Prime Pagine Giornali

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9 Gennaio 2013

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QuotidianoDir. Resp.: Giampaolo Roidi

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QuotidianoDir. Resp.: Antonio Padellaro

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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.itReg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

La Gazzetta del Mezzogiorno

Il Quotidiano della Basilicata

La Regione recupera gli antichi mestieri con un bando da oltre un milione

Un’occasione per recuperare parte della nostra identità

Anno III Numero 257 del 09.01.2013

La scuola nuovadei vecchi “mastri”

Salute

A PAG. 4

Il recupero dei vecchi mestieri in via di

estinzione è oggetto di un bando ema-

nato dalla Regione Basilicata per la

valorizzazione degli antichi saperi e per

favorire l’occupa-zione

Scade il 31 gennaio il ter-mine per la presentazione delle domande relative al bando sul recupero degli antichi mestieri finanzia-

to dal Po-Fse 2007/13. Un milione 128 mila euro la dotazione economica. Tra le aree di riferimento: la lavorazione del ferro, del

legno, del rame, del mar-mo. Il bando rappresenta un’occasione importante per recuperare la nostra identità”.

A PAG 2A PAG 3

Pubblicata sul Bur la deliberazione della giunta regionale che individua gli interventi di promozione e sostegno della pratica sportiva

Pubblicato il Piano annuale 2012 per lo sport in attua-zione del programma triennale per lo sviluppo dello sport che rappresenta lo strumento di pianificazione, previsto dalla Legge regionale del primo dicembre 2004, n° 26 contenente “Nuove norme in materia di sport”, per razionalizzare l’insieme delle iniziative e delle politiche di settore. In particolare il Piano è base di riferimento per gli interventi e le azioni di promo-zione, sostegno e diffusione della pratica sportiva e di attuazione di un razionale sistema di impianti.

Da pochi giorni l’Agenzia delle entrate ha iniziato ad inviare la Carta naziona-le dei servizi tramite posta ordinaria a tutti i cittadini che hanno la tessera sa-nitaria in scadenza. Ha una validità di sei anni ed entro il 2016 sostituirà completamente la vec-chia tessera sanitaria. Deve essere esibita per tutte le ope-razioni richieste al Servizio sanitario regionale e nazionale o nel caso ci si debba recare all’estero.

Al San Carlo i seminari de “Il quindicinale”

Aggiornamento professionale

A PAG. 4

Attività motorie

Grinta allo sport grazie al nuovo Piano di settore

In primo pianola gestione aziendaleOggi “Attesa delle prestazioni”

Presto la cartadei servizi

Suonano come un bollet-tino di guerra le statisti-che sul femminicidio in Italia, tanto da avere un richiamo dall’Unione eu-ropea. Aumentano anche i casi in Basilicata, ma le donne vittime di violenza continuano a non denun-

ciare i propri carnefici per paura e per vergogna. La psicoterapeuta Antonella Amodio definisce “mor-ti annunciate” tutti i casi non denunciati e auspica un programma di sensibi-lizzazione che parta dalla scuola primaria.

Paura e vergogna portano le vittime a tacere e a non segnalare i loro carnefici

Femminicidio, molti casi sommersi In Basilicata le violenze non vengono denunciate

“Una chiusura senza giu-stificazione” per il pre-sidente dell’Anci, Vito Santarsiero, quella degli uffici postali di Possidente e Bella. Il piano di raziona-lizzazione delle Poste ha, inoltre, deciso l’apertura a giorni alterni in altri co-

muni lucani. Santarsiero e l’assessore al Lavoro della Regione, Vincenzo Viti, incontreranno domani a Roma il responsabile degli sportelli. Deciso il ricorso al Tar per la sospensione degli atti se l’azienda non riaprirà gli uffici chiusi.

Viti e Santarsiero incontrano domani nella capitale il responsabile degli sportelli

Ultimatum per la vertenza PosteRicorso al Tar se non riaprono gli uffici chiusi nei comuni lucani

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Basilicata Mezzogiorno

Un ritorno al passato che, però, si proietta nel futu-ro il bando della Regione Basilicata sul recupero degli antichi mestieri. Con la disoccupazione ai massimi storici, imparare saperi che si stanno per-dendo può essere una scelta indovinata per in-ventarsi un lavoro. Ci sono professionalità in via di estinzione. Le botteghe artigiane sono costrette a chiudere perché manca il ricambio generazionale, ma, nello stesso tempo, ci sono giovani disoccupati a cui basterebbe il know how giusto per costruirsi un futuro. In quest’ottica è stato pensato il bando “Valorizzazione e recupe-ro degli antichi mestieri della Basilicata”. C’erano figure, nei vicoli del capo-luogo e dei piccoli centri della regione, che erano punti di riferimento per la comunità. Avevano mani esperte e rappresentava-no la tradizione che si tra-mandava di generazione in generazione. Lavorava-no il legno, la ceramica, la pelle. Odori e rumori par-ticolari portavano alle loro

botteghe. Erano l’orafo, il falegname, il ciabattino, il vetraio. L’Avviso pubblico della Regione si pone, dun-que, una duplice finalità: da una parte valorizzare

e recuperare gli antichi mestieri artigiani della Basilicata, e dall’altra pro-muovere un intervento finalizzato all’occupazione di soggetti svantaggiati.“Con questo avviso – ha spiegato l’assessore alla Formazione e Lavoro, Vincenzo Viti – vogliamo sostenere lo sviluppo locale dell’artigianato e allo stesso tempo cerca-re di evitare che alcune competenze artigiane possano scomparire. È un’occasione per valoriz-zare i vecchi mestieri, re-

cuperando da una parte la nostra identità e dall’altra tramandando i saperi alle future generazioni. Inol-tre – ha continuato Viti - il bando rappresenta un’op-portunità occupazionale,

in quanto favorisce per-corsi per l’inserimento o il reinserimento di soggetti svantaggiati che, attraver-so l’arte nobile del saper fare, possono contribuire a tenere vive antiche tra-dizioni”.L’intervento si sostanzia in una work experience di 6 o 12 mesi presso le botte-ghe artigiane, preceduta da una breve esperienza formativa per persone residenti in Basilicata e svantaggiate perché di-soccupate o inoccupate da almeno sei mesi o per-

ché affette da disabilità. Alla work experience po-trà seguire l’accompagna-mento all’autoimpiego mediante microcredito. Potranno beneficiarne gli Organismi di formazione accreditati presso la Re-gione Basilicata. I soggetti ospitanti dovranno essere obbligatoriamente im-prese o società artigiane o consorzi. Il destinatario, per poter essere ospitato presso l’impresa artigiana che partecipa al progetto, non deve essere mai stato iscritto nel libro matrico-la dell’impresa stessa. I soggetti ospitanti, inoltre, dovranno affiancare ai destinatari un tutor che li supporterà per garanti-re l’efficace realizzazione del progetto formativo e una perfetta integrazione nell’ambiente di lavoro. I progetti dovranno riguar-dare, tra le aree dell’arti-gianato tradizionale e ar-tistico, la lavorazione della ceramica, dei tessuti, del ricamo e della filatura, la lavorazione della carta e della cartapesta, del fer-ro battuto, del rame, del legno, dell’oro, del cuoio,

del vetro e del marmo. La dotazione finanziaria è di un milione e 128 mila euro. Le domande do-vranno essere compilate on line sul portale istitu-zionale della Regione. Il

termine di scadenza è alle ore 18.00 del 31 gennaio prossimo, ovvero il qua-rantacinquesimo giorno dalla data di pubblicazio-ne sul Bollettino ufficiale della Regione. (Bm4)

L’intervento si sostanzia in una work

experience di sei o dodici mesi presso

le botteghe artigiane. I soggetti

ospitanti dovranno affiancare

un tutor ai destinatari

Un Avviso pubblico della Regione Basilicata finanzia il recupero degli antichi mestieri lucani

I vecchi know-how che guardano al futuroViti: “Vogliamo sostenere lo sviluppo locale dell’artigianato”

Sopra, gli arnesi del ciabattino; sotto, la lavorazione del legno

Dal Po-Fse 2007/2013

Il contributo massimo richiedibile per ogni progetto è di 141 mila euro

In arrivo 1 milione

I progetti dell’Avviso pubblico sulla valorizzazione degli antichi mestieri sono finanziati con le risorse previste dal Po Fse Basilicata 2007-13 per un importo complessivo di un milione 128 mila euro. Il contribu-to massimo richiedibile per ciascun progetto è di 141 mila euro. Nell’articolo 3 del bando, però, è specifica-to che la Regione Basilicata si riserva la possibilità di sostenere con risorse aggiuntive eventuali domande ammesse, ma non finanziabili per indisponibilità di risorse. I progetti devono essere corredati da un det-tagliato piano finanziario e da un’ampia motivazione, possibilmente documentata, relativa ai motivi per i quali l’attività artigianale tradizionale indicata può es-sere considerata un antico mestiere e a rischio di estin-zione. Ogni beneficiario può candidare massimo tre progetti, purché siano diversi i destinatari di ogni pro-getto. Ciascun progetto, inoltre, può riguardare una sola o più aree dell’artigianato tradizionale e artistico, e prevedere, a fronte di diverse figure professionali in uscita, più work experience presso organismi ospitan-ti diversi. Al termine del percorso formativo e di work experience, è prevista la possibilità per i destinatari di seguire un percorso per l’avvio di impresa o attività au-tonoma e accedere, se ci sono le condizioni, al Fondo per il microcredito. La candidatura va presentata onli-ne e la domanda va compilata collegandosi alla home page del sito della Regione Basilicata – Dipartimento Lavoro, Cultura e Sport. Info: [email protected] (Bm4)

Le domande devono

essere corredate

da un piano finanziario

e da una dettagliata

motivazione

Al termine del percorso

formativo c’è

la possiblità di accedere

al Fondo

per il microcredito

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Basilicata Mezzogiorno

Diffondere l’attività fisi-ca tra i lucani. Pubblicato sul Bur del 31 dicembre 2012 il Piano annuale per lo sviluppo dello sport. Diminuisce in Basilicata, il numero di appassionati di sport a livello agonistico. Al contrario, aumentano gli sportivi che praticano la disciplina come oppor-tunità di socializzazione a seguito dell’aumento

costante dell’indice di vecchiaia tra la popola-zione lucana. Per accre-scere la diffusione della pratica sportiva, è stata pubblicata sul Bur del 31 dicembre scorso la deli-berazione della Giunta del Piano regionale per lo sviluppo dello sport per l’anno 2012 in attuazione del programma triennale 2011/2013 per lo sviluppo dello sport. ll programma triennale per lo sviluppo dello sport rappresenta lo strumento di pianifica-zione, previsto dalla legge regionale del primo di-cembre 2004 n° 26 “Nuo-ve norme in materia di sport”, per indirizzare e ra-zionalizzare l’insieme del-

le iniziative e delle politi-che di settore in coerenza con le finalità e gli obietti-vi di legge . In particolare il Piano costituisce base di riferimento per gli inter-venti e le azioni regionali di promozione, sostegno e diffusione della pratica sportiva. La Regione ha stanziato per l’anno 2012 circa 1 milione e 650 mila euro con lo scopo di pro-

muovere tutte le iniziative sportive organizzate sul territorio. In particolare, la prima trance di finanzia-menti del Piano triennale 2011/2013 per lo sport ha lo scopo di indirizzare, in maniera efficiente, le risorse finanziarie per in-centivare la promozione di iniziative nell’ambito del settore sportivo dal punto di vista ludico ed agonistico. Successiva-mente, saranno finanziati le opere di riqualificazione dell’impiantistica sporti-va. Tra gli interventi, circa 250 mila euro del Piano per lo sviluppo e il soste-gno dello sport per il 2012 saranno ripartiti tra le due Province per il cofinan-

ziamento degli interventi di programmazione delle attività fisico-motorie pro-posti dalle scuole, dalle società e dalle associazio-ni sportive riconosciute dal Coni. Anche i Comuni lucani potranno benefi-ciare del finanziamento dei buoni sport da eroga-re ai minori, agli anziani, alle persone diversamen-te abili e alle famiglie in condizioni di svantaggio socio-economico. Fino al 30 gennaio prossimo, il Dipartimento regionale alla Formazione sosterrà economicamente i cam-pionati nazionali federali. Entro il 30 gennaio 2014, invece, le società dilettan-tistiche affermati a livello nazionale ed internazio-nale potranno formulare richieste di contributo all’Ufficio regionale Politi-che dello sport. Con il varo del Piano, dunque, il go-verno lucano garantisce il suo impegno per il rilan-cio in Basilicata dell’atti-vità sportiva rispettando la tempistica rispetto alle iniziative promosse dalle organizzazioni impegna-te nel settore. La pratica dello sport rappresenta uno stile di vita salutare e consente di accrescere l’inclusione sociale e di infondere il rispetto delle regole.

Grazie al documento saranno individuate ulteriori ed efficienti norme in materia sportiva

250 mila euro del programmasaranno ripartiti tra le due Province

Cosa prevede

Verranno finanziate opere di riqualificazione dell’impiantistica

I Comuni potranno beneficiare di buoni da erogare ai cittadini

C’è il nuovo Piano per lo sport Obiettivo: accrescere la diffusione delle discipline fisico - motorie

Il programma rappresenta lo strumento di pianificazione per indirizzare l’insieme delle politiche di settore

Pubblicato sul Bollettino Ufficiale numero 51 del 31 dicembre il Piano annuale per lo sviluppo dello sport

1 milione e 650 mila euro dalla Regione Basilicata per promuovere ogni tipo di iniziativa sportiva organizzata sul territorio

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Basilicata Mezzogiorno

Carta nazionale dei servizi, come e dove attivare la nuova tessera

L ’Agenzia delle Entrate ha inviato da pochi giorni la Carta Nazionale dei Ser-vizi a tutti i cittadini che hanno la Tessera Sanitaria in scadenza.La tessera è necessaria ogni volta che il cittadino si reca dal medico o dal pediatra, ritira un medici-nale in farmacia, prenota un esame in un labora-torio di analisi, beneficia di una visita specialistica in ospedale e alla ASL o quando fruisce di cure termali e, comunque, ogni volta che deve certificare il proprio codice fiscale.Ha una validità di sei anni, o pari alla durata del per-messo di soggiorno ed entro il 2016 sostituirà completamente la vec-chia Tessera Sanitaria.La novità è la presenza di un microchip che per-mette il riconoscimento in rete, in massima sicurez-za e nella totale privacy, permettendo l’accesso ai servizi offerti dalla Pubbli-ca Amministrazione ed ai servizi anche on line. Il cittadino dovrà munirsi di un lettore di smart card e del relativo software di gestione scaricabile dal portale istituzionale della

Regione Basilicata dove sono reperibili anche le istruzioni per l’utilizzo.E’ un documento perso-nale delle dimensioni di una carta di credito, con validità immediata e sen-za richiederne l’attivazio-ne funge da: tessera sa-nitaria nazionale; tessera europea di assicurazione malattia, sostituisce il modello E-111 e garan-tisce l’assistenza sanita-ria nell’Unione Europea e in Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Svizzera, secondo le normative dei singoli paesi; tesserino del codice fiscale. Quando la tessera viene attivata, il cittadino può utilizzar-la per accedere ai servizi nazionali già attivi. L’in-formazione sui nuovi ser-vizi regionali o nazionali che verranno attivati sarà pubblicata sul sito istitu-zionale della Regione Ba-silicata.Momentaneamente con-sente l’accesso solo per la dichiarazione dei redditi on line sul sito dell’Agen-zia delle Entrate e per veri-ficare la propria condizio-ne contributiva on line sul sito dell’ INPS. La TS-CNS va comunque conserva-

ta con cura ed esibita per tutte le operazioni richie-ste al Servizio Sanitario Regionale e Nazionale o nel caso ci si debba recare all’estero.Sul portale www.basilica-tanet.it vengono fornite ulteriori informazioni.Le sedi ASP ove è possibi-le effettuare l’attivazione sono: Atella, Barile, Gen-zano, Lagonegro, Lauria, Lavello, Melfi, Muro Luca-no, Palazzo San Gervasio, Potenza, Rapolla, Rione-ro , Rotonda, San Fele, Sant’Arcangelo, Senise, Venosa e Villa D’Agri. Le sedi Asm sono quelle

di Matera, Bernalda, Irsi-na, Miglionico, Montesca-glioso, Tricarico, Calciano, Ferrandina, Garaguso, Grassano, Grottole, Olive-to Lucano e Salandra.Per utilizzare la Tessera come Carta Nazionale dei Servizi è necessario attivarla facendo richie-sta del codice di accesso personale (PIN) presso uno degli sportelli abilitati portando con se la nuova Tessera e un documento di identità valido. Si può attivare anche per delega nel caso in cui il titolare sia impossibilitato e nei casi previsti dalla normativa.

Il documento garantisce l’assistenza sanitaria nell’Unione europea. Per accedere al portaledella Regione, basta munirsi di un lettore di smart card

Un microchip permette

il riconoscimento in rete

nella totale privacy

La novità

Seminari al San Carlonel QuindicinaleOggi, alle ore 12.00, nella sala della Palazzina degli uffici dell’Ospedale San Carlo, al via il terzo appuntamento con “Il Quindicinale”, i seminari di aggiornamento sui temi strategici della gestione aziendale. L’incontro odierno è dedicato a “I tempi di attesa delle prestazioni: azioni, risultati e criticità”. Relatore il dottor Giovanni Panarace. Il 23 gennaio si parlerà del “Progetto Umanizzazione”, relatore Bruno Mandarino. Il 6 febbraio sarà affrontato il tema “Revisione costi aziendali: Up date”, relatore Antonio Pedota. Il 20 si parlerà di “Nuovi modelli organizzativi ospedalieri”, relatore Panarace Rocco Giovanni. Il 6 marzo “La comunicazione come fattore di successo nei percorsi terapeutici”, relatore Ugo Ma-ria Tassinari. Il 20 “La formazione come strumento di cambiamento”, relatore Nicola Di Chiara. Il 10 aprile “Servizi diagnostici: risultati e prospettive”, relatore Domenico Maroscia. Il 24: “Piano nazionale Esiti. Analisi e valutazione dei risultati”, relatrice Georgia Nardozza.

LavoroDalessandro (Pd)

Che gli operatori antincendio della società Cooperativa Aliservice, che gestisce in Basilicata il servizio di elisoc-corso, non percepiscano gli stipendi da ben cinque mesi è un fatto grave che necessita di opportuni approfon-dimenti.Stiamo parlando di lavoratori monoreddito non più in grado di assicurare il sostentamento delle proprie fa-miglie. Se ho presentato una interrogazione, alla quale mi auguro di ottenere risposta nel prossimo Consiglio regionale è solo perché l’anno appena iniziato impone un cambio di passo da parte di tutti.

DisoccupazioneBenedetto (Idv)

Il tasso di disoccupazione giovanile in Italia, che si atte-sta al 37,1%, è stato abbondantemente superato in Ba-silicata dove già a fine 2011 l’Istat ha registrato un tasso di disoccupati di età compresa tra i 15 e i 24 anni pari al 41,8% in provincia di Matera e al 38,2% in provincia di

Potenza. E’ evidente che l’occupazione giovanile è oggi la prima priorità e il Piano pluriennale del Lavoro che sarà consegnato dal Presidente della Regione alle parti sociali e al partenariato, è uno strumento fondamentale per dare tutte le risposte che si possono dare ai giovani, in attesa del Piano nazionale per il lavoro che spetta al nuovo Parlamento e al nuovo Governo. Uno strumento che necessita dello sforzo corale di istituzioni locali, for-ze sociali ed imprenditoriali, sistema produttivo.

LavoroMattia (Pdl)

I dati Istat parlano chiaro: quattro giovani italiani su die-ci sono disoccupati. In Basilicata la percentuale è ancora più negativa della media nazionale. Occorre spostare risorse, come ripetiamo da tempo da programmi e progetti che si sono dimostrati inefficaci, e le speranze sicuramente più consistenti sono nella nuo-va programmazione Fse e Fesr per il sessennio succes-sivo. Non so se avrà l’effetto miracolistico auspicato il Piano pluriennale del Lavoro annunciato dal Presidente De Filippo e dall’assessore Viti.

Ricordo che si parlò per la prima volta di Piano plurien-nale del Lavoro nel febbraio 2010 e non se ne fece nulla perché fu la maggioranza di centrosinistra a non appro-varlo.

PoliticaStraziuso (Pd)

Meraviglia la durezza espressiva del collega Napoli re-lativa alla conferenza stampa di fine d’anno del sindaco della città di Potenza Santarsiero. È onesto riconoscere che in un contesto di complessità e di crisi economica di portata storica, soprattutto per gli enti locali, l’ammi-nistrazione Santarsiero con grande impegno e capacità amministrativa compie lo sforzo possibile anche in ter-mini di prospettiva futura per la città. Il collega Napoli sa che ciascuno di noi è chiamato alla funzione civile oltre che politica di esprimere opinioni, ma per svolgere que-sto compito occorrono almeno due qualità di fondo: in primo luogo valutare le circostanze, il contesto e le priorità del momento e d’altra parte la disponibilità ad esaminare i fatti sottraendoli alla dimensione esclusiva del conflitto.

Dal Consiglio

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Basilicata Mezzogiorno09.01.2013 N.257 PAG. 5

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La nostra forza è il fascino dei nostri paesaggi

Turismo è vitalità

I Piot per dare voce alle potenzialità del nostro territorio con le bellezze dei suoi borghi e l’impiego di fondi comunitari per realizzare strutture dal forte impatto turistico

Dal Volo dell’Angelo ai Sassi di Matera, dal mare alla montagna, dagli invasi di Monte Cotugno e del Pertusillo alla Rabatana e ai luoghi di Federico II

Crediamo nella valorizzazione delle nostre risorse come opportunità di crescita. Dai beni architettonici a quelli naturali sosteniamo progetti per raccogliere le sfide di un panorama turistico sempre più esigente

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 09.01.2013 PAG. 6

Mercoledì 9 gennaio 2013II I

FEMMINICIDIOUN FENOMENO IN CRESCITA

«Uomini violenti: fermateliprima del femminicidio»Appello della psicoterapeuta: «Lei non denuncia per paura e per vergogna»

ANTONELLA AMODIO (*)

l Tra le statistiche di fineanno, quelle del femminicidioin Italia, un bollettino di guer-ra. Nel nostro Paese, uno ognidue giorni. Persino la Comu-nità Europea ci ha richiamatoper questo. Sono tanti i casi didonne che subiscono violenzache si rivolgono a me, maalmeno, quando lo fanno, ho lapossibilità di intervenire.Spesso purtroppo non lo fan-n o.

Al Tg la Bonino solo neigiorni scorsi ripeteva che inIndia qualcosa sta cambiandograzie al coraggio della de-nuncia e la richiesta alle isti-tuzioni. Già, il coraggio delladenuncia. La denuncia, ma dichi? Forse anche solo quella dichi si avvede. Sono giorni chemi ci arrovello sopra, da quan-do ho appreso di uno dei tanticasi di violenza di coppia, quinella mia città (Potenza), uncaso che sa di morte annun-ciata. Lei, già maggiorenne, èben decisa a non denunciare, asubire, sino alla fine. Cosafare, cosa fare...

La violenza domestica di-ceva ancora la Bonino, quellacosì diffusa nella nostra civileNazione, non può passare piùcome una normalità. In realtàspesso siamo di fronte ad unapatologia che ha tutti i con-notati di una condotta di di-pendenza. Come questa è ca-ratterizzata da una coazione,un qualcosa che non si vor-rebbe fare, né subire, ma chenon si riesce ad evitare dicompiere. Caratterizzata daun sincero pentimento, da un«non lo farò più», salvo finoalla prossima volta in cui siripeterà e con maggior vee-menza. Come questa è con-traddistinta dall’assuef azione,una volta incominciato, si ri-corre a dosi sempre maggiori.Come questa può portare allamorte. Come in tutte le di-pendenze, la rafforza il se-greto. Come in tutte le di-pendenze spesso i parenti met-tono in atto il meccanismodella negazione. Senza la de-nuncia dell’interessato non sipuò far nulla, la forza pubblicanon può intervenire.

Bene, se questa ragazzamorrà, potrò più dormire son-ni tranquilli e con me quanti aconoscenza della vicenda? Ese anche non dovesse morire,si può condannare qualcunoad un’intera vita così? Botte,ossa rotte, angherie e soprat-tutto terrore delle proprie pa-reti domestiche, della propriatana, quella che per ogni es-sere vivente rappresenta il ri-fugio, il riparo, un bisognoprimario al pari dei più es-senziali bisogni fisiologici.

Siamo tutti testimoni dimorti annunciate, ogni voltache pensiamo che in fondosono fatti di coppia, che in-fondo si sa, tra moglie e ma-rito. Abbiamo il dovere di in-tervenire, di aiutare chi su-bisce ma anche chi perpetratali violenze, anche la sua vitasarà perduta. L’Italia deveadoperarsi in un ampio pro-getto di sensibilizzazione, inu n’educazione all’af fettivitàche parta dalle scuole pri-marie su a salire ad ogniordine e grado per un cambioculturale indispensabile. Ma,nel frattempo, forse dovrebbepoter essere possibile inter-venire anche senza la denun-cia di chi subisce, è in trap-pola, non può e non sa farlo .Così, signori, che nessuno dor-ma sonni tranquilli assieme ame, ogni livido coperto, ognilacrima soffocata, ogni urlonella notte, ogni strano in-cidente registrato al prontosoccorso, è una richiesta diaiuto che non abbiamo saputoa s c o l t a re …Con questo artico-lo vorremmo solo che, chi sitrovi a dover vivere tutto que-sto, possa sentire accanto a sé

la comunità, una comunitàgiammai giudicante, una co-munità che ha contezza delproblema ed è pronta a pro-teggere e capire. Vorremmo

solo che chi è vittima, non sipercepisca più così solo adaffrontare una problematicacosì grande.

[* psicoterapeuta]

APPELLI INASCOLTATIStrani incidenti registrati al prontosoccorso e richieste di aiuto che lasocietà non riesce a interpretare

Fare qualcosa. I tanti casisommersi in Basilicata.

Ma, fingere di nonvedere, rende complici

Elisa, Grazia, Anna Rosa & le altreStorie di assassinii (a volte) annunciati

l Grazia Gioviale, Anna Rosa Fon-tana, Elisa Claps. Ma l’elenco è moltopiù lungo. Nomi e storie di donne per-seguitate, vittime di stalking, uccise. APotenza, dove il caso Claps, nonostantela condanna di Danilo Restivo, sembranon finire mai tra nuove rivelazioni,denunce, appelli e indiscrezioni, è an-cora vivo il ricordo anche di un’altraragazza, ammazzata il 27 aprile 2009 conventi coltellate. Aveva appena compiuto18 anni. Il massacro della giovane po-tentina ad opera di un presunto «ami-co», Bruno Condelli, 32 anni, della vi-

cina Pignola. Poi la fu-ga in autostrada delgiovane, la corsa alcentro della carreggia-ta e infine l’impatto lasua morte (travolto daun tir).

Grazia ha detto «no»al suo persecutore ed èper questo che è stata

uccisa. Non è il primo fatto di cronaca diquesto tipo in Basilicata: stiamo as-sistendo ad una escalation di episodi incui i protagonisti sono sempre uominirespinti e la vittima, su cui tanta vio-lenza viene esercitata, è sempre la don-na. Non si tratta di omicidio, ma difemminicidio, di violenza maschile sul-le donne. Non è un caso di cronaca nera,ma un’emergenza sociale e politica sem-pre più grave. Nella città di Potenza,soprattutto dopo il caso Gioviale, si èaperto un dibattito culturale su questotema doloroso che tenta di analizzare leradici culturali e sociali del femmi-nicidio in una cultura patriarcale che èancora da troppi condivisa.

Echi di quella che viene definita unavera e propria emergenza riecheggianoanche a Matera, dove la tragedia diAnna Rosa Fontana, uccisa la notte del 7dicembre del 2010. Dodici in tutto lecoltellate, sferrate «in rapida succes-sione, da tergo e di fronte», come silegge dal verbale del medico legale.

Sul corpo di Anna Rosa furono ri-scontrate otto lesioni gravi, quattro del-le quali prodotte da coltellate mortali.«La consulenza conclude che l’omicidioavvenne in modo determinato», osserval’avvocato della famiglia Fontana, Car-mine Ruggi. «Non lascia dubbi di sorta,per le modalità con cui la donna fuuccisa, per il numero delle coltellateinferte, per la scelta dei punti da colpire,per la ripetizione dei colpi e per l’usodell’arma, un coltello da macellaio». Lalama rimase conficcata nella schienadella vittima. Anna Rosa Fontana, dopoaver cercato invano di parare i colpi, siera piegata su se stessa sedendosi suigradini dell’ingresso della palazzina do-ve abitava, al civico 333 di via Lucana.Due coltellate la ferirono alla testa. Lealtre alla base del collo, al torace, due aifianchi, due all’addome e infine alledita, segno che tentò di proteggersi.

Anna Rosa denunciò più volte quelloche poi divenne il suo assassino. Pro-prio come accade per tante altre donneche chiedono protezione, vigilanza epunizioni esemplari per uomini vio-lenti e senza scrupoli. C’è anche chi, perpaura o per vergogna, continua a subiresoprusi, aggressioni nel silenzio dellemura domestiche. È come se aspet-tassero, impotenti, una fine annuncia-ta.

P OT E N Z A Grazia Gioviale uccisa il 27 aprile 2009

M AT E R A Anna Rosa Fontana, uccisa il 7 dicembre 2010

C O LT E L L AT EDonne perseguitate epoi uccise. Denuncespesso sottovalutate

BASILICATA PRIMO PIANO

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 09.01.2013 PAG. 7

Mercoledì 9 gennaio 2013 I III

AG G R E S S I O N IIn basso unincontro sulfemminicidioorganizzato aPo t e n z asubito dopol’omicidio diGraziaGioviale.Intervenneanche lagiornalistaFedericaSciarelliconduttrice di«Chi l’havisto?»

.

Omofobia e bullismole molte facce della violenzaGli studenti analizzano distorsioni e temi legati al rapporto con il sesso

l Nei giorni scorsi al teatro Stabile diPotenza si è tenuta la seconda edizionedel «Festivalfemminile» in memoria diCecilia Salvia. Abbiamo partecipato –come IV B del Liceo delle Scienze umane- alla Sezione «Educare alla compren-sione dell’altro» che ha posto al centrodella discussione alcune attualissime pa-role-chiave: omofobia, femminicidio, cor-po-media.

Ad aprire la discussione l’eccellenteintervento di Giuseppe Burgio, docentedi pedagogia all’Università di Palermo,che ha condotto la discussione in modointeressante, coinvolgendo attivamenteil numeroso pubblico giovanile presen-t e.

Innanzitutto, il chiarimento del ter-mine omofobia (dal greco omos/uguale efobos/paura), che si traduce in disprezzodell’omosessualità, sfociando il più dellevolte nella violenza fisica e verbale, e

questo soprattutto da parte dei maschi! Adimostrarci quotidianamente l’ampie zzadi questo problema, è il bullismo sco-lastico, presente nelle scuole a partiredalle semplici scritte che imbrattanosedie e pareti di ambienti adibiti allaformazione, con frasi il cui valore ne-gativo è esplicito (per esempio «Marco ègay», come se il suo orientamento ses-suale fosse problematico, e dunque gliinsulti giustificabili).

Non possiamo negarcelo. Ancora oggi,l’amore tra persone dello stesso sessointimorisce, scandalizza e genera pre-giudizi. Molte volte, è la società stessache ci inculca degli stereotipi, che ci«impone» il modello eterosessuale dellacoppia come unica alternativa possibile,andando così a screditare tutto quanto èdiverso. Sono tanti quelli che – a questoproposito - preferiscono parlare di ete-rosessismo piuttosto che di omofobia,sottolineando ancora una volta l’osti -nazione verso coloro che si porrebbero aldi fuori di quella che abitualmente, ederroneamente, viene definita come la«normalità». Ma «l’amore è una malattiainguaribile». È con quest’incisiva ri-flessione finale che il professor Burgioconclude la sua brillan-te argomentazione.

In un «Festivalfemmi-nile» che si rispetti, nonpossono indubbiamentemancare riferimenti alfemminicidio. È la giu-rista Barbara Spinelli asoffermarsi sul proble-ma con interessanti con-siderazioni. A partire dal ruolo impor-tante che la stampa locale può svolgerenel denunciare qual è il reale problema.Vale a dire, l’uccisione di donne senza unvero perché. Il femminicidio, termineintrodotto nel 1982 da Diana Russel, èsolo la punta di un iceberg, l’atto estremo

cui si giunge dopo una serie di «spie» checompaiono con una certa frequenza nellarelazione di coppia. Chi avrebbe maipensato che l’imposizione di non uscirecon un’amica potesse essere un cam-

panello d’allarme? Sullastessa scia vanno i piùsvariati divieti (non in-dossare la gonna, nonmettere un rossetto ros-so, non andare a cenacon i colleghi…). Adogni donna, dunque, siconsiglia sempre di pre-stare una maggiore at-

tenzione, di mettersi in un attento ascol-to di questi piccoli segnali. E di ri-volgersi – quando il fenomeno si ma-nifesta in modo violento – ai centri diascolto sul territorio.

Classe IV B[Liceo delle Scienze Umane]

DIBATTITO NEL CAPOLUOGONei giorni scorsi a Potenza l’evento«Festivalfemminile» in memoria di CeciliaSalvia. Occasione di confronto e riflessione

I RAGAZZI SI RACCONTANOGli studenti del liceo delle Scienze umaneparlano di modelli culturali che negano ladifferenza: dalla sessualità ai modelli estetici

Corpo femminile «spettacolarizzato»fino all’anoressia e ad altre ossessioni

l La mercificazione del corpo del-la donna è un tema attualissimo.All’incontro organizzato a Potenza, èstato presentato da Saveria Capec-chi, docente all’Università di Bo-logna. I media sono un’agenzia disocializzazione importantissima,tanti messaggi passano senza che noiabbiamo il tempo di rielaborarli ecosì hanno grande influenza sul mo-do di rapportarsi con il proprio «sé».Soprattutto le donne sono indottesocialmente a disciplinare il propriocorpo, al punto che l’ideale di bel-lezza femminile è diventato un mo-dello normativo.

Spettacolarizzato dai media è ilcorpo giovane, snello e sexy è mo-dello che ha soppiantato l’ideale «for-ma a clessidra» della bellissima Ma-rilyn Monroe. Così attraverso questoprocesso di erotizzazione dei corpifinalizzato ad attirare lo sguardo,oggi la donna aspira ad un corpoperfetto e si affanna ad obbedireall’ideale di bellezza imposto dalmercato della cosmesi, della moda edella chirurgia estetica. E questo perla paura di non essere ammirata,

amata, accettata! Ma da chi?Piacere a se stessa o agli altri?

È proprio quando si prestapiù attenzione agli altri inveceche a se stessi che subentraquella brutta sensazione di es-sere un po’ troppo «sbagliati».Tutto è racchiuso in un’unicaparola: controllo! E, perdendola percezione di chi si è real-mente, si vuole avere il con-trollo della cosa più sempliceda gestire: il cibo. Eppure lacosa più semplice diventa poi lapiù difficile, si ingigantiscesempre di più fino a dominare ipensieri. Ossessione che scan-disce abitudini non più sane.Mentre il corpo diventa semprepiù freddo, fino a quando ancheil cuore si gela.

Subentrano le malattie,l’anoressia. Subentra l’insicu -rezza. Si perde coscienza di ciòche si è e di ciò che si haattorno. Quel barcamenarsi trauna scelta e l’altra si trasformain una vera e propria tortura,con lo sguardo sempre un po’

basso, o altrove, al di là degliocchi altrui. E le parole som-messe che fanno a schiaffi, cal-ci e pugni nel tentativo di for-mare una frase. Si è talmentetanto concentrati sul come ci simostra che ci si limita ad es-serci semplicemente. Subentrala voglia di allontanarsi e iso-larsi da tutti, disprezzarsi edisgustarsi a tal punto da pen-sare che a volte il peggio non èmorire, ma restare… E nonsono più le scarpe, né i colorivivaci delle magliette che siguardano nelle vetrine, più pre-cisamente ci si fissa sul proprioriflesso così «banale» ed è untrauma voltarsi e notare cometra mille ragazze, donne e bam-bine, si è solo una delle tante,una di quelle che, se la incroci,al massimo abbassi lo sguardo,una di quelle che oltre l’ap -parenza non vai, un corpo co-me tanti che sopravvive tra lafo l l a .

Classe IV B[Liceo delle Scienze Umane]

BELLEZZALa televisione e il cinemaveicolano un’immaginesteorotipata delle donne.

Il particolareQuando la violenza

diventa teatro«Non piangere. Piangen-

do non diventerai più vera».Non più vera di una donnaqualunque, con il suo lavoro,le sue insicurezze, le sue ami-cizie, i suoi sogni e... il suouomo. Un uomo amato, cheforse l'ha amata, ma che tra-duce in violenza il disprezzodi sé e del mondo. Un uomoche ha il «potere» di distrug-gere il corpo, la mente, il cuo-re della sua donna. Sullosfondo, come nella più nor-male normalità, una suocera,doverosamente gelosa. Unavicenda comune, dunque,come tutte le vicende di vio-lenza familiare, da quelle cheemergono, quando la crona-ca ce le consegna insieme al-le vittime di femminicidio,quelle celate nel segreto del-la casa, mai denunciate, senon nelle intenzioni. È questala scelta tematica della pieceteatrale «Sempre con me -Lui era avaro di sé. Io invecegià l’amavo» che la Compa-gnia Gommalacca Teatro haportato in scena due anni fanel teatro «Stabile» di Poten-za, tappa del progetto «Sce-gli il rispetto. Non la violen-za», vincitore della prima edi-zione del Premio Cecilia Sal-via.

SOPRUSI Donne vittime di violenza

EMERGENZALa verità è che il

femminicidio è soltantola punta di un iceberg

BASILICATA PRIMO PIANO

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 09.01.2013 PAG. 8

Mercoledì 9 gennaio 2013 11Primo piano

Violenza sulle donne Il 2012 secondo l’Ar maIl bilancio nel potentino

Guardia alta sugli stupriPiù 53% di denunce ma sono già 25 i nomi segnalati alla magistratura

L’allarme è scattato quando si temeva l’irr eparabileI militari: «Non sottovalutare segnali premonitori»

| ORRORE A GENZANO |

POTENZA - Nel 2012 sonostati commessi tre omicidi(erano quattro nel 2011): indue casi i militari dell’Armasono convinti di aver indivi-duato il responsabile mentreper il terzo contano di strin-gere il cerchio a breve. Dun-que il dato più allarmantedell’anno appena trascorsoin provincia di Potenza restaun altro:quello sull’aumentodelle violenze sessuali.

Sono stati 23 rispetto ai 15dell’anno precedente gli stu-pri denunciati ai carabinieriche significa un incrementopercentuale del 53%. I dati so-nostati resinoti ierimattina,nel corso di una conferenzastampa, dal comandante pro-vinciale di Potenza dei Cara-binieri, il colonnello Giusep-pe Palma, e dal comandantedel reparto operativo, il capi-tano Antonio Milone, chehanno tracciato un bilanciodel lavoro svolto nel 2012 of-frendo anche uno spaccatorealistico delle criticità di unterritorio.

Unica consolazione, perquanto riguarda la questioneviolenzasulle donne,è chesu23 casi sono già 25 i nomi se-gnalati alla magistraturache sta avviando - e in qualchecaso ha già avviato - azioni neiloro confronti, anche in con-siderazione del fatto gli episo-di risultano accaduti per lopiù in ambito familiare.

Complessivamente, il nu-mero di delitti commessi nelpotentino è lievemente au-mentato: 8.202 rispetto ai8.052 del 2011. Diminuisco-no invece i reati legati allospaccio di stupefacenti, da361 a 130, e i relativi arresti,da 77 a 54, ma è sensibilmenteaumentato il quantitativo didrogasequestrata, dagliottochili del 2011 ai 73 del 2012(+912,5%). Un dato da nonprendere sottogamba.

Le rapine sono state 34,una in più del 2011, ma sonoaumentati gli arresti: 15 ne-gli ultimi12 mesia frontede-gli otto del 2011. Sono staticommessi inoltre 2.550 furti,con34 arrestie 210denunce.Le lesioni dolose sono state376 (396nell’anno preceden-te) con 14 arresti e 263 denun-ce. I carabinierihanno seque-strato 154 armi (sette gli ar-resti) e 132 chilogrammi dimateriale esplosivo.In dodicimesi i controlli sul territoriosono stati circa 60 mila, e1.651 i pattugliamentidei ca-rabinieri di quartiere.

Nel 2012 sono state com-plessivamente 321 le personearrestate dai Carabinieri nelPotentino, anche queste inconsiderevole aumento ri-spetto alle 269 dell’anno pre-cedente: 3.570 invece le de-nunce, a fronte delle 3.228del 2011.

Per tirare un consuntivodeicolpi piùeclatanti messiasegno dai militari al comandodel colonnello Palma biso-gnerebbepartire dalloscorso25 gennaio quando a finireagli arresti sono stati gli or-ganizzatori di un presuntogiro di prostituzione a Lavel-lo. A fine febbraio è stato il mo-mento dell’operazione Locu-stacheha sgominatoungirodi usurai collaudato tra l’altocosentino, il lagonegrese e ilVallo di Diano. Poi l’arresto aCarignola del rapinatore chel’11 novembredel 2011avevasvaligiato la CarimediPalaz-zo San Gervasio, e quello deipresunti responsabilidell’omicidio di Grazia Lepo-

re a Genzano e di DomenicoChiacchio a Lauria. A giugnoèvenutaa galla lastoriadellagang che a Potenza e dintorniintercettava ragazzini dai 14ai 16 anni e li costringeva arubare l’oro di famiglia, perrivenderlo ai “Compro oro”della città e consegnare il ri-cavato alla banda. Mentre adagosto ha tenuto banco l’in -credibile storia dell’assesso -re all’immigrazione di Palaz-zo San Gervasio accusato diaver sequestrato e torturatoun manovale rumeno perchéera convinto che c’entrassecon il furto diun trattore dal-la sua azienda. Un mese piùtardi a Lavello sono scattati isigilli sull’arsenale di un70enne pensionatoche avevacreato una piccola officinaper la costruzione di pistoleartigianali e si sospetta inrapporti con la mala puglie-se. A ottobre grazie a un’ope -razione interforze sono scat-tate le manette per uno degliultimi esponenti del gruppostorico dei basilischi ancorain circolazione. Ma non èmancato all’annoappena tra-scorso anche l’arresto di unapresunta divisa infedele, a Se-nise, dove un vigile è accusatodi concussione per aver fattola spesa senzapagare. DaLa-gonegro, a proposito di stu-pefacenti, è arrivata la stan-gata per un gruppetto dispacciatori che avevano pre-so di mira studenti e giova-nissimi della zona. Infine l’ar -resto roccambolesco di unodei tre evasi dal carcere di Bel-lizzi Irpino al termine di uninseguimento sulla sinnica, ela maxi operazione sui “re del-la monnezza”, per cui restanoincarceredue deipiùnoti im-prenditori della regione ac-cusati di traffico di rifiuti etruffa, per aver smaltito l’in -differenziato del capoluogo edintorni senza separare lafrazione metallica dal resto.

Si è rafforzato, ha spiegatoPalma, «il controllo del terri-torio» da parte dei Carabinie-ri, anche rispetto a un au-mentodirapine e furti,dovu-ti «per lo più alla crisi econo-mica che sta colpendo il Pae-se»: i dati della provincia diPotenza, infatti, sono «in li-neacon iltrend nazionaleperquanto riguarda questo spe-cifico tipo di reati».

[email protected]

Il comandante provinciale Giuseppe Palma, e il comandante del reparto operativo Antonio Milone

Rinviato a giudizio Walid ZaraiE’ accusato dell’omicidio di Grazia Lepore, verrà giudicato in Corte d’assise

GraziaLepore

IL gup di Potenza, Luigi Spina, harinviato a giudizio Walid Zarai (34anni), il cittadino tunisinoaccusatodi aver ucciso lo scorso giugno, aGenzano di Lucania, Grazia Lepore(75anni). Laprimaudienza delpro-cesso –l’uomo è accusato di omicidio

aggravato, rapina aggravata e ca-lunnia – si svolgerà il prossimo 26marzodavanti aigiudici dellaCorted’assise.

L’omicidio fu commesso il 24 giu-gno 2011: la donna, residente a Ro-ma ma originaria di Genzano, dovetrascorreva il periodo estivo, fu ri-trovata morta nella sua abitazionesoltanto il giorno dopo perché era at-tesa dai suoi familiari nella capitalema non è mai arrivata a destinazio-ne. Sul corpo, riverso seminudo sulletto, c’erano segni evidenti di col-luttazione. In un primo momento leindagini dei Carabinieri, si eranoconcentrate su un altro tunisino,Taoufik Zarai, di 28 anni, fratellominore di Walid e affittuario dell’ap -partamento al piano inferiore diquello della vittima, che era stato ilprimo ad essere fermato e, dopo unlungo interrogatorioaveva puntatoil dito proprio sul fratello. Inoltreera stato visto entrare in un «Com-pro oro» del posto per vendere unanello riconosciuto come la fede diLepore. Ma qualche settimana dopo,al terminedell’analisi sulDna ritro-

vato su un risvolto del cuscino concui la donna è stata soffocata è arri-vata l’ordinanza di custodia cautela-re in carcere per il maggiore già ar-restato quattrogiorni dopoil delittoper resistenza a pubblico ufficiale eviolenza a durante un controllo allastazione di cambio degli autobus diSan Nicola di Melfi dove era appenasalito su un mezzo diretto a Napoli.Mentre per Taoufik le accuse sonocadute davanti all’assenza di provedella sua presenza sulla scena delcrimine.

Tremenda la dinamica dell’acca -duto ricostruita dagli inquirenti. Iprimi segni di violenza sono statiscoperti sull’ingresso, dovele inten-zioni di Walid Zairi devono essereapparse subito chiare. Un colpo edelle macchie di sangue sul pavi-mento. Grazia Lepore ha cercato didifendersi afferrando un coltello maè stata subito disarmata, lui l’ha so-praffatta per portarla subito dopo incamera da letto. I figli dell’anziana,secondo quanto ha reso noto uno deilegali, Francesco Fabrizio, si sonocostituiti parte civile.

POTENZA - «Lui senza lavoro fisso,dedito tutto il giorno ad un consumosmodato di bevande alcoliche; lei im-piegata in un albergo della città, unicafonte di reddito con cui mandare avan-ti l’intera famiglia con grandi sacrificie rinunce per garantire un futuro aitre figli». Poi la violenza. E’ questo ilquadro ricostruito con pazienza daimilitari dell’Armadi Matera,unasciaininterrotta che da anni accompagnala vita di questa donna marocchina40enne, costretta a subire minacce,ingiuriee maltrattamentida partedelmarito.

La storia è emersa dall’interventoeffettuato lunedì notte dagli uominidella stazione carabinieri di Matera eche haportato all’arresto diun tunisi-no 55enne, da tempo residente nellacittà dei Sassi con il suo nucleo familia-re, ritenuto responsabile di tentataviolenza privata. «Temendo che di lì apoco sarebbe successo l’irreparabile»

la nota diffusa nella giornata di ieri dalcomando provinciale dell’Arma spie-ga che la donna ha deciso di chiederel’aiuto dei carabinieri i quali.Una vol-ta arrivati sul posto i militari avrebbe-ro trovato l’uomo «profondamente al-terato dai fumi dell’alcol ed intento acercaredi entrarein quellacasa dacuipocoprimaera stato cacciato con fati-ca dai due figli grandi della coppia poi-ché intimoriti dal fatto che potesse pic-chiare nuovamente loro e la madre».

Anche in presenzadei carabinieri iltunisino avrebbe continuatoad insul-tare e minacciare di morte la donna,accusandola di infedeltà e di avere pla-giato i tre figli inculcando in ognunodi loro «un radicato odio nei suoi con-fronti e scaricandole addosso tutto il

rancoreela frustrazionederivantidalfatto che da sola mantiene l’intera fa-miglia, compresi i suoi vizi».

Al termine delle formalità di rito,l’uomo è stato portato nel carcere diMatera mentre la donna, assistita as-sieme ai figli dai militari per l’interanottata, è stata medicata al pronto soc-corso dell’ospedale Madonna delleGrazie per i traumi subiti sul corpo do-po essere stata sbattuta sul pavimentodi casa dal marito e malmenata. Neavrà per dieci giorni salvo complica-zioni.

L’invito dei carabinieri è quindiquello di«denunciare prontamenteal112 ogni minimo episodio di violenzache si è costretti a subire all’internodelle mura domestiche o in qualsiasi

altro luogo». Il Comando provincialecarabinieri di Matera si dice consape-vole «del grave fatto sociale rappre-sentato dai fenomeni di violenza sulledonneesulle fascepiùdeboli (anzianie bambini)» per questo nell’ambito diun progetto di dimensione extrare-gionale sta ulteriormente formandopersonale selezionato per trattarequesti delicati casi con la massimaprofessionalità sotto ogni aspetto, inprimis le tecniche di comunicazione eassistenza psicologica alle vittime.Inoltre, già dal mese di febbraio, lacompagnia di Matera terrà negli isti-tuti superiori della città numerosi in-contri, articolati e sviluppati attraver-so otto ore di lezione per istituto, pro-prio sui crimini violenti verso le fasce arischio; traquesti, sarannoapprofon-diticonglistudenti itemidellaviolen-za domestica e dei maltrattamenti infamiglia,della violenzasessuale edel-lo stalking.

Matera: in carcere 55enne di orgini tunisine, deve rispondere di tentata violenza privata

Malmenava la moglie in continuazione, arrestato

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20 Mercoledì 9 gennaio 2013

| L’APPELLO DEL C O M I TAT O DEI C I T TA D I N I DI POSSIDENTE |

LORUSSO (PDL)

Nella Sala dell’Arco incontro con Viti e Santarsiero per discutere della vertenza Poste

«Pronti a ricorrere al Tar»Domani a Roma Viti e Santarsiero vedranno il responsabile degli sportelli

«Dopo più di 50 annisi è consumatoun saccheggio»

«De Filippo aiutaci»

I sindacati chiedono l’intervento del prefetto per i cambi decisi dall’azienda

Luccioni, proclamato stato di agitazione

Potenza

POSSIDENTE - Dopo piùdi 50 anni l’ufficio postaledi Possidente ha abbassatole saracinesche e ha chiu-so i battenti. Si è consuma-to così «l’ennesimo sac-cheggio - ha fatto sapereVito Lorusso, consiglierecomunale del Pdl di Avi-gliano - dell'ultimo presi-diodi civiltànella frazionePossidente».

L’ufficio postale «contanta fatica e impegno po-litico» fuaperto neglianni‘60 «a coronamento di unprocesso dicrescitadella picco-la comuni-tà di Possi-dente». Lagravità diquest’attounilateraledi PosteItaliane«verso lanostra co-munità inparticola -re, e versola nostraRegione -ha aggiun-to l’espo -nente poli-tico cittadi-no - sta nelfatto chel'ordine dichiuderel'ufficio ègiuntomentrel’ammini -strazionecomunaleprovvedeva a formalizzareun impegno per la defini-zione di un'intesa riguar-dante la gestione di sevizida affidare a Poste italia-ne».

La decisione di chiudere«non tocca solo la sensibi-lità della nostra comunità,ancora una volta defrau-data di importanti conqui-ste sociali e di civiltà, marappresenta uno sfregioalle istituzioni democrati-che ai vari livelli istituzio-nali della nostra regionein considerazione del fattoche le Poste svolgono unservizio sociale per di piùattraverso una società a to-tale partecipazione pub-blica, dove gli azionisti so-

no i cittadini, compresiquindi quelli di Possiden-te».

Se «non vogliamo - haproseguito Lorusso - con-tinuare a essere conside-rati come una nuova terradi conquista da saccheg-giare selvaggiamente, oc-corre che il governo regio-nale, assieme a tutta laclasse dirigente lucana,abbia il coraggio di alzarela testa e mostrare i mu-scoli, rimettendo in di-scussione con Poste italia-

ne tutti gliaccordi sti-pulati, chesono moltie redditi-zi», bastipensare so-lo alla car-ta carbu-rante.

Solo così,forse, «sipotrà in-travedereall'oriz -zonte unfuturo nonpiù nerocome la pe-ce ma scor-gere, siapure inlontanan -za, unospi-raglio diluce e disperanzaper unaterra che inquesti anniha datomolto e ri-

cevuto pochissimo, consi-derato che tutti gli indica-tori economici ci pongonoagli ultimi posti nel nostroPaese nonostante le risor-se che possediamo. Di cer-to la nostra comunità diPossidente non assisteràpassivamente al sopruso eall'arroganza di questa so-cietà ma si attiverà a tutti ilivelli istituzioni per farrecedere la direzione ge-nerale da una decisione as-surda e incomprensibile,nonché ingiusta verso tut-ta la comunità che colpiscein particolare anziani emeno abbienti che subi-rebbero più di tutti i disagicausati dalla chiusura delsuddetto ufficio postale».

L’ingressodella clinicaLuccioni dove ilpersonale haproclamato lostato diagitazione per icambi nei turnidecisodell’azienda

Al centro della foto Viti e Santarsiero durante l’incontro di ieri nella Sala dell’Arco

Il consigliere Lorusso del Pdl

PROCLAMATO lo stato di agitazionedel personale della clinica “Luccioni”diPotenza. A renderlo noto i rappresen-tanti sindacali della Fp Cgil, Fp Cisl, UilFpl e Fials Ugl, rispettivamente San-nazzaro, Sarli, Pisani, Latronico e DeRosa.

«L’azienda - hanno fatto sapere i sin-dacati - nonostante la disponibilità deilavoratori a trovare soluzioni condivisenell’ambito della riorganizzazione deiservizi, continua a emanare pretestuo-si provvedimenti disciplinari» , impo-nendo, invece, «una nuova organizza-zione del lavoro assolutamente incom-prensibile da parte dei lavoratori».

Nel comunicare che«si èprovvedutoad attivare le procedure di raffredda-

mento previste dal contratto di lavoro»,le sigle sindacali hanno chiesto al Pre-fetto di Potenza «di convocare le parti,precisando find’ora che, in casodi ulte-riore chiusura da parte dell’azienda, siattiverannotutte le iniziative utili, attea salvaguardare i diritti inalienabili deilavoratori».

I vertici della Luccioni, in pratica,«hanno unilateralmente ha dispostouna nuova organizzazione del lavoromodificando la precedente turnazionecreando notevole difficoltà ai lavorato-ri e all’utenza».

L’azienda, in pratica, nonostante ladisponibilità dei lavoratori a trovare so-luzioni condivise nell’ambito della rior-ganizzazione dei servizi, continua ad

emanare pretestuosi provvedimenti di-sciplinari.

Il sindacato, più volte ha invitatol’azienda a convocare un tavolo di con-trattazione per affrontare tre questioniurgenti: l’organizzazione del lavoro el’organico sottodimensionato»

La risposta dell’azienda è stata «in-giustificatamente negativa -si legge inunanota - e conattounilaterale infatti,ha imposto una nuova organizzazionedel lavoro assolutamente incomprensi-bile da partedei lavoratori, nonostanteil contratto nazionale di lavoro obblighil’azienda ad attivare un tavolo di con-trattazione al fine di trovare soluzionicondivise che vadano nella direzionedella ottimizzazione del servizio».

CARO presidente De Filippo ci rivol-giamo a te come a un nostro interlocu-tore certo e attento, anche se in tuttequeste settimane ti abbiamo sentitolontano.

Forse è stata colpa nostra che non tiabbiamo voluto infastidire, immagi-nando che hai problemi molto piùgrandi dell'ufficio postale di Possi-dente. Ora, però, ci sentiamo quasi co-stretti a scoccianti.

La nostra, come sai, è una comunitàpiccola e periferica, con più di 1.700anime, di cui quasi 900 sono cittadinielettori.

Un bel seggio elettorale che, (anchequesto lo sai bene) all' 80 per cento siriconosce nel tuo stesso partito e nonper cultura clientelare ma per solidiconvincimenti democratici.

Caro presidente, anche se il nostroufficio postale non dovesse riaprire,continueremmo a dare il consenso al-la formazione politica in cui libera-mente ci riconosciamo. Ciò non signi-fica però che non siamo attenti e sen-sibili ai nostri diritti, diritti di cittadi-

nidiun Paesedemocraticoquale l'Ita-lia è e quale vogliamo che continui adessere.

In questo caso però, caro presidenteDe Filippo, ci aspettiamo, da te, unapresa di posizione pubblica nei con-fronti di Poste spa.

Ci aspettiamo che tu ci dica pubbli-camente qual è il tuo punto di vista.

Anche a Possidente dal 19 dicembrescorso ci alterniamo al presidio orga-nizzato per evitare che l'ufficio vengasmontato. Siamo lì e non abbiamo nes-suna intenzione di demordere.

Vorremmo che ci aiutassi a capirequali sono i nodi irrisolvibili per tene-re il nostro ufficio aperto; vorremmoche tu dessi voce ai nostri bisogni e an-che alla nostra forza contrattuale.

Non solo siamo una comunità consi-stente (1.700 abitanti), ma con decinedi attività produttive (artigianali,commerciali, professionali, operai Sa-ta e dipendenti pubblici) che deposita-no i propri risparmi o potrebbero farlopresso le Poste.

Siamo una comunità situata tra il

Vulturee ilPotentino, vivae incresci-ta demografica, come poche realtà delMezzogiorno. Certo siamo anche unacomunità ricca di persone anziane evecchie, che vivono con la propria pen-sione: ma anche quelle pensione sonopatrimonio di Poste. Viviamo su unterritorio urbano che si sviluppa peralcuni chilometri lungo la ex statale93 (più di 5.000 abitanti) priva di qual-siasi servizio di trasporto urbano espostarsi presso altri uffici, obbliga-toriamente solo nelle ore antimeridia-ne, crea non pochi problemi a noi e allenostre famiglie fatte di persone che la-vorano e che non possono rinunciareal lavoro per stare in fila presso losportello postale di Lagopesole o diSant'Angelo.

Perché chiudono Possidente, Presi-dente? Aiutaci a farci sapere almeno leragioni che, sino ad oggi, nessuno hasaputo o voluto dirci.

Lucia CovielloComitato in difesadell'ufficio postale

di Possidente

SE Poste italiane non decideràdi riaprire gli uffici postalichiusi «ricorreremo al Tar perla sospensione degli atti am-ministrativi». Questo quantodeciso al termine dell’incon -tro che si è tenuto ieri pome-riggio, nella Sala dell’Arco, al-la presenza del sindaco di Po-tenza, Vito Santarsiero, inqualità di presidente dell’AnciBasilicata, dell’assessore re-gionalealla Formazione,Vin-cenzo Viti e dei sindaci dei co-muni - Bella e Avigliano in te-sta - colpiti dal piano di razio-nalizzazione di Poste Italiane.Piano che havisto la chiusuradelle sedi diBella e Possidentee l’apertura agiorni alterni inaltri comuni.

Vito Santarsiero, durantel’incontro, ha ribadito che«non accettiamo la logica delricatto, per moltissimi comu-ni il servizio a giorni alterni èun non servizio, un’offesa,che annuncia una pre-chiusu-ra degli Uffici postali oltreche, continuidisservizi ecodein altre aree».

La chiusura, tra l’altro, «èavvenuta – ha aggiunto - sen-zagiustificazioni, noncisonostati resi noti, infatti, né i nu-meri, né le condizioni di deficitdi paesiche, in realtà,sono va-sti tra i 1.800 e 1.200 abitanti(come Possidente, Filiano eSant’Antonio Casalini), conoltre 50 aziende, tanti dipen-denti e apprezzabili attivitàprofessionali».

Per tuttequeste ragioniPo-ste italiane «deve fare dietro

front e, soprattutto, deve ri-tornare a svolgere le sue fun-zioni storiche di servizio es-senziale, pubblico e universa-le». L’assessore regionaleVincenzo Viti nel rimarcarecome la situazione sia «estre-mamente difficile e delicata»ha anche ribadito come «Posteitaliane ha in séun’importan -te anomalia, quella di essere,al tempo stesso, pubblica e pri-vata». In ogni caso bisognamuoversi per «arrivare a deirisultati positivi».

Il sindaco di Bella, MicheleCelentano, ha dichiarato che«la logica messa in campo daPoste italiane va rifiutata tas-sativamente, perché non va asoddisfare i cittadini e i terri-tori». Poste Italiane ha il mo-

nopolio dei servizi in Italia e«se non lo riesce a sfruttare ilproblema è essenzialmente ilsuo». È stata incapace «di con-cedere ai cittadini le risorsedovute» facendo ricadere sul-la loro palle attualmente le harivoltate sulle spalle le conse-guenze di una politica gestio-nale negativa». Per il prino cit-tadino di Bella se da parte diPoste italiane c’è la volontà diriaprire gli Uffici postali «allo-ra il prossimo 14 gennaio saròpresente alla manifestazione,altrimenti, è assolutamenteinutile la mia presenza». An-che Possidente hachiesto «unimpegno forte dal presidentedellaRegione VitoDeFilippo,dal momento che il comporta-mento di Poste Italiane è in-

concepibile e l’azienda devegarantire il servizio». Inoltrecome ha tenuto a precisare ilsindaco del Comune di Avi-gliano «con i nostri presidipermanenti abbiamo ancheimpedito l’assurdo gestodell’asportazione della casellapostale». L’incontro di ieriprecede la manifestazione de-cisiva del 14 gennaio, giornoin cui si assisterà ad una gran-de mobilitazione popolare, acui prenderà parte anche Po-ste Italiane. E in attesa dellamanifestazione del 14. Intan-todomanisi terràunincontroa Roma tra l’assessore Viti, ilsindaco Santarsiero e il re-sponsabile del servizio spor-telli di Poste italiane.

Maria Rosaria Aquino

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 09.01.2013 PAG. 10

Mercoledì 9 gennaio 2013 I V

Le liste dei partiticomincianoa prendere forma

l Giorni concitati nei partitiimpegnati a definire le liste perCamera e Senato. Sel ha quasichiuso con dentro i partecipantialle primarie a cui verranno ag-giunti due nomi per la Camera etre per il Senato. Capolista allaCamera è Antonio Placido. Loseguiranno in lista: Lidia De Nit-t i s, Cesare Roseti, Caterina Co-lonna. Fra i due nomi da decidere,uno potrebbe essere quello di Ma -ria Antonietta Maggio. Al Se-nato, capolista è l’operaio FiatGiovanni Barozzino, seguito daRosalinda Di Pasca, GianniRo n d i n o n e, Loredana G. Atella.Per completare mancano 3 nomi.

Per il Centro democratico (loschieramento che fa capo a BrunoTabacci e a Bersani premier) lecertezze restano i due capilista:l’assessore regionale Vilma Maz-z occo alla Camera e l’ex capo-gruppo regionale dell’Idv, NicolaB e n e d e t t o, al Senato. Alla cameraci sarebbero anche alcuni giovaniprofessionisti: Pasquale Lionetti(ingegnere di Matera), Anna San-

tarsiero e Felice Rapolla (avvo -cati di Potenza).

Fra i «montiani», il Fli punte-rebbe alla Camera su Pasquale DiLorenz o (ex consigliere regionalee segretario provinciale del par-tito), seguito dal segretario del Po-tentino Rocco Coviello, Fr ancoCarbone e Tommaso Coviello.Sul Senato c’è la questione dellalista unica supervisionata daMonti, ma il senatore uscente Egi -dio Digilio, conta di essere dellapar tita.

Nel Movimento 5 Stelle in testadi lista, per la Camera dei depu-tati, ci sono Mirella Liuzzi e Mi -chele Labriola. Numero uno dei«grillini» al Senato, Vito Petro-celli.

Ancora aperta la vicenda can-didature in casa Pdl, lacerato daglistrappi di Mario Venezia, Gian -ni Rosae altri ribelli. La decisioneverrà da Berlusconi (e Alfano), mai parlamentari uscenti (da GuidoVi c e c o n t e, a Vincenzo Taddei, aCosimo Latronico) non sembra-no dubitare della ricandidatura.

Il centro per MontiL’Udc lucana discute a Romale liste per Camera e Senato

Sono stati momenti concitati e lace-ranti dentro il partito. Una polemica cheha incrociato le ipotesi di candidatura,avanzate dalla dirigenza regionale, e poianche la sostituzione del vicepresidentedimissionario in Giunta regionale. Al cen-tro di tutte le questioni c’era, come unconvitato di pietra, la figura di AgatinoMancusi, incappato - in seguito alle di-chiarazioni di un ex boss pentito - nell’in -dagine giudiziaria relativa a presunte col-lusioni fra malavita e politica.Il segretario regionale Palmiro Sacco ierisi è recato a Roma per chiudere la vicen-da candidature. Nella tarda serata di ieri lasituazione non era stata ancora risolta. Unquadro sottoposto alle decisioni dei diri-genti nazionali del partito, a cominciareda Casini e Cesa. Si partiva da una propo-sta informale, già avanzata ai dirigenticentrali del partito, che però era statacontestata, con differenti sfumature, dadiversi membri del partito (da AntonioFlovilla a Gianluigi laguardia a VincenzoSalvato) anche durante l’ultimo comitatoregionale di domenica scorsa.In quella lista figuravano Agatino Mancusi(che chiedeva di essere capolista al Sena-to) e lo stesso segretario regionale Palmi-ro Sacco. Con loro: Domenico Fiore, Roc-co Orofino, Rocco Costanzo, Lindo Mona-co, Marina Buoncristiano, Maria TeresaImbriani, Antonio Corbo, Vito Antonio Ri-poli. Ma in sede di comitato regionale, ol-tre a contestare metodo e merito, eranostate avanzate altre candidature. L’este -nuante incontro di Sacco ieri a Roma finoa sera non aveva ancora portato alla qua-dratura del cerchio. Il problema del vagliodei nomi, metodo imposto da Monti e dalsuo «tagliatore di teste» di fiducia, com-missario Enrico Bondi, ha probabilmenteostacolato i piani del partito lucano.

Chiurazzi deluso e arrabbiatoper Nova Siri, «ma resto nel Pd»Secondo alcuni «boatos» sta pensando di avvicinarsi ai filo-Monti

PERPLESSOCarloChiurazzisenatoreuscente delPd, destinatoa non tornareinPa r l a m e n t o

PIERO MIOLLA

l È per metà deluso, per metà ar-rabbiato dopo gli ultimi sviluppi della«coda al veleno» sul voto delle Parla-mentarie al seggio di Nova Siri: il se-natore del Pd, Carlo Chiurazzi, rom-pendo il silenzio degli ultimi giorni, haaccettato di parlare con la «Gazzetta»degli ultimi sviluppi ed anche delle pe-santi accuse rivolteglidal sindaco di Craco, Pi-no Lacicerchia.

La sua assenza al di-rettivo regionale diqualche giorno fa non èpassata inosservata.Come mai non c’era aPotenza? «Ero impe-gnato in una importan-te riunione a Matera dove si è confron-tata l’area di partito alla quale faccioriferimento (quella dell’ex Margherita,ndr) e quella del territorio che rappre-sento», spiega lui.

Ai più è sembrata un’assenza polemicadopo la doppia decisione, a lei sfavo-revole, di annullare il voto di Nova Siri. Ec’è stata anche chi, all’interno del Pd, ha

dichiarato che sarebbe stato più giustoridare la parola agli elettori. ma ora iltempo pare scaduto. «Nel controricorsopresentato ai garanti nazionali - diceChiurazzi - abbiamo proprio chiesto, co-me subordinata, questa soluzione. Ci èstato però risposto che per questione ditempi non era possibile».

Dopo l’annullamento di oltre 1000 votiin suo favore, con contestuale «retro-

cessione» dai posti utiliper l’elezione nella listadei candidati, è arrivatol’attacco del sindaco diCraco, che accusa lei ela senatrice Antezza diaver reso torbido il votonel comune in cui è pri-mo cittadino. Cosa ri-sponde Chiurazzi a tali

accuse? «Che non conosco l’elenco deivotanti di Craco e, dunque, non possoaver determinato l’intorbidimento dellacontesa elettorale in quel centro - as-sicura il senatore uscente. - Inoltre, nonho mai partecipato ad un incontro preelettorale, né prima né dopo i due turnidelle primarie per il premier e neanchein occasione delle Parlamentarie. Infine,

mi preme sottolineare che a Craco ab-biamo un riferimento come l’ex sindacoCopeti sulla cui trasparenza ed onestàcredo non ci sia alcun dubbio».

Dopo gli ultimi accadimenti sono sem-pre più frequenti i rumors che vorreb-bero Chiurazzi ad un passo dall’a c c o rd ocon i “Montiani” con il suo conseguenteabbandono del Pd. «Sono ipotesi non con-template nella mia agenda. È chiaro chela mia storia politica parla chiaro, cosìcome la collocazione in un’area precisadel Pd, ma, come ho precisato, tali ipotesinon fanno parte della mia agenda». In findei conti, Chiurazzi è più deluso o piùarrabbiato dopo questa settimana moltodifficile? «Sono per metà arrabbiato e perl’altra metà deluso».

PA R L A M E N TA R I EContro il risultato di Nova

Siri aveva presentatoricorso Maria Antezza

VERSO LE ELEZIONII GIORNI DELLE CANDIDATURE

LISTEA Palazzo Madama, in quarta posizione, un’altradonna non lucana. De Filippo pronto per il«trenino» nel 2015. Chiurazzi potrebbe mollare

CANDIDATI PDAL SENATOI primi tre candidati nellalista al Senato inBasilicata. A destra lacapolista «esterna», EmmaFattorini. Sopra (da sin.): ilnumero due in lista, FilippoBubbico e il numero treSalvatore Margiotta[foto Tony Vece]

Capilista Fattorini e SperanzaIl Pd ha deciso i parlamentariNumero 1 al Senato una docente cattolica. Dietro, in posizioni utiliBubbico e Margiotta. Alla Camera: Folino, Luongo e (forse) Antezza

MIMMO SAMMARTINO

l Il Partito democratico, al termine dellalunga maratona romana, ha definito le listedei candidati per la Camera e il Senatoanche in Basilicata. Tra le novità, quelladella possibile uscita di scena di C a rl oChiur azzi (e tornano a rincorrersi, no-nostante le smentite dell’interessato, le vo-ci su suoi possibili avvicinamenti al rag-gruppamento dei filo Monti). Come s’eradetto, si farà il gioco del «trenino» per ilgovernatore lucano Vito De Filippo, col-locato in una posizione (la quinta) che pre-sumibilmente gli consentirà di subentrarein Parlamento al termine della legislaturaregionale nel 2015.

Alla Camera dei deputati, confermato ilcapolista lucano Roberto Speranza. Nellalista seguono, nell’ordine: Vincenzo Fo-l i n o, Antonio Luongo, Maria Antezza,Vito De Filippo. Chiuderanno probabil-mente Lucia Sileo e Caterina Policaro.Al Senato ci sono due nomi «esterni» (nelsenso di candidature non lucane) di generefemminile: una è capolista, l’altra è in quar-ta posizione (collocazione che non offreuna sicurezza di elezione). Guiderà la listaEmma Fattorini, docente di storia con-temporanea all’università La Sapienza diRoma, scrittrice, legata al mondo cattolico(Comunità di Sant’Egidio). Dietro di lei,nell’ordine, ci saranno Filippo Bubbico eSalvatore Margiotta. Quindi una candi-data donna non lucana. Il quinto posto(posizione ritenuta comunque non utileper una possibile elezione) è in bilico fraCarlo Chiurazzi e Angela Latorraca. In-fine ci sarà probabilmente Felicetta Lo-renz o.

I tempi erano stretti ma la determina-zione alta. Le primarie per la scelta deicandidati alle elezioni politiche rimane-vano l’unica strada per contrastare, alme-no in parte, il «Porcellum». Non hannoavuto la forza di novità (e di percezione di

competizione autentica) che c’era stata nel-la prima tornata delle primarie, quando si èdeciso il candidato premier. Quando, anchegrazie alla competizione di Matteo Renzi, ilsegretario Pierluigi Bersani ha riportatouna significativa affermazione. Stavolta,almeno in Basilicata, con qualche ecce-zione, c’è stato un sostanziale riposizio-namento di esponenti storici della politicalocale. A ciò si sono aggiunte le polemichederivate dal voto contestato (da Maria An-tezza) a Nova Siri e (da Giuseppe Laci-cerchia) a Craco. Ma, pur nella loro im-perfezione dell’esperienza, si è percepitauna reazione ingenerosa di fronte a po-lemiche postume. Più interne che esterne,per la verità. E, a parte la questione legataall’annullamento del voto di Nova Siri (cheera determinante per la posizione di MariaAntezza e di Carlo Chiurazzi), altre vicendeposte non sembravano comunque rilevantiper definire l’ordine dei votati.

BASILICATA PRIMO PIANO

CANDIDATI PDALLA CAMERASopra (da sinistra):il capolista allaCamera, RobertoSperanza, ilnumero dueVincenzo Folino, ilnumero tre AntonioLuongo. Accanto asinistra: la numeroquattro in listaMaria Antezza.Dopo di lei, alquinto posto, cisarà Vito DeFilippo, presidentedella giuntaregionale[foto Tony Vece]

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 09.01.2013 PAG. 11

Mercoledì 9 gennaio 2013 15

24 orein Basilicata

Avvisi di chiusura delle indagini per Gerardo Grippa (46) e Renato Fiorello (60)

Falsi nulla osta agli immigratiVenivano venduti a più di 1.000 euro cadauno, vittime alcuni lavoratori indiani

IN relazione all’articolo pubblicato in data 8 di-cembre2012dal titolo inprimapagina “Danneg -giarono Auxilium - Condannati i Commissari” edal successivo titolo riportato a pagina 11 dal tito-lo “Penalizzarono ingiustamente l’Auxilium” siprecisaquanto segue: la societàAuxilium nonhamaipartecipato aquesta garaquindinon harice-vuto alcun danno o penalizzazione; la CooperativaLa Cascina con sede in Roma in Via Francesco An-tolisei, 25, esercente attività di mense e ristorazio-ne collettiva sul tutto il territorio nazionale, haproposto ricorso al Tar Basilicata avverso l’aggiu -dicazione della gara per il servizio di ristorazionescolastica presso il Comune di Senise nell’anno2003; con sentenza nr. 332 del 17 maggio 2006 ilTARBasilicata haaccoltoalcunimotivi diricorsodella Cooperativa la Cascina, “accogliendo la do-manda di risarcimento danni, condannando il Co-mune di Senise al pagamento delle spese giudizia-li”; la Coop. Cascina pur avendo ricevuto la liqui-dazione del danno riconosciuto dal TAR Basilica-ta è stata l’unicasocietàrealmente danneggiataepenalizzata dal comportamento di alcuni funzio-nari del Comune di Senise nell’anno 2003, inquanto nonha potuto svolgere il serviziodi risto-razione oggetto di gara presso il predetto Comu-ne.

Distinti salutiSocietà Cooperativa la Cascina p.a.

Nel pezzo in questione di fatto si è soltanto equivo-cata la holding La Cascina con la storica control-lata lucana, lacooperativa Auxilium,chehasedeproprio a Senise, com’era storico il tandem dei fra-telli Chiorazzo, sempre di Senise, a lungo vicepre-sidente dell’una e amministratore delegatodell’altra. Senza nulla togliere ai danni ricevuti ericonosciuti dalla Corte dei conti.

leo amato

Il palazzo di giustizia di Potenza

Dal 4 al 10. La comunicazione Fiat ai sindacati

Sata, operai in cassa integrazioneper un’altra settimana a febbraio

POTENZA - I circa cinque-mila operai dello stabilimen-to Fiat di SanNicola di Melfisaranno collocati in cassaintegrazione dal 4 al 10 feb-braio. La decisione è stata co-municata nel pomeriggioalle rappresentanze sinda-cali edè statapresa «perade-guare i flussiproduttiviallariduzione dei volumi conse-guente all’andamento delmercato».

«La decisione comunicatadalla direzione dello stabili-mento lucanoper adeguare,oramai come prassi vuole, èper adeguare i flussi produt-tivi in base alle esigenze delmercato». Questo il com-mento del segretario regio-nale dell’Ugl metalmeccani-cidella Basilicata,GiuseppeGiordano, alla nuova cassaintegrazione in Sata a feb-braio.

«Questa ulteriore comu-nicazione – ha sottolineatoGiordano - rappresenta unacontinuazione delladifficilefase congiunturale del set-tore dell’automobile. Per ilnostro sito di Melfi, nono-stante il 2012 sia stato il peg-giore periodo per i lavorato-ri di Melfi e l’inizio del 2013si presenti copia del prece-dente, la speranza è che –conclude Giordano –si avvii-no subito i lavori per i nuovimodelli i quali, oltre a rap-presentare un fatto positivoper la Basilicata, possano se-gnare una svolta per la ri-presa produttivadello stabi-limento lucano». Nello stabi-limento lucano si assembleala Grande Punto eil 2013 sa-rà ancora un anno “ibrido”,in attesa dei due nuovi mo-delli, il mini suv Jeep e la 500X, che partiranno nel 2014.

COLDIRETTI

Quarto confermatopresidentePIERGIORGIO Quarto è statoriconfermato presidente dellaFederazione regionale Coldi-retti di Basilicata. L’elezione èavvenuta ieri durante l’assem -blea generale elettiva costituitadai delegati dei due consigliprovinciali di Potenza e Mate-ra. Piergiorgio Quarto, impren-ditore agricolo di Matera, reste-rà in carica per i prossimi quat-tro anni e sarà affiancato dai vi-ce presidenti Vincenzina DiCorleto di Corleto Perticara eGiuseppe Abbatepaolo di Ber-nalda.

Il Consiglio è composto,inoltre, da Raffaele Carretta diLavello, Giuseppe Diotaiuti diLagonegro, Saverio Garganodi Genzano di Lucania, RoccoPafundi di Acerenza, TeodoroPalermo di Venosa, Giuseppi-na Trivigno di Vaglio di Basili-cata, Vincenzo Padula di Poli-coro, Agostino Pellegrini diFerrandina, Nunzio Scarnatodi Scanzano Jonico. L’elezio -ne è avvenuta all’unanimità.«Sono onorato per la riconfer-ma - ha detto Quarto - segnoche dobbiamo tutti insieme da-re continuità al lavoro fatto. Iprossimi 4 anni saranno decisi-vi per la piena realizzazione delprogetto e far comprendere ilfondamentale ruolo della no-stra agricoltura per l’econo -mia».

I commenti dei consiglieri regionali Benedetto e Mattia

Disoccupazione e fuga di cervelliL’Istat “fotografa” la crisi lucana

«LA difesa del welfare e la tu-tela dellecategorie socialipiùdeboli non può prescinderedalla battaglia dei pensionati:ancora una volta ci si accani-sce su coloro chesi trovano insituazioni di gravità familia-re, economica, sociale, sani-taria. L'Inps ha emanato lacircolare n. 149/2012 che ri-porta i dati e le situazioni per ilrinnovo delle pensioni perl'anno 2013 (già di per sé de-primente); in questa occasio-ne ha voluto rimarcare cheunadella categoriepiùdebolidebba essere ancor di più og-getto di “attenzione particola-re”. La circolare ha stabilitoche per gli invalidi civili al100% titolari di pensione diinabilità, il reddito da consi-derare non è solamente quel-lopersonale ,madal 2013an-che il reddito del coniuge». Èquanto si legge in una notadella Uil lucana.

LaUil, laUil PensionatiNa-zionale, in accordocon lacon-sulenza dell'Ufficio Legaledel Patronato Ital Uil e dell'Ada, ha attivato un servizioper verificare gli aspetti dellacircolare e trovare adeguatasoluzione al problema. Per ilsegretario regionale, Carmi-ne Vaccaro, l'“agenda Uil”-che sarà predispostadalla se-greteria confederale e pre-

sentata agli schieramenti po-litici che si apprestano a vive-re la competizione elettorale -conterrà la richiesta di impe-gni precisi per il welfare e ipensionati. Si tratterà di undocumento snello in cui sa-ranno elencate alcune propo-ste di politica economica e so-ciale considerate fondamen-tali per lo sviluppo del Paese.

Secondo la Uil, chi si candi-da a governare deve assumer-si l'impegno di attuare scelteorientate a promuovere lacrescita, valorizzareil lavoro,realizzare l'ammodernamen-to del sistema istituzionale. Inparticolare la Uil chiede al fu-turo Governo e al futuro Par-lamento un deciso cambia-mento delle politiche, in gra-do di arrestare il progressivoimpoverimento dei lavorato-ri, dei pensionati, delle fami-glie e di rilanciare sviluppo ecrescita, valorizzando il lavo-ro, riducendo la pressione fi-scale su lavoro e pensioni, ra-zionalizzando la spesa pub-blica, tagliando i costi impro-pridella politica,rafforzandol'equità nella distribuzionedei sacrifici e della ricchezza enell'accesso ai servizisociali esanitari, garantendo un si-stema di welfare universale,con particolare attenzione alServizio sanitario nazionale.

Il segretario Vaccaro: «Più attenzione a pensionati e famiglie»

L’appello della Uil: «I debolial centro dell’agenda politica»

LostabilimentoFiat di SanNicola diMelfi

Il pasticcio dell’appalto conteso per le mense di Senise

La Cascina: «Noi danneggiati,Auxilium non c’entra»

POTENZA - Fanno discutere inuovi dati sulla disoccupa-zione diffusi ieri dall’Istat.Per il consigliere regionaleNicola Benedetto, «il nuovorecord a novembre scorso deltasso di disoccupazione gio-vanile in Italia, che si attestaal 37,1%, registratodall’Istat, è stato abbondante-mente superato in Basilicatadove già a fine 2011 l’Istat haregistrato un tasso di disoc-cupati di età compresa tra i 15e i 24 anni pari al 41,8% in pro-vincia di Matera e al 38,2% inprovincia di Potenza».

Secondo Benedetto,«l’emergenza occupazione èancora più acuta in Basilica-ta, allargando la fascia d’etàdei senza lavoro ai giovani trai 25 e i 34 anni con percentualidel 19,4% di disoccupati inprovincia di Matera e del17,3%inquella diPotenza.E’evidente che l’occupazionegiovanile è oggi la primapriorità e il Piano pluriennaledel Lavoro, obiettivo dellaGiunta regionale, ribadito inoccasione della conferenzastampa di inizio anno,che sa-rà consegnato dal presidentedella Regionealle partisocia-li e al partenariato, è uno stru-mento fondamentale per da-re tutte le risposte che si pos-sono dare, dal versante della

Regione, ai giovani, in attesadel Piano nazionale per il la-voro che spetta al nuovo Par-lamento e al nuovo Governo».Sull’argomento intervieneanche un altro consigliere re-gionale del Pdl, Franco Mat-tia. «I dati Istat parlano chia-ro - sostiene - quattrogiovaniitaliani sudieci sonodisoccu-pati. E da noi in Basilicata lapercentuale è ancora più ne-gativadella medianazionale.Dunque nessun giovamentodalle politiche sul lavoro delgoverno Monti, ma un tassodi disoccupazione giovanilechenelmese dinovembredel-lo scorso anno ha raggiuntopunte record, ma anche nes-sun beneficio negli ultimi dueanni dalle politiche del Gover-no regionale e soprattuttodalla spesa consistente desti-nata alla formazione profes-sionale finita ad alimentaresolo l’esercito di formatori».Mattia fanotare che«in quat-tro anni, dal 2008 a giugno2012, in Basilicata abbiamoperso il 14,4% di talenti-am-ministratori e titolari under30 anni, come ci informa “IlSole 24 Ore”.Fa bene, pertan-to, il presidente De Filippo apreoccuparsi di alimentare igiovani talenti. Farebbe al-trettanto bene a preoccuparsidi non perderli».

POTENZA - In teoria dove-vano restare a lavorare qui,tra Bella e Baragiano, peralcune imprese del posto.In pratica, però, sarebberofiniti nelle grinfie di unacoppia di truffatori, e unavolta alleggeriti di più dimille euro cadauno in ma-no non avrebbero avuto al-tro che un pugno di mo-sche.

Sono accusati di falso etruffa in concorso RenatoLucio Fiorello, 60enne diBaragiano, e Gerardo Grip-pa 46enne di Bella ma resi-dente a Lecco. Nei giorniscorsi entrambi hanno rice-vuto un avviso di conclusio-ne delle indagini da partedella procura della Repub-blica di Potenza, dove il casoera stato denunciato da unadelle vittime della truffa. Sitratta di un cittadino di ori-gini indiane residente inEmilia Romagna che avreb-be fatto da intermediarioanche per altri connaziona-li disposti a pagare per ilnulla osta necessario al vi-sto per l’ingresso in Italiacome lavoratore dipenden-te, riservato a chi ha giàun’offerta di impiego sulterritorio da qualche parte.

In pratica, la legge stabi-lisce che sia l’aspirante da-tore di lavoro a chiedere ilnulla osta a uno degli spor-telli per l’immigrazioneistituiti nei capoluoghi pro-vincia, dove vengono verifi-cati il possesso dei requisitirichiesti, l'esistenza diespulsioni o condanne pe-

nali a carico del lavoratore,e la disponibilità di postonell'ambito della quota pre-vista dal decreto sui flussidi extracomunitari. Quindiin caso positivo viene rila-sciato il nulla osta. A questopunto, stando a quanto ac-certato dai militari della se-zione di polizia giudiziariadei carabinieri di Potenza,sarebbero entrati in scenaGrippa e Fiorello, a cui vie-ne contestato anche un pre-cedente dello stesso tipo cheha fatto scattare l’addebito

di recidiva.Il fattaccio risale a no-

vembre del 2010 quando idue soci avrebbero chiesto eottenuto 10.500 euro dal lo-ro intermediario a cuiavrebbero girato in cambio7 nulla osta fasulli dellosportello unico dell’immi -grazione di Potenza. Figu-rarsi se anche i posti di lavo-ro a monte non erano inven-tati, ma di questo il capod’accusa nei loro confrontinon parla.

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 09.01.2013 PAG. 12

Mercoledì 9 gennaio 2013 I VII

L’antica dimora rinasceRiprende a pieno ritmo il recupero di palazzo d’Errico

le altre notizieL AV E L LO

SCUOLA

Lavori all’Itc Solimineaggiudicazione fallitan Lavori di adeguamento

all’Itc Solimene di Lavello: laProvincia ha aggiudicato de-finitivamente i lavori a favo-re dell’impresa MaglioneVincenzo Luigi, ma la stessaha chiesto di recedere. L’enteha revocato l’a g giudicazionee sta attivando le procedureper l’aggiudicazione alla se-conda impresa avente diritto.

GIOVANNA LAGUARDIA

l Riprendono a pieno ritmoi lavori per la ristrutturazionee il recupero di palazzo d’Er -rico, l’antica dimora signorilesita in pieno centro storico diPotenza, che attende di tornarea nuova vita come parte in-tegrante del polo museale dellacittà capoluogo. I lavori, cheerano incominciati il 15 no-vembre del 2011, avevano su-bito un rallentamento nel pe-riodo delle festività natalizie, acausa della presenza, in largod’Errico, dei mercatini di Na-tale, per l’ovvia incompatibi-lità tra dolciumi e leccornievarie e polvere e calcinaccipropri di un cantiere in pienaattività. Da oggi, però, i lavoririprenderanno a pieno regime:il Comune, infatti, ha emanatouna nuova ordinanza che con-sentirà il transito dei mezzidiretti al cantiere in borgo SanRocco, via Acerenza e, in sensocontrario di marcia (con lascorta della polizia municipa-le) lungo l’intersezione tra viaAcerenza e piazza Bonaven-tura, via Addone, via San Lucae piazza Pignatari. La dataprevista per la consegnadell’opera è la tarda primaveradell’anno in corso. Nel frat-tempo il Comune di Potenza hareso disponibile un finanzia-mento di 300mila euro rive-niente dal fondo di sviluppo ecoesione per l’allestimento in-terno di quello che dovrà di-ventare, con tutta probabilità,una sorta di mueso multime-d i a l e.

« L’ordinanza per il transitodei mezzi dell’impresa - spiegail responsabile del procedi-mento Pino Brindisi - era statasospesa nel periodo natalizioed i lavori avevano subito unforte rallentamento, ma ora ciapprestiamo a riprendere». Ilavori di recupero di palazzod’Errico, pur con alcune in-terruzioni, hanno preso il viaun paio di anni fa con la messain sicurezza dell’antico edifi-cio che da decenni versava instato di totale abbandono e

degrado, avendo anche subitoil crollo di tutti i solai interni.Successivamente, dopo un pe-riodo di stallo, durante il qualeè stata esperita una nuova garadi appalto, sonopartiti i lavoridi consolida-mento dellastruttura mura-ria esterna. Laristrutturazio -ne di palazzod’Errico verrà acostare com-plessivamente tre milioni dieuro di cui circa 500mila per lamessa in sicurezza e 2,5 mi-lioni per la ristrutturazione,rivenienti da finaziamentipubblici per il polo musealedella città. In più, il nuovofinanziamento di 300mila europer l’a l l e s t i m e n t o.

La fase del consolidamentostrutturale della muratura -spiega Brindisi, è praticamen-te terminata. Proprio nei gior-ni di Natale è stata finita l’ul -tima parte delle fondazioni emancano solo alcune rifini-ture. I lavori hanno richiestoun po’ più di tempo perché

abbiamo voluto ricostruire an-che la muratura interna tuttacon pietre di recupero dell’an -tico palazzo. Nel frattempo inu n’officina a Tito Scalo vanno

avanti i lavo-ri per lastruttura inacciao cheandrà a com-porre i livelliinterni delpalazzo e cheè già a buonpunto. L’ulti -

ma fase sarà quella della co-pertura, ma probabilmente sa-rà avviata non prima del mesedi febbraio».

Sulla destinazione d’uso delpalazzo, dal Comune annun-ciano che entro dieci-quindicigiorni sarà presa una deci-sione definitiva. Sarà un mu-seo multimediale, ma bisognaancora decidere i dettaglidell’allestimento. Intanto i re-sponsabili del progetto sonoimpegnati in una serie di vi-site in strutture analoghe ditutto lo Stivale, per «impor-tare» le migliori idee del set-t o re.

CANTIERE I lavori a palazzo d’Errico [foto Tony Vece]

FINANZIAMENTIGià pronti 300mila eurodel fondo di sviluppo e

coesione per l’allestimento

POTENZA INTERVENTI STRADALI A MACCHIA ROMANA

Via ai lavori per unirevia Romero e Luthuli

l Verso il completamento la rete stradale del quartiere diMacchia Romana: al via i lavori della strada di collegamentotra via Oscar Romero e via Luthuli, un intervento complessivodi 370.000 euro. «I fondi utilizzati – illustrano il sindaco diPotenza Vito Santarsiero e l’assessore alla viabilità AntonioPesarini – sono rivenienti dai programmi di esecuzione delleopere pubbliche e, finanziate con i proventi della Legge 10/77.La priorità decisa in merito all’utilizzo di questi fondi è statadeterminata dal riscontro di situazioni di oggettiva peri-colosità, che vanno ad acuirsi nel periodo invernale». L’in -tervento verrà effettuato con il metodo detto delle «Terrerinforzate», con altezze dello scavo che variano da 6 a 9 metri.La sezione stradale avrà una larghezza totale di 9 metri e saràcomposta da due corsie di 3 metri e banchine laterali larghe 50centimetri. È previsto, inoltre un marciapiede di 1,20 m. e unaprotezione verso valle con guard-rail. Si provvederà, inoltre, aprogrammare il completamento di marciapiedi e illumina-zione lungo via Capitini, la strada che conduce al trattointeressato, non appena troveranno soluzione alcune pro-blematiche di tipo burocratico-amministrativo.

P OT E N Z A

MOSTRE

«Senza titolo»pennellate in... rosan «Senza Titolo» è la collettiva di

pittura e scultura che saràinaugurata il 12 gennaio alleore 18 nel Palazzo di Città a Po-tenza. L'evento, organizzatodalle artiste Anna Corrado eKatia Stain è patrocinato delComune di Potenza. Una ven-tina le opere di Corrado, Stain,Tina De Stefano, Pompea DiStefano, Maria Grazia Monte-sano, Giulia Valentino.

P OT E N Z A

COMUNI

L’Anci intervienesulla burocrazian « L’Anci è stata sempre favore-

vole e ha sempre sollecitatouna radicale semplificazionedel sistema legislativo, nazio-nale e regionale». Così VitoSantarsiero, sindaco di Poten-za e delegato Anci al Mezzo-giorno, risponde al presidentedi Confindustria, GiorgioSquinzi, che sul Sole 24 Ore haauspicato la riforma del titoloV della Costituzione.

LA CITTÀ DELLA STORIALAVORI NEL BORGO ANTICO

CANTIEREI lavori si erano quasi fermati nellefestività per la presenza a largo Pignataridei mercatini di Natale

TEMPISTICALa nuova struttura museale dovrebbeessere pronta per la tarda primaveradell’anno in corso

Incidente, ieri mattina a Potenza intorno alle 7.00, sulraccordo autostradale Potenza-Sicignano all'altezzadello svincolo per Potenza centro, proprio alle portedella città. Come si vede dalla foto di Tony Vece,un'automobile, per cause che sono ancora in corso diaccertamento, è carambolata sulle barriere spartitraf-fico. Il conducente della vettura è rimasto ferito.

POTENZA CITTÀ

INCIDENTE SUL RACCORDO AUTOSTRADALEASPETTANDO LANUOVA PIAZZA BONAVENTURA

CANTIERE I lavori per la costruzione del parcheggio interrato privato e lasistemazione della piazza sono stati prorogati fino a maggio [foto Tony Vece]

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 09.01.2013 PAG. 13

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I TEMI

L’area del Metapontino risente della scarsa propensione alla destagionalizzazione

«Turismo, la crisi non ci sfiora»Matera è la meta lucana preferita dagli stranieri nella ricerca della Camera di Commercio

La conferenza stampa della Camera di Commercio in cui sono stati illustrati i dati sul turismo

MateraREDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

ATTRATTORI REGIONALI

Adduce «Definizione impropriaper la città di Matera»«LA Regione Basilicata deve valutare con sempremaggior attenzione quello che è stato definito impro-priamente uno degli attrattori turistici della Basilica-ta. Abitualmente si considera un espediente, come adesempio “Il volo dell’Angelo”. Questo non può valereper Matera che è un patrimonio inestimabile che laBasilicata deve considerare molto più di quanto giànon faccia. Nel 2012 abbiamo proposto infatti un con-siglio regionale monotematico sul percorso di Materaverso la candidatura a Capitale europea della Culturaperchè la Basilicata può giovarsi di una enorme occa-sione rappresentata dalla nostra città». Lo ha detto ie-ri mattina nel corso della conferenza stampa di inizioanno il sindaco di Matera, Salvatore Adduce che haaggiunto: «Durante il 2012 siamo stati in giro per ilmondo e abbiamo portato Matera e visto come hannoguardato la nostra città con occhi interessati a scopri-re un patrimonio straordinario come conferma la pre-senza nel nostro territorio di protagonisti a livello na-zionale e internazionale, a cominciare dal Dalai Lamache hanno confermato il loro straordinario interesse.A fronte di una contrazione generalizzata, Materacontinua a tenere».

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TASSA DI SOGGIORNO

Bitetti: «Destinare i fondia monitorare il settore»«PERCHÈ non prevedere una piccola parte delle ri-sorse della tassa di soggiorno ad attivare un sistemapermanente di monitoraggio e analisi del turismonella nostra città?».

Lo ha proposto Franco Bitetti nel corso dell’incon -tro in cui sono stati illustrati i dati sul settore nel2012.

«In questo modo potremmo ottenere elementi utiliall’azione di operatori pubblici e privati - ha aggiunto- qualsiasi strategia si debba intraprendere, è neces-sario che ci siano strumenti di conoscenza e oggi lecarenze sono soprattutto questo livello.

Sulla base degli attuali volumi di presenze turisti-che in città - ha aggiunto Bitetti - abbiamo stimato unintroito potenziale annuo per il Comune compresofra 450 e 500 mila euro.

Alla città serve una strategia di sviluppo in gradodi far convergere le azioni degli operatori su obiettivicomuni.

Lo sviluppo non può essere lasciato alla spontanei-tà e alla buona volontà dei singoli operatori. Certo,non è facile - ha spiegato Franco Bitetti - ma senzastrategia non si va lontano».

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di ANTONELLA CIERVO

A giudicare da alcuni dei pa-rametri, il turismo è il fioreall’occhiello della città di Ma-tera.

Gli elementi che, però,emergono dall’analisi com-plessivasvolta daFrancoBi-tetti, responsabile scientifi-co di Unioncamere, lascianointravedere ciò che non con-sente ancora alla città deiSassi e al suo hinterland, inparticolare all’area costieradel Metapontino, di spiccareilvolo versoambiti piùquali-ficati e dunque più competi-tivi.

Osserva ilbicchiere mezzopieno il presidente della Ca-mera di commercio, AngeloTortorelli, che ieri ha orga-nizzato l’incontro nel corsodelquale sonostati illustratii dati sul turismo nel 2012.

«Tra le positività - ha spie-gato - rilevo quella che ri-guarda Matera individuataancora come l’unica realtàturistica lucana che nel 2012ha registrato un saldo positi-vo anchegrazie allaqualità eai servizi delle strutture al-berghiere». Non si fa comun-que false illusioni quandosegnala la scarsa attenzionedella clientela business e latendenza ad agire autono-mamente da parte di alcuniimprenditori che: «Andreb-bero evitateperchè nonrien-trano in una logica proget-tuale». Nel 2012 la crisi eco-nomica ha fatto sentire i suoieffetti: cambia il settore macambiano soprattutto i turi-sti che oggi al “dove andare”preferiscono il “cosa fare”per scegliere le loro destina-zioni. Per farli stare meglio,aMaterasi èpassatinegliul-timi 10 anni da 840 a 2300posti letto. Il risultato è chein un anno difficile come il2012 a Matera, a registrare ilsegno positivo è stata laclientela definita “leisure”,cioè quella che viaggia perdivertimento cresciuta del58%, così come quella che sireca a Matera per partecipa-re aconvegni. Loha chiaritoulteriormente lo stesso Bi-tetti secondo il quale le duecategorie, spesso, coincido-no per obiettivi tanto è veroche a registrare la crescita èil turismo organizzato.

Il sondaggio è stato svoltosu un campione di 12 strut-ture a Matera e 15 nel Meta-pontino con una coperturadi posti letto pari al 66% a Ma-tera e a 41% nella fascia co-stiera. Pergli operatoridellacittà dei Sassi, il periodo di ri-ferimento è stato quello deiprimi nove mesi dell’annomentre per il Metapontinoha fatto testo la stagione esti-va.

«Non possiamo nasconde-re che la crisi ha ridotto lapropensione a fare vacanzama anche il numero di viaggichesi svolgononell’anno e ilperiodo medio di permanen-za - ha spiegato Bitetti - C’èsempre minore disponibilitàdi risorse economiche desti-nate al turismo da parte dienti ed amministrazioni.Questo spingerà sempre dipiù versonuove formedi col-laborazione fra pubblico eprivato per la gestione e lapromozione di destinazionituristiche».

Nel triennio 2009-2011 lepresenze turistiche annue aMaterasonopassate da5%a21,7% fino al 12,2%. Nel Me-tapontino si è andati dal calodell’1,2%allo0,7% edèsalitoal 2,1% del 2011.

Nella valutazione deglioperatori, la stagione2012èstata per i materani positivanel 50% dei casi, stazionarianel 26% e in ribasso per il24%. Dati differenti, invece,nel Metapontino dove il calo èstato pari al 47%, i dati positi-vi si registrano solo nel 24%dei casi mentre restano sta-bili solo per il 29%.

Il paradosso del turismonel Metapontino sta anchenel fatto che la crescita deiposti letto risulta essere co-stantemente superiore aquella delle presenze.

Una delle criticità princi-pali è, infatti, lo scarso utiliz-zo degli alberghi.

Alla lucedi questiaspetti ènecessario, dunque, punta-re sulla qualità e innovazio-ne continua del prodotto. ISassi sono un unicum, manon bastano e devono esserepromossi da una adeguataprogrammazione strategi-ca. Utile sarebbe, come han-no spiegato gli operatori in-tervistati, valorizzare il webcome strumento di commer-cializzazione e interveniresulla flessibilità tariffariaper intercettare i mercati increscita soprattutto quelloestero ( 29%) che intervienesui dati delle presenze in ma-niera significativa insieme aquella del centro nord (45%).

«Ad alimentare il turismoin città, nel 2012 è stata so-prattutto la componenteestera - ha chiarito inoltre Bi-tetti - mentre sostanzialmen-te stabile rimane la clientelaitaliana. Matera si attestadunque come la destinazio-ne lucana più aperta ai mer-cati internazionali (aumen-to del 30% di presenze stra-niere nel 2012). Un elementoche va considerato tenendoconto del fatto che la Basili-cata, complessivamente,non raggiunge nemmeno il10% di presenze estere».

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I posti lettonel Metapontinosono maggioririspetto ai datisulle presenze

Ad alimentareil flusso in cittàsono statisoprattuttogli stranieri