Prime Pagine Giornali

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Giovedì 10 gennaio 2013 – Anno 5 – n° 9 1,20 – Arretrati: 2,00 Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009 L’importante è partecipare di Marco Travaglio S e c’era ancora bisogno di prove sull’inutilità delle commissioni parlamentari d’inchie- sta, il presidente dell’Antimafia Beppe Pisanu ne ha fornita una definitiva con la relazione finale sulla trattativa Stato-mafia. Diversamen- te dai giudici, che decidono solo in base alle prove sul piano penale, i parlamentari possono allargarsi, dovendo valutare le colpe politi- co-istituzionali. Invece la verità politica uscita dall’Antimafia è un topolino, al confronto delle carte processuali. Un topolino, per giunta, lu- brificato dalla vaselina democristiana di Pisa- nu: “Sembra logico parlare, più che di una trat- tativa sul 41-bis, di una tacita e parziale intesa tra parti in conflitto”. Logico? Tacita? La mafia parlava a suon di bombe e di papelli. Lo Stato fingeva di combatterla a favore di telecamera e intanto, sottobanco, mandava il Ros a trattare col mafioso Ciancimino, in forma tutt’altro che tacita, visto che Mori&C. parlavano eccome. Pisanu spiega che gli alti ufficiali erano “privi di mandato politico... cercarono coperture poli- tiche e non le ottennero”. Non le ottennero? Non perquisirono il covo di Riina, non arre- starono Provenzano pur sapendo dov’era e non furono puniti né rimossi, anzi promossi (e bea- tificati nelle fiction tv, come quella indecente che va in onda su Canale 5). E quale migliore copertura politica dei maneggi del Quirinale che ancora un anno fa trafficava per deviare il corso naturale delle indagini di Palermo? Del resto, perché mai mafiosi scafati come Cian- cimino e Riina avrebbero dovuto trattare con interlocutori che agivano a titolo personale, nell’ambito di una “ardita operazione investi- gativa”? Cos’è, uno scherzo? “Lo Stato nei suoi organi decisionali non ha interloquito e ha ri- sposto energicamente all’offensiva terroristi- co-criminale”. Par di vederlo Riina, quando nel '93 Giovanni Conso, ministro della Giustizia del governo Ciampi, toglie il 41-bis a 334 ma- fiosi, sussultare: “Minchia, che Stato energi- co!”. E chi era Conso? Un organo decisionale o un passante? E le note della Dia e dello Sco che nel '93 avvertivano il governo che le stragi mi- ravano proprio a indurre lo Stato a cedere sulle misure antimafia, 41-bis in primis, e furono bellamente ignorate, anzi contraddette dal go- verno, che cos’erano: chiacchiere da bar? Con l’aria svagata del marito che scopre la moglie a letto con un altro e domanda “cara, chi è quel signore sotto le coperte e che state facendo?”, Pisanu si fa marzullianamente una domanda e si dà una risposta: “Fino a qual punto la mafia voleva piegare lo Stato? All’accettazione del pa- pello o di qualche sua parte? A rigor di logica e a giudicare dai fatti, non si direbbe”. E certo: Riina scrisse il papello per lo Stato con spirito decoubertiniano: ecco le nostre richieste, ca- somai potessero servire, ma senza impegno, l’importante è partecipare. Poi, per pura com- binazione, quasi tutti i punti del papello di- ventarono leggi (contro 41-bis, pentiti, erga- stolo, supercarceri di Pianosa e Asinara) o pro- poste di legge (dissociazione), sempre nell’am- bito dell’“energica risposta dello Stato”. Lo stesso Stato che mandava qualcuno ad avvertire i mafiosi che Borsellino si opponeva alla trat- tativa, a rubare la sua agenda rossa da via D’A- melio (cui i mafiosi, almeno quelli propria- mente detti, non avevano accesso), a depistare le indagini sul quacquaracquà Scarantino an- ziché sui Graviano. Naturalmente, per Pisanu, Massimo Ciancimino è un “mentitore abitua- le”. Purtroppo, senza la sua testimonianza (in gran parte riscontrata), Pisanu non avrebbe po- tuto scrivere nemmeno il nulla che ha scritto. Se Ciancimino jr. è un bugiardo, che dire dei politici che han ritrovato la memoria solo dopo le sue rivelazioni? Nulla: di loro Pisanu non dice nulla, a parte un accenno a Mancino “esi- tante e perfino contraddittorio” (ah, il dolce stilnovo diccì!). Bene, bravo, bis: dopo la Prima e la Seconda Repubblica, s’è guadagnato un posto in prima fila anche nella Terza. Il rapporto top secret dei Carabinieri sul senatore siciliano del Pd, di nuovo in lista dopo il trionfo alle primarie, sebbene indagato per abuso d’ufficio: “Fece pavimentare la strada per la sua villa a spese della Provincia”. Dopo l’incontro con il boss di Enna, nuovi filmati e intercettazioni su appalti pilotati e minacce a funzionari onesti. L’Arma chiedeva addirittura il suo arresto. Ma a Bersani basta l’autocertificazione di illibatezza Berlusconi promette l’esenzione fiscale totale alle imprese che assumono giovani. Poi non resiste: “Sarà come prenderli in nero “. È più forte di lui DOSSIER CRISAFULLI CANDIDARE QUEST’UOMO? S iede in abito talare su uno scranno dorato. Porta al collo una croce un po’ troppo vistosa e ha una cadenza roma- na decisamente marcata. A una domanda sull’uso del preserva- tivo, risponde così: “A noi, daa vita, ce frega dal momento del concepimento fino alla nasci- ta”. » pag. 17 STASERA ALLE 21.10 SU LA7 Servizio Pubblico, B. ad Arcore si allena per la sfida con Santoro & C. Berlusconi: sì alle coppie gay. Dopo aver trombato Alfano, non riesce più a farne a meno » www.forum.spinoza.it LA CATTIVERIA » BEFFA DEL BUGIARDINO Giallo sui farmaci ritirati dal mercato: buoni, ma illegali Daina » pag. 11 Le liste del premier ingolfate da politici centristi, le élite che vogliono co n t a re puntano tutto sul partito favorito nei sondaggi. Il ciellino Mauro lascia il Pdl per i montiani, che incassano anche Albertini, decisivo in Lombardia. Ipotesi al l e a n za col Pd, ma per ora solo baruffe a distanza col segretario Marra e Vecchi » pag. 4 - 8 » LISTE » Prof allarmato per la fuga da Confindustria al Pd Monti in panne, Bersani gli soffia i “poteri forti” Tecce » pag. 7 Michele Santoro Ansa U di Tommaso Rodano DENUNCIATO GUZZANTI- DON PIZARRO U di Vauro Senesi IO ADOTTO UN CANDIDATO ARANCIONE E SCELGO MAYA N on mi candiderò nella li- sta “Rivoluzione Civile” perché, almeno nel mio caso, ritengo più congeniale conti- nuare a spendere impegno e passione politica fuori dalle stanze del palazzo. Il che non significa non prendere posi- zione. Tutt’altro. » pag. 18 di Stefano Feltri F iat a parte, i cosiddetti po- teri forti, o almeno le parti più forti delle singole catego- rie, si stanno schierando con il Pd e Pier Luigi Bersani e e non con Monti. » pag. 4 Lillo » pag. 2 - 3 Vladimiro Crisafulli Olycom » RELAZIONE PISANU » La trattativa? “Intesa tacita, ma all’insaputa dello Stato” » INDAGA SALERNO » “Calabria, quei magistrati in odor di mafia e massoneria” Lo Bianco e Rizza » pag. 9 Milosa » pag. 12 y(7HC0D7*KSTKKQ( +@!"!=!#!"

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10 gennaio 2013

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Giovedì 10 gennaio 2 01 3 – Anno 5 – n° 9 € 1,20 – Arretrati: € 2 ,0 0

Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)

tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

L’importante è partecipare

di Marco Travaglio

Se c’era ancora bisogno di prove sull’inutilitàdelle commissioni parlamentari d’inchie-

sta, il presidente dell’Antimafia Beppe Pisanune ha fornita una definitiva con la relazionefinale sulla trattativa Stato-mafia. Diversamen-te dai giudici, che decidono solo in base alleprove sul piano penale, i parlamentari possonoallargarsi, dovendo valutare le colpe politi-co-istituzionali. Invece la verità politica uscitadall’Antimafia è un topolino, al confronto dellecarte processuali. Un topolino, per giunta, lu-brificato dalla vaselina democristiana di Pisa-nu: “Sembra logico parlare, più che di una trat-tativa sul 41-bis, di una tacita e parziale intesatra parti in conflitto”. Logico? Tacita? La mafiaparlava a suon di bombe e di papelli. Lo Statofingeva di combatterla a favore di telecamera eintanto, sottobanco, mandava il Ros a trattarecol mafioso Ciancimino, in forma tutt’altro chetacita, visto che Mori&C. parlavano eccome.Pisanu spiega che gli alti ufficiali erano “privi dimandato politico... cercarono coperture poli-tiche e non le ottennero”. Non le ottennero?Non perquisirono il covo di Riina, non arre-starono Provenzano pur sapendo dov’era e nonfurono puniti né rimossi, anzi promossi (e bea-tificati nelle fiction tv, come quella indecenteche va in onda su Canale 5). E quale migliorecopertura politica dei maneggi del Quirinaleche ancora un anno fa trafficava per deviare ilcorso naturale delle indagini di Palermo? Delresto, perché mai mafiosi scafati come Cian-cimino e Riina avrebbero dovuto trattare coninterlocutori che agivano a titolo personale,nell’ambito di una “ardita operazione investi-gativa”? Cos’è, uno scherzo? “Lo Stato nei suoiorgani decisionali non ha interloquito e ha ri-sposto energicamente all’offensiva terroristi-co-criminale”. Par di vederlo Riina, quando nel'93 Giovanni Conso, ministro della Giustiziadel governo Ciampi, toglie il 41-bis a 334 ma-fiosi, sussultare: “Minchia, che Stato energi-co!”. E chi era Conso? Un organo decisionale oun passante? E le note della Dia e dello Sco chenel '93 avvertivano il governo che le stragi mi-ravano proprio a indurre lo Stato a cedere sullemisure antimafia, 41-bis in primis, e furonobellamente ignorate, anzi contraddette dal go-verno, che cos’erano: chiacchiere da bar? Conl’aria svagata del marito che scopre la moglie aletto con un altro e domanda “cara, chi è quelsignore sotto le coperte e che state facendo?”,Pisanu si fa marzullianamente una domanda esi dà una risposta: “Fino a qual punto la mafiavoleva piegare lo Stato? All’accettazione del pa-pello o di qualche sua parte? A rigor di logica ea giudicare dai fatti, non si direbbe”. E certo:Riina scrisse il papello per lo Stato con spiritodecoubertiniano: ecco le nostre richieste, ca-somai potessero servire, ma senza impegno,l’importante è partecipare. Poi, per pura com-binazione, quasi tutti i punti del papello di-ventarono leggi (contro 41-bis, pentiti, erga-stolo, supercarceri di Pianosa e Asinara) o pro-poste di legge (dissociazione), sempre nell’am-bito dell’“energica risposta dello Stato”. Lostesso Stato che mandava qualcuno ad avvertirei mafiosi che Borsellino si opponeva alla trat-tativa, a rubare la sua agenda rossa da via D’A-melio (cui i mafiosi, almeno quelli propria-mente detti, non avevano accesso), a depistarele indagini sul quacquaracquà Scarantino an-ziché sui Graviano. Naturalmente, per Pisanu,Massimo Ciancimino è un “mentitore abitua-le”. Purtroppo, senza la sua testimonianza (ingran parte riscontrata), Pisanu non avrebbe po-tuto scrivere nemmeno il nulla che ha scritto.Se Ciancimino jr. è un bugiardo, che dire deipolitici che han ritrovato la memoria solo dopole sue rivelazioni? Nulla: di loro Pisanu nondice nulla, a parte un accenno a Mancino “esi-tante e perfino contraddittorio” (ah, il dolcestilnovo diccì!). Bene, bravo, bis: dopo la Primae la Seconda Repubblica, s’è guadagnato unposto in prima fila anche nella Terza.

Il rapporto top secret dei Carabinieri sul senatore siciliano del Pd,

di nuovo in lista dopo il trionfo alle primarie, sebbene indagato per

abuso d’ufficio: “Fece pavimentare la strada per la sua villa a spese

della Provincia”. Dopo l’incontro con il boss di Enna, nuovi filmati

e intercettazioni su appalti pilotati e minacce a funzionari onesti.

L’Arma chiedeva addirittura il suo arresto. Ma a Bersani basta

l’autocertificazione di illibatezza

Berlusconi promette l’esenzione fiscale totale alle imprese che assumonogiovani. Poi non resiste: “Sarà come prenderli in nero“. È più forte di lui

DOSSIER CRISAFULLI

CANDIDARE QUEST’UOMO?

Siede in abito talare su unoscranno dorato. Porta al

collo una croce un po’ troppovistosa e ha una cadenza roma-na decisamente marcata. A unadomanda sull’uso del preserva-tivo, risponde così: “A noi, daavita, ce frega dal momento delconcepimento fino alla nasci-ta”. » pag. 17

STASERA ALLE 21.10 SU LA7

Servizio Pubblico,B. ad Arcoresi allena per la sfidacon Santoro & C.

Berlusconi: sì alle coppie gay.Dopo aver trombato Alfano,non riesce più a farne a meno

» w w w.fo r u m . s p i n oza . i t

LA CATTIVERIA

» BEFFA DEL BUGIARDINO

Giallo sui farmaciritirati dal mercato:buoni, ma illegali

Daina » pag. 11

Le liste del premier ingolfate da politici centristi, le élite che vogliono co n t a re

puntano tutto sul partito favorito nei sondaggi. Il ciellino Mauro lascia il Pdl per i

montiani, che incassano anche Albertini, decisivo in Lombardia. Ipotesi al l e a n za

col Pd, ma per ora solo baruffe a distanza col segretario Marra e Vecchi » pag. 4 - 8

» LISTE » Prof allarmato per la fuga da Confindustria al Pd

Monti in panne,Bersani gli soffiai “poteri forti”

Tecce » pag. 7

Michele Santoro Ansa

U di Tommaso Rodano

DE N U N C I ATO

GUZZANTI-

DON PIZARRO

U di Vauro Senesi

IO ADOTTO

UN CANDIDATO

A R A N C I ON E

E SCELGO MAYA

Non mi candiderò nella li-sta “Rivoluzione Civile”

perché, almeno nel mio caso,ritengo più congeniale conti-nuare a spendere impegno epassione politica fuori dallestanze del palazzo. Il che nonsignifica non prendere posi-zione. Tutt’altro. » pag. 18

di Stefano Feltri

Fiat a parte, i cosiddetti po-teri forti, o almeno le parti

più forti delle singole catego-rie, si stanno schierando con ilPd e Pier Luigi Bersani e e noncon Monti. » pag. 4

Lillo » pag. 2 - 3

Vladimiro Crisafulli O l yco m

» RELAZIONE PISANU »

La trattativa?“Intesa tacita,ma all’insaputadello Stato”

» INDAGA SALERNO »

“Calabr ia,quei magistratiin odor di mafiae massoneria”

Lo Bianco e Rizza » pag. 9 Milosa » pag. 12

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Quotidiano Regione Basilicata Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.itReg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

La Gazzetta del Mezzogiorno

Il Quotidiano della Basilicata

Anno 3 Numero 258 del 10/01/2013

L’ipotesi di nomina del leader dei radicali

Senatore a vitaI meriti di Pannella

A PAG. 2

De Filippo si dice favorevole

L’organismo è prepostoallo svolgimento di ricerche e studisulla violenza di genere e sui minori

Un Osservatorioanti-violenza

Le istituzioni più vicine al mondo in rosa e ai soggetti deboli a tutela della incolumità attra-verso la prevenzione

contro ogni atto crimi-noso nei loro confronti. L’organismo ha sede nel dipartimento regionale alla Salute.

A PAG 4

Commercializzare prodotti di alta qualità fabbricati in Italia e produrre nel proprio Paese manufatti ispirati allo stile italiano e da destinare a fasce consumer. Sono questi gli interessi manifestati dal più grande marchio indiano al sistema produttivo lucano nel corso di un incontro svoltosi in Regione tra l’assessore alle Attività produttive Pittella, il direttore del dipartimento Michele Vita e l’Amministratore unico di Sviluppo Basilicata Raf-faele Ricciuti. Obiettivo della Godrej & Boyce è di strin-

gere accordi con le piccole e medie imprese lucane soprattutto per l’importazione di divani fabbricati in Basilicata, da destinare a fasce di consumatori facoltosi, sia anche per l’acquisizione di macchinari e know how per produrre in India divani e altri oggetti da destinare a fasce di pubblico con minore capacità di spesa. Strutturare inoltre legami industriali stabili finalizzati soprattutto ad una costante consulenza nei settori della creatività e dell’automazione industriale.

A PAG 3

A PAG. 2

Il ministro Barca ha presentato i numeri sulla spesa effettiva delle risorse di Bruxelles da parte delle regioni italiane

La Basilicata si conferma nel Mezzogiorno la regione che fa un uso più strutturato dei fondi europei: dai numeri presentati dal ministro della Coesione sociale, Fabrizio Barca, emerge che la Basilicata ha speso ef-fettivamente il 48% delle risorse, superando in per-centuale anche il Lazio.

Economia

Fondi europeiBasilicata primanel Meridione

I dirigenti della Godrej & Boyce in visita alle Pmi della Basilicata

La multinazionale indiana ha incontrato l’assessore alla Attività produttive Pittella

Produrre divani lucani in India

L’interessamento dei manager indiani potrà essere incardinato nel quadro dell’azioni di rilancio del comparto del mobile imbottito che con il governo stiamo difficilmente componendo

Inizia a farsi più chiaro il quadro politico delle liste elettorali. Nel Pd bene il segretario regionale Ro-berto Speranza, capolista alla Camera, mentre al Senato nominata Emma Fattorini, professoressa di Storia.

All’incontro tra i consigl-ieri regionali e provinciali del Pdl non partecipa il segretario Viceconte, im-pegnato a Roma nella di-rezione nazionale.Tra gli arancioni ancora non sicura la discesa in campo di Gildo Claps.

Insoddisfatti i democratici nel materano Riunione Pdl, assente il segretario Viceconte

Completa la lista dei candidati PdNel Pdl confermati gli uscentiGildo Claps non scioglie la riserva

Sarà Sebastiano Garofalo, amministratore delegato della fabbrica di Pomi-gliano, a guidare a rilan-ciare lo stabilimento Sata di Melfi. La notizia porta con sé inevitabili questioni, visti i risultati raggiunti a Pomi-

gliano. Da un lato il licen-ziamento dei lavoratori is-critti alla Fiom e dall’altro il rilancio della fabbrica campana. Resta da vedere se l’intervento sulla fabbrica lucana seguirà o meno il modello Pomigliano.

Sebastiano Garofalo porterà l’impianto alla trasformazione di “prestigio mondiale”

L’amministratore delegato di Pomigliano alla guida dello stabilimento Sata di Melfi

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Basilicata Mezzogiorno

di Margherita Sarli

Tre week end, due giorni di escursioni, laboratori e degustazioni di prodotti tipici. Sono gli Educa-tional Tour, organizzati dai centri di educazione ambientale Il Cielo di In-dra e Dolomiti Lucane, e indirizzati ai dirigenti scolastici provenienti da-gli istituti extra regionali,

per dar loro la possibilità di visitare le strutture dei Ceas e di fare esperienza diretta delle proposte educative. I partecipanti sperimenteranno i pac-chetti didattici che i due centri della Redus di Basi-licata offrono alle scuole. “L’idea - spiegano i pro-motori - nasce da un lato dall’esigenza di risponde-re alle richieste crescenti

di proposte didattiche complesse e della durata di più giorni e dall’altro di incrementare la presenza di visitatori green”. Un’esperienza di turismo verde che torna dopo il successo registrato lo scorso anno. “Circa due-cento i partecipanti al primo tour, con un ritor-no importante in termini di visitatori”.

Gli school days non com-portano nessun costo a carico dei partecipanti e sono cofinanziati dall’Apt della Basilicata. Gli edu-cational tour prenderan-no il via domani, venerdì 11, e saranno replicati nei prossimi week end, 18-20 e 25-27, nel Parco del Pol-lino e nel Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomi-ti Lucane.

L’Utilizzo dei fondi euro-pei nel 2012 da parte del-la Basilicata ha raggiunto i target di spesa, confer-mando la Basilicata come la migliore regione del Mezzogiorno in questo ambito. Anche lo scorso anno la Basilicata ha con-fermato le buone pratiche sull’utilizzo dei fondi Fesr e Fse, raggiungendo un totale di investimenti pari rispettivamente a circa 334 e 172 milioni di euro, il 44,5 e il 53,6% del totale disponibile.La Basilicata centra in questo modo i target di spesa fissati, rispettiva-mente di 329 e 171 milio-ni di euro, superando in percentuale nella classifi-ca delle Regioni più attive nell’utilizzo dei fondi eu-ropei anche il Lazio e con-fermandosi la regione del Mezzogiorno che sa fare un uso più strutturato dei fondi europei, arrivando al 48% complessivo tra Fon-do europeo di sviluppo regionale e Fondo sociale europeo. A fare notizia è inoltre la buona perfor-mance realizzata anche dalle altre regioni del Mez-zogiorno, che hanno tutte

centrato i target minimi prefissati, con una buona crescita in particolare del-la Puglia, arrivata al 40%

di spesa effettiva, mentre la Campania resta ultima nell’impegno delle risorse europee, toccando il 22% di risorse impegnate. Sono questi alcuni dati forniti dal ministro per la Coesione territoriale, Fa-brizio Barca, durante la presentazione dell’analisi sull’utilizzo dei fondi eu-ropei in Italia. Il ministro si

è detto “molto soddisfatto del risultato ottenuto. E’ stato compiuto uno sfor-

zo enorme grazie all’im-pegno di tutte le ammi-nistrazioni pubbliche, al contributo del partenaria-

to economico e sociale e dei mass media. Le spese per gli investimenti pub-blici - ha ricordato - hanno una forte funzione di mol-tiplicatore” sottolineando la necessità di proseguire su questa strada anche per il prossimo triennio, con una spesa residua pari a oltre 31 miliardi di euro. “Non è impossibile raggiungere l’obiettivo ma fortissimo dovrà ri-manere l’impegno. Fino al 2015 ci saranno ogni anno 10 miliardi da spendere e questa è un’opportunità che aiuterà a contrasta-re il ciclo economico - ha concluso il ministro, per evitare il disimpegno del-le risorse Ue.Sul totale dei 52 program-mi operativi solo in un caso non sono stati rag-

giunti i target di spesa, nello specifico il Program-ma attrattori culturali, na-turali e turismo, che por-terà a una perdita di oltre 33 milioni di euro da re-stituire alla Comunità eu-ropea. Visto l’ammontare dei fondi pari a 60 miliardi “vuol dire che abbiamo perso un millesimo dei

fondi - ha commentato il ministro Barca”, visto che l’Italia ha fatto registrare una spesa certificata fino a oggi pari a 18,3 miliardi.Nel complesso le regioni italiane hanno raggiun-to una media di utilizzo dei fondi europei pari al 37%, a fronte di una me-dia target fissata al 31.5%.

Le regioni del Centro e Nord Italia hanno supe-rato il 45% di spesa dei fondi, rispetto all’obietti-vo di raggiungere il 41,6% mentre nel Mezzogiorno le cinque regioni del pro-gramma operativo Con-vergenza hanno toccato il 33,2% rispetto al target del 27,4%. (bm8)

Nominare Marco Pan-nella, storico leader dei radicali italiani, senato-re a vita è una proposta corretta, visto il processo di miglioramento del Pa-ese frutto delle sue tante battaglie sociali. Per il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, la figura del senatore a vita è giusta per Pannella visto il suo

percorso politico e uma-no per migliorare l’Italia.“Non c’è dubbio che il ruolo di coscienza critica del Paese esercitato da sempre da Pannella ben si attaglia alla figura del senatore a vita - ha di-chiarato De Filippo - ed è indubbio che le tan-te battaglie civili e non violente fatte per i diritti umani, da ultimo quella

sulle disumane condizio-ni carcerarie, ma le tante che si sono succedute nei decenni con oriz-zonti non solo nazionali, hanno contribuito, come recita la Costituzione, ad “illustrare la Patria” e hanno contribuito anche a determinare un Pae-se migliore con una più forte sensibilità sociale”. Un riconoscimento alle

battaglie del leader dei radicali, a partire dall’im-pegno per migliorare la condizione delle carceri italiane.La proposta è stata avan-zata dal presidente di An-tigone, Patrizio Gonnella, seguita da una lettera di Fausto Bertinotti al pre-sidente della Repubbli-ca, Giorgio Napolitano. (bm8)

Ripartono gli Educational tour

“Ha costruito un Paese migliore”

Un’immagine della passata edizione dell’Educational tour

Marco Pannella durante una recente visita in Basilicata

La Basilicata si conferma prima nel Mezzogiorno sull’utilizzo dei fondi europei

Al via la seconda edizione del progetto ambientale per le scuole

De Filippo favorevole alla nomina a senatore a vita di Pannella

Fondi Ue, bene la BasilicataRaggiunto nel 2012 il 48% di spesa effettiva, miglior risultato al Sud

Il ministro della Coesione sociale, Fabrizio Barca, presenta i dati sull’impiego delle risorse di Bruxelles

PAG. 210.01.2013 N. 258

La Regione raggiunge il 48% nell’utilizzo dei fondi, superando anche il Lazio. In crescita la Puglia mentre resta ultima la Campania

La Lucania ha effettuato investimenti sui fondi Fesr e Fes pari a 334 e 172 milioni di euro

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Basilicata Mezzogiorno

Una nuova iniziativa per promuovere e raccontare il Parco nazionale dell’Ap-pennino lucano val d’Agri-lagonegrese. E’ infatti stato rea-lizzato il calendario 2013 in cui il ter-ritorio del Parco si racconta mese per mese.Dodici mesi per tredici viaggi nel suggestivo ambiente na-turale che offre paesaggi mozzafiato e svago per ogni fascia di età. E’ un calendario a tappe quello che il Parco più giovane d’Italia regala, quest’anno, ai residenti dell’area e ai suoi ospiti.

Un calendario che raccon-ta i suoi luoghi e i suoi riti, la sua storia e i suoi sapori, la sua arte, la sua natura ri-gogliosa e le opportunità che la riserva offre per il tempo libero.Sono percorsi ricchi di fa-scino e sgargianti di colori.

Accompagnano, mese dopo mese, su cime innevate e tra boschi d’or-chidee. Attraverso millenarie “pietre parlanti” lambite da opulenti cor-si d’acqua e nel mezzo di caratte-ristici Carnevali. Al seguito di Ma-donne itineranti e singolari riti di

primavera.Ci sono odori, sapori, suo-ni, impressioni e visioni dal sapore antico in que-sto calendario. Abbracciare i sensi del “lettore” e accompagnarlo per mano lungo un viag-gio “meraviglioso”.

A tre anni dalla sua istituzione, Basilicata Innovazione presenta in un breve filmato online le tappe fondamentali del con-vegno “I risultati, le novità, la strategia operativa” organizzato lo scorso mese di novembre. Un’occasione importante attraverso la quale sono stati illustrati i risultati del primo triennio di at-tività, conclusosi nel 2012, e tutte le novi-tà e strategie operati-ve programmate per il prossimo triennio 2012-2015. Si tratta di un reportage che ripercorre i momenti salienti della giornata di pre-sentazione dei risultati e delle strategie future organizzata a Potenza il 19 no-vembre 2012.Un momento indispensabile per fare un bilancio sulle attività passate, alla luce dell’obiettivo ambizioso e importante

di contribuire allo sviluppo del territo-rio lucano. Un evento che ha riunito al Park Hotel di Potenza quasi un centina-io di persone, tra partner, autorità loca-li, imprese, ricercatori e giovani con cui Basilicata Innovazione collabora, al fine di condividere opinioni e aspettative su quanto fatto e quanto possa e debba

ancora fare l’agenzia regionale per l’Innova-zione per questo ter-ritorio. Il breve video-reportage rappresenta dunque un “assaggio” di quella giornata che

ha sottolineato l’importanza dello svilup-po basato sulla conoscenza, dando con-ferme incoraggianti e nuovo entusiasmo.Il link al quale accedere per visionare il video è il seguente: http://www.basili-catainnovazione.it/press-room/multi-media/video/convegno-BI-a-portata-di-mano.

Divani e prodotti made in Italy. A questo sono inte-ressati i dirigenti indiani, rappresentanti di uno dei marchi più importanti dell’India, che nei giorni scorsi hanno fatto visita al sistema produttivo della Basilicata.La multinazio-nale indiana Godrej & Boyce ha espresso in-fatti interesse a commercializzare prodot-ti di alta qualità fabbricati in Italia e a produrre nel proprio Paese manufatti ispirati allo stile italiano e da destinare a fasce con-sumer. Per questo motivo il direttore operativo della Società Anil Mathur e il vice presidente esecutivo Anil Lingayat, accompa-gnati dal direttore della società di consulenza Pro-tech India Ravindra Singh, stanno visitando in questi giorni diverse piccole e medie imprese lucane.E’ quanto si è appreso ieri mattina nel corso di un in-

contro che gli uomini d’af-fari indiani hanno avuto in Regione con l’assessore Marcello Pittella, il diretto-re del Dipartimento Attivi-tà Produttive Michele Vita e l’Amministratore unico di Sviluppo Basilicata Raf-

faele Ricciuti.Fondato nel 1897 Godrej è uno dei marchi più gran-di dell’India con circa 500 milioni di clienti ogni gior-no e una presenza in più di 60 Paesi. Ha interessi nel settore immobiliare,

nella distribuzione di beni di largo consumo, nell’in-gegneria industriale, nel campo degli elettrodome-stici, dei mobili, della sicu-rezza e dell’agricoltura. Il fatturato annuo supera i 3,3 miliardi di dollari. Il

26% del volume d’affari è conse-guito all’estero.Nel corso dell’in-contro Anil Mathur ha ma-

nifestato l’interesse della multinazionale a stringe-re accordi con le piccole e medie imprese lucane soprattutto per l’importa-zione di divani fabbricati in Basilicata, da destinare a fasce di consumatori fa-

coltosi, sia anche per l’ac-quisizione di macchinari e know how per produrre in India divani e altri og-getti da destinare a fasce di pubblico con minore capacità di spesa. Anil Ma-thur ha inoltre espresso l’interesse della multizo-nale indiana di strutturare

legami industriali stabili finalizzati soprattutto ad una costante consulenza nei settori della creatività e dell’automazione indu-striale.Nel prendere la parola l’assessore Pittella ha sa-lutato con soddisfazione la presenza in Basilicata dei dirigenti indiani mani-festando l’interesse della Regione di avviare con

la Godrej & Boyce, per il tramite della Protech In-dia e il supporto Sviluppo Basilicata, un progetto pilota attraverso il quale testare le opportunità per l’internazionalizzazione delle piccole e medie im-prese lucane di recente messe in campo. “Le poli-tiche regionali che con il supporto del presidente De Filippo attueremo nei

primi sei mesi del 2013 come pure in occasione della Programmazione 2014 - 2020 - ha detto Pit-tella - saranno incentrate prevalentemente sull’in-ternazionalizzazione. Non vogliamo che la presenza dei manager indiani in Basilicata resti un fatto isolato. Per questo motivo - ha aggiunto l’assesso-re - ho già dato mandato

al Dipartimento Attività Produttive della Regione di strutturare una micro azione pilota.” Pittella ha poi concluso il suo inter-vento dicendo che “l’inte-ressamento della Godrej potrà essere incardinato nel quadro della azioni di rilancio del comparto del mobile imbottito che con il Governo stiamo difficil-mente componendo”.

Anil Mathur, direttore operativo della Godrej & Boyce

L’Appennino lucanoraccontato in 12 mesi Basilicata InnovazioneUn calendario dedicato al Parco nazionale che attraversala Val d’Agri e il lagonegrese. Un invito a visitarne la bellezza

Un reportage sul programma 2012-2015 presentato lo scorso autunno a Potenza. Risultati e strategie in primo piano

Manager indianiincontrano i lucani La multinazionale “Godrej & Boyce” in visita alle Pmi della Basilicata. C’è interesse verso il made in Italy

Lo sviluppo si fonda sulla conoscenza. E’ il concetto cardine dell’incontro raccontato in un filmato

E’ online il video del convegno dell’Agenzia regionale

Import di divani di alta qualità e acquisizione di know how per prodotti per fasce consumer

Pittella: il dipartimento Attività produttive della Regione strutturerà un’azione pilota

Avviare un progetto di internazionalizza-

zione per il tramite della Protech India

e il supporto Sviluppo Basilicata

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Basilicata Mezzogiorno

Le istituzioni più vicine al mondo in rosa e ai sog-getti deboli a tutela della incolumità attraverso la prevenzione contro ogni forma di atto criminoso di terzi nei loro confronti.Con questo intento nasce l’Osservatorio regionale sulla violenza di genere e sui minori istituito con la legge regionale del 2007. L’organismo ha sede nel Dipartimento regionale alla Salute ed è prepo-sto allo svolgimento di ricerche e studi sulle pro-blematiche riguardanti violenza di genere e sui minori. All’organizzazio-ne è affidata la funzione di centro di raccolta degli interventi a favore delle donne colpite da azioni di violenza.Altra priorità è l’attuazio-ne di iniziative a sostegno dei percorsi di uscita dai comportamenti violenti rivolti ai responsabili degli abusi.Entro il 31 dicembre di ogni anno, i vertici dell’Os-servatorio presentano al

Consiglio regionale una relazione dettagliata sulle attività svolte e i progetti concretizzati.La struttura ha attivato, inoltre, un monitoraggio in Basilicata sull’anda-mento di questi episodi antisociali per poi realiz-zare progetti educativi con la collaborazione di enti pubblici. Obiettivo è sensibilizzare ed informa-re l’opinione pubblica per prevenire e per reprimere

i comportamenti aggres-sivi sull’intero territorio. Possono presentare ri-chiesta di aiuto le donne

che vivono situazioni di marginalità a causa di problemi economici, so-

ciali e culturali o reduci da precedenti con la giustizia (ex tossicodipendenti, ex detenute).

Tali difficoltà del gentil sesso possono essere cor-relate anche a sofferenze

interiori (bassa autostima, depressione, sudditanza psicologica).L’Osservatorio regionale sulla violenza di gene-re e sui minori si occupa anche dell’attuazione di iniziative a sostegno dei percorsi di uscita dai com-portamenti violenti per i responsabili degli abusi. A sostenere le iniziative messe in campo dall’or-ganismo, l’Autorità per le Politiche di Genere della

Regione che ha aderi-to alla sperimentazione della Rete Antiviolenza promossa dal Comune di Potenza.Ha contribuito anche l’as-sociazione potentina Te-lefono Donna - Casa delle Donne “Ester Scardaccio-ne”, da tempo attiva sul territorio nell’attività di prevenzione, di assistenza e di accoglienza tempora-nea delle donne vittime di maltrattamenti.

Un osservatorio controla violenza di genereL’organismo ha sede nel dipartimento regionale alla Salute ed è prepostoallo svolgimento di ricerche sui temi riguardanti abusi di genere e sui minori

Attenzione viene prestatacon iniziative a sostegnoalle vittime di ogni sopruso

Presentatoquest’announ report al Consiglio regionale

Possono chiedere aiutole donne con problemieconomici e sociali

Tramutoli per la chirurgia d’urgenza e Cappiello per la chirurgia vascolare

San Carlo, nominatidue nuovi primari E’ Pio Rocco Tramutoli il nuovo Primario della Chi-rurgia d’Urgenza del San Carlo di Potenza, mentre a Pierluigi Cappiello è stata affidata la responsabilità della Chirurgia Vascolare. Queste le due decisioni adottate dal Direttore Ge-nerale Maruggi a conclu-sione delle relative pro-cedure di selezione. I due nuovi Primari - si legge in un comunicato dell’ufficio stampa dell’Aor - sono en-trambi lucani, con solide e brillanti esperienze pro-fessionali maturate presso il nosocomio potentino.Tramutoli, 60 anni, laurea a Roma, 34 anni di lavoro al San Carlo, da ultimo con funzioni di Direttore del-la stessa Chirurgia d’Ur-genza. Cappiello, 57 anni, laurea a Bologna con spe-cializzazioni in cardiochi-rurgia e chirurgia vasco-lare, a Potenza dal 1982, formato alla scuola di Ugo Tesler; è attualmente re-

sponsabile dell’Unità di rilievo dipartimentale di Chirurgia Vascolare del San Carlo. “La mia scelta è caduta, in questo caso, su due professionisti già operanti presso la nostra Azienda, a riprova che il San Carlo può contare su capacità e professionalità di elevato spessore - ha dichiarato il DG Marug-gi, aggiungendo che - le nomine consentiranno di dare ulteriore impulso a due branche operative particolarmente significa-tive. In particolare, per quanto

riguarda l’Alta Speciali-tà del Cuore, la respon-sabilità affidata al dott. Cappiello segue di pochi giorni la scelta del dott. Marraudino quale Prima-rio della Cardiochirurgia e completa il quadro di un ambito di fondamen-tale importanza per il San Carlo. Per quanto riguarda la Chirurgia d’Urgenza, va sottolineato il ruolo dell’Azienda quale unico DEA di secondo livello in ambito regionale, con riflessi di particolare de-licatezza su tutta l’Area dell’Emergenza-Urgenza”.

“Queste due nuove nomi-ne - ha aggiunto Maruggi - si inseriscono in un am-pio e articolato progetto di rafforzamento e razio-nalizzazione delle risor-se umane aziendali, che riguarda sia il versante medico, sia quello infer-mieristico. Il piano si articolerà nell’ambito dell’anno in corso tenendo conto delle priorità individuate e del-le compatibilità economi-che, che sono e saranno un elemento di valutazio-ne imprescindibile di go-verno aziendale”

Una foto dall’alto dell’ospedale San Carlo di Potenza

Convenzione Crob e AimacUn sostegno volontario ai malati oncologici e alle loro famiglie

Si è svolto ieri mattina, presso il Crob di Rionero in Vulture il convegno organizzato da Uil, Uil-Fpl e Favo, “La Sussidarietà Orizzontale. Una risposta alla spending review e alla razionalizzazione dei costi in Oncologia”. Tema dell’incontro è stato il ruolo svolto dal volontariato nel sostegno ai mala-ti oncologici e alle loro famiglie, ruolo che diviene sempre più importante in un momento di conteni-mento della spesa pubblica.A conclusione delle relazioni è stata firmata una convenzione tra l’Irccs-Crob e l’Associazione Ita-liana Malati di Cancro, parenti e amici - AIMaC presieduta dal prof. De Lorenzo, che prevede l’inserimento dell’Istituto lucano all’interno del Servizio nazionale di accoglienza e Informazione in Oncologia – Sion, con l’istituzione di un punto informativo dove poter consultare e ritirare mate-riale informativo, parlare con personale qualificato e ricevere chiarimenti.

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Basilicata Mezzogiorno10.01.2013 N.258 PAG. 5

La nostra migliore energiaè il cervello dei nostri giovaniCrediamo nella cultura come investimento, nella formazione come strategia. Per questo sosteniamo programmi che vadanooltre la scuola e guardino alle imprese

Istruzione è crescita

Formazione

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Intesa col Ministero e sostegno all’Università:puntiamo sulla cultura e sulle capacità dei ricercatori lucani

Sperimentazione dell’Apprendistatoprofessionalizzante per incentivare l’inserimento dei nostri giovaninel mondo del lavoro

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 10.01.2013 PAG. 6

Giovedì 10 gennaio 2013II I

VERSO LE ELEZIONIPARTITI LUCANI AL LAVORO

LISTE DA COMPLETAREEntro 48 ore il Pd scioglierà gli ultimi nodiche riguardano posizioni marginali nelleliste. Acque agitate negli alleati

Pd, caselle completemugugni nel MateranoChiurazzi spera nel quarto posto al Senato. E in Bubbico sottosegretario

MASSIMO BRANCATI

l Come preannunciato, ilPd di Bersani è il primo atagliare il traguardo delle li-ste. È stata, quella di martedì,una giornata di passione nel-le stanze e nei corridoi delNazareno, un andirivieni im-pazzito di delegazioni regio-nali e di aspiranti candidati,con scene di isteria per lepesanti interferenze del ver-tice nazionale che, con l’in -serimento dall’alto di nomieccellenti, di fatto manomet-teva i risultati e gli equilibristabiliti dal voto delle pri-m a r i e.

Al segretario lucano Ro -berto Speranza è andata me-glio che a molti suoi colleghi.Non solo perché gli è stato

riservato l’onore di capeggia-re la lista alla Camera, maanche perché le intromissioniesterne sono state limitate aEmma Fattorini, docenteuniversitaria di storia moltoconsiderata nelle alte sferecattoliche, candidata comecapolista al Senato in Ba-silicata, e ad una non megliodefinita candidata espressada un partito alleato (ilPsi?).

Tutto bene, dunque, per ilgiovanissimo leader del Pdlucano al quale tutti prono-sticano un radioso avvenireal fianco di Bersani, magarinelle vesti di ministro.

INTESE - Ma le «ferite»delle primarie e di quel chene è seguito continuano asanguinare soprattutto sulfronte materano, dove due deitre parlamentari uscenti ri-schiano di essere estromessidal Parlamento. Per non par-lare della consigliera provin-ciale Angela Latorraca, ve-ra sorpresa delle primarielucane, che vede frustrate lesue aspettative dalle decisioniromane e, sostenuta dal suosponsor politico, il presidentedella Provincia Piero Laco-r azza, segue con le antennealzate la coda della contesaancora aperta intorno alladefinizione delle liste. In ef-fetti, il combinato dispostodelle regole delle primarie edelle decisioni riservate allasegreteria nazionale non po-teva che produrre, com’è ac-caduto un po’ in tutte le re-gioni, veri e propri corto cir-cuiti e la resa dei conti in-terna è stata durissima, fe-roce, tra le diverse anime delpartito di Bersani.

M AG G I O R A N Z A - L’a re abersanian-dalemiana ha fattola parte del leone occupandotutte le posizioni migliori. Susei posizioni ritenute sicure,ben quattro (Roberto Spe-r anza, Vincenzo Folino, An -

tonio Luongo, Filippo Bub-bico) sono attribuite ad essa.A parte la posizione non clas-sificabile della candidata in-dipendente capolista al Se-nato, resta solo la candida-tura di Salvatore Margiotta,trasferito dalla Camera al Se-nato e retrocesso da capolistaal terzo posto, che deve la suaconferma prima al soccorsodel presidente De Filippo nel-le primarie, poi alla strenuadifesa del suo referente po-litico Franceschini in seno alcomitato elettorale.

M A R G I N A L I Z Z AT I - Nehanno fatto le spese i piùdeboli, i meno protetti, C a rl oChiur azzi e Maria Antezza,entrambi senatori uscenti,che si sono sfidati nelle pri-marie e dinanzi alle com-missioni di garanzia, ma cherestano confinati in posizioninon garantite: il primo, le-gato a Fioroni, è alla dispe-rata ricerca di un ripescag-gio, almeno al quarto posto alSenato, che potrebbe garan-tirgli chance di successo so-prattutto nel caso in cui Bub-bico fosse chiamato a rico-prire un incarico istituzio-nale (sottosegretario o, secon-do i boatos, futuro presidentedell’Enel).

Anche Antezza, facente ca-po a Fassino, si sente in bi-lico: è delusa dal trovarsiiscritta in lista alla Camera alquarto posto, subito primadel presidente De Filippo, eha espresso il suo malcon-tento direttamente a Bersani,

chiedendogli di rivedere l’as -setto delle candidature.

GLI ALLEATI - Un quadrodi fibrillazione, insomma, cheaumenta sensibilmente se siguarda al campo degli alleatidel Pd, i quali, in ragione delcollegamento di coalizione,potrebbero influenzare i gio-chi dei seggi senatoriali. Lamaggiore turbolenza si re-gistra in casa socialista. Eva-porata l’attesa di vedere unproprio rappresentante (Roc -co Vita) nelle liste targate Pd,i socialisti lucani pensano dipresentare una propria listaal Senato, capeggiata dal se-gretario regionale e sindacodi Melfi Livio Valvano. Ac-que non ancora sedate nep-pure nel Centro democratico,dove l’annunciata candidatu-ra al Senato di Nicola Be-n e d e t t o, già Pdci, già Idv, stacreando più di qualche in-quietudine, oltre ad un espli-cito conflitto con i PopolariUniti di Antonio Potenza,che ambivano appunto a co-prire quella posizione.

Giochi, dunque, non ancorachiusi sul fronte delle can-didature. Troppe le esigenzeda contemperare, troppe levarianti da valutare, troppi inomadismi politici in atto. Daqui alla presentazione vera epropria delle liste non man-cheranno sorprese. Anchecl a m o ro s e.

IN EXTREMISAntezza delusa dal quarto posto alla

Camera che mette a rischio la riconferma.Chiesto a Bersani di rivedere l’assetto

Emma Fattorini

Maria Antezza

Pierferdinando Casini

Filippo Bubbico

Carlo Chiurazzi

Nichi Vendola

Casini capolista al Senato?Monti «stoppa» MancusiAl secondo posto l’imprenditore materano Tito Di Maggio

l Monti ha spiazzato tutti. Nella composizionedelle liste sta incidendo più di quanto concordatonelle varie riunioni con i partiti che lo sostengono. Egli effetti di questa sua «predominanza» nelle sceltesono visibili anche in Basilicata. La lista al Senatonon è ancora ufficiale, ma l’orientamento è quello diaffidare il ruolo di capolista a un «montiano» o, inalternativa, attestarlo a Pierferdinando Casini. Ildado non è ancora tratto e in queste ore la coalizionedi Monti è impegnata a valutare proposte di in-gresso: si vocifera che anche la senatrice Antezza,delusa dal suo partito, il Pd, abbia tentato un ab-boccamento. Al secondo posto in lista - al momento èl’unica certezza al di là dei rumors - l’i m p re n d i t o rematerano Tito Di Maggio, espressione del movi-mento di Montezemolo «Italia futura», al terzo unrappresentante di Fli (il parlamentare uscente Egi -dio Digilio è in ogni caso fuori) e a chiudere la listaesponenti dell’Udc. Tramonta così la ventilata ipo-tesi al Senato di Agatino Mancusi, ex assessoreregionale coinvolto in un’inchiesta giudiziaria, che,a questo punto, aspira a trovare una collocazionenella lista alla Camera, come secondo posto allespalle del ministro Catania. Ma la «questione mo-rale» invocata da Monti potrebbe chiudergli anchequi le porte, aprendole invece al segretario regio-nale Udc Palmiro Sacco o al presidente provincialedi Potenza Antonio Flovilla, espressione della «Ro-sa bianca» di Savino Pezzotta.

Le giornate romane dell’Udc lucano, accanto allaquestione delle liste, sono state caratterizzatedall’ingresso ufficiale nel partito dei consiglieri re-gionali lucani Francesco Mollica e Roberto Fa-l o t i c o. Nella sede nazionale del partito di via DueMacelli, alla presenza del segretario nazionale UdcLorenzo Cesa, del capo segreteria politica AntonioDe Poli, del responsabile Enti Locali Mauro Libè, èstata ratificata l’adesione dei due consiglieri exMpa. Al termine della riunione è stato redatto undocumento in cui la segreteria nazionale del partito«prende atto del lavoro svolto dal segretario re-gionale Sacco e dal capogruppo in consiglio re-gionale Mancusi, teso a rafforzare la presenzadell’Udc, e dell’ampia disponibilità e condivisioneofferta dai consiglieri Mollica e Falotico nel ritro-varsi nelle scelte politiche operate dal partito na-zionale». L’ingresso di Mollica e Falotico - che, inrealtà, nell’ultimo vertice titese sarebbe stato messoin forse dallo stesso Sacco «per questioni di op-portunità» - potrebbe aprire la strada ad altre ade-sioni. Lo auspica il dirigente regionale del partito,Gianluigi Laguardia, che ricorda come i consi-glieri Navazio, Mazzeo, Gaudiano e, nel recente pas-sato, Benedetto (poi approdato nei «tabacciani») ab-biamo manifestato l’intenzione di «sposare» l’U d c.«Occorre dimostrare - conclude Laguardia - che ilpartito è davvero aperto a tutti e non solo ad alcuniper rispondere a chissà quali strategie». [ma.bra.]

In casa Sel spunta l’ipotesiVendola capolista alla CameraEntro oggi la lista sarà completata. Barozzino al Senato

l «Stiamo lavorando per completare leliste, mancano due o tre presenze territoriali,ma entro domani (oggi per chi legge, ndr.)dovremmo aver definito il tutto». A parlare èCarlo Petrone, coordinatore regionale diSel, che insieme a dirigenti e attivisti delpartito di Vendola sta mettendo a punto lamacchina organizzativa in vista delle pros-sime elezioni politiche. Per quanto riguardala Basilicata, il capolista al Senato saràGiovanni Barozzino, uno dei tre operaidello stabilimento di Melfi della Fiat, li-cenziato dall’azienda nel 2010 e non ancorareintegrato. A guidare i candidati alla Ca-mera, invece, potrebbe essere il governatoredella Puglia Nichi Vendola (fino a pochigiorni fa si faceva il nome del sindaco diRionero in Vulture, Antonio Placido, vin-citore delle ultime primarie di Sel). Dallasede regionale del partito, in attesa dell’uf -ficialità, non confermano e nemmeno smen-tiscono l’ipotesi. Sembra, tra l’altro, cheVendola andrà a fare da capolista non solo inBasilicata, ma in tutto il territorio nazionale.Nelle prossime ore, comunque, ci sarà chia-rezza in merito alla questione. Ma torniamoal coordinatore lucano del partito, CarloPetrone, al quale abbiamo chiesto come ènata la scelta di Barozzino capolista al Se-

nato. «In realtà - spiega - noi siamo dirigentiregionali: la decisione è stata presa a livellonazionale. Per quanto riguarda invece Pla-cido, sono stati i cittadini a sceglierlo at-traverso le primarie». Quel che è certo, è chela vicina campagna elettorale sarà moltoimpegnativa. «Cercheremo di far eleggere -continua Petrone - il maggior numero pos-sibile di candidati. Ma con cinque coalizionisarà sicuramente difficile e bisognerà la-vorare bene, anche perché - evidenzia -cambierà in modo considerevole il terrenopolitico. In questi giorni - aggiunge Petrone -vediamo in ogni momento sondaggi e pre-visioni. In realtà si tratta di discorsi inutili: leforze in campo non sono ancora chiare, leliste non sono chiuse e gli schieramenti nonsono definiti». Al centro della campagnaelettorale di Sel ci saranno i problemi quo-tidiani dei cittadini. «È naturale - dice inmerito Petrone - che bisognerà concentrarsisui problemi reali. Sarà una campagna elet-torale diversa dalle altre, perché si voterà afebbraio ed il clima sarà inclemente. Perquesto motivo cercheremo incontrare le fa-miglie, le persone, sfruttando i rapporti uma-ni. Parleremo con tanta gente: speriamo -conclude il coordinatore di Sel - di con-vincerla a darci fiducia». [f. rus.]

BASILICATA PRIMO PIANO

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 10.01.2013 PAG. 7

Giovedì 10 gennaio 2013 I IIILO STRAPPO INTERNOIncontro di consiglieri regionali e provinciali del Pdl,ma il coordinatore non interviene. I «dissidenti» Rosae Venezia: «Senza di lui di cosa parliamo?»

Pdl, piena fiduciaagli «uscenti»Viceconte non c’è. Rosa e Venezia disertano

l Non c’era il sen. Guido Viceconte,impegnato a Roma nella direzione nazionaledel partito per - dice il suo entourage -«dribblare» eventuali scelte imposte dall’altoin Basilicata, i due consiglieri regionali «dis-sidenti», Mario Venezia e Gianni Rosa, e ilcapogruppo regionale Nicola Pagliuca, alleprese con l’influenza. Il vertice di ieri del Pdllucano, coordinato dai due presidenti pro-vinciali sen. Cosimo Latronico e MarianoPici, è approdato a un documento finale in cuisi «dà piena fiducia ai parlamentari uscenti,riconoscendone il loroproficuo lavoro svolto afavore del Paese e dellanostra comunità regiona-le», proponendo la loro ri-conferma in blocco. Nellostesso documento, appro-vato all’unanimità, sichiede di integrare le liste«con rappresentanze chetengano conto dei terri-tori, degli amministratorilocali, delle donne, dei gio-vani e della società civile».Ora tocca a Roma direl’ultima parola sulle can-d i d at u re.

L’assenza di Venezia eRosa conferma l’esistenzadi una frattura all’inter nodel partito: «Assurdo - diceVenezia - convocare un summit senza ilcoordinatore regionale con cui sarebbe ne-cessario discutere del futuro del partito. Lochiediamo da tempo, ma continuiamo a tro-vare porte chiuse, serrate».

Venezia, che nei giorni scorsi, a Ferran-dina, ha chiamato a raccolta iscritti e sim-patizzanti del partito, esclude per il momentouna sua uscita dal Pdl per aderire, peresempio, a «Fratelli d’Italia» di La Russa: «Neabbiamo discusso con la base - dice - eabbiamo convenuto che vogliamo credereancora in questo progetto politico. Aspet-

tiamo - ribadisce - che il coordinatore re-gionale venga in Basilicata, ci chiami ediscuta con tutti noi, in materia seria, sulfuturo del partito.

Non siamo legati al ragionamento dellecandidature a fini personali, ma preoccupatidel futuro del partito. Alle scorse elezioni -ricorda Venezia - il Pdl riuscì a conseguire tredeputati e tre senatori. Oggi temiamo chequesto risultato difficilmente potrà essereraggiunto, ecco perché è necessario stabilireuna strategia, al di là della riproposizione dei

candidati. Si vince tutti esi perde tutti insieme. Vi-ceconte non può non te-nere conto che esiste unabase, persone che dovran-no impegnarsi in campa-gna elettorale per chiede-re voti».

L’on. Vincenzo Taddei,presente all’incontro di ie-ri, ribalta i termini dellaquestione e accusa Vene-zia e Rosa: «Prima chie-dono un incontro per par-lare, confrontarsi, riflet-tere sul partito e poi lorosono i primi a non par-tecipare. Un atteggiamen-to incomprensibile». Rosanon incassa il colpo e spie-ga l’assenza sua e di Ve-

nezia puntando di nuovo l’indice sul coor-dinatore regionale: «Viceconte aveva con-vocato la riunione dei consiglieri regionali eprovinciali, ma - dice - avevamo già saputoche non sarebbe venuto a Potenza. Come si faa delineare la strategia di un partito senza ilsuo timoniere?».

Lo strappo sarà ricucito? In politica i tempipossono allungarsi e restringersi secondo lenecessità e le volontà, ma all’interno del Pdl sicontinuano a parlare due lingue diverse apoco meno di due settimane dalla forma-lizzazione ufficiale delle liste. [ma.bra.]

L’accusa di Falotico (Cisl)«Una campagna elettoralelontana dai problemi reali»Serve una radicale riforma delle tasse

che alleggerisca il peso del fisco sulle fami-glie e sul lavoro. N’è convinto il segretarioregionale della Cisl, Nino Falotico, secon-do cui i primi vagiti della campagna eletto-rale mostrano una disconnessione tra so-cietà e politica. «Mentre negli Stati Uniti -dice - la recente campagna per le presi-denziali si è giocata tutta sulle tasse e sucome evitare in modo bipartisan il fiscalcliff, nel nostro Paese un seria e circostan-ziata discussione pubblica sulle tasse è im-possibile da praticare se non sotto formadi slogan, promesse insostenibili e propa-ganda a buon mercato. Il nostro auspicio –dice il leader della Cisl lucana – è che su untema di così grande portata sul piano so-ciale si possa aprire un dibattito nel paeseserio e sereno perché sul fisco si giocheràla capacità dell'Italia di agganciare la ripre-sa economica e tracciare un percorso dicrescita e prosperità nel lungo periodo».A parere di Falotico «la classe politica nonsembra aver ben compreso la gravità dellasituazione se è vero che nella recente leg-ge di stabilità destra e sinistra si sono ado-perate, con singolare convergenza di inte-ressi per sabotare, riuscendoci, la propo-sta del governo di ridurre il carico fiscalesui lavoratori dipendenti e sui pensionati,riuscendo addirittura a ridurre i benefici giàprevisti per famiglie senza figli, incapienti epensionati. A livello locale sono ben pochele amministrazioni che hanno abbassato leaddizionali e le tasse locali tagliando ed ef-ficientando la spesa così come aveva chie-sto la Cisl lucana proponendo un patto dinon belligeranza fiscale ai Comuni».

A SINISTRA BELISARIO: «IO CI STO». IDV CORRERÀ CON RIVOLUZIONE CIVILE. ANCHE RIFONDAZIONE COMUNISTA. «MA È PRESTO PER I NOMI»

Ipotesi Gildo Claps per IngroiaMa il fratello della ragazza scomparsa nel 1993 non ha ancora sciolto la riser va

EX PM Antonio Ingroia

l Ieri mattina ha incontratoAntonio Ingroia a Roma. L’expm della trattativa Stato-mafiavuole Gildo Claps, fratello diElisa, al secondo posto in listaalla camera. Gildo, però, siapprende da indiscrezioni,non ha ancora sciolto la ri-s e r va .

Ma potrebbe correre. Al Se-nato Rivoluzione civile dovreb-be puntare su un nome espres-sione dei movimenti e non deipar titi.

Queste sarebbero le indica-zioni di Ingroia. Idv e Rifon-dazione però spingono per ave-re un loro esponente in poleposition.

Le segreterie dei partiti almomento sono blindate sui no-mi.

Ma sia Idv sia Rifondazionepare che abbiano a disposi-zione esponenti di rilievo dellapolitica regionale che si sonogià resi disponibili a una even-tuale candidatura con la listadi Ingroia.

Pare che al momento per laBasilicata sia tutto in alto ma-r e.

Una cosa è certa: Rivolu-zione civile si presenterà con ilsuo simbolo sia alla Camerache al Senato.

«Cambiare si può», il mo-vimento arancione fondato dalmagistrato Livio Pepino (tra ifondatori del Gruppo Abele) eda don Marcello Cozzi, pareche abbia qualche riserva sualcuni nomi che potrebberoproporre i dipietristi in Ba-s i l i c at a .

Dopo l’assemblea pubblicadello scorso 15 dicembre a Po-tenza «Cambiare si può» affilale armi.

E sta cercando di proporsicome un’aternativa che segnilo spartiacque tra 20 anni didecadenza culturale, sociale edeconomica e rappresenti laprospettiva concreta di unapossibile rinascita democrati-ca.

«Le liste però sono ancora in

alto mare», conferma il ca-pogruppo al Senato di Italiadei Valori Felice Belisario. «Èancora presto per fare dei no-mi», dice.

E aggiunge: «Aderiamo alprogetto di Ingroia. Ci stia-mo».

Come confermato dallo stes-so Antonio Di Pietro Italia deivalori rinuncerà al simbolo eproporrà nella lista unica, ipropri nomi, insieme a espo-nenti di Rifondazione e dellasocietà civile.

Fermo restando che sarà In-groia il capolista.

Di Pietro si è detto certo disuperare la soglia lo sbarra-mento del Porcellum sia allaCamera che al Senato. Unavirata a sinistra che non haconvinto in modo pieno alcuniesponenti locali del partito conu n’anima più moderata.

Anche Rifondazione comu-nista aderisce. E ovviamentecercherà di inserire nelle dueliste i propri nomi.

S E N ATO R E Guido Viceconte

BASILICATA PRIMO PIANO

NICOLA MANDREDELLI (LUCANIA VIVA)

«Noi colonizzatidai candidatiimposti dall’alto»

L’INVESTITURA DI MICCICHÉ PER L’EX DEPUTATO

Il «Grande Sud»Blasi impegnatoa comporre le liste

l «Nelle scelte e negli orientamenti che stannoassumendo i partiti nazionali per le candidature allaCamera e al Senato, prevale, ancora una volta, lalogica dell’imposizione centralistica di stampo set-tentrionale a discapito della realtà meridionale». Èquanto sostengono Marco Esposito, assessore delComune di Napoli e coordinatore dell’Agg re gazionepolitica Unione Mediterrana, fondata a Napoli loscorso mese di novembre, e Nicola Manfredelli,presidente di Lucania Viva, movimento lucano dirappresentanza e partecipazione che fa parte di Unio-ne Mediterranea. «È evidente che il disegno cheanche con queste elezioni si sta perpetuando - diconoEsposito e Manfredelli - è quello di un Sud che devecontinuare ad essere subalterno e funzionale allealtre aree del paese, non solo economicamente maanche politicamente, a partire dalle candidature edalla futura composizione del Parlamento italiano.Se l'assenza di lavoro e la fuga dei cervelli è uno deimali del Mezzogiorno, il quale spende per formare ipropri figli e poi li vede partire con il proprio bagagliodi conoscenze, si assiste di recente però a un fe-nomeno inverso, con la migrazione da Nord versoSud di cervelli... politici. Se si scorre infatti l'elencodei dodici capilista del Pd alla Camera e al Senatonelle regioni del Sud si scopre che ben la metà diquesti è un politico nato e cresciuto al Centronord mache ha tanta, ma proprio tanta, voglia di lavorare peril bene dell'Italia Mediterranea. Il fenomeno potrebberiguardare molte liste di... collocamento».

l Si è svolta a Roma la segreteria nazionale diGrande Sud, presieduta da Gianfranco Miccichè.Presenti i dirigenti nazionali, i segretari regionali,i parlamentari, i consiglieri regionali. Miccichè haspecificato che la lista alleata al Pdl, di forte ispi-razione meridionalista, avrà il nome e il simbolo diGrande Sud. Parlando di Gianfranco Blasi e dellaBasilicata, Micciché ha ricordato che «Blasi è unsocio fondatore di Grande Sud ed è come tale, per lesue qualità umane e politiche, al centro del progettonazionale del partito». Sarà l’ex parlamentare lu-cano ad organizzare le liste di Camera e Senato inBasilicata, dove il lavoro preparatorio sul terri-torio, per garantire massima rappresentatività, an-che di genere, è già iniziato da tempo. Sulla que-stione Lega e sul federalismo Miccichè ha evi-denziato come «non vogliamo togliere al Nord ciòche gli spetta, a condizione che non venga toccatoquel che spetta al Sud. La Lega chiede che il 75 percento delle tasse resti al Nord? Ok, purché in fase diperequazione si lasci al Sud il 100 per cento». PerMiccichè, inoltre, «vincere in Sicilia può dare al Pdlla maggioranza non solo al Senato. La partita non èchiusa, si può vincere anche alla Camera. Montinell’immaginario collettivo non esiste più, siamotornati a centrodestra contro centrosinistra, anzicontro sinistra pura. Pd e Sel, insieme, valgono il 33,34%. Il Pdl è in crescita, per ora è al 20 ma può salireal 22, 23%. Noi – ha sottolineato – possiamo con-vogliare una percentuale che va tra il 3 e il 5%».

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 10.01.2013 PAG. 8

Giovedì 10 gennaio 2013 I VII

EXPORT LA GODREJ & BOYCEL AL DIPARTIMENTO REGIONALE ATTIVITÀ PRODUTTIVE

Imprenditori indiani interessatialle piccole aziende del salotto

GODREJ & BOYCE L’indiano Anil Mathur

l La multinazionale indiana Godrej& Boyce intende commercializzare pro-dotti di alta qualità fabbricati in Italia eprodurre nel proprio Paese manufattiispirati allo stile italiano e da destinare afasce consumer. Per questo il direttoreoperativo della Società Anil Mathur e ilvice presidente esecutivo Anil Lingayat,accompagnati dal direttore della societàdi consulenza Protech India RavindraSingh, stanno visitando diverse piccolee medie imprese lucane. La delegazioneindiana ha incontrato ieri l’a s s e s s o reMarcello Pittella, il direttore del Dipar-timento Attività Produttive Michele Vi-ta e l’Amministratore unico di SviluppoBasilicata Raffaele Ricciuti.

Fondato nel 1897 Godrej è uno deimarchi più grandi dell'India con circa500 milioni di clienti ogni giorno e una

presenza in più di 60 Paesi. Anil Mathurha manifestato l’interesse della multi-nazionale a stringere accordi con le pmilucane soprattutto per l’importazione didivani fabbricati in Basilicata, da de-stinare a fasce di consumatori facoltosi,sia anche per l’acquisizione di macchi-nari e know how per produrre in Indiadivani e altri oggetti da destinare a fascedi pubblico con minore capacità di spe-sa. La multinazionale sarebbe interes-sata a strutturare legami industriali sta-bili nei settori della creatività e dell’au -tomazione industriale.

«Le politiche regionali che con il sup-porto del presidente De Filippo attue-remo nei primi sei mesi del 2013 e inoccasione della Programmazione 2014 -2020 - ha detto Pittella - saranno incen-trate prevalentemente sull’inter nazio-

nalizzazione. Non vogliamo che la pre-senza dei manager indiani in Basilicataresti un fatto isolato. L’i n t e re s s a m e n t odella Godrej potrà essere incardinatonelle azioni di rilancio del comparto delmobile imbottito che con il Governostiamo difficilmente componendo».

ENTI PUBBLICITEMPO DI BILANCI

I GRANDI TEMIL’agenda per i prossimi due anni èfondata su tre temi principali, l’energia, ildigitale e la «burocrazia zero»

I TAGLIIl taglio di fondi subìto dalla Provincia èstato di circa 23 milioni di euro, che è parial 50 per cento delle entrate

GIOVANNA LAGUARDIA

U n’agenda per resistere alla crisi: nelcorso dei prossimi due anni la giuntaprovinciale guidata da Piero Lacorazzalavorerà su tre grandi temi: il digitale, la«burocrazia zero» e l’energia, magariprevedendo anche «l’utilizzo dei fondidel bonus benzina per incentivare laristrutturazione degli immobili ai finidel risparmio energetico». Questo èquanto annunciato ieri mattina dallostesso Lacorazza nel corso della con-sueta conferenza stampa di inizio anno,tenuta nella sala consiliare della pro-vincia dal presidente e dagli assessoriPaolo Pesacane, Massimo Macchia,Francesco Pietrantuono, Rosaria Vici-no, Nicola Valluzzi e Nicola Figliuolo. «Ilnuovo ciclo di investimenti comunitarie le risorse naturali, a partire dal pe-trolio - ha detto Lacorazza - sono le ri-sorse dal quale deve partire questo ter-ritorio, che rappresenta i due terzi delterritorio regionale. Questi sono i puntida cui partire per la classe dirigente, chedeve fare una scommessa per fermare ilflusso dell’emigrazione giovanile. Sonostate fatte delle cose, ma si possono mi-gliorare». Ed ecco su quali azioni in-tende puntare la Provincia di Potenza.

GREEN ECONOMY -In questo qua-dro si inserisce il programma innova-tivo «Scuole ecologiche in scuole sicu-re», Attualmente sono 59 gli impianti

previsti su istituti scolastici ed edifici diproprietà dell'Ente (55 centrali fotovol-taiche e 4 minieolici), di cui 54 nuovi e 5già esistenti. Di questi 59 impianti, 49sono già in produzione, mentre altri 10(di cui i 4 minieolici) sono in attesa diattivazione, per una potenza comples-siva di 833 kwp. A regime porteranno aduna produzione complessiva pari a cir-ca 1 milione di kw/h per un risparmioannuo per la Provincia di 350.170 milaeuro, di cui 223.267 mila euro derivantidal conto energia e ulteriori 126.903 milaeuro dalla bolletta. Si avrà inoltre unariduzione di emissioni di Co2 in atmo-sfera di oltre 320 mila tonnellate. Con-siderando che il conto energia ha unadurata ventennale, si avrebbe un be-neficio per l'Ente di 7 milioni di euro. LaProvincia di Potenza, inoltre, è statariconosciuta struttura di supporto alPatto dei sindaci, per raggiungere gliobiettivi europei del 20-20-20 entro il 2020(20% di risparmio energetico rispetto al2005, 20% di riduzione delle emissioni

CO2 rispetto al 2005, 20% di fonti rin-novabili). Grazie all’azione congiunta diProvincia, Società energetica lucana(Sel) e Comuni, sono stati approvati fi-nora 10 Piani di Azione per l'EnergiaSostenibile (Anzi, Avigliano, Calvello,Laurenzana, Montemurro, Oppido Lu-cano, Potenza, Sasso di Castalda, Tito eTolve). Gli altri sono in corso di reda-zione da parte della Sel.

VIABILITÀ - Nei primi tre anni della

consiliatura sono state programmate, enegli ultimi 12 mesi appaltate, conse-gnate ed in parte già ultimate, 50 opereper un investimento di oltre 9,5 Meuro.Nell’ambito della mobilità sono statiistituiti nuovi collegamenti tra la cittàdi Potenza e l'Aeroporto di Capodichino,che vengono utilizzati da circa 3.000 per-sone al mese con un incremento di circail 25% rispetto alla precedente organiz-zazione dei trasporti. Dal capoluogo lu-cano verso la Stazione centrale parte-

nopea e l'Aeroporto sono attive due cor-se (alle ore 5.45 e alle ore 8.00 in partenzada piazza Zara), mentre da Napoli Ca-podichino verso Potenza sono tre i col-legamenti attivati (alle ore 14.00, alle ore17.30 e alle ore 21.50). Inoltre, in viasperimentale, dallo scorso ottobre e finoal 31 marzo 2013, è stata attivata unacoppia di corse da Potenza a Serre/Per-sano per consentire il collegamento dalcapoluogo con le caserme militari diPe r s a n o.

BUROCRAZIA -La Provincia ha sti-pulato una convenzione con il Ministroper la pubblica amministrazione e lasemplificazione e con il Ministro dellosviluppo economico per attivare percor-si sperimentali di semplificazione am-ministrativa per gli impianti produttivi(c.d. zone a burocrazia zero) anche me-diante deroghe alle procedure ed ai ter-mini per l'esercizio delle competenze

delle pubbliche amministrazioni, al finedi sviluppare sul territorio provinciale iprocessi di informatizzazione della pub-blica amministrazione per trattare ladocumentazione e gestire i procedimen-ti con sistemi digitali, attraverso il pro-gressivo accreditamento degli SportelliUnici delle Attività Produttive.

R I S PA R M I O -Nel 2012, rispetto al2008, preso come anno di riferimento, laProvincia ha effettuato tagli sulle speseper 6.782.745,34 euro. La spesa politica(indennità assessori, rimborsi spese,spese di rappresentanza) ha subito unadecurtazione di quasi 550mila euro. Laspesa per le strutture (acquisto di can-celleria, libri, riviste, spese postali, tra-sferte, convenzioni e consulenze) è di-minuita di quasi un milione e mezzo dieuro. Circa 310mila euro il risparmiosulle spese per le auto «blu; oltre 400milasulla telefonia, più di 800mila sui fittipassivi e oltre 3milioni e 200mila i ri-sparmi sul personale.

Tutti in reteL’amministrazione

nell’era digitaleLa Provincia diventa di-

gitale con il progetto«Freewifiprovinciapoten -za», 25 siti di coinnettivitàgratuita entro febbraio (mal’obiettivo è di farli diventa-re 200), a disposizione deicittadini (la navigazione ininternet sarà limitata, perutente, ad una fascia orariao a un numero di mega-byte). Ma sono sempre più«on line» anche i centri perl’impiego: ad oggi sonocirca 9mila i cittadini che,avendo ritirato le creden-ziali, effettuano i sevrizi online, senza recarsi fisica-mente presso i centri perl’impiego. Sempre in temadi lavoro e informazioni online c’è il protocollo traprovincia e Inps, attivatonove mesi fa e al quale so-no stati richiesti 842 estrat-ti del conto contributivo. Eancora, sfruttano le nuovee nuovissime tecnologieprogetti come il Catastodelle strade, per ottimizza-re la gestione del patrimo-nio stradale, la convenzio-ne con Università e Cnrper lo studio sul dissestoidrogeologico che, incro-ciandosi con il catasto del-le strade darà una mappadel rischio, il progetto Info-city per il monitoraggio diparte della flotta degli au-tobus extraurbani, grazieal quale i cittadini, attraver-so apposite piattaforme in-formative, potranno con-scere distanza dei bus,tempi di percorrenza e al-tro ancora. Infine, Scuolaweb 2.0, che si avvale distrumenti come e-book,corsi per la realizzazione dimagazine multimediali,emerografia in digitale, vi-deo lezioni, formazione deidocenti.

[g.lag.]

Provincia, ecco l’agendaper «resistere» alla crisiIl presidente Lacorazza ha presentato i programmi di fine legislatura

P R OV I N C I A La conferenza stampa di inizio anno [foto Bianchi]

TUTTI IN RETEPresentato il progetto

«Freewifi», che sarà operativoa partire da febbraio

ISTRUZIONESi raccolgono i frutti del

programma «scuoleecologiche in scuole sicure»

ASPETTANDO LANUOVA PIAZZA BONAVENTURA

CANTIERE I lavori per la costruzione del parcheggio interrato privato e lasistemazione della piazza sono stati prorogati fino a maggio [foto Tony Vece]

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POTENZA CITTÀ

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 10.01.2013 PAG. 9

Giovedì 10 gennaio 2013 1724 Ore in Basilicata

Il direttore Garofalo riceve ilpremio per i risultati dellostabilimento di Pomigliano

L’amministratore delegato di Fip guiderà il passaggio verso la fabbrica «di prestigio mondiale»

In Sata il direttore di PomiglianoIl modello campano tra stabilimento chiave e pericolose relazioni sindacali

MELFI - Sarà l’amministrato -re delegato di Pomigliano aguidare la transizione dell’at -tuale stabilimento Sata di Mel-fi verso quella fabbrica di«prestigio mondiale» annun-ciato da SergioMarchionne loscorso 20 dicembre, il cui ri-lancio è fissato per il 2014.Chiunque abbia un pò di dime-stichezza con il mondo Fiatpuò facilmente comprendereil significato e la portata dellanuova nomina in Sata. Seba-stiano Garafaloè l’ingegnere,uomo di fiducia di Marchion-ne, che ha condotto l’operazio -ne di passaggio di una realtàproduttiva al collasso alla newco che oggi produce la nuovaPanda con buoni risultati.Il “padre” di quel modello Po-migliano segnato anche damolte contraddizioni: quellacampana è la fabbrica che hafatto fuori gli operai iscritti al-la Fiom (il sindacato che nonha condiviso«il barattolavoro- diritti»), ora condannata dalTribunale di Roma. Ma è an-che quella premiata lo scorsonovembre da una giuria diesperti come impianto più mo-derno tra 700 siti europei. Unriconoscimento che ha con-sentito ai quasi tre mila euro-pei diguadagnare 500euro inpiù in busta paga. La riorga-nizzazione che ha consentitoal sito produttivo campano diriguadagnare competitivitàin Europaporta propriola fir-madi Garofaloche, dadiretto-re di stabilimento, nel 2011 èstato nominatonominato am-ministratore di Fip (FabbricaItalia Pomigliano). Incaricoche manterrà anche con il tra-sferimento a Melfi. In Sata Ga-rafolo, siciliano di origine,con una carriera in Fiat parti-ta da Termini Imerese, porte-rà quella reinterpretazione inchiave Fiat del toyotismo cheha già contraddistinto lo sta-bilimento campano: si trattadel metodo di produzione ba-sato su un modello più flessi-bile e snello, che mira “a pro-durre di più con meno”. E chesi basa su fattori, a Pomiglia-no realizzato ad hoc per la pro-

Visita agli impianti lucani. L’obiettivo: importare Know how e divani di fascia alta da vendere all’ester o

Imprenditori indiani pronti a fare affari in Basilicata

duzione della nuova Panda,ma a Melfi esistenti già da tem-po. Come il metodo diproduzione just in timee dai sistemi di organiz-zazione del lavoro Wtsed Ergo Uas.Quei meto-di - specialmente l’ulti -mo - contro il cui inseri-mento si è schierata laFiom.A Melfi, dovesolodue giorni fa è stato an-nunciato l’ennesimo pe-riodo di cassa integra-zione per il mese di feb-braio e dove Marchion-ne ha annunciato la pro-duzione di due nuovevetture entro il prossi-mo anno, con una im-portante ristruttura-zione dello stabilimen-to, si tratterà di mettere“a sistema” questi ele-menti. Resta da capirese in Basilicata, oltre almodello produttivo ver-rà importato anche quello re-lativo alle relazioni sindacali.

Mariateresa Labanca

LAmultinazionale indianaGodrej&Boyce intende commercializzareprodotti di alta qualità fabbricati inItalia e produrre nel proprio Paesemanufatti ispiratiallo stile italianoeda destinare a fasce consumer. Perquesto motivo il direttore operativodella Società Anil Mathur e il vice pre-sidente esecutivo Anil Lingayat, ac-compagnati dal direttore della socie-tà di consulenza Protech India Ra-vindra Singh, stanno visitando inquesti giorni diverse piccole e medieimprese lucane.

E’ quanto si è appreso ieri mattinanel corso di un incontro che gli uomi-ni d’affari indiani hanno avuto in Re-gione con l’assessore Marcello Pittel-la, il direttore del dipartimento Atti-vità Produttive Michele Vita e l’am -ministratore unicodi SviluppoBasi-

licata Raffaele Ricciuti.Fondato nel 1897 Godrej è uno dei

marchi piùgrandi dell'Indiacon cir-ca 500 milioni di clienti ogni giorno euna presenza in più di 60 Paesi. Hainteressi nel settore immobiliare,nella distribuzione di beni di largoconsumo, nell’ingegneria industria-le, nel campo degli elettrodomestici,dei mobili, della sicurezza e dell’agri -coltura. Il fatturato annuo supera i3,3 miliardi di dollari. Il 26% del volu-me d’affari è conseguito all'estero.

Nel corso dell’incontro Anil Ma-thur ha manifestato l’interesse dellamultinazionale a stringere accordiconlepiccole emedieimpreselucanesoprattutto per l’importazione di di-vani fabbricati in Basilicata, da desti-nare a fasce di consumatori facoltosi,sia anche per l’acquisizione di mac-

chinari e know how per produrre inIndia divani e altri oggetti da desti-nare a fasce di pubblico con minorecapacità di spesa. Anil Mathur hainoltre espresso l’interesse dellamultizonale indiana di strutturarelegami industriali stabili finalizzatisoprattutto ad una costante consu-lenza nei settori della creatività edell’automazione industriale.

Nel prendere la parola l’assessorePittella ha salutato con soddisfazio-ne la presenza in Basilicata dei diri-genti indiani manifestando l’inte -resse della Regione di avviare con laGodrej & Boyce, per il tramite dellaProtech India e il supporto SviluppoBasilicata, un progetto pilota attra-verso il quale testare le opportunitàper l’internazionalizzazione dellepiccole e medie imprese lucane di re-

cente messe in campo. «Le politicheregionali che con il supporto del pre-sidente De Filippoattueremo nei pri-mi sei mesidel 2013 come pure in oc-casione della Programmazione 2014- 2020 - ha detto Pittella- saranno in-centrate prevalentementesull’inter -nazionalizzazione. Non vogliamoche la presenza dei manager indianiin Basilicata resti un fatto isolato.Per questomotivo –haaggiunto Pit-tella –ho già dato mandato al Diparti-mento Attività Produttive della Re-gione di strutturare una micro azio-nepilota. L’interessamento della Go-drej – ha concluso Pittella – potràinoltre essere incardinato nel qua-dro della azioni di rilancio del com-parto del mobile imbottito che con ilGoverno stiamo difficilmente com-ponendo».

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Giovedì 10 gennaio 2013 19

LA SEGNALAZIONE

Il Nucleo operativo ha arrestato un 20enne in possesso di 10.000 euro contraf fatti

Banconote false, maxi sequestroCi sono volute più di due ore per trovare i soldi nascosti in un’auto

| IN VIA ALIANELLI |

Traffico bloccato ieri intorno alle19 in via Alienelli per consentireai Vigili del fuoco (accanto la fotodi Andrea Mattiacci) di rimuoverealcuni calcinacci dal tetto dellapalazzina che al piano terra ospitail “Bar taxi”. Muniti di autoscala iVigili del fuoco - chiamati daalcuni passanti - sono saliti sultetto e hanno provveduto arimettere con sicurezza il tutto.Per fortuna quando i calcinaccisono caduti non passavanessuno.

La gradinata che costeggia le scale mobili

Quella gradinata pericolosa

Tutte le banconote false da 100 euro sequestrate a Michele Sarli. A sinistra il capitano Antonio Milone

PotenzaREDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

SE è un semplice acquirente cheha deciso di far “fruttare” il suoinvestimento o se è organico auna banda criminale altamentespecializzata lo stabiliranno le in-dagini deiCarabinieri delNucleoinvestigativo, agli ordini del ca-pitano Antonio Milone, che l’al -tra sera hanno effettuato un ma-xi sequestro di banconote false ehanno arrestato un ventenne delcapoluogo, Michele Sarli, conprecedenti penali per reati controil patrimonio. Il ventenne, infat-ti, come accade anche nello spac-cio di droga, potrebbe avere ac-quistato una partita di banconotefalse - in tutto cento per un valoredi 10.000 euro - da immettere sulmercato guadagnandoci sopra.Ma non è escluso neanche che Mi-chele Sarli faccia parte di una ve-raepropria bandacriminale -po-trebbe trattarsi di pugliesi e cam-pani - altamente specializzatanella falsificazione di soldi. Solditalmente ben realizzati - un parti-colare questo che presupponel’acquisto da parte della banda dimacchinari - clichè e carta fili-granata in primis - molto costosiper fabbricare quegli euro scam-biati per veri non solo se sottopo-sti a controllo tattile ma anche, inalcuni casi, se passati sotto lemacchinette a raggi ultraviolettiche fanno bella mostra di sé ac-canto alla cassa di molti esercizicommerciali.

Al maxi sequestro e all’arrestosi è giunti dopo una lunga e mi-nuziosa attività investigativa na-ta proprio dalle denuncie di alcu-ni commercianti - la maggiorparte tabaccai o titolari di alimen-tari in alcuni comuni delPotenti-no - che quei biglietti verdi da 100euro li avevano incassati pren-dendoli per buoni. Salvo poi sco-prire che erano dei falsi ma rea-lizzati a regola d’arte.

E così gli uomini del Nucleooperativo, coordinati dal capita-no Milone, si sono messi al lavoroe seguendo “i soldi”e incrociandoun po’ di dati - sono stati tenutid’occhio tutti quelli schedati perreati contro il patrimonio - si sonoimbattuti in Michele Sarli. Il ven-tenne poteva proprio essere lapersona che cercavano.

E così è stato.L’altra sera a un posto di blocco

il giovane, che era alla guida della

sua autovettura, è stato fermato.Classica richiesta, da parte dei ca-rabinieri, di mostrare patente e li-bretto. Ma il ventenne, da subito,ha cominciato a manifestare se-gni di nervosismo arrivando ad-dirittura a giustificarsi dicendoche andava di fretta perché, aven-do l’obbligo di firmain Questura, era giàin ritardo. Una frase,questa sì, degna diTotò e Peppino nelfilm “La banda deglionesti”, che però hafinito di insospettireuno degli investiga-tori che, fortedell’esperienza ma-turata per strada, hada buon segugio fini-to di fiutare puzza dibruciato a confermadel fatto che quel ragazzo avevaqualcosa da nascondere visto an-che che pur essendo in “compa -gnia” dei carabinieri aveva frettadi andare in Questura. Primauna perquisizione personale poi

anche all’autovettura. Ci sono vo-lute due ore ma alla fine i carabi-nieri hanno trovato nell’autoquello che cercavano: cento ban-conote, da cento euro ciascuna,fresche fresche di stampa.I soldi, tutti con numero di serieiniziale contrassegnato dalla S,

dalla X e dalla U, so-no stati sequestrati- gli Uomini dell’Ar -ma non escludono,però, che qualchebanconota nel frat-tempo possa esseregià stata messa incommercio e per-tanto hanno allerta-to anche la Bancad’Italia e il Noam(Nucleo operativoantifalsificazionemonetaria) - e il ven-

tenne, che tanta fretta epremuraaveva di andare in Questura a fir-mare, è stato portato nella casacircondariale di rione Betlemme.

Alessia [email protected]

MANCANZA di illuminazione e distrutture antiscivolo per gli anzianilungo la scalinata che costeggia l’in -gressodellescale mobilidiPortasalza.Chi percorre quotidianamente la ram-pa deve fare i conti con una situazioneassai pericolosa. In particolare gli an-ziani potrebbero rischiare di cadereperché mancano strutture antiscivolo.La scalinata forse meriterebbe mag-giore attenzione. Un lettore del Quoti-dianodella Basilicata,G.B.,ha piùvol-te richiesto l’intervento delle autoritàcompetenti per risolvere il problema.«Queste scale sono pericolose e di notteè difficile percorrerle con facilità. Ser-vono a mio avviso immediati interventiper risolvere il problema. Ho sollevatola questione da diverso tempo ma nullaè stato fatto». Siamo a due passi dal cen-tro storico di Potenza ma le condizioni

di insicurezza sembrano esserci tutte.Nei pressi delle sopracitate scale è pre-sente una targa che porta il nomedell’architetto che ha contribuito a rea-lizzare il “Ponte attrezzato”. E proprioquesta targa è ridotta a un vero e pro-prio ammasso di pietre e calcinacci. Perla città capoluogo non è certo la miglio-re fotografia sul piano dell’immagine edellavocazionestorica. Anchelatargaandrebbepulita così comebisognereb-be provvedere a tagliare l’erbaccia chesi trova nei pressi della gradinata.«Perché - chiede il cittadino - nei pressidel Gran Caffè è stata posizionata lascala antiscivolo e qui no?». A questedomandeha rispostol’assessore Anto-nio Pesarini che ha rassicurato tempiceleri «per la risoluzione del proble-ma».

Francesco Menonna

Il nervosismodel giovaneha insospettitogli uominidell’Ar ma

Calcinacci cadono da un tetto

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Giovedì 10 gennaio 2013

23

Genzano La Fontana cavallina e la statua di Sant’Abbunnanze in balia del tempo e dei vandali

Quell’emblema “fatto” a pezziPrima è scomparsa la testa della statua del santo poi anche i genitali del cavallo

Una panoramica ditutta la fontana eaccantol’immagine chemostra il piccolobasamento su cuiera collocata lapalla e che è cintoda una cordicellautilizzata forse persollevarlo

GENZANO - Ai genzanesi poteteprendere anche le palle, non vidiranno niente.

Gente strana noi di Genzano,sopportiamo tuttocon stoicade-terminazione.

Siamo portati naturalmentealmartirio e aognischiaffopor-giamo sempre l'altra guancia e,se non basta, anche le nude ter-ga.

Negli ultimi anni, dopo la sa-crilega sparizione della testa diSant’Abbunnanze, si è provve-duto a mettere al riparo la parterestante dell'antica statua. Alsuo posto, dopo qualche tempo,è apparsa una copia, completa ditesta, in candida resina bianca.

Resina? Fosse stata di cretasarebbe durata più a lungo. Nonpassò molto tempo che già si ma-nifestarono crepe e cavillature.

Dopo qualche anno Sant'Ab-bunnanze è completamentespaccata, divisa in due da una la-ma di luce e speriamo che non ca-schi in testa a qualche sfortuna-to cittadino.

Ricordiamo anche che la pocoartistica copia costò, allora, ben40 milioni di lire.

Ma le cose non finiscono qui seconsideriamo che gli elementilapidei della fontana cadono apezzi come fossero ormai stan-chi della nostra sciocca indiffe-renza.

Naturalmente non tutto av-viene per mera vetustà, c'è dasupporre l'aiuto fortemente in-teressato di una mano consape-volmente scellerata e criminale.

È il caso della rosetta internaalla voluta del contrafforte po-steriore destro. Appare del tuttoevidente la “fresca” asportazio -ne del decoro centrale della spi-rale. Mentre la voluta del con-trafforte anteriore destro è or-mai fratturata in cento pezzettitenuti insieme solo dall'amore edal sudore dello sconosciuto ebravo tagliapietre che l'ha scol-pita.

E dire che il confinato proget-tista, l'architetto Giuseppe An-tonio Locoratolo da Melfi, un at-tivo patriota lucano coinvoltonei moti carbonari di Basilicatadel 1820/21, unito alla ferma de-terminazione della popolazionegenzanese, ci aveva impiegatoben dieci anni per riusciread ul-timare questa benedetta operaritenuta necessaria per l'ap-provvigionamento idrico delpaese.

La costruzione della fontanaCavallina, il cui nome nulla ha ache fare col fatto che vi si abbeve-ravano moltitudini di equinimentre è più plausibile il colle-gamento a un toponimo preesi-stente che, in quella zona, indi-viduava un “Orto della cavalli-na”, venne iniziata nel 1859 e

portata a compimento nel 1869.Un decennio in cui accade di

tutto, dall'attraversamento delmeridione da parte di mille giub-be rosse (camicia più, camiciameno) all'annessione del Regnodelle due Sicilie alla corona sa-bauda; dalla disordinata e san-guinaria insurrezione brigan-tesca alla sua feroce repressio-ne; dalla costituzione dello statounitario alla prima rapinascientificamente condotta aidanni del Sud.

Dieci anni, dunque, per erige-re il monumento e rinchiudereCerere nell'edicola centrale e unsolo anno, successivamente,quasi un quarto di secolo dopo,per smantellarlo parzialmente eristrutturarlo nelle forme e di-mensioni che vediamo oggi.

La trasformazione si deve al-l'ingegnere Rocco Postiglioneda Potenza che riuscì a indivi-

duare altre sorgenti d'acqua daconvogliare alla fontana e risol-vere definitivamente il proble-ma che aveva dato origine all'i-dea della fontana stessa: un ap-provvigionamento idrico den-tro il paese, efficiente, abbon-dante e alternativo alle distantifonti di Capo d’acqua.

Alla conclusione dei lavori ri-sultarono individuate e utilizza-te le prime tre sorgenti a cui siaggiunsero altre dieci sorgiveprovenienti dalla zona dei Giar-dini più l'apporto di quella delcastello e di due pozzi per un to-tale di ben sedici fonti idriche.

È il 1893, la Fontana Cavalli-na viene finalmente inauguratae Sant'Abbunnanze, restauratadalloscultore napoletanoGiam-battista Andreoli, che le forniràanche la mano mancante, vieneissata sulla sommità dell'edico-la.

Mai fu assunta decisione piùimprovvida: l'antichissima sta-tua, sotto l'azione e la furia delleintemperie, perderà ben prestonon solo la mano rifatta ma an-che l'altra superstite e il bracciooltre, come già detto, un secolodopo anche la testa.

Il monumento e il suo insiemearchitettonico è così ben assorti-to nelle linee classicheggiantiche verrà poi riprodotto su unfrancobollo da 120 lire della se-rie “Fontane d'Italia”.

L'impresa costò circa 40.000lire dell'epoca post unitaria e al-tre 29.000 per le successive ope-re di miglioramento e ristruttu-razione: un autentico salassoper i cittadini di Genzano che fi-nanziarono l'opera quasi perl'intero ammontare.

Attualizzando la spesa occor-sa, la fontana costò complessi-vamente 306.000 euro senza

contare le probabili altre spesedi cui non si è conservata trac-cia!

Ma i sacrifici e la determina-zione di chi volle e costruì il com-plesso monumentale non trova-no alcun riscontro negli imme-mori giorni nostri.

Come si è detto, la fontana inparte cade a pezzi e in parte vieneutilizzata come souvenir di Gen-zano.

Della testa si è fatto cenno,mal'ultimo asporto è singolare.

Si tratta di una delle quattropalle disposte in sommità deimaschi murari che danno ter-mine al monumento.

In particolare, la palla man-cante è l'anteriore destra, ben vi-sibile perché disposta sul pro-spetto principale. Ma nessunovede, nessuno sente, nessuno di-ce. Niente di niente. Vuoto pneu-matico, vuoto siderale, vuoto aperdere?

Eseguita una piccola modestaindagine, sembra che la palla siastata rinvenuta per terra, frat-turata in varie parti, da un pri-vato cittadino e che sia attual-mente “custodita” da questastessa persona.

Il fatto sarebbe avvenuto giàdiversi mesi or sono ma nessunoin ambito amministrativo haadottato le ovvie misure di tuteladel monumento: si sa, gli ammi-nistratori erano alle prese conben più importanti problemi.

Eppure un semplice sopral-luogo chiarisce immediatamen-te come la palla non può esserecaduta da sola.

Anzi, le evidenze conducono auna sola conclusione: si tratta diun incidente avvenuto nel corsodi un tentativo di furto.

Infatti il piccolo basamento sucui era innestata la palla è anco-ra cinto da una cordicella, comefosse stato imbragato per poter-lo meglio sollevare.

Dunque i mascalzoni voleva-no portar via palla e basamentoma, sollevata e sfilata la bocciadal suo tutore in ferro, questa,per l'imprevisto peso o chissàper quale altro accidente, scivo-lava e si frantumava a terra.

A quel punto, visto che il basa-mento risultava ben ancorato edi difficile asporto, i furfanti (so-lo per il momento?) abbandona-vano l'impresa.

Sicché si chiude come s'eraaperto: prego signori, accomo-datevi pure, qui ci potrete portarvia anche le palle, noi non vi di-remo niente!

Ahimè, il Durante, se avesseconosciuto l'esistenza di Genza-no, avrebbe esteso sin qui la re-gione dell'antinferno per collo-carci tra color che visser sanza‘nfamia e sanza lodo.

Carmine Pietrapertosa

La voluta del contrafforte anteriore destrofratturata in tanti pezzetti tenuti insiemesolo per un caso fortuito. A sinistra la statuadi Sant'Abbunnanze il cui volto risultavisibilmente spaccato a metà con il rischioche qualche pezzo possa cadere e colpirequalche passante

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 10.01.2013 PAG. 12

Giovedì 10 gennaio 2013 25

Oltre sei milioni per una struttura che potrà fare anche da sala consiliare e centro congressi

La grande scommessa è il teatroLa proposta di rimodulazione dei 24 milioni del Fondo di sviluppo e coesione

MATERA - E’ stato il più fie-ro oppositore in Consigliocomunale dell’idea e dell’uti -lità di una metropolitanaleggera da creare con 8 mi-lioni dei Pisus, ha fatto par-tire un dibattito articolatosull’argomento e promossolo stop con cui il Consigliocomunale il 21 dicembre2011 aveva bloccato la con-venzione, già approvata ingiunta, tra sindacoe Fal. Undibattito aperto giusto unanno fa per costruire un’op -zione diversa rispetto allametropolitana, cioè quelladella Tangenziale, altra op-zione dispendiosa che mal-grado parole e promesse, an-che regionali, sembra finitasu un binario morto.

Oggi Enzo Acito però ri-parte e attac-ca nuovamen-te le sceltedell’Ammini -strazionesull’argo -mento Pisusricordando “itanti silenzi”dell’ultimoanno” in cuipoco o nientesi è saputo suquelle che so-no stati davvero i passaggioperati dall’Amministrazio -ne. Ma non fermandosi aquel punto ma andando ol-tre anche per quel che ri-guarda il Piano strategicosu cui è arrivata infatti unafrenata decisa.

«Solo oggi si scopre che variscritto e per dire cosa chebisogna puntare su Matera2019 mac’è anchedell’altro.Eppure sono due anni che nechiediamo l’approdo in Con-siglio per un ampio dibatti-to».

Insomma niente da fare,l’incomunicabilità continuacon il primo cittadino e Pisuse Piano strate-gico sono idue grimal-delli che Acitoripropone.

«Non è datosapere, nean-che a granparte di noiconsiglieri -quanto abbia-mo perso co-me fondi Pi-sus.

Non possiamo credere allafavola, reiterata in silenzio,sulla sostituzione dei fondiPisus con i fondi Fsc (fondisviluppo e coesione, ex fondifas).

Nessuno ci ha ancora spie-gato perché i due fondi nonsi potevano cumulare, por-tando alla città 53 milioni dieuro invece di 33 milioni».Parole forti, gravi, dure chesottolineano la distanza esi-stente.

«Il dibattito, che avrebbedovuto avere, in continuità,il suo naturale scenario nelconsiglio comunale, non è

stato più discusso dal massi-mo consesso cittadino, an-nullando il ruolo di indirizzoe programmazione affidatodalla legge al consiglio co-munale.

Invece, a prescindere dalleposizioni di ciascuno, e chiscrive ha mostrato nel detta-glio le conseguenze nefastedi una tale scelta, oggi ap-prendiamo dal sindaco cheha deciso di eliminare la me-tropolitana leggera motuproprio, anticipando scelte evalutazioni che competonoal consiglio comunale.

Nulla di nuovo, è evidente.Che il consiglio comunalesia stato bistrattato e morti-ficato in questi 20 mesi diamministrazione Adduce ècosa risaputa. Ma che si rei-

teri in questoatteggiamen -to di espro-prio della rap-presentanzademocraticafa esploderela convinzio-ne che nullasia cambiatoal 6° piano diPalazzo diCit-tà».

Il tono noncambia sul «piano strategi-co che è la base della pro-grammazione edello svilup-po, serve ad indirizzare i fi-nanziamenti pubblici e,quando ci sono, anche i pri-vati con operazioni di finan-ziamenti di progetto, indivi-duando gli assi di crescitaeconomica del territorio».Un piano su cui bisognerà ri-partire.

«A nulla sono valsi gli ap-pelli a Sindaco e giunta diportare in discussione labozza di Piano strategico chegiace nei cassetti del Comu-ne dal dicembre 2009, bozzache, discussa in città con le

forse econo-miche e socia-li, avrebbeconsentito lapartecipazio -ne ed il contri-buto dei diret-ti interessati,con analisi evalutazioniche sono la ba-se della demo-crazia parte-cipata.

Invece, nel chiuso dellestanze del 6° piano, si decideche il piano strategico va ri-scritto per la terza volta, chela novità da inserire è niente-meno la candidatura a capi-tale della cultura 2019, co-me fosse una novità in que-sta amministrazione chepossa motivare la riscrittu-ra delle strategie di svilup-po. Ma la città non può viveresolo con la prospettiva,neanche certa, del 2019, sipotrebbe morire anche pri-ma per inedia se non si inter-viene pesantemente nellaeconomia della città».

«Nelle stanze chiusesi decide

di riscrivereper la terza volta

il piano strategico»

«Decide tutto da solocontinuando a

espropriar ei rappresentantidel Consiglio»

MATERA - La rivoluzione degli ex fondiPisusdel ComunediMateranon èanco-rarealtà mavi èunabase didiscussionesulla quale il sindaco, la giunta e lamaggioranza stanno iniziando a ragio-nare.

Non sarà un confronto ancora moltolungo, i passaggi dovranno essere rela-tivamente brevi. Nel frattempo provia-mo a riassumere la situazione con le duetabelle pubblicate qui sotto e che riassu-mono di fatto gli interventi previsti an-cora all’interno dei Pisus e che per lagran parte sono già stati appaltati.

Resta da verificare la questione degliaiutialle impreseedeiprogetti diattra-zione di investivementi produttivi in-novativi ma per il resto il percorso, peruntotale dipoco menodi13 milionipa-re già essere definito.

Ne restano altri 24 che non rientranopiù, almeno per il momento, nel Pisusma che saranno recuperati dai consid-detti FSC (Fondo di Sviluppo e Consionecioè gli ex Fas).

In questo senso gli interventi di rimo-dulazione riguarderanno proprio que-sti 24 milioni di euro. Il dibattito avviatonei giorni scorsi dovrà ancora prose-guire ed è probabile, come ci è stato riba-

dito da fonti interne alla maggioranza,che verranno elaborate proposte perpiccoli aggiustamenti a livello di asse-gnazione delle poste.

Di certo però l’indirizzo indicato e chevedete riprodotto nella seconda partedella tabella non sarà assolutamentestravolto.

L’intervento piùpesante daun puntodi vistaeconomico per oltre 6milioni dieuro riguarderà la riqualificazione erealizzazionedi unteatroche siaanchecentro congressi ed aula consiliare eche sarà allocato, probabilmente nellazona centrale della città. Piazza della Vi-sitazione è una delle ipotesi in campo.

Per il resto ci sono i 2,7 milioni per lascuola di via Bramante.

Un milione e mezzo per la riqualifica-zione del centro storico più altri500.000 per il completamento degliipogei di piazza Vittorio Veneto.

Gli otto milioni per il prolungamentodella metropolitanadiventerebbero 3,5per il semplice potenziamento con ri-qualificazione. Mentre una parte fini-rebbe ancora nella qualificazione dellearee verdi e nel completamento dell’im -pianto sportivo del Campo scuola.

[email protected]

Parole dure di Acito contro il sindaco

«Sui Pisus nullaci è dato sapere»

MateraREDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

IL DETTAGLIO DEI LAVORI IN CORSO E LE PROPOSTE DI MODIFICA IN DISCUSSIONE

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 10.01.2013 PAG. 13

Giovedì 10 gennaio 2013 I XIMATERA CITTÀ

TURISMO IN CRESCITAIL CONSUNTIVO DEL 2012

LE CHIAVI DEL SUCCESSOL’utilizzo del web, la flessibilità tariffariae la capacità di intercettare la domandaestera hanno giocato un ruolo decisivo

NODI IRRISOLTILa programmazione strategica, gli at-trattori, i servizi da migliorare e la cabinadi regia restano i fattori su cui fare leva

Dati positivi ma serveun bel salto di qualitàLo studio della Camera di commercio sull’anno passato

MetapontinoAumentano i posti letto ma non le presenzeIl Metapontino necessita di una strategia di rilancio della

sua funzione turistica che non sia unicamente legata al pro-dotto mare. È questo il responso dello studio condottodall’ente camerale sull’anno 2012. L’elemento di criticità èl’offerta ricettiva scarsamente utilizzata. A fronte di un au-mento dei posti letto nelle strutture della costa jonica lucana,infatti, non si registra un aumento significativo delle presen-ze. Rimane una forte stagionalità dei flussi turistici nell’area.Quasi il 70 per cento delle presenze si registra nei mesi di lu-glio e agosto. Si sono registrati buoni risultati a giugno, fortiperdite a luglio e una tenuta relativa agosto. Emerge che l’of -ferta ricettiva è relativamente poco utilizzata con percentualiche hanno raggiunto il 45 per cento a giugno, il 69 per cento aluglio, l’88 per cento ad agosto e il 29 per cento a settembre.Sono risultati deludenti i mercati vicini (in media 35 per cen-to) mentre sono in crescita quelli del Centro Nord (in media+25 per cento). Di qui la necessità di destagionalizzare l’offer -ta turistica guardando al Nord Europa, al turismo convegnisti-co-congressuale. Il Metapontino, inoltre, fa leva prevalentesul turismo di prossimità delle regioni Basilicata, Campania ePuglia. Aumenta però la clientela fidelizzata, mentre quella in-dividuale è cresciuta del 18 per cento. In definitiva si rende in-dispensabile ampliare l’offerta e qualificare l’offerta di servizia tutti i livelli e rafforzare l’integrazione con le altre attrattivedel territorio. Come si evince da uno studio Doxa - Mercury “ilvisitatore delle aree costiere non si accontenta più soltanto disole, spiaggia e sabbia: il turista moderno si aspetta di trova-re una serie di attività da svolgere e una varietà di esperienzesia strettamente legate all’ambiente marino, sia in grado dicompletarne l’offerta (arte e cultura, enogastronomia) anchenel legame con l’interno”. [d.mas.]

PAT R I M O N I OD E L L’UNESCOLa presentazio-ne dello studiodella Cameradi Commerciosui flussi tu-ristici nel 2012.In alto, unacomitiva dituristi negliantichi rioni.I dati sonoconfortantima da più par-ti viene chie-sto di renderepiù efficientela macchinadell’accoglien-za in città [fotoGenovese]

DONATO MASTRANGELO

l Programmazione strategica, attrat-tori, cabina di regia, servizi per miglio-rare l’accoglienza, tutela e valorizzazionedel patrimonio storico-artistico. È stret-tamente correlato alla definizione e all’at -tuazione di questi fattori il salto di qualitàdel turismo, l’unico segmento economicoche nella città dei Sassi continua a re-gistrare il segno positivo. Le presenze deiflussi turistici sono confortanti, la cre-scita è costante ma non è il caso di viveredi luce riflessa tanto più che il segmentodell’accoglienza dispone ancora di poten-zialità inespresse in quella che viene con-siderata, a ragion veduta, la porta di in-gresso del turismo lucano. Un quadro disintesi sullo stato di salute del comparto,nell’anno appena trascorso, è stato rea-lizzato dalla Camera di Commercio che,supportata dall’azienda speciale Cesp, hacondotto uno studio sui risultati relativialla stagione turistica 2012. L’ente came-rale, sulla scorta di questo lavoro, neiprossimi giorni formulerà una serie diproposte alla Regione Basilicata e all’Ap tin merito alla programmazione della sta-gione turistica 2013. L’analisi di Fr ancoBitetti, coordinatore del Centro StudiUnioncamere Basilicata illustrata nel ta-volo tecnico permanente sul turismo hapreso come campione dell’indagine 12strutture ricettive a Matera, pari al 66 percento dei posti letto e 15 del meta pontinopari al 41 per cento dei posti letto. L’a rc otemporale di riferimento per Matera at-tiene ai primi nove mesi dell’anno mentreper l’area jonica alla stagione estiva. Lastagione turistica se-condo gli operatori in-tervistati a Matera haavuto una crescita del50 per cento, mentre èstata stazionaria per il26 per cento ed in caloper il 24 per cento. Laclientela leisure, cioèquella in vacanza persvago e quella convegnistica continuano aregistrare un aumento costante mentre èin flessione quella che giunge in città peraffari. La domanda estera è in crescita del20 per cento e quella del nord Italia del 24per cento. Secondo gli operatori hannoconcorso a questi risultati positivi la fles-sibilità tariffaria, la capacità di intercet-tare i mercati in crescita e l’utilizzo diinternet per promuovere il territorio. Dicontro, come ha evidenziato Bitetti vi è unelemento di forte criticità nel basso uti-lizzo degli alberghi a fronte di una offertaricettiva cresciuta negli ultimi anni inmaniera esponenziale. «Le chiavi del re-cente sviluppo turistico a Matera – haproseguito Bitetti – sono l’unicità del pa-trimonio storico-culturale, la crescentenotorietà della città sul mercato e unospontaneo processo di adeguamentodell’offerta. I fattori su cui puntare perconsolidare lo sviluppo sono l’orienta -mento al mercato nel senso che occorreconoscere il turista e sapere quali siano lesue aspettative sulla città e la valutazionesui servizi, la qualità e l’innovazione delprodotto e la programmazione strategi-ca». Poi una proposta all’Amministrazio -ne comunale. «Dalla tassa di soggiorno ilComune dovrebbe incamerare circa 450 –500 mila euro annui. Perché non destinareparte delle risorse ad un sistema di mo-nitoraggio del gradimento e del livello deiservizi turistici?». Dal tavolo tecnico sulturismo si levano, però, le voci dei rap-presentanti delle associazioni che raccol-gono le istanze degli operatori sulle ne-gatività da rimuovere, sollecitando il ver-sante istituzionale a fare di più e meglio.L’impressione è che buona parte della pro-

grammazione 2013, visti i tempi, sia or-mai compromessa, mentre resta da po-tenziare la macchina dell’accoglienza a

partire dai servizi al tu-rista. Matera che con iSassi è patrimonio Une-sco dal ’93, ancora nondispone ad esempio diun punto informativoturistico istituzionale.E poi c’è la querelle su-gli attrattori con la pro-vincia di Potenza che fa

la parte del leone. Il presidente della Ca-mera di Commercio, Angelo Tortorelli,auspica una azione sinergica da parte ditutti gli attori in campo finalizzata a dare

IN PROSPETTIVABisogna consolidare

l’orientamento al mercatoe innovare il prodotto

INFRASTRUT TURE GLI OPERATORI TURISTICI CHIEDONO UNA INTERAZIONE PIÙ FORTE CON LO SCALO «WOJTYL A »

Quel «volo» che la città dei Sassinon può perdere per Bari Palese

al turismo una prospettiva di più am-pio respiro sul piano della program-mazione. «Occorre - dichiara Tortorelli- trovare una strate-gia condivisa e par-tecipata da parte ditutti per cogliere lenuove sfide e sfrut-tare le potenzialitàdel settore. Non di-mentichiamo - sotto-linea - che Matera èil biglietto da visitainternazionale della Basilicata per ilturismo e che la candidatura della cittàa capitale europea della Cultura po-trebbe aprire nuovi e interessanti sce-

nari. Ma per raggiungere ottimi risul-tati occorre lavorare con sinergia, uti-lizzando al meglio le risorse da inve-

stire e concentrando-le sulle priorità,guardando per esem-pio alla infrastruttu-re che continuano apenalizzarci, alla ne-cessità di program-mare con lungimi-ranza e professiona-lità gli eventi che

hanno capacità attrattive su migliaiadi visitatori, come quella degli affariche chiede qualità e specificità ma cheè ancora trascurabile a Matera».

LA COESIONE«Lavoriamo in sinergiautilizzando al meglio lerisorse», dice Tortorelli

l La questione è stata sollevata nelcorso del tavolo tecnico dai presidentidell’Api, Nicola Fontanarosae dell’en -te camerale Alfredo Ricci dopo che lostesso presidente Tortorelli aveva postol’accento sul nodo infrastrutture: l’hubaeroportuale di Bari non è un segmentosconnesso dalle dinamiche dell’of fertaturistica di Matera e provincia. L’in -terazione con l’importante infrastrut-tura pugliese, insomma, andrebbe raf-forzata e incanalata in una piattaformadi interventi efficace ed articolata. Nonpiù logiche di improvvisazione con ser-vizi da e per Bari che si eclissano dopopochi mesi ma un progetto strategicoche possa rendere effettivamente l’ae -roporto di Bari Palese la struttura diriferimento per il turismo del Materanoe del Metapontino. Operatori turistici eassociazioni di categoria spingono af-finchè le istituzioni ed in primis la Re-

gione Basilicata, possano intavolarenelle prossime settimane una interlo-cuzione con la società Aeroporti di Pu-glia (Adp). Un passo fondamentale permeglio sfruttare le potenzialità delloscalo “Karol Wojtyla” di Bari. Tra l’al -tro Adp si avvia verso la privatizzazionee si attende il bando, dovrebbe esserepubblicato entro gennaio, per indivi-duare l’advisor, il partner che gestiràl’impianto aeroportuale affiancandosialla parte pubblica. Una situazione,quindi in continua evoluzione e allaquale guardare con interesse. «Questopassaggio - afferma il direttore com-merciale di Adp, Nicola Lapenna - si-curamente potrebbe apportare energie,risorse e capitali a beneficio dello scalobarese e dei servizi all’utenza che hauna sua fetta anche nel turismo de-stinazione Matera». La rotta per Bari, èil caso di dire, non va snobbata. [d.mas.]

le altre notizieSEMINARIO A SANT’ANNA

Fragilità e tenutanelle relazioni di coppian Organizzato da Conferenza

Episcopale di Basilicata eCentro italiano Studi Fami-glia della San Paolo, si terràoggi, alle 16, nella Casa dispiritualità Sant’Anna, invia Lanera, il seminario sultema “Fragilità e tenuta del-le relazioni di coppia oggi: fa-miglia e società alla prova”.Nel corso dei lavori sarà pre-sentato il rapporto nazionale2011 sulla famiglia con gli in-terventi, fra gli altri, dei ve-scovi dell’arcidiocesi di Ma-tera-Irsina, monsignor Sal-vatore Ligorio, e della dioce-si di Tursi-Lagonegro, mon-signor Francesco Nolè, oltrea quelli di Attilio Martorano,assessore regionale alle Po-litiche Sociali, e del sindaco,Salvatore Adduce. [p.miol.]

PROVINCIA

Rifiuti speciali, il Pianoall’esame del Consiglion Convocato dal presidente Al-

do Chietera il Consiglio pro-vinciale si riunisce oggi, alle9.30, nella sala adunanze delpalazzo di Via Ridola. Tre ipunti all’ordine del giorno:regolamenti sui controlli in-terni, l’approvazione dellaproposta di Piano provincia-le di organizzazione della ge-stione dei rifiuti speciali,con l’avvio delle proceduredi valutazione ambientalestrategica, e le modifiche eintegrazioni al regolamentodi contabilità.A E R O P O R TO La pista di Bari