PROGETTO ESECUTIVO - comune.cisliano.mi.it · 2- LEGGI E NORME UNI ... tipo secondo le definizioni...

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Codazzi Ing. Marco Studio di ingegneria VIA KAROL WOJTYLA PROGETTO ESECUTIVO

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Codazzi Ing. MarcoStudio di ingegneria

VIA KAROL WOJTYLA

PROGETTO ESECUTIVO

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RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 1 di 5

1- OGGETTO DELLA PROGETTAZIONE

La presente relazione riguarda la realizzazione degli impianti di riscaldamento ed idrosanitario a servizio

dell’ampliamento dell’edificio in via Karol Wojtyla - Scuola Elementare di Cisliano (MI).

Le principali opere impiantistiche sono così riassumibili:

- formazione di nuovo impianto di riscaldamento a pannelli radianti della parte di edificio in

ampliamento;

- formazione nuovo impianto di distribuzione di acqua calda-fredda ad uso idro-sanitario per

realizzazione nuovi servizi;

- fornitura e posa di ceramiche ed accessori per realizzazione nuovi servizi;

Le tipologie impiantistiche, ed i relativi requisiti funzionali, devono rispondere sia alle vigenti normative vigenti

sia alle necessità di collocare le componenti d’impianto in modo da rispettare la realtà architettonica e

strutturale dell'edificio. Inoltre dovranno esse concepite per garantire la massima funzionalità, affidabilità ed

efficienza energetica.

DATI E CONDIZIONI DI PROGETTO

DATI CLIMATICI DELLA LOCALITA’:

INVERNALI:

Temperatura minima di progetto - 5°C Gradi giorno 2.538 GG (della zona d'insediamento, determinati in base al DPR 412/93) Zona climatica E

CONDIZIONI INTERNE:

All’interno dell’edificio sono presenti varie zone termiche, aventi condizioni termo-igrometriche differenti, in

seguito sono indicati i dati tecnici di riferimento utilizzati per la progettazione e il dimensionamento degli

impianti.

- AULE E AMBIENTI COMUNI Temperatura: inv.: 20 ± 1 °C

Umidità Relativa: 40 ÷ 60%

ricambi aria 2.5 ÷ 3.5 vol/h

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- SERVIZI Temperatura: inv.: 20 ± 1 °C

Umidità Relativa: N.C.

ricambi aria 6 vol/h in estrazione

Le portate d'aria di rinnovo dovranno essere determinate secondo la UNI 10339, tenendo conto del numero

massimo delle persone presenti.

FLUIDO TERMOVETTORE:

- temperatura in mandata acqua calda pannelli radianti 40±1 °C

- temperatura in mandata acqua calda radiatori 55±1 °C

- salto termico max dell’acqua calda nelle pannelli radianti: 6±1 °C

- salto termico max. dell'acqua calda radiatori 10±1 °C

FUNZIONAMENTO DELL'IMPIANTO

Il funzionamento giornaliero dell'impianto sarà diverso a seconda della zona di utenza, in generale sarà

intermittente con funzionamento giornaliero di 12÷18 ore.

Velocità max. nelle tubazioni dell'impianto di climatizzazione:

- tubazioni principali 1,5 m/sec

- colonne montanti 1,2 m/sec

- tubazioni secondarie 0,9 m/sec

Velocità max dell'acqua nelle tubazioni idrico ed igienico sanitario:

- fino Ø ½" 1,10 m/sec

- da Ø ½" a Ø1” 1,25 m/sec

- per Ø > 1” 1,75 m/sec

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2- LEGGI E NORME UNI

Tutti gli impianti termomeccanici nel seguito descritti sono progettati in conformità delle norme di legge e

prescrizioni vigenti e secondo le particolari norme emanate dalle società erogatrici, tutte, anche se non

menzionate specificatamente.

In particolare sono osservate le seguenti norme:

prescrizioni di collaudo dell’Istituto Italiano del Marchio di Qualità per i materiali per i quali è previsto il

controllo e il contrassegno IMQ;

disposizioni del locale corpo dei Vigili del Fuoco;

regolamenti, le prescrizioni e disposizioni ASL;

regolamenti e le prescrizioni comunali.

legge n. 615 del 13 luglio 1966: “provvedimenti contro l’inquinamento atmosferico” e “successivi

regolamenti di esecuzione”;

DM del 1 dicembre 1975: “norme di sicurezza per apparecchi contenenti liquidi caldi sotto pressione” e

“successivi aggiornamenti”;

legge n. 10 del 9 gennaio 1991: “norme per l’attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso

razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia”;

norma UNI 10339: “impianti aeraulici ai fini di benessere. Generalità, classificazione e requisiti. Regole

per la presentazione dell’offerta e la fornitura”;

norma UNI 8199: “misura in opera e valutazione del rumore prodotto negli ambienti dagli impianti di

riscaldamento, condizionamento e ventilazione”;

norma UNI EN 12831: “Metodo di calcolo del carico termico di progetto”;

norma UNI-CTI 8065: Trattamento dell’acqua negli impianti termici ad uso civile”;

D.P.R. n. 59 del 02.04.2009

D.M. 26.06.2015 Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici

D.G.R. n. 6480 del 30.07.2015

3- DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI

L'impianto di riscaldamento previsto sarà idoneo ad assolvere tutte quelle funzioni, nel seguito descritte,

proprie ed essenziali alla tipologia dell'edificio in oggetto.

All’interno dell’edificio sono presenti varie zone termiche con differenti tipologie impiantistiche:

- Aule ed ambienti comuni saranno dotate di un impianto di riscaldamento a pavimento radiante;

- Servizi saranno dotati di impianto di riscaldamento a pavimento radiante.

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La produzione di acqua calda sarà garantita dai generatori di calore esistenti, alimentati a metano.

La temperatura dell'acqua calda in mandata per i vari circuiti sarà a temperatura variabile in base alle

condizioni climatiche esterne.

La centrale termica non subirà nessuna modifica, salvo la sostituzione dei gruppi di circolazione esistenti con

pompe elettroniche ad alta efficienza, di adeguata portata e prevalenza.

Tutti i "punti alti" del nuovo circuito saranno dotati di sfiati valvolati di facile accesso e manovra, e convogliati

in un unico scarico. I punti bassi saranno invece dotati di valvola di scarico completa di portagomma.

Gli isolamenti termici delle tubazioni dovranno essere di spessore secondo L. 10/91 e successivi decreti

applicativi. Su ogni circuito dovrà essere riportata la targhetta indicatrice ed il senso di scorrimento del fluido.

4- TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE ZONE TERMICHE

L’impianto di riscaldamento invernale sarà di tipo radiante a pavimento.

Le tubazioni che costituiranno i circuiti idraulici sarà realizzata con tubazioni multistrato metallo-plastico

isolate secondo quanto previsto dalle L 10/91 e s.m.i..

Il controllo della temperatura sarà di tipo climatico + ambiente, la temperatura di mandata varierà in

funzione della temperatura esterna, mentre in tutte le aule sarà installato un regolatore ambiente, i vari

regolatori saranno comunicanti fra loro e con il sistema di supervisione dell’edificio già esistente .

5- IMPIANTO IDRICO SANITARIO

L'alimentazione dell'acqua sanitaria, necessaria al fabbisogno della parte in ampliamento, sarà derivata dalla

rete esistente.

L’acqua calda di consumo per i servizi sanitari sarà prodotta mediante bollitori elettrici, di nuova fornitura.

Le reti di distribuzione che costituiscono l’impianto idrosanitario saranno costituite da tubazioni multistrato,

rivestite con guaina quelle convoglianti acqua fredda e con idoneo isolamento termico quelle convoglianti

acqua calda.

Per il dimensionamento delle tubazioni si terrà conto della massima portata istantanea in base ad un'analisi

del numero e delle tipologie di utenza, non saranno comunque installate tubazioni con diametro inferiore a Ø

16 mm.

Al piede di ogni colonna montante sarà installata una valvola per lo scarico della colonna stessa.

Prima di diramarsi alle singole zone la rete principale sarà intercettata con valvole del tipo a sfera su ogni

circuito.

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Fra la rete derivata dal circuito principale e le ulteriori diramazioni ai singoli servizi saranno interposte valvole

di intercettazione del tipo a sfera da incasso, inoltre ogni utilizzo sarà intercettabile attraverso minivalvole.

Ogni erogazione (sia calda che fredda) risulterà pertanto intercettabile evitando il disservizio di più unità in

caso di manutenzione.

Per tutti i gruppi di servizi igienici si sono previsti apparecchi sanitari in porcellana dura (vitreous china) del

tipo secondo le definizioni della norma UNI 4542 e UNI 4543; i vasi sono previsti del tipo sospeso con

cassetta di alimentazione ad incasso. Tutti gli apparecchi sanitari saranno fissati ad appositi telai in acciaio

zincato integrati nella muratura.

I servizi per disabili, dovranno essere realizzati secondo le disposizioni del D.P.R. 384/78, L. 13/89 e D.M.

236/89.