PROGETTO BALNEARI - D La bozza dél ddl per il …...stando ai pareri on line dei clienti, ha...

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h D La bozza dél ddl per il riordino delle concessioni demaniali è prontae l'iter dovrebbe ripartire altermine della stagione: previsto il via alle aste e nuove modalità per il costo degli affitti mbrellone, teli, letti- ni e docce calde. È tut- to çompreso. Fanno 70 euro algiorno, maperil fine settimana il prezzo 'e più alto». Il "Gilda" di Forte dei manni è uno degli stabilimen- ti più famosi della Versilia. «Un vero angolo di paradiso, affacciato sul Mar Tirreno; il luogo ideale per i momen- ti di relax della tua vacanza», sì leg- ge sul sito Internet, con 20 ombrelloni, Testo di wi-fi, bar e ristoran- Massimo te di pesce da 4 stel- Solani le secondo le recen- sionidegli utenti Tri- padvisor. Un gioiello per cui laproprietà, titolare di unadelle 28milaconcessioni marittime, paga un canone da 500 euro al mese all'agen- zia del Demanio. Seimila euro all'an- no, più o meno quanto un monoloca- le nella prima periferia di Roma. Ma i proprietari del Gilda non sono mica gli unici "fortunati": il ristorante "Pic Nic", costo medio per un pasto 40 euro stando ai pareri on line dei clienti, ha un'ampia terrazza direttamente sulla spiaggiadiCaorle, inprovincia di Vene- zia. Per l'intera struttúra i concessiona- ri versano allo Stato 133 euro al.mese, 1600 all'anno. Esempi di;questotipo, a spulciare i dati del ministero del Turi- smo; abbondano e rappresentano una delle tante stranezze di una normati- va, quella delle concessioni demania- li marittime e dei canoni demaniali, su cui da anni si discute senza riuscire a venire a capo di ricorsi; bracci di ferro, codici, sentenze dei tribunali ammini- strativi e diréttive europee. La materia è complicata e richiede unabrevespiegazioné: adoggi, in base alle leggivigenti, inItaliále concessio- ni demaniali su cui sorgono le spiagge attrezzate sono rinnovate automatica- mente ogni sei anni con canoni fissa- ti in base ad una giungla di parame- tri e variabili. Fra i quali la presenza di immobilidi"facile" o "difficilerimózio- ne" (un retaggio del codice della naviga- zione de11942) o latitolarità dell'immó- bile stesso: ossia se si tratta di un bene "non incamerato", realizzato cioè dal titolare della concessione a spese pro- prie sul suolo demaniale, o di unimmo- bile "incamerato" la cui titolarità; una volta terminato l'ammortamento del- le spese sostenute dal concessionario, sia passata all'agenzia del Demanio al termine di un procedimento ammini- strativo adir poco tortuoso a cui parte- cipano soggetti chevanno da1le.Capita- nerie di Porto agli enti locali. Un cubo di Rubik normativo a cui, nel 2006, ha dato una spallata la direttiva europea sui servizi, la cosiddetta Bolkestein, che ha portato nel 2012 all'apertura di una procedura di infrazione contro il nostro paese ora chiusa. Secondo Bru- xelles, infatti, le concessioni demaniali non possono essere più rinnovate auto- maticamente come accade oggi e van- no messe all'asta senza che i titolari uscenti abbiano alcun diritto di opzio- ne. Una situazione che andava sanata immediatamente ma che è stata inve- ce congelata dal "Decreto crescita 2.0" ne12014 spostando a12020 il limite per riformare il settore e mettere all'asta le concessioni." Per questo, da mesi, il governo Rénzi è al lavoro per mettere a punto un dise- gno di legge di riordino della materia. E una bozza del testo esiste già, solo che da qualche tempo giace ferma nei cassetti ministeriali in attesa della nomina di. un nuovo ministro per gli Affari Regionali che sostituisca la dimis- sionaria Maria Carme- la Lanzetta (ha lascia- to a fine gennaio scor- so) o della riassegna zione della delega. Un testo ché portala firma del sottosegretario alla presidenza del Consi- glio con deleghe alle Politiche europee San- dro Gozi su cui da tem- i concéssionariuscenti. Ai quali, secon- doiltesto, il subentrante riconoscereb- be un indennizzo sul valore autocertifi- cato dei beni costruiti al netto dell'am- mortamento. Novità che, oltre a sana- re alcune situazioni a dir p o co imbaraz- zanti,.renderebbe più equo su tutto il territorio e per tutte le attività il calco- lo degli affitti per le concessioni. Valo- ri tabellati alzáti anche per le "aree sco- perte°, ossia le spiagge per come sono comunemente intese. Un modo per sbloccare un settore che potrebbe garantire introiti impor- tanti e che invece ad oggiè imbullona- to su rendite di posizio- ne al riparo della con- correnza che portano nelle casse dello stato soltanto briciole. Sono i numeri a dirlo: l'Ita- lia infatti ha 7000 km di coste, 5000 dei qua- li balneabili, e riscuo- te in canoni ogni anno una cifra (più o meno stabile da tempo) vici- na ai cento milioni di euro. Significa, secon- do i calcoli della serva, che ogni chilometro di « Ombrellone e le ' o 70 euro al giorno», a o stato ne incassa. solo 475 al mese , po si è già aperto, non senza tensioni, il çonfronto con le ás sociazioni di catego- ria dei balneari. Il ddl in fase di elabo- razione, secondo le indiscrezioni, pun- ta a fare ordine sul calcolo del canone accessorio rivedendo al rialzo i valori tabellari, sancendo il principio della messa all'asta delle concessioni e anti- cipando a12017iltermineperilriaffida- mento senza alcun diritto d'opzione per LE PROTESTE Fiba: «Serve un periodo transitorio adeguato» II braccio di ferro sul nuovo ddl è già iniziato e le associazioni di categoria sono già sul piede di guerra dopo i primi confronti informali e le indiscrezionii. AI centro delle proteste, innanzitutto, la cancellazione del rinnovo automatico delle concessioni. «Cambiare tutto dall'oggi al domani è impossibile - commenta Vincenzo Lardineli, presidente Fiba, l'organizzazione dei balneari di Confesercenti - Qui parliamo di aziende che hanno investito rispettando la legge e che su quegli investimenti hanno progettato il futuro. La nostra - precisa - non é una difesa corporativa, non ci opponiamo al rilascio, da subito, di nuove concessioni. Chiediamo solo un doppio binario con un regime transitorio adeguato per le vecchie. Diciamo un periodo di trenta anni». coste balneabili oggi rende allo Stato 20mila euro l'anno. Una miseria con- siderando che lungo il perimetro del- lo stivale, dalla Liguria al Friuli isole comprese, c'è uno stabilimento ogni 350 metri di coste. Trentamila azien- de circa, calcolano le associazioni di categoria, che nel pieno della stagione danno lavoro aquasi300milapersone. «Il riordino permetterebbe al Demanio di fornire un servizio migliore - spiega il direttore dell'Agenzia Roberto Reggi - mentre la contendibilità delle c onces- sioni incentiverebbe lo sviluppo eco- nomico dando pari oportunità a tutti i concessionariedimprenditori capaci di produrre ricchezza. In ultimo, le nuove norme garantirebbero allo Stato introiti maggiori rispetto a quelli irrisorie disu- guali sul territorio previsti dalle attua- li nonnátive».Ïeffetti il ddÏ-Gözi;fra l'altro, alza a quota 3mila euro all'an- no il canone minimo che oggi è fissa- to a quota 356 e rende partecipi degli introiti anche gli enti locali (Comuni e Regioni) che anche oggi concorrono alla riscössiöné delle concessioni sen- za tuttavia tratténere un solo euro. Un meccanismofarraginosoedinefficent ge che, secondo i tecnici, contribuisce a mantenere a livelli altissimi il livello dell'elusione. Resta il dettaglio, per modo di dire, dei tempi. Dopo mesi di consultazine "informale" con le categorie, infatti, la speranza è quella di rimettere in moto uniterchedatempoèinstandby. Diffi- cile sbilanciarsiinprevisionimasecon- do i tecnici, a stagione chiusa, potreb- be essere arrivato il momento di dare il via libera al pas saggio parlamentare. Il costo minimo , previsto passa da356 a 3000 euro .annui. Balneari sti<i piede di guerra MILA Le concessioni dem ' ' mari ' e sulle cste italia ne -Si tratta, secondo le associazioni di categoria, , di 3Ómila aziende che in piena stagione turistica occupano fino a 300mi1a persone. l'Unità Giovedì, 9 Luglio2015

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D La bozza dél ddl per il riordino delle concessioni demanialiè prontae l'iter dovrebbe ripartire altermine della stagione:previsto il via alle aste e nuove modalità per il costo degli affitti

mbrellone, teli, letti-ni e docce calde. È tut-to çompreso. Fanno 70euro algiorno, maperilfine settimana il prezzo'e più alto». Il "Gilda" di

Forte dei manni è uno degli stabilimen-ti più famosi della Versilia. «Un veroangolo di paradiso, affacciato sul MarTirreno; il luogo ideale per i momen-ti di relax della tua vacanza», sì leg-

ge sul sito Internet,con 20 ombrelloni,

Testo di wi-fi, bar e ristoran-Massimo te di pesce da 4 stel-Solani le secondo le recen-

sionidegli utenti Tri-padvisor. Un gioiello

per cui laproprietà, titolare di unadelle28milaconcessioni marittime, paga uncanone da 500 euro al mese all'agen-zia del Demanio. Seimila euro all'an-no, più o meno quanto un monoloca-le nella prima periferia di Roma. Mai proprietari del Gilda non sono micagli unici "fortunati": il ristorante "PicNic", costo medio per un pasto 40 eurostando ai pareri on line dei clienti, haun'ampia terrazza direttamente sullaspiaggiadiCaorle, inprovincia di Vene-zia. Per l'intera struttúra i concessiona-ri versano allo Stato 133 euro al.mese,1600 all'anno. Esempi di;questotipo, aspulciare i dati del ministero del Turi-smo; abbondano e rappresentano unadelle tante stranezze di una normati-va, quella delle concessioni demania-li marittime e dei canoni demaniali, sucui da anni si discute senza riuscire avenire a capo di ricorsi; bracci di ferro,codici, sentenze dei tribunali ammini-strativi e diréttive europee.

La materia è complicata e richiedeunabrevespiegazioné: adoggi, in basealle leggivigenti, inItaliále concessio-ni demaniali su cui sorgono le spiaggeattrezzate sono rinnovate automatica-mente ogni sei anni con canoni fissa-ti in base ad una giungla di parame-tri e variabili. Fra i quali la presenza diimmobilidi"facile" o "difficilerimózio-ne" (un retaggio del codice della naviga-zione de11942) o latitolarità dell'immó-bile stesso: ossia se si tratta di un bene"non incamerato", realizzato cioè daltitolare della concessione a spese pro-prie sul suolo demaniale, o di unimmo-bile "incamerato" la cui titolarità; unavolta terminato l'ammortamento del-le spese sostenute dal concessionario,sia passata all'agenzia del Demanio altermine di un procedimento ammini-strativo adir poco tortuoso a cui parte-cipano soggetti chevanno da1le.Capita-nerie di Porto agli enti locali. Un cubodi Rubik normativo a cui, nel 2006, hadato una spallata la direttiva europeasui servizi, la cosiddetta Bolkestein,che ha portato nel 2012 all'apertura diuna procedura di infrazione contro ilnostro paese ora chiusa. Secondo Bru-xelles, infatti, le concessioni demaniali

non possono essere più rinnovate auto-maticamente come accade oggi e van-no messe all'asta senza che i titolariuscenti abbiano alcun diritto di opzio-ne. Una situazione che andava sanataimmediatamente ma che è stata inve-ce congelata dal "Decreto crescita 2.0"ne12014 spostando a12020 il limite perriformare il settore e mettere all'asta leconcessioni."Per questo, da mesi, il governo Rénzi èal lavoro per mettere a punto un dise-gno di legge di riordino della materia.E una bozza del testo esiste già, soloche da qualche tempo giace ferma neicassetti ministeriali inattesa della nomina di.un nuovo ministro pergli Affari Regionali chesostituisca la dimis-sionaria Maria Carme-la Lanzetta (ha lascia-to a fine gennaio scor-so) o della riassegnazione della delega. Untesto ché portala firmadel sottosegretario allapresidenza del Consi-glio con deleghe allePolitiche europee San-dro Gozi su cui da tem-

i concéssionariuscenti. Ai quali, secon-doiltesto, il subentrante riconoscereb-be un indennizzo sul valore autocertifi-cato dei beni costruiti al netto dell'am-mortamento. Novità che, oltre a sana-re alcune situazioni a dir p o co imbaraz-zanti,.renderebbe più equo su tutto ilterritorio e per tutte le attività il calco-lo degli affitti per le concessioni. Valo-ri tabellati alzáti anche per le "aree sco-perte°, ossia le spiagge per come sonocomunemente intese.

Un modo per sbloccare un settoreche potrebbe garantire introiti impor-tanti e che invece ad oggiè imbullona-

to su rendite di posizio-ne al riparo della con-correnza che portanonelle casse dello statosoltanto briciole. Sonoi numeri a dirlo: l'Ita-lia infatti ha 7000 kmdi coste, 5000 dei qua-li balneabili, e riscuo-te in canoni ogni announa cifra (più o menostabile da tempo) vici-na ai cento milioni dieuro. Significa, secon-do i calcoli della serva,che ogni chilometro di

«Ombrellone ele ' o 70 euroal giorno»,

a o stato neincassa. solo475 al mese

,

po si è già aperto, non senza tensioni, ilçonfronto con le ás sociazioni di catego-ria dei balneari. Il ddl in fase di elabo-razione, secondo le indiscrezioni, pun-ta a fare ordine sul calcolo del canoneaccessorio rivedendo al rialzo i valoritabellari, sancendo il principio dellamessa all'asta delle concessioni e anti-cipando a12017iltermineperilriaffida-mento senza alcun diritto d'opzione per

LE PROTESTE

Fiba: «Serve un periodotransitorio adeguato»

II braccio di ferro sul nuovo ddlè già iniziato e le associazionidi categoria sono già sul piededi guerra dopo i primi confrontiinformali e le indiscrezionii. AIcentro delle proteste, innanzitutto,la cancellazione del rinnovoautomatico delle concessioni.«Cambiare tutto dall'oggi aldomani è impossibile - commentaVincenzo Lardineli, presidenteFiba, l'organizzazione dei balnearidi Confesercenti - Qui parliamodi aziende che hanno investitorispettando la legge e che su quegliinvestimenti hanno progettato ilfuturo. La nostra - precisa - noné una difesa corporativa, non ciopponiamo al rilascio, da subito, dinuove concessioni. Chiediamo soloun doppio binario con un regimetransitorio adeguato per le vecchie.Diciamo un periodo di trenta anni».

coste balneabili oggi rende allo Stato20mila euro l'anno. Una miseria con-siderando che lungo il perimetro del-lo stivale, dalla Liguria al Friuli isolecomprese, c'è uno stabilimento ogni350 metri di coste. Trentamila azien-de circa, calcolano le associazioni dicategoria, che nel pieno della stagionedanno lavoro aquasi300milapersone.«Il riordino permetterebbe al Demaniodi fornire un servizio migliore - spiegail direttore dell'Agenzia Roberto Reggi- mentre la contendibilità delle c onces-sioni incentiverebbe lo sviluppo eco-nomico dando pari oportunità a tutti iconcessionariedimprenditori capaci diprodurre ricchezza. In ultimo, le nuovenorme garantirebbero allo Stato introitimaggiori rispetto a quelli irrisorie disu-guali sul territorio previsti dalle attua-li nonnátive».Ïeffetti il ddÏ-Gözi;fral'altro, alza a quota 3mila euro all'an-no il canone minimo che oggi è fissa-to a quota 356 e rende partecipi degliintroiti anche gli enti locali (Comunie Regioni) che anche oggi concorronoalla riscössiöné delle concessioni sen-za tuttavia tratténere un solo euro. Unmeccanismofarraginosoedinefficentge che, secondo i tecnici, contribuiscea mantenere a livelli altissimi il livellodell'elusione.

Resta il dettaglio, per modo di dire,dei tempi. Dopo mesi di consultazine"informale" con le categorie, infatti, lasperanza è quella di rimettere in motouniterchedatempoèinstandby. Diffi-cile sbilanciarsiinprevisionimasecon-do i tecnici, a stagione chiusa, potreb-be essere arrivato il momento di dareil via libera al pas saggio parlamentare.

Il costominimo ,previstopassa da356a 3000 euro.annui.Balnearisti<i piededi guerra

MILA

Le concessioni dem ' 'mari ' e sulle cste italiane

-Si tratta, secondo le associazioni di categoria, ,di 3Ómila aziende che in piena stagione turisticaoccupano fino a 300mi1a persone.

l'UnitàGiovedì, 9 Luglio2015

vincenzo
Evidenziato
vincenzo
Evidenziato
vincenzo
Evidenziato
Page 2: PROGETTO BALNEARI - D La bozza dél ddl per il …...stando ai pareri on line dei clienti, ha un'ampia terrazza direttamente sulla spiaggiadiCaorle, inprovincia di Vene-zia. Per l'intera

Dopo una procedura diinfrazione, l'Italia è costretta adallinearsi alle norme Ue e mettereall'asta le concessioni demaniali

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I CASI LOMBARDIA E SARDEGNA

Asteo rinnovo? Per i Tar deveesprimersi a Corte di GiustiziaUe

-I due Tar hanno rimesso alla Corte la decisionesulla compatibilità con la normativa comunitariadelle disposizioni nazionali sul rinnovo automatico

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