Professione calcio numero 11
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N 1593-6309
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Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 - 00143 Roma
IL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRO, D, CALCIO FEMMINILE E CALCIO A 5
SERIE BWIN
Intervista esclusiva a Domenico Giampà del Modena
Morgigno
9
COMITATI REGIONALI
Intervista al presidente del Cr Piemonte e VdA Ermelindo Bacchetta
Grisoli
26
ARBITRI IN LEGA PRO
Prosegue la nostra inchiesta sulle terne della Terza Serie nazionale. Questa settimana abbiamo parlato con Ravenna, Gela,Tritium e Pomezia
Rieti/Sbaffi
SCHEMI E TATTICHE
I mister della 1^ Divisione Girone B ci svelano i segreti delle proprie squadre. Tra Tatticismo e cambi in corsa
Redazione
SERIE D: LE SQUADRE
All’interno tutto su: Borgo a Buggiano, Arzanese, Ebolitana,Aprilia, Viribus Unitis, Teramoe Bacoli Sibilla Flegrea
Grisoli/Corridori/Marotta/Barbaro
Caro Darwin ti sbagliavi....
Mario Macalli:“Under
21 in Lega Pro? Idea folkloristica ed è strano
che i tre l’abbiano an-nunciata all’Ansa”
Dopo le proposte di Albertini
Prandelli e Sacchi è certo che c’è:
ANNO 3 - N° 11 24 marzo 2011 1€
L’involuzione della specie
All’interno: Robin Hood, la rubrica di Mauro Gasperini
Supertop Serie D e le statistiche sull’Interregionale
Sfruttare il territorio per creare un modello di calcio che faccia scuola
Massimiliano GiacominiMassimiliano Giacomini
Cesare Prandelli si acco-
da al trenino di Demetrio
“prezzemolino” Albertini e di Ar-
rigo “l’Italia non è un paese per
giovani” Sacchi e ne spara una
che lotterà, con l’idea dell’ex
centrocampista del Milan di far
giocare le riserve della Serie A in
Lega Pro, per l’idea più strampal-
ata del millennio (idea lanciata
all’Ansa, sob!). Prandelli vorreb-
be che un Under partecipasse al
campionato di Serie B o ad uno di
Lega Pro, idea suggestiva ma cre-
tina visto che per rilanciare il cal-
cio italiano servirebbero altri tipi
di investimenti e altri tipo di idee.
Lanciano qui un’idea noi che si-
amo cretini ma siamo anche in
buona compagnia: In Italia ci
sono migliaia di scuole calcio rad-
icate nel territorio e per questo
prospettare un modello che rip-
ercorra l’idea dei centri federali
francesi o tedeschi è inattuabile
ma si potrebbero sfruttare al
massimo queste forze territoriali.
Si potrebbe creare un’affiliazione
con l’Italia là dove sarebbe pos-
sibile creare un sistema di alle-
namento tecnico-tattico uguale
per tutti si sfrutterebbe così una
struttura mostrum superiore a
qualunque altra in Europa e si
creerebbero così centri tecnici
dove ogni calciatore potrebbe
essere preso in considerazione
per le Under Italiane almeno
fino all’Under 18. Ogni tecnico
dovrebbe seguire delle direttive
di allenamento fisico, tecnico e
comportamentale così come tutti
i ragazzini coinvolti. Se ci fosse
una struttura del genere voi dove
iscriveresti i vostri figli? In un cen-
tro dove ci sarebbe la possibilità
di veder crescere i vostri figli sia
sotto il profilo tecnico che carat-
teriale con la concreta possibilità
di poter essere convocati in Na-
zionale oppure in un centro che
sia fuori dalle direttive FIGC? Ol-
tretutto la Federcalcio potrebbe
prendere una piccola percentu-
ale sull’iscrizione dei ragazzi che
permetterebbe di poter organiz-
zare corsi di aggiormanento per
le società e di conseguenza per
i tecnici e che permetterebbe
anche di mantenere un legame
con il territorio riavvicinando
così la gente ai colori azzurri. Un
club Italia completamente rivisto,
con un modello italiano che fac-
cia scuola e non che scimmiotti
i Paesi vicini, creando un’idea di
calcio univoca sfruttabile dalle
Nazionali. Dare la possibilità a
tutti di partecipare alla crescità
del modello Italia di creare una
scuola calcio che non serva solo
a far crescere futuri campioni ma
che sia utile per lo sviluppo anche
caratteriale ed etico
dei nostri calciatori.
NUMERO 11 - 24 marzo 20112 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
LEGENDA
Reg. del Tribunale di Roma n° 1/2009
Amministrazionevia F.T. Marinetti, 221 - 00143 Roma
Tel/Fax 06.5000975email: [email protected]
Direttore responsabileMassimiliano Giacomini
email: [email protected]
CaporedattoreFlavio Grisoli
email: [email protected]
RedattoriFabiola Rieti, Sara Sbaffi
email: [email protected]
Segretaria di RedazioneGerarda Angela Lomonaco
email [email protected]@professionecalcio.net; [email protected]
Hanno collaborato Guido Del Re, Riccardo Morgigno, Antonio Marotta Piero Barabro, Giuliano Corridori, Stefano Santini
Mauro Gasperini
Realizzazione GraficaWalter Fantauzzi - www.walterfantauzzi.com
Stampa: Global Stampa - Via Angelo della Pergola, 5 - 00176 Roma
T C A STattica Curiosità Approfondi-
mentoStatistica
Mai sosta di campionato venne più a propo-
sito. Le squadre in testa e in coda hanno bi-
sogno di tirare il fiato per la volata finale. Dopo che il
Milan si è visto mangiare in tre gare il buon vantag-
gio accumulato e dopo aver perso il nervoso Ibra per
tre giornate, Inter e Napoli sono tornate sotto, senza
sottovalutare l’incredibile Udinese che sembra ave-
re nelle gambe e nello spirito la forza di uno sprinter
che già assapora il volatone finale. La Lazio pur scon-
fitta nel derby ha vinto tra le contestazioni dei propri
tifosi che hanno insultato a lungo l’onesto Reja che,
sinceramente, con l’organico che ha, sta facendo mi-
racoli. Salgono le quotazioni di Montella anche per
il prossimo anno. Il giovane allenatore sta facendo
bene, ha rigenerato Totti, e la nuova proprietà della
Roma ne sta valutando le capacità. Nel campo alle-
natori c’è aria di rinnovamento: cominciano a deca-
dere vecchi santoni per far posto a giovani rampan-
ti, freschi d’idee e di metodi. Spesso sono incapaci
(vedi Delneri) a staccarsi dai loro obsoleti moduli di
gioco. Non hanno abbastanza intelligenza per adat-
tare il gioco ai giocatori e dispongono di una menta-
lità ottusa che in campo è facile da imbottigliare. Il
Palermo del sanguigno Cosmi mata il Milan apparso
poco lucido (le squadre di Allegri calano sempre nel
finale, ricordate Cagliari?). Quest’ultima perde a Na-
poli che, solo al terzo posto, assapora qualcosa di più
di un posto in Champion’s. Ormai spacciato il Bari,
nonostante buone prove sul campo; rischia grosso
la Sampdoria risucchiata nella zona pericolosa e for-
temente contestata dai suoi tifosi. Anche in coda la
lotta si fa serrata e probabilmente, per vedere chi
farà compagnia ai galletti bisognerà aspettare le ul-
timissime giornate. Gioca la Nazionale, il vero volto
nuovo è quello del cesenate Parolo. Mancano De
Rossi e Balotelli per motivi etici voluti da Prandelli.
Ha fatto bene: quando nella testa qualche rotella è
fuori posto,meglio dargli un’aggiusta-
ta. Capito Cassano?
La sosta di campionato serve al Milan di Allegri. Il Bari è in B4 NUMERO 11 - 24 marzo 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Mauro Gasperini
6 NUMERO 11 - 24 marzo 2011
Premiopoli e la mancanza di onestà intellettuale Voci dal Palazzo
w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Quello che più infastidisce è la man-
canza di onestà intellettuale. Da mesi
oramai ci continuano a rimbalzare il pro-
blema delle radiazioni dei coinvolti in Cal-
ciopoli, senza mai trovare una soluzione
adeguata. Questo perchè il processo fatto
ai danni di Moggi e company è stata una
farsa. Non che il buon Luciano sia esente
da colpe, questo proprio no, ma perchè il
processo fu sommario, deciso a tavolino
già prima di leggere ed esaminare le carte.
Tutto questo ha messo il povero, metafo-
ricamente parlando, Giancarlo Abete e il
Consiglio federale di fronte ad una decisio-
ne impopolare ma scontata: nessuna radia-
zione altrimenti Moggi e gli altri imputati
potrebbero, anzi sicuramente lo farebbero,
adire a vie legali e di fatto potrebbero far
saltare il banco. In tutto questo il meno col-
pevole sembrerebbe proprio “Torquema-
da” ma con il suo atteggiamento insicuro e
indeciso sta dimostrando ancora una volta
di che pasta è fatto. A luglio la squalifica di
Moggi terminerà e l’ex direttore generale
della Juventus potrà tronare in sella e a
quel punto cosa sperano i tromboni della
Federcalcio? Forse che l’opinione pubblica
si sia dimenticata della loro inefficenza? Sa-
rebbe estremamente più corretto e anche
coraggioso, doti che mancano in Via Allegri,
indire una conferenza stampa e ammettere
che sarà impossibile radiare Moggi e gli al-
tri imputati di Calciopoli e spiegare onesta-
mente il perchè. Non si può più pensare di
andare avanti con la farza di un nuovo pro-
cesso sportivo che dovrebbe essere segui-
to ancora una volta dal “SuperMegaProcu-
ratoreGalattico” Palazzi, che ultimamente
non ne azzecca proprio una. C’è ancora da
capire cosa è accaduto al caso cosiddetto
Premiopoli e di chi era coinvolto all’inter-
no della Federazione Italiana Giuco Calcio.
Nell’arco di pochissimo tempo si dovrebbe
arrivare ad una soluzione, ma noi crediamo
che sotto sotto ci sia e ci sarà molto di più
di quello che vogliono farci cre-
dere. Indagheremo.
Da mesi oramai ci continuano a rimbalzare il problema delle radiazioni dei coinvolti in Calciopoli, senza mai trovare una soluzione adeguata. Questo perchè il processo fatto ai danni di Moggi e company è stata una farsa
C’è ancora da capire cosa è accaduto al caso cosiddetto Premiopoli e di chi era coinvolto all’interno della Federazione Italiana Giuoco Calcio
Palazzi (Foto Archvio)Moggi (Foto Archvio)
8 NUMERO 11 - 24 marzo 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
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Si assottiglia la corsa alla vetta del campiona-
to di serie bwin, che dopo 32 giornate sem-
bra essere ristretta ad Atalanta e Siena. I neraz-
zurri di Colantuono si impongono con un secco
3-0 a spese del Piacenza. La firma è d’autore,
quella di capitan Doni, che grazie a una doppi-
etta su calcio di rigore raggiunge quota 100 reti
con la “Dea” (il tris è completato da Ruopolo). A
60 punti, a sole tre lunghezze dall’Atalanta, c’è
il Siena di mister Conte, corsaro sul campo del
Crotone. Ad indirizzare positivamente il match
è Brienza, che porta in vantaggio i suoi dopo
soli 16”. Nel finale Reginaldo raddoppia, poi De
Giorgio accorcia le distanze per l’1-2 finale. Si
stacca il Novara, fermo a quota 55 dopo lo stop
di Vicenza (che sale a 45 punti): la gara è decisa
al 90’ da un gol di Bastrini su punizione, con-
testatissimo dagli azzurri di Tesser per un fallo
di Cellini sul portiere Ujkani. Resta al quarto
posto il Varese, che rischia di cadere sul campo
della Triestina, passata in vantaggio con Mira-
montes: ci pensa il baby De Luca a marcare il
punto dell’1-1 finale. Nel posticipo del lunedì
vittoria dell’Empoli per 1-0 sulla Reggina, rete di
Forestieri. Pareggiano nel derby toscano Livor-
no (44) e Grosseto (43): vantaggio dei labronici
con Belingheri e pari degli ospiti con Sforzini su
rigore, al terzo sigillo consecutivo in zona re-
cupero. Tonfo casalingo del Pescara (42) che,
superato per 2-0 dal Padova grazie alla doppi-
etta di Ardemagni, vede più lontani i play-off.
La sorpresa di giornata è l’ennesimo naufragio
del Torino, che rimanda a casa Papadopulo e
richiama Lerda. I granata vengono sconfitti per
1-0 al “Matusa” dal Frosinone di Campilongo,
che con un gol di Biasi conquista tre punti
d’oro in chiave salvezza, anche perché in coda
vincono tutte: l’Ascoli fa bottino pieno sul ter-
reno del Cittadella (Giorgi) e il Portogruaro su-
pera 2-1 l’Albinoleffe (Cunico, Grossi, Altinier).
Nell’anticipo del venerdì sera 1-1 nel derby tra
Sassuolo e Modena, grazie alle
firme di Perna e Magnanelli.
Toro nel caos, torna Lerda
Classifica P G V N S GF GS
Atalanta 63 32 18 9 5 40 21Siena 60 32 16 12 4 47 25
Novara 55 32 14 13 5 48 25Varese 51 32 12 15 5 38 23
Reggina 47 32 12 11 9 35 31Vicenza 45 31 13 6 12 33 34Livorno 44 32 11 11 10 39 37Empoli 43 32 10 13 9 34 29
Grosseto 43 32 11 10 11 36 40Pescara 42 32 11 9 12 33 36Piacenza 41 32 10 11 11 43 46
Torino 41 32 11 8 13 34 39Padova 40 32 9 13 10 43 39
Modena 39 32 8 15 9 33 39Sassuolo 37 32 9 10 13 33 34
Albinoleffe 36 32 9 9 14 38 51Cittadella 35 32 8 11 13 35 39Crotone 34 31 7 13 11 28 36
Portogruaro 33 32 8 9 15 27 42Ascoli-6 32 30 9 11 10 30 34
Frosinone 32 32 7 11 14 33 46Triestina 29 32 5 14 13 25 39
32° Giornata 18-19-21/03/2011Atalanta-Piacenza 3-0Cittadella-Ascoli 0-1Crotone-Siena 1-2Empoli-Reggina 1-0Frosinone-Torino 1-0Livorno-Grosseto 1-1Pescara-Padova 0-2Portogruaro-Albinoleffe 2-1Sassuolo-Modena 1-1Triestina-Varese 1-1Vicenza.Novara 1-0
MARCATORI
17 gol: Cacia (Piacenza, 2r)15 gol: Coralli (Empoli, 5r) Succi (Padova, 5r) Piovaccari (Cittadella, 6r)13 gol: Bonazzoli (Reggina, 2r) Bianchi (Torino, 2r) Abbruscato (Vicenza, 2r)
33° Giornata 26-27/03/2011Albinoleffe-Novara
Ascoli-TorinoCrotone-Empoli
Grosseto-CittadellaModena-PescaraPadova-Atalanta
Piacenza-PortogruaroReggina-LivornoSiena-Sassuolo
Triestina-FrosinoneVarese-Vicenza
Stefano SantiniAllenatore: Colantuono (Atalanta)
Narciso(Grosseto)
Biasi(Frosinone)
Martinelli(Vicenza)
Doni(Atalanta)
Ardemagni(Padova)
Magnanelli(Sassuolo)
Giorgi(Ascoli)
Perna(Modena)
Italiano(Padova)
Brienza(Siena)
Altinier(Portogruaro)
Riccardo Morgigno
Domenico Giampà: “Modena obiettivo 50 punti”
Domenico Giampà (Foto Archivio)
9NUMERO 11 - 24 marzo 2011 9w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Domenico Giampà, classe 1977, piccola e
scattante ala destra di 168 cm. Nella splen-
dida “Modena”, Venditti cantava “Io resto qui”
ovvero le intenzioni di Giampà con la maglia dei
canarini: «Non siamo ancora salvi, vogliamo ar-
rivare almeno a 50 punti. Una salvezza tranquil-
la, giocando sempre un bel calcio palla a terra,
come ci chiede mister Bergodi». E Mimmo ag-
giunge: «La serie bwin è lunga e tosta. Il Torino
ad esempio sta facendo molta fatica in questo
periodo ma alla fine vedrete che centrerà i play-
off, ne sono sicuro». Rammarico per il pari nel
derby emiliano? «Con il Sassuolo non abbiamo
giocato bene anche se alla fine hanno fatto un
solo tiro in porta ma purtroppo è stato decisivo,
un gran gol, una parabola incredibile. Ai punti
hanno vinto loro, peccato non aver giocato come
sappiamo ma ci riprenderemo subito, i nostri ti-
fosi se lo meritano». È migliorato il campo? «Il
manto erboso del “Braglia” è stato rizollato da
pochi giorni, proprio per il derby. Quei bisonti
del rugby lo avevano distrutto proprio come al
“Bentegodi” di Verona. Era ridotto malissimo,
ora siamo a posto finalmente». Il vostro spoglia-
toio è unito? «Stiamo giocando un gran calcio,
ora però non possiamo fermarci ed ogni errore
si paga salato. Per quanto riguarda il mio rendi-
mento, direi che sto facendo bene. Sono soddis-
fatto solo da gennaio in poi. Dall’inizio del 2011
ho giocato con continuità, prima il mister mi ha
schierato poche volte ma io ho sempre lavorato
sodo allenandomi con pazienza e disciplina. Nel
calcio moderno ci sono tante partite, tanti gio-
catori, ma l’allenamento è sempre duro e bisog-
na sempre farsi trovare pronti e ben preparati.
Qui a Modena siamo diversi over 30 con tanta
esperienza e guidiamo il gruppo dei giovani
dando a loro i giusti consigli. Spesso ci vediamo
a cena e siamo sempre un gruppetto di amici e
compagni di squadra». Brutto momento per il
nostro calcio, non credi? «Gare lente e con poco
spettacolo? Sì è vero, però cinque anni fa dicev-
ano il contrario. In Italia qualche anno fa, anda-
vamo il doppio degli altri campionati europei,
poi le cose sono cambiate. Si nota nelle coppe
europee e nelle gare delle nazionali. Subiamo il
ritmo forsennato degli altri Paesi. Anche nelle
squadre Primavera il problema è che ci sono
troppi stranieri, così facendo in prima squadra
ci sono pochi italiani validi e pronti per lottare
ad alti livelli». Torni a casa? «Per ora non pen-
so ad un ritorno in Calabria. Sono cresciuto nel
Catanzaro, è una piazza difficile e rispetto a Cro-
tone non credevano alle nuove leve come allo
“Scida”. Al Crotone ero compagno di Morabito
e seppure ancora in erba, giocavamo sempre ti-
tolari. I giovani, se son bravi, giocano sempre».
Ricordi giallorossi? «Al “Celeste” il tifo era im-
pressionante, come un piccolo “Maracanà”. Per
il tifo assordante, tra compagni di squadra non
riuscivamo neanche a chiamarci la palla. Poi nel
nuovo stadio “San Filippo”, avevamo 25 mila ab-
bonati e quando arrivava la Juventus o il Milan
c’erano quasi 40 mila tifosi. Il Presidente Franza
aveva tanti soldi da investire ed era un grande
tifoso messinese, poi tutto è finito». Passata la
rabbia per il tuo incidente? «La cicatrice ora si
vede di meno anche se mi misero 150 punti. Era
Messina-Lecce e Rullo mi spinse sul fondo e ur-
tai il cartellone della pubblicità che mi tagliò la
gamba. Non c’era la giusta distanza tra la fine
del campo e la barriera. Ho fatto causa alla so-
cietà Italtelo. Ho vinto la causa penale mentre
per quella civile sono due anni che
la rinviano».
L’Atletico Roma deve fare mea culpa. Dai sogni di gloria al serio
rischio di non raggiungere i play-off. La squadra di Incocciati
è stata costruita per vincere e, dopo un inizio di campionato fol-
gorante, ha cominciato a perdere colpi. Domenica, l’Atletico ha
perso la testa e in 15 minuti ha lasciato libero sfogo ad un Foggia
arrembante come nella migliore tradizione zemaniana. I capitolini
finiscono in nove e nelle prossime giornate dovrànno lottare per
mantenere la zona promozione visto che sono incalzatati da Ta-
ranto, Foggia e Lanciano. I “satanelli” hanno guadagnato 13 punti
in 5 partite e si propongono prepotentemente per accedere agli
spareggi. Il percorso di questo Atletico finora è la testimonianza di
come non conti quanto si spende, ma come si spende e le cinque
sconfitte nelle ultime sei partite peseranno eccome. (Fabiola Rieti)
L’Atletico Roma perde la testa e ora rischia il posto nei play-offI A DIVISIONE - Girone A
2 A DIVISIONE - Girone A 2 A DIVISIONE - Girone B 2 A DIVISIONE - Girone C
I A DIVISIONE - Girone B
CLASSIFICA
Gubbio -1 56
Sorrento 46
Alessandria -1 43
Salernitana -4 41
Lumezzane -1 39
Verona 38
Bassano 37
Ravenna 36
Como -1 35
Spal -1 35
Reggiana 35
Cremonese 34
Spezia -2 32
Pavia 31
Sudtirol 28
Pergocrema -1 27
Paganese 21
Monza 20
CLASSIFICA
Tritium -2 46
Pro Vercelli 43
Pro Patria -4 42
Feralpisalò -2 41
Lecco 40
Savona -4 38
Renate 38
Rodengo Saiano -2 36
Canavese -6 31
Montichiari 31
Sambonifacese 30
Virtus Entella -1 26
Casale 24
Valenzana -1 22
Sacilese 21
Sanremese 19
Mezzocorona 17
CLASSIFICA
Carpi 51
Carrarese 46
Giacomense 36
Chieti 36
San Marino 36
L’Aquila 32
Poggibonsi 31
Prato 31
Gavorrano 28
Bellaria 27
Crociati Noceto 26
Celano 24
Fano -2 20
Sangiovannese -10 19
Giulianova -1 17
Villacidrese -10 9
CLASSIFICA
Latina 48
Trapani -1 45
Milazzo 41
Avellino 39
Neapolis Mugnano 38
Aversa Normanna 38
Pomezia 34
Matera 32
Lamezia 27
Melfi -3 26
Fondi 26
Brindisi -2 25
Isola Liri 25
Campobasso 23
Vibonese -1 16
Catanzaro -5 1
CLASSIFICA
Nocerina 62
Benevento 49
Juve Stabia 45
Atletico Roma 43
Taranto 42
Foggia -2 41
Lanciano 39
Siracusa 38
Lucchese 37
Pisa 29
Gela 29
Andria 28
Ternana -2 28
Cosenza -3 28
Viareggio 27
Foligno -2 27
Barletta 27
Cavese -6 20
28° Giornata 27/03/2011Bassano-Verona
Como-PaviaMonza-Paganese
Pergocrema-GubbioRavenna-Spezia
Reggiana-AlessandriaSalernitana-Cremonese
Sorrento-LumezzaneSpal-Sudtirol
28° Giornata 27/03/2011Casale-RenateLecco-Savona
Mezzocorona-TritiumMontichiari-Canavese
Pro Patria-SambonifacesePro Vercelli-Valenzana
Rodengo Saiano-EntellaSanremese-Feralpisalò
Riposa: Sacilese
24° Giornata 27/03/2011Carpi-Bellaria
Crociati Noceto-L’AquilaGiacomense-Carrarese
Giulianova-FanoPrato-Gavorrano
San Marino-PoggibonsiSangiovannese-Chieti
Villacidrese-Celano
24° Giornata 27/03/2011Catanzaro-Avellino
Fondi-Neapolis MugnanoIsola Liri-Latina
Matera-CampobassoMelfi-Aversa NormannaPomezia-Vigor Lamezia
Trapani-BrindisiVibonese-Milazzo
28° Giornata 27/03/2011Atletico Roma-Juve Stabia
Barletta-AndriaCavese-Lanciano
Cosenza-GelaLucchese-Benevento
Pisa-FolignoSiracusa-Foggia
Taranto-NocerinaTernana-Viareggio
MARCATORI
19 Gol: Paulinho (Sorrento, 6r)
14 Gol: Gomez (Gubbio, 4r)
12 Gol: Cipriani (Spal)
10 Gol: Ferrario (Monza, 2r)
Scappini (Alessandria, 1r)
MARCATORI
16 Gol: Ripa (Pro Patria)
11 Gol: Fabbro (Lecco, 2r)
Pietribiasi (Sambonifacese)
9 Gol: Tarallo (Savona, 4r)
MARCATORI
15 Gol: Gaeta (Carrarese, 3r)
12 Gol: Pietranera (Crociati N., 4r)
11 Gol: Falomi (Celano, 3r)
Cesca (Carpi)
MARCATORI
11 Gol: Grieco (Aversa N., 4r)
10 Gol: Guazzo (Melfi, 3r)
Perrone (Trapani, 1r)
Tortolano (Latina, 3r)
MARCATORI
17 Gol: Sau (Foggia)
16 Gol: Insigne (Foggia, 3r)
14 Gol: Ciofani (Atl.Roma, 5r)
13 Gol: Marotta (Lucchese)
12 Gol: Negro (Nocerina)
11 Gol: Innocenti (Barletta, 1r)
27° Giornata 20/03/2011Alessandria-Ravenna 2-1Cremonese-Reggiana 0-1Gubbio-Spal 1-1Lumezzane-Monza 1-0Paganese-Sorrento 0-0Pavia-Pergocrema 1-0Salernitana-Bassano 2-0Sudtirol-Como 1-3Verona-Spezia 1-0
27° Giornata 20/03/2011Canavese-Sanremese 1-2Entella-Mezzocorona 1-2Feralpisalò-Sacilese 2-0Renate-Pro Patria 2-1Sambonifacese-Montichiari 0-0Savona-Pro Vercelli 1-1Tritium-Lecco 1-0Valenzana-Casale 0-1
Ha riposato: Rodengo Saiano
23° Giornata 13/03/2011Bellaria-Giulianova 0-0Carrarese-Celano 2-1Chieti-Giacomense 1-1Fano-Prato 1-0Gavorrano-Villacidrese 3-1L’Aquila-San Marino 1-2Poggibonsi-Carpi 0-1Sangiovannese-Crociati N. 1-1
23° Giornata 13/03/2011Avellino-Melfi 2-1Aversa Normanna-Catanzaro 3-0Brindisi-Pomezia 1-1Campobasso-Vibonese 1-0Vigor Lamezia-Trapani 1-1Latina-Fondi 2-0Milazzo-Matera 2-1Neapolis Mugnano-Isola Liri 0-1
27° Giornata 20/03/2011Barletta-Taranto 0-0Benevento-Pisa 1-0Foggia-Atletico Roma 3-1Foligno-Cosenza 0-0Juve Stabia-Andria 3-1Lanciano-Siracusa 1-0Lucchese-Cavese 1-0Nocerina-Ternana 1-0Viareggio-Gela 1-1
11NUMERO 11 - 24 marzo 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u 11
Fabiola Rieti e Sara Sbaffi
Continua l’inchiesta volta ad analizzare l’o-
perato degli arbitri in Lega Pro attraverso
le impressioni dei dirigenti delle società, soffer-
mandosi sul lavoro complessivo e sui modi per
migliorare il settore. Angelo Tuccio, presidente
del Gela, commenta il lavoro dei direttori di
gara: «Il livello è sufficiente, ogni tanto si vede
qualche errore di troppo, ma si deve aspettare
che la nuova classe maturi. L’importante è ave-
re la certezza che sono in buona fede». Sul lato
atletico li trova un po’ carenti: «Devono mi-
gliorare, perché li vedo sempre troppo distanti
dall’azione». C’è da lavorare molto, secondo
il massimo dirigente della squadra siciliana,
sui guardalinee: «Tra gli assistenti c’è poca at-
tenzione e devono crescere nel sistema calcio.
Hanno un ruolo importante e molto può dipen-
dere da loro». Il dialogo sembra non essere il
punto forte della nuova classe arbitrale: «Do-
vrebbero parlare di più con i capitani, per spie-
gare certe scelte ed evitare fraintendimenti che
possono creare tensioni inutili». Per migliorare il
settore, il numero uno dei biancoazzurri pensa
che: «Serve dialogo e rispetto delle parti, perché
gli errori possono pregiudicare il lavoro delle so-
cietà». Sul supporto tecnologico Angelo Tuccio
esprime dubbi sulla reale possibilità di inseri-
mento: «Non lo fanno in serie A, figuriamoci da
noi. Io sarei d’accordo e servirebbe soprattutto
per il gol - no gol e per il fuorigioco, perché quan-
do si ferma un’azione di gioco si fa un danno al
calcio». Ercole Ghezzi, numero della Tritium, ri-
tiene che il livello degli arbitri e degli assistenti
in Lega Pro sia buono dal punto di vista tecnico
e atletico. I maggiori nodi sono nell’approccio:
«Sono poco propensi a spiegare errori e scelte.
Talvolta quando arrivano in sede c’è un po’ di
arroganza e di superiorità. Le regole vanno ri-
spettate, ma serve anche educazione. Non tutti
sono così, ma la maggior parte, compresi assi-
stenti e commissari, è un po’ altezzosa». Per mi-
gliorare il modus operandi dei direttori di gara
la ricetta prevede due ingredienti per Ghezzi:
«Dialogo e buon senso». Sulla tecnologia il
presidente dei lombardi è dubbioso: «Ci credo
poco, ma la prova tv forse servirebbe per san-
zionare alcuni falli e certi comportamenti che
sfuggono in gara. Comunque bisogna essere
Arbitri ed assistenti: Manca l’educazione
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“Sono poco
propensi a
spiegare errori
e scelte. Talvolta
quando arrivano
in sede c’è un
po’ di arrogan-
za e di superio-
rità. Le regole
vanno rispettate,
ma serve anche
educazione. Non
tutti sono così,
ma la maggior
parte, compresi
assistenti e com-
missari, è un po’
altezzosa”.
Tritium, il presidente Ghezzi
più civili e sportivi tutti, arbitri compresi, perché
il calcio è uno sport». Gianni Fabbri, presidente
del Ravenna, non è soddisfatto del lavoro degli
arbitri in questa stagione: «Purtroppo ci sono
alcuni che subiscono e altri no. Prendo atto che
si può sbagliare ma ho riscontrato alcuni atteg-
giamenti che mi hanno lasciato perplesso, come
l’offesa in campo ai nostri giocatori. Non c’è ri-
spetto, noi lo abbiamo anche testimoniato. Ci
vorrebbe maggiore dialogo tra arbitri e società.
Io lamento una mancanza di cooperazione che
invece semplificherebbe il lavoro di tutti. La ter-
na non dove comportarsi come un muro di gom-
ma. Le società dovrebbero avere ottimi rapporti
con gli arbitri e questi ultimi non dovrebbero
essere relegati in un’organizzazione che ha una
storia a sé». Dal punto di vista fisico e atletico il
numero uno giallorosso trova le giacchette nere
in forma. Le mancanze più rilevanti le riscontra
nei guardalinee: «Io capisco che quello dell’as-
sistente è un lavoro complesso. Nei fuorigioco
è facile commettere un errore. Ma quando il
collaboratore di linea ha un atteggiamento da
despota non va bene e l’ho riscontrato spesso.
Fa troppo il protagonista». Il Presidente dei “Le-
oni” intravede delle possibili soluzioni al deficit
rilevato nella classe arbitrale: «Ci vorrebbe più
collaborazione tra Lega Pro e il designatore ar-
bitrale. Così ciascuno può far presente le proprie
esigenze e perplessità. Un po’ di collaborazione
in più migliorerebbe l’assetto complessivo del si-
stema. Così come i giocatori devono rispettare
l’arbitro, deve avvenire anche il contrario. Ci vuo-
le fiducia reciproca e un sistema democratico».
Fabbri poi si dice molto favorevole all’aiuto tec-
nologico nelle serie minori. Claudio Tanzi, diret-
tore generale del Pomezia giudica soddisfacen-
te l’operato degli arbitri: «È sufficiente, in base a
quello che sono le aspettative che Farina ha sul
materiale umano a disposizione. Come tutte le
categorie sono fatte di uomini e non si può fare
di tutta l’erba un fascio. Gli arbitri che abbiamo
incontrato in questa stagione hanno mantenuto
un rendimento costante, nella norma. Lo scorso
anno in serie D abbiamo visto cose di gran lunga
peggiori». E il designatore era sempre Farina. Fi-
sicamente anche il dg rossoblu non si lamenta:
«Non ho mai visto arbitri in sovrappeso». Nel
comportamento della terna Tanzi ha riscontrato
atteggiamenti poco rispettosi verso i giocatori:
«Devono essere meno arroganti, più disponibili
sia con le società che con i calciatori. Usano toni
dittatoriali, c’è bisogno di maggiore rispetto. Al-
cuni sono veramente fastidiosi. Così si innesca
un vortice di tensioni che poi si ritorce in cam-
po». Tra arbitri e assistenti non ha dubbi su chi
sia il peggiore, e il suo parere è simile a quello
del presidente Fabbri: «C’è la crisi della vocazio-
ne per gli arbitri, figuriamoci per i guardalinee.
Adesso stanno sempre con la bandierina alzata
per fare i protagonisti. Già è difficile chiama-
re un fuorigioco, poi c’è anche poca capacità».
Sull’aiuto tecnologico il direttore generale del
Pomezia è favorevole ma prima andrebbero ri-
solte altre problematiche: «Io sono aperto alle
novità, però abbiamo problemi molto più gravi
rispetto ad un fuorigioco. Ci sono stadi fatiscenti,
senza servizi, senza parcheggi. Dobbiamo pen-
sare a rilanciare sotto il profilo strutturale un
Paese che altrimenti sarebbe da
Terzo Mondo».
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Angelo Tiuccio, patron del Gela
(Foto Archvio)
Fabbri, presidente del Ravenna
(Foto Archivio)
Tanzi, dg del Pomezia (Foto Archvio)
Fabiola Rieti e Sara Sbaffi
Riprendiamo ad indagare sul lavoro tattico
svolto dagli allenatori della Lega Pro. Ques-
ta settimana abbiamo chiesto ai tecnici del
Girone B della Prima Divisione quale modulo
prediligono e i movimenti specifici che questo
comporta; se ci siano dei cambiamenti sul mod-
ulo base a seconda degli avversari che si trova-
no di fronte e se sono previste delle variazioni
nel corso della gara. Il modulo tattico è impor-
tante ma secondo alcuni mister non è tutto. Per
Giuseppe Incocciati, dell’Atletico Roma: «I sis-
temi di gioco sono solo numeri, sono strutture
statiche che lasciano il tempo che trovano».
Anche Aldo Papagni, alla guida dell’Andria fino
alla scorsa domenica, è sulla stessa lunghezza
d’onda del collega ciociaro: «Non sono molto
legato ai numeri, il modulo deve essere elastico
e flessibile, deve essere considerato solo come
un punto di riferimento». Uguale il parere di An-
drea Camplone della Virtus Lanciano che con-
sidera i numeri come un punto di partenza alla
base dell’impostazione del gioco. Anche Piero
Braglia dalla panchina della Juve Stabia dice la
sua: «Ci sono dei movimenti particolari che rich-
iedo ai miei giocatori, però alla fine fanno sem-
pre come vogliono». A differenza dell’inchiesta
precedente sul girone A in cui non emergeva
un sistema di gioco specifico sugli altri, nel Gi-
rone B invece sono tre i moduli maggiormente
impiegati: il 4-3-3, il 4-2-3-1 e il 3-4-3. L’unico
a modificare il modulo in base agli avversari è
mister Giuseppe Scienza del Viareggio, mentre
tutti si dicono favorevoli ad apportare dei cam-
biamenti a partita già iniziata considerando se
la squadra è in una situazione di
vantaggio o meno.
14 NUMERO 11 - 24 marzo 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Ecco tutti i segreti dei tecnici, da Auteri a Zeman
15NUMERO 11 - 24 marzo 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
BENEVENTO FOGGIA
NOCERINA VIAREGGIO
Giornata di conferme e di sorpassi in
testa alle classifiche di serie D, che
rendono quest’ultima parte del campiona-
to molto avvincente e coinvolgente. La Su-
pertop di questa settimana la schieriamo
con un 3-4-3. Porta inviolata per la Jesina,
grazie al portiere Rosario Niosi che salva il
risultato nel derby contro la Civitanovese,
vinto con due gol di scarto. In difesa Ro-
berto Kettlun della Virtus Casarano chiude
i giochi con la Battipagliese andando sul
dischetto e spiazzando il portiere avversa-
rio con un rigore ben dosato. Nicola Artusi
apre le marcature per l’Opitergina: palla
al piede e colpisce dai venticinque metri
sotto il “sette”. Il rasoterra dal limite di An-
drea Borotto non basta all’Unione Venezia
per superare il Belluno: ottima la prova del
difensore. A centrocampo Nagib Sekkoum
dell’Ebolitana con una splendida punizio-
ne mette il sigillo su questa vittoria della
capolista ai danni del Mazara. Cristopher
Lupi dell’Anziolavinio festeggia i 3 punti, il
primo gol in Serie D e conquista un posto
nella Supertop. Con il gol di testa di Marco
Scappito si avvicina la salvezza per lo Spor-
ting Terni: il centrocampista votato all’at-
tacco è più volte pericoloso sotto rete, la
squadra sembra aver trovato un nuovo
feeling. Simone Tonelli del Santarcange-
lo con un colpo di testa vincente scrive il
suo nome sul tabellino dei marcatori: tre
a zero e Cesenatico archiviato. Il Castiglio-
ne rifila un poker ai danni del Castelnuovo
che porta la firma di Damiano Manzoni.
Marco Arena, con una doppietta, garanti-
sce la striscia di risultati utili consecutivi al
Fiorenzuola, che asfalta la Nuova Verolese
ormai condannata alla retrocessione. L’A-
sti non molla, vince cinque a uno contro
il Vigevano e va di nuovo a segno con una
doppietta Daniele Nohman. L’attaccante
biancorosso con grinta ed energia trasci-
na una squadra che regala uno splendido
spettacolo ai suoi tifosi. Il migliore alle-
natore della giornata è Gianluca Zattarin
dell’Este. La squadra padovana si esalta
andando a segno ben sette volte con quat-
tro marcatori diversi ai danni del Concor-
dia che, malgrado non riesca ad arginare
la goleada, va in rete tre volte. Il mister
ha preparato bene la partita e motivato
la squadra che cinicamente ha
portato a casa il risultato.
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Allenatore: Gianluca Zattarin (Este)
Niosi(Jesina)
Kettlun(V.Casarano)
Sekkoum(Ebolitana)
Artusi(Opitergina)
Manzoni(Castglione)
Tonelli(Santarcangelo)
Scappito(S.Terni)
Borotto(U.Venezia)
Lupi(Anziolavinio)
Arena(Fiorenzuola)
Nohman(Asti)
Fabiola Rieti
w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
La Top 11 della Serie D
Traballano le prime della classe della Serie D. Nel
girone A assistiamo al suicidio del S.Christophe che
cade a Rivoli, in quella che sembrava una gara alla por-
tata della squadra valdostana. Ne approfitta subito il
Cuneo di Iacolino che vince contro l’ostico Seregno e si
porta a + 4 dai granata. Nel girone C, Treviso e Venezia
sono distanziate da due punti: i ragazzi di mister Cunico
ottengono un misero pareggio sul campo del Belluno,
mentre ai biancocelesti basta la rete di Perna per con-
quistare i tre punti decisivi per il nuovo allungo. Fonda-
mentale sarà il derby di domenica prossima. L’Arzanese,
nel Girone H, pareggia in casa e sente il fiato sul collo
del Gaeta che rifila tre reti al Pomigliano. (Sara Sbaffi)
Campionati al cardiopalma!Daniele Nohman, bomber dell’Asti (Foto Archivio)
18 NUMERO 11 - 24 marzo 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Continua il nostro percorso di indagine sta-
tistica. Dopo le proiezioni sulla Lega Pro,
abbiamo deciso di passare in rassegna la Serie
D. In particolare abbiamo analizzato la media
punti nelle giornate giocate finora e la media
gol realizzati e subìti. Abbiamo preso in con-
siderazione solo le squadre a oggi nella zona
play-off, ovvero le prime cinque di tutti e nove
i gironi. Anche in questo caso, come nelle pre-
cedenti proiezioni statistiche, abbiamo cancel-
lato i punti di penalizzazione per una maggiore
esattezza dei risultati. Il Girone A è alla tren-
taduesima gara disputata e Il Cuneo in testa
con settantuno reti segnate è la squadra con
il maggior numero di gol realizzati nell’intero
campionato Interregionale, con una media di
oltre due gol a partita e altrettanti punti. Men-
tre i team che hanno realizzato il numero mi-
nore di reti (trentaquattro) sono lo Jesina, nel
girone F, e il Pomigliano, nel girone H. Le difese
migliori sono quelle del Borgo a Buggiano (Gi-
rone D) con soli quindici reti subìte e una media
di 0,5 gol incassati a partita; gli fa compagnia il
Santarcangelo (Girone F) con una media di 0,4
gol subìti con quattro partite in più rispetto alla
compagine pistoiese. Seguono Ebolitana (Giro-
ne I) e Gaeta (Girone H) con sedici gol subìti e
una media rispettivamente di 0,51 e 0,57 reti a
partita. La media punti più alta la conquistano
ancora i ragazzi di mister Pensabene con 2,38
punti in trentuno incontri: i biancazzurri si sono
accaparrati un maggior numero di punti lon-
tano dallo “Stadio Dirceu” (trentanove contro
i trentacinque conseguiti in casa); segue il Pe-
rugia di mister Battistini con una media di 2,25
punti in ventotto gare disputate. Mentre ultime
della classe, con il punteggio più basso ottenu-
to in media sono: Porto Torres e Zagarolo, en-
trambe militanti nel Girone G, con una media
di 1,57 punti a partita, stesso risultato per Ca-
maiore e Forcoli, nel Girone D, con una media
che si aggira sempre sul 1,57. Unione Venezia
(Girone C) e Forza e Coraggio (Girone I) sono le
compagini che hanno ottenuto maggiori pun-
ti casalinghi: la squadra di mister Cunico è a
quota trentanove in casa nelle quattordici gare
giocate, mantenendo una media di 2,78 punti;
dal canto loro i beneventani hanno totalizzato
quarantuno punti allo stadio “Meomartini” in
trenta incontri per una media di 2,73 a parti-
ta. La squadra con la media punti più elevata
fuori casa è l’Asti (Girone A) allenato da Civeria-
ti. Curiosi invece i due ex aequo nel Girone G.
L’Aprilia capolista con ventisei punti conseguiti
allo stadio “Quinto Ricci” ha lo stesso punteg-
gio ottenuto in trasferta (una media di 1,85 nei
ventotto incontri affrontati), e il Porto Torres, al
quarto posto in classifica, che ha conquistato
ventidue punti sia in casa che in
campo avversario.
Tutti i numeri dell’InterregionaleSara Sbaffi
L’ultima vittoria dell’Ebolitana sul campo del Mazara dimostra come i
campani abbiano raccolto più punti lontano dal “Dirceu”, dove i cam-
pani hanno perso soltanto una volta, contro il Sambiase. Ma non ditelo al
tecnico Andrea Pensabene, al suo primo anno sulla panchina azzurra. «Da-
vanti al nostro pubblico abbiamo perso solamente in due occasioni, contro
Turris e Nissa, per cui non direi che la mia squadra si esprime meglio in tra-
sferta che in casa». In realtà il cammino degli azzurri è stato fin qui impec-
cabile e con la sapiente mano dell’allenatore palermitano l’Ebolitana guida
la classifica dalla quarta giornata. «Senza un gruppo di giocatori che hanno
voglia di vincere per questa maglia e senza un duro e costante lavoro, un al-
lenatore non rappresenta niente in una squadra. Devo fare un plauso - con-
tinua il mister - a tutti i miei ragazzi che ogni domenica mettono in campo
la determinazione di chi vuole raggiungere un obiettivo che per noi è quello
del professionismo». Ma tale traguardo verrà tagliato solo avendo calma
e gestendo al meglio i sei punti di vantaggio che gli ebolitani hanno sulla
Forza e Coraggio. «Mancano ancora cinque gare tra cui i due scontri diretti,
a partire da quello di domenica prossima con la Casertana sul nostro cam-
po, che non ritengo per nulla tagliata fuori dai giochi per la promozione,
senza dimenticare il turno di riposo. Le inseguitrici non demordono perciò
bisogna avere molta pazienza». Sono quindi cinque finali a cui gli azzurri
andranno incontro, nelle quali sarà importante il fattore psicologico: «In
questi casi - spiega Pensabene - il proprio vantaggio si gestisce motivando
al meglio i propri giocatori, ma soprattutto mantenendo l’attenzione alta
e ordinato lo spogliatoio, senza dare per vinta nessuna avversaria né tan-
tomeno credere di aver già vinto. Solo le ultime due gare potranno dirci se
possiamo o meno raggiungere la Seconda Divisione e non mi
meraviglierei se si diventasse campioni a 80 punti».
Partito con l’obiettivo di raggiunge-
re la salvezza, la matricola Borgo
a Buggiano ne ha percorsa molta di
strada. I biancoazzurri infatti si trovano
sorprendentemente al primo posto
in classifica con un vantaggio rassicu-
rante di sei lunghezze sulla più diretta
inseguitrice, il Pontedera, e possono
entrare, per la prima volta nella loro
storia, nel mondo dei professionisti.
Il traguardo sembra ormai a portata
di mano, ma il giovanissimo tecnico
dei toscani, Guido Pagliuca predica
calma: «Abbiamo disputato un cam-
pionato oltre le più rosee aspettative,
nessuno di noi pensava di ritrovarsi in
testa a questo punto del campionato.
Rimanere in vetta sarà durissima per-
ché a gennaio le nostre rivali si sono
rafforzate, mentre noi siamo rimasti
sostanzialmente gli stessi e questo fat-
tore ha inciso parecchio nelle ultime
giornate. Comunque, adesso i ragazzi
vogliono fermamente raggiungere
questo traguardo e tutti noi daremo
il massimo per riuscirci». La rivale più
pericolosa è il Pontedera che si trova
a sei punti dai biancoazzurri: «È stato
davvero un peccato perdere lo scon-
tro diretto con i nostri avversari, tutta-
via abbiamo ancora un buon margine
di sicurezza che dobbiamo assoluta-
mente mantenere. Ci
aspettano sette finali».
Un altro pareggio per l’Arzanese
di mister Franco Fabiano nel gi-
rone H. «La classifica dell’Angri non ri-
specchia il vero valore della squadra»,
aveva detto il mister prima della parti-
ta casalinga finita sul 2-2. Nella stagio-
ne del ritorno in Serie D, che sta an-
dando oltre le più rosee aspettative,
non è certo questo il momento per
prendersi delle rivincite contro tutti
quelli che a settembre non credevano
a questa squadra. «Gli scettici si ricre-
deranno», diceva l’allenatore qualche
giorno prima della partenza del tor-
neo: «Il passato ora non ci interessa.
Ho detto sempre questo ai miei ra-
gazzi. Sono trentaquattro campionati,
ognuno da vincere. È stata questa la
mentalità che ho provato ad inculcare
nella testa dei miei giocatori». In una
stagione dove si era partiti alla ricerca
di una salvezza tranquilla, ora l’Arza-
nese mantiene la vetta, ma con soli 2
punti di vantaggio sul Gaeta: «Sia fisi-
camente che psicologicamente la mia
squadra sta molto bene, la nostra for-
za è proprio il gruppo, siamo tutti ag-
guerriti. Abbiamo una rosa “giusta”:
con la regola dei 4 giovani abbiamo
in rosa 12-13 giocatori under a cui ab-
biamo forzatamente dovuto aggiun-
gere quel giusto numero di giocatori
d’esperienza. La giusta
miscela per vincere».
Borgo a Buggiano, Pagliuca predica calma Fabiano: “L’Arzanese pronta a vincere”Giuliano Corridori Piero Barbaro
L’Ebolitana vede il traguardo e...Pensabene Antonio Marotta
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L’Ebolitana (Foto sito ufficiale)
22 NUMERO 11 - 24 marzo 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Il Teramo non sembra più in grado di potersi rialza-
re. Dopo la sconfitta contro la Recanatese, e il con-
seguente esonero di Rinaldo Cifaldi dalla panchina
biancorossa con l’ingresso di Aldo Ammazzalorso,
sono arrivati solo due punti in cascina. E il sorpasso
del Santarcangelo si è consumato. Dopo le sconfitte
contro Atletico Trivento e Jesina, per il nuovo corso
del presidente Campitelli due pari contro Miglianico
e Olympia Agnonese. La “cura” Ammazzalorso non
sembra aver sortito gli effetti sperati: «I risultati di-
cono questo, che devo dire», commenta un Cifaldi
ancora abbastanza deluso per l’esonero. Quando gli
riportiamo le parole del presidente, che aveva deci-
so per l’esonero per “salvare” Cifaldi dalle critiche, il
tecnico ex L’Aquila, Chieti e Celano risponde: «Il pre-
sidente ha voluto fare una scelta. Io so solo che ero
primo, con 5 punti sul Santarcangelo e 8 sul Rimini.
Poi il discorso che volesse tutelarmi, non lo capisco.
Forse pensava che sarebbe andato a perdere, ma ci
sta andando adesso. Che dire, probabilmente cre-
deva che cambiando tecnico avrebbe vinto il cam-
pionato con 10 giornate d’anticipo». Dalle dichiara-
zioni di Campitelli poi, sembrava come se a suo dire
la squadra non seguisse più il tecnico: «A me non
pare proprio, e comunque una società forte, se c’è
qualche giocatore che non segue il tecnico, caccia i
giocatori, non il tecnico primo in classifica. E comun-
que, a parte le situazioni normali di campo, non c’era
nessun problema tra me e la squadra». Ma se il pre-
sidente dovesse tornare sui suoi passi, Cifaldi accet-
terebbe? «Io penso che il presidente non mi richia-
mi. Io sono sotto contratto con il Teramo fino al 30
giugno – conclude Cifaldi – però comunque se do-
vessi ricevere una chiamata, l’ultima
parola spetterebbe sempre a me».
Teramo, l’ex Cifaldi vuota il saccoFlavio Grisoli
Cifaldi (Foto Gambino)
Flavio Grisoli
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Di tutti i gironi dell’Interregionale, il rag-
gruppamento G è quello più incerto e
combattuto. Se fino a qualche settimana fa
il Monterotondo sembrava poter staccare il
pass per il professionismo abbastanza age-
volmente, adesso i gialloblu di mister Feraz-
zoli sono stati scavalcati dall’Aprilia e quasi
raggiunti da Bacoli e Viribus Unitis. La scon-
fitta proprio contro la formazione guidata
da Ingenito di domenica scorsa ha sancito
il ritorno nella lotta alla promozione della
squadra di Somma Vesuviana: «Per la vitto-
ria di domenica è stato decisivo il recupero
dei tanti infortunati che avevamo», com-
menta Francesco Ingenito, tecnico dei ros-
soblu napoletani. Il discorso promozione è
apertissimo:«Certamente, e tutte e quattro
le capoliste sono un po’ in difficoltà, anche
perché di qui alla fine del campionato si af-
frontano formazioni che non hanno ancora
conquistato i rispettivi obiettivi. Sarà dura per
tutti». Per la Viribus, comunque, un girone
di ritorno molto più problematico rispetto a
quello d’andata: «Sì, ma storicamente il ritor-
no è sempre più difficile. Nel girone d’andata
si gioca più sciolti, sempre alla ricerca dei tre
punti, mentre adesso ci si accontenta anche
di un pareggio, e le squadre sono molto più
chiuse in difesa». Le ultime 5 gare della Viri-
bus saranno tutte con squadre sarde, di cui tre
in trasferta: «Selargius e Budoni non sono del
tutto salve, e saranno gare
difficili. Comunque sono
dell’idea che la partita più
difficile è sempre la prossi-
ma». Il Bacoli è reduce dalla
rimonta subìta dall’Aprilia.
Il tecnico dei biancazzurri
Vincenzo Carannante è de-
luso, ma non getta certo la
spugna: «L’avevo detto ai
ragazzi di stare attenti, ma
si sono distratti e rilassati
troppo. È stato un peccato,
però il rammarico peggiore
è la sconfitta precedente in casa contro il San-
luri. È tutto ancora aperto, e noi abbiamo un
calendario abbastanza semplice». Il tecnico
crede che la lotta sarà aperta fino all’ultima
giornata ma vede il Monterotondo favorito:
«Sì, perché anche loro hanno un cammino
piuttosto agevole di qui alla fine. La Viribus in-
vece secondo me ha il calendario più tosto. Se
l’Aprilia non mantiene alta la concentrazione,
il Monterotondo potrebbe approfittarne, an-
che se è la formazione che è calata di più ulti-
mamente. È tutto molto aperto. Noi siamo lì,
pronti ad approfittare di un calo delle laziali».
La felicità che si respira ad Aprilia è nelle pa-
role comunque misurate di Ezio Castellucci,
che ha portato la formazione pontina in testa
alla classifica dopo una splendida rimonta. In
casa però, ultimamente sta frenando: «Avere
una flessione, dopo un recupero così, è fisiolo-
gico. Abbiamo speso molto, e adesso ci godia-
mo il primato. Abbiamo coronato un sogno,
nelle 21 partite giocate con me in panchina
abbiamo perso solo due volte (contro Bacoli
e Zagarolo), nel girone di ritorno siamo im-
battuti, stiamo giocando un bellissimo calcio
e domenica siamo usciti fra gli applausi del
nostro pubblico». Nelle ultime tre gare, l’Apri-
lia se la dovrà vedere con Porto Torres e Za-
garolo in trasferta: «Ogni gara è pericolosa, e
penso soprattutto alla prossima, a Guidonia».
Su chi teme di più, Castellucci non ha dubbi:
«Io non temo nessuno, è un bellissimo cam-
pionato, molto avvincente. Godiamoci questo
momento però consapevoli che
sarà dura mantenere la testa».
Monterotondo in crisi, Aprilia, Viribus Unitis e Bacoli
vogliono la promozione
In senso orario: Ingenito mister della Viribus, Carannante tecnico
del Bacoli e Castellucci coach dell’Aprilia (Foto Archvio)
Appuntamento, questa settimana, con
il numero uno del calcio in Piemonte e
Valle d’Aosta Ermelindo Bacchetta. Il presi-
dente, eletto due anni fa per acclamazione e
all’unanimità dall’85% delle società presenti
all’Assemblea elettiva, traccia con noi il bilan-
cio di questa prima metà del suo mandato:
«Posso dire che finora abbiamo messo in pra-
tica quasi tutti i punti salienti del programma
che avevo proposto alle società. Come prima
cosa, la modifica delle date dei campionati.
Abbiamo cominciato la stagione agonistica
in anticipo rispetto agli anni precedenti, in
modo da osservare un mese di sosta invernale
a gennaio, utile per recuperare gare rinviate,
e per permettere alle squadre di arrivare alla
fase finale del campionato con lo stesso nu-
mero di partite disputate. Poi abbiamo porta-
to a termine la riforma della Coppa Italia di
Eccellenza e Promozione, con un tabellone sti-
le tennistico e conferendo un format più appe-
tibile per il pubblico e più gestibile anche per
le società, non appesantendo troppo il calen-
dario. Abbiamo anche modificato – prosegue
Bacchetta – i campionati del Sgs, in modo da
premiare il merito in senso assoluto, dando
forza solo ai risultati conseguiti sul campo».
Punto focale è quello della sicurezza, aspetto
che il nostro settimanale ha particolarmente
a cuore. Come si sta muovendo il Comitato?
«Stiamo monitorando tutti i campi. I miei fi-
duciari stanno svolgendo un lavoro ottimo.
Qualcosa c’è ancora da fare, abbiamo conces-
so qualche deroga in modo da arrivare a fine
campionato, però poi si devono mettere in re-
gola. Comunque, stiamo provvedendo a rifare
tutti i campi. Il nostro obiettivo è sistemare
tutti i campi con cadenza triennale, e stiamo
valutando l’ipotesi di ridurre le dimensioni dei
campi in modo da avere aree di campo per
destinazione più ampie. Avremo una mappa-
tura pressoché completa di tutta la situazione
entro la fine dell’anno». Il convegno di Perugia
sull’erba naturale rinforzata ha visto Bacchet-
ta presente, ed entusiasta di questa nuova
tecnologia: «È una cosa bellissima, però, visti
i costi di realizzazione credo sia più adatta per
società di alto livello. Se queste cominciassero
ad adottarli, il costo di produzione si potreb-
be anche abbassare. Ho visto lo stadio di San
Marino, ed è davvero spettacolare. Il sintetico
semplice offre tanti vantaggi – continua Er-
melindo Bacchetta – però il profumo dell’erba
è tutta un’altra cosa». Proprio in questo tema,
si inserisce l’aspetto del rapporto tra il Comi-
tato e le Amministrazioni pubbliche: «Stia-
Bacchetta promuove il Cr Piemonte-VdAFlavio Grisoli
26 NUMERO 11 - 24 marzo 2007w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Ermelindo Bacchetta fu eletto per acclama-zione e all’unanimità dall’85% delle società aventi diritto al voto
L’ELEZIONE
Ermelindo Bacchetta, numero uno
del Cr Piemonte-VdA (Foto Archivio)
mo cercando di sensibilizzarle il più possibile,
però dobbiamo anche contestualizzare e fare
i conti con la crisi economica e la conseguente
poca disponibilità di spesa dei comuni. C’è co-
munque un clima di dialogo e collaborazione,
per quanto possibile. C’è stata data garanzia
che saranno fatti degli interventi, speriamo
che mantengano gli impegni presi. Ora c’è l’o-
rientamento di dare i campi in gestione, però
noi chiediamo che prima che vengano dati in
gestione, i campi devono essere messi a nor-
ma». Ultimo argomento, di respiro naziona-
le, la riforma dello Statuto federale: riuscirà il
presidente Tavecchio a portare a termine l’im-
probo compito? «Se ci riesce, e non per piag-
geria, è un vero fenomeno. Ha avuto molto
coraggio nell’assumere questo incarico. Il 20
giugno ci sarà l’Assemblea statutaria, e il bello
della vita è che fino a quel momento potran-
no parlare tutti, ma poi in sede di Assemblea
vorrò vedere chi si prenderà la responsabili-
tà di bloccare una riforma vitale per il calcio
italiano. Bisogna capire – prosegue nella sua
analisi Bacchetta – che all’interno della Fe-
dercalcio c’è una componente, le società, che
paga e ci sono le altre che ricevono. È abba-
stanza evidente che chi paga dovrebbe avere
dei diritti». Evidente, sì. Ma talvolta l’evidenza
sfugge agli occhi di chi non vuole
guardare.
27NUMERO 11 - 24 marzo 2007 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Abbiamo portato a termine la riforma della Coppa Italia di Eccellenza e
Promozione, con un tabellone stile tennistico e conferendo un format più appetibile per il pubblico e più gestibile anche per le società
Stiamo provvedendo a rifare tutti i campi. Il nostro obiettivo è sistemare tutti i campi con cadenza triennale, e stiamo valutando l’ipotesi di ridurre le dimen-sioni dei campi in modo da avere aree di campo per destinazione più ampie
28 NUMERO 11 - 24 marzo 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
I rapporti tra ordinamento sportivo e ordinamento
statale sono disciplinati dal c.d. “vincolo di giustizia”,
che ho ampiamente trattato nel precedente articolo.
In molte occasioni la presenza del vincolo non è stata
sufficiente ad evitare una presenza della giustizia or-
dinaria nelle controversie di competenza del giudice
sportivo. Al riguardo, la legge 280 del 2003, che con-
vertì il decreto legge 220/03, intervenne con lo scopo
di risolvere la situazione di crisi nei rapporti tra giusti-
zia sportiva e ordinaria, originata dal cosiddetto “caso
Catania”. Tale caso vide come protagonista il giocato-
re del Siena Martinelli il quale, squalificato per una
giornata a seguito di ammonizione ricevuta durante
la partita Cosenza-Siena, non partecipava alla gara
Siena-Napoli (gara valevole per il campionato di se-
rie B) della giornata successiva, ma veniva schierato,
sempre in tale giornata, dalla società di appartenenza
nella gara Siena-Ternana valevole per il campionato
Nazionale Primavera, per poi tornare in campo nella
giornata seguente, nel campionato di serie B, contro
il Catania, nella più totale convinzione, da parte della
società Siena, che la squalifica si fosse così consuma-
ta poiché il giocatore non era stato impiegato nella
partita Siena-Napoli. Al termine del campionato il
Catania retrocesse nell’allora Serie C1, e fece ricorso
alla Commissione Disciplinare della Lega chiedendo la
vittoria a tavolino della partita Catania-Siena. La ratio
di tale richiesta era fondata sull’assunto che il giocato-
re Martinelli doveva considerarsi squalificato, perché
il suo impiego con la squadra Primavera non aveva di
fatto evitato allo stesso di scontare il turno di squali-
fica impostogli dal giudice sportivo. La corte federale
si pronunciava in sfavore del Catania non ritenendo
sussistenti i presupposti né di fatto né di diritto confer-
mando quindi, il risultato del campo. Il Catania faceva
ricorso al TAR Sicilia, dando vita ad una serie di ricorsi
e controricorsi caratterizzati da rimbalzi tra giustizia
ordinaria e sportiva fino alla sentenza del tribunale
amministrativo che assegnava al Catania 2 punti in
più, evitandole la retrocessione, nonostante le deci-
sioni contrarie della F.I.G.C. e della Lega professionisti.
Tale vicenda ha creato un precedente storico, ponen-
do l’accento sulla fragilità della linea di demarcazione
tra i due sistemi di giustizia e non chiarendone a suffi-
cienza il confine. La legge n.280/2003 ha certamente
avuto un impatto positivo attuando un contempe-
ramento fra tutela dell’autonomia dell’ordinamento
sportivo che è anche espressione della libertà associa-
tiva tutelata dall’art.18 Cost., e l’esigenza di garantire
l’intervento del giudice all’interno di quell’ordinamen-
to, al fine di garantire i diritti fondamentali dei singoli,
secondo la previsione di cui all’art.2 della Costituzione
da leggersi in combinato disposto con gli artt. 24, 102,
2, 103, 113 della Costituzione stessa. Tale legge dispo-
ne nell’articolo 1, c.2 che: “I rapporti tra l’ordinamento
sportivo e l’ordinamento statale sono regolati in base
al principio di autonomia, salvi i casi di rilevanza per
l’ordinamento giuridico della Repubblica di situazio-
ni giuridiche soggettive connesse con l’ordinamento
sportivo”. L’art. 2 introduce un àmbito di esclusiva
competenza della c.d. giustizia sportiva, individuan-
done il fondamento proprio nei princìpi generali san-
citi dall’art.1. In applicazione di tali princìpi, è riservata
all’ordinamento sportivo la disciplina delle questioni
aventi ad oggetto: a) l’osservanza e l’applicazione
delle norme regolamentari, organizzative e statutarie
dell’ordinamento sportivo nazionale e delle sue ar-
ticolazioni al fine di garantire il corretto svolgimento
delle attività sportive; b) i comportamenti rilevanti sul
piano disciplinare e l’irrogazione ed applicazione del-
le relative sanzioni disciplinari sportive. Il legislatore
ritiene che non vi siano in questo àmbito situazioni
giuridiche soggettive rilevanti per l’ordinamento giuri-
dico della Repubblica e che dunque non operi il limite
generale all’autonomia dell’ordinamento sportivo più
volte richiamato. Nelle materie indicate, il secondo
comma dell’art.2 precisa che le società, le associazio-
ni, gli affiliati ed i tesserati hanno l’onere di adire, se-
condo gli statuti e regolamenti del CONI e delle Fede-
razioni sportive, gli organi di giustizia dell’ordinamento
sportivo. Accanto all’area riservata agli organi di giu-
stizia dell’ordinamento sportivo, la normativa colloca
nell’art. 3, una seconda area affidata alla giurisdizione
esclusiva amministrativa. Infatti, ogni altra controver-
sia avente ad oggetto atti del CONI o delle Federazioni
sportive, non riservata agli organi di giustizia dell’ordi-
namento sportivo ai sensi dell’art. 2, è devoluta alla
giurisdizione esclusiva del TAR Lazio. Si tratta in ogni
caso di una giurisdizione residuale, non soltanto dal
punto di vista dell’oggetto della cognizione, che è ap-
punto costituito da tutte le controversie non devolute
alla giustizia tecnica, ma anche dal punto di vista stret-
tamente procedurale, giacché sopravvive anche in
questo ambito il c.d. “ vincolo sportivo”. Ciò significa
che il giudice amministrativo può essere adìto, nelle
materie residuali, solo una volta “esauriti i gradi della
giustizia sportiva”. Tuttavia, la legge stessa non può
dirsi immune da dubbi interpretativi, sull’esatta indivi-
duazione dell’ ambito di autonomia dell’ordinamento
sportivo, tant’è che tutt’oggi numerose sono le sen-
tenze al riguardo sia del TAR Lazio che
della Corte Costituzionale.
Dal campo al ForoGuido Del Re
29NUMERO 11 - 24 marzo 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Un buon rounder (giocatore) è, generalmen-
te, in grado di variare il proprio gioco a se-
conda della situazione, del torneo, dagli avversari
che si affrontano, pur conservando un determina-
to approccio. In linea di massima si possono defi-
nire due tipi di gioco. Gioco conservativo (tight):
il giocatore conservativo entra in pochi piatti,
mantenendo una “solida” condotta di gioco, ma
quando entra diviene protagonista della mano.
Gioco aperto (loose): il giocatore aperto ama gio-
care molti più piatti di quelli che gli permettereb-
bero le carte in proprio possesso. Vuole sempre
arrivare quanto meno al flop. Difficile leggerlo e
difficile capire quando bluffa, perché potrebbe
farlo praticamente da ogni posizione. L’estre-
mizzazione del giocatore loose è il “maniac“, che
gioca confidando più sulla forza delle sue puntate
che non su quella delle sue carte….inutile dire che
il maniac è il benvenuto al nostro tavolo, sarà la
preda più facile da accalappiare! A questi stili di
base si aggiunge la variante aggressiva (aggres-
sive), che tramuta il rounder tight in un tight-
aggressive e il loose in un loose-aggressive. La
variante aggressiva rende il giocatore molto peri-
coloso, fa valere molto il proprio carattere, avva-
lendosi di buone capacità di lettura e di intuizio-
ne. Gli Italiani che si avvicinano al Texas Hold’em
sono generalmente loose, forse troppo. In linea di
massima il consiglio che viene dato a chi comin-
cia ad esplorare il poker sportivo è di mantenere
una condotta tight, tanto per non essere troppo
leggibili. La domanda a questo punto viene spon-
tanea: quale tipo di gioco è giusto utilizzare per
vincere un torneo? Ci saranno momenti dove
sarete costretti ad essere aggressivi, momenti in
cui potrete permettervi di essere tight e giocare
meno mani, attendendo magari una premium
hand o momenti in cui vi converrà essere loose,
bluffando spesso, per necessità accumulare chips
o per variare il proprio gioco tight. Un consiglio
che do è quello di cercare di non sperperare le vo-
stre chips all’inizio del torneo.
Che giocatore di poker sei?
Dopo la convincente vittoria per 3-1 contro il
Faetano Andrea Del Bianco, tecnico del La
Fiorita, guarda con una punta in più d’ottimismo
il finale di regular season. Ma senza mai abbassa-
re la guardia: «Domenica è stata una gara molto
difficile - commenta il tecnico nato a Pesaro l’11
marzo del 1969 - nonostante siamo partiti benis-
simo, segnando le tre reti nel primo quarto d’ora di
gioco. Poi, come spesso ci accade, ci siamo rilassati
troppo, e il loro gol è una diretta conseguenza del
nostro atteggiamento. Il secondo tempo siamo riu-
sciti a gestire la situazione e portare a casa tre pun-
ti fondamentali». Importanti, perché hanno per-
messo alla formazione di Montegiardino di balzare
da sola al comando della classifica, con due punti
di vantaggio sul Pennarossa: «Stiamo lentamente
raggiungendo il nostro obiettivo, che è la conquista
dei play-off. Meglio di così, per ora, non potevamo
chiedere alla nostra stagione. Un plauso ai miei
ragazzi perché alcuni stanno tirando la carretta da
tanto tempo a causa dei numerosi infortuni che ci
hanno colpito». Campionato equilibratissimo, e La
Fiorita che prima di festeggiare l’approdo alla fase
finale, deve giocare ancora tre partite e rispettare
il turno di riposo alla penultima giornata: «Siamo
in quattro a giocarci i tre posti disponibili. Cosmos
e Pennarossa sono molto forti, però noi siamo stati
bravi a recuperare il distacco quando loro hanno
rallentato». Da quello che si è visto finora, però,
questo La Fiorita può essere molto pericoloso da
affrontare anche per le corazzate del monte Tita-
no: «Bé, arrivano in sei ai play-off. Chi arriva vuol
dire che è un’ottima squadra. Ce la giochiamo fino
alla fine, e una volta arrivati agli spareggi, magari
recuperando qualche infortunato, possiamo dire
la nostra». Come nelle precedenti interviste, chie-
d i a m o
anche a
m i s t e r
Del Bian-
co (che in
carriera
da calcia-
tore ha
v e s t i t o
le maglie
di Cesena,
Pisa, Vis Pe-
saro e San
Marino fra
le altre, e
da tecnico
è stato vice
allenatore
a Gubbio e
tecnico del-
la Berretti proprio a Cesena), cosa manchi al cal-
cio sammarinese per salire di un ulteriore gradino:
«Qui a livello di voglia, disponibilità, strutture e or-
ganizzazione non manca proprio niente. È limitato
il materiale umano. A livello federale si sta lavoran-
do benissimo sui settori giovanili, ma i risultati di
questo lavoro lo avremo solo fra qualche anno. Per
l’immediato forse una maggiore apertura al tes-
seramento degli italiani potrebbe essere una solu-
zione. Mantenendo chiaramente il limte dei sei in
campo, ma aumentando i tesseramenti. È come se
il Cesena dovesse giocare solo con calciatori della
provincia. Si capisce benissimo che si incontrereb-
bero delle difficoltà». E sul discorso delle naturaliz-
zazioni? «In quel merito non voglio entrare, perché
si sconfinerebbe l’aspetto puramente sportivo. È
molto più semplice agire e interve-
nire sul numero dei tesseramenti».
(Foto Archvio)
La Fiorita, mister Del Bianco: “Nei play-off noi gli outsider”Flavio Grisoli Campionato Sammarinese
CAMPIONATO SAMMARINESE
CLASSIFICA GRUPPO APennarossa 32La Fiorita 32Cosmos 30Juvenes/Dogana 25Faetano 18Fiorentino 12Cailungo 4
MARCATORIGRUPPO A10 Gol: Marco Fantini (Juvenes/Dogana)9 Gol: Simon Parma (La Fiorita)8 Gol: Valentin Grigore (Fiorentino)7 Gol: Mario Fucili (Cosmos) Paolo Montagna (Cosmos)6 Gol: Enrico Foscoli (Pennarossa) Nicola Ciacci (Pennarossa) Gianluca Calla (Cailungo)
GRUPPO B10 Gol: Alessandro Giunta (Tre Fiori) Roberto Gatti (Murata)8 Gol: Adolfo Hirsch (Virtus) Daniele Pignieri (Tre Penne)7 Gol: Manuel Dominici (Folgore/Falciano) Federico Amici (Tre Fiori) Elton Shabani (Virtus)
17° Giornata 12-13/03/2011Fiorentino-Cosmos 1-2Murata-Virtus 2-3Cailungo-Juvenes/Dogana 1-3La Fiorita-Pennarossa 2-1Domagnano-Libertas 1-3San Giovanni-Folgore/Falciano 2-0Tre Fiori-Tre Penne 1-1
CLASSIFICA GRUPPO BTre Fiori 34Murata 27Tre Penne 24Libertas 24Virtus 23San Giovanni 22Folgore/Falciano 12Domagnano 7
18° Giornata 19-20/03/2011Libertas-Folgore/Falciano
Tre Fiori-San GiovanniCosmos-Cailungo
Pennarossa-FiorentinoFaetano-La FioritaVirtus-DomagnanoTre Penne-Murata
31NUMERO 10 - 17 marzo 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u