Progetto di Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni · 2015. 5. 29. · Progetto di Piano di...

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Progetto di Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni Progetto di Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni FASE DI PARTECIPAZIONE ATTIVA (art.66 c.7 D.Lgs 152/06) FASE DI PARTECIPAZIONE ATTIVA (art.66 c.7 D.Lgs 152/06) III INCONTRO PUBBLICO III INCONTRO PUBBLICO Lucca Lucca - 21 maggio 2015 21 maggio 2015 Criticità e alternative di intervento per la Macroarea 2 Criticità e alternative di intervento per la Macroarea 2 Basso Corso del Serchio e affluenti Basso Corso del Serchio e affluenti

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III INCONTRO PUBBLICOIII INCONTRO PUBBLICO

Lucca Lucca -- 21 maggio 201521 maggio 2015

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Ing. Andrea Di GraziaAutorità di Bacino del Fiume Serchio

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Nell’ambito del “Progetto di Piano di Gestione delle Acque del Distretto idrograficodel fiume Serchio – I° Aggiornamento” e del “Progetto di Piano di gestione delrischio di alluvioni del Distretto Idrografico del fiume Serchio” è intenzione affrontarealcune tematiche relative alla

gestione dei grandi invasi

con particolare riferimento a :

� La capacità di laminazione e gestione degli eventi di piena

Il sistema degli invasi

� Il rilascio del DMV

� La gestione degli invasi nei periodi di scarsità di risorsa idrica

� Gli scarichi in coda di piena

� …

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Relativamente al primo punto del precedente elenco, capacità di laminazione egestione degli eventi di piena, c’è l’interessamento diretto anche da parte di

� Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio

� Prefettura di Lucca

� Provincia di Lucca e Comuni

� Dipartimento Nazionale Protezione Civile

affinché vengano affrontati in particolare i seguenti temi:

Il sistema degli invasi

affinché vengano affrontati in particolare i seguenti temi:

� Analisi delle potenzialità di laminazione del sistema di invasi del bacino del fiume Serchio

� Supporto alle analisi relative alla gestione del “rischio idraulico a valle” (rif. Direttiva PCM 8 luglio 2014 “Indirizzi operativi inerenti l’attività di protezione civile nell’ambito dei bacini in cui siano presenti grandi dighe”).

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Il sistema degli invasi

Dal punto di vista normativo le tematiche si inquadrano in primis nella

� Direttiva PCM 27/2/2004 “Indirizzi operativi per la gestione organizzativa efunzionale del sistema di allertamento nazionale, statale e regionale per ilrischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile”, (in riferimento inparticolare ai piani di laminazione)

e nella

� Direttiva PCM 8 luglio 2014 “Indirizzi operativi inerenti l’attività di protezionecivile nell’ambito dei bacini in cui siano presenti grandi dighe” (Documentoprotezione civile diga, rischio idraulico a valle e piano emergenza diga PED).

A vario titolo i soggetti coinvolti sono:

� Autorità idraulica competente per territorio

� Regione

� Autorità di Bacino

� Direzione Generale ed Ufficio Tecnico Dighe

� Protezione Civile

� Uffici territoriali di Governo

� Enti gestori degli impianti

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Il sistema degli invasi

La direttiva PCM 8 luglio 2014 “Indirizzi operativi inerenti l’attività di protezione civilenell’ambito dei bacini in cui siano presenti grandi dighe” prevede che per ogni diga(intendendo con diga gli impianti con volume di invaso > 1 Mm3 oppure altezza >15 m) venga redatto un Documento di Protezione Civile che preveda le condizioniper l’attivazione e le procedure da porre in atto relativamente alla

• condizione di RISCHIO DIGA (eventi temuti o in atto coinvolgenti l’impianto diritenuta e rilevanti ai fini della sicurezza della diga stessa e dei territori di valle)

ed alla

• condizione RISCHIO IDRAULICO A VALLE (attivazione degli scarichi della digacon portate per l’alveo di valle che possono comportare fenomeni di onda dicon portate per l’alveo di valle che possono comportare fenomeni di onda dipiena e rischio di esondazione)

Prevede altresì, tra le altre cose, che

� Le manovre degli scarichi debbano essere condotte in modo da determinareincrementi di portate graduali.

� In condizioni di piena, la portata scaricata nella fase crescente della pienastessa non deve superare quella affluente al serbatoio; nella fase decrescente laportata scaricata non deve superare quella massima scaricata nella fasecrescente.

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� Deve essere individuata la portata massima transitabile in alveo a valle dellosbarramento contenuta nella fascia di pertinenza idraulica (QAmax) ed unaportata di attenzione scarico diga (Qmin).

� In assenza di piena, la portata rilasciata in alveo dagli scarichi non devesuperare la sopracitata QAmax.

Il supporto alla validazione di QAmax e Qmin è una delle due tematiche cheverranno affrontate.

Ciò richiede in particolare:Ciò richiede in particolare:

� L’individuazione dei tratti di asta fluviale a valle delle dighe che possono esseresoggetti agli effetti delle manovre sugli scarichi (tratto di influenza rischioidraulico a valle)

� La caratterizzazione del tratto di influenza sia dal punto di vista idraulico chedegli elementi esposti al rischio.

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Analisi delle potenzialità di laminazione del sistema di invasi del bacino del fiumeSerchio , premesse:

Dal punto di vista degli effetti su un’onda di piena, il potenziale contributodi una singola diga è riconducibile alla laminazione del picco e ad un suosfasamento temporale (ritardo) rispetto alla condizione naturale (assenzadella diga o sua totale trasparenza all’evento di piena).

Entrambi gli aspetti sono legati all’evento meteorico, alle condizioni diriempimento in cui si trova l’invaso al momento di detto evento e cambianoman mano che ci si sposta lungo l’asta fluviale allontanandosi dalla diga.

Il sistema degli invasi

man mano che ci si sposta lungo l’asta fluviale allontanandosi dalla diga.

Laminazione del picco di piena

Sfasamento (ritardo) del picco di piena

Qmax IN

Qmax

OUT

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Il 30 aprile scorso si è svolto un primo incontro con gli Enti pubblici interessati in cuisono state discusse le modalità di approccio al problema e convenuto per unprocesso analitico da condursi per step di approfondimento successivi.

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In sintesi l’analisi prevede:

� Caratterizzazione degli invasi

� Definizione degli scenari idrologici di riferimento

� Valutazione delle potenzialità di ogni diga considerata singolarmente

� Individuazione dei tratti di influenza e degli effetti a valle legati alla singola diga

� Valutazione degli effetti legati al sistema nel suo complesso (senza � Valutazione degli effetti legati al sistema nel suo complesso (senza considerare eventuali possibili interscambi tra gli invasi)

� Valutazione degli effetti legati al sistema nel suo complesso considerando regola di gestione complessiva

� Calibrazione e validazione del modello

Si evidenzia che le attività non sostituiscono i piani di laminazione previsti dallaDirettiva PCM 27/2/2004 e di competenza regionale, ma ne potrebbero costituire lafase di studio propedeutica.

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Se l’analisi viene completatasecondo lo schema descritto,avremo quindi a disposizioneun modello completo edettagliato del sistema diinvaso e trasferimento delleacque nel bacino del fiumeSerchio.

Tale modello è facilmenteestendile a valutazioni di altriaspetti quali, ad esempio, lagestione delle risorsa idrica.

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Facendo seguito a quanto convenuto nell’incontro tra gli Enti del 30/04/2015, verràcostituito un gruppo tecnico per dare attuazione a quanto sopra descrittocoinvolgendo anche Regione Toscana, Servizio Dighe ed ENEL, il cui supporto èchiaramente indispensabile.

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Grazie per l’attenzione

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Ing. Andrea Di GraziaAutorità di Bacino del Fiume Serchio