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Photos Andrea Astesiano

Best Communicator Award 2012

I VINCITORI E LE MOTIVAZIONI

Stone Group International CalvasinaPibamarmi

Odorizzi

Prometec

10

Mercoledì 26 settem-bre nello spazio Insi-de Marmomacc si è svolta la premiazione della sesta edizione del prestigioso pre-mio veronese. Il Best Communicator Award, fin dalla sua isti-tuzione sei anni fa, è un ambito riconoscimento che premia gli allesti-menti fieristici che me-glio hanno evidenziato e trasmesso, attraverso il loro design, le poten-zialità e le prospettive costruttive, decorative e comunicative dei mate-riali litici. Lo stand fieristico di-venta a tutti gli effet-ti un mezzo di comuni-cazione imprescindibile che coniuga l’aspetto ar-chitettonico con il mar-keting aziendale, tra-smettendo a partire dal progetto, una più com-pleta conoscenza e cul-tura del marmo e della pietra naturale, insieme a sorpresa, emozione e atmosfera.La giuria, formata da Enrico Morteo giornali-sta, storico e critico del design, Chantal Clavier

Hamaide, direttore della rivista di design “Intramuros”, Porzia Berga-masco giornalista indipendente e responsabile per ADI di exhibit de-sign Aldo Bottoli, Direttore scien-tifico dell’Osservatorio del Design Colore e Mauro Albano, Brand Ma-nager di Marmomacc, dopo aver visionato e valutato tutti gli stand presenti in fiera, ha segnalato le realtà maggiormente meritevoli di attenzione per la cura e l’intuizio-ne nell’evidenziare e trasmettere attraverso l’exhibit design ricerca e qualità del materiale.Cinque sono le aziende premiate quest’anno e altrettante le menzio-ni d’onore attribuite. Il riconoscimento è andato a Cal-vasina e Pusterla&Ronchetti con il progetto di Lorenzo Da-miani per “il racconto di una tec-nologia evoluta, reso attraverso un percorso ludico-pedagogico costel-lato di oggetti sorprendenti e ac-cattivanti, capaci di suscitare la cu-riosità e il desiderio di interazione”; Odorizzi Porfidi con il progetto di Lucy Salamanca per “un dispo-sitivo comunicativo che evidenzia la trasfigurazione tecnica di un ma-teriale tradizionale attraverso una progressiva smaterializzazione del-la pietra che, a minimi spessori, si avvicina ad una inattesa traspa-renza”; Pibamarmi con il pro-getto di Grafton Architects per “la forza di un progetto espositivo

capace di costruire un paesaggio monomaterico, al contempo do-mestico ed urbano, nel quale dia-logano blocchi a scala architetto-nica con eleganti elementi a scala d’oggetto”; Prometec con il pro-getto di Giovanni Giorgi e Ales-sandro Rustighi per “la capacità di assemblare un volume comuni-cativo a partire da elementi costi-tutivi delle macchine utensili, una sorta di container mediatico che al contempo evoca e trascende la natura originaria dei componenti”; Stone Group International con il progetto di Michalis Theofilou per “un’idea che si sviluppa tutta in orizzontale, che condensa sul pia-no informazione e comunicazione, materia ed emozione, ricreando uno spazio al cui interno è possibi-le circolare sempre a contatto con il materiale naturale”. La giuria ha inoltre segnalato Cit-co con Zaha Hadid, Testi Group con Tobia Scarpa, Stone Italia-na con Lorenzo Palmeri, Tren-tino Marketing spa con Monica Armani, Savema Magt con Pao-lo Armenise + Silvia Nerbi con la seguente motivazione complessi-va: “tutti diversi fra loro, questi in-terventi testimoniano l’eccellenza della qualità e della ricerca. Ironia e monumentalità, architettura e design, didattica e seduzione: cin-que percorsi attraverso la contem-poraneità della materia.”