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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “A. Fogazzaro” Noventa Vicentina PROGETTO PEDAGOGICO DIDATTICO della Scuola dell’Infanzia “2 giugno” Anno scolastico 2014-2015

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

“A. Fogazzaro”

Noventa Vicentina

PROGETTO PEDAGOGICO

DIDATTICO

della

Scuola dell’Infanzia “2 giugno”

Anno scolastico 2014-2015

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Indice

Scuola e territorio

Struttura dell’edificio

Struttura giuridico istituzionale

Analisi della popolazione scolastica

La giornata scolastica

Orari delle insegnanti

Piano delle attività funzionali all’insegnamento

Patto regolativo di plesso

Protocollo per l’integrazione

Progetto di Educazione interculturale

Curricolo Scuola Infanzia

Percorso pedagogico didattico

Laboratori

Progetti speciali/uscite didattiche

Corso di nuoto

Screening per la rilevazione precoce delle difficoltà di

apprendimento

Progettazione annuale di religione Cattolica

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Scuola e territorio

L’Istituto Comprensivo Statale “A. Fogazzaro” eroga il servizio scolastico in cinque

Plessi, tutti situati all’interno del territorio del Comune di Noventa Vicentina e

accoglie complessivamente circa 900 studenti fra i 3 e i 15 anni. L’istruzione infantile

si svolge su due plessi: la scuola “2 Giugno”, situata nelle vicinanze del centro abitato e

la scuola “Papa Giovanni XXIII”, situata nella frazione di Saline.

La zona dove è edificata la “2 Giugno”, è compresa in un triangolo entro il quale le

nuove abitazioni familiari coesistono con strutture scolastiche e strutture sportive.

Se la tipologia socio-economica e le caratteristiche culturali del territorio potevano

definirsi omogenee quando era prevalente l’attività agricola, dagli anni ’70 fino ai

giorni nostri il tessuto economico ha visto svilupparsi nuove realtà imprenditoriali,

soprattutto artigianali e del terziario.

Sono cambiati gli stili di vita, con un forte aumento dei consumi, accompagnato ad un

impegno lavorativo fuori casa, spesso pesante in termini di orario per entrambi i

genitori.

Il fenomeno più recente che ha caratterizzato l’incremento della popolazione

scolastica, è quello dell’immigrazione di famiglie provenienti da paesi extra comunitari,

soprattutto dal Marocco e dai paesi dell’Est Europa.

Struttura dell’edificio scolastico

L’edificio scolastico della “2 Giugno” si articola su un unico piano costituito da: cucina

e dispensa nuove, centrale termica, servizi igienici per il personale, salone, cinque

sezioni. Ogni aula è provvista di uno spazio-sezione, spazio-mensa e servizi igienici per

i bambini.

In seguito all’ampliamento dell’edificio sono stati ricavati: un deposito per il materiale

e l’archivio, un’aula di informatica, una biblioteca scolastica con annessi servizi igienici

per i bambini anche disabili.

L’edificio è provvisto di due accessi:

Uno sito in via Cero – per l’entrata del personale, dei fornitori e dei bambini

accompagnati dallo scuolabus.

L’altro, di entrata principale, sito in via della Repubblica.

C’è una nuova uscita di emergenza che dal salone porta al giardino d’ingresso.

Il giardino esterno, molto vasto, circonda tutta la scuola è accessibile dalle aule e

dall’entrata principale ed è attrezzato con strutture ludiche e motorie adatte all’età

dei bambini.

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Struttura giuridico - istituzionale della scuola “2 Giugno”

Dall’anno scolastico 1999/2000 la Scuola dell’Infanzia “2 Giugno” rientra nell’Istituto

Comprensivo Statale del Comune di Noventa Vicentina. E’ aperta dal Lunedì al Venerdì

con un orario che copre complessivamente 8 ore giornaliere e cioè dalle ore 8.00 alle

ore 16.00, dalle ore 7.40 per chi ha necessità lavorative.

L’organico è costituito, al momento, da 112 bambini, 10 insegnanti titolari di sezione,

tre insegnanti di sostegno, un’insegnante di religione. A supporto degli alunni

certificati operano nella scuola due assistenti personali.

I bambini sono suddivisi in 5 sezioni eterogenee per età.

La mensa è gestita da un Comitato di genitori, il servizio trasporto scuolabus è gestito

dal Comune.

Analisi della popolazione scolastica Nella scuola dell’Infanzia “2 Giugno” risultano iscritti 112 bambini, così suddivisi per

età:

Bambini di 5 anni (classe 2009) n°38

Bambini di 4 anni (classe 2010) n° 34

Bambini di 3 anni (classe 2011) n° 33

Bambini che frequenteranno da gennaio 2015 (classe 2012) n° 7

Bambini di 6 anni (classe 2008) n° 1

Sezioni

età Gialla Rossa Blu Arancione

Verde

Totale per

età

3 anni

8

8

6

5

6

33

4 anni

7

6

7

7

7

34

5 anni

7

7

7

9

8

38

6 anni

1 1

Da

gennaio

2015

1 2 2 1 1 7

Totale

per

sezione

23

23

23

22

22

112

I dati si riferiscono a inizio ottobre 2014

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La giornata scolastica - Scuola “2 Giugno”

TEMPI

ATTIVITA’

SPAZI

08.00 08.30

Accoglienza in intersezione Giochi,Canti animati

Aule e Salone

08.30 09.30

Accoglienza in aula/gioco libero o guidato

Aule

09.30 09.50

Gioco libero Routine (pulizia personale) Aula e bagno contiguo

09.50 10.10

Merenda

Aula

10.10 10.30

Calendario delle presenze, registrazione del tempo, canzoncine e filastrocche

Aula

10.30 11.50

Attività specifiche per livelli in gruppi omogenei

Aula, bagno contiguo Salone, biblioteca

11.50 12.05

Routine (pulizia personale)

Bagno

12.05 13.00

Pranzo

Aula

13.00 13.30

Gioco libero in angoli strutturati Video

Aula, giardino, angolo video

13.30 15.00

Riposo per i bambini di 3 e 4 anni e non frequenza

I.R.C. Attività specifiche di laboratorio per i bambini di 5

anni

Dormitorio Aule arancione e verde, spazio biblioteca

15.00 15.40

Routine (pulizia personale) Merenda, canti animati, gioco

Aula e bagno contiguo

15.40 16.00

Uscita Aule, salone, giardino

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ORARIO INSEGNANTI 1° QUADRIMESTRE

A

U

L

A

LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI

G BIASIN FRANCESCA

8.30-13.00 10.30-16.00 10.30-16.00 8.30-13.00 8.00-13.00

BISOGNIN MARILISA

10.00-16.00 8.30-12.30 8.00-12.15 10.45-16.00 10.30-16.00

R GINATO EMANUELA

10.30-16.00 8.00-12.00 11.00-16.00 10.00-16.00 8.30-13.00

TOMBA NADIA

8.30-13.00 10.30-16.00 8.00-13.00 8.30-13.00 10.30-16.00

B BURATO LUCIA

11.00-16.00 8.00-13.00 10.30-16.00 10.30-16.00 8.30-12.30

VERONESE ERICA

8.00-12.30 10.00-16.00 8.30-13.00 8.30-13.00 10.30-16.00

A NEGRELLO PAOLA

10.30-16.00 8.30-12.30 10.00-16.00 8.00-13.00 8.30-13.00

PICCOLO CINZIA

8.00-12.30 10.30-16.00 8.30-12.30 10.30-16.00 10.30-16.00

V BORASO PAOLA

10.30-16.00 8.30-13.00 8.30-13.00 10.30-16.00 8.00-13.00

VESTRINI GIUSEPPINA

8.30-12.00 11.00-16.00 10.30-16.00 8.00-13.00 10.00-16.00

S BISSON CHIARA

8.00-12.00 8.00-13.00

13.30-15.00 8.00-12.00 8.00-12.00

8.00-13.00 13.30-15.00

ARZENTON STEFANIA

11.00-16.00 11,00-16.00 8.00-13.00 8.00-13.00 8.00-13.00

BERTORELLE DANIELA

8.30-13.00 8.30-13.30 9.30-15.00 9.30-15.00 8.30-13.00

R

e VALLE ERICA 13.30-15.00

9.00-12.00 13.30-15.00

13.30-15.00

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ORARIO INSEGNANTI 2° QUADRIMESTRE

A

U

L

A

LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI

G BISOGNIN MARILISA

8.30-13.00 10.30-16.00 10.30-16.00 8.30-13.00 8.00-13.00

BIASIN

FRANCESCA 10.00-16.00 8.30-12.30 8.00-12.15 10.45-16.00 10.30-16.00

R TOMBA NADIA

10.30-16.00 8.00-12.00 11.00-16.00 10.00-16.00 8.30-13.00

GINATO EMANUELA

8.30-13.00 10.30-16.00 8.00-13.00 8.30-13.00 10.30-16.00

B VERONESE ERICA

11.00-16.00 8.00-13.00 10.30-16.00 10.30-16.00 8.30-12.30

BURATO LUCIA

8.00-12.30 10.00-16.00 8.30-13.00 8.30-13.00 10.30-16.00

A PICCOLO CINZIA

10.30-16.00 8.30-12.30 10.00-16.00 8.00-13.00 8.30-13.00

NEGRELLO PAOLA

8.00-12.30 10.30-16.00 8.30-12.30 10.30-16.00 10.30-16.00

V VESTRINI GIUSEPPINA

10.30-16.00 8.30-13.00 8.30-13.00 10.30-16.00 8.00-13.00

BORASO M. PAOLA

8.30-12.00 11.00-16.00 10.30-16.00 8.00-13.00 10.00-16.00

S BISSON CHIARA

8.00-12.00 8.00-13.00

13.30-15.00 8.00-12.00 8.00-12.00

8.00-13.00 13.30-15.00

ARZENTON STEFANIA

11.00-16.00 11,00-16.00 8.00-13.00 8.00-13.00 8.00-13.00

BERTORELLE DANIELA

8.30-13.00 8.30-13.30 9.30-15.00 9.30-15.00 8.30-13.00

R

e VALLE ERICA 13.30-15.00

9.00-12.00 13.30-15.00

13.30-15.00

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ORARIO INSEGNANTE RELIGIONE CATTOLICA

LUNEDI 13.30-15.00 Gruppo grandi

laboratorio

MARTEDI

9.00-12.00

13.30-15.00

9.00 aula gialla

9.35 aula arancione

10.20 aula verde

10.55 aula rossa

11.25 aula blu

Gruppo grandi

laboratorio

MERCOLEDI 13.30-15.00 Gruppo grandi

laboratorio

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Piano delle attività ore funzionali a.s. 2014/15

Attività

Art.29-3a

settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo maggio giugno

Collegio

docenti

vert.

1 5

collegio 15

collegio

Collegio

docenti

infanzia

Assemblee

e colloqui

alle

famiglie

5 assemblea

19 colloqui

b. piccoli

29

Assemble

a

Elezioni

rappresen

tanti

12

Colloqui

b. piccoli

18-19

Festa di

Natale

21

Colloqui

b.

grandi

31

Scuola

aperta

25

Colloqui

b. medi

7

Festa di

fine anno

11

Colloqui

b. grandi

Attività

art.29-3b

settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio Marzo aprile maggio giugno

Intersezion

e

docenti/ge

nitori

26

15

Intersezion

e

docenti

17

24

8

22

26

3

10

8

15

11

4

18

15

22

6

13

20

3

24

Le insegnanti si incontrano di mercoledì dalle ore 16.00 alle ore 18.00

aprile

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Patto regolativo di Plesso

Le competenze specifiche di ciascuna insegnante acquisite tramite corsi di

formazione e/o di aggiornamento, vengono messe a disposizione di tutti i

bambini del plesso, in modo da garantire pari opportunità di esperienze

Questo avviene:

Nell’assegnazione degli insegnanti ai Laboratori di approfondimento del

pomeriggio;

Nella suddivisione delle attività specifiche per ambito della sezione;

Nella disponibilità attiva durante i tempi comuni con i bambini.

Per utilizzare meglio gli spazi della scuola, le insegnanti stabiliscono:

Gli orari di utilizzo degli spazi comuni (palestra, salone, biblioteca, video) e della

sezione mediante una tabella esplicativa;

L’organizzazione settimanale delle attività di sezione, sempre tramite una

tabella che verrà allegata al registro di sezione;

Nell’arco dell’anno scolastico le insegnanti si impegnano a:

Sostenere unitariamente il Progetto Scuola;

Confrontarsi con la collega di sezione, di sostegno e per ambito;

Progettare le attività collegialmente per ambiti di apprendimento;

Valutare i punti deboli e di forza dell’organizzazione dei Plessi alla fine

dell’anno.

Il calendario degli incontri obbligatori viene concordato con il Dirigente Scolastico su

proposta del Collegio Docenti di Sezione, che stabilirà all’inizio dell’anno quale sarà il

giorno della settimana prescelto per gli incontri con i genitori e per gli incontri di

intersezione tecnico, che per l’anno scolastico 2014-2015 si svolgeranno il mercoledì.

Nell’ambito del Plesso , le insegnanti si distribuiscono degli incarichi che risultano

nella Progettazione di Plesso e nel verbale del Collegio Unificato.

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Protocollo per l’ integrazione

La scuola, in quanto sistema di relazioni ha in sé, soprattutto per i minori

diversamente abili, enormi potenzialità; basti pensare come la collaborazione, il

confronto, l’interazione, gli obiettivi comuni tra le diverse figure professionali

possono, se in sinergia e nel rispetto delle specifiche competenze, trovare sviluppare

le strategie migliori per permettere al bambino di crescere nella sua diversità,

stimolando e attivando in lui la maggiore autonomia possibile.

Nella Scuola dell’Infanzia, per bambini con specifiche necessità e certificazioni, le

modalità di integrazione avvengono secondo principi condivisi all’interno dell’istituto

scolastico.

L’intervento dell’educatore è complesso e articolato in quanto esercita

quotidianamente un ruolo di mediazione tra i bisogni degli utenti e le risorse

professionali e strumentali messe in campo dalla scuola e dal territorio. Comporta la

capacità di essere flessibile e in grado di interagire con diversi interlocutori senza

mai dimenticare i confini e le peculiarità del proprio ruolo.

Il processo educativo a differenza di qualsiasi forma di istruzione, in cui si privilegia

l’aspetto informativo, richiede la relazione tra le persone, e non una relazione

qualsiasi, ma un rapporto segnato da una precisa tonalità emozionale, vale a dire dalla

fiducia.

Gli strumenti che l’educatore impara ad utilizzare e affinare nell’esercizio del suo

incarico privilegiano:

la relazione empatica,

l’osservazione partecipe,

la capacità di lavorare in gruppo con figure professionali diverse,

la supervisione psicologica,

l’utilizzo della famiglia come risorsa indispensabile per il proprio lavoro,

la stesura della documentazione (P.D.F., P.E.I…….),

la collaborazione con il team degli insegnanti di sezione,

la collaborazione con i servizi sociali e sanitari del territorio.

MODALITA’ DI INTERVENTO

A livello di

GRUPPO SEZIONE

A livello di

LABORATORIO

A livello di

PICCOLO GRUPPO

A livello

INDIVIDUALE

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Personalizzazione dei progetti:

Le attività motorie, i giochi di parole, le filastrocche, le costruzioni con diversi

materiali si prestano a stimolare e a incuriosire il bambino in difficoltà;

Attraverso la partecipazione alle attività di laboratorio essi svilupperanno

alcune abilità sensoriali, percettive e relazionali; inoltre partecipando in modo

attivo ad un progetto comune, aumenterà l’autostima e la consapevolezza di

appartenenza al gruppo;

Tutte le attività di esplorazione all’ambiente e di manipolazione di materiali

offrono opportunità di operare partendo sempre da situazioni concrete, quindi

anche i bambini con handicap possono essere coinvolti attivamente nei progetti

della scuola.

La scuola è il luogo dove meglio di ogni altro possono essere poste le fondamenta per

uno sviluppo armonioso delle potenzialità di ciascuno nel rispetto della diversità del

bambino, tenendo conto del momento evolutivo, dei ritmi e dei tempi di sviluppo

personale, ma anche della capacità di comprensione e di elaborazione di competenze

diverse.

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Educazione Interculturale alla scuola

dell’infanzia

La nostra scuola attraverso questo progetto sceglie di adottare la prospettiva

interculturale – ovvero la promozione del dialogo e del confronto tra le culture – per

tutti gli alunni e a tutti i livelli: insegnamento, curricoli, didattica, relazioni, vita dei

gruppi.

Scegliere l’ottica interculturale significa, per noi, adottare strategie di integrazione e

anche adottare misure compensatorie a carattere temporaneo oltre che di assumere

la diversità come termine di paragone dell’identità stessa della scuola nel pluralismo,

come occasione per aprire il sistema a tutte le differenze (di provenienza, di genere,

livello sociale, storia scolastica)e attraverso il dialogo ed il confronto rendere

possibile la convivenza ed affrontare insieme i cambiamenti in modo costruttivo.

Linee di azione In questo nostro progetto, portiamo l’attenzione di tutti gli operatori della scuola e

dell’Istituto su alcune linee d’azione che caratterizzano il modello di integrazione

interculturale della scuola italiana1. Esse tengono conto delle molteplici esperienze

condotte in questi anni ma anche delle necessità evidenziate dalla situazione attuale

che richiede di procedere con lungimiranza, progettualità, efficacia e qualità.

Azioni per l’interazione interculturale: Si tratta di interventi che hanno a che

fare con la gestione pedagogica e didattica dei cambiamenti in atto, con i processi di

incontro, la coesione sociale, le condizioni dello scambio interculturale. Sono

riconducibili a quest’area gli interventi relativi alle relazioni a scuola e fuori, alla

discriminazione e i pregiudizi, alle prospettive interculturali nei saperi e nelle

competenze. A questo proposito la prima parte del Progetto scuola è dedicata

all’accoglimento di tutti i genitori e i loro bambini ed è volutamente prolungata ai primi

2 mesi di scuola.

Essa si sostanzia in iniziative rivolte ai genitori e alle famiglie con la comunicazione

dei valori e delle finalità che la scuola si propone attraverso la sua opera: traduzioni

delle documentazioni scritte, sostegno dei mediatori durante i colloqui, comunicazioni

iconografiche.

Per quanto riguarda i bambini; le attività didattiche sono proposte all’intero gruppo

sezione con l’intento di includere ciascuno nel rispetto delle differenze. Le insegnanti

dal canto loro si documentano, si formano e strutturano percorsi coerenti con

l’integrazione e il rispetto di ogni persona.

Azioni per l’integrazione: Si tratta di strategie che vedono come destinatari

diretti gli alunni di cittadinanza non italiana e le loro famiglie. Sono riconducibili a

questo scopo, l’apprendimento dell’italiano seconda lingua, la valorizzazione del

plurilinguismo, le relazioni con le famiglie straniere.

1 Vedi documento del MIUR 2007 – La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri.

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Gli attori e le risorse: Gli aspetti organizzativi, riguardano tutti gli operatori della scuola, i modi e le forme

della collaborazione sono molteplici e specifici. Consapevoli che l’integrazione si

costruisce insieme, a scuola e fuori da scuola.

Si tratta di partire dalle azioni della Dirigenza, delle reti fra istituzioni scolastiche

del territorio con le Funzioni strumentali, (vedi l’adesione ad Alfaberica ), dalla

formazione dei docenti e del personale non docente.

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Da una prima analisi dei dati della popolazione scolastica:

I bambini stranieri iscritti alla scuola dell’infanzia “2 giugno” sono 42. Con l’asterisco

(*) i frequentanti l’ultimo anno.

Origine: marocchina, albanese, territori ex Jugoslavia, rumena, senegalese, asiatica.

Origine marocchina

Origine Albanese

Ex Jugoslavia Romania Senegal Origini asiatiche

IDLAHCEN ISRA* FARADI HAJAR* DALI ABDELHAKIM* EL AZOUZI MOUSTAPHA* TALHA BESMA HIBBI ADAM BOUFOUS DINA BOULKHIR YASMIN EL MAHDAOUI YOUSSEF ESSALHI LAMIA HIBBI YASHINE LAZRAK YASSER ZOUHIRI MARWA 13

YAKAY STEVEN* KULLOJKA ANDREA* KAJA FLORIAN* BULUTIC MATEJA* KOLLCAKU MINE BYKU BANUSH JAHO ALSEO LUZI PAMELA BALILI INES REKA JASMINA RUCI KLEIVIS BODLLI GIULIA BALLASHENI SOFIA 13

STOJCOVIC RELJA* JOVANOVIC FILIP* DYORDYEVIC IVA* PAVLOVIC GRETA* DORDEVIC MARKO MARKOVIC ISIDORA PAVLOVIC DAVID POPOVIC DAVID QELAJ ERBLIN 9

GJERGJI RIKARDO* VEZZU’ ANGELA* 2

AW ABDA* DEHA MAMADOU

2

MAMUN SAIMAL* SINGH GURMAN KAUR NAVNEET SHAKH RAUNOK

4

Utente
Casella di testo
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Elenco delle documentazioni per le famiglie delle quali verrà prodotta una traduzione:

o Vademecum della scuola dell’infanzia

o Regolamento della scuola

o Regolamento del comitato di gestione mensa.

o Deleghe e autorizzazioni dei genitori alla scuola.

Attività di mediazione linguistica con le famiglie:

o Partecipazione alle assemblee della mediatrice culturale

o Traduzione e supporto linguistico con i genitori e i bambini

Attività didattiche mirate:

o Condivisione di Attività di tipo relazionale finalizzate all’inclusione, attraverso canti,

giochi verranno attuate durante momenti di intersezione e nei momenti di attività in aula.

Suddivisi per sezione

AULA GIALLA AULA ROSSA AULA BLU AULA ARANCIONE AULA VERDE

FARADI HAJAR DALI ABDELHAKIM STOJKOVIC RELJA AW ABDA GJERGJI RIKARDO

KAJAK FLORIAN DJORDJEVIC IVA EL MAHDAOUI

YOUSSEF KHARBOUCH

YASSINE IDLAHCEN ISRA

MAMUN SEIMAL JAKAJ STIVEN VEZZU’ ANGELA KULLOYKA ANDREA DORDEVIC MARKO

SINGH GURMAN JOVANOVIC FILIP BULUTIC MATEJA PAVLOVIC GRETA KAUR NAVNEET

ZOUHRI MARWA EL AZOUZI

MOUSTAPHA BALILI INES RECEKU MICHAEL BOUFOUS DINA

BOULKHIR YASMIN BODLLI GIULIA HIBBI ADAM REKA JASMINA MARKOVIC

ISIDORA

HIBBI YASHINE EL BOUHALI MARIA QELAJ ERBLIN RUCI KLEIVIS PAVLOVIC DAVID

KOLLCAKU MINE SHAKH RAUNOK TALHA BESMA JAHO ALSEO

POPOVIC DAVID BALLASHENI SOFIA ESSALHI LAMIA LUZI PAMELA

DEHA MAMADOU

LAZRAK YASSER

BIKU BANUSH

Tot. 9 Tot. 12 Tot. 9 Tot. 9 Tot. 7

I criteri seguiti nelle assegnazioni sono relativi al criterio dell’equi eterogeneità e si

basano sul numero dei bambini (max. 24) cercando di proporzionare il numero fra le

tre età presenti ( di 3, 4 e 5 anni) in ciascuna sezione salvaguardando la presenza

equa fra maschi e femmine. Inoltre si è cercato di mettere insieme almeno 2 bambini

per ogni etnia per favorire il contatti linguistici.

Utente
Casella di testo
Utente
Casella di testo
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CURRICOLO SCUOLA INFANZIA

La scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere nei bambini

lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza.

Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le

dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità

del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato,

imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e

irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità:

quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un

territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più

ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti,

ruoli.

Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli

altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter

esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente

risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle

decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere

comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.

Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare,

curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso

l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità,

caratteristiche, fatti; significa ascoltare e comprendere, narrazioni e

discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce

personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e

immaginare, “ripetere”, con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed

eventi con linguaggi diversi.

Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro

da sé e attribuire progressiva importanza agli altri, ai loro bisogni;

rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise;

implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità

dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di

genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti;

significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato,

rispettoso dell’ambiente, degli altri e della natura.

Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un

ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di qualità, garantito dalla

professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le

famiglie e con la comunità.

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Scuola dell’infanzia come ambiente di apprendimento …

Il curricolo della scuola dell’infanzia non coincide con la sola

organizzazione delle attività didattiche che si realizzano nella sezione e

nelle intersezioni, negli spazi esterni, nei laboratori, negli ambienti di vita

comune, ma si esplica in un’equilibrata integrazione di momenti di cura, di

relazione, di apprendimento, dove le stesse routine (l’ingresso, il pasto, la

cura del corpo, il riposo, ecc.) svolgono una funzione di regolazione dei

ritmi della giornata e si offrono come “base sicura” per nuove esperienze

e nuove sollecitazioni.

L’apprendimento avviene attraverso l’azione, l’esplorazione, il

contatto con gli oggetti, la natura, l’arte, il territorio, in una dimensione

ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza. Nel

gioco, particolarmente in quello simbolico, i bambini si esprimono,

raccontano, rielaborano in modo creativo le esperienze personali e sociali.

Nella relazione educativa, gli insegnanti svolgono una funzione di

mediazione e di facilitazione e, nel fare propria la ricerca dei bambini, li

aiutano a pesare e a riflettere meglio, sollecitandoli a osservare,

descrivere, narrare, fare ipotesi, dare e chiedere spiegazioni in contesti

cooperativi e di confronto diffuso.

L’organizzazione degli spazi e dei tempi diventa elemento di

qualità pedagogica dell’ambiente educativo e pertanto deve essere

oggetto di esplicita progettazione e verifica. In particolare:

Lo spazio dovrà essere accogliente, caldo, ben curato, orientato dal gusto

estetico, espressione della pedagogia e delle scelte educative di ciascuna

scuola. Lo spazio parla dei bambini e del loro valore, dei loro bisogni di

gioco, di movimento, di espressione, di intimità e di socialità.

Il tempo disteso consente al bambino di vivere con serenità la propria

giornata, di giocare, esplorare, parlare, capire.

I campi di esperienza

L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori,

permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e

sistematizzare gli apprendimenti. Ogni campo di esperienza offre un

insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi

simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare

apprendimenti progressivamente più sicuri.

Nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza

suggeriscono alle insegnanti orientamenti, attenzioni e responsabilità nel

creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze volte a

promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e

unitario.

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Traguardi per lo sviluppo della competenza alla fine della scuola

dell’infanzia

IL SE’ E L’ALTRO

Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa

argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con gli

adulti e i bambini.

Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie

esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più

adeguato.

Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni

della famiglia, della comunità e le mette a confronto con le altre.

Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e

comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi

ascolta.

Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità

culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una

prima consapevolezza dei propri diritti e doveri e delle regole del

vivere insieme.

Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e

si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono

familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in

rapporto agli altri e con regole condivise.

Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le

istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità

e della città.

IL CORPO E IL MOVIMENTO

Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il

potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli

consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a

scuola.

Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali

e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di

sana alimentazione.

Prova piacere nei movimenti e sperimenta schemi posturali e motori,

li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli

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attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali

all’interno della scuola e all’aperto.

Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli

altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione

espressiva.

Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo

fermo e in movimento.

IMMAGINI, SUONI, COLORI

Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie

possibilità che il linguaggio del corpo consente.

Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il

disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e

strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità

offerte dalle tecnologie.

Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali,

musicali, visivi, di animazione..); sviluppa interesse per l’ascolto della

musica e per la fruizione di opere d’arte.

Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e

produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.

Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici

sequenze sonoro-musicali.

esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una

notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.

I DISCORSI E LE PAROLE

Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio

lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.

Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti,

argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in

differenti situazioni comunicative.

Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove

parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.

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Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e

offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per

definirne regole.

Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e

sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la

fantasia.

Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di

comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le

tecnologie digitali e i nuovi media.

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri

diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità;

utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti

alla sua portata.

Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della

settimana.

Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa

potrà succedere in un futuro immediato e prossimo.

Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro

ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.

Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, da scoprirne le

funzioni e i possibili usi.

Padroneggia sia le strategie del contare e dell’operare con i numeri

sia quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze,

pesi e altre quantità.

Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando

termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc..;

segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

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Competenza chiave Europea

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA

Campo di Esperienza

I DISCORSI E LE PAROLE

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE

Padroneggiare gli strumenti espressivi e lessicali indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari campi d’esperienza. Comprendere testi di vario tipo letti da altri. Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

Interagire con altri, mostrando fiducia nelle proprie capacità comunicative, ponendo domande, esprimendo sentimenti e bisogni, comunicando azioni e avvenimenti. Ascoltare e comprendere i discorsi altrui. Intervenire autonomamente nei discorsi di gruppo. Usare un repertorio linguistico appropriato con corretto utilizzo di nomi, verbi, aggettivi, avverbi. Analizzare e commentare figure di crescente complessità. Formulare frasi di senso compiuto. Riassumere con parole proprie una breve vicenda presentata come racconto. Esprimere sentimenti e stati d’animo. Descrivere e raccontare eventi personali, storie e situazioni. Inventare storie e racconti. Familiarizzare con la lingua scritta attraverso la lettura dell’adulto, l’esperienza con i libri, lingua scritta e sperimentare le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie. Riprodurre e confrontare scritture. Utilizzare il metalinguaggio: ricercare assonanze semantiche.

Principali strutture della lingua italiana. Elementi di base delle funzioni della lingua. Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali. Principali connettivi logici Parti variabili del discorso e gli elementi principali della frase semplice.

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Competenza chiave Europea

COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE

Campo di Esperienza

I DISCORSI E LE PAROLE

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE

Comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza.

Interagire oralmente in situazioni di vita quotidiana.

Ricezione orale (ascolto) Comprendere parole, brevissime, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano e divenute familiari, pronunciate chiaramente e lentamente. Produzione orale Riprodurre filastrocche e semplici canzoncine

Interagire con un compagno per giocare e soddisfare bisogni di tipo concreto utilizzando espressioni e frasi memorizzate adatte alla situazione, anche se formalmente difettose.

Lessico di base su argomenti di vita quotidiana

Pronuncia di un repertorio di parole e frasi memorizzate di uso comune

Strutture di comunicazione semplici e quotidiane.

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Competenza chiave Europea

COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA, SCIENZE, TECNOLOGIA

Campo di Esperienza

LA CONOSCENZA DEL MONDO

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’

CONOSCENZE

Raggruppare e ordinare secondo criteri diversi, confrontare e valutare quantità; operare con i numeri, contare. Utilizzare semplici simboli per registrare; compiere misurazioni mediante semplici strumenti convenzionali. Collocare nello spazio se stessi, oggetti, persone; orientarsi nel tempo della vita quotidiana; collocare nel tempo eventi del passato recente e formulare riflessioni intorno al futuro immediato e prossimo. Individuare le trasformazioni naturali si di sé, nelle altre persone, negli oggetti, nella natura. Osservare il proprio corpo , i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità. Porre domande, discutere, confrontare ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni. Esplorare e individuare le possibili funzioni e gli usi degli artefatti tecnologici. Utilizzare un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze.

Raggruppare secondo criteri (dati o personali). Mettere in successione ordinata fatti e fenomeni della realtà. Individuare analogie e differenze fra oggetti , persone e fenomeni Individuare la relazione fra gli oggetti Individuare i primi rapporti topologici di base attraverso l’esperienza motoria e l’azione diretta. Raggruppare e seriare secondo attributi e caratteristiche. Stabilire la relazione esistente fra gli oggetti, le persone e i fenomeni (relazioni logiche, spaziali e temporali) Numerare (ordinalità, cardinalità del numero) Realizzare e misurare percorsi ritmici binari e ternari. Misurare spazi e oggetti utilizzando strumenti convenzionali Esplorare e rappresentare lo spazio utilizzando codici diversi Comprendere e rielaborare mappe e percorsi . Costruire modelli e plastici Progettare e inventare forme, oggetti, storie e situazioni. Osservare ed esplorare attraverso l’uso di tutti i sensi. Porre domande sulle cose e la natura Individuare l’esistenza di problemi e della possibilità di affrontarli e risolverli. Descrivere e confrontare fatti ed eventi Utilizzare la manipolazione diretta sulla realtà come strumento di indagine. Collocare fatti e orientarsi nella dimensione temporale: giorno/notte, scansione attività legate al trascorrere della giornata scolastica, giorni della settimana, le stagioni. Elaborare previsioni e ipotesi Fornire spiegazioni sulle cose e sui fenomeni. Utilizzare un linguaggio appropriato per la rappresentazione dei fenomeni osservati e indagati Interpretare e produrre simboli , mappe e percorsi. Costruire modelli di rappresentazione della realtà.

Concetti temporali: (prima, dopo, durante, mentre) di successione, di contemporaneità, durata. Linee del tempo Periodizzazioni: giorno/notte; fasi della giornata, della settimana, mesi, stagioni, anni. Concetti spaziali e topologici (vicino, lontano, sopra, sotto, davanti, dietro, destra, sinistra…) Raggruppamenti Seriazioni e ordinamenti Serie e ritmi Simboli, mappe e percorsi Figure e forme Numeri e numerazione Strumenti e tecniche di misura.

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Competenza chiave Europea

COMPETENZA DIGITALE

Campi di Esperienza

TUTTI

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE

Utilizzare le nuove tecnologie per giocare, svolgere compiti, acquisire informazioni, con la supervisione dell’insegnante

Muovere correttamente il mouse e i suoi tasti

Utilizzare i tasti delle frecce direzionali, dello spazio, dell’invio

Individuare e aprire icone relative a comandi, file, cartelle …

Individuare e utilizzare, su istruzioni dell’insegnante, il comando “salva” per un documento già predisposto e nominato dal docente stesso.

Eseguire giochi ed esercizi di tipo logico, linguistico, matematico, topologico, al computer

Prendere visione di lettere e forme di scrittura attraverso il computer

Prendere visione di numeri e realizzare numerazioni utilizzando il computer

Utilizzare la tastiera alfabetica e numerica una volta memorizzati i simboli

Visionare immagini, opere artistiche, documentari

Il computer e i suoi usi

Mouse

Tastiera

Icone principali di Windows e di Word

Altri strumenti di comunicazione e i suoi usi (audiovisivi, telefoni fissi e mobili….)

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Competenza chiave Europea

IMPARARE A IMPARARE

Campi di Esperienza TUTTI COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE

Acquisire ed interpretare l’informazione.

Individuare collegamenti e relazioni; trasferire in altri contesti.

Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione.

Rispondere a domande su un testo o su un video Utilizzare semplici strategie di memorizzazione

Individuare semplici collegamenti tra informazioni contenute in testi narrati o letti dagli adulti o filmati con l’esperienza vissuta o con conoscenze già possedute Utilizzare le informazioni possedute per risolvere semplici problemi d’esperienza quotidiana legati al vissuto diretto.

Applicare semplici strategie di organizzazione delle informazioni: individuare le informazioni esplicite principali di un testo narrativo o descrittivo narrato o letto dall’adulto o da un filmato; costruire brevi e sintesi di testi, racconti o filmati attraverso sequenze illustrate; riformulare un semplice testo a partire dalle sequenze.

Compilare semplici tabelle

Individuare il materiale occorrente e i compiti da svolgere sulla base delle consegne fornite dall’adulto.

Semplici strategie di memorizzazione

Schemi, tabelle, scalette

Semplici strategie di organizzazione del proprio tempo e del proprio lavoro

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Competenza chiave Europea

COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

Campo di Esperienza IL SE’ E L’ALTRO COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE

Manifestare il senso dell’identità

personale, attraverso l’espressione consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, controllati ed espressi in modo adeguato.

Conoscere elementi della storia personale e familiare, le tradizioni della famiglia, della comunità, alcuni beni culturali, per sviluppare il senso di appartenenza.

Porre domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia.

Riflettere sui propri diritti e sui diritti degli altri, sui doveri, sui valori, sulle ragioni che determinano il proprio comportamento.

Riflettere, confrontarsi, ascoltare, discutere con gli adulti e con gli altri bambini, tenendo conto del proprio e dell’altrui punto di vista, delle differenze e rispettandoli. Giocare e lavorare in modo costruttivo, collaborativo, partecipativo e creativo con gli altri bambini.

Individuare e distinguere chi è fonte di autorità e di responsabilità, I principali ruoli nei diversi contesti; alcuni fondamentali servizi presenti nel territorio. Assumere comportamenti corretti per la sicurezza, la salute propria e altrui e per il rispetto delle persone, delle cose, dei luoghi e dell’ambiente; seguire le regole di comportamento e assumersi le responsabilità.

Superare la dipendenza dall'adulto,

assumendo iniziative e portando a termine compiti e attività in autonomia

Passare gradualmente da un linguaggio egocentrico ad un linguaggio socializzato

Riconoscere ed esprimere verbalmente i propri sentimenti e le proprie emozioni

Rispettare i tempi degli altri

Collaborare con gli altri

Canalizzare progressivamente la propria aggressività in comportamenti socialmente accettabili

Scoprire e conoscere il proprio corpo anche in relazione alla diversità sessuale

Saper aspettare dal momento della richiesta alla soddisfazione del bisogno

Manifestare il senso di appartenenza: riconoscere i compagni, le maestre, gli spazi, i materiali, i contesti, i ruoli.

Accettare e gradualmente rispettare le regole, i ritmi, le turnazioni

Partecipare attivamente alle attività, ai giochi (anche di gruppo, alle conversazioni.

Manifestare interesse per i membri del gruppo: ascoltare, prestare aiuto, interagire nella comunicazione, nel gioco, nel lavoro.

Riconoscere nei compagni tempi e modalità diverse.

Scambiare giochi e, materiali….

Collaborare con i compagni per la realizzazione di un progetto comune.

Aiutare i compagni più giovani e quelli che manifestano difficoltà o chiedono aiuto.

Conoscere l’ambiente culturale attraverso l’esperienza di alcune tradizioni e la conoscenza di alcuni beni culturali.

Rispettare le norme per la sicurezza e la salute date e condivise nel gioco e nel lavoro.

Gruppi sociali riferiti

all’esperienza, loro ruoli e funzioni: famiglia, scuola, vicinato, comunità di appartenenza (quartiere, Comune, Parrocchia….)

Regole fondamentali della convivenza nei gruppi di appartenenza

Regole per la sicurezza in casa, a scuola , nell’ambiente, in strada.

Regole della vita e del lavoro in classe

Significato della regola

Usi e costumi del proprio territorio, del Paese e di altri Paesi (portati eventualmente da allievi provenienti da altri luoghi)

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Competenza chiave europea

SPIRITO DI INIZIATIVA E INTRAPRENDENZA

Campi di Esperienza

TUTTI

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE

Effettuare valutazioni rispetto alle informazioni, ai compiti, al proprio lavoro, al contesto; valutare alternative, prendere decisioni

Assumere e portare a termine compiti e iniziative

Pianificare e organizzare il proprio lavoro; realizzare semplici progetti

Trovare soluzioni nuove a problemi di esperienza; adottare strategie di problem solving

Esprimere valutazioni rispetto ad un vissuto

Sostenere la propria opinione con argomenti semplici, ma pertinenti

Giustificare le scelte con semplici

spiegazioni Formulare proposte di

lavoro, di gioco … Confrontare la

propria idea con quella altrui

Conoscere i ruoli nei diversi contesti

di vita, di gioco, di lavoro

Riconoscere semplici situazioni problematiche in contesti reali d’esperienza

Formulare ipotesi di soluzione

Effettuare semplici indagini su fenomeni di esperienza

Organizzare dati su schemi e tabelle con l’aiuto dell’insegnante

Esprimere semplici giudizi su un messaggio, su un avvenimento …

Cooperare con altri nel gioco e nel lavoro Ripercorrere verbalmente le fasi di un lavoro, di un compito, di una azione eseguiti.

Regole della discussione I ruoli e la loro funzione Modalità di rappresentazione grafica (schemi, tabelle, grafici) Fasi di un’azione

Modalità di decisione.

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Competenza chiave Europea

LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE

Campo di Esperienza

IMMAGINI, SUONI, COLORI

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE

Padroneggiare gli strumenti necessari ad un utilizzo dei linguaggi espressivi, artistici, visivi, multimediali (strumenti e tecniche di fruizione e produzione, lettura)

Seguire spettacoli di vario tipo 8teatrali, musicali, cinematografici…): Ascoltare brani musicali. Comunicare, esprimere emozioni, raccontare, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventare storie ed esprimersi attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione; attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e utilizzare diverse tecniche espressive. Partecipare attivamente ad attività di gioco simbolico. Esprimersi e comunicare con il linguaggio mimico-gestuale Esplorare i materiali a disposizione e utilizzarli in modo personale. Rappresentare sul piano grafico, pittorico, plastico: sentimenti, pensieri, fantasie, la propria e reale visione della realtà. Usare modi diversi per stendere il colore Utilizzare i diversi materiali per rappresentare Impugnare differenti strumenti e ritagliare. Leggere e interpretare le proprie produzioni, quelle degli altri, e degli artisti. Formulare piani d’azione, individualmente e in gruppo, e scegliere con cura materiali e strumenti in relazione all’attività da svolgere. Ricostruire le fasi più significative per comunicare quanto realizzato. Scoprire il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e discriminazione di rumori, suoni dell’ambiente e del corpo; produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti; cantare. Partecipare attivamente al canto corale sviluppando la capacità di ascoltarsi e accordarsi agli altri. Sperimentare e combinare elementi musicali di base , producendo semplici sequenze sonoro-musicali, con la voce, con il corpo, con strumenti poveri e strutturati. Esplorare i primi alfabeti musicali, utilizzando i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. Esplorare le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse.

Elementi essenziali per la lettura/ascolto di un’opera musicale o d’arte (pittura, architettura, plastica, fotografia, film, musica) e per la produzione di elaborati musicali, grafici, plastici, visivi. Principali forme di espressione artistica. Tecniche di rappresentazione grafica, plastica, audiovisiva, corporea. Gioco simbolico

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9^ Competenza chiave Europea

CONSAPEVOLEZZA DI SE’

Campo di Esperienza

IL CORPO E IL MOVIMENTO

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE

Conoscere il proprio corpo;

padroneggiare abilità motorie di base in situazioni diverse

Partecipare alle attività di gioco e di sport, rispettandone le regole; assumere responsabilità delle proprie azioni e per il bene comune

Utilizzare gli aspetti comunicativo-relazionali del messaggio corporeo

Utilizzare nell’esperienza le conoscenze relative alla salute, alla sicurezza, alla prevenzione e ai corretti stili di vita

Alimentarsi e vestirsi, riconoscere i segnali del corpo con buona autonomia Nominare, indicare, rappresentare le parti del corpo e individuare le diversità di genere. Tenersi puliti, osservare le pratiche di igiene e di cura di sé. Distinguere, con riferimento a esperienze vissute, comportamenti, azioni, scelte alimentari potenzialmente dannose alla sicurezza e alla salute Padroneggiare gli schemi motori statici e dinamici di base: correre, saltare, stare in equilibrio, strisciare, rotolare Coordinare i movimenti in attività che implicano l’uso di attrezzi Coordinarsi con altri nei giochi di gruppo rispettando la propria e altrui sicurezza

Controllare la forza del corpo, individuare potenziali rischi Rispettare le regole nei giochi

Esercitare le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo.

Il corpo e le differenze di genere

Regole di igiene del corpo e degli ambienti

Gli alimenti

Il movimento sicuro

I pericoli nell’ambiente e i comportamenti sicuri

Le regole dei giochi.

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PREMESSA DEL PERCORSO EDUCATIVO E DIDATTICO

Il progetto annuale “Oh, che bel castello!” è una progettazione a sfondo

integratore a tema fantastico che percorre tutto l’anno scolastico.

La scoperta del castello e di tutto ciò che vi è all’interno, dagli ambienti,

all’atmosfera, ai personaggi. …. è il luogo magico in cui vi vere la

“dimensione fantastica”.

La scelta di utilizzare la progettazione per sfondo integratore nella

stesura del nostro piano educativo e didattico nasce dalla convinzione che

questo tipo di struttura organizzativo- didattica, è strettamente legata

al vissuto dei bambini ed è particolarmente funzionale per aiutarli a

rafforzare l’identità e a conferire significato alle loro esperienze.

Lo sfondo permette di collegare i contenuti proposti che altrimenti

rimarrebbero isolati, fra dimensione affettiva e cognitiva, fra gli aspetti

relazionali e le competenze dei linguaggi, fra momenti fantastici e

percezioni realistiche.

Il progetto si sviluppa tenendo conto di 7 aree che promuovono abilità e

competenze in riferimento alle Nuove Indicazioni Nazionali per il

curricolo della scuola dell’infanzia. Ciascuna area è introdotta dal

personaggio guida il Drago Gastone che funge da elemento di unione dei

percorsi presentando, di volta in volta:

il castello del drago Gastone con le sue caratteristiche;

i personaggi che lo animano e gli apprendimenti a loro correlati.

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Progetto “OH, CHE BEL CASTELLO!”

ACCOGLIENZA

Drago Gastone

Settembre-Ottobre STAGIONALITA’

e RICORRENZE

Drago Gastone

Settembre-Giugno

SICUREZZA

Drago Gastone

Novembre-Dicembre

CORPO

Giullare Campanellino

Novembre-Giugno

COLORI

Pittore Macchiolino

Novembre-Giugno

FORME e QUANTITA’

Maga Ribaltina

Novembre-Giugno

PAROLE e STORIE

Cantastorie Serafino

Novembre-Giugno

PERCORSO EDUCATIVO-

DIDATTICO

“OH, CHE BEL

CASTELLO!”

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U.d.A: NEL CASTELLO DI DRAGO GASTONE

INSERIMENTO CONOSCENZA

Bambino e famiglia

Nuovo ambiente e nuovi

amici

Adulti scuola

Bambini e adulti: nomi

Personaggio guida

Gruppi appartenenza

Contrassegni

Spazi scuola

ACCOGLIENZA

SOCIALIZZAZIONE IL CASTELLO DI

DRAGO GASTONE

Gruppo sezione

Nuovi amici

Ambienti

regole

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Impronte

misteriose

all’entrata

di scuola

Impronte fino

alle diverse

aule

1° messaggio di

Drago Gastone ESPERIENZE

PER BAMBINI

NUOVI

ISCRITTI

Le mie MANI Stampa delle

mani.

L’albero

dell’aula

Ciao, questo

sono io….. La mia aula e i

suoi spazi

La scuola e le

sue regole

I miei nuovi

amici Incontro

Gastone Racconti e

pitture

ESPERIENZE PER

BAMBINI GIA’

FREQUENTANTI

Riscopro gli

spazi della

scuola

Ritrovo i miei

amici

Il mio nuovo

amico Gastone

Giochi in

piccolo gruppo Storie e

racconti

Pitture e

rappresentazio

ni grafiche

Costruzione

della maschera

del drago

Costruzione

del drago a tre

dimensioni

ACCOGLIENZA

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LE FESTE

Nonni

Halloween

Natale

Pasqua

Mamma e papà

Fine anno

LE STAGIONI

Autunno

Inverno

Primavera

Estate

Doni

rappresentazioni

Esplorazioni

Rielaborazioni

grafiche

STAGIONALITA’ E RICORRENZE

DRAGO

GASTONE

CONDIVISIONE:

di valori

di momenti insieme

COLLABORAZIONE fra:

Scuola

Famiglie

Enti territoriali

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Drago

Gastone

presenta

LA FESTA

DEI

NONNI

POESIA per i

NONNI Dono ai nonni:

STAMPO

MANI

Disegno per i

nonni

Drago Gastone

presenta la

FESTA di

HALLOWEEN

Canzoni di

Halloween

Realizzazione

dei personaggi

di Halloween

Drago Gastone

presenta LE

STAGIONI

Esplorazioni in

giardino

Raccolta e

seriazione del

materiale

PITTURE e

DISEGNI sulle

diverse

stagioni

Poesie e

canzoni

Racconti e storie

sulle stagioni Gli animali nelle

stagioni

Il castello

cambia nelle

stagioni

Drago Gastone

presenta IL

NATALE

Canzoni e

poesie Il calendario

dell’Avvento

I simboli del

Natale

Storie di

Natale al

Castello

FESTA DI

NATALE

Realizzazione di

un piccolo dono

per le famiglie

STAGIONALITA’ E RICORRENZE

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STAGIONALITA’ E RICORRENZE

Drago

Gastone

presenta IL

CARNEVALE

DANZA delle

MASCHERINE Forme in

allegria: I

CORIANDOLI

FESTA e

GIOCHI di

CARNEVALE

Realizzazione

di maschere e

personaggi

Drago Gastone

presenta LA

PASQUA

Poesie e

canzoni

I simboli della

Pasqua

Realizzazione

di un piccolo

dono per le

famiglie

La natura in

festa per la

Pasqua

Drago Gastone

presenta LA

FESTA DI

FINE ANNO

Canzoni,

musiche e

danze

Realizzazione di

scenografie I costumi e le

decorazioni

Danziamo,

giochiamo e ci

divertiamo

assieme

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DRAGO GASTONE E LA SICUREZZA (NOVEMBRE E A RIPRESE IN CORSO D’ANNO)

La cultura della sicurezza è un bene da coltivare per adulti e bambini, soprattutto

nella scuola.

La sicurezza parte dalla conoscenza degli spazi, per sapersi muovere, e di sé stessi,

per compiere azioni adeguate alle situazioni.

E’ importante coltivare questa idea senza ansie dando, anche a queste attività, un

taglio ludico nel momento preparatorio, che permetta ai bambini di affrontare, con la

dovuta serietà, situazioni particolari in caso di pericolo. E’ importante che alcuni

comportamenti diventino automatici e che i bambini si abituino a compierli senza

preoccupazioni. Le buone abitudini si imparano da piccoli e, attraverso giochi adeguati,

tutti ci sentiremo più sicuri.

ABILITA’

IL SE’ E L’ALTRO

IL CORPO E IL MOVIMENTO

I DISCORSI E LE PAROLE

LA CONOSCENZA DEL MONDO

IMMAGINI, SUONI E COLORI

Rispettare le norme per la sicurezza e la

salute date e condivise nel gioco e nel

lavoro.

Coordinarsi con altri nei giochi di gruppo

rispettando la propria e altrui sicurezza.

Controllare la forza del corpo,

individuare potenziali rischi

Rispettare le regole.

Compiere brevi percorsi anche con

utilizzo di bici.

Analizzare e commentare figure di

crescente complessità.

Usare un repertorio linguistico

appropriato.

Stabilire la relazione esistente fra gli

oggetti, le persone e i fenomeni

(relazioni logiche, spaziali e temporali).

Individuare l’esistenza di problemi e la

capacità di affrontarli e risolverli.

Elaborare previsioni e ipotesi.

Partecipare attivamente ad attività di

gioco simbolico.

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TAPPE SCOPERTE LA SICUREZZA CON DRAGO GASTONE

Messaggio

Drago

Gastone

Conversazione

guidata sui

pericoli

Raccolta di

immagini: i

pericoli intorno a

noi

Percorsi in

palestra, gioco

simbolico

Giochi in giardino I pericoli a

scuola

I pericoli per

la strada

Drago

Gastone

regala un

segnale

stradale

Uscita in paese Racconto o

lettura di un libro

Costruzione di un

piccolo libro: i

segnali stradali

Conversazione

guidata sui pericoli

del fuoco

Il fuoco e i

suoi utilizzi

Quando drago

Gastone

soffia ecco

che scoppia un

incendio:

prova di

evacuazione

dal castello

Drago Gastone e il

fuoco

Gastone ha tanta

paura quando

sente arrivare

Drago

“Terremotone”

Elenchiamo cosa

può fare Gastone

per sfuggire al

suo nemico

Terremotone

(dove si

nasconde, come

si ripara,…)

Giochiamo a

nasconderci e/o

scappare quando

arriva Drago

Terremmotone:

prova di

evacuazione

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U.d.A.:LA SCUREZZA CON DRAGO GASTONE

SICUREZZA

CONOSCENZA RISPETTARE E

CONTROLLARSI

I pericoli:

A casa

A scuola

Per strada

I pericoli nella

natura

Motricità globale

Sapersi orientare

Riconoscere

simboli

Il drago Gastone Il drago Terremotone

Presentazione di libri,

storie e immagini Gioco simbolico in aula o in

salone:

giochiamo a nasconderci

sotto a ….

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PAROLE E STORIE CON IL

CANTASTORIE DI CORTE “SERAFINO”

(novembre/ giugno) Il progetto si sviluppa con differenti percorsi integrati fra loro,

mettendo al centro le esperienze del raccontare e del leggere ad alta

voce storie e libri, del giocare con le parole, con una serie di attività

linguistiche dove lentamente i bambini vengono guidati all’ascolto. Tutti

insieme facciamo un viaggio nella fantasia, giochiamo trovando nelle storie

e nei libri ali per la nostra crescita affettiva, linguistica, cognitiva e

creativa.

ABILITA’

I DISCORSI E LE PAROLE

Interagire con altri, mostrando fiducia

nelle proprie capacità comunicative,

ponendo domande, esprimendo

sentimenti e bisogni, comunicando azioni

e avvenimenti.

Ascoltare e comprendere i discorsi

altrui.

Analizzare e commentare figure di

crescente complessità

.

Formulare fasi di senso compiuto.

Esprimere sentimenti e stati d’animo.

Familiarizzare con la lingua scritta

attraverso la lettura dell’adulto,

l’esperienza con i libri, la conversazione e

la formulazione di ipotesi sui contenuti

dei testi letti.

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Ud.A.: CON SERAFINO IL CANTASTORIE DI CORTE.

SCOPERTE ASCOLTO E

COMPRENSIONE

Giochi con storie e parole:

Lettura d’immagini

I suoni delle parole

Le rime

Parole rumorose

Il cartellone delle rime

Testi

Fiabe

Storie

Poesie e filastrocche

PAROLE E STORIE

COMUNICAZIONE

CANTASTORIE

SERAFINO ESPRESSIONE

Invenzioni di racconti

e filastrocche

Costruzioni di libri

Personaggio:

cantastorie

Serafino

Il libro delle

filastrocche di

Serafino

Verbalizzazione

Animazione del

testo

Drammatizzazio

ne

Giochi cantati

Ambientazione

del testo

Giochi linguistici

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Messaggio

di

Drago

Gastone

Presentazione

del

CANTASTORI

E SERAFINO

Costruzione

CARTE di

SERAFINO

ESPERIENZE

PER BAMBINI

DI TRE ANNI

LIBRI e FIABE Costruzione

LIBRI

Filastrocche

canti

Esperienze per

BAMBINI DI

QUATTRO

ANNI

LIBRI e FIABE DRAMMATIZZA

ZIONI PAROLE

RUMOROSE

FILASTROCCHE

Costruzione il

LIBRO della

FILASTROCCA

Esperienze per

BAMBINI DI

CINQUE

ANNI

LIBRI e

STORIE Costruzione

LIBRI

Il cartellone

delle RIME

FILASTROCCHE Gioco con le

filastrocche

Con le parole

IL MIO NOME

GIOCO CON

LE PAROLE GIOCO CON

LE LETTERE

Costruzione IL

LIBRO DI

SERAFINA

ALLA SCOPERTA DELLE PAROLE E STORIE

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IL CORPO CON IL “GIULLARE

CAMPANELLINO”

(novembre/giugno) I giochi e le attività di movimento consolidano la sicurezza di sé e

permettono di acquisire la conoscenza del proprio corpo. Inoltre

favoriscono l’interiorizzazione delle potenzialità e dei limiti della propria

fisicità. Stimolano e consolidano l’acquisizione di regole nel rispetto dei

giochi e degli altri.

ABILITA’

IL CORPO E IL MOVIMENTO

Padroneggiare gli schemi motori statici e

dinamici di base: correre, saltare stare

in equilibrio, strisciare, rotolare.

Coordinare i movimenti in attività che

implicano l’uso di attrezzi.

Coordinarsi con altri nei giochi di gruppo

rispettando la propria e altrui sicurezza.

Controllare la forza del corpo,

individuare potenziali rischi.

Rispettare le regole nei giochi.

Esercitare le potenzialità sensoriali,

conoscitive, relazionali, ritmiche ed

espressive del corpo.

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U.d.A.: CON IL GIULLARE DI CORTE CAMPANELLINO

PERCEZIONE MOVIMENTO

Globalità del corpo

Segmentarietà del

corpo:

elementi corporei

piani frontali

Potenzialità corporee

Motricità globale

Motricità segmentaria

Orientamento spaziale

Movimento e immobilità

Identità

personale

schema

Schemi motori e

dinamici di base

IL CORPO

IL GIULLARE

CAMPANELLINO

COORDINAMENTO

Schema corporeo di

Campanellino

Gestualità

Andature

Percorsi

Equilibrio statico e

dinamico

Direzionalità

Lateralità

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ALLA SCOPERTA DEL CORPO CON

CAMPANELLINO

Messaggio

di

Drago

Gastone

Realizzazione di CAMPANELLINO

ESPERIENZE

BAMBINI DI

TRE ANNI

Costruzione

dell’omino rosa

Seduta

psicomotoria

grandi

costruzioni

Filastrocca

sulle

PARTI DEL

CORPO

Esperienze con

le mani

Costruzione

dei guanti del

giullare

Seduta

psicomotoria

con palle e

palloni

Costruzione di

una palla

ESPERIENZE

PER BAMBINI

DI QUATTRO

ANNI

I vestiti del

giullare

Seduta

psicomotoria

movimento/stati

cità

Collage schema

corporeo

Seduta

psicomotoria

nelle sale del

castello

Il corpo di

fronte e di

spalle

Danza ESPERIENZE

PER BAMBINI

DI CINQUE

ANNI

Campanellino a

segmenti

Costruzione

dell’OMINO

segmentato

Giochi psicomotori

sulla

DIREZIONALITA’

Giochi ed

esercizi sulla

LATERALITA’

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I COLORI CON IL PITTORE DI CORTE

MACCHIOLINO (novembre/giugno)

Il progetto nasce dal desiderio di educare i bambini all’espressione

cromatica, effettuando un percorso di scoperta e di utilizzo dei colori,

soprattutto partendo dal presupposto che il colore è un linguaggio, ed è

quindi comunicazione, espressione, opportunità, creatività … per vivere

emozioni e sensazioni, coinvolgimenti, esperienze … liberamente e con

gioia, avendo anche l’opportunità di acquisire tecniche, sviluppare

arricchimenti e approfondimenti. Il percorso verrà presentato dal Pittore

di corte Macchiolino che con la sua creatività accompagnerà i bambini ad

esperienze attive di sperimentazione del e con il colore.

CAMPI DI ESPRIENZA ABILITA’

Il sé e l’altro Il bambino gioca in modo

costruttivo con gli altri;

Riflette, si confronta, discute con

gli adulti e gli altri bambini.

Immagini, suoni e colori Inventa storie, e sa esprimerle

attraverso il disegno e la pittura;

utilizza materiali e strumenti,

tecniche espressive e creative;

Usa modi diversi per stendere il

colore;

Rappresenta sul piano grafico e

pittorico sentimenti, pensieri,

fantasie, la propria reale visione

della realtà.

I discorsi e le parole Ascolta e comprende i discorsi

altrui;

Interviene autonomamente nei

discorsi di gruppo.

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U.d.A: CON IL PITTORE DI CORTE MACCHIOLINO

PERCEZIONE ESPRESSIVITA’

Colori fondamentali

Colori derivati

Colori caldi e freddi

Sfumature e

gradazioni

Segni:

tracce/linee/cerchi

Materiali: manipolazione

acque colorate e carte

colorate

Classificazioni

Ritmi e colori

Tavole cromatiche

Contrasti e assonanze

Macchie di colore

Figura/sfondo

Paesaggi colorati

I COLORI

IL PITTORE MACCHIOLINO

Personaggio: pittore

Macchiolino

Racconto: i tre folletti

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ALLA SCOPERTA DEL COLORE CON MACCHIOLINO

Messaggio

di

Drago

Gastone

Realizzazione

di PITTORE

MACCHIOLIN

O

RACCONTO I

TRE

FOLLETTI

Costruzione

dei tre folletti

ESPERIENZE

PER BAMBINI

DI TRE ANNI

Esperienze di MANIPOLAZIO

NE

Esperienze di

COLORITURA Esperienze con

OGGETTI e

IMMAGINI

Esperienze con

la CARTA Gioco con i

folletti

ESPERIENZE

PER BAMBINI

DI QUATTRO

ANNI

ACQUA

COLORATE

Le ruote delle

SFUMATURE

Le

MESCOLANZE

RIGHE e

TIMBRI

ESPERIENZE

PER I

BAMBINI DI

CINQUE ANNI

I COLORI

CALDI e

FREDDI

Collage

monocolore

LINEE,

CERCHI,

SPIRALI e…..

GRADAZIONI

e SFUMATURE

Coloriamo le

CARTE

Il paese senza

colori e con

colori

Macchie che si

trasformano

CONTRASTI e

ASSONANZE

Paesaggi

colorati

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NUMERI E QUANTITA’

(Novembre-giugno)

“Numeri e quantità” si riferisce al campo di esperienza “la conoscenza del mondo” e

propone attività ed esperienze che mirano a potenziare le competenze e le abilità

logiche, matematiche e scientifiche degli alunni.

Nelle indicazioni per il Curricolo del 2007 si legge che. “i bambini esplorano la realtà,

imparando ad organizzare le proprie esperienze attraverso azioni consapevoli quali il

raggruppare, il comparare, il contare, l’ordinare, l’orientarsi e il rappresentare”.

Alla luce di queste osservazioni si può capire come il bambino giunge a scuola con un

proprio bagaglio di conoscenze ed abilità. Compito della scuola dell’infanzia è di far

vivere al bambino l’esperienza implicita della matematica sviluppandone i processi

cognitivi attraverso specifici giochi ed attività.

Campi di

esperienza Abilità

La conoscenza del

mondo

Raggruppare secondo criteri dati.

Mettere in successioni ordinate fatti e fenomeni della

realtà.

Individuare analogie e differenze fra oggetti.

Individuare la relazione fra oggetti.

Individuare i primi rapporti topologici di base

attraverso l’azione diretta.

Raggruppare e seriare secondo attributi e

caratteristiche.

Compiere numerazioni.

Porre domande sulle cose e sulla natura.

Descrivere e confrontare fatti ed eventi.

Utilizzare la manipolazione diretta sulla realtà come

strumento di indagine.

Collocare fatti e orientarsi nella dimensione

temporali:giorno/notte, scansione attività legate alla

giornata scolastica, giorni della settimana, susseguirsi

delle stagioni.

Elaborare previsioni ed ipotesi.

Fornire spiegazioni sulle cose e sui un fenomeni

Utilizzare un linguaggio appropriato per la

rappresentazione dei fenomeni osservati e indagati.

Interpretare e produrre simboli, mappe e percorsi.

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U. d. A.: CON LA MAGA RIBALTINA

CONFRONTARE IPOTIZZARE E SPERIMENTARE

Classificazioni

seriazioni Misurazioni

Con oggetti

Con il corpo

Dimensioni

Grande-medio-piccolo

Alto-basso/lungo-corto

Insiemi

Scale di grandezza

FORME E QUANTITA’

CONFRONTARE MAGA RIBALTINA QUANTIFICARE

Forme

Cerchio

Quadrato

Triangolo

Rettangolo

Blocchi logici

Personaggio:

Maga Ribaltina

Il puzzle

Signori forme

Quantità e numeri

Simboli numerici

Numeri cardinali

Domino delle forme

tangram

Scatole delle

quantità

Abaco

Carte dei numeri

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Messaggio

di

Drago

Gastone

Presentazione

della MAGA

RIBALTINA

Costruzione

SIGNORI

FORME e

AIUTANTI

ESPERIENZE

PER BAMBINI

DI TRE ANNI

Signori

CERCHIO e

QUADRATO

Costruzione le

GRANDI

FORME

Gioco con i

BLOCCHI

LOGICI

Esperienze per

BAMBINI DI

QUATTRO

ANNI

Signori

CERCHIO,

QUADRATO e

TRIANGOLO

Costruzione

FORME DI

CARTA

Costruzione

PICCOLE

FORME A

COLLAGE

Le scatole dei

BLOCCHI

LOGICI

Costruzione il

DOMINO DELLE

FORME

Esperienze per

BAMBINI DI

CINQUE

ANNI

Signori

CERCHIO,

QUADRATO,

TRIANGOLO e

RETTANGOLO

Costruzione

COLLAGE

CREATIVO DI

FORME

Le forme nei

BLOCCHI

LOGICI

Gioco con GLI

INSIEMI

Il TANGRAM Esperienze

bambini di tre,

quattro e

cinque anni

GRANDE,

MEDIO,

PICCOLO

ALTO o

BASSO?

LUNGO o

CORTO?

Gioco Maga

Ribaltina

Comanda

Gioco con le

MISURAZIONI

e le QUANTITA’

Costruzione e

gioco con le

SCATOLE

QUANTITA’

ALLA SCOPERTA DELLE FORME E QUANTITA’

Gioco LE

TORRI E I

NUMERI

Costruzione

L’ABACO

Costruzione le

CARTE di

MAGA

RIBALTINA

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TAPPE SCOPERTA DEL CASTELLO

Messaggio di

Drago Gastone

Costruzione del

castello e chiave Realizzazione del

Re e della regina,

del principe e della

principessa

2° messaggio di

Drago gastone Realizzazione

del blasone e

delle

bandierine

Realizzazione

degli ambienti

del castello

Realizzazione dei

personaggi guida del

percorso didattico

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LABORATORIO “GIOCO E IMPARO” Tempi: febbraio-giugno 2015 Ins. Boraso Paola

Situazione motivante: questo laboratorio è volto a integrare e ampliare l’esperienza logica e matematica che

i bambini vivono in modo informale all’esterno dell’ambiente scolastico e in modo

formale durante l’attività del mattino. In tale laboratorio vengono offerte opportunità

di utilizzare le proprie conoscenze logiche, matematiche e spaziali per risolvere

semplici problemi di vita quotidiana ed esperienze per ampliare le proprie abilità.

L’esperienza diretta del bambino, il gioco strutturato e l’attività ludica guidata in

piccoli gruppi saranno i punti cardine di questo laboratorio che, mediante l’utilizzo

anche di un pupazzo, mira a rendere piacevole e interessante a ogni bambino il mondo

della matematica.

Metodologia: L’ attività prevista nel laboratorio si basa sulla sperimentazione

personale del mezzo, sul problem solving, sulla didattica del gioco e sul tutoraggio fra

pari. Quando un bambino espone un problema o una difficoltà, l’insegnante deve

interpellare altri bambini che ritiene siano in grado di rispondere. In caso negativo non

risponde direttamente, ma fornisce elementi aggiuntivi per aiutare a risolvere il

problema. In ogni incontro, l’attività concreta e il gioco con materiali strutturati

costituiscono lo stimolo e la base per svolgere attività più complesse di

rappresentazione e simbolizzazione.

Tempi: Il laboratorio si svolge settimanalmente, con orario 13.30-15.00, dalla metà

di febbraio alla fine di giugno ed è rivolto ai bambini di 5 anni. Ogni gruppo è composto

da 12-13 alunni che generalmente vengono suddivisi in due sottogruppi.

I giorni interessati a tale laboratorio sono MARTEDI MERCOLEDI e VENERDI

Materiali: si utilizzano: giochi strutturati (tombole , domini, regoli….), geopiano,

bilance e pesi, computer…., materiale non strutturato, carte, forbici, colle, matite,

colori.

Campi di

esperienza

Abilità Compiti significativi

Il sé e l’altro

La conoscenza del

mondo

Condividere

materiali e situazioni

di gioco

Giocare e lavorare in

modo costruttivo,

collaborativo,

partecipativo e

creativo con gli altri

bambini.

Compiere esperienze significative

interagendo nel piccolo gruppo

Realizzare compiti e giochi a coppie e

che prevedano modalità interdipendenti

Eseguire giochi ed esercizi di tipo

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I discorsi e le parole

Mettere in

relazione, ordinare,

fare corrispondenze

Contare,

quantificare,

operare

adeguatamente

Porre domande,

discutere,

confrontare ipotesi,

spiegazioni, soluzioni

e azioni.

Operare con oggetti

geometrici

Compiere

misurazioni sia

informali che

formali

Calcolare distanze e

adeguare le scelte

Esercitare capacità

logiche

Usare il linguaggio

per interagire e

comunicare

Condividere i

significati di gesti e

azioni

Riflettere sui

significati delle

parole usate

logico, seriare e classificare materiali

sia strutturati che non.

Scoprire il numero nei giochi

tradizionali (il dado, il gioco dell’oca…);

Utilizzare adeguatamente materiali

strutturati (regoli, torri numeriche…)

Operare con le forme conosciute per

trasformarle e creare forme nuove

Piegare fogli di forme e dimensioni

diverse

Compiere misurazioni sullo spazio

circostante e sui suoi oggetti (la

lunghezza del tavolo, l’altezza della

sedia, la distanza del muro dalla porta…)

Compiere semplici produzioni grafiche

(registrazioni in tabelle, grafico delle

misurazioni compiute….)

Compiere semplici discussioni in piccolo

gruppo dopo l’osservazione di un evento

o il compimento di una osservazione.

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LABORATORIO “BIMBINMUSICA” EDUCAZIONE MUSICALE Tempi: settembre-febbraio

SITUAZIONE MOTIVANTE o Nello spazio dell’attività di circa un ora e mezza a settimana, esordiremo con delle ritualità in cerchio

finalizzate alla reciproca conoscenza;

o Proseguiremo con la proposta vera e propria, che consisterà nell’ascolto di brani, con dei giochi cantati

con l’utilizzo di gestualità o con tutto il corpo;

o Utilizzeremo oggetti sonori che possano avere attinenza con gli obiettivi proposti e sperimenteremo di

volta in volta le sonorità che gli oggetti ci offrono;

o Al termine della proposta musicale ci sarà spazio anche per un momento di espressione pittorica o

grafica finalizzata alla concettualizzazione e alla memorizzazione dell’esperienza.

Contesto: Essendo un laboratorio pomeridiano, l’ambiente prescelto sarà la sezione VERDE poiché è isolata

acusticamente e offre la possibilità di esprimersi liberamente. Oltre a materiale di facile consumo, saranno

utilizzati: il registratore, un impianto di amplificazione e gli strumenti Orff in numero adeguato, oppure manufatti

e di recupero. Materiale didattico specifico: tombole sonore di vario tipo, materiali sensoriali Montessoriani,

strumenti musicali in collaborazione con la scuola secondaria oltre che repertori di ascolto piuttosto vasti dai

quali attingere la proposta più adatta. Verrà adottato anche del materiale psicomotorio non convenzionale quale:

dei drappi di tessuto molto grandi per coprirsi, delle strisce di stoffa con le quali ballare e altri dispositivi

didattici.

Precisazioni:

Nella metodologia adottata, che si rifà alle teorie di Delalande e Delcroze, non tutto il percorso può essere

esplicitato in anticipo ma solamente alla fine si potrà effettuare un riscontro preciso dei giochi e delle attività

proposte. L’intero “Viaggio musicale” sarà presentato ai genitori mediante gli elaborati grafico pittorici prodotti e

un breve scritto riassuntivo.

Verifica

La verifica dell’attività sarà effettuata al termine di ciascun’unità di apprendimento tramite il dialogo con i

bambini che potranno esprimere liberamente il loro gradimento. L’insegnante valutando il materiale raccolto dai

bambini (disegni, e altre proposte grafiche di completamento) compirà un raffronto circa l’acquisizione degli

obiettivi programmati registrando nel quaderno di laboratorio l’itinerario delle esperienze più significative.

Documentazione

Sarà predisposto uno schema/ diario con un registro delle presenze, dove verranno riportate sia le attività

proposte ai bambini, che le possibili osservazioni e le piste aperte per l’attività di prosecuzione. Inoltre la

registrazione del percorso e le annotazioni saranno utili ai fini della verifica finale e della valutazione. Campi di

esperienza

coinvolti:

IL SE’ E

L’ALTRO

IL CORPO E IL

MOVIMENTO

I DISCORSI E

LE PAROLE

CONOSCENZE

Sperimentare diverse forme di espressione,

attraverso l’uso di un’ampia varietà di materiali per

produzioni singole e collettive.

Aumentare la motivazione dei bambini verso

l’ascolto e la musica.

Utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre,

inventare suoni, rumori, da soli e in gruppo;

Utilizzare e fabbricare strumenti per produrre suoni

e rumori, anche in modo coordinato col gruppo.

Esercitare le potenzialità sensoriali, conoscitive,

relazionali, ritmiche ed espressive del corpo.

Coordinarsi con gli altri nei giochi di gruppo e nelle

danze.

Esprimersi e raccontare le proprie esperienze;

Migliorare l’aspetto fonologico nella produzione

verbale.

ATTIVITA’

Sviluppare collaborazione fra pari;

Trovare gratificazioni personali.

Il ritmo: conoscimento dell’andamento

dinamico dei brani musicali ascoltati;

Seguire l’andamento musicale con

movimenti liberi e spontanei;

Cogliere l’effetto tensione e

distensione collegandolo con la

variazione di intensità;

Riconoscere le variazioni

agiologiche (lento-veloce)

attraverso liberi movimenti del

corpo;

L’esplorazione sonora: esplorazione di

materiali vari;

Ricerca di suoni che si possono

produrre con gli oggetti presentati;

Prestare attenzione ai gesti usati per

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IMMAGINI

SUONI E

COLORI

LA

CONOSCENZA

DEL MONDO

Scoperta del paesaggio sonoro attraverso attività di

percezione e discriminazione di rumori, suoni

dell’ambiente e del corpo;

Incrementare la produzione musicale utilizzando

voce, corpo, e oggetti; cantare.

Partecipare attivamente al canto corale sviluppando

la capacità di ascoltarsi e accordarsi agli altri.

Sperimentare e combinare elementi musicali di

base, producendo semplici sequenze sonoro-

musicali con la voce, con il copro, con strumenti

poveri e strutturati.

Esplorare i primi alfabeti musicali, utilizzando i

simboli di una notazione informale per codificare i

suoni percepiti e riprodurli.

Sperimentare concetti temporali: (prima, dopo, durante, mentre) di successione, di contemporaneità, durata.

produrre dei suoni.

Stabilire un rapporto tra suono-

gesto-simbolo (partitura).

Esplorazione degli strumenti

presenti a scuola.

Ricercare i vari tipi di suono.

Scoprire stimoli nuovi di tipo

musicale ed espressivo;

L’uso della voce: scoprire le potenzialità

sonore del corpo e della voce;

Scoprire l’importanza della

respirazione;

Controllare l’intensità vocale

Ripetizione di un canto per

imitazione.

Rappresentare rimi e partiture sonore

L’insegnante proponente - Lucia Burato

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LABORATORIO di BIBLIOTECA

“ Per amare la lettura …” Tempi: Ottobre 2014 - febbraio 2015

Insegnante referente: Marilisa Bisognin

SITUAZIONE MOTIVANTE

Avere una biblioteca all’interno di una scuola è senz’altro un’opportunità educativa

per i bambini che la frequentano, per educarli alla lettera e al piacere di leggere.

Nel laboratorio di biblioteca il bambino diventa protagonista. Ogni bambino è

portatore di una grande ricchezza, di un universo fantastico e immaginativo senza

limiti sollecitato e motivato dall’ascolto di storie. Il progetto ha lo scopo di

coinvolgere il bambino attivamente in molte esperienze di lettura che gli

permettono di sviluppare le sue competenze e di esprimere le proprie emozioni, i

sentimenti, la fantasia, utilizzando la lingua nella sua funzione immaginativa per

creare un mondo proprio attraverso il gioco della finzione e della immaginazione

fantastica.

La lettura a voce alta, nella sua apparente semplicità, contiene molte valenze

legate a modelli di comunicazione positivi e affettivi che influiscono in modo

rilevante sullo sviluppo emotivo del bambino.

Essa è considerata l’attività più importante per l'acquisizione delle conoscenze

necessarie per il successo nella lettura.

La lettura è per il bambino uno strumento ideale per trattenere con sé l’adulto nel

modo a lui più gradito, cioè con dedizione, partecipazione completa e senza

distrazioni. La presenza dell’adulto è consolatoria, e fornisce protezione e

sicurezza.

Il libro nella scuola dell’infanzia appare di fondamentale importanza perché

leggere induce nei bambini un accrescimento di fantasia, di creatività e di

allargamento delle competenze logiche.

La creazione di uno spazio dedicato al libro consente di favorire un approccio

positivo verso il mondo della lettura e del codice scritto. Il libro è uno strumento

prezioso, capace di avvicinare il bambino al mondo simbolico presente nelle sue

pagine.

Avere a disposizione libri di vario genere, poterli manipolare, usarli come

“giocattoli”, è indispensabile affinché nei bambini possano scaturire interesse e

curiosità per la lettura. Con la lettura il bambino si appropria lentamente della lingua materna, delle sue

parole, della sua forma e struttura.

Questo gli serve per costruire le proprie strutture mentali, per capire i rapporti

(io e gli altri, io e le cose) e le distanze spazio-temporali.

I bambini che possono godere di un’esposizione alla lettura organizzata e

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costante nel tempo giungono alla scuola primaria con maggiori capacità e

conoscenze basilari per la futura decodifica delle parole; questo permetterà loro

di imparare a leggere e scrivere con maggiore facilità.

Campi di

esperienza

Abilità Compiti significativi

I discorsi e

le parole

Esprimere

opinioni e idee

ascoltando e

rispettando

quelle degli altri;

Raccontare,

inventare,ascolta

re e

comprendere le

narrazioni e la

lettura di storie;

Sviluppare un

repertorio

linguistico

adeguato alle

esperienze;

Rafforzare la

fiducia nelle

proprie capacità

di parlare;

Individuare le

caratteristiche

dei vari elementi

che costituiscono

una storia.

Il cerchio magico;

Rispettare il proprio turno;

Ascolto di storie;

Rielaborazione delle storie ascoltate;

Linguaggi,

creatività,

espressione

Saper scegliere

un’idea

rappresentarla

e comunicarla;

Giungere a

produzioni

personali e

originali;

Esprimersi

attraverso il

disegno e la

pittura;

Ricostruire le

I bambini disegnano la parte della

storia per loro più significativa;

Si divide la storia in sequenze e si

rappresenta la storia in un lavoro di

gruppo;

Si costruiscono, con vari materiali,

oggetti che “caratterizzano” i vari

personaggi;

Si costruiscono carte che riproducono

elementi delle storie;

Costruzione di un libro di storie

individuale.

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Materiali Libri della biblioteca della scuola dell’infanzia;

Fotocopie;

Utilizzo di vari materiali (colori a tempera, matita e pennarelli, colla, forbici,

bottoni, stoffa, …)

Tempi: da ottobre 2014 a febbraio 2015

Osservazione sistematica durante tutte le attività proposte come modalità di verifica

Insegnante referente : Marilisa Bisognin

fasi più

significative di

una storia.

Il sé e

l’altro

Rispettare

l’oggetto libro;

Confrontarsi

con l’insegnante

e con gli altri

bambini;

Dialogare,

discutere e

progettare

confrontando

ipotesi;

Giocare e

lavorare in

modo

costruttivo e

creativo con gli

altri bambini

Rispettare il proprio turno;

Condividere le storie ascoltate e porre

i bambini questa domanda: qual è la

storia che ti è piaciuta di più?;

Esprimere quanto compreso e le proprie

emozioni riguardo la storia e al suo

contenuto;

Aver cura del riordino dei libri dopo

averli sfogliati e condivisi;

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LABORATORIO PREGRAFISMO LIVELLO 1 Anno scolastico 2014/2015

INSEGNANTE REFERENTE VESTRINI GIUSEPPINA PREMESSA Le attività legate al pregrafismo sono sempre molto richieste da genitori ed

educatori, compito della scuola dell’infanzia però è quello di rispondere non tanto ad

una richiesta legittima, quanto a un bisogno dei bambini di apprendere ma in forma di

gioco e non come un compito. Lo scopo, infatti, è quello non solo di stimolare la

motricità fine e il coordinamento oculo-manuale, abilità che facilitano l’apprendimento

della scrittura, ma anche quello di divertire e incuriosire i bambini, di avvicinarli alla

scrittura senza spaventarli.

L’attività di pregrafismo comprende tutti quegli esercizi che consistono nel disegnare,

partendo da sinistra verso destra, segni di diverso tipo senza mai staccare lo

strumento dal foglio, dentro uno spazio più o meno limitato e utilizzando strumenti

(pennelli, pennerelli, matite, penne,colori a cera, gessi…) che producono nel foglio linee

e tracce diverse per compattezza e omogeneità, per grossezza e per scorrevolezza.

DESTINATARI BAMBINI DI 5 ANNI in tre gruppi LUNA SOLE STELLE

TEMPI SETTEMBRE- FEBBRAIO

STRUMENTI E MATERIALI

Uso del vassoio di farina

Telai per allacciature (materiale montessoriano).

Gioco dei tracciati tattili di pre-scrittura.

Racconto del ”IL PAESE DEI SEGNI E DELLE TRACCE”.

Percorsi, labirinti mappe.

Strumenti: pennelli, colori di diverso tipo:pennarelli, cere,matite,colori a dita,

acquerelli,penne, forbici, computer.

Materiali: carte colorate e di diverso tipo, cartoncino, stoffe, nastri, fili, bottoni…

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SITUAZIONE MOTIVANTE

Campi di

esperienza Il sé e l’altro

I discorsi e

le parole

La

conoscenza

del mondo

Immagini,

suoni e colori

Abilità Manifestare il senso

di appartenenza,

conoscere i

compagni, le

maestre, gli spazi, i

materiali, i contesti,

i ruoli.

Collaborare con gli

altri.

Rispettare i tempi

degli altri.

Formulare frasi di

tempo compiuto.

Formulare ipotesi

sulla lingua scritta e

sperimentare le

prime forme di

comunicazione

attraverso la

scrittura, anche

utilizzando le

tecnologie.

Riprodurre e

confrontare

scritture.

Interpretare e

produrre simboli,

mappe e percorsi.

Utilizzare tecniche

e materiali diversi

per rappresentare.

Impugnare

correttamente

diversi strumenti.

Usare modi diversi

di stendere il colore.

Esplorare diversi

materiali e usarli in

modo appropriato

Compiti significativi Giochi racconti e attività per formare coesione tra i bambini dei vari

groppi di laboratorio: SOLE, LUNA, STELLE.

Giochi e lavori collettivi

Conversazioni guidate nel tempo del cerchio

Ricostruiamo verbalmente le fasi di un lavoro svolto.

Rielaboriamo verbalmente in sequenze un racconto.

Individuiamo le differenze tra segni e lettere.

Attività di copiatura di nomi e parole.

Prime attività di scrittura emergente: scriviamo da soli ciò che

vogliamo.

Sperimentiamo forme di scrittura con il computer.

Eseguiamo semplici percorsi

Leggiamo una mappa individuando i simboli e le direzioni.

Usiamo il programma PAINT per tracciare segni.

Eseguiamo linee seguendo la direzione da sinistra verso destra,

dall’alto al basso.

Tracciamo con oggetti diversi: costruzioni, tappi, spugne.

Tracciamo con strumenti diversi: pennelli grossi e sottili, pennarelli,

matite colorate, cere,gessi, trattopen.

Tracciamo linee con strumenti posizionati in modo diverso sul foglio:

segno in punta (pennarello) segno obliquo (trattopen) segno traverso

(cere)

Seguiamo percorsi di puntinatura.

Eseguiamo percorsi dritti, curvi, a più curve, ad angolo, spezzati e

misti.

Ripassiamo ed eseguiamo linee: rette,

orizzontali,verticali,oblique,curve,ondulate,spezzate,spirali,uncini,

aperte, chiuse.

Ritagliamo,incolliamo,strappiamo,punteggiamo.

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LABORATORIO : Pre-grafismo livello 2

“ il gioco della scrittura” Tempi: febbraio-giugno 2015 Insegnante referente: Paola Negrello

SITUAZIONE MOTIVANTE

Il laboratorio nasce dall’esigenza di trovare il modo per permettere ai bambini di operare con la

lingua scritta utilizzando le abilità che hanno sviluppato, di preparare cioè il contesto operativo

motivante, che mette i bambini nella condizione di usare la parola scritta per giocare, per

relazionarsi con gli altri, per continuare la loro esperienza di crescita all’interno della comunità.

I bambini vivono immersi in un universo di parole scritte fin dal momento della nascita: le

trovano nelle scatole del latte, sui prodotti della cucina, sulle merendine, sulle tute e sulle felpe

che indossano,nelle insegne per le strade, sullo schermo televisivo, sui giocattoli. Negli anni

della prima infanzia formulano le loro prime ipotesi, la loro “teoria”, ma non sempre trovano le

parole scritte alla portata delle loro possibilità percettive, per la mancanza di chiarezza e

omogeneità dei caratteri che sono spesso troppo piccoli o scritti con caratteri diversi. Così

molti di loro incontrano difficoltà a compiere le prime operazioni di decifrazione da soli o ad

imparare autonomamente i meccanismi della lettura.

La scuola dell’infanzia ha il compito di mettere a loro disposizione le parole scritte, di inserirle

nel contesto di vita collegandole alle altre esperienze educative e di renderle uno strumento al

servizio di tutti. Non si tratta di insegnare precocemente a leggere e a scrivere cadendo in

pericolose forme di "prescolasticismo" che vanno assolutamente evitate.

Si tratta di offrire ai bambini le situazioni e i mediatori didattici che favoriscono:

la verifica delle loro ipotesi con il conseguente consolidamento;

l’apprendimento per immersione mediante l’acquisizione spontanea e naturale

dell’associazione suono-segno;

le prime forme di interpretazione, di lettura-decodificazione della parola scritta

utilizzando appunto processi personali ed autonomi di associazione tra il fonema e il

grafema

Campi di

esperienza

Il se e l’altro

Abilità

-assumere iniziative

portando a termine compiti

ed attività in autonomia

-accettare e rispettare le

regole, i ritmi, le turnazioni

-partecipare attivamente ad

attività, giochi e

conversazioni

-riconoscere nei compagni

tempi e modalità diverse e

Compiti significativi

conversazioni

giochi con parole

attività e giochi di letto-scrittura

con le filastrocche

riordino e cura del proprio

materiale

rispetto dei tempi del gruppo

gestire in autonomia i momenti

d’attesa

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rispettarli

-aiutare i compagni in

difficoltà

Il corpo e

il

movimento

-utilizzare il corpo e la voce per imitare,

riprodurre, inventare suoni,sillabe,

parole, da soli o in piccolo gruppo

-esercitare la coordinazione oculo-

manuale

-esercitare le potenzialità

sensoriali,conoscitive,relazionali,ritmiche

ed espressive del corpo

grafismi

,cornicette,

ritmi

coordinazione

grafo-motoria

attività di

motricità fine,

coordinazione

oculo-manuale

costruzioni

creative di

lettere

riprodurre

scritte

schede per la

direzione della

lettera

giochi per una

corretta postura

giochi per

interpretare la

scrittura (parole

lunghe/corte,

ricomporre le

parole)

La

conoscenza

del mondo

-educare all’uso di strumenti specifici

sperimentare la

corretta

impugnatura

della matita, uso

corretto di altri

strumenti come

la gomma, la colla

stick e il

temperino

utilizzo corretto

dello spazio nel

foglio quaderno

e nel quadretto

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Metodologia La scrittura è un'abilità scolastica complessa, basata su prerequisiti generali e

specifici. Il laboratorio presenta attività che mirano alla stimolazione e al

potenziamento di essi. Precisando che il veicolo di apprendimento privilegiato dalla

scuola dell'infanzia è il gioco, l'insegnante referente e conduttrice di questo

laboratorio proporrà un approccio al codice scritto utilizzando giochi guidati e

liberi, disegni spontanei , schede operative, cartelloni, quadernone. Gli esercizi

sono proposti in forma ludica da un personaggio guida, che stimola i bambini a

partecipare attivamente alle attività decodificando in prima persona le consegne

da seguire. Ogni proposta viene introdotta ponendo delle domande- stimolo

("secondo voi cosa dobbiamo fare? Cosa ci chiede di fare il personaggio guida?") Il

quesito ha la funzione di attivare il conflitto cognitivo grazie al quale

l'interpretazione della consegna diviene frutto di "un'impresa collettiva",

permettendo l'incontro dei molteplici punti di vista di cui i bambini sono portatori.

I discorsi e

le parole

-Riprodurre e

confrontare scritture.

-Utilizzare il

metalinguaggio: ricercare

assonanze e rime,

somiglianze semantiche.

-interagire con gli altri

mostrando fiducia nelle

proprie capacità

comunicative, ponendo

domande, esprimendo

sentimenti e

bisogni,comunicando

azioni ed avvenimenti

-ascoltare e comprendere

i discorsi altrui

-formulare frasi di senso

compiuto

-esprimere sentimenti e

stati d’animo

-sperimentare le prime

forme di comunicazione

attraverso la scrittura.

apprendimento di

filastrocche, conte,

indovinelli, scioglilingua;

giochi con parole, vocali,

consonanti e sillabe

attività con il nome

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Materiali Quadernone a quadretti da 1 cm, gomma, temperino

Materiale per scrivere, disegnare e colorare

Lavagna magnetica e cancellabile

Giochi didattici

Tempi: da febbraio a giugno

Osservazione sistematica durante tutte le attività proposte come modalità di verifica

Insegnante referente :

Paola Negrello

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LABORATORIO: Girotondo di giochi e di parole

Tempi: febbraio-giugno

SITUAZIONE MOTIVANTE: I bambini amano i giochi del “ far finta” perche’ danno

loro l’opportunità di esprimersi e di riflettere le proprie emozioni; ed è proprio il teatro ad

essere una tra le forme espressive che più si avvicina al gioco simbolico, libero , semplice e

spontaneo dei bambini. Il laboratorio di animazione teatrale vuole essere uno spazio educativo

significativo per aiutare i bambini a conquistare alcune importanti competenze linguistiche,

assicurare la comunicazione tra i bambini che attraverso la realizzazione e la rappresentazione

di una storia dovranno condividere idee ed emozioni; permette agli stessi di crescere e di

sviluppare la propria creatività, di esprimere paure, sentimenti e incertezze; di allargare la

fiducia in se stessi e negli altri; di valorizzare le diversità per un reciproco arricchimento e di

liberare la fantasia .

Campi di

Esperienza Abilità Compiti Significativi

I discorsi e le

parole

Immagini suoni

Ascoltare comprendere

una favola, un racconto..

Descrivere e

raccontare eventi

personali, storie,

racconti e situazioni.

Usare un repertorio

linguistico appropriato

con corretto utilizzo di

nomi,verbi,aggettivi,

avverbi.

Analizzare e

commentare figure di

crescente complessità .

Riconoscere e produrre

parole in rima

Esprimere sentimenti e

stati d'animo.

Inventare storie e

racconti.

Partecipare

attivamente ad attività

Lettura e ascolto di favole, racconti..

Giochi, conversazioni e domande-stimolo per

analizzare un racconto, individuare i personaggi

,scegliere i ruoli, rappresentarlo;

Giochi di travestimento,di drammatizzazione di

fiabe,favole e testi narrativi;

giochi con le ombre-giochi con i burattini.

Mimo di alcune esperienze e successiva

verbalizzazione.

Giochi per il progressivo ampliamento della

struttura della frase.

Lettura di immagini

Giochi di parole, ritmi, e rime.

Ascolto e memorizzazione di filastrocche in

rima.

Giochi con le maschere per esprimere le proprie

emozioni.

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e colori

Il sé e l’altro

Il corpo e il

movimento

di gioco simbolico.

Comunicare emozioni e

saperle esprimere sul

piano grafico-pittorico

Ascoltare storie ed

esprimersi tramite

Drammatizzazioni, il

disegno, la pittura e

l’attività manipolativa.

Esplorare i materiali a

disposizione e utilizzarli

in modo personale.

Rispettare gli altri

Collaborare con gli altri

Per un progetto comune.

Partecipare

attivamente ai giochi,

alle attività di gruppo,

alle conversazioni

Esercitare le

potenzialità espressive

del corpo.

Rispettare le regole nei

giochi

Giochi per imitare azioni e movimenti andature

di persone , animali e successive

rappresentazioni grafiche

Realizzazione di scenografie per la

rappresentazione delle drammatizzazioni;

Realizzazione di semplici burattini con diverse

tecniche;

Realizzazione di semplici costumi;

Realizzazione di maschere

Attività di pittura, collage

Cartelloni con relativa suddivisione di compiti e

di ruoli.

Rilevazione , riflessione e confronto di

comportamenti nel corso delle diverse attività

Giochi di squadra

Giochi di animazione, di mimo,

Giochi di squadra

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METODOLOGIA: Tutte le tematiche verranno introdotte e sviluppate in un clima

molto informale in cui i bambini, pur seguendo delle regole possano sentirsi liberi di

esprimersi e sperimentare. Il percorso didattico porterà i bambini a sviluppare le

proprie competenze linguistiche attraverso i giochi teatrali e le attività di

drammatizzazione .

TEMPI E DESTINATARI: il progetto inizierà nel mese di Febbraio e terminerà nel

mese di Giugno e vedrà impegnati i bambini nei giorni di Lunedì, Mercoledì e Giovedì in orario

pomeridiano. Vi parteciperanno i bambini di cinque anni di tutta la scuola suddivisi nei tre

gruppi di intersezione: Sole-Luna-Stelle.

VERIFICA:la verifica verrà condotta attraverso l’osservazione dei bambini durante lo

svolgimento delle attività e attraverso l’osservazione degli elaborati. I dati rilevati verranno

trascritti sul quaderno di programmazione.

Noventa Vic. 20/10/2014

Ins. Tomba Nadia

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LABORATORIO EDUCAZIONE ALLA SALUTE

“PIU’ SANI, PIU’ BELLI!” Tempi: settembre-febbraio

Insegnante: Piccolo Cinzia

SITUAZIONE MOTIVANTE

La scuola è un contesto privilegiato per la realizzazione di molti

interventi educativi. Essa dovrebbe produrre un terreno favorevole alla

costruzione della sicurezza, dell’autostima e quindi della capacità di

decidere anche in rapporto ai problemi di salute. Una scuola orientata

alla promozione della salute può contribuire in modo considerevole

all’esperienza educativa dei bambini, svolgendo un importante ruolo

nell’aumentare il benessere e la salute di tutta la popolazione. E’

dimostrato che educazione e salute sono fattori indissolubilmente legati.

La scuola accompagna i bambini nella loro crescita, favorendone lo

sviluppo fisico, emotivo e sociale, incoraggiandoli ad apprendere,

migliorando la loro capacità di scegliere e agire e permettendo loro di

influire sulle proprie abitudini e stili di vita..

La finalità del percorso è quella di offrire ai bambini la conoscenza delle

fondamentali norme igieniche ed alimentari , di accrescere la conoscenza

del proprio corpo e dei messaggi che esso ci invia ,e infine di favorire

l’interiorizzazione di comportamenti corretti e l’acquisizione di regole che

sono indispensabili per mantenere un buono stato di salute ed evitare ,in

futuro, l’insorgere di malattie.

Campi di

esperienza

Il corpo e il

movimento

Abilità

Tenersi puliti,

osservare le pratiche

di igiene e di cura di

se’.

Compiti significativi

Individuare ciò di cui ha

bisogno il nostro corpo per

crescere sano e forte

Denominare le fondamentali

norme igieniche

Sapere che cosa sono i

batteri e perché bisogna

lavarsi

Conoscere la funzione dei

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I discorsi e le

parole

La conoscenza

del mondo

l

Distinguere ,con

riferimento a

esperienze vissute,

comportamenti,

azioni.

scelte alimentari

potenzialmente

dannose alla sicurezza

e alla salute

Conoscere e nominare

le parti del corpo

Coordinarsi con altri

nei giochi di gruppo

rispettando le regole

Interagire con altri,

mostrando fiducia

nelle proprie capacità

comunicative, ponendo

domande, comunicando

azioni e avvenimenti

Mettere in

successione fatti e

fenomeni della realtà

Raggruppare secondo

criteri

Usare semplici simboli

per registrare e

compiere misurazioni

denti

Sapere cos’è la carie

Conoscere la funzione dello

spazzolino e come si usa

Individuare comportamenti

alimentari corretti e nocivi

Scoprire la funzione

energetica, costruttiva,

protettiva dei cibi.

Ipotizzare una giornata di

sana alimentazione(

costruzione dell’orologio dei

pasti)

Costruzione della piramide

alimentare

Denominare le parti del corpo

in particolare l’apparato

digerente

Giochi di squadra( lupo mangia

frutta , gioco dell’oca…..)

A partire da un fatto

accaduto o un racconto o

filastrocca narrati, esprimere

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semplici valutazioni

individuando comportamenti o

abitudini alimentari corretti e

non

Ricostruire verbalmente le

fasi di un ‘esperienza.

Mettere in una linea del

tempo le attività inerenti

l’igiene del corpo e

l’alimentazione in una giornata

Gioco del mercato ( frutta-

verdura- carne-pasta…)

Tabella dei cibi preferiti

DESTINATARI

L’esperienza è rivolta ai bambini di cinque anni che divisi in tre gruppi (

Luna, sole ,stelle) accederanno al laboratorio di educazione alla salute una

volta alla settimana dalle 13’30 alle 15’00 nei giorni di martedì ,giovedì e

venerdì.

METODOLOGIA

Per tutte le proposte rivolte ai bambini verrà adottata una metodologia

ludica che li coinvolga accrescendo il loro interesse e la loro motivazione.

In questo modo i bambini si accosteranno volentieri alle attività e ,

attraverso il gioco, interiorizzeranno gradualmente le abitudini relative

all’alimentazione e a uno stile di vita sano. Giochi, canzoncine ,

filastrocche, rappresenteranno lo spunto per introdurre le diverse

attività che vedranno sempre i bambini protagonisti di ogni percorso.

Come lo scorso anno aderiremo al progetto “Sorridi “ proposto dall’ULSS

6 di Vicenza e verrà proposta ai bambini una visita dentistica e una

lezione pratica di igiene dentale. Compito dell’insegnante sarà di favorire

il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i bambini stimolandoli con

opportune domande a formulare semplici ipotesi e a verificarle.

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STRUMENTI E MATERIALI

Il progetto prevede l’utilizzo di strumenti e prodotti utilizzati per

l’igiene del corpo, immagini colorate raffiguranti cibi , burattini, libri

illustrati ,riviste, foto, schede operative, giochi di società, cd musicali,

riproduttore cd, forbici, cartoncino, pennelli e tempere ,colla , colori e

materiale di consumo vario .

MODALITA’ DI DOCUMENTAZIONE

Le attività del progetto saranno documentate attraverso la realizzazione

di fotografie, fascicoletti personali, cartelloni murali.

INSEGNANTE RESPONSABILE

Piccolo Cinzia

Noventa Vic. ,13 ottobre 2014

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LABORATORIO BABY ENGLISH Tempi. Febbraio- giugno 2015

Insegnante referente: Biasin Francesca

Premessa Il progetto Baby English nasce dal desiderio di avvicinare i

bambini alla scoperta della lingua inglese (una lingua

comunitaria ormai indispensabile) sfruttando al massimo un

momento d’oro nella fase dell’apprendimento.

Infatti a questa età i bambini possono apprendere con facilità

vocaboli e strutture linguistiche in modo spontaneo,

riprodurre perfettamente la pronuncia e l’intonazione cui sono

esposti ponendo così le basi per un cammino che seguirà e si

svilupperà fin dal primo anno di scuola primaria.

FRUITORI –TEMPI – MATERIALI

Il progetto è rivolto ai bambini che frequentano l’ultimo anno

di scuola dell’infanzia suddivisi in tre sottogruppi di

intersezione (sole, luna, stelle) che prenderanno parte alle

attività dalle ore 13.30 alle ore 15.00 secondo la seguente

rotazione:

-lunedi gruppo sole

-giovedi gruppo luna

-venerdi gruppo stelle

Periodo di attuazione: febbraio-giugno 2015

Come materiali utilizzerò giochi strutturati 8domini, memory,

bingo), flashcards, video-audio cassette e cd, libri, cartelloni,

un puppet e materiale vario per l’attività grafico pittorica al

fine di realizzare un little book personale da conservare a

ricordo dell’esperienza.

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SITUAZIONE MOTIVANTE

Ciascun incontro sarà caratterizzato da quattro momenti ben

distinti.

1. Presentazione del vocabolo nuovo

2. Momento del gioco collettivo e/o individuale

3. Momento del canto (utilizzo del registratore sia per

ascoltare sia per registrare la propria voce)

4. Momento operativo (completamento di schede predisposte,

realizzazione di cartelloni o prodotti individuali)

La situazione motivante da cui prenderanno spunto le attività

sarà creata da un puppet, un personaggio che permetterà

l’interazione con i bambini rendendo ogni volta la lezione più

piacevole.

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CAMPI DI ESPERIENZA

I discorsi e le parole

ABILITA’

Ricezione orale

Comprendere parole

Brevissime istruzioni,

espressioni e frasi di uso

quotidiano e divenute

famigliari, pronunciate

lentamente e

chiaramente

Produzione orale

Riprodurre filastrocche e

semplici canzoncine,

interagire con un

compagno per giocare

utilizzando espressioni e

frasi memorizzate

adatte alla situazione

COMPITI SIGNIFICATIVI

- Presentarsi

- Usare formule di

cortesia

- Indicare e nominare:

I componenti della

famiglia

I colori

I numeri

I cibi

Gli animali della

fattoria

Le parti del corpo

I giocattoli

- Recitare poesie,

canzoncine e

filastrocche

- Abbinare le parole

imparate alle

corrispondenti

illustrazioni

- Realizzare attività di

gruppo e/o individuali

- Completare schede

operative

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USCITE E PROGETTI SPECIALI

Progetti speciali:

Raccolta giochi usati a beneficio del Centro aiuto alla vita (tutti); Progetto Sorridi (ULSS 6): visita dentistica a scuola (5 anni): Giornata del Libro (tutti), Corso di acquaticità (5 anni)

PROGETTO EDUCATIVO

DIDATTICO:

LE USCITE

Visita a una libreria

Visita alla Casa di Riposo

(5 anni)

Marzo 2015

Visione prove del

concerto di Natale

(5 anni)

Dicembre 2014

Passeggiate in paese

(tutti)

Durante tutto l’anno

Pic nic di fine anno

(tutti)

Giugno 2015

Visita a una libreria

(5 anni)

Gennaio 2015

Visita alla Caserma

dei Vigili urbani

(5 anni)

Maggio 2015

Continuità con la

Scuola Primaria

(5 anni)

Maggio 2015

Gita alla città murata di

Montagnana

(4-5 anni)

Giugno 2015

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Corso di Nuoto

Motivazione:

Il Corso di Acquaticità, offre ai bambini della scuola dell’Infanzia l’opportunità di

vivere un’esperienza unica, intensa e significativa insieme ai coetanei in un ambiente

acquatico.

Per attuare questo progetto ci avvarremo della collaborazione della Società

Dilettantistica “Stefani Sport” SRL del nostro territorio.

Gli obiettivi principali di questa attività sono:

Adattamento al mondo acquatico attraverso le sue regole

Scoperta dell’ambiente acquatico e delle modalità più idonee per accedervi

Adattamento all’acqua.

Conoscenza del mondo e di sé

Socializzazione, comunicazione

Sviluppo dell’autonomia personale

Percorso pedagogico: L’attività motoria in acqua, anche in età prescolare, è un mezzo di crescita e di

maturazione globale che ha delle ricadute positive nello sviluppo fisico, cognitivo e

affettivo-relazionale. Il percorso prevede un insieme di esperienze piacevoli che

stimolano il sistema psico-motorio in acqua.

Metodologia adottata:

L’acqua è un ambiente particolare che può avere un impatto emotivo molto forte, c’è

chi ha paura e chi ha problema ad affrontarla, per questo motivo durante il corso

viene utilizzato un approccio ludico, attraverso un insieme di esperienze piacevoli che

stimolino il superamento dei vincoli esistenti.

I bambini non si troveranno tutti allo stesso livello di familiarità perciò, la Società

Dilettantistica effettuerà una prima ricognizione mediante un questionario ai genitori

con lo scopo di formare dei piccoli gruppi omogenei.

Una volta formati i gruppi verrà predisposta una rotazione per l’accesso alle vasche.

Gli istruttori, formati sotto il profilo psico-pedagogico, saranno dei compagni di gioco

che con l’aiuto della fantasia e dell’immaginazione (propria e dei bambini) faciliteranno

la scoperta dell’acqua e la sensazione che essa rimanda.

Attuazione:

Al progetto aderiranno solamente i bambini dell’ultimo anno di frequenza..

Ci avveleremo anche della collaborazione di alcuni genitori che daranno la loro

disponibilità ad aiutare nello spogliatoio.

Prima dell’inizio del corso verranno predisposte delle comunicazioni ai genitori circa il

costo, il materiale indispensabile alla frequenza e sulle modalità per assistere alle

lezioni.

Il corso avrà luogo in Primavera avrà la durata di 8 lezioni.

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Presentazione al progetto riguardante la

rilevazione precoce delle difficoltà di apprendimento

(screening)

Lo scopo del progetto “un po’ per gioco, un po’ per imparare, è quello di individuare in

modo preciso le azioni più utili a favorire l’apprendimento degli alunni e di segnalare ai

genitori le difficoltà riscontrate da quei bambini che risultassero impermeabili

all’azione didattica.

Riconosciuta la necessità di attuare il protocollo di Intesa per le attività di

identificazione precoce di casi sospetti di DSA , diventato legge, abbiamo concordato

tra insegnanti di plesso l’opportunità di individuare nell’insegnante Lucia Burato colei

che attuerà la griglia di osservazione e registrerà i dati.

La griglia di osservazione appositamente rivisitata per render il processo di

registrazione più agevole è stata condivisa con le insegnanti della scuola (vedi copia

allegata).

Lo screening verrà proposto a tutti i bambini dell’ultimo anno di frequenza

individualmente e poi sempre in modo collegiale da gennaio a maggio verrà attuata la

fase di potenziamento. La fase di potenziamento mirerà principalmente a quelle aree

che risulteranno più carenti.

La fase di potenziamento sarà costituita da stimoli ludici che saranno proposti ai

bambini sia durante l’attività curricolare, sia nei momenti di laboratorio pomeridiano

attraverso dei materiali strutturati per il gioco.

Al termine dell’anno scolastico sarà eseguito un altro screening per valutare l’esito

dell’azione didattica mirata limitatamente ai bambini che non avevano maturato

competenze nella prima rilevazione.

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AMBITI DI RILEVAMENTO

INDICATORI DI VERIFICA I°

si /no

II°

si /no

Coordinazione oculo-manuale

1. Traccia una linea continua tra due linee guida

Motricità fine

2. Tocca con il pollice in sequenza le diverse dita della stessa mano

3. Sa ritagliare lungo un tracciato

Schema corporeo: orientamento spazio-temporale,

4. Ordina secondo le sequenze: prima - adesso - dopo; ieri - oggi - domani; mattino - pomeriggio - sera - notte.

5. Formula ipotesi (sa immaginare le conseguenze di un’azione; ipotizza il finale di una storia);

6. ordina almeno 4 sequenze in successione logico/temporale

Dominanza

7. Osservare la dominanza rispetto a occhio, mano, piede

Lateralità

8. Riconosce destra e sinistra su di sè

Prassie

9. E’ in grado di copiare una figura geometrica (quadrato, triangolo, rombo, rettangolo) in modo riconoscibile.

10. Costruisce con materiale un modello

11. Compie piccoli movimenti delle mani in maniera adeguata (svitare, avvitare, strappare, appallottolare,

avvolgere un gomitolo, fare un nodo…)

Abilità percettivo-visive e uditive

12. Riconosce i colori fondamentali e derivati

13. Riconosce forme ruotate o rovesciate rispetto a un modello dato

14. Riproduce sequenze ritmiche col battito delle mani

Qualità del gesto grafico: Impugnatura

15. Impugna correttamente una matita

Direzione del gesto grafico

16. Rispetta nel tratto grafico la direzione sx - dx , dall’alto in basso

Occupazione dello spazio

17. Su indicazione dell’insegnante occupa tutto lo spazio del foglio o del quaderno quando disegna

Pressione

18. Tratto grafico troppo marcato o troppo lieve con la matita

OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO

NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

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Postura mano/polso spalla

19. Mano d’appoggio che tiene fermo il foglio, e mano scrivente che impugna la matita a tre dita, con polso appoggiato al foglio.

20. Polso mobile

Qualità della rappresentazione grafica

21. Segno pulito

22. adesione al tema dato; ricchezza di particolari e varietà nei contenuti

23. rappresentazione delle parti principali della figura umana in maniera riconoscibile e bidimensionale (10/12 elementi)

Comprensione linguistica

24. Comprende ed esegue consegne di tre dati

Competenze narrative

25. Racconta esperienze o storie in ordine cronologico

26. Sa formulare ipotesi, anticipazioni e inferenze (Cosa sarà successo prima? Perché fa così? Cosa succederà dopo?)

27. Sa descrivere un’immagine in modo comprensibile

Produzione linguistica

28. Denomina oggetti 29. Utilizza in modo comprensibile il linguaggio

30. Articola tutti i fonemi, con qualche possibile eccezione (R)

31. Usa frasi complesse di 5/6 parole (articoli,

congiunzioni, verbo, soggetto,...)

Competenze fonologiche e meta fonologiche

32. Nel parlare non sostituisce lettere simili (s/z, l/r, t/d…)

33. Non omette lettere o parti di parola

34. Non inverte sillabe nella parola

35. Riesce ad isolare la prima e l’ultima sillaba nelle parole

36. Riconosce e produce rime

37. Classifica le parole in base alla loro lunghezza.

38. Sa segmentare le parole in sillabe

39. Esegue la fusione sillabica

40. Discrimina coppie di parole con differenza minima (mela/tela, Luca/luna sale/sole,…)

41. Manipolazione di parole (sottrazione di sillaba

iniziale e finale: CA-NE, togliendo CA cosa resta?)

Prescrittura

42. Scrive il proprio nome

43. Riesce a copiare una semplice parola in stampatello maiuscolo..

44. Distingue lettere da altri segni grafici

45. Riconosce alcune lettere in stampato maiuscolo

Processi lessicali

46. Denomina su richiesta i numeri fino a 10 (come si chiama questo numero?)

47. Indica su richiesta i numeri fino a 10 (mostrami il…)

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Elaborazione di Lucia Burato del materiale prodotto dal gruppo di lavoro

del Seminario organizzato dall’Ufficio Scolastico Regionale

“La scuola veneta per l’inclusione”, DSA infanzia, di Montegrotto (PD) 2013.

48. Scrive i numeri in codice arabico da 1 a 5

Processi semantici

49. Stima la numerosità di un gruppo di oggetti (a colpo d’occhio fino a 5)

50. Indica tra una serie di due numeri il maggiore (è più grande 7 o 3? 3 o 8? 6 o7?)

51. Risolve piccoli problemi entro il 10 (se ho 5 palloncini e ne scoppiano 2, quanti me ne rimangono?)

52. Opera con i numeri aggiungendo 1 e togliendo 1 (fino a 10)

Processi pre- sintattici

53. Dato un gruppo di oggetti, sceglie le cose calde; che corrono; morbide…

54. Ordina grande, medio, piccolo e viceversa.

55. Indica il primo della fila, l’ultimo e l’elemento che sta in mezzo

Conteggio

56. Numera in avanti fino al 20

57. Numera all’indietro da 10 a 1

58. Conta gli oggetti e risponde alla domanda “quanti sono”?

Capacità di attenzione e auto regolazione

59. Riesce a star seduto al proprio posto quando l’attività lo richiede

60. Rispetta i tempi di esecuzione delle varie attività.

61. Porta a termine un’attività prima di intraprenderne un’altra

62. Accetta e prova le attività proposte

63. Presta piena attenzione quando si racconta una storia che dura più di 5 min.

Memoria a breve termine: visiva

64. Dopo aver osservato 4 immagini denomina quella che viene tolta

65. Dopo aver osservato una serie di 6 immagini, le sa elencare senza più vederle

Memoria breve termine: uditiva

66. Impara brevi filastrocche e poesie a memoria

67. Sa ripetere una frase appena ascoltata (es.: “la mamma prepara il latte al bambino prima di andare a scuola”)

Autonomia personale

68. Sa vestirsi da solo (mettere i calzini, mettere le scarpe, allacciare una cerniera, indossare la giacca, abbottonare) nei tempi adeguati

69. Si prende cura delle proprie cose

Autonomia di lavoro

70. Riesce a procurarsi i materiali necessari per lo svolgimento di un’attività/gioco

71. Sa prendere iniziative

Gioco 72. Sa giocare da solo

73. Gioca e si relaziona volentieri con gli altri

74. Partecipa a giochi di gruppo

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PREMESSA INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA L’insegnamento della Religione Cattolica è disciplinato dal documento d’Intesa fra il

Ministro dell’Istruzione e la C.E.I.

L’ora di Religione Cattolica è un’ora curriculare, una materia scolastica vera e propria,

fa parte quindi dell’orario scolastico e delle materie scolastiche a tutti gli effetti

(legge 25-3-1985, n.121 – Accordo di revisione del Concordato lateranense fra Italia e

Santa Sede dell’11-2-1929. Art.9 Comma 2: “La Repubblica italiana, riconoscendo il

valore della cultura religiosa e tenendo conto che i principi del cattolicesimo fanno

parte del patrimonio storico del popolo italiano, continuerà ad assicurare, nel quadro

delle finalità della scuola, l’insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole

pubbliche non universitarie di ogni ordine e grado”).

L’ora di Religione Cattolica nella scuola italiana è una preziosa opportunità culturale ed

educativa perché aiuta i bambini a scoprire le radici della nostra storia e identità. Le

attività in ordine all’IRC per coloro che se ne avvalgono, offrono occasioni per lo

sviluppo integrale della personalità dei bambini, valorizzano la dimensione religiosa,

promuovono la riflessione sul loro patrimonio di esperienza e contribuiscono a

rispondere alle grandi domande di significato e di senso che portano nel cuore.

Il progetto annuale e le Unità di Lavoro vengono sviluppate nella cornice culturale

delle “Indicazioni didattiche per l’insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole

dell’infanzia e nel primo ciclo di istruzione” (DPR 11 febbraio 2010).

Al fine di favorire la maturazione personale di ogni bambino e bambina, vengono

individuati dei Contenuti indicati dai Campi di esperienza educativa per la religione

Cattolica e degli Obiettivi di apprendimento finalizzati ai Traguardi per lo sviluppo

delle competenze.

L’IRC non intende “fare il credente”, ma mediante l’utilizzo di alcuni strumenti

propone un percorso che affronta e approfondisce una prima conoscenza dei temi

fondamentali della Religione Cattolica, inoltre volge l’attenzione alle differenze

culturali e religiose, favorendo il dialogo e il rispetto, premessa per una vera e propria

convivenza tra i popoli. L’ora di religione Cattolica è un prezioso momento culturale

nella scuola in cui tutto ciò che è multi-culturale e multi-religioso deve diventare

inter-culturale e inter-religioso.

FINALITA’ EDUCATIVA DEL PROGETTO Il processo educativo individuale costituisce un potente fattore di incoraggiamento e

di fiducia nelle proprie capacità.

L’attenzione è posta al coinvolgimento di tutti i bambini, affinché anche quello

“svantaggiato” riesca a trovare una precisa collocazione nell’ambito dell’attività

comune.

Attraverso l’espressione e la comunicazione con parole e gesti, il bambino e la bambina

vengono aiutati a maturare il rispetto e la gioia di stare insieme.

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In particolare, sono promossi atteggiamenti e comportamenti di accoglienza

interculturale, avvalendosi di attività come drammatizzazione, mimo e canto, al fine di

dare una più ampia possibilità di integrazione all’interno del gruppo.

Si tende a stimolare il bambino al meglio, tenendo conto delle sfaccettature della sua

personalità e delle sue capacità, per trasformarle in vere e proprie “competenze”.

Il bambino viene aiutato a prendere coscienza delle dinamiche che portano

all’affermazione della propria identità; viene aiutato a superare lo smarrimento di

fronte a ciò che cambia, a partire da se stesso e dalla propria esperienza. Si può

essere ogni volta diversi, pur rimanendo sempre se stessi (conoscenza di sé).

Il bambino impara ad interagire con i coetanei (è il miglior modo per conoscere e per

conoscersi) e con gli adulti. Egli afferma la necessità dell’ascolto delle ragioni altrui,

del rispetto, della tolleranza, della cooperazione e della solidarietà, anche quando

richiedono sforzo e disciplina interiore (relazione con gli altri).

PROPOSTE EDUCATIVE E DIDATTICHE Vengono proposti obiettivi, i quali attraverso l’esperienza diretta, il bambino viene

guidato ad approfondire e sistematizzare gli apprendimenti e di avviare così processi

di simbolizzazione e formalizzazione.

Dietro ai vari campi d’esperienza, vengono accolte e valorizzate le curiosità, le

esplorazioni e le proposte dei bambini, creando così occasioni e possibilità di

esperienze volte a favorire lo sviluppo della competenza.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA

Il bambino è riconosciuto “competente” quando, facendo ricorso a tutte le capacità di

cui dispone, utilizza le conoscenze (il sapere) e le abilità (il fare) apprese per:

- Esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri;

- Interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda e influenzarlo

positivamente;

- Risolvere i problemi che di volta in volta incontra;

- Rifletter su se stesso e gestire il proprio processo di crescita, anche chiedendo

aiuto, quando occorre;

- Comprendere, per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e culturali;

- Conferire senso alla vita;

- Maturare il senso del bello.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

- Osservare il mondo, riconosciuto dono di Dio Creatore dai cristiani e da tanti

uomini religiosi.

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- Scoprire la persona di Gesù come viene presentata dai Vangeli e nelle feste

cristiane.

- Individuare i luoghi d’incontro dei cristiani e le espressioni del comandamento

dell’amore, testimoniato dalla Chiesa.

CAMPI D’ESPERIENZA IL SE’ E L’ALTRO

Il bambino

- Sviluppa il senso dell’identità personale, riflette, si confronta e discute con gli

altri;

- Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia,

della comunità e sviluppa un senso di appartenenza;

- Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in

modo costruttivo e creativo con gli altri bambini;

- È consapevole delle differenze e sa averne rispetto.

Relativamente alla religione cattolica scopre nel Vangelo la persona e l’insegnamento

di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di ogni persona e che la Chiesa è la comunità

di uomini e donne unita nel suo nome, per iniziare a maturare un positivo senso di sé e

sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni

culturali e religiose.

IL CORPO IN MOVIMENTO

Il bambino

- Prova piacere nel movimento e nelle diverse forme di attività, quali giochi

individuali e di gruppo;

- Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed

espressive del corpo.

Relativamente alla religione cattolica esprime con il corpo la propria esperienza

religiosa per cominciare a manifestare adeguatamente con i gesti la propria

interiorità, emozioni ed immaginazione.

LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE

Il bambino

- Comunica, esprime emozioni e racconta utilizzando le varie possibilità che il

linguaggio del corpo consente;

- Si esprime attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura ed altre

attività manipolative e sa utilizzare tecniche espressive;

- Sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione e l’analisi di

opere d’arte;

- Ricostruire le fasi più significative per comunicare quanto realizzato.

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Relativamente alla religione cattolica riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi

tipici della vita dei cristiani (feste, preghiere, canti, spazi, arte), per esprimere con

creatività il proprio vissuto religioso.

I DISCORSI E LE PAROLE

Il bambino

- Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie

emozioni, le proprie domande, i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale;

- Sviluppa la padronanza della lingua italiana;

- Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie,

dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le

attività e per definire le regole.

Relativamente alla religione cattolica impara alcuni termini del linguaggio cristiano,

ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi

appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Il bambino

- Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone, segue

correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali;

- Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi,

con attenzione e sistematicità;

- È curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni,

soluzioni e azioni;

- Si orienta nel tempo della vita quotidiana;

- Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le

esperienze.

Relativamente alla religione cattolica osserva con meraviglia ed esplora con curiosità

il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio

Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà,

abitandola con fiducia e speranza.

METODOLOGIA E ATTIVITA’ Al fine di favorire l’acquisizione dei valori religiosi, la scelta delle attività educative

assume come base di partenza le esigenze, gli interessi e le esperienze che i bambini

vivono in famiglia, nella scuola e nell’ambiente sociale.

Nella scuola dell’infanzia si fanno scoprire i concetti attraverso attività educative che

tengano conto dei tempi di apprendimento del bambino e della bambina.

Adottando il criterio della gradualità pedagogica, nel rispetto dei ritmi di sviluppo e di

apprendimento di ciascun bambino, vengono favorite e promosse esperienze che

valgono anche in ordine all’insegnamento della Religione Cattolica:

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- Ascolto e comunicazione verbale (racconto di episodi tratti dal Vangelo, lettura

di brevi testi religiosi)

- Attività di osservazione (dal vivo, con uscite all’aperto o con immagini e poster)

- Utilizzo di schede da colorare

- Conversazione e riflessioni guidate

- Attività ludiche (giochi finalizzati a precise esperienze per far scoprire i

concetti, di pace, fratellanza, perdono…)

- Attività espressive (interiorizzare le esperienze fatte con dialoghi, canti,

musiche, drammatizzazioni)

- Attività grafico-pittoriche-plastiche (acquisizione del concetto presentato

attraverso disegni individuali con varie tecniche, cartelloni eseguiti in gruppo

ecc…).

UNITA’ DI LAVORO

1a Udl-SETTEMBRE: Ho tanti amici diversi intorno a me

2a Udl-OTTOBRE: Ho un mondo pieno di meraviglie da

rispettare

3a Udl-NOVEMBRE: Il Natale è la festa più bella che c’è

4a Udl-DICEMBRE: Ho un nuovo amico: Gesù

5a Udl-GENNAIO: Gesù era un bambino come me

6a Udl-FEBBRAIO: Gesù insegna ad amare

7a Udl-MARZO: Nel risveglio della natura c’è vita nuova

8a Udl-APRILE: Gesù risorge a nuova vita

9a Udl-MAGGIO: La Chiesa è una grande famiglia

GIUGNO: Conclusione lavori

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

Nella scuola dell’infanzia le modalità di verifica delle conoscenze, delle abilità e delle

competenze acquisite, si svolgono dopo ogni unità di lavoro.

Le verifiche avvengono attraverso:

- L’osservazione sistematica del materiale prodotto dal bambino;

- L’attività grafico-pittorica / drammatico-espressiva;

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- L’attività manipolativa

- La comprensione dei contenuti proposti attraverso la pertinenza delle domande

poste, delle risposte date e dei gesti utilizzati nei giochi simbolici;

- La conversazione e la rielaborazione a livello verbale dei contenuti proposti;

- Il comportamento e la capacità di relazionarsi ai compagni e alle figure adulte.

La valutazione è intesa come modalità per controllare il processo di insegnamento-

apprendimento e per aiutare il bambino ad avere un riscontro sul proprio

apprendimento.

L’attenzione della valutazione diventa così lo strumento che, oltre a rilevare i risultati,

consente la continua regolazione della programmazione e permette di introdurre per

tempo eventuali modifiche ed integrazioni.

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PROGRAMMAZIONE DI RELIGIONE CATTOLICA: «Insieme con gioia scopro che…»

1a UdL – SETTEMBRE: Ho tanti amici diversi intorno a me

TITOLO DELL’UNITA’ DI LAVORO: Insieme con gioia scopro che…ho tanti amici diversi

intorno a me.

CAMPI D’ESPERIENZA: Il sé e l’altro; I discorsi e le parole; La conoscenza del mondo.

SENSO DEL PERCORSO FORMATIVO: riflessione sull’accoglienza.

RIFERIMENTI NORMATIVI

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE: riconoscere il valore dell’amicizia e

della diversità per assumere comportamenti rispettosi degli altri.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:

3 anni: scoprire il piacere dello stare insieme.

4 anni: sperimentare forme di relazione collaborativa con i compagni.

5 anni: riflettere sull’accoglienza e il rispetto delle differenze. Riconoscere la propria identità e

unicità.

SPAZI: sezione, salone.

VERIFICA: verbalizzazione, produzione grafica, mimica e manipolativa su accoglienza e amicizia.

VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE: osservazione e registrazione di esperienze e

comportamenti relativi alla capacità del bambino di riconoscersi, di relazionarsi e di accogliere.

2a UdL-OTTOBRE: Ho un mondo pieno di meraviglie da rispettare

TITOLO DELL’UNITA’ DI LAVORO: Insieme con gioia scopro che…ho un mondo pieno di

meraviglie da rispettare.

CAMPI D’ESPERIENZA: I discorsi e le parole; Il sé e l’altro; La conoscenza del mondo; Il corpo

in movimento.

SENSO DEL PERCORSO FORMATIVO: scoprire le bellezze del mondo e la figura di Dio

Padre Creatore.

RIFERIMENTI NORMATIVI

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE: percepire il mondo creato come dono

prezioso per ammirarlo e rispettarlo.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:

3 anni: osservare l’ambiente circostante con meraviglia ed interesse.

4 anni: cogliere la varietà e la ricchezza delle forme di vita del creato.

5 anni: intuire il creato come dono di Dio.

SPAZI: giardino, sezione, salone.

VERIFICA: esplorazione, verbalizzazione e rielaborazione grafica in merito alla bellezza del

mondo creato.

VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE: osservazione e registrazione di esperienze e

comportamenti relativi alla capacità del bambino di esplorare, manifestare stupore e rispetto per la

natura.

3a UdL-NOVEMBRE: Il Natale è la festa più bella che c’è

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TITOLO DELL’UNITA’ DI LAVORO: Insieme con gioia scopro che…Il Natale è la festa più

bella che c’è.

CAMPI D’ESPERIENZA: I discorsi e le parole; Il sé e l’altro; Linguaggi, creatività, espressione.

SENSO DEL PERCORSO FORMATIVO: scoprire la festa come momento di aggregazione.

RIFERIMENTI NORMATIVI

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE: cogliere l’atmosfera che precede il

Natale per vivere il senso dell’attesa con gesti di amicizia e collaborazione.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:

3 anni: riconoscere il clima di attesa e di gioia che anticipa il Natale.

4 anni: riconoscere il clima di attesa e di gioia che anticipa il Natale.

5 anni: scoprire che l’attesa della festa è momento di emozione, di condivisione e di riflessione.

SPAZI: sezione, salone.

VERIFICA: giochi, verbalizzazione e rielaborazione grafica delle esperienze sulla preparazione del

Natale.

VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE: osservazione e registrazione di esperienze e

comportamenti relativi alla capacità del bambino di aspettare, preparare, partecipare, condividere.

4a UdL-DICEMBRE: Ho un nuovo amico: Gesù

TITOLO DELL’UNITA’ DI LAVORO: Insieme con gioia scopro che…ho un nuovo amico:

Gesù.

CAMPI D’ESPERIENZA: I discorsi e le parole; Il sé e l’altro; Il corpo in movimento; La

conoscenza del mondo; Linguaggi, creatività, espressione.

SENSO DEL PERCORSO FORMATIVO: cogliere i segni del Natale e intuirne i significati.

RIFERIMENTI NORMATIVI

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE: accogliere Gesù, figlio di Maria, come

un nuovo amico per essere capace di gesti di solidarietà e di generosità.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:

3 anni: riconoscere il clima di amore e di gioia della festa del Natale.

4 anni: individuare i segni e i simboli del Natale.

5 anni: cogliere il senso cristiano del Natale.

SPAZI: sezione, salone.

VERIFICA: ascolto, verbalizzazione e rielaborazione grafica e manipolativa, drammatizzazione,

musica e canto sul Natale.

VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE: osservazione e registrazione di esperienze e

comportamenti relativi alla capacità del bambino di donare con generosità e di ricevere con

gratitudine.

5a Udl-GENNAIO: Gesù era un bambino come me

TITOLO DELL’UNITA’ DI LAVORO: Insieme con gioia scopro che…Gesù era un bambino

come me.

CAMPI D’ESPERIENZA: I discorsi e le parole; Il sé e l’altro; Linguaggi, creatività, espressione.

SENSO DEL PERCORSO FORMATIVO: riflessione sull’accoglienza.

RIFERIMENTI NORMATIVI

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE: ascoltare nei Vangeli la relazione di

Gesù bambino con Maria e Giuseppe per scoprire l’importanza della famiglia per la propria

crescita.

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OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:

3 anni: intuire che Gesù bambino vive e cresce come tutti i bambini.

4 anni: conoscere che Gesù bambino vive e cresce come tutti i bambini.

5 anni: conoscere che Gesù bambino vive e cresce come tutti i bambini.

SPAZI: sezione, salone.

VERIFICA: ascolto, verbalizzazione, produzione grafica, drammatizzazione su Gesù bambino.

VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE: osservazione e registrazione di esperienze e

comportamenti relativi alla capacità del bambino di riconoscere e apprezzare i gesti di amore che

aiutano la sua crescita.

6a UdL-FEBBRAIO: Gesù insegna ad amare

TITOLO DELL’UNITA’ DI LAVORO: Insieme con gioia scopro che…Gesù insegna ad amare.

CAMPI D’ESPERIENZA: I discorsi e le parole; Il sé e l’altro, Linguaggi, creatività, espressione.

SENSO DEL PERCORSO FORMATIVO: scoprire la bontà di Gesù.

RIFERIMENTI NORMATIVI

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE: imparare alcune parole di Gesù per

imparare ad esprimere il proprio affetto sia in famiglia sia con i compagni.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:

3 anni: scoprire che Gesù è buono.

4 anni: scoprire che Gesù è buono e ci insegna ad amare e a condividere.

5 anni: scoprire che Gesù è buono e ci insegna ad amare e a condividere.

SPAZI: sezione, salone.

VERIFICA: ascolto, verbalizzazione, produzione grafica su Gesù amico e maestro buono.

VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE: osservazione e registrazione di esperienze e

comportamenti relativi alla capacità del bambino di dimostrare sentimenti di affetto e di attenzione

per l’altro.

7a UdL-MARZO: Nel risveglio della natura c’è vita nuova

TITOLO DELL’UNITA’ DI LAVORO: Insieme con gioia scopro che…nel risveglio della natura

c’è vita nuova.

CAMPI D’ESPERIENZA: I discorsi e le parole; Il sé e l’altro; La conoscenza del mondo.

SENSO DEL PERCORSO FORMATIVO: cogliere la gioia e la gratuità della vita che rinasce in

primavera.

RIFERIMENTI NORMATIVI

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE: esplorare la natura per accogliere con

gioia e meraviglia il risveglio primaverile.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:

3 anni: sviluppare atteggiamenti di meraviglia davanti alla vita nuova.

4 anni: sviluppare atteggiamenti di meraviglia davanti alla vita nuova.

5 anni: scoprire nella trasformazione stagionale della natura la vita nuova.

SPAZI: sezione, salone, giardino.

VERIFICA: ascolto, verbalizzazione, produzione grafica su Gesù amico e maestro buono.

VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE: osservazione e registrazione di esperienze e

comportamenti relativi alla capacità del bambino di esplorare la realtà con stupore, fiducia e

gratitudine.

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8a UdL-APRILE: Gesù risorge a nuova vita

TITOLO DELL’UNITA’ DI LAVORO: Insieme con gioia scopro che…Gesù risorge a nuova

vita.

CAMPI D’ESPERIENZA: I discorsi e le parole; Il sé e l’altro; Linguaggi, creatività, espressione.

SENSO DEL PERCORSO FORMATIVO: intuire che Pasqua è la festa della vita.

RIFERIMENTI NORMATIVI

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE: conoscere episodi significativi della

morte e risurrezione di Gesù per festeggiare ogni domenica il ricordo di Gesù che vive.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:

3 anni: conoscere alcuni segni pasquali.

4 anni: conoscere il significato di alcuni segni pasquali.

5 anni: conoscere il significato di alcuni segni pasquali e il senso della Pasqua cristiana.

SPAZI: sezione, salone.

VERIFICA: ascolto, verbalizzazione, produzione grafica, drammatizzazione, musica e canto sulla

Pasqua.

VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE: osservazione e registrazione di esperienze e

comportamenti relativi alla capacità del bambino di vivere la domenica come momento di incontro

e di festa comune.

9a UdL-MAGGIO: La Chiesa è una grande famiglia

TITOLO DELL’UNITA’ DI LAVORO: Insieme con gioia scopro che…la chiesa è una grande

famiglia.

CAMPI D’ESPERIENZA: I discorsi e le parole; Il sé e l’altro; Linguaggi, creatività, espressione.

SENSO DEL PERCORSO FORMATIVO: scoprire la Chiesa come grande famiglia che accoglie.

RIFERIMENTI NORMATIVI

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE: scoprire i ruoli di alcune persone della

comunità cristiana per apprezzare il loro servizio e per ringraziare.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:

3 anni: intuire che la Chiesa è la casa di Gesù.

4 anni: comprendere che la Chiesa è la casa e la famiglia di coloro che credono in Gesù.

5 anni: comprendere che la Chiesa è la casa e la famiglia di coloro che credono in Gesù.

SPAZI: uscita sul territorio, sezione, salone.

VERIFICA: ascolto, verbalizzazione, produzione grafica sulla propria comunità parrocchiale.

VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE: osservazione e registrazione di esperienze e

comportamenti relativi alla capacità del bambino di costruire relazioni positive con le persone che

incontra in chiesa, all’oratorio, ecc.

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