profilo OSS

7/30/2019 profilo OSS

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LAGESTIONE DEGLI OSS PER UN LAVOROINTEGRATO

IN AMBITO ASSISTENZIALEINFERMIERISTICO: ASPETTI MEDICOLEGALI E DEONTOLOGICI

Dott.ssa O. Baldan

SITRA AUO San Giovanni Battista della Citt di Torino


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LInfermiere


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LINFERMIERE

, .G.U. 9, .

| in ermiere lo eratore sanitario che in ossesso del di loma universitario

abilitante e delliscrizione allalbo professionale responsabile dellassistenza

generale infermieristica.

| Linfermiere: identifica i bisogni di assistenza infermieristica della persona.

| Pianifica, gestisce, valuta lintervento assistenziale infermieristico e garantisce la

corretta app caz one e e prescr z on agnost co terapeut c e; per esp etamento

delle funzioni si avvale, ove necessario, dellopera del personale di supporto


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IL CAMPO PROPRIO DI ATTIVIT

| Legge 42/99

| In ambito sanitario determinato dai contenuti dei decreti| ministeriali istitutivi dei relativi profili professionali e degli

| ordinamenti didattici, dei rispettivi corsi di diploma universitario| e di formazione post-base nonch degli specifici codici

| eonto ogici, atte sa ve e competenze previste per eprofessioni

| l'accesso alle quali richiesto il possesso del diploma di laurea,

| nel rispetto reciproco delle specifiche competenze professionali.


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EGGE FEBBRAIO , N.

Ordinamenti

Mansionario DPR

225/74didattici

professionale Professionisanitarie Equipollenza deititoli

CODICIProfessione sanitaria

DEONTOLOGICI

CAMPOCAMPO DIDI ATTIVIT EATTIVIT E DIDI RESPONSABILITRESPONSABILITDELLE PROFESSIONI SANITARIEDELLE PROFESSIONI SANITARIE


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LE NORME (DM 739/94, L. 42/99, L. 251/2000),DEFINISCONO LE CONDIZIONI E FUNZIONI PER LESERCIZIO

PROFESSIONALE E SOTTOLINEANOLOBBLIGATORIETA DELLUTILIZZO DI UN METODO:

LA PIANIFICAZIONE PER OBIETTIVI

DELLASSISTENZA

INFEMIERE

AUTONOMIA E RESPONSABILITA

PIANIFICAZIONE PER OBIETTIVI


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, .AGOSTO2000, N. 251

operatori delle professioni sanitarie dellarea delle scienze

infermieristiche

Svolgono attivit dirette alla prevenzione, alla cura e

sa vaguar a e a sa u e n v ua e e co e va, esp e an olele funzionifunzioni individuateindividuate dalledalle normenorme istitutiveistitutive deidei relativirelativirofilirofili rofessionalirofessionali nonchnonch da lida li s ecificis ecifici codicicodici

deontologicideontologici

con au onomaau onoma pro ess ona e,pro ess ona e, u zzan o me o o ogepianificazione per obiettivi dellassistenza.


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LEGGE8GENNAIO2002 N. 1 DISPOSIZIONI URGENTI INMATERIA DI PERSONALE SANITARIO

| riammettere chi se ne andatovolontariamente

| istituire lorario aggiuntivo

inoltre ribadita lequipollenza dei titoli


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PANORAMA ATTUALE

Sanificazione ambiente

Trasporto pazienti

Ausiliario specializzato

Approvvigionamento materiali, vitto, farmaciaRaccolta allontanamento e smaltimento rifiuti

Operatore tecnico addetto

allassistenzaAssistente domiciliare


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ADEST OTA

OPERATORE SOCIO SANITARIO


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A.S.S.1979

A.S.S.S.1984

OTA1990

OSS2001

OSSS2003

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OPERATORE SOCIO SANITARIO

Provvedimento legislativo22 febbraio 2001

rapporti tra stato, regioni e

province autonome di Trento e

LEGGE N. 1, 8 GENNAIO 2002

Bo zano


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Conferenza Stato-Regioni del 22 Febbraio 2001

LOPERATORE SOCIO SANITARIO

,qualifica conseguito al termine di specifica

, ,degli operatori preposti allassistenza sanitaria

,soddisfare i bisogni primari della persona, nelle

,sociale che sanitario e a favorire il benessere e

au onom a e u en e


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egge genna o n.

LOSS u collaborare conlinfermiere nello svolgimento dialcune attivit assistenziali in base

allorganizzazione dellunit funzionaledi appartenenza e conformemente alle

dellassistenza infermieristica o sotto

la sua su ervisione


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LEGGE 22 FEBBRAIO 2001ART. 1

FIGURA E PROFILO OSS

|SVOLGE ATTIVITA FINALIZZATA A:

|Soddisfare i bisogni primari della persona, nellambitodelle proprie aree di competenza, in un contesto sia

san tar o che soc ale|Favorisce il benessere e lautonomia dellutente

|La sua formazione di competenza delle regioni e


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FORMAZIONE| Per accedere ai corsi richiesto:

y

Il diploma di scuola dellobbligoy comp men o e anno e a a a a scr z one

,

modulo di base e uno professionalizzante, di cui 450 ore di

tirocinio


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FORMAZIONE

|TITOLI PREGRESSI:

attribuirsi, prevedendo misure compensative

y Al termine della formazione acquisisce un ATTESTATO DIQUALIFICA PROFESSIONALE IN AMBITO REGIONALE

|FORMAZIONE POST BASE:

massimo di 300 ore, mirati a specifiche utenze e contesti(anziani, handicap, psichiatria )


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MODULO DI BASE

ORGANIZZAZIONE AZIENDALE E DEI

ETICA PROFESSIONALE E BISOGNI DELLE

PERSONEPRINCIPI DI IGIENE E DI SICUREZZA SULLAVORO

INFORMATICA DI BASERICERCA DEL LAVORO E


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MODULO

COMPETENZE TECNICO-PROFESSIONALI ERELAZIONALI\TRASVERSALI

DEFINIZIONE DEL PROGRAMMA DI ASSISTENZAPresa in carico del caso

Relazionarsi e affrontare le criticita del caso


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Art. 3 contesti operativi

CONTESTI OP NEL SETTORESOCIALE E SANITATIO

Art. 4 contesti relazionali

LOSS svol e

ALTRI OPERATORIPROFESSIONALI

Attivit:

ASSISTENZA DIRETTA ED

Art. 5 contestioperativi

INTERVENTO IGIENICO

SANITARIO E DI

SUPPORTO GESTIONALE,ORGANIZZATIVO E


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AMBITO D INTEGRAZIONE

INFERMIERE/OSS


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Soddisfa i bisogni primari della persona,

nellambito delle proprie competenze nelcontesto sociale che sanitarioAttivit svolta in tutti i settori sociali e sanitari,

n s ru ure res enz a o sem res enz a , nospedale o al domicilio del paziente

Svolge la sua attivit in collaborazione con gli altri

operatori sanitari secondo il criterio del lavoromu t pro ess ona e, centrato su a re az one a uto.

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IN AUTONOMIASULLA BASE DI

DISPOSIZIONI

LOSS opera:

CON LINFERMIEREQUANDO NECESSARIA LA

QUESTULTIMO

SU PRESCRIZIONEQUANDO

SVOLGE UNATTIVITAESEGUIBILE SU PRECISAATTRIBUZIONEDELLINFERMIERE E SU SUA


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ATTIVITA:RIVOLTE ALLA PERSONA E AL SUO AMBIENTE DI

VITAASSISTENZA DIRETTA ED AIUTO DOMESTICO-

ALBERGHIERO

INTERVENTO IGIENICO SANITARIO E DICARATTERE SOCIALE

SUPPORTO GESTIONALE, ORGANIZZATIVO E

FORMATIVO


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RESPONSABILITA DELL OSS

QUANDO OPERA IN COLLABORAZIONE CONLINFERMIERE, O SU SUA PRESCRIZIONE, LARESPONSABLITA DELLOSS E LIMITATA

PRESTAZIONI NELLAMBITO DELLEISTRUZIONI RICEVUTE PROTOCOLLIPROCEDURE OPERATIVE, INDICAZIONI

DIRETTE)


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LINFERMIERE NELLATTRIBUIRE ALLOSS LOSVOLGIMENTO DI UNA ATTIVITA DEVE SEGUIRE

:

GIUSTO OPERATOREGIUSTO OPERATORE

POSSIBILITAPOSSIBILITA DIDI VALUTAZIONE E SUPERVISIONEVALUTAZIONE E SUPERVISIONE

PER GARANTIRE LA SICUREZZA E LAQUALITA DELLA PRESTAZIONE


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Funzioni con autonomia Funzioni collaborative

Assiste la persona, in par ticolare non autosuf fi ciente

o allettata, nelle attivit quotid iane e di igiene personale Collabora allattuazione di sistemi di verifica degliinterventi

Realizza attivit semplici di supporto diagnostico e

terapeutico

Collabora alla verif ica della qualit del servizio

Osserva e collabora alla rilevazione dei bisogni e

delle condizioni di rischio-danno dellutente

e frequenta corsi di aggiornamento

Valuta, per quanto di competenza, gli interventi pi Collabora, anche nei sevizi assistenziali non di

appropriati da proporre,

comunicazione-relazione appropriati in relazione

alle condizioni operative

delle capacit psicof isiche residue, alla

rieducazione, riattivazione, recupero funzionale

Mette in atto relazioni-comunicazioni di aiuto con

lutente e la famiglia, per lintegrazione sociale ed il

Aiuta la gest ione dell utente nel suo ambi to d i vi ta


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Funzioni con autonomia Funzioni collaborative

Mette in atto relazioni-comunicazioni di aiuto Concorre, r ispetto agli operatori del lo

con lutente e la famiglia, per lintegrazione

sociale ed il mantenimento e recupero

,ed alla loro valutazione

Util izza strumenti informativi di uso Osserva e collabora alla ri levazione deicomune per la registrazione di quantorilevato durante il servizio bisogni e delle condizioni di rischio-dannodellutente

Cura la pul izia e ligiene ambientale Coadiuva il personale sanitario e socialenellassistenza al malato anche terminale emorente


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:OBBLIGO DI CONTROLLO SULLOPERATO

ALTRUIconsegueche colui il quale riveste una posizione

dellobbligo di scegliere con avvedutezza ipropri

,loperato(Fiadaca G., Musco E,. Diritto Penale

Parte Generale Zanichelli 2004


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PROCEDURE

|

Hanno finalit di uniformare attivit ecompor amen screz ona eg opera or . onocostituite da sequenze di azioni pi o meno


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PROTOCOLLI

|Hanno finalit di orientare attivit e

comportamenti discrezionali degli operatori.anno riferimento ad approcci metodologici

specifici. Esplicitano finalit ed obiettivi,

forniscono riferimenti specifici nel campo delleazioni (snodi decisionali, scelta tra alternative)

Ondoli 1998


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IL PROTOCOLLO |.uno strumento n ormat vo c e e n sce

un modello formalizzato di comportamento

conoscenze scientificamente confermate in

|.la formalizzazione della successione di un

verbali con le quali un infermiere raggiunge

un determinato obiettivo.Ondoli 1998


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COME NASCE UN PROTOCOLLO| pro oco o nasce a a necess r so vere un

problema assistenziale, organizzativo, per migliorare

i com ortamenti de li o eratori| Assicurare interventi basati sulla pi evidente ricerca

scientifica|

Favorire il coinvolgimento, la motivazione e ilconfronto| ocumen are e responsa eg n erm er e eg

altri operatori

assistenziali


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FINALIT DEL PROTOCOLLO

| Favorire linserimento del personale neoassunto

|

Omogeneizzare i comportamenti| Integrare tutte le figure professionali

| Riconoscere responsabilit, figure di riferimento,strumenti operativi e informazioni

| Rendere consapevoli gli operatori del perch si fannocer e cose

| Ottimizzare tempi e risorse


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ATTRAVERSO LA PIANIFICAZIONE QUINDI:| Linfermiere indicando quali azioni devono essere

compiute per risolvere i problemi infermieristici

PRESCRIVE interventi assistenziali.

,

interventi da compiere deve essere precisa.


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DELEGA ?

ATTRIBUZIONE ?


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DELEGA

| La delega uno strumento giuspenalistico inadeguatoquando si fa riferimento alloss, perch non consente

allattribuzione e non quindi alla delega.


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Il processo di attribuzione

Attribuzione: assegnazione, riconoscimento,

funzioni o doveri proprie di un ufficio, cheroviene eneralmente da un documento o da una

norma Devoto G.Oli C Vocabolario della lingua italiana


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Il processo di attribuzione

Pianificazione assistenziale

Identificazionedegli interventi

Supervisionevalutazione

attr u


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Complessita assistenziale

Salute\malattia

Comprensione\scelta

Instabilita

Alta

Stabilita

Dipendenza\autonomia

Autonomia Dipendenza


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: - INSIEME

COMPLESSO

IN UN SISTEMACOMPLICATO, ILCOMPORTAMENTO A

IN UN SISTEMACOMPLESSO, ILCOMPORTAMENTO

LUNGO TERMINE ESEMPRE

PREVEDIBILE

E SEMPRE

IMPREVEDIBILE


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|All OSS si attribuiscono dei com iti a seconda delgrado di autonomia riconosciuto in un determinato

contesto e er una determinata attivit


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LINFERMIERE ATTRIBUISCE ...| a g us a a v : semp ce o rou ne.

| Nella giusta circostanza: attribuzione nel rispetto dei piani.

| Alla giusta persona:lattribuzione avviene dipendentemente.

| Con le giuste istruzioni e comunicazione: entrambe

| Attraverso una giusta supervisione e valutazione: la

su ervisione correlata alla discrezionalit di chi haprovveduto allattribuzione, valutandone anche i risultati.Il grado di autonomia previsto riconducibile a quellodefinito allinterno di protocolli e/o istruzioni operative.


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Linfermiere affida alloperatore di supporto

compiti che dovr svolgere sotto la sua supervisione la

CULPA IN ELIGENDO

e dal comportamento dell operatore d supporto dovesse

derivare un eventuale danno al paziente, allinfermiere potr

essere mosso un addebito di col a er aver errato nella

scelta della persona affidataria dellincarico.


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CULPA IN VIGILANDO

Attiene ai compiti di verifica attribuiti

allinfermiere e al rispetto da parte

delloperatore di supporto delle

indicazione impartite

Linfermiere potr essere in colpa se omette di

esercitare quelle verifiche doverose che sarebbero

r su tate onee a mpe re ver cars eventdannosi per il paziente


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Le attribuzioni dellOSS sono sottoposte allattivit diindirizzo, direzione e verifica del personale

n erm er s co


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PRINCIPIO DI AFFIDAMENTO E DEL

NON AFFIDAMENTO


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IL LAVORO IN QUIPENel lavoro dequipe sintersecano varie

competenze. quindi fondamentale che:

devono sapere lavorare insieme, condividendo limpegno e lesingole competenze per trovare la migliore soluzione

Allinterno di un gruppo il singolo conserva tutto il suovalore, ma

si integra con gli altri in un rapporto se mi muovo bene io, timuovi me lio anche tu!


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IL LAVORO IN QUIPENel lavoro dequipe secondo il principio

dellaffidamento

ciascun membro pu fare affidamento sul fatto cheognuno degli altri eseguir in modo corretto i propri

compiti.

Di norma, ognuno risponder del proprio

opera o ma non que o eg a r


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LAFFIDAMENTO

La logica che deve guidare lazione del sanitario

un sistematico affidamento nel corretto eappropriato adempimento dei compiti di quanti

partecipano allattivit sanitaria.

Quindi il principio dellaffidamento riposa su

unosservazione di fatto: nella vita sociale il, ,

implica che ciascuno possa confidare nel corretto

e diligente operato degli altri.


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LAFFIDAMENTO

Ogni componente dellequipe deve

rispondere solo del corretto adempimento

dei doveri di diligenza o di perizia inerenti

allattivit che deve svolgere, perch solo

in questo modo ciascun membro del

gruppo lasciato libero, nellinteresse del

paziente, di adempiere alle proprie

incombenze

SECONDO IL PRINCIPIO DEL NON


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un obbligo di controllo e di

sorveglianza compete al soggetto

che per la sua posizione giuridica e

chiamato a dirigere e coordinare

le prestazioni dei collaboratori

dovere di sorveglianza e di controllo

MA IN CASO ERRORE DELLOSS DI CHI LA


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MA IN CASO ERRORE DELL OSS DI CHI LA

RESPONSABILIT

Ad oggi, non ancora sviluppata una

casistica tale da poter dedurre quali

orientamenti giuridici vengono presi in

caso di controversie legali scaturenti da

questo tipo di scenario..

| Ma


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Nel caso di interventoprescritto

a n erm ere n mo o non unz ona e a

bisogni della persona, perch derivante da un

accer amen o non accura o, a una agnos

scorretta, dalla identificazione di obiettivi

non pertinenti, la responsabilit sicuramente

.


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e caso e ega comp c e n erm ere

dovrebbe svolgere personalmente, cio compiti

non a a a a r sogge a

responsabilit sicuramente infermieristica.


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Nellaffidare compiti allOSS senza le dovute

valutazioni del processo ovvero senza aver

pesato le conseguenze del suo agire, la

responsabilit sicuramente infermieristica.


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RESPONSABILITA CONDIVISE

In caso di scorretta esecuzione da parte dellOSS:

oltre alla responsabilit delloperatore potrebbe essere

ravvisata una responsabilit infermieristica per

lomessa partecipazione o sorveglianza.


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.

NEL CAMPO DELLA RESPONSABILIT:

Dato il nuovo contesto nel uale si colloca la res onsabilit enale de liinfermieri, ha assunto una valenza ancora pi forte e marcata: quelladegli infermieri non pi una professione sanitaria ausiliaria e

ertanto, essi sono chiamati a ris ondere ersonalmente ed in modo iforte delle loro azioni. Gli infermieri sono responsabili di definire

quanto e cosa assegnabile allOSS in un determinato contestooperativo.

ALL O.S.S. VENGONO ATTRIBUITE ATTIVIT CHE


60/60

SONO PROPRIE DEL

suo profilo, ma allinfermiere rimane la discrezionalit

nellassegnare le attivit.

Lattribuzione di atti assistenziali e la loro supervisionesono

responsabilit degli infermieri che devono erogare unaassistenza globale sicura e di qualit, fornendo

direttive e

spiegazioni chiare su come il compito deve essererealizzato.

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