“Progetto vita” “Progetto Casa Aperta” per una...

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IL RISVEGLIO DEL MATTINO OGNI GIORNO SI PRESENTA COME UNA PROMESSA... E IL BUONGIORNO E’LA PREGHIERA DEL MATTINO E’ già da un po’ che ri- fletto sul fat- to che, al mattino, appena mi sveglio, ringrazio il Signore per la giornata che si accinge a regalarmi in Casa Famiglia. Mi alzo con entusiasmo, mi preparo con cura e, pensando con infinita tenerezza ai miei “cittadini speciali”, comincio il mio viaggio dalla zona sud a quella nord di Milano. Entro gioiosa in Casa Famiglia e con passione comincio a svolgere le tante e diverse atti- vità lavorative. Sì, tante e diverse, perché la Casa Famiglia è una Struttura assai complessa, con una quo- tidianità gestionale per certi versi frenetica a causa della di- versità di problematiche che si presentano imprevedibilmente e per certi versi sempre ugua- le in considerazione del fatto che l’obiettivo primario è sem- pre quello: il benessere dei no- stri ospiti e la tranquillità dei loro familiari. Tornando, quindi, alla mia gior- nata, considero che ogni mio giorno si presenta come una promessa che mi induce a sve- gliarmi in fretta per arrivare il più presto possibile e iniziare le mie attività. In sostanza, è come se io salutassi il nuovo giorno come un caro amico che mi regala tante ore da tra- scorrere affaccendata in sere- na gioia. Però tutte le volte che faccio queste riflessioni su di me, inevitabilmente considero che non per tutti il giorno che comincia è come una promes- sa. Penso agli ammalati in ospeda- le e per loro recito una pre- ghiera perché guariscano e tornino alla loro vita quotidia- na; penso ai detenuti e, poichè trovo che sia giusto che scon- tino la loro pena, prego perchè possano salutare il giorno che nasce come una promessa di “riabilitazione” per una giusta LIANA LUPO 1 “Progetto vita” “Progetto Casa Aperta” per una migliore qualità della vita Vicecoordinatrice continua a pag. 6 IL RISVEGLIO DEL MATTINO OGNI GIORNO SI PRESENTA COME UNA PROMESSA... E IL BUONGIORNO E’LA PREGHIERA DEL MATTINO Giornalino Ragazzi di via Faccio 15-07-2010 10:53 Pagina 1

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IL RISVEGLIODEL MATTINOOGNI GIORNO SI PRESENTA COME UNA PROMESSA...E IL BUONGIORNO E’ LA PREGHIERA DEL MATTINO

E’già daun po’che ri-f l e t tosul fat-

to che, al mattino, appena misveglio, ringrazio il Signore perla giornata che si accinge aregalarmi in Casa Famiglia.Mi alzo con entusiasmo, mipreparo con cura e, pensandocon infinita tenerezza ai miei“cittadini speciali”, comincio ilmio viaggio dalla zona sud aquella nord di Milano.Entro gioiosa in Casa Famigliae con passione comincio asvolgere le tante e diverse atti-vità lavorative.Sì, tante e diverse, perché la

Casa Famiglia è una Strutturaassai complessa, con una quo-tidianità gestionale per certiversi frenetica a causa della di-versità di problematiche che sipresentano imprevedibilmentee per certi versi sempre ugua-le in considerazione del fattoche l’obiettivo primario è sem-

pre quello: il benessere dei no-stri ospiti e la tranquillità deiloro familiari.Tornando, quindi, alla mia gior-nata, considero che ogni miogiorno si presenta come unapromessa che mi induce a sve-gliarmi in fretta per arrivare ilpiù presto possibile e iniziarele mie attività. In sostanza, ècome se io salutassi il nuovogiorno come un caro amicoche mi regala tante ore da tra-scorrere affaccendata in sere-na gioia. Però tutte le volte chefaccio queste riflessioni su dime, inevitabilmente consideroche non per tutti il giorno checomincia è come una promes-sa.Penso agli ammalati in ospeda-le e per loro recito una pre-ghiera perché guariscano etornino alla loro vita quotidia-na; penso ai detenuti e, poichètrovo che sia giusto che scon-tino la loro pena, prego perchèpossano salutare il giorno chenasce come una promessa di“riabilitazione” per una giusta

LIANA LUPO

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“Progetto vita” “Progetto Casa Aperta” per una migliore qualità della vita

Vicecoordinatrice

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IL RISVEGLIODEL MATTINOOGNI GIORNO SI PRESENTA COME UNA PROMESSA...E IL BUONGIORNO E’ LA PREGHIERA DEL MATTINO

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la colonna vertebrale, non in-fluenzata dalle posizioni viziatedal sovraccarico delle strutturearticolari e delle contratture mu-scolari.È importante una serie di eserciziper favorire l’allungamento mu-scolare globale e segmentario,conservare e recuperare la mo-bilità articolare, potenziare i mu-scoli del rachide, sia statici che di-namici e migliorare il propriocontrollo posturale.

...la rubrica della salute......LA RUBRICA DELLA SALUTE...

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E siste una interre-lazione tra le po-sture adottatedal rachide cervi-cale e lombare in

diverse posizioni sedute, e inter-relazioni tra il rachide cervicale ei sottostanti distretti articolari.Gli stessi movimenti eseguiti ripe-titivamente in uno spazio di tem-po prolungato determinano stressmeccanici a carico delle strutturemuscolari coinvolte.Quando queste sollecitazioni rag-giungono livelli elevati, si sviluppa-no fenomeni irritativi che dannoorigine al dolore.Il sintomo predominante dellepatologie cervicali è la contrattu-ra muscolare antalgica.Le posture scorrette “costringo-no” i muscoli a lavorare in peren-ne contrazione, e questi, per que-stioni di ergonomia, tenderanno afissare questa condizione, cosìche si formeranno muscoli piùcorti e con l’andare del tempo re-tratti.Per salvaguardare la salute dellacolonna vertebrale è fondamen-tale conservare durante le attivitàquotidiane le ampiezze delle cur-ve rachidee e praticare, tramitecambiamenti di postura, una co-

BLERINA TAFILI

Fisioterapista

DOLORE CERVICALEDOLORE CERVICALE

stante variazione del carico per-mettendo così anche ai muscoli diconservare la loro lunghezza fi-siologica.L’attività motoria può essere con-siderata come trattamento pre-ventivo del dolore e della conse-guente contrattura muscolareantalgica.Si deve cercare di raggiungere, at-traverso un lavoro globale di tuttii distretti muscolari del rachide, ilrecupero di una nuova statica del-

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vivere in casa famigliaVIVERE IN CASA FAMIGLIA

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Mi chiamoBianca Si-g n o re l l i ,sono natail 27 no-

vembre 1920 a Milano.Avevo una sorella minore di me dicinque anni. Ho avuto un’infanziaserena, ma severa, nel senso chesono stata educata severamentema posso dire di essere contentadi ciò perché questo mi ha aiutato,mi è servito, ad affrontare la vita,direi che dopo tutto mi è stato piùfacile.Mi sono laureata in Cattolicain Lingue e letterature stranierenel 1943. La lingua principale scel-ta era il tedesco, che tra l’altro mipiaceva moltissimo, ma subito pur-troppo lo dovetti abbandonareperché ci fu il famoso 8 settembre.E allora conoscere il tedesco eraun po’ come essere dalla partedegli invasori. Mi sono concentra-ta, quindi, sul francese, a cui mi so-no poi appassionata e che ho inse-gnato per ben 40 anni.Ho avuto due grandi amori nellamia vita: la mia famiglia e la miascuola, sono stata molto amata ol-tre che dai miei familiari, anche daimiei allievi, che ancora mi ricor-dano. Purtroppo ho perduto miofiglio 17 anni fa, aveva 40 anni.Ave-

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BIANCASIGNORELLI

GLI OSPITIRACCONTANOGLI OSPITIRACCONTANO

DI TUTTO...DI PIÙ...INTERVISTA ALLA SIGNORABIANCA SIGNORELLI

va frequentato il Parini ed era di-ventato un po’ ribelle, e fu l’unicacausa di “irritazione” tra me e miomarito. La grave malattia che l’haportato via l’aveva fatto riflettere alungo, e morendo, era diventato ilfiglio ideale che avevo sempre vo-luto.Era il frutto del mio grande amorecon mio marito, avevo con lui unacomunanza spirituale e intellettua-le. È stato un grande amore, se maiho avuto un rimprovero dal miofigliolo è che ero spesso più sposache madre. Ricordo tra l’altro cheavevo sofferto tanto durante il fi-danzamento perché i miei genitorierano contrari.Ma io l’avevo presa come una vo-cazione, sia la storia d’amore, sia ilmatrimonio, sia la scuola. Da sem-pre avrei voluto fare l’insegnante, eringrazio il cielo di esserlo diventa-ta. Il Signore mi ha dato tutto, epurtroppo si è anche ripreso tut-to.

Dirò anche qualcosa sulla guerra,perché forse sono una delle ultimevoci che l’ha vissuta e ha condizio-nato tutta la mia giovinezza. Fino al‘43 c’era solo la difficoltà dell’ap-provvigionamento ma la vita sisvolgeva normalmente, giungeval’eco lontano di battaglie nel de-serto.Poi cominciarono i bombardamen-ti di Milano, ricordo un 15 agostodi fuoco, c’erano palazzi in fiammee getti d’acqua ovunque perché sierano rotte le canne dell’acque-dotto.La mia casa era salva, ma bombar-data anch’essa; ne porta ancora isegni. Poi con la fuga del re e l’Italiadivisa a metà iniziarono altri com-battimenti, noi avevamo una villet-ta nel lecchese e ci siamo rifugiatilà, riuscendo anche a sentir menola fame, avendo le galline e un pic-colo orto che coltivavamo.Io facevo sempre la pendolare perandare a Sesto San Giovanni ad in-segnare, anche se per ben due vol-te abbiamo dovuto buttarci neicampi perché mitragliavano il tre-no. Alla fine della guerra eravamotutti molto poveri, ma è iniziataun’era di ricostruzione, che si puòdire durò quindici anni, finita nel‘60 con il cosiddetto boom indu-striale quando si riprese faticosa-mente una vita che potremmo de-finire “normale”.

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vivere in casa famiglia

Forse non tutti san-no che… l’8 mag-gio scorso sonoconvolata a nozzecon il mio fidanzato

Valerio, così quando mi hannochiesto di scrivere un articolo peril giornalino ho pensato che sa-rebbe stato bello e divertenteraccontarvi come abbiamo decisodi festeggiare il mio matrimonioinsieme agli ospiti di Casa Fami-glia. Dopo mesi di preparazione easpettative, nostre e degli altri,condividere questo nostro giornospeciale con ospiti, parenti e ope-ratori ci è sembrato doveroso. Lamattina dell’8 maggio, dopo unastupenda cerimonia, nella qualegià Casa Famiglia era presentecon una piccola rappresentanza,nella chiesa della nostraParrocchia a Bruzzano,quartiere a dieci minutida Affori,ci siamo diret-ti verso Casa Famiglia.Non siamo passati inos-servati durante il tragit-to perché la macchinache abbiamo scelto erauna Charger arancionedel 1969, per intenderciè la macchina che neltelefilm “Hazzard” chia-

mavano “Generale Lee”, a prece-derci in struttura c’erano i colle-ghi che avevano sparso la voce delnostro arrivo. Giunti nel parcheg-gio abbiamo fatto suonare il parti-colare clacson dell’auto e infattiad attenderci alle finestre c’eranoospiti e operatori pronti a lancia-re riso come da tradizione… unpo’ mi dispiace per le ragazze deiservizi generali, sapete perché?Perché il pomeriggio hanno trova-to la reception piena dei chicchi diriso che ho trascinato con la codadel vestito! Dopo aver salutato ilpersonale della cucina e alcuni al-tri che ci hanno accolto al pianoterra, abbiamo iniziato il giro dellastruttura. Preceduti da colleghi,coordinatore e vice-coordinatri-ce, il nostro giro di saluti è inizia-to dal Nucleo protetto, prose-guendo con il primo e il secondopiano del corpo B per poi scende-re dal secondo al primo piano del

corpo A. È stata una festa su tuttii piani:ospiti,parenti e operatori cihanno accolto come delle star,baci, abbracci, applausi, milioni diauguri da chiunque fosse coinvol-to in quel momento. Qualcuno hapersino faticato a riconoscermiperché... trucco e acconciatura...fanno miracoli! Cosa posso dire?Ancora non so come ho fatto anon piangere quando Elsa ci è ve-nuta incontro per farci gli auguri,oquando Franca mi ha abbracciatoe riempita di affetto sincero e poicommossa ha pianto per l’emo-zione...e poi le risate quando Albae Gabriella all’orecchio mi hannodetto: “Brava, hai scelto proprioun bel giovanotto, e anche bellogiovane!” e poi in modo platealehanno espresso i loro complimen-ti a mio marito che è diventatorosso per la vergogna.È stata un’emozione forte e pro-fonda sia per me, che qui sono a

casa, sia per mio maritoche si è trovato immer-so nell’affetto di CasaFamiglia per la primavolta.Concludo ringraziandotutti per l’affetto sincerodimostrato, è bellissimosapere che qui in strut-tura c’è un’altra famigliache ci vuole bene e checi accompagnerà nellanostra avventura.

VIVERE IN CASA FAMIGLIA

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PARLANO GLI OPERATORI…IL NOSTRO GIORNO SPECIALE IN CASA FAMIGLIA

PARLANO GLI OPERATORI…IL NOSTRO GIORNO SPECIALE IN CASA FAMIGLIA

ELENADELLANOCE

Segretaria

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CINEMA CHE PASSIONE

Tra le varie atti-vità animativepresenti nellanostra CasaFamiglia sta

assumendo sempre più impor-tanza il pomeriggio dedicato alcinema.È un momento molto atteso edesiderato dai tutti noi, ci per-mette di passare un piacevolepomeriggio e di instaurare suc-cessivamente dei dibattiti, deimomenti di scambio di pensie-ri, opinioni, emozioni, e ricordirelativi agli argomenti trattatidalla pellicola appena vista.Spesso i film ci aiutano a stimo-lare la nostra sensibilità, i nostriricordi e i nostri sentimenti, al-tre volte ci fanno semplice-mente sorridere un po’ con lacomicità e l’ironia semplici diuna volta, di attori e comici danoi tanto amati che hanno ral-legrato la nostra gioventù.Altrifilm invece ci aiutano a ritrova-re la dolcezza e l’emozione diamori passati.I film vengono scelti in base aititoli, spesso suggeriti da noiospiti, altre volte in base ad at-tente ricerche delle nostre ani-matrici.

piacere vedere delle belle pro-grammazioni su personaggi im-portanti che danno un buonesempio.Adele M.: Mio figlio spesso ciporta dei film di una volta davedere qui in Casa Famiglia. Iosono un’appassionata di cine-ma, da ragazza ci andavo spes-so la domenica. Mi piacerebberivedere dei film con AmedeoVaccari e Tyron Power, o quellicon Burt Lancaster. Aspettosempre volentieri il momentodel cinema; l’ultimo film che ab-biamo visto è stato bellissimo,mi ha emozionato moltissimoe mi sono anche commossa.Era la storia del dottore Giu-seppe Moscati, una figura unicae speciale di uomo santo.Carla B.: Il momento del filmè sempre molto atteso. Soprat-tutto quando vengono proiet-tati i film dei nostri tempi, ècome se rivivessimo le emo-zioni di allora. Il film più emo-zionante e interessante che ab-biamo visto è stato quello diGiuseppe Moscati. Un esempiodi vita fino al sacrificio.Germana E.: Il film su Giu-seppe Moscati è stato davvero

CINEMA CHE PASSIONE

BARBARA GASLINI

animatrice e gli ospiti di Casa Famiglia

I FILMS CI AIUTANO A STIMOLARE LA NOSTRA SENSIBILITÀ,I NOSTRI RICORDI E I NOSTRI SENTIMENTI,A VOLTE CI FANNO SEMPLICEMENTE SORRIDERE UN PO’

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Gabriella P.: Ultimamentetra i film visti quello che ci hamaggiormente colpito ed inte-ressato è stata la storia dellavita di un santo dei nostri tem-pi: Giuseppe Moscati; interes-sante e coinvolgente sia dalpunto di vista storico che u-mano. Ci ha permesso di cono-scere uno spaccato di storia inparticolare dell’Italia del sud,che non conoscevamo, facendovedere la povertà e le difficoltàdella zona di Napoli dei primidel Novecento, una ricostru-zione precisa, un ambienta-mento tipico.Luigia C.: Un vero esempioche ci aiuta a riflettere.Vederequesti film ci fa capire come sidovrebbe vivere. Noi di seranon riusciamo più a vedere latelevisione, perché si va a lettopresto, quindi di pomeriggio fa

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significativo, ci ha fatto riflette-re sul fatto che l’amore verso ilprossimo e la carità sono le co-se più importanti della vita, si-curamente più che la carriera ei soldi.Germana E.: Il film su Giu-seppe Moscati è stato davverosignificativo, ci ha fatto riflette-re sul fatto che l’amore verso ilprossimo e la carità sono le

cose più importanti della vita,sicuramente più che la carrierae i soldi.Santa A.: Un film bellissimo,che ha toccato vari temi, e ci hascaldato il cuore.Giuseppe Moscati è stato unesempio di vero amore e so-prattutto di umanità, un qual-cosa di cui oggi si sente un po’la mancanza. Lui è stato ungrande dottore, una grandepersona, un vero santo.

CINEMA CHE PASSIONEcontinua da pag. 5

CINEMA CHE PASSIONEDonata L.: E’ un film che miha fatto riflettere sulla mia vitadi tutti i giorni sarebbe bello. Senoi riuscissimo a fare almenoun decimo di quello che ha fat-to S. Giuseppe Moscati, il benesemplice e umano, di cui lui eracapace verso il prossimo e ver-so i malati. È bello vedere sia ifilm di una volta che quelli checi aiutano a riflettere e a cre-scere spiritualmente e moral-mente.

reintegrazione nella società.Ma i nostri “cittadini speciali”,appena svegli, come vedono laloro giornata? Cosa vi posso-

no trovare di avvincente? Vitrovano forse ore che passanotroppo lentamente e non ser-vono a niente? Forse qualcunonon vorrebbe svegliarsi?Forse spingono con la mente ilpassare delle ore per giungerea sera e andare a letto presto? Ho voluto “indagare” ed eccola meravigliosa scoperta: per inostri ospiti la sveglia e ilbuongiorno è la preghiera delmattino, che dà loro la speran-za di “andare lontano” e di fareancora del bene.Qualcuno mi ha detto che ognimattino, al risveglio, prega rin-graziando Dio di averlo creato,fatto cristiano e conservatonella notte; quindi, gli offre leazioni della giornata e gli chie-de che si svolgano secondo la

IL RISVEGLIO DEL MATTINOcontinua da pag. 1

IL RISVEGLIO DEL MATTINOSua volontà per la Sua gloria.Ho trovato tutto questo mol-to profondo e commovente.I nostri ospiti forse non si ren-dono conto che i primi a cuiessi fanno del bene, donandosperanza e gioia delle piccolecose quotidiane, siamo proprionoi che cerchiamo di fare delbene a loro.Essi ci insegnano ogni giornocome si vive nella grazia diDio, come si soffre con la fedein Dio, come si muore per vo-lontà di Dio.Insomma, essi ci regalano la lo-ro saggezza e, se ci soffermia-mo a riflettere, come ho fattoio, scopriamo che essi posso-no aiutarci a crescere e ad es-sere più forti, facendoci donoanche della loro fragilità.

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vivere in casa famigliaVIVERE IN CASA FAMIGLIA

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FESTA DELLA MAMMA

La festa dedicataalla mamma è unaricorrenza moltospeciale e sentitaanche qui in Casa

Famiglia. Quest’anno l’abbiamocelebrata “tra musica e poesia”,rendendo protagonisti attivi ifigli e le figlie delle nostre ospiti,che per l’occasione si sono im-provvisati poeti e cantanti. Aturno alcuni di loro, i più “corag-giosi”, hanno recitatouna poesia o intonatouna canzone, tutte ov-viamente dedicate allamamma. Ma lasciamola parola alle nostre o-spiti.Adele M.: La festa

ha ben eviden-ziato questos e n t i m e n t od’amore. Homolto gradito ilmomento in cuimia figlia ha letto

una poesia sulla mamma a memolto cara. Inoltre sono statidistribuiti dei diplomini allemamme, e regalati, in occasionedella festa, dei pacchettini condentro dei biscottini casalinghi aforma di cuore e di fiore, cheerano stati preparati da alcunedi noi, durante un’attività dilaboratorio.

FESTA DELLA MAMMA

della mamma, per me, è un mo-mento sempre commovente.Abbiamo ascoltato poesie ecanzoni dedicate alla mammainterpretati da alcuni figli. È im-portante però ricordarsi dellamamma non solo quel giorno.Luigia C.: E’ bel-lo festeggiare oricordare la mam-ma con una festa,perché la mammaè la persona piùpreziosa, è il per-no della casa, tie-ne unita la fami-

glia. Lafigurade l l amamma è impor-tantissima.Carla B.: E’ unafesta che tocca ilcuore di tutte lamamme e di tuttii figli. La festa chehanno organizza-to qui in CasaFamiglia è statabellissima, ha

messo al centro i sentimen-ti, espressi con parole, frasi epoesie che fanno tornare ad untempo lontano, ma in fondoanche ad un tempo vicino, per-ché l’amore della mamma legaperennemente ai propri figli. Èstata una festa dolcissima che

LAURA CALIMANO E BARBARA GASLINI

Animatrici

UNA RICORRENZA MOLTO SPECIALEE SENTITA ANCHE IN CASA FAMIGLIA

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GRAZIE MAMMAdi Judith Bond

Grazie mammaPerché mi hai dato

La tenerezza delle tue carezze,Il bacio della buona notteIl tuo sorriso premuroso

La tua dolce mano che mi dà sicurezzaHai asciugato in segreto le mie lacrime,

Hai incoraggiato i miei passi,Hai corretto i miei errori,

Hai protetto il mio cammino,Hai educato il mio spirito con saggezza

e con amore,Mi hai introdotto alla vita, e mentre vegliavi

con cura su di me,Trovavi il tempo per i mille

Lavori di casa.Tu non hai mai pensato di chiedere un grazie.

Grazie mamma.

CIO’ CHE UNA MADRE CANTA

Ciò che una madre cantavicino alla sua culla

accompagnerà un bimboper tutta la sua vita

A MIA MADREdi Edmondo De Amicis

Non sempre il tempo

la beltà cancella

o la sfioran le

lagrim e gli affanni;

Mi madre ha sessant’anni

E più la guardo e

più mi sembra bella.

Non ha un accento, un guardo, un riso,

un atto che mi tocchi dolcemente il cuore!

Ah se fossi un pittore, farei tutta

la vita il suo ritratto!

Vorrei ritrarla quando china il viso

perché io le baci la sua treccia bianca.

O quando inferma

e stanca nasconde

il suo dolore sotto un sorriso.

Pur se fosse un mio prego in ciel accolto,

non chiederei di Raffaello da Urbino

Il pennello divino

Per coronar di gloria

il suo bel volto;

Vorrei poter cangiar

vita con vita,

darle tutto il vigor

degli anni miei,

Veder me vecchio,

e lei del sacrificio

mio ringiovanita

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L’ANGOLO DELLA POESIAL’ANGOLO DELLA POESIA

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casa apertaCASA FAMIGLIA

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USCITA AL CONSERVATORIO

L’‘Assami’ As-sociazionedel Conser-vatorio diMilano ci ha

offerto la possibilità di partecipa-re ad una straordinaria manifesta-zione musicale che ha visto comeprotagonisti i migliori allievi can-tanti del Conservatorio G.Verdi,che hanno eseguito le più belle econosciute arie d’opera lirica ita-liane, tra cui:“E’ strano” da la Tra-viata (Verdi), “Largo al factotum”da Il Barbiere di Siviglia (Rossigni),“Quando men’ vo” da La Bohe-me,“Tu che di gel sei cinta” da Tu-randot (Puccini). Così il 22 mag-gio ci siamo diretti verso il Con-servatorio Giuseppe Verdi, e ilconcerto, tanto atteso,non ha de-luso le aspettative.Gabriella P.: E’ stato un con-certo bellissimo, le musiche eranofantastiche. Una cosa che mi haun po’ stupito è che tra tutti quel-li che si sono esibiti non c’eraneanche un italiano, peccato…Comunque sono stati tutti bravis-simi, le ragazze, inoltre, indossava-no dei vestiti grandiosi, oltre, ov-viamente ad avere delle vocisplendide.Bruna O.:Io ero entusiasta diquesta iniziativa, non vedevo l’oradi andare al conservatorio. Io so-

manifestazioni artistiche, e in par-ticolare sono un’appassionata dimusica classica. È stata una bellis-sima giornata...Attendiamo il bis..!Santa A.: Devo dire che è an-dato tutto benissimo; abbiamotrascorso una giornata piacevolis-sima e diversa dal solito.Ernesta G.: Sono soddisfatta ditutto, anche il viaggio per raggiun-gere il Conservatorio è stato bel-lo. Abbiamo attraversato con ilpullman Milano, o meglio tutte lezone del Centro, le vie che unavolta percorrevo a piedi con lemie amiche,mi è sembrato di fareun tuffo nel passato. E poi il con-certo al Conservatorio è statomeraviglioso, quasi commovente,soprattutto per chi, come me,ama tanto la musica.

USCITA AL CONSERVATORIOLAURA CALIMANO Animatrice

no un’amante della musica, sonocresciuta nella musica, mio padreamava suonare e mia madre can-tare. Al conservatorio mi sonocommossa, mi veniva da piangeredall’emozione, soprattutto quan-do hanno cantato “E’ strano” daLa Traviata, la mia preferita in as-soluto.Donata L.: Mi sono divertita edemozionata moltissimo. Gli allievicantanti sono stati proprio bravi;l’acustica, tra l’altro, era ottima.Miè piaciuta in particolare l’aria “E’strano”, che è una delle più notee coinvolgenti.Carla B.: Innanzitutto, devo direche mi sono sentita molto gratifi-cata per essere stata scelta e averricevuto l’invito a partecipare aquesto evento. Io adoro tutte le

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casa apertaCASA FAMIGLIA

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UPer i nostri o-spiti è sempreun piacere an-dare a teatro,un’occasione

da non perdere, soprattutto percoloro che anche in passato eranoappassionati frequentatori del tea-tro. Giovedì 15 aprile, tra l’altrouna bellissima giornata primaveri-le, siamo andati al Piccolo TeatroStrehler, ad assistere ad una dellepiù note tragedie del teatro classi-co, la vicenda di Edipo, re di Tebe. Ilmito racconta che Edipo, dopoaver risolto gli enigmi della Sfinge,ottiene il diritto di regnare sullacittà di Tebe e di sposare la reginavedova del re Laio. Per salvare lacittà da una pestilenza Edipo sirivolge all’oracolo di Delphi, il qua-le dichiara che la pace torneràquando egli avrà smascherato l’as-

sassino di Re Laio.Sarà questo l’iniziodella sua sventura,perché Edipo scopri-rà, attraverso unpercorso nella co-scienza, di essere luiil figlio di Re Laio, edi averlo lui stessoucciso senza saperechi fosse, e scoprirà,quindi, di aver sposato la propriamadre. L’emblematico e comples-so personaggio di Edipo è statointerpretato dal bravissimo attoree artista Franco Branciaroli, il qua-le ha riscosso un enorme succes-so e si è meritato alla fine un inter-minabile applauso.Tutta la vicenda

è stata rico-struita e rac-conta con unacerta leggerez-za e ironia, inuna versionemeno impe-gnativa e

LAURACALIMANO

Animatrice

INSIEME... A TEATROINSIEME... A TEATRO

drammatica, ma non priva dipathos e spunti di riflessione, chela vera conoscenza di sé avvienespesso attraverso il dolore,e che ildestino, a volte, può essere davve-ro beffardo.“Ho seguito bene tutta la storiacon molta attenzione” dice la

signora Rolanda R. “E’stato uno spettacolo inte-ressante. Speriamo di tor-nare presto a teatro.”Bruno Z. commenta“Andare a teatro è unadelle cose più belle che sipossano fare. Io ho fre-quentato tutti i teatri mila-nesi, il mio preferito è ilManzoni, ma anche il Pic-colo non mi dispiace, infat-

ti mi ha fatto molto piacere tor-narci.Lo spettacolo a cui abbiamo assi-stito è stato bello, e soprattuttol’attore protagonista è stato vera-mente bravo, è riuscito a coinvol-gere e appassionare tutto il pubbli-co.

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Di tutto... un po’...DI TUTTO... UN PO’...

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Direttore e responsabile del giornale Alessandro Mantovani, Coordinatore di redazione LianaLupo, i redattori: Germana Embi, Luigia Cassamagnaghi, Elvira Monticelli, Regina Grassi, FrancaSangalli, Cesarina Rodda, Vittorina Farina, Albino Pedroni, Gabriella Putton, Giulia Bosotti, Do-nata Loro, Rosanna Vignali, Giovanna Marzorati, Erminia Malfatti, Carla Biraghi, la fisioterapi-sta Blerina Tafili, l’assistente sociale Susanna Nava e le animatrici Silvia Ferri, Barbara Gaslini eLaura Calimano. Hanno collaborato inoltre gli ospiti di Casa Famiglia, gli operatori e la Sig.raMarinella Restelli.

TANTI AUGURI A...TANTI AUGURI A...APRILECARMELO CONSOLIANGELO DI SANTOANGELINA GROPELLILILIANA MARINOOLGA PASCALGAETANINA RADAELLILUCIA RIZZIMARIA STRADAIDA TURATIIOLE VITALIMARIA ALFIERIOLGA CARGASACCHIELSA GAITAGIOVANNA MORSENTIARMANDA FRANCASANGALLILUIGIA VERZELERI

8 MAGGIO AUGURI A TUTTE LE MAMME!!!

GIUGNOTERESA IOLANDA MARIANISILVANA PARMAEMILIO PASSERICARLA REGALLOFIORINDO TOMASELLILUIGI BRAMBILLACARLA CATTANEOMICHELE NAVARRIALBINO PEDRONIZAIRA RIGHI

MAGGIOGIGLIOLA ANDRESSI

GIULIA BOSOTTI

MARGHERITA BRAMBILLA

ERSILIA DI PLACIDO

CESIRA PIERINA GOSTONI

GIOVANNI LOSCOCCO

MAFALDA OLIVIERI

ANNA BATTISTELLA

ANGELA BONALUMI

NICOLA GALASSO

EGILDA GRAPPOLI

GIUSEPPINA MORSON

CARLO POLETTI

RITA RUSSOTTO

ANTONIA TILIO

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