consegnate all’AdG Regione
Campania delle relazioni periodiche e un rapporto finale che riporta dettagliatamente la descrizione delle
operazioni svolte e delle motivazioni che le sottostanno, a rispetto delle norme sulla trasparenza e correttezza
delle operazioni effettuate, nonché a testimonianza dei risultati raggiunti e sullo stato di avanzamento delle
procedure di attuazione e realizzazione degli interventi programmati. Tali relazioni costituiranno un corpus
documentale che sarà consegnato in concomitanza con i documenti relativi alla pianificazione dell’intero
sistema gestionale allestito, tra cui si annoverano: il Documento di Orientamento Strategico (DOS) che
riassume principi e obiettivi della linea strategica del PIU Europa del Comune; il relativo cronoprogramma;
il piano di comunicazione; il piano di gestione.
I dati raccolti in fase di monitoraggio costituiranno il corpus documentale che verrà sottoposto alle
valutazioni ex ante e in itinere da parte del Nucleo Valutativo degli Investimenti Pubblici (NVIIP), il cui
parere favorevole farà avanzare il procedimento amministrativo che conduce alla stipula dell’Accordo di
Programma Quadro (APQ).
Tutte le informazioni relative a entrambi i corpus, nonché ai documenti relativi alle operazioni
amministrative pubbliche (protocollo d’Intesa, bando per la manifestazione d’Interesse, ecc.), dovranno,
inoltre, esser accessibili sia agli operatori di settore che al grande pubblico. Per questo motivo il Comune di
Casoria ha sviluppato un piano di comunicazione che raggiunge sia le categorie socio-economiche e
istituzionali coinvolte, sia un pubblico più vasto, adattando i mezzi di comunicazione a sua disposizione
(stampa istituzionale, sito web, stampa periodica locale) alle specifiche esigenze.
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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Il Comune di Casoria attraverso l’utilizzo degli strumenti tecnologici in possesso, o in fase di acquisizione,
garantisce di mantenere in costante aggiornamento le proprie strutture e le apposite strutture regionali le
informazioni relative a dati e documenti prodotti durante le operazioni di attuazione del proprio PIU Europa.
La valutazione sarà condotta sulla base dei seguenti parametri:
1. coerenza interna con le linee d’indirizzo strategico espresso nel DOS;
2. ricaduta degli interventi sull’area bersaglio,che attiene alla capacità dell’intervento di generare ricadute
positive misurabili attraverso gli indicatori descritti nel paragrafo successivo.
4.2.1 EVIDENZIAZIONE DEI RISULTATI ATTESI ATTRAVERSO GLI INDICATORI
UTILIZZATI PER L’ANALISI SULLO STATO DI FATTO
La valutazione dell’efficacia della strategia del DOS, è finalizzata alla comprensione della correttezza delle
scelte programmatiche in relazione agli obiettivi di sviluppo definiti. Tale valutazione richiede,
necessariamente, che si definisca un sistema di monitoraggio con la costruzione di indicatori di misurazione
dei risultati e degli impatti attesi.
Dal punto di vista metodologico con l’analisi di contesto e l’analisi SWOT si è già svolta una valutazione ex
ante proprio evidenziando gli elementi da cui discendono le problematiche e le peculiarità su cui sono stati
costruiti gli obiettivi e la strategia del programma.
La definizione del set di indicatori di risultato e di indicatori di impatto servirà proprio alla definizione delle
successive fasi di monitoraggio (on-going) e valutazione (in itinere ed ex post) . Gli indicatori di risultato
sono destinati a misurare gli effetti immediati delle singole linee d’intervento, mentre gli indicatori di
impatto misurano gli effetti di lungo periodo derivanti dall’attuazione del programma. I primi sono stati
scelti in stretta coerenza con la linea d’intervento programmata, con l’obiettivo di segnalare risultati
riconducibili alle tipologie di progetto effettivamente messe in campo. Gli indicatori di impatto, invece sono
stati scelti tenendo presente il mutamento desiderato nei livelli di benessere, del grado di sviluppo, ecc,
generato dagli interventi programmati e che si andranno a realizzare.
In particolare sono stati individuati obiettivi specifici riferiti agli assi tematici su cui si intendono sviluppare
le linee d’intervento e di conseguenza gli interventi.
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
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Rispetto all’asse 1: “Rigenerazione, recupero e riconnessione del tessuto urbano”, sono stati individuati gli
obiettivi:
Ob. 1. a - miglioramento dell’accessibilità e riqualificazione degli spazi pubblici
Ob. 1. b - recupero di immobili con destinazione pubblica e d’uso sociale
Ob. 1. c – nuove attrezzature e funzioni al servizio del cittadino
Tutti e tre questi obiettivi sono perseguiti essenzialmente attraverso interventi di infrastrutturazione
materiale, l’impatto atteso tende a considerare la riqualificazione quale strumento per una rigenerazione
sociale del contesto di riferimento oltre che ad un miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini.
Pertanto gli indicatori di impatto attesi vertono essenzialmente su:
- aumentare la partecipazione dei cittadini alla vita sociale;
- variazione della percezione di sicurezza della zona urbana recuperata;
- tasso di variazione del valore degli immobili nell'area;
- variazione della percezione di utilità degli interventi realizzati e di soddisfazione da parte dei
cittadini
- Incremento della capacità di recupero e riciclaggio
Si è sviluppato in maniera analoga il ragionamento sull’ASSE 2: “Imprenditorialità e politiche del
lavoro”, in cui sono stati individuati gli obiettivi:
Ob. 2. a – Interventi a sostegno della rivitalizzazione del centro storico
Ob. 2. b – Interventi di promozione a sostegno di un prodotto di qualità delle imprese maggiori
A differenza dell’asse precedente in questo caso si è inteso sviluppare interventi di azioni immateriali atti a
promuovere un percorso di rigenerazione economica del territorio di riferimento, volte essenzialmente da
una parte alle attività minori e/o di vicinato dall’altra all’implementazione di politiche di marketing a
sostegno delle PMI della città.
Gli indicatori individuati risultano pertanto:
- variazione del numero di esercizi commerciali aperti dopo le h 20.00
- quota di aree dismesse recuperate sul totale delle areee dismesse nel Comune
- nuova occupazione creata grazie all'insediamento di nuove imprese
Per quanto riguarda invece l’ASSE 3: “Miglioramento della governance e della qualità della vita dei
cittadini”, questo è da intendersi trasversale a tutto il programma d’interventi, in quanto si ritiene che
Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea – P.O.R. – Fesr Campania 2007-2013 – Asse VI “Sviluppo Urbano e qualità della Vita” – Obiettivo 6.1 – CITTA’ MEDIE “Realizzare interventi integrati di sviluppo urbano per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle città medie”.
106
l’attuazione degli interventi considerati sono da supporto a tutte le azioni messe in campo e nel lungo termine
innescare processi di legalità e sicurezza duraturi.
Gli obiettivi da perseguire sono:
Ob.3.a – Interventi di miglioramento della gestione della P.A
Ob.3.b - Interventi di sostegno alla sicurezza urbana
Gli indicatori individuati risultano quindi essenzialmente:
- variazione numero di utenti servizi comunali
- numero di telecamere installate
ALLEGATO N. 3 - TABELLA RIEPILOGATIVA DEGLI INDICATORI
4.3 ASSISTENZA TECNICA
Il Comune di Casoria nello svolgimento delle attività sopra citate si avvarrà anche di un gruppo di
assistenza tecnica in grado di migliorare il sistema di controllo, monitoraggio e valutazione del PIU.
L’assistenza tecnica avrà il compito di integrare e rafforzare la struttura organizzativa interna al Comune,
responsabile dell’attuazione del Programma, con competenze specialistiche.
L’ente già in fase di redazione del presente documento si è avvalso di consulenti esterni con competenze utili
a garantire la corretta progettazione del DOS e del Programma. Tale struttura potrà essere opportunamente
integrata a seconda delle esigenze che si verificheranno nella fase di attuazione e gestione del Programma.
ASSE TEMATICO OBIETTIVO SPECIFICO CRITICITA' RISCONTRATE LINEE DI INTERVENTO INTERVENTI
Investimento pubblico
su 6.1
(compreso coofin.
comunale 10%)
Fondi Comunali Risorse Aggiuntive
su 6.3
Risorse
Aggiuntive
su 5.1
Risorse
Aggiuntive su 1.1e
Investimenti
privati
Degrado del centro storico e delle aree urbanizzate
ad esso adiacenti
L.1/1.a/1
Recupero e riqualificazione urbana;Riqualificazione del centro storico, anche attraverso la predisposizione di slargh
piazzette e la riqualificazione di alcune strade interne all’insediamento storico. € 5.568.482,20 € 3.098.690,69
Forte abusivismo edilizio con elevata discontinuità
del tessuto urbano e scarsa qualità edilizia e del
complesso reticolo di strade senza alcuna qualità
urbana
Assenza di spazi e attrezzature a servizio della
collettività.
Assenza di spazi e attrezzature a servizio della
collettività, con particolare riguardo alla popolazione
giovane e infantile
L.1/1.b/1
Riqualificazione degli edifici scolastici e
costruzione di nuovi
Realizzazione degli asili nido a completamento dei poli scolastici di via Pio XII e di
via Paolo Piccirillo; € 3.000.000,00
Scarsa istruzione con carenze significative di
specializzazione e di abbandono scolastico;
L.1/ 1.b/2
Recupero delle aree libere intorno al
perimetro delle scuole per destinarle ad
aree a verde atrezzato
Realizzazione di spazi a verde attrezzato a servizio della collettività oltre che delle
scuole. € 836.903,23
Scarsa identità urbana.
L.1/1.b/3
Recupero di immobili per destinarli ad
attrezzature collettive
Acquisizione e recupero di un palazzo storico per adibirlo a museo d'arte
contemporanea € 5.996.970,10
Presenza di un’elevata commistione tra le funzioni
della città
Edificazione della Torre Direzionale, che consentirà di accorpare tutti gli uffici
comunali attualmente dislocati sul territorio € 9.102.438,80
Diffuso disordine edilizio e frammentazione degli
spazi di aggregazione
Costruzione di un teatro come un “Complesso Funzionale Flessibile” in cui gli
spazi si prestano non solo ad accogliere spettacoli di rilevanza nazionale, ma
anche luogo per spettacoli, manifestazioni ed eventi promossi dai cittadini, dalle
associazioni e dalle scuole
€ 4.731.690,00
Degrado dell’ambiente urbano l’isola ecologica come il luogo della formazione in ecologia € 600.000,00
Scarsa identità urbana e scarsa sensibilità
ambientaleCampagna di sensibilizzazione per la raccolta differenziata € 100.000,00
€ 27.336.906,91 € 3.098.690,69 € 3.000.000,00 € 100.000,00
L.2 /2.a/1
Incentivi per la destinazione dei piani terra
a piccole attività di artigianato ed esercizi d
vicinato
Centri commerciali naturali € 200.000,00
L.2/2.a/2
Azioni di promozione di principi e metodi
propri del marketing management finalizza
ad aggregare e sostenere la competitività
delle piccole imprese
Azioni di promozione di principi e metodi propri del marketing management
finalizzati ad aggregare e sostenere la competitività delle piccole imprese € 100.000,00
Elevato livello di disoccupazione di lunga durata
Difficoltà di sviluppo di funzioni urbane avanzate
legate all’ambito della ricerca e dell’innovazione
Riconversione produttiva
€ 2.650.000,00 € 3.000.000,00
Ob.3.a –
Interventi di migloramento
della gestione della P.A
Possibile inattività per inadeguatezza delle
competenze.
L.3 /3.a/ 1 Migliorare la
governance
creazione di strutture informatiche atte a ridurre al minimo la gestione e
l’archiviazione cartacea dei documenti e a rafforzare l’acquisizione della
documentazione fruibile con mezzi e terminali (Totem)
€ 1.000.000,00
Ob.3.b -
Interventi di sostegno alla
sicurezza urbana
Alta presenza di criminalità organizzata,
microcriminalità, dovuta essenzialmente alla
vicinanza alle aree sensibili dell’hinterland
napoletano
L.3 /3.a/ 2
Promuovere e potenziare la diffusione della
legalità e della sicurezza attraverso la
realizzazione di servizi avanzati al territorio.
realizzazione di impianti di video sorveglianza sia nel perimetro definito dal
percorso tracciato che in tutta l’area bersaglio, ovvero in tutti i punti sensibili del
tessuto urbano
€ 1.000.000,00
TOTALE ASSE 3 € 1.000.000,00 € 1.000.000,00
30.986.906,91€ 3.098.690,69€
Da delibera di R.C. n. 1558/08 € 34.085.597,60
L.2/ 2.b/ 1
Azioni di promozione e sostegno alle
imprese che operano nella città di Casoria
e nel sistema territoriale “Napoli Nord”.
Il polo del mercato e delle fiere, un luogo altamente tecnologico a servizio della
media e piccola impresa € 2.350.000,00
TOTALE ASSE 2
ASSE 3 – Miglioramento
della governance e della
qualità della vita dei
cittadini
TOTALE ASSE 1
3.4 RISORSE FINANZIARIE IMPIEGATE, COMPLEMENTARIETA’ CON ALTRE FONTI E MODALITA’ DI CONFERIMENTO DEL COFINANZIAMENTO PRIVATO TAB.1
€ 3.000.000,00
L.1/ 1.c/ 2
Sensibilizzare la cittadinanza sulla
necessità del rispetto ambientale e del
riciclo urbano
ASSE 2
Imprenditorialità e
politiche del lavoro
Ob. 2. a –
Interventi a sostegno della
rivitalizzazione del centro
storico
Depauperamento delle funzioni urbane tipiche e
perdita delle connotazioni identitarie dei centri storici
Ob. 2. b –
Interventi di promozione a
sostegno di un prodotto di
qualità delle imprese maggiori
L.1/1.a/2
Nuovi spazi a servizio della collettività;
Ob. 1. b -
recupero di immobili con
destinazione pubblica e d’uso
sociale
Predisposizione di nuovi luoghi urbani di partecipazione sociale (Biblioteca
multimediale); € 500.422,58
ASSE 1
Rigenerazione,
recupero e
riconnessione del
tessuto urbano
Ob. 1. a - miglioramento
dell’accessibilità e
riqualificazione degli spazi
pubblici
Ob. 1. c –
nuove attrezzature e funzioni
al servizio del cittadino
L.1/1.c/1
Nuove attrezzature atte ad ospitare
funzioni della città analoghe alle funzioni
già esistenti, ma capaci di restituire una
peculiarità chiara al luogo
ELENCO RIEPILOGATIVO MANIFESTAZIONI DI INTERESSE CON ATTRIBUZIONE PUNTEGGIO SECONDO I CRITERI DI VALUTAZIONE
num. dataricezione
prot/emailnominativo descrizione sommaria a. peso (1 3)
b.punteggio (1
5)totale (axb)
1 28/04/2009 17277Gaetano Scoglio A.S.D.
Polisportiva Casaurea
Realizzazione tendostruttura per campo da
Basket con annessi spogliatoi presso la
scuola F. Palizzi di Via D. D'Aosta
2 30/04/2009 17433Alfonso Fiumarelli Coop. Sociale
"LA RETE"
Suggerimenti per la realizzazione di scuole
per minori e giovani con laboratori artistico
teatrali
3 30/04/2009 17434 Anna De Angelo Fiumadea SrlRealizzazione di attività socio educative e
formazione didattico professionale
4 02/05/2009 e mail Luigi De Rosa Casoriasuggerimenti per realizzare più strutture per
i giovani
5 03/05/2009 e mail Claudio MargheritaRichiesta per pedonalizazione di Via
Torrente
6 08/05/2009 e mail Giovanni De Rosa Casoria Percorso formativo
7 11/05/2009 19311Assunta pagliuca Com. di
quartiere via Castagna Casoria
suggerimenti e richieste per la realizzazione
da parte del Comune del Polo della
conoscenza
8 12/05/2009 19597 Cittadinanza Attiva Casoriapromemoria al sindaco per varie
realizzazioni di interesse sociale
9 12/05/2009 19602International Contemporary Art
Center Antonio Manfredi Cardito
già sede del CAMMuseum in via Duca
D'Aosta Casoria, propone il progetto di
ampliamento dello stesso con il
potenziamento delle attività
10 12/05/2009 19637 ditta Flora Napoli Casoria
suggerimenti per interventi vari nel campo
della manutenmzione e gestione del verde
pubblico nell'area obiettivo
11 13/05/2009 e mail Mauro Buono Casoriasuggerimenti per realizzare una rotonda in
via P.Nenni
12 13/05/2009 e mail Mauro Buono Casoriasuggerimenti per realizzare una rotonda in
via Sannitica per Frattamaggiore
13 13/05/2009 e mail Mauro Buono Casoriasuggerimenti per realizzare un parco verde
nell'area ex Resia
14 13/05/2009 e mail Siemens SpA
Coinsigli per realizzare un sistema
monitoraggio del territorio e Centro Servizi
per la P.A.
15 14/05/2009 e mail Ennio Covino CasoriaConsigli per il fotovoltaico e trasporto
urbano
16 15/05/2009 20136Scuola comunale dell'Infanzia
Casoria Rosaria Feroneproposta per laboratorio scuola dell'Infanzia
17 19/05/2009 e mailVinbcenzo D'Onofrio Rapp.te
Comitato qualità del vivere
si propone quale esperto per migliorare la
qualità dell'abiente per una migliora
vivibilità
18 20/05/2009 e mail Capone
Suggerimenti vari per realizzare opere
pubbliche e strutture varie nell'area ex
Rhodiatoce
19 24/05/2009 e mail A.Di Costanzo suggerimenti vari
20 25/05/2009 21296 Codacons CasoriaProposta di progetto per la valorizazzione
dell'area alla Via G. Gigante
21 25/05/2009 e mail Ass. Culturale IperdeaSuggerimenti per svolgimento attività
extrascolastiche
22 26/05/2009 21448System life Cav. A. Brichese
Padova
collaborazione di partneriato privato nella
riduzione dell'inquinamento e nella
gestione di attività ambientali legati
all'inquinamento in genere
23 26/05/2009 21492Napoli in Casa Isernia Mauro
Casoria
proposta per la gestione dei poarcheggi
realizzati dal Comune
24 26/05/2009 21494Napoli in Casa Carlo De Vita
Casoria
proposta per la gestione dei parcheggi
realizzati dal Comune anche con il project
financing
25 26/05/2009 21504Suore Vittime Espiatrici di Gesù
Sacramentato Casoria
Proposta di Centro Sociale e parcheggio in
area di loro proprietà
26 26/05/2009 e mail Consorzio Pegasoproposta per la formazione e studio dello
sviluppo sostenibile
27 27/05/2009 21701Synectics di D'Abbrunzo Gaetano
Giugliano
proposta per la realizzazione di
infrastrutture permanenti di supporto alle
attività della pubblica amministrazione per
migliorare i servizi al cittadino
28 27/05/2009 21735 Geom Antonio Russo Casoria
Area ex Supercinema proposta per la
realizzazione di un edificio per attrezzature
di comune interesse sociale
29 27/05/2009 21749Mons. Padre Mauro Piscopo
Parrocchia S.Benedetto Casoria
Cessione gratuita di aera per la
realizzazione da parte del Comune di
Oratorio e Centro Sociale
30 27/05/2009 21766
Con & Form Associazione rapp.te
Fabio Esposito Consulenza e
formazione
Assistenza ai servizi ambientali con
particolare riferimento alla r.d.
31 27/05/2009 21767 Accaunt Solution Srl Napoli
Proposte per il miglioramento della
sicurezza con un sistema di
videosorveglianza
32 27/05/2009 21768 Imput Data Srl Pozzuoli
proposta per il migliortamento dei servizi
della P.A. con sistemi informatici ivi
compresa la totale archiviazione degli atti
33 27/05/2009 21769 Griecam Srl Casoriaproposta per la gestione di un sistema di
viedosorveglianza sul territorio
34 27/05/2009 21772 Arch. D'Anna Pietro CasoriaProposta progettuale riqualificazione Piazza
Cirillo
35 27/05/2009 21775 Arch. D'Anna Pietro CasoriaProposta progettuale per isola pedonale Via
Marconi Pio XII
36 27/05/2009 21776 Pro Loco Casoria Suggerimenti per musei e biblioteche
37 27/05/2009 21777Soc. Cooperativa Sociale POIEIN
di Afragola
Organizzazione manifestazioni sportive per
portatori di Handicap
39 27/05/2009 21778Consorzio Gestione e Sviluppo
NapoliBonifica area privata ex Resia
40 27/05/2009 21779 Pro Loco Casoria Consigli e proposte su aree ex Macello
41 27/05/2009 e mail G.Galli Consorzio CSAproposta per il miglioramento dei servizi
della P.A.
ASSE TEMATICO OBIETTIVO SPECIFICO CRITICITA' RISCONTRATE LINEE DI INTERVENTO INTERVENTI INDICATORI DI RISULTATO INDICATORI DI IMPATTO INDICATORI DI
REALIZZAZIONE
Degrado del centro storico e delle aree
urbanizzate ad esso adiacenti
L.1/1.a/1
Recupero e riqualificazione urbana;
Riqualificazione del centro storico, anche attraverso la
predisposizione di slarghi e piazzette e la riqualificazione di
alcune strade interne all’insediamento storico.
incremento area riqualificatetasso di variazione del valore degli
immobili nell'areaKm strade riqualificate
Forte abusivismo edilizio con elevata
discontinuità del tessuto urbano e scarsa
qualità edilizia e del complesso reticolo
di strade senza alcuna qualità urbana
L.1/1.a/2
Costruzione di aree attrezzate per pratiche
sportive eco-compatibili;
Predisposizione di nuovi luoghi urbani di partecipazione
sociale.incremento numero di eventi realizzati
aumentare la partecipazione dei cittadini
alla vita sociale
N. strutture realizzate o
adeguate
funzionalmente
Assenza di spazi e attrezzature a
servizio della collettività, con particolare
riguardo alla popolazione giovane e
infantile
L.1/1.b/1
Riqualificazione degli edifici scolastici e
costruzione di nuovi
Realizzazione di spazi a verde attrezzato a servizio della
collettività oltre che delle scuole, in adiacenza del polo
scolastico definito dalle scuole - materna ed elementare Mitilini,
e dalla scuola media Ludovico da Casoria;
variazione nel numero di ore di utilizzo delle strutture
sportive in orario extrascolastico
variazione numero di impianti ad utilizzo
di fonti energetiche rinnovabili
Mq spazi a verde
realizzati
Scarsa istruzione con carenze
significative di specializzazione e di
abbandono scolastico;
L.1/ 1.b/2
Recupero delle aree libere intorno al
perimetro delle scuole per destinarle ad
aree a verde atrezzato
Realizzazione di un asilo nido e di un’area parcheggio in
prossimità della scuola elementare e materna S. Mauro;
variazione nel numero di bambini frequentanti la
scuola materna, asilo nido e scuola media
miglioramento della struttura scolastica
a seguito della ristrutturazioneMq realizzati
Museo d'arte contemporanea incremento di eventi variazione nel numero di utenti della
strutturaN. di eventi realizzati
Riqualificazione delle strade adiacenti la scuola elementare e
materna Carducci ed il liceo Gandhi, anche con l’adeguamento
della carreggiata di via Ariosto ed il collegamento di
quest’ultima con via Giolitti.
incremento area a verde realizzata
variazione nel numero di giornate di
superamento delle soglie di
inquinamento atmosferico
Mq spazi realizzati
Presenza di un’elevata commistione tra
le funzioni della città
Edificazione della Torre Direzionale che consentirà di
accorpare tutti gli uffici comunali attualmente dislocati sul
territorio
incremento edifici destinati ad uffici pubblici migliormento all'accesso agli uffici
pubblici comunaliMq realizzati
Diffuso disordine edilizio e
frammentazione degli spazi di
aggregazione
Costruzione di un teatro come un “Complesso Funzionale
Flessibile” in cui gli spazi si prestano non solo ad accogliere
spettacoli di rilevanza nazionale, ma anche luogo per
spettacoli, manifestazioni ed eventi promossi dai cittadini, dalle
associazioni e dalle scuole
variazione numero di eventi realizzati nell'area
riconvertiti
variazione della percezione di utilita'
degli interventi realizzati e di
soddisfazione da parte dei cittadini
Mq realizzati
Degrado dell’ambiente urbano
variazione numero di eventi organizzati nell'area
recuperato avente ad oggetto la formazione in
ecologia e la sensibilizzazione verso il problmea della
raccolta differenziata
N. di giornate di
formazione e/o
informazione
Scarsa identità urbana e scarsa
sensibilità ambientale
variazione nel numero di bambini partecipanti agli
eventi
% di aumento della
raccolta differenziata
L.2 /2.a/1
Incentivi per la destinazione dei piani terra
a piccole attività di artigianato ed esercizi
di vicinato
Centri commerciali naturali aumento della qualità delle attività in essere
L.2/2.a/2
Azioni di promozione di principi e metodi
propri del marketing management
finalizzati ad aggregare e sostenere la
competitività delle piccole imprese
Azioni di promozione finalizzate ad aggregare e sostenere la
competitività delle piccole imprese
incremento esercizi commerciali che si localizzano
nel centro storico
Elevato livello di disoccupazione di lunga
durata
Difficoltà di sviluppo di funzioni urbane
avanzate legate all’ambito della ricerca e
dell’innovazione
Riconversione produttiva La piattaforma logistica potenziamento dell'attrattività della città; nuova occupazione creata grazie
all'insediamento di nuove imprese
Ob.3.a –
Interventi di
migloramento della
gestione della P.A
Possibile inattività per inadeguatezza
delle competenze.
L.3 /3.a/ 1
Migliorare la governance
Creazione di strutture informatiche atte a ridurre al minimo la
gestione e l’archiviazione cartacea dei documenti e a rafforzare
l’acquisizione della documentazione fruibile con mezzi e
terminali (Totem)
aumentare la partecipazione e il coinvolgimento dei
cittadini;
variazione numero di utenti servizi
comunaliN. totem installati
Ob.3.b -Interventi di sostegno
alla sicurezza urbana
Alta presenza di criminalità organizzata,
microcriminalità, dovuta essenzialmente
alla vicinanza alle aree sensibili
dell’hinterland napoletano
L.3 /3.a/ 2Promuovere e potenziare la diffusione
della legalità e della sicurezza attraverso la
realizzazione di servizi avanzati al
territorio.
Realizzazione di impianti di video sorveglianza sia nel
perimetro definito dal percorso tracciato che in tutta l’area
bersaglio, ovvero in tutti i punti sensibili del tessuto urbano
aumento del senso di percezione della sicurezzaaumento del senso di sicurezza negli
orari più a rischio.
N. di telecamere
installate
incremento del numero di esercizi
commerciali aperti dopo le h 20.00
Mq recuperati
Ob. 2. a –
Interventi a sostegno
della rivitalizzazione del
centro storico
Depauperamento delle funzioni urbane
tipiche e perdita delle connotazioni
identitarie dei centri storici
L.1/ 1.c/ 2
Sensibilizzare la cittadinanza sulla
necessità del rispetto ambientale e del
riciclo urbano
L.1/1.c/1
Nuove attrezzature atte ad ospitare
funzioni della città analoghe alle funzioni
già esistenti, ma capaci di restituire una
peculiarità chiara al luogo
aumento della competitività delle imprese operanti nel
territorio
Il polo del mercato e delle fiere:un luogo altamente tecnologico
a servizio della media e piccola impresa
ASSE 3 –
Miglioramento
della governance e
della qualità della
vita dei cittadini
L.1/1.b/3
Recupero di immobili pubblici per destinarli
ad attrezzature collettive
Scarsa identità urbana.
Ob. 1. b -recupero di immobili
con destinazione
pubblica e d’uso
sociale
Ob. 1. c –nuove attrezzature e
funzioni al servizio del
cittadino
L’isola ecologica come il luogo della formazione in ecologia
TABELLA RIEPILOGATIVA DEGLI INDICATORI
Incremento della capacità di recupero e
riciclaggio
N. domande per inizio
attività nel centro storico
ASSE 2
Imprenditorialità e
politiche del lavoro
Ob. 2. b –
Interventi di
promozione a sostegno
di un prodotto di qualità
delle imprese maggiori
quota di aree dismesse recuperate sul
totale delle areee dismesse nel Comune
ASSE 1
Rigenerazione,
recupero e
riconnessione del
tessuto urbano
Ob. 1. a -
miglioramento
dell’accessibilità e
riqualificazione degli
spazi pubblici
L.2/ 2.b/ 1
Azioni di promozione e sostegno alle
imprese che operano nella città di Casoria
e nel sistema territoriale “Napoli Nord”.