Prime Pagine Giornali

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22 agosto 2012

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€ 1,20 – Arretrati: € 2,00Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)

Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

w w w. i l f a t t o q u o t i d i a n o. i t

Mercoledì 22 agosto 2012 – Anno 4 – n° 198Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Romatel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230

Dracula contro i terremotati“Tornate a pagare le tasse”

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Dialogo sulle notiziescomode

di Antonio Padellarodc

Qualche giorno fa un collega della stampaestera che lavora in Italia da molti anni mi hadetto: “Ma perché il Fatto Quotidiano condu -ce questa campagna contro il presidente

Napolitano, un galantuomo amato dagli italiani etrattato con rispetto dal resto della stampa italia-na?”. Non mi ha lasciato replicare perché avevauna seconda domanda, che in realtà era già unarisposta alla prima: “È vero, come si dice, che voicon Grillo, Di Pietro e forse anche la Fiom puntatealla formazione di un partito giustizialista che mi-ra ad abbattere il governo Monti? Ma come, vi sie-te liberati di Berlusconi che ha sputtanato l’Italiain tutto il mondo e, ora che avete un premier checerca di evitare all’Italia la fine della Grecia, loattaccate in tutti i modi? Siete impazziti?”.Ho provato a replicare che noi del Fa t t o non vo-gliamo fondare alcun partito, nè abbattere alcungoverno e meno che mai il presidente della Re-pubblica. Siamo solo un giornale, ho detto, e igiornali degni di questo nome hanno il dovere diporre le domande al potere, anche le più scomo-de e irriguardose, senza fare sconti a nessuno. Delresto, ho aggiunto, non siete voi che con i vostrigiornali, compreso il tuo, avete fatto dimetteredue presidenti della Germania solo perché unoaveva commesso una gaffe sull’Afghanistan e l’al -tro per un mutuo agevolato della moglie? Perònessuno vi ha accusato di complottare contro leistituzioni, o no? Qui il collega tedesco mi ha guar-dato storto: “È un paragone che non regge. Queidue hanno riconosciuto le loro colpe, mentre Na-politano è la vittima”. La vittima? “Certo, non èforse vero che la Procura di Palermo lo ha inter-cettato illegalmente e non intende distruggerequelle telefonate?”. Ho provato a spiegare che lecose stavano molto diversamente e che i pm pa-lermitani che cercano la verità sulla trattativa tralo Stato e la mafia si sentono accerchiati, ma lui haalzato le spalle: “Allora perché gli altri giornaliscrivono il contrario? E poi, con le fabbriche chechiudono e i giovani senza lavoro, pensi proprioche agli italiani importi qualcosa di una storia vec-chia di vent’anni?”. Stremato, ho provato a direche le centomila firme raccolte in pochi giornidal Fa t t o (oggi sono 127mila) dimostrano il con-trario. Ma lui mi ha liquidato: “Come mai di que-ste firme ne parlate solo voi e neppure una rigasugli altri giornali? Una ragione ci sarà, no?”.Per spiegare meglio le nostre ragioni a chi le vuoleascoltare, oggi saremo ospiti dell’Associazionedella stampa estera, che ringraziamo, con il pro-curatore aggiunto di Palermo Vittorio Teresi. Ainostri lettori e a chi chiede verità e giustizia dia-mo appuntamento alla festa del Fa t t o alla Versi-liana dal 7 al 9 settembre. Saremo in tanti.

INTESA AI TEMPI DI PASSERA:“PORTATE I SOLDI ALL’ESTERO”

Il gip: “Un sistema creato da funzionari della banca per

riciclare i fondi neri dei grandi gruppi in Lussemburgo”

2011, riunione strategica nella sede milanese dell’istituto

T R AT TAT I VA x La lenta fine della polizia Interforze inventata da Falcone

E ORA SMANTELLANO LA DIA

Corrado Passerella

di Marco Travaglio

Due estati fa il banchiere Corrado Passerasfilava in passerella al Meeting di Rimini,dove ormai è una rubrica fissa, con unarequisitoria contro “tutta la classe dirigente

italiana” che “non risolve i problemi della gente” e“suscita indignazione”. Applausi a scena apertadalla platea di Comunione e Fatturazione, che unapplauso non l’ha mai negato a nessuno, anch’essaindignata contro la classe dirigente che non risolve iproblemi della gente, ma quelli del Meeting di Cl sì,finanziato negli anni dai migliori esponenti dellaclasse dirigente: Berlusconi, Ciarrapico, Tanzi, Eni,Banca Intesa (cioè Passera coi soldi deirisparmiatori) e Regione Lombardia (cioèFormigoni coi soldi dei lombardi). Il noto marzianonaturalmente non aveva nulla a che vedere colPassera che amministrò Olivetti (poi venuta amancare all’affetto dei suoi dipendenti), PosteItaliane e Intesa, dunque membro della classedirigente che fa indignare i cittadini. Altrimentiavrebbe dovuto autodenunciarsi e beccarsi bordatedi fischi. L’altroieri il Passera è tornato per la decimavolta al Meeting, non più in veste di banchiere main quella di esaministro (Sviluppo economico,Infrastrutture, Trasporti, Comunicazioni, Industria eMarina mercantile): infatti ha evitato diriprendersela con la classe dirigente. Ha inveceannunciato che “l’uscita dalla crisi è vicina,dipenderà molto da quello che si riuscirà a fare”.Altrimenti l’uscita è lontana. Applausi scroscianti,gli stessi che nel corso degli anni han salutatoAndreotti, Sbardella, Martelli, Forlani, Cossiga,D’Alema, Berlusconi, Napolitano, Bersani, persinoTarek Aziz e ieri Betulla Farina, Alfonso Papa eLuciano Violante (se un giorno salisse sul palco unadonna delle pulizie o Jack lo Squartatore e sispacciassero per ministri di qualcosa, verrebberosommersi di ovazioni). Il “nuovo Passera” uscito dalfonte battesimale di Rimini, manco fossero le acquedel Giordano o del Gange o dello Yangtze,distinguibile dal vecchio per via delle maniche dicamicia al posto della giacca, ha poi distillato altreperle di rara saggezza: essendo indagato per frodefiscale, ha detto che “bisogna trovare le risorse perabbassare le tasse, una vera zavorra, fra le più alte almondo”. In qualunque altro posto, gli avrebberodomandato: “Scusi, lo dice a noi che le paghiamo?Ma lei è un ministro o un passante?”. Lì invecel’hanno applaudito. Anche se, in nove mesi daesaministro, non ha toccato palla (leggendario ilgiorno in cui annunciò un “decreto per la crescita”che avrebbe addirittura “mobilitato risorse fino a 80m i l i a rd i ”, ovviamente mai visti manco in cartolina).Poi ha minacciato la platea con un modesto“sappiate che la responsabilità che sentivo verso ilvostro mondo nelle vite precedenti, in quellaattuale è molto aumentata”. Mecojoni, direbbero aRoma. Applausi. Siccome poi Maroni l’ha invitatoa gl’imminenti, imperdibili “Stati generali del Nord”in programma a Torino, ha aggiunto: “D o bb i a m oriprendere il federalismo”. Ma certo, come no. Iretroscenisti dei giornali, chiamati a decrittare ilsànscrito dei politici, e ora dei tecnici, sostengonoche Passera era a Rimini perché “il Meeting portafor tuna” e lui sogna una Lista Passera, o un Partitodei Tecnici, o una Cosa Bianca, o un GrandeCentro, o un centrino, o un centrotavola, insommaqualcosa che lo issi a Palazzo Chigi o al Quirinale,visto che ritiene “improba bile” un suo ritorno aIntesa (e a Intesa condividono). Ormai si crede unleader, un trascinatore di folle, e nessuno ha il cuoredi avvertirlo che gli applausi ciellini non han maiportato voti a nessuno. Un banchiere con la facciada t ra v e t , specie di questi tempi, può travestirsicome vuole, farsi fotografare dai rotocalchi sullaspiaggia con la faccia da figaccione, la sua signora el’incolpevole prole, ma resta sempre un banchierecon la faccia da t ra v e t , la cui popolarità fra glielettori è inversamente proporzionale a quella suigiornali. Passerà (con l’accento).

Famiglia Cristiana sul Meeting di Cl: “Applaude sempreil potere”. Infatti il potere accorre e ricambia festoso

La sfilata di ministria Rimini preparala Lista dei TecniciMa non è cosìsemplice

Palombi pag. 6 z

C AT T I V E R I EMonti: “La fine del tunnelsi avvicina”.Come disse Lady Diana.

( w w w. fo r u m . s p i n o z a . i t )

nletture estive

“Un episodio duranteil Terrore” (II parte)di Honoré de Balzac

pag. 14 - 15z

Udi Oliviero Beha

“POPULIS TAGIURIDIC O”?SÌ, LO SONO

E bbene sì, sono un popu-lista giuridico. La formula,

che definisce l’ultima versio-ne in ordine di tempo del“populismo”, si riferisce achi “usa la difesa delle Pro-cure come clava contro lapolitica”. pag. 18 z

Udi Vittorio Occorsio

PRE SIDENTENA P O L I TA N O,CI RIPENSI

S ono riconoscente al Presi-dente Napolitano per il suo

impegno per la ricostruzionedella memoria storica degliAnni di Piombo, testimoniatidagli incontri che oramai dasei anni si svolgono al Quiri-nale il 9 maggio. pag. 3 z

Udi Malcom Pagani

REM OTTI:DONNE, BUGIEE BYPASS

A 88 anni, la sintesi è un ob-bligo: “A me praticamente

interessa solo la sorca”. Di tuttele multiformi attività di RemoRemotti, attore per Bellocchio,Scola e Moretti, cantante, poe-ta e scrittore, la conquista è an-cora la principale. pag. 13 z

Il castello di San Felice (Modena) distrutto dal sisma dello scorso maggio (FOTO ANSA)

FISCO IMPIETOSO

nsiria

40 morti ammazzatinella moscheae accuse a Obama

Fisk e Vitaliano pag. 10z

nregione Sicilia

I voti di Crocetta:“Basta sesso,voglio il Centro”

Scanzi pag. 8z

Liuzzi pag. 7 z

D’Onghia pag. 2 - 3 z

Udi Vittorio Malagutti

UNA CIMICEINCAS TRAIL COLOSSO

E ccola, la frase che chiama incausa Banca Intesa e che giu-

stifica dubbi e sospetti sul ruolodell’istituto milanese, all’epocaguidato da Corrado Passera, nelcaso Giacomini, una storia di fro-de fiscale e riciclaggio da centi-naia di milioni di euro. pag. 6 z

(FOTO ANSA)

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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.itReg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

Una gara contro il tempo per soccorrere e curare un turista leccese a Policoro

Staffetta con l’Aeronautica Militare per il trasporto a Torino

Un corpo di donna ritro-vato in un pozzo nelle campagne di Barile. Pare sia di Sveva Taffara, 26 anni, di Settimo Torinese, scomparsa da diversi gior-ni. Perché era a Barile? Nel pozzo si è tuffata per suici-darsi o l’hanno spinta? Per

gli investigatori, un vasto panorama di ipotesi.

Lo chiamano “oro rosso”. Per chi ne trae profitto sarà sicuramente “oro”, ma per loro, i forzati della rac-colta, è uno strumento di sfruttamento. Reportage dalle zone dell’Alto Bra-dano, dove centinaia di extracomunitari lavorano

(e vivono) nei campi per pochi spiccioli.

Si chiama “Progetto Co-munità”. Vede insieme i sindacati confederali e Pensiamo Basilicata, unione di artigiani, im-prenditori, cooperative, commercianti e produt-tori agricoli. Tutti uniti per una grande mobilitazione

a Roma che smuova le ac-que con il governo.

Storia avvoltadal mistero

Dal Piemontea Barileper morire

Anno 2 Numero 163 del 22/08/2012

Reportage dai campidell’oro rosso

Alto Bradano:gli schiavidel “caponero”

Mobilitazioneper non soccombere

Sindacatie impresecoalizzati

San Carlo come ERSalvata una vita

Ardsu

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L’uomo, in vacanza a Policoro, si sente male. L’intervento

del 118 evita il peggio. Poi, l’assi-

stenza in ospedale. Infine, il trasbordo alle Molinette con

un C130 che imbarca l’autoambulanza

L’ospedale San Carlo di Potenza e l’Aeronautica Militare insieme per salva-re la vita a un ventottenne di Lecce colto, mentre era

in vacanza a Policoro, da un grave infarto. L’equipe del dottor Lisanti ha ef-fettuato un’angioplastica primaria. Poi, nel reparto

di terapia intensiva della cardioanestesia, è stato intubato. Dopo due ore, l’impianto di un “cuore ar-tificiale”.

A PAG. 2A PAG. 4

Gal “La cittadella del sapere”: fondi per ospitarei fedeli, microcredito alle aziende, il Museodi Monna Lisa e lo stand alla Mostra di Venezia

Variegato e intenso il programma di attività previste dal Gruppo di azione locale la “La cittadella del sapere”. Innanzitutto l’aiuto ai piccoli comuni del comprenso-rio per recuperare e valorizzare i centri storici. Inizia-tiva originale, l’istituzione a Lagonegro di un museo multimediale dedicato alla Monna Lisa, l’opera em-blematica realizzata da Leonardo Da Vinci. Secondo una leggenda popolare, pare che la donna del ritratto per eccellenza, Lisa Gheradini, moglie di Francesco del Giocondo, sia sepolta proprio nella cittadina lucana. In preparazione due bandi semplificati che verranno pubblicati a settembre: il primo per incentivare con oltre un milione di euro le microfiliere agroalimentari, in modo da avvicinare sempre più produttori e con-sumatori finali; mentre il secondo punta a concedere finanziamenti, attraverso il microcredito, ai piccoli pro-duttori agroalimentari. Saranno stanziati circa 400.000 euro e ognuno potrà richiedere al massimo 15.000 euro a tasso zero. Ma c’è anche molto altro: anche la partecipazione alla Mostra del Cinema di Venezia.

Gli studenti che abitano a più di 50 chi-lometri da Potenza, sede dell’Universi-tà degli Studi della Basilicata, potran-no usufruire di un alloggio dell’Ardsu: pubblicato il nuovo bando per l’asse-gnazione degli appartamenti e posti letto agli studenti dell’ateneo lucano a costo ridotto. Per accedere alla gra-duatoria, è necessario compilare la domanda nell’area riservata dello stu-dente sul sito www.ardsubasilicata.it. Scadenza: 21 settembre 2012.

Nota del direttore generale dell’Asp, Marra

Salute

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Economia

Lo sviluppo parteda agricoltura,cultura e fede

Tutte le innovazionidel Piano sanitarioFarmaci, posti letto, personale

Ateneo, alloggiper fuorisede

Il Quotidiano della BasilicataLa Gazzetta del Mezzogiorno La Nuova del Sud

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Basilicata Mezzogiorno

Salvataggio in extremis al San Carlo di Potenza. Un turista leccese di 28 anni, colpito da un grave infarto mentre si trovava in vacanza a Policoro, è stato trasferito d’urgenza nel nosocomio potentino, dove l’equipe del dottor Pasquale Lisanti, diret-tore dell’unità operativa di Emodinamica, viste le

gravissime condizioni in cui versava (infarto ante-riore esteso), ha effettuato una coronarografia che ha evidenziato una chiusura della coronaria anteriore, trattata tempestivamente con un’angioplastica pri-maria. Dato il persistere delle gravi condizioni cli-niche, si è reso necessario l’impianto di un sistema

di assistenza ventricolare (Ecmo), effettuato dai me-dici della cardiochirurgia del San Carlo. Con l’inter-vento sono migliorate le condizioni cliniche del pa-ziente, che ha recuperato in pieno le funzionalità di tutti gli organi. Ma la gra-ve insufficienza cardiaca ha reso comunque neces-sario, a 48 ore dall’infarto,

il trasferimento presso il Centro trapianti “Le Moli-nette” di Torino nella pro-spettiva di un trapianto di cuore.Del trasferimento si è oc-cupata l’Aeronautica Mili-tare che ha fatto atterrare all’aeroporto di Napoli un C130 sul quale è stato fat-ta salire l’ambulanza che trasportava il paziente

proveniente da Potenza (che ha continuato a uti-lizzare il cuore artificiale impiantatogli dai medici lucani) e accompagnato da tre sanitari del San Car-

lo. Per lui, giunto a Torino in ottime condizioni tenu-to conto della sua patolo-gia, si avvieranno adesso tutte le procedure per un trapianto di cuore. (Bm4)

Giunto nell’ospedale potentinoin gravissimecondizionidi saluteil ragazzoè statosottopostod’urgenzaall’impiantodi un sistemadi assistenzaventricolare

Tante le novità in materia di sanità contenute nel Piano regionale integrato della salute e dei servizi alla persona approvato dal consigio regionale. In una nota il direttore gene-rale dell’Asp, Mario Marra, rende noto cosa cambia nell’ambito dell’Azienda, alla luce anche delle nor-me contenute nelle leggi sulla revisione di spesa e assestamento di bilancio.

La prima novità riguarda l’assistenza farmaceutica, con l’obbligo per i medici di prescrivere (fatti sal-vi i pazienti cronici) per i trattamenti dove sono disponibili più medicinali equivalenti, la sola deno-minazione del principio attivo contenuto nel far-maco. E’ possibile, previa sintetica motivazione, in-dicare la denominazione del medicinale.Quanto ai contratti con i Cea (i centri accreditati), gli stessi dovranno esse-re rideterminati e questo vale anche per le strutture riabilitative. Per i contratti per la forni-tura di beni e servizi, inve-ce, è prevista la riduzione (volumi ed importi), con eccezione dei farmaci, del 5 per cento, nonché la ri-negoziazione dei contratti i cui prezzi unitari si disco-stano significativamente

dai prezzi di riferimento e la possibilità di recesso.In attuazione, inoltre, a quanto riportato nel Pia-no della salute, si dovrà procedere anche a una riduzione dei posti letto. Sarà la direzione sanitaria dell’Asp, d’accordo con i dirigenti dei presidi ospe-dalieri, a dare attuazione alle norme, compreso quanto previsto per la re-sidenzialità.

Il capitolo più lungo con-cerne le misure in materia di personale. Viene modi-ficato il regime di blocco delle assunzioni del per-sonale dell’emergenza-urgenza e del personale a tempo determinato (nei limiti per quest’ultimo, dell’80 per cento della spesa sostenuta nell’an-no precedente). Per poter assumere occorrerà l’au-torizzazione regionale,

previa dimostrazione da parte dell’Azienda, dell’av-venuta ottimizzazione nell’impiego delle risorse umane già in servizio. E’ prevista, inoltre, una ri-duzione del 60 per cento della spesa per le missioni rispetto a quella sostenu-ta nel 2009, a eccezione di quella effettuataper lo svolgimento di compiti ispettivi.Tra gli altri provvedimenti

vanno ricordati l’istitu-zione del dipartimento interaziendale “Centrale di committenza”, l’emana-zione di nuove norme in materia di individuazione degli ambiti distrettuali, la modifica di alcune di-sposizioni in materia di bilancio e ulteriori modifi-che per i tirocini lavorativi e le assunzioni a tempo determinato dei lavoratori diversamente abili. (Bm4)

L’esterno dell’Azienda sanitaria di Potenza

Il giovane, in attesa di trapianto,

è stato già trasferito a Torino

con un C130 dell’Aeronautica Militare

Escluso

dal blocco

delle assunzioni

il personale

di emergenza

e quello a tempo

determinato

I medici

saranno tenuti

a indicare

nella ricetta

solo il principio

attivo contenuto

nel farmaco

Salvo dopo un infartoIl paziente ha recuperato in pieno la funzionalità di tutti gli organi

Al San Carlo di Potenza impiantano un cuore artificiale a un turista di 28 anni in vacanza a Policoro

La sanità regionale tra tagli e nuove norme Il direttore dell’Asp, Mario Marra, comunica le ultime disposizioni previste nel Piano della salute

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La nostra forza è il fascino dei nostri paesaggi

Turismo è vitalità

I Piot per dare voce alle potenzialità del nostro territorio con le bellezze dei suoi borghi e l’impiego di fondi comunitari per realizzare strutture dal forte impatto turistico

Dal Volo dell’Angelo ai Sassi di Matera, dal mare alla montagna, dagli invasi di Monte Cotugno e del Pertusillo alla Rabatana e ai luoghi di Federico II

Crediamo nella valorizzazione delle nostre risorse come opportunità di crescita. Dai beni architettonici a quelli naturali sosteniamo progetti per raccogliere le sfide di un panorama turistico sempre più esigente

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Basilicata Mezzogiorno

La promozione rappre-senta una delle leve che maggiormente caratteriz-zano il Gruppo di azione locale la “La cittadella del sapere”, come dimostrano le tante presenze a tra-smissioni televisive nazio-nali di primo piano. Oltre a sostenere i piccoli comuni del comprensorio negli interventi di recupero e valorizzazione dei centri

storici e del folklore, tra le attività in corso risalta l’istituzione a Lagonegro di un museo multimedia-le dedicato alla Monna Lisa, l’opera emblematica realizzata da Leonardo Da Vinci. Secondo una leggenda popolare, cer-tamente suffragata da qualche elemento stori-co, pare che la donna del ritratto per eccellenza, Lisa Gheradini, moglie di Francesco del Giocondo, sia sepolta proprio nella cittadina lucana. Il Gal, inoltre, sta lavorando sen-za tregua all’emanazione di due bandi semplificati che verranno pubblicati a settembre: il primo per in-centivare con oltre un mi-

lione di euro le microfiliere agroalimentari, in modo da avvicinare sempre più produttori e consumatori finali; mentre il secondo punta a concedere finan-ziamenti, attraverso la formula del microcredito, ai piccoli produttori agro-alimentari. Per la misura verranno stanziati circa 400.000 euro e ognuno potrà richiedere al mas-

simo 15.000 euro a tasso zero. Una trovata davve-ro originale che ha come unico obiettivo quello di sostenere le aziende agri-cole in un momento eco-nomico particolarmente difficile, anche e soprat-tutto per quanto riguarda l’accesso al credito. Poi stanno per essere avviati alcuni laboratori sull’arti-gianato. Un posto privile-giato sarà riservato ai me-stieri antichi e alle diverse figure professionali legate all’universo cinematogra-fico. Ma un’altra impre-sa interessante, in vista dell’anno della fede, è rap-presentata dall’adesione al progetto di cooperazio-ne sugli itinerari religiosi

coordinato dall’Agenzia di promozione turistica della Basilicata (Apt) e che coinvolge l’Opera romana pellegrinaggi, attività del Vicariato di Roma, orga-no della Santa Sede, alle dirette dipendenze del Cardinale vicario del Papa. Si prevede l’arrivo di nu-merosi fedeli, le presenze maggiori si registreranno nelle chiese rupestri del-la città dei Sassi, luoghi incantevoli, scavati con fatica nella roccia e carat-terizzati da decorazioni architettoniche raffinate e affreschi che rimandano spesso all’arte orientale. Nel corso di un’intervi-sta, il presidente Nicola Timpone ha sottolineato l’impegno del Gal “La cit-tadella del sapere” nella promozione dei prodotti enogastronomici di qua-lità dell’area, ricordando che a breve vedranno la luce due vetrine esposi-tive, una a Senise e l’altra nella capitale, dove i turi-sti potranno ricevere in-formazioni preziose per i viaggi in Basilicata. Dulcis in fundo, dal 29 agosto all’8 settembre prossimi il Gal sarà presente con uno spazio informativo alla sessantanovesima edizio-ne della Mostra interna-zionale d’arte cinemato-grafica di Venezia. (bm9)

Tra le idee originali in campoil finanziamento dei produttoricon la formula del microcredito

Adesioneal progetto sugliitinerari religiosicoordinato dall’Apt

In programma:

Presenza certa alla 69esimaMostra del cinemadi Venezia

Partecipazionea importantitrasmissioni tvnazionali e locali

Un territorio pieno di tesoriIn arrivo un bando da oltre un milione di euro per aiutare le microfiliere

Il Gal “La cittadella del sapere” punta sulla valorizzazione e sul sostegno alle aziende agricole locali

Tra circa un annoa Lagonegroverrà istituito il Museo multimedialededicato alla miticaMonna Lisaprotagonista dell’opera di Leonardo

Presto la creazionedi punti espositivi e informativia Senise e Romaper la promozione delle tante tipicitàe del territorioa vocazione turistica

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Basilicata Mezzogiorno

Alloggi per gli studentifuorisede, pubblicato il nuovo bando 2012-13

Alloggi per studenti, in 5 diverse zone di Potenza, da destinare ai ragazzi che vivono a più di 50 km dal-la sede dell’ateneo, con un’età inferiore ai 35 anni. L’Ardsu, l’Azienda regiona-le per il diritto allo studio universitario di Basilicata, ha pubblicato il nuovo bando per l’assegnazio-ne degli appartamenti e posti letto agli studenti dell’ateneo lucano a costo ridotto. Il bando comple-to è disponibile sul sito www.ardsubasilicata.it.Per poter accedere alla graduatoria per l’asse-gnazione dei posti letto è necessario compilare la domanda disponibile nell’area riservata dello studente sul sito dell’Ard-su, compilata in ogni par-te sotto forma di auto-certificazione. Il termine ultimo per la presentazio-ne delle richieste è fissato al 21 settembre 2012. Il modulo dovrà essere spe-dito all’indirizzo [email protected] esclusivamente tramite posta elettronica certifica-ta, indirizzo mail rilasciato gratuitamente dall’Ardsu

su richiesta dello studen-te.La retta mensile resta fis-sata a 110 euro in residen-za e in appartamento, ci-fra uniforme anche per gli studenti stranieri in Basili-cata con progetti di scam-bio transnazionali. Il costo della retta sarà detratto dall’importo mensile per i beneficiari di borse di studio per l’anno accade-mico 2012-2013, che non dovranno pagare alcun canone di locazione nel caso in cui non dovessero ricevere la borsa di studio nel caso di insufficienza di risorse finanziarie. Possono partecipare al bando gli studenti resi-denti a oltre 50 km dalla sede dei corsi e iscritti regolarmente ai corsi di laurea, laurea speciali-stica, specializzazione o dottorati di ricerca, ai di-plomi universitari sanitari e ai conservatori di musi-ca. Con la sola eccezione degli studenti esonerati, per partecipare al bando è necessario aver versato 98 euro per il pagamento della tassa regionale per il diritto allo studio.

Gli studenti che risultano idonei per l’assegnazione accederanno a una gra-duatoria provvisoria ed entro 10 giorni dovranno inviare, sempre tramite Pec, la documentazione a supporto dell’autocer-tificazione, specifican-do il reddito familiare e l’autocertificazione della distanza chilometrica tra l’ateneo e il proprio co-mune di residenza. L’au-tocertificazione dovrà riportare le condizioni economiche proprie e di tutti i componenti il nu-cleo familiare. Nel caso in cui un membro della famiglia lavori all’estero sarà necessario fornire una specifica documenta-zione tradotta in italiano e autenticata dalle autorità statali. L’Isee del nucleo familiare non potrà supe-rare i 20.124,71 euro. Se-condo le disposizioni del ministero dell’Istruzione,

dell’università e della ri-cerca, sarà possibile verifi-care i dati contenuti nelle autocertificazioni anche dopo l’assegnazione del posto letto.Gli studenti che hanno già partecipato al bando nel-le edizioni passate posso-no rinnovare l’iscrizione seguendo la procedura semplificata, sempre sul sito dell’Ardsu, che non richiede l’invio di docu-mentazione cartacea. Agli idonei in graduatoria che non dovessero poter ac-cedere al servizio a causa della carenza di posti letto sarà assegnato un con-tributo mensile. L’Ardsu potrà inoltre attivare, se necessario, diverse solu-zioni abitative seguendo sempre l’ordine fornito dalla graduatoria. Gli ap-partamenti saranno di-sponibili dal 1 novembre di quest’anno al 31 otto-bre del 2013. (bm8)

La richiesta per un posto lettodeve essere effettuata entro il 21 settembre 2012. Gli studenti idonei dovranno poi inviare, entro 10 giorni, tutti i documenti

I moduli per accedere al servizio

sono disponibili online, sul sito

www.ardsubasilicata.it

Domande online

Le sedi disponibiliI posti a disposizione degli studenti sono situati in strut-ture sotto il controllo dell’Ardsu situate in varie zone di Potenza. Nello specifico gli indirizzi sono: via Mazzini n. 62, via Viggiani n. 5, via della Pineta n. 22 I piano e n. 6 II e IV piano e infine Residenza Macchia Romana. Sul totale dei posti disponibili 3 sono riservati agli studenti diversamente abili. L’assegnazione di eventuali posti disponibili ancora vacanti potrà essere effettuata anche in un secondo momento. Inoltre sarà possibile, in base alle risorse disponibili, attivare soluzioni abitative diverse. (bm8)Anche quest’anno al via il bando per l’assegnazione di alloggi dell’Ardsu

Partiti/1Mazzeo (Idv)

“La notizia di un possibile ‘trasloco’ partitico di Benedet-to e del sottoscritto, dall’Idv, non corrisponde a verità. Più che una ‘trama’ giornalistica, a mio parere, è frutto di una provocazione interessata, ovvero una notizia dei soliti ‘ben informati’, sempre a lavoro, anche nel periodo estivo”. “Voglio comunque ringraziare per l’attenzione e gli ap-prezzamenti ricevuti. L’occasione mi è utile per ribadire la mia posizione che non è cambiata. Allo stato, nessu-na volontà di oltrepassare i ‘confini’, malgrado un certo disagio che non ho mai nascosto e che ha trovato, negli ultimi mesi, motivi di accentuazione. Non sono mai sta-to attratto da atti semiclandestini o da procedure riser-vate, coperte dalla solita prassi, del detto e non detto”.“Tuttavia non nascondo il rammarico per il fatto che le vicende personali, collegate ad un’appartenenza, occu-pano più spazio rispetto ai gravi problemi ancora non risolti, che i cittadini lucani vivono sula loro pelle”. “Voglio rassicurare che eventuali successive ‘puntate’ saranno opportunamente comunicate direttamente dal sottoscritto”.

Partiti/2Scaglione (Pu)

Il consigliere regionale dei Popolari Uniti, Luigi Scaglio-ne, con una lettera indirizzata al direttore de “La Nuova del Sud”, Mimmo Parrella, interviene in merito alle rifles-sioni dedicate dal quotidiano lucano alle vicende politi-che regionali ed in particolare alle vicissitudini interne ai partiti.Per quanto riguarda i Popolari Uniti e le “inimmagina-bili diversificazioni” tra il segretario Antonio Potenza e lo stesso Scaglione, l’esponente dei Pu sottolinea che “non ci sono divisioni interne, semmai opinioni che si confrontano”. “Opinioni - aggiunge - che non riguardano solo il con-sigliere regionale e il segretario del partito, quanto piuttosto un gruppo nutrito di amici che condividono questa esperienza da lungo tempo, ancor quando si era sotto la sigla del Cdu o dei Popolari Udeur, con i quali, in particolare questi ultimi, è stato segnata in positivo la vita politica sia nazionale che regionale interrotta per una serie di interventi esterni mai chiariti e tuttora oscu-ri, che si nascondono nei meandri di una guerra non dichiarata”.

SviluppoMattia (Pdl)

“Poiché tra le motivazioni principali che frenano lo svi-luppo della piccola e media impresa i ricercatori della ‘Fondazione Impresa’ che hanno collocato nella gradua-toria per regioni la Basilicata al secondo posto per ‘indi-ce di disagio’ indicano burocrazia e accesso al credito, siamo in attesa di verificare lo stato di attuazione dei provvedimenti sbandierati da mesi dalla giunta in ma-teria di sburocratizzazione e di agevolazione al credito”. “Anche il gap infrastrutturale, da colmare almeno in buona parte attraverso il Memorandum d’intesa sul pe-trolio, ha un ruolo negativo e frenante non certo secon-dario”.“Lo stato di salute dell’imprenditoria lucana, impieto-samente accertato dall’indagine risente della politica degli annunci, dei troppi provvedimenti che sono il ri-sultato di una concertazione sociale che si consuma ai tavoli e tarda a concretizzarsi”.Accade così che 1.622 aziende nella nostra regione han-no cessato l’attività nel primo trimestre del 2012, di cui 652 sono aziende agricole e 388 esercizi commerciali in grande maggioranza piccoli negozi”. (bm3)

Dal Consiglio

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 22.08.2012 PAG. 6

Mercoledì 22 agosto 2012 I IIIBASILICATA PRIMO PIANO

Donna in un pozzo: giallo a BarileI resti potrebbero essere di Sveva Taffara, scomparsa da Settimo Torinese

NELLE CAMPAGNE TRA BARILE E GINESTRA

M O R TA Sveva Taffara, 26 anni,scomparsa da Settimo Torinese,era in un pozzo a Barile

Vicino a Titoscopertoil cadaveredi un uomo

l Non solo il giallo di Barile. Quelladi ieri è stata una giornata di misteri inBasilicata: a poche ore dal ritrovamentodel cadavere di una donna all’interno diun pozzo per l’irrigazione, a Tito icarabinieri della compagnia di Potenzahanno rinvenuto in un burrone il corpoprivo di vita di un uomo. Si trovava al disotto del viadotto sulla statale 95, incontrada Pezzenti. Non aveva con sédocumenti d’identità e pertanto i mi-litari non sono, al momento, riusciti aricostruirne le generalità.

Da capire anche come sia finito lì.L’unica cosa certa è che il cadavere nonpresenta segni di violenza e che lamorte è stata causata dal forte impattocon il terreno in seguito ad una sci-volata presumibilmente accidentale. Icarabinieri indagano a 360 gradi. Tra leipotesi anche quella di un tentativo difurto finito in tragedia, con l’u o m o,forse uno straniero, che si sarebbeavventurato in una zona impervia persfuggire ai controlli e alla vista dellesue «vittime». Sarà l’esame autoptico astabilire esattamente le cause del de-cesso e a svelare l’identità del presuntol a d ro.

[ma.bra.]

MISTEROA sinistra ilpozzo dov’èstato trovatoil cadaveredella donna.In basso adestra ilprocuratoreRenatoArminiogiunto sulposto delritrovamento[serviziofotografico diTony Vece]

BASILICATA NOIRMISTERIOSA MORTE NEL VULTURE

IDENTIFICATA DAL TATUAGGIOLa ragazza, di 26 anni, era sparita da unadecina di giorni. identificata grazie a untatuaggio. Era nuda, ma aveva con sé un trolley

LE IPOTESIInvestigatori a 360 gradi: suicidio, cadutaaccidentale o omicidio? Ricostruzione deglispostamenti e autopsia per risolvere il caso

dal nostro inviatoFABIO AMENDOLARA

l BARILE . È venuta a galla in verticale,«perché il pozzo è stretto e profondo», spie-ga chi ha potuto vedere le fotografie diquella scena raccapricciante. È la stessascena che aveva visto il ragazzo che hachiamato i carabinieri, proprietariodell’azienda agricola. E del pozzo.

«Ha il tatuaggio, occhi chiari, capelliscuri e aveva con sé una valigia tipo trol-ley?», chiede a telefono un carabiniereprobabilmente in contatto con la centraleoperativa. Dopo una breve pausa sbarragli occhi e commenta a bassa voce: «Forseè lei». Forse. Perché se i resti trovati ieri

pomeriggio nel pozzo sono di Sveva Gio-vanna Taffara, 26 anni, originaria di Ca-tania ma residente a Settimo Torinese,dovrà stabilirlo l’esame del Dna. Era nuda,Sveva. E i suoi vestiti erano già stati tro-vati qualche giorno fa sul ciglio della stra-da, ma a una certa distanza dal pozzo. Eccoperché i carabinieri - che non escludono ilsuicidio né la caduta accidentale - sospet-tano che qualcuno l’abbia assassinata epoi gettata nell’acqua, sperando che il cor-po non sarebbe mai più riaffiorato. Macosì non è stato. Il proprietario dell’azien -da agricola, rientrato ieri dalle vacanze inSpagna, ha alzato il coperchio che coprivail pozzo e ha visto il corpo, gonfio e giàquasi decomposto, galleggiare. Ha chia-

mato subito i carabinieri che, dopo averacquisito i vestiti, da qualche giorno bat-tevano l’area alla ricerca della ragazza. Iparenti avevano denunciato la scomparsauna decina di giorni fa e speravano ancoradi trovarla viva, finché non hanno saputodei vestiti. In quel momento hanno capitoche era accaduto qualcosa di tragico. Ilpubblico ministero della Procura di MelfiRenato Arminio ha disposto l’autopsia perstabilire il giorno del decesso. Chi ha vistoil cadavere di Sveva sostiene di non essersiaccorto di segni di violenza visibili. Ri-sulta difficile però pensare che la ragazzasi sia tolta i vestiti a una certa distanzadall’azienda agricola, abbia portato con séla pesante valigia trolley per diversi metri,

sia caduta nel pozzo e abbia poi richiuso ilcoperchio. Al momento è comunque unadelle ipotesi. La bocca del pozzo, inoltre, èmolto stretta. La ragazza - stando alle scar-ne informazioni reperite dagli investiga-tori durante l’ispezione cadaverica effet-tuata dal medico di guardia - pare sia stataa mollo per diversi giorni. «Risalire allapossibile data della morte è comunquepossibile», spiegano gli investigatori. Leimpronte lasciate da chi ha camminatovicino al pozzo, la ricostruzione degli spo-stamenti della ragazza sulla scena del cri-mine e i tabulati del suo telefono cellularepotrebbero aiutare gli investigatori a sbro-gliare l’intricato caso che a Barile è di-ventato già il giallo dell’e s t at e.

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 22.08.2012 PAG. 7

Mercoledì 22 agosto 2012VI I

POTENZA DELL’AMBIENTEUNA CONVIVENZA DIFFICILE

l Ogni fine settimana siripete l’assalto ai distributoridi benzina alla ricerca di scon-ti. A Potenza come nel restodelle città italiane. La cam-pagna dell’Eni, di fatto, co-stituisce un effetto traino perle altre compagnie che cicli-camente praticano dei ribassi,ma il prezzo della benzina,quello «ufficiale», ha ormaisfiorato i 2 euro.

L’Adiconsum intervienesulla questione spiegando dinon credere a soluzioni «so-cialiste» di tetto al costo dellabenzina. Secondo l’associazio -ne che tutela i consumatori,aderente alla Cisl, è tempo diliberalizzazioni, «non di sta-talismi che finiscono col de-primere l'economia e quindil'occupazione e i consumi».

La soluzione per abbattereil prezzo della benzina? A pa-rere dell’Adiconsum è neces-sario prevedere l'abbattimen-to delle accise, con ridimen-sionamento conseguente del-l'Iva che pesa sul costo dellabenzina, tagliando tutte quel-le fuori dal tempo e dallastoria come quelle riferite allaguerra d'Etiopia o la crisi diSuez. Si otterrebbe così - sot-tolinea l’associazione - un ri-sparmio di circa 20 centesimial litro.

Gli sconti che alcune com-pagnie petrolifere hanno at-tuato durante i weekend esti-vi, dimostra che è possibilerealizzare abbattimenti delprezzo intorno ai 30-40 cen-tesimi al litro. Basterebbe –continua l’Adiconsum - un ul-teriore abbattimento di 20cent al litro costante nel tem-po, per realizzare complessi-vamente un prezzo della ben-zina intorno ai 40 centesimi,che in termini di risparmioper una famiglia con una solaauto equivarrebbe a circa 400euro medie annue (800 europer una famiglia con due au-to).

Il risparmio così ottenuto -sempre secondo quanto evi-denziato dall’Adiconsum - sirifletterebbe anche su tutti ibeni di consumo che in Italiaviaggiano su gomma, e suitrasporti pubblici locali checontribuiscono non poco sul-l'aumento dell'inflazione equindi sul carrello della spesadelle famiglie.

Non solo l’ex Siderpotenzatrasloco impossibile per l’EnelEntrambi gli impianti resteranno in città. Servono troppi soldi per trasferirli

MASSIMO BRANCATI

l Da una parte i fumi della Fer-riera, dall’altra la presenza di unastazione Enel in mezzo a uffici, ne-gozi e case in via del Gallitello. Sonoi due casi di convivenza «forzata» sucui si discute da anni a Potenza senzariuscire a trovare una soluzione alrebus. I vapori e le onde elettro-magnetiche continuano a far paura,ma nessuno fino ad oggi è stato ingrado di dire quali sono i loro effettisulla salute dei cittadini. E cicli-camente arrivano appelli alla Re-gione come quelli degli ambientalistidell’Ehpa e del comitato Aria pulitadi Basilicata che hanno sollecitatoscreening sui residenti, mappe epi-demiologiche e aggiornamento delRegistro tumori.

Per quanto riguarda la Siderpo-tenza, fanno presente gli ambien-talisti, «essa produce acciaio da rot-tami e ghisa ed emette grandi quan-tità di fumi nell’atmosfera di cui nonsi conosce bene la composizione». Glistessi ambientalisti ricordano che,

secondo dati Ispra, dal 2005 al 2009 aPotenza si è registrato un inqui-namento dell’aria a causa della pre-senza di metalli pesanti: emissioni dipiombo, cadmio, rame, cromo e zincosarebbero state di gran lunga su-periori ai limiti di legge».

Riguardo alla cabina primaria Enel

di via del Gallitello, si teme «in-quinamento da onde elettromagne-tiche, responsabile di danni biologiciper effetto termico». Come nel casodella Siderpotenza, anche per questoimpianto si è parlato più volte ditrasferimento. Inutilmente. L’Enel re-sterà dov’è, magari con una ristrut-

IL PAESAGGISTA FRANCO ZAGARI: «POTENZA BRUTTA? NO, HA UN SUO RESPIRO CORALE INTERESSANTE»

Il «guru» dell’architetturapromuove l’estetica della città

FA B B R I C A I fumi della Ferriera a ridosso di Bucaletto [foto Tony Vece]

LORENZA COLICIGNO

l Trentuno giovani tra architetti, agro-nomi, sociologi, artisti, storici dell’arte eun «maestro» del paesaggio urbano, l’ar -chitetto paesaggista Franco Zagari, impe-gnati a pensare Potenza in un modo di-verso, a partire dalle sue interazioni con ilponte Musmeci, in un workshop di 3 giorniideato e organizzato, nell’ambito del Fe-stival della Città delle 100 scale, da Fran-cesco Scaringi e Giuseppe Biscaglia, Ba-silicata 1799. I giovani hanno elaborato undecalogo per la costituzione e l’at t iva z i o n edi una piattaforma permanente di lavorosull’area Musmeci, che accompagni il per-corso di tutela e valorizzazione del pontecome bene monumentale di Mibac e So-vrintendenza ai Beni Architettonici e Am-bientali. I punti salienti del decalogo: so-stenibilità energetica e ambientale, mo-bilità intelligente, cittadinanza attiva, va-lorizzazione del capitale sociale; comple-

tamento del percorso di collegamento tral’area Musmeci e l’agorà storica sovrastan-te; programma coordinato del verde, congiardini in movimento e orti spontanei;azioni culturali e artistiche per valorizzarel’area come luogo del contemporaneo edell’innovazione creativa; nascita di unmuseo diffuso contemporaneo come spa-zio sulla città e per la città, come luogo off esperimentale. «L’aspetto più interessantedel workshop – ha dichiarato Scaringi -riguarda l’acquisizione da parte dei cor-sisti dei presupposti per una progettazionepartecipata, il che li mette in grado diformare un osservatorio permanente perla città contemporanea, come cittadiniqualificati, impegnati a costruire il futurodella città e della regione». Ma, a partiredal ponte Musmeci come interpreta Po-tenza l’architetto/paesaggista Zagari?«Dal ponte – ha scritto Zagari, a conclu-sione del workshop - la città appare piùvicina, orgogliosa sull'arce, verticale e la-

birintica, con un moderno sistema di scalemobili che le danno un primato in Europa,arroccata nella sua memoria e in una vitaquotidiana colta, elegante, solare, brutta difama, ma non è vero, se, infatti, nella medial’edilizia è di mole ingente e disegno mo-desto, la città ha un suo respiro corale, pareuna montagna in cui si stia producendouna cristallizzazione». Emerge dalla rifles-sione di Zagari qualcosa che ciascuno dinoi sa, ma che ha difficoltà a diventareconcreto. «La riflessione sul ponte – af -ferma Zagari - si concentra sui caratteri diuna porta aperta fra la città e il mondoesterno, fra la sua storia e la sua visione difuturo, fra le generazioni, fra cittadini evisitatori, fatta di attività e di flussi, qual-cosa che non c'è e che deve essere, sia unservizio per la città che un attrattore perchi viene dalla regione, ma anche moltopiù da lontano, cosa potrà rendere impos-sibile non recarsi a Potenza perché si tro-verà solo qui? Le sole risorse umane e

materiali già esistenti in loco probabil-mente potrebbero dare luogo a un inter-vento e a una nuova istituzione che frabenefici diretti e indotti avrebbe un saldodi fattibilità attivo: la riqualificazione ur-bana, la creazione di servizi culturali diprestigio per la città, la creazione di nuoviposti di lavoro. Sono un sogno molto con-creto di cui la città ha disperato bisogno».Ecco l’eredità più rilevante del discorso diZagari, la consapevolezza di un’unicità chepuò diventare rafforzamento dell’identitàe insieme opportunità di sviluppo econo-m i c o.

turazione che ne ridurrà il raggiod’azione e l’i m p at t o.

L’operazione trasloco (si è parlatodi contrada Valle Paradiso) non ap-pare fattibile, soprattutto perché, pro-prio come accade per la Siderpo-tenza, costa troppo: servirebbero, in-fatti, non meno di 8 milioni di euro.Ecco perché l’Enel, dopo un periododi silenzio sulla vicenda del tra-sferimento, si è presentata al Comunecon un semplice progetto di ridi-mensionamento del sito.

C’è la sensazione che non ci sianotroppi margini di manovra. Più per-corribile, per problemi di funziona-lità della distribuzione dell’energiain tutta la città, sembra essere lastrada del mantenimento della lo-calizzazione in via del Gallitello uti-lizzando - è stato spiegato dall’Enel -sistemi altamente tecnologici cherenderanno possibile la fruizione daparte dei cittadini di quasi tuttal’area occupata oggi dall’i m p i a n t o.Resta ancora da capire con quali soldil’azienda intende «rimodulare» il suos i t o.

ELETTRICITÀ La cabina Enel di via del Gallitello [foto Tony Vece]

ASPETTANDO LA NUOVA PIAZZA PREFETTURA

CANTIERE Si lavora per il nuovo volto della piazza [foto Tony Vece]

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E S P E R TONella foto adestraFr a n c oZagariospite della«Città delle100 scale».

POTENZA CITTÀ

LA «RICETTA» ADICONSUM

Benzina«Costi ridottiabbattendole accise»

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 22.08.2012 PAG. 8

12 Mercoledì 22 agosto 2012

| IL PERSONAGGIO |

La casa apertadi Mario Pinto

LUI ha fatto una scelta ben preci-sa. Haaperto le porte dellasua ca-sa di campagna e l’ha messa a di-sposizione dei ragazzi. E’simpati -co epieno divita MarioPinto. Nel-la sua abitazione - una piccola vil-letta nella zona diMatinelle - i mi-granti possono trovare anche ledocce. Le ha costruite con le pro-prie mani. Ce le fa vedere orgo-glioso e precisa: «L’acqua è potabi-le e chiunque voglia venire, la miacasa è aperta». Non solo docce a ca-sa Pinto. Alcuni degli extracomu-nitari, comprando prodotti neisupermercati dei paesi limitrofi,li rivendono a chi non ha possibili-tà e sono quasitutti, di muoversi epoter andare a far spesa. MarioPinto ci fa vedere la propriaabita-zioneche ieri mattina, intornoal-le 10era giàpiena di ragazzi. «Hodetto loro - ci dice il signor Pinto -

che possono prendere anche lafrutta dalla mia proprietà. L’uni -ca cosa che non possono prendere- e ce lo dice con un sorriso sullelabbra - sono gli ortaggi del mioorto, perchè con quelli ci campo».

g. r.

Un campo di pomodoro a Boreano. Ieri erano impegnati alcuni ragazzi stranieri

Repor tageDove e come vivono gli stagionalinella zona dell’Alto Bradano

Lungo le stradedell’oro rossoUn viaggio con la Caritas della diocesi di Melfinei casolari dove vivono i migranti africani

di GIOVANNI ROSA

ALTOBRADANO-Sonocirca 400.Maèunacifraperdifetto. In pochi giorni ne sono arrivati altri e molti nearriveranno nelle prossime ore. Del resto la campa-gna del pomodoro - il cosiddetto“oro rosso” - è partitagià da qualche settimana e i migranti fanno tappa nel-le campagnedel Vulture AltoBradano con la speran-za di essere “assoldati”. Ieri faceva caldo. Si sfioravanoi 32 gradi. Quando fa caldo, i proprietari delle pianta-gioni di pomodoro non hanno bisogno di molta mano-dopera. Il più del lavoro, infatti, lo fanno le macchine. Imigranti servono quando pio-ve, quando cioè i mezzi mecca-nici fanno fatica a barcame-narsi tra la fanghiglia dei cam-pi. Il resto del tempo - che moltospesso è tutto il giorno - i mi-granti lo passano nei casolari.A guardarlequeste enormica-se di campagna sembrano tut-te uguali. Dalle strade princi-pali levedi dominaredistesediterreno che si perdono a vistad’occhio. E’molto difficile arri-varci. Dalle provinciali biso-gna prendere delle vere e pro-prie mulattiere e dopo qualchechilometro si arriva a destina-zione. In questo viaggio ci ac-compagnano due persone.Uno è Peppino Grieco, diretto-re della Caritas di Melfi e l’altroè un suo collaboratore, RinoDe Musso. Quasi tutte le matti-ne si fanno il giro. Dalla zona diMatinelle nella zona di PalazzoSan Gervasio, vanno poi nellecampagne tra Venosa, Monte-milone e Lavello fino ad arriva-re alla “capitale” Boreano. Siinformano sui bisogni dellepersone. Appuntano, chiama-no altri collaboratori e “ordi -nano” quello che serve.L’emergenza principale è l’acqua. Nei vari presidi dimigranti sparsi nella zona la stessa Caritas ha posizio-nato delle cisterne da 500 litri che ogni sera vengonopuntualmente riempite.Ma non basta. Lepersone so-no tante e molto spesso l’acqua finisce in pochi minuti.«Facciamo quello che possiamo - ci confida PeppinoGrieco - ma bisogna fare di più. I ragazzi sono tanti esparpagliati. Molto spesso non riusciamo a raggiun-gerli, semplicemente perchè non sappiamo che sonoarrivati». E proprio ieri, grazie alla segnalazione di unragazzo incontrato a Boreano (leggere articolo inbasso), è “comparso” un altro casolare pieno zeppo dimigranti.«Continuano adarrivare -riprende Grieco-e occupano le prime case abbandonate che trovano».

Rispetto allo scorso anno molti casolari sono stati mu-rati per evitarne “l’occupazione”, altri sbarrati con delferro,alcuni comenella zonaalconfine conSpinazzo-la (nei pressi della famosa “Grotta Paradiso) addirittu-raabbattuti.Nelnostro viaggioincontriamotantira-gazzi. La stragrande maggioranza sono del BurkinaFaso, ma non mancano migranti provenienti dal Gha-na, dal Togo e dal Sudan. Un buon 90 per cento vienenei campi di pomodoro della vicina Puglia altri vengo-no dal nord. Uno di questi è Alidu, ventottenne delBurkina Faso ed ex metalmeccanico a Milano. Ieri nonlavorava perchè faceva caldo. Lo incontriamo nei

pressidellasua “dimora”di Bo-reano. «Non è giusto - ci confida- lavoriamo tutto il giorno perpochissimi spiccioli». Ci rac-conta come “funziona” il reclu-tamento. «Il caponero (è cosìche chiamano il caporale ndr)ci recluta e per ogni cassettoneche riusciamo a riempire dob-biamo dargli 50 centesimi. Perarrivare sul posto di lavoro poiall’autista dobbiamo dare 5 eu-ro. Davvero troppi. Così non cirimane quasi niente». Ognicassettone riempito, infatti, èpagato dai 3 euro e 50 ai 4 euro ein una giornata ogni ragazzoriesce a riempire al massimotre cassettoni. Tolte le spese, se-condo il racconto di Alidu, re-sterebberocirca 5euro.Davve-ro poco. «Non mirestano - con-clude Alidu - nemmeno un pò disoldi da mandare alla mia fami-glia in Burkina Faso». Per buo-na parte del mesedi settembre igiovani extracomunitari con-tinueranno a “vivere”in questecondizioni. Dauna parte la dif-ficoltà a trovare un luogo de-gno di questo nome per potervivere il periodo della campa-gna del pomodoro, dall’altro

“sfruttati”come manodopera a buon mercato. In Basi-licata dopo annidi approssimazione si stacercando didare una degna accoglienza. La Provincia, delegatadalla Regione, è scesa in campoe graziea qualcheas-sociazionepresentesul territorio sta facendoilpossi-bile per, come ci ha confidato qualche giorno fa l’asses -sore provinciale Pesacane: «fare meglio dello scorsoanno».Non bastanoovviamente leparole. Devonose-guire i fatti. Questa mattina a Venosa è previsto un in-contro per fare il punto della situazione. Si dovrebberodecidere altri eventuali interventi.Si vedrà. I migran-ti dal canto loro continueranno questo “particolare”soggiorno lucano. Sperando che piova. In attesa delprossimo spostamento verso Rosarno.

L’interno del casolare

Nelle campagne di MontemiloneLUNEDI’ scorso in quei casolari nonc’era nessuno. Ieri mattina erano stra-colmi con circa 60 persone tra cui unadonna (che stava preparando da man-giare per tutti), un bambino di circa 4anni e un ragazzo che non supera i 12.La zona è quella di Montemilone. Ma perarrivarci dalla provinciale, bisogna fa-re circa un chilometro di strada serrata.Questo posto ce lo ha segnalato Idris, 23anni del Burkina Faso. Lui è arrivato lu-nedì dalla vicina Puglia, insieme ad al-tri suoi coetani. Ha girovagato per i ca-solaridi Boreanomanonha trovatopo-sto. Qualcuno gli ha segnalato chec’erano delle case abbandonate. Da Bo-

reano per arrivare in questa zona ci vo-gliono circa 7 chilometri. Tagliandoper i campi si risparmiano, forse duechilometri. Insieme ai suoi amici li hapercorsi e vi si è stabilito. Questo presi-dio, siccome è stato occupato la sera dilunedì è sfuggito anche alla Caritas.Manca un pò di tutto. L’acqua non c’è,molti dormono sui cartoni o su qualchematerasso di fortuna (guardare la foto).Noto un piccolo generatore di correnteche probabilmente servirà per fare lucela sera. E’completamente isolato rispet-to agli altri casolari della zona. Appenaarriviamo ci sono dieci persone. Dopocinque minuti cominciano a spuntare

dappertutto. Peppino Grieco della Cari-tas chiede di cosa hanno bisogno. L’ac -qua, soprattutto in questo periodo diforte caldo, è essenziale. Domani la Ca-ritas provvederà a mandare anche inquesta zona arriverà una cisterna con1.000 litri. Hanno chiesto, ma semprecon il sorriso sulle labbra, se è possibileavere delle coperte e dei materassi. LaCaritas provvederà anche a questa esi-genza.

E questa tappa, che fino a ieri noneracompresa nella “geografia”dei migran-ti del Vulture Alto Bradano è diventatoda ieri un altro presidio da accogliere.

gierre

Primo piano

Mario Pinto con Michele Grieco e unragazzo ospite della sua casa

Sopra la zona di Boreano. Sotto l’interno di unodei casolari

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 22.08.2012 PAG. 9

Mercoledì 22 agosto 2012 13

IL FILM

Pesacane: «Dobbiamo fare di più». Il sindaco: «Occorrono risorse»

Nel nome dell’accoglienzaUna serata di festa e confronto con gli stranieri protagonistiVENOSA - Una “Serata inFesta” per accogliere gliimmigrati di Boreano. Apromuovere l'iniziativa laCaritas della Diocesi Melfi-Rapolla-Venosa, d'intesacon Comune di Venosa eProvincia di Potenza.E, co-sì, per il terzo anno conse-cutivo la Fontana Angioi-na è diventata luogo di in-contro, socializzazione, ri-flessione. Dal 2010 questafontana diventa simbolopulsante di Venosa “Cittàdell'accoglienza e dell'inte-grazione” ospitando unavera e propria festa, il cuiobiettivo è quellodi far sen-tire il calore dell'accoglien-za a lavoratori, venuti dalontano per la campagnadel pomodoro, e di eviden-ziareidisagi elecondizionidisumane in cui gli stessivivono. La manifestazionesi è articolata in duemomenti. Si è aper-ta con un confronto e una riflessione apiù voci tra rappresentanti del mondodel volontariato, delle istituzioni e im-migrati; si è conclusa con un momentoconviviale, con condivisione e degusta-zione specialità gastronomiche, ed esi-bizionedel gruppomusicale“Effettiva -mente”. Il confronto a più voci ha con-sentito di analizzare da angolazioni di-verse le varie sfaccettature della immi-grazione e di individuare le strade daimboccare per realizzare l'integrazio-ne. Immigrazione, lavoro, accoglienza,ascolto, solidarietà, prestazioni: questele parolechiave deldibattito chesi èsvi-luppato nelcorso della serata.A descri-vere gli interventi realizzati dalla Cari-tasnelcorsodel 2011e lecondizionidi-sumane in cui vivono i migranti, Giu-seppe Altieri e Anna Minutiello, volon-tari Caritas. «Da quando è entrato in cri-si il Centro Raccolta di Palazzo S.Gerva-sio gli extracomunitrari hanno cercatorifugionellecase colonichediBoreano,che sono fatiscenti - ha sottolineato Al-

tieri - Per far fronte all'emergenza ab-biamo portato loro acqua, alimenti, in-dumenti». Tutti d'accordo che il feno-meno sta cambiando. La permanenza diquesti lavoratori, infatti, non si limitasolo al periodo della campagna del po-modoro, ma si sta estendendo anche aquello della raccolta delle olive. Qualcu-no rimane tutto l'anno. La Caritas, in-fatti è dovuta intervenire in alcuni caso-lari di Boreano anche nel periodo inver-nale, in occasione delle abbondanti ne-vicate. Più volte è stato ricordato chequesti immigrativivono iproblemi chehanno vissuto i nostri braccianti. Chefare, quindi, per dare dignità di acco-glienza agli interventi che si realizza-no? Bisogna fare di più! Questa l'indica-zione emersa dai lavori. E in questa di-rezionesistagià lavorando.E'stata,in-fatti costituita una rete che mette in re-lazione e crea sinergie tra interventipubblici e privati. Una conferma è venu-ta dal Sindaco di Venosa, Bruno Tam-burriello, che ha assicurato che i ServiziSociali comunali collaborano proficua-

mente con la Caritas. Masubito dopo ha lanciato ungrido d'allarme: «Siamopreparati per far fronte allerichieste dei 446 extraco-munitari che risiedono sta-bilmente nella nostra co-munità. Siamo imprepara-ti perfronteggiare lesitua-zioni di emergenza di que-sti lavoratori stagionali.Nonbasta labuonavolontào la disponibilità! Occorreavere risorse sufficientiper dare risposte concrete aquesti lavoratori che ven-gono dalontano!» L'analisiè stata condotta con moltorealismo, senza enfatizza-re risultati conseguiti e ri-conoscendo limiti e caren-ze. «Non si è fatto tantissi-mo! Abbiamo fatto quelloche è stato possibile. Dob-biamo fare molto di più! - hariconosciuto Paolo Pesaca-

ne, assessore provinciale alle PoliticheSociali-Immigrazione - Il sistema delletutele sociali non dovrebbe risentiredelle crisi permanenti !C'è la necessitàdi delineare un percorso di emancipa-zione per liberare l'uomo dalla schiavi-tù, con una programmazione regionalee sovraregionale». Nelcorso dellasera-ta è stato ricordato anche l'interventopositivo del poliambulatorio mobile(Polibus) di Emergency a Boreano conle visite mediche di base (205 per 132 pa-zienti), e l'azione svolta dall'Asp per as-sicurare le relative prestazioni speciali-stiche e l’accesso ai servizi sanitari deimigranti. Adar vocee corpoa questi la-voratori “invisibili” Abdul, Sebastian eUzman,che dalpalco hannoringrazia-to i venosini per l'accoglienza e l'assi-stenza. «Ilproblema daaffontare ègra-ve! - ha riconosciuto Don Vincenzo D'A-matonel concludere i lavor i- Speriamodi continuare ad essere sempre personeaccoglienti. Questi sono nostri fratelli enon possiamo fare distinzioni!»

Giuseppe Orlando

SULLA MATINELLE - VENOSASONO circa una settantina. Hanno occupato i casolari dellazona. Per arrivarci c’è una strada sterrata al limite della prati-cabilità. La Caritas ha posizionato diverse cisterne per l’ap -provvigionamento dell’acqua. La maggior parte sono del Bur-kina Faso. Altri provengono dal Ciad, Togo e dal Sudan

LUNGO LA SP 77QUANDO arriviamo al casolare troviamo il proprietario che parlaanimatamente con un ragazzo. Si lamenta per la sporcizia. Nelcasolare (foto in alto) vivono circa 70 persone (in poco più di 200mq) e la pulizia è quella che è. I volontari convincono l’uomo a noncacciarli. Nei prossimi giorni arriverà un cassonetto per i rifiuti.

CONTRADA STREGAPRETEIN QUESTO casolare nascosto ci accolgono due bambini.Attualmente vivono una cinquantina di persone. C’è ancheuna donna che insieme a un signore prepara il pranzo per co-loro che sono andati a lavorare. Il menù? Carne di pecora cot-ta su una lamiera.

CASE ABBATTUTE...E QUELLE COSTRUITESIAMO già in Puglia precisamente nel Comune di Spinazzola. Fi-no allo scorso anno anche questi casolari erano occupati. I pro-prietari, invece, hanno pensato di abbatterli pur di non ospitarli. Glistranieri non si sono persi d’animo e a pochi chilometri hanno co-struito un capannone con cartoni e materiale plastico

Primo piano

Una della serata organizzata dalla Caritas che si è svolta a Venosa

Page 23: Prime Pagine Giornali

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 22.08.2012 PAG. 10

UNA REGIONE CHE FA SQUADRA

Svolta storica nelle relazioni tra sindacati e imprenditori che all’unisono lanciano una “grande mobilitazione a Roma”

La Basilicata alza la voce col governoCisl, Uil, Confindustria e Pensiamo Basilicata tornano a chiedere interventi per la crescita economica

Una manife-stazione diprotestaguidata daisindacati. Neifotini i leaderdi Cisl, Uil eConfindu-stria:Falotico,Vaccaro eSomma

Le sigle del “Progetto comunità”CISL BASILICATA

UIL BASILICATA

CONFINDUSTRIA BASILICATA

PENSIAMO BASILICATA (Alleanza delle Co-perative, Confartigianato, Api Pz, Confapi Mt,Cna, Confeserecenti, Confcommercio, Casartigia-ni, Coldiretti, Cia, Unci Copagri, Confagricoltura)

La proposta di Falotico, poi ripresadalle associazioni cattoliche trova

consensi bipartisan. Manca solo la Cgilche per ora preferisce non “inciucarsi”

ella difficile situa-zione economica e

sociale che vive il nostroPaese si inserisce quel-la più antica e severadel Mezzogiorno e, perquanto più ci sta a cuo-re, della Basilicata. Pertroppi decenni l’eserci-zio di politiche non con-cludenti in cui molti go-verni si sono avvicenda-ti ha liquidato la dimen-sione d’urgenza meridio-nale e lucana in una se-rie di promesse vaghe edinevase e che di fattohanno aggravato il diva-rio con il resto del pae-se e dell’Europa. Lungidal pretendere di risol-vere hic et nunc la que-stione meridionale, la

con-dizione di spe-

cialità della nostra regio-ne impone, però, alle for-ze della rappresentanzasociale lucane il doveredi non arrendersi albozzetto fosco e recessi-vo che ormai da troppotempo disegnano le in-certezze finanziarie, leprogrammazioni inef-ficaci e le precarietà ne-goziali. L’adempimentodi questo dovere preten-de responsabilità e con-divisioni ben più ampiedi quelle sino ad oggi ot-tenute. Si tratta, dun-que, di riprendere tut-t’intera la sfida della ri-nascita economica dellaBasilicata con il senso el’altezza di un grandeProgetto di Comunità.Un progetto necessarioe non rinviabile in cuil’industria, le piccole emedie imprese, le orga-nizzazioni datoriali ed isindacati, sappiano sta-re insieme e con parole

N

for-ti e coraggiose in-

terloquire costruttiva-mente con il governo re-gionale, per cogliere ap-pieno le opportunitànuove che si offrono congli snodi decisivi del pe-trolio, (Memorandumed art. 16 del decreto li-beralizzazioni), del Fon-do di Sviluppo e Coesio-ne 2007-2013, delibera-to nella seduta Cipe del3 agosto 2012 e del ciclocomunitario 2014-2020.Tre snodi grazie ai qua-li la Basilicata potrànon solo verticalizzaremolte delle sue opportu-nità, ma finalmente po-trà crescere in competi-tività, lavoro e benesse-re. Probabilmente non èdato sapere se sia que-sta l’ultima chance ad of-frirsi per un cambia-mento epocale, ma dicerto si può scorgere lamisura promettente chene deriva da ogni parte.Si possono ribaltare ledebolezze produttive e lepigrizie burocratiche.

Si possono rafforzare lereti logistiche e di ser-vizio ed innovare i siste-mi di presentazione, dicapacità organizzativa,di sicurezza ambientale.E soprattutto si può ri-lanciare la strada diconcertazione interisti-tuzionale e di vera par-tecipazione con le sog-gettualità dello sviluppoe con le forze della rap-presentanza sociale chein questi anni così dif-ficili per le sorti diognuno, hanno saputomantenere intatti i valo-ri di responsabilità e dicoesione. L’esperienza diObiettivo Basilicata2012, arricchita signifi-cativamente dal manife-sto Pensiamo Basilicatasegna, nella conflittua-le storia delle relazioniistituzionali, un model-lo innovativo per anco-rare la concertazione a

progettualità comuni,ad azioni efficaci, a re-lazioni di qualità. Va da-to merito al PresidenteDe Filippo e alla politi-ca regionale di avercicreduto con fiducia e se-rietà. Oggi quest’espe-rienza, ripresa in moltealtre Regioni, va comple-tata fino in fondo ed ilsuo apprezzabile spiritoconcertativo va aggan-ciato alle nuove vicende,a partire dal Memoran-dum che impone semprepiù di uscire allo scoper-to per rivendicare, ancheattraverso una grandemobilitazione democra-tica a Roma, la celere efruttuosa definizionedelle risorse e dei proget-ti di sviluppo occupazio-nale e infrastrutturale abeneficio del territorioregionale, segnatamen-te anche alle questionicentrali dell’automotive

e del polo del mobile im-bottito. I lucani abitanoun piccolo angolo d’Ita-lia. Ma è anche da essoche passerà la scossaeconomica per il risve-glio di un Paese semprepiù infiacchito dal pesoenorme di tasse e debi-ti. Per fare bene la suaparte, anche nell’interes-

se dell’Italia,la Basilicata ha però bi-sogno di progettualità,visione comunitaria,massa critica. Ha biso-gno, insomma, di unmodello di sviluppo nelquale si esalti la forza deivincoli comunitari e conessa il senso di apparte-nenza alla dimensionesofferta e nobile del la-

voro, alla tensione all’in-novazione mostrata daigiovani, ai valori d’im-presa e di coesione socia-le e naturalmente a mol-to altro. Per questo lanuova e decisiva parti-ta che si giocherà tra go-verno nazionale e Basi-licata dovrà ricercare unnuovo equilibrio

tra idoveri chiesti alla

nostra regione e i suoidiritti in tema di soste-nibilità ambientale, disviluppo economico, dilavoro. Può essere que-sta la strada miglioreper non rassegnarsimai e finalmente daresperanza, voce e possi-bilità a tutti.

Cisl, Uil, Confindustriae Pensiamo Basilicata

Il segretario regionale della Cisl: su questo tema non si può lasciare tutto alle istituzioni, serve un’altra Scanzano

“E’ tempo di una marcia su Roma”Petrolio e Memorandum, Falotico: è arrivato il momento di una grande ribellione democratica

Possidente“Rivolta” per la paventata

chiusuradell’ufficio

postale: raccoltegià 500 firme

A PAGINA 11

Caro Venezia la politica è allergica

alla criticadi MIMMO PARRELLA

aro consigliereVenezia, le spie-go con la mia so-

lita ironia perchè non

posso aver preso colpi

di sole: purtroppo an-

che a luglio, come ad

agosto, non potrò con-

sentirmi il mare. Il la-

voro in redazione è im-

pegnativo e fatto con

il sacrificio di una pic-

cola e giovane redazio-

ne. Felici di averla

fatta sorridere. La po-

litica -e lei ne è (...)

CONTINUA A PAG.5

C

Caro direttore non ho nulla da cui difendermi

di MARIO VENEZIA*

gregio Diretto-re, al mio pae-se, Montesca-

glioso, quando una

persona insiste, osti-

natamente, a dire al-

cune cose gli si rispon-

de, in vernacolo: tu te

la dici, tu te la canti e

tu te la senti ( la San-

ta Messa). Stessa cosa,

rispettosamente, mi

permetto di dire a te.

Da qualche tempo fai

tutto tu, interpreti, af-

fermi, attribuisci (...)

CONTINUA A PAG. 5

EFaloticonegli studi

dellaNuovaTvintervistato

dal direttore

Parrella

ALLEPAGINE

8 E 9

I soccorsi sabato notte sul

luogo della tragedia

A PAGINA 3

“E’ la nostra ultima spiaggia. La nostra sarà una

mobilitazione popolare e ne stiamo discutendo anche

con le altre organizzazioni sindacali. Puntiamo a

f ll capitale subito dopo Ferragosto”

La raccolta firme

PETROLIO LUCANO

“E’ tempo di lanciare una grande mobilitazione per fare del petrolio una ricchezza condivisa e utile ai lucani”

“Opportuna una marcia su Roma”Il Forum cattolico-sociale raccoglie l’idea del segretario Cisl Falotico sul memorandum petrolio

Uno sciopero sindacale, il

segretario Cisl Falotico, e

De Filippo e Viceconte

POTENZA- “Riteniamo

suggestiva, condivisi-

bile e opportuna l’idea di

una marcia su Roma a

sostegno del memoran-

dum sul petrolio che fac-

cia conseguire alla Basi-

licata un grande risulta-

to in termini di risorse

economiche aggiunti-

ve, attività produttive in-

dotte derivanti dalle

grandi compagnie petro-

lifere e quindi nuovi

posti di lavoro stabili. Sul

petrolio la Basilicata ha

detto troppi sì e ha rice-

vuto in cambio troppi no.

È t o di lanciare una

b) definire un nuovo

modello di specializzazio-

ne produttiva impernia-

to sulla fornitura di be-

ni e servizi ad elevato

contenuto di conoscen-

za e tecnologia per reg-

gere meglio la competi-

zione globale; c) investire sul capita-

le umano come risorsa

strategica in un’econo-

mia fondata sulla cono-

scenza. Il petrolio da ri-

sorsa energetica per il

paese deve diventare a

tutti gli effetti carburan-

te di un nuovo modello

di sviluppo regionale.

Si tratta, in termini

più generali, di mutare

lt della pro-

3_Primo Piano Basilicata_ Martedì 14 agosto 2012

_Basilicata_

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7_Primo Piano Basilicata_ Mercoledì 22 agosto 2012_Basilicata_

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 22.08.2012 PAG. 11

16 Mercoledì 22 agosto 2012

La conferenza stampa al Consiglio regionale

La proposta: «La misura va finanziata con le royalties di acqua e petrolio»

Reddito minimo, firme a FolinoParte l’iter in Consiglio

Velivoli in azione

Nuovi roghia Potenzae Matera

24 orein Basilicata

Don Cozzi (Libera) invita ad alzare la guardia dopo alcune auto bruciate nel melfitano

«Fuoco sotto le ceneri del Vulture»L’allarme dopo la scarcerazione del boss Cassotta: «Episodi preoccupanti»

La paginedel“Quotidiano”con lo scoopdellascarcerazionedel bossMassimoCassotta

POTENZA - «Tra i fuochi che stan-no bruciando la Basilicata in que-sta torrida estate, dovremmo con-siderare anche quelli che, almenonell’ultimo mese, hanno mandatoin fumo alcune automobili nel ter-ritorio del Vulture Melfese». E’quanto sostiene Don MarcelloCozzi, vice presidente nazionale di“Libera, associazioni nomi e nu-meri contro le mafie”,nonché ani-matore di Libera Basilicata.

«Il silenzio che come spesso ac-cade ha accompagnato questi in-cendi (scrive il sacerdote in unanota pubblicata ieri pomeriggio,ndr), non aiuta certamente a pren-dere in considerazione il fatto cheprobabilmente qualcosa potrebbeessere tornato a muoversi negliambienti criminali del nord Basi-licata».

Di fatto, anche nei giorni scorsi,le cronache si sono occupate deifocolai divampati tra Melfi e Veno-sa (nell’ultimo caso proprio nelpaese di Orazio a finire in fiammeè stata l’auto dell’assessore comu-nale all’urbanistica Giuseppe No-lé che si è dimesso subito dopo,ndr).

«Vorremmo sperare che questiepisodi non siano da collegare allarecente scarcerazione del bossMassimo Cassotta». AggiungeDon Cozzi. «E’ chiaro però, che ilprimo pensiero inevitabilmentemette in correlazione questi episo-di incendiari con la liberazione del

boss».Il riferimento è alla clamorosa

vicenda scovata dal Quotidianoagli inizi del mese, quando il 39en-ne melfitano, pregiudicato per ri-cettazione e spaccio di monete fal-se, condannato in primo grado aluglio dell’anno scorso a 16 annidi reclusione per mafia ed estor-sione, sotto processo anche

nell’ambito dell’inchiesta “be -tlemme - basilischi bis” e tuttora acapo - secondo gli inquirenti - diuno dei clan più pericolosi dellamala lucana, grazie anche a un ri-tardo nel deposito delle motivazio-ni della sentenza della Corte d’ap -pello è potuto tornare a casa suaper scadenza dei termini di custo-dia cautelare. che da vent’anni a

questa parte ha ingaggiato unafaida senza quartiere per il domi-nio criminale nell’area nord dellaregione

Massimo è l’ultimo dei Cassotta(6 fratelli in tutto, 4 quelli coinvol-ti nelle inchieste dell’antimafia,ndr) finiti nel mirino degli inqui-renti per aver costituito a metà de-gli anni ‘90 una costola della vec-

chia “famiglia basilisca” all’om -bra del castello di Federico. Avreb-be preso le redini del gruppo dopol’omicidio “fotocopia” di MarcoUgo, freddato a luglio del 2007 co-me Ofelio Antonio, il maggiore,esattamente 16 anni prima. Stes-so giorno, il 14 luglio, e stesse mo-dalità, una raffica di colpi di pisto-la e il fuoco per sfregiare il cadave-re. Dunque un rituale molto preci-so simile alla “firma” utilizzata inalmeno un’altra occasione, il du-plice omicidio (sempre nel 1991)di Donato e Rocco Maiellare, col-pevoli - stando a un pentito - solo diaver detto di voler rendere la pari-glia agli assassini di Ofelio Anto-nio.

Dopo l’arresto di Massimo Cas-sotta per l’omicidio di GiancarloTetta quella firma sarebbe riap-parsa anche se solo abbozzata,quando i sicari avrebbero “ripie -gato” su Bruno Augusto, il terzodei fratelli a cadere nello scontrotra i clan, a ottobre del 2008.

«In attesa che le forze dell’ordi -ne facciano luce su quanto sta ac-cadendo -conclude don Cozzi - ilnostro invito all’opinione pubbli-ca e alle istituzioni, non può cheessere di tenere alta la guardiasenza trascurare o sottovalutarenessun episodio preoccupante,anche perché la recente storia cri-minale del Vulture Melfese ci diceche in quella zona spesso si trova ilfuoco sotto la cenere».

POTENZA - Con la conse-gna di ieri mattina delle piùdi quattromila firme al pre-sidente Folino sia avvial’iterufficiale per l’approva -zione in Consiglio regionaledella proposta di legge perl’introduzione di un redditominimo. «Un diritto univer-sale», un «diritto all’esisten -za» lo ha definito rispettiva-mente l’assessore provin-ciale alle Politiche sociali,Paolo Pesacane e il segreta-rio della Fiom di Basilicata,Emanuele De Nicola. Si trat-ta di uno strumento di soste-gno al reddito riconosciutoa disoccupati, inoccupati,precariamente occupati, la-voratori senza reddito inuna regione su due ha diffi-coltà a trovare un posto dilavoro. I beneficiaridovran-no essere in possesso dei se-guenti requisiti: residenzain Basilicata da almeno 24mesi, reddito nonsuperiore

agli 8 mila euro nell’annoprecedente, coniuge o con-vivente a carico purché ilreddito Isee non superi i6.180 euro. Il contributomensile è di 583 euro al me-

se per tutti per un totale di7.000 euro all’anno, conl’aggiunta di 1.000 euro perogni figlio a carico fino alterzo. Se ne perde il dirittonei caso in cui sia stato di-chiarato il falso, si lavori innero, si venga assunti atempo determinato o a tem-po indeterminato nel rispet-to dei Ccnl sottoscritti dalleorganizzazioni maggior-mente rappresentative. Laproposta di legge prevedepure incentivi all’occupa -zione e all’autoimpiego:7.000 euro per il primo an-no alle imprese che assumo-no chi beneficia del redditominimo o al beneficiario cheintraprenda una iniziativalavorativa autonoma. Maanche in questo caso è previ-

ANCHE ieriè statauna gior-nata difficile dal punto di vi-sta degli incendi. Ben tre i ro-ghi divampati in tre zone del-la regione. Undici i roghi di-vampati nella provincia diMaterae 7nel Potentino.Unincendioè divampatotraRa-pone e Calitri, su un’area bo-schivadi diversiettari,men-tre altri roghi di piccole di-mensioni sono stati segnala-ti dai Vigili del Fuoco nellazona del Vulture-Melfese, dicui uno nei pressi delle fontidi Monticchio. Gli agenti delCorpo Forestale dello Statosono inveceimpegnati aspe-gnere le fiamme divampate aPomarico, nella macchia me-diterranea, utilizzando an-che due elicotteri e un aereo.

sta una revoca del contribu-to nel caso in cui l’azienda li-cenzi o induca a dimissionientro i tre anni dall’assun -zione.

«Lerisorse per finanziarela misura - ha detto PietroSimonetti - nel corso dellaconferenza stampa che ierimattina ha preceduto laconsegna delle firme al pre-sidente Folino - ci sono. Sitratta di intrecciare quellelocali con quelle comunita-rie. Ci sono innanzitutto ifondi europei della pro-grammazione 2013-2020».A livello locale - ha aggiuntoPesacane - «la copertura po-trebbe essere assicuratadalla ricontrattazione delleroyalty già esistenti». Op-pure - per Simonetti -

dall’aumento delle royatydell’acqua «che oggi sonoancora troppo esigue», o an-cora delle cave. «Non ci sonoscuse - ha aggiunto il presi-dente del Centro studi e ri-scerche economiche - Tuttele forze politiche hannoespresso consenso intornoalla proposta. Dunque, nonrimane che approvarla inConsiglio, sperando chenon ci sia nessuna sorpre-sa».«Le percentuali di disoccu-pazione nel Paese e soprat-tutto nella regione - ha con-tinuato Paolo Pesacane - acui si sommano gli effettidevastantidella crisi econo-mica ci stanno condannan-do oltre che alla povertà eall’indigenza anche a un re-stringimento degli spazi de-mocratici».

«In Basilicata - ha aggiun-to il segretario della Fiom,Emanuele De Nicola - il48,3%dei giovani ècondan-nato alla dipendenza econo-mica ma anche al ricattofrutto di logiche clientelariche governano il mercatodel lavoro. Ecco perché ilreddito minimo è va consi-derato come un dirittoall’esistenza, alla libertà discelta da parte di ogni indi-viduo».

Le firme raccolte sono piùdi 4.000 anche se la campa-gna di sottoscrizione conti-nuerà anche nei prossimigiorni.

[email protected]

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 22.08.2012 PAG. 12

La coop. Mafefra: ”Servono più investimenti e una programmazione attenta per lo sviluppo del turismo”

Il mare di Scanzano è SicuroBilancio positivo del progetto chiuso ieri, con due vite salvate dall’annegamento

di GIANLUCA COLLETTA

SCANZANO J. - Un bilan-cio positivo quello che havisto protagonista il pro-getto Mare Sicuro sullespiagge di Scanzano.Iniziato il primo agostoad opera della cooperati-va Mafefra e terminato ie-ri, ha visto cinque perso-ne impegnate nelle atti-vità di soccorso e salva-taggio di quanti nel pe-riodo vacanziero per ec-cellenza hanno scelto lespiagge del litorale, ga-rantendo così sicurezzae professionalità. Decinegli interventi minori,come punture di tracine

agosto in soccorso di dueragazzi che a causa diuna buca sul fondalemarino a Lido Torre ri-schiavano di annegare,il secondo nella settima-na di Ferragosto quan-do un’improvvisa tempe-sta ha investito due ca-tamarani impegnati inuna regata. Qui il ventoaveva rovesciato le bar-che e un equipaggio erastato dato per ore per di-sperso. Alla fine grazieall’operazione Mare Sicu-ro e all’intervento dellaGuardia Costiera tutto siè risolto per il meglio, an-che se con qualche spa-vento di troppo. ”L’inse-gnamento da trarre daquesti due episodi - spie-ga il responsabile dellaCooperativa Mafefra, Ni-cola Florio - è che bisognastare attenti, soprattut-to quando non si è gran-di nuotatori, alle insidie

del mare, sapere dove siva, perché ci si può im-battere in pericoli nasco-sti come le buche. Nel se-condo caso invece voglio

o meduse,portati atermine. Indue casi ad-dirittura èstato decisi-vo il lorointerventoper salvarevite umane.Il primo al-l’inizio di

re ancora.”Servonopiù fondida partedella Regio-ne - ha spie-gato Florio- per allun-gare il pe-riodo tem-porale delprogetto e

lanciare un messaggioagli appassionati di velaperché abbiamo avutoproblemi con un velistache non voleva abbando-

nare il proprio catamara-no ed essere soccorso eportato a terra. Nel mo-mento in cui ci si trovain difficoltà bisogna sal-

vaguardare prima di tut-to la propria vita. Le bar-che si possono recupera-re in un secondo momen-to o ricomprare, la vitano. Esistono poi stru-menti e tecnologie comeinternet per avere noti-zie sulle condizioni me-teo e non correre rischiquando siva in bar-ca”. Sonoanni che ilprogettoviene por-tato avantisui litoralidel Meta-pontino.Un aspettoimportantea Scanzanoé statoquello di istituire mo-menti educativi e di sen-sibilizzazione divulgatitramite volantini che ri-portavano le regole fon-

damentali per la sicurez-za in mare. Cinque ragaz-zi hanno collaborato alprogetto, di cui tre era-no alla postazione centra-le dove con un binocoloposizionato sopra unatorrette si teneva d’occhiotutto il litorale di Scan-zano, dalla foce dell’Agria quella del Cavone, men-tre due erano pronti suun gommone a partireper ogni emergenza. Aquesto gruppo inoltre siaggiungeva una collabo-razione esterna dallespiagge di Terzo Cavone,Bufaloria e Terzo Madon-na. Molto é stato fatto,ma si potrebbe migliora-

garantire maggiore sicu-rezza. Serve poi un di-scorso di programmazio-ne, che tenga anche con-to della questione am-bientale per uno svilup-po del turismo sostenibi-le ed ecocompatibile. Inquesto contesto diventafondamentale approvare

a breve ilPiano deiLidi. Lastrada diseparareJonio e Tir-reno misembraquella giu-sta perchèhanno pro-blematichediverse ecosì si do-

vrà fare anche per il Me-tapontino, separando ivari caso se dovesseroemergere contrapposi-zioni inconciliabili”.

Il responsabileFlorio: bisogna

stare attenti,soprattutto quando

non si è grandinuotatori, perché

ci si può imbatterein buche nascoste

Consensi per la prima edizione del concorso di idee “Pisticci un Fiore di Città”

Una città più colorata e profumataDue dellecomposi-zioni florealiin gara.Alprimo postoquella di viaArcoCantisano,al secondoquella di viaCotugno

di GIUSEPPE CONIGLIO

PISTICCI - Un concorso diidee e progettualità non so-lo per rendere più grade-vole e vivibile l’ambiente dicittà e territorio ma anche,a breve scadenza, di con-correre con un vero e pro-prio piano-colore a fare diPisticci una cittadina lin-da e pulita, come lo era nelpassato. Alla sua primaedizione il Concorso “Pistic-ci un Fiore di Città”, pro-mosso dall’Assessorato al-l’Ambiente del Comune diPisticci, ha riscosso nel-l’opinione pubblica succes-so, consensi e gradimen-to, tanto da progettare perla prossima Estate unnuovo e più articolatoprogetto, estendendo il

raggio d’azione e allungan-do i tempi di esposizionedi proposte e addobbi flo-reali. Al concorso hannopartecipato diciotto concor-renti che hanno presenta-to regolarmente le loro ope-re in fotografia alla data discadenza del dieci agostoscorso e successivamentevagliate da una qualifica-ta giuria. Ai primi tre clas-sificati targhe e contribu-ti in denaro, mentre aglialtri sono andati attestatie pergamene di partecipa-zione, consegnati nel cor-so di una serata di gala conla partecipazione del sin-daco di Pisticci Vito Di Tra-ni, dell’assessore al turi-smo e sport FrancescoLaviola e dell’AmbienteLino Grieco, che ha forte-

mente caldeggiato l’impor-tante iniziativa. Al primoposto si è classificata Elvi-ra Palmina Benedetto conla sua originale e riccacomposizione floreale alle-

stita in via Arco Cantisa-no. Secondo è giunto Bru-no Ricchiuto (allestimen-to in via Cotugno), terzaMirella Viggiani (Via Ri-naldi). Al concorso hanno

preso parte anche RoccoGiannace, Vita Maria Pa-store, Costanza Piera Ri-naldi, Teresa Santeramo,Maria Caterina Grieco,Anna Maria Forte, Elide

Petrella, Antonella Melfi,Rosa Druda, ImmacolataCaruso, Stefania Gaeta, Lu-na Viggiani, Clotilde Ad-dabbo, Berardino Florio,Anna Luisa Massafra.

Mercoledì 22 agosto 201222 _Matera e Provincia • Alta Murgia_

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 22.08.2012 PAG. 13

“Una serie di suggestioni, paure e prepotenze che dovranno riguardare anche noi, protetti e attratti dai matti”

L’arte? Uno sfogo ai tormentiSgarbi presenta il suo “Museo della Follia”: possono albergare nel cuore di ogni uomo

La Fondazione Sgarbia Fondazione Sgarbi nasce con l’intento dipromuovere e diffondere espressioni della

cultura e dell’arte, quali strumenti per la cre-scita e la coesione sociale. Fine ultimo di ognisua attività è la valorizzazione e tutela del pa-trimonio italiano in ogni suo aspetto, ritenen-dolo elemento determinante per lo sviluppo delPaese. Promuovendo iniziative volte alla con-servazione e diffusione della conoscenza, la Fon-dazione Sgarbi si qualifica come centro inter-nazionale di studi e ricerche per i beni cultu-rali. Fondamentale per l’attuazione dei proget-ti è la collaborazione costante con enti e isti-tuzioni, pubbliche e private, che si occupanodella gestione e della tutela dei beni artistici,culturali e naturali.

L

Sgarbi aMatera perl’inaugura-zione dellamostra (foto FrancoMazzoccoli)

Ferrandina, “acquisite il castello”E si rilancia il pittore Boniello

FERRANDINA- “La gra-dita visita dell’on. prof .Vittorio Sgarbi a Ferran-dina è stata l’occasioneper una verifica del ric-co patrimonio storico-ar-tistico di cui dispone lanostra città. Le dotti ri-flessioni che Sgarbi hafatto in particolare osser-vando gli affreschi delFerro conservati nellechiese della Madonna deiMali, della Madonna del-la Consolazione e nelConvento dei Cappucci-ni, sono di sostegno sulpiano culturale e inco-raggiano la valorizzazio-ne del nostro patrimo-nio”. E’ quanto dichiara

il sen Saverio D’Amelio,sindaco di Ferrandina,che, insieme con gli as-sessori Martoccia e Zitoe i consiglieri Sinisi e Pre-te, ha accompagnato l’il-lustre critico d’arte du-rante la visita ai monu-menti e alle chiese.

Sgarbi ha mostratogrande interesse al ca-stelliere di Uggiano edha sollecitato il sindacoa chiudere al più prestol’acquisizione del Ca-stello, in modo da gode-re dei contributi del mi-

nistero dei Beni Cultura-li.

Sgarbi è stato inoltreospite del gestore del-l’azienda di Uggiano,Antonio Di Gilio, ed hapotuto gustare l’ottimoprodotto “provolone”,da latte delle mucche po-daliche, già premiato alivello nazionale.

Grande interesse han-no suscitato le operepittoriche del compian-to Francesco Boniello, unpittore ferrandinese cheaveva fatto, in vita, im-

portanti mostre a Roma,a Taranto ed in altre im-portanti città d’Italia.L’occasione è servita al-l’Ing. Francesco Aielloper assicurare che ilricco patrimonio pittori-co potrebbe essere datoall’Amministrazione co-munale in comodato,ove la stessa si impegnas-se ad una adeguata lorosistemazione in una pi-nacoteca da organizzare.Il progetto ha trovatol’entusiastica adesionedel sindaco D’Amelio edello stesso Sgarbi, chesi è detto pronto a soste-nere il rilancio del pitto-re Boniello.

di LUCIA SANTORO

PISTICCI- Si racconta alungo Vittorio Sgarbi,nella splendida tenuta delCastello di San Basilio a Pi-sticci, in occasione dellapresentazione simultaneadel suo volume “L’Arte ècontemporanea” e del librodi Guido Barlozzetti “L’om-bra di Don Giovanni”.

A Mimmo Centonze, ar-tista lucano, legato da ami-cizia al critico, che ha for-temente voluto e organiz-zato la serata, è bastato da-re il “la” per far partire il“turbine” Sgarbi.

Vittorio Sgarbi può pia-cere o dare fastidio, uni-re o dividereper la sua ec-cessiva fran-chezza chespesso vienescambiataper arrogan-za, ma la suacompetenzae la sua cul-tura sono undato oggetti-vo. Nessunocome lui è ingrado di tra-sportare gliascoltatorinel fantasti-co mondodella creati-vità e dell’ar-te con l’esplo-razione ditutte le loroaccezioni.

Raccontadel “Museodella Follia,un’ideazionedello stessoSgarbi, rea-lizzata dallaFondazioneSgarbi in collaborazionecon Cesare Inzerillo, laProvincia e il Comune diMatera, una città fra le pri-me in Italia a seguire le in-novazioni indicate daFranco Basaglia.

Un progetto nato a Sa-lemi, dove Sgarbi era sin-daco e dove il Comune èstato commissariato perinquinamento mafioso.Un progetto al quale, se-condo il critico, i tre fun-zionari del ministero del-l’Interno e i commissaristraordinari intendevanoapportare modifiche, sna-turando i princìpi fondan-ti il Museo stesso. Varia-zioni e trasformazioni su-bito bloccate con la tuteladel diritto d’autore.

Si è detto spesso che lafollia confina con la ge-nialità. Davvero la folliaè all’origine del genio, co-sì come vuole il mitodell´artista Maudit?

”Arte, Genio e Follia” èil titolo di una mostra cheho ideato e presentato aSiena nel 2009, nel com-plesso di Santa Maria del-la Scala, con un corredo di400 opere d´arte prove-nienti dai maggiori museid´Europa, oltre che da al-cune collezioni private.

della Follia non è una sto-ria della follia. È una se-rie di suggestioni, di pau-re, di prepotenze che do-vranno riguardare an-che noi, protetti e attrat-ti dai matti. Se la follia vi-ve nei sogni non ci possia-mo liberare di lei.

A parte la terza sezione–“Sala dei Ricordi - Ogget-ti abbandonati”, e dellospazio dedicato a FrancoBasaglia, si differenzia daaltri perché è la creativi-tà degli artisti in rassegnache racconta il loro mododi vedere la follia.

Quale la prossima lo-cation dell’itinerante“Museo della Follia?”

Dopo Matera anche Tra-pani, Milano, Brindisi eBerlino faranno da sfon-do all’iniziativa.

Ci sono opere di artistilucani in esposizione?

Si, l’artista Mimmo Cen-tonze, che nel 2010 avevagià realizzato un dipintoper il Museo della Mafia.

Genialità e follia, nel-l’immaginario collettivo,sono sempre state acco-state fra loro, ma oltre adun modo dire, si scopreoggi che la creatività èdavvero parente dellafollia

Le ricerche scientificheconfermano che a livelloneurologico i cervelli fan-tasiosi hanno caratteristi-che simili, se non patolo-gicamente compromessi,a quelli malati di schizo-frenia.

Qual è il confine tranormalità e pazzia? Tragenio e pazzia?

Qualcuno ipotizza chechi viene definito folle èsemplicemente più avan-ti di un secolo rispetto aisuoi contemporanei. D’al-tra parte tutta l’umanitàpuò essere definita folle seconsideriamo le parole diPlatone “L’amore è unagrave malattia mentale”.

Opere che raccontano ilcomplesso rapporto tra ge-nio artistico e disturbimentali: Van Gogh, Kir-chner, Munch, Ernst, Dix,Grosz, Guttuso, Mafai,Ligabue, sono solo alcunidei protagonisti che faran-no riflettere su un tema af-fascinante ed allo stessotempo inquietante.

La mostra era finalizza-ta ad indagare il rappor-to tra produzione artisti-

ca e disagio mentale, in unpercorso che attraversamomenti fondamentalidella storia. Il combattu-to rapporto e confine tranormalità e pazzia, crea-tività e follia ha portato al-la comprensione del trac-ciato della rassegna soloa posteriori: l’aver tenta-to di mostrare che non c’ènessuna differenza traun matto e un normale.L’arte spesso è un modo didare libero sfogo al tor-mento, che può albergarenel cuore di ogni uomo, siaconsiderato normale chefolle.

Ci sono altri museianaloghi in Italia: Roma,

Aversa, Ge-nova, Vene-zia isola diSan Servo-lo. In checosa si dif-ferenzia il“Museodella Fol-lia” diSgarbi?

Il Museo

25_Matera e Provincia • Alta Murgia_ Mercoledì 22 agosto 2012

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 22.08.2012 PAG. 14

Mercoledì 22 agosto 2012 I VII

MISS BASILICATA 2011 LA MATERANA CHE LO SCORSO ANNO VINSE IL CONCORSO

Grazia passa il testimone«In finale con grinta»Elogia la bellezza e la semplicità di Giulia

MASSIMO BRANCATI

l Lo scorso anno è stata lei la reginadella bellezza «made in Basilicata». E allafinalissima del concorso si è piazzata tra leprime venti. Un bel risultato per GraziaGuerrieri, 19 anni, di Matera, miss Ba-silicata 2011, che nell’anno della «corona»si è trasferita a Milano per rincorrere davicino il sogno di un futuro nel mondo dellamoda e dello spettacolo. Durante le se-lezioni lucane di miss Italia, Grazia ha fattoparte del cast allestito dal patròn VincenzoRussolillo, occupandosi delle coreografie(ha alle spalle dodici anni di danza) e «in-carnando» alle perfezione il ruolo di ma-drina delle serate. Alla finale regionale diCastelluccio Inferiore ha affiancato AngeloContaldo nella conduzione.

La carovana di miss Italia in Basi-licata è stata un’opportunità su cuicostruire il suo futuro professiona-le?«Ci spero. Devo ringraziare Russolillo

per avermi scelta e per avermi dato questa

ch a n c e » .Lei ha partecipato alla finale nazio-nale sfiorando l’ingresso tra le primedieci. Cosa consiglierebbe a GiuliaGiarletta e alle altre miss che rap-presenteranno la Basilicata?«Armatevi di tanta grinta. Lì la com-

petizione è ai massimi livelli e c’è semprechi è pronto a metterti i piedi in testa».

Ma allora è una fantasia quella delleaspiranti miss che fanno amicizia...«Può anche accadere, ma più si va avanti

nel concorso e più ognuna pensa al propriopercorso senza curarsi delle altre. È una«battaglia» perché la posta in gioco è moltoalta».

Giulia le piace? Potrebbe andareava n t i ?«Mi piace molto. Sono felice che la co-

rona di miss Basilicata l’abbia vinta lei. Èuna ragazza semplice, educata che ascolta iconsigli. E, naturalmente, è bella. Speroche riesca a fare strada».

E lei quanta strada ha percorso daquando ha vinto la corona della più

bella lucana?«Mi sono trasferita a Milano, dove vivo

con il mio ragazzo, per avere più occasionilavorative. Qui ho contatti con agenzie dimoda e sono in ballo anche per un cor-tometraggio, ma al momento non c’è nulladi definito».

Inseguire il sogno dello spettacolo si-gnifica archiviare gli studi?«No, quest’anno mi iscriverò all’Acca -

demia delle Belle Arti di Brera».Torniamo al concorso. Al di là di Giu-lia, qual è a suo giudizio il livello delplotoncino lucano di aspiranti miss?«Ritengo che sia buono. Ma è anche vero

che di lucane veraci ce ne sono davveropoche. Forse non c’è molta voglia di met-tersi in gioco. Eppure la bellezza dalle no-stre parti non manca».

PA S S E R E L L AIn alto GraziaGuerrieridurante leselezioni dimiss Italia, adestra in posada modella

.

Giulia e la sua famigliaqui la bellezza è di casaVerso la finale di Miss Italia la nipote del promoter Gino Volpe

CARMEN IELPO

l Occhi verdi, fisico slanciato,sguardo timido. Giulia Giarlettasembra vestire i panni della missda sempre. Sarà per quel suo in-cedere elegante e non contraffat-to, per la grazia dei modi e lapacatezza della voce. Sarà per l'a-ria che ha sempre respirato incasa, con un nonno musicista eorganizzatore di eventi e unamamma bella almeno quanto lei.Spetterà prioprio a lei l'onore e ilcompito di rappresentare la Ba-silicata a Miss Italia con la fasciapiù importante, quella che portail nome della Regione. Diciott'an-ni compiuti il 4 luglio scorso, unmetro e settanta di altezza, curvenon esuberanti ma assolutamen-te proporzionate, Giulia vive aVilla d'Agri ed è stata eletta do-menica sera a Castelluccio In-feriore, nella tappafinale del circuito re-gionale che assegna-va la fascia e la co-roncina più presti-giose perché le uni-che a garantire unposto alla finalissi-ma di MontecatiniTerme che andrà inonda su Rai Uno il 9 e10 settembre prossi-mi. E infatti stamat-tina da Salerno par-tirà il “treno dellemiss” che porteràprefinaliste e finali-ste in Tosca per ledue settimane dipreparazione in vista del grandeevento. Abbiamo incontrato Giu-lia a poche ore dalla partenza,immersa tra l'emozione della vi-gilia, lo shopping dell'ultimo mo-mento e l'affetto della famiglia.

Ultime ore a Villa d'Agri,poi partirai per Montecati-ni. In pochi giorni, un con-densato di emozioni. Seipronta per questa avventu-r a?«Sono ancora emozionata per

l'altra sera. Arrivavo su quel pal-co con la fascia di uno sponsor egià quello mi sembrava un tra-

guardo. Poi, quando hanno pro-nunciato il mio nome per il titolodi miss Basilicata, ho spalancatogli occhi e la gioia è stata enorme.Mi sento fiera di rappresentare lamia Regione. Anzi, devo dire chela sento quasi come una respon-sabilità, perché non sempre ledetentrici della fascia di Miss Ba-silicata erano lucane al cento per

cento».Che ragazza è Giulia Giar-letta? Come ti definiresti?«Sono molto testarda e perse-

verante, ma anche timida e umi-le. Per il resto mi ritengo unaragazza normalissima: vado ascuola, da settembre frequenteròl'ultimo anno del Liceo scienti-fico a indirizzo linguistico di

Marsico Nuovo, mi piace studia-re e uscire con gli amici. Ascoltomusica e mi piacerebbe tantoviaggiare. Insomma, tutto quelloche piace alle mie coetanee».

Tuo nonno, Gino Volpe, peranni ha organizzato spetta-coli in giro per la Basilicataed è lui stesso un musicista.Eppure questo di Miss Italiaè stato il tuo esordio asso-luto in pubblico. Come ti staipre parando?«In verità non ho molto tempo.

Arriverò a Montecatini con lagrinta giusta per prendere il me-glio da un'esperienza che tutteraccontano come indimenticabi-le ma anche molto dura. Io cer-cherò di non mollare e di im-parare il più possibile».

Intanto sei già tra le 101 ra-gazze più belle d'Italia, oltread essere l'orgoglio della tua

f amiglia...«Se sono arrivata

a fare le selezioni lodevo proprio a miamadre e ai miei ami-ci più stretti che mihanno spinta a par-tecipare. Inizialenteero un po' restìa amettermi in mostra,poi l'ho presa comeun divertimentoestivo e infine si ètrasformata in unabellissima emozio-ne».

Domanda di rito:ce l'hai un sognonel cassetto?

«Mi piacerebbe studiare Me-dicina. Ancora ho un anno di li-ceo davanti, ma ho sempre cre-duto in questo sogno».

E se da Miss Italia dovesseronascere nuove occasioni nelmondo dello spettacolo, seipronta a cambiare i piani incorsa?«Certo che sì, ma credo una

cosa non debba per forza esclu-dere l'altra. Mi è stato insegnatoche lo studio e la cultura servonosempre, in ogni campo».

E allora in bocca al lupo Giu-lia. La Basilicata tifa per te.

DNAGiulia haereditato damammaFrancesca labellezzamediterranea.

AFFETTIGiulia lamadre, lasorellina e isuoi nonni. Inalto è conGiorgia

I SOGNI DI UNA MISSÈ LA PIÙ BELLA DELLA BASILICATA

RAGAZZA MEDITERRANEAOcchi verdi, fisico slanciato e riccioliribelli le «armi» per andare avanti nelconcorso di bellezza più importante

SOGNA DI DIVENTARE MEDICODa settembre frequenterà l’ultimo annodel liceo scientifico a indirizzo linguistico:«Vorrei iscrivermi a Medicina»

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