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Progettazione curriculare Verticale Scuola dell’Infanzia, scuola Primaria, scuola Secondaria di 1 grado

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Progettazione curriculareVerticale

Scuola dell’Infanzia, scuola Primaria, scuola Secondaria di 1 grado

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“The object of education is to prepare the young ,to educate themselves throughout their lives.” ( Il fine dell’istruzione è preparare i giovani a imparare da

soli nel corso della loro vita)

Maynard Hutchins

“Il bisogno di conoscenza degli studenti non si soddisfa con il semplice accumulo di tante informazioni in vari campi, ma solo con il pieno dominio dei singoli ambiti

disciplinari e,contemporaneamente, con l’elaborazione delle loro molteplici connessioni.”

(E. MORIN)

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IL CURRICULUM

Premessa: quale curricolo?

Il curricolo deve essere congruente con quanto disposto ed evidenziato nelle Indicazioni nazionali per il curricolo per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo dell’istruzione del 4 Settembre 2012.Le nuove Indicazioni per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzionetracciano le linee e i criteri per il conseguimento delle finalità formative e degli obiettivi diapprendimento per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo.Le singole discipline sono considerate nella loro specificità ma vengono proposte all’interno di tre grandi aree disciplinari: area linguistico- artistico- espressiva ; area storico-geografica; area matematico –scientifico - tecnologica.Viene così sottolineata l’importanza di un insegnamento disciplinare non frammentato, ma capace di far cogliere le interconnessioni tra i diversi saperi e di avviare gli alunni ad una visione unitaria della conoscenza. La lista degli obiettivi non scade nei dettagli e tiene conto degli orientamenti europei, ma è anche attenta ai contenuti più significativi della nostra tradizione culturale.La didattica delle Indicazioni, senza trascurare una solida competenza strumentale, intende far accrescere l’autonomia di pensiero, di studio e di apprendimento dell’alunno, mentre le nuove Indicazioni intendono essere rispettose dell’autonomia degli insegnantidefinendo però i criteri che una buona proposta didattica deve rispettare, ma non prescrivono in modo dettagliato e minuzioso come devono lavorare gli insegnanti La scuola è luogo di incontro e di crescita di persone finalizzata a: dare senso alla frammentazione del sapere, calibrare gli interventi educativi e formativi in relazione al soggetto da educare e cioè ogni singola persona, educare istruendo.Educare istruendo significa:

1. Consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato perché non vadadisperso e possa essere messo a frutto

2. Preparare al futuro introducendo i giovani alla vita adulta, fornendo loro quellecompetenze indispensabili per essere protagonisti all’interno del contestoeconomico e sociale in cui vivono

3. Accompagnare il percorso di formazione personale che uno studente compiesostenendo la sua ricerca di senso e il faticoso processo di costituzione della propriapersonalità

Obiettivo della scuola è far nascere il “tarlo” della curiosità, lo stupore della conoscenza, la voglia di declinare il sapere con la fantasia, la creatività, l’ingegno, la pluralità delle applicazioni delle proprie capacità, abilità, competenzeLa nostra scuola, attraverso l’inclusione, si vuole configurare come luogo in cui, attraverso le diversità e le differenze, si condivide l’unico obiettivo che è la crescita della persona

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La scuola nella società della complessità

Il rapido passaggio, da una società stabile, ad una caratterizzata da discontinuità e cambiamenti ha attribuito alla scuola un ruolo complesso ed articolato.La scuola deve fornire strumenti adeguati per lo sviluppo di un’identità consapevole ed aperta.Quindi l’impegno dei docenti deve essere indirizzato, nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, alla piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell’uguaglianza (artt. 2 e 3 Costituzione) per far sì che ognuno possa “svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società” (art. 4 Cost.) garantendo la promozione della dignità e dell’uguaglianza di ogni studente senza distinzioni di sesso, razza, lingua, opinioni politiche, condizioni personali e sociali ma impegnandosi a rimuovere gli ostacoli per il “pieno sviluppo della persona umana”Nella società di oggi ogni persona si trova periodicamente nella necessità di riorganizzare e reinventare i propri saperi e la scuola deve formarla, sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri.La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica soltanto se si impegna per il successo scolastico di tutti gli studenti, con particolare attenzione al sostegno, alle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio.

Finalità specifiche:

• Offrire occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base;• Far sì che gli studenti abbiano gli strumenti di pensiero necessari per acquisire e selezionare le informazioni;• Promuovere la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali;• Favorire l’autonomia di pensiero orientando la propria didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi;

Le indicazioni per il curricolo evidenziano che la scuola deve focalizzare la sua azione su alcuni punti nodali che sono: centralità della persona, realizzazione del nuovo umanesimo,concretizzazione del curricolo, valutazione con valenza formativa.

CENTRALITA’ DELLA PERSONA

• Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende;• Lo studente è al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: affettivi, relazionali,corporei, estetici, etici, spirituali e religiosi;• La scuola deve porre le basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti sapendo che esso proseguirà in tutte le fasi successive della vita per formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione della collettività (nazionale, europea e mondiale);• Tutto ciò che accade nel mondo influenza la persona e viceversa, la scuola deve educare a questa consapevolezza e a questa responsabilità;• Bisogna ricercare una nuova alleanza fra: scienza, storia, discipline umanistiche, arti etecnologia in grado di delineare la prospettiva di un nuovo umanesimo;

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IL NUOVO UMANESIMO

Obiettivi prioritari:• Insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza: universo, pianeta, natura, vita,umanità, società, corpo, mente, storia;• promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo: cogliere gli aspetti essenziali deiproblemi, comprendere la condizione umana, gli sviluppi delle scienze e delle tecnologie,valutare i limiti e le possibilità delle conoscenze, vivere in un mondo in cambiamento;• Diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell’attuale condizione umana possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione fra nazioni, fra discipline, fra culture;Oggi la scuola deve proporsi l’obiettivo di comprendere l’attuale condizione umana dell’uomo planetario definita dalle interdipendenze fra locale e globale rivitalizzando gli aspetti fecondi della nostra tradizione: civiltà classica greca e latina, cristianità, rinascimento, ecc…Il curricolo va costruito nella scuola, non viene emanato dal centro per essere applicato perché possa organizzare e descrivere l’intero percorso formativo che lo studente deve compiere.Le indicazioni sono un testo aperto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere e contestualizzare, elaborando però specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione.

Articolazione del CURRICOLO

Il curricolo si articola attraverso campi di esperienza nella scuola dell’infanzia e attraversodiscipline nella scuola del primo ciclo:

Campi di esperienzaSono luoghi del fare e dell’agire del bambino orientati dall’azione consapevole degli insegnati e introducono ai sistemi simbolico –culturali, aiutando ogni bambino a orientarsi nella molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle attività;

Discipline ed aree disciplinariLa progettazione, orientata ai saperi disciplinari, promuove, l’organizzazione degli apprendimenti in maniera progressiva, la ricerca delle connessioni fra saperi e la collaborazione fra i docenti.L’autonoma progettualità delle scuole organizza l’affidamento di essa ai docenti:• Nella scuola primaria con riferimento alla professionalità e alle inclinazioni;

Nella scuola secondaria di primo grado tenendo conto delle classi di concorso.

La Religione Cattolica è disciplinata dagli accordi concordatari in vigore.

Le Indicazioni, improntate a un respiro europeo, dal punto di vista didattico hanno sfoltito gli obiettivi formativi lasciando maggiore autonomia ai docentiLe diverse discipline dovranno essere legate fra loro, nella cornice interdisciplinare,“dall’educazione”.e la scelta metodologica indicata è quella di affiancare al sapere, il fare.Il curricolo di ogni scuola viene espresso nel Piano dell’Offerta Formativa e deve garantire il raggiungimento di:

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• TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE• OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E FINALITA

Per ogni ordine di scuola sono espressi i

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE TRASVERSALI che

vengono individuati al termine dalla scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, al fine di indirizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’alunno.Essi sono definiti in relazione al termine del terzo e del quinto anno della scuola primaria ed al termine del terzo anno della scuola secondaria di primo grado e sono:• Consolidamento dell’identità: imparare a conoscere ed a sentirsi riconosciuti• Conquista dell’autonomia: governarsi, partecipare, godere nel fare da sé e saper chiedere aiuto. Esprimere, esplorare, comprendere le regole, negoziare• Sviluppo della competenza: crescente padronanza di trasferire le esperienze e i saperi incampi diversi da quelli appresi, riflettere sull’esperienza• Educazione alla cittadinanza: scoprire gli altri. Gestire il contrasto con il dialogo,attenzione al punto di vista dell’altro, primo riconoscimento di diritti e doveri: porre lefondamenta di un abito democratico• Promozione del pieno sviluppo della persona, concorrendo con altre istituzioni allarimozione di ogni ostacolo alla frequenza, facilitando l’accesso alle persone con disabilitàe combattendo evasione e dispersione• Elaborazione da parte degli alunni del senso della propria esperienza• Promozione della pratica consapevole della cittadinanza attiva• Acquisizione degli alfabeti di base della cultura

SEGNALI INDICATORI COLLOCATI IN LUOGHI CRUCIALI DEL PERCORSO

Essi segnalano gli elementi essenziali necessari all’acquisizione della competenza e hanno un valore strategico di orientamento per una progettazione coerente con gli obietti.Sono indicati per ogni disciplina con riferimento all’ordine di scuola che l’alunno ha appena terminato ( classe quinta scuola primaria e terza scuola secondaria di primo grado)

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LA VALUTAZIONE

La valutazione:un po’ di storia

Il tema della valutazione rappresenta una problematica nodale nell’ambito del dibattito pedagogico ed ha acquistato un ulteriore spessore negli ultimi anni allorché è emersa l’esigenza di controllare la qualità del servizio formativo. Cataldo Tanzella definisce, molto efficacemente, la modalità di valutazione come la “cartina al tornasole del sistema formativo”.Infatti quando la scuola era selettiva, discriminante, riproduttrice ed esaltatrice degli scarti socio-culturali la valutazione costituiva lo strumento per discriminare, sanzionare e ratificare gli insuccessi scolastici in modo notarile e definitivo.Nel vecchio sistema scolastico oggetto della valutazione era l’alunno ed il suo rendimento scolastico e la valutazione interveniva solo alla fine del processo di apprendimento pergiudicare i risultati conseguiti e gli obiettivi raggiunti ( valutazione selettiva). Nel moderno sistema scolastico, che si pone come obiettivo essenziale lo sviluppo di tutte le capacità del soggetto e si prefigge la garanzia del successo formativo di ogni singolo alunno, la valutazione assume una connotazione formativa ed è finalizzata a creare le condizioni affinché ciascun soggetto usufruisca delle più ampie opportunità. Per questo motivo non si valuta solo alla fine del processo ma prima, durante e dopo l’intervento formativo (valutazione diagnostica, formativa e sommativi). L’innovazione del sistema valutativo è inaugurato dalla Legge 517 del 1977 che, tra l’altro, sostituiva i voti con i giudizi sintetici. Questo cambiamento non voleva esser solo formale e nominalistico ma sostanzialeperché volto a sottolineare la valenza formativa e non selettiva del sistema scolastico.La valutazione interviene in tutte le fasi del processo di apprendimento e non esclusivamente alla fine. La valutazione diagnostica si effettua prima dell’intervento formativo ed è finalizzata appunto a diagnosticare i pre-requisiti cognitivi, le conoscenze, le abilità, le caratteristiche socio-famigliari del soggetto verso cui è indirizzato l’intervento formativo.La valutazione formativa si effettua nel corso dell’intervento allorché vengono evidenziati i punti di debolezza e quelli di forza non solo in riferimento agli alunni ma anche rispetto alla metodologia didattica utilizzata. La valutazione sommativa ha la funzione di “ bilancio” poiché valuta l’efficacia degli interventi didattici attraverso la verifica dei risultati raggiunti dagli alunni alla fine dell’intervento formativo.La letteratura contemporanea ci consegna diversi punti di vista sul tema della valutazione che si possono sintetizzare in due approcci: l'approccio qualitativo e quello quantitativo. Le docenti della scuola dell'infanzia hanno deciso di adottare i protocolli di osservazione che, a differenza delle scale di valutazione e delle check-list, registrano sia i dati qualitativi che quelli quantitativi, poiché privilegiano la descrizione delle operazioni compiute dai bambini.Per ogni campo di esperienza sono stati individuati i seguenti indicatori finalizzati a rilevare le competenze acquisite:

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Il curricolo: la risposta della nostra scuola

Il curricolo dell’Istituto Comprensivo Pescara 10 “Carducci . Montale” si articola in modo organico e graduale garantendo la dimensione della continuità sia orizzontale che verticale, individuando linee culturali comuni, pur rispettando le differenziazioni proprie di ciascun ordine di scuola, e si esplica come tracciato di crescita dell’alunno.La progettazione pedagogica dell’Istituto si propone una precisa connotazione formativa per assicurare una piena espansione dei processi di socializzazione e per favorire l’ acquisizione di abilità, conoscenze e competenze Obiettivo essenziale è quello di motivare gli alunni non solo predisponendo occasioni interessanti di apprendimento ma anche creando le condizioni per un apprendimento significativo e consapevole che consenta di cogliere la rilevanza di ciò che si impara e consenta di trovare nell’apprendere il senso dell’andare a scuola.Dalla lettura del territorio, l’Istituto Comprensivo, ponendosi come mediatore tra il sapere formale e il sapere informale per recuperare il ruolo di centralità ed affermare la sua ragione d’essere si ispira agli obiettivi generali nazionali del processo formativo, contenuti nelle indicazioni nazionali, per tutti i tre segmenti di scuola e li media secondo l’impostazione di linee di intervento progettate nel POF. Essi sono prescrittivi perché rappresentano le coordinate entro cui l’azione pedagogica si deve muovere ai fini della crescita educativa e formativa degli alunni:

rafforzamento e valorizzazione dell’identità personale in tutte ledimensioni:corporea, intellettuale,socio-affettiva,morale,spirituale,religiosa;

considerazione del patrimonio conoscitivo,valoriale e comportamentale dell’allievo ai fini della riorganizzazione delle esperienze e dell’esplorazione e ricostruzione della realtà, stimolando continuamente il confronto interpersonale di natura logica, morale e socio affettiva per l’adozione di “buone pratiche” in tutte le dimensioni della vita umana,personale e comunitaria;

formazione e sviluppo negli allievi della capacità di apprendere non solo nuove conoscenze ma di rendersi costruttori di relazioni tra le conoscenze che possiede e quelle che acquisiscono ai fini della crescita, dell’autonomia personale responsabile, motivata e significativa;

costruzione di un adeguato concetto di sé favorendo l’autostima e rafforzando l’autoaccettazione;

educazione alla cooperazione e alla solidarietà favorendo le relazioni educativeinterpersonali che si sviluppano nei gruppi, nella classe e nella scuola,soprattutto in presenza di alunni in difficoltà;

valorizzazione delle differenze sul piano dell’uguaglianza,delle opportunità formativemediante percorsi che promuovano il massimo benessere e l’apprendimento sia scolastico che sociale degli alunni;

educazione alla conquista della propria autonomia intesa come capacità di orientarsi e compiere scelte autonome in contesti diversi;

ampliamento degli orizzonti culturali,sociali ed umani; conoscenza e valorizzazione del territorio; rispetto del debole e dello straniero; rispetto dei sentimenti e delle idee altrui; acquisizione e sviluppo della capacità di giudizio; acquisizione e ampliamento di nuovi linguaggi (informatica, multimedialità).

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L’Istituto s’impegna a garantire a tutti gli alunni “ il successo formativo”attraverso.

l’organizzazione degli apprendimenti orientata ai saperi disciplinari interconnessi per aree e per tutte le discipline, da svolgere secondo tre momenti fondamentali quali la progettazione dei nuclei esperienziali, lo svolgimento e la verifica mediante la delineazione di unità di apprendimento, aperte e adattate al raggiungimento degliobiettivi formativi significativi per ciascun alunno o gruppi di alunni;

delineazione dei traguardi di sviluppo delle competenze per discipline; l’unitarietà e la gradualità del percorso formativo di ciascun alunno dalla scuola

dell’infanzia alla scuola secondaria di 1° sia in senso diacronico che sincronico; la promozione dello sviluppo in ogni segmento scolastico di abilità procedurali(

metodo di lavoro saperi operativi,strategie di controllo dell’apprendimento e competenze comunicative(padronanza di linguaggi, forme di espressione e di produzione culturali);

lo sviluppo di strategie didattiche individualizzate, metodologie interattive, innovazione di tecniche didattiche aderenti ai bisogni dell’alunno;

la ricerca e l’individuazione degli interventi per il benessere psico-fisico dell’alunno eper le pari opportunità;

il potenziamento della dimensione verticale del lavoro didattico riguardo adatteggiamenti di ascolto dei bisogni dell’utenza, all’elaborazione di un curricolo unitario,alla realizzazione di attività di accoglienza per la facilitazione del passaggio dalla scuola dell’infanzia,alla primaria,alla secondaria di 1°,all’attuazione di iniziative di formazione comuni per i docenti, alla qualità dell’istruzione e del servizio scolastico, all’alfabetizzazione multimediale,all’estensione dell’insegnamento della lingua straniera;

la valorizzazione della metodologia della ricerca come metodo di analisi e approccio ai problemi, come campo aperto a interrelazioni e contesti.

Il curricolo d’istituto e le scelte didattiche

Progettazione curriculare verticale

Il curricolo studia e traduce in azioni concrete le relazioni educative, la relazione tra esperienze individuali e l’insieme delle conoscenze in un dato momento storico e culturaleQuindi il curricolo d’Istituto è il percorso di studio da leggere ed interpretare come intreccio di ambiente formativo, di attività, di contenuti, di metodi e stili di apprendimento per assicurare la “costruzione” di competenze da parte dell’alunno. Particolare importanza avrà, per chi apprende e per chi insegna, la differenziazione dei percorsi, la graduazione dei livelli da raggiungere, l’uso dei necessari strumenti di flessibilità, l’organizzazione delle discipline e le loro interazioni con il contesto territoriale ed istituzionale. All’inizio dell’anno scolastico tutti i docenti delle classi dovranno predisporre, in itinere,un percorso formativo da realizzare nel corso degli studi, con i loro alunni, nella scuola dell’infanzia, della scuola primaria e secondaria di 1°.Elaborare un curricolo sostanzialmente quale programmazione di occasioni diapprendimento, significative e contestualizzate, volte a produrre certi cambiamenti negli alunni e accertamento dei percorsi in cui essi hanno avuto luogo.

Il curricolo dei tre segmenti di scuola si articola in modo organico e graduale,garantendo la dimensione della continuità sia orizzontale che verticale,

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individuando linee culturali comuni, pur rispettando le differenziazioni proprie di ciascun ordine di scuola. e si esplica come tracciato di crescita dell’alunno attraverso indicatori direzionali:

1. conoscenza di se,2. relazione con gli altri, 3. orientamento.

Per fare ciò docenti si dovranno concentrare su alcuni aspetti:

l’impostazione del curricolo unitario e verticale, (1) delineato con particolare attenzione alla continuità del percorso formativo dai 3 a 14 anni, nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni ;

l’elaborazione dei saperi essenziali per comprendere la presente condizione dell’uomo planetario, ovvero i saperi di un nuovo umanesimo;

la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi; la capacità di comprendere le implicazioni, per la condizione umana, degli inediti

sviluppi delle scienze e delle tecnologie; la capacità di valutare i limiti e le possibilità delle conoscenze; la capacità di vivere ed agire in un mondo in continuo cambiamento. la cura dell’ambiente di apprendimento come contesto idoneo a promuovere apprendimento; la cura dell’organizzazione del servizio scolastico e di altre opportunità formative di

socializzazione culturale, cercando di stabilire il tempo reale per l’apprendimento degli alunni ed i tempi e i modi dell’organizzazione dell’insegnamento nella forma della cooperazione della programmazione/gestione integrata degli insegnamenti, del coinvolgimento delle famiglie e delle agenzie territoriali;

la cura della trasversalità, interdisciplinarità potenziando le esperienze interdisciplinari attraverso la collegialità operativa;

il raccordo con il territorio; la realizzazione di percorsi di attività opzionali per tutti e tre i segmenti di scuola, in

forma di laboratorio; laboratori di Recupero e Sviluppo degli apprendimenti; la scelta di metodologie orientate a rispondere a bisogni fondamentali di

apprendimento e di senso degli alunni; la responsabilità della valutazione mediante tecniche comuni.

Per curricolo verticale si intende una strategia complessa che implica:

la selezione e la scelta di temi e contenuti essenziali per una progressiva strutturazione delle conoscenze disciplinari nell’ambito dell’intero percorso scolastico; l'individuazione delle metodologie didattiche più adeguate allo sviluppo delle abilità strumentali e procedurali che consentano agli allievi di controllare il proprio processo di apprendimento;

la rilevazione e lo sviluppo degli atteggiamenti che permettono agli allievi di diventare progressivamente consapevoli, responsabili e motivati alle attività di apprendimento.

conoscersi reciprocamente e collaborare come insegnanti di gradi di scuola diversa,

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mettere in comune problemi, risorse ed esperienze didatticamente efficaci, creare ipotesi progettuali verticali nelle diverse aree di apprendimento. concordare metodologie sempre più coerenti con i bisogni degli allievi e con le

attuali linee pedagogiche e didattiche; progettare percorsi di apprendimento costruiti in successione verticale nei diversi

gradi di scuola (infanzia, primaria, secondaria) da applicare in orizzontale nelle varie classi;

sperimentare i curricoli e diffondere i materiali prodotti.

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VALUTAZIONE

Valutazione nella Scuola dell’Infanzia

Per ogni campo di esperienza sono stati individuati i seguenti indicatori finalizzati a rilevare le competenze acquisite:

INDICAZIONI METODOLOGICHE

Osservazione di pratiche esperte Avvicendamento nei ruoli Progressiva costruzione della classe come comunità di apprendimento Problematizzazione del sapere Piccoli passi Buone pratiche Didattica laboratoriale Ricerca- azione Creazione di un contesto motivanteLo spazio di autonomia del docente si esprime nello specificare gli obiettivi da raggiungere tenendo conto delle specifiche esigenze della classe

CORPO, MOVIMENTO E SALUTE_ Quali schemi motori e posturali possiede?_ Come riesce a descriverli ed a rappresentarli?_ Quali schemi motori segmentari possiede?_ Come li descrive e li rappresenta graficamente?_ Come coordina e padroneggia il proprio schema corporeo?_ Conosce la lateralità del proprio corpo?_ E' lateralizzato a destra o a sinistra?_ Come distingue le proprietà percettive degli oggetti?_ Come le descrive?_ Altro...

IL SÉ E L'ALTRO

_ Riesce a rispettare le regole della vita scolastica?_ Come affronta e risolve i conflitti?_ Come rispetta gli altri?_ Riesce a collaborare con gli altri per un fine comune?_ Accetta il punto di vista degli altri?_ Si pone interrogativi sui problemi esistenziali?_ Sperimenta esperienze di solidarietà?_ Quali atteggiamenti rivela nei confronti della religiosità?_ Si identifica con il sesso di appartenenza?_ Riconosce la propria identità personale? (chi è, quanti anni ha, chi sono i suoi genitori, ecc.)_ Come riconosce le sue capacità e i suoi limiti?_ Come rispetta le regole di un gioco e le regole della vita comunitaria?_ Come dimostra fiducia in se stesso?_ Come valuta il risultato del suo operato?

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_ Come si rapporta con gli adulti? (parla spontaneamente di sé, cerca di attirare l'attenzione dell'adulto, chiede continuamente aiuto all'adulto, ecc.)_ Come si rapporta con i compagni? (ricerca i bambini più grandi, ricerca i bambini piùpiccoli, ricerca i coetanei, è scelto dai compagni, è accettato dai compagni, rappresenta la leaderschip, ecc.)_ E' autonomo?_ Come gestisce il proprio corpo? (vestirsi, servizi igienici, pranzo, ecc.)_ Come utilizza spazi ed oggetti?_ Come si muove nello spazio?_ Rivela responsabilità verso le proprie cose e i materiali della scuola?_ Che stile relazionale ha? (con l'amico del cuore, con i coetanei, con gli adulti, ecc.)_ Altro...

I DISCORSI E LE PAROLE

_ Ha acquisito soddisfacenti capacità di comprensione dei messaggi e dei testi?_ Ha sviluppato un repertorio linguistico adeguato alle esperienze compiute nei diversiambiti?_ Ha acquistato fiducia nell'esprimere e comunicare agli altri le proprie esperienze, emozioni, pensieri?_ Apprezza e sperimenta volentieri il linguaggio poetico?_ E' consapevole della propria lingua materna?_ Riconosce e confronta lingue diverse?_ Sa raccontare, inventare, ascoltare e comprendere la narrazione e la lettura di storie?_ E' capace di arricchire e precisare il proprio lessico?_ Formula ipotesi sulla lingua scritta, e sa sperimentare la prima forma di comunicazioneattraverso la scrittura?_ Apprezza e sperimenta le prime forme di comunicazione scritta?

LINGUAGGI, CREATIVITA', ESPRESSIONE

_ Quali linguaggi predilige? (musicale, pittorico, plastico, teatrale, ecc.)_ Quali tecniche pittoriche usa con maggior profitto?_ Riesce ad esprimere sul piano grafico eventi, storie, emozioni?_ Come partecipa alle attività drammatiche?_ Come usa la propria voce nei canti?_ Riesce a ritmare con semplici strumenti musicali?_ Sa leggere e descrivere immagini?_ Quali atteggiamenti assume nei confronti di cartoni animati e dei programmi televisivi?_ Rivela iniziative e creatività nell'uso dei diversi linguaggi?_ Come partecipa alle conversazioni di gruppo? (ascolta, comprende, interviene, ecc.)_ Come riesce a spiegare ciò che viene detto o raccontato?_ Rivela fiducia nelle proprie capacità comunicative?_ Mostra interesse per l'analisi e la fruizione di opere d'arte?_ Gioca con il computer?

LA CONOSCENZA DEL MONDO

_ Quali interessi e curiosità rivela?_ Riconosce i problemi e cerca di risolverli?_ Formula ipotesi e fa anticipazioni sui fenomeni osservati?_ Coglie la dimensione temporale degli eventi?

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_ Quali rappresentazioni simboliche riesce a fare?_ Dimostra rispetto per la natura?_ Sa categorizzare le forme di vita della natura?_ E' disponibile a modificare le proprie opinioni?_ Comprende le relazioni tipologiche?_ Comprende le dimensioni spaziali?_ Riconosce le forme geometriche?_ Si orienta nello spazio?_ Comprende le dimensioni temporali?_ Riesce a classificare per colore, forma e funzione?_ Riesce ad ordinare più elementi in serie graduata per lunghezza, larghezza e altezza?_ Comprende il concetto di insieme?_ Riesce ad ordinare sequenze?_ Sa numerare e contare diverse quantità?_ Comprende il concetto di addizione e sottrazione?_ Comprende i concetti di comparazione ed equivalenza?_ Altro...

Dai protocolli di osservazione verranno ricavate apposite griglie per le rilevazioni sistemiche.Tramite l'osservazione, la scuola dell'infanzia ha la possibilità di comprendere ed interpretare i comportamenti dei bambini, di contestualizzarli ed analizzarli nei loro significati, di identificare processi aperti da promuovere, sostenere, rafforzare per consentire ad ogni alunno di dare il meglio delle proprie capacità nelle diverse situazioni.

STILI DI APPRENDIMENTOPer personalizzare l'azione didattico/educativa è necessario individuare lo stile di apprendimento di ciascun alunno che può essere:_ Sistematico (procede a piccoli passi, considera tutti gli elementi che ha a disposizione);_ Intuitivo (formula ipotesi di cui ricerca velocemente una conferma);_ Imitativo;_ Globale (privilegia la visione d'insieme);_ Analitico (si sofferma sui dettagli);_ Impulsivo (fornisce immediatamente la risposta senza una sufficiente elaborazionedell'informazione);_ Cognitivo/riflessivo (valuta attentamente la situazione);_ Verbale (preferisce attività basate sul codice linguistico);_ Autonomo/creativo;_ Dipendente dal campo (subisce la pressione e i condizionamenti del contesto in cui

opera

Valutazione nella Scuola Primaria

Secondo quanto disposto dal D.L.n.137 del 1° settembre 2008 nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite è espressa in decimi ed illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno.I voti in decimi saranno attribuiti sulla base dei descrittori per la valutazione indicati nella tabella. A

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I descrittori fanno, ovviamente, riferimento al livello di conoscenze, abilità e competenze individuate quali indicatori per la valutazione sintetizzate nelle schede riepilogative relative al curricolo verticale, contenute nel presente documento.

TABELLA A

VOTO IN DECIMIDESCRITTORI VALUTAZIONE

10/10 Profitto e livello di competenze eccellente: gliobiettivi prefissati sono stati pienamenteraggiunti in modo approfondito e critico

9/10 Profitto e livello di competenze ottimo: gliobiettivi prefissati sono stati raggiunti in tutte lediscipline in modo completo

8/10 Profitto e livello di competenze molto buono: gliobiettivi prefissati sono stati raggiunti in modoampio e soddisfacente

7/10 Profitto e livello di competenze buono: gliobiettivi prefissati sono stati raggiunti in modopiù che sufficiente

6/10 Profitto e livello di competenze sufficiente: gliobiettivi prefissati sono stati raggiunti in modoessenziale e basilare

5/10 Profitto e livello di competenze mediocre: gliobiettivi prefissati sono stati raggiunti in modolacunoso e frammentario

4/10 Profitto e livello di competenze non sufficiente:gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti inmodo disorganico e molto frammentario

CRITERI DI VALUTAZIONE

Per i criteri di valutazione da adottare i docenti dovranno tener conto:

delle risultanze delle prove strutturate e delle altre prove di verifica; della partecipazione, dell’impegno e dell’autonomia dimostrati dagli allievi; della regolare frequenza alle lezioni, intesa come elemento essenziale ed

indispensabile all’acquisizione organica delle conoscenze e della crescita culturale ed educativa;

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dell’interazione con compagni e docenti; dei progressi registrati rispetto alla situazione di partenza, emersa dai test

iniziali.

I criteri didattici adottati sono i seguenti:

Conoscenza = capacità di richiamare alla memoria dati, fatti particolari o generali, metodi e processi, modelli, strutture, classificazioni.

Comprensione = capacità di recepire idee, concetti, ragionamenti logici e farli propri.

Applicazione = capacità di utilizzare concetti astratti in casi particolari e di applicare quanto appreso in situazioni nuove.

Metodo = capacità di analisi e di sintesi. Valutazione = capacità di formulare giudizi. Capacità espressive

Comportamento sociale – comportamento didattico

La valutazione del comportamento viene espressa in decimi.

Gli indicatori sulla base dei quali viene valutato il comportamento dello studente sono:1) FREQUENZA E PUNTUALITA’2) RISPETTO DELLE PERSONE, DELLE REGOLE E DELL’AMBIENTE SCOLASTICO3) IMPEGNO NELLO STUDIO4) PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO

La valutazione tiene conto, oltre che del grado di apprendimento delle conoscenze-abilità e competenze anche dei seguenti ulteriori criteri:

1. l'impegno manifestato dall'alunno;

2. livello di prestazione raggiunta rispetto alle potenzialità personali;

Limitatamente ai casi di mancato raggiungimento della maggior parte degli obiettivi, l’equipe pedagogica può prendere in esame una decisione di non ammissione alla classe/periodo successivi.A questo proposito si sottolinea che “fermare l’alunno” deve essere interpretata non come una punizione, ma come un’ulteriore opportunità offerta all’alunno per raggiungere gli obiettivi che si ritiene egli possa raggiungere.

Valutazione nella Scuola Secondaria di 1° grado

Secondo quanto disposto dal D.L. n. 137 del 1° settembre 2008, la valutazione per la scuola secondaria di I grado è analitica. Infatti l’art. 3 comma 2 del novellato D.L recita:

“nella scuola secondaria di I grado la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite

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nonché la valutazione dell’esame finale del ciclo sono effettuate mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi”.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Per i criteri di valutazione da adottare si fa riferimento agli obiettivi fissati dal Consiglio di classe.Comunque, i docenti dovranno tener conto:

delle risultanze delle prove strutturate e delle altre prove di verifica; della partecipazione, dell’impegno e dell’autonomia dimostrati dagli allievi sia nello

studio personale che nell’operatività scolastica curriculare ed extra-curriculare; della regolare frequenza alle lezioni, intesa come elemento essenziale ed

indispensabile all’acquisizione organica delle conoscenze e della crescita culturale ed educativa;

dell’interazione con compagni e docenti; dei progressi registrati rispetto alla situazione di partenza, emersa dai test iniziali.

I criteri didattici adottati dovranno essere i seguenti:

Conoscenza = capacità di richiamare alla memoria dati, fatti particolari o generali, metodi e processi, modelli, strutture, classificazioni.

Comprensione = capacità di recepire idee, concetti, ragionamenti logici e farli propri.

Applicazione = capacità di utilizzare concetti astratti in casi particolari e di applicare quanto appreso in situazioni nuove.

Metodo = capacità di analisi e di sintesi. Valutazione = capacità di formulare giudizi. Capacità espressive

PARAMETRI DI VALUTAZIONE QUADRIMESTRALI

10 - (ottimo) - Ha raggiunto in modo pieno ed approfondito gli obiettivi prefissati.9 - (distinto ) - Ha raggiunto in modo completo gli obiettivi prefissati.8 - (buono) - Ha raggiunto in modo soddisfacente gli obiettivi prefissati.7 - (più che sufficiente) - Ha raggiunto in modo più che sufficiente gli obiettivi prefissati.6 - (sufficiente) - Ha raggiunto in modo sufficiente gli obiettivi prefissati.5 - (mediocre) - Ha raggiunto in modo parziale gli obiettivi prefissati.4 - (scarso) - Ha raggiunto in modo frammentario e disorganico gli obiettivi prefissati.3-2-1 - (scarsissimo) - Non ha raggiunto gli obiettivi prefissati.

Comportamento sociale – comportamento didattico

La valutazione del comportamento viene espressa in decimi.

La valutazione insufficiente del comportamento, soprattutto in sede di scrutinio finale deve

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scaturire da un attento e meditato giudizio del Consiglio di classe , esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità riconducibili a quanto contenuto nello Statuto degli studenti e delle studentesse e nel Regolamento di Istituto.

Gli indicatori sulla base dei quali viene valutato il comportamento dello studente sono:5) FREQUENZA E PUNTUALITA’6) RISPETTO DELLE PERSONE, DELLE REGOLE E DELL’AMBIENTE SCOLASTICO7) IMPEGNO NELLO STUDIO8) PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO9) NOTE E SANZIONI DISCIPLINARI.

Competenze

Grado di autonomia e metodo di lavoro_ Sa organizzare il suo lavoro in modo pienamente autonomo (10)_ Organizza generalmente il suo lavoro (9)_ Organizza il suo lavoro in modo efficace (8)_ Organizza il suo lavoro ma ha bisogno talora di aiuto (7)_ Organizza in modo sufficiente il suo lavoro (6)_ Incontra difficoltà nell’organizzazione del suo lavoro e spesso ha bisogno di aiuto (5)_ Non riesce ad organizzare il suo lavoro (4) - (3) - (2 ) - (1)

Ascoltare_ Comprende messaggi, istruzioni e consegne con correttezza e competenza (10) - (9)_ Comprende messaggi, domande e consegne in modo efficace (8)_ Comprende messaggi, domande e consegne in modo pienamente sufficiente (7)_ Comprende messaggi, domande e consegne in modo sufficiente (6)_ Comprende messaggi, domande e consegne in modo parziale (5)_ Comprende messaggi, domande e consegne con grande difficoltà (4)_ Non comprende messaggi, domande e consegne (3) – (2) - (1)

Leggere_ Legge vari tipi di testo usando le varie tecniche di lettura in modo consapevole (10)- (9)_ Legge correttamente e coglie il significato dei vari messaggi (8)_ Legge vari tipi di testo cogliendone il significato (7)_ Legge sufficientemente i vari tipi di testo cogliendone il significato essenziale (6)_ Comprende parzialmente quanto legge (5)_ Mostra difficoltà nel leggere e comprendere (4)_ Presenta gravi difficoltà nella lettura e nella comprensione (3) - (2) -(1)

Parlare_ Comunica in modo chiaro, corretto e pertinente (10) - (9)

_ Comunica in modo chiaro e corretto (8)_ Comunica in modo abbastanza chiaro e corretto (7)_ Comunica in modo sufficiente (6)_ Comunica in modo approssimativo e poco chiaro (5)_ Comunica in modo disarticolato (4)_ Comunica in modo molto difficoltoso (3) – (2) - (1)

Scrivere

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_ Produce testi di diverso tipo in modo chiaro corretto, espressivo ed organico (10) - (9)_ Produce testi in modo chiaro,corretto ed espressivo (8)_ Produce testi in modo abbastanza corretto (7)_ Produce testi in modo sufficiente (6)_ Produce testi in modo approssimativo e poco corretto (5)_ Produce testi poco corretti dal punto di vista grafico, morfo-sintattico e lessicale (4)_ Non riesce a produrre alcun tipo di testo (3) - (2 )- (1)

Utilizzo di procedure, modelli, strutture

_ Individua il percorso necessario alla risoluzione di un problema in modo pertinente ecoerente. (10) – (9)_ Individua il percorso necessario alla risoluzione di un problema in modo autonomo. (8)_ Individua il percorso necessario alla risoluzione di un problema. (7)_ Individua il percorso necessario alla risoluzione di un problema in modo sufficiente. (6)_ Individua il percorso necessario alla risoluzione di un problema in modo parziale e/oguidato. (5)_ Trova difficoltà nell’individuare il percorso necessario alla risoluzione di un problema. (4)_ Non riesce ad individuare il percorso necessario alla risoluzione di un problema.(3)- (2) -(1)

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE

Giudizio 1/10 Conoscenze Competenze Capacità

Moltonegativo

1-3 Nessuna conoscenzao pochissimeconoscenze

Non riesce ad applicare le sue conoscenze minime e commette gravi errori

Non è capace di effettuarealcun’analisi né di sintetizzare le minime conoscenze acquisite; Non è capace di autonomia di giudizio e di valutazione

Insufficiente 4 Frammentarie epiuttosto superficiali

Riesce ad applicare qualche conoscenza in compiti semplici,commettendo però gravi errori nell’esecuzione

Effettua analisi e sintesi soloparziali ed imprecise

Mediocre 5 Superficiali e non del tutto complete

Commette qualche errore non grave nell’esecuzione di compitipiuttosto semplici e incorre in frequenti imprecisioni

Effettua analisi e sintesi, ma non complete e approfondite. Guidato e sollecitato sintetizza le conoscenze acquisite e sulla loro base effettua semplici valutazioni.

Sufficiente 6 Sufficientementecomplete ma nonapprofondite

Applica le conoscenze acquisite ed esegue semplici compiti senzacommettere errori, incorre in errori o imprecisioni in compitiappena più complessi

Effettua analisi e sintesi complete ma non approfondite. Guidato esollecitato riesce ad effettuarevalutazioni anche approfondite

Discreto 7 Complete edabbastanzaapprofondite

Esegue compiti complessi e sa applicare i contenuti e le procedure, ma conserva diverseincertezze.

Effettua analisi e sintesi complete ed approfondite ma è incerto pur se abbastanza autonomo. Effettuavalutazioni autonome, ma parziali e non approfondite

Buono 8 Completeapprofondite e coordinate

Esegue compiti complessi e sa applicare i contenuti e le procedure; commette qualcheimprecisione ma non errori

Effettua analisi e sintesi complete ed approfondite. Valuta autonomamente anche se mantiene qualche incertezza

Eccellente 9-10 Complete,approfonditecoordinate,ampliate,personalizzate

Esegue compiti complessi, applica le conoscenze e leprocedure in nuovi contesti e non commette errori

Coglie gli elementi essenziali di un insieme, stabilisce relazioni, organizza autonomamente ecompletamente le conoscenze e le procedure acquisite. Effettua valutazioni autonome, complete,approfondite e personali

Le caratteristiche che legano il metodo a quella specifica disciplina deve essere assunta in relazione all’età e alla psicologia degli alunni delle varie classi.

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I metodi ai quali essenzialmente si ricorrerà sono:

induttivo e deduttivo che contribuiscono a creare nell’alunno una serie di strutture logiche e la capacità di generalizzare e di astrarsi dalla situazione contingente per poter gestire in modo autonomo il proprio sapere, ma anche e soprattutto, le scelte che via via diventano indispensabili;

della comunicazione che abitui l’alunno a fare uso di vari codici: verbali, iconici, grafici e simbolici; per ogni disciplina si darà spazio all’elaborazione del linguaggio specifico;

della ricerca che permette il passaggio dalla descrizione alla sperimentazione, implicando in sé lo spirito di collaborazione e di solidarietà mediante il lavoro d’équipè;

della scoperta che ponendo il sapere in forma problematica (problem solving), permette all’alunno di verificare personalmente, di operare generalizzazioni ed astrazioni;

laboratoriale che favorisce l’operatività, il dialogo, la riflessione su quello che si fa;incoraggia la sperimentazione e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare, realizzare e valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con gli altri. La realizzazione di laboratori didattici, come previsto nei documenti che accompagnano il cammino attuativo della Riforma, è condizione ideale per ambientare la personalizzazione dei percorsi di studio finalizzati all’apprendimento di specifiche competenze;

“a spirale” che non prevede stacchi netti tra un argomento e l’altro, ma un approccio in forma prevalentemente intuitiva dei vari argomenti con integrazioni ed approfondimenti fino ad arrivare ad una visione generale completa ed organizzata. Richiede frequenti collegamenti in modo interdisciplinare senza forzatura ma nel rispetto della consequenzialità e della razionalità;

Le soluzioni operative sono:

discussione libera e indotta, conversazione, lezione frontale e dialogata, lettura ed analisi di documenti e del testo, lezione di sintesi, lavoro di ricerca collettivo ed individuale (presentazione dell’argomento, indicazione

degli strumenti da utilizzare, visualizzazione grafica dei temi trattati, indagine conoscitiva, stesura di grafici, tavole sinottiche, confronto dei risultati),

lavoro di gruppo per la realizzazione di tabelloni e prodotti multimediali, esercitazione sui libri di testo, giornali e riviste, applicazione pratico/operativa, attività interdisciplinare trasversale (Costituzione e cittadinanza), uscite d’istruzione sul territorio, interventi individualizzati, creazione di occasioni positive per la gratificazione dei meno dotati, affidamento di incarichi e/o impegni di coordinamento, inserimento in gruppi motivati di lavoro, assiduo controllo dell’apprendimento con frequenti richiami e verifiche, interrogazione come momento integrativo della lezione che permetterà all’alunno di esprimersi e di comprendere l’evoluzione del processo formativo.

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MEZZI E STRUMENTI

A supportare l’azione didattico/metodologica si farà uso di: materiale scientifico, tecnico, artistico, musicale, audiovisivo e nuove tecnologie informatiche, testi di consultazione, fotocopie, sussidi cartacei, giornali e riviste, vocabolari, strumenti personali degli allievi, libri di testo, materiale reperibile in itinere.

VERIFICA

Nell’ambito delle programmazioni disciplinari di ogni singolo docente e dei vari consigli diclasse e d’interclasse, la verifica, orale e scritta, costituisce una fase intrinseca e concomitante con i contenuti programmati e sarà eseguita in funzione degli obiettivi prefigurati. La verifica sarà di due tipi: formativa e sommativa; quella formativa sarà effettuata in itinere, con domande, interrogazioni, colloqui, questionari di comprensione, esposizione orale e scritta dei contenuti trattati, correzione di esercizi, interventi alla lavagna, esercitazioni pratico/operative, al fine d’intervenire, in tempi rapidi,con tutte quelle strategie atte a raggiungere gli obiettivi minimi prefissati.La verifica sommativa sarà somministrata alla fine del quadrimestre o di unpercorso didattico per accertare le competenze maturate con l’acquisizione delleconoscenze; uno strumento fondamentale di verifica sommativa è costituito dalleprove strutturate che vengono elaborate sulla base degli obiettivi disciplinarida raggiungere.

La valutazione degli alunni diversamente abili

La valutazione degli alunni diversamente abili, frequentanti le classi di scuola primaria e secondaria di 1° grado, sarà espressa in riferimento agli obiettivi previsti dai PEI ( PIANI EDUCATIVI INDIVIDUALIZZATI) secondo lo schema indicato nella tabellaValutazione con obiettivi minimi e/o differenziati

Rilievo dell’obiettivo Voto Modalità di raggiungimento

Obiettivo non raggiunto e problematiche

2/3 Mancata consegna, comportamento oppositivo

Obiettivo non raggiunto 4 Totalmente guidato e non collaborativo

Obiettivo raggiunto in parte 5 Guidato

Obiettivo sostanzialmente raggiunto 6 Parzialmente guidato

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Obiettivo raggiunto in modo soddisfacente

7 In autonomia

Obiettivo pienamente raggiunto 8/9 In autonomia e con sicurezza con ruolo attivo

Obiettivo pienamente raggiunto 10 In autonomia, con sicurezza e con ruolopropositivo

LE COMPETENZE

Il termine competenza deriva dal verbo latino competere, (da cum e petere “chiedere, dirigersi a” (Dizionario Devoto-Oli,2005) che significa andare insieme, far convergere in un medesimo punto, ossia mirare ad un obiettivo comune, nonché incontrarsi, corrispondere, coincidere e gareggiare.Cercare di dare una definizione univoca del concetto di competenza è assai arduo, poiché di questa nozione esistono molteplici definizioni e categorizzazioni, dipendenti dalla disciplina cui si fa riferimento (linguistica, psicologia, scienze dell'educazione, gestione delle risorse umane), oppure dal contesto e dalla cultura in cui viene utilizzata. Non è possibile essere esaustivi rispetto alle diverse definizioni di questo termine ma, nell'ambito delle scienze della formazione è data grande importanza alla contestualizzazione, ovvero al fatto che una competenza è tale se attivata in un contesto specifico. Guy Le Boterf ritiene la competenza “Un insieme, riconosciuto e provato, delle rappresentazioni, conoscenze, capacità e comportamenti mobilizzati e combinati in maniera pertinente in un contesto dato”. Rappresentazioni, conoscenze, capacità e comportamenti possonoessere riassunti col termine risorse, portandoci ad affermare che la competenza è una qualità specifica del soggetto: quella di saper combinare diverse risorse, per gestire o affrontare in maniera efficace delle situazioni, in un contesto dato. (Le Boterf, G., 1990, De la compétence:Essai sur un attracteur étrange, Les Ed. de l’Organisation). Rosario Drago (2000), d’altra parte, integra nella sua definizione una considerazione inerente alla percezione delle competenze: “La competenza è essenzialmente ciò che una persona dimostra di saper fare (anche intellettualmente) in modo efficace, in relazione ad un determinato obbiettivo, compito o attività in un determinato ambito disciplinare o professionale. Il risultato dimostrabile ed osservabile di questo comportamento competente è la prestazione o la performance". (La nuova maturità – Rosario Drago – Centro studi Erickson –Aggiornamento 2000). Nel documento elaborato nell’ambito del programma DESECO avviato dall’OCSE il concetto di competenza si riferisce alla capacità di far fronte a richieste di un elevato livello di complessità e comporta sistemi di azione complessi.Morin definisce la competenza come la capacità del soggetto di elaborare strategie per fronteggiare la complessità della realtà.Particolarmente interessante la definizione di Spencer che sottolinea la natura intrasoggetiva ed extrasoggettiva delle competenze. Infatti le competenze sono “individuali”poiché non sono qualcosa di astratto ma si riferiscono a soggetti specifici, conuna loro storia e con il loro progetto di vita e, contemporaneamente, esistono solo all’interno di un contesto relazionale in cui sono presenti altre persone, oggetti, relazione tra persone e, per questa motivazione, mettono in moto tutto il mondo interiore della persona che le esprime Secondo Spencer le competenze sono assimilabili metaforicamente, ad un iceberg composto da una parte emersa ( conoscenze ed abilità) ed una parte sommersa in cui sono presenti i tratti motivazionali di ogni persona (

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costanza, impegno, stima di sé, volontà ecc.) la parte emersa e la parte sommersadell’iceberg costituiscono le competenze di ciascuno.Le competenze hanno le seguenti caratteristiche:_ Sono costruite e non trasmesse_ Sono situate e non decontestualizzate_ Necessitano di una pratica riflessiva e non sono accettate acriticamente_ Sono valide temporaneamente ma mai definite una volta per tutte (non sono fisse e statichema in continua costruzione)_ Affrontano i diversi compiti posti da una data situazione_ Sono potenzialmente mutazionali (generano cambiamento)

La certificazione delle competenze, prevista dalla normativa vigente al termine della classe V della Scuola Primaria e dell’esame conclusivo del 1° ciclo di istruzione, è predisposta secondo i seguenti modelli. Le competenze certificate sono congruenti con quelle individuate nel curricolo.

CURRICOLO DISCIPLINARE VERTICALE

Scuola dell’infanzia

PREMESSA

Nella scuola dell’infanzia il curricolo si effettua attraverso i campi di esperienza, che sono luoghi del fare e dell’agire del bambinoFinalita' educative e traguardi delle competenzePer ogni bambino la scuola dell'infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell'identità, dell'autonomia, della competenza, della cittadinanza.Sviluppare l'identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell'affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato.Sviluppare l'autonomia comporta l'acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo.Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull'esperienza attraversol'esplorazione,l'osservazione.Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise.Per i campi di esperienza al termine della scuola dell'infanzia vengono individuati traguardi per lo sviluppo delle competenze con obiettivi strategici.

Ambiente di apprendimento

La scuola dell'infanzia si propone come contesto di relazione, di cura e di apprendimento.L'apprendimento avviene attraverso l'esperienza, l'esplorazione, i rapporti tra i bambini, con la natura, il territorio e le sue tradizioni.L'ambiente di apprendimento è organizzato dagli insegnanti.La scuola dell'infanzia organizza le proposte educative e didattiche attraverso un curricolo esplicito. Ad esso è sotteso un curricolo implicito:

Lo spazio accogliente Il tempo disteso La documentazione Lo stile educativo La partecipazione