Progettare insegnare e valutare per competenze - Marina · Progettare insegnare e valutare per...

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Progettare insegnare e valutare per competenze 4- 6 settembre 2017 Giuseppina Gentili [email protected]

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Progettare

insegnare e

valutare

per competenze

4- 6 settembre 2017

Giuseppina [email protected]

OBIETTIVI:

� PERCHE’ lavorare per competenze

� CHE COSA SIGNIFICA lavorare per competenze

� COME lavorare per competenze

� APRIRE IL REGNO DELLA POSSIBILITA’

Rendere attuabile ciò che sembra

particolarmente complicato e difficile da realizzare, pur mantenendo coerenza e rigore pedagogico

IL QUADRO DI RIFERIMENTO DELINEA 8 COMPETENZE CHIAVE:

-Comunicazione nella madrelingua- comunicazione nelle lingue straniere- competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia- competenza digitale-Imparare a imparare-Competenze sociali e civiche- spirito di iniziativa e imprenditorialità- consapevolezza ed espressione culturale

Queste competenze sono definite come una

combinazione di conoscenze, abilità e attitudini legate al

contesto

Tutte le competenze sono considerate ugualmente

importanti.Molte competenze si

sovrappongono e sono correlate tra loro.

QUALI COMPETENZE?

QUALI COMPETENZE?

FINALITA’ DELLA SCUOLA :-Fornire strumenti- creare contesti e opportunità-Mettere in condizione ognuno di “funzionare bene”

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LA FINALITA’ DELLA SCUOLA E’ FORMARE COMPETENZE, PERCHE’?

1. Non esistono persone non competenti

2. La competenza si può accrescere

3. La competenza è sempre sfidante

4. La competenza è promozionale

5. La competenza è significativa

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COME?INTERVENTO DIDATTICO

PROGETTAZIONE

Curricolo verticale

REALIZZAZIONE

U.D.A.

VALUTAZIONE

Prove di competenza

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Progettazione e pianificazione organica, intenzionale e condivisa del percorso formativo da proporre agli allievi

Partire dalla costruzione del curricolo

Progettazione a ritroso: Wiggins e Mc Tighe

Schema progettuale che si origina dalla risposta a 3 interrogativi

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1- Qual è il profilo di competenza che voglio contribuire a sviluppare con questo percorso?Stabilire con chiarezza le competenze da raggiungere

2- Quale prova di competenza mi aspetto che gli allievi possano affrontare al termine del percorso:Determinare evidenze di accettabilità: stabilire prova di competenza e relativa rubrica

3- Quali risorse chiave dobbiamo mobilitare?Stabilire con chiarezza il contenuto del percorso da pianificare (esperienze laboratoriali)

8 competenze europee

Indicazioni nazionali

Modello certificazione competenze

Compiti di realtà e prove di competenza

Rubriche di valutazione

Conoscenze abilità

Obiettivi specifici

Esperienze laboratoriali

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NUCLEI TEMATICI

COMPETENZECHIAVE EUROPEE

COMPETENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DIAPPRENDIMENTO

PROVA DICOMPETENZA

I NUMERI Competenza matematica…………..Imparare ad imparareSenso di iniziativa e imprenditorialità……Competenze sociali e civiche

Operare con i numeri….

Leggere, scrivere, confrontare, rappresentare numeri interi, frazionari e decimali

“Spesa intelligente”

LO SPAZIO E LE FIGURE

DATI E PREVISIONI

PROGETTAZIONE DI UN CURRICOLO VERTICALE PER COMPETE NZE

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Partecipare a scambi comunicativi formulando messaggi chiati e pertinenti

Ascolltare ecomprendere………..

ITALIANO SCUOLA PRIMARIA

COS’E’ UNA COMPETENZA?

Piani di studio della Provincia di Trento

� “Una competenza si manifesta quando un soggetto riesce ad attivare e coordinare conoscenze, abilità e disposizioni interne (come atteggiamenti, valori, motivazioni…) per affrontare, valorizzando se necessario anche opportune risorse esterne, una tipologia di compiti e problemi” da inquadrare e risolvere.

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Elementichiave3

1. Consapevolezza

2. autonomia

3. responsabilità

padronanza del proprio processo di apprendimento

ESSERE COMPETENTE: saper agire efficacemente in situazione utilizzando al meglio le proprie risorse in risposta a specifiche situazioni problema

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ESSERE COMPETENTE:IL LIVELLO DI PADRONANZA E PROFONDITA’ DI UNA COMPE TENZA

DIPENDE DA 4 ELEMENTI

1- RISORSE: quantità e qualità di ciò che si possiede e che si può mobilitare.

2- STRUTTURE DI INTERPRETAZIONE : avere modelli e strategie che guidano alla interpretazione della situazione problema e a scegliere le strategie efficaci da mettere in atto.

3- STRUTTURE DI AZIONE: strategie operative che concretamente si mettono in atto per raggiungere gli scopi prefissati in modo efficace in una situazione problema definita

4 STRUTTURE DI AUTOREGOLAZIONE: riflettere sulla situazione e capire se le strategie utilizzate sono le migliori e in caso contrario cambiarle opportunamente, argomentando il suo operato.

LA SCUOLA DELLE COMPETENZE E’ UNA SCUOLA CHE INSEGNA A RAGIONARE SULLE COSE

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COME INSEGNARE ?

ALCUNE CONSIDERAZIONI:-Le competenze possono manifestarsi solo in situazioni reali- Le competenze necessitano di conoscenze e abilità- il “luogo” in cui possono manifestarsi ed essere valutate è lo spazio reale di un compito di realtà o di prestazione

Riflessione su più dimensioni Ruolo dello studente

Ruolo del gruppo

Ruolo del contesto

Ruolo delle conoscenze e abilità

Ruolo del docente

Ruolo dello studente

- Centralità e responsabilità nella costruzione del proprio apprendimento CONSAPEVOLEZZA

AUTONOMIA

PROGETTUALITA’

Ruolo del gruppo- Dimensione sociale dell’apprendimento

APPRENDIMENTO COLLABORATIVO

DISCUSSIONE TRA PARI

Ruolo del contesto-Approccio all’apprendimento induttivo: dall’esperienza -al modello e alla teoria

Problem posing e problem solving

ZOPED

Costante riflessione e ricostruzione dell’azione

Attenzione alla dimensione emotivo-

relazionale

Molteplici modalità apprenditive TIM

Flessibilità didattica: uso mediatori diversi

Ruolo delle conoscenze e abilità

- Strumenti e fondamenta delle competenze Informazioni

agganciate ad una rete di conoscenze

Integrazione dei saperi

Continuo aggancio alla realtà: compiti

significativi

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V/S

Ruolo del docente: responsabilità educativa

Tutor, mediatore e facilitatore

Detentore e dispensatore di

conoscenze

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MEZZI PER SVILUPPARE E VERIFICARE COMPETENZE

I SAPERI E I LINGUAGGI DI UNA DISCIPLINA

DIVENTANO

MODELLI DIDATTICI A

CONFRONTODIDATTICA TRADIZIONALE

�Comunicazione prevalentemente unidirezionale

�Quantità delle conoscenze

�Apprendimento decontestualizzato

�I saperi si comunicano, si trasmettono

�Posizione centrale dell’ins.

�Attività didattica luogo di trasmissione ed esercizio.

DIDATTICA LABORATORIALE

�Interazione tra pari e con l’insegnante

�Qualità delle conoscenze

�Apprendimento situato

�I saperi si costruiscono attraverso l’interazione dei soggetti

�Centralità dello studente

�Attività didattica diventa il luogo della criticità interpretativa e della creatività produttiva.

ATTIVAZIONE DI ALCUNI ELEMENTICHIAVE

(sempre presenti in ogni proposta apprenditiva)

1. stare bene a scuola

2. protagonismo di ciascuno

3. risorsa compagni

4. ruolo del gioco

5. compiti di realtà

METODOLOGIA LABORATORIALE

DIDATTICA PER PROBLEMI:Tutte le competenze vengono esperite

Organizzare contesti nei quali i ragazzi sperimentano quotidianamente queste esperienze:

-problematizzazione iniziale (Zoped)- protagonismo allievi- lavoro di gruppo (condividere, argomentare e negoziare prospettive diverse)- lavoro individuale- possibilità di operare connessioni e inferenze- rispetto e valorizzazione delle molteplici intelligen ze dei ragazzi- attività ludica- compito di realtà (autentico)

DD

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o

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proposta incarico o situazione problema lavoro

in coppia

condivisione argomentazionecollettiva

feedback di miglioramento

revisione e formalizzazione

eventuale lavoro individuale

Ris

ors

aco

mp

ag

ni

Pfeiffer e JonesC.A.E.

QUALI COMPITI PROPORRE? standard autentici

EsecuzioneRipetizioneSemplicità

Disciplinare

IniziativaInnovazioneComplessità

multidisciplinare

SAPER FARE,APPLICARE,

RIPRODURRE,…

SAPERVOLER AGIREPOTER

UN VERO COMPITO DI REALTA’ CONSENTE DI:

GENERALIZZARE

TRASFERIRE

UTILIZZARE

COMPITO DI REALTA’: realizzare una presentazione multimediale per illustrare e argomentare alcune

scoperte matematiche del passato

Scopo:Scoprire e comprendere la funzione pratica della matematica i

Competenze culturali:Operare con i numeri nel calcolo scritto e orale

Obiettivi specifici:

-leggere, scrivere, rappresentare numeri interi e decimali

-- scoprire regole matematiche per il calcolo mentale veloce

AL LAVORO CON IL JIGSAW

264

385

4225

625

9025

Proposte didattiche per competenze

attraverso la metodologia laboratoriale……

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CI RITROVIAMO QUI TRA 10

MINUTI

per progettare una U.D.A.

Progettiamo U.D.A

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TITOLO

Motivazione della proposta

Competenze disciplinari

Obiettivi o conoscenze e abilità

Competenze chiave europee

Compito di realtà

Organizzazione della classe

Organizzazione degli spazi

Risorse esterne

Tempi di applicazione

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SEQUENZA APPLICATIVA

Titolo esperienza/attività Materiali

Osservazioni

DESCRIZIONE ANALITICA DELLE ATTIVITA’ E C. DI REALTA’

1-

2-

3-

4-

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

-Rubrica compito di prestazione- osservazioni- …………………………-………………………….

Progettiamo U.D.A

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TITOLO: STORIE A PEZZI

Motivazione della proposta

Sensibilizzare gli alunni ad un ascolto attento e attivo

Competenze disciplinari Partecipare a scambi comunicativi formulando messchiari e pertinentiAscoltare e comprendere….cogliendo il senso,e info principali e….

Obiettivi o conoscenze e abilità

Vedi curricolo

Competenze chiave europee

Tutte

Compito di realtà Ricostruire il solido della storia ascoltata per raccontarla a casa ad un familiare

Organizzazione della classe

Coppie- piccolo gruppo- grande gruppo- lavoro individuale

Organizzazione degli spazi

Palestra, aula con banchi sistemati ad isole di lavoro

Risorse esterne nessuna

Tempi di applicazione 6 -8 ore circa

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SEQUENZA APPLICATIVA

Titolo esperienza/attività Materiali Osservazioni

Ascolto storia e botta e risposta

Storia, palla, tessere puzzle

Il nostro puzzle Tessere + modello solido

Costruzione dodecaedro Modello solido, sequenze,colla, forbici

Costruzione plastico e personaggi

Solido, pongo, materiali facile reperibilità

Compito di realtà: “racconto la mia storia”

Solido completo della storiaRegistratore

DESCRIZIONE ANALITICA DELLE ATTIVITA’ E C. DI REALTA’

1-

2-

3-

4-

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

Oralità

ascolto e parlato

La talpa

il pappagallo‘Botta e risposta’

Ricostruzione Puzzle (8 sequenze)

Costruzione ottaedro

Costrizione ambiente e personaggi

Racconto della storia con il

solido

e l’elefante

STORIE A PEZZI!

Botta e risposta

I bambini in cerchio sono divisi a

coppie e ricevono la palla

lanciata dall’insegnante. Il

bambino che prende la palla

dovrà rispondere a una domanda

sulla storia. Prima di dare la

risposta potrà però confrontarsi

col suo compagno di squadra.

Quando la risposta è esatta, la

coppia riceve alcune tessere di

un puzzle che serviranno per

un’altra attività ludico-

apprenditiva.

La talpa, il pappagallo e l’elefante.

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DODECAEDRO

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costruzione di AMBIENTIe PERSONAGGI

ambienti

personaggi

Compito di realtà:

portare il solido a casa e raccontare

nuovamente la storia ascoltata.

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ELEMENTI FONDANTI DI UNA UDA

•1- Problematizzazione iniziale : attivazione della ZOPED di ciascuno

•2- Protagonismo degli allievi: riconoscimento e responsabilizzazione

•3- Esperienze/attività che tocchino molte delle intell igenze degli allievi

•4- significatività dell’esperienza: compito di prestazione

• 5- un tempo per il lavoro individuale e un tempo per il lavoro nel gruppo

• 6- riflessione, condivisione, argomentazione.

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Lavoro nel piccolo gruppo:progettare una semplice U.D.A con

relativo compito di realtà

MATERIALI:- Schema elementi fondanti di una U.D.A.- Scheda di progettazione

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L’appuntamento è per mercoledì mattina alle 9,00