Programma Amministrativo

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PROGRAMMA AMMINISTRATIVO 2010-2015 PROGRAMMA AMMINISTRATIVO 2010-2015 PER IL COMUNE DI NAVELLI (AQ) PER IL COMUNE DI NAVELLI (AQ) ELEZIONI AMMINISTRATIVE COMUNALI 28 e 29 MARZO 2010 LISTA CIVICA “SVOLTA DEMOCRATICA” CANDIDATO SINDACO GAETANO CANTALINI

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PROGRAMMA AMMINISTRATIVO 2010-2015PROGRAMMA AMMINISTRATIVO 2010-2015PER IL COMUNE DI NAVELLI (AQ)PER IL COMUNE DI NAVELLI (AQ)

ELEZIONI AMMINISTRATIVE COMUNALI 28 e 29 MARZO 2010

LISTA CIVICA

“SVOLTA DEMOCRATICA”CANDIDATO SINDACO

GAETANO CANTALINI

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Introduzione

La lista “SVOLTA DEMOCRATICA” nasce dalla esigenza insopprimibile di recuperare il Comune di Navelli ad un contesto di democrazia e di libertà dando finalmente ai cittadini la possibilità di scegliere liberamente da chi intendono essere governati.

Queste elezioni amministrative sono un appuntamento decisivo per il nostro paese che può e deve voltare pagina soprattutto davanti ad una evidente liquefazione del concetto stesso di comunità nella quale non c’è più spazio per le iniziative, le proposte, le idee, il dissenso, la partecipazione consapevole e libera, dove i diritti sono divenuti favori e dove la mancanza da troppo tempo di una opposizione, sia a livello istituzionale che all’esterno, ha determinato un forte deficit di democrazia, un vuoto di trasparenza e di vigilanza che ha consentito ogni arbitrio da parte di chi detiene il potere decisionale insieme all’esercizio di una volontà opprimente di comando e di controllo sui cittadini.

La lista è composta da persone che si riconoscono nei valori di democrazia partecipata, di solidarietà, di salvaguardia del bene comune, di attenzione alle persone più deboli, di sostegno alle attività produttive, di tutela dell’ambiente, di rispetto delle regole e che sono legate tra loro esclusivamente dalla volontà di rendersi utile alla propria comunità.

La prossima tornata amministrativa non sarà facile essendo molti i problemi da risolvere soprattutto dopo la tragedia del terremoto che ha purtroppo duramente colpito anche il nostro comune ed in particolar modo la frazione. E' necessario pertanto un impegno forte da parte di ognuno di noi nella difficile opera della ricostruzione che dovrà avvenire attraverso la partecipazione ed il coinvolgimento costante di tutta la cittadinanza nonché secondo criteri ispirati all’efficienza, alla massima trasparenza ed al corretto utilizzo dei fondi. Di seguito i punti programmatici fondamentali che potranno essere suscettibili di aggiornamenti e miglioramenti durante il periodo amministrativo che verrà, sulla base di eventuali nuove esigenze.

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per l’amministrazione “Decidere insieme ai cittadini” sarà il principio ispiratore della nostra azione amministrativa. Per

una gestione della cosa pubblica che sia seria, onesta, pulita, svolta nell’esclusivo interesse della comunità e a reale servizio di tutti indistintamente i cittadini occorre più trasparenza (la trasparenza è un diritto dei cittadini ed un dovere delle amministrazioni che tra l’altro la legge impone), più informazione (la circolazione delle informazioni riguardanti l'attività amministrativa, oltre che a rispettare il principio della trasparenza nei confronti dei cittadini, è fondamentale affinché i cittadini stessi possano venire in possesso di informazioni utili riguardanti la loro vita e l'intera collettività) più coinvolgimento e partecipazione attiva (l’apertura del “palazzo” attraverso ogni forma di partecipazione attiva della cittadinanza alla amministrazione pubblica, unico modo per spezzare sudditanza clientelare, corruzione, oligarchie comunali).Tutto ciò che è pubblico deve essere dunque noto, detto, conoscibile, condiviso attraverso:

la pubblicazione sul sito del comune di tutte le delibere integrali di giunta e di consiglio insieme ai concorsi, bandi, gare, ai bilanci, agli appalti, agli incarichi, stipendi e rimborsi, all’anagrafe degli eletti (pagine personali di tutti gli amministratori eletti con le loro proposte, l’attività svolta, le assenze…). Rendere disponibile alla cittadinanza sempre nel portale del comune, oltre tutta la modulistica da scaricare per presentare domande e risolvere così in breve tempo richieste, autorizzazioni ed altro, anche il piano regolatore, lo stato di lavorazione delle pratiche edilizie presentate, le ordinanze, le trascrizioni dei consigli comunali, i regolamenti comunali etc. Inserire nel sito diversi strumenti di “ascolto” che garantiscono l’interattività come, ad esempio, la bacheca degli annunci, i sondaggi, i commenti alle notizie, forum tematici su cui discutere di questioni importanti per il comune ma anche fornire opinioni, consigli, fare segnalazioni di pubblica utilità.

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per l’amministrazione

l'istituzione di un Bilancio Partecipativo, un modello innovativo di partecipazione diretta e di coinvolgimento effettivo dei cittadini alla discussione dei problemi che interessano la comunità, alla definizione delle proprie scelte strategiche e finanziarie contribuendo all'elaborazione del bilancio comunale. Significa mettere tutti i cittadini in condizione di conoscere come e per quali fini vengano spesi i soldi dell’amministrazione pubblica dando concretamente loro la possibilità di intervenire nella assunzione di decisioni sugli obiettivi e nella suddivisione delle risorse pubbliche.

l’istituzione della Consulta dei Giovani. L’obiettivo prioritario deve essere la promozione della cittadinanza attiva, della autonomia e della responsabilità, delle capacità decisionali, progettuali e gestionali dei giovani, favorendo di fatto la partecipazione attiva alla amministrazione pubblica del comune.

la stampa di un periodico di informazione del comune che non sia però un organo di propaganda del sindaco e della maggioranza ma un effettivo strumento di informazione e partecipazione della cittadinanza, utilizzabile in modo democratico da associazioni, gruppi, cittadini.

lo svolgimento periodico di assemblee pubbliche per esporre a tutta la cittadinanza le azioni che si intendono intraprendere in modo da concordare assieme gli obiettivi da raggiungere e la consultazione preventiva dei cittadini e di tutti i soggetti interessati sulle questioni più importanti dando in tal modo ai cittadini la possibilità di esprimere le loro opinioni e le loro proposte.

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per i servizi comunali

L’amministrazione deve essere al servizio dei cittadini e non viceversa. Una delle condizioni essenziali per combattere lo spopolamento dei nostri piccoli comuni ed innescarne lo sviluppo è dar vita ad una macchina amministrativa che sia efficiente, trasparente, semplice, accessibile, rapida, economica, interattiva, soddisfacente le esigenze dei cittadini e delle imprese. Il nostro impegno sarà quello di mantenere e di incrementare i livelli qualitativi e quantitativi dei servizi erogati dalla amministrazione pubblica. E questo impegno è possibile grazie ad una gestione manageriale del comune, limitando innanzitutto gli sprechi, all’incentivazione dei servizi in forma associata con altri comuni contermini (Unione di Comuni) e all’utilizzo di risorse e tecnologie telematiche che permettano ai cittadini di accedere anche da casa ad informazioni e servizi per i quali oggi è necessario recarsi fisicamente allo sportello comunale. Dobbiamo creare una macchina amministrativa davvero all’avanguardia attraverso

l’istituzione di uno “Sportello on line” che consenta ai cittadini, tramite via telematica, di effettuare una serie di servizi “a portata di click” aperti al pubblico 24 ore su 24: un modo per rendere più facile ed immediato il rapporto tra i cittadini ed il comune, evitando tempi di attesa e spostamenti non necessari, oltre a snellire l’attività amministrativa dell’ente. Cittadini sempre più informati, consapevoli e partecipi della vita del nostro paese. Accedere ai servizi informativi, che contengono gli aggiornamenti su aliquote, regolamenti comunali, normativa; alla consultazione di servizi civici e sociali, bandi di gara, provvedimenti, albo pretorio, bandi di concorso, delibere di giunta e di consiglio; servizi anagrafici; scaricare e inoltrare la modulistica senza ulteriori passaggi cartacei; autocertificazioni; visualizzare tutte le dichiarazioni/comunicazioni ICI presentate ed i versamenti effettuati; visualizzare le proprietà immobiliari, sia attraverso i dati delle dichiarazioni/comunicazioni ICI del contribuente sia attraverso le informazioni contenute nella banca dati catastale; calcolare l’ICI e tassa rifiuti solidi urbani; effettuare il pagamento on-line con carta di credito senza code agli sportelli; refezione scolastica; cartografia delle mappe

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per i servizi comunali

catastali e del P.R.G.; consultazione delle pratiche edilizie presentate al comune con la possibilità di calcolo degli oneri di spesa per la costruzione, ampliamento o ristrutturazione di un immobile passando direttamente alla mappa dell’immobile e viceversa, sono questi solo alcuni dei servizi per fronteggiare le nuove esigenze dei cittadini, soprattutto dei giovani, e creare le condizioni per favorire nel nostro territorio l’insediamento di nuove famiglie e imprese.

la creazione di una “Carta dei servizi”, una sorta di carta ricaricabile che consente di poter accedere ai servizi comunali consentendone una migliore fruizione senza essere costretti a fare le file o a doversi ricordare le scadenze. Ad alcuni servizi già erogati dovrebbero essere aggiunti molti altri rivolti soprattutto ai giovani e alle persone anziane con adeguate agevolazioni dichiarazioni/comunicazioni ICI presentate ed i versamenti effettuati; visualizzare le proprietà immobiliari, sia attraverso i dati delle dichiarazioni/comunicazioni ICI del contribuente sia attraverso le informazioni contenute nella banca dati catastale; calcolare l’ICI e tassa rifiuti solidi urbani; effettuare il pagamento on-line con carta di credito senza code agli sportelli; refezione scolastica; cartografia delle mappe catastali e del P.R.G.; consultazione delle pratiche edilizie presentate al comune con la possibilità di calcolo degli oneri di spesa per la costruzione, ampliamento o ristrutturazione di un immobile passando direttamente alla mappa dell’immobile e viceversa, sono questi solo alcuni dei servizi per fronteggiare le nuove esigenze dei cittadini, soprattutto dei giovani, e creare le condizioni per favorire nel nostro territorio l’insediamento di nuove famiglie e imprese.

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per il territorio “Unire risorse per condividere benefici” è la chiave per il futuro. Per uscire dalla grave condizione

di crisi socio-economica in cui si trova da ormai troppo tempo il nostro territorio, soprattutto ora dopo la tragedia del terremoto, occorre da parte di tutti noi, a cominciare dai sindaci e dagli amministratori locali, rimboccarsi seriamente le maniche e più autodeterminazione (basta contare solo su risorse e interventi da parte dello Stato!) ma anche idee nuove, scelte generose e innovative, maggiore senso di responsabilità, dinamicità d’azione, prontezza, una comune strategia di sviluppo, più unità e più integrazione tra i nostri piccoli comuni se vogliamo garantire loro un futuro. Perché un territorio per essere salvaguardato ha bisogno di visioni e scelte che vadano oltre i singoli comuni. Come hanno fatto altre realtà con problematiche simili alle nostre, occorre pertanto anche nel nostro territorio:

dar vita ad una Unione di Comuni al fine di gestire funzioni e servizi ai cittadini insieme allo sviluppo economico, sociale e culturale delle varie comunità che ne fanno parte.I vantaggi che offre ai comuni interessati una tale forma associativa e di collaborazione sono molti e certamente i risultati sono più facili da raggiungere se si uniscono le risorse individuali di ciascun comune anziché agire singolarmente, viste le dimensioni sempre più ridotte dei nostri paesi. I servizi che si possono gestire in forma associata sono molteplici: dalla viabilità, circolazione stradale, illuminazione pubblica alla assistenza, trasporto e refezione scolastica, alla raccolta e trasporto rifiuti, alla assistenza sociale, per non parlare poi delle attività turistiche, culturali, gestione del territorio, etc.

I vantaggi che una Unione di Comuni comporta sono molteplici come: garantire ai cittadini l’erogazione anche in tempi più brevi di maggiori servizi adeguati e di

qualità (servizi che costano meno e valgono di più) attraverso una loro gestione collettiva e unitaria

favorire uno scambio di professionalità tra i comuni e reciproca solidarietà nel superare eventuali situazioni di difficoltà per esempio nella gestione dei servizi

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per il territorio mantenere la propria autonomia garantendosi i singoli comuni per il futuro la propria

capacità sia amministrativa che gestionale accedere a finanziamenti altrimenti preclusi alle singole entità con rilevanti vantaggi per i

comuni aderenti godere di una maggiore rilevanza politica verso l’esterno e in particolare nei rapporti tra

Regione e Provincia migliorare di conseguenza la qualità della vita dei cittadini permettere a piccole realtà di pensare più in grande, di realizzare progetti che altrimenti

singolarmente non è possibile realizzare, avere maggiore slancio verso le sfide future, fare acquisti e dotarsi di tecnologie impensabili per le tasche di un solo comune, spuntare prezzi più vantaggiosi negli approvvigionamenti, gestire al meglio le risorse umane

supportare i comuni nel difficile compito di modernizzazione delle amministrazioni che sono i soggetti maggiormente interessati da trasformazioni radicali e continue

definire una comune strategia di sviluppo per il territorio, facendo leva, in maniera integrata, su tutte le sue risorse e potenzialità di vario tipo, stante la consapevolezza di quanto sia oggi assolutamente essenziale acquisire competitività

ottimizzare le risorse economiche, umane e strumentali esercitandole in forma unificata sviluppare la crescita avviando nuove attività nei diversi settori (turismo, artigianato,…) offrire grandi vantaggi e opportunità agli operatori economici da un lato e ai cittadini utenti

dei servizi dall’altro dandosi regole più semplici e uguali per tutti valorizzare maggiormente il territorio, il suo patrimonio storico, artistico, paesaggistico e le

tradizioni culturali delle singole comunità salvaguardando in tal modo le diverse identità e realtà storiche-sociali.

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per il territorio

Occorre acquisire la consapevolezza da parte dei singoli comuni che se da un lato esistono problemi territoriali comuni e dall’altro potenzialità e risorse specifiche e complementari, la soluzione coordinata e coerente dei primi e la valorizzazione, l’integrazione e la messa “a sistema” delle seconde, “facendo squadra”, possono costituire un formidabile presupposto per far compiere al nostro territorio un grande salto di qualità nella direzione di una maggiore qualità della vita e ambientale, delle opportunità economiche, della funzionalità dei sistemi, delle iniziative per l’innovazione. Una scelta che pagherà!

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per l’ambiente Ogni amministratore che ama il proprio territorio e ha a cuore la salute, il futuro e la felicità dei

suoi concittadini dovrebbe mettere in atto tutte quelle misure che diffondono consapevolezza e realizzano politiche concrete volte a migliorare sostenibilità ambientale e risparmio energetico delle attività che si svolgono sul territorio e che interessano tutta la comunità, ovvero:

interventi sulla cittadinanza attraverso attività di informazione e sensibilizzazione sui temi ecologici, predisposizione di materiale informativo, attivazione di percorsi formativi aperti alla cittadinanza e di educazione ambientale nelle scuole anche in collaborazione con le associazioni locali, etc.

interventi direttamente all’interno della gestione delle proprie strutture comunali attraverso la dotazione di un Piano energetico comunale che sia veramente all’avanguardia, nell’analisi dei consumi e nelle soluzioni messe in campo per la drastica riduzione degli stessi prevedendo l’installazione dei LED su tutta la pubblica illuminazione, sistemi di illuminazione pubblica razionali che riescano a coniugare risparmio e plusvalore estetico dei monumenti e dei luoghi, l'installazione di dispositivi termostatici sugli elementi radianti degli edifici pubblici, la revisione dei contratti con gli erogatori di energia elettrica, gas, acqua; l’installazione in tutti gli edifici pubblici di lampadine a basso consumo, riduttori di flusso, termostati per la regolazione di calore o aria condizionata, installazione di pannelli solari per l’acqua calda, acquisti verdi, riqualificazione pubblica illuminazione, impianti fotovoltaici su tutti gli edifici pubblici, mense scolastiche bio con l’utilizzo di alimenti locali e biologici e riduzione degli sprechi, etc.

l’ introduzione di un nuovo regolamento edilizio che miri attraverso incentivi e agevolazioni al recupero di volumi già esistenti (nel centro storico) e a introdurre per le nuove edificazioni criteri di bio-edilizia, risparmio energetico e utilizzo delle fonti rinnovabili nell’ambito di una pianificazione del territorio attenta e rigorosa.

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per l’ambiente l’adesione alla campagna “Rifiuti zero” attraverso il superamento dell’attuale modello di rifiuti

solidi urbani, impostato unicamente sui cassonetti stradali e sui mezzi mono-operatore per il loro svuotamento, con una iniziale sperimentazione di raccolta domiciliare dei rifiuti urbani “porta a porta” avviando nel contempo un processo di partecipazione che coinvolga direttamente la cittadinanza con assemblee pubbliche e la distribuzione di kit (bidoncini, sacchetti, istruzioni) e la riduzione dei rifiuti (detersivi alla spina, latte alla spina, riduzione imballaggi, etc.). Tutto ciò richiede inevitabilmente un impegno da parte di tutti, impone un cambio di abitudini, un piccolo sforzo, ma permette di avere molto: un ambiente più pulito, privo di cassonetti e dunque un maggior decoro, una maggiore consapevolezza, una maggiore responsabilità, opportunità occupazionali, una riduzione della tariffa ai cittadini proporzionata alla produzione effettiva di rifiuto differenziato oltre alla possibilità di ottenere un contributo premiale elargito dalla regione ai comuni più virtuosi.

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per il paesaggio Il paesaggio è un bene culturale diffuso da difendere e valorizzare. Paesaggio è un termine di

uso comune, normalmente lo si collega ad una veduta piacevole o spettacolare di un luogo, spesso dal carattere naturale o agricolo o ad un bel panorama che gratifica chi lo osserva. Il paesaggio è di fatto il territorio, preso nel suo insieme e visto attraverso gli occhi di chi ci vive o lo visita. E’ il risultato dell’azione della natura e dell’uomo ed evolve nel tempo. Dunque non soltanto paesaggi straordinari, selvaggi o preservati ma pure ordinari, “quotidiani”, dove la gente vive, lavora e si muove, urbani o compromessi. Il paesaggio è un bene da difendere, conoscere, tutelare e valorizzare ma anche una risorsa che può contribuire in modo determinante alla qualità della vita, al rafforzamento della identità locale e anche allo sviluppo turistico e di un’economia innovativa che sfrutta il valore aggiunto offerto proprio dalla qualità dell’ambiente. Occorre pertanto:

una pianificazione attenta e rigorosa ispirata esclusivamente alla salvaguardia e alla integrità del patrimonio ambientale e paesaggistico che troppo spesso è purtroppo soggetto a logiche clientelari, forti speculazioni e alla volontà di fare cassa (smaltimento illecito di rifiuti tossici, capannoni in aree di particolare interesse storico-archeologico, smisurata attività estrattiva delle cave, etc).

l’attuazione mediante forti pressioni nei confronti delle istituzioni regionali e nazionali di tempestivi interventi di bonifica e rimboschimento delle vaste aree boschive distrutte dai disastrosi incendi dell’estate 2007.

la conservazione e la valorizzazione degli elementi tipici del paesaggio rurale attraverso interventi di ripristino e recupero funzionale di alcuni dei piccoli ma determinanti suoi caratteri coinvolgendo i cittadini e i soggetti depositari della "memoria" dei luoghi e delle tradizioni, chiamati a censire, riscoprire e prendersi cura delle testimonianze e dei valori del proprio paesaggio. I cambiamenti sociali e economici di questi ultimi decenni hanno comportato la scomparsa o il degrado di quelle sistemazioni e di quei manufatti che rappresentano la

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per il paesaggio peculiarità di questo paesaggio e che assumono particolare valore culturale e testimoniale. Alla

perdita della memoria associata alla perdita di funzionalità di molti dei "segni" ancora presenti ma "nascosti" nel paesaggio, bisogna contrapporre il tentativo di fornire una chiave di lettura più attenta e consapevole del nostro territorio che riscopra i segni dell'uomo e del lavoro nei campi. In molti casi si tratta di strutture e testimonianze che associano all'interesse storico una funzionalità tuttora viva e mantenuta attiva, per tradizione o necessità. In altri casi il passare degli anni e l'abbandono di pratiche e tradizioni rurali hanno portato al degrado di alcuni elementi, alcuni addirittura scomparsi. Lavatoi, sorgenti e fonti, abbeveratoi, sentieri in pietra, grotte, cumuli di pietre, edicole votive, terrazzamenti e murature a secco, ma anche chiese campestri, siti archeologici, pozzi, piante monumentali, coltivazioni tipiche, per non parlare poi dell’antico tratturo, costituiscono una fitta "rete" intorno alla quale il paesaggio rurale è cresciuto e si è trasformato. Sono tutti elementi, spesso nascosti o dimenticati ma parte integrante del paesaggio che aiutano a comprendere l'aspetto del territorio e le sue interazioni con la popolazione residente.

l’individuazione di un percorso (o anche di più fili conduttori tematici), esteso su tutto il territorio comunale e speriamo oltre, che esplori i luoghi del paesaggio raccontando la sua evoluzione e le trasformazioni subite nel tempo, per far emergere le relazioni fra passato e presente, fra il territorio e la comunità che nel corso dei secoli lo ha abitato, un itinerario alla scoperta del patrimonio paesaggistico e naturale insieme a quello storico-culturale rappresentato non solo dai luoghi fisici o dagli oggetti materiali di cui sopra ma anche dalla memoria collettiva di una comunità e del territorio che la ospita: dunque anche toponimi dialettali, modi di dire, personaggi, piatti tipici, antichi saperi, mestieri tradizionali, pratiche oggi del tutto scomparse, ma che in passato hanno segnato lo sviluppo del nostro comune e dei suoi abitanti. Una sorta di ecomuseo inserito nell’ambito del Museo Diffuso, un progetto integrato e lungimirante di tutela, gestione e valorizzazione dell’intero patrimonio locale.

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per il paesaggio la piena fruizione da parte della cittadinanza e dunque a fini sociali ma anche turistici di ambiti

paesaggistici, naturali e culturali attraverso la realizzazione di itinerari naturalistici, adeguatamente segnalati e dotati di cartelli informativi, per mountain bike, trekking, passeggiate a cavallo, escursioni, piste ciclabili (ad esempio in connessione con la viabilità rurale), aree verdi. Pensando, in modo particolare, alla riqualificazione di un’area molto importante del nostro comune, ovvero il Boschetto Santucci, la immaginiamo come uno spazio multifunzionale dotato di strutture per cucina e refettorio, servizi igienici, percorso botanico e di educazione ambientale (turismo scolastico), percorso attrezzato per attività sportive, area pic-nic, sosta per camping, area giochi per bambini, uno spazio con funzione ricreativa e sociale per i cittadini ma soprattutto per i giovani dotato di servizi idonei (una rete di impianti tecnologici fissi) allo svolgimento di concerti e manifestazioni musicali.

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per i beni culturali Un bene culturale è la storia, la tradizione, l' identità, ciò che connota una comunità, un territorio.

E' quindi il monumento, il palazzo, insieme alla chiesa parrocchiale, al piccolo scavo archeologico… E' l' unione di tutto questo, l' insieme delle diverse testimonianze. Il nostro comune, e l’intero territorio, è già da questo punto di vista un eccezionale "museo diffuso", un insieme di opere grandi e piccole che, tutte insieme, lo rendono una realtà speciale, unica da preservare e valorizzare. L' identità locale è un bene prezioso, essendo l' unico scudo efficace contro la devastazione di ponti, strade e capannoni tutti uguali. L’assommarsi di beni culturali e naturalistici a presenze storico monumentali possono fare del nostro comune una inesauribile fonte di ricchezza e un insieme unico, capace di richiamare, se inserito in un sistema coordinato di valorizzazione e di fruizione, un afflusso turistico idoneo, a sua volta, a creare le condizioni di sviluppo per innescare una crescita socio-economica ed occupazionale. Occorre inoltre affiancare alle tradizionali modalità di promozione culturale e turistica di un territorio (guide turistiche, borse per il turismo…) strategie e mezzi diversi e tecnologicamente avanzati. Per raggiungere questi obiettivi consideriamo utile:

la costituzione di un “Museo Diffuso”, un sistema efficace di valorizzazione e di promozione del patrimonio culturale e ambientale, soprattutto in chiave turistica, facendo emergere i numerosi volti del nostro comune attraverso i suoi monumenti, le vie e le sue mura, i palazzi, le chiese, le tradizioni, gli usi e i costumi, le sue storie con le sue diverse e possibili letture, i suoi prodotti tipici, la sua cucina, il suo paesaggio, per restituirli innanzitutto alla comunità di cui fanno parte fondamentale e poi per renderli accessibili a coloro che desiderano conoscerla nella sua ricchezza e unicità. Il “Museo Diffuso” può davvero rappresentare un progetto strategico per il nostro comune, per il suo sviluppo culturale e turistico, uno strumento volto alla riscoperta della identità locale a partire dalle proprie radici culturali e alla valorizzazione di un territorio nei suoi elementi di pregio, siano essi di natura antropica o naturale, spesso abbandonati o in condizioni di degrado; l’individuazione di

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per i beni culturali diversi filoni/percorsi tematici (etnografico, storico, monumentale, artistico, naturalistico,

archeologico…) con esposizioni museali integrati da laboratori didattici, corsi, eventi culturali, serviti da un sistema di percorsi di visita pedonali e ciclabili, studiati per consentire i collegamenti e completati con elementi d’arredo quali cestini, porta-rifiuti, panchine, leggii, isole segnaletiche; la creazione di una postazione multimediale nell’ambito del circuito dove, utilizzando le innovative infrastrutture tecnologiche, che sfruttano le potenzialità della rete, e un sistema informativo, il visitatore potrà approfondire i contenuti dei vari itinerari compiendo un percorso contemporaneamente reale e virtuale; la realizzazione di un portale WEB, essenziale per la promozione del Museo Diffuso e dei suoi itinerari ed un sistema di audio-videoguide palmari, quale ulteriore agevole strumento al servizio di cittadini e turisti, etc. possono essere alcune idee per la realizzazione di questo progetto. I vantaggi sono molteplici come la possibilità di poter usufruire di finanziamenti europei (Fondo per la Cultura) per l’attuazione del progetto con il conseguente recupero di quei beni oggi scarsamente protetti e tutelati che si trovano in condizioni di degrado e di abbandono ma anche opportunità occupazionali attraverso, ad esempio, la creazione di una cooperativa di giovani che, anche grazie a aiuti diversi, potrebbe gestire il tutto.

la realizzazione di un progetto GIS-WEB che favorirebbe la conoscenza del nostro patrimonio artistico, storico, architettonico, archeologico e naturalistico. Attraverso le pagine web si accede ad un vasto e articolato archivio informatizzato, ricco di immagini e disegni, oltre che di accurate descrizioni, e si può viaggiare virtualmente, attraverso Internet e le moderne tecnologie GIS, nel territorio comunale alla scoperta del ricco patrimonio storico-culturale e paesaggistico. L’utente avrà in tal modo a disposizione almeno due approcci integrati per la ricerca del bene e per l'esplorazione del territorio: una ricerca testuale che consente di individuare uno o più beni accomunati da una stessa chiave di lettura e una ricerca interattiva che, utilizzando i moderni strumenti GIS (Geographical Information System) permette di navigare direttamente su mappe e foto localizzando il bene e contestualizzandolo rispetto al territorio e ad altri beni circostanti. Si

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per i beni culturali tratta dunque di un archivio informatizzato dei beni storici, artistici, archeologici, architettonici e

naturalistici attraverso il quale gli utenti visitano beni e siti catalogati attraverso itinerari virtuali, coincidenti con quelli del Museo Diffuso, che mettono in relazione i diversi luoghi ed i diversi oggetti in funzione delle loro peculiarità e dei legami che li contraddistinguono. Attraverso la consultazione della mappa interattiva si può ricercare e visualizzare i beni appartenenti ai diversi itinerari e grazie alle indicazioni relative alle modalità per raggiungere i beni descritti si può agevolmente trasformare quello che è un percorso virtuale in una visita reale nei luoghi descritti.

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per i centri storici Il centro storico deve essere per noi tutti il luogo dove la comunità identifica se stessa e riscopre

nel tempo la coesione sociale, la memoria, la complessità delle relazioni umane. Il centro storico deve tornare ad essere “fulcro vitale” dei nostri paesi perché vi si sono accumulati secoli di storia, perché vi è custodita la memoria di generazioni che hanno lasciato a noi la loro cultura, le loro tracce. Purtroppo si sta perdendo la propria identità e la propria storia, sotto l’indifferenza di una popolazione che nella maggior parte dei casi non si allarma della reale condizione in cui si trova il suo centro storico. Il sistema insediativo è invece a dir poco delicato, ci sono aspetti, come le vecchie case, le antiche mura che sono piccoli gioielli dell’architettura e che tutti ci ostiniamo a credere dei ruderi. Noi miniamo questo sistema ogni volta che facciamo finta di ignorarlo o peggio ancora di trasformarlo o addirittura contribuiamo a demolirlo. Per dar forza ai nostri centri storici c’è bisogno di un’ipotesi che attiri verso il nostro comune attenzioni dal mondo esterno. Occorre pertanto:

attivare azioni organiche e coordinate tra enti, soggetti pubblici e privati al fine di individuare fonti di finanziamento per un programma-progetto organico per il recupero e la conservazione del patrimonio storico-culturale, architettonico, urbanistico e per la potenzialità che essi rivestono per lo sviluppo turistico-ambientale sostenibile, specifico per una rivitalizzazione del centro storico, tra cui la ricerca e il coinvolgimento di imprenditori turistici e capitali anche stranieri che sviluppino attività economiche nel rispetto dell’identità culturale, ambientale e paesaggistica del luogo.

attuare interventi attenti e rigorosi che mantengano inalterata la struttura morfologica, le tipologie edilizie e i caratteri costruttivi tradizionali con l'impiego di tecniche moderne e di materiali autoctoni. Purtroppo anche negli ultimi anni sono stati eseguiti in taluni casi lavori di recupero e di riqualificazione di fabbricati e strade del centro storico non rispettosi di questi principi fondamentali privilegiando più la quantità che la qualità degli interventi. Come non è mancata

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per i centri storici addirittura nel capoluogo la demolizione di un'intera area per pretestuosi motivi di pubblica

incolumità con la conseguente perdita della originaria fisionomia dell’abitato e dei suoi particolari interni con stipi e scomparti, cucine, camere, scantinati, ripieni dal pietrame delle costruzioni abbattute.

prestare molta più attenzione e cura per il centro storico, oggi purtroppo ancora carenti, in quanto sono un segnale significativo della dimensione umana, culturale e del grado di vivibilità e di accoglienza di un paese. Che vuol dire una maggiore pulizia delle strade, cura del verde e sfalcio d'erba, miglioramento della pubblica illuminazione (completamente assente in alcune aree), funzionamento dei servizi primari (lavaggio cassonetti, bagni pubblici assenti, fogne molto spesso intasate...), sistemazione elementi d'arredo urbano (panchine, cestini portacarte, segnaletica stradale...)

considerato che soprattutto le giovani coppie, i lavoratori precari non hanno spesso la prospettiva di avere una casa di proprietà, tanto più che i dati dimostrano che anche i canoni d’affitto sono aumentati nelle aree urbane acuendo ancor di più la permanenza presso la famiglia d’origine, valutare, insieme alle istituzioni regionale e provinciale, forme e metodi d’incentivazione per invogliare giovani e famiglie a scegliere il nostro comune, sia per la qualità della vita che per il contenimento dei prezzi di mercato alla periferia, attraverso un programma specifico che preveda il recupero e la successiva locazione a canone sociale (o anche gratuito per i primi anni) del patrimonio edilizio abbandonato esistente nei nostri centri storici assicurando nel contempo una serie di agevolazioni anche minime, ma significative, in termini di messaggio promozionale della volontà di accogliere nuovi nuclei familiari (ad esempio l’esonero dalle spese per il rilascio della carta d’identità, dal pagamento della Tassa Raccolta Rifiuti per i primi tre anni, etc.)

favorire la presenza nel centro storico di attività di segno innanzitutto culturale e sociale con il recupero di un’intera area, fabbricato da destinare alla creazione di uno spazio

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per i centri storici

aggregativo giovanile e di servizio dove i giovani di tutto il territorio possono incontrarsi, socializzare e svolgere attività, di una struttura abitativa per adibirla ad usi sociali, che sia cioè a completa disposizione della cittadinanza per ritrovarsi, stare insieme, trascorrere le lunghe serate invernali, ricorrenze particolari, organizzare delle feste, svolgere attività collaterali, etc e infine la realizzazione di alloggi per i nostri compaesani emigrati all’estero, soprattutto giovani di terza e anche quarta generazione, che spesso vorrebbero tornare per le vacanze o per motivi di studio ma non hanno un posto dove poter stare. Queste aree possono tornare a vivere sviluppando una spiccata funzione sociale combinata ad una valida proposta culturale estesa a tutto l'anno.

proseguire con l’attuazione del progetto “albergo diffuso”, promosso anche dalla provincia dell’Aquila, che senza dubbio garantirebbe nel tempo una corretta conservazione, una valorizzazione rispettosa dei caratteri storici ed architettonici oltre a contribuire ad uno sviluppo economico attento alla sostenibilità e alla compatibilità socio-economica e ambientale.

intraprendere la realizzazione di un Museo Diffuso in tutto il territorio comunale che nei centri storici con i suoi monumenti principali, le sue vie, le sue mura, le sue chiese dovrà avere il percorso principale insieme al recupero e alla valorizzazione di ambienti diversi che mettano in luce gli usi, i costumi, le tradizioni, le storie, l’unicità di una comunità nel corso del tempo.

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per le associazioni L’associazionismo insieme alle iniziative culturali rappresenta una preziosa risorsa che va

coltivata e promossa in quanto favorisce innanzitutto la partecipazione dei cittadini alla vita sociale e civile. E pertanto deve essere questo uno degli obiettivi principali di ogni amministrazione.Per produrre una offerta culturale vasta e di qualità che possa contribuire alla crescita di una comunità ed elevarsi allo stesso tempo a proposta turistica occorre maggiore dialogo, cooperazione ed unità tra tutte le associazioni e gruppi, comprese quelle che operano nel campo della religione attraverso:

l’istituzione di un Coordinamento (o Tavolo permanente) delle associazioni: un modo per conoscersi davvero e riconoscersi reciprocamente e per intraprendere un

percorso comune le cui potenzialità sono ovviamente legate alla capacità che ciascuno saprà o vorrà mettere in campo di pensare, di organizzare, di ottimizzare e di favorire le relazioni e gli scambi

una reale opportunità di incontro e di confronto tra le diverse realtà che consenta di perseguire la qualità, scambiare competenze, sviluppare sinergie, pensare l'organizzazione di eventi culturali interassociativi, cooperare ed interagire per valorizzare e rendere maggiormente visibili le singole attività

che sia democratico nella sua conduzione in modo da garantire la libertà e l'autonomia di ogni singola associazione e valorizzare la diversità delle associazioni e dei singoli come ricchezza da rispettare

un utile strumento capace di potenziare e rivalutare, sia a livello quantitativo che qualitativo, le iniziative culturali

un laboratorio di crescita e sperimentazione collettiva, di progettazione condivisa e partecipata, un luogo dove idee ed aspirazioni sul campo della cultura trovino un punto di sintesi ed uno spazio per tutti

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per le associazioni

che permetta di raccogliere, di riunire tutti gli eventi, le attività e le manifestazioni culturali proposte ed organizzate dalle singole associazioni attraverso la realizzazione di un cartellone annuale che metta così in rete tutti gli appuntamenti che si svolgono nel nostro comune e che contribuiscono alla sua promozione turistica invitando il grande pubblico a venire e conoscere le bellezze della nostra terra che fanno da corollario all'offerta culturale.

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per lo sviluppo turistico “Una rete per lo sviluppo turistico” sarà uno degli obiettivi più importanti da raggiungere.

Parallelamente alla costituzione di una Unione dei Comuni per la gestione associata dei servizi ed una programmazione unitaria, per intraprendere un reale sviluppo del nostro comune e dell’intero territorio c’è bisogno della creazione di:

un Sistema Turistico Locale, uno strumento che la legge italiana individua come :“…un contesto turistico omogeneo o integrato, comprendente ambiti territoriali appartenenti anche a regioni diverse, caratterizzato dall'offerta integrata di beni culturali, ambientali e di attrazioni turistiche, compresi i prodotti tipici dell'agricoltura e dell'artigianato locale, o dalla presenza diffusa di imprese turistiche singole o associate…” (L.N. 29 marzo 2001 n.135, "Riforma della legislazione nazionale del turismo”, art.5). Dal turismo di massa si è passati ad un turismo dinamico, differenziato, inteso come esplorazione degli “altri”. Al prodotto monotematico si sta affermano quello pluritematico dei turismi di nicchia, enogastronomici, dei borghi, dei beni culturali, dell’aria aperta, dell’escursionismo naturalistico, rurale, dell’agriturismo, del bed and breakfast. Bisogna creare un prodotto turistico locale che risponda alle attuali esigenze di mercato e sia competitivo con altri. Bisogna partire dai desideri, reali o solo percepiti, dei turisti che formano il mercato del turismo coniugandoli con le risorse, le potenzialità di sviluppo di un prodotto turistico che per essere competitivo deve necessariamente riguardare un intero territorio. Difficilmente un comune da solo può vincere la sfida di innescare un processo reale di sviluppo turistico. Tutto il territorio deve operare nella formazione di una offerta turistica e della sua qualità. Con la legge quadro 135/01 si può realizzare un Sistema Turistico Locale per creare e qualificare una offerta turistica, in un contesto territoriale ben definito, articolata e integrata comprendente sia le eccellenze culturali, sia quelle naturalistico-paesaggistiche, sia i prodotti tipici, la qualità della produzione agricola e dell’allevamento, dell’artigianato tipico. Questa offerta naturalmente per essere fruita deve poi essere comunicata con una attività di marketing e comunicazione moderna ed efficace allo scopo di determinare un flusso turistico in termini di numero di visitatori, lunghezza della loro

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per lo sviluppo turistico permanenza, quantità di denaro speso e assicurare un alto tasso di ritorno e di referenze verso

altri potenziali turisti. L’offerta turistica per essere competitiva deve anche rispondere a dei standard minimi dei servizi (garantiti, ad esempio, dalla “Carta Locale del Turista”, anche il “marchio” è importante che distingue il sistema, ne garantisce la specificità e l’identità orientando la domanda) il cui innalzamento della quantità e della qualità è possibile solo attraverso la costituzione della Unione di Comuni. Bisogna relazionare tra loro i diversi attori presenti sul territorio: enti locali (Provincia, Comuni, Comunità Montana), soggetti privati (imprese private, operatori turistici,ecc), enti funzionali (Camera di Commercio, Istituti di credito, Università, Istituti Scolastici, Ente parco), associazioni di categoria e, inoltre, tutti gli altri soggetti pubblici e privati che possono concorrere alla formazione dell'offerta turistica. Un amministratore, che abbia veramente a cuore gli interessi e il futuro di questa terra, deve farsi promotore verso altre amministrazioni ed enti di un modo diverso di lavorare e soprattutto di interpretare un territorio, facendo finalmente sistema e costruendo reti e alleanze, innescando così un reale processo di sviluppo delle nostre comunità.

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per l’agricoltura Il nostro comune così come l’intero territorio circostante è a vocazione prevalentemente agricola.

Questo è un dato di fatto che riveste un’ importanza fondamentale di cui non si può tenerne conto. Sarà quindi nostro compito:

sostenere l’imprenditoria agricola (in particolare quella giovanile) nell’ottica della multifunzionalità attraverso azioni di promozione delle tipicità, del turismo agricolo, delle biodiversità, della didattica verde anche in collaborazione con altri Enti secondo progetti e accordi di programma. Pensiamo che l’agricoltura rappresenti una parte fondamentale per l’economia e importante per lo sviluppo del turismo soprattutto rurale.

divulgare tutte le informazioni sulle possibilità di finanziamento al settore agricolo da parte dei soggetti competenti e promuovere a tal fine incontri periodici con i vari enti e le associazioni di categoria.

creare come ente pubblico gemellaggi in altre città italiane ed europee, in sinergia con le aziende, finalizzati alla promozione dei prodotti tipici locali, il che contribuirà attraverso gli scambi a far conoscere il nostro comune anche sotto il profilo turistico.

sostenere le aziende agricole nella produzione di qualità e nella vendita diretta ai cittadini, valutare la possibilità di creare uno spazio comunale di vendita al pubblico valorizzando la “filiera corta” come, ad esempio, l’installazione di un distributore di latte fresco e di altri prodotti locali.

promuovere presso le aziende l’uso delle energie alternative da fonti rinnovabili come l’istallazione di impianti fotovoltaici a costo zero per le aziende con possibilità di guadagno dalla produzione di energia elettrica.

migliorare la viabilità rurale ed interpoderale principalmente attraverso una manutenzione permanente delle strade nonché ricercare soluzioni possibili per risolvere il problema della carenza di acqua soprattutto nel periodo estivo.

avviare un progetto di fattibilità per la costruzione di una centrale a biomasse utilizzando il materiale di scarto proveniente dalle lavorazioni agricole e dalla manutenzione dei boschi sfruttando così la forte connotazione agricola del nostro territorio.

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per i giovani Sostenere e valorizzare i giovani, le loro idee, i loro progetti. Crediamo debba essere questo il

compito di ogni amministrazione comunale insieme alla creazione di nuove e stabili attività lavorative e che noi intendiamo assolvere attraverso:

L’apertura di un "Cantiere Giovani" una sorta di laboratorio di idee per soli giovani ed aperto a tutti i giovani del comprensorio che abbia come obiettivo un maggiore impegno nonché una maggiore rappresentanza e partecipazione attiva dei giovani alla vita civile, sociale e culturale del nostro comune e di tutto il territorio.

La creazione di uno spazio aggregativo giovanile e di servizi a totale disposizione dei giovani. Nel nostro comune così come nell'intero comprensorio mancano dei luoghi dove i giovani possono incontrarsi, socializzare, discutere, confrontarsi, spazi di aggregazione dedicati ai giovani e organizzati dai giovani nei quali sia possibile navigare in internet, leggere libri, giornali, riviste, ascoltare e fare musica, teatro, cinema, pittura, fotografia, letteratura ma anche riscoprire i saperi tradizionali, spazi nei quali organizzare convegni, corsi, laboratori, feste, concerti, tornei ludici e sportivi e dove maturare relazioni, attitudini personali e vocazioni.

L’istituzione di una "Consulta dei Giovani", un vero e proprio organo consultivo e propositivo presso il Consiglio Comunale non solo in materia di politiche giovanili ma che cooperi anche alla formazione degli indirizzi generali; i giovani non hanno attualmente di fatto una reale rappresentanza che permetta loro di far sentire la propria voce soprattutto sulle tematiche che li riguardano. La "Consulta dei Giovani" invece può esprimere pareri e proposte, è un luogo di discussione innanzitutto tra i giovani, d'incontro di idee e progettazioni e poi di confronto e di dialogo con le istituzioni.

La creazione di un "Forum web dei Giovani", un portale multimediale e intertematico curato dai stessi giovani dove la "comunità giovanile" ha la possibilità di scambiarsi opinioni e proposte che saranno sintetizzate e rappresentate da un nucleo di coordinamento (o dalla stessa Consulta dei Giovani) con funzione di supporto e di tramite con le istituzioni.

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per i giovani il potenziamento e valorizzazione degli impianti sportivi per la costituzione di un “Centro

polisportivo territoriale” che sia davvero al servizio della cittadinanza e delle realtà sportive locali, a cominciare ovviamente dalla nostra società sportiva calcio, rendendo così fruibile a tutti gli effetti una struttura comunale dedicata allo sport e alle attività ludico-ricreative assicurando una adeguata manutenzione degli impianti. Aiuteremo, con opportuni contributi finanziari, la società sportiva del nostro paese ed ogni altra associazione che possa nascere nel futuro e che svolgano la propria attività nell’interesse collettivo e senza fine di lucro. Per la conduzione e la gestione degli impianti sportivi saranno adottate opportune iniziative in modo tale che tutti possano usufruirne e, nello stesso tempo, ne venga garantite la custodia, la gestione e manutenzione.

l’istituzione della “Banca del Lavoro”, dedicata ai giovani e meno giovani, al fine di favorire la ricerca e l’integrazione nel mondo del lavoro.

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per gli anziani Gran parte della popolazione dei nostri piccoli comuni è costituita sempre più da persone anziane

verso le quali abbiamo il sacrosanto dovere di far in modo di garantire loro sempre attenzione, serenità e l’erogazione di maggiori servizi socio-assistenziali da parte del servizio sociale del comune da integrarsi con quelli già erogati, anche se non pienamente usufruiti, dai competenti servizi della ASL locale e da strutture con questa convenzionate nonché dal mondo del volontariato. Ciò cui dobbiamo tendere è favorire il permanere della persona anziana nel proprio ambito familiare e sociale, migliorando la sua qualità della vita e quella della famiglia d’appartenenza attraverso

il potenziamento dei servizi di assistenza domiciliare, ovvero di un insieme di interventi a domicilio, rivolti ad anziani non autosufficienti che vivono soli o in famiglia e che hanno bisogno di un aiuto temporaneo o permanente nella assistenza e nella cura della propria persona con l’attivazione di un Piano Assistenziale Personalizzato che comprenda, per esempio, l’istituzione di un servizio di mensa e distribuzione pasti per persone non in grado di provvedere autonomamente alla preparazione del pasto personale, né di familiari od altri conoscenti in grado di aiutarli in tale incombenza.

l’applicazione delle tecnologie telematiche in campo sanitario, la telemedicina che consente di effettuare controlli a distanza senza far compiere spostamenti al paziente; l’attivazione di un teleassistenza o telesoccorso allo scopo di tutelare i soggetti anziani esposti a rischi di natura socio-sanitaria attraverso la predisposizione di un sistema di telecomunicazione in grado di attivare interventi di prevenzione e di controllo, nonché soccorso in caso di emergenza.

l’attivazione di un “Socialbus”, ovvero un servizio di accompagnamento (trasporto sociale) per le persone anziane che devono recarsi presso strutture sanitarie e che non hanno la possibilità di essere accompagnati da familiari o che per motivi di salute non possono agevolmente usufruire dei mezzi pubblici. Tale servizio potrebbe essere anche utilizzato per consentire agli abitanti della frazione e perché no dei comuni contermini di potersi recare, ad esempio, presso l’ufficio postale

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per gli anziani o di essere accompagnati alle cure termali, gite, corsi e quant’altro. l’attivazione, in coordinamento con la ASL, di un servizio di visite specialistiche presso

strutture comunali garantendo agli anziani e a quanti impossibilitati agli spostamenti il diritto alle migliori e più adeguate cure.

promuovere incontri socio-ricreativo-culturali distribuiti durante tutto l’anno.

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per i non residenti Il decreto legge 267 definisce regole di gestione e sistemi di controllo delle amministrazioni

comunali più o meno severe sulla base della "classe demografica". Un parametro, a mio modesto giudizio, ormai obsoleto che ritiene di rappresentare la dimensione (economica!) del comune dal numero dei suoi residenti. Un metodo basato sulla "immobilità" della popolazione, ma sopratutto un metodo che discrimina cittadini non residenti. Cittadini che pagano tasse e tariffe ma che non hanno alcun diritto di partecipazione. Al di là di ciò che comunque prescrivono le leggi e che speriamo vengano in tal caso modificate, purtroppo questa è una concezione piuttosto diffusa anche nel nostro modo di intendere il termine “cittadino”, che di fatto corrisponde univocamente al cittadino residente e “elettore”, che raggiunta l’età di legge, viene iscritto nelle liste elettorali, un concetto vecchio rispetto alla evoluzione dei bisogni della nostra piccola realtà e più in generale della società moderna e che favorisce soprattutto nei piccoli comuni il cosiddetto “voto di scambio”. Occorre pertanto:

riconoscere a tutti i “cittadini”, riferendoci ovviamente a quelli non residenti, a partire da coloro che pagano le tasse e più in generale sono portatori di interessi economici, il “diritto”, oggi volutamente disatteso ma che dovrebbe essere previsto nello statuto comunale nel capitolo “partecipazione”, ad una adeguata partecipazione alla cosa pubblica ed a un controllo della gestione comunale; dobbiamo porre rimedio al deficit di democrazia che ora si verifica, riconoscendo a questi cittadini di serie B, che pagano le tasse e i servizi, che mantengono la loro casa d’origine in paese oppure ne hanno acquistata una, il più delle volte ristrutturando fabbricati fatiscenti, i loro diritti attraverso adeguati livelli di partecipazione anche da parte di chi non è formalmente iscritto all’anagrafe

attuare forme di maggiore coinvolgimento e di partecipazione alla vita del paese di questi “cittadini” che al contrario sono di fatto poco considerati se non addirittura in taluni casi percepiti come un peso, un fastidio in completa antitesi con l'idea di un territorio che vuole sviluppare una propria vocazione turistica. La nostra terra, come sappiamo,  ha subito principalmente per

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per i non residenti ragioni occupazionali una forte emigrazione non solo verso l’estero ma anche verso le maggiori

città italiane dove vive un consistente numero di persone, di cui moltissime nate fuori dai confini municipali, che costituiscono insieme a quanti non hanno origini navellesi ma che hanno scelto di trascorrere parte del loro tempo nel nostro paese acquistando casa, una componente in genere professionalmente avanzata composta da persone con ruoli anche di primo piano in vari campi. Si tratta di una componente vivace ma poco coinvolta e partecipe della vita del nostro paese che merita invece una particolare attenzione in quanto la sua valorizzazione rappresenta una condizione per lo sviluppo, per la crescita e per una democrazia compiuta.

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per gli emigrati Dell’emigrazione di molti nostri concittadini all’estero, avvenuta principalmente per ragioni socio-

economiche, dando inizio ad un progressivo spopolamento del nostro comune e dell’intero territorio, occorre innanzitutto non far perdere la memoria storica. Dobbiamo poi percepire i nostri emigrati come una grande risorsa morale, culturale ed economica per il nostro comune, un legame che può rappresentare per il nostro comune un vantaggio a sviluppare una sua proiezione nel mondo, non solo a livello culturale ma anche economico e sociale. Dobbiamo dunque:

trasformare il fenomeno dell'emigrazione in fattore di sviluppo del nostro comune e di tutto il territorio dando vita a nuove relazioni e trasformare quelle già esistenti con i nostri emigrati e i loro discendenti considerandoli come propulsori dello sviluppo e della diffusione dei nostri prodotti, della nostra cultura, delle nostre tradizioni nel mondo.

realizzare nell’ambito del “Museo Diffuso” uno spazio museale che ospiti la storia dell’epopea migratoria del nostro comune. Un luogo per ricordare ma anche per mantenere vivi i contatti con i nostri emigrati all’estero, soprattutto i giovani. Un luogo dove possono trovare spazio materiale fotografico, testimonianze, lettere, oggetti, libri e documenti vari, come biglietti di viaggio originali, valigie, reperti storici riguardanti gli emigrati ma anche una struttura attiva e interattiva, un centro di iniziative e incontri tra le delegazioni dei nostri compaesani residenti nei vari paesi del mondo.

offrire nel portale del comune una pagina di riferimento, con una serie di links utili per conoscere meglio le istituzioni, i diritti e i doveri, ma anche ricostruire storie, tradizioni, cultura, alberi genealogici, radici di tutti i nostri concittadini nel mondo. Un modo per intrattenere i rapporti di fraternità e di amicizia e per stabilire un contatto diretto tra i residenti e tutti gli emigrati sparsi nel mondo e per ricostruire, anche tramite il web, una comunità unita nell’orgoglio delle proprie radici.

intraprendere ogni genere di iniziative volte a stimolare ed rinsaldare i legami affettivi, di

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per gli emigrati

amicizia, concordia e fraternità tra gli emigrati, i loro figli, i loro discendenti che si trovano

all'estero, organizzati spesso in comunità locali e gruppi, ed il territorio d’origine; creare rapporti di collaborazione e scambi culturali tra associazioni, gruppi, club; stimolare l'interesse per la storia

del paese natio, della sua evoluzione economica e sociale, della lingua e del dialetto, delle tradizioni e di tutte le manifestazioni culturali; organizzare attività editoriali, informatiche, multimediali, audiovisive, artistico culturali, iniziative per l'assegnazione di premi, bandire concorsi, anche di concerto con enti pubblici e privati, per l'assegnazione di borse di studio e premi per ricerche, promuovere progetti didattici e formativi allo scopo di intensificare i rapporti soprattutto con i figli di emigrati, fare in modo che possano raggiungere il proprio paese per stage o corsi universitari; programmare iniziative di turismo culturale che miri a far conoscere meglio, in modo particolare ai giovani, il passato dei loro padri e antenati ma anche il patrimonio culturale della nostra terra e far acquisire così l’orgoglio delle proprie radici.

creare nel comune un luogo di soggiorno e di accoglienza che sia anche un punto di riferimento e d’incontro per tutti quegli emigrati ma soprattutto per i figli di terza e quarta generazione che magari vorrebbero tornare in paese ma non hanno un posto dove potersi fermare.