Prof.ssa Irene Peretto Docente di sostegno scuola ...

18
Prof.ssa Irene Peretto Docente di sostegno scuola secondaria di I grado Funzione Strumentale BES Istituto Comprensivo Statale A. Diaz Referente CTI3 Milano-Centro ICS A. Diaz

Transcript of Prof.ssa Irene Peretto Docente di sostegno scuola ...

Page 1: Prof.ssa Irene Peretto Docente di sostegno scuola ...

Prof.ssa Irene Peretto

Docente di sostegno scuola secondaria di I grado

Funzione Strumentale BES Istituto Comprensivo Statale A. Diaz

Referente CTI3 Milano-Centro ICS A. Diaz

Page 2: Prof.ssa Irene Peretto Docente di sostegno scuola ...

PREMESSA 1

Prof.ssa Irene Peretto CTI3 Milano-Centro ICS A.Diaz

Dalla legge n. 517 del 1977, che diede avvio all’integrazionescolastica, c’è stata una graduale evoluzione, gli alunni condisabilità si trovano, ora, inseriti all’interno di un contestosempre più variegato, dove la discriminante tradizionale -alunni con disabilità / alunni senza disabilità - non rispecchiapienamente la complessa realtà delle nostre classi.Un numero sempre più ampio di alunni, continuativamente oper determinati periodi e per una pluralità di motivi (fisici,biologici, fisiologici, psicologici, sociali) presenta difficoltà diapprendimento, di sviluppo di abilità e competenze nonchédisturbi del comportamento, che possono portare adabbandoni, ripetenze e pluri-ripetenze, con un impattonotevole sul fenomeno della dispersione scolastica.

Page 3: Prof.ssa Irene Peretto Docente di sostegno scuola ...

PREMESSA 2

Anche dal punto di vista culturale c’è stato un cambiamento, alivello diagnostico si è adottato il modello ICF (InternationalClassification of Functioning) dell’OMS, che considera lapersona nella sua totalità, in una prospettiva bio-psico-sociale.Basandosi sul “profilo di funzionamento e sull’analisi delcontesto in cui vive, il modello ICF consente di individuare iBisogni Educativi Speciali (BES) dell’alunno prescindendo dapreclusive standardizzazioni.

Prof.ssa Irene Peretto CTI3 Milano-Centro ICS A.Diaz

Page 4: Prof.ssa Irene Peretto Docente di sostegno scuola ...

LA NORMATIVA

Il D.M 27 dicembre 2012 stabilisce:

• che deve essere garantito a tutti gli studenti indifficoltà il diritto alla personalizzazionedell’apprendimento, richiamandosi espressamente aiprincipi enunciati dalla Legge 53/2003 e stabiliscenuove linee per l’integrazione degli alunni in difficoltà;

• la riorganizzazione della rete di supporto dislocata sututto il territorio nazionale.

Prof.ssa Irene Peretto CTI3 Milano-Centro ICS A.Diaz

Page 5: Prof.ssa Irene Peretto Docente di sostegno scuola ...

CTS e CTI

Prof.ssa Irene Peretto CTI3 Milano-Centro ICS A.Diaz

Nell’ottica del D.M. 27 dicembre 2012 i Centri Territoriali diSupporto assumono un valore strategico, rappresentanol’interfaccia tra l’Amministrazione e le scuole e tra le scuole stessein relazione ai Bisogni Educativi Speciali.

Essi integrano le proprie funzioni per quanto concerne i disturbispecifici di apprendimento con la realizzazione di una rete disupporto al processo di integrazione, allo sviluppo professionaledei docenti, alla formazione dei docenti verso la definizione dellemigliori pratiche e alla diffusione delle stesse.

Page 6: Prof.ssa Irene Peretto Docente di sostegno scuola ...

CTS e CTICTS (Centro Territoriale di supporto)

Sono 96, dislocati su tutto il territorio nazionale, presso ex "scuole polo",dove operano tre docenti, esperti nelle nuove tecnologie che possonodare indicazioni su strumenti hardware e su prodotti software specifici,oltre che sull'impiego di strumenti compensativi.

CTI (Centro Territoriale per l’Inclusione)

Sono le ex “scuole polo” successivamente CTRH (Centri territorialirisorse per l’handicap).Forniscono consulenza, formazione, monitoraggio e raccolta di buonepratiche.

Il nostro CTI di riferimento è il CTI3 Milano-Centro ICS A. Diaz:http://www.icsdiaz.gov.it/cti-3-milano-centro/

Prof.ssa Irene Peretto CTI3 Milano-Centro ICS A.Diaz

Page 7: Prof.ssa Irene Peretto Docente di sostegno scuola ...

Le indicazioni della direttiva richiamano definitivamente aspostare l’attenzione dalle procedure di certificazione econcentrarsi sull’analisi dei bisogni di ciascuno studente.

Estende in modo definitivo a tutti gli studenti in difficoltà ildiritto – e quindi il dovere per tutti i docenti – allapersonalizzazione dell’apprendimento nella prospettiva diuna presa in carico complessiva ed inclusiva di tutti gli alunni(Legge 170/2010).

Estende, di conseguenza, anche il diritto ad usufruire dimisure dispensative e strumenti compensativi.

Prof.ssa Irene Peretto CTI3 Milano-Centro ICS A.Diaz

Il D.M. 27 dicembre 2012

Page 8: Prof.ssa Irene Peretto Docente di sostegno scuola ...

Prof.ssa Irene Peretto CTI3 Milano-Centro ICS A.Diaz

AREE DI ORIGINE DEI BES (studi di Dario Ianes 2005)

Area Funzionale Corporea Cognitiva

· Ospedalizzazioni, malattie acute o croniche, lesioni, anomalie cromosomiche o del corpo.

· Difficoltà motorie o sensoriali, difficoltà di attenzione e di memorizzazione. · Mancanza di autonomia personale e sociale, difficoltà di gestione del tempo e

di pianificazione delle azioni, difficoltà di applicazione delle conoscenze,

difficoltà linguistiche.

Area relazionale

· Difficoltà di autocontrollo, problemi comportamentali ed emozionali, scarsa autostima, motivazione e curiosità, difficoltà nelle relazioni con i compagni, gli insegnanti e gli adulti.

Area ambientale

· Famiglia problematica, pregiudizi ed ostilità culturali, ambienti deprivati/devianti, difficoltà socio economiche, difficoltà di comunicazione o collaborazione tra le agenzie (scuola, servizi, enti…) che intervengono nell’educazione o nella formazione.

Page 9: Prof.ssa Irene Peretto Docente di sostegno scuola ...

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALICome si riconoscono i Bisogni Educativi Speciali?Le attività che la scuola è chiamata a realizzare sono le seguenti: • osservare • valutare• comprendere il funzionamento• descrivere comunicare• programmare azioni

Queste azioni permettono di stabilire se un alunno presenta rallentamentie/o problematicità nell’apprendimento, nello sviluppo e nelcomportamento in uno o più dei vari ambiti e competenze, e se questeproblematicità hanno una ricaduta negativa sul percorso scolastico.Questi rallentamenti o problematicità possono essere globali e pervasivi,specifici, settoriali, più o meno gravi, permanenti o transitori.

Prof.ssa Irene Peretto CTI3 Milano-Centro ICS A.Diaz

Page 10: Prof.ssa Irene Peretto Docente di sostegno scuola ...

Prof.ssa Irene Peretto CTI3 Milano-Centro ICS A.Diaz

BESTRE GRANDI SOTTO-CATEGORIE

1. DISABILITÀ

2. DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI

- DSA

- Deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria e disturbo dell’attenzione e dell’iperattività.

3. AREA DELLO SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE, SANITARIO

Page 11: Prof.ssa Irene Peretto Docente di sostegno scuola ...

Prof.ssa Irene Peretto CTI3 Milano-Centro ICS A.Diaz

1. DISABILITA’

L. 104/1992 stabilisce:

• Inclusione degli alunni portatori di Handicap (certificato aisensi delle normative vigenti).

• Presa in carico dell’alunno da parte di tutti i docenticurriculari, insegnante di sostegno e/o educatore.

• Redazione “collegiale” del PEI (Piano EducativoPersonalizzato).

• Condivisione del PEI con la famiglia e gli specialisti diriferimento.

Page 12: Prof.ssa Irene Peretto Docente di sostegno scuola ...

Prof.ssa Irene Peretto CTI3 Milano-Centro ICS A.Diaz

2. DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICIDSA: dislessia, disgrafia, discalculia e disortografia.Per quanto riguarda gli alunni in possesso di una diagnosi di DSArilasciata da una struttura privata, si raccomanda – in attesa del rilasciodella certificazione da parte di strutture sanitarie pubbliche o accreditate– di adottare preventivamente le misure previste dalla Legge 170/2010,qualora il team dei docenti ravvisi e riscontri, sulla base di considerazionipsicopedagogiche e didattiche, carenze fondatamente riconducibili aldisturbo, adottando comunque un piano didattico personalizzato nonchétutte le misure che le esigenze educative riscontrate richiedono.

Le misure previste per i DSA sono:1. Strumenti compensativi e misure dispensative2. Libri scolastici digitaliSul sito del CTI3 sono pubblicati il quadro riassuntivo relativo al punto 1 e le indicazioni operative relative al punto 2: http://www.icsdiaz.gov.it/cti-3-milano-centro/materiali/

Page 13: Prof.ssa Irene Peretto Docente di sostegno scuola ...

2. DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI

Prof.ssa Irene Peretto CTI3 Milano-Centro ICS A.Diaz

•Disturbi nell’area del linguaggio (marcato ritardo nella comparsa delle primeparole e con alterate e/o mancate evoluzioni nelle competenze fonologiche,lessicali, morfo-sintattiche).

• Disturbi nell’area non verbale (deficit percettivi e tattili bilaterali, difficoltà dicoordinazione motoria, difficoltà nell'organizzazione visuo- spaziale, nell'adattarsia situazioni nuove, nella soluzione di problemi e nella formazione dei concetti dinatura visuo-spaziale, nello stimare lo scorrere del tempo, nella memoria dimateriale complesso di natura verbale, nella percezione, nel giudizio enell'interazione sociale.

• Disturbo dello spettro autistico lieve (Asperger)

• Disturbo dell’attenzione e dell’iperattività (ADHD)

• Disturbi dell’ansia e dell’umore

• Funzionamento cognitivo limite o borderline (Q.I. 70/85)

Page 14: Prof.ssa Irene Peretto Docente di sostegno scuola ...

Prof.ssa Irene Peretto CTI3 Milano-Centro ICS A.Diaz

AREA DELLO SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE , SANITARIO

• Stranieri neo arrivati

• Alunni che vivono in situazioni socio-economiche disagiate

• Alunni che vivono in situazioni di deprivazione culturale.

• Alunni con problemi di salute (malattie croniche, grandi

interventi chirurgici, ecc.)

Page 15: Prof.ssa Irene Peretto Docente di sostegno scuola ...

Prof.ssa Irene Peretto CTI3 Milano-Centro ICS A.Diaz

AREA DELLO SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE , SANITARIO

Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestareBisogni Educativi Speciali o per motivi fisici, biologici, fisiologici o ancheper motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuoleoffrano adeguata e personalizzata risposta.

Per questi alunni specialmente per coloro che sperimentano difficoltàderivanti dalla non conoscenza della lingua italiana, per esempio alunni diorigine straniera di recente immigrazione e in particolare coloro che sonoentrati nel nostro sistema scolastico nell’ultimo anno, è possibile attivarepercorsi individualizzati e personalizzati, oltre che adottare strumenticompensativi e misure dispensative.

Si sottolinea che le misure dispensative, per gli alunni in situazione disvantaggio socio-culturale, devono avere carattere transitorio.

Page 16: Prof.ssa Irene Peretto Docente di sostegno scuola ...

Prof.ssa Irene Peretto CTI3 Milano-Centro ICS A.Diaz

I Consigli di classe , anche in assenza di certificazione, dove è opportunae necessaria l’adozione della personalizzazione della didattica edeventualmente di misure compensative o dispensative, possono attivarepercorsi didattici personalizzati per il tempo strettamente necessario alsuperamento del bisogno.

Preme sottolineare che lo svantaggio socioeconomico, linguistico eculturale va individuato sulla base di elementi oggettivi (segnalazionidei servizi sociali) o di ben fondate considerazioni psicopedagogiche edidattiche.

Il percorso ipotizzato va esplicitato in un Piano Didattico Personalizzato,che è deliberato dal Consiglio di classe e sottoscritto da DS, docenti efamiglia.

AREA DELLO SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE , SANITARIO

Page 17: Prof.ssa Irene Peretto Docente di sostegno scuola ...

IL PDP (Piano Didattico Personalizzato)

Il PDP ha lo scopo di definire, monitorare e documentare – secondoun’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le strategie diintervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimentidell’alunno.

Il PDP va inteso come uno strumento in più per adattare la metodologiaalle esigenze dell’alunno, o meglio alla sua persona, rimettendo allaesclusiva discrezionalità dei docenti la decisione in ordine alle sceltedidattiche, ai percorsi da seguire ed alle modalità di valutazione.

Prof.ssa Irene Peretto CTI3 Milano-Centro ICS A.Diaz

Page 18: Prof.ssa Irene Peretto Docente di sostegno scuola ...

IL PDP (Piano Didattico Personalizzato)

Prof.ssa Irene Peretto CTI3 Milano-Centro ICS A.Diaz

Il PDP non può essere inteso come mera esplicitazione di strumenticompensativi e dispensativi bensì come lo strumento in cui si potrannoincludere progettazioni didattico-educative, strumenti programmaticia carattere didattico-strumentale da privilegiare rispetto acompensazioni o dispense.

La stesura del PDP non deve essere considerata una questioneprocedurale, che riduce la relazione educativa a formule, acronimi,adempimenti burocratici, ma la predisposizione di un progettoformativo e inclusivo basato sul riconoscimento di bisogni educativispeciali, che mira alla valorizzazione dell’individuo mediantel’individuazione di soluzioni adeguate alle problematiche analizzate.

La Direttiva, inoltre, chiarisce che la presa in carico degli alunni conBES deve essere al centro dell’attenzione e dello sforzo congiunto dellascuola e della famiglia.