PROGETTO DI RIPOSIZIONAMENTO STRATEGICO DEI CONFIDI...

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PROGETTO DI RIPOSIZIONAMENTO STRATEGICO DEI CONFIDI ADERENTI A FEDART FIDI ROMA, 13 APRILE 2011 PROGETTI

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PROGETTO DI RIPOSIZIONAMENTOSTRATEGICO DEI CONFIDI ADERENTI A FEDART FIDI

ROMA, 13 APRILE 2011

P R O G E T T I

Progetto di riposizionamento strategico dei

Confidi aderenti a Fedart Fidi

Roma, 13 Aprile 2011

CORPORATE FINANCE

ADVISORY

Executive summary

Fedart empowered by KPMG

Contents

1

1. Premessa

2. Mission e linee evolutive

3. Declinazione dei drivers

4. Il prossimo traguardo strategico

Executive summary

Fedart empowered by KPMG2

Premessa

I Confidi artigiani afferenti a Fedart stanno affrontando importanti cambiamenti indotti dal contesto normativo e di mercato. Il percorso di

cambiamento è stato gestito – sotto il profilo strategico, istituzionale e organizzativo – anche grazie al framework di riferimento

rappresentato dal Progetto di riposizionamento dei Confidi artigiani elaborato da Fedart in collaborazione con KPMG

Dalla presentazione del Progetto a oggi numerosi Confidi hanno avviato il percorso di iscrizione all’albo ex art. 107 del Testo Unico

Bancario e altri Confidi hanno seguito un percorso di evoluzione verso una configurazione in linea con le rinnovate esigenze di mercato

e del contesto di riferimento. Tutti questi Confidi hanno manifestato una crescente esigenza di un supporto strutturato nell’affrontare

alcune tematiche centrali nell’operatività dei consorzi

In particolare, Fedart ha chiesto a KPMG di assisterla nell’aggiornamento delle linee guida di posizionamento strategico del sistema

Condidi Fedart alla luce del mutato contesto di riferimento

Executive summary

Fedart empowered by KPMG3

Elementi di cambiamento rispetto allo studio precedente

Aspetti rimasti invariati Aspetti modificati

Assetti/processi core

Focus sul prodotto della garanzia, ancora limitata

l’assistenza finanziaria di base

Elevata, se pur ridotta, frammentazione della rete dei

Confidi

Focus esclusivo sulle fusioni come strumento di

aggregazione

Capacità di stare sul mercato condizionata

significativamente dai “contributi” pubblici locali (circa

10%/15% dei costi operativi a carico pubblico, che

transitano per il patrimonio non essendoci più i

contributi in conto economico)

Rischiosità della centralità delle banche per la crescita

Opportunità/vincoli di governance

Scenario macro-economico in recessione

Rilevante evoluzione della normativa di riferimento

(ponderazione, normativa di vigilanza, accounting etc.)

Significativo incremento del credito anomalo delle

banche (rischio traslazione)

Incremento significativo della domanda di garanzie a

fronte di un mercato del credito in contrazione

Strutturazione di un “mercato all’ingrosso” della

garanzia, che vede il coinvolgimento di attori anche

diversi dai Confidi in qualità sia di controgaranti del

Confidi, che di facilitatori diretti

Ruolo protagonista dello Stato (Fondo MCC) rispetto

alle Regioni

Consolidamento di alcuni grandi soggetti 107, tutti

secondo modelli “tradizionali” di fusione

Basilea 2

Executive summary

Fedart empowered by KPMG4

Appare da confermare la mission del Confidi come strumento funzionale

al perseguimento delle politiche delle Associazioni che tuttavia deve

perseguire come un valore autonomo la propria specificità professionale

e sostenibilità nel tempo

I valori fondanti… …e i requisiti per rilanciarli, domani

Supporto alla rappresentanza di interessi

Facilitazione del credito

Identità distintiva dei territori

Prossimità territoriale

Mutualità

Leva di politica industriale

Sostenibilità economica

Efficienza “da intermediari”

Assistenza finanziaria di base

Governabilità del sistema

Confronto con la competizione

Integrazione con i Servizi AssociativiLegame sinergico con le Associazioni

Executive summary

Fedart empowered by KPMG5

Principi generali d’orientamento

Logica di sistema a rete come strategia per competere

Riaffermare il ruolo dei Confidi come strumenti dei sistemi associativi funzionali alle politiche

del credito, evitando reduplicazioni, sovrapposizioni e “messa in competizione” dei Confidi

Garantire un nucleo di competenze qualificate al livello più prossimo all’impresa associata

Perseguire una crescita “controllata” per salvaguardare la stabilità e solidità dei Confidi nel

tempo

Inquadrare il riposizionamento dei Confidi nell’ambito della generale strategia della “filiera del

credito” associativa mantenendo l’autonomia della responsabilità esecutiva, garantendo la

sostenibilità economica, finanziaria e patrimoniale delle strutture e rafforzando gli strumenti di

condivisione dell’indirizzo strategico con le Associazioni

Fare leva sul vantaggio distintivo e competitivo della “filiera”: l’assistenza finanziaria di base

(AFB) funzionale e collegata alla garanzia

Evoluzione dei Confidi orientata alla “professionalizzazione” verso modelli 106, 112 del nuovo

TUB strutturati e schemi baricentro, nonchè attraverso il conseguimento della dimensione

minima funzionale da parte delle strutture

Valorizzare l’indipendenza strategica, operativa e patrimoniale dei Confidi da altri attori (banche,

settore pubblico), seppure in una logica di sussidiarietà, sinergie e non conflittualità

Executive summary

Fedart empowered by KPMG6

L’obiettivo fondamentale è garantire la massima prossimità territoriale

del Confidi, anche mediante la configurazione a rete delle strutture, ai

Soci e un servizio di concessione di garanzie e AFB professionalmente

qualificato

ASSETTI

NORMATIVI ED

ISTITUZIONALI

Area Driver

Valorizzazione dei 107 e consolidamento di baricentri, basati su criteri di funzionalità, con massa critica

idonea ad operatività articolata (“107” o “106 evoluti”, comunque stando in rete a livello nazionale)

Rilancio di forme di integrazione non necessariamente basate sulla fusione per i Confidi di maggiori

dimensioni (“modello baricentro” con sportelli societarizzati) per governare la concorrenza interterritoriale,

intersettoriale e anche tra le stesse associazioni

Ulteriore spinta sui processi di aggregazione di Confidi di piccolissima dimensione (fusioni) non in grado di

offrire un servizio professionale ai Soci (dimensione minima funzionale)

Lobbying concentrato sulla revisione del contesto normativo affinché sia coerente e adeguato al modello

organizzativo delineato (es. Vigilanza/Antiriciclaggio/Compliance/parte di ICAAP/Trasparenza/Reclami/Aiuti di

Stato) e declinato secondo i criteri di proporzionalità e specificità introdotti con la riforma del T.U.B.

Creazione di un “cordone di difesa” nazionale rispetto ad eventuali rischi di default di Confidi a beneficio

della reputazione del sistema (non solo 106, ma anche 107)

Conferma della funzione di politica industriale in sussidiarietà dei confidi e conseguente pressione su

patrimonializzazione dei confidi come chiave delle politiche pubbliche di intervento (ricerca di modalità di

partnership innovative)

Valorizzazione dell’autonomia finanziaria, patrimoniale ed operativa dei Confidi rispetto ai Soggetti Pubblici

ma in un’ottica di partecipazione attiva a tavoli regionali per migliorare le sinergie

1

4

5

6

7

2

3

Executive summary

Fedart empowered by KPMG7

Sfruttamento più intenso del fondo MCC per gestire situazioni di overflow e per permettere alle strutture

meno patrimonializzate di dare risposta agli associati, nel breve termine con una pressione per la

semplificazione e nella prospettiva di ripensarne il funzionamento in un contesto di ridisegno dell’intera

filiera della garanzia

Leva efficiente e più uniformata a livello di Sistema per esprimere il massimo supporto nel tempo per le

imprese associate

MERCATO

Crescita equilibrata dell’attività tipica, caratterizzata da tassi di crescita

superiori a quello del mercato primario, facendo leva sulle competenze

distintive

Focus sulla garanzia e su una adeguata valorizzazione (graduale convergenza su prima richiesta e relativa

valorizzazione nel rispetto di eventuali specificità), anche promuovendo convenzioni e/o revisioni massive di

convenzioni

Crescita “controllata” a livello di sistema attraverso la multicanalità, per salvaguardare la stabilità e solidità

dei Confidi nel tempo (crescita individuale dei Confidi collegata alla quota di mercato dei singoli Confidi)

Modello distributivo equilibrato basato sulla multicanalità (Associazione, Rete Diretta, Banche), con specifico

rilancio del canale associativo

Spinta su Assistenza Finanziaria di Base (in logica d’integrazione tra Confidi e Associazione), come fattore

competitivo e distintivo rispetto a possibili “disintermediazioni” (p.es. rapporto diretto Banche/Fondo MCC,

Finanziarie Regionali etc.), anche in parallelo a una contabilizzazione per competenza delle commissioni

Repricing della garanzia verso l’alto, anche per incorporare più adeguatamente i rischi, valorizzando lo

strumento della garanzia a prima richiesta, seppur perseguendo una crescita controllata e consapevole della

stessa, e correlando il prezzo al rischio dell’’impresa

Spinta alla patrimonializzazione anche mediante la conversione sistematica dei depositi cauzionali e sua

sostituzione, nella nuova operatività, con raccolta di quote sociali

8

9

12

10

13

15

11

14

Area Driver

Executive summary

Fedart empowered by KPMG8

Sviluppo di un modello di rating di sistema in partnership con un outsourcer informatico al fine di avere

un unico modello di rating

Conferma della strategia di condivisione degli investimenti facendo leva

anche sul ruolo del livello nazionale

Sviluppo e rafforzamento di un presidio di sistema (Fedart) per favorire i collegamenti funzionali, le economie

di scala di alcuni livelli d’attività, la validazione e l’acquisto di servizi, il confronto e lo scambio d’informazioni

Investimento per sviluppare il presidio del rapporto con l’impresa, anche tramite il rafforzamento delle

attività di “front office” (Assistenza finanziaria di base in una logica d’integrazione con l’Associazione,

commerciale, etc.)

Condivisione e sviluppo degli investimenti di knowledge (formazione, analisi, normativa, osservatori, etc.)

MODELLO

OPERATIVO Condivisione degli investimenti per processi critici non core (sul modello dell’IT), come ad esempio il risk

management, la pianificazione e il controllo di gestione e l’internal audit

Revisione modalità/accordi distributivi per valorizzare la rete associativa e la rete diretta dei Confidi e per

adeguarsi alla normativa in evoluzione(1)16

17

20

18

19

21

Trasversalmente, rafforzare e rilanciare le funzioni “di sistema” esercitate da Fedart

Area Driver

Executive summary

Fedart empowered by KPMG9

Principali aspetti strategici

Principali

aspetti

strategici

Confidi associativo come strumento di politica industriale

Assistenza finanziaria di base

Dimensione minima funzionale

Fusioni e Confidi baricentro

Multicanalità e reti distributive

1

2

3

4

5

Executive summary

Fedart empowered by KPMG10

Confidi associativo come strumento di politica industrialeSussidiarietà, patrimonializzazione e valorizzazione dell’autonomia finanziaria,

patrimoniale ed operativa dei Confidi come punti di forza del sistema

Funzione

di

politica industriale

1

Conferma della funzione di politica industriale in sussidiarietà

dei confidi e conseguente pressione su patrimonializzazione

dei confidi come chiave delle politiche pubbliche di intervento

(ricerca di modalità di partnership innovative)

Valorizzazione dell’autonomia finanziaria, patrimoniale ed

operativa dei Confidi rispetto ai Soggetti Pubblici ma in

un’ottica di partecipazione attiva a tavoli regionali per

migliorare le sinergie

Autonomia

finanziaria,

patrimoniale e

operativa

Executive summary

Fedart empowered by KPMG11

Confidi associativo come strumento di politica industrialeL’incremento del rischio di default dei Confidi, anche in relazione alla funzione di

politica industriale, alla luce del deterioramento del credito bancario rafforza

l’esigenza di definire un meccanismo di difesa della stabilità e del sistema

Senza ulteriori dotazioni patrimoniali il sistema non può

crescere ulteriormente

Principali

Considerazioni

Una leva da esplorare può essere il deleverage delle

garanzie / crediti anomali

Iniziative di sistema che coinvolgono altri operatori /

soggetti istituzionali possono rappresentare una

soluzione efficiente e market conform

1

Executive summary

Fedart empowered by KPMG12

Confidi associativo come strumento di politica industrialeL’ottimizzazione in ambito normativo dovrà tendere al riaffermarsi del principio

della “vigilanza equivalente”, condotta secondo criteri di proporzionalità e

specificità rispetto all’attuale prassi di Vigilanza che tende a considerare i Confidi

alla stregua degli altri intermediari finanziari

“Legge Confidi”

Aree

di ottimizzazione

fondamentali

Disciplina / Segnalazioni di

Vigilanza

Altra normativa non specificata:

‒ IAS

‒ Antiriciclaggio

‒ Trasparenza)

1

Executive summary

Fedart empowered by KPMG13

Assistenza finanziaria di baseL’assistenza finanziaria di base rappresenta il vantaggio competitivo insostituibile

dei Confidi rispetto a possibili “disintermediazioni” quali ad esempio il rapporto

diretto Banche/Fondo MCC, Finanziarie Regionali

Contatto commerciale

con l’impresaAssistenza di base Prestazione garanzia

Erogazione e gestione

finanziaria

Scelta delle migliori

forme di

finanziamento

Definizione della

richiesta dei fidi

Dialogo con le

banche

Individuazione delle

alternative

Per svolgere questa attività ed estrapolare il

loro valore economico sono necessari:

Professionalizzazione

Punti di contatto (“front office”)

strutturati in Associazioni/confidi

La catena del valore

2

Executive summary

Fedart empowered by KPMG14

Assistenza finanziaria di baseA tendere le commissioni per l’attività di garanzia potranno rappresentare circa il

55% dei Ricavi dei Confidi e quelle per l’assistenza finanziaria di base circa il 20%

Composizione dei Ricavi “AS IS” Composizione dei Ricavi a “tendere”

75%-80%

10%-15%

15%-16%

Commissioni per attività di

garanzia

Assistenza finanziaria di

base

Ricavi per istruttoria

Interessi attivi

55%-60%

8%-10%

10%-15%

20%-25%

L’AFB consente

di incassare una

parte delle

commissioni per

cassa,

compatibilmente

all’applicazione

dello IAS 39 e

della

contabilizzazion

e per

competenza

delle

commissioni su

garanzia

Nel modello “a tendere” si

ha una rimodulazione dei

ricavi per cui le

commissioni per AFB che

nel modello “AS IS” sono

implicite nelle

commissioni di garanzia,

sono rese esplicite e

costituiscono una voce di

ricavo autonoma

2

Executive summary

Fedart empowered by KPMG15

Fusioni e Confidi baricentroI modelli baricentro rappresentano una valida alternativa alle fusioni per garantire

il governo della concorrenza a tutti i livelli e l’offerta di un servizio ad elevato

valore aggiunto sia per le banche che per gli associati

Confidi

baricentro

Confidi

baricentro

SportelloSportello

“106”

Sportello

“106”

Sportello

“106”

Sportello

“106”

Modello baricentro misto

Modello che prevede:

- Struttura baricentro: indifferentemente

106 evoluti o 107

- Strutture territoriali:

Sportello

Sportello societarizzato 106

Modello che prevede:

- Struttura baricentro: indifferentemente

106 evoluti o 107

- Strutture territoriali:

Sportello societarizzato 106

2A 2B

Str

utt

ura

Des

cri

zio

ne

Modello baricentro societarizzato

I Confidi baricentro potranno operare secondo il principio della sussidiarietà orizzontale sia nei rapporti con gli altri

Confidi baricentro che con i 106 sopra la dimensione minima funzionale, al fine di rafforzare i vantaggi della rete anche

dal punto di vista operativo (condivisione di best practices, di risorse che abbiano maturato particolari esperienze o

competenze, cogaranzia, servizi evoluti o consulenziali)

107 oppure

106

“evoluti”

107 oppure

106

“evoluti”

3

Executive summary

Fedart empowered by KPMG

Processi:

- Definizione di flussi standard al fine di gestire le fasi

condivise dei seguenti processi:

Commerciale

Pre-istruttoria e istruttoria del credito

Gestione della garanzia

Eventuale recupero del credito

Information Technology:

- Utilizzo dello stesso outsourcer da parte baricentro e dello

sportello 106, o creazione di interfacce per rendere

compatibili i sistemi informativi

- In particolare, si dovranno prevedere degli interventi al fine

di condividere le attività relative alla procedura pratica

elettronica di fido

Controlli di I e II livello:

- Previsione di un sistema di controlli di I e II livello

condiviso tra il Confidi baricentro e lo sportello 106

16

Fusioni e Confidi baricentroLe leve per il rilancio dei modelli baricentro si basano sulla previsione di

meccanismi commissionali e di patrimonializzazione e sulla definizione di processi

operativi e strumenti comuni tra il Confidi baricentro e lo sportello 106

Meccanismi commissionali e di patrimonializzazione

Processi operativi comuni e strumenti

Confidi

baricentro

Sportello

“106”

Impresa

Retrocessione

Commissioni per

AFB e per

distribuzione(1)

Sottoscrizione

azioni speciali /

prestito

subordinatoC

on

tro

ga

ran

zia

Funzionamento:

- Lo sportello 106 gestisce il rapporto con l’impresa e il processo

commerciale e svolge per proprio conto la pre-istruttoria e l’istruttoria

- Il confidi baricentro, dopo aver effettuato l’istruttoria, eroga la

garanzia. Inoltre incasserà le commissioni dall’impresa

- A fronte dell’erogazione della garanzia da parte del Confidi baricentro,

il Confidi 106 sottoscrive un prestito subordinato e riceve da questo

delle commissioni per remunerare il processo commerciale e l’AFB

- Inoltre, il 106 rilascia una controgaranzia a favore del baricentro

Modifiche di governance

Meccanismi di governance:

- Valorizzare l’opportunità normativa (Istruzioni di Vigilanza)

che prevede che i Confidi devono operare principalmente

con i propri Soci (> 50%)

- Eventualmente modificare gli Statuti che prevedono che i

Confidi devono operare esclusivamente con i Soci

Note: (1) Intorno al 50% all’inizio

3

Executive summary

Fedart empowered by KPMG17

Dimensione minima funzionalePer i Confidi con uno stock di garanzie < di € 15 Mln e un numero di risorse < di 3

occorre facilitare il processo di aggregazione, in quanto, in generale, potrebbero

avere maggiori difficoltà nell’offerta di un servizio professionale

Note: (1) Il campione è basato sui Confidi aderenti a Fedart Fidi – Ricerca edizione 2010

8

15

9

18

11

14

35

Oltre 150Da 75 a 150Da 50 a 75Da 25 a 50Da 15 a 25Da 10 a 15Fino a 10

Ripartizione del Numero di Confidi Fedart per classi di garanzia in essere (€ Mln) (1)

% di incidenza sul

campione dei

Confidi analizzato

32% 13% 10% 16% 8% 14%

Patrimonio

medio

N. Di addetti

medio

~€ 5-6 Mln~ € 4-5 Mln~€ 0,5-3Mln ~ € 8-9 Mln ~€ 11-12 Mln ~€ 15 Mln

1/3 2/3 3/4 7/11 10/15 20

Garanzie, classi

d’importo

7%

~€ 20 Mln

>20

4

Executive summary

Fedart empowered by KPMG18

Multicanalità e reti distributiveLa crescita delle garanzie deve avvenire sulla base di un rafforzamento del canale

associativo e del controllo della qualità delle pratiche bancarie; la crescita degli

spread rispecchia i maggiori rischi del Confidi

Rete Diretta dei

Confidi

Canale Bancario

Canale

Associativo

Diretto

Garanzie erogate per Canale (€ Mld) (1)

50%45%

40%35%

25%

25%

30%

25%30% 30%

35%

30%

2011201020092008

Crescita

media annua

08-11

24%

1%

17%

1,5

1,3

1,01,0

2011E

+25%

2009E2008A 2010E

Evoluzione del costo della garanzia(%)

~ ~

~~

E’ auspicabile che la crescita delle garanzie erogate avvenga

in maniera equilibrata tra i canali distributivi, facendo leva sul

canale associativo e sul controllo della qualità delle pratiche

che provengono dal canale bancario

La crescita degli spread applicati alla clientela giustifica un

incremento del pricing della garanzia, che sconta il maggior

rischio del Confidi

5

Note: (1) Segnalazione della domanda di Garanzia

Executive summary

Fedart empowered by KPMG19

Multicanalità e reti distributiveI livelli di crescita “controllata” e “inerziale” richiedono una maggiore tutela del

sistema dal trasferimento del rischio di credito nella prima delle due ipotesi

considerate

Crescita delle garanzie in essere (€ Mld) Crescita degli impieghi a clientela (€ Mld)

10,8%

1.623

1.536

1.461

1.565

0,00

0,35

0,70

2009A

0,41%

2008A

0,39%

0,48%

0,42%

2010E

0,54%

0,43%

2011E

0,33%

1,2%

Impieghi a clientela

Garanzie (stock)/Impieghi con crescita “inerziale”

Garanzie (stock)/Impieghi con crescita “controllata”

8,6

7,3

6,9

6,2

2011E2010E2009A2008A

20,0%

Garanzie in essere con crescita “inerziale”

Garanzie in essere con crescita “controllata”

Una crescita “controllata” delle garanzie è auspicabile per tutelare il

sistema di trasferimento del rischio di credito dalle Banche ai Confidi

Una crescita “inerziale” è sostenibile ricorrendo alla garanzia ed al

sostegno pubblico

5

~ 6

~ 5

Executive summary

Fedart empowered by KPMG2020

Issue

Revisione e

formalizzazione dei

rapporti

Meccanismi

commissionali (e

disincentivanti)

Adeguamento normativo

Adeguamento del sistema

dei controlli

Necessità di formalizzare alcuni inquadramenti contrattuali tipo (mediazione, agenzia,

attività di mediazione non professionale, etc.)

Applicazione degli inquadramenti tipo a tutti i rapporti significativi in essere

Necessità di rivedere i meccanismi commissionali che considerino anche obiettivi di

qualità del portafoglio

Inserimento di livelli di servizio e relative clausole di rescissione degli accordi

Superamento delle attuale criticità in tema di esercitabilità (es. valutazione merito

creditizio, analisi del profilo di rischio, accesso non limitato a procedure anagrafe e fidi,

verifica documentazione, identificazione antiriciclaggio e trasparenza)

Formalizzazione di processi e procedure

Previsione di specifici di presidi di primo e secondo livello

Multicanalità e reti distributiveI modelli distributivi adottati dai confidi richiedono interventi significativi di

allineamento alla normativa primaria e secondaria ad eccezione dei canali diretti e

banche

Valorizzazione delle

sinergie operative con il

canale associativo

Individuazione e rafforzamento delle possibili sinergie operative con le associazioni nei

limiti di compatibilità con la normativa vigente

Descrizione

5

Executive summary

Fedart empowered by KPMG21

L’evoluzione futuraUn utilizzo efficiente del patrimonio rispetto al livello attuale consentirebbe di

raddoppiare l’ammontare di garanzie erogate

PATRIMONIO DI

VIGILANZA(2)

GARANZIE

(STOCK)

PATRIMONIO

LIBERO(3)

Leva Patrimonio/Garanzie

erogate: 1 a 7Leva Patrimonio/Garanzie

erogate: 1 a 17Leva Patrimonio/Garanzie

erogate: 1 a 22

Rapporto

Patrimonio di

Vigilanza/RWA(1)

~ 18% 8% 6%

Livello ottimale a tendere

~ € 900 Mln

~ € 6.000 Mln

~€ 600 Mln

€ 900 Mln

€15.000 Mln

€ 225 Mln

€ 900 Mln

€ 20.000 Mln

-

Note: (1) RWA è stato calcolato ponderando le garanzie erogate al 75%

(2) Il patrimonio di vigilanza dei Confidi aderenti a Fedart è stato calcolato ipotizzato un patrimonio netto medio dei Confidi di circa €8 Mln inclusi i depositi cauzionali

(3) Il patrimonio libero è calcolato come differenza tra il patrimonio complessivo dei Confidi e il patrimonio richiesto dai requisiti di legge

Situazione attuale Situazione di massima leva

+150% rispetto

alla situazione

attuale

+233% rispetto

alla situazione

attuale

Executive summary

Fedart empowered by KPMG22

900

200

700

Patrimonio di

Vigilanza attuale

Conversione dei

depositi cauzionali

Patrimonio di

Vigilanza a

tendere

Evoluzione del Patrimonio di Vigilanza (€ Mln) Considerazioni

Alla luce delle disposizioni di Banca d’Italia in materia di

computabilità dei depositi cauzionali nel calcolo del

patrimonio di Vigilanza delle Banche, risulta opportuno:

- Non ricorrere alla forma dei depositi cauzionali

per la nuova produzione

- Convertire i depositi cauzionali in essere dei

Confidi in patrimonio del Confidi stesso

A livello di sistema dei Confidi appartenenti a Fedart,

ciò comporterebbe un aumento di circa €200 Mln del

Patrimonio di Vigilanza complessivo ed una variazione

del coefficiente di Solvibilità nella situazione di leva

attuale dal 18% al 24%

Inoltre, ipotizzando un coefficiente di solvibilità del 6% e

un patrimonio di vigilanza di €900 Mln, lo stock di

garanzie che il sistema Fedart potrebbe offrire sarebbe

di circa €18 Mld

Coefficiente

di Solvibilità 18% 24%

Note: (1) I depositi cauzionali sono stati calcolati ipotizzando un incidenza del 20% sul patrimonio netto del Confidi, sulla base delle evidenze emerse dall’analisi di alcuni

Confidi

(1)

Ipotizzata la

conversione del

100% dei depositi

cauzionali

L’evoluzione futuraLa conversione sistematica dei depositi cauzionali dei Confidi nel loro patrimonio

consente di incrementare il patrimonio di vigilanza dei Confidi stessi e quindi la

loro operatività in termini di garanzie erogabili

Executive summary

Fedart empowered by KPMG23

L’evoluzione futuraUno sfruttamento più intenso del fondo MCC consente di gestire situazioni di

elevata domanda e garantire una risposta agli associati, soprattutto in un contesto

di crisi

Ammontare di garanzie dei Confidi Fedart (€ Mln) per controgaranzia in MCC (1)

È stato ipotizzato che circa il 25% dei Confidi

Fedart, ovvero quelli di maggiore dimensione

utilizzeranno il fondo per la controgaranzia

secondo le hp attuali di utilizzo del fondo

Note: (1) l’ammontare di garanzie dei Confidi Fedart che potrà essere portato in MCC per la controgaranzia è stato calcolato ipotizzando una leva di 18 volte per il fondo

MCC. L’ammontare del rifinanziamento del fondo da destinare agli artigiani è il 10% della parte del fondo destinata a controgaranzia in quanto è stato ipotizzato che solo i

Confidi di maggiore dimensione utilizzeranno il fondo.

Rifinanziamento iniziale

del fondo (€ Mln)

370 300 596165

500

430

330

10

2012201120102009

TOTALE UTILIZZO

FONDO (€ Mln)

Utilizzo del Fondo

Rifinanziamento

complessivo del

fondo €1,5Mld

Executive summary

Fedart empowered by KPMG24

L’evoluzione futuraGli investimenti condivisi a livello di sistema dovranno avere come obiettivo la

promozione della condivisione della conoscenza, la formazione delle risorse e lo

sviluppo di strumenti di supporto all’operatività dei Confidi

GESTIONE

INFORMAZIONE

RISORSE UMANE

MODELLI /

STRUMENTI

Descrizione

Attività rivolte alla promozione della cultura e alla condivisione di conoscenze all’interno del sistema

Fedart, ad esempio:

- Creazione di una piattaforma di Learning

- Organizzazione di osservatori permanenti/temporanei

PROCESSI

Area

Attività rivolte alla formazione ed alla motivazione delle risorse operative nei singoli Confidi, come as

esempio, l’organizzazione di corsi di formazione periodica

Attività di sviluppo di modelli e strumenti a supporto dell’operatività dei Confidi, come ad esempio:

- Sviluppo di un modello a supporto della stabilità del Sistema

- Sviluppo di un modello di rating di sistema

- Realizzazione di un modello per la gestione dei rischi

- Sviluppo di un modello per il sistema dei controlli a distanza

- Definizione di report standard per il controllo di gestione

Attività di revisione degli attuali processi di:

- Risk management

- Internal Audit

- Pianificazione e controllo di gestione

- Formazione

- Normativa

Executive summary

Fedart empowered by KPMG2525

L’evoluzione futura La “filiera della Garanzia”

II LIVELLO

I

LIVELLO

Confidi Settoriali -

Territoriali

BANCHEIMPRESE

Ieri Oggi E DOMANI ?

Assistenza

finanziaria di

Base e Garanzia

DIretta

BANCHEIMPRESE

FEI

CONFIDI

Garanzia

Wholesale

Fondo PMI

EX II

Livello

Altri

Progetto

Fedart

Executive summary

Fedart empowered by KPMG2626

Issue

FASE A

Assessment

FASE B

Modelling

FASE C

Change Management

Analisi dettagliata della situazione attuale della filiera della garanzia e delle sue linne di

tendenza evolutiva, nonché delle sue criticità e delle linee di miglioramento

L’evoluzione futuraIl Progetto sarà articolato sulla base delle seguenti fasi

Descrizione

Disegno di una “Filiera Ottimale della Garanzia”, valutata sotto il profilo dell’efficienza

(proporzione tra risorse impiegate e credito abilitato, compatibilità con i vincoli della

Finanza pubblica, cost to serve, altro); e dell’efficacia )capacità di intercettare e

rispondere alle esigenze delle imprese, esternalità positive etc.)

‒ Definizione delle linee guida di sistema

‒ Definizione di alcune varianti tipo

Roadshow istituzionale, discussione e supporto all’’ottimizzazione normativa