Pro Deo Et Fratribus 2007 No 120-121

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PRO DEO ET FRATRIBUSFamiglia di MariaUna Luce brilla nelle tenebreNovember-December 200718th year no 120-121News from Eastern Europe.

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g, Q'avra di g{,ev,

il &roiello

dei popoli russi

Ogni anno innumerevoli fedeli e più di un milione di turisti da tutto il mondovisitano a Kiev il famoso Monastero delle Grotte, dal quale ha preso origine

tutta la vita monastica russa. Il magnrfiro monastero ortodosso sulla riva del Dnepr- la cosiddetta Lavra -, nel corso di una storia ricca di tradizione,

è divenuto la più importante meta di pellegrinaggio mariano in Russia.La Lavra si estende su un terceno di 28 ettari e chi vi entra può ammirare

la ricchezza architettonica di più di 20 chiese. Anche i numerosi monaci con la barba e leloro vesti nere attirano gli sguardi dei visitatori. Ma la vera ricchezza e il singolare tesorodella Lavra sono i numerosi santi che vi ltanno vissuto durante quasi mille anni di storia.

San l{estore, il cronista del monastero, Ita scritto: "Questo monastero nonfu costruito conricchezze, mq con lacrime, digiuni e preghiere. Perciò la sua gloria è piu grande

degli altri costruiti con l'oro e I'argento dei nobili".

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t7 utto ebbe inizio in una grottarRYr| , \ v t l

\7 f el 988, quando il principe Wladimir diKiev (960-1015), nipote di S. Olga, (890-970),la prima ad essere battezzata in Russia, scesenel Dnepr insieme a tutto il suo popolo per ri-cevere il battesimo, fu un evento memorabileche segnò la nascita del cristianesimo in Rus-sia. Sotto Wladimir, il primo granduca dellaRussia divenuto cristiano, la fede poté man ma-no diffondersi fra le popolazioni slave in tuttaI'Europa dell'Est.L'origine della Lavra di Kiev risale piu o menoa quell'epoca. Questi i fatti: la popolazione eraancora profondamente segnata daI paganesimo,per questo il giovane ucraino Antipa lasciò lasua patria per conoscere personalmente l'origi-ne e la ricca tradtzione del monachesimo inGrecia, recandosi prima a Costantinopoli e piutardi sul famoso Monte Athos. Profondamenteplasmato da questo spirito; Antipa scoprì la sua

vocazione, diventò monaco e, in onore del san-to padre del deserto (S. Antonio), prese il nomedi Antonij. Nel 105 1, dal suo abate fu inviatoin Ucraina per portare il monachesimo nelleterre russe: "Antonij, torna nella tua patria,la Russia. Dio lo vuole. La benedizione delsanto Monte Athos ti accompagna perchemolti diverranno monaci per mezzo tuo ! " .

Perciò, Antonij, tornò in patrta sessanta annidopo l'rnrzio della cristianizzazione. Si ritiròcome eremita in una grotta su una collina co-perta di boschi, sulla riva del Dnepr, che poidivenne la culla spirituale del monastero. Lagrotta, profonda solo quattro metri, era già sta-ta santificata da un altro eremita, Ilarion, chepoco tempo prima aveva dovuto lasciare que-sto amato luogo, perché nominato arcivescovodi Kiev.

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e un pio eremitq viveva nella zona della palude del Dneprandare da lui a chiedere la sua benedizione e il suo consiglio

no restare e condividere la sua vita. Con il suo permessotpo i primi fratelli costruirono una chiesa sotterranea in

:'alla éepte la vita di S. Benedetto, padre det monache-rrgni;$nÉisi a lui nelle grotte di Subiaco?

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Presto però, la piccola comunità divenneciò egli si scavò una nuova grotta un pai' pÍ tano.spirituale e un consigliere, comprese nolla

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avere lavocazione di guidare come"abate.i quoi.à

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Nella sua umiltà Antonij non volle"nemmexo essere or(altro santo fondatoreo Francesco d'Assis[.,r'$ qressionegliere tra di loro un pastore, dicen doz "@h{fw voi è eza, mitezzu ed umiltà? Eglí dovrebbe e#& ll

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vgcryimfsfo{ptuptensa attività edilizia. Il terreno fu dmóflffei 6ftr$rev

Nei dodici anni durante i quali fu a gqid-a Oei rumr$ci,talmente buono che il numero &eile tnòé ffir&.iffitu. ' I . . ; ./gcry,r(

éffiomonastero. La zonadivenne simile adiug*iFaffir pdi aver dato una regola al Monastero-$dld GrqSeJ.prelco, regola che nei secoli successivi fu adottata éfr*ti i,

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g, @romparsa dei due padri @"datori,."<\( ,u/ lt{ntonij e Feodosij morirono a breve di-stanza l'uno dall'altro negli anni 1073 e I074 ein entrambi i casi Dio confermò con segnistraordinarila loro santità. Da secoli di Antonijvengono trasmesse cose sorprendenti:"Quando i monaci, come consueto, volleroriesumare il suo corpo per venerarlo, dallaterra usci fuoco impedendo loro di conti-nuare I'opera. Tentarono allora a sinistradella tomba, ma qui spuntò un getto d'ac-quq".Anche ai giorni nostri, nella grotta delvenerato Antonij sono visibili le tracce del fuo-co e dell'acqua.

Durante il regime comunista si tentò di tuttoper distruggere le reliquie del santo, però ognitentativo di aprire la tomba fallì. Appena si co-minciava a scavare, con grande spavento deipartecip anti, lampe gg rav a una luc e nella grottae sugli 'archeologi' atei grrrzzava il fuoco. Per-

ciò, fino ad oggi, le reliquie del santo monaconon si sono potute riesumare.Al contrario, il corpo del venerato Feodosij furitrovato intatto nella sua grotta, diciassette an-ni dopo la morte. Nella cronaca della Lavra èscritta la seguente testimoîraÍrza di un monaco:"ScAvAi e, all'improwiso, vidi le reliquie intutta la loro bellezza, il corpo di Feodosijera incorrotto. Il suo volto era luminoso.gli occhi e le labbra chiusi e le articolazionimovibili. In questo stato qbbiamo portato lereliquie fuori dalla grotta" .In quel momento,sopra la tomba, apparvero tre colonne luminose:insieme formarono un arco che portava allaCattedrale della Dormizione. Come già deciso,oltrefutto dopo questa conferma celeste, il san-to fu fumulato nella Cattedrale. Centocinquantaanni dopo, a causa delf invasione dei mongoli,le reliquie furono nascoste e purtroppo non fupiù possibile ritrovarle.

g" q *edrate detta @ "rmizionerRYr| , \ v / t /\7 f el 1073, poco prima della scomparsa deidue fondatori, awenne uno dei fatti piu impor-tanti nella storia del Monastero delle Grotte: lacostruzione della Cattedrale della Dormizione.La cosiddetta Cattedrale Uspenskaja è fino adoggi la piu grande, la piu preziosa e la più bellachiesa della Lavra, è il suo cuore. Dopo 900anni, a noi persone moderne, la storia delle sueorigini può sembrare quasi una leggenda, manon è così! La cronaca del monastero descrivecome la Madre di Dio in Greci a apparrsse con-temporaneamente a quattro costruttori edili,dando loro f incarico di recarsi a Kiev nel Mo-nastero delle Grotte e 1ì erigere una Chiesa insuo onore. A questo scopo, Ella consegnò lorooro, reliquie e una icona preziosa e molto bella.

Quando i costruttori arrivarono al Monastero

delle Grotte, i padri Antonij e Feodosij com-presero subito che quei quattro greci erano statimandati dalla Madre di Dio, poiché i monacinon avevano chiesto a nessuno di intervenireper la costruzione di una chiesa.Ma è dawero tanto incredibile? Anche a P. Pio,che come Antonij e Feodosij non ha mai lascia-to il suo convento, sono stati inviati aiutantiche, per la costruzione della sua Casa del Sol-lievo, gli hanno offerto i loro servizi come in-gegneri, operai, medici o semplici benefattori.Come avrebbe potuto trovarli? Egli potevachiederli solo con la preghiera!

urante I' appanzione in Greci a, la Ma-aveva mostrato ai costruttori, in visione,

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La taumaturgica icona della "Dormizione" si trova oggi nella Chiesa dell'Esaltazione della Crocenella Lavra, L'icona e dipinta in maniera antica su legno di cedro e ogni giorno

dopo la liturgia ortodossa viene presentata ai fedeli per la venerazione,

la futura chiesa con il suo splendore e la suagrandezza. Ctò che sembra una favola è unarealtà non più insolita del sogno che ebbe S.Giovanni Bosco, quando la Madre di Dio, inaperta campagna, gh fece vedere in dettaglio lafutura chiesa di "Maria Ausiliatrice".

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\y erminati i lavori di costruzione, nel Mo-nastero delle Grotte giunsero dalla Grecia ec-cellenti pittori di icone per decorarc Ia Chiesa.Vedendone però le dimensioni, si sentirono in-gannatí e chiesero di parlare con i committentiAntonij e Feodoslj, i quali avevano fatto lorocredere che si trattasse di una chiesa più picco-la. L'abate Nikon comprese subito I'interventodella grazia di Dio e mostrò ai pittori turbati leicone dei due fondatori, morti già da dieci anni.Pieni di fiducia, essi iniziarono allora il lavorodi decorazione della Chiesa e, come anche iquattro costruttori, divenendo monaci, restaro-no tutti nella Lavra fino alla morte.Dopo quindici anni di lavori, Ia Uspenskaja

poté essere consacrata. I1 giorno della consa-crazione, mentre i monaci erano in processioneintorno alla chiesa e dentro non c'eta nessuno,tutti sentirono carfti angelici provenire dall'in-terno dell'edificio. Un simile awenimento ciriporta ad uno dei piu noti santuari d'Furopa, ilSantuario Nazionale della Svtzzera, "MariaEinsiedeln", dove si svolse la cosiddetta "En-gelweihe" (consa crazione degli Angeli). Infatti,anche la consacrazione di quella chiesa non fuopera degli uomini, ma di Cristo stesso insiemecon gli Angeli.

(,9/l/ a\y f el corso dei secoli, Ia Cattedrale della"Dormrzione di Maria" costituì per i monacinon solo il cuore della Lavra, ma anche un cen-tro dispensatore di innumerevoli miracoli, Efa-zre alla piccola icona, esposta circondata didiamanti. Fu così che la Cattedrale divenne lapiù amata chies a maúana, meta di numerosipellegrinaggi di ortodossi, che qui si rivolgonoalla Madre di Dio datutta la Russia.

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uale luogo unico e santo, il Monasterodelle Grotte ci mostra anche 1o sconvolgentefatto che nelle gallerie delle grotte, lunghe qua-si un chilometro, riposano 118 (!) monaci in-corrotti in casse di vetro! Molti di questi corpispandono un intenso profumo e, come in pas-sato, così anche oggi, si verificano miracoli eguarigioni per le numerose persone che prega-no intensamente e chiedono con fiducia I'inter-cessione dei padri.Per gli ortodossi f integrita del corpo vale dasempre come segno della santità. Anche in oc-cidente veneriamo santi i cui corpi sono rimastiincorrotti. Chi non conosce Santa Bernadettecon il suo corpo intatto? Ricordiamo anche laperfetta mano della benedizione del santo con-fessore Leopoldo Mandic (vedi n. 18, anno1999), simile a quella del santo fornaio Spiri-don nellaLavra, con la quale egli ogni giorno,con tanto amore, preparava e serviva i "santipanr" e che per questo non poteva essere sog-getta a deteriorarsi.

er il governo ateo-comunista, fin dall'i-rtrzro, la famosa Lavra di Kiev fu una spinanell'occhio. Si voleva distruggere tutto cio chericordava Dio, soprattutto i molti santi dal cor-po incorrotto. Dapprima si tentò di spiegareche il fenomeno dell'incorruttibilità era dovutoal clima delle grotte che avrebbe favorito laconservazrone. Ma al contrario, I'umidità oscil-la lì fra 11 79 o/o e il 99 %! Chiunque:, pur nonessendo scienziato, sa che le sostanze organi-che non resistono in tali condizioni.Alla fine si decise di chiudere questa storia conIa forza. Arivarono dei camion per portare vrai corpi dei santi con l'intento di distruggerli.Ma accadde un miracolo: non fu possibile met-tere in moto nessun motore! Quando anche imeccanici non furono in grado di dare unasptegazione, arrivarono dei carri con i cavalli.Ma anche questi, nonostante le violente fiusta-te, non vollero mettersi in cammino. Perciò, isanti corpi furono nuovamente scaricati e du-rante gli anni della persecuzione rimasero inte-gri nelle nicchie delle loro grotte.

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goro hanno abbandonato it @("ndo

(nHîrovanni Paolo II scrisse in occasione del[r' Grande Giubileo :"Esistono persone

che lasciano dietro di se come un sovrappiùdi amore, di sffirenza sopportata, di purezzae di verità, che coinvolge e sostiene gli altri".Di queste persone fanno parte anche i santi mo-naci della Lavra. Ritirandosi nel Monasterodelle Grotte, essi hanno lasciato il mondo perdistaccarsi da tutto ciò che avrebbe potuto im-pedire il loro abbandono in Dio. Il compitoprincipale dei monaci ortodossi è la preghieraperpetua. Da essa attingono Ia forza per una vi-ta di ascesi, per il digiuno e per la lotta spiritua-le. Grazie a questa forma di vita, con il tempo,sono stati molti i monaci santi che hanno servi-to Dio e il prossimo con i carismi piu svariàti.

Questo era anche il motivo per cui i principi e iregnanti chiamavano i monaci come missionario vescovi per i loro territori. Diffondendo il cri-stianesimo in Russia, numerosi monaci patiro-no anche il martirio. I1 Monastero delle Groffeha plasmato in maniera decisiva in queste terresia il monachesimo che la stessa diffusione del-la fede cristiana.

@, bro @(rrturo dona asti attri ta guce/--xtI tAI

tK/ ltre alla vita comunitaria, nella quale imonaci dovevano imparare la pazienza, I'v-miltà, 1'amore fraterno, 1'ubbidienza e la preci-sa osservaîza della regola, esistevano forme dirigorosa vita eremitica. Solo monaci maturi,con il permesso del loro padre spirituale e del-l'abate, potevano scegliere questa forma diestrema abnegazione e murarsi nella propriagrotta. Nel silenzio perfetto e nella solitudinetotale, non esisteva piu nulla che potesse legare

I'anima al mondo. Qui contava soltanto la pre-ghiera perpetua , Ia lotta spirituale e la penitenzaper gli altri. Due o tre volte la settimana,l'abateoppure uno dei monaci in sua vece, andava da-vanti alla piccola finestra, unica apertura dellagrotta, per portare pane e acqua chiedendo labenedizione dell' eremita.

Questa forma di ascesi è difficile da compren-dere per noi, uomini occidentali e moderni ) maper molti monaci era uno stile di vita ambito.

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llrrrntr t€srrrtgr. Ilctrop lcpororrn .i.racu.ryr. G.-neraD6trPra,? Orrrúg l9{F r.

ú@,nti'eredità più preziosa del Mona-

stero delle Grotte di Kiev sono i suot

santi ricchi di numerosi e diversi carr-

smi. Nella segregazrone delle lorogrotte, i monaci si santificavano da-vanti a Dio, ma erano anche sempredisponibili verso il popolo. Per esem-pio, il santo portinaio Loggin, che con

il carisma di saper leggere nei cuori,già all'entrata del monastero era di-

ventato per molti un consigliere e unaguida, così come fu in Occidente S.Corrado dt Parzam, dell 'ordine dei

Cappuccini, ad Altotting in Baviera.

Un altro, S. Alipi j, pittore di icone,

curò innumerevoli malati solo toccan-

doli con il suo pennello. Agapito è lo

stimatissimo monaco medico, pressola cui tomba, anche in tempi recenti,

si verificano ripetutamente guarigioni.

rsenry era conoscruto come co-lui che "ama il lavoro", perché facevasempre del bene agli altri ed era con-siderato come il grande benefattore.Anche S. Fjodot, "rl silenzioso", dopola morte, operò (ed opera ancora)grandi miracoli. Particolari, insolit iprodigi Dio compie tuttora per inter-cessione dell'umile becchino Marco.

specialmente quando il suo cappello

viene posto sulla testa dei pellegrini.

San Marco (undicesimo secolo)

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della Q,avrart'',Yr( , \,)/l/\:7 f el "Libro dei Padri" si scrive diS. Giovanni, il quale per lunghi periodi

aveva sopportato tentazroîr sessualitormentose. Spesso, i confratelli vede-vano uscire luce dalla sua cella, seb-bene non fosse acces a îeanche unacandela, e andavano a leggere da lui.Inoltre tutti, allontanandosi da quelluogo, erano liberati dalle tentazioni.

a cronaca dt San Nestore rac-conta di un sacerdote, Damiano, che,fino alla sua morte, visse solo di paneed acqua. Questa rinuncia 1o rafforzòtanto nella lotta spirituale e nell'unio-ne con Dio: attraverso la sua interces-sione tutti i malati, che andavano dalui erano guariti. Damiano pregava, un-geva con olio e otteneva le guarigioni.

San Nestore (1056 - 1114)

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g" Qorra di%ev oggi,.{X(Vurante il regime stalinista, il Monastero delle Grotte di Kiev, sulla riva del Dnepr, rimasechiuso. Preziosi edifici furono distrutti e ciò che rimase della roccaforte della fede fu trasfor-

mato in un centro di propaganda atea. Nel 1930, tutti i monaci furono incarcerati,deportati o uccisi brutalmente. Il mondo ortodosso però assistette al più grandesacrilegio, quando nel l94l il cuore della Lavra,la cattedrale della Dormizio-

ne, fu fatta saltare in aria. Per cancellare infine ogni ricordo di Dio, gli altifunzionari del partito non temettero di chiudere le due famose e terapeuti-

che fonti dei fondatori Antonij e Feodosij.Soltanto nel 1988, p€r la festa dei mille anni del cristianesimo in Russia,lo Stato ha restituito il monastero, per la maggior parte completamente

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diroccato. Con immane impegno hanno avuto inizÍo i lavori di ricostruzione e di restauro, inmodo che oggi la Lavra, con le sue magnifîche chiese, gli enormi impianti, i laboratori e i mu-sei, brilla dello splendore di una volta. Nel 2000 si è potuta nuovamente consacrare la famosaperla mariana della Lavrar la cattedrale della Dormizione, ritornata conforme all'originale.Solo pochi monaci sono sopravvissuti agli orrori del comunismo e, alla fine degli anni ottanta,sono tornati nel loro monastero. Presto però sono maturate molte giovani vocazioni e oggicirca 200 monaci vivono permanentemente nella Lavra.Inoltre altri 300 vi studiano. Tutti so-no cresciuti nello stato sovietico ateo-comunista e ciascuno di loro potrebbe certamente rac-contare una storia estremamente interessante della propria vocazione e conversione.E' da notare che, nonostante la catastrofe nucleare di Cernobyl del 1986, su tutto il terrenodella Lavra, come anche nel Carmelo di Kiev, non si segnala la più minima contaminazioneradioattiva. Per il bene di Kien anche le due fonti, una volta scaturite miracolosamente, sonostate riattivate! Molti prendono per proprio uso I'acqua da bere che ha fama di essere di otti-ma qualità. Ma non basta. Presso le due fontane è scritto che I'acqua ha proprietà curative, sidice simili a quella di Lourdes.

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@"guri di q*ak in musica !

Q6"itu, adoriamo

I canti di Natale e le musiche proven-gono da diversi paesi e in questa festadell'Amore ci uniscono con tutta Ia fa-miglia umana. Nel fascicolo allegatopotrete trovare Iatraduzione dei testi.

Nuovo

@I"stu con noi @rrnoreSu questo CD i nostri fratelli e sorelle hanno interpretatoper voi canti e musiche internazionah adatti per I'adora-zione e la medrtazione: lodi, salmi cantati, canti mariani eanche una consacrazione in musica aIIa Madonna.

Chiunque desideri ricevere CD o cassetta può ordinarh con I'offerta dt euro 10,00 (per il CD) e euro7 ,00 (per la cassetta), spese dr spedizione incluse, inviando questo modulo all'rnd:r.rzzo.

Pro Deo et Fratribus - Famigha di Maria,Yta Monte Santo, 14, 00195 - ROMA

Nome, Cognome:via:cap:

CD Veníte, Adoriamo

Cassetta Venite, Adoríamo

CD Rests con noi, Sìgnore

CD Rosario deUa Misericordia

Cassetta Rosarío dellaMísericordìa

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/6\{tt'inizio della nostra missione a Scher-bakty, in Kazakistan, undici anni fa, abbiamoconosciuto Raj a, vÍra donna tartara piena ditemperamento e di energia. Purtroppo la sua vi-ta coniugale con il marito Sascha, peraltro inprigione dal 1993, era tutt'altro che facile per-ché egli beveva molto ed era tossicodipendente.

Qualche volta, durante la notte, Raja era statacostretta a fuggire insieme ai figli per salvarsidalla vtolenza del marito. In questa situazionela famiglia si era impoverita.Nel 1996, Raja ha rntzrato ad aiutarci comeportinaia, come cuoca nella cucina della men-sa, nell'asilo, in giardino e per spalare Ia neve.Non rifiutava nessuna attività. Non era statabattezzata ed era cresciuta senza fede, ma congli anni aveva abbracciato in maniera moltoprofonda la religione cattolica. Si percepiva fa-cilmente che tutto ciò che faceva, era fatto perDio. Il suo amore non era mai quello di un cri-stiano "passivo".

Nel 2001, sei anni fa, un giorno alf improwisoRaja ha trovato Sascha davanti casa, dopo ottoanni di prigione. "Ti lto cercato", sono statele sue prime parole. Egli non sapeva dove an-dare e chiedeva accoghenza.In quel momento,Raja si è ricordata di una cosa molto importan-te: "l{ell'Anno giubilare del 2000, avevo

potuto partecipare a Karaganda all'Incontroorganizzato dalla Chiesa Cattolica. DuranteI'omelia, il vescovo Lenga aveva esortato:'Ora dovete perdonare tutti, anche coloro chevi hanno ferito maggiormente!'. l{el riceverela Santa Comunione. ovevo detto a Gesù:'Ora non vorrei perdonare Sascha solo così

semplicemente. Signore, ti prego, vorreiperdonarlo guardandolo negli occhi ! ' . Gesùallora aveva esaudito la mia preghiera,perche Sascha in quel momento era di nuo-vo davanti a me".

g" Qrieso è la coso ta più bello in assoluto

rf:Xr[/fella pena e con l'incertezza dr fare omeno la volontà di Dio, accogliendo suo mari-to in casa, nonostante le sofferenze e la miseriache egli aveva provocato nel passato, Raja ha

chiesto consiglio a P. Ulrich (che in quei giornrsostituiva P. Bonaventura). Egli le ha detto:"Forse Gesù è venuto da te nella personadi tuo marito. Accoglilo come Gesù!".

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osì Raja ne è stata certa: erala volontà diDio! Perciò ha accolto nuovamente Sascha, no-nostante le forti riserve dei figli piu grandi.Purtroppo in prigione suo marito si era contagia-to di tubercolosi! La situazione non era affattofacile, specialmente quando improvvisamenteha scoperto di essere anche lei malata di diabe-te. E' stato un duro momento! Le cure medicheerano insufficienti e Raja ha rntziato a dimagrirepaurosamente.Poi è accaduto un fatto inaspettato: Sascha hacominciato ad aprire il suo cuore aIIa grazra.Senza essere stato battezzato e formato total-mente dal comunismo, non sapeva nulla di Dio.

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Non sapeva nemmeno fare il segno della croce.Di tanto in tanto Raja poteva parlargli della fe-de e ogni mercoledì egli ha voluto parteciparecon lei alla Messa mattutina. "E' così silen-zioso la mattifte", ha detto: "perclté ancoranon ci sono tante persone. Sono stato inprigione, in ospedale e in visita in moltecase: la chiesa è la casa più bella, per il si-lenzio ".

Sascha aveva la tubercolosi in fase attiva e ilpericolo di una infezione per la famigha eratroppo grande. Dopo una lunga atfesa, ha otte-nuto un posto nel sanatorio di Scherbakty, Írra

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tutte le cure mediche ormai non giovavano più!11 suo stato si aggravava di giorno in giorno.Aveva forti dolori e il suo corpo si gonfiavatutto. P. Bonaventura e noi sorelle gli abbiamofatto visita di frequente. Una sera, piangendolacrime di pentimento, Sascha ha chiesto allamoglie: "Perclté i religiosi vengono adascoltare le sofferenze altrui? A che cosa

servono loro questi problemi?". "Me oggi,non ti senti meglio? ", ha chiesto Raja. "Sz,

mi sento tanto alleggerito!". Alla fine, Sa-scha è stato dimesso dall'ospedale come caso'seîza speraÍrza' per lasciare il posto a qualcu-no che avesse ancora la probabilità di guarire.Pian piano, Dio si preparava un posto nel suocuore.

urificato dalla sofferenza. rn lui si è ma-nifestato sempre piu apertamente il desiderio diDio. Sono passati però alcuni aîn\ fin quando,lI 29 matzo 2006, Raja gli ha portato la notiziache poteva ricevere il sacramento del Battesi-mo. Sascha, calmo e deciso, ha detto: "Lavami

e dqmmi una veste biancq. devo essere tuttopuro per il battesimo ! ". A causa della sua de-bolezza, ella gli ha consigliato: "Se per te ètroppo pesante restare seduto, ti puoi

brdonami!

sdraiare". Il malato ha risposto: "CIte cosa èpesante, s€ si fa per DioZ ". Sascha è statobattezzato a casa con i l nome di Giuseppe,scelto da lui stesso. Aveva detto: "Dopo averricevuto il battesimo, morirò presto". Vera-mente, il suo stato di salute ha tntziato a peg-giorare rapidamente: le mani, i piedi, le gambe,il viso, tutto si gonfiava al massimo. Aveva deidolori fortissimi e I'ospedale, pur con grandedifficoltà, 1o ha accettato una seconda volta.

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ffiti ultimi ffiiorni di maggio\_-t

reoccupato per il contagio, ci ha fatto di-re dalla moglie: "Di' a P. Bonaventura e allesorelle di non venire, perche io sento giàI'odore di putrefazione nel mio corpo ". Na-turalmente questo non ci ha impedito di andare,con noi è venuta anche Raja. Ella ha poi rac-contato: "Ogni giorno, quando andavo dalui, mi chiedeva perdono: 'Tu mi hai sem-pre detto che dovevo cambiare vita, ma nonti ascoltqvo. Ti prego, perdonami per tutti idolori che ti ho procurato'. La notte primadella morte di Sascha, Cristina, Ltne nostrafiglia, ha fatto un sogno. Ha visto il padreche le diceva: 'Cristina, non essere più incollera con me! lr{ella gioventù si fa ciò chesi vuole. Quando sarai più grande, mi capi-rai'. Così, anche Cristina ha potuto perdo-

narlo. (Jna delle sue preoccupazioni era dimorire in solitudine. 'lr{on allontanarti permolto tempo altrimenti non sarai presenteal mio trapasso ! '. Ma io ero piena di fidu-cia e gli ho detto: 'Pregherò Dio di poteressere presente in quel momento. Farò unanovena per questo ! '. Il primo maggio ho ri-cordato a Sascha, che in quel giorno si

festeggiavq la Pasqua ortodossa. Egli mi hachiesto: 'In quale mese siamo?. Ho risposto:'Maggio!'. Egli ha soggiunto pensieroso:'Sì, maggio, questo allora è il mio mese'. LAsera mi ha detto: 'Tutto brucia nel mio corpo,i dolori sono come un fuoco!'. Ho cercatodi consolarlo dicendo: 'Ti ricordi ciò che tiho raccontato di S. Faustina? Resisti anco-ra per un po'! ".

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Progetto: Scherbakty

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\y (_oi missionari vi salutiamo di cuore dalKazakistan freddo e completamente ricopertodi neve! A volte pensiamo di trovarci in ungrande 'frigorifero' che Dio riscalda a modoSuo. E' bene che sia così! Se volgiamo unosguardo al passato e ci ricordiamo dei tantr'ge-sti d'amore' che Dio ci ha donato, siamo pienidi grande gratitudine. La miseria, però, e la lottaquotidiana per la soprawrvenza sono pelmanen-temente presenti e cio specialmente nei mesi piùfreddi dell'anno. Si comincia dalla mancanza dtcombustibile e di vestiano, dall'alimentazioneinsuffi ciente fino alla scarsa assiste nza medtca.Molte malattie sono la conse grtenza delf ipoter-mr1 dei servrzi rgrenici scadenti, delle toiletteall'aperto e della maîcanza dr vitamine. Unadelle malattie piu diffuse, a causa della qualemolti muoiono, è la tubercolosi. Nello scorsoanno abbiamo dovuto preparare alla morte duepersone colpite da questa malattia. Una di loroera Sascha, del quale avete letto nelle pagine

precedenti. L'altra malata si chiamava Nadja,una madre di famiglia di quarantatre anni. P. Bo-naventura le ha somministrato il battesimo sulletto di morte. Ella ha lasciato quattro figli, deiquali due vanno ancora a scuola. Quando i figlici hanno comunicato Ia sua morte, siamo andatisubito a aasa loro. Che miseria! La madre mor-ta, dtmagrtta fino alle ossa, giaceva sulla terranuda, coperta soltanto da un lenzuolo . La prtmapreghiera che in questi casi viene spontanea è:"O Signore, meno male, che esiste il cielo!".Nell'autunno a Scherbakty in un mese abbia-mo avuto tre morti a causa della incompetenzadei medici e per le loro scarse conoscenze scien-tifiche. Spesso le persone vengono a chiederciaiuto per andare in città e farsi visitare da me-dic i p iu bravi . Per questo vi chiediamo dinuovo di soccoffere i sofferenti. Con le vostreofferte possiamo procurare medicinali e com-bustibile, pagare spese di trasporto e compera-re generi alimentari.

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Redazíone; PRO DEO ET FRATRIBUS O.N.L.U.S.Gon collab. Famiglia di MariaVia Monte Santo, 14 - 00195 RomaIel. 06.37.51.37.83Fax 06.37.35.15.49

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Tipografia: Tipolitografia Trullo s.r.l.Via delle ldrovore della Magliana,17300148 Roma - Tel. 06.6535677 r.a.Finito di Stampare; Novembre 2007

Direttore resp.j Don Luigi Bianchi

lscrizione al Tribunale di Roma n. 633 del 16-11-1989

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