Programma Elettorale - Riserva Culturale

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PROGRAMMA ELETTORALE Collettivo Riserva Culturale Il Collettivo “Riserva Culturale” della Facol- tà di Lettere e Filosofia nasce nel 2008 dal movimento studentesco dell’Onda formatosi in opposizione alla legge 133/2008 e al com- plessivo disegno di demolizione dell’universi- tà pubblica promosso,nella sua ultima fase, dal Governo Berlusconi attraverso il mini- stro Gelmini, l’anno seguente si candida alle elezioni universitarie con il coordinamento di collettivi degli Studenti Indipendenti, ot- tenendo ampissimi consensi in università. La Riserva è un luogo di confronto e socialità,nel quale chiunque è benvenuto e i pregiudizi vengono lasciati fuori dalla por- ta. La Riserva è una comunità in lotta contro un modello di università come “esamificio”, organizzata sul principio accumulativo dei crediti, un collettivo che procede in direzio- ne ostinata e contraria rispetto al progetto di privatizzazione, precarizzazione e gerar- chizzazione dei luoghi della formazione e della società tutta. La Riserva crede in un paradigma di univer- sità come reale spazio di confronto, dialogo, dibattito intellettuale e critica e interpreta- zione dell’esistente, un’istituzione pubblica, libera da ingerenze economiche, laica e so- lidale. La Riserva organizza momenti di discussio- ne collettiva e socialità: dibattiti, presenta- zioni di libri, conferenze, cineforum, feste e assemblee. La Riserva è antifascista, antirazzista, anti- sessista e contro l’omofobia e ogni forma di autoritarismo. La Riserva lotta quotidianamente affinché il diritto allo studio non muoia sotto i colpi dei tagli , dei magheggi delle baronìe, del disin- teresse, dell’arrivismo e del silenzio. La Riserva è partecipazione, spirito critico, orizzontalità e democrazia reale. La Riserva è un grido consapevole e contro- corrente nei confronti delle politiche spietate dei governi; uno sguardo consapevole e rea- lista sull’attualità e sul mondo.

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PROGRAMMA ELETTORALECollettivo Riserva Culturale

Il Collettivo “Riserva Culturale” della Facol-tà di Lettere e Filosofia nasce nel 2008 dal movimento studentesco dell’Onda formatosi in opposizione alla legge 133/2008 e al com-plessivo disegno di demolizione dell’universi-tà pubblica promosso,nella sua ultima fase, dal Governo Berlusconi attraverso il mini-stro Gelmini, l’anno seguente si candida alle elezioni universitarie con il coordinamento di collettivi degli Studenti Indipendenti, ot-tenendo ampissimi consensi in università.La Riserva è un luogo di confronto e socialità,nel quale chiunque è benvenuto e i pregiudizi vengono lasciati fuori dalla por-ta.La Riserva è una comunità in lotta contro un modello di università come “esamificio”, organizzata sul principio accumulativo dei crediti, un collettivo che procede in direzio-ne ostinata e contraria rispetto al progetto di privatizzazione, precarizzazione e gerar-chizzazione dei luoghi della formazione e della società tutta.

La Riserva crede in un paradigma di univer-sità come reale spazio di confronto, dialogo, dibattito intellettuale e critica e interpreta-zione dell’esistente, un’istituzione pubblica, libera da ingerenze economiche, laica e so-lidale.La Riserva organizza momenti di discussio-ne collettiva e socialità: dibattiti, presenta-zioni di libri, conferenze, cineforum, feste e assemblee.La Riserva è antifascista, antirazzista, anti-sessista e contro l’omofobia e ogni forma di autoritarismo.La Riserva lotta quotidianamente affinché il diritto allo studio non muoia sotto i colpi dei tagli , dei magheggi delle baronìe, del disin-teresse, dell’arrivismo e del silenzio.La Riserva è partecipazione, spirito critico, orizzontalità e democrazia reale.La Riserva è un grido consapevole e contro-corrente nei confronti delle politiche spietate dei governi; uno sguardo consapevole e rea-lista sull’attualità e sul mondo.

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La Riserva è movimento.La Riserva non è un organismo fisso con posizioni immutabili, non esiste se non at-traverso gli studenti che vi partecipano e la animano, cosi’ come l’università stessa.La Riserva è la capacità di portare le istanze e le rivendicazioni degli studenti negli organi di rappresentanza dell’università mantenen-done la coerenza l’inidpendenza e la radica-lità.Per poter agire al meglio per noi è fonda-mentale mantenere l’indipendenza, prima di tutto economica, da ogni partito, sindacato o associazione esterna. L’unico sostegno eco-nomico che accettiamo è l’autofinanziamen-to, non prendiamo soldi da partiti, sindacati e nemmeno da bandi universitari. L’unico modo per poter davvero agire al servizio de-gli interessi dei soli studenti è non essere vin-colati in alcun modo da interessi economici o politici esterni.La Riserva rifiuta i veriticismi dei partiti e le gerarchie, prima di tutto al proprio interno, crediamo nella forza dello stare in cerchio e della necessità che tutti abbiano lo stesso peso nei processi decisionali, le nostre cari-che ruotano in tempi brevissimi per evitare ogni forma di cristallizzazione del potere.

Presenza attiva e rappresentanza efficace La Riserva da sempre vive la rappresentanza come una sfida, tenendo assieme la contraddizzione dell’essere movimento e al contempo lista di maggioranza. La rappresentanza è per noi uno strumento attraverso il quale dare voce e forma a quelle che sono le esigenze, i pro-getti e le proteste degli studenti: è solamente un mezzo e mai un fine, ed esula quindi da qualsiasi logica di arrivismo individuale.

Chi si candida con la Riserva accetta di non mirare alla rappresentanza negli organi per portare avanti i proprio interessi: ogni deci-sione da lui presa durante la sua attività ne-gli organi è strettamente vincolata al parere del Collettivo o dell’Assemblea di riferimen-to. Il singolo è uno strumento della colletti-vità, le scelte, specie se politiche, si prendono assieme e il rappresentante è di fatto un por-tavoce.Sappiamo che spesso i nostri rappresentanti si troveranno nella condizione di dover pren-dere decisioni senza la possibilità materiale confrontarsi con tutti, ma questo avverrà nel rispetto dei valori e dei principi etici che la Riserva sostiene: ai concetti di “potere” ed “interesse” deve essere sostituito il valore della “responsabilità” e applicato lo strumen-to dell’impegno al servizio degli studenti, del bene comune. L’obiettivo è quello della trasparenza e della partecipazione nelle Isti-tuzioni universitarie, perchè rappresentare gli studenti significa innanzitutto renderli partecipi delle decisioni che li riguardano. Ci impegnamo a dare quindi la massima visi-bilità alle decisioni prese dai vari organi e ai processi che le hanno generate. Il colletti-vo non è uno strumento per delegare, ma al contrario un forte invito alla partecipazione attiva.Durante gli anni di rappresentanza, la Ri-serva si è sempre impegnata a rendere tra-sparenti le decisioni e le dinamiche dei vari Consigli di Facoltà (ora Dipartimenti) e Cor-si di Laurea, attraverso la diffusione capil-lare dei verbali e delle informazioni tramite mailing lists, facebook, cartelloni, volantini, assemblee di Facoltà e presidi.Per la nostra idea di rappresentanza dispo-nibilità e reperibilità sono sempre state, e continueranno ad essere, imprescindibili: i contatti di tutti i rappresentanti sono quindi pubblici e ampiamente diffusi, in modo che tutti sappiano a chi rivolgersi in caso di ne-cessità, per dare consigli o ricevere informa-

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zioni.Nella breve storia della Riserva sono state ottenute diverse vittorie concrete, come ad esempio il ripristino della sessione di appel-li di Aprile, la riformulazione dei curricula della laurea magistrale in Filosofia e l’isti-tuzione di una commissione paritetica di-dattica, uno strumento fondamentale per la rivendicazione dei diritti e per la soluzione di gravi problemi presenti nell’università. Queste commissioni sono infatti formate da un uguale numero di studenti e docenti, in ogni Corso di Laurea.

Regolamenti e piani carriera Spesso regolamenti e piani carriera sono assemblati malamente, figli di un gioco ad incastri, piuttosto che di una valida offerta formativa. Attraverso le commissioni pari-tetiche e i consigli di dipartimento sarà pos-sibile dar vita a un progetto atto ad appor-tare modifiche intelligenti e di qualità alla didattica.

All’interno della nostra facoltà i problemi ri-scontrati sono i seguenti.

Curriculum corso di laurea magistrale in Scienze Storiche e DocumentarieIl Corso di Laurea magistrale in Scienze storiche e documentarie prevede un unico curriculum che riprende nuovamente tutto il corso della storia occidentale, dagli antichi greci ai giorni nostri.Un’impostazione di questo tipo rende im-possibile una specializzazione degli studenti in diversi ambiti che interessano un perio-do storico ben determinato; proponiamo di sdoppiare il curriculum unico di Scienze sto-riche e documentarie in due curricula, uno che approfondisca la storia antica e medieva-

le, con particolare accezione su quest’ultima, l’altro la storia moderna e contemporanea.Questo obiettivo è raggiungibile attraverso le commissioni paritetiche docenti-studen-ti all’interno dei Consigli di Dipartimento, come si è fatto per il Corso di Laurea magi-strale in Filosofia negli anni passati.

Sovrapposizione corsiProblema comune e ben noto nei dipartimen-ti umanistici è la frequente sovrapposizioni di corsi collocati nello stesso orario.Spesso gli studenti sono costretti a rinuncia-re ad alcuni corsi o ad inserirli ugualmente nel piano carriera con la prospettiva di so-stenere esami da non frequentanti.La proposta è quella di tentare, in collabora-zione con docenti e segreteria didattica, una distribuzione equilibrata dei corsi al fine di permetterne la frequentazione.Negli ultimi anni i rappresentanti della Ri-serva hanno si sono sempre impegnati a cer-care mediazioni tra docenti e segreterie per rimediare a tutte le sovrapposizioni segna-late.

Rispetto della consequanzialità prope-deutica dei corsi e differenze minime tra curricolaSpesso i piani carriera sembrano assemblati senza seguire una logica didattica: accade sovente che alcuni corsi propedeutici ad al-tri vengano programmati dopo; un esempio tra i tanti è l’esame di Storia della lingua italiana obbligatorio al I anno e antecedente all’esame di Linguistica da sostenere al II anno nel corso di Laurea in lettere moderne. Eppure l’esame di linguistica offre elementi imprescindibili per la completa comprensio-ne del corso di Storia della lingua.Anche l’offerta formativa dei diversi curri-cula sembra ripetersi: comparando la Lau-rea triennale in Lettere Moderne e in Lingue e Culture e letterature del mondo moderno i due piani carriera si differenziano solamente

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per una maggiore attenzione agli esami di Latino nel primo e in una quantità superiore di corsi di letteratura e lingua straniera nel secondo.

Maggiore chiarezza sull’abilitazione all’insegnamento e sul TFAAltra difficoltà riscontrata dagli studenti è quella di non comprendere in maniera chiara ed immediata quali debbano essere gli esami obbligatori per ottenere l’abilitazione all’in-segnamento; spesso è arduo raggiungere i crediti richiesti durante la laurea triennale, come accade per esempio a Filosofia, dove occorrono 36cfu di Storia per l’abilitazione.Per riguarda il TFA (Tirocinio Formativo Attivo) sarebbe ottimale sviluppare dei piani carriera piì vicini al tirocinio. Regolamento didattico e sbocchi lavorativiNella presentazione dei corsi non vi è sempre un chiaro orientamento teso a fornire infor-mazioni specifiche relative agli sbocchi lavo-rativi che quel corso sottende.L’offerta formativa dovrebbe essere in gra-do di mettere lo studente nelle condizioni ot-timali di consapevolezza per il proprio futu-ro.

Bilanciamento tra esami scritti e orali e riforma del sistema appelliNei nostri dipartimenti è nota la propensione alle valutazioni orali, bilanciare la quantità e il peso degli esami orali con quelli scritti è una valida soluzione al problema.La scrittura e la capacità di produrre rela-zioni sono strumenti fondamentali nel setto-re umanistico. A sopperire alla mancanza della scrittu-ra all’interno degli esami dei nostri corsi di Laurea è il famosissimo laboratorio omoni-mo: una maggiore attenzione verso gli esa-mi scritti potrebbe renderlo uno strumento di supporto per gli studenti, specialmente

matricole, che riscontrano difficoltà nella stesura di un testo, piì che un obbligo per tutti a cui di fatto è difficile accedere a causa dei posti limitati.E’ risaputo inoltre che l’organizzazione degli appelli spesso è mal organizzata: attraverso una collaborazione con segreteria e docenti si tenterà di migliorare la programmazione delle date, e la sovrapposizione tra esami.

Biblioteche e materiali didattiticOgni sessione esami è una nuova dimostra-zione delle difficoltà che incontrano gli stu-denti nel trovare luoghi per studiare che non siano congestionati o aperti con orari trop-po ridotti. La nostra proposta è di risolvere questo problema tenendo aperte le aule del primo piano di Palazzo Nuovo durante le sessioni esami, così che gli studenti possano utilizzarle per studiare. Inoltre, al fine di al-leggerire l’impegno economico gravante sul-le spalle degli studenti, si cercherà di rendere possibile l’acquisto da parte delle biblioteche universitarie di un maggior numero di copie dei manuali didattici adottati ogni anno dai docenti.La Riserva propone di caricare il maggior numero possibile di dispense on-line: voglia-mo introdurre l’utilizzo di software “open-source” all’interno dei terminali della facol-tà e delle biblioteche.

Orientamento e informazioneCi proponiamo di migliorare e potenziare i servizi di tutoraggio e assistenza matri-cole attraverso un servizio di accoglienza nell’auletta liberata a inizio anno e di offrire un contatto costante con gli studenti attra-verso le pagine facebook della Riserva e la bacheca degli appunti.Continueremo a stampare una “Controgui-da” per aiutare chi muove i primi passi a Pa-lazzo Nuovo.

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Scienze della Formazione e dell’Educazione

Laboratori di IngleseTenteremo di risolvere le problematiche le-gate ai laboratori di inglese, organizzati dal Clifu senza consultare il nostro orario di ti-rocinii, laboratori e lezioni, andando quindi in primo luogo ad accavallarsi a quest’ultimi, inoltre proporremo di strutturarli in manie-ra tale da creare gruppi con livelli linguistici piì omogenei, in modo tale da consentire a tutti un reale apprendimento.

Calendarizzazione Chiederemo di creare e pubblicare un ca-lendario accademico comprensivo di date di laboratori, lezioni e tirocinio prima dell’ini-zio delle attività didattiche (ossia all’inizio dei mesi di Settembre e di Febbraio), co-sicché gli studenti, e in particolare gli stu-denti-lavoratori, possano essere agevolati nell’organizzazione degli impegni extrau-niversitari e lavorativi, oltre a consentire di seguire tali attività in maniera regolare senza dover chiedere continui permessi sul posto di lavoro, fonti di situazioni di disa-gio.

LaboratoriIl regolamento dei vari laboratori, pur con-tinuando a garantire la possibilità a ogni docente di strutturare a proprio piacimento gli incontri, dovrà contenere modalità di va-lutazione e di recupero delle assenze omolo-gate. Le date dei laboratori, inoltre, non dovreb-bero coincidere con gli orari delle lezioni per garantire la possibilità di frequentarli en-trambi.

Esami Chiederemo di evitare le continue sovrap-posizioni dei vari appelli durante le sessioni d’esame e di offrire la possibilità di sostene-

re gli esami indifferentemente in entrambi i poli di Torino e Savigliano, per quanto ri-guarda i corsi tenuti dai medesimi docenti.

Corso di sostegno e tirocinio all’esteroChiederemo che tutte le informazioni ri-guardanti il tirocinio all’estero e il cor-so di sostegno, ora poco comprensibi-li, siano chiare e ben definite, nonchè facilmente reperibili all’interno del sito. Infatti, al momento dell’iscrizione ad una qualsiasi facoltà, è nostro diritto conoscere le possibilità formative e lavorative legate ad essa.

Cultura e Socialità: spazi e tempiLa Riserva fin dalla sua nascita propone momenti di autoformazione e confronto co-struiti dal basso: conferenze, dibattiti, semi-nari e incontri a Palazzo Nuovo, in modo tale che tra gli studenti avvengano scambi e dialoghi culturali, al fine di evitare che la nostra università si configuri come un sterile luogo di trasmissione di nozioni e apprendi-mento mnemonico.L’obiettivo è da un lato quello di vivere e sfruttare al meglio le numerose possibilità che gli studi universitari ci offrono (per que-sto motivo sarebbe ideale favorire un costan-te scambio di proposte tra studenti, senza vergogne né remore), dall’altro lottare per conquistarne e aprirne sempre di nuove.ì dunque essenziale che ogni gruppo stu-dentesco o associazione formatosi all’interno dell’università abbia a disposizione spazi nei quali riunirsi e attivarsi.

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Università apertaLa Riserva è totalmente contraria all’in-troduzione del numero chiuso per qualsiasi corso di laurea nella nostra facoltà, dal mo-mento che la Facoltà di Lettere e Filosofia è un luogo di profonda elaborazione cultura-le, dove deve vigere il diritto e l’accessibilità allo studio.Siamo convinti che studiare sia un diritto nel senso in cui è per ciscuno una scelta esisten-ziale ancor prima che un possibile lavoro. Ognuno deve avere la possibilità economica e materiale di studiare ciì che desidera. Per questo negli anni ci siamo opposti in Facoltà e negli organi centrali a tutti i tentativi di limitare l’accesso alle varie facoltà o a ma-novre economiche come quella della CRUI (conferenza dei rettori dell’università italia-na) che assieme a Confindustria ha stipulato accordi per un maggiore finanziamento alle facoltà tecnico scientifiche volto ad aumen-tarne il numero degli studenti e di conse-guenza la “produttività” del paese.

Palazzo Nuovo ecosostenibileOltre a essere una delle piì imponenti strut-ture del centro città, Palazzo Nuovo è tra le principali sedi dell’Università di Torino. Le centinaia di studenti che ogni giorno lo frequentano consumano grandi quantità di prodotti di ogni genere: bicchieri da caffè, involucri di plastica e alluminio, pacchetti di sigarette, bottigliette di acqua vuote vengo-no quotidianamente gettate nella spazzatu-ra senza venire differenziate. Il Palazzo, che già di per sé non ha grandi qualità estetiche, si trasforma così in un gigantesco immon-dezzaio. Inoltre gli alimenti e le bevande venduti nelle varie macchinette sono spes-

so prodotti da aziende che non rispettano il lavoro e l’ambiente, venendo meno a ogni principio etico. Ci impegneremo , a mette-re in atto varie iniziative per rendere la vita degli studenti quanto piì possibile ecososte-nibile:- Le bottigliette di plastica sono uno spreco insensato di denaro e materiale e continua fonte di inquinamento: installando dei distri-butori di acqua pubblica (perché l’acqua ì pubblica, non dimentichiamolo) il problema sarebbe facilmente risolto. Questi erogato-ri forniscono acqua di qualità, sfusa, a km 0, refrigerata, liscia o frizzante. Meglio che bere dai bagni o comprare acqua della Ne-stlé che arriva da Sondrio, no?- Anche se la battaglia sarà dura, ci ado-pereremo per sostituire i distributori au-tomatici di cibo e bevande con erogatori di prodotti del commercio equo e solidale: non avendo come obiettivo la massimizzazione del profitto ma il rispetto dell’ambiente e del lavoro, questi alimenti sono migliori perché di qualità piì alta e in gran parte biologici.- Il “Progetto Cartesio” è un servizio di raccolta differenziata di carta e cartone effettuato per conto dell’Amiat senza costi aggiuntivi. Purtroppo i bidoni gialli di Pa-lazzo Nuovo vengono usati nelle maniere piì impensate: dentro ci si puì trovare plastica, cibo, resti umani...di carta o cartone nean-che l’ombra. In piì, se anche qualche corag-gioso testasse di differenziare, il suo sforzo sarebbe vano: alla sera tutto viene mischiato e gettato nei contenitori di rifiuti non recu-perabili. Ci impegneremo a introdurre con-tenitori per il riciclo di vetro, alluminio e plastica, ma non sarà sufficiente: è necessa-rio che tutti, dai baroni alle matricole impa-rino a differenziare!