PROGETTO “ Autismo: una sfida da vinere “ terventi basati sui principi dell'Applied Behavior...

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1 SCUOLA SECONDARIA STATALE 1^ GRADO “T. TASSO” Via M. Iannicelli - 84126 SALERNO - C.F.: 80024690655- C.M.SAMM181002 Email [email protected] P.E.C. : [email protected] Sito web: www.scuolatasso-sa.gov.it - Tel. 089/405294- Fax. 089/799550 PROGETTO “ Autismo: una sfida da vincere “ ACCORDO DI RETE DI SCUOLE per promuovere la formazione di docenti e operatori qualificati in grado di applicare, con me- todologie corrette, interventi basati sull’Analisi Comportamentale Applicata (ABA) attraverso la supervisione di un BCBA in realtà scolastiche con bambini autistici.

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SCUOLA SECONDARIA STATALE 1^ GRADO “T. TASSO”

Via M. Iannicelli - 84126 SALERNO - C.F.: 80024690655- C.M.SAMM181002

Email – [email protected] – P.E.C. : [email protected]

Sito web: www.scuolatasso-sa.gov.it - Tel. 089/405294- Fax. 089/799550

PROGETTO “ Autismo: una sfida da vincere “

ACCORDO DI RETE DI SCUOLE

per promuovere

la formazione di docenti e operatori qualificati in grado di applicare, con me-todologie corrette, interventi basati sull’Analisi Comportamentale Applicata (ABA) attraverso la supervisione di un BCBA in realtà scolastiche con bambini autistici.

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PREMESSO

- che il MIUR favorisce le autonomie scolastiche e la loro interazione con le autonomie locali, i settori economici e produttivi, gli enti pubblici, le associazioni del territorio e le Fondazioni per la definizio-ne e la realizzazione di un piano formativo integrato, rispondente ai bisogni dell’utenza e alle voca-zioni locali;

- che l'art. 15 della Legge n. 241/1990 che dispone : “le pubbliche amministrazioni possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di

interesse comune”;

- che l'art. 21 della Legge n.59/1997 relativo all'attribuzione di autonomia funzionale e personalità

giuridica alle istituzioni Scolastiche;

- che che l’art. 7, comma 2, del D.P.R. 275/ 99 consente espressamente l’adozione di accordi di rete tra

diverse Istituzioni Scolastiche per la realizzazione di attività di comune interesse, ai sensi dell’art. 15 della legge 241/90;

- Atteso che l’art. 33 del D.I. n. 44/2001 prevede che il Consiglio di Istituto deliberi in ordine all’adesione a reti di scuole e consorzi

- che le Istituzioni scolastiche indicate in calce al presente Accordo intendono collaborare per l’attuazione di iniziative comuni di progettazione didattica;

- che dal quadro normativo su richiamato emerge la necessità e possibilità per le scuole di stipulare accordi di rete di comune interesse, nella fattispecie di “formazione/aggiornamento, di ricerca,sperimentazione e sviluppo del personale”;

- che, in particolare, l’accordo di rete è finalizzato alla ricerca didattica e alla produzione di percorsi didattici multidisciplinari

- che l’attività di ricerca didattica, progettazione e sperimentazione dei percorsi dovrà svolgersi secondo il progetto elaborato e condiviso dai Dirigenti Scolastici delle scuole collegate in rete e le indicazioni dei medesimi in relazione alle esigenze rilevate nelle diverse scuole aderenti alla Rete;

- che l'adesione al presente accordo è stata deliberata dai competenti organi collegiali delle scuole aderenti;

- che la Scuola Secondaria di I grado ” T.TASSO ” di Salerno è stata individuata, acquisitane la

disponibilità, quale scuola capofila per la gestione della rete e della attività;

- che i disturbi pervasivi dello sviluppo e in particolare le sindromi dello spettro autistico, rappresen-tano una patologia dello sviluppo psicologico altamente invalidanteche, nella quasi totalità dei casi, persiste anche in età adulta e il cui decorso è strettamente dipendente dalla precocità e specificità degli interventi abilitativi attivati in età evolutiva.

- che gli individui affetti da DPS hanno diritto di essere tempestivamente individuati e diagnosticati anche al fine di attivare interventi clinici e abilitativi multidisciplinari in ambito scolastico

- che il Sistema Nazionale Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità(SNLG) ha pubblicato nell’ottobre del 2011 le Linea guida per “Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bam-

bini e negli adolescenti‟ . - che la Società Italiana Neuro Psichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA) ha pubblicato “LE

LINEE GUIDA PER L’AUTISMO - LE SFIDE DELLA SCUOLA E L’INTERVENTO EDUCATIVO PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE CON AUTISMO”.

- che le raccomandazioni tecnico-operative per i servizi di neuropsichiatria dell’età evolutiva redatte dalla Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA) affermano con as-soluta chiarezza che l’AppliedBehaviour Analysis (A.B.A.) è la terapia di scelta per questa gravissima patologia infantile. - che l’orientamento internazionale sostiene l’intervento abilitativo tempestivo, intensivo e struttu-rato, che cerchi di modulare gli approcci psicoeducativi adeguandoli alle esigenze individuali. - che la stesura della diagnosi e del profilo cognitivo e funzionale rappresentano la base conoscitiva per poter costruire il piano abilitativo individualizzato.

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-che la presenza di comportamenti cosiddetti “problema” deve essere valutata attentamente e tratta-ta con adeguate strategie terapeutiche, abilitative-riabilitative ed educativo-didattiche speciali.

- che il metodo ABA è l'uso dei principi scientifici dell'analisi comportamentale applicata per la modifi-ca di comportamenti socialmente significativi e, data la definizione, non conosce limitazioni nella sua applicazione relative ad età o a patologie e, che se applicato all’autismo offre un programma per la riabilitazione educativa del bambino.

- che le scelte curriculari (cioè cosa si decide di insegnare o su quali comportamenti/problema si deci-de di intervenire) dipendono dalla situazione personale del singolo soggetto e che la priorità do-vrebbe essere l'insegnamento alla comunicazione spontanea, l'autonomia personale, l'insegnamento di abilità indipendenti e possibilmente vocazionali, l'estinzione di comportamenti problema.

-che si possono applicare i principi comportamentali anche per il cambiamento di un solo comporta-mento, come: ridurre l'aggressività, incrementare la selezione di cibi, insegnare a farsi la doccia, ecc.

- che con un programma intensivo, applicato quotidianamente e per un giusto numero di ore a scuola, in famiglia e nel tempo libero (coinvolgendo tutte le persone nella vita del bambino in maniera uni-forme e lavorando su tanti comportamenti) si possono ottenere risultati maggiori.

- che alcuni bambini possono fare grandi progressi da risultare, dopo diversi anni, indistinguibili da al-tri bambini in tutte le aree evolutive.

- che al momento, gli interventi basati sull'ABA rappresentano un approccio educativo scientificamen-te validato per l'Autismo e che altri approcci possono essere considerati sperimentali.

- che la scuola in particolare offre agli alunni autistici maggiori opportunità di sviluppo delle loro potenzialità individuali e maggiori opportunità di integrazione se I docenti sono adeguatamente for-mati.

- che gli alunni autistici hanno bisogno di un percorso scolastico individualizzato che tenga conto delle loro necessità specifiche e sviluppi al massimo tutte le loro capacità e l'integrazione sociale e le abilità indispensabili nella vita adulta.

Valutata la necessità di creare docenti preparati sul piano teorico e sul piano pratico per attua-

re con i bambini autistici interventi precoci e intensivi nella scuola di base (infanzia, primaria e media), basati sui principi dell'Applied Behavior Analysis (ABA), metodo attualmente ricono-sciuto più valido dalla Società Italiana di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza (SIN-PIA), che “ha per scopo lo sviluppo della ricerca e la promozione dell’aggiornamento culturale nell’ambito della prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione delle patologie neurologiche, neu-

ropsicologiche e psichiatriche dell’infanzia e dell’adolescenza (da 0 a 18 anni) e di tutti i disor-dini dello sviluppo del bambino nelle sue varie linee di espressione (psicomotoria, linguistica, cognitiva, intellettiva, relazionale)”.

La Suola Secondaria di I Grado “ T. Tasso “ di Salerno in collaborazione con Il 2° Circolo di-dattico di Scafati e il VI Circolo di Salerno intendono promuovere l’attuazione di un corso di

specializzazione (master) tenuto dallo IESCUM, per formare e uniformare docenti e operatori

nel metodo ABA, che rispecchino modelli e comportamenti scientifici internazionali compatibili con le realtà scolastiche.

Ciò premesso, la Suola Secondaria di I Grado “ T. Tasso “ intende sottoscrivere con le scuole di Salerno e provincia, in particolar modo con quelle che ospitano alunni autistici, un accordo di rete per l’attuazione di un progetto di formazione per implementare in ambito scolastico in

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terventi basati sui principi dell'Applied Behavior Analysis (ABA) con i bambini autistici. Scopo

del progetto è la formazione di docenti e operatori i cui utenti finali sono i bambini autistici in età scolare. Poiché i costi della formazione sono elevati, le scuole firmatarie del presente accordo intendo-no promuovere la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con l’Associazione salernitana “Au-tismo, chi si ferma è perduto” , che si impegna a ricercare i fondi necessari alla realizzazione del corso di formazione (master), di seguito descritto. Le scuole aderenti adeguarenno i loro POF alla normativa nazionale e regionale di riferimento sull’autismo ( SINPIA, Linee guida sull’autismo , DCA numero 46 della regione Campania ) avviando progetti sperimentali nelle classi frequentate da bambini autistici, con il coinvolgimento del corpo docente, per la diffu-sione e la conoscenza della patologia tra tutto il personale. A tal fine, saranno utilizzati i fondi reperiti dall’ l’Associazione salernitana “Autismo, chi si ferma è perduto” e/o da altre Associazioni ed Enti pubblici.

I Legali Rappresentanti delle Scuole innanzi menzionate

convengono con il presente contratto in forma pubblica amministrativa

di istituire un

ACCORDO di RETE

ART. 1 - PREMESSE

Le premesse e gli allegati costituiscono parte integrante e sostanziale dell'accordo.

ART. 2 - DEFINIZIONE

Per “istituzioni scolastiche aderenti” si intendono le Istituzioni scolastiche che sottoscrivono il presente accordo.

ART. 3 - DENOMINAZIONE

E’ istituito il collegamento in rete fra le istituzioni scolastiche che aderiscono al presente accordo, che pren-

de il nome di “Autismo: una sfida da vincere“

ART. 4 - FINALITA’

OBIETTIVI FORMATIVI E FINALITÀ DEL CORSO Il Corso si propone di far acquisire competenze pratiche nel settore dell’Analisi del Compor-tamento formando docenti qualificati in grado di applicare, con metodologie corrette, inter-venti basati sull’Analisi Comportamentale Applicata (ABA) attraverso la supervisione di un BCBA1 in realtà scolastiche. Il BACB’s RBT Task List include le abilità che un “tecnico comportamentale” (il docente) deve possedere: 1. identificare i principi dell’analisi del comportamento; 2. descrivere e utilizzare le principali procedure applicative dell'analisi del comportamento; 3. identificare e selezionare i comportamenti problema, analizzarli funzionalmente e identi- ficare i fattori che li scatenano e mantengono; 4. applicare interventi per insegnare nuove abilità e ridurre comportamenti problema nel ri-

1 Behavior Analyst Certification Board, un ente internazionale che ha l’obiettivo di certificare la preparazione di chi opera come analista del comportamento.

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spetto dei principi etici nazionali ed internazionali; 5. monitorare i progressi verso gli obiettivi stabiliti per controllare l'efficacia dell'intervento.

ART. 5 - OGGETTO

Il presente accordo ha per oggetto la collaborazione fra le Istituzioni scolastiche, che vi aderiscono col proprio personale docente, per la produzione, in servizio, di percorsi e materiali relativi alla progettazione

multidisciplinare, con l’obiettivo di agire tutti insieme per un percorso di integrazione.

ART. 6 – PROGRAMMA

I l Corso è basato sulla Task List dei Registered Behavior Te chnician, ha una durata di 40 ore ed è fornito indipendentemente dal BACB.

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

Il percorso formativo è strutturato in moduli tematici che prevedono forme integrate di attività didattica frontale e studio guidato. Per il conseguimento del titolo il personale docente dovrà partecipare al ciclo dei moduli pre-visti per una durata complessiva di 40 ore. Nello specifico il Corso comprende 5 lezioni d'aula dalle 9 alle 18 (si veda calendario allegato).

- attività didattica frontale 40 ore, - valutazione delle competenze 03 ore - apprendimento clinico/tirocinio 100 ore.

Qui di seguito vengono presentati i moduli del percorso formativo (Tabella 1).

Tabella 1. Ore per ogni modulo Moduli Ore

1. Assessment 8 2. Misurazione del Comportamento 8 3. Acquisizione delle Abilità 16 4. Riduzione del Comportamento .

Documentazione, Report e Condotta professionale 8 Assessment delle Competenze 3 Tirocinio 100

Totale ore………………………………………………………………………………………………………………… 143

Ogni modulo è suddiviso in sessioni. Ogni sessione corrisponde a 4 ore da 1 ora. Il Programma del Corso è basato sulla Task List dei Registered Behavior Technician (Tabella 2).

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Tabella 2. Moduli

MODULO 1: ASSESSMENT

B-01 Descrivere il comportamento e l’ambiente in maniera osservabile e in modo misu-rabile

B-02 Condurre un assessment delle preferenze

B-03 Procedure individualizzate di assessment (es. curriculum- based, VB-MAPP, ABLLS, abilità sociali...)

B-04 Assessment funzionale

MODULO 2: MISURAZIONE DEL COMPORTAMENTO

A-01 Preparare schede presa dati

A-02 Applicazione di procedure di misurazione continua (es. frequenza, durata...)

A-03 Applicazione di procedure di misurazione discontinua (es. partiali, whole interval, momentary time sampling)

A-04 Applicazione di procedure di misurazione dei prodotti permanenti

A-O5 Inserimento dati e graficazione

MODULO 3: ACQUISIZIONE DELLE ABILITA’

C.01 Identificare le componenti essenziali di un protocollo scritto per l’acquisizione di abilità

C.02 Preparare per la sessione ciò che è richiesto dal protocollo

C.03 Utilizzo di contingenze di rinforzo (es. rinforzo incondizionato/condizionato, modelli di rinforzo)

C.04 Applicazione di procedure in DTT

C.05 Applicazione di procedure in NET

C.06 Applicazione di task analysis e chiaining

C.07 Applicazione di training sulla discriminazione

C.08 Applicazione di procedure di transfer dello stimulus control

C.09 Applicazione di procedure di fading

C.10 Applicazione di procedure di prompting e fading del prompt

C.11 Applicazione di procedure di generalizzazione e mantenimento

C.12 Monitoraggio dell’applicazione delle procedure applicate dalla persone che si occupa-no del caso

MODULO 4: RIDUZIONE DEL COMPORTAMENTO DOCUMENTAZIONE, REPORT E CONDOTTA PROFESSIONALE

D-01 Identificare le componenti essenziali di un protocollo scritto per la riduzione del compor-tamento

D-02 Descrizione delle funzioni del comportamento

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D-03 Applicazione di interventi basati sulla modificazione degli antecedenti come le opera-zioni motivazionali e stimoli discriminativi

D-04 Applicazione delle procedure di rinforzo differenziale (es. DRO, DRA...)

D-05 Applicazione delle procedure di estinzione

D-06 Applicazione delle procedure d’emergenza in linea con il protocollo

E-01 Documentare le altre variabili che potrebbero influenzare il cliente (es. malattia, medica-lizzazione...)

E-02 Creare una descrizione obiettiva della sessione

E-03 Comunicare in modo efficace con il supervisore

E-04 Conformarsi con le normative vigenti in merito alle comunicazioni e ai report

E-05 Conformarsi con le normative vigenti in merito alle presa dati, archiviazione e traspor-to

F-01 Descrizione del ruolo del Tecnico Comportamentale nei servizi

F-02 Rispondere in modo appropriato ai feedback, mantenere e migliorare le proprie presta-zioni

F-03 Comunicazione con chi si prende cura del cliente

F-04 Mantenere una condotta professionale adeguata (es. evitare relazioni affettive, conflitti di interessi, contatti attraverso i social networks...)

F-05 Rispetto della dignità del cliente

TIROCINIO L’attività di tirocinio è obbligatoria e verrà svolta presso le scuole che ospitano alunni autistici dove risiede il corsista, dando altresì supporto tecnico a coloro che in autonomia richiedono di svolgere il tirocinio.

FREQUENZA La frequenza al Corso da parte degli iscritti è obbligatoria.

È altresì consentito essere assenti per un massimo del 20% della didattica frontale (10 ore: 1 lezione). L’assessment delle competenze e il tirocinio devono essere espletati per intero.

NUMERO DI PARTECIPANTI Il corso prevede un numero minimo di 15 fino a un massimo di 25 partecipanti in quanto ha va-lore essenzialmente pratico.

COSTO DI UN CORSO a docente = € 1.830,00 € n. iscr itt i Costo di attività di formazione € 1.300,00 25 € 32.500,00 Costo assessment € 200,00 25 € 5.000,00 Totale € 1.500,00 € 37.500,00 IVA 22% €330,00 € 8.250,00 TOTALE € 1.830,00 € 45.750,00

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DIPLOMI E ATTESTATI La valutazione positiva dell’assessment delle competenze dello studente e il controllo for-male del tirocinio consentono di formalizzare la conclusione del Corso. Qui di seguito vengono specificati le tipologie di attestati: 1. Attestato di frequenza al Corso per docenti Comportamentali: verrà rilasciato a tutti

coloro che avranno frequentato tutte le lezioni frontali previste (5 giornate). 2. Diploma finale Corso per docenti Comportamentali: la certificazione di docenti

Comportamentali verrà rilasciata a tutti coloro che avranno frequentato tutte le lezioni frontali previste (5 giornate) e superato gli esami e concluso le ore di tirocinio.

3. Iscrizione al Registro italiano dei Tecnici Comportamentali: consegue al raggiungimen-to del Diploma finale Corso.

ART. 7 - SCUOLA CAPOFILA

La sede del Corso per la formazione dei docenti oggetto del presente accordo è presso l’Aula Magna della Scuola Secondaria I Grado “T. Tasso ” di Salerno in via Michele Iannicelli.

ART. 8 – SCUOLE IN RETE

Il presente accordo, inteso a ricercare scuole che intendono aderire formalmente al progetto di forma-

zione di docenti in grado di applicare, con metodologie corrette, interventi basati sull’Analisi Comportamentale Applicata (ABA) attraverso la supervisione di un BCBA in realtà scolasti-che per bambini autistici in età scolare, è condiviso e sottoscritto dai dirigenti scolastici delle seguenti scuole di Salerno e provincia:

1. Capofila Scuola Secondaria I grado “ Torquato Tasso “ :Dirigente Dott.ssa Elvira Vittoria Bonin-

fante( delibera del 29.06.2015)

2. II Circolo didattico di Scafati:Dirigente Dott .Vincenzo Giannone ( delibera del 20.06.2015)

3. VI Circolo didattico di Salerno:Dirigente Dott Vincenzo Giannone ( delibera del 21.06.2015)

4. Istituto Comprensivo Montecorvino Pugliano: Dirigente Dott.ssa Elvira Vittoria Boninfante Deli-

bera n.6 Collegio Docenti del 26.06.2015 e Delibera n.2 del Consiglio di Istituto del 26.06.2015)

5. Cristo Re:Cooperativa sociale disegniamo un sorriso: Dirigente scolastico Dott. Manrico Gesum-

maria – Delibera n. 75 del 30/06/2015

6. Istituto Comprensivo Ogliara Scuola dell' Infanzia Primaria e Secondaria di I Grado V Circolo di

Ogliara: Dirigente Dott Nicola Annunziata 089-281281

7. Istituto Comprensivo di Pellezzano 089/566308 Dirigente Dott.ssa Giovanna Nazzaro ( delibera

n.6 Collegio Docenti del 19.05.2015 e delibera n. 6 cel Consiglio di I. del 20.05.2015 )

8. Scuola Secondaria I grado "Nicola Monterisi" ad Indirizzo musicale : Dirigente Concetta Carrozzo

089.751487

9. 8° Circolo “Don Milani “ - Dirigente Del Forno Luisa 089-753850( Delibera n. 431 del verbale del 18.05.2015)

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10. IV CIRCOLO SCUOLA MATTEO MARI : Dirigente Liliana Dell’Isola 089 751403 ( Delibera del 14 maggio 2015)

11. Istituto Comprensivo " Alfano/ Quasimodo" Scuola dell' Infanzia Primaria e Secondaria di I Grado 089-3069083

12. Istituto Comprensivo " G. Barra " Scuola dell' Infanzia Primaria e Secondaria di I Grado 089-225553 ( Delobera n.5 del 19.05.2015)

13. Istituto Comprensivo "San Tommaso D'Aquino" Scuola dell' Infanzia Primaria e Secondaria di I Grado 089-271412

14. Istituto Comprensivo " Rita Levi Montalcini " Scuola dell' Infanzia Primaria e Secondaria di I Gra-do 089-332958

15. Istituto Comprensivo “ G. Vicinanza “ Dirigente Cinzia REGA

16. Istituto Comprensivo Montoro Inferiore ( AV) Dirigente A. Tarantino

ART. 9 – DURATA

Il presente contratto ha validità Triennale riconducibile all’anno scolastico corrente al

momento della sottoscrizione. Alla scadenza non è consentito il rinnovo tacito (art.44 – comma 2 – della Legge 23 di-

cembre 1994, n.724 ) Data la particolare natura dell’accordo non è ammessa la revoca prima della scadenza da

parte di alcuna delle istituzioni scolastiche aderenti. L’adesione ha effetto dalla data di

sottoscrizione dell’accordo da parte della Scuola richiedente.

E’ fatta salva la possibilità per una Istituzione Scolastica estranea alla Rete di richiedere la parteci-

pazione , nei modi e nei termini eventualmente previsti all’interno di esso e, comunque, ritenuti

idonei al successo e all’efficacia del Progetto stesso, dal Comitato di Gestione della Rete che decide-

rà in merito. L’Accordo di Rete si potrà rinnovare con acquisizione di nuova delibera.

ART. 10 - PROGETTAZIONE E GESTIONE DELLE ATTIVITA’

La Scuola capofila si impegna a organizzare la rete, definendo i tempi e i modi in cui si svolgerà l’ attività. Ogni Scuola provvederà all’assicurazione integrativa degli alunni e del personale scolastico aderente all’iniziativa. L’organizzazione generale ed i contatti saranno curati dalla Scuola capofila.

L’attività negoziale è affidata al Dirigente Scolastico della Scuola capofila che la eserciterà

nell’ambito delle disposizioni previste dall’art. 31 – comma 1 – del D.M. 1° febbraio 2001, n.44.

ART. 11 ORGANI DELLA RETE Fatta salva l’autonomia organizzativa, decisionale e gestionale delle singole Istituzioni Scolastiche,

la Rete di scuole prevede come suoi organi la Conferenza di servizio dei Legali Rappresentanti del-

le scuole della Rete (o dei loro delegati) e il Comitato di Gestione della Rete.

ART. 12 RIUNIONE DI AGGIORNAMENTO Il potere di indirizzo, l’attività istruttoria e l’approvazione dei singoli progetti riguardanti le materie

di cui al precedente art.6 competono e sono definiti in seno alle Istituzioni Scolastiche rappresen-

tate nella Rete, secondo le procedure disposte dagli artt. 9,10,11 e 12 della Legge 24 novembre

2000, n.340 che, al capo II, apporta modifiche alla Legge 7 agosto 1990, n.241.

Per i fatti che interessano la Rete, la riunione di aggiornamento sarà convocata periodicamente dal

Dirigente Scolastico della Scuola capofila e, almeno due volte all’anno.

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Alla riunione di aggiornamento potranno assistere i Direttori dei Servizi Generali Amministrativi e i

docenti con funzione di referente del progetto delle Istituzioni Scolastiche della Rete.

ART. 13 COMITATO DI GESTIONE

In seno alle scuole della Rete sarà eletto un Comitato di Gestione, formato da un minimo di cin-

que ad un massimo di sette componenti, composto dal Dirigente della Scuola capofila, che lo coor-

dina, dai Legali Rappresentanti delle Istituzioni della Rete (o dei loro delegati), rappresentativi degli

ordini di scuole presenti nella Rete e dai Docenti referenti di ogni scuola.

Il Comitato di Gestione ha compiti di coordinamento, di esecuzione e di gestione delle attività pro-

gettate e approvate dalla Conferenza di Servizio.

Il Comitato di Gestione si riunisce ogni qualvolta sia necessario o su richiesta di almeno due com-

ponenti.

ART. 14 FINANZIAMENTI

l’Associazione salernitana “Autismo, chi si ferma è perduto” garantisce la copertura finanzia-ria dei corsi di formazione programmati e concordati in sede dI Conferenza di Servizio. I finanziamenti, di cui al precedente comma, affluiranno in tempi appropriati nel Programma An-

nuale della Scuola capofila, in analogia a quanto disposto dall’art.8 del D.P.R. 20 aprile 1994,

n.367, per la realizzazione di programmi complessi e saranno contabilizzati in partite di giro quali

attività per conto terzi. Saranno pure predisposte a cura del Direttore dei Servizi Generali Ammini-

strativi della Scuola capofila, le “Schede illustrative Finanziarie”, secondo quanto disposto al comma

6 dell’art. 2 del D.M. 1° febbraio 2001, n.44, citato in Premessa.

ART. 15 ACQUISTI DI BENI E SERVIZI Sugli acquisti dei beni e servizi, decisi all’unanimità, e che attengono alla realizzazione delle attivi-

tà, il Dirigente Scolastico della Scuola capofila adotterà la procedura in forma libera, sino al limite

di 2.000,00 Euro o fino al limite fissato con delibera del Consiglio di Istituto. Per somme superiori a

tale limite, saranno poste in essere, dallo stesso Dirigente Scolastico, le regole stabilite dall’art.34

del del D.M. 1° febbraio 2001, n.44, fatto salvo il ricorso alla stipulazione di contratti nelle tipologie

previste dal Regolamento per l’Amministrazione del Patrimonio e per la Contabilità Generale dello

Stato, ex Regio Decreto 23 maggio 1924, n.827 e successive modificazioni e integrazioni, nonché

dal Codice Appalti ( D.Lgs.n.193/2006 )

ART. 16 RENDICONTAZIONE Entro 15 giorni dalla chiusura di ciascun anno scolastico, il Dirigente Scolastico della Scuola capofila

trasmetterà alle altre Scuole della Rete copia della rendicontazione circa l’utilizzo delle risorse

comuni, fermo restando il diritto di accesso ai relativi atti che gli organi delle cointeressate Istitu-

zioni Scolastiche potranno esercitare ogni qualvolta sarà ritenuto necessario.

ART. 17 RELAZIONE PERIODICA Ogni sei mesi di ciascun anno scolastico considerato, il Dirigente Scolastico della Scuola capofila re-

lazionerà sull’andamento concernente la realizzazione dei servizi, sui conseguenti sviluppi econo-

mico-finanziari e sulla eventuale necessità di reperire altri fondi per il prosieguo delle attività e dei

servizi. Analoga illustrazione-relazione sarà fatta tutte le volte che almeno due Legali Rappre-

sentanti delle Scuole della Rete ne faranno esplicita e motivata richiesta scritta, con contestuale

informazione agli altri Legali Rappresentanti delle Scuole interessate.

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ART. 18 SCAMBIO TEMPORANEO DI DOCENTI

Qualora, per la realizzazione dei progetti approvati, vi sia necessità di scambio tempo-

raneo di docenti fra le Istituzioni Scolastiche che partecipano alla Rete, tale scambio è possibile

nello spazio temporale limitato alla realizzazione del progetto, con le modalità stabilite in sede di contrattazione collettiva e alle seguenti condizioni: a) libero consenso degli interessati;

b) appartenenza ad uno stato giuridico omogeneo;

In mancanza di una specifica contrattazione collettiva in materia, è ammesso il ricorso alle “colla-

borazioni plurime” di cui all’art. 27 del C.C.N.L. Scuola del 26.5.1999 e sue eventuali integrazioni

e modificazioni vigenti al momento dell’esigenza.

Nel caso vi fosse la possibilità di utilizzare organici funzionali, gli stessi potranno essere definiti in

modo tale da portare un valido contributo alla realizzazione dei progetti, consentendo l’affidamento

dei servizi a persone dotate di specifiche esperienze e competenze di compiti organizzativi, di rac-

cordo istituzionale e di gestione di laboratori e progetti.

ART. 19 PARTENARIATO

Per il raggiungimento delle finalità di cui al presente atto, la Rete potrà compiere tutti gli atti e con-

tratti, ricevere contributi da Enti pubblici e da privati, accogliere lasciti, donazioni ed effettuare

operazioni commerciali e quant’altro esplicitamente previsto dai commi 6,7,8,9,10 dell’art.7 del

D.P.R. 8 marzo 1999, n.275.

In particolare, la Rete di Scuole potrà effettuare forme di Partenariato con Consorzi pubblici e pri-

vati, con Università, Istituti di Credito, Camere di Commercio, Istituzioni, Associazioni ed Enti, loca-

li e territoriali, Enti pubblici e privati, per assolvere a compiti istituzionali e per partecipare a pro-

gettazioni e bandi per attività coerenti con i Piani dell’Offerta Formativa delle Scuole in Rete e con

le finalità della Rete medesima, indetti da Enti e Istituzioni Nazionali ed Internazionali nel settore

dell’Educazione, della Ricerca, della Informazione, della Comunicazione, del lavoro, dell’Assistenza,

dello Sport, dell’Arte e della Cultura.

ART. 20 MODIFICAZIONI DELL’ACCORDO DI RETE

Modificazioni al presente Atto potranno essere apportate con delibera approvata a maggioranza dei

Legali Rappresentanti delle Scuole della Rete.

ART. 21 _DIFFUSIONE

Il presente atto è depositato in copia originale presso le Segreterie delle Scuole della Rete e pubbli-cato in copia ai rispettivi Albi. Il Dirigente della Scuola capofila provvederà, al fine della più capillare informazione e diffusione, all’invio di copia del presente, agli organismi facenti parte della Rete Scolastica.

ART. 22 -PRIVACY

Per quanto non espressamente previsto si rimanda all’ordinamento generale in materia di

istruzione e alle leggi e disposizioni vigenti.

Le istituzioni scolastiche aderenti alla rete dovranno altresì garantire, ai sensi e per gli

effetti del D.l.vo n. 196 del 30/6/2003 e del D.M. n. 305 Del 07/12/2006 (norme in

materia di protezione dei dati personali), che i dati personali forniti o acquisiti saranno

oggetto di trattamento (nel rispetto della citata normativa) esclusivamente per le finalità

connesse agli adempimenti richiesti per l’esecuzione degli obblighi di cui al presente

accordo.

Page 12: PROGETTO “ Autismo: una sfida da vinere “ terventi basati sui principi dell'Applied Behavior Analysis (ABA) con i bambini autistici. Scopo del progetto è la formazione di docenti

13

Allegati

Fanno parte integrante del presente accordo:

1) Le delibere degli Organi collegiali previste dall’art. 7 del DPR 8 Marzo 1999 N. 275 di ogni Scuola aderente

2) Eventuali sintesi della proposta didattica da realizzare e/o materiali illustrativi delle azioni di accompagnamento al Progetto

Salerno, 29 giugno 2015 Letto, confermato e sottoscritto:

1. Capofila Scuola Secondaria I grado “ Torquato Tasso “

Dirigente Dott.ssa Elvira Vittoria Boninfante ……………………………………………………….

2. II Circolo didattico di Scafati: Dirigente Dott .Vincenzo Giannone ……………………………………………………….

3. VI Circolo didattico di Salerno: Dirigente Dott Vincenzo Giannone ……………………………………………………….

4. Ist. Comp. Montecorvino Pugliano: Dirigente Dott.ssa E.V.Boninfante ……………………………………………………….

5. Cristo Re: Dirigente scolastico Dott. Manrico Gesummaria ……………………………………………………….

6. Istituto Comprensivo Ogliara Dirigente: Dott Nicola Annunziata ……………………………………………………….

7. Istituto Comp. di Pellezzano : Dirigente Dott.ssa Giovanna Nazzaro ……………………………………………………….

8. Sc. Sec. di I grado "Nicola Monterisi": Dirigente Concetta Carrozzo ……………………………………………………….

9. VIII Circolo “Don Milani “:- Dirigente Del Forno Luisa ……………………………………………………….

10. IV Circolo “Matteo MariI : Dirigente Liliana Dell’Isola ……………………………………………………….

11. Istituto Comprensivo " Alfano/ Quasimodo": Dirigente P. Del Giudice ……………………………………………………….

12. Istituto Comprensivo " G. Barra " : Dirigente A.M. Grimaldi ……………………………………………………….

13. Istituto Comprensivo "San Tommaso D'Aquino" : Dirigente A. Frigenti ……………………………………………………….

14. Istituto Comprensivo " Rita Levi Montalcini " 089-332958.

15. Istituto Comprensivo “ G. Vicinanza “: Dirigente Cinzia Rega ……………………………………………………….

16. Istituto Comprensivo Montoro Inferiore ( AV): Dirigente A. Tarantino ……………………………………………………….