PROF. CLAUDIO CACCIAMANI DIPARTIMENTO DI ECONOMIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA...
-
Upload
italia-giordano -
Category
Documents
-
view
217 -
download
0
Transcript of PROF. CLAUDIO CACCIAMANI DIPARTIMENTO DI ECONOMIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA...
PROF. CLAUDIO CACCIAMANIDIPARTIMENTO DI ECONOMIA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA
Il valore delle garanzie dei Confidi
Confidi: una realtà in evoluzione
D.Lgs. N.269 del 30/09/03.
Ai CONFIDI si apre la possibilità di divenire Intermediari Vigilati da Banca d’Italia, al
fine di poter trasmettere alle proprie garanzie uno status maggiormente in linea con le
indicazioni di Basilea 2.
2 DIVERSI SCENARI PER LA TRASFORMAZIONE IN INTERMEDIARI VIGILATI
Trasformazione in ISTITUZIONI CREDITIZIE
Trasformazione in INTERMEDIARI FINZANZIARI ex.art.107 T.U.
Comunicazione della Vigilanza Creditizia e Finanziaria
NORMATIVA SECONDARIA DI ATTUAZIONE DELL’ARTICOLO 13 DEL DECRETO LEGGE 30 SETTEMBRE 2003, N. 269,
CONVERTITO DALLA LEGGE 24 NOVEMBRE 2003, N. 326.
Iscrizione dei CONFIDI alla sezione speciale di cui all’art.106 TUB al fine di poter esercitare l’attività (in via esclusiva salvo deroghe) di garanzia collettiva dei fidi ed i servizi ad essa connessi
Possibilità di iscrizione dei CONFIDI alla sezione speciale di cui all’art.107 TUB in quanto la predetta disciplina consente ai soggetti iscritti nell'elenco speciale una maggiore operatività rispetto agli altri confidi, tenuto conto del loro assoggettamento a forme di vigilanza prudenziale
Possibilità per i CONFIDI di assumere la veste di banche cooperative, che, in base al proprio statuto, sono tenute a svolgere prevalentemente l'attività di garanzia collettiva dei fidi a favore dei soci; a tali intermediari si applicano, in quanto compatibili, norme del TUB relative alle banche di credito cooperativo
DOCUMENTO PER LA CONSULTAZIONE
Possibili scenari
Trasformazione dei CONFIDI in BANCHE COOPERATIVE
FORMA GIURIDICA di
SOCIETA’ PER AZIONI
SOCI, SOSTENITORI E NON SOCI
SOCI, SOSTENITORI E NON SOCI
Applicazione delle istruzioni di vigilanza in materia di
autorizzazione all’esercizio dell’attività bancaria
Possibili scenari
Trasformazione dei CONFIDI in INTERMEDIARI FINANZIARI (ex.art.107 T.U.)
PRESENTAZIONE
DELL’ISTANZA DI
ISCRIZIONE ALL’ELENCO
SPECIALE DI CUI
ALL’ART. 107 DEL TUB
SOCI DEI CONFIDI
OPERATIVITA’ PREVALENTE
Applicazione delle istruzioni di vigilanza specifiche per le società
finanziarie di cui all’art. 107 del TUB
Trasformazione Confidi
BANCHE DI GARANZIA
INTERMEDIARI VIGILATI EX ART. 107
INTERMEDIARI EX ART. 106
Riconoscimento della garanzia erga omnes;
Maggiori oneri organizzativi;
Ricerca di partner in grado di valorizzare la propria garanzia;
Oneri organizzativi limitati (?);
REQUISITI PATRIMONIALI
LGD E TRANCHED COVER
Basilea 2 e le garanzie
Riconoscimento e incoraggiamento dell’impiego di
le garanzie reali; le garanzie personali i credit derivatives.
TECNICHE DI MITAGAZIONE DEL RISCHIO
REQUISITI IMPOSTI DALLA NORMATIVA
Oggettivi e soggettivi
Operativi
Le garanzie rilasciate dai Confidi
L’insieme dei requisiti richiesti dalla normativa rende in sostanza irrilevanti, ai fini della mitigazione dei rischi, alcune tipologie di garanzie diffuse in Italia, quali alcune di quelle rilasciate dai Confidi tradizionali.
Le garanzie personali rilasciate dai consorzi non soddisfano né alcuni requisiti oggettivi e operativi, né il requisito soggettivo.
Le garanzie rilasciate dai Confidi
Per quanto riguarda le garanzie reali, Basilea 2 considera ammissibili quelle rilasciate dai Confidi solo per la parte coperta dal fondo di garanzia monetario, vincolato presso la banca.
Tali considerazioni stanno determinando una profonda revisione del modello operativo dei Confidi, nonché impatti rilevanti sul bilancio degli stessi.
Le garanzie dei Confidi
FONDI DI GARANZIA
Fondo consortile
Capitale sociale
Ruolo di copertura generica nei confronti di un complesso di affidamenti bancari, senza alcuna specificazione ulteriore.
Le garanzie dei Confidi
FONDO FIDEIUSSORI
O
FONDO RISCH
Può essere parzialmente utilizzato dalla banca erogante il fido come pegno nel caso di insolvenza del cliente. E’ un fondo monetario.
La banca deve agire verso tutti coloro che hanno rilasciato la fideiussione, escutendo in primo luogo il cliente.
personalireali
Il costo delle garanzie
Il livello commissionale minimo non dovrebbe essere determinato in generale, ma in funzione della particolare classe di rating del cliente.
A tal fine, il Confidi dovrebbe adottare, come le banche, un modello interno di rating, con cui valutare la probabilità di default dei singoli clienti.
PMI BANCHECONFIDI
Il costo delle garanzie
Un corretto prezzamento della garanzia richiede, quindi, un’adeguata segmentazione del mercato.
Per definire il valore minimo delle commissioni in funzione del merito creditizio del cliente, il Confidi è chiamato a ristrutturare l’attività di istruttoria, erogazione e controllo del credito garantito.
Il costo delle garanzie
BBB BB B+ B B- CCC
Media 1,54% 1,82% 2,56% 4,97% 5,81% 10,44%
Simulazione costo minimo della garanzia
per ciascuna classe di rating
compatibile con l’equilibrio economico
– media campione analizzato -
• Per la valutazione dei Confidi il Sistema Bancario si affidava a “sensazioni” o a criteri soggettivi.
• I drivers di cambiamento sono rappresentati dai mutati scenari:• normativo e internazionale (con l’introduzione di Basilea 2) e…; • … competitivo (i Confidi sono individuati come area di business).
• Diventa importante avere un’indicazione rappresentativa della reale consistenza del garante Confidi e della garanzia prestata.
• La metodologia adottata deve poter consentire di attribuire un giudizio di sintesi al Confidi;
• Tale giudizio intende fornire, in modo chiaro e sintetico, le informazioni relative:• alla consistenza patrimoniale del Confidi (con l’apprezzamento di
alcuni dati qualitativi)• alla natura e qualità della garanzia prestata.
• Supporto all’azione commerciale, anche attraverso il processo creditizio.
Documento riservato - Non è consentita la copia e la diffusione non autorizzata.
Perché valutare i Confidi
[email protected] riservato - Non è consentita la copia e la diffusione non autorizzata.
ESISTONO INDICATORI CHE RAFFORZANO LA FIDUCIA DEI PARTNER E DELLE IMPRESE NEL CONFIDI E CONFERISCONO
VALORE AGGIUNTO ALLA GARANZIA
Nel campione esaminato, si osserva nella CLASSE MIGLIORE una concentrazione maggiore di Confidi dotati di :
-Bilancio Certificato;
-Certificazione di Qualita’;
-Rating Esterno.
50%
31%
6% 5%
75%
62%
23%
6%
25%
10%
1% 0%0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
1 2 3 4
Certif_Qualità Bilancio_Certif icato Rating_est
Confidi e valutazione delle garanzie
Manca la standardizzazione
17
La mancanza di standardizzazione, che è essenziale nel momento in cui si desidera analizzare, confrontare e sottoporre a benchmarking i Confidi, deriva in pratica da:● consapevolezza di non poter utilizzare in
modo acritico schemi predisposti per aziende che svolgono un’attività diversa da quella dei Confidi● necessità di adattare tali schemi alle peculiarità proprie dell’attività dei Confidi● applicazione degli schemi ex D.Lgs 127/91
E’ una situazione tollerabile?
18
Oggi i Confidi rappresentano una realtà molto importante del sistema economico nazionale per molteplici aspetti:
● tipo di attività esercitata● numero● dimensione● interessi coinvolti
Il sistema dei ratios
20
SOLIDITA’
SVILUPPO LIQUIDITA’
REDDITIVITA’
a) Commissioni per praticag) ROIh) Commissioni per addettoi) Costi operativi per pratiche “a garanzia”j) Costi operativi per pratiche complessivek) Grado di efficacial) Indice di mutualitàn) Indice di intensità del lavoro
b) Indice di rotazione complessivam) Indice di solidità
c) Indice di liquidità
d) Variazione socie) Variazione garanzief) Variazione commissioni
Indici di bilancio 1/7
21
Commissioni da garanzie prestate---------------------------------------------
Numero delle pratiche
• a) Commissioni per pratica
(Garanzie rilasciate – Depositi cauzionali soci)-------------------------------------------------------
(Patrimonio netto + Fondi)
• b) Indice di rotazione complessiva
Indici di bilancio 2/7
22
Attivo circolante------------------------------
Debiti a breve termine
• c) Indice di liquidità
N. Soci esercizio X+1 – N. Soci esercizio X-------------------------------------------------------
Numero soci esercizio X
• d) Indice di variazione dei soci
Indici di bilancio 3/7
23
Garanzie esercizio X+1 – Garanzie esercizio X--------------------------------------------------------------
Garanzie esercizio X
• e) Indice di variazione delle garanzie
Commissioni es. X+1 – Commissioni es. X---------------------------------------------------------
Commissioni esercizio X
• f) Indice di variazione delle commissioni
Indici di bilancio 4/7
24
Margine primario di gestione--------------------------------------
Totale Attivo di SP
• g) ROI (Return On Investment)
Commissioni da garanzie prestate---------------------------------------------
Numero degli addetti
• h) Commissioni per addetto
Indici di bilancio 5/7
25
Totale costi operativi-------------------------------------------
Numero di pratiche “a garanzia”
• i) Costi operativi per pratiche “a garanzia”
Totale costi operativi--------------------------------------------
Numero di pratiche complessive
• j) Costi operativi per pratiche complessive
Indici di bilancio 6/7
26
Numero di pratiche “a garanzia”-------------------------------------------
Numero di pratiche complessive
• k) Grado di efficacia
Costo del rischio--------------------------------------------
Commissioni da garanzie prestate
• l) Indice di mutualità
Indici di bilancio 7/7
27
Costo del rischio-------------------------------------------
Garanzie rilasciate nell’esercizio
• m) Indice di solidità
Costo del personale----------------------------
Totale costi operativi
• n) Indice di intensità del lavoro
Incertezze interpretative
Nel concetto di fondi monetari da escludere nel calcolo dell’aggregato del volume di attività finanziaria rientrano esclusivamente i fondi costituiti presso i finanziatori (generalmente le banche che erogano i finanziamenti) o anche gli altri fondi a garanzia?
Si possono evidenziare diverse ipotesi: a. Conto corrente vincolato presso una banca specifica a garanzia delle operazioni
effettuate presso quella stessa banca b. Pegno su titoli a favore di una specifica banca c. Fondo rischi generico depositato o investito presso una banca scelta a discrezione
dal confidi con il quale si presta garanzia a favore di tutte le banche convenzionate (senza un preciso vincolo)
d. Somme presenti sui conti correnti o investite in titoli derivanti dall’incasso dei depositi cauzionali erogati dai soci a copertura delle possibili insolvenze
e. Riserve costituite con contributi pubblici allocate nei conti correnti o investite in titoli e con le quali si fa fronte alle garanzie prestate.
In sostanza occorre prendere a riferimento tutte le risorse presenti nelle voci 21, 41 e 51 dell’attivo dei bilanci dei confidi?
Il richiamo all’esclusione dei fondi monetari è stato previsto solo per le voci b) c) ed f) dell’aggregato riportato a Pag. 4 della Parte Prima delle istruzioni ma possono anche essere presenti risorse investite in azioni o quote di fondi comuni (che confluiscono nella voce g) dell’aggregato)
La stampa
Il Sole 24 ore di Domenica 19 ottobre 2008 a firma Nicoletta Picchio
Dichiarazione di Daniele Alberani, Presidente Fedart Fidi: “Non è un rischio ma una condizione che le imprese già vivono nel loro quotidiano: c’è meno denaro a disposizione ed è sempre più caro. Nelle ultime settimane l’operatività dei consorzi fidi del mondo artigiano è scesa del 15-20%” .
Il Governo potrebbe muoversi per rifinanziare il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, una richiesta che nei giorni scorsi era stata sollecitata anche dalla Federconfidi (i consorzi associati a Confindustria). In questo modo aumentano le risorse di contro-garanzia.
Ma anche le regioni potrebbero imboccare la stessa strada, mettendo soldi a disposizione per aumentare il patrimonio dei consorzi. E’ ciò che ha fatto per esempio la Regione Emilia Romagna; i 14 consorzi fidi regionali si sono fusi in uno solo, dal nome Unifidi Emilia Romagna, e la Regione ha finanziato un aumento del patrimonio.
Il Sole 24 ore di Giovedì 23 ottobre 2008 a firma Daniele LepidoDichiarazione di Giuliano Poletti, Presidente di Lega Coop: Il mondo delle
Cooperative si “attrezza” per la crisi con una serie di ricette che hanno un denominatore comune: evitare la paralisi del credito spingendo sull’attività di garanzia dei confidi.
La stampa
Il Sole 24 ore di Venerdì 24 ottobre 2008 a firma Vincenzo ChierchiaDichiarazione di Luigi Taranto, direttore generale di Confcommercio: Un punto chiave è
oggi costituito dal rafforzamento del sistema dei consorzi di garanzia fidi, mediante la garanzia sovrana dello Stato. Per ridare slancio al sistema dei consorzi fidi un ruolo decisivo sarà giocato dal fondo di garanzia. E’ opportuno agire su tre direttrici. Mantenere l’autonomia del fondo, attivare la garanzia sovrana dello Stato e rifinanziare il fondo.
Il Sole 24 ore di Giovedì 30 ottobre 2008 a firma Carmine FotinaPronte le prime misure anti-crisi per l’economia reale, che potrebbero entrare come
adeguamento della Finanziaria. Sul fronte delle Pmi nelle ultime ore si è iniziato a lavorare anche per un innalzamento della dote da 600 milioni del Fondo di Garanzia.
Il Sole 24 ore di Venerdì 31 ottobre 2008 a firma Andrea LanzariniDichiarazione di Francesco Bellotti, Presidente di Federconfidi: E’ fondamentale che il
Governo approvi le misure all’esame del Consiglio dei Ministri e che rifinanzi con 600 milioni il fondo centrale di garanzie, con la cosiddetta “ponderazione zero”: se questo avverrà, i Confidi potrebbero essere sempre più un punto di riferimento e avere maggiore capacità operativa.
Le difficoltà che stanno attraversando le imprese nell’ottenere credito sono fotografate in una recente indagine di Federconfidi: negli ultimi mesi sono calate del 40% le operazioni di finanziamento garantite dai confidi; si è verificata una maggiore selettività nell’erogazione del credito alle Pmi, anche per il maggior rigore imposto da Basilea 2; sono aumentati i livelli di copertura richiesti e i tassi di interesse praticati. E il 41% dei confidi registra rifiuti più frequenti da parte delle banche di condurre in porto operazioni garantite.
Finanziaria 2008
Consente lo spostamento dei fondi a capitale /riserva e risulta migliorativa rispetto al precedente “comma 881” per almeno tre motivi:
1) Nel nuovo testo non si parla più di "risorse proprie" ma semplicemente di "fondi rischi”. Questo significa che non dovremo più analizzare le poste presenti nei bilanci per distinguere i fondi ancora di proprietà degli enti erogatori da quelli che invece sono già diventati proprietà dei confidi;
2) E' stata introdotta la possibilità di spostare i fondi in una "apposita riserva" e non più solo a fondo consortile/capitale sociale.
E’ stato riconosciuto dal punto di vista normativo il principio che tale spostamento di risorse possa essere deliberato dall'assemblea ordinaria e non da quella straordinaria.
Riconoscimento garanzia Confidi nel metodo standardizzato
Tipologia di garanzia
Requisiti e modalità di trattamento
Confidi “106”
Fideiussione Requisiti oggettivi: Diretta, esplicita, incondizionata, irrevocabile e a prima richiesta (o previsione del meccanismo dell’anticipo)
Requisiti soggettivi: Rating del Confidi almeno pari ad A-
Approccio utilizzabile: Sostituzione del coefficiente di ponderazione
Garanzia su fondo rischi
Approccio utilizzabile: Applicazione delle regole previste per la cartolarizzazione sintetica (c.d. schema tranched cover)
Conveniente solo in caso di: i) Portafoglio con ratingii) Portafoglio unrated ma garantito al
100%
Confidi “107”
Fideiussione Requisiti oggettivi: Diretta, esplicita, incondizionata, irrevocabile e a prima richiesta (o previsione del meccanismo dell’anticipo)
Requisiti soggettivi: Nessuno
Approccio utilizzabile: Sostituzione del coefficiente di ponderazione. Risk-weight pari al 20%
Garanzia su fondo rischi
Identico al caso del Confidi “106”
Fonte: ABI, Bancaria n. 3/2008
Riconoscimento garanzia Confidi nel metodo Irb
Tipologia di garanzia Requisiti e modalità di trattamento
Confidi “106”
Fideiussione Irb foundation
Requisiti oggettivi: Identici a quelli del metodo Sta
Requisiti soggettivi: Pd del Confidi almeno pari a quella corrispondente a un rating A-
Approccio utilizzabile: Sostituzione della Pd nella formula di ponderazione
Fideiussione Irb advanced
Nessun requisito oggettivo e soggettivo
Approcci utilizzabili: i) Sostituzione della Pd nella formula di ponderazione
ii) Riduzione del valore di Lgd associato all’esposizione
Garanzia su fondo rischi Approccio utilizzabile: Applicazione delle regole previste per la cartolarizzazione sintetica (c.d. schema tranched cover)-Supervisory formula approach- rating based approach (in caso di portafoglio segmentato con rating)
Confidi “107”
Fideiussione Irb foundation
Identico al caso Confidi “106”
Fideiussione Irb advanced
Nessun requisito oggettivo e soggettivo
Approcci utilizzabili: i) Sostituzione della Pd nella formula di ponderazione
ii) Riduzione del valore di Lgd associato all’esposizione
iii) Applicazione del double default approach
Garanzia su fondo rischi Irb foundation and advanced
Identico al caso Confidi “106”
Fonte: ABI, Bancaria n. 3/2008
Approccio di sostituzione con garanzia personale
Finanziamento pari a 100 euro a un’impresa senza rating (Cp = 100%)
Calcolo del requisito di capitale
Finanziamento privo di garanzia
Finanziamento garantito al 100% da un soggetto con rating pari ad AA-
(20%)
Requisito di capitale = € 100 x 50% x 8%
Requisito di capitale = € 100 x 100% x 8%
€ 8 € 4Benefici in termini di
capitale € 4
Schema tranche cover
Ammontare finanziamenti garantiti = 100 €
Tranche senior (90)Percentuale di copertura
Banche 100%
Requisito di capitale = € 90 x 100% x 8%
€ 7,2
Tranche junior (10)Percentuale di copertura
Banche 50% Confidi 50%
Tranche junior detratta dal capitale =
50% di 10 €
€ 5Finanziamento privo di garanzia
Applicazione della tranched cover
Requisito di capitale =
€ 100 x 100% x 8%
€ 8
Requisito di capitale =€ 7,2 + € 5
€ 12,2
Beneficio (perdita) in termini di
capitale € -4,2