Progetto : MoviMenti · sano ed armonioso.Questo progetto si pone le seguenti finalità: Finalità...

Sede legale: via Gattico 15 (Torino) Contatti : Maurizio 329-8525791 [email protected] Stefano 3491356288 [email protected]

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Progetto : MoviMenti

Progetto ideato da dottori in Scienze Motorie laureati presso l’Interfacoltà di Scienze Motorie di Torino e in

formazione alla pratica psicomotoria presso il C.F.P di Torino.

MOVIMENTI

2 Sede legale: via Gattico 15 (Torino)

Tel. : Maurizio 3298525791/ Stefano 3491356288

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SOMMARIO

1 PREMESSA…………………………………………………………………….… PAG. 3

2. CHI SIAMO…………………………………………………………………………….PAG.5

3. L’EDUCAZIONE PSICOMOTORIA………………………………………………….PAG.8

4.OBIETTIVI…………………………... ………………………………………………….PAG.8

5. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ………………………………………..………PAG.9

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PREMESSA

I nostri bambini non sono più quelli di ieri …..

Da questa frase che può sembrare un po’ scontata e in qualche modo anche

provocatoria, noi abbiamo deciso di trarre suggerimenti e rif lessioni per porre basi

solide al nostro progetto.

Lo studio della trasformazione dello stile di vita avvenuta negli ultimi cinquant’anni

infatti, ci può aiutare a scoprire quali sono le attuali necess ità educative del

fanciullo che, con l’avvento di nuove tecnolog ie, la scomparsa di spazi liberi e dei

giochi tradizionali ha diminuito drasticamente i momenti di attività fisica e di gioco

spontaneo.

In questo scenario l’attività motoria diventa uno strumento per la tutela delle salute e

rappresenta un elemento fondamentale della crescita psico-fisica dei più piccoli; infatti

le moderne scienze dell’educazione riconoscono questa scienza come

un’inestimabile fonte ricchezza culturale che influisce in maniera positiva sui

processi d’apprendimento, di formazione della personalità, e nello sviluppo cognitivo

e di relazione.

Il bambino poi possiede la caratteristica di privilegiare il tono ed il movimento come

mezzo per esprimere le sue emozioni, le sue immagini interne profonde in rapporto

con il mondo esterno.

Diventa quindi fondamentale introdurre all’interno della scuola d’infanzia, luogo nel

quale si costruiscono i primi tasselli dell’educazione, delle professionalità provviste di

competenze specifiche in grado di concretizzare progetti mirati che possano servire

sia per innalzare il livello di attività motoria che per svolgere attività di prevenzione e

aiuto nei casi di difficoltà.

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L’idea più importante che ha questo progetto e proprio quella di introdurre figure

specializzate (laureati in scienze motorie e psicomotricisti) che, con le conoscenze

psico-pedagogiche acquisite durante il percorso di studi, hanno tutti requisiti per dar

vita ad un percorso didattico stimolante, e affascinante allo stesso tempo.

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CHI SIAMO ?

Siamo un’associazione che si pone come obiettivo quella di aiutare i bambini nel

processo evolutivo e nel superamento delle diff icoltà legate allo sviluppo psico -

affettivo e fisico attraverso programmi di ludo-motricità e di psicomotricità.

Parallelamente viene svolto un lavoro di sostegno educativo alle famiglie per mezzo

di consulenze che aiutino a comprendere la diff icoltà del momento e a trovare le

modalità per superarlo e riprendere il percorso di vita.

I nostri programmi forniscono un luogo, un tempo e dei materiali studiati per

permettere al bambino di esprimere il suo mondo interiore, con l’obiettivo di aiutarlo

a comunicare, a costruire e costruirsi. Ci prendiamo cura di tre aspetti fondamentali

nella crescita: l’aspetto morfologico-funzionale, quello relazionale e cognitivo i punti di

forza della nostra associazione sono:

personale formato e preparato: attraverso percorsi di laurea in scienze

motorie/ educazione/ psicologia, corsi di formazione in psicomotricità e corsi

di formazione presso la nostra associazione.

programmi studiati e ragionati per ogni singola fascia d’eta, e flessibili al

contesto in cui vengono attuati con costi contenuti e accessibili a tutte le

famiglie

continuo confronto con le figure presenti nell’istituto e con le famiglie per

consentire un azione coordinata nella risoluzione di problemi o diff icoltà

educative.

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L’elenco di alcuni nostri partner: Scuola elementare “Don Murialdo”, Istituto paritario

“San Giuseppe Cafasso”, asilo nido e materna ”Birillo e Zanzara”, scuola elementare

“San Vincenzo”, scuola materna “Santa Margherita”, scuola paritaria “San Giulio

D’Orta”, scuola materna “Borgnana Picco”, scuola dell’infanzia “Teresa Maggiora”,

“Asilo Infantile” di Brandizzo, istituto “Madre Carini”, Scuola elementare “Altiero

Spinelli”, scuola elementare “ D’Azeglio”, Centro Sportivo Lingotto.

I Professionisti dell’educazione psicomotoria

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L’educazione psicomotoria

L’educazione psicomotoria è una pratica fondata sul concetto di espressività motoria,

si concretizza in attività adatte a tutti i bambini dagli 8 mesi ai 10 anni che mirano al

loro sviluppo armonioso, senza tendere all’apprendimento immediato ma lavorando

sulla possibilità del bambino di apprendere, attraverso la sperimentazione de l proprio

corpo. Il gioco senso-motorio, la relazione, il gioco simbolico, attività di cooperazione

e costruzione e l’utilizzo di metodologie e materiali diversi a seconda della fascia d’età

favoriscono la manifestazione dell’espressività psicomotoria intesa

come l’espressione globale del bambino, che

comprende l’aspetto motorio (i movimenti), emozionale (le emozioni), cognitivo

(l’apprendimento), e lo sviluppo armonico del bambino.

“E’ il piacere di vivere il proprio corpo che è essenzialmente piacere del movimento

stesso senza finalità” ( B. Aucouturier )

“Concetto che fa riferimento alla reciproca integrazione delle funzioni psichiche con

quelle motorie, quali elementi fondamentali del comportamento dell’uomo” Tale

termine “…vuole significare come le due serie di fenomeni, quelli psichici e quelli

motori, non costituiscono due categorie autonome più o meno giustapposte, ma i due

poli di un unico processo attraverso il quale si realizza l’adattamento costrittivo

all’ambiente sociale”. ( dall’enciclopedia italiana “La Piccola Treccani”)

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OBIETTIVI

L’attività psicomotoria offre le condizioni più favorevoli affinché il bambino possa,

nella sua globalità, esprimersi liberamente e raggiungere una dimensione di

serenità. La sua struttura dà anche un’ottima opportunità di osservazione del bambino

nell’ottica della prevenzione del disagio e con la possibilità di favorirne lo sviluppo

sano ed armonioso.Questo progetto si pone le seguenti f inalità:

Finalità del progetto

psicomotorio

Favorire la dimensione

simbolica del gioco

Favorire una maggior conoscenza di se stessi, delle proprie emozioni e

del proprio mondo interiore

Favorire il passaggio dall'azione al

pensiero

Vivere il piacere della dimensione senso-

motoria;

Favorire forme di espressione simboliche

quali il linguaggio, la rappresentazione grafica, plastica;

Sollecitare l'organizzazione del pensiero operative

Favorire la comunicazione e la relazione con gli altri

bambini, e con l'ambiente circostante,

Offrire a tutti i bambini, anche quelli

con difficoltà, uno spazio specifico di

espressione

Favorire la creatività rivolta agli oggetti, allo spazio e alle

persone

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LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

Il programma presentato in questo progetto è incentrato sullo sviluppo psicomotorio

del bambino. I gruppi vengono suddivisi per fascia d’età tenendo conto del processo

evolutivo in atto.

Per i due e tre anni.

Questa è una fase dove il bambino inizia ad essere consapevole della sua

individualità, dimostrando la propria indipendenza e cominciando a trovare piacere nel

giocare insieme ad altri coetanei. Spesso imita comportamenti e azioni degli adulti,

risulta quindi importante saperli guidare alla scoperta dei diversi materiali e delle varie

possibilità di utilizzo e nello stesso tempo scoprire ins ieme a loro il piacere di

muoversi con il corpo. Durante le prime lezioni con questa fascia d’età viene svolto un

lavoro di osservazione sul livello cognitivo e motorio dei vari gruppi, proponendo

attività ludiche con materiali di base come palle, corde, foulard, cerchi e tutta la parte

del “morbido” per provare esperienze come il rotolare, il saltare, l’arrampicarsi.

Questa parte ci serve per poi valutare le proposte didattiche successive. I bambini

impareranno i tempi, i rituali iniziali e finali, la metodologia delle sedute e

diversif icheranno sempre più l’utilizzo di ogni singolo oggetto e provando a

simbolizzarne l’uso. Nella seconda parte dell’anno inizieremo lavorare qualche

parametro spaziale come la fila, il cerchio e approfondiremo tutte le proposte legate al

sviluppo delle capacità cognitive attraverso l’utilizzo di colori e numeri e alle abilità

motorie attraverso gli schemi motori di base.

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Per i 4 anni.

Il processo di sviluppo del bambino durante il secondo anno della scuola materna

appare molto vario, infatti risulta essere una fascia d’età molto delicata sia a livello

motorio ma altrettanto per quello che concerne le capacità cognitive e la capacità di

simbolizzare; per questo le proposte vengono adattate a seconda del gruppo.

L’attività, è caratterizzata da un graduale passaggio da proposte individuali a richieste

di collaborazione con attività di coppia e in gruppo.

Per i 5 anni.

La percezione che il bambino ha di sé dal punto di vista motorio nel periodo della

“proceritas prima” (dai 5 ai 6 anni)“, è per lo più ancora globale e ben poco

differenziata. Tutto ciò condiziona inevitabilmente altri aspetti fondamentali del

processo d’apprendimento (cognitivo, comportamentale, relazionale).

L’educatore ha il compito fondamentale di restituire al bambino se stesso, in altre

parole di aiutarlo a viversi come un "io" (autonomia), creando un ambiente di lavoro

rassicurante ed accogliente privilegiando attività e giochi che favoriscano il processo

d’apprendimento nonché il passaggio dall’egocentrismo, tipico di quest’età, alla

collaborazione e cooperazione con i coetanei e con gli adulti.

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IL GIOCO e LA RELAZIONE

Questo termine racchiude molteplici s ignif icat i, non bisogna commettere l ’errore

di catalogar lo come “unico”, ma cercare di scavare più nel profondo r icercando i

valori e gl i obiett ivi cui esso ci propone.

Nell ’att ività psicomotoria i l gioco dev’essere vissuto come un’esper ienza nel la

quale i l bambino ha l ’oppo rtunità di crescere globalmente e ciò avviene quando si

dà un signif icato diverso ad ogni singolo gioco proposto e gl i si crea la

meravigl iosa opportunità di conoscere e giocare in maniera costrutt iva con l ’altro.

Propr io per questo vogliamo ora mostrare alcune t ipologie di gi oco proposte

durante l ’anno, facendo capire le emozioni del bambino ed elencando alcuni

obiett ivi s ingol i.

- IL GIOCO SENSO-

MOTORIO

Attraverso questa t ipologia di gioco

r icerchiamo l ’ interazione tra i l corpo

e la mente, facciamo “vivere” ai

bambini i l propr io corpo e poniamo le

basi dell ’or ientamento in uno spazio

conosciuto e non.

Verranno ut i l izzat i degli oggett i

propedeut ici, costruit i dei ver i percorsi motori di “avventura”, al lenati gl i schemi

motori di base (correre, saltare, rotolare, str isciare) .

Tra i giochi più r ichiest i “ IL TRENINO” e “LE GROTTE MAGICHE”.

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-IL GIOCO VISIVO-PERCETTIVO

Molto importante è i l gioco vis ivo -

percett ivo: da esso potremmo trarre le

dif ferenze di forme, di color i, le

grandezze, le dif ferenze.

Come obiett ivo quindi c i poniamo di

cominciare a dare al bambino un

pensiero logico al le cose, agl i oggett i

ed al le loro azioni.

Tra i giochi più indicati vi è “AI

GIARDINI ” nel quale attraverso un racconto i bambini faranno un’esperienza

fantast ica nel mondo del la natu ra e dei suoi elementi oppure “IL SEME” nel quale

verrà mostrato in ambito motor io come cresce un albero, rendendo i bambini

soggett i protagonist i del l ’att ività.

- IL GIOCO DI COORDINAZIONE

MOTORIO-VISIVA.

In questo gioco l ’attenzione sarà r ivolta al la

coordinazione “occhio -mano” e “occhio -piede”

(quindi con un control lo al la postura ).

Alcuni esempi di gioco potranno essere

“I PALLONI GRANDI” oppure

“ IL MUSEO DEGLI ANIMALI” nei qual i i bambini

proveranno vere e proprie andature e posture a cui non sono abituati e ciò

comporterà in loro un senso di gioia per la scoperta di nuovi “modi” di muoversi,

di part i del corpo f in ora sconosciute.

http://www.google.it/imgres?q=bambino+che+fa+giochi+di+logica&start=311&hl=it&gbv=2&biw=1080&bih=442&tbm=isch&tbnid=4CvVDLarOOW6aM:&imgrefurl=http://www.pianetamamma.it/il-bambino/sviluppo-linguistico.html&docid=9Bzi5miCPlZBLM&imgurl=http://www.pianetamamma.it/gallery/foto_gallery/bambino/bambini-che-giocano/giochi-dei-bambini-9_1.jpeg&w=640&h=476&ei=oMmwT8LVD8vT4QSWmsS4CQ&zoom=1&iact=hc&vpx=772&vpy=130&dur=7082&hovh=194&hovw=260&tx=165&ty=104&sig=115198961514907149820&page=19&tbnh=119&tbnw=160&ndsp=16&ved=1t:429,r:10,s:311,i:68

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-IL GIOCO RITMICO-

MUSICALE

Questo gioco precede l ’ut i l izzo di

strumenti musical i, da far provare più

volte e in modi dif ferenti ai bambini.

Proveremo così a giocare con i l

suono, formando del le vere e proprie

orchestre. I bambini r iusciranno in

questo modo a dif ferenziare i suoni,

discr iminandoli, e nello stesso tempo manipoleranno questi oggett i.

Cercheremo di far capire la dif ferenza tra suoni lent i e veloci, fort i e debol i.

L ’obiett ivo di tale percorso è di dist inguere un determinato r itmo e le sue variabil i

( lento-medio-veloce) e saper lo r iportare in modo prat ico, attraverso i l corpo nel lo

spazio. Tra i giochi più apprezzati “L’ORCHESTRA DEI BAMBINI” E “IL CAPO

STAZIONE DEGLI STRUMENTI”.

- IL GIOCO SCENO-GRAFICO

Durante l ’anno, nel corso di alcune determinate

lezioni, decideremo di fermare i l gioco e

chiederemo ai bambini di i l lustrarci graf icamente

o tramite altr i material i che metteremo a

disposizione l ’att ività che si sta svolgendo.

I l r isultato che avremo ci potrà dare molt i

suggerimenti r iguardanti aspett i del carat tere di

ogni singolo bambino, i l loro pensiero, le loro

http://www.google.it/imgres?q=bambino+che+giocano+disegnando&hl=it&gbv=2&biw=1080&bih=442&tbm=isch&tbnid=Wez1SCYBGZCSNM:&imgrefurl=http://www.ascuoladiguggenheim.it/lab_details.php?id=14&docid=mtIVdC7roGQAKM&imgurl=http://www.ascuoladiguggenheim.it/fotolaboratori/f2_14.jpg&w=500&h=375&ei=J9mwT4XsF_PY4QTB983YCQ&zoom=1&iact=hc&vpx=409&vpy=28&dur=3822&hovh=194&hovw=259&tx=120&ty=110&sig=115198961514907149820&page=1&tbnh=115&tbnw=153&start=0&ndsp=12&ved=1t:429,r:8,s:0,i:86

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prior ità nel gioco e le f igure che più lo hanno emozionato e n el le qual i più si

rappresentano

- IL GIOCO SIMBOLICO

I l g ioco simbolico r isulta spesso essere

i l più r ichiesto tra i bambini .

Esempi come “GLI INDIANI E I COWBOYS”

o “L’ISOLA DEL TESORO” , sono storie raccontate

e sviluppate attraverso i l corpo e l ’ interazione

con i compagni, spazi ed oggett i che lasciano per

molto tempo il proprio r icordo nel la mente

dei bambini che sol itamente chiedono di

poterle r ivedere.

In questo t ipo di gioco creiamo vere e

proprie storie di fantasia nelle qual i i bambini saranno degli attori protagonist i.

Forniremo in base al la stor ia i l mater iale necessario come cap pell i, tel i, pennarel l i

per dipingere i l viso, archi, l ingott i, canne da pesca su misura. Queste att ività

infatt i sono ut i l i per capire come il bambino gestisce le proprie paure,

l ’aggressività come si relazioni con i compagni e af fronta le dinamiche grup pal i.

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Quali sono i compiti dell’ esperto in educazione psicomotoria?

I l laureato in scienze motorie è l 'operatore che svolge autonomamente o in

col laborazione con altre f igure del l 'ambito educativo e socio -sanitario intervent i

d'educazione, prevenzione al benessere psicof isico dell ’ individuo .

In questo programma esso ha i l compito di rassicurare i bambini ed aiutarl i a

prendere f iducia nel le loro personal i capacità d'azione ed af fermazione; l i

accompagna a trovare o r itrovare le esperienze pi acevoli proprie del movimento e

a condivider le con gl i altr i.

In questo modo i bambini potranno sicuramente r icercare un' identità posit iva.

Esso dovrà svolgere att ività anche di osservazione, valutazione e bi lancio

psicomotorio anche nel l 'ambito di un lavoro di equipe.

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Lo sviluppo di un incontro

1)L’ACCOGLIENZA IN CERCHIO: il saluto e il ritrovarsi; si ricordano le regole, si

rinnova il patto ascoltare/ascoltarsi. I bambini esprimono i desideri di gioco, si

ricordano le cose importanti e si presentano i materiali a disposizione.

2)IL GIOCO SENSOMOTORIO: percepire il proprio corpo e mobilizzare le emozioni:

saltare, scivolare, cadere, lottare, rotolarsi, fare capriole, resistenze, rassicurazione,

massaggi

3)IL GIOCO SIMBOLICO : la costruzione degli spazi personali o di piccolo gruppo,

travestimenti individuali o in gruppo, rispecchiamenti e differenziazioni.

4)IL CERCHIO INTERMEDIO: presentazione del proprio ruolo e del proprio spazio,

breve narrazione di quanto sta accadendo nei singoli gruppi di gioco.

5)LA CONTINUAZIONE DEL GIOCO : interazione tra i diversi gruppi, la costruzione

degli spazi comuni, affrontare le paure: gioco del lupo, dei mostri, ecc…

6)LA DECENTRAZIONE: che può avvenire attraverso con il disegno individuale o di

gruppo, con la costruzione o la manipolazione, interagendo verbalmente.

8)LA CHIUSURA, IL RIORDINO, IL SALUTO : salutare lo spazio e gli oggetti per far

posto al nuovo gruppo.

Questi sopra elencati sono i punti cardine di una seduta, a seconda poi dell’attività

proposta varieranno in determinati particolari, materiali e tempi.

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ELEMENTI DISTINTIVI DEL PROGETTO

Affiancamento dell’ insegnante a cura di un esperto di settore

(laureato in scienze motorie).

Continua formazione dei nostri istruttori attraverso corsi di

formazione.

Lezioni programmate e strutturate con obiettivi didattici

predefiniti.

Ricerca e utilizzo di materiali stimolanti e adatti alle finalità nel

rispetto delle regole sulla salute.

Collaborazione continua con i docenti di riferimento attraverso

consulenze, schede valutative sull’andamento di ogni singolo

bambino.

Monitoraggio del programma in tutti i suoi aspetti (attuazione,

efficacia e gradimento).

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E per concludere una poesia:

Ci sono piccoli occhi che ogni giorno

osserveranno quello che tu farai …

E giovani orecchie che ogni giorno

Ascolteranno quello che tu dirai …

E mani inesperte che vorranno imitare

Ciò che tu mostrerai …

C’è un bambino che ogni giorno

Sogna di diventare come te.

Tu sei l’esempio per il piccolo uomo

Che vuole crescere nel modo in cui tu sei cresciuto

E per questo non dubita mai

Di tutto quello che fai.

I suoi occhi sono spalancati su di te

E la sua giovane mente è convinta

Che tu hai sempre ragione …

Sii una buona guida per chi

Vuol crescere e diventare “grande”.

Ricordalo…sei un educatore…

anonimo

Progetto : MoviMenti · sano ed armonioso.Questo progetto si pone le seguenti finalità: Finalità...

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