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IL TESTIMONIALPersonaggio celebre e di successo

Una persona di potere, del mondo dello spettacolo

Testimonia la qualità del prodotto

Induce il consumatore all’acquisto, attraverso l’illusione di possedere la stessa celebrità e lo stesso potere

È importante che ci sia un’attinenza tra personaggio e prodotto

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1. Processo di identificazione: il pubblico si considera vicino al testimonial

2. Processo di condizionamento: il testimonial è lo stimolo incondizionato e la marca diventa stimolo condizionato; l’associazione ripetuta “testimonial-marca” trasferisce l’attrattività del primo sulla seconda

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Il vero testimonial deve avere una conoscenza specifica in materia universalmente conosciuta dal target (campione sportivo per pubblicità scarpe sportive)

L’influential, invece, non possiede una riconosciuta competenza specifica, ma gode di una particolare simpatia da parte del pubblico (Maurizio Costanzo e le camicie)

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I sentimenti hanno avuto un ruolo determinante nella pubblicità dell’ultimo decennio

I sentimenti più usati: sicurezza, allegria, socialità, amicizia, amore (l’uomo moderno vive in una società complessa)

L’uso dei sentimenti fa notare e ricordare una pubblicità potenziando la forza persuasiva e seduttiva del messaggio

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Se il primo scopo della pubblicità è quello di farsi ricordare, ecco che il primo processo cognitivo coinvolto è la Memoria

Le emozioni influenzano la memorizzazione e la selezione delle informazioni

L’emozione più usata nella pubblicità è la paura

La risposta ad uno stimolo minaccioso può inibire o rinforzare un comportamento di risposta (stragi del sabato sera – l’IO razionale dovrebbe scegliere di vivere assumendo un comportamento corretto)