Progetto esecutivo “Lavori di manutenzione, arredo e ... storico II elaborati/A... · attraverso...

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Progetto esecutivo “Lavori di manutenzione, arredo e recupero del centro storico” – Urban center e sede fondazione Centri ricerche Tecna Territorio - VENETICO

RELAZIONE TECNICA GENERALE

RELAZIONE TECNICA

1. Dati generali Premessa Normativa di riferimento Documenti componenti il progetto esecutivo

2. Descrizione dell’area d’intervento Inquadramento territoriale Rilievi e stato di fatto

3. Descrizione del progetto Criteri progettuali e descrizione sintetica dell’intervento Gli interventi agli edifici La sistemazione esterna

4. Descrizione tecnica dei lavori Demolizioni e rimozioni Lavori di consolidamento e ripristino strutturale edifici Opere edili e di finitura Accorgimenti risparmio energetico Impianto elettrico e fotofoltaico Impianto di geotermia Impianto idrico-sanitario Impianto fognario e recupero reflui Le opere a verde

5. Gli accorgimenti per il risparmio energetico – certificazione - CasaClima 6. Descrizione documenti economici 5.1 Prezzi – computo metrico

5.2 Capitolato e schema di contratto5.3 Quadro Economico5.4 Somme a disposizione dell’amministrazione

7. APPENDICE – Rilievo fotografico Rilievo manufatti - Schede Schede tecniche risparmio energetico

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RELAZIONE TECNICA GENERALE

1. DATI GENERALI 1.1 Premessa.

Il presente progetto riguarda il recupero di un gruppo di case secentesche da

destinare a funzioni pubbliche di interesse sovracomunale:

L’intervento, finanziato con la Delibera CIPE dall’Assessorato Regionale ai

Lavori Pubblici, ambisce a innescare processi di sviluppo locale legati ecosostenibili.

Infatti, secondo i programmi avanzati dall’Amministrazione comunale e

condivisi in ambito comprensoriale dai comuni del PIT 22 di cui Venetico fa parte, si

vuole recuperare il centro strorico-collinare di Venetico Superiore per connetterlo agli

altri centri collinari di cui al programma sperimentale avviato nell’ambito del PIT 22,

con l’obiettivo di recuperare significativi standard sociali ed economici.

L’Amministrazione comunale ha condiviso con i progettisti l’esigenza di

conferire all’intervento valori legati alla sostenibilità ambientale con particolare

riferimento a quella energetica. Si mira a certificare gli edifici, in considerazione

dell’alto valore simbolico che possono assumere riguardo questo tipo d’interventi. Il

comune di Venetico intende avviare un percorso che anticipi le iniziative regionali in

tema di normative sul risparmio energetico, al fine di poter al più presto estendere

tali protocolli a tutti gli interventi di edificazione proposti all’interno del proprio

comune. CasaClima è ormai sinonimo di edilizia ad alto risparmio energetico e di un

modo di abitare sano, in un’epoca caratterizzata dalla costante riduzione delle

riserve di petrolio e gas.

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Il centro abitato di Venetico Superiore ha mantenuto pressoché intatto il

tessuto urbano originario, nonostante che alcuni interventi sostitutivi succedutisi

negli ultimi anni ne abbiano leggermente intaccato, senza però comprometterla

definitivamente, la configurazione architettonica di insieme.

Nel presente progetto si va a sistemare un altro tassello nella riqualificazione

generale del centro storico di Venetico di cui questo progetto rappresenta una parte

(II° fase), intervenendo su un apparato edilizio del ‘600 posto tra il Castello e la

provinciale Venetico-Rometta da connettere agli spazi urbani di recente recuperati

riguardanti soprattutto Piazza Immacolata e via Sindoni.

1.2 Normativa di riferimentoI Professionisti, incaricati hanno redatto il presente progetto osservando le

norme di cui alla L. R. 7/02 e s.m.i. compreso il Regolamento di cui al D.P.R.

554/1999 che sostituisce i precedenti per la realizzazione delle opere pubbliche,

nonché la restante normativa vigente in Sicilia in materia di opere pubbliche ed il

Regolamento e le norme di attuazione comunali.

Il progetto è stato redatto con gli accorgimenti necessari per ridurre al minimo i

fattori di rischio secondo le prescrizioni dettate dalle norme di sicurezza sul lavoro di

cui al D. Lgs. 528/99 modificativo del D. Lgs. 494/96, in vista della particolare natura

dei lavori e del terreno e la necessità di dover stabilire i prezzi della sicurezza e poter

stabilire i lavori non soggetti a r.a.

Per quanto riguarda le norme sul risparmio energetico si sono riferiti al

protocollo utilizzato da Casaclima, anche se più legato ad aspetti afferenti la

protezione dal freddo e non dal caldo. per evidenti differenze climatiche con la

Provincia autonoma di Trento.

L’obiettivo del basso impatto ambientale, sarà realizzato attraverso

meccanismi passivi consistenti nell’utilizzo di particolari accorgimenti costruttivi nelle

fasi di realizzazione degli interventi strutturali e di rifinitura, e meccanismi attivi

costituiti dagli impianti.

Documenti componenti il progetto esecutivo

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L’individuazione dei documenti necessari per la definizione del progetto

esecutivo, prevede tutta la documentazione indicata dalla lettera a) alla lettera m)

dell’art. 35 del D.P.R. 554/99, ad esclusione soltanto “dei piani operativi di cantiere,

di approvvigionamento, nonché i calcoli e i grafici relativi alle opere provvisionali”.

E’ stato redatto il Piano di Manutenzione che interviene a illustrare gli aspetti

manutentivi soprattutto legati agli accorgimenti adottati per il risparmio energetico.

Gli elaborati grafici sono stati raggruppati in:

• Tavole di inquadramento e rilievo indicati “STATO DI FATTO”;

• Tavole di progetto;

All’interno del progetto si ritrovano elaborazioni rendering per la verifica

ambientale ed i particolari costruttivi, mentre il rilievo dei manufatti è illustrato anche

attraverso schede riepilogative inserite nella relazione generale.

2. DESCRIZIONE DELL’AREA D’INTERVENTO 2.1 Inquadramento territoriale

L’area oggetto dell’intervento si trova nel centro storico del comune di

Venetico, è situata lungo la strada provinciale Rometta-Venetico che collega la

strada statale SS113 con il comune di Venetico, si trova alle pendici del castello di

Venetico.

Gli edifici in questione ricadono in zona A sottozona A2 (“ immobili o borghi

rurali di interesse storico, monumentale o ambientale”) e sono interni alla zona F sottozona FS – B (“attrezzature di interesse urbano”) del P.R.G.. Verrà

effettuato il recupero per adibire le strutture ad uso di “attrezzature collettive”

secondo quanto previsto nelle norme di attuazione del P.R.G. del comune di

Venetico (cfr. Tav. L1).

L’area oggetto dell’intervento è costituita da terreno e fabbricati identificati

catastalmente al foglio 5 del comune di Venetico e particelle;

Sono di proprietà privata, per cui si è redatto un piano particellare di

espropriazione (cfr tabella 1).

La superficie interessata dall’intervento è di circa 1100 mq mentre la superficie

degli edifici è relativamente all’apparato edilizio a valle del castello di circa 315 mq.

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Le due zone dove sono presenti gli edifici sono fisicamente separate da una

rupe che corre lungo tutta la base del castello.

2.2 Rilievi e stato di fatto Per l’approntamento del presente progetto è stato eseguito un attento rilievo

sia dell’area che degli edifici. In funzione delle esigenze si sono utilizzate diverse

tecniche e attrezzature: strumento GPS laser per il rilievo del terreno, misuratore

laser e macchina fotografica per il rilevo puntuale dei manufatti.

L’organismo edilizio rilevato è costituito da SEI edifici, o meglio da SEI unità.

Ogni edificio è stato contrassegnato da una lettera. Gli edifici contrassegnati

dalle lettere A, B, C, D rientrano nella tipologia di blocco di edifici isolati gli edifici

contrassegnati dalle lettere E ed F rientrano nella tipologia a schiera.

Gli edifici oggetto del presente intervento si trovano sopraelevati rispetto al

livello stradale di circa 2,50 metri, a valle della rupe che circonda il castello

medievale di Venetico. Presentano ingressi indipendenti in quanto si tratta di edifici

distinti ed in parte autonomi, a sud è presente un’area verde che sarà oggetto di

sistemazione. Tra gli edifici ed il terreno retrostante è presente un dislivello di circa

10 metri.

Dietro gli edifici posti a Nord si è individuata un’intercapedine in parte ricolma

in seguito ad una frana. Gli accessi agli edifici sono in parte liberi a testimoniare lo

stato di abbandono, in parte chiusi ma anche in questo caso gli edifici stessi non

hanno ricevuto interventi di manutenzione.

Le aree verdi non sono curate e si trovano sporadicamente alberi di fico, piante

di fico d’india, un melograno e sterpaglia. Il terreno facente parte della particella 377

e che fa parte dell’intervento, è recintato, mantenuto pulito da sterpaglie e coltivato. i

muretti presenti sono del tipo “a secco”.

Non è presente illuminazione pubblica di arredo se non quella riguardante le

strade, del tutto insufficiente per illuminare i luoghi di intervento.

Data la tipologia costruttiva dell’opera, lo stato di fatto oltre ad una mera

descrizione dei luoghi deve descrivere la consistenza delle strutture per procedere

ad una corretta opera di restauro e di adeguamento delle strutture secondo le nuove

normative. Per fare ciò, in mancanza di documenti di progetto (data la vetustà delle

opere trattandosi di edilizia muraria storica) si è proceduto ad un rilievo geometrico

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strutturale con l’identificazione e rappresentazione dei punti critici della struttura;

sono state acquisite inoltre informazioni da parte dei proprietari, riguardo le diverse

epoche di costruzione e/o di interventi di recupero e manutenzione effettuati. Durante

la fase dei lavori di ristrutturazione (in particolare nella fase di demolizione o

rimozione di parti strutturali) si procederà ad un periodico monitoraggio per verificare

la corrispondenza della situazione reale a quanto rilevato nella fase precedente il

progetto esecutivo.

2.3 Rilievo Strutturale I 6 edifici hanno una struttura in muratura portante, i muri perimetrali sono

costituiti da blocchi di pietra irregolari appoggiati uno sopra l’altro con malta di tipo

aereo, presentano una buona verticalità; alcuni degli edifici in questione presentano

una muratura listata in buone condizioni.

I tramezzi interni sono costituiti da telaio di legno cui sono inchiodate canne e

queste ricoperte da uno strato di intonaco a base di calce; i solai sono del tipo in

legno con orditura principale, secondaria, assito in tavole massetto di allettamento e

pavimento di cotto, in diversi punti l’assito è marcio.

La copertura, in parte caduta, è costituita da trave di colmo in legno a cui

sono appoggiati i travetti secondari quindi orditura di listelli su cui sono appoggiati i

coppi del manto di copertura. Gli infissi sono per lo più assenti, localmente sono state

riprese le mazzette con muratura recente in mattoni pieni, sono presenti architravi di

nuova realizzazione in cemento armato e piattabande in muratura il più delle volte

fratturata.

Le Fondazioni: Gli edifici non presentano dissesti dovuti a cedimenti in

fondazione, da uno studio del quadro fessurativo, si evince che i dissesti sono

dovuti a cedimenti degli architravi, e ad una mancata manutenzione delle coperture,

in seguito alla quale si sono manifestate infiltrazioni

di acqua; le infiltrazioni hanno portato ad un progressivo ammaloramento delle travi

di sostegno delle coperture stesse (con conseguente crollo di parte di esse) e dei

solai.

Non sono presenti segni particolari di dissesti dovuti ad eventi sismici.

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Le spinte orizzontali dovute alla presenza di archi non hanno causato dissesti per

la presenza dei grossi muri di contrasto.

1. DESCRIZIONE DEL PROGETTO 3.1 Criteri progettuali e descrizione sintetica del progetto

Il progetto, in coerenza con gli obiettivi prefissati dall’Amministrazione comunale,

recupera questa significativa porzione di tessuto storico per destinarla ad attività di

grande rilevanza strategica oltre che simbolico, legate al territorio e alla sua

valorizzazione culturale e turistica.

Come premesso, le scelte progettuali, riguardanti sostanzialmente aspetti di restauro

e recupero, sono state parametrate all’ottenimento di significativi livelli di risparmio

energetico oltre che di riduzione degli impatti.

In generale consiste nel recupero di edifici abbandonati secondo leggi di

“bioarchitettura”, nella riorganizzazione funzionale e nella sistemazione esterna.

Il progetto realizza attraverso opere edili, impiantistiche, di verde e di arredo

una completa e radicale riorganizzazione del complesso edilizio situato alla base del

castello medievale di Venetico lungo la strada provinciale.

Tutti i lavori sono stati previsti utilizzando materiali a basso impatto e secondo

le disposizioni del regolamento edilizio e degli strumenti urbanistici del comune di

Venetico.

Verranno eseguite opere di consolidamento e di adeguamento.

La superficie complessiva interessata dal progetto è di mq. 1.000 circa

ricadente in parte in terreni comunali in parte privati.

Gli interventi si articoleranno in 4 fasi:

1. Demolizione / rimozione degli elementi esistenti che vanno sostituiti

2. Lavori di consolidamento e ripristino strutturale

3. Opere di finitura e di arredo

4. Impianti elettrici, idrico sanitari, fognari, di condizionamento, di tecnologie

avanzate realizzati con criteri di basso impatto energetico.

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Queste categorie di lavoro sono ripetute per ogni edificio o blocco edilizio

facente parte del progetto.

3.2 Gli interventi agli edifici

In generale riguardano tutte le categorie di interventi previsti per un recupero

di fabbricati in muratura portante con la variante che si sono optate scelte legate al

risparmio energetico ed alla riduzione degli impatti ambientali. Lo stato di fatto ci

consegna solo delle murature, in parte derute e con problemi di fessurazioni e

lesioni.

Si riassumono di seguito le principali categorie di lavoro previste in progetto:

• recupero strutturale degli organismi edilizi costituiti da murature portanti

• interventi di isolamento verticali e orizzontali;

• realizzazione delle coperture in legno e tegole con adeguato sistema di isolamento

• opere di finitura naturale (cappotto con incannucciato, intonaci di terra cruda, pavimentazioni in cotto naturale, etc.)

• realizzazione di un vano ascensore

• impianto idrico-sanitario

• impianto fognario

• impianto recupero acque grigie

• impianto elettrico

• impianto di geotermia

3.3 La sistemazione esterna

La sistemazione esterna consiste nella realizzazione di rampe con pendenza dell’8%

idonea per l’accesso dei portatori di handicap, il parapetto delle rampe sarà formato da un

muretto alto 70cm con una ringhierina di montanti in acciaio INOX alti 40cm e corrimano di

legno. Verranno decespugliate le aree circostanti l’intervento, con la sistemazione e

potatura delle piante esistenti e la piantumazione di siepi. Verranno create delle aree verdi

con prato.

4 Descrizione tecnica dei lavori

4.1 Demolizioni e rimozioni

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In generale la demolizione riguarda l’eliminazione di tutti gli elementi edilizi, in

sostanza irrecuperabili, riportando la struttura al suo scheletro originario.

E’ prevista pertanto l’eliminazione di tutti i solai e coperture esistenti e negli edifici E

ed F delle scale in legno e delle pareti divisorie in telaio di legno, canne ed intonaco.

La demolizione di un muro divisorio dello spessore di 45 cm che poggia su una trave

in c.a. nell’edificio B; delle 2 pareti in muratura scadente che delimitano il blocco D

sul lato strada. Verrà demolito pure il muro del prospetto frontale dell’edificio C per

creare una quinta unica con l’edificio A e per la realizzazione del finestrone ad arco.

Il materiale di risulta verrà spostato nella zona di deposito temporaneo o direttamente

caricato su camion per essere portato a discarica.

Qualsiasi altro materiale che sia di qualche pregio (elementi in pietra lavorati, etc.)

verrà gestito con le modalità previste in contratto.

Sono poi necessari degli scavi per alleggerire la parte retrostante degli edifici, si

procederà al disgargiamento del materiale depositato in testa alle spalle dell’edificio

B.

Per la realizzazione del piano terra si procederà allo scavo per uniformare il livello

all’interno dell’edificio B. Esternamente sarà necessario asportare parte del materiale

avanti l’ingresso dell’edificio A per portarlo a quota di progetto e poter realizzare le

rampe.

4.2 Lavori di consolidamento e ripristino strutturale Finito lo smantellamento delle parti interne e della pulitura delle murature si

procederà al consolidamento delle fondazioni con iniezioni di malta cementizia,

quindi si procederà dal basso verso l’alto all’ingabbiamento delle pareti in maniera

tale da conferire a queste la necessaria duttilità per resistere ad eventi calamitosi di

tipo sismico. In particolare verranno eseguiti lavori di cucitura per quelle pareti che

si innestano tra di loro con semplice appoggio.

Nella ricostruzione dei solai si procederà con solai del tipo flessibile con travi portanti

in ferro di tipo IPE quindi travi di legno lamellare, tavolato, massetto alleggerito con

argilla espansa e rete elettrosaldata, malta di allettamento e pavimento di cotto o

altro materiale di pari dignità. Le travi di ferro hanno la doppia funzione di portare i

carichi verticali dei solai e di incatenare con opportuni accorgimenti i muri ortogonali

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all’orditura del solaio. Le travi di ferro sui 3 lati visibili avranno un rivestimento in

legno. Sulle pareti su cui non sono orditi solai si procederà alla realizzazione di

apposite catene con sistemi di blocco di estremità.

Le coperture verranno realizzate con capriate di legno, arcarecci, tavolato, strati

isolanti per consentire una elevata coibentazione dell’ambiente sottostante ed al

tempo stesso una evapotraspirazione adeguata per evitare il fenomeno della

condensa sul tavolato. Il manto di copertura sarà in coppi siciliani o alternativamente

in tegole portoghesi.

Verranno realizzati architravi in c.a. sopra tutte le aperture. Gli architravi sulla parete

esterna saranno rivestiti con listelli di color rosso mattone. Tutti quei varchi di nuova

realizzazione o che in qualche modo vengono ridefiniti saranno cerchiati mediante

doppio profilato HE100.

Gli archi dei blocchi E ed F verranno incatenati per eliminare le spinte orizzontali.

Il muro divisorio di I piano degli edifici E ed F sarà abbattuto per realizzare un unico

ambiente. Verranno costruiti a partire dal piano terra 2 pilastri 40x40 ammorsati nella

muratura esistente su 2 facce al piano terra, e su una faccia al piano I. Questi pilastri

in c.a. saranno collegati da una trave sulla quale sarà realizzata la scarpa in acciaio

per l’appoggio delle 2 capriate di copertura. In questo modo non varierà la

configurazione esterna degli edifici.

Nell’edificio C si procederà alla demolizione del muro frontale e la costruzione di una

struttura intelaiata costituita da 4 pilastri, trave di collegamento e collegata in

fondazione al muro di contenimento che verrà realizzato; la tamponatura sarà del

tipo con doppio strato di laterizi forati e camera d’aria; saranno ricavate nel prospetto

2 finestre fisse ed un grande finestrone ad arco.

La scala di collegamento tra i vari piani sarà interna situata nel blocco E’ sarà

realizzata in c.a. del tipo a soletta rampante; è formata da 4 rampe: 2 per

raggiungere il livello intermedio 2 per raggiungere il livello 7.70m. Intonacata

all’intradosso e rivestita con lastre di pietra lavica bocciardata fine, lo zoccoletto sarà

anch’esso in pietra lavica. La ringhiera sarà formata con lastre di vetro tipo Blindovis

direttamente collegate alla struttura portante della scala.

L’ascensore serve per il collegamento dei vari piani per l’abbattimento delle barriere

architettoniche, sarà dotato di 2 aperture una frontale per gli sbarchi nei vari piani

interni degli edifici ed una posteriore per lo sbarco esterno a quota 10m circa, a

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questa quota una passerella con struttura portante in travi IPE e superficie

calpestabile in grigliato zincato collegherà lo sbarco dell’ascensore con la parte

retrostante da cui con la sistemazione dei percorsi esterni sarà possibile accedere

alla zona del castello.

Lo sbarco a quota 5.70 sarà collegato con l’edificio E attraverso un pianerottolo

realizzato in c.a. che sul lato sx si affaccia sulla sala a piano terra dell’edificio B

denominata “sala ristoro”, il parapetto sarà realizzato in vetro tipo Blindovis

4.3 Opere edili e di finitura Come premesso, ogni materiale utilizzato e/o tecnica lavorativa scaturisce dalla

volontà di conferire all’organismo edilizio recuperato prerogative di sostenibilità

ambientale legate soprattutto al contenimento dei consumi energetici.

La scala di accesso esterna avrà una ringhiera formata da montanti di acciaio INOX

e funi in acciaio.

Tutta l’area del complesso edilizio sarà chiusa sul fronte strada, da una ringhiera in

ferro, con cancello comandato a distanza.

Gli infissi saranno realizzati a tenuta stagna in pvc e taglio termico, i vetri saranno del

tipo a camera sotto vuoto per ridurre al minimo le dispersioni termiche e il disturbo

acustico; di seguito si riportano delle tabelle che rappresentano l’abbattimento dei

precedenti valori rispetto ai classici infissi in legno

ISOLAMENTO ACUSTICO

Tipologia del vetro mm. Valore di

isolamento acustico Rw

ABBATTIMENTO ACUSTICO CALCOLATO SU ABITAZIONE IN PROSSIMITA' DI STRADA A GRANDE TRAFFICO (rumore medio dB 80)

Vecchia finestre con vetro semplice 4 18 dB

22,5%

Vecchia finestre con doppio vetro 4/9/4 25 dB

31,3%

Finestra tipo DOLOMITES TOPLINE MD/AD 4/15/4 b.e. 30 dB

37,5%

Finestra tipo DOLOMITES TOPLINE MD/AD b.e. 4/15/3+3 32 dB

40,0%

Finestra tipo DOLOMITES TOPLINE 3+3/15/4+4 34 dB 42,5%

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MD/AD

Finestra tipo DOLOMITES TOPLINE MD/AD

6+6 optilam phom/12/4+4 45 dB

56,3%

Tabella dei valori di isolamento acustico

ISOLAMENTO TERMICO Valore di trasmittanza

termica Uw

Consumo stimato di combustibile anno/per mq. di finestra

Vecchia finestra con vetro semplice 4,5 50 litri

Vecchia finestra con doppio vetro 2,9 32 litri

Vecchia finestra con doppio battente 2,7 30 litri

Finestra in PVC inizio anni '80 con vetri 4/9/4 2,9 32 litri

Finestra in PVC anni '90 con vetri 4/15/4 2,7 30 litri

Finestra tipo DOLOMITES TOPLINE MD/AD con 4/15/4 b.e. 1,4 14 litri

Finestra tipo DOLOMITES TOPLINE MD/AD con 4/15/4 b.e.+GAS 1,1 12 litri

Tabella dei valori di trasmittanza termica - Il decreto legislativo 19 agosto 2005 n.192 "attuazione

della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia, impone il raggiungimento, da parte

dei serramenti di valori precisi di trasmittanza termica (Uw) espressa in W/m2k. - In base alla zona climatica

di appartenenza vengono definiti dei valori massimi.

Le gronde saranno in rame, i pluviali in rame dimensionati secondo le

esigenze, verranno realizzate secondo quanto previsto dal regolamento edilizio.

Gli intonaci esterni sono del tipo naturale traspiranti e deumidificanti, le

coloriture vengono ottenute mediante coloritura in pasta dello strato di finitura di

intonaco.

Gli intonaci interni sono in terra cruda dello spessore di 2-2,5 cm

I pavimenti esterni saranno realizzati con disposizione di tout venant

stabilizzato, massetto, quindi verrà eseguito un getto di cemento con rete

elettrosaldata, sopra questo verrà sparso sale grosso avvenuta l’asciugatura dopo

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circa 2-3 settimane in base alle condizioni atmosferiche, con un’idrogetto verrà

dilavata la superficie sciogliendo così il sale ed ottenendo la finitura desiderata.

I pavimenti interni saranno in cotto prodotto a mano per gli ambienti interni e

disposto a creare allineamenti secondo le diverse direzioni previste in progetto. I

bagni saranno pavimentati con piastrelle di ceramica di prima scelta nei colori scelti

dalla DL. e rivestiti con piastrelle di ceramica 20x20cm fino ad una altezza di 2,40m.

4.3 Impianto elettrico e fotofoltaico

Verrà realizzato un cavidotto interrato lungo la strada in cui far passare i cavi

ENEL eliminandoli così dalla facciata.

L’impianto di illuminazione realizzato secondo le norme vigenti, avrà

apparecchi illuminanti che consentono il massimo rendimento di luminosità al minor

consumo, infatti le lampadine saranno del tipo a risparmio energetico,

compatibilmente con le esigenze architettoniche per ottenere un risultato

esteticamente valido. Verrà prestata particolare attenzione all’utilizzo

dell’illuminazione esterna per evidenziare i percorsi e particolari elementi strutturali

della facciata. La fornitura di energia elettrica, assicurata dal gestore nazionale

dell’energia sarà integrata con un piccolo impianto di produzione di energia

fotovoltaica.

La fornitura di energia elettrica e di acqua sarà realizzata in parallelo con le

forniture da parte del gestore dell’energia e dell’acquedotto, in questo modo, tramite

centraline elettroniche sarà possibile bypassare la fornitura data dalla produzione

interna in caso di esaurimento della risorsa in questione.

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4.4 Impianto di geotermia Altro impianto che consente un risparmio energetico è quello di climatizzazione: nei

mesi invernali ed estivi il riscaldamento sarà realizzato mediante un impianto di

geotermia; l’impianto funziona attraverso lo scambio di calore tra un fluido

termodinamico ed il terreno circostante, verranno realizzati 3 pozzi trivellati della

profondità fino a 90 metri, quindi verranno disposti all’interno dei pozzi la tubazione

all’interno della quale passerà il fluido refrigerante, verranno eseguita la sigillatura del

pozzo con malte bentonitiche per favorire lo scambio di calore tra fluido e terreno

circostante. Il fluido verrà messo in moto attraverso un compressore (pompa di

calore) situato nel locale tecnico, i radiatori saranno disposti all’interno degli ambienti

nelle pareti sotto intonaco. I macchinari necessari saranno disposti nel locale tecnico.

All’interno degli ambienti saranno disposti 5 deumidificatori per l’abbattimento

dell’umidità causata dall’affollamento interno. Il ciclo di refrigerazione ha un

rendimento maggiore all’utilizzo delle normali pompe di calore; inoltre il terreno funge

da serbatoio di calore al variare delle stagioni.

4.5 Impianto idrico-sanitario

Saranno utilizzate cassette di scarico che prevedono il doppio pulsante

secondo necessità.

Date le basse necessità di acqua calda sanitaria (utilizzo solo per i lavabi),

l’acqua calda sanitaria sarà ottenuta mediante l’istallazione di 2 piccoli scaldaacqua

elettrici da 20 l.

4.6 Impianto fognario e recupero acque grigie Si porrà particolare attenzione anche per l’utilizzo dell’acqua. Sarà interrato 1

serbatoio di raccolta dell’acqua piovana, l’acqua opportunamente filtrata a monte ed

a valle del serbatoio sarà utilizzata ai fini sanitari per gli sciacquoni dei bagni,

riducendo in questo modo il fabbisogno idrico a carico dell’acquedotto comunale, i

bagni saranno dotati quindi di doppio impianto di distribuzione; il sistema di raccolta

di acqua piovana sarà integrato nei periodi di siccità attraverso un collegamento con

l’acquedotto comunale ed un sistema “intelligente” atto a garantire la presenza

minima di acqua nella vasca di raccolta.

L’impianto fognario sarà allacciato all’impianto fognario comunale.

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RELAZIONE TECNICA GENERALE

Verranno realizzati pure impianti ICT (reti, architettura aperta e multimedialità)

4.7 Le opere a verde Le aree circostanti gli edifici verranno sistemate ripristinando un vecchio

sentiero che collega gli edifici a livello inferiore con il blocco G in via Indipendenza. Il

sentiero che parte dal lato ovest del blocco A, supera il dislivello di circa di 10 metri

presente all’interno dell’area di intervento costituito da una roccia di tipo calcarea,

costeggia le mura del castello fino a raggiungere il blocco G. Il percorso sarà

realizzato con tutti gli accorgimenti per attraversarlo in sicurezza.

Negli spazi adiacenti questo percorso verranno piantumate specie

appartenenti alla macchia mediterranea individuate mediante tabelle, in questo modo

si procede alla duplice funzione del necessario collegamento tra i vari edifici su cui si

interviene e della realizzazione di un percorso naturalistico-didattico; verranno

sistemati gli spazi adiacenti al percorso con terrazze attrezzate con tavoli e sedili, per

creare un piccolo parco urbano di libero accesso.

4.8 Accorgimenti risparmio energetico – certificazione - casaclima Lo spreco di energia si può combattere con l’utilizzo di energie rinnovabili, di

una tecnica impiantistica orientata alla sostenibilità e di una progettazione

previdente. In quest’ottica ed anche per ottemperare alle disposizioni di legge che

spingono verso una cultura del risparmio energetico (D.Lgs. 29 dicembre 2006, n.

311: disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo n. 192; D.Lgs. 19

agosto 2005, n. 192: attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento

energetico nell’edilizia), nella ristrutturazione sono stati utilizzati accorgimenti

tecnico-costruttivi che consentano un risparmio di energia e di ottenere una

certificazione energetica dell’edificio secondo gli standard Casa-Clima o Enea o altro

ancora, al fine di poter rendere l’edificio simbolico per un nuovo e innovativo concetto

della progettazione e della realizzazione di edifici in Sicilia.

E’ evidente che gli indicatori da utilizzare in Sicilia sono del tutto differenti da

quelli in uso nelle regioni del Nord e proiettati a ottenere riscaldamento e non

raffrescamento.

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RELAZIONE TECNICA GENERALE

Infatti i problemi per le nostre abitazioni riguardano la capacità di

raffrescamento senza incrementare costi energetici e l’abbattimento dei valori di

umidità che caratterizzano il nostro clima.

Nelle somme a disposizione dell’Amministrazione è stata prevista un’apposita

voce di spesa che riguarda prestazioni specialistice legate alla certificazione

dell’edificio, alla gestione della procedura per ottenere il rilascio del certificato

energetico e della targhetta “casa-clima” o altro ente che di concerto con

l’Amministrazione si individuerà.

Al momento in Italia il certificato energetico e la targhetta CasaClima sono

le colonne portanti del sistema di classificazione, mentre la positiva immagine

connessa con il concetto CasaClima attira sempre più costruttori e proprietari.

Il comune di Venetico rientra in zona climatica C

Gli accorgimenti che verranno in particolar modo attenzionati per ottenere un edificio

con bassa dissipazione di calore sono:

• ponti termici in corrispondenza degli infissi

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RELAZIONE TECNICA GENERALE

I vani porta e finestra saranno rivestiti nella parte esterna con materiali isolanti

(conduttività termica lamda < 0.1 W/mK) che nel caso particolare saranno pannelli

minerali espansi

• isolamento delle pareti esterne (cappotto)

L’edificio in questione, già per la tipologia costruttiva (pareti in muratura sp>=50cm) è

a bassa conduttività, per ottenere un abbattimento dell’energia dissipata, si utilizzerà

un innovativo sistema di isolamento con cannucce lacustri brevettato dalla DEA

Energie srl. Questo consiste nel collocare lungo le pareti fasci di cannucce secche,

mediante appositi sistemi di ancoraggio, quindi sullo strato esterno si costituirà un

intonaco resistente dello spessore di 3cm. Il cappotto va prolungato al di sotto del

piano di calpestio per circa 50cm

• isolamento dei pavimenti contro terra

L’isolamento dei pavimenti contro terrà verrà ottenuto mediante la realizzazione di

massetto isolante in argilla espansa; inoltre nello strato sottostante sarà realizzato un

vespaio aerato con materiale in misto granulometrico assortito di pezzatura medio-

grande.

• Isolamento delle coperture piane

(Copertura bagni)

Verrà utilizzato uno strato di isolamento

termoacustico, costituito da pannelli rigidi in

lana di vetro

• isolamento delle coperture a falde

La copertura sarà del tipo ventilato con un isolamento ottenuto mediante uno strato di fibre

minerali dello spessore di 5cm.

17

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RELAZIONE TECNICA GENERALE

• Collegamento pareti copertura

Il collegamento della copertura e pareti sarà effettuato in modo da non interrompere

la continuità dello strato isolante.

Tutti i particolari di cui sopra, sono dettagliatamente descritti nelle tavole dei

particolari costruttivi allegate al progetto e in schede allegata in coda alla presente

relazione.

5 DESCRIZIONE DOCUMENTI ECONOMICI 5.1 Prezzi – computo metrico

I prezzi applicati alle singole categorie di lavoro sono stati desunti dall’elenco

dei prezzi per le opere pubbliche nelle Province della Regione Siciliana per l’anno

2007 per quelli non presenti si è provveduto alla composizione in analisi prezzi

secondo quanto stabilito dalle normative vigenti e/o all’adozione di voci da prezziari

azionali riconosciuti;

Il computo metrico è stato redatto applicando alle quantità delle lavorazioni,

dedotte dagli elaborati grafici di progetto tramite sistemi informatici le voci dell’elenco

prezzi.

In virtù della complessità dei lavori è stato necessario prevedere diverse voci

in analisi prezzi prodotte secondo apposite analisi dei prezzi unitari utilizzando i costi

elementari di mercato alla data di presentazione del progetto.

Il computo metrico è stato organizzato dividendo i lavori in più categorie:

• Lavori edili • Opere strutturali • Impianti fognario-idrico-geotermico • Impianto illuminazione e fotovolataico

A loro volta le categorie sono raggruppate in super-categorie che individuano le aree

di intervento:

• Edifici

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RELAZIONE TECNICA GENERALE

• Sistemazione esterna

5.2 Capitolato e schema di contratto Il capitolato speciale d’appalto sarà diviso in due parti, l’una contenente la

descrizione delle lavorazioni, l’altra la specificazione delle prescrizioni tecniche.

Lo schema di contratto conterrà le clausole dirette a regolare il rapporto tra

stazione appaltante e impresa in relazione alle caratteristiche dell’intervento.

5.3 Tempi di esecuzione dell’opera Per l’esecuzione dell’opera, dal punto di vista tecnico, si sono previsti 302

giorni dalla consegna dei lavori.

5.4 Quadro Economico

Il costo complessivo dei lavori comprende il costo dell’opera (soggetta a

ribasso d’asta) e quelli per la sicurezza.

Con i quadro economico il costo complessivo è stato articolato secondo le

esigenze di progetto e comunque in coerenza con quanto riportato all’art. 17 del

D.P.R. 554/99.

5.5 Somme a disposizione dell’amministrazione Le somme a disposizione dell’Amministrazione prevedono:

• allacciamenti pubblici servizi – riguardano gli allacci dell’impianto

fotovoltaico e della fognatura

• Imprevisti – sono stati previsti delle somme per eventuali imprevisti in misura

inferiore al 5 % ;

• Competenze tecniche preventive sono state calcolate, rispetto alle modalità

previste nella stima preventiva, secondo gli importi e le categorie effettive dei

lavori e comprendono l’onorario per la redazione di tutti gli allegati di progetto

previsti dal D.P.R. 554/1999. Alle competenze è stata applicata una riduzione

del 20% sulle spese.

• Certificazione energetica - Casa Clima - Prestazioni.specialistiche – la

voce prevede le somme necessarie per l’assistenza specialistica agli

accorgimenti energetici , alle procedure per la certificazione energetica

comprese le spese .

19

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RELAZIONE TECNICA GENERALE

• Collaudi – sono previsti sia il collaudo statico che quello amministrativo;

• I.V.A. – l’Iva è stata calcolata nell’aliquota del 10% per i lavori a Base d’asta,

e del 20% sulle competenze tecniche e oneri previdenziali; • Pubblicazione bando e R.U.P. – sono state previste le somme secondo

quanto previsto dalla L.R. 7/02 e preventivato per i costi di pubblicazione.

• Espropri – le somme necessarie per l’esproprio, il frazionamento e

l’accatastamento.

Per quanto non meglio specificato si rimanda agli allegati grafici di progetto

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1 100

1 05

0

900

1 100

1 05

0

900

0

2 15

0

3 30

0 02 100

120.5

0

1222 100

0

800

2 10

0

1 100

8001 100

0

1 3002 100

0

1 8502 400

0

2 1001 800 0

2 10

01

000

1 100

1 05

0

900

02 1001 420

02 1001 100

1 100

1 2001 000

1 500

6001 100

N

0.00

-1.30

+2.20

+2.75

+3.04

0.00

+0.65

+1.29

+1.85

+2.75

220

280

110

220

AI PIANI SUPERIORI

AI BAGNI

SCHEMA PLANIMETRICO CON INDICAZIONEDEL PERCORSO DI ACCESSO PER DISABILI

SCALA 1:100

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162

9210

204

64

206

87 86

269264

173

5.00 m2

INFISSO IN PVC - FINITURA LEGNOAPERTURA A VASISTAS

VETROCAMERA 6x8x6mm

MANIGLIONE ANTI-PANICO

RIVESTIMENTO IN PIASTRELLECERAMICHE SMALTATE (15x15cm)FINO AD H = 150cm

SPAZIO DI MANOVRA

SOGLIA IN PERLATINO SP. 2cm

BAGNO PER PORTATORI DI HANDICAP - PIANTASCALA 1:20

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COMUNE DI VENETICO

SCHEDE RILIEVO MANUFATTI

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EDIFICIO A 1 piano

Piano terra:

Sup lorda 21,40 mq

Descrizione elementi costruttivi

Muri: Listature orizzontali in mattoni (1 corso) ogni 60cm

Conci medio piccoli ed informi

spessore 45 cm

Tramezzi: nessuno

Aperture: 1 finestra, 1 porta

Architravi: 1 in ca, 1 archetto in mattoni

Mazzette: recenti in mattoni, non cucite alla muratura esistente

Solaio: in pietra “giacato”

Copertura: tipo spingente ad una falda, con travetti appoggiati sui 2 muri, listellatura e coppi siciliani; nessuna grondaia

Pavimento: in pietra giacato

NOTE

I

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EDIFICIO B 2 piani

Piano terra: Sup lorda 28,36 mq

I Piano:

Muri: Listature orizzontali ogni 50cm

Conci medio piccoli ed informi

spessore 45 – 55 cm

tramezzi: ???

Aperture: 2 finestre, 2 porte

Architravi: 2 in ca, 2 archetti in mattoni

Solaio: in pietra “giacato”

Copertura: tipo spingente ad una falda, con

travetti appoggiati sui 2 muri, listellatura e

coppi siciliani

Grondaia: con cagnoli e coppi siciliani

II

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EDIFICIO C 1 piano

Piano terra:

Sup lorda 41.08 mq

Muri: Listature orizzontali ogni 90cm.

Conci medio piccoli ed informi.

Il muro fronte strada è stato in parte ricostruito

con mattoni e cls probabilmente in seguito a

crollo, presenta uno strato di intonaco.

è costituito da 3 muri appoggiati al blocco B

spessore 45 – 55 cm

tramezzi: assenti

Aperture: 2 finestre, 2 porte

Architravi: 2 in ca, 2 archetti in mattoni

Solaio: in pietra “giacato”

Copertura: tipo spingente ad una falda, con travetti

appoggiati sui 2 muri, listellatura e coppi siciliani

III

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EDIFICIO D 1 piano

Piano terra:

Sup lorda 6,88 mq

E’ una superfetazione di dimensioni ridotte; con i 2

muri perimetrali fronte strada e lato ovest costruiti

appoggiandosi ai muri perimetrali del blocco E.

muri: in mattoni pietrame e cemento;

Aperture: 1 porta, 1 finestra;

Architravi: assenti;

Copertura: in travetti e coppi in parte caduta;

DA DEMOLIRE

IV

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EDIFICIO E 2 piani

Piano terra: Sup lorda 81,59 mq

quota: + 1,80 m

I Piano: Sup lorda

quota: + 5,00 m

Muri: Listature orizzontali ogni 50cm

Conci medio piccoli ed informi

Malta aerea erosa

tramezzi: assenti piano terra

al I piano un t. divisorio in legno canne ed

intonaco

Aperture: 2 finestre, 2 porte

Architravi: 2 in ca, 2 archetti in mattoni

Solaio: Piano terra in pietra “giocato”

I piano orditura principale, orditura secondaria,

tavolato, malta di allettamento, pavimento in cotto

Stato: pericolante, tavolato marcio in alcuni punti

Copertura: tipo spingente con trave di colmo, travetti

appoggiati su trave di colmo e muro, listellatura e coppi

siciliani.

Stato: fatiscente

Pluviali: di terracotta incassati nel muro

Loggia: L’edificio E presenta sul fronte strada un

ingresso arretrato sormontato da un balcone che poggia

su solaio in tronchi di legno, pietre ad ostruire le fessure

tra i tronchi, malta di allettamento e pavimento in cotto.

Il solaio poggia su 3 archi: uno fronte strada e 2

ortogonali al primo ed incidono sulla parete perimetrale

dell’edificio.

V

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EDIFICIO F 2 piani

Piano terra:

Sup lorda 64,29 mq

Tetto caduto

VI

I Piano

Muri: Conci medio piccoli ed informi

tramezzi: crollati

Aperture: 1 finestre, 1 porte

Stipiti: in pietra

Architravi: 2 in legno

Solaio: in travi primarie, secondarie, tavolato, malta di

allettamento e pavimento di cotto

Copertura: tipo spingente crollata

Loggia: L’edificio F presenta sul fronte strada un balcone

analogo al precedente (E) è di forma triangolare, il solaio

è realizzato come il precedente ma appoggiato su 2 archi

uno fronte strada ed uno ortogonale sul lato confinante

con il blocco E

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VII