Programma di azioni sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro · 2007. 12. 17. · - i professionisti...
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Programma di azioni sullaSalute e Sicurezza sul Lavoro
Comitato di Programma
17 dicembre 2007
OBIETTIVI DI UN PROGRAMMA DEL PIANO PER LA SALUTE
- migliorare la salute del gruppo di popolazione a cui il programma è dedicato;
- individuare i determinanti che influiscono sulla salute di tale gruppo con l’ascolto dei bisogni, delle proposte degli esperti e dei portatori di interesse;
- coinvolgere quanti possono intervenire per migliorare la situazione esistente partecipando direttamente alle azioni;
- mettere in rete le risorse e gli interventi dedicati a raggiungere gli obiettivi che vengono fissati;
- governare i processi intersettoriali attivati;
- individuare politiche e strategie di intervento;
- verificare e monitorare i risultati che vengono raggiunti nel tempo.
- un aumento medio della vita della popolazione
- una diminuzione degli stati di invalidità e disagio
- un più facile l’accesso ai servizi
- un miglioramento degli stili di vita
- diminuire il n° delle morti evitabili e gli anni di malattia e disabilità;
- ridurre le disuguaglianze di salute
- promuovere comportamenti individuali a tutela della propria salute
OBIETTIVI DEL PIANO
RISULTATO ATTESO
PROGRAMMI SICUREZZA STRADALESALUTE ANZIANISALUTE E SICUREZZA SUL LAVOROSALUTE INFANZIA E ADOLESCENZAPATOLOGIE PREVALENTISALUTE DONNAANNO di approvazione 2001 2002 2003 2004 2006 2007
LegendaPrimo periodo di pieno regime del PPS Periodo della nuova fase del PPS
2005
CRONOPROGRAMMA PIANO PER LA SALUTE
PredisposizionePPS Attuazione PPS
NUMEROSI DETERMINANTI
Sulla salute e la sicurezza del lavoro incidono:
• UNA PLURALITA’ DI ATTORI
• E NUMEROSI FATTORI
LA SICUREZZA A MODENA
•La rete dei servizi di supporto per la sicurezza
- le Associazioni di categoria
- l’Amministrazione Prov.le ed Enti Locali
- il Dipartimento di Sanità Pubblica
- la Direzione Prov.le del Lavoro, l’INPS, l’INAIL, i VVFF
- l’Osservatorio Prov.le sugli appalti
- la Polizia Municipale
- i Laboratori e le strutture private di consulenza
- i professionisti della sicurezza e della medicina del lavoro
- l’ANMIL
Unità Locali Addetti Popolazione Attiva Popolazione ResidenteComune di Modena 18424 94390 120332 178013Provincia di Modena 60712 308212 432340 639315Regione Em ilia-Romagna 362447 1728343 2713032 4008663Italia 4138219 18773824 39633449 57844017
CARATTERISTICHE DEL DISTRETTO
Dati Censimento 2001
Comune di Modena / Provincia e Regione E R
30,30 30,6027,80
25,50
5,10 5,50 4,40 4,40
0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
35,00
Unità Locali Addetti Popolazioneattiva
Popolazioneresidente
RapportoComune/ProvinciaRapportoComune/Regione
Infortuni definiti indennizzati* dall’INAIL nel Comune di Modena
* Non vengono indennizzati gli infortuni con prognosi inferiore ai 3 giorni
** Durata Infortuni: circa 30 giorni
*** N° assicurati corretto da INAIL precedentemente indicato in 94085
110 (2,5 % degli infortunati)105 (2,4% degli infortunati)Invalidi Permanenti
57Morti
4426 (5,1% degli assicurati)4372 (5,1% degli assicurati)Infortunati**
8647985906***Assicurati
20052001
Fonte: Flussi informativi INAIL-ISPESL-Regioni Edizione 2006- Elaborazione Osservatorio Infortuni regionale- Reggio Emilia
5 4.426 7 4372N. infortuni totali 4811 5 624 N. infortuni stradali totali4301 / / N Infortuni stradali non itinere/510 / / N. Infortuni stradali in itinere/62 // N. itinere non stradali
MortaliTotaliMortaliTotali
20052001 Comune di Modena
Infortuni stradali e non nel Comune e nella Provincia di Modena
Nota Dalle rilevazioni effettuate sugli incidenti stradali avvenuti nel Comune di Modena nel 2005, i veicoli coinvolti che possono essere considerati “veicoli da lavoro” sono 298. Rappresentano circa il 10% dei veicoli coinvolti. Attualmente, non abbiamo il dato dei feriti che erano a bordo dei c.d. “veicoli da lavoro”. (Non sono stati considerati i taxi).Fonte: Annuario Statistico Comunale 2005
Fonte: Flussi informativi INAIL-ISPESL-Regioni Edizione 2006- Elaborazione Osservatorio Infortuni regionale- Reggio Emilia
17 12.355 18 13.531N. infortuni totali 13 1.833 11 1585 N. infortuni stradali totali 10 586 / / N Infortuni stradali non itinere 3 1.247 / / N. Infortuni stradali in itinere 3 123 // N. itinere non stradali
MortaliTotaliMortaliTotali 20052001 Provincia di Modena
Indici incidenza degli infortuni - Distretto di Modena
L’indice di frequenza infortunistica (N° infortunati / N° addetti) risulta mediamente nel quinquennio 2001 – 2005:
Fonte: SPSAL - Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena
per tutte le attività lavorative di circa 5 su 100
per le attività dei settori delle costruzioni, della metalmeccanica, del legno e alimentari di circa il 10 su 100
per il settore dei trasporti di circa il 17 su 100
Infortuni gravi o mortali a Modena per attività
dal 2003 al 31/07/2006
compito/attività 2003 2004 2005 2006* Totale complessivolavori edili 6 4 4 4 18movimentazione 4 7 4 3 18macchine operatrici (escluse presse 7 6 4 17uso scala 3 3 4 2 12manutenzione 2 4 3 9lavori agricoli 3 3 6incidente con mezzi di trasporto 3 1 1 5macchine operatrici/pressa 2 1 2 5pulizia macchine/impianti 1 3 1 5uso muletto 3 1 1 5altro 1 1 1 1 4uso utensili 2 1 3Totale complessivo 34 27 30 16 107
* AL 31/7/06
Fonte: SPSAL - Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena
Infortuni gravi o mortali a Modena per agente
dal 2003 al *31/07/2006
AGENTE 2003 2004 2005 2006* Totale complessivoambienti di lavoro 1 1 2attrezzature 15 13 11 2 41carrello 2 1 1 4fuoco 1 1impianto elettrico 1 1liquidi 2 2materiali 4 3 5 2 14mezzi di trasporto 2 4 1 3 10piattaforma aerea 1 1ponteggio 1 1 2 4scala 3 3 4 1 11scavo 1 1superfici di lavoro e transito 5 2 3 3 13vegetali 1 1 2Totale complessivo 34 27 30 16 107
Fonte: SPSAL - Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena
Infortuni gravi o mortali a Modena per forma
dal 2003 al 31/07/2006
FORMA grave mortale Totale complessivoa bordo di 1 1caduta dall'alto 29 1 30caduta in piano 3 3colpito da 35 35impigliato a 13 2 15investito da 4 2 6schiacciato da 10 2 12scivolato 5 5Totale complessivo 100 7 107
Fonte: SPSAL - Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena
Malattie professionali per settori produttivi - Anno 2005 Confronto tra il distretto di Modena e la provincia
N° % N° %Agricoltura 14 3 37 2,5Alimentare 30 6,3 74 5Ceramica 3 0,6 164 11,1Chimica* 39 8,2 82 5,5Edilizia 115 24,3 315 21,2Legno - - 29 2Metalmeccanica 186 39,2 598 40,3Sanità 11 2,3 13 0,9Tessile 1 0,2 17 1,1Altro 75 15,8 155 10,4Totale anno 2005 474 100 1.484 100Totale anno 2004 370 1.198Totale anno 2003 212 679* comprende anche il biomedicale
GruppoDistretto di Modena Provincia di Modena
Le denuncie di malattie professionali nel Distretto di Modena nel 2001 erano 140 e 606 nella Provincia di Modena.
Fonte: SPSAL - Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena
Malattie professionali: composizione percentuale per patologia.Confronto tra il distretto di Modena e la provincia - Anno 2005
0 25 50 75 100
Ipoacusie
Pat. Muscolosch.Arti Superiori
Pat. Muscolosch.Rachide
Tumori
Patologie cutanee
Broncopneumopatie
Pneumoconiosi
Intossicazioni
Altro
Distretto di Modena
Provincia di Modena
Fonte: SPSAL - Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena
1) miglioramento del sistema di tutela della salute nei luoghi di lavoro (64 azioni);
2) miglioramento della salute dei lavoratori delle aziende pubbliche e private con più di 100 addetti per le principali patologie di PPS (45 azioni);
3) riduzione del danno (7 azioni);
4) indirizzare prioritariamente le attività di vigilanza e controlloverso i soggetti a maggior rischio o più deboli (6 azioni).
OBIETTIVI DEL PROGRAMMA
Salute e Sicurezza sul lavoro
Analisi delle azioni del Programma “Salute e Sicurezza sul Lavoro”
NUMERO AZIONI PER OBIETTIVO
6445
7 6obiettivo 1 -tutela nei luoghi di lavoro
obiettivo 2 - aziende con più di 100 addetti
obiettivo 3 - riduzione del danno
obiettivo 4 - vigilanza e controllo
Valutazione economica:
spesa stimata di circa 2 milioni di euro (per il biennio 2003 – 2004)
NUMERO AZIONI PER DETERMINANTE DI SALUTE
22 21
0
76
30
1020304050607080
122
NUMERO AZIONI PER SOGGETTO RESPONSABILE
8
44
70
NUMERO AZIONI DELCOMUNE DI MODENA
NUMERO AZIONIDELLE AZ. SANITARIE
NUMERO AZIONI DIALTRI SOGGETTI
05
1015202530354045
stile di vita
socio economico ebiologicoambientale
sistema di cura
Stima del contributo dei diversi determinanti alla riduzione dei bisogni di salute (OMS)
Alcune azioni significative per obiettivo
OBIETTIVO 2 (miglioramento della salute dei lavoratori delle aziende pubbliche e private con più di 100 addetti per le principali patologie di PPS)
INAIL ModenaInterventi di sostegno a programmi e progetti (art. 23 del dlgs 38/2000) adeguamento macchinari, impianti e organizzazione del lavoro
N°21/I
DSP AUSLInterventi per la prevenzione degli infortuni nelle aziende metalmeccaniche
N°16/I
DSP AUSLProduzione e diffusione di strumenti informativi sulla sicurezza delle macchine per la lavorazione del legno
N°15/I
DSP AUSLTutela delle lavoratrici madriN°10/1
OBIETTIVO 1 (miglioramento del sistema di tutela della salute nei luoghi di lavoro )
AOUP ModenaGestione infortuni con esposizione a rischio biologico N°10/II
AUSL ModenaInterventi rivolti alla riduzione del rischio chimicoN° 8/II
OBIETTIVO 4 (indirizzare prioritariamente le attività di vigilanza e controllo verso i soggetti a maggior rischio o più deboli )
DSP AUSLPromuovere l’informazione sulle nuove norme per l’inserimento lavorativo dei disabili
N°18/I
DSP AUSLPrevenzione degli infortuni e interventi di soccorso nella realizzazione delle opere TAV
N°1/III
OBIETTIVO 3 (riduzione del danno )
P M Comune di Modena
6/IV Sicurezza nel lavoro nei cantieri ediliN°6/IV
Osservatorio Provinciale Appalti
5/IV Trasparenza e regolarità appaltiN°5/IV
LE PRIORITA’ (2006 – 2007)
Esempi di Interventi già programmati diretti alla priorità 1
Iniziativa Pubblica tesa a promuovere la salute dei lavoratori in quanto
risorsa delle aziende
Promozione di diversificazione degli orari di lavoro a favore dei lavoratorilavoratrici con carichi assistenziali
Sviluppo di azioni aziendali di promozione della salute dei lavoratori
Azioni indirizzate a coinvolgere le aziende con più di 100 addetti nelle problematiche
di salute evidenziate nel PPS e nel programma
Esempi di Interventi già programmati diretti alla priorità 2
Monitoraggio e controllo delle aziende che si aggiudicano gli appalti
Vigilanza e controllo dei cantieri edili sul territorio comunale
Promozione di azioni di vigilanza e controllo sulla realizzazione delle
grandi opere
Azioni atte a favorire Interventi di monitoraggio e controllo dei cantieri edili
e delle Aziende che si aggiudicano gli
appalti pubblici.
CONSIDERAZIONI FINALI
– Gli infortuni e le malattie professionali che oggi si verificano sono tutt’ora in gran parte, se non del tutto, eliminabili;
– le azioni che vengono promosse dalle istituzioni competenti in materia di controllosulla corretta applicazione della normativa prevenzionistica e dei rapporti di lavoro non sono in grado, da sole, di ridurre in modo incisivo il fenomeno;
– la flessibilità e la mobilità del lavoro e dei lavoratori fanno spesso venire meno alcune delle condizioni necessarie per garantire la formazione e l’informazione sui rischi a cui si va incontro nelle diverse situazioni lavorative e non consentono perciò comportamenti e atteggiamenti auto-protettivi;
– artigiani e lavoratori autonomi considerano spesso le cautele per proteggersi dai rischi ostacoli per la propria produttività e qualche volta non conoscono e non percepiscono i rischi per la propria salute a cui possono andare incontro durante lo svolgimento delle loro attività;
– il sistema informativo esistente ci descrive gli accadimenti per settore produttivo e non consente di concentrare l’attenzione su alcuni lavori e mansioni a maggior rischio;
– i lavoratori sono soggetti nei luoghi di lavoro a determinanti che possono provocare l’insorgere delle patologie prevalenti nella popolazione modenese.
Per quanto riguarda il “Sistema di monitoraggio”:
• occorre migliorare il sistema di raccolta dei dati in modo che siano evidenziati, con periodicità almeno annuale, gli indici infortunistici relativi alle mansioni a maggior rischio con specifico riguardo ai differenti gruppi di lavoratori coinvolti, in particolare ai più deboli (lavoratori stranieri, interinali, donne, ecc), intervenendo per ridurre le disuguaglianze esistenti nella tutela, anche riguardo la salute e la sicurezza;
• è necessario migliorare ulteriormente le conoscenze sulle dinamiche di accadimento degli infortuni e sulle cause di insorgenza delle malattie professionali;
• occorre che gli infortuni stradali considerati dall’INAIL siano definiti nello stesso modo di quelli rilevati dall’ISTAT;
• sarebbe opportuno attivare un monitoraggio delle inidoneità specifiche dei lavoratori in modo da evidenziare eventuali patologie correlate;
• sarebbe opportuno, attraverso l’analisi dei dati, mettere in evidenza le differenze e specificità distrettuali in modo da favorire appropriati interventi ad esse dedicati.
Per quanto riguarda i “Servizi di supporto per favorire il benessere e la salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro”:
• occorre potenziare gli interventi di sostegno ai lavoratori impegnati in attività di cura per gli anziani, ai bambini, ecc (es: asili nido, RSA, ecc);
• sostenere l’utilizzo di mezzi alternativi all’auto e di trasporto collettivo verso i luoghi di lavoro;
• promuovere azioni di educazione alla salute, in collaborazione con le aziende, col supporto dei medici competenti (incontri programmati che coinvolgano i lavoratori su temi specifici);
• promuovere azioni di formazione specifica per valorizzare al massimo il lavoratore come risorsa dell’azienda e di tutta la collettività;
• occorre migliorare gli interventi tesi a ricollocare / reinserire nel circuito lavorativo i lavoratori che per cause di salute sono stati momentaneamente inidonei (inabilità temporanea per malattia, gravidanza, infortunio).
Per quanto riguarda gli “Interventi per ridurre i determinanti più significativi che provocano gli infortuni”:
• occorre individuare i settori in cui sono più significative le correlazioni tra salute / sicurezza e utilizzo di alcol e sostanze, in modo da programmare specifici interventi;
• è opportuno individuare i settori in cui le correlazioni tra lavoro irregolare / nero e la salute e sicurezza dei lavoratori sono particolarmente evidenti;
• occorre individuare e promuovere servizi di sostegno alle aziende artigiane e ai lavoratori autonomi in grado di supportarle in attività appropriate di prevenzione e applicazione delle norme prevenzionali;
• miglioramento dei regolamenti comunali per favorire la sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto nei cantieri (ad esempio l’inserimento obbligatorio delle maniglie sui tetti, come da modifica di regolamento già avvenuta);
• ulteriore potenziamento delle attività di controllo da parte della PM e dell’osservatorio appalti sulle attività produttive.
Grazie per l’attenzione