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AD IMPARARE PROGETTO LABORATORIO POMERIDIANO PER I COMPITI 1. PREMESSA «L’autonomia, in quanto maturazione dell’essere di per sé è un processo, è un divenire. Non scatta in una data precisa. In questo senso una pedagogia dell’autonomia deve centrarsi su esperienze che stimolino la decisione e la responsabilità, vale a dire, su esperienze rispettose della libertà» (Freire, 2004) «L'inclusione è la tendenza ad estendere a quanti più soggetti possibili il godimento di un diritto o la partecipazione a un sistema o a un'attività.» (Dizionario della lingua italiana, G. Devoto – G.C. Oli) Il laboratorio pomeridiano per i compiti nasce con l’intento di sostenere i bambini della scuola primaria ed i ragazzi della scuola secondaria di primo e secondo grado durante il percorso scolastico. Nel corso dell’anno si lavorerà sull’acquisizione di un metodo di studio autonomo ed efficace, sulla motivazione dei ragazzi e sulla costruzione di una rete di collaborazione tra docenti, genitori, alunni ed esperti del settore, conditio primaria per il raggiungimento del miglior risultato possibile.

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AD IMPARARE

PROGETTO LABORATORIO POMERIDIANO PER I COMPITI

1. PREMESSA «L’autonomia, in quanto maturazione dell’essere di per sé è un processo, è un divenire. Non scatta in una data precisa. In questo senso una pedagogia dell’autonomia deve centrarsi su esperienze che stimolino la decisione e la responsabilità, vale a dire, su esperienze rispettose della libertà» (Freire, 2004)

«L'inclusione è la tendenza ad estendere a quanti più soggetti possibili il godimento di un diritto o la partecipazione a un sistema o a un'attività.» (Dizionario della lingua italiana, G. Devoto – G.C. Oli)

Il laboratorio pomeridiano per i compiti nasce con l’intento di sostenere i bambini della scuola primaria ed i ragazzi della scuola secondaria di primo e secondo grado durante il percorso scolastico. Nel corso dell’anno si lavorerà sull’acquisizione di un metodo di studio autonomo ed efficace, sulla motivazione dei ragazzi e sulla costruzione di una rete di collaborazione tra docenti, genitori, alunni ed esperti del settore, conditio primaria per il raggiungimento del miglior risultato possibile.

Il ragazzo, nel doposcuola deve FARE DA SOLO

• Studiare in autonomia • Trovare la strategia giusta, modalità giuste, indicazioni giuste • Suddividere il tempo • Conoscere quali strumenti usare • Sapere da quale compito cominciare

POTER SAPERE • Quando fare da solo • Quando con l’aiuto degli altri

POTER PENSARE • A come organizzare il suo tempo • A quali strumenti utilizzare per quel determinato compito • Da quale compito cominciare

Il tutor, nel doposcuola deve

• Accogliere • Valorizzare i punti di forza • Conoscere i punti di debolezza • Aiutare in una prima fase ad organizzare il lavoro • Fornire strategie e metodologie di studio

2. FINALITA’ ED OBIETTIVI L’obiettivo e le finalità che si pone il servizio è quello di sostenere i ragazzi nelle loro difficoltà scolastiche affinché lavorino sugli stili di apprendimento e su quelli cognitivi, imparando tecniche e strategie per superare o contenere le proprie problematiche. Spesso si dà per scontato che il modo corretto di avvicinarsi allo studio nasca da una predisposizione spontanea e non si possa apprendere. In realtà tutti i ragazzi possono imparare e tutti sono diversi tra loro. La diversità può essere intesa come punto di forza e si può evidenziare un’esistenza di stili di apprendimento diversi, che si basano sulle caratteristiche di ognuno, sulle loro peculiarità. Si lavorerà dunque anche sulla motivazione, sull’autostima e sulla fiducia dei ragazzi per portarli al raggiungimento di un’autonomia scolastica. Oltre allo svolgimento dei compiti assegnati per casa il lavoro sarà dunque anche orientato verso attività di rinforzo, con i seguenti obiettivi:

acquisizione di nuovi metodi e strategie di studio; miglioramento della capacità di apprendimento; acquisizione di maggiori autonomie nello svolgimento dei compiti scolastici; lavoro sulle abilità metacognitive, riflettendo quindi sui propri processi mentali.

Inoltre i ragazzi dovranno diventare abili ad analizzare i propri successi o insuccessi in un compito per capire chi o cosa è responsabile della riuscita o meno;

correzione delle strategie o dei meccanismi errati e inefficaci;

limitazione dei danni derivanti dalla frustrazione dell’insuccesso, quali il disadattamento o la perdita di motivazione all’apprendimento.

Tali finalità saranno raggiunte mediante degli obiettivi che verranno stabiliti mensilmente.

3. DESTINATARI Ogni studente viene accolto prestando particolare attenzione alla sua unicità, alle sue potenzialità e difficoltà, nel laboratorio pomeridiano dei compiti il protocollo di lavoro prevede:

un momento iniziale di accoglienza e condivisione con i ragazzi; l'organizzazione dei materiali; la gestione del tempo; l' individualizzazione e la personalizzazione del percorso di studio; un momento ricreativo; l'autovalutazione e la verifica del lavoro svolto.

Si prevedono quindi dei momenti di accoglienza, di ascolto, di supporto e di condivisione secondo una metodologia comune che tenga conto di uno stile maieutico. (vedi protocolli di accoglienza) L’approccio del tutor deve far sì che chi si avvicina al laboratorio pomeridiano per i compiti sia accolto e gli operatori adottino metodologie proprie della maieutica. “La scuola non comunica realmente, ma si limita a trasmettere nozioni; è fatta di rapporti unidirezionali, e perciò inautentici; non educa ad esercitare creativamente il potere, ma abitua al conformismo ed all’ipocrisia. Questa visione così critica è però accompagnata dalla fiducia nella possibilità di cambiare il sistema scolastico introducendo in esso il germe della maieutica reciproca”, dal testo “Seminare domande. La sperimentazione della maieutica di Danilo Dolci” di Francesco Cappello (EMI, Bologna 2011; con prefazione di Johan Galtung). La maieutica reciproca, è bene ricordarlo, è un metodo per la ricerca comune della verità. Si tratta, di fatto, di una cosa semplicissima: si mettono le sedie in cerchio e si discute insieme di questioni filosofiche ed esistenziali o dei problemi concretissimi della comunità di cui si fa parte. È maieutica reciproca, poiché in questa circolarità comunicativa la verità vien fuori dal contributo di tutti: ognuno aiuta gli altri, ognuno è maieuta.

4. ATTIVITÀ Il doposcuola si dividerà in due turni: il primo dalle 14.30 alle 17.00 per i ragazzi della scuola secondaria di primo grado ed il secondo dalle 17.00 alle 19.30 per quelli della scuola secondaria di secondo grado. Per i bambini della scuola primaria il sabato mattina 10,00-12,30. È previsto un momento di accoglienza dei ragazzi dalle 14.15 alle 14.30 e uno di confronto e condivisione quotidiana dei tutor. I ragazzi saranno divisi in gruppi in base all’età, alle esigenze didattiche e all’orario scolastico. E’ prevista un’organizzazione dei diari e degli orari: ogni pagina sarà suddivisa in tanti settori quante sono le materie giornaliere e ad ognuna di esse corrisponderà un colore al fine di facilitare la scrittura dei compiti e l’organizzazione del lavoro dei ragazzi. Inizialmente guidati, dovranno imparare a suddividere il tempo a disposizione tra le varie materie quotidiane. Per quanto riguarda la sistemazione della libreria ogni ragazzo che frequenta il doposcuola con cadenza settimanale avrà un suo spazio che sarà suo compito tenere in ordine e con il materiale sempre pronto. Il setting vedrà le postazioni di lavoro sistemate lungo le pareti con postazione dei tutor a parte, i tutor saranno a disposizione di tutti i ragazzi e dovranno potenziare l’autonomia e la gestione personale dei software. Ogni tutor avrà però la responsabilità verso i genitori e la scuola di tre /quattro ragazzi. Sono previsti percorsi personalizzati per ragazzi con disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) , con deficit di iperattività e attenzione (ADHD) e con bisogni educativi speciali (BES). Sarà a disposizione dei ragazzi uno sportello informatico per potenziare l’uso dei software compensativi quali E-PICO, SUPERMAPPE e SUPERQUADERNO. Lo sportello sarà attivo alla fine o all’inizio della sezione di doposcuola e sarà compito dei tutor inviarvi quei ragazzi che non padroneggiano i software, lo scanner o i nuovi arrivati. Sono previsti interventi attraverso la piattaforma tecnologica RIDINET per gli alunni con diagnosi DSA La Dottoressa Sanchietti svolgerà attività psicopedagogiche attraverso incontri individuali e di gruppo con cadenza settimanale. I tutor potranno segnalare alla dr. Sanchietti

problemi o situazioni che avranno osservato, la segnalazione deve essere fatta per iscritto e consegnata alla segreteria che provvederà a inoltrare la richiesta. ATTIVITA’ DI GRUPPO Venerdì dalle ore 15.00 alle ore 19.00: Progetto "Spazio d'ascolto" nasce dall'esigenza di rispondere e dar voce ai vissuti di fallimento e insuccesso scolastico che ogni ragazzo porta con sè, ognuno con il proprio stile. Imparare a stare nella scuola e nella vita con La mente, il Cuore, la Pancia, ossia i Pensieri gli Affetti e le Emozioni, provando ad integrarle e non averne paura. I laboratori a tema, raccoglieranno argomenti di interesse dei ragazzi a inizio anno e verranno ridefiniti ad inizio mese per raccogliere eventuali emergenze emerse durante l’anno. Aiuteranno i ragazzi a dar voce e a tradurre i vissuti in immagini, parole, pensieri rivelatori della complessità e ambivalenza che caratterizza questa fase evolutiva della vita. Quest’anno il progetto prevede l’introduzione di tecniche di mindfulness (respiro consapevole), una tecnica di consapevolezza che sta avendo numerosissimi riconoscimenti a livello internazionale nel sostenere i bambini e i ragazzi nel divenire maggiormente consapevoli ossia presenti e partecipi alla propria vita, di grande aiuto per affrontare situazioni di stress, ansia scolastica e di supporto nel rinforzo della propria autostima. SPORTELLO DI COUNSELLING INDIVIDUALE PER I RAGAZZI DEL DOPOSCUOLA Il martedì dalle 15,30 alle 18,30: Sarà attivo come ogni anno, uno sportello d’ascolto per i ragazzi del doposcuola. L’obiettivo di questo spazio d’ascolto è quello di offrire la possibilità di esplorare, chiarire ed esprimere i propri sentimenti, le proprie difficoltà se esistono, all’interno del gruppo classe quali episodi di bullismo, particolari situazioni conflittuali con insegnanti sostenere il ragazzo lì dove emerga una difficoltà scolastica connessa ad una percezione di sé fallimentare ed una bassa autostima, aiutando il bambino a contattare la sua realtà interna per conoscerla ed accettarla, stimolando così un processo di cambiamento che favorisca il Ben-Essere e un sano adattamento all'ambiente.

STRUMENTI

• Uso di computer • Uso di software compensativi come

Super Mappe,

E-Pico Super-quaderno Carlo Mobile

• Mouse scanner

• Sintesi vocale

• Uso di libri digitali

LA GRAFICA

1) Corredare il testo di immagini, schemi, tabelle, ma in modo chiaro e lineare, senza "affollare" le pagine.

2) Usare le intestazioni di paragrafo per i testi lunghi. 3) Usare se possibile lo STAMPATO MAIUSCOLO. E' leggibile più facilmente per

chiunque (perché stanca meno la vista)! 4) NON usare l'allineamento giustificato: lo spazio variabile tra le parole non aiuta i

loro movimenti saccadici. 5) Non spezzare le parole per andare a capo. 6) Andare spesso a capo, magari dopo ogni punto di sospensione (capoversi). 7) Distanziare sufficientemente le righe (usare un'interlinea 1,5).

8) Usare fonts del tipo "sans serif", cioè "senza grazie". Times New Roman, ad esempio, è quello che di default si utilizza in Word, ma non è indicato. Nei nostri computer sono già predisposti fonts sans serif, basta controllare che abbiano segni "puliti", senza lineette aggiuntive, come ad es. il Comics, il Verdana, il Georgia e l'Arial.

5.PROTOCOLLI DI INTERVENTI Ogni tutor e ogni alunno avrà a disposizione una chiavetta sulla quale troveranno alcune procedure standardizzate che dovranno essere applicate per lavorare nel doposcuola PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA famiglie: si accede al servizio laboratorio pomeridiano per i compiti a seguito di un colloquio con il coordinatore che ha il primo compito di analizzare la situazione e individuare il cammino più idoneo per quella famiglia e fare anche l’invio ai professionisti del settore (logopedia, servizio di psicologia, counseling famigliare) PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ragazzi: è quotidiano; dedicare cinque minuti prima dell’inizio dei compiti ad uno scambio sulla giornata a scuola il circle-time o tempo del cerchio (Tratto da: Dott. Rosa Trivelli: Presentazione di Power Point riguardante Il circle Time e la comunicazione efficace in classe pubblicata sul Sito dell’Università degli Studi di Napoli www.unina.it) che rappresenta la modalità di lavoro iniziale per tutti i gruppi che abbiano uno scopo comune, uno strumento efficace per aumentare la vicinanza emotiva (non dovete fare gli psicologi). Deve stimolare nei ragazzi la conoscenza e la consapevolezza delle proprie ed altrui emozioni, per gestire le relazioni sociali sia con i pari che con gli adulti. Il circle time deve avere lo scopo principale di migliorare la comunicazione e le abilità comunicative. Obiettivi del circle time: Riconoscere e gestire le proprie emozioni e le emozioni degli altri (empatia) creando un clima di serenità e di reciproco rispetto imparando a discutere insieme, ad esprimere le proprie opinioni ad alta voce, ad ascoltare e a chiedere l’ascolto e favorire la conoscenza reciproca. Metodologia del circle time Il gruppo si dispone in maniera circolare, utilizzando solo delle sedie Il tutor non deve avere il ruolo di interlocutore privilegiato che pone domande e fornisce risposte, ma è parte integrante del gruppo. È importante che la disposizione sia a cerchio per dare effettivamente l’idea di una circolarità nella comunicazione. Il circle time per essere realmente efficace, non deve essere una modalità di relazione sporadica, ma potrebbe essere introdotta all’inizio della seduta di doposcuola in modo da essere uno “spartiacque” deve segnare il passaggio “lascio il mio essere studente a scuola per entrare nel mio spazio nel laboratorio pomeridiano per i compiti” in un clima di serenità e di armonia.

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA per un nuovo ragazzo: dovrà essere per la prima settimana accompagnato dal coordinatore e verrà nominato a turno un tutor alla pari (un altro ragazzo) che avrà il compito di spiegargli l’organizzazione pratica (setting, bagni, materiali, organizzazione…) gradualmente entro la fine della settimana verrà poi proseguita l’accoglienza da uno dei tutor all’interno del gruppo PROTOCOLLO DI INTERVENTO DEI TUTOR: di seguito vengono riportate le procedure e le pagine di riferimento che troverete sul testo ”La dislessia e i DSA”:

Protocollo di lavoro sugli strumenti compensativi Protocollo di lavoro per leggere, scrivere, studiare Protocollo di lavoro per l’uso delle mappe Protocollo di lavoro per la comprensione dei testi: accesso alle informazioni,

comprensione, rielaborazione e selezione delle informazioni, memorizzazione, recupero dei contenuti

Protocollo di lavoro per la lettura dei testi Protocollo di lavoro per i riassunti Protocollo di lavoro per scrivere i temi Protocollo di lavoro sul calcolo Protocollo di lavoro sul problema Protocollo di lavoro lingue straniere Protocollo sul metodo di studio Protocollo di lavoro sulla strutturazione delle verifiche a scuola Protocollo di lavoro sulla metacognitività (vedi tabella sottostante)

PROBLEM SOLVING ATTIVITA' METACOGNITIVE DI CONTROLLO Comprensione Prima di lavorare rifletti: Quello che vai ad affrontare è proprio un problema?

Cosa sai su come si fa? Hai incontrato problemi simili? Previsione Prima di lavorare prevedi:

Chi ti può aiutare? Quanto tempo hai? Di quali/quanti strumenti hai bisogno? Qual è l'ambiente in cui svolgerai il compito?

Pianificazione Organizzati: Identifica il problema. Vuoi/puoi lavorare da solo o in gruppo? Reperisci materiali e strumenti. Scegli i metodi di rappresentazione dei dati. Stabilisci i tempi di lavoro.

Monitoraggio Mentre svolgi il compito risolutivo controlla: Sei sulla strada giusta? Cosa va eliminato o invece salvato? Il compito ti sembra facile o difficile? Se non riesci ad andare avanti, cosa fai? Quella che hai trovato e' LA soluzione?

Valutazione Quando hai risolto il problema, guarda indietro: Le tue previsioni e la tua pianificazione ti sono stati utili? Hai lavorato bene? Si sarebbe potuto fare in un altro modo? Questa procedura di risoluzione può esserti utile in altri compiti? C'è stato qualche problema insuperabile?

I protocolli di lavoro dovranno permettere di potenziare strategie idonee per:

lettura ed elaborazione di un testo: ridurre la quantità di materiale da leggere, concedere più tempo nelle verifiche o nelle altre attività; In presenza di difficoltà ortografiche, privilegiare i contenuti rispetto alla competenza ortografica nei compiti scritti e guidare alla revisione degli errori ; favorire l'utilizzo di strumenti compensativi che evitino il compito della decodifica ma gli consentano comunque di arrivare ai contenuti ( sintesi vocale ) ; consentire l'utilizzo di programmi per la

revisione ortografica . comprensione di un testo : attivazione delle conoscenze pregresse ; chiedere

ipotesi sul contenuto basandosi su titolo-illustrazioni-contesto-parole chiave ; fermare lettura per domandare ciò che è stato letto e chiedere anticipazioni sullo svolgimento: le domande di comprensione vengono inserite nel testo stesso o poste prima della lettura per favorire un warming-up e un brainstorming .

costruzione di una mappa concettuale : lavorare su indici testuali ,parole chiave e immagini di riferimento per creare strutture gerarchiche nelle quali sia chiaro l'argomento principale i cui concetti vengono organizzati dal generale al particolare ; se necessario , mettere a disposizione una mappa concettuale di riferimento o una prestrutturata .

risoluzione di un problema aritmetico/geometrico : comprensione della richiesta del problema mediante l'organizzazione dei dati ; rappresentazione della situazione problematica ; pianificazione delle fasi necessarie per la risoluzione del problema ; guida alla revisione degli errori .

Elaborazione e comprensione di un testo in lingua straniera : favorire l'utilizzo di strumenti compensativi che evitino il compito della decodifica ma gli consentano comunque di arrivare ai contenuti ( traduttore).

6. RISORSE UMANE

La formazione si acquisisce attraverso i corsi di formazione che l’Associazione attiverà usando sia le risorse interne che inviano presso enti accreditati. I corsi saranno scelti dal coordinatore del progetto o su segnalazione dei tutor stessi. A CHE COSA DEVE ESSERE FINALIZZATA LA FORMAZIONE DEI TUTOR? • Acquisire la capacità di accogliere i ragazzi ognuno a seconda del proprio vissuto e

delle proprie peculiarità. • Fornire una buona preparazione sui DSA, BES, ADHD ai tutor ciascuno per i propri

ruoli e compiti. • Far conoscere la normativa in materia e le modalità di segnalazione ai servizi • Ridurre il disagio affettivo -relazionale e rafforzare l’autostima e la motivazione

all’apprendimento. • Potenziare negli alunni in situazione di disagio le abilità cognitive funzionali

all’apprendimento • Conoscenza dei più importanti stili d’apprendimento (autoaggiornamento e

condivisione delle esperienze) • Favorire strategie metacognitive. • Permettere il successo scolastico di tutti gli alunni attraverso l’utilizzo di metodologie

didattiche e valutative adeguate. • Promuovere attenzione e giuste modalità di rapporto con le famiglie. • Conoscere la maieutica dell’insegnamento. • Conoscere i software didattici. • Condividere l’approccio educativo. Attività

• Intervento formativo per i tutor sulle modalità di somministrazione delle prove MT di Cornoldi.

• Stesura PDP e capacità di lettura delle diagnosi e dei PDP precedenti. • Verifiche in ITER degli obiettivi raggiunti dai ragazzi.

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7. VERIFICA

• Supervisione didattica della coordinatrice che insieme ai tutor provvederanno alla gestione della rete scuola-famiglia-pianeta studio;

• Riunioni mensili degli operatori • Incontri con i genitori (stabilire tre date) • Condivisione giornaliera da parte degli operatori sul lavoro svolto • Analisi e ricerca dei dati relativi alla frequenza, obiettivi raggiunti, implementazione

dei risultati scolastici

8. RIFERIMENTI NORMATIVI PER LE INFORMAZIONI RELATIVE ALLE NORMATIVE VIGENTI IN MATERIA DI BES E DSA SI RIMANDA AL SITO.

• http://www.aiditalia.org/it/normativa_per_la_scuola_1.htm

9. BIBLIOGRAFIA Titolo Autore Editore Come leggere la dislessia e i DSA L. Grandi-C. Cornoldi Giunti Editori Gestire la classe L. D’Alonzo Giunti Editore La legge 170/2010 M.E. Bianchi, V. Rossi, L. Libri e Libri AID

Ventriglia Ecologia della comunicazione P. De Sario Xenia Edizioni Costruire il PDP F. Fogarolo Erickson Edizioni Così imparo. Parliamo ai ragazzi di... metodo di studio

C. Bechelli, N. Ciuffi, M. Fioravanti, E. Panizzi, E. Rialti

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