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Bozza - Dispense lezioni Infrastruttuure per il territoio agricolo e forestale AA 2007-2008 dott. G. Modica

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Corso di infrastrutture per il territorio agricolo e forestale

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A.A. 2007-2008

PROGETTAZIONE STRADALEPROGETTAZIONE STRADALE

2Qualsiasi strada viene costruita con l’obiettivo di unire due punti A e B.

Criteri generaliCriteri generalidi progettazionedi progettazione

Tanto più sono distanti e tante più saranno le soluzioni teoriche e quindi i tracciati possibili

La scelta della soluzione ottimale del tracciato ècondizionata da diversi fattori e generalmente non corrisponde alla scelta ideale di un tracciato stradale.

Il tracciato definitivo è frutto di un continuo processo iterativo al fine di trovare il migliore compromesso anche in termini di costi e di impatto ambientale

Tra questi, saranno presi in considerazione solo quelli compatibili con le caratteristiche di progetto prefissate

CONSIDERAZIONI GENERALICONSIDERAZIONI GENERALI


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APPROCCIO ALLA REDAZIONE DEL PROGETTO STRADALEAPPROCCIO ALLA REDAZIONE DEL PROGETTO STRADALE

Normativa di riferimentoNormativa di riferimento

Tecniche di progettazioneTecniche di progettazione

Relazioni con lRelazioni con l’’ambienteambiente

Analisi di un esempio applicativoAnalisi di un esempio applicativo

La progettazione stradale rappresenta uno strumento di interventLa progettazione stradale rappresenta uno strumento di intervento o che va ad interessare in modo significativo il territorio.che va ad interessare in modo significativo il territorio.LL’’intera opera di progettazione va sviluppata per gradi, incrementintera opera di progettazione va sviluppata per gradi, incrementando ando sempre pisempre piùù il livello di dettaglio.il livello di dettaglio.

Considerazioni di base

Relazioni con gli usi attuali del territorioCompatibilità ambientale dell’operaCaratteristiche progettali atte a soddisfare le esigenze di trasporto

GENERALITGENERALITÀÀ

Il livello di progettazione della viabilità rurale, a maggior ragione se ad uso privato, non richiede la stessa accuratezza necessaria nel caso di viabilità ad uso pubblico. E ciò, sia in termini di tipologia sia di contenuto degli elaborati richiesti.Al contrario, trovandosi spesso in aree ad alto pregio naturalistico, l’analisi delle relazioni opera↔ambiente necessiterebbe normalmente maggiore accuratezza.


NORMATIVA DI NORMATIVA DI RIFERIMENTORIFERIMENTO

Documento fondamentaleBollettino Ufficiale C.N.R. nBollettino Ufficiale C.N.R. n°°77 del 198077 del 1980

““Istruzioni per la redazione dei progetti di stradeIstruzioni per la redazione dei progetti di strade””

Per la prima volta, in Italia, vengono prodotte delle direttive per la compilazione e la presentazione dei progetti delle strade che si devono eseguire per conto della Pubblica Amministrazione e degli Enti Pubblici.

Altre indicazioni vengono fornite ad es. dalla Legge 109/1994 e successive integrazioni e modifiche (Legge quadro in materia di lavori pubblici, Legge Merloni) e dal relativo Regolamento diAttuazione (D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554).

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Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti5 novembre 2001

NORME FUNZIONALI E GEOMETRICHE PER LA NORME FUNZIONALI E GEOMETRICHE PER LA COSTRUZIONE DELLE STRADECOSTRUZIONE DELLE STRADE


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LE FASI DELLA LE FASI DELLA PROGETTAZIONEPROGETTAZIONE Il progetto preliminare identifica le linee guida cui si ispira l’esecuzione

dell’opera. Gli elaborati dovrebbero comprendere già in forma essenziale tutti gli elementi caratteristici dei livelli successivi e permettere di identificare le dimensioni economiche, la tipologia e la categoria dell’intervento.

Deve consentire l’individuazione a scala territoriale della più opportuna soluzione viaria in grado di soddisfare le esigenze della mobilità territoriale.

Non ha una sua autonoma collocazione nella progettazione stradale ma èpiuttosto parte integrante della Pianificazione Territoriale

Lo stesso dicasi per la viabilità rurale o, più specificatamente, per quella forestale; In tal caso, nell’ambito dei piani di gestione forestale

GiGiàà in questa fase in questa fase èè necessario un approccio multidisciplinare per valutare necessario un approccio multidisciplinare per valutare le varie alternative potenzialmente possibili.le varie alternative potenzialmente possibili.Occorre giOccorre giàà valutare lvalutare l’’inserimento dellinserimento dell’’opera nellopera nell’’ambiente.ambiente.

Relazione di Impatto Ambientale (Relazione di Impatto Ambientale (R.I.A.R.I.A.))

DEFINISCE LE DEFINISCE LE SCELTE DI BASESCELTE DI BASE

5Le fasi della progettazione di un’opera non solo stradale, fanno riferimento alla Legge Merloni

1 – Progettazione PRELIMINAREProgettazione PRELIMINARE


LE FASI DELLA LE FASI DELLA PROGETTAZIONEPROGETTAZIONE Il progetto definitivo ha come obiettivo lIl progetto definitivo ha come obiettivo l’’individuazione del tracciato definitivo sulla individuazione del tracciato definitivo sulla

base di rilievi topografici, geomorfologici e geologici. Lbase di rilievi topografici, geomorfologici e geologici. L’’analisi si concentra quindi sugli analisi si concentra quindi sugli ““elaborati tecnici fondamentalielaborati tecnici fondamentali”” del progetto stradale e sulle analisi geologiche.del progetto stradale e sulle analisi geologiche.

Ha lo scopo di attuare le scelte esercitate a livello di ProgettHa lo scopo di attuare le scelte esercitate a livello di Progetto Preliminare, tenuto o Preliminare, tenuto conto del maggior dettaglio degli accertamenti e della piconto del maggior dettaglio degli accertamenti e della piùù dettagliata scala di dettagliata scala di rappresentazione.rappresentazione.

Oltre alle indicazioni del preliminare, la progettazione definitOltre alle indicazioni del preliminare, la progettazione definitiva deve tenere in conto iva deve tenere in conto eventuali valutazioni espresse dalla conferenza dei servizi; ed eventuali valutazioni espresse dalla conferenza dei servizi; ed inoltre deve contenere inoltre deve contenere tutti gli elementi necessari alltutti gli elementi necessari all’’ottenimento delle autorizzazioni richieste per ottenimento delle autorizzazioni richieste per ll’’esecuzione dei lavori.esecuzione dei lavori.

Studio di Impatto Ambientale (S.I.A.)

DEFINISCE IN MODO COMPLETO DEFINISCE IN MODO COMPLETO GLI ASPETTI PROGETTUALIGLI ASPETTI PROGETTUALI

6Le fasi della progettazione di un’opera non solo stradale, fanno riferimento alla Legge Merloni

MATRICE IMPATTI MATRICE IMPATTI delle diverse delle diverse

soluzionisoluzioni

1 – Progettazione DEFINITIVAProgettazione DEFINITIVA


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LE FASI DELLA LE FASI DELLA PROGETTAZIONEPROGETTAZIONE

Le fasi della progettazione di un’opera non solo stradale, fanno riferimento alla Legge Merloni

1 – Progettazione ESECUTIVAProgettazione ESECUTIVA

Nella progettazione esecutiva vanno verificati i dettagli relativi alla cantierabilitàdell’opera. La corrispondenza con il progetto definito è di fondamentale importanza; basti pensare all’erronea computazione delle misure e alle conseguenti ripercussioni sull’intero quadro economico.

Comprende tutti gli elementi necessari per realizzare l’opera, dal tracciamento del nastro stradale sul terreno, ai calcoli statici con dettagli delle opere d’arte, ai calcoli di stabilità delle opere in terra e delle sovrastrutture, agli allegati tecnico-amministrativi. Ed inoltre deve essere definito il Piano di Sicurezza e di Coordinamento in fase esecutiva.

Ha lo scopo quindi di definire in maniera univoca i lavori da realizzare, imporre le condizioni per l’accettazione dei materiali, disporre le tecniche costruttive e irequisiti delle opere finite; deve inoltre pervenire alla stima particolareggiata degli oneri di realizzazione e predisporre la documentazione tecnico-amministrativa necessaria per consentire l’affidamento dei lavori all’impresa.

A questo livello di progettazione non è più richiesta la valutazione delI’impatto Ambientale; è stato infatti verificato nella fase precedente

DEFINISCE NEL DETTAGLIO DEFINISCE NEL DETTAGLIO LL’’INTERA OPERA PROGETTUALEINTERA OPERA PROGETTUALE

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PROGETTAZIONEPROGETTAZIONEPRELIMINAREPRELIMINAREELABORATIELABORATI

8Relazione Tecnica di progettoRelazione Tecnica di progetto

Quadro economico generaleQuadro economico generale

Cartografia tematica (scala 1:100.000)Cartografia tematica (scala 1:100.000)

Corografia dCorografia d’’insieme (scala 1:25.000 insieme (scala 1:25.000 --aree aree urburb. . 1:10.000)1:10.000)

Andamento altimetrico (scala 1:25.000/1:2.500 Andamento altimetrico (scala 1:25.000/1:2.500 --aree aree urburb. 1:10.000/1:1.000). 1:10.000/1:1.000)

Sezioni trasversali tipo (scala 1:100)Sezioni trasversali tipo (scala 1:100)

Eventuali svincoli ed intersezioniEventuali svincoli ed intersezioni

Documentazione fotograficaDocumentazione fotografica

Cronoprogramma di massimaCronoprogramma di massima

Relazione di Impatto Ambientale (Relazione di Impatto Ambientale (R.I.A.R.I.A.))


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PROGETTAZIONEPROGETTAZIONEDEFINITIVODEFINITIVOELABORATIELABORATI

9Elaborati del Progetto Preliminare comprensivi della R.I.A.

Relazione tecnica di progetto

Cronoprogramma dettagliato

Corografia d’insieme (scala 1:10.000)

Planimetrie (scala 1:5.000)

Profili longitudinali (scala 1:5.000/1:500)

Relazione geologica e geotecnica

Planimetria e profili geologici (scala 1:5.000)

Sezioni trasversali più caratteristiche

Sezioni tipo della sagoma stradale e della sovrastruttura (scala1:100)

Opere d’arte principali

Tipi normali di opere d’arte minori e di impianti accessori

Tipologia degli interventi di mitigazione di impatto e loro localizzazione


PROGETTAZIONEPROGETTAZIONEDEFINITIVODEFINITIVOELABORATIELABORATI

10Approvvigionamento dei materiali e discaricaApprovvigionamento dei materiali e discarica

Provvedimenti costruttivi in situazioni ad elevato rischio ambieProvvedimenti costruttivi in situazioni ad elevato rischio ambientalentale

Individuazione dei lotti funzionali dellIndividuazione dei lotti funzionali dell’’intero collegamentointero collegamento

Individuazione dei lotti costruttivi e prescrizioni per la Individuazione dei lotti costruttivi e prescrizioni per la cantierizzazionecantierizzazione

Intersezioni o innesti con altre strade (scala 1:100)Intersezioni o innesti con altre strade (scala 1:100)

Interferenze con altre opere e servizi (pubblici e privati)Interferenze con altre opere e servizi (pubblici e privati)

Benestare di massima degli Enti proprietari di opere e servizi Benestare di massima degli Enti proprietari di opere e servizi interessatiinteressati

Pareri degli Enti Territoriali competentiPareri degli Enti Territoriali competenti

Computo Computo metricometrico--estimativoestimativo sommario comprensivo di valutazione sommario comprensivo di valutazione degli espropridegli espropri

Analisi comparativa delle varianti locali esaminateAnalisi comparativa delle varianti locali esaminate

Prescrizioni per lPrescrizioni per l’’elaborazione del Progetto Esecutivoelaborazione del Progetto Esecutivo


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PROGETTAZIONEPROGETTAZIONEESECUTIVOESECUTIVOELABORATIELABORATI

11 Progetto Definitivo e Studio di Impatto Ambientale

Relazione tecnica di progetto

Planimetria (scala 1:1.000)

Planimetria di tracciamento (scala 1:1.000)

Profili longitudinali (scala 1:1.000/1:100)

Schede monografiche punti a terra di riferimento poligonali

Stralci planimetrici significativi

Sezioni tipo del corpo stradale e della sovrastruttura (scala 1:100)

Sezioni trasversali (scala 1:100)

Profilo geognostico

Calcoli e verifiche geotecniche

Calcoli della sovrastruttura

Calcoli e disegni delle opere d’arte maggiori

Calcoli e disegni dei tipi di opere d’arte minori

Calcoli e disegni degli interventi previsti per la mitigazione degli impatti

Verifica idraulica degli interventi sui corpi idrici superficiali


PROGETTAZIONEPROGETTAZIONEESECUTIVOESECUTIVOELABORATIELABORATI

12 Verifica delle opere di presidio idraulico del corpo stradale

Planimetria e profili delle intersezioni e degli svincoli (scala1:500)

Planimetria e profili delle interferenze con servizi (pubblici e privati), accessi privati

Sistemazione delle discariche e delle cave di prestito

Segnaletica

Impianti accessori

Autorizzazione degli Enti e benestare delle Amministrazioni

Planimetria catastale, elenco particellare e piano particellare di esproprio

Computo metrico

Analisi dei prezzi

Stima particolareggiata dei lavori e delle espropriazioni

Capitolati speciale per l’appalto

Prescrizioni sulla conduzione dei lavori per finalità ambientali

Piano di Monitoraggio Ambientale (se previsto)

Prescrizioni per il ripristino dei luoghi a fine lavori

Programma di manutenzione


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PROGETTAZIONEPROGETTAZIONEPRELIMINAREPRELIMINARECONTENUTOCONTENUTOELABORATIELABORATI

13 Relazione Tecnica di progettoRelazione Tecnica di progetto┴┴ Individuazione ed analisi di eventuali vincoli e prescrizioniIndividuazione ed analisi di eventuali vincoli e prescrizioni

Nel caso specifico di viabilità agro-silvo-pastorale, riporta in sintesi i risultati delle analisi forestali e di prefattibilità ambientale; sono esposti benefici attesi dall’opera, con quantificazioni anche in termini economici e tecnici. Riporta la classificazione dell’opera in base della funzione prevalente (forestale,agricola, …)

┴┴ Condizioni di mobilitCondizioni di mobilitàà della rete stradale connessa alla nuova infrastrutturadella rete stradale connessa alla nuova infrastruttura(composizione traffico, flussi medi e di punta, livelli di servizio, serie storica dati di incidentalità)

┴┴ Caratteristiche fisiche e antropiche del territorioCaratteristiche fisiche e antropiche del territorio(compresi strumenti urbanistici, programmi infrastrutturali in atto ecc.)

┴┴ Previsioni della domanda di mobilitPrevisioni della domanda di mobilitàà di medio e lungo periododi medio e lungo periodo(con e senza l’intervento)

┴┴ Individuazione di eventuali alternative di progetto proponibiliIndividuazione di eventuali alternative di progetto proponibili(Con relativo confronto tecnico, economico e ambientale)

┴┴ Stima sommaria di spesaStima sommaria di spesa(per ciascuna soluzione, comprensiva di costi di gestione e eventuali oneri di monitoraggio)

È appena il caso di ricordare che gli elementi componenti una relazione tecnica di un progetto stradale appena descritti hanno carattere generale. Difatti, proprio nel caso di progettazione di viabilità rurale, a maggior ragione se ad uso privato, alcuni elementi possono non essere richiesti. Lo stesso dicasi per alcuni elaborati. Al contrario, trovandosi spesso in aree ad alto pregio naturalistico, l’analisi delle relazioni opera↔ambiente necessiterebbe normalmente maggiore accuratezza.



14 Cartografia tematicaCartografia tematica

┴ Grafo della rete viaria correlata all’infrastruttura di progetto┴ Localizzazione dei poli di origine e destinazione (O/D)┴ Sovrapposizione con cartografia di piani esistenti o in via di

definizione┴ Rappresentazione dei principali interventi infrastrutturali in programma┴ Localizzazione delle sezioni di rete caratterizzate da particolari criticità┴ Localizzazione dei vincoli territoriali e ambientali┴ Tipologia degli ambiti territoriali e loro qualità paesaggistiche┴ Aree di interesse naturalistico e loro caratteristiche qualitative┴ Sistema idrico di superficie e sue eventuali criticità┴ Carta della stabilità e della erodibilità delle superfici

Corografia d’insieme (scala minima 1:25.000, stralci 1:10.000)

Rappresentazione di tutte le direttrici del tracciato valutate nell’ambito di Progetto Preliminare e interferenze con vincoli territoriali(e punti di vista della documentazione fotografica)


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15 Andamento altimetrico (scala 1:25.000/1:2.500 (scala 1:25.000/1:2.500 --stralci :10.000/1:1.000)stralci :10.000/1:1.000)Andamento altimetrico del sedime e della linea d’asse e localizzazione delle principali opere d’arte (fornisce anche una prima idea sugli approvvigionamenti e sulle discariche)

Sezioni trasversali tipo (scala 1:100)(scala 1:100)Sezioni trasversali delle diverse tipologie del corpo stradale, comprese le sistemazioni ambientali tipo eventualmente previste

Documentazione fotograficaIn genere si allega anche una carta dei punti di presa, cioè una localizzazione degli scatti fotografici inseriti nella relazione, ivi compresa l’orientazione degli stessi.Documenta lo stato dei luoghi nelle situazioni dove possono presentarsi interferenze significative con preesistenze fisiche, antropiche e ambientali.Spesso è obbligatoria per documentare la relazione di impatto ambientale.

Relazione di Impatto Ambientale (R.I.A.)Ha lo scopo di verificare le conseguenze di medio e lungo periodo imputabili alla mancata realizzazione dell’opera: la cosiddetta OPZIONE ZERO.A questo livello di progettazione, il dettaglio della relazione è alla scala medio-grande (1:25000-1:10000) e l’analisi degli impatti è di tipo qualitativo.


PROGETTAZIONEPROGETTAZIONEDEFINITIVODEFINITIVO

CONTENUTOCONTENUTO S.I.A.S.I.A.

16 Il S.I.A. è ancorato temporalmente al procedimento autorizzativo del Progetto Definitivoll giudizio di compatibilità si basa su una valutazione complessiva del bilancio d’impatto

Con il S.I.A. non si certifica che non Con il S.I.A. non si certifica che non sussistono impatti significativi residui; sussistono impatti significativi residui; piuttosto, che questi sono stati piuttosto, che questi sono stati considerati e ritenuti ammissibili alla luce considerati e ritenuti ammissibili alla luce delle motivazioni esposte.delle motivazioni esposte.


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Procedure di Procedure di Valutazione in Valutazione in

CalabriaCalabria

17Deliberazione Giunta Regionale 12 ottobre 2004, n. 736Deliberazione Giunta Regionale 12 ottobre 2004, n. 736Procedure di Valutazione di Impatto Ambientale Procedure di Valutazione di Impatto Ambientale −− D.P.R. 12 aprile 1996 D.P.R. 12 aprile 1996 −−Disciplinare per lDisciplinare per l’’attuazione della attuazione della D.G.R.D.G.R. 486/2003486/2003

Deliberazione Giunta Regionale 27 giugno 2005, n. 606Deliberazione Giunta Regionale 27 giugno 2005, n. 606Deliberazione n. 736 del 12/10/2004 recante Deliberazione n. 736 del 12/10/2004 recante ««Procedura di Valutazione dellProcedura di Valutazione dell’’Impatto Impatto Ambientale ai sensi del D.P.R. 12/4/96 Ambientale ai sensi del D.P.R. 12/4/96 –– Approvazione disciplinareApprovazione disciplinare»». Rettifica.. Rettifica.

http://www.infopointambiente.it/http://www.infopointambiente.it/


Procedure di Procedure di Valutazione Valutazione Altre regioniAltre regioni

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http://www.cartografia.regione.lombardia.it/silviahttp://www.cartografia.regione.lombardia.it/silvia

http://via.regione.piemonte.it/via/index.htmhttp://via.regione.piemonte.it/via/index.htm

http://www.artasicilia.it/web/http://www.artasicilia.it/web/artaarta//menu.htmmenu.htm

http://www.apat.gov.it/site/ithttp://www.apat.gov.it/site/it--IT/IT/


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APPROCCIO ALLA APPROCCIO ALLA REDAZIONE DEL REDAZIONE DEL PROGETTO STRADALEPROGETTO STRADALE

Iter procedurale Iter procedurale realizzazione nel realizzazione nel caso di committente caso di committente PUBBLICOPUBBLICO

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APPROCCIO ALLA APPROCCIO ALLA REDAZIONE DEL REDAZIONE DEL PROGETTO STRADALEPROGETTO STRADALE

Iter procedurale Iter procedurale realizzazione nel realizzazione nel caso di committente caso di committente PRIVATOPRIVATO

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La scelta del tracciato viene effettuata in relazione allo sviluppo della strada da progettare;

Nel caso di sviluppi limitati dell’asse stradale, già in via preliminare, è sempre opportuno un sopralluogo diretto;

Nel caso di assi stradali lunghi diversi chilometri, in via preliminare si sceglie in genere di studiare il percorso su cartografia di dettaglio, rimandando il sopralluogo alla verifica del tracciato prescelto a tavolino;

La cartografia normalmente dovrebbe avere una scala di rappresentazione 1:5000 o maggiore, preferibilmente 1:2000.

SCELTE PRELIMINARISCELTE PRELIMINARI


Nel caso della viabilitNel caso della viabilitàà agroagro--forestale, normalmente di forestale, normalmente di sviluppo limitato, occorre di conseguenza un sopralluogo sviluppo limitato, occorre di conseguenza un sopralluogo preliminare ai fini della scelta del tracciato.preliminare ai fini della scelta del tracciato.Ciò anche in considerazione del fatto che nelle aree rurali Ciò anche in considerazione del fatto che nelle aree rurali difficilmente si hanno cartografie di dettagliodifficilmente si hanno cartografie di dettaglio

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SCELTE PRELIMINARISCELTE PRELIMINARI


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È di fondamentale importanza, per il progettista, saper leggere la cartografia. Ciò, anche al fine di individuare l’eventuale presenza di vincoli (tecnici o normativi) o prescrizioni specifiche che possono interessare l’opera in questione:

presenza di un’area protetta;vincolo idrogeologico, archeologico, ecc.;vincolo ambientale (Decreto Urbani)attraversamento di un corso d’acqua;presenza di altre infrastrutture (elettrodotti, acquedotti..)Criteri generaliCriteri generali

di progettazionedi progettazione

STUDIO DELLA CARTOGRAFIASTUDIO DELLA CARTOGRAFIA

ÈÈ utile inoltre conoscere le prescrizioni di eventuali utile inoltre conoscere le prescrizioni di eventuali strumenti di pianificazione presenti (PTCP, Piano del strumenti di pianificazione presenti (PTCP, Piano del Parco, Piano di Assestamento, Piani di Gestione dei SIC, Parco, Piano di Assestamento, Piani di Gestione dei SIC, ecc.)ecc.)

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Vengono rappresentate su carta con linee tratteggiate ortogonali alle curve di livello.

Nel caso di modello digitale del terreno (DEM) la loro individuazione èimmediata. Anzi, questo andrebbe costruito con tecniche che consentano di ottenere DEM idrologicamente corretti, per l’implementazione dei quali ènecessario l’utilizzo di una rete idrografica orientata.


STUDIO DELLA CARTOGRAFIASTUDIO DELLA CARTOGRAFIA

I compluvi e i displuvi I compluvi e i displuvi sono linee luogo dei punti sono linee luogo dei punti a curvatura massima che a curvatura massima che si alternano tra lorosi alternano tra loro

Studio delle linee di compluvio e displuvioStudio delle linee di compluvio e displuvio

CompluviCompluvi: rappresentano il luogo dei punti dove si possono potenzialmente raccogliere le gocce di pioggia se il terreno è impermeabile;

Displuvi (dorsali)Displuvi (dorsali): rappresentano gli spartiacque naturali

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115115

110110

105105

100100

105105 105105

105105105105

X > 105 m DISPLUVIOX < 105 m COMPLUVIO

XX

XX

Procedendo dalle isoipse Procedendo dalle isoipse a quota maggiore a quelle a quota maggiore a quelle a quota minore, nei tratti in a quota minore, nei tratti in cui si incontra la cui si incontra la convessitconvessitàà delle curve di delle curve di livello si ha un livello si ha un CompluvioCompluvio; nei tratti dove ; nei tratti dove si incontra la concavitsi incontra la concavitàà si si ha un ha un DispluvioDispluvio..


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Luogo dei punti che si trovano ad uguale distanza da un piano orizzontale di riferimento. In altre parole, una curva di livello è costituita da punti posti alla medesima quota rispetto al livello del mare.L'equidistanza è la differenza di quota tra una curva di livello e quella successiva. Il suo valore varia a seconda del terreno (nei tratti pianeggianti spesso vengono utilizzate isoipse intermedie, rappresentate con tratteggio) e della scala della rappresentazione.

Per avere contezza della pendenza del terreno è sufficiente analizzare quanto vicine siano le curve di livello sulla carta. Se risultano molto vicine l'una all'altra, vuol dire che la differenza di quota (25 metri nella scala indicata) andràsuperata in un tratto di strada più pendente

Studio della cartografiaStudio della cartografia

Curve di livello (Isoipse)Curve di livello (Isoipse)

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Linee di massima pendenzaLinee di massima pendenza

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PlanimetriaPlanimetriaSezione

Una retta di massima pendenza Una retta di massima pendenza rappresenta la linea di minima rappresenta la linea di minima distanza tra due punti posti su due distanza tra due punti posti su due curve di livello successive;curve di livello successive;ovvero, scelto un punto a piacere su ovvero, scelto un punto a piacere su una curva di livello,una curva di livello, la retta di la retta di massima pendenza massima pendenza èè la normale la normale alla tangente passante per il alla tangente passante per il punto su di essa individuato.punto su di essa individuato.

La pendenza tra due isoipse successive si considera costante, paLa pendenza tra due isoipse successive si considera costante, pari alla tangente dellri alla tangente dell’’angolo angolo αα e e determinata sulla base della linea di massima pendenza.determinata sulla base della linea di massima pendenza.La linea di massima pendenza passante per i punti di massima curLa linea di massima pendenza passante per i punti di massima curvatura delle successive curve di vatura delle successive curve di livello può indicare una linea di livello può indicare una linea di compluviocompluvio o di o di displuviodispluvio..

La linea di massima pendenza passante per i punti di massima curvatura delle successive curve di livello

può indicare una linea di compluvio o di displuvio.


Linee di massima pendenzaLinee di massima pendenza

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Determinazione della quota del Determinazione della quota del generico punto generico punto MMgiacente fra due curve di livello giacente fra due curve di livello consecutive di quote consecutive di quote qq e e pp, con , con pp (12 m) > (12 m) > qq (10 m)(10 m)

Tracciata la linea di massima Tracciata la linea di massima pendenza AB, si misurano le pendenza AB, si misurano le distanze AB = distanze AB = DD e AM = e AM = ddLa quota di M si calcola con il La quota di M si calcola con il cosiddetto triangolo della pendenza:cosiddetto triangolo della pendenza:

dDqpqm ⋅

−+=

)(

MNMN = tratto a debole pendenza;

PQPQ = tratto a forte pendenza.

CDCD = linea di displuvio;

ABAB = linea di compluvio.

VV = Sella o valico.


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Studio Studio della della

cartografiacartografia

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Quota del ciglio stradale inferiorealla quota della linea di intersezione tra scarpata e terreno

Scarpata in TRINCEA

Quota del ciglio stradale superiore alla quota della linea di intersezione tra scarpata e terreno

Scarpata in RILEVATO

Le lineette (Le lineette (““barbettebarbette””) rappresentano le tracce di una goccia di pioggia che cade) rappresentano le tracce di una goccia di pioggia che cade

Studio Studio della della

cartografiacartografia

29La porzione di strada compresa tra le sezioni 1 e 2 è in RILEVATORILEVATO perchéentrambi i cigli stradali sono a quota superiore rispetto al piano di campagna

Le Le ““barbettebarbette””rappresentano le rappresentano le tracce di una tracce di una goccia di pioggia goccia di pioggia che cadeche cade

La porzione di strada compresa tra le sezioni 1 e 2 è in TRINCEATRINCEA perchéentrambi i cigli stradali sono a quota inferiore rispetto al piano di campagna

La porzione di strada compresa tra le sezioni 1 e 2 è a MEZZA COSTAMEZZA COSTAperché un ciglio stradale è a quota superiore rispetto al piano di campagna e l’altro è a quota inferiore


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ANDAMENTO PLANIMETRICOANDAMENTO PLANIMETRICOTecnica del “Tracciolino”Poligonale d’asseAsse stradale

ANDAMENTO ALTIMETRICOANDAMENTO ALTIMETRICOProfilo longitudinale del terrenoProfilo longitudinale della strada

SEZIONI TRASVERSALISEZIONI TRASVERSALIDisegno delle sezioniVolume del solido stradale

Progetto stradaleProgetto stradale

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Andamento PlanimetricoAndamento Planimetrico

Strada di fondo valleStrada di fondo valle

Strada di crestaStrada di crestaIl tracciato segue molto da vicino quello delle linee di displuvio.Sono preferite in zone di interesse turistico in quanto hanno caratteristiche panoramiche.

Il tracciato corre quasi parallelo a quello del corso d’acqua, senza mai attraversarlo.Anche senza attraversamento, che richiede opere d’arte idonee, occorre attenzione per evitare eventuali problemi di inondazione o cedimenti della massicciata.

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Strada di tipo intermedioStrada di tipo intermedioCaso in cui le due località sono situate sullo

stesso versante a quote differenti.L’andamento serpeggiante è obbligatorio e

determinato, da un lato, dalla pendenza massima entro cui contenere lo sviluppo planimetrico del

tracciato; dall’altro, dal raggio minimo di curvatura per i raccordi circolari orizzontali.

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Strada di tipo intermedioStrada di tipo intermedioLe località si trovano sui versanti opposti della

stessa valle.Sul fondo valle non corre nessun corso d’acqua e il

percorso segue un percorso allungato per limitare la pendenza longitudinale e dei raccordi verticali.

Le località si trovano sui versanti opposti della stessa valle.Sul fondo valle scorre un corso d’acqua per cui si rende necessaria la realizzazione di un’opera d’arte per l’attraversamento dello stesso.

Strada di tipo intermedioStrada di tipo intermedio

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Strada di tipo intermedioStrada di tipo intermedioLe due località si trovano sui versanti adiacenti

di due vallate opposte.Il percorso necessariamente sarà allungato e

prevedrà un punto di passaggio obbligato costituito dal punto di valico alla quota più bassa possibile,

anche per limitare le opere di scavo.La soluzione alternativa è la realizzazione di una galleria, collegando direttamente le due località.

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Impostazione geometrica del tracciatoImpostazione geometrica del tracciato

150

152

154

156

158160162

164

166

AA

BB

Quote dei puntiQuote dei puntiQQAA = 150 m= 150 mQQBB = 166= 166DislivelloDislivello = QA = QA –– QB = 16 mQB = 16 m

DistanzaDistanzaAB = m 110AB = m 110

PendenzaPendenzaiABiAB = 16/ 110 *100 = 14,5%= 16/ 110 *100 = 14,5%


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8%di Quartiere (E)

6%di Scorrimento (D)

7%Secondaria (C)

6%Principale (B)

5%6%Autostrada (A)

EXTRAURBANOURBANO

AMBITOTIPOdi STRADA

ViabilitViabilitàà ad uso pubblicoad uso pubblicoPendenze massime adottabili per i diversi tipi di strada (DM 5/11/2001)

35

Grazie all’analisi della cartografia è possibile verificare la necessità di prevedere tracciati non lineari e quindi più lunghi per contenere la pendenza entro i limiti stabiliti. Allo stesso modo, il passaggio tra una curva di livello e la successiva spesso non può avvenire seguendo linee di massima pendenza.

Spesso, la necessitSpesso, la necessitàà di conoscere ldi conoscere l’’andamento andamento altimetrico del terreno direttamente in campo, altimetrico del terreno direttamente in campo, sebbene con una certa approssimazione, sebbene con una certa approssimazione, comporta lcomporta l’’utilizzo di strumentazione utilizzo di strumentazione ““adattataadattata””, , come nel caso della figura a lato. Qui come nel caso della figura a lato. Qui èè mostrato mostrato il possibile uso dei bastoni da sci a tal uopo.il possibile uso dei bastoni da sci a tal uopo.


20

Impostazione geometrica del tracciatoImpostazione geometrica del tracciato150152

154156

158160162164166

AA

BB


10%10%LOCALE (F)

8%di Quartiere (E)

6%di Scorrimento (D)

7%Secondaria (C)

6%Principale (B)

5%6%Autostrada (A)

EXTRAURBANOURBANO

AMBITOTIPOdi STRADA

Quella misurata sulla carta Quella misurata sulla carta èè una distanza topograficauna distanza topografica

iiAPAP = = tgtg αα ≤≤ 0,100,10tgtg αα ≈≈ sin sin αα ≈≈ cos cos αα

Se consideriamo la pendenza massima ammessa dal DM avremoSe consideriamo la pendenza massima ammessa dal DM avremo

ll’’

llll’’ = l/cos= l/cosαα = l/0,995 = l/0,995 ≈≈ ll AA

PP

αα

36

100tan% ⋅= αi

In altri termini, con tali valori di pendenza ammessa, la distanIn altri termini, con tali valori di pendenza ammessa, la distanza za topografica di un asse stradale si può assumere, con ragionevoletopografica di un asse stradale si può assumere, con ragionevoleapprossimazione, uguale a quella reale.approssimazione, uguale a quella reale.

TecnicaTecnicadeldeltracciolinotracciolino

Il tracciolino è una poligonale a pendenza costante che collega le due estremità del tracciato stradale senza mai discostarsi dall’andamento naturale del terreno. È costituita da segmenti rettilinei non raccordati da curve di lunghezza costante e appoggiati a due curve di livello adiacenti.

p = pendenza ( espressa in decimali)e = equidistanza (ΔAB)

Nota la pendenza massima che dovrà avere la strada, i segmenti rettilinei avranno una lunghezza determinata sulla base della seguente formula:

Nella pratica operativa il valore di p prescelto sarà dell’1÷2% inferiore allapendenza massima della strada. Il tracciolino infatti non è raccordato dacurve; queste saranno inserite in seguito, dopo avere semplificato iltracciato che, in definitiva, risulterà più corto.

esempioesempioe = 2 m pmax = 8%d = 2/0,07 = 28,57 m

37

150152

154156

158160162164166

AA

BB

ped =



21



Il tracciolino è una poligonale a pendenza costante che collega le due estremità del tracciato stradale senza mai discostarsi dall’andamento naturale del terreno. È costituita da segmenti rettilinei non raccordati da curve di lunghezza costante e appoggiati a due curve di livello adiacenti.

Lunghezza del primo segmento nel caso in cui il punto Lunghezza del primo segmento nel caso in cui il punto dd’’inizio del tracciato non intersechi una curva di livelloinizio del tracciato non intersechi una curva di livello

38

D = distanza D = distanza mnmn, tra le due curve di livello, tra le due curve di livellod = distanza parziale d = distanza parziale mAmAd

DqmqnqmqA ⋅⎟

⎠⎞

⎜⎝⎛ −

+=

Nota la pendenza massima che dovrà avere la strada, i segmenti rettilinei avranno una lunghezza determinata sulla base della seguente formula:

ped =


Il tracciolino è una poligonale a pendenza costante costituita da segmenti di lunghezza costante appoggiati a due curve di livello adiacenti


L’arco di cerchio con raggio d condotto a partire dal punto M sulla isoipsa di quota 115 m interseca la curva di livello di quota 120 m nei punti N1 e N2.Le due congiungenti MN1 e MN2 rappresentano i soli due possibili percorsi per il passaggio trale due curve di livello adiacenti, secondo il parametro p prescelto. La scelta tra i due percorsi sarà fatta di volta in volta dal progettista.Qualsiasi altro percorso MN avrà lunghezza maggiore e quindi pendenza inferiore rispetto a quella p stabilita. Se si ritiene opportuno, qualunque di questi segmenti potrà essere scelto per il tracciato.

39

Caso ACaso A


22



L’arco di cerchio con raggio d condotto a partire dal punto M sulla isoipsa di quota 115 m ètangente nel punto N1 alla curva di livello di quota 120 m. La congiungente MN1 è l’unico percorso possibile sulla base del parametro p definito. Qualsiasi altro percorso MN avrà lunghezza maggiore e quindi pendenza inferiore rispetto a quella p stabilita. Se si ritiene opportuno, qualunque di questi segmenti potrà essere scelto per il tracciato.

40


Caso BCaso B



L’arco di cerchio con raggio d condotto a partire dal punto M sulla isoipsa di quota 115 m non interseca mai la curva di livello successiva di quota 120 m.Qualsiasi percorso MN avrà lunghezza maggiore e quindi pendenza inferiore rispetto a quella prefissata. Le soluzioni possibili sono quindi infinite e sarà il progettista a scegliere quelle piùconveniente, anche sulla base dell’andamento plano-altimetrico del terreno e quindi delle curve di livello successive.

41


Caso CCaso C


23


TecnicaTecnicadeldeltracciolinotracciolino MNCNBCABMA ⋅≈===

41

eCNBCABMA ⋅=Δ=Δ=Δ=Δ41

Dato l’andamento non parallelo delle isoipse nel tratto in esame, la congiungente MN non corrisponde a quella curvilinea MABCN. Questa ha una pendenza che si può ritenere costante con maggiore precisione rispetto alla prima. Nella pratica, il raffittimento delle curve di livello èconsigliabile quando queste presentano forti curvature, a maggior ragione se associate ad equidistanze elevate.In questi tratti la distanza In questi tratti la distanza dd deve essere ricalcolatadeve essere ricalcolata.

42

Caso DCaso D



ped 1

1 =

Nell’esempio l’equidistanza era pari a:e = 120 – 110 = 10 m

Nel caso di raffittimento delle isoipse, occorre ricalcolare la nuova distanza d1 a partire dall’equidistanza tra le curve inserite fra l’isoipsa a quota 110 m e quella a quota 120 m.

e1 = 112 – 110 = 2 m

43


24



Il procedimento di tracciamento è di tipo iterativo. In pratica, volendo unire i punti A e B, viene ripetuto più volte il procedimento visto per collegare due curve di livello successive. Partendo prima da A, si giunge a metà percorso e quindi si ripete la procedura a partire da B fino ad intersecare in un punto K il percorso precedente.Tra i percorsi tracciati si sceglierà quello con l’andamento ritenuto piùidoneo, secondo una serie di considerazioni.

44



Il tracciato di massima, o i tracciati di massima, individuati sulla carta, andrebbero poi materializzati sul terreno mediante tracciamento e misurazioni sommarie.

Questo primo tracciamento ha lo scopo di verificare che, con una determinata pendenza di progetto, l’opera abbia un tracciato funzionale ed il minimo impatto ambientale.

È una fase del lavoro impegnativa e delicata che richiede di percorrere la traccia ipotizzata piùvolte, avanti ed indietro, prima di arrivare ad una soluzione definitiva.

Spesso è una fase tralasciata o comunque poco curata, soprattutto in fase di presentazione di progetti commissionati da Enti Pubblici e soggetti a finanziamento a bando.

LL’’individuazione del migliore tracciato individuazione del migliore tracciato èèll’’attivitattivitàà pipiùù importante nella progettazione importante nella progettazione della viabilitdella viabilitàà agroagro--silvopastorale ed silvopastorale ed èèdeterminante per i costi di realizzazione determinante per i costi di realizzazione delldell’’opera, per la sua funzionalitopera, per la sua funzionalitàà e e possibilitpossibilitàà di buona conservazione nel di buona conservazione nel tempo.tempo.

44bis


25

Poligonale dPoligonale d’’AsseAsse



L’asse stradale deve avere un andamento regolare e non spezzettato come l’andamento del tracciolino. Di conseguenza, il tracciolino prescelto saràregolarizzato sostituendo i vari segmenti della spezzata con tratti rettilinei.Nell’esempio, tra i punti A e B saranno inseriti due tratti rettilinei che si congiungono in un punto V.La poligonale AVB che così si ottiene è la POLIGONALE POLIGONALE dd’’ASSEASSE.Raccordando i suoi lati con le curve si ottiene l’asse stradaleasse stradale.

45

Poligonale dPoligonale d’’AsseAsse



La regolarizzazione del tracciolino e l’inserimento delle curve circolari, comportano una riduzione della lunghezza del tracciato definitivo dell’asse stradale. Ecco perché si sceglie una pendenza p del tracciolino inferiore a quella ammessa per il tipo di strada in progetto o comunque fissata in sede progettuale.

Ulteriore conseguenza è che la la poligonale dpoligonale d’’asse non giace piasse non giace piùùsulla superficie naturale del terrenosulla superficie naturale del terrenoma se ne discosta da esso.In alcuni tratti sarà al di sopra, in altri sarà al di sotto, con conseguenti scavi e riporti da effettuare.

46


26

InserimentoInserimentoraccordi circolariraccordi circolari



Si riporta lSi riporta l’’esempio solo dei raccordi esempio solo dei raccordi circolari semplici.circolari semplici.

In sede progettuale, uno dei In sede progettuale, uno dei parametri da rispettare nel parametri da rispettare nel tracciamento delltracciamento dell’’asse stradale asse stradale riguarda il raggio di curvatura riguarda il raggio di curvatura minimo.minimo.

Al fine di evitare la presenza di Al fine di evitare la presenza di tornanti tornanti èè buona norma buona norma regolarizzare il tracciolino con regolarizzare il tracciolino con segmenti che non formano angoli segmenti che non formano angoli troppo acuti.troppo acuti.Nel caso si renda necessaria la Nel caso si renda necessaria la realizzazione di tornanti realizzazione di tornanti èè preferibile preferibile prevederli in zone caratterizzate da prevederli in zone caratterizzate da una bassa pendenza trasversaleuna bassa pendenza trasversale

47




CC

48


27




CC

AA

BB

rrVV

4519LOCALE (F)

51Di Quartiere (E)

77di Scorrimento (D)

118Secondaria (C)

178Principale (B)

339252Autostrada (A)

EXTRAURBANOURBANO

AMBITOTIPOdi STRADA

Raggi planimetrici minimi [m] adottabili per le curve circolari nei diversi tipi di strada (DM 5/11/2001)

49

Tracciato Tracciato definitivodefinitivo



CC

AA

BB

rrVV

Il raggio di curvatura CVIl raggio di curvatura CV’’ èèmisurato in corrispondenza misurato in corrispondenza delldell’’asse stradale.asse stradale.LL’’asse stradale asse stradale èè di norma tracciato di norma tracciato con linea tratto e punto; per i cigli con linea tratto e punto; per i cigli stradali stradali èè invece utilizzata una linea invece utilizzata una linea continua; entrambe dovrebbero continua; entrambe dovrebbero essere rosse.essere rosse.I rettilinei, nei tratti oltre i punti di I rettilinei, nei tratti oltre i punti di tangenza delle curve sono disegnati tangenza delle curve sono disegnati con linee tratteggiate.con linee tratteggiate.

VV’’

50


28

Inserimento Picchetti dInserimento Picchetti d’’asseasseAndamento PlanimetricoAndamento Planimetrico


CC

AA

BB

rrVV

1122

3344

556 = T6 = T11

8 = V8 = V11

77

889 = T9 = T22

10101111

1212

1313

1515

•• allall’’inizio e alla fine della inizio e alla fine della strada;strada;

•• in corrispondenza delle in corrispondenza delle intersezioni dellintersezioni dell’’asse stradale asse stradale con le curve di livello;con le curve di livello;

•• nei punti di tangenza delle nei punti di tangenza delle curve e nel loro punto di curve e nel loro punto di mezzo;mezzo;

•• allall’’inizio e alla fine di ogni inizio e alla fine di ogni opera dopera d’’arte;arte;

•• allall’’intersezione con strade intersezione con strade esistenti;esistenti;

51

Perpendicolarmente allPerpendicolarmente all’’asse stradale asse stradale vengono disegnate le tracce delle vengono disegnate le tracce delle sezioni trasversali, ottenute tramite sezioni trasversali, ottenute tramite intersezione di piani verticali allintersezione di piani verticali all’’asse asse stradale in punti caratteristici detti stradale in punti caratteristici detti picchetti dpicchetti d’’asseasse..

Curva internaCurva internaAndamento PlanimetricoAndamento Planimetrico

Tipi diTipi dicurvecurve

Il centro della curva si trova dal lato Il centro della curva si trova dal lato interno della poligonale e la curva si interno della poligonale e la curva si raccorda direttamente ai rettifili.raccorda direttamente ai rettifili.

Curva esternaCurva esterna

Quando lQuando l’’angolo formato dai segmenti angolo formato dai segmenti delldell’’asse stradale da raccordare asse stradale da raccordare èè piccolo, piccolo,

la sistemazione della curva deve essere la sistemazione della curva deve essere fatta allfatta all’’esterno della poligonale (ed il centro esterno della poligonale (ed il centro

della curva può trovarsi anche alldella curva può trovarsi anche all’’esterno esterno della poligonale). Le curve esterne non si della poligonale). Le curve esterne non si

raccordano direttamente ai rettifili ma raccordano direttamente ai rettifili ma mediante controcurve.mediante controcurve.

Nel caso di adozione di controcurve, il Nel caso di adozione di controcurve, il tracciato risulta allungato rispetto al tracciato risulta allungato rispetto al

tracciolino originaletracciolino originale

(curva di risvolto, o tornante)(curva di risvolto, o tornante)

52


29



Asse Asse stradalestradale

53

Per ogni raccordo orizzontale, in Per ogni raccordo orizzontale, in corrispondenza dei vertici, corrispondenza dei vertici, vengono riportati alcuni elementi vengono riportati alcuni elementi geometrici caratteristici:geometrici caratteristici:

Angolo al centro [Angolo al centro [°°];];Raggio[m];Raggio[m];Sviluppo [m];Sviluppo [m];Tangenti [m].Tangenti [m].



Asse stradaleAsse stradale

54


30

Andamento planimetrico Andamento planimetrico -- Esempio di planimetria di progetto di un tratto di stradaEsempio di planimetria di progetto di un tratto di strada

Per completare la planimetria e definire lPer completare la planimetria e definire l’’area di occupazione del tracciato, occorre area di occupazione del tracciato, occorre aggiungere le intersezioni delle scarpate con la superficie natuaggiungere le intersezioni delle scarpate con la superficie naturale del terreno. Allrale del terreno. All’’uopo, uopo, èènecessario prima definire le sezioni stradali necessario prima definire le sezioni stradali

Asse stradaleAsse stradale

CarreggiataCarreggiata

55

Andamento planimetricoAndamento planimetrico

Esempio di planimetria di progetto di un tratto di stradaEsempio di planimetria di progetto di un tratto di strada

56


31

Rappresentazione su cartografiaRappresentazione su cartografia57

Rappresentazione su cartografiaRappresentazione su cartografia58


32

59

Come spesso accade nel caso di raccordi circolari, i picchetti nCome spesso accade nel caso di raccordi circolari, i picchetti nei tratti caratteristici di questi ultimi non ricadono ei tratti caratteristici di questi ultimi non ricadono allall’’intersezione con le curve di livello; di conseguenza, se si lavointersezione con le curve di livello; di conseguenza, se si lavora su cartografia, la loro quota va definita con il ra su cartografia, la loro quota va definita con il metodo grafico.metodo grafico.NellNell’’esempio proposto in figura si determina graficamente la quota deesempio proposto in figura si determina graficamente la quota del picchetto n. 28.l picchetto n. 28.

ddQQQ

dd

ABAACA

ACAB

Δ⋅+=Δ+=

Δ=Δ

128

1 ::

Andamento Altimetrico Andamento Altimetrico –– Definizione della quota dei picchetti dDefinizione della quota dei picchetti d’’asseasse

Sulla carta, anzitutto, si devono misurare le distanze topografiche dd e dd11

Andamento AltimetricoAndamento Altimetrico

LivellettaLivellettaSterriSterri RiportiRiporti

Andamento altimetrico del terreno Andamento altimetrico del terreno –– LINEA NERALINEA NERAProfilo longitudinale del terreno naturale o sedimeProfilo longitudinale del terreno naturale o sedime

Andamento altimetrico di progetto Andamento altimetrico di progetto –– LINEA ROSSALINEA ROSSALivellette raccordate da archi di cerchio (raccordi verticali)Livellette raccordate da archi di cerchio (raccordi verticali)

Linea del terrenoLinea del terreno

Il profilo longitudinale rappresenta l’andamento altimetrico del terreno e dell’asse stradale, rappresentati su un piano verticale.

60

Definita la planimetria si passa allDefinita la planimetria si passa all’’analisi dellanalisi dell’’andamento altimetrico della strada, disegnandone il profilo longandamento altimetrico della strada, disegnandone il profilo longitudinale. itudinale. Questa ulteriore operazione spesso conduce a piccole modifiche dQuesta ulteriore operazione spesso conduce a piccole modifiche del tracciato originario per adattarlo meglio el tracciato originario per adattarlo meglio allall’’andamento del terreno.andamento del terreno.Se non si fosse regolarizzato il tracciolino, il suo profilo sarSe non si fosse regolarizzato il tracciolino, il suo profilo sarebbe stato un segmento di retta a pendenza costante pari a ebbe stato un segmento di retta a pendenza costante pari a quella definita.quella definita.La sua regolarizzazione ne comporta invece un allontanamento dalLa sua regolarizzazione ne comporta invece un allontanamento dalla linea di pendenza uniforme. Ne risulta una la linea di pendenza uniforme. Ne risulta una spezzata con segmenti a pendenza superiore o inferiore a quella spezzata con segmenti a pendenza superiore o inferiore a quella prefissata, troppo irregolare per essere assunta come prefissata, troppo irregolare per essere assunta come andamento altimetrico della strada e che quindi andamento altimetrico della strada e che quindi èè necessario regolarizzare.necessario regolarizzare.


33


LivellettaLivelletta


ScavoScavo RilevatoRilevatoAA

AA

QrQr

sovrastrutturasovrastruttura

Scarpa1:1

Terreno di sedime o sedime naturale


Sezione trasversale ASezione trasversale A--AASede stradale in scavoSede stradale in scavo

QrQr

QrQr = quota rossa= quota rossa

61

Per poter tracciare il profilo si necessita della distanza tra iPer poter tracciare il profilo si necessita della distanza tra i picchetti dpicchetti d’’asse e della loro quota. Tali dati, frequentemente asse e della loro quota. Tali dati, frequentemente letti sulla cartografia nella fase preliminare del progetto, andletti sulla cartografia nella fase preliminare del progetto, andrebbero poi ricavati con un rilievo topografico.rebbero poi ricavati con un rilievo topografico.

scavoscavoscavoscavo

Scarpa1:1




BB

BB

QrQr


rilevatorilevato

rilevatorilevato



Sezione trasversale BSezione trasversale B--BBSede stradale in rilevatoSede stradale in rilevato

QrQr

ScavoScavo RilevatoRilevato


62

Scarpa3:2

Scarpa3:2


34




CC

CC


rilevatorilevato

scavoscavo



Sezione trasversale BSezione trasversale B--BBSede a mezza costaSede a mezza costa

QrQr

ScavoScavo RilevatoRilevato


QrQr

63

Andamento AltimetricoAndamento Altimetrico64

In ascissa sono riportate le distanze (scala 1:1000 o 1:2000); in ordinata le quote del terreno, a scala 10 volte maggiore (1:100 o 1:200).

Il profilo del terreno è disegnato assumendo un’orizzontale di riferimentoorizzontale di riferimento (o FondamentaleFondamentale) la cui quota assegnata è inferiore a quella del picchetto d’asse a quota più bassa.Sulla fondamentale di riferimento vengono riportate le distanze topografiche progressive tra i picchetti.In corrispondenza di ogni picchetto si traccia la verticale di dimensioni pari al dislivello tra l’orizzontale di riferimento e il picchetto stesso.L’unione dei vertici dei segmenti dei dislivelli definisce una spezzata che è la linea o profilo longitudinale del terreno lungo l’asse della strada (Linea del terreno o Linea neraLinea nera).


35

Andamento Altimetrico Andamento Altimetrico –– il profilo longitudinaleil profilo longitudinale

Il profilo del terreno è regolarizzato per mezzo delle livellette (segmenti a pendenza costante).

Le livellette devono avere una pendenza massima mai superiore, se non per tratti molto brevi al valore di progetto prefissato (max + 1%).

Devono discostarsi il meno possibile dall’andamento del terreno al fine di limitare scavi e rinterri.

I cambi di pendenza è bene che siano contenuti ed in ogni caso è bene siano in prossimità dei punti di tangenza delle curve orizzontali.

65

Calcolo quota di progetto Picchetti d’asse

ABp ABΔ=

=Δ=

AB

AB

Pendenza della livelletta

Distanza topografica tra i picchetti iniziale (A) e finale (B) della livelletta

Dislivello tra i picchetti A e B

ACpQQ Ap

Cp ⋅+=

Calcolo della quota di progetto del generico picchetto C di una livelletta di estremi A e B

Quota di riferimento

Andamento Altimetrico Andamento Altimetrico –– il profilo longitudinaleil profilo longitudinale66Calcolo quota di progetto Picchetti d’asse

ABp ABΔ=

=Δ=

AB

AB

Pendenza della livelletta

Distanza topografica tra i picchetti iniziale (A) e finale (B) della livelletta

Dislivello tra i picchetti A e B

ACpQQ Ap

Cp ⋅+=

Calcolo della quota di progetto del generico picchetto C di una livelletta di estremi A e B

Quota di riferimento

AA BB

Nella parte alta del profilo longitudinale si riportano le caratteristiche delle singole Livellette numero progressivo; Lunghezza [m]; dislivello [m] e pendenza [%].


36

Andamento Altimetrico Andamento Altimetrico –– il profilo longitudinaleil profilo longitudinale

Il profilo altimetrico è completato con la linea di progetto (Linea Rossa), costituito da tratti a pendenza costante (livellette) collegati da raccordi verticali convessi e concavi di raggio molto ampio.

67

DISTANZE

• Progressive;• Parziali;• Ettometriche.

RETTIFILI e CURVE

• Lunghezze dei rettifili;• Elementi caratteristici delle curve orizzontali;

• Linea continua con andamento della strada linea continua che in corrispondenza delle curve si sposta verso l’alto (curva con concavità verso il basso) o verso il basso (curva con concavità verso l’alto)

Nella parte inferiore del grafico vengono riportati i seguenti elementi:

Il profilo altimetrico Il profilo altimetrico èè costituito da tratti a pendenza costante (costituito da tratti a pendenza costante (livellettelivellette))collegati da raccordi verticali convessi e concavi.collegati da raccordi verticali convessi e concavi.

Andamento AltimetricoAndamento AltimetricoInserimento dei raccordi verticaliInserimento dei raccordi verticali

68


37


Nel caso di dossi e cunette, invece, i due tratti (A e B) con peNel caso di dossi e cunette, invece, i due tratti (A e B) con pendenza opposta (Pndenza opposta (PAA e Pe PBB) devono ) devono essere raccordati alzando o abbassando il punto di flesso. essere raccordati alzando o abbassando il punto di flesso. DarrachDarrach etet al. (1981 in al. (1981 in WiestWiest, 1998) , 1998) propongono di variare lpropongono di variare l’’altezza di una quantitaltezza di una quantitàà d [m] pari a:d [m] pari a:

d =0.0762 Pd =0.0762 PAA + P+ PBB

I due tratti di raccordo devono essere di almeno 30 m.I due tratti di raccordo devono essere di almeno 30 m.

Nel caso di diramazioni Nel caso di diramazioni èè bene avere in entrambi i bene avere in entrambi i segmenti il primo tratto dopo lasegmenti il primo tratto dopo laseparazione con pendenza uguale;separazione con pendenza uguale;la lunghezza di tale tratto deve essere la lunghezza di tale tratto deve essere superiore alla media delle larghezze dei due superiore alla media delle larghezze dei due tratti tratti ((DarrachDarrach et al., 1981, in et al., 1981, in WiestWiest, 1998), 1998)

69


2αtgrd ⋅=

d è la distanza di un estremo dell’arco di raccordo dal vertice, r è il raggio verticale del raccordo, αl’angolo verticale formato dalle due livellette. In prima approssimazione lo sviluppo planimetrico del raccordo può essere calcolato come il doppio della distanza d.

70


38

La SEZIONE DI La SEZIONE DI PROGETTO viene PROGETTO viene definita in funzione definita in funzione della categoria di della categoria di strada e del volume strada e del volume di traffico previstodi traffico previsto

Sezioni TrasversaliSezioni Trasversali

Evidenziano l’andamento trasversale del corpo stradale e del terreno

Intersezione del corpo stradale e del terreno con un piano verticale normale all’asse stradale

Forniscono gli elementi necessari per il calcolo del volume del solido stradale (movimenti terra)

Le sezioni vengono numerate progressivamente e si rappresentano come appaiono ad un osservatore che, rivolto verso l’origine della strada, si dirige a ritroso verso la fine.

Se ad esempio si vuole disegnare la sezione n. 10, questa sarà rappresentata immaginando di osservare la sezione n. 9 ed avendo alle spalle la n. 11. Significa che i punti designati in figura con la lettera A saranno a sinistra; a destra quelli indicati con la lettera B.

DisegnoDisegnodelle Sezionidelle Sezioni

Si ottengono immaginando di sezionare il corpo stradale con piani verticali perpendicolari all’asse della strada in corrispondenza dei picchetti d’asse, già indicati sulla planimetria e sul profilo longitudinale

71

Sezioni TrasversaliSezioni TrasversaliIntersezione del corpo stradale e del terreno con un piano verticale normale all’asse stradale

•• allall’’inizio e alla fine della strada;inizio e alla fine della strada;

•• in corrispondenza delle intersezioni in corrispondenza delle intersezioni delldell’’asse stradale con le curve di livello;asse stradale con le curve di livello;

•• nei punti di tangenza delle curve e nel nei punti di tangenza delle curve e nel loro punto di mezzo;loro punto di mezzo;

•• allall’’inizio e alla fine di ogni opera dinizio e alla fine di ogni opera d’’arte;arte;

•• allall’’intersezione con strade esistenti;intersezione con strade esistenti;

•• Le sezioni sono ortogonali allLe sezioni sono ortogonali all’’asse asse stradale; nel caso di raccordi stradale; nel caso di raccordi circolari orizzontali, convergono circolari orizzontali, convergono verso il centro della curva.verso il centro della curva.

Le sezioni sono posizionate nei Le sezioni sono posizionate nei seguenti punti e, in ogni caso, seguenti punti e, in ogni caso, distanziate al massimo di 70distanziate al massimo di 70÷÷80 m:80 m:

72


39

Sezioni TrasversaliSezioni TrasversaliIntersezione del corpo stradale e del terreno con un piano verticale normale all’asse stradale

Rilievo trasversale Rilievo trasversale del terrenodel terreno

Tecnica della COLTELLAZIONETecnica della COLTELLAZIONESi tratta di una procedura iterativa e Si tratta di una procedura iterativa e si effettua con triplometri e paline si effettua con triplometri e paline topografiche o stadietopografiche o stadie

73

Si inizia ponendo unSi inizia ponendo un’’estremitestremitàà del del triplometro in corrispondenza del triplometro in corrispondenza del vertice della poligonale e si orienta vertice della poligonale e si orienta ll’’asta nella direzione asta nella direzione perpendicolare alla poligonale perpendicolare alla poligonale assicurandosi, osservando la bolla assicurandosi, osservando la bolla della livella, che essa sia della livella, che essa sia orizzontale.orizzontale.Si pone una palina (o stadia) in Si pone una palina (o stadia) in posizione verticale allposizione verticale all’’altra altra estremitestremitàà del triplometro e si legge del triplometro e si legge il dislivello.il dislivello.

Il rilievo trasversale del Il rilievo trasversale del terreno terreno èè indispensabile indispensabile per la corretta per la corretta rappresentazione delle rappresentazione delle sezioni stradali.sezioni stradali.Al solito può essere Al solito può essere desunto dalla cartografia di desunto dalla cartografia di base, ammesso che base, ammesso che questa sia di dettaglio questa sia di dettaglio appropriato; ovvero si deve appropriato; ovvero si deve procedere con un rilievo procedere con un rilievo topografico.topografico.Questo può essere Questo può essere condotto tramite stazione condotto tramite stazione totale o, in assenza di altri totale o, in assenza di altri mezzi anche tramite la mezzi anche tramite la tecnica della tecnica della coltellazionecoltellazione..

Sezioni TrasversaliSezioni TrasversaliI tre tipi di sezione stradale (A) e le caratteristiche geometriche della sistemazione del terreno a monte e a valle (B)

AA BB

74

Sezione inSezione in RILEVATORILEVATO

Sezione inSezione in TRINCEATRINCEA

Sezione a Sezione a MEZZA COSTAMEZZA COSTA


40

Sezioni TrasversaliSezioni TrasversaliNel

75

Normalmente, la scala di rappresentazione utilizzata è 1:100.Sezioni TrasversaliSezioni Trasversali -- Disegno delle SezioniDisegno delle Sezioni76

CAP CACA

1

11

Δ=

CBP CACB

1

11

Δ=

CC BB11AA11

Orizzontale di riferimento

AA′′11

BB′′11

CC′′

CC11

rossaquotaCC _' 1 =

LL

Scelta unScelta un’’orizzontale di riferimento tale che tutta la sezione stradale orizzontale di riferimento tale che tutta la sezione stradale rimanga al di sopra di questa, si riportano le distanze Arimanga al di sopra di questa, si riportano le distanze A11C e CBC e CB11..Si riportano quindi le differenze di quota tra lSi riportano quindi le differenze di quota tra l’’orizzontale di riferimento ed il orizzontale di riferimento ed il terreno tracciando le verticali passanti per i punti Aterreno tracciando le verticali passanti per i punti A11, C e B, C e B11 ed ed individuando i punti Aindividuando i punti A’’11, C, C’’ e Be B’’11..LL’’unione di questi punti individua il profilo del terreno.unione di questi punti individua il profilo del terreno.


41

Normalmente, la scala di rappresentazione utilizzata è 1:100.Sezioni TrasversaliSezioni Trasversali -- Disegno delle SezioniDisegno delle Sezioni

77

Mentre le scarpate in scavo normalmente sono realizzate con Mentre le scarpate in scavo normalmente sono realizzate con scarpa 1:1, quelle in riporto scarpa 1:1, quelle in riporto èè opportuno realizzarle con una opportuno realizzarle con una scarpa pari a 3:2; ciò perchscarpa pari a 3:2; ciò perchéé il materiale costituente i rilevati il materiale costituente i rilevati essendo smosso ha caratteristiche fisicoessendo smosso ha caratteristiche fisico--meccaniche peggiori meccaniche peggiori e va disposto secondo il suo angolo di e va disposto secondo il suo angolo di naturalnatural declivio (declivio (da non da non confondere, concettualmente, con lconfondere, concettualmente, con l’’angolo di attrito internoangolo di attrito interno).).

La distanza topografica tra i punti La distanza topografica tra i punti MM ed ed NN dove le scarpate dove le scarpate intersecano il terreno, rappresenta la larghezza di occupazione intersecano il terreno, rappresenta la larghezza di occupazione della strada in oggetto.della strada in oggetto.

CAP CACA

1

11

Δ=

CBP CACB

1

11

Δ=

NelSezioni TrasversaliSezioni Trasversali -- Disegno delle SezioniDisegno delle Sezioni

Distanza progressiva

Quota terreno

Quota progetto

Distanza progressiva parziale

Quota orizzontale di riferimento

78


42

Intersezione del corpo stradale e del terreno con un piano verticale normale all’asse stradale

Quota diriferimento

Vengono numerate Vengono numerate progressivamente progressivamente partendo partendo dalldall’’origine della origine della strada. Si riportano strada. Si riportano le quote di progetto le quote di progetto e del terreno in e del terreno in corrispondenzacorrispondenzadelldell’’asse stradaleasse stradale

Disegno delle Disegno delle SezioniSezioni

Sezioni TrasversaliSezioni Trasversali -- Disegno delle SezioniDisegno delle Sezioni79


Quota diriferimento

In planimetria si In planimetria si proietta il piano di proietta il piano di sezione in modo da sezione in modo da poter leggere, ai poter leggere, ai fini del calcolo dei fini del calcolo dei movimenti di terra, movimenti di terra, ll’’andamento andamento trasversale del trasversale del terrenoterreno

Intersezione del corpo stradale e del terreno con un piano verticale normale all’asse stradaleSezioni TrasversaliSezioni Trasversali -- Disegno delle SezioniDisegno delle Sezioni

80


43


Andamento Andamento trasversale del trasversale del terreno in terreno in corrispondenza del corrispondenza del piano di sezionepiano di sezione


81


Si riporta anche Si riporta anche ll’’andamento andamento piattaforma piattaforma stradalestradale(nell(nell’’esempio si sono esempio si sono riportate le riportate le caratteristiche tipiche caratteristiche tipiche di una strada di di una strada di categoria F1)categoria F1)


82


44


Si riportano le aree Si riportano le aree di sterro (scavo) e di sterro (scavo) e di riporto (rilevato) di riporto (rilevato) e le l’’andamento delle andamento delle scarpate scarpate (2:3 per il (2:3 per il rilevato; 1:1 per lo rilevato; 1:1 per lo scavo)scavo)


83


QUOTATURA delle QUOTATURA delle sezionisezioni

S = 3.69R = 9.87


84


45


Planimetria Planimetria dd’’ingombroingombro


85




86


46



Definite le sezioni è possibile determinare l’area di ingombro di un tracciato stradale. Una volta sovrapposto al catastale è possibile definire il particellare di esproprio.

Sezioni TrasversaliSezioni Trasversali –– Ingombro PlanimetricoIngombro Planimetrico87

Foglio di mappa n. :::

Scala 1:2000

Sezioni trasversali Sezioni trasversali –– Sezioni TipoSezioni Tipo

Sezione aSezione amezza costamezza costa Trattorabile in terreno a Trattorabile in terreno a

forte pendenzaforte pendenza

camionabile in terreno a camionabile in terreno a pendenza moderatapendenza moderata

88


47


Sezione aSezione amezza costamezza costa

89



Particolare della parte in rilevatoParticolare della parte in rilevato

90


48



Particolare della parte in scavoParticolare della parte in scavo

91


Sezione inSezione inRilevatoRilevato

92


49


Sezione inSezione inTrinceaTrincea

93



scavo

riporto

barbette

94


50

Sezioni TrasversaliSezioni TrasversaliSOLIDO STRADALESOLIDO STRADALE

I solidi stradali sono I solidi stradali sono omogeneiomogenei se le sezioni sono entrambe in scavo se le sezioni sono entrambe in scavo o entrambe in riporto; o entrambe in riporto; non omogeneinon omogenei se le sezioni sono una in se le sezioni sono una in scavo e lscavo e l’’altra in riporto; altra in riporto; mistimisti se una o entrambe le sezioni sono in se una o entrambe le sezioni sono in parte in scavo ed in parte in riportoparte in scavo ed in parte in riporto

95

VOLUME delVOLUME delSOLIDOSOLIDOSTRADALESTRADALE

Solido di terreno delimitato da scarpate, piattaforma stradale eSolido di terreno delimitato da scarpate, piattaforma stradale e piano piano di campagna compreso tra due sezioni contiguedi campagna compreso tra due sezioni contigue (Tesoriere, 1990)(Tesoriere, 1990)

VOLUME delVOLUME delSOLIDOSOLIDOSTRADALESTRADALE

Solido di terreno delimitato da scarpate, piattaforma stradale eSolido di terreno delimitato da scarpate, piattaforma stradale e piano piano di campagna compreso tra due sezioni contiguedi campagna compreso tra due sezioni contigue (Tesoriere, 1990)(Tesoriere, 1990)

96

SOLIDO STRADALESOLIDO STRADALESezioni TrasversaliSezioni Trasversali


51

Il valore dellIl valore dell’’errore errore ee può può essere contenuto adottando essere contenuto adottando alcuni accorgimenti:alcuni accorgimenti:

•• èè sempre buona norma sempre buona norma contenere quanto picontenere quanto piùù possibile possibile la distanza tra due sezioni la distanza tra due sezioni consecutive;consecutive;

•• Nei tratti di solido stradale non Nei tratti di solido stradale non omogeneo può rendersi utile omogeneo può rendersi utile ll’’inserimento di sezioni inserimento di sezioni aggiuntive intermedie.aggiuntive intermedie.

d/2

d/2

Formula di Torricelli

( )2

21 AAdV m+

⋅=

AA11

AAmm

AA22

Metodo delle Sezioni ragguagliateAm = (A1+A2)/2

( )6

421 mAAAdV ++⋅=

97 Sezioni TrasversaliSezioni Trasversali VOLUME DEL SOLIDO STRADALE VOLUME DEL SOLIDO STRADALE (Prismoide)(Prismoide)

La formula delle sezioni La formula delle sezioni ragguagliate semplificata (2) ragguagliate semplificata (2) conduce ad una sovrastima del conduce ad una sovrastima del volume del solido stradale, volume del solido stradale, direttamente proporzionale direttamente proporzionale allall’’aumento dellaumento dell’’area delle sezioni area delle sezioni considerateconsiderate

dd = distanza tra le due sezioni = distanza tra le due sezioni considerate;considerate;

AA11 e e AA22 = area delle due sezioni = area delle due sezioni estremeestreme

AAmm = area della sezione posta a = area della sezione posta a distanza distanza d/2d/2 dalle sezioni dalle sezioni estreme.estreme.

11

22

98Solido Stradale Solido Stradale omogeneoomogeneo Sezioni in RILEVATOSezioni in RILEVATO

( )2

21 RRdVR+

⋅=

RR11

RR22

Sezioni TrasversaliSezioni Trasversali VOLUME DEL SOLIDO STRADALE VOLUME DEL SOLIDO STRADALE (Prismoide)(Prismoide)


52

99Solido Stradale Solido Stradale omogeneoomogeneo Sezioni in SCAVOSezioni in SCAVO

( )2

21 SSdVS+

⋅=


100Solido Stradale compreso tra due sezioni Solido Stradale compreso tra due sezioni non omogeneenon omogeneeSezioni in SCAVO e in RilevatoSezioni in SCAVO e in Rilevato

IpotesiIpotesi si suppone che le distanze si suppone che le distanze ddSS e e ddRR della linea di passaggio della linea di passaggio teorica dalle sezioni (1) e (2) siano proporzionali alle rispettteorica dalle sezioni (1) e (2) siano proporzionali alle rispettive aree Se ive aree Se R delle sezioni medesime.R delle sezioni medesime.

Nel caso in esame, il solido stradale Nel caso in esame, il solido stradale èè formato da due cunei di terra, formato da due cunei di terra, uno di scavo (Vuno di scavo (VSS) e l) e l’’altro di riporto (Valtro di riporto (VRR), aventi in comune la ), aventi in comune la Linea di Linea di passaggiopassaggio. . La linea di passaggio La linea di passaggio èè teorica e si assimila normale allteorica e si assimila normale all’’asse asse stradale.stradale.

dRRSddRdRdSRSddd

ddddddRSdd

R

RR

RR

RSRS

RS

⋅=+⋅⋅−⋅=⋅

=−−=→+=

=

)(

::)(

::



53

101

Ognuno dei due cunei di terra che concorre alla definizione del solido stradale èassimilabile ad un prismoide avente una base coincidente con la sezione stradale e l’altra con la linea di passaggio teorica, quindi di area nulla.

RSdRd R +⋅

=

RSdSd S +⋅

=

Solido Stradale compreso tra due sezioni Solido Stradale compreso tra due sezioni non omogeneenon omogeneeSezioni in SCAVO e in RilevatoSezioni in SCAVO e in Rilevato


RRR dRdRV ⋅=⋅+

=22

0

SSS dSdSV ⋅=⋅+

=22

0

Solido Stradale compreso tra una sezione di Solido Stradale compreso tra una sezione di riportoriporto e una e una mistamista102

Occorre in prima battuta parzializzare le sezioni con un piano verticale αα passante per il punto di passaggio P della sezione mista e parallelo all’asse stradale. Ne consegue che ai fini del calcolo del volume il solido stradale è suddiviso longitudinalmente in due parti. A sinistra si ha un solido non omogeneo tra una sezione di riporto e una di scavo; a destra un solido omogeneo tra due sezioni di riporto.

A sinistra del piano A sinistra del piano αα abbiamo la condizione del solido stradale misto:abbiamo la condizione del solido stradale misto:


RR dRV ⋅=2'' 1

SS dSV ⋅=2

RR''11

RR22

RR''''11

A destra del piano A destra del piano αα si ha una solido omogeneo di riporto il cui volume si ha una solido omogeneo di riporto il cui volume èè::

dRRV R ⋅+

=2

"" 21


54

103Solido Stradale compreso tra una sezione di Solido Stradale compreso tra una sezione di scavoscavo e una e una mistamistaSezioni TrasversaliSezioni Trasversali VOLUME DEL SOLIDO STRADALE VOLUME DEL SOLIDO STRADALE (Prismoide)(Prismoide)

Anche in questo caso si parzializzano le sezioni con un piano verticale αα passante per il punto di passaggio P della sezione mista e parallelo all’asse stradale.Otteniamo, a sinistra del piano, un solido non omogeneo fra due sezioni una di scavo e una di riporto. A destra un solido omogeneo di scavo.

A sinistra del piano A sinistra del piano αα abbiamo la condizione del solido stradale misto:abbiamo la condizione del solido stradale misto:

RR dRV ⋅=22

SS dSV ⋅=2'' 1

A destra del piano A destra del piano αα si ha una solido omogeneo di scavo il cui volume si ha una solido omogeneo di scavo il cui volume èè::

dSSV S ⋅+

=2

"" 21

Solido Stradale compreso tra una due sezioni Solido Stradale compreso tra una due sezioni mistemiste con punti di con punti di passaggio alla stessa distanza dallpassaggio alla stessa distanza dall’’asse stradaleasse stradale

Sezioni TrasversaliSezioni Trasversali VOLUME DEL SOLIDO STRADALE VOLUME DEL SOLIDO STRADALE (Prismoide)(Prismoide)104

Il piano verticale αα passante per i punti di passaggio P1 e P2 delle due sezioni miste interseca la piattaforma stradale nella retta P1P2, dividendo il corpo stradale in due zone: a sinistra, si ha un solido omogeneo in rilevato; a destra, un solido omogeneo in scavo.

A sinistra del piano A sinistra del piano αα il volume del solido il volume del solido èè dato da::dato da::

dRRVR ⋅+

=2

21

A destra del piano A destra del piano αα si ha una solido omogeneo di scavo il cui volume si ha una solido omogeneo di scavo il cui volume èè::

dSSVS ⋅+

=2

21

RR11

RR22


55

Solido Stradale compreso tra una due sezioni Solido Stradale compreso tra una due sezioni mistemiste con punti di con punti di passaggio a differenti distanze dallpassaggio a differenti distanze dall’’asse stradaleasse stradale

Sezioni TrasversaliSezioni Trasversali VOLUME DEL SOLIDO STRADALE VOLUME DEL SOLIDO STRADALE (Prismoide)(Prismoide)105

Per i punti di passaggio P1 e P2 delle due sezioni miste si tracciano i piani verticali αα eββ sempre paralleli all’asse stradale.In questo caso, il corpo stradale risulta suddiviso in tre zone. partendo da sinistra: un solido omogeneo in rilevato; un solido non omogeneo tra una sezione in scavo e una in rilevato; un solido omogeneo in scavo.

RR''11

RR22

RR''''11

A sinistra del piano A sinistra del piano αα il volume del solido il volume del solido èè dato da:dato da:………………………………....

Tra i piani Tra i piani αα e e ββ il volume del solido il volume del solido èè::………………………………....

A destra del piano A destra del piano ββ il volume del solido il volume del solido èè::………………………………....

106

Ingombro Ingombro delle delle sezionisezioni

Sezioni omogenee Sezioni omogenee entrambe di entrambe di RIPORTORIPORTO

Sezioni Trasversali Sezioni Trasversali -- ZONA DI OCCUPAZIONEZONA DI OCCUPAZIONE


56

107

Ingombro Ingombro delle delle sezionisezioni

Sezioni Trasversali Sezioni Trasversali -- ZONA DI OCCUPAZIONEZONA DI OCCUPAZIONE

Sezioni omogenee Sezioni omogenee entrambe di entrambe di SCAVOSCAVO

Sezioni non omogenee Sezioni non omogenee SCAVO e RIPORTOSCAVO e RIPORTO

108 Sezioni Trasversali Sezioni Trasversali -- ZONA DI OCCUPAZIONEZONA DI OCCUPAZIONE

qr

R

S

qBB

qAA

=

=

1

1

21

11

qGG

qCC

=

=

•• Si traccia lSi traccia l’’asse stradale.asse stradale.•• Alla distanza D si tracciano le due sezioni Alla distanza D si tracciano le due sezioni

consecutiveconsecutive•• Sulla traccia della sezione (1) si riporta a Sulla traccia della sezione (1) si riporta a

sinistra (o a destra) il segmento AAsinistra (o a destra) il segmento AA11;;•• Sulla traccia della sezione (2) si riporta, Sulla traccia della sezione (2) si riporta,

nella parte opposta a quella prescelta per nella parte opposta a quella prescelta per la sezione precedente, il segmento BBla sezione precedente, il segmento BB11. .

•• La congiungente ALa congiungente A11BB11 interseca linterseca l’’asse asse stradale nel punto P che appartiene alla stradale nel punto P che appartiene alla linea di passaggio;linea di passaggio;

•• Sezione (1): si riportano i segmenti CCSezione (1): si riportano i segmenti CC11 e e GGGG11;;

•• Sezione (2): si riportano i segmenti DDSezione (2): si riportano i segmenti DD11 e e LLLL11;;

•• Le congiungenti CLe congiungenti C11DD11 e Ge G11LL11 determinano determinano i punti di passaggio Q e R.i punti di passaggio Q e R.

21

11

'

'

qLL

qDD

=

=

q′2q′1


57

Sezioni non omogenee Sezioni non omogenee SCAVO e MISTASCAVO e MISTA


Sezioni MISTESezioni MISTE



58


Sezioni MISTESezioni MISTE

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