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Processi urbani e dinamiche di
comunità
Renato Ferlinghetti
Università degli Studi di Bergamo
Centro Studi Sul Territorio ‘L. Pagani’
Bergamo, 06 marzo 2018
Anno accademico 2017-2018
Dipartimento di Scienze umane e sociali
Il nostro percorso geografico
• La geografia scienza dell’umanizzazione della Terra (slides)
• Il processo di territorializzazione (slides)
• La varietà della geografia (slides)
• Il caleidoscopio urbano: tanti modi di essere città (G. Dematteis, C.
Lanza, Le città del mondo. Una geografia urbana, cap.1,
approfondimento il caso di Bergamo)
• Dalla campagna alla città: l’urbanizzazione del mondo
• Dalla città alla campagna: espansione e dispersione urbana (slides,
G. Dematteis, C. Lanza, cap. 3, (3.1, 3.2,3.3 ) e cap. 8 (8.6, 8.7,8.8, ).Il
caso della megalopoli padana.
• Funzioni e crescita delle città
• Popolazioni urbane
• Ambiente e paesaggio
• Sistemi territoriali urbani e reti di città
• Politiche urbane
• 1° Attività sperimentale
• La territorializzazione dell’area di Palazzo Baroni, dal luogo di
Formazione alla formazione del luogo;
La lettura geo-storica di una città il caso di
Bergamo
• Come?
• (tralasciamo la fase preistorica! In attesa che si consolidino le conoscenze)
• La fase romana
• La fase longobarda e carolingia
• La fase comunale
• La fase delle Signorie
• La fase veneta
• La fase napoleonica
• La fase austriaca
• La fase sabauda
• La fase novecentesca e repubblicana
• La fase attuale (XXI sec.)
La città contemporanea, una città estesa in cui è difficile riconoscere la pianta
originale, dalle caratteristiche inedite, in parte ancora da comprendere e definire.
Torniamo al manuale per capire la città contemporanea
• I frutti della città estesa
I sistemi urbani di area vasta e e le regioni urbane si formano per :
Agglomerazione (espansione di un centro che ingloba progressivamente i comuni rurali limitrofi)
• Conurbazione (saldatura di due centri o agglomerazioni un tempo separati)
• Con l’avvento della motorizzazione di massa i sistemi urbani si formano anche per:
• Dilatazione multicentrica (formazione di una città discontinua a maglie larghe, fondata sulla mobilità automobilistica, che si espande in territori semi-vuoti, il prototipo è Los Angeles)
• Periurbanizzazione dispersione urbana, urban sprawl (dispersione della città nei territori circostanti lungo gli assi viari e attorno ai centri minori preesistenti, generando spazi interclusi non edificati anche assai estesi)
• Dalla Città estesa alla città rete
• Le forme di crescita urbana più recente hanno in comune la formazione di città – rete, cioè di sistemi territoriali urbani multicentrici formati da reti di città che hanno tra loro relazioni particolarmente intense.
• La loro dimensione è assai varia quella di Londra ha un diametro di un centinaio di chilometro, ma possono raggiungere anche dimensioni regionali di alcune centinaia di chilometri.
• Dalla Città estesa alla città rete
• Le città rete si dividono in :
• Area metropolitana Grande agglomerazione centrale, circondata da numerosi altri centri vicini, che hanno con essa e tra di loro intensi movimenti pendolari, in un territorio piuttosto densamente abitato, anche rurale, ma con una popolazione quasi esclusivamente occupata in attività extra-agricole.
• Città rete. Rete di centri urbani di dimensioei macro-regionale, formata da più città e aree metropolitane, con funzioni complementari, connesse tra loro da flussi intensi di persone, merci, informazioni e decisioni; separate da vasti spazi rurali.
• Dalla Città estesa alla città rete
• Città rete. Rete di dimensioni macro-regionale, formata da più città e aree metropolitane, con funzioni complementari, connesse tra loro da flussi intensi di persone, merci, servizi molto più intensi di quelli che legano le stesse città ai territori tra loro interposti od ad altre città che non fanno parte della stessa rete macroregionale.
• In alcuni casi questi forti legami funzionali e infrastrutturali fanno si che ogni città nodo della rete si specializzi in certe attività complementari a quelle presenti nelle altre della stessa rete, in modo da ‘far sistema’ tutte insieme. P. 253.
Dalla città diffusa alla megalopoli, il corpo urbano di maggior
complessità territoriale
Le anime della megalopoli padana: 1 le fasce a maggiore urbanizzazione, 2 Il
cuore verde, 3 Gli ambiti a grande naturalità, 4-7 Le polarità urbane.
Da E. Turri, La megalopoli padana, Marsilio, Venezia 2000, pp. 18-19.
Ma torniamo ai caratteri delle megalopoli
• Densità dell’insediamento, mediamente superiori ai 250 ab. Per kmq
• Concentra, su una piccola superficie, almeno un quinto della
popolazione del proprio paese
• Popolazione media di circa 20 /25 milioni di abitanti
• Grande addensamento di città piccole e grandi in cui la densità degli
abitanti è maggiore di quella media della regione megalopolitana
• Fitta rete di infrastrutture e di flussi economici e di relazioni che
connettono i centri dell’area megalopolitana
• Grande varietà nell’uso del suolo, nella popolazione, nelle
occupazioni e negli interessi.
• Presenza di spazi interstiziali aperti non edificati per il tempo libero,
l’agricoltura o per ambiti naturali e seminaturali.
• Presenza nello stesso spazio di un mosaico di paesaggi, un
mosaico di tipi di utilizzazione del suolo, un mosaico di funzioni
economiche e un mosaico di generi di vita. (Tutto ciò dovrebbe
combinarsi in modo armonioso!!)
• Linea di intermediazione urbana tra due contesti territoriali (Oceano
ed entroterra, spazi montani e pianura)
La città rete padana, una megalopoli quasi perfetta……
Megalopoli le realtà urbane dell’eccellenza e della
complessità
• La megalopoli è un'area molto vasta a dimensione regionale
urbanizzata, dove diverse aree metropolitane si uniscono e si
amalgamano in un continuo ambiente costruito di grande
dimensione. Il nuovo insieme assume i caratteri di una diversa e
più ampia struttura urbana legata ed interconnessa.
• Il termine megalopoli deriva da un‘antica cittadina greca in Arcadia
(Peloponneso) e fu ripreso da Jean Gottmann, uno studioso di
geografia, nel 1957.
• Alle megalopoli i geografi riconoscono qualità urbane più evolute,
derivanti dalla grandissima concentrazione di funzioni e azioni
sempre più specializzate. Nella definizione originaria di Gottmann,
essa ha una struttura polinucleare, specializzata e a "nebulosa",
con una popolazione complessiva di almeno 20 milioni di
abitanti e non presuppone un continuum edificato, ma
comprende al proprio interno anche aree agricole e foreste.
• Dalla Città estesa alla città rete
• Le città regionali possono essere divise in:
• Mega città –regione, sistema territoriali policentrici interconnessi gerarchicamente strutturato al proprio interno, con nodi che manifestano un accentuato accentramento delle funzioni quaternarie.
• Città regionali globale (global city region) sistema territoriali policentrici interconnessi gerarchicamente strutturato al proprio interno, con nodi interni con accentuato accentramento delle funzioni quaternarie. Se il nodo principale del sistema si relazione per alcune funzioni (politica internazionale, conoscenza e innovazione, media, cultura, finanza e assicurazioni, commercio internazionale, logistica, direzione di imprese multinazionali, servizi specializzati in ricerca e sviluppo, progettazione, consulenza legale e manageriale, editoria, marketing, pubblicità, design, ecc.) più con altre città globali esterne al sistema, più di quanto facciano con le altre del sitema e con i territori che le ospitano si parla appunto di Città regionali globali p. 263.
• Dalla Città estesa alla città rete
• Le Città regionali globale (global city region) costituiscono tutte insieme un unico sistema a rete di funzioni e di attività quaternarie, cioè un sistema di potere transnazionale e multi-scalare capace d esercitare in controlli economico, sociale e politico su ogni parte del pianeta.
• Le vere città globali esercitano il loro potere di controllo non su una solo ma su diverse (cluster) attività quaternaria di scala mondiale (banche, assicurazioni, borse valori, cultura, organizzazioni internazionali ecc.).
• Sono considerate città globali: Londra, Parigi, New York, Washington, Tokyo, Hong Kong, Singapore, Sydney, Shangai, Pechino.
• Altre città globali di secondo livello sono Mosca, Milano, Bruxelles, Zurigo, Amsterdam, Francoforte, Madrid, Chicago, Los Angeles, Toronto, Seul, Mumbai, San Paolo, ecc.
• Dalla centralità territoriale a aal centralità di rete
• Città regionali globale (global city region)
• La concentrazione delle funzioni quaternarie di massimo livello nella ristretta rete delle città globali ha indebolito le sovranità nazionali, modificato le gerarchie urbane precedenti che facevano riferimento ai territori nazionali. Le città globali sono passate da dall’esercizio di una centralità territoriale a quello di una centralità di rete, che consiste nell’ospitare attività di rango elevato appartenenti a reti globali nel campo della finanza, del commercio internazionale, delle industrie innovative, della ricerca, della cultura, del turismo, ecc. p.264.
Reti globali e sistemi urbani locali
• La città rete polarizza le funzioni urbane a due livelli
• - uno superiore globale dove sono concentrate le forze
trainanti dell’evoluzione economica, culturale e politica
generale
• - uno locale che riguarda la vita sociale e individuale
• I due livelli tra loro interagiscono attraverso le reti sociali locali costituite da
(amministrazioni e istituzioni municipali, imprese, associazioni, famiglie,
ecc.) interessati allo sviluppo e alla qualità della vita locale. Una nodo
urbano è capace di futuro se sa inserire nel proprio carattere sociale e
territoriale (milieau) gli stimoli e le innovazioni provenienti dall’esterno
generando un arricchimento innovativo.
• La capacità di filtrare, assorbire e reinterpretare autonomamente gli stimoli
esteri è tanto maggiore quanto più le reti dei soggetti locali sono radicate in
milieu urbani ricchi di bagagli di competenze, creativi e capaci di
promuoverne e controllare la valorizzazione (chiusura operativa, apertura
funzionale).
Dalla città diffusa alla megalopoli, il corpo urbano di maggior
complessità territoriale
Le anime della megalopoli padana: 1 le fasce a maggiore urbanizzazione, 2 Il
cuore verde, 3 Gli ambiti a grande naturalità, 4-7 Le polarità urbane.
Da E. Turri, La megalopoli padana, Marsilio, Venezia 2000, pp. 18-19.
2° Elaborato La megalopoli intorni a noi
Stendi una breve relazione che illustri brevemente i principali
paesaggi megapolitani che incontri nel tragitto tra la tua residenza
e l’Università di Bergamo.
Struttura la relazione secondo il seguente indice:
Copertina
Premessa
L’itinerario
Rassegna dei principali paesaggi megapolitani incontrati
Per aiutarti verifica la presenza di alcuni di quelli descritti a lezione
Aggiungi eventualmente anche altri paesaggi non descritti a
lezione
Bibliografia
Il lavoro del geografo, il cronista della costruzione
del Mondo
Rappresentare (Dove), gli esiti della relazione tra le società
umane e i propri contesti territoriali
Descrivere (Come), gli esiti della relazione tra le società
umane e i propri contesti territoriali
Osservare e interpretare (Perché) gli esiti della relazione tra
le società umane e i propri contesti territoriali
Il linguaggio e gli strumenti della geo-graficità
Le fonti
La narrazione
La tabulazione
La rappresentazione
2° Attività sperimentale La megalopoli intorni a noi
Cosa c’è di nuovo nella stesura del secondo elaborato? Il
titolo dovrai proporlo tu, dovrai inserire la bibliografia
Struttura la relazione secondo il seguente indice:
Copertina
Premessa
L’itinerario
Rassegna dei principali paesaggi megapolitani incontrati
Per ogni paesaggi inserisci una o due immagini e una breve
didascalia che ne descriva ad esempio la diffusione, il significato,
l’origine, il ruolo sociale, ecc. , non superare la decina (minimo 5 o
6 – max 13 -15) di paesaggi scelti tra quelli più significativi
Conclusioni
Bibliografia
2° Attività sperimentale La megalopoli intorni a noi
Cosa c’è di nuovo nella stesura del secondo elaborato?
Il titolo dovrai proporlo tu
Inserire la bibliografia
Copertina (Autore, Titolo, immagine evocativo, contesto)
Premessa (quattro finalità dell’esercitazione)
L’itinerario (indicare tratto, distanza, mezzi di trasporto, tempo di
percorrenza, produrre una carta che illustri l’itinerario!)
Rassegna dei principali paesaggi megapolitani incontrati
Per ogni paesaggi inserisci una o due immagini e una breve
didascalia che ne descriva ad esempio la diffusione, il significato,
l’origine, il ruolo sociale, ecc. , non superare la decina (minimo 5 o
6 – max 13 -15) di paesaggi scelti tra quelli più significativi
Bibliografia (segui le norme concordate!)
Bibliografia (segui le norme concordate!)
Cognome nome (in mauiscoletto!), titolo dle volume
(incorsivo!), Casa editrice, Luogo ed anno di edizione
Applichiamo le norme al nostro manuale!
DEMATTEIS GIUSEPPE, LANZA CARLA, Le città del Mondo. Una
geografia urbana, II ed., Utet Università, Novara 2014.
Per i siti indica l’indirizzo e la data di consultazione!
www.unibg.it (visitato il 5 marzo 2018)
Un possibile elenco dei principali categorie di paesaggi
megapolitani
Spazi aperti (agricoli recenti e tradizionali, aree agricole
dell’eccellenza – prodotti DOC, biologici, tipici, orticoltura in serra
o in tunnel, incolti sociali, ecc.), rete infrastrutturale (autostrade,
strade a rapido scorrimento, linee ferroviarie, ecc.), insediamenti
lineari lungo le direttrici stradale all’esterno dei centri urbani
(Centri commerciali, ambiti per la fruizione turistica (stazioni
sciistiche, centri termali, balneari, ecc.), aree di naturalità
(boschi, parchi regionali e locali), insediamenti produttivi
(capannoni, siti di archeologia industriale, poli tecnologici, aree
dismesse, ecc.), centri storici o edifici isolati di valore storico-
architettonico o identitario, i luoghi dell’abitare (il caseggiato
prigione, il condominio affacciato sulle strade d alta frequenza, le
villettopoli, le gate comunity, ecc.), i nuovi volti spettacolari e
televisivi dei contesti urbani, i paesaggi ibridi delle frange
metropolitane,
• Efetti megapolitani sui nostri paesaggi quotidiani
• 1. Inversione dei rapporti tra ambiti rurali e urbani, i primi un tempo dominanti sono oggi interclusi tra gli spazi urbani di dimensioni regionali
Immagini a confronto: la fascia pedemontana bergamasca (volo
IGM, 1954), nel suo assetto tradizionale, la campagna domina
sui centri urbani
Campagna
Centri urbani
Immagini a confronto: la fascia pedemontana bergamasca (volo
IGM, 2000), I centri urbani dominano sulla campagna
• Efetti megapolitani sui nostri paesaggi quotidiani
• 2. Sommersione della campagna da parte dei paesaggi e degli stili di vita urbani (con gli assi di comunicazione, con le linee di trasporto dell’elettricità, impianti industriali svincolati dal diretto contatto con la città, aeroporti, aziende agricole intensive, ecc.); sviluppo dell’incolto sociale
Immagini a confronto: la fascia pedemontana bergamasca (volo
IGM, 2000), i segni della trama urbana dominano il paesaggio
La sommersione della campagna e la formazione dell’incolto
sociale, preambolo della prossima avanzata del tessuto urbano
• Il volto del paesaggio megalopolitano il nostro ambiente di vita quotidiano
• 3. Nelle campagne padane l’urbanizzazione si è diffusa generalmente agganciandosi ai centri preesistenti, ma anche, in modi del tutto nuovi, alle cittadelle del consumismo (centri commerciali), alle nuove aree industriali, alle infrastrutture lineari
Immagini a confronto: la fascia pedemontana bergamasca (volo
IGM, 1954), L’assetto tradizionale: un territorio con una rete di
centri nucleari
Immagini a confronto: la fascia pedemontana bergamasca (volo
IGM, 2000), Dove sono sorti i nuovi nuclei di urbanizzazione?
• Il volto del paesaggio megalopolitano il nostro ambiente di vita quotidiano
• 4. Maggior densità della fascia urbanizzata nelle aree pedemontane
• 5. Formazioni delle città lineari in molte valli prealpine
La distribuzione dell’urbanizzato nella megalopoli padana.
Maggior densità della fascia urbanizzata nelle aree pedemontane.
Formazioni delle città lineari in molte valli prealpine
Le anime della megalopoli padana: 1 le fasce a maggiore urbanizzazione, 2 Il
cuore verde, 3 Gli ambiti a grande naturalità, 4-7 Le polarità urbane.
Da E. Turri, La megalopoli padana, Marsilio, Venezia 2000, pp. 18-19.
La città lineare della Val Seriana, un effetto megalopolitano
L’addensamento della città diffusa nella provincia di
Bergamo. Più densa nella fascia pedemontana e
nell’area degli sbocchi vallivi
6. Preminenza Infrastrutturale delle autostrade che seguono
longitudinalmente le direttrici della fascia più densa
dell’urbanizzato sia sul fronte appenninico che alpino
La distribuzione delle direttrici autostradali, il sistema primario
della mobilità megalopolitana padana. Identifica i principali assi
longitudinali e quelli trasversali.
Le anime della megalopoli padana: 1 le fasce a maggiore urbanizzazione, 2 Il
cuore verde, 3 Gli ambiti a grande naturalità, 4-7 Le polarità urbane.
Da E. Turri, La megalopoli padana, Marsilio, Venezia 2000, pp. 18-19.
Le autostrade pedemontane, l’aorta della megalopoli
Brebemi e Pedemontana, nuove autostrade per la megalopoli
padana
Ampia diffusione delle reti infrastrutturali vitali al mantenimento della megalopoli.
7. Sviluppo dell’urbanesimo lungo le direttrici stradali, dando vita a
insediamenti lineari, filiformi ( crescita per peri-urbanizzazione!)
8. Creazione di ambiti urbani per la fruizione turistica (es. la
conurbazione romagnola po’ essere considerata una proiezione
della megalopoli padana)
Milano Marittima, una proiezione anche nella denominazione
della megalopoli padana
Le cittadelle dei divertimenti, un gradevole effetto megalopolitano
9. Presenza di spazi agricoli in larga parte destinati a produrre
per i mercati della stessa megalopoli
10. Creazione di aree di eccellenza paesaggistica e ambientale a
servizio della megalopoli. Il caso della Franciacorta
La viticoltura della Franciacorta un neo – paesaggio megalopolitano di recente
creazione capace però di arrestare la cementificazione del suolo
La Franciacorta uno dei giardini della megalopoli padana
La Franciacorta uno dei giardini della megalopoli padana
I vigneti di neo-formazione, presidio contro la cementificazione del suolo. Il
fronte autostradale all’altezza dell’aeroporto di Orio al Serio
I vigneti di neo-formazione, presidio contro la cementificazione del suolo. Il
fronte autostradal all’altezza della Franciacorta
I vigneti eroici
Megalopoli e paesaggi storico, un percorso virtuoso o conflittuale?
Gli eroici vigneti della Valtellina, un paesaggi di elevata valenza
Identitaria, culturale ed economica
Il mosaico ambientale nel 1954 nella media Valtellina
Il mosaico ambientale nel 2015 nella media Valtellina
Megalopoli e paesaggi storico, un percorso virtuoso capace di futuro di qualità
11. Ruolo primario del capannone e dell’area produttiva, con il
loro indotto estetico, nel paesaggio megalopolitano
Lo scatolare capannone industriale, l’iconoma più diffuso della
megalopoli padana
12. I centri storici costituiscono i cuori palpitanti della
megalopoli e i suoi primi riferimenti territoriali che
continuano ad attrarre anche se hanno perduto la funzione
di perni esclusivi che avevano un tempo
I centri storici cuori palpitanti e riferimenti territoriali della megalopoli
I luoghi dell’abitare: il caseggiato prigione, il condominio affacciato sulla strada di grande
traffico, la villetta con giardino e antenne paraboliche, case a schiera agganciate all’area
industriale nel Veronese.
13. I nuovi modi dell’abitare nella megalopoli sono fortemente condizionati dal costo dello spazio edificato, che aumenta intorno ai centri più dotati di servizi
14. Le nuove vesti spettacolari dei centri urbani
I nuovi volti spettacolari di
Milano, a destra Piazza
Cadorna, sotto profilo di
City Life nell’area della ex
Fiera di Milano
• 15. Creazione di sistemi funzionalmente forti ma paesaggisticamente ed emotivamente fragili
• 16. Disordine territoriale e formazione di paesaggi ibridi in cui dominano alcuni elementi, il capannone industriale, l’area industriale, i centri commerciali, le autostrade e le strade a veloce scorrimento e di penetrazione
Creazione di sistemi funzionalmente forti ma
paesaggisticamente ed emotivamente fragili
A quale fase dello sviluppo urbano risale questa
rappresentazione di Bergamo?