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COMUNE DI SUZZARA Provincia di Mantova PROCESSO VERBALE N. 3 DELLA SEDUTA DI CONSIGLIO COMUNALE DEL 24.04.2015 All’appello risultano presenti : ONGARI IVAN P SILIPRANDI MASSIMO P BIANCHERA ELISA P FANETTI LUCA P MARI ARIANNA P PIGOZZI ELISA P BINACCHI FEDERICA P COVIZZI DIEGO P STRINGA STEFANO P LOMELLINI LAURA P PEDRONI LORENZO A MELLI MARIA LUISA P ZANARDI MICHELE P MONTEFORTE GIUSEPPE P ROSSELLI STEFANO P DAOLMI JURI P GUIDUCCI ALESSANDRO P Presiede la seduta la Dott.ssa Binacchi Federica. Partecipa all’adunanza il Segretario Generale Dr. Tirabassi Alfredo Luigi il quale provvede alla redazione del presente verbale.

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COMUNE DI SUZZARA

Provincia di Mantova

PROCESSO VERBALE N. 3

DELLA SEDUTA DI CONSIGLIO COMUNALE

DEL

24.04.2015

All’appello risultano presenti : ONGARI IVAN P SILIPRANDI MASSIMO P BIANCHERA ELISA P FANETTI LUCA P MARI ARIANNA P PIGOZZI ELISA P BINACCHI FEDERICA P COVIZZI DIEGO P STRINGA STEFANO P

LOMELLINI LAURA P PEDRONI LORENZO A MELLI MARIA LUISA P ZANARDI MICHELE P MONTEFORTE GIUSEPPE P ROSSELLI STEFANO P DAOLMI JURI P GUIDUCCI ALESSANDRO P

Presiede la seduta la Dott.ssa Binacchi Federica. Partecipa all’adunanza il Segretario Generale Dr. Tirabassi Alfredo Luigi il quale provvede alla redazione del presente verbale.

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ASSESSORI PRESENTI SIGG.: CAVALETTI S. – GUASTALLI A. –

BIANCHI F. – ZALDINI R. PRESIDENTE FEDERICA BINACCHI (PARTITO DEMOCRATICO): “Concludiamo così questa sessione di Question Time e passiamo all'esame dei punti all'ordine del giorno.”. PUNTO N. 1 (PUNTO N.3 ALL’O.D.G.) – COMUNICAZIONI DEL SINDACO PRESIDENTE FEDERICA BINACCHI (PARTITO DEMOCRATICO): “Non ci sono comunicazioni, quindi passiamo all’esame del punto numero 4.”. PUNTO N. 2 (PUNTO N.4 ALL’O.D.G.) - MOZIONE PRESENTATA IN DATA 14.02.2015 DAL GRUPPO CONSILIARE “FORZA ITALIA - BERLUSCONI PER GUIDUCCI” PER L'ESAME E L'APPROVAZIONE IN CONSIGLIO DEL CONSUNTIVO DEL PIANO FINANZIARIO GESTIONE RIFIUTI E NORMAZIONE DELLO STESSO CONSIGLIERE ALESSANDRO GUIDUCCI (FORZA ITALIA - BERLUSCONI PER GUIDUCCI): “Ve la leggo perché così facciamo prima. Premesso che il Consiglio comunale ai sensi delle vigenti leggi è tenuto ad approvare il piano finanziario annuale della gestione dei rifiuti; considerato che un piano finanziario soggetto ad approvazione è normalmente composto da una prima parte denominato preventivo e da una seconda parte denominato consuntivo; considerato che la Giunta comunale e il Consiglio comunale prendono solamente atto del consuntivo del piano finanziario dei rifiuti senza emettere giudizi; considerato che il consuntivo della gestione annuale rifiuti viene accompagnato da una relazione tecnica dell'Ufficio ambiente, considerato che con questa prassi il cittadino non viene tutelato nel suo diritto di avere certezza che quanto dal medesimo pagato sia congruo, in quanto nessuno si assume la responsabilità di approvare il consuntivo di gestione; considerato che esiste una gestione separata dei crediti di varia natura giuridica verso utenti del servizio che necessita di una maggiore trasparenza; considerato che l'amministrazione comunale ha approvato con delibera di Giunta comunale numero 6 del 27 gennaio 2015, il programma triennale per la trasparenza, chiede che il Consiglio comunale esamini ed approvi il consuntivo del piano finanziario della gestione rifiuti dell'anno ’14; che il Consiglio comunale dia incarico alle commissioni competenti di proporre all'approvazione dello stesso Consiglio le modifiche e le integrazioni allo statuto comunale, ai regolamenti e a quanto altro si renda necessario affinché il Consiglio comunale possa in futuro ricevere, esaminare ed approvare in tempi certi i consuntivi della gestione del piano finanziario dei rifiuti. Il piano finanziario dei rifiuti, il suo consuntivo, la gestione dei crediti verso utenti siano sottoposti ad uno o più revisori contabili iscritti all'Albo dei Revisori dei Conti degli Enti Locali. Che la spesa dei revisori sia inserita nel piano finanziario dei rifiuti. Questo è il testo, che oramai sono anni che ne dibattiamo, eravamo anche arrivati ad una quasi definizione con la Giunta precedente, in quanto l'ex Assessore Davoglio aveva presentato una proposta poi bocciata dai Consiglieri di maggioranza, affinché il piano finanziario dei rifiuti fosse revisionato dai revisori dei conti, però la maggioranza non l'aveva approvato, per cui siamo sempre qui, che noi approviamo un piano finanziario dei rifiuti, poi tutto finisce lì senza controllo successivo. Mi pare che il controllo successivo in qualche maniera ci debba essere, o attraverso i revisori dei conti o comunque attraverso l’approvazione da parte del Consiglio comunale, che approva il

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rendiconto di una cosa che aveva approvato un anno prima e che aveva dato in carico all'ente gestore diciamo così di mettere in atto. Nessuno firma, nessuno si prende la responsabilità di dire che è vero, e che tutte le poste sono regolari, e quindi io chiedo che il Consiglio comunale prenda una decisione su questo tema.”. ASSESSORE FRANCESCO BIANCHI: “Innanzitutto volevo citare il comma 3 dell'articolo 13 del Regolamento comunale dei controlli interni che dice: sentita la competente Commissione consigliare il Presidente del Consiglio comunale può iscrivere all'ordine del giorno della prima seduta utile la presentazione e la discussione dei documenti di cui sopra, con votazione ad esclusivo titolo di presa d'atto, senza conseguenze giuridiche. Allora la scelta di sottoporre al Consiglio il consuntivo del piano finanziario è stata una scelta che voleva accordare le esigenze di maggioranza e minoranza. Quindi si prevedeva che il consuntivo passasse comunque il vaglio del Consiglio in termini di discussione, di presa d'atto e di approfondimento. Però non esiste una previsione normativa per l'approvazione del consuntivo e quindi questo comporta che non si possono definire neanche delle conseguenze giuridiche dell’approvazione o meno del consuntivo da parte del Consiglio comunale. Diversa ad esempio è la questione del bilancio, del bilancio comunale, infatti la sua mancata approvazione come sapete ha delle importanti conseguenze giuridiche ovvero si può arrivare addirittura al possibile scioglimento del Consiglio. Tutto questo invece non ha riscontro per quello che riguarda il piano consuntivo dei rifiuti. Quindi il vaglio diciamo del piano consuntivo ha una funzione sostanzialmente informativa e di discussione poi quando l'atto arriva in Consiglio. E non si riesce neanche quindi a prevedere in caso di votazione ed eventuale bocciatura del piano consuntivo degli effetti giuridici e neanche della sua approvazione se non in termini meramente politici, cioè di una scelta di parte politica diciamo. Quindi si era scritto infatti nel regolamento che questo era senza conseguenze giuridiche, cioè non perché si volesse depotenziare questo atto, ma per meglio precisarne la natura ed evitare che potesse assumere una valenza giuridica che in realtà non ha. Quindi è nella potestà del Consiglio modificare il regolamento soprarichiamato ma il contesto giuridico però di riferimento rimane lo stesso.”. CONSIGLIERE STEFANO STRINGA (PARTITO DEMOCRATICO): “Niente, no la mozione ha quattro punti ben precisi, per cui cerco un attimo di premettere come intendo io e le motivazioni per cui si approva il preventivo e non si approva il consuntivo. Il preventivo viene approvato perché in base alla convenzione una delle competenze dell'ente che è quella dell'ambito tariffario e di alcuni ambiti viene definita in quella sede lì per cui ha una valenza che è stata definita in fase di affidamento della convenzione. Il consuntivo in realtà per come è la convenzione, per come sono le convenzioni è un fatto giuridico che è una prestazione di servizi, così come non approviamo gli stati di avanzamento lavori e delle opere o altre cose, non approviamo neanche questo consuntivo. Però a parte questo io capisco la logica che ha spinto questa mozione qua, cioè il ruolo del Consiglio ma che comunque a mio avviso non è sminuito da questo, perché io vado a vedere i punti, o perlomeno non sarebbe maggiormente potenziato dalle proposte che ci sono in questa mozione, nel senso che prima di tutto come già detto l'Assessore, dato l'inquadramento giuridico della convenzione, l’approvazione non può avere effetto, anche modificando il regolamento non può avere effetto giuridico, ma solamente un effetto politico, che nel caso avrebbe già col regolamento vigente perché se le commissioni ravvisassero qualche irregolarità all'interno del rendiconto potrebbero sottoporlo pure con una sola valenza giuridica, non andrebbe a toccare niente perché un contratto, una convenzione in essere se c'è qualche cosa da sollevare si può portare in Consiglio. Se c'è qualcosa di rilevante dal punto di vista invece di gravi carenze da parte di

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un qualsiasi committente, in questo caso è chiaro che è un committente particolare, c’è un prestatore particolare che firma, potrebbe essere anche di qualsiasi altro fornitore dell'amministrazione, ci sono gli altri strumenti perché non è fatto solo dall'articolo 13, al Consiglio e agli organi di controllo competono lo stesso queste funzioni e quindi sul punto 1, prevedere un’approvazione che non ha nessuna valenza, e non potrà avere neanche modificando il regolamento una valenza giuridica, sinceramente non mi sembra che possiamo, perlomeno io non credo che sia sensato che il Consiglio deliberi. Sul punto 2, ovviamente è conseguenza, cioè proporre una modifica al regolamento dei controlli che preveda che il Consiglio si esprima su una cosa che non ha valenza giuridica e che può già fare peraltro, può già proporre di votarlo, non mi sembra che abbia analogamente senso. Sul 3° punto lì potrei essere un po' in conflitto di interesse, a parte che l'albo dei revisori dei conti è unico, quello degli enti locali è una previsione solo per estrazione a fare i revisori negli enti locali con delle competenze ben precise che non possono essere estese soprattutto cioè potrebbero avere una funzione consultiva al Consiglio ma non possono essere estese su un ente esterno al Consiglio, cioè su un’azienda, comunque una azienda privata, questo si lega al punto 4, prevedere questo su una convenzione già esistente vorrebbe dire comunque avere una spesa almeno al minimo delle tariffe previste dal D.M. 140, che sono le minime, non ci sono più le tariffe dei professionisti, ma c'è il D.M. 140 che supplisce in caso di mancanza, vorrebbe dire un’ulteriore spesa da prevedere in carico al piano finanziario di circa 11 mila Euro. Quindi secondo me in questa sede non ha senso approvare questa mozione, perché non ha nessun effetto aggiuntivo rispetto a quelli che sono già previsti nel regolamento attuale. Sull'aspetto del revisore, se riteniamo che sia un elemento importante e dico se, molto se, perché poi bisogna vedere chi lo nomina, come la nomina, perché..., molto se, e dato che quando andremo al rinnovo della convenzione se si reputerà opportuno farlo, prevedere nel rinnovo della convenzione, non nella convenzione che abbiamo già approvato, questa ulteriore spesa, perché in questo senso non credo che sia giusto né farla pagare a chi ha, (so che queste cose magari non siamo d'accordo), chi ha in carico la convenzione attuale, né farla pagare ai cittadini come spesa aggiuntiva non prevista dalla convenzione, che peraltro non potrebbe avere altri effetti, quindi sostanzialmente dei quattro punti credo che nessuno o non siano utili o non siano votabili, almeno a mio avviso.”. CONSIGLIERE STEFANO ROSSELLI (MOVIMENTO 5 STELLE): “Solo per dire che al di là del rilievo giuridico di cui parlava appunto il Consigliere Stringa poco fa, noi siamo assolutamente d'accordo su qualunque proposta che vada nella direzione di trasparenza e salvaguardia dei cittadini. In questo caso anche se la cosa non avrebbe rilievo giuridico, ci vede assolutamente d'accordo su questa proposta, ricordiamo che per legge, legge n.135 del 7 agosto 2012, articolo 19 comma f), spetta al Comune come funzione fondamentale l'organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento, recupero dei rifiuti urbani e riscossione dei relativi tributi, quindi al di là di qualunque affidamento ci sia, è sempre e comunque il Comune che per legge ha funzione di gestione e organizzazione, poi se questo portare in Consiglio il consuntivo abbia o meno rilievo giuridico, al di là di questo sarebbe importante fare più chiarezza possibile e trasparenza su tutto, e soprattutto su questi atti che si ripercuotono direttamente su quelli che sono i bilanci delle famiglie, quindi su questo siamo d'accordo.”. CONSIGLIERE MARIA LUISA MELLI (SUZZARA CIVICA): “Volevo chiedere al Consigliere Guiducci se era a conoscenza di alcuni Comuni dove veniva fatta questa operazione di approvazione del consuntivo.”. CONSIGLIERE ALESSANDRO GUIDUCCI (FORZA ITALIA - BERLUSCONI PER

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GUIDUCCI): “No, non so, non so. Se un Comune mette i servizi in bilancio lo approva con il bilancio, se il Comune non lo mette in bilancio come non lo mettiamo noi non lo approva nessuno. Non lo approva nessuno. Posso parlare io allora? Posso?”. PRESIDENTE FEDERICA BINACCHI (PARTITO DEMOCRATICO): “Lei avrebbe già fatto il suo intervento.”. CONSIGLIERE ALESSANDRO GUIDUCCI (FORZA ITALIA - BERLUSCONI PER GUIDUCCI): “… no, io ho letto la mia mozione. Posso intervenire. Ho letto la mozione, posso intervenire. O no. No, no, ma io non ho nessun problema, io ve l'ho proposta tale e quale, io vi dico semplicemente che io non mi fido, io sono fino a oggi un amministratore pubblico, se tu ti fidi, io non mi fido, perché non ho nessuno strumento per poter fare niente. Io mi sono preso i bilanci Tea e non ci si capisce dentro niente, perché è tutto dentro il calderone, io so solamente che esistono casi di gestione dei rifiuti, prendiamo il caso Siem, dove sono coinvolti amministratori, ex amministratori del Partito Comunista, dove sono coinvolti attualmente Presidenti, ex Assessori di maggioranza, dove andando a leggere nel rapporto del 2012 della Commissione Antimafia si parla di Siem a Mantova, e a questo punto se voi siete d'accordo, io non ho nessun problema, i cittadini se ne fregano perché nessuno glielo va a dire ai cittadini che nessuno controlla. Nessuno controlla, ho detto se volete controllare dal 1999 che voi approvate regolarmente i piani finanziari, approvate regolarmente i piani finanziari senza togliere una lira, siamo arrivati nel 2011 grazie al sottoscritto a capire quelli che erano i crediti, che non si capisce neanche adesso quanti sono e come sono, perché te li dicono e non si trovano da nessuna parte, perché fossero scritti almeno nel bilancio di Tea o di Mantova Ambiente, ci fossero scritti Suzzara crediti verso clienti, no, non c'è, quindi è inutile che andiamo a cercare. C'è un magazzino di entrata e uscita che nessuno lo tiene, che non si sa perché si legge e poi ti dicono ma c'è un magazzino, … hai pagato ... signori, così non va, io ve lo dico, se voi che lavorate in aziende siete abituati in questa maniera io credo che così non si possa andare avanti. Io non dico niente, dico facciamolo firmare dal nostro dirigente responsabile, che lo firmi lui, non lo firma neanche lui, chi lo deve firmare. Nessuno? Facciamo Ischia, no, vogliamo fare Ischia? No, perché se vogliamo fare Ischia facciamo Ischia. Sono 11 mila Euro, vuoi che tiriamo fuori 11 mila Euro da 2 milioni e 257 mila Euro di piano finanziario per pagarsi un revisore dei conti? Vuoi che li tiriamo fuori? No, non lo so perché se vuoi che li tiriamo fuori li tiriamo fuori, non c'è nessun problema, c'è solamente che non volete, e allora se non volete ditelo chiaramente mica l'articolo questo, quell'altro su e giù non si può, perché qua e là, voi approvate un piano di 2 milioni e 257 mila, i cittadini pagano, e però non si sa se sono stati spesi di più, di meno, quanti quintali sono effettivamente perché io ho detto come fai a misurare? E dice le bollette, quali bollette. I pesi, i pesi di chi, chi pesa. Pesa il controllore, fa il controllante, cioè non ho capito, saranno giusti per carità, tutto questo perché lo fate, lo fate perché volete 360 mila Euro l'anno di utili di Tea? Allora io devo pensare questo. O magari lo fate perché io non ho controllato ma quando fate la Festa dell'Unità pagate i rifiuti tutti regolarmente, da quando c'è Guastalli sì, perché glielo ho detto che avrei controllato, ma prima. E allora? Allora siete sicuri, tu ci metti le mani sul fuoco Stringa, tu ci metti sul fuoco? Allora se tu ci metti le mani sul fuoco dopo io ti trovo dove sono i soldi, dove c'è l'errore, dopo te lo trovo. Dillo. Io sono a posto per carità, fate quello che volete perché ve l'ho già detto, mancano pochi giorni, le cose ve le dico poi andate a cercarvele voi, fate voi, cercate di capire voi quello che c'è da fare.”. CONSIGLIERE GIUSEPPE MONTEFORTE (SUZZARA CIVICA): “Forse anche se il documento non avrebbe validità giuridica così come abbiamo detto e visto nel regolamento, però forse è un esercizio che ci servirebbe proprio in fase di convenzione

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cercare di avere come si dice un elemento contrattuale no? Cioè nel senso che se la differenza veramente così come sostiene il Consigliere Guiducci che potrebbe essere quantitativamente diversa da quella che si dichiara, forse potrebbe essere dalla nostra parte un elemento contrattuale, ecco sempre a vantaggio dei cittadini.”. ASSESSORE FRANCESCO BIANCHI: “Una cosa che volevo dire che sembra che facciamo le cose senza trasparenza, intanto il... ma non sto dicendo a te, sto dicendo al Consigliere Guiducci, intanto il consuntivo arriva in Consiglio e quindi abbiamo il paragone con il piano finanziario, e poi cioè il consuntivo quando arriva in Consiglio c'è una delibera di Giunta, è firmata, cioè non è che la delibera di Giunta è senza firma. Quindi c'è un parere favorevole sulla delibera del nostro dirigente, non voglio ... ma come no, ma scherza? Scherza.”. CONSIGLIERE STEFANO STRINGA (PARTITO DEMOCRATICO): “Faccio la dichiarazione di voto e così colgo l'occasione per precisare. Nessuno qui vuole nascondere nulla, nel senso che dico: quei punti che sono previsti in questa mozione non hanno nessuna efficacia pratica, né giuridica né pratica. Perché il regolamento dei controlli come è adesso permetterebbe di andare a verificare quello che possiamo verificare, perlomeno nulla di più di quello che comunque faremmo con questa, approvando questa mozione. Questo è quello che dico, dopo la trasparenza, e poi forse avremo occasione negli altri punti di dimostrarlo, non è un problema, e non è questo il caso di Ischia oppure l’utile e altre cose, questo qui è semplicemente e buonsenso e capire quali sono le competenze in carico al Consiglio comunale per non fargli fare delle attività inutili o controproducenti, questo è il mio punto di vista. Adesso dichiarazione di voto, quindi la dichiarazione di voto è per non approvare la mozione in questione.”. PUNTO N. 3 (PUNTO N.5 ALL’O.D.G.) - MOZIONE PRESENTATA IN DATA 19.02.2015 DAL GRUPPO CONSILIARE “MOVIMENTO 5 STELLE” PER L'INSTALLAZIONE DI ECO-COMPATTATORI SUL TERRITORIO COMUNALE CONSIGLIERE JURI DAOLMI (MOVIMENTO 5 STELLE): “Si continua a parlare di rifiuti, vi leggo la mozione. Nell'ambito della presentazione del consuntivo della gestione del servizio di igiene ambientale e della relazione di piano finanziario per la gestione del servizio rifiuti urbani 2014 del 30 settembre 2014, abbiamo illustrato delle nostre proposte sulla gestione del servizio rifiuti durante questa serata. È necessario introdurre e favorire pratiche sempre più virtuose che consentano di ridurre l'impatto ambientale derivante dal trasporto in discarica dei rifiuti e di ridurre la notevole quantità di plastica e alluminio conferiti per errore nell'immondizia indifferenziata con innegabili costi a carico della cittadinanza. Allora, si può considerare che sul mercato sono presenti aziende specializzate che hanno creato un circuito del riciclo in grado di offrire tecnologie all'avanguardia ed efficaci strumenti utili per attirare e fidelizzare i cittadini attraverso pratiche virtuose mirate al riciclo di plastica e alluminio. Questi strumenti collegati principalmente all'installazione di eco-compattatori consentono ad un Comune di qualsiasi dimensioni di ridurre la quota di rifiuti indifferenziati, premiando i cittadini virtuosi con possibili sconti sulla tassa dei rifiuti o altre forme di incentivazione. Grazie agli eco-compattatori che sono dei contenitori per la raccolta differenziata in grado di compattare tappi di plastica, bottiglie in pet o di altri materiali plastici e alluminio, in sostanza sono come dei distributori di vivande, quelli che si vedono nelle aziende, però hanno un'altra funzione, però come dimensione sono quelle. Il volume del rifiuto appunto con questi eco-compattatori viene ridotto di 20 volte e consegnato direttamente alle aziende di riciclaggio,

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senza passare dalla discarica, per essere separato e compresso, né dai siti di stoccaggio e tanto meno finisce negli inceneritori. Oltre a limitare l'impatto ambientale l’eco-compattatore garantisce un risparmio economico, soprattutto nel lungo periodo, in 12 mesi può contrarre del 10% il consumo di carburante per il trasporto dei rifiuti ed aumentare del 4,5% la quantità di plastica raccolta, sottraendola dall'immondizia indifferenziata che rappresenta un costo non indifferente per le amministrazioni cittadine. Gli eco-compattatori ancora possono essere installati presso aree pubbliche, scuole, musei, supermercati, cinema, teatri, dove si vuole, dove il Comune intende rilasciare uno spazio per questi oggetti. Aziende private consentono a tutte le persone di smaltire correttamente bottiglie in pet e tutti i tipi di plastica che mentre adesso vengono tutti amalgamati nello stesso contenitore lì verrebbero differenziati. Oltre a prevedere un apposito spazio per i tappi di plastica che sono fondamentali per il riutilizzo della plastica in molti oggetti di uso comune. Grazie ad apposite tessere e alla possibilità di misurare la quantità di plastica e alluminio destinata al riciclaggio da parte di ogni singolo cittadino si potrebbe attuare su larga scala il principio secondo cui più si ricicla più si risparmia. In questo modo si potrebbe avviare un circolo virtuoso che consentirebbe di diminuire i costi per lo smaltimento dei rifiuti non indifferenziati, liberando risorse economiche per migliorare la qualità dei servizi offerti. La normativa vigente dispone l'incentivazione di campagne informative finalizzate a promuovere la raccolta differenziata e il riciclaggio dei rifiuti presso le scuole italiane. Esistono già diversi progetti educativi anche in Comuni non lontano dal nostro che hanno riscosso notevole successo proprio grazie all'installazione di eco-compattatori. Quindi cosa si chiede, si chiede all'amministrazione si impegni a promuovere e a favorire attraverso opportune iniziative l'installazione sul territorio comunale di questi eco-compattatori in corrispondenza di aree pubbliche, scuole, esercizi commerciali, aziende private, al fine di innescare un circolo virtuoso finalizzato alla progressiva riduzione della quantità di rifiuto indifferenziato. Si chiede anche di prevedere l'introduzione di una tessera che consente di misurare la quantità di plastica ed alluminio destinata al riciclaggio conferita presso gli eco-compattatori, da parte di ogni singolo cittadino, al fine di premiare tramite agevolazioni sulla tariffa rifiuti o altre forme di incentivazione economica i comportamenti virtuosi dei cittadini stessi. Questa cosa la può fare anche direttamente il gestore che gestisce questo tipo di raccolta, non è necessario che sia fatta dal Comune. Si chiede di predisporre un sistema di convenzione per l'affidamento del servizio di raccolta, trasporto e recupero degli eco-compattatori, anche questa è una cosa che può fare il gestore appunto dell'eco-compattatore, dipende sempre dalla modalità con cui si instaura questo rapporto e a prevedere, - questo invece è una cosa che potrebbe fare anche il Comune -, una idonea campagna divulgativa a tutta la cittadinanza dell'iniziativa.”. ASSESSORE FRANCESCO BIANCHI: “Innanzitutto analizziamo un attimo la questione, i sistemi a cui si fa riferimento nella presente mozione sono pensiline dette ecopoint, funzionali alla restituzione di materiali in plastica o in alluminio estremamente selezionati, come ha citato anche il Consigliere, quindi pet, plastica, ad esempio bottiglie, banda stagnata come lattine. Con un bonus di ritorno per l'utente abilitato. Nel caso del distributore privato come si diceva che vende e installa tali sistemi, quindi gestisce l'intero ciclo in forma gratuita ma il materiale comunque deve restare di proprietà dello stesso. Quindi emergono un paio di considerazioni, innanzitutto le analisi del Conai che è il consorzio nazionale degli imballaggi, mostrano chiaramente come gli articoli afferenti alla filiera dei rifiuti in plastica superano le 50 tipologie. Quindi l'utilizzo degli ecopoint può essere visto esclusivamente come una forma integrativa ed in parallelo al circuito di raccolta urbana, trattando solo due/tre tipologie diciamo di plastica, cioè non deve passare il concetto quindi che si possa sostituire all'attuale sistema ma può integrarlo benissimo. Se ci si limita alla raccolta di queste tipologie e al posizionamento anche di poche unità sul

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territorio come potrebbero essere ad esempio i supermercati, gli effetti sui mancati contributi percepiti dal Conai, potrebbero essere di scarsa incidenza sul piano finanziario, e questo ovviamente nell'ipotesi di gestione esterna. Abbiamo interpellato, perché abbiamo già avviato un percorso con Mantova Ambiente che è l'attuale gestore del sistema del servizio rifiuti, che non si è sottratta anche da valutare un investimento di questo tipo sui prossimi anni, sempre posto che Mantova Ambiente continui ad essere anche dopo il 2016 quando scade l'attuale contratto, ancora il gestore dei rifiuti e quindi sperimentarlo a propria titolarità, così facendo cosa si avrebbe? Non si avrebbe l'uscita di questi rifiuti dal sistema del circuito urbano. Quindi nell'ottica del percorso che abbiamo già iniziato con Mantova Ambiente e con qualche supermercato, i dispositivi per il vuoto a rendere rispecchiano perfettamente questa tipologia, che ha un valore aggiunto diciamo sul lato logistico organizzativo, il rifiuto viene anche compattato e quindi la macchina necessita di minori vuotamenti. Inoltre questo è di importante valore sociale appunto, la macchina restituisce un buono sconto per il supermercato al conferimento del rifiuto, quindi aumenta l'educazione del cittadino, come si diceva, anche una campagna per aumentare l'educazione in tema ambientale e dei rifiuti e si ha un ritorno economico per chi ha veramente dei comportamenti virtuosi. Quindi secondo me la proposta a questo titolo e viste queste considerazioni può essere approvata.”. CONSIGLIERE GIUSEPPE MONTEFORTE (SUZZARA CIVICA): “Sì, anche perché la raccolta differenziata abbiamo visto che ormai ha raggiunto il massimo quindi non ci dà più, quasi il massimo, abbiamo visto che oltre l'83 – 84% non si arriva quindi se vogliamo fare risparmiare l'utente, non è più quella la strada da percorrere. Tra l'altro mi capitava negli anni scorsi di visitare i paesi del nord Europa dove questo sistema qui esiste da un sacco di anni, con un sistema diverso, cioè nel senso che il distributore restituisce proprio delle monete, tant'è vero insomma che le prime volte quando si andava ad acquistare per esempio dell'acqua in vetro sembrava di spendere di più, ma se si fa il conto della restituzione quando si va a ridepositare il rifiuto vediamo che invece è molto più conveniente, c'è un altro ritorno così evitiamo magari le giornate WWF per andare a pulire etc., e diciamo che la plastica è uno degli elementi inquinanti maggiori della nostra società, e non è da trascurare questo, non c'è soltanto un discorso economico di ritorno nel riciclaggio del rifiuto stesso, ma c'è anche un discorso di recupero di educazione ambientale, tra l'altro l'avevamo proposto anche nella nostra campagna elettorale secondo noi è una ottima proposta che va accolta totalmente.”. ASSESSORE FRANCESCO BIANCHI: “Una precisazione di carattere insomma di quello che è il servizio di gestione rifiuti e di quello che è il suo futuro, infatti come giustamente diceva il Consigliere ormai abbiamo raggiunto un livello di raccolta differenziata, perlomeno qui nella nostra provincia, molto elevata e vedendo anche qual è l'evoluzione del sistema, diciamo che si è passati dai bidoni indifferenziati di qualche anno fa, si è fatto il passo da gigante della raccolta differenziata porta a porta, il futuro sembra essere quello del cosiddetto centro di quartiere, cioè un centro dove si smistano, può essere un compattatore, può anche non essere compattato, un centro dove si smistano puntualmente rifiuti, quindi dove ogni cittadino va a conferire i rifiuti. Poichè questo magari possa essere un valore aggiunto su certe situazioni, ad esempio su certi quartieri può essere un valore aggiunto, su altre situazioni dove funziona bene il porta a porta io lo vedo un po' come un ritorno al passato, su certe situazioni invece risolverebbe situazioni anche degradate. So per informazione che a Mantova faranno un test, su un quartiere prova diciamo di questo centro di quartiere che sembra essere il futuro di quello che è stato il sistema porta a porta. Dopo sulle giornate WWF volevo spendere una parola positiva nel senso che ne facessimo anche tutte le domeniche, e non abbiamo trovato delle situazioni

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troppo disastrose.”. CONSIGLIERE GIUSEPPE MONTEFORTE (SUZZARA CIVICA): “Forse il Sindaco qualche tempo fa è andato a vedere una segnalazione che avevamo fatto con una mozione, anzi ne sono certo che è andato.”. CONSIGLIERE ALESSANDRO GUIDUCCI (FORZA ITALIA - BERLUSCONI PER GUIDUCCI): “Noi abbiamo già un sistema di raccolta differenziata che senza molti, senza metterci degli altri soldi si può migliorare, io l'ho già detto, invece di avere un bidone per il vetro, basta averne due, uno per il vetro verde e uno per il vetro bianco, hanno due prezzi differenti. Per la plastica la stessa identica cosa. La plastica quella che funziona bene sono le bottiglie di plastica, le bottiglie di plastica si potrebbero compattare meglio, stringere meglio mediante uno spremiagrumi che ci sono apposta che li vendono e che li danno così, ho visto diversi modelli, si riciclano i tappi che è una plastica diversa dal pet che molti li raccolgono per fare opere di beneficenza, perlomeno ho visto in diversi circoli che c'è, qui si butta il tappo, qui si butta la cosa. Si può togliere la fascetta di carta e mettere la carta da una parte e la bottiglia dall'altra, perché poi si tratta di questo. Se io devo prendere le mie bottiglie, portarle a un eco-compattatore beh, devo prenderle che le ho lì a casa e devo portarle all'eco-compattatore, però il camion passa lo stesso per prendermi il resto della plastica, adesso il camion può avere due sportelli, uno per la plastica quella buona diciamo così e quella plastica mescolata. Si tratta di fare un'opera di educazione e un'opera di miglioramento di questa raccolta, se il miglioramento della raccolta è da dire questo lo tengo da una parte e vado a fare cento metri, 200 metri, 300 metri per portarlo da un'altra parte insomma mi sembra che sia uno spreco di energie che non ha senso, tanto un camion deve sempre passare, quando passa raccoglie le cose divise, anche perché le bottiglie si possono stringere e la quantità poi si riduce, si riduce enormemente, per cui teniamo presente poi i costi. Noi ricaviamo circa 140 - 150 mila Euro dal Conai per il recupero, però sono soldi che prendono i cittadini, non credo che i cittadini se vanno a riportare le tre bottiglie di plastica gli diano una quantità di soldi adeguata, gli daranno un centesimo, due centesimi, inoltre devono andare là, insomma mi sembra che... ma secondo me comunque però se ne può parlare, adesso mi sembra strano che l'Assessore all'Ambiente: ah questo si può accogliere, beh se ne può parlare con Mantova Ambiente per vedere quelle che sono le possibilità, io di eco-compattatori a Milano non ne ho visto uno, a Bologna non ne ho visto uno. Non è che si vedono così, molto, molto, anche perché costa gestirli, bisogna portarseli, poi li vuoi sofisticare al limite di mettere una tessera, ti dà uno scontrino con il peso, a Mantova lo fanno per l'umido perché il sacchetto dell'umido di Mantova c'ha un chip dentro per cui quando lo butti, sì, c'ha un chip, credo che abbiano un chip, perlomeno mi sembra di avere capito che hanno un chip che lo pesa, ma questo... ma anche da altre parti ecco per quello che riguarda l'umido, non per la plastica, per quello che riguarda l'umido. Per cui tutto va bene, però potremmo discuterne nel momento del piano finanziario dei rifiuti perché mi sembra quello lì il momento di potere portare gli aggiustamenti per potere fare risparmiare ai cittadini qualcosa.”. CONSIGLIERE STEFANO ROSSELLI (MOVIMENTO 5 STELLE): “Volevo solo portare qualche dato, visto che mi ha un po' stimolato il Consigliere Guiducci. A Narni che è una cittadina di 20 mila abitanti, provincia di Terni, ci sono tre impianti, quindi una cittadina come la nostra, tre impianti attivi dall'aprile del 2013, e sono stati messi vicino alle scuole e uno nel centro storico. Hanno portato a 1200 chili di plastica ritirati in più, che si sono tradotti in un risparmio complessivo di 12 mila chili di spazzatura indifferenziata all'anno. 12 mila chili di spazzatura indifferenziata all'anno. Soldi che sono stati messi da parte,

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sono stati investiti in pratiche eco-sostenibili. In Emilia ci sono numerosi Comuni, adesso probabilmente il Consigliere non era molto informato su questa cosa, ci sono molti impianti in altrettanti Comuni che vengono anche posizionati per esempio vicino alle scuole, dati in gestione anche alle scuole che attraverso questi eco-compattatori si stanno finanziando, e dopo anno, adesso mi sfugge il nome di questo Comune, abbiamo incontrato il Sindaco qualche tempo fa, in un anno sono passati da una entrata di 2.500 a 10 mila Euro, e sono stati usati poi effettivamente per la scuola e i costi per installare questi eco-compattatori non sono a carico del Comune al di là della piazzola eventuale che è una spesa irrisoria, ma sono impianti che non hanno alcun costo per la collettività, cioè c'è una convenienza enorme nel posizionarli, per cui sono pratiche assolutamente come diceva appunto il collega Daolmi e anche gli altri da attuare assolutamente anche nelle nostre realtà.”. CONSIGLIERE JURI DAOLMI (MOVIMENTO 5 STELLE): “Semplicemente volevo dire in merito alla mozione non ci interessa chi sarà il gestore di questo servizio, quello che riteniamo fondamentale sono la premialità che deve dare questo servizio, a fronte di un comportamento virtuoso, e il fatto che appunto ci sia questa gestione migliore del differenziato con un differenziato più puro e che sicuramente verrà scongiurato il pericolo che vada nell'inceneritore o comunque che costi più di quello che è servito per appunto raccoglierlo e pulirlo. L'ultima cosa è che il futuro, so che sei sensibile per questa cosa qua, quindi non ho problemi a dirlo, il futuro nella gestione dei rifiuti è la riduzione dei rifiuti. Il rifiuto è un business, ma le amministrazioni, i Comuni, non devono pensare questa cosa. Non devono pensare a questa cosa. Devono pensare a ridurli, a fare di tutto per ridurli. Tutto qua.”. CONSIGLIERE DIEGO COVIZZI (PARTITO DEMOCRATICO): “Noi vediamo questa mozione in maniera positiva, nel senso che l'installazione di questi compattatori sarebbe un ulteriore salto di qualità rispetto al nostro sistema di rifiuti che comunque nel nostro piccolo insomma è una eccellenza. Si parlava appunto di pratiche virtuose, in questo caso si parla appunto di ridurre la quantità di rifiuti e i relativi costi di trasporto, rifiuti che non rientrerebbero nel ciclo del porta a porta, perché stiamo parlando dei rifiuti che si producono davanti ai supermercati, davanti agli esercizi commerciali e luoghi pubblici e quindi andrebbero inevitabilmente nell'indifferenziato, ecco. In questa maniera dal mio punto di vista andremmo a ridurre ulteriormente ecco la quantità di rifiuto differenziata, quindi dare anche un piccolo riconoscimento economico a chi utilizza gli eco-compattatori sicuramente è incentivante anche è premiante anche da questo punto di vista. Chiaramente questa cosa deve essere studiata, come abbiamo detto, devono essere individuati i punti dove devono essere installati, deve essere fatto un bando, ma soprattutto deve esserci anche un controllo continuo della qualità della differenziazione e della qualità del rifiuto che poi verrà smaltito, ed eventualmente avere appunto la possibilità anche di controllare e di perseguire chi utilizza l'eco-compattatore in maniera sbagliata attraverso o codici barre, io adesso ho visto anche alcune realtà che hanno un codice a barre, la tesserina magnetica, comunque in più ed infine insomma anche l'impatto economico che avrebbe sul piano finanziario sarebbe irrisorio quindi da questo punto di vista noi voteremo a favore.”. CONSIGLIERE ALESSANDRO GUIDUCCI (FORZA ITALIA - BERLUSCONI PER GUIDUCCI): “Io rimango stupito della situazione, no io rimango stupito, abbiamo 2 milioni 257 mila Euro di gestione rifiuti, non vogliamo, la maggioranza non vuole mettere neanche un piccolissimo controllo per vedere come, intanto si può vedere se il consuntivo è giusto, e non si vuole mettere neanche perché non l'ha mai messo, e non l'ha mai votato neanche una piccolissima riduzione dovuta a qualche proposta che può venire dai Consiglieri. A

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questo punto la maggioranza tira fuori che si possono fare a Suzzara gli eco-compattatori, qualcuno mi deve portare un piano finanziario degli eco-compattatori, un piano industriale, tutto quello che vuoi, lasciamo che i ragazzi non portano neanche la bottiglia ma la buttano per terra e viene rotta, figurati se la vanno a portare all'eco-compattatore. Di grazia che a casa si riesca a fare quel po' di differenziata che si riesce a fare e che si potrebbe addirittura migliorare. E si potrebbe migliorare riducendo, riducendo il costo per i nostri, noi abbiamo già un servizio, ne devo mettere in piedi un altro? Per fare, per dividere le lattine verdi dalle lattine gialle? Allora ce l'ho già. Sono a casa, lo dico a mia moglie, dico: questa la butti lì, quella la butti lì, io la butto lì e l'altra la butto di là, lo faccio a casa, perché devo andare a stravolgere quello che è, no, cosa si deve fare. Non lo so. Vedi tu, a meno che tu non voglia come hai detto, dobbiamo fare un bando, allora se facciamo il bando facciamo il bando e ritorniamo sul discorso dei bandi. Ritorniamo sul discorso dei bandi no? Io e Stringa ci guardiamo negli occhi e ci capiamo, ritorniamo sul discorso dei bandi, che se è un business deve essere un business per qualcuno, perché non mi venite a dire che c'è necessità, a Ponte nelle Alpi i cittadini che sono di Ponte nelle Alpi mi sembra Ponte nelle Alpi quel paese dove hanno la piazzola e dividono tutto. Giallo, verde, rosso, arancione e dividono tutto, ma sono poche unità, qualcosina in più si potrebbe fare a Suzzara e allora se si può fare perché non cominciamo a farlo a Suzzara facendo risparmiare qualcosa ai cittadini. Che è la prima cosa che dobbiamo fare perché il piano finanziario dei rifiuti non so quando deciderà la Giunta di portarlo in Consiglio, ma penso che il mese prossimo lo dovrà pur portare, fra un po' devono uscire le tariffe, le fatture, per cui lo dovrà ben portare, allora in quel momento lì si può vedere di farci degli aggiustamenti per i virtuosi, quelli che vogliono essere i virtuosi, perché quelli che non vogliono essere i virtuosi non lo fanno, non lo fanno perché c'è il compattatore, se uno vuole essere virtuoso lo fa per educazione. Questione molto, molto semplice.”. CONSIGLIERE GIUSEPPE MONTEFORTE (SUZZARA CIVICA): “Sì, noi siamo a favore come ho detto prima, cioè come si è capito da quello che abbiamo esposto prima, anche perché ogni piccolo passo verso la riduzione del rifiuto è una cosa positiva, senza dubbio. Quindi noi siamo a favore senz’altro.”.

ESCE IL CONS. FANETTI L. – CONS. PRES. N.15 La seduta viene sospesa ore 22.00 La seduta riprende ore 22,05 PUNTO N. 4 (PUNTO N.6 ALL’O.D.G.) – MOZIONE PRESENTATA IN DATA 02.03.2015 DAL GRUPPO CONSILIARE “MOVIMENTO 5 STELLE” PER L'INSTALLAZIONE DI CASETTE DELL'ACQUA CONSIGLIERE STEFANO ROSSELLI (MOVIMENTO 5 STELLE): “Prima di leggere il testo della mozione proiettiamo alcune slide, premetto che il lavoro che proiettiamo e tutta la mozione è stata costruita con la collaborazione dei ragazzi del nostro gruppo, che ringrazio ovviamente per il lavoro di documentazione che è stato lungo e non semplice. Alcune cose e poi leggo il testo. L'acqua è un bene comune, è un principio affermato chiaramente dall'esito dei referendum del giugno 2011 da una grande maggioranza di cittadini italiani. Alcuni numeri. Quello delle acque in bottiglia è un business, 12 miliardi e 350 milioni di litri imbottigliati per esempio nel 2011, fonte Lega Ambiente, Altra economia. Vedete che l'80% delle bottiglie sono in plastica e il 70% della vendita ovviamente avviene

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nella grande distribuzione, quindi qua parliamo di un business su larga scala. Nel 2011 i consumi di acqua sono passati a 188 litri per abitante, numeri che confermano il primato europeo del nostro paese per i consumi di acque minerali, un giro di affari che riguarda 168 società per 304 marche diverse di acque in bottiglia e un bilancio di oltre 2 miliardi di Euro. Si acquistano 6 miliardi di bottiglie di plastica da 1,5 litri, per farle si utilizzano 456 mila tonnellate di petrolio, e vengono emesse 1,2 milioni di tonnellate di CO2. A questo bisogna aggiungere l'inquinamento atmosferico che deriva dal trasporto su gomma delle forniture di acqua, per fare un esempio l'imbottigliamento e il trasporto su gomma di 100 litri di acqua che viaggiano per 100 km., producono emissioni pari a 10 chili di CO2, e dopo che fine fanno tutte queste bottiglie? Solo poco più di un terzo dicono gli ultimi dati, il 36% viene avviato correttamente al riciclo, tutto il resto finisce negli inceneritori, in discarica o peggio ancora disperso nell'ambiente. Quali sarebbero i vantaggi derivanti delle casette dell'acqua a Suzzara: 1) un considerevole risparmio economico per le famiglie, oggi in media una famiglia a Suzzara spende circa 240 Euro all'anno in bottiglie d'acqua, con le casette e un ipotetico abbonamento per sostenere i costi di manutenzione, perché occhio, l'acqua non si paga, si paga solo un costo di manutenzione, si spenderebbe tra 0,0041 e 0,018 Euro per litro d'acqua, vorrebbe dire per le famiglie un risparmio complessivo di circa 450 mila Euro. Con le casette si smaltirebbe meno tonnellate di plastica e il Comune risparmierebbe circa 11 mila Euro all'anno, oltre a ridurre per la sua parte l'impatto ambientale per energia, petrolio e CO2. Alcuni dati che testimoniano la bontà di questa iniziativa e i dubbi che qualcuno può sollevare, sulla risposta che i cittadini potrebbero dare in virtù della abitudine ormai acquisita a consumare acqua in bottiglia. In alcune realtà a noi vicine, questa è la mappa delle casette dell'acqua installate nei Comuni della provincia di Reggio Emilia, adesso non so come si veda, in fondo non vedono bene, comunque vedete Luzzara, Guastalla, Novellara, Campagnola Emilia, Rio Saliceto, Boretto, Poviglio, Castelnuovo di Sotto, Cadelbosco di Sopra, Campegine, Gattatico e quant’altro, ovviamente ad un certo punto si fermano le casette perché poi arriviamo verso l'Appennino e lì ovviamente si usa l'acqua che arriva direttamente nei rubinetti. Quindi vedete come in Emilia il fenomeno sia molto diffuso, i dati per esempio del Comune di Guastalla, delle letture dei distributori di acqua pubblica, alla lettura del 30 dicembre 2013, per 1206 giorni di funzionamento, parlano di un risparmio di bottiglie d'acqua di 2 milioni 614 mila bottiglie. Per 91,5 tonnellate di pet risparmiato, petrolio risparmiato 173 tonnellate, CO2 non emessa 238 tonnellate, risparmio economico per mancato smaltimento delle bottiglie in plastica è stato di 16 mila Euro all'anno, questo a Guastalla. Qui vedete invece la mappa della provincia di Mantova, vedete che i Comuni sono meno in cui sono presenti le casette dell'acqua, Sermide, Ostiglia, Quistello, poi Porto Mantovano, Virgilio, e poi una parte nell'Alto Mantovano con un simbolo più chiaro, i Comuni invece dove è in corso o la proposta o verrà discussa in Consiglio comunale la mozione come la nostra. L'esperienza più vicina a noi è quella di Quistello, dove le casette dell'acqua sono state finora un successo che ha portato ad un risparmio annuo per i cittadini rispetto all'acquisto di bottiglie d'acqua di oltre 18 mila Euro. Questi erano solo alcuni dati per rendervi partecipi di questa mozione che illustro brevemente: considerato che in diverse realtà territoriali l'installazione di distributori di acqua potabile correntemente definite casette dell'acqua sul territorio comunale forniscono alla cittadinanza acqua prelevata dall'acquedotto, microfiltrata, declorata, refrigerata, naturale, gassata, ad un costo annuale simbolico, garantendo un impatto ambientale zero ed un notevole risparmio economico ai cittadini, anche questa mozione si collega alla precedente, vale a dire il futuro è il rifiuto zero, quindi le due mozioni sono strettamente collegate, bisogna cercare di ridurre l'impatto ambientale. Il Comune potrebbe offrire con l'installazione delle casette un servizio che permetterebbe di attuare una notevole riduzione dei rifiuti, in quanto le cosiddette bottiglie in pet sono una delle principali componenti dei rifiuti solidi urbani con

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tutto ciò che ne consegue. Grazie a questi punti acqua sarebbe possibile procurare un considerevole risparmio economico ai cittadini, in quanto solitamente il prezzo di vendita dell'acqua tramite questi strumenti è poco più che simbolico, ma sufficiente tuttavia a sostenere i costi manutentivi, anche in questo caso a noi non interessa chi gestirà questi impianti, in alcune realtà comunali sono i gestori del servizio addirittura che hanno la possibilità di installare le casette, in altri no. Come si accede, come il cittadino potrebbe aderire in base alla proposta che facciamo al servizio, la spesa sarebbe orientativamente tra i 20 e i 30 Euro annui, solo per chi aderisce ovviamente e solitamente si accede tramite la propria carta regionale dei servizi. Cosa chiediamo noi, ovviamente lasciamo anche in questo caso ampia libertà su come realizzare questa proposta sul territorio, chiediamo di promuovere e favorire l'installazione sul territorio comunale delle cosiddette casette dell'acqua per la distribuzione di acqua potabile alla cittadinanza ad un costo annuale simbolico garantendo un impatto ambientale zero e un notevole risparmio economico ai cittadini.”. ASSESSORE FRANCESCO BIANCHI: “Io ringrazio per l'esposizione anche del video, però volevo fare degli approfondimenti che non sono stati trattati nel video, innanzitutto il tema delle casette mediaticamente è stato molto dibattuto, quindi vale la pena analizzare costi e benefici e problematiche. I benefici li avete visti perché il video ha giustamente mostrato i benefici che si hanno, quindi riduzione della spesa sul rifiuto, riduzione per i cittadini, però non si è trattato a livello economico dell'impatto che ha comunque sul Comune l'installazione di una casetta dell'acqua, ma adesso vengo nel merito della questione. Quindi per quanto riguarda i benefici a livello economico sui cittadini ad esempio vi sono aziende private che promuovono questo servizio nei Comuni, anche a noi è arrivata qualche richiesta di qualche azienda privata che ci ha mostrato questo prodotto, questo impianto diciamo, e hanno un costo di installazione e gestione dell'impianto di cui si fanno carico in cambio del rispettivo pagamento dell'acqua da parte dei cittadini, a volte sono pochi centesimi al litro, ad esempio l'ultima che mi è stata proposta erano 5 centesimi al litro per i cittadini. A volte con card elettroniche di costo variabile comunque sostenibile per circa 20 - 30 Euro più eventuali ricariche per consumi superiori. Spesso invece come accade come abbiamo visto anche nei Comuni reggiani vicino al nostro, la casetta è installata dall'ente gestore del servizio pubblico che previo pagamento però di un canone annuale da parte del Comune, ad esempio Guastalla sono circa 3.500 Euro annui erogano l'acqua senza nessun costo da parte dell'utente, quindi l'utente non sostiene costi al momento in cui va a prelevare l'acqua. È chiaro che in entrambi i casi il Comune si fa carico però anche dell'apertura dell'utenza dell'acqua, che nel caso di Guastalla era uscito perché è un Comune con un numero di abitanti simile al nostro corrisponde ad una somma annua circa di 4 mila Euro, a questo poi va aggiunta anche l'utenza dell'energia elettrica che serve per la refrigerazione. Quindi io lascerei stare il primo caso, perché penso che diventi anche un po' a mio parere inaccettabile, che una azienda privata eticamente venda l'acqua, cioè un bene che è già nostro, è già erogato pubblicamente ai cittadini e lo vado a rivendere nello stesso Comune. Nel secondo caso invece nel quale ad esempio l'ente gestore sia l'installatore della casetta, è chiaro che i costi di manutenzione che il Comune sostiene come quelli che vi ho citato prima, più il costo del canone dell'utenza dell'acqua e dell'utenza dell'energia elettrica, si riversano comunque nel bilancio comunale in parte corrente, e quindi comunque è un onere a carico dei cittadini, quindi se è vero che abbiamo un risparmio da parte dei cittadini come abbiamo visto prima, dall'altra parte comunque bene o male si riversa nel bilancio comunale una somma. Quindi una soluzione migliore anche se potrà fare sorridere perché non siamo abituati a questo, una soluzione, potrebbe essere quella di una attività di promozione tra virgolette, di un bene, di un servizio che abbiamo già a chilometro zero e ovvero l'acqua potabile che

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abbiamo già nelle nostre case. Ci sono dei cittadini che hanno questi sistemi, a volte sono sistemi più semplici come sistemi gasatori o addolcitori che costano anche circa 50 Euro, più eventuali ricariche, a volte sono sistemi più complessi che si installano sotto al lavello che sono variabili, costano anche 500 - 600 Euro, però si fa una volta nella vita o più eventuali manutenzioni o ricariche di gasatore. In questo modo si raggiungerebbero gli stessi risultati senza ulteriori costi a carico del Comune, quindi riduzione drastica del consumo del rifiuto, riduzione drastica del costo annuo a carico di ogni singolo individuo nell'acquisto del bene dalle aziende oppure dai supermercati, maggiore consapevolezza di un servizio e di un bene che abbiamo a disposizione tutti, cioè non ce l'hanno solo chi abita in collina, ma ce l'abbiamo anche noi, anche se più volte viene messo, come posso dire, in dubbio ecco e quindi è un servizio che viene tra l'altro periodicamente controllato come abbiamo visto anche nell'ultimo Consiglio, al fine di garantirne la potabilità e la fruibilità. Nonostante questo, comunque credo che in entrambi i casi sia molto difficile anche una attività di promozione che possa cambiare delle abitudini che sono radicate nelle persone. Credo invece che la casetta dell'acqua possa essere una buona opportunità se installata in luoghi di interesse turistico, ad esempio so che a Mantova molto presto verrà installata e credo nella zona del parco dei laghi, sono luoghi di passaggio dove delle persone transitano anche per turismo, e quindi possono avere una alternativa al bicchiere d'acqua pagato nei bar o negli esercizi commerciali, un’alternativa gratuita e fruibile.”. CONSIGLIERE MARIA LUISA MELLI (SUZZARA CIVICA): “Innanzitutto riconosco l'importanza del contenuto di questa mozione presentata dal collega. Parlare dell'acqua, andare a fare alcune valutazioni sull'acqua è sicuramente una cosa importante, è il contenuto futuro, forse è il bene più importante che dobbiamo assolutamente tutelare, quindi una riflessione importante. Detto questo io credo che oltre alle osservazioni che peraltro ritengo corrette e sostengo quelle che ha presentato adesso l'Assessore, c'è una nota molto, molto importante da fare, allora Suzzara a proposito della distribuzione dell'acqua, io penso soprattutto al discorso del servizio dell'acquedotto, delle fortissime criticità, abbiamo tutta la periferia non coperta da acquedotto, abbiamo alcune frazioni non coperte da acquedotto, penso a Sailetto, penso a San Prospero, adesso non mi ricordo Tabellano, c'è, allora Tabellano è servita, non so Brusatasso. Sailetto, no, anche San Prospero … (intervento fuori microfono) … ecco, comunque a San Prospero le parti più periferiche non sono servite. Allora io direi che prima di tutto bisogna guardare a questo, a dare il servizio primario che manca a questi cittadini che è quello dell'acquedotto. Detto questo non va dimenticato che sì, è vero i controlli ci sono, a proposito dell'acquedotto cittadino, però sappiamo che è sempre molto evidente il parametro dell'arsenico, ne abbiamo discusso mi sembra anche recentemente, comunque nella precedente legislatura e mi ricordo che era stato oggetto di una mozione presentata dalle minoranze, il discorso proprio del valore dell'arsenico, allora come molto spesso si va a modificare il parametro massimo di questo arsenico che sappiamo presente in quantità elevata nelle falde. Io non obietto la presentazione della mozione, indubbiamente presenta delle cose vere, sono state dette delle cose vere, reali, però è anche vero che ci sono delle priorità, quindi assolutamente guardiamo anche di andare a sostenere delle cose che siano credibili e fattibili, io sono stata ben contenta nella mozione precedente che ci fosse il Consiglio completamente favorevole all'eco-compattatore però voglio anche dire scendiamo poi nel merito di andare a votare delle cose che poi realmente riusciamo a fare e non andare a votare delle considerazioni, andare a fare delle considerazioni che poi rimangono nel cassetto chiuso. Questo non accontenta penso proprio nessuno. Per cui proprio in questo caso io credo che come Suzzara Civica la riflessione che abbiamo fatto al nostro interno sia questa, consideriamo corrette le valutazioni ma altrettanto corretto è procedere secondo delle priorità, la priorità a Suzzara è quella di dare il servizio dell'acquedotto a tutti

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i cittadini, a tutte le zone, a tutto il territorio della città. Quindi teniamoci estremamente fermi su delle cose concrete da fare.”. CONSIGLIERE STEFANO ROSSELLI (MOVIMENTO 5 STELLE): “Sono talmente concrete queste cose che abbiamo proposto che le casette si stanno diffondendo ovunque, in tutta Italia e in tutti i Comuni, quindi mi sembra molto meno concreto e propagandistico sbandierare questo obiettivo di Sailetto con l'acquedotto in questo momento, chi è che non è d'accordo, tutti siamo d'accordo sul portare l'acquedotto a Sailetto, ci mancherebbe altro. Quello che proponiamo noi non c'entra assolutamente nulla con questo, parliamo di obiettivi molto diversi, quindi obiettivi raggiungibili, assolutamente con costi ridottissimi, quindi non condivido quello che ha detto l'Assessore poco fa, perché noi l'acqua già la paghiamo a caro prezzo e ci viene già venduta, quindi il risvolto etico che ha voluto fare passare l'Assessore sull'acqua, le aziende private, non lo condividiamo affatto, perché noi già la paghiamo l'acqua e come se la paghiamo, ma nessuno la beve questa acqua schifosa che abbiamo, perché nessuno la beve a Suzzara perché fa schifo, diciamocelo, sennò nessuno comprerebbe le bottiglie d'acqua al supermercato. Anche il discorso dell'abitudine, certo che le abitudini ovviamente ci sono al consumo di acqua in bottiglia, ma come dimostrano i dati di tutti, ripeto, la stragrande maggioranza dei Comuni anche a noi vicini, sono abitudini che sono state smontate, con i cittadini che sono altamente soddisfatti del servizio delle casette dell'acqua, tranne alcune eccezioni che sono imputabili ovviamente probabilmente alla serietà delle aziende che hanno scelto e che hanno realizzato l'impianto. I costi a carico del Comune, non passi questa informazione distorta, perché la disinformazione è veramente alta in questo campo e mi spiace, perché i costi a carico dei cittadini sarebbero irrisori, nel caso si affidasse ad un ente terzo il servizio. Il problema forse è che qualcuno non fa questo servizio, quindi non si può fare, mentre nell'altro caso, nell'altra mozione qualcuno il servizio lo fa e allora si può fare. È questo il motivo? Ce lo stiamo chiedendo. Ce lo chiediamo. Quindi qua non si vuole guardare avanti e non si vuole guardare in modo obiettivo esperienze che sono svolte in modo corretto e con grande soddisfazione degli utenti in Comuni non solo vicini, ma ovunque guardate, nord, centro e sud, si stanno diffondendo con grande soddisfazione degli utenti. Poi, poco fa si è parlato di arsenico, questi impianti abbattono totalmente il pericolo arsenico, quindi non c'è nessun pericolo e sono controllati, se l'azienda scelta ovviamente è seria, e questo è un punto importante in un caso di questo tipo, sono controllati quotidianamente, molto più degli impianti che l'Assessore spacciava poco fa per affidabili, gli impianti domestici sono in realtà molto pericolosi perché non c'è un controllo diretto, quotidiano, sono affidati direttamente all'utente, e se non c'è una manutenzione al 110% corretta, producono gravi danni anche dal punto di vista sanitario, e mi dispiace che voi vi permettiate di dare questo consiglio qua dentro perché è veramente grave questa cosa, che voi caldeggiate una soluzione che viene lasciata totalmente nelle mani dell'utente con tutte le schede che … dei possibili problemi che possono nascere in seguito a questi impianti. Quindi qua è una scelta politica, quindi non si vuole... volete davvero essere etici? Okay, acqua gratis. Acqua gratis. Allora questo è essere etici, non sbandierare parole così al vento che per motivi etici non parliamo di aziende private perché altrimenti vendono e comprano l'acqua, ma cosa vuole dire? Ma cosa vuole dire?”. ASSESSORE FRANCESCO BIANCHI: “La precisazione che faccio è questa, un conto se parliamo di andare ad acquistare in un supermercato, e va bene, acquistiamo l'acqua, acquistiamo da una azienda, un conto è l'acqua che abbiamo già noi, come tu dice fa schifo, fa schifo sia quella che scende dal rubinetto allora sia quella che entra nelle casette dell'acqua, poi ci sono gli impianti apposta per dolcificarla, per gasarla e tutto quanto. Sto parlando di un’azienda che arriva sul nostro territorio in un punto in cui noi apriamo

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l'utenza dell'acqua e poi loro vanno a vendere un bene che è nostro? Secondo me è molto diverso rispetto al comprare da una azienda il servizio dell'acqua e soprattutto anche il fatto del danno a livello sanitario, cioè ci sono casi di casette dell'acqua che per vari motivi non vengono più manutentate che fanno molti più danni di impianti che sono installati nelle case dei cittadini, proprio perché non manutentate, quindi possono diventare anche covi di batteri, cioè se i filtri non vengono manutentati e sostituiti diventano covi di batteri e so di tanti casi in cui le casette dell'acqua vuoi per un problema economico, vuoi per un problema con la ditta non vengono più manutentate e quindi sono situazioni rimaste lì nel limbo diciamo. Quindi secondo me il fatto dell'etica non è da mettere in discussione, perché se io apro una utenza a casa mia o il rubinetto di casa arriva una azienda che vende agli altri la mia acqua? Mi sembra una cosa un po'... mi sembra lampante, poi il discorso dell'acqua pubblica, forse Elisa voleva dire qualcosa, secondo me la questione acqua pubblica adesso non è da trattare nel caso della mozione delle casette dell'acqua, è tutto un altro discorso, però insomma...”. CONSIGLIERE ELISA PIGOZZI (PARTITO DEMOCRATICO): “No io volevo solo chiedere una cosa sulla slide, ho visto, mi è parso di capire un risparmio per il Comune di 11 mila Euro. 11 o 16, volevo capire da cosa viene.”. ASSESSORE FRANCESCO BIANCHI: “Nel nostro caso ad esempio sarebbe sul piano finanziario, perché è risparmio sul rifiuto, ma questo non l'ho messo in discussione, assolutamente, ho detto solo che invece la controparte è che anche il Comune avrebbe dei costi che... cioè bene o male poi risparmiano nel bilancio.”. CONSIGLIERE STEFANO STRINGA (PARTITO DEMOCRATICO): “Sì, volevo un attimo esplicitare qualche perplessità, perché abbiamo visto rapidamente delle slide dove sembrerebbe una scelta univocamente positiva, abbiamo avuto anche, … (intervento fuori microfono) … sì, sì, ma le abbiamo lette, però ti sto spiegando perché non è a mio avviso così univocamente positiva, nel senso che lì vengono presentati alcuni esempi, abbiamo letto senza andare a vedere i Comuni più lontani, ma casi in provincia di Mantova in cui questi faccio l’esempio di Cavriana o altri esempi, perché chiaramente queste casette dell'acqua costano anche a farle, cioè non è che arrivano... quindi hanno un costo di 50 - 70 mila Euro, … (intervento fuori microfono) … no, no, ah, no, non costano nulla, va bene, finisco un attimo l'intervento, condivido il ragionamento di priorità e il ragionamento che ha fatto anche il Consigliere Melli, di fatto noi abbiamo valutato, siamo qui ad indicare un indirizzo importante perché il Consiglio se approvasse questa mozione darebbe un indirizzo per cui poi potremmo dire perché non l'avete fatto, dopo è messo in forma promuovere etc., vuol dire fare, andare in una certa direzione. Questa direzione abbiamo detto, viste le slide ma non possiamo basarci sulle slide, ma dobbiamo basarci su casi concreti che siano pubblici o privati, che siano con il gestore attuale, un attimo, sto... cioè non è che stiamo dialogando, sto facendo un ragionamento che va oltre questo aspetto puramente economico che c'è, perché c'è il problema dell'utenza, perché comunque l'utenza dell'attuale convenzione che andrebbe alla casetta dell'acqua dovrebbe essere a carico dell'ente, perché se l'acqua fa solo il costo di manutenzione quell'utenza lì e le utenze energetiche sarebbero a carico dell'ente, nella soluzione gestione. Se invece fosse un soggetto privato dovrebbe pagare al Comune come qualsiasi altro soggetto privato, cittadino o azienda, il consumo del prelevamento dell'acqua che non viene preso dalla falda, viene presa dall'acquedotto comunale. Forse era questo che intendeva l'Assessore. Quindi sono tutte cose da mettere sul piatto, perché pubblico non vuole dire gratuito. Cioè l'acqua è un bene pubblico, ma non è un bene gratuito, il bene gratuito è se vado a prenderlo alla fonte a Po è gratuito, se arriva lì ha dei costi di

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allacciamento, dei costi di gestione e in questo senso è la logica della priorità. Poi sul discorso che si metteva in dubbio, che sappiamo che gli impianti domestici così come negli impianti dei pubblici esercizi abbiamo visto dei servizi, se non correttamente manutenuti sviluppano cariche batteriche elevate, però io pongo un altro problema, non è solo quello, perché chiaramente se viene fatta la scelta ad uso domestico è responsabilità del privato, se viene fatta da un soggetto... io non mi scandalizzo se fosse anche un soggetto privato, ma comunque con il cappello del Comune è chiaro che deve avere un livello di manutenzione e di controllo più alto che quello che può avere un singolo impianto domestico, dopo al massimo sappiamo che non è che si sviluppa... però qualche problemino di batteri o di... si può sviluppare. Ma si sviluppa anche un'altra cosa che non è secondaria, non è stata analizzata in queste cose qua, l'acqua, dato che la casetta dell'acqua non è a casa del singolo cittadino ma uno va a prenderla e la mette in un contenitore perché non va a prenderla con le mani, va a prenderla con un contenitore in plastica, anche questo è secondario, ma la responsabilità del privato è che se utilizza sempre quel contenitore lì o se ci va, dato che la casetta dell'acqua non sarà vicina perché non siamo un paesino da 3 mila abitanti, siamo una città da 20 mila abitanti, dovrà andare lì e probabilmente farà una bella scorta d'acqua dove, beh, va beh, non sarà ... (intervento fuori microfono) … bene, allora mettiamo, questo è un altro problema economico allora se fossero sette, otto, comunque il problema è questo, cioè noi diciamo che il problema domestico è di monitoraggio dei propri filtri quando comunque c'è un problema in questo tipo di utilizzo, per cui non dico che a priori non si debba fare, ma messa così questa mozione in cui dice: io promuovo una cosa che non sappiamo ancora se è la scelta migliore, e comunque davvero esistono anche delle altre priorità, perché poi bisogna vedere davvero se quelle casette che dite voi date per scontato che abbattano il contenuto di un minerale sostanzialmente e non di un batterio, per cui bisognerà fare tutta una serie di valutazioni, ... (intervento fuori microfono) … no, non è arrampicarci sullo specchio, guarda, no, va bene, allora cioè avete la verità, avete la verità, allora in questo campo abbiamo la verità, noi, almeno io propongo per il momento non del tutto abbandonarla ma fare le opportune valutazioni e non votare questa mozione dove è contenuta la verità. Questa è una mia proposta, penso essere condivisa dal gruppo, e questo penso che faremo.”. CONSIGLIERE GIUSEPPE MONTEFORTE (SUZZARA CIVICA): “Molto veloce perché rischio di essere ripetitivo rispetto a quello che ha detto Stringa, in particolare modo sul discorso della gestione, penso per esempio a delle famiglie che hanno gli anziani, anche perché questa acqua che viene declorata, e che sicuramente è pura, fa meno male dell'acqua dell'acquedotto etc., tutto quanto quello che vogliamo dire, va comunque poi conservata e non può essere conservata più di due/tre giorni e la conservazione errata comporterebbe più danni dell'acqua del .., quindi secondo noi questa è una forte criticità di questo sistema.”. CONSIGLIERE ELISA BIANCHERA (PARTITO DEMOCRATICO): “Oramai sono state ampiamente fornite delle motivazioni che condivido e che mi spingono a non essere favorevole a questa proposta. Mi spiace che anche stasera sia emerso questo slogan acqua gratis. A volte è stata ingenerata una confusione anche nei cittadini su questo tema, che è molto pericoloso ed è molto rischiosa. Il fatto che il Consigliere Melli abbia citato zone di Suzzara che sono senza acquedotto, non è un inutile allargamento del discorso delle casette, è una realtà preoccupante e grave della nostra provincia, perché noi siamo a Suzzara e abbiamo alcune zone che non sono allacciate all'acquedotto, abbiamo paesi vicini a noi che non hanno l'acquedotto, quindi non hanno solo zone scoperte, ma sono totalmente sfornite dell'acquedotto e siamo nel 2015. Per avere queste reti e questi

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impianti e per manutentarli ci sono dei costi, non possiamo dire che l'acqua deve essere gratuita, il messaggio che va veicolato è che non può essere soggetto di speculazioni, di lucro, la vendita dell'acqua, ma la fornitura dell'acqua ha dei costi, come ha dei costi la sanità pubblica, come hanno dei costi tutti i servizi che riteniamo indispensabili per la società. Però credo che il Consigliere Melli abbia esposto un problema reale e grave che è una priorità per tutta la nostra provincia, che va affrontata e che va discussa, e alla quale va trovata una soluzione, che può partire anche da questa proposta che io personalmente non condivido per le motivazioni che ha esposto l'Assessore, non credo che l'installazione di queste casette possa veramente modificare anche l'impatto ambientale, perché va bene, ci può essere una riduzione della plastica utilizzata, ma chi va a rifornirsi a queste casette deve comunque spostarsi e non lo fa né a piedi né in bicicletta, perché l'acqua è pesante, non si va a prendere una bottiglia alla volta, se ne andranno a prendere almeno una scorta che duri per un po' di giorni e quindi comunque c'è una immissione nell'atmosfera di gas, dovuti anche allo spostamento con i veicoli e che immagino debba essere anche uno spostamento ampio, perché non credo che si possa immaginare di avere una casetta sotto casa, di tutti no, e un numero tale di casette alle quali tutti possono rifornirsi facendo poca strada. Quindi se da una parte abbiamo un risparmio di plastica, dall'altro avremo comunque un aumento delle immissioni e dei gas di scarico nell'atmosfera, quindi poi alla fine qual è il reale beneficio di questa cosa, se nella mozione precedente c'ho visto comunque uno spirito anche educativo dell'educazione al risparmio e alla differenziazione, questa cosa può essere vista come una opportunità in più di rifornirsi di acqua in un modo diverso da quello che oggi abbiamo a disposizione, però non credo che davvero si possa pensare che Suzzara abbia questi grandissimi benefici, che i cittadini possano usufruire di un beneficio che gli cambia radicalmente la vita attraverso l'installazione di tre, quattro, cinque casette dell'acqua in un Comune che ha una popolazione che è sopra i 20 mila abitanti. Questo è un po' utopico, mi dispiace e vorrei che davvero non si cadesse più nell'errore di dire ai cittadini che l'acqua deve essere gratis. Perché l'acqua purtroppo non può essere oggi gratis, ha dei costi, per arrivare a tutti, che vanno sostenuti, sull'acqua non bisogna lucrare e questa è un'altra questione.”. CONSIGLIERE JURI DAOLMI (MOVIMENTO 5 STELLE): “Tornando al punto delle casette, secondo me i problemi tecnici si possono affrontare e superare, cioè non è quello il problema, le slide avete visto non ce le siamo inventate, sono dati che si trovano in internet, il vantaggio c'è, in quei Comuni c'è, il Comune di Guastalla e tutti gli altri che avete visto, noi abbiamo preso come esempio solo il Comune di Guastalla, nel caso di un gestore che è già una partecipata del Comune, e nel caso del Comune di Quistello invece quando subentra il privato. In tutti e due i casi i vantaggi sia per i cittadini che per il Comune ci sono, sono dati che si trovano ovunque, in internet. L'altra cosa, dicevi che ci si sposta e quindi si fa inquinamento, adesso ci si sposta per andare al supermercato, si fa inquinamento lo stesso e poi si comprano anche le bottiglie di plastica quindi si fa doppio inquinamento. Comunque ripeto i problemi tecnici che ci possono essere si possono affrontare e risolvere, secondo me in entrambi i casi, nel caso che sia Tea o che sia un gestore privato. Io spero che entro cinque anni qualche servizio al cittadino riusciamo a darglielo perché questo era innanzitutto pensato come un servizio al cittadino. Adesso non so se questa mozione non passerà, noi siccome ci teniamo proveremo anche la strada della raccolta di firme. Per farla fare.”. CONSIGLIERE DIEGO COVIZZI (PARTITO DEMOCRATICO): ”Ammetto che è stato un bel dibattito questa sera e anche in maggioranza, su questo io ammetto di essere stato di essere combattuto su questa cosa, qua ci sono due piani, c'è il piano etico - ecologico che credo che condividiamo tutti nel senso che per una mia personale insomma opinione io

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credo che il futuro sia il prodotto sfuso, cioè qua si sta parlando solo di acqua ma io credo che il futuro a meno che troviamo tutti contenitori che siano tutti biodegradabili, ma non credo, comunque io credo che il futuro sia il prodotto inteso come alimenti, qualsiasi prodotto sfuso. La perplessità però ce l'ho nel vero, nell'impatto che può avere una casetta d'acqua, cioè nel senso secondo me per avere un impatto importante sul risparmio della produzione di rifiuti bisogna fare un intervento massivo cioè un intervento importante, cioè secondo me per fare una cosa seria servirebbe una casetta per ogni frazione, quindi sarebbero cinque, più almeno tre, cinque o sei per Suzzara, cioè non credo che una o due casette dell'acqua possano risolvere il problema dei rifiuti a Suzzara. Nel senso che come dicevamo cioè siamo in 22 mila abitanti con una casetta e basta, ipotizziamo che solo cento persone al giorno che hanno questa, vanno su questa casetta noi abbiamo la fila di cento macchine che si spostano al giorno per andare sotto questa casetta, che fanno rifornimento comunque movimento ne creano, e casino ne creano ecco. Quindi o si fa un intervento serio, ma costosissimo, perché se mediamente costano adesso 10 mila Euro, qua mi dice l'Assessore, lì dicono 2, a Cavriana hanno speso 52 mila Euro per una casetta dell'acqua, avrà avuto i rubinetti d'oro, i nostri amministratori, vostri o non nostri, qua hanno speso 52 mila Euro, avranno avuto i rubinetti d'oro, non so, nel senso che dal punto di vista dell'impatto ecologico ecco, c'è bisogno di molte casette dell'acqua e che costerebbero molto, per non parlare poi delle conseguenze relativamente alla manutenzione, piuttosto che alla salubrità anche dello stoccaggio di quest’acqua. L'altro esempio Porto Mantovano, a Porto Mantovano sono disperati, nel senso che l'acqua continua a scendere, ma non c'è nessuno che fa manutenzione, cioè quindi è un caso, ho capito, sono tutti casi, però insomma comunque sono realtà, qua hanno speso 52 mila Euro solo per farla, e adesso faranno un bando a Cavriana perché non sanno ancora a chi affidare questa casetta. Nessuno è contro alle casette, ma ribadisco il concetto che dobbiamo anche vedere che impatto hanno sia dal punto di vista ambientale ma anche dal punto di vista economico, per questo motivo ripeto, sono stato combattuto ma come si diceva anche prima o le cose si fanno in maniera importante o altrimenti credo che una casetta non risolve il problema dell'ambiente o dell'inquinamento o della produzione di rifiuti a Suzzara, secondo il mio punto di vista.”. CONSIGLIERE ALESSANDRO GUIDUCCI (FORZA ITALIA - BERLUSCONI PER GUIDUCCI): “Il discorso delle casette dell'acqua io che ho una bella età mi ricorda quando ero ragazzo, avevo la fonte giù dalle scale, diciamo così le scale più altri 20 metri e si andava a prenderla con la mezzina, la mezzina è un contenitore di rame, ottone, rame, non mi ricordo, vai a prendere l'acqua fresca e c'era la lite chi doveva andare a prendere l'acqua fresca alla fonte. Io dico a Milano vado a casa di mia figlia e bevono l'acqua dell'acquedotto. A Viareggio si beve l'acqua dell'acquedotto, ad Arezzo si beve l'acqua dell'acquedotto, allora si deve bere l'acqua dell'acquedotto, bisogna migliorare l'acquedotto, se io devo investire, vorrei sapere se investendo e quanto io riesco a rendere... cioè investire non significa che devi tirare fuori tu i soldi, li devo tirare fuori io, anche tu quando vai a prendere, apri il rubinetto, prendi l'acqua. O no. Investire, allora per avere l'acqua buona, tanto per dire, a me interessa avere l'acqua buona, non interessa avere l'acqua, c'è refrigerata né gassata, se voglio averla refrigerata la metto in frigorifero, perché quando la porto a casa è già calda, specialmente d'estate. Se la voglio gassata prendo le bustine di idrolitina ce le metto dentro, e il discorso è già finito. Il tappo, ci sono ancora, eh, ci sono ancora. Poi la puoi fare come ti pare, puoi prendere il magnesio potassio, la metti dentro così ti dà l'acqua energetica, tutto quello che ti pare, però il concetto è sempre quello. Prima facciamo l'acqua, che non perdiamo diciamo così il nostro punto di vista, il nostro punto di vista è avere l'acqua buona nell'acquedotto. Chiuso. Non abbiamo questo. Poi bene, facciamo la casetta, a me fare la casetta non c'è

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nessun problema, l'importante che quando si va a prendere l'acqua ci si mette dentro la monetina e ti dà l'acqua come quella del latte oppure non ce la metti la monetina, te la deve dare gratis? No. No, ma insomma ci metti la monetina, ci metti la carta, ci metti quello che ti pare, però metti la carta, ci metti la app, ci metti quello che ti pare e ti dà l'acqua. Va bene? Allora a questo punto non è un problema perché basta fare un piano finanziario, si fa una società o si chiede chi fa la casetta d'acqua, se la deve fare il Comune la dà in gestione, non credo che la debba fare il Comune darla in gestione e neanche gestirla sennò facciamo la fine dei parcometri che li abbiamo divelti. A questo punto a me sta bene che ci sia una casetta dell'acqua, l'importante che non debba tirare fuori degli altri soldi per avere la casetta dell'acqua. Zero. Allora io direi se il Consigliere Rosselli è d'accordo di rimandare un attimo, sospendere la discussione della mozione, di fare avere un piano finanziario riguardo ai costi dell'impianto, della gestione, del costo dell'acqua e queste cose qua, … (intervento fuori microfono) … no, ma non li tiri fuori tu, li tira fuori Rosselli perché è giusto. No, ma li dobbiamo discutere no prima? Non li puoi dire adesso, cosa dici adesso. Adesso mi serve una offerta, un costo della casetta quanto viene a costare, un costo del progetto, se facciamo un costo del progetto poi vediamo come finanziarlo. L'altro giorno ti ho detto: guarda che c'è il bilancio, se devi mettere, fare un emendamento al bilancio, devi fare l'emendamento e trovare anche le risorse. Perché sennò non si fa. Mi pare che si possa anche dire, si possa anche dire, non sono mica tanto saccente come te che vuoi sapere tutto. Io quello che so lo dico, se qualcuno dice che ho sbagliato e me lo dice, non c'è nessun problema ecco, vi stavo dicendo che sono favorevole alla casetta d'acqua, l'importante che la casetta d'acqua se ci va Guastalli a bere non glielo debba pagare io, basta. Che sia chiaro questo. Se ci va Guastalli a bere non glielo deve pagare io. Ci va Guastalli, se lui vuole andare a prendere tre litri d'acqua al giorno va a prendere tre litri di acqua al giorno, io ne prendo trenta ogni dieci giorni, vado con la macchina, carico trenta litri di acqua e me li porto a casa da bere ...“. PRESIDENTE FEDERICA BINACCHI (PARTITO DEMOCRATICO): “Consigliere concluda per favore, per favore concluda.”. CONSIGLIERE ALESSANDRO GUIDUCCI (FORZA ITALIA - BERLUSCONI PER GUIDUCCI): “.. non devi dire concluda, non lo devi dire concluda a me perché non l'hai detto a nessuno, qui tutti hanno parlato e straparlato e intervenuto …”. PRESIDENTE FEDERICA BINACCHI (PARTITO DEMOCRATICO): “Tutti hanno parlato nei dieci minuti.”. CONSIGLIERE ALESSANDRO GUIDUCCI (FORZA ITALIA - BERLUSCONI PER GUIDUCCI): “.. ce l'hai sempre con me ...”. PRESIDENTE FEDERICA BINACCHI (PARTITO DEMOCRATICO): “No, non ce l'ho con te, ci sono altri interventi?”. CONSIGLIERE ALESSANDRO GUIDUCCI (FORZA ITALIA - BERLUSCONI PER GUIDUCCI): “… allora la mia proposta è questa, di dire bene, vediamo quanto costano, vediamo come si pagano, vediamo e poi possiamo anche decidere, in linea di principio sono favorevole, l'importante che non mi costi dei soldi.”. CONSIGLIERE STEFANO ROSSELLI (MOVIMENTO 5 STELLE): “Ovviamente voteremo a favore, qua avete detto tutti utopia, utopia, ma cosa sono scemi negli altri Comuni? Guardate che non è utopia se una cosa è realizzata, riguardatevi il vocabolario. Cioè qua

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parliamo di realtà anche a noi vicine, cioè vi siete arrampicati sugli specchi, io non ho mai visto una cosa del genere. Mi fa piacere che tutti avete parlato, quasi tutti, quindi vuole dire che ci siete, però vi siete arrampicati da mà di brutto. Le casette non costano nulla, noi eravamo al telefono un mese fa, quando abbiamo fatto la mozione, con il Sindaco di Ragusa e vi leggo come fanno a Ragusa a fare le casette dell'acqua. Il Comune dà in gestione il terreno senza Tosap, daremo l'allaccio, ma l'acqua e l'energia elettrica sono a carico dell'ente gestore, cioè la ditta che ha vinto l'appalto, gli unici costi a carico del Comune sono l'allaccio idrico fatto da dipendenti comunali, praticamente a costo zero. Quindi tutte queste migliaia di Euro di cui parlate sono fandonie, fandonie, o sono pratiche che sono state svolte in modo non corretto, poi ognuno ha realizzato in modo più o meno opportuno la cosa, ma attaccarvi agli esempi negativi per dire che una cosa non funziona, siamo noi, siete voi che dovete dare esempio ai cittadini, se facciamo una cosa noi come Comune la comunità ci segue, altrimenti no, se non introduciamo noi pratiche virtuose anche se questo vuole dire non comprare più le bottiglie nei supermercati, perché questo vuole dire, non importa se è una scelta politica, … (intervento fuori microfono) … Guiducci, parli quando il microfono è acceso per cortesia. I suoi predicozzi non servono a noi, quindi si informi meglio sulle pratiche che sono in atto in tutta Italia. Allora esatto, … (intervento fuori microfono) … le casette del latte anche quella ...”. PRESIDENTE FEDERICA BINACCHI (PARTITO DEMOCRATICO): “Consigliere Rosselli per favore faccia la dichiarazione.”. CONSIGLIERE STEFANO ROSSELLI (MOVIMENTO 5 STELLE): “… sì faccio la dichiarazione però se vengo interrotto continuamente non posso finire. Le casette del latte, parlate di abitudini anche quelle oddio come sarà e invece ci sono e funzionano le casette del latte. O lì non c'è un pericolo di batteri. Ecco, sì, bisogna vedere come si fanno le cose, è solo così che si ragiona e non è vero e chiudo, che una casetta o due non cambiano niente perché siamo noi con i nostri esempi in ogni Comune a cambiare il mondo se non l'hai capito Covizzi, la tua casetta a Guastalla eroga un milione 100 mila litri. A 6 mila famiglie. Cioè sono numeri reali, altro che venire qua e portarvi dei dati, ve li abbiamo portati i dati, è inutile che vi arrampicate sugli specchi. Abbiate il coraggio di fare delle scelte politiche innovative, questo dovete fare.”. CONSIGLIERE ALESSANDRO GUIDUCCI (FORZA ITALIA - BERLUSCONI PER GUIDUCCI): “A dire la verità non so neanche quello che vi devo dire perché mi viene a tirar fuori Ragusa, mi avesse detto Chamonix, mi avesse detto ... (intervento fuori microfono) … certo, si va avanti così, … (intervento fuori microfono) … è quarto, non è terzo mondo, è quarto, … (intervento fuori microfono) … saranno felici, ho colpa mica io, non ho colpa mica io, la sanità pubblica in Sicilia costa sette volte quella della Lombardia, non lo so, non ho capito, non ho capito. Non ho capito, se tu mi vai a prendere Ragusa, mi tiri fuori tutto il mondo, Narni, dove ci sono le cascate, sicuramente, no, sono anche chiuse, Ragusa … (intervento fuori microfono) … no, no, cosa significa, peggio che peggio. Peggio che peggio. A Parma ci saranno tante casette d'acqua, io a Guastalla vorrei andare nei supermercati domani o dopo domani, no domani è il 25 aprile, devo fare festa anch’io, domenica faccio festa, lunedì vado a Guastalla e vado a fare una indagine quanta acqua minerale si vende a Guastalla, perché se a Guastalla tutte seimila famiglie usano quell'acqua lì l'acqua minerale non deve neanche arrivare a Guastalla, quindi vado a vedere se a Guastalla c'è la cosa. Il concetto giusto di discutere delle cose, io ho detto e te l'ho detto, che per me la casetta dell'acqua funziona, chiuso. Ti ho detto che però funziona in determinate condizioni, l'acqua è come l'acqua minerale, se la vado a comprare la compro, la pago, se la vai a comprare tu, però la mia non la paghi tu, la mia

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che compro io non la paghi tu, tu la vai a comprare alla casetta dell'acqua mi va bene. Quindi c'è da fare un piano industriale per dire: facciamo la casetta dell'acqua, sennò facciamo la storia davvero dei parchimetri, e dei parcometri e di tutto il coso, però tenendo presente che noi abbiamo necessità che l'acquedotto funzioni meglio, l'acquedotto deve dare una acqua decente. Non dico bevibile proprio, proprio proprio proprio, ma se uno si mette una bustina di idrolitina magari la beve. Se proprio, proprio, però deve essere buona. E allora dobbiamo investire nelle casette dell'acqua o nell'acquedotto. Ma io direi prima cosa nell'acquedotto, seconda cosa nelle casette dell'acqua, però la casetta dell'acqua mettiamoci i soldi come nella farmacia, se la devono pagare chi va a prendere l'acqua, come si pagano... eh. O no, no? Non è così? Non si paga l'acqua, allora voto contro.”. La seduta viene sospesa ore 23.00 La seduta riprende ore 23,10

ENTRA IL CONS. FANETTI L. – CONS. PRES. N.16 PUNTO N. 5 (PUNTO N.7 ALL’O.D.G.) - MOZIONE PRESENTATA IL 13.03.2015 DAL GRUPPO CONSILIARE “FORZA ITALIA - BERLUSCONI PER GUIDUCCI” PER RIVEDERE L'ACCORDO TRILATERALE BONARIO E CONVENZIONALE TRA COMUNE DI SUZZARA - WELCOME COMPANY SRL - IMMOBILIARE SUZZARESE SPA (PROJECT FINANCING) CONSIGLIERE ALESSANDRO GUIDUCCI (FORZA ITALIA - BERLUSCONI PER GUIDUCCI): “Io avevo fatto una interrogazione al signor Sindaco che mi ha risposto, poi alla fine ho dovuto fare una mozione, la prima mozione era stata respinta, la seconda mozione bontà vostra è stata accettata e adesso la andiamo ad illustrare. C'è un pacco, io cercherò di fare il più rapido possibile però se per caso volete dirmi che voi siete già disponibili a bocciarla subito io la ritiro ...”. PRESIDENTE FEDERICA BINACCHI (PARTITO DEMOCRATICO): “Consigliere intanto iniziamo.”. CONSIGLIERE ALESSANDRO GUIDUCCI (FORZA ITALIA - BERLUSCONI PER GUIDUCCI): “…il 24 aprile del 2007 tre enti: il Comune di Suzzara, la Welcome Company, e l'Immobiliare Suzzarese si mettono d'accordo per fare una determinata cosa, questa determinata cosa era una modifica ad un progetto, ad un project financing che aveva costruito le piscine, per cui si mettono d'accordo per fare la cessione di diritti di superficie e di aree, uno scambio di aree e una proroga dei diritti di superficie di due anni mi pare, questo era un accordo trilaterale bonario. Nel gennaio del 2009 questo accordo viene sancito da un'altra decisione di Giunta e inizia l'iter per proseguire nella chiusura di questo accordo, per cui la Welcome Company rinuncia a fare il baby parking, la Welcome Company restituisce un certo numero di aree in diritto di superficie, il Comune di Suzzara acquisisce questi diritti di superficie, contemporaneamente, l'accordo era previsto che il Comune di Suzzara andasse dall'Immobiliare Suzzarese a prendere un'area da dare in cambio alla Welcome Company, per farci una stazione di servizio. Fin qua è tutto. Quindi si fanno i primi atti, vanno da Plantamura e fanno l'atto di cambio con l'Immobiliare Suzzarese, registrano qua l'atto il Segretario Indizio in maniera tale che le aree che la Welcome Company doveva diritto di superficie restituire al Comune di Suzzara vengono

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restituite, manca l'ultimo atto che era quello di dare alla Welcome Company, quel pezzetto 2.550 metri di area come da accordo, sulla quale doveva fare un distributore di benzina. Questo pezzetto doveva essere dato alla Welcome Company, nel momento in cui veniva acquisito dalla Immobiliare Suzzarese. Viene acquisito dall'Immobiliare Suzzarese però non viene mai intestato alla Welcome. Passano gli anni, dal 2009 si arriva al 2013. Nel 2013 c'è il Piano delle Opere Pubbliche che prevede la costruzione della nuova scuola, quella in cui si sono fatti fotografare per la prima pietra l'altro giorno. Quindi si viene in Consiglio comunale, perché il Consiglio comunale dice che nel piano pluriennale delle opere pubbliche approva l’acquisizione di 920 metri quadri di superficie adiacente all'attuale scuola, che li deve andare a comperare o ad espropriare dalla Welcome Company. E fin qui, piano triennale delle opere pubbliche, la modifica, quello che è. Dopodiché la Giunta con la delibera numero 195 dice: va bene, vado a comprare questa area, vado a comprare il diritto di superficie perché era in diritto di superficie della Welcome Company e va a prendere questi 920 metri quadri per la somma di 46.200 Euro. Questo è tanto quanto dice la delibera di Giunta. A prescindere dal fatto che io non sono neanche d'accordo che, questo è tanto quanto dice la delibera di Giunta. Quindi Melli Wainer, c'era anche Ongari Ivan, dentro e vanno a prendere la... cosa c'è, questa delibera di Giunta è firmata da Bianchi, dirigente Marco Bianchi, però normalmente quando si tratta di soldi ho sempre visto che per la regolarità contabile c'è anche la firma della dottoressa Masseni e qui la firma della dottoressa Masseni non c'è, al che ho chiesto, visto che non c'era l'allegato, qui si parla di un allegato, vado a leggermi l'allegato e nell'allegato viene fuori che oltre all'area della scuola che era fino a qui tutto chiaro, viene fuori che Bianchi dirigente Servizio al Territorio, Bianchi dice che poiché non è mai stato ceduto alla Welcome Company, come da accordo, il diritto di superficie su quel pezzetto di terra per fare il…, Bianchi dice: poiché non glielo abbiamo mai dato, gli diamo 205 mila Euro. Ma come dico. Nel momento che non lo sapeva nessuno, perché nessuno lo sapeva, non esiste in nessun atto pubblico di Giunta o di Consiglio che quella cosa lì o che qualcuno ha dato incarico a Bianchi di andare a contrattare con la Welcome Company questo fatto, perché non esiste. Sta di fatto che la delibera di Giunta dice: comperiamo la scuola, comperiamo il diritto di superficie per costruire la scuola dando l'accordo di approvare l'accordo allegato e il sottoscritto con riserva al dirigente, il dirigente l'aveva sottoscritto, con riserva, chiaro, sapeva che io facevo una cosa che, però nella delibera non c'è scritto che, quindi questo atto è nullo, perché la Giunta o non era a conoscenza, o non aveva letto l'atto perché e la Masseni sicuramente l'aveva letto e non lo approvava, sicuramente l'aveva letto secondo me e non lo approvava, perché diceva che poiché non ti ho mai ceduto questa terra ti riconosco 205 mila Euro, ma siamo matti, nel momento in cui viene fuori che io non ho riconosciuto, beh, te lo riconosco. Non lo vuoi, bene, discuteremo. Non so. Nel momento in cui non te l'ho mai dato, adesso te lo do, non me l'hai mai chiesto, non me l'hai mai chiesto e io non te l'ho dato, adesso te lo do. Ah, ma adesso non lo voglio più, bene, perfetto, sono in dolo io, come dice il signor Sindaco perché dice: non è mai stato fatto l'atto perché è cambiata l'amministrazione, è cambiato il Segretario comunale, è cambiato il dirigente. Quindi nel 2009, alla fine del 2009, come se quando cambia l'amministrazione gli obblighi di una amministrazione venissero a cadere, non ci fosse la consecutio e quindi ad un certo momento io dico che questo atto qui firmato da Bianchi non è stato deliberato, non c'è scritto: deliberiamo di:, per cui Bianchi dice 2.550 metri quadri, valutati secondo quello che è, 205 mila Euro. Però cosa succede, succede che siamo nel 28 del mese di dicembre del 2013, alla fine della Giunta Melli, voi non c'eravate, c'era solamente Guastalli come Consigliere e Ivan come Assessore. Eh? Sì, c'era anche l'Elisa, nel 2013 quando è venuto fuori questa cosa doveva essere chiusa lì la faccenda, la chiudeva il Sindaco Melli, la Giunta precedente, la chiudeva come la voleva chiudere e poi ci si doveva pensare, lo scriveva che la Giunta comunale visto che non aveva mai

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riconosciuto questo e questo, gli diamo, e scritto, scritto, no, non si fa ...”. PRESIDENTE FEDERICA BINACCHI (PARTITO DEMOCRATICO): “Consigliere ha esaurito il tempo.”. CONSIGLIERE ALESSANDRO GUIDUCCI (FORZA ITALIA - BERLUSCONI PER GUIDUCCI): “…no, scaduto il tempo niente, perché qui si è parlato di tutto e di tutti, io devo finire la mia e se è necessario perché siamo quasi alla conclusione, se è necessario mi fa andare avanti, se non mi fa andare avanti non c'è nessun problema, lei la democrazia non la conosce e io allora le dico che allora mi arrabbio. Allora, quindi gli diamo 205 mila Euro e ci teniamo un pezzo di terra, pezzo di terra che nel momento in cui viene regolarizzato l'atto quel pezzo di terra lì non è nostro, è destinato per delibere di Giunta è destinato alla Welcome, quindi non è nostro, è della Welcome e siamo ancora nel 2009. Nel 2013 poi siamo nel 2013, è ancora destinato alla Welcome, nel 2013 io quel pezzo di terra lì non può diventare mio, perché può diventare mio solamente se c'è una delibera di Consiglio che viene messo nel piano triennale delle opere, Stringa lascia perdere. Lasciamo perdere, finisco così. Quindi non è mio. A questo punto nel 2013 dovrebbe essere chiusa la cosa, la Masseni non firma, non so perché non firma, non firma perché non c'è niente da firmare, c'è solamente la scuola da comprare. Tutti convinti che fosse la scuola, io c'ero, tutti convinti che fosse la scuola, perché quando ci mandano le delibere non c'era attaccato nella delibera l'atto stilato in forma privata da Bianchi, dicendo che c'era anche dietro quell'altra faccenda, no c'era la delibera di acquisizione dei 920, poi arriviamo al 2014, nel mese di settembre il nostro Sindaco dice: poiché non l'abbiamo mai dato, considerato che il Comune non ha mai adempiuto agli impegni a costituire a favore gli diamo 205 mila Euro, a questo punto firma Bianchi, firma la Masseni perché dice: i 205 mila Euro te li do, tu me li dai indietro perché non mi hai pagato l'Imu e l'Ici dal 2006 al 2010. Te li do. Come sarebbe a dire, e la terra rimane a me, ma io cosa me ne faccio della terra che ho bisogno di soldi. Io la terra è tua. È tua perché avevamo fatto l'accordo che era tua. E allora a questo punto io mi leggo per bene tutti i cosi e dico: beh, qui le cose non stanno come devono stare. Poi oltretutto vado a vedere le determine, perché poi c'è anche la determina, perchè la Giunta dice 205 mila Euro, ad un prezzo, c'è scritto qua, vi diamo 205.949 e 28. Quindi, una terra che valore della terra nel momento in cui è stato fatto non vendiamo neanche niente, quella terra lì non vale... però non era nostra, al di là di quello. Chiusa la parentesi, vado a vedere la delibera. Ma la delibera ... non gli diamo 205.949, la determina di Bianchi dice di dargli 225 mila 544, a titolo di indennizzo a favore della ditta Welcome avente sede legale in Roverbella. Allora riconosciamo un indennizzo, io credo che si possa anche riconoscere un indennizzo perché il signor Sindaco l'ha detto. La nostra amministrazione è in dolo perché nel cambio di amministrazione, nel cambio del dirigente, nel cambio del Segretario ci siamo dimenticati di fare questo atto. Va bene che l'altro non ce l'ha mai chiesto ma l'altro non se ne aveva bisogno e voleva andare avanti a fare la stazione di servizio più avanti non doveva chiederlo, era il Comune che doveva dire: guarda, quando me lo chiedi io te lo do, non mi chiedere i danni. Quindi qui si parla di indennizzo, allora un indennizzo fino a prova contraria non si calcola sul valore del bene, si calcola sul valore dell’attività sul quale questo bene deve essere fatto. Perché su cosa lo calcoli, sul valore della terra? No, lo calcolo, ci dovevo fare una stazione di servizio, non te l'ho mai fatta fare, bene, quanto vale una stazione di servizio? Quanto guadagnavi e quanto si prendono, ci sono tutti i dati e si faceva una... a questo punto il Comune riconosceva di avere sbagliato, gli dava la terra comunque, perché la terra gliela doveva dare comunque, era sua, non la poteva avere e poi gli danno un piccolo indennizzo se c'era da darglielo, però la terra gliela dava. Ho già finito, adesso noi ci siamo tenuti 2.550 metri di terra, e non ce ne facciamo niente, gli abbiamo dato 200, poi hanno capito perché

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erano 205 e noi nella determina sono 226. … (intervento fuori microfono) … l'Iva, ma quanto è l'Iva. Eh? Non lo so, quanto è l'Iva secondo te. Comunque i fatti sono semplici, noi non abbiamo rispettato un impegno al posto di questo impegno il Comune gli ha dato 205 mila Euro, che siano 205, o 226 è un altro discorso. Al posto di questo impegno gli abbiamo dato 205 mila Euro. Adesso se voi ritenete che questo sia un affare, o questo sia regolare, bene respingete la mozione e il discorso è già finito.”. CONSIGLIERE STEFANO STRINGA (PARTITO DEMOCRATICO): “Sul discorso che non entra nel merito della mozione perché poi la mozione non dice, va cambiata e giustamente e ha un'altra indicazione, dice di chiedere agli uffici perché analizziamo esattamente cosa andiamo a votare. Che è la mozione. No perché sennò mi sembra che torniamo alla mozione precedente che non era possibile presentare, la cosa è complicata, adesso quello che ci interessa anche a noi e credo che nessuno abbia problemi a chiedere quello che viene richiesto nella nuova formulazione della mozione, è di chiedere agli uffici appunto di ricostruire ... (intervento fuori microfono) ...”. CONSIGLIERE ALESSANDRO GUIDUCCI (FORZA ITALIA - BERLUSCONI PER GUIDUCCI): “Hai perfettamente ragione, te lo sto dicendo che infatti l'ho cambiata, perché mi ha detto dice così non te la faccio passare, bene, falla passare come ti pare, allora il Consiglio comunale approvare questa mozione affinché gli uffici rivedano gli atti dei procedimenti amministrativi soprarichiamati al fine di escludere la sussistenza di un danno erariale. Chiuso. Finito, poi.”. CONSIGLIERE STEFANO STRINGA (PARTITO DEMOCRATICO): “... è diverso, anche perché ...”. CONSIGLIERE ALESSANDRO GUIDUCCI (FORZA ITALIA - BERLUSCONI PER GUIDUCCI): “Sono perfettamente d'accordo, adesso attendiamo che ...”. PRESIDENTE FEDERICA BINACCHI (PARTITO DEMOCRATICO): “Consigliere Guiducci, facciamo parlare.”. CONSIGLIERE STEFANO STRINGA (PARTITO DEMOCRATICO): “… era solo per precisare perché sembrava andassimo a votare una cosa diversa da quella che ci è arrivata. Ovviamente la storia è sicuramente complicata, non so l'abbiamo già vista in più aspetti e quindi è corretto per i diversi compiti che ci sono tra gli uffici e il Consiglio, il Consiglio è un indirizzo politico, gli uffici entrano nel merito dei procedimenti amministrativi e questo è un procedimento amministrativo, quindi bisogna inquadrarlo bene e l'altra cosa, ma giusto per precisare, perché ce lo siamo già detto in Commissione, non si sta parlando di atti di cessione di terreni o di acquisti... perché sembra tutte le volte che si debba fare un po' il mercatino dei terreni, questi qui sono diritti di superficie, comunque anche la cessione per la scuola non è stata un acquisto di terreno ma è stata, ma è solo per precisione, che è stata una riduzione di un diritto di superficie che già c'era, perché altrimenti gli atti sarebbero viziati alla fonte perché se erano veramente acquisti di beni e di terreni ...”. CONSIGLIERE ALESSANDRO GUIDUCCI (FORZA ITALIA - BERLUSCONI PER GUIDUCCI): “Non lo dico io, lo dice la delibera.”. CONSIGLIERE STEFANO STRINGA (PARTITO DEMOCRATICO): “… per questo quindi altrimenti ci sarebbe un problema alla fonte perché era il Consiglio che avrebbe dovuto

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deliberare gli acquisti di terreni, quindi precisando ...”. CONSIGLIERE ALESSANDRO GUIDUCCI (FORZA ITALIA - BERLUSCONI PER GUIDUCCI): “Ma l’ha deliberato il Consiglio.”. CONSIGLIERE STEFANO STRINGA (PARTITO DEMOCRATICO): “… va bene, ha deliberato altre cose, comunque a me dal mio punto di vista sta bene che si chieda agli uffici di verificare per le loro competenze i passaggi che sono stati fatti, cosa che è nelle loro competenze ed è profondamente diversa dalla vecchia delibera dove diceva: prendiamo, diciamo che questa cosa che hanno fatto gli uffici non va bene, punto e basta. Quindi su questa cosa ovviamente in una ottica di trasparenza a me personalmente sta bene, ma credo che stia bene anche all'intero gruppo.”. CONSIGLIERE GIUSEPPE MONTEFORTE (SUZZARA CIVICA): “Sì, così come è esposto non è molto chiara la questione, così com'è esposta non è molto chiara, nel senso che non è molto come dire comprensibile ecco, quindi se entriamo nel merito dell'oggetto della richiesta, io direi di sì, nel senso che facciamo eventualmente controllare, così come chiede il Consigliere agli uffici che il procedimento sia stato, capisco che magari a cavallo tra un’amministrazione e un'altra ci possono essere dei vuoti etc., però credo che non possiamo non essere d'accordo sul fatto di delegare gli uffici comunali ad una ulteriore verifica.”. CONSIGLIERE ALESSANDRO GUIDUCCI (FORZA ITALIA - BERLUSCONI PER GUIDUCCI): “Vorrei dire una cosa a Stringa, perché Stringa è inutile che racconti le storie, un diritto di superficie che sia 99 anni, cento anni è sempre un diritto che si va dal notaio e si acquisisce, tanto quanto c'era scritto nella delibera e nel piano delle opere pubbliche c'è scritto che noi andiamo ad acquisirlo, ad acquisire il diritto di superficie, certo che si va ad acquisire il diritto di superficie, uno può comperarlo, può comperare una parte, tutto quello che vuole, è sempre una acquisizione di un immobile che è passata attraverso il Consiglio comunale. Attraverso il Consiglio comunale è passata la delibera di andare ad acquisire quel terreno perché ci dovevamo fare una scuola, quindi è dato nella delibera di Consiglio comunale numero 60 il Consiglio dice: andate a comperare perché lì ci facciamo la scuola, quindi è una questione del Consiglio ... (intervento fuori microfono) … insomma la Giunta non può andare a comperare un diritto di superficie oppure un diritto totale o parziale di superficie, la Giunta non lo può andare a comprare da sola, c'è il Consiglio comunale che è il Consiglio comunale quello che delibera, di andarla a comprare, la Giunta è un mero esecutore in ogni caso, che sia diritto di superficie, che sia diritto di superficie trentennale, ventennale, cinquantennale, quello che vuoi o a vita eterna è sempre una questione di Consiglio comunale perché le dico l'articolo, se vuoi che te lo legga te lo dice, come le permute, l'articolo dice: acquisti e alienazioni immobiliari e relative permute, appalti... relative permute, anche la permuta doveva passare dal Consiglio e non è passata, ma lascia stare, lascia stare. Il discorso è sempre quello, è sempre lo stesso, cioè noi abbiamo sbagliato a non dargli... qualcuno ha detto allora ti do i soldi, invece qualcuno dovrà dire: no, io ti do la terra, poi te l'ho data tardi, ti ho fatto perdere dei soldi, bene, mettiamoci d'accordo, sono due cose completamente distinte e due cose diverse secondo me, se invece vediamo, io li vedo così, leggendo tutto quello che mi sono letto, e andandomi ad informare. Ma non solo da, sono andato da Indizio, sono andato da Avanzini, sono andato da tutti quelli che erano coinvolti in questa storia. Posso anche dirlo tanto, Indizio dice io sono arrivato lì, poi sono andato via, c'è stato... non l'ho fatto o Plantamura mi ha mandato indietro tardi i fogli e tutto quello che è, ma comunque non ha importanza, il discorso è che è arrivato in questa Giunta, è arrivato qui e

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noi gli abbiamo dato 205 mila Euro, forse ne potevamo dare anche 300, non so se per caso lì dentro c'era un tesoro, dentro quel pezzo di terra, non lo so se mi spiego, è un discorso, non è quello lì il problema, il problema è che abbiamo sbagliato e qualcuno deve pagare.”. PRESIDENTE FEDERICA BINACCHI (PARTITO DEMOCRATICO): “Consigliere Stringa non c’è dibattito.”. CONSIGLIERE ALESSANDRO GUIDUCCI (FORZA ITALIA - BERLUSCONI PER GUIDUCCI): “… abbiamo già finito, la cosa oramai è già chiara perché l'abbiamo discussa anche troppe volte. È già chiara la cosa, quindi...”. CONSIGLIERE DIEGO COVIZZI (PARTITO DEMOCRATICO): “Ha già praticamente detto tutto il Consigliere Stringa, nel senso che noi siamo per la trasparenza, adesso la questione è un po' vecchia, nel senso che sono passati diverse amministrazioni, quindi credo sia opportuno e corretto trasmettere appunto agli uffici la mozione, quindi chiediamo eventualmente il ricontrollo, cioè ripreciso ulteriormente, andiamo a chiedere agli uffici che ricontrollino appunto tutto l'iter amministrativo nel senso che questo è un luogo politico, e un conto invece è tutto l'ambito tecnico, amministrativo, legale che è quello insomma deputato ad altri uffici. Quindi voteremo a favore.”. PRESIDENTE FEDERICA BINACCHI (PARTITO DEMOCRATICO): “La mozione è approvata l'unanimità. Dispongo la trasmissione della mozione al Segretario per la risposta.”. PUNTO N. 6 (PUNTO N.8 ALL’O.D.G.) - MOZIONE PRESENTATA IN DATA 03.04.2015 DAL GRUPPO CONSILIARE “MOVIMENTO 5 STELLE” PER L'AZZERAMENTO DEL CANONE DI OCCUPAZIONE DI SPAZI ED AREE PUBBLICHE CONSIGLIERE JURI DAOLMI (MOVIMENTO 5 STELLE): “Con delibera di Consiglio numero 103 del 9.12.1998, successivamente modificata e integrata con deliberazione 115 del 22.12.1998 e numero 27 del 24.03.1999, 115 dell'11.12.2001 e da ultimo il numero 128 dell'11.12.2007 veniva approvato il regolamento per la applicazione del canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche; con deliberazione di Giunta numero 206 del 27.11.2001 venivano approvate le tariffe del canone per l'occupazione del suolo pubblico e ancora con deliberazione di Consiglio numero 20 del 20.04.2010 veniva approvata una modifica al suddetto regolamento in base alla quale si stabiliva una riduzione del 75% della tariffa per le occupazioni temporanee realizzate da pubblici esercizi e esposizione di merci per una durata non inferiore a 90 giorni consecutivi; considerato che in seguito al perdurare della crisi economica il comparto suzzarese dei pubblici esercizi e degli esercizi commerciali sta attraversando un lungo periodo di profonda difficoltà, anche a causa dello spostamento nelle zone periferiche della quasi totalità dei punti vendita della grande distribuzione, in particolare il centro storico e le sue vie e le sue piazze, sono sempre più deserte, con conseguenze sempre più gravi che mettono a rischio la sopravvivenza degli stessi esercizi, e questi spazi purtroppo si popolano solamente in occasione delle manifestazioni più importanti del mercato settimanale. Nelle stagioni primaverili e estive è sempre più raro vedere sedie e tavolini esposti da pubblici esercizi nelle piazze e nelle vie del centro storico; rilevato che sia necessario prevedere ulteriori agevolazioni per i pubblici esercizi per favorire il rilancio del centro storico, e incentivare ulteriormente la fruibilità degli spazi pubblici sia da parte degli esercenti che da parte della collettività al fine di

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ravvivare l'ambiente rendendolo più accogliente ed attrattivo; si chiede e si impegna la Giunta e il Sindaco a procedere alla modifica del regolamento per l'applicazione del canone per l'occupazione di spazi e aree pubbliche con particolare riferimento al comma 3 dell'articolo 25 denominato “Agevolazioni”, prevedendo l'azzeramento della tariffa per le occupazioni temporanee realizzate da pubblici esercizi con sede sul territorio del Comune di Suzzara che occupino uno spazio pubblico concordato con strutture a servizio della clientela per un numero di giorni non inferiore a 60 annuali, anche non consecutivi, e a predisporre un sistema efficace di conteggio e controllo della fruizione dei giorni che danno accesso alla tariffa zero e che tenga conto del fatto che un giorno di occupazione viene concesso e consumato quando l'occupazione abbia inizio tra le ore sei e le ore 20 del giorno stesso; si chiede anche di valutare compatibilmente con le esigenze di bilancio di prevedere ulteriori agevolazioni fiscali per i pubblici esercizi che intendano promuovere durante la stagione primaverile ed estiva, manifestazioni di pubblico spettacolo e intrattenimento all'aperto.”. CONSIGLIERE ARIANNA MARI (PARTITO DEMOCRATICO): “Sicuramente la proposta dell'annullamento dell'esenzione del plateatico è qualcosa di positivo, ma trova purtroppo un inghippo normativo nel decreto legislativo 446/97, che è relativo a questa tassa detta Cosap, dovuta in quanto un soggetto occupa un'area che appartiene al territorio dell'ente locale, di conseguenza dall'esame di questa normativa si evince che l'occupazione temporanea realizzata da pubblici esercizi rientra nelle fattispecie impositive previste per legge e di conseguenza non è possibile prevedere l'esenzione dal pagamento del canone per l'occupazione di spazi e aree pubbliche, anche perché in assenza di una normativa statale si creerebbe una illegittima disparità di trattamento. La gestione appunto del Cosap, è in concessione esterna, e in caso di modifiche che incidono sull'entrata del concessionario questi può richiedere una revisione in termini contrattuali, diciamo che il pagamento del plateatico va a questa ditta esterna. Si tratta oltretutto di occupazione di suolo pubblico a scopo commerciale e a scopo di lucro, e la precedente amministrazione ha inserito uno sconto del 75%, tant'è che facendo una rilevazione su chi paga effettivamente sul territorio suzzarese il plateatico chi paga di più spende attorno a 1.133 Euro l'anno, che sono per carità una bella cifra, ma divisi in tutto l'anno sono 3 Euro al giorno, poco più. Addirittura sotto i 90 giorni c'è chi ha speso solo 6 Euro, a fronte tuttavia di una spesa di bollo di 16 Euro e 16 Euro di autorizzazione che non possono comunque essere eliminati e vanno all'Agenzia delle Entrate. Chiaramente con questo non si dice che non siano cifre che non influiscono su un bilancio di un esercizio commerciale, vista la crisi come comunque è detto nella mozione, ma siamo convinti che non siano effettivamente le cose che incidono sul rilancio economico della piazza, tant'è vero che l'amministrazione comunque ha avviato un dialogo costante con i commercianti che hanno esposto il loro punto di vista, erano presenti anche all'ultimo incontro, era presente il Consigliere Rosselli e l'interesse maggiore che è emerso dalla serata è stato quello della riqualificazione del centro, dei parcheggi, dell'illuminazione, della sicurezza e dell'organizzazione di mercatini – eventi, che considerati anche i mercati del martedì e del sabato e il mercato del venerdì mattina durante l'anno sono circa 200, quindi comunque diciamo non vogliamo dire che sia tutto risolto con questo, ma diciamo che in qualche modo la piazza sta tentando una propria riqualificazione. Il movimento si tenta di costruirlo. Inoltre l'amministrazione sta valutando la possibilità di introdurre un’agevolazione o una possibile esenzione per le occupazioni del plateatico realizzate nell'ambito di manifestazioni patrocinate dal Comune, che comunque è da valutare, ma è una cosa dal nostro punto di vista positiva. Pertanto siamo convinti che per incentivare il commercio locale occorra una strategia di più ampio respiro, una strategia più ampia, una strategia di marketing, che consenta di valorizzare al massimo le caratteristiche socioeconomiche e ambientali del territorio, stimolando e

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incentivando iniziative imprenditoriali e investimenti, anche alla luce di suggerimenti che possono provenire certamente anche dalle opposizioni. Nei confronti dei commercianti ci siamo resi conto essere molto disponibili a mettersi in gioco per fare rivivere la piazza con eventi e proposte.”. CONSIGLIERE STEFANO ROSSELLI (MOVIMENTO 5 STELLE): “È vero c'ero anch’io, adesso non mi ricordo il giorno, però mi pare due o tre settimane fa. In effetti i commercianti hanno evidenziato tutte le cose che voi non avete fatto, voi e chi vi ha preceduto in dieci o quindici anni, ho fatto una bella lista della spesa, io sarei sbiancato se fossi stato al vostro tavolo e non erano affatto soddisfatti. Dopo sulla tassa del suolo pubblico sì, azzeramenti sono possibili, temporanei, tant'è vero che il Pd lo ha proposto a Pescara un anno fa, ha proposto di azzerare la tassa per l'occupazione del suolo pubblico, per un anno o due mi pare, proprio per rilanciare le attività produttive della città, quindi su questo inventatevene un'altra. Nel senso che voi fate, disfate, cioè queste cose si fanno per rilanciare i tessuti locali, e si possono fare, quindi probabilmente il motivo è da ricercare nella convenzione che avete con l'esterno, se ho bene capito per la riscossione del tributo, allora quello è un altro discorso. Mi pare di avere capito da quello che hai letto che te lo hanno preparato gli uffici, adesso non nascondiamoci, voglio dire, cioè non era il tuo stile, cioè quindi, poi sentirvi parlare e sentire il PD parlare di marketing mi spaventa, adesso qui parliamo di cittadini, di negozianti che sono allo stremo, per cui non espongono più, nessuno espone più i tavolini a riprova che l'esenzione che è stata approvata nel 2010 non ha funzionato, non funziona, la nostra piazza non è un salotto ma è un luogo di attraversamento, ecco, le nostre piazze sono un luogo da attraversare e ad una certa ora anche alla svelta, come vi hanno detto anche i commercianti due, tre settimane fa. Quindi questa mozione va nella direzione di creare un incentivo, soprattutto anche per chi organizza eventi, penso a serate musicali o piccole occasioni di intrattenimento che un pubblico esercizio volesse creare, incentivare queste forme di promozione del territorio e fra l'altro parlando con i gestori dei bar in questi giorni insomma vedrebbero sicuramente di buon occhio la misura, si tratta solo probabilmente anche di fare, si può, se c'è la volontà anche provare a fare un emendamento, se vogliamo alla mozione e cercare di trovare una misura anche provvisoria, temporanea, per azzerare, per rimettere in moto qualcosa che è morto, cioè è quasi morto e ve lo stanno dicendo da anni.”. ASSESSORE SILVIA CAVALETTI: “Volevo fare alcune precisazioni su quanto appena sostenuto. Nel sistema delle fonti purtroppo o per fortuna non so, la legge dello Stato viene prima dei regolamenti comunali. La Cosap è istituita per legge, e l'illegittimo azzeramento potrebbe portare la Corte dei Conti a ravvedere il danno erariale. Poi se qualche Comune l'ha fatto a suo rischio e pericolo, va comunque valutato questo perché la norma esprime chiaramente l'obbligatorietà dell'imposta nel caso in cui lo spazio sia utilizzato a scopo di lucro. Inoltre l'altro problema, per mettere in atto immediatamente queste proposte è quello di bilancio, il regolamento può essere cambiato prima dell’approvazione del bilancio, per cui qualsiasi cosa che noi andassimo a fare da questo momento in poi comunque potrebbe entrare in vigore soltanto dal primo gennaio 2016. Quindi questo è un altro ostacolo di carattere tecnico che si può incontrare, questo non toglie che molte altre, cioè quello che si voleva esprimere è che l'azzeramento lo riteniamo impossibile da applicare, mentre invece altre operazioni sicuramente possono essere studiate.”. PRESIDENTE FEDERICA BINACCHI (PARTITO DEMOCRATICO): “Mancano dieci minuti a mezzanotte, abbiamo l'ultima mozione. Quindi chiedo al Consiglio che si pronunci per la prosecuzione o per la sospensione con rinvio... il Consiglio dovrebbe esprimersi

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sulla continuazione o sulla... continuiamo? Continuiamo.”. PUNTO N. 7 (PUNTO N.9 ALL’O.D.G.) - MOZIONE PRESENTATA IN DATA 16.04.2015 DAL GRUPPO CONSILIARE “MOVIMENTO 5 STELLE” PER L'ISTITUZIONE DI UN TAVOLO DI LAVORO PER IL RILANCIO DEL CENTRO CONSIGLIERE STEFANO ROSSELLI (MOVIMENTO 5 STELLE): “In realtà questa mozione è collegata alla precedente, per cui al di là delle implicazioni legislative si poteva anche prevedere la possibilità di introdurre un costo simbolico, che ne so, anche di 1 Euro, per carità, quindi se deve essere pagata si poteva anche prevedere questa cosa. Dopodiché mi pare che sia diverso, sia la volontà politica anche che non c'è, perché prima ho sentito ...”. PRESIDENTE FEDERICA BINACCHI (PARTITO DEMOCRATICO): “Consigliere siamo alla mozione successiva, per favore.”. CONSIGLIERE STEFANO ROSSELLI (MOVIMENTO 5 STELLE): “… esatto, sto parlando del centro, dei commercianti e questo è l'argomento, se non ha letto bene, l'oggetto della mozione è questo ...”. PRESIDENTE FEDERICA BINACCHI (PARTITO DEMOCRATICO): “Si è ricollegato a quella precedente, quindi... proceda nell'esposizione per favore.”. CONSIGLIERE STEFANO ROSSELLI (MOVIMENTO 5 STELLE): “... mi collego a quello che voglio, come alcuni si collegano ai bar, alla vita vissuta di quando erano piccoli, e io mi collego a quello che voglio. Devo argomentare, argomentare significa produrre un ragionamento e motivarlo. Quindi prima ho sentito dire che i tavolini non si possono, cioè si devono in qualche modo pagare perché si prefigura un introito, beh, questo la dice lunga su quelle che sono le vostre idee in fatto di promozione del centro, comunque, non basta, arrivo alla mozione, non basta rendere gratuiti i parcheggi a ridosso delle piazze come abbiamo letto e come abbiamo visto con i parcometri direi rimossi, più che divelti giustamente, rimossi dal centro storico, finalmente dopo anni che nessuno li usava, dopo anni che erano un inutile ostacolo e balzello per i cittadini, finalmente sono stati rimossi, quindi questa cosa ci vede assolutamente favorevoli, ma non basta, io negli incontri due settimane fa ho sentito questa come prima misura concreta. Che è una misura per carità giusta, ma tardiva, rispetto ad una problematica che è molto complessa, e che non investe solamente il comparto del commercio, e quando parliamo di centro storico parliamo anche di vivibilità degli spazi, vivibilità di un luogo che dovrebbe essere il cuore, il cuore della città, è stato più volte detto anche in passato il salotto, ormai il nostro salotto è veramente malridotto, e ha bene poco di salotto questo, ripeto è un luogo da attraversare ultimamente. Da un lato il comparto fa i conti come abbiamo sentito con il dilagare dei centri commerciali e della grande distribuzione, dall'altro paga sicuramente la lontananza e il disinteresse della politica nostrana di almeno dieci anni, scelte bene precise che hanno portato ad allontanare dal centro le persone, creando poli attrattivi lontano dal centro e questo è innegabile, l'abbiamo visto anche un mesetto o due fa insomma, si allontanano i cittadini dal centro. Questo è un fenomeno in progress che sta avvenendo lungo più legislature. Questo purtroppo i commercianti lo sanno e lo hanno pagato e lo pagano a caro prezzo, in molti hanno chiuso i battenti, altri stringono i denti in termini di difficoltà che la crisi oltretutto ha acuito, e quindi le condizioni del centro che è sempre più deserto ed è gravemente danneggiato da queste scelte, sono tali da richiedere non una misura così per

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quanto giusta, tardiva o comunque parziale, ma qualcosa di più, un ragionamento più complesso, che vede davvero il coinvolgimento degli attori molteplici nella questione che stiamo affrontando. Serve che tutti si siedano attorno ad un tavolo, non solo l'amministrazione comunale, la maggioranza e l'opposizione, ma soprattutto le associazioni di categoria, i commercianti stessi, quindi una rappresentanza anche degli stessi commercianti, non solo le associazioni di categoria, ma anche i soggetti che lavorano nel centro e coloro che organizzano eventi e manifestazioni in ambito locale, bisogna che tutti questi soggetti si ritrovino insieme per condividere ed elaborare una strategia ed una serie di misure che non escono dal cilindro così, magico, in un incontro o in una giornata o per l'intuizione di qualcuno, bisogna che si abbia il coraggio finalmente di dare cittadinanza alle idee di queste persone, ed elaborare un percorso comune, perché qua le questioni che citiamo nella mozione sono diverse, decoro e arredo urbano, sicuramente da ripensare, pensate a via 11 Febbraio che dopo le piazze dovrebbe essere uno degli angoli più caratteristici perché ha sullo sfondo la torre civica, e che invece è una via quasi abbandonata, si sta svuotando, è dominata da edifici pericolanti, pensiamo giustamente alle fontane, di cui si è parlato quella benedetta sera e di cui se non vado errato ho sentito appunto che si vuole lanciare un concorso, correggetemi poi se sbaglio di idee per rivederne l'aspetto, la funzione, pensiamo alle panchine che non ci sono, ad una piazza che non ha panchine, a luoghi dove ci si può sedere, dove ci si può trovare, incontrare, è un luogo di attraversamento, questo è un grave problema. Sicurezza e vivibilità, i commercianti lamentavano il problema per esempio della chiusura dei negozi a fine giornata nell'assoluto deserto, ma anche vivibilità degli spazi che abbiamo, modalità e caratteristiche degli eventi che vengono organizzati e del loro impatto anche sul comparto commerciale, perché anche di questo bisogna parlare. Bisogna verificare che un evento sia utile alla collettività in tutte le sue sfaccettature, quindi bisogna valutare ciò che viene fatto, come viene fatto e che impatto ha. Una proposta noi abbiamo ... (intervento fuori microfono) … quella di prima era una proposta concreta, eh, una agevolazione concreta, se ne possono trovare altre, ma l'importante che è quello che chiediamo con questa mozione, e chiudo, è quello di trovarsi attorno ad un tavolo, quindi di istituire un tavolo permanente di lavoro che si dia dei tempi, sei mesi, un anno, per il rilancio e la valorizzazione del centro storico, che coinvolga gli attori di cui parlavo prima, per attuare misure concrete, ma ripeto che siano condivise, condivise da tutti gli attori che hanno bisogno di essere considerati personaggi principali di questa storia, non persone che si vedono calare dall'alto decisioni, bisogna secondo me attuare un percorso che se vogliamo possiamo chiamare di democrazia partecipata, un primo esempio di democrazia partecipata.”. CONSIGLIERE MARIA LUISA MELLI (SUZZARA CIVICA): “D'accordo sul contenuto, io comunque una riflessione che ho già detto e comunque credo che sia opportuno ripetere, il discorso della democrazia partecipata è un discorso che anch’io tempo fa sostenevo, credo che oggi possa essere una frase abbastanza demagogica, come credo anche che non bisogna abusare di questa idea che i tavoli siano necessari per arrivare a fare delle scelte condivise, spetta alla maggioranza il dovere di fare delle scelte, è la maggioranza sostanzialmente che governando fa delle scelte, io credo che dovrebbe essere capace di interpretare queste esigenze legittime di rilancio sicuramente, e anche di sostegno a questo rilancio, io direi anche senza fare dei tavoli, detto questo non nego assolutamente la validità del contenuto proposto nella mozione.”. CONSIGLIERE DIEGO COVIZZI (PARTITO DEMOCRATICO): “Ma nemmeno noi nel contenuto della mozione abbiamo qualcosa da dire, nel senso che chi non vuole il rilancio della piazza, chi non vuole una crescita dal punto di vista appunto della partecipazione, sia

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dei commercianti che dell'associazione e della cittadinanza, per appunto fare ripartire un luogo che effettivamente e obiettivamente lo riconosco anch’io negli ultimi anni ha avuto difficoltà, tuttavia rispetto a questa mozione, a questa proposta noi abbiamo dei dubbi sui reali benefici che potrebbe portare questo tavolo, così come alla mozione precedente, cioè, che non si pensi di rilanciare la piazza togliendo pochi Euro alle attività locali. Così come nemmeno istituire questo tavolo, cioè i tavoli sono già aperti, non c'è bisogno di un tavolo permanente di questo tipo, il dialogo con le associazioni praticamente è continuo, è appena andata la Pro Loco che ha tutto l'interesse a dialogare con l'amministrazione per rilanciare le attività che vengono fatte nel centro. Il rapporto con i commercianti credo che stia migliorando rispetto al passato, e che anche rispetto alle amministrazioni precedenti credo che in questo anno ci sia stato anche un salto di qualità da questo punto di vista, alla luce anche degli incontri che ci sono stati, con la Giunta, con i rappresentanti di categoria, ma con i commercianti stessi, quindi la Giunta ha accolto diverse istanze, abbiamo visto il parcheggio, abbiamo visto la questione sicurezza nel momento della chiusura dei negozi, quindi lì è stato dedicato una fascia oraria dove i vigili urbani occuperanno appunto questa fascia oraria per consentire una maggiore sicurezza al momento della chiusura dei negozi, quindi verso sera credo che sia verso le otto o giù di lì comunque ci si sta impegnando ecco già per cercare appunto di creare anche più eventi possibili che riempiano le piazze, che rilanciano appunto il nostro centro, e perché dovremmo attribuire tali funzioni che competono all'amministrazione, perché dovremmo attribuirle ad un tavolo, che voi potreste dire ma avete appena approvato il tavolo quello sulla viabilità, quello è un altro discorso. Quello lì è un tavolo che è stato richiesto dall'amministrazione, poi è stato proposto tramite una mozione dai 5 Stelle ma è un tavolo che è prettamente tecnico … (intervento fuori microfono) … e no, eh ma anche lì avete un po' i furbettini, lì avete fatto un po' i furbettini …”. PRESIDENTE FEDERICA BINACCHI (PARTITO DEMOCRATICO): “Non c’è dibattito, facciamo finire Covizzi.”. CONSIGLIERE DIEGO COVIZZI (PARTITO DEMOCRATICO): “… quello è un tavolo comunque prettamente tecnico che va ad analizzare una materia tecnica e di cui c'è la necessità, Zanardi è diventato 5 Stelle improvvisamente in questo istante …”. PRESIDENTE FEDERICA BINACCHI (PARTITO DEMOCRATICO): “Non c’è dibattito, per favore Consigliere Covizzi concluda l’intervento.”. CONSIGLIERE DIEGO COVIZZI (PARTITO DEMOCRATICO): “… no, no va bene. Niente, non ci siamo capiti, va bene comunque … (intervento fuori microfono) … Offesi? …”. PRESIDENTE FEDERICA BINACCHI (PARTITO DEMOCRATICO): “Lasciamo finire il Consigliere.”. CONSIGLIERE DIEGO COVIZZI (PARTITO DEMOCRATICO): “… no, forse no, ma forse non avete bene capito cosa ho detto, comunque va bene, perché... no. … (intervento fuori microfono) … ma forse state meglio bene al mondo voi perché io non ho offeso nessuno e se voi avete... ma cosa ho detto. Cosa ho detto, ripetilo. … (intervento fuori microfono) … evidentemente ho offeso dicendo che siete dei 5 Stelle, non lo so. Comunque volevo appunto rimarcare la differenza che uno, va bene, comunque, voglio rimarcare … (intervento fuori microfono) … torniamo a noi …”.

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PRESIDENTE FEDERICA BINACCHI (PARTITO DEMOCRATICO): “Vi chiedo un po’ di collaborazione per favore.”. CONSIGLIERE DIEGO COVIZZI (PARTITO DEMOCRATICO): “… allora se per caso qualcuno si sente offeso ... continuo, se qualcuno si sente offeso va beh, mi dipiace perché io volevo solamente rimarcare la differenza tra il tavolo, quello sulla viabilità che è un tavolo prettamente tecnico che abbiamo richiesto e che abbiamo votato, ma che è un tavolo che ha la necessità di avere degli esperti, questo invece è un altro tavolo, questa la questione è stata totalmente diversa. Il primo interlocutore relativamente alle associazioni, ai commercianti deve essere l'amministrazione, istituire un tavolo tecnico comporta anche capire un attimo, cioè a confondere anche un attimo le idee agli altri soggetti con cui ci intendiamo interfacciare, in secondo luogo ci sono anche i Consiglieri comunali di maggioranza e di minoranza che dopo raccolgono le istanze dei commercianti, delle associazioni, e che comunicano queste istanze all'amministrazione; questo dovrebbe essere l'iter secondo noi corretto. Noi abbiamo dimostrato comunque in questo anno, checché se ne dica, comunque abbiamo dimostrato una apertura sia in Consiglio comunale votando le mozioni, stasera l'abbiamo visto, ma anche e soprattutto nei confronti dei cittadini, dei commercianti e delle associazioni. Quindi l'amministrazione ha già dimostrato qual è la direzione e credo che lo si stia facendo anche in maniera proficua, è chiaro che insomma si sta seminando molto, i risultati non ci saranno subito, ma comunque io credo che i risultati che ci saranno nei prossimi mesi, nei prossimi anni, e credo che comunque un tavolo non porti al rilancio del centro, tutto qua. Poi se qualcuno si offende, va beh, non lo so.”.

ESCE IL CONS. ZANARDI M. – CONS. PRES. N.15 CONSIGLIERE ALESSANDRO GUIDUCCI (FORZA ITALIA - BERLUSCONI PER GUIDUCCI): “Ricordati il Vangelo, che se semini, non ascolta, diglielo tu dopo. Un tavolo non si nega a nessuno. Per cui, un tavolo non si nega a nessuno ... (intervento fuori microfono) … ‘Romano Freddi’, un tavolo non si nega a nessuno, per cui, non capisco fai un tavolo sulla viabilità perché tanto sai che non ne vai fuori e non vuoi fare un tavolo sui commercianti. Ma tanto lo fai poi alla festa dell'unità il tavolo, quindi ecco. No, il problema ...”. PRESIDENTE FEDERICA BINACCHI (PARTITO DEMOCRATICO): “Non c'è dibattito, vi prego di rispettare i tempi dei vostri colleghi.”. CONSIGLIERE ALESSANDRO GUIDUCCI (FORZA ITALIA - BERLUSCONI PER GUIDUCCI): “… sì, sì, ma io non ho parlato su questo, no stavo dicendo che stiamo sbagliando, guardate che state sbagliando sistema. State sbagliando sistema perché prendendo i pezzettini qui e là e su e giù non si va da nessuna parte, c'è da capire qual è il bandolo della matassa per dipanare la matassa, perché sennò non ce ne andiamo, non ci andate fuori, non ce ne andiamo e non ce ne andate fuori. C'è da capire da dove si deve cominciare a tirare il filo per vedere per risolvere i problemi. Non è che la viabilità, questo, quell'altro, li metti tutti assieme, non viene fuori niente, c'è da capire dov'è il problema. Dov'è, perché qui ancora non si sa dov'è il problema di questo decadimento continuo, qui c'è un problema di decadimento continuo, da tutte le parti, nella scuola, nei ragazzi, nelle istituzioni, nel corpo di Polizia, è demotivato, probabilmente anche negli uffici, non lo so, c'è tutto un qualcosa nei cittadini, oramai che sono... boh non li senti più, nessuno va in piazza, non lo so, è un fatto culturale, probabilmente, … (intervento fuori microfono) … no, ma io infatti non ti ho detto, infatti il discorso un tavolo non si nega a nessuno è perché

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dai un tavolo però non risolvi i problemi, il problema c'è da risolverlo tirando fuori il filo e vedendo come può uscire diritto, della matassa, sennò tiri un pezzettino e poi fermo lì e non va avanti e né indietro. Quindi non lo so neanche io come si fa, non lo so neanche io. La prima cosa che si fa è dandoci una linea, la linea è: prendine una qualsiasi, da oggi do le multe, a me non frega niente. Sulle righe passi sulle strisce, vai contromano, vai in bicicletta sulle strisce, fai questo, no, do le multe e si comincia tanto per dirne una, non è che sia la cosa più bella di questo mondo, no però si dà una sterzata, bisogna dare una sterzata in qualche maniera, perché tanto sennò così non si va da nessuna parte. Quindi, è come sulla viabilità, viabilità non la risolvi, l'unica maniera, poi ve lo dirò, cioè l'unica maniera è dire Ivan lo sa, ho detto è inutile che tu quando sei in piazzale Marco Polo li fai andare ancora a sinistra, falli andare diritti in via Risorgimento, *** Risorgimento, falli andare diritto che vanno diritto e poi che vadano dove vogliono. Non li mandare lì e invece non me l'hai voluta concedere e quindi...”. CONSIGLIERE STEFANO ROSSELLI (MOVIMENTO 5 STELLE): “Prendiamo atto che per la maggioranza ma anche per qualcuno dell'opposizione il tavolo non serva, quindi di questa cosa insomma ognuno si assume le sue responsabilità, c'è una bella differenza tra fare una riunione ogni tanto con i commercianti, e invece creare un organismo che tutti insieme perché non è che le persone, i soggetti voi li incontrate separatamente, poi prendete le vostre decisioni, fate la riunione e comunicate le scelte. C'è una bella differenza tra creare un organismo in cui tutti siano presenti, tutti si pronuncino e si provi insieme, voi volete ancora una volta, cioè la democrazia partecipata Luisa non è una utopia, non è demagogia, questo lo sostiene la vecchia politica e se tu sostieni questo sei vecchia politica, perché la democrazia partecipata è una strada difficile, ma è l'unica strada possibile, perché in questi anni proprio questo tipo di politica che voi continuate non ha portato a nulla, perché ogni amministrazione ha fatto delle scelte politiche ben precise, rapportandosi di volta in volta con alcuni interlocutori ma non prendendo in esame una visione complessiva della cosa, ed è per questo che processi di democrazia partecipata come questo, con gli attori, tutti presenti, possono portare soluzioni nuove. Ma non si vuole percorrere perché è una strada pericolosa, perché ti porta a confrontarti, ti porta anche a fare delle scelte che non sono tue, ad accettare che magari qualcuno ci veda più lungo di te, e qua è innegabile che chi è protagonista delle piazze deve prendere o poter dire la sua e incidere e aiutarci, questo è apertura, non fare riunioni più che altro per i giornali e quant’altro. Perché poi è questo, perché voglio dire, tutto si riduce ad un titolo, e i problemi sono sempre quelli, io queste riunioni di commercianti me le ricordo quando scrivevo sulla Voce di Mantova e Pinotti che è lì se lo ricorda anche lui, quante ne hanno fatte, ma decine, ma ogni Giunta ha fatto quello che voi state facendo e non è riuscita a fare nulla, perché non c'è il vero confronto diretto, c'è sempre una scelta di matrice politica, prettamente politica. Sarebbe il caso secondo noi di invertire la rotta, la mozione nostra è questo tentativo, chiaramente su questi processi di democrazia partecipata non ci sentite, perché anche il bilancio l'avete presentato in lungo e in largo, quando l'avevate già confezionato. Quindi questo non coinvolge nessuna parte della società, tant'è vero che le decisioni sono già prese, cioè non è né un bilancio di tipo partecipato come vorrebbe o come si sventolava anche in campagna elettorale, né nessun coinvolgimento, è una esposizione come una lezione frontale a scuola, ti comunico i numeri, ti comunico che da oggi togliamo i parchimetri. Sei contento? E qualcuno ha detto: eh no, lo dovevate fare cinque anni fa, adesso è tardi, sono già andati via tutti. Questo ha prodotto la politica, con questo metodo, per cui ripeto, questo no ad un organismo dimostra la vostra totale chiusura, altro che apertura, altro che apertura”. CONSIGLIERE GIUSEPPE MONTEFORTE (SUZZARA CIVICA): “L'oggetto della

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mozione ovviamente è interessante e mette in luce un problema serio, non lo scopriamo oggi ma esiste già da diverso tempo. Credo che comunque talvolta non bisogna sempre demandare a quello che diciamo in specifiche situazioni pensa il popolo certe volte il popolo va anche guidato nelle scelte, anche perché non riusciamo a metterci d'accordo noi che siamo in 16, figuriamoci se, molte volte succede. Io credo invece che il problema sia serio, credo che il problema dovrebbe essere affrontato da voi, che siete la maggioranza, siete voi che potete far qualcosa, e se riuscite a fare qualcosa di buono probabilmente fra quattro anni vi ripagheranno, se funzionano le cose così come dovrebbero funzionare, è una vostra responsabilità, noi non possiamo fare altro che segnalare il problema e ricordarvelo spesso, però siete voi che avete questa responsabilità di governo. Siete voi che dovete dare delle risposte a questo problema.”. SINDACO IVAN ONGARI (PARTITO DEMOCRATICO): “A parte la disquisizione sui modelli così governativi, ecco, sui modelli politici di governo della città, quello che volevo ricordare sicuramente è che l'amministrazione solitamente, cioè ogni tipo di percorso che fino ad oggi ho condotto, prima di costruire una proposta, un progetto, ma anche lo stesso bilancio, è evidente che passa mesi anche nel caso specifico del bilancio, a confrontarsi con tutti quelli che possono essere i cosiddetti gli stakeolders, per esempio all'interno della città, e mi spiace constatare che Rosselli faccia finta che non ci sia stato comunque un approccio molto, …. partecipativo non piace perché magari vuole dire una cosa molto specifica per i 5 Stelle, ma comunque di consultazione importante della città in ogni scelta che viene fatta. E spiace che percepisco dalle tue parole che sembra che siamo sempre arroccati all'interno di queste stanze quando cioè io ho una percezione completamente diversa, ho avuto una percezione completamente diversa anche quando è stato organizzato l'ultimo incontro con i commercianti, dove mi è sembrato che tutto sommato capiscono le difficoltà anche del quotidiano amministrare, ma abbiano anche apprezzato alcuni segnali che sono stati dati e costruiti, cioè non buttati sul piatto la sera stessa, ma costruiti con un percorso. Ripeto, chiaramente l'amministrazione ha l'onere e l’onore di ascoltare tutti i portatori di interesse su un determinato problema e cercare di fare sintesi, anzi, questa sera abbiamo visto che la proposta sul plateatico ha dei problemi dal punto di vista tecnico ad essere applicata, tecnico/normativo, tant'è che abbiamo fatto uno screening credo più di 60 Comuni, per vedere chi aveva potuto azzerare o voluto, e abbiamo visto che effettivamente in Italia questo campione che abbiamo scelto si contano proprio sulle dita di una mano. Quindi voi potete fare parte di questo nutrito schieramento di portatori di interesse e noi siamo qui per ascoltarvi, magari anche per rivedere la proposta che avete costruito sul plateatico. Fino ad oggi abbiamo provato ad adottare questo tipo di modello, tutto sommato mi sembra che sia stato anche abbastanza apprezzato, si può sempre migliorare, dopodiché non entro nello specifico poi di tutto quello che si è trattato durante quella serata, eri presenti, è chiaro che sono problemi che non riesci a risolvere dal giorno alla notte, la riqualificazione di alcune zone della piazza, specialmente private, quindi sappiamo il problema di tipo anche lì normativo, a proposta sulla cupola che è ferma in Sovrintendenza e anche lì noi non è che possiamo più di tanto fare qualcosa, poi cosa c'era ancora, sulla questione sicurezza abbiamo cercato di rispondere in parte, vedremo come rispondere anche in futuro, magari implementando la videosorveglianza anche se la piazza sappiamo che è una delle zone più videosorvegliate sostanzialmente di Suzzara, con penso più di dieci telecamere. Facendo la contabilità degli eventi abbiamo più di 200 giornate comunque con eventi, perché sono solo tre mercati a settimana, tre per 52 settimane, circa 150 giorni solo di mercati, gli aggiungiamo tutte le iniziative che sono fiorite per fortuna negli ultimi due anni e arriviamo quasi a 200, chiaro che non è sufficiente, però credo che abbiamo dimostrato una sensibilità verso questo argomento e cercheremo di concretizzare ulteriormente nel futuro. Posto che un

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tavolo non credo che in questo momento possa condurre chissà quali soluzioni o sia la panacea, lo sperimenteremo con la viabilità, magari vedremo che questo tavolo sulla viabilità darà dei risultati eccezionali allora magari anche ci ricrederemo e tenteremo questo nuovo approccio.”. CONSIGLIERE STEFANO ROSSELLI (MOVIMENTO 5 STELLE): “Va bene, votiamo ovviamente a favore, però c'è un equivoco di fondo su quanto dice il Sindaco sul concetto di partecipazione, la partecipazione sulla costruzione di un bilancio vuole dire incontrare le famiglie e i cittadini, le frazioni, sulle scelte che si fanno e poi costruire, non vuole dire incontrare i sindacalisti e due o tre esponenti delle categorie ed è finito tutto lì, perché è così che succede. Quindi non è che io non riconosco, … (intervento fuori microfono) … beh, io non ho visto per Suzzara, sì, beh, … (intervento fuori microfono) … questo è un concetto di democrazia partecipata molto diverso da quello che abbiamo noi, quindi non ti devi stupire che io non ti riconosco questo merito, non vi riconosco questo merito, è che è una partecipazione diversa, cioè è una democrazia partecipata totalmente diversa, non è partecipata, è quello che fanno tutti i Comuni, quello che dite che fate voi lo fanno tutti i Sindaci, ma non c'è partecipazione sulle scelte del perché una cosa o perché un'altra, ecco, cioè è tutto qui, cioè su questo ovviamente non c'è dialogo tra di noi perché siamo molto lontani, quindi su questo tavolo ripeto, … (intervento fuori microfono) … no, noi non stiamo tirando su nessun muro perché stiamo dicendo apriamo le porte del Comune a tutti questi commercianti, associazioni, troviamoci tutti insieme e troviamo una soluzione, la soluzione evidentemente non serve la voce di tutti questi attori insieme, meglio continuare in modo saltuario come è stato fatto finora, cioè questo è il motivo, la mozione guarda è una mozione di grande apertura, non è una mozione targata 5 Stelle, è una mozione assolutamente di apertura, cioè a dire costruiamo insieme, no? Poi che l'opposizione vi dia carta bianca per gestire le cose, come ho sentito prima dal mio collega Monteforte, come? … (intervento fuori microfono) … ma cosa stai dicendo, scusa, ma che abbiano preso i voti, guarda ….”. PRESIDENTE FEDERICA BINACCHI (PARTITO DEMOCRATICO): “Non c’è dibattito, finiamo la dichiarazione di voto. … (intervento fuori microfono)”. CONSIGLIERE STEFANO ROSSELLI (MOVIMENTO 5 STELLE): “… allora, no, dovrei … (intervento fuori microfono)… finisco, posso finire? …”. PRESIDENTE FEDERICA BINACCHI (PARTITO DEMOCRATICO): “Lascerei la parola al Consigliere Rosselli.”. CONSIGLIERE STEFANO ROSSELLI (MOVIMENTO 5 STELLE): “… finisco un minuto, perché vedi a volte queste battute celano, a volte queste battute che scappano celano la profonda verità, e quindi avete preso i voti, è la risposta che noi aspettavamo e che è uscita, trovate voi le soluzioni va bene? Zero tavoli ovviamente, perché questa proposta verrà bocciata, continuate così che sono tutti felici e contenti e andiamo avanti così. Anzi, scusi Presidente, ritiriamo la mozione.”. PRESIDENTE FEDERICA BINACCHI (PARTITO DEMOCRATICO): “Mozione ritirata, il Consiglio è chiuso, buonanotte.”.

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Processo verbale del Consiglio Comunale della seduta del 24.04.2015 Il presente verbale viene letto e sottoscritto come segue Il Presidente Il Segretario Generale F.to Dott.ssa BINACCHI FEDERICA F.to Dr. TIRABASSI ALFREDO LUIGI

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REFERTO DI PUBBLICAZIONE (art.124 del D.Lgs. 18.08.2000 n. 267)

Certifico io sottoscritto Segretario Comunale che copia del presente processo verbale e’ stata pubblicata in data odierna all’ Albo Pretorio ove rimarra’ per 15 giorni consecutivi. Li’, 02/12/2015 Il Segretario Generale F.to Dott.ssa MOTTA SANDRA

La presente copia, composta da n. 37 fogli, oltre agli allegati, e’ conforme all’originale conservato presso il Settore AFFARI GENERALI sotto la responsabilita’ del Responsabile di Posizione Organizzativa. Il Responsabile di Posizione Organizzativa