Prime Pagine Giornali

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1 ottobre 2012

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Quotidiano Regione Basilicata Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.itReg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

La Gazzetta del Mezzogiorno

Il Quotidiano della Basilicata

Anno 2 Numero 191 del 01/10/2012

L’assessore scrive al ministro Profumo

Viti: a scuola i libridi autori del Sud

A PAG. 2

Ingiustificata esclusione

Tecniche e programmi per contrastare tutte le malattie cardiovascolarida parte del sistema sanitario lucano

Cuore e diabeteCome curarli

La prevenzione e le cure di alcune importanti malattie come quelle legate all’apparato cardiovascolare e al

diabete richiedono un elevato livello di at-tenzione da parte della rete sanitaria della Re-gione Basilicata

A PAG. 5

Ok al decreto che il governo varerà nei prossimi giorni e che taglia i costi delle Regioni: “Va nella direzione che noi governatori abbiamo indicato e di cui abbiamo par-lato al sottosegretario alla presidenza del Consiglio An-tonio Catricalà e al presidente della Repubblica”, dice il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, in una intervista all’Ansa.Commenta il presidente: “Oggi è urgente agire, c’è una separazione evidente tra mondo reale e politica, e le

Regioni non possono essere il contrario opulento della società civile”.Non c’è la stessa sintonia sull’ipotesi delle macroregioni: “Il versante delle dimensioni non è stato un requisito per assicurare l’equilibrio finanziario. Sono molto cauto: credo che si debbano strutturare meglio i progetti di collaborazione su una serie di temi, a partire dalle in-frastrutture, ma le identità costituzionali delle Regioni sono un patrimonio nazionale al quale non rinuncerei”.

A PAG. 2

A PAG. 3

A inizio della prossima settimana arriverà il primo dei finanziamenti da destinare alla pulizia e alla manutenzione dei canali

In arrivo il primo dei finanziamenti regionali ai con-sorzi di bonifica lucani per garantire gli stipendi ai dipendenti fino a fine anno, come deciso nell’ultimo incontro tra il presidente, Vito De Filippo, l’assessore all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone, i commissari dei consorzi, i sindacati e i lavoratori.

Bonifica

Consorzi:prestogli stipendi

Il presidente De Filippo sui tagli annunciati dal governo agli enti

“Oggi è urgente agire: le Regioni non possono essere il contrario opulento della società civile”

Si colmi il baratrofra realtà e politica

“Da subito si possono attuare la riduzione delle spese dei gruppie i controlli della Corte dei Conti. Si agirà immediatamente su commissioni, monogruppi, benefit, indennità e sui rimborsi”

Il dato è di quelli che las-ciano basiti (e in più di qualcuno anche motivi di amarezza): la Basilicata, secondo l’elaborazione che la Svimez dà di varie cifre di natura economica e produttiva, risulta essere la regione “più dinamica

d’Italia”, con un Pil al 2%. Di fronte alla disoccu-pazione che avanza, alle industrie che chiudono e alla crisi, l’affermazione suona quasi irriguardosa. Il vicedirettore della Svi-mez, Luca Bianchi, la spie-ga meglio.

Il dato che lascia interdetti: l’economialucana risulta la “più dinamica d’Italia”

Il Pil della Basilicata cresce:lo conferma il vicedirettoredello Svimez, Luca Bianchi

Fino a ora di idee e pro-getti sulle macroregioni se ne sono sentiti tanti: dalle prime ipotesi della Fondazione Agnelli agli inizi degli anni Novanta, alle derive leghiste alle idee di Grande Basilicata che ancora oggi vengono

portate avanti. L’ultima in ordine di tempo - e sos-tanzialmente innovativa - è di Empio Malara, noto architetto di Cosenza che oggi vive e lavora a Mi-lano. La sua proposta è di fondere la Basilicata con la Calabria.

La proposta di Empio Malara, noto architettodi Cosenza che oggi vive e lavora a Milano

Nuova idea per dare più forzaalle amministrazioni regionali:unire la Basilicata alla Calabria

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Basilicata Mezzogiorno

Da una parte la politica, dall’altra i cittadini. In mezzo un baratro di sfidu-cia e rabbia. E’ con l’obiet-tivo di colmare questo abisso che il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, accoglie con favore il decreto che il governo varerà nei pros-simi giorni e che taglia i costi delle Regioni.Lo ribadisce in un’intervi-sta all’agenzia Ansa, in cui dice del provvedimento: “Va nella direzione che noi governatori abbiamo indi-cato e di cui abbiamo par-lato al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà e al pre-

sidente della Repubblica. Oggi è urgente agire, c’è una separazione evidente tra mondo reale e politica, e le Regioni non possono essere il contrario opulen-to della società civile”. “Lo strumento del decre-to - aggiunge De Filippo - sgombra il campo della discussione da dilazioni e ulteriori ritardi o ripensa-menti. Negli anni passati

il processo di autorifor-ma delle Regioni sui costi della politica non è stato veloce e avrebbe merita-to tempi più stretti. Serve un decreto poi le misure si possono migliorare ul-teriormente o se ne pos-sono aggiungerne altre in altri provvedimenti, ma ora è condivisibile un’azio-ne netta che consenta innanzitutto di rendere omogenee le situazioni e il rango istituzionale che

i consigli regionali devo-no avere: non ci possono essere legislazioni speciali che determinano differen-ze inconcepibili”. Il numero di consiglieri sarà ridotto dalla prossi-ma legislatura. “Ma da su-bito - interviene il gover-natore - si può attuare la riduzione e finalizzazione dei costi dei gruppi con-siliari e i controlli dei co-sti da parte di organismi autorevoli, come la Corte dei conti, proposta dai presidenti delle Regioni. Inoltre si agirà immedia-tamente su commissioni, monogruppi, benefit, in-dennità e rimborsi vari”. E perché non tagliare su-

bito il numero di asses-sori? De Filippo lo spiega così: “C’è un problema politico rilevante. Si sono costituiti governi regiona-li basati su coalizioni, ser-ve certamente anche su questopunto un percorso virtuoso ma ora mi sem-bra complicato”.C’è poi un tema che ri-guarda i risparmi delle casse pubbliche, e su cui De Filippo si dice con-trario: le macroregioni:

“E’ evidente - commenta - che il versante delle di-mensioni non è stato un requisito per assicurare l’equilibrio finanziario. Su questo tema sono molto cauto: io credo che si deb-bano strutturare meglio programmi e progetti di collaborazione, alleanze e intese su una serie di temi, a partire dalle infrastruttu-re, e in termini più peren-tori, ma le identità costitu-zionali delle Regioni sono un patrimonio nazionale al quale non rinuncerei. Qualche passo positivo nella direzione di più for-ti alleanze tra le Regioni è stato fatto in questi mesi grazie anche al ministro per la Coesione territoria-le, Barca”. Si parla di un ulteriore provvedimento con cui il governo vorrebbe can-cellare alcuni poteri alle Regioni. Scetticismo di De Filippo: “Le vecchie Province presto non ci saranno più e i nuovi enti che le sostituiranno si oc-cuperanno solo di quattro materie”. Il presidente prende a esempio la realtà lucana: “In Basilicata - dichiara infatti - avremo una sola Provincia e una Regione. Io credo che i poteri ge-stionali vadano gestiti da chi è vicino al territorio; a qualcuno quelle deleghe andranno consegnate”, conclude. (bm3)

Perché i grandi autori del Sud d’Italia non sono con-templati fra i libri di testo della scuola italiana, in particolare dei licei? Se lo chiede l’assessore regionale alla Cultura, Vincenzo Viti, che ha in-viato una nota al ministro dell’Istruzione Profumo perché integri con le grandi firme meridionali le “indicazioni nazionali” del gruppo di lavoro inca-ricato dal ministero.La richiesta - che si ag-giunge a simili rivendica-zioni da più parti - nasce non da “una banale e trita rivendicazione - si legge nel messaggio inoltrato al ministro - ma dalla consi-derazione che non si pos-sa espungere dal percorso di formazione morale e in-tellettuale delle nuove ge-nerazioni opere e figure di quanti hanno rappresen-tato, attraverso la lettera-

tura, storia, società, sen-timento civile, il pensiero di un Mezzogiorno così indissolubilmente iscrit-to nella vicenda unitaria del Paese e nella storia dell’Europa e del Mondo”.E dire che basterebbe già prendere alcuni de-gli scrittori più noti della Basilicata, anche contem-poranei, per accorgersi di quanto la loro opera non sia semplice lettura d’eva-sione ma riflessione pro-fonda sul Sud.Ad esempio Giuseppe Lupo, originario di Atel-la, docente di letteratura contemporanea presso

l’Università Cattolica.E’ un autore proiettato proprio sul romanzo sto-rico-antropologico con rimandi epici e ad essi ha coniugato i linguaggi dell’espressività moder-na. Nel suo libro, “L’ultima sposa di Palmira”, ha cele-brato un evento emble-matico del Mezzogiorno, raccontando la fine di un’epoca. Ha riportato, in sostanza, alla luce un Sud immaginario. Poi c’è Raffaele Nigro, il giornalista nato a Melfi, divenuto praticamente un classico. Nigro persegue l’ideale di una scrittura

sperimentale, il cui centro è nuovamente “l’uomo”. Allontanarsi dalle conven-zioni è divenuto principio primario ed esplorare e sconvolgere le formule del realismo, l’obiettivo da raggiungere. Il suo “I Fuochi del Basento”, ha ottenuto il Premio Super Campiello. Per non parlare di Mario-lina Venezia, di Matera, vincitrice del Campiello. Grande professionista del genere fiction, che ha fre-quentato scrivendo anche lavori per la televisione, come la sceneggiatura di un episodio della serie “Don Matteo”.E poi, ha riscoperto in “Mil-le anni che sto qui” una saga familiare ambientata a Grottole, analizzando le vicende umane di cinque generazioni, dall’Unità d’Italia fino alla caduta del muro di Berlino. (bm3)

PAG. 201.10.2012 N. 191

Realtà-politica: alt al divario

Il valore degli autori del SudLIbri di testo nei licei L’assessore alla Cultura Viti scrive al ministro dell’Istruzione Profumo

Adesso si possono ridurrele spese dei gruppi consiliariSi agirà subito su benefit, monogruppi, commissioni, indennità e rimborsi vari

“I poteri vanno gestiti da chi

è vicino al territorio; a qualcuno

quelle deleghe vanno consegnate”

Macroregioni

Il presidente De Filippo

Non si può espungere dal percorso di formazione dei più giovanichi ha rappresentato il pensiero del Mezzogiorno nella storia

Le “indicazioni nazionali”

escludono di fatto

gli scrittori meridionali

“Oggi è urgente agire: le Regioni italiane non possono essere il contrario opulento della società civile”

In un’intervista all’agenzia Ansa, il presidente De Filippo ribadisce il proprio pensiero sul decreto che taglierà i costi degli enti locali

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Basilicata Mezzogiorno

“Con il restauro del castello di Monteserico a Genzano di Lucania viene restituito alla Basilicata un monumento importante che è parte della storia della regione, testi-monianza del dominio normanno-svevo”. Questo il commento del presidente della Regione, Vito De Filippo, in occasione della cerimonia promos-sa nell’ambito delle Giornate europee del patrimonio per il recupero della costruzione di epoca normanna. Il castello-maniero sorge a circa 18 chilometri di distan-za dal comune lucano in cima a una collina e, date le dimensioni decisamente ridotte, viene considerato un

posto di controllo militare, una roccaforte per il control-lo del territorio circostante. In epoche passate attorno all’antica costruzione sorgeva un villaggio che nel corso dei secoli è stato abbandonato mentre il castello era an-cora abitato.“L’iniziativa della soprintendenza dei Beni storici e cul-turali e del Mibac - ha continuato De Filippo - consente alla collettività lucana di riappropriarsi di un segmento del suo patrimonio storico e culturale. In più, viene ag-giunto un altro tassello all’itinerario dei castelli federi-ciani, uno dei più belli e interessanti, puntellato dagli edifici che Federico II volle in tutto il Mezzogiorno. L’iti-nerario dei castelli è un punto di forza e di richiamo per il turismo in Basilicata che la Regione intende valorizza-re”. (bm8)

Arriverà a inizio della pros-sima settimana il primo dei finanziamenti, erogati dalla Regione, destinati ai consorzi di bonifica lucani per la pulizia dei canali e dei corsi d’acqua in Basi-licata. I fondi sono stati stanziati per garantire gli stipendi ai dipendenti fino a fine anno, così come deciso nell’incontro del 12 set-tembre scorso tra il presi-dente della Regione, Vito De Filippo, l’assessore all’Agricoltura, Rosa Ma-

strosimone, i commissari dei consorzi, i sindacati e le rappresentanze dei la-voratori che hanno preso parte ai lavori di pulizia già effettuati.Dopo aver effettuato una

ricognizione del fabbiso-gno finanziario, la Regio-

ne ha individuato la possi-bilità di finanziare progetti degli stessi consorzi per la pulizia dei canali da realiz-zare in economia con per-sonale interno. Un siste-ma questo che consentirà

l’erogazione delle somme necessarie al pagamento delle spettanze.

Alla Regione è anche arri-vato il primo rendiconto di un progetto in essere che

sarà finanziato a breve. La celerità con cui gli uffici hanno garantito l’istrutto-

ria degli atti, sono stati ne-cessari infatti solo un paio di giorni, consentirà di procedere a breve alla pri-ma materiale erogazione alle quali seguiranno, in

tempi altrettanto veloci, quelle relative ai progetti che sono ancora in fase di elaborazione e saranno presentati in futuro.“Non posso che esprimere vicinanza a quanti ancora vivono questa situazione di difficoltà e apprezza-mento per la dedizione con cui gli uffici stanno affrontando la questione - ha commentato l’asses-sore Mastrosimone - ma posso dire che la prima erogazione prevista per la prossima settimana te-stimonia che l’orizzonte è

ormai vicino e la garanzia degli stipendi data dalla Regione con non poco sforzo porterà anche no-tevoli benefici al territo-rio”. (bm8)

PAG. 301.10.2012 N. 191

Bonifiche, stipendi in arrivoA inizio settimana prevista la prima parte dei finanziamenti per pagare i compensidei lavoratori dei consorzi impegnati nella pulizia dei canali e dei corsi d’acqua

Garantiti gli impegni della Regione fino a fine anno, come deciso nell’incontro dello scorso 12 settembre

Mastrosimone: “Apprezzamentoper la dedizione con cui gli uffici stanno affrontando la questione”

Il castello di Montesericotornerà all’antico splendore

Il maniero farà parte dell’itinerario legato agli edifici voluti da Federico II nel Mezzogiorno

I lavori saranno svolti in economia perché realizzati con personale interno, facilitando i pagamenti

De Filippo: “La comunità lucana può riappropriarsi di un segmento del suo patrimonio storico e culturale”

di Margherita Sarli

Prende il via il viaggio nel passato attraverso le chie-se dipinte e le case scava-te nella roccia tra gravine e suggestivi canyon. Fino al 21 ottobre a Ma-tera e Montescaglioso si terranno le settimane del-la Civiltà rupestre 2012, dedicate alla conoscenza di luoghi e codici sociali lontani da noi e che oggi rappresentano un prezio-so patrimonio da tutelare. Mostre fotografiche e in-contri studio animeranno l’iniziativa culturale or-

ganizzata dal Ceas Mon-tescaglioso nell’ambito del progetto Piede Lento, attuativo del bando Epos 2011 “Accrescere la fruibi-lità delle risorse naturali”, il cui scopo è la valorizza-zione degli itinerari e delle tipicità lucane. In questo caso sotto i ri-flettori è il materano con le tracce e i simboli della civiltà rupestre, qui inse-diatasi facilmente grazie

agli anfratti naturali e alla friabilità del tufo. “Il tentativo - spiega Fran-co Caputo, del centro pro-motore - è far diventare l’iniziativa un appunta-mento fisso, da ripetere due volte l’anno in oc-casione delle festività in onore di San Michele”. Si parte dunque dal 29 settembre, giornata mi-cheliana, con una pere-grinatio dal convento dei

Padri Cappuccini di Mon-tescaglioso alla chiesa di San Michele Arcangelo di Pomarico, mentre il prossimo appuntamento è fissato al 5 ottobre con l’intervento dell’archeolo-ga Erminia Lapadula sul tema de “L’insediamento rupestre della Madonna della Loe”. Gli incontri di studio proseguiranno poi l’11 ottobre a Matera e il 20 e 21 ottobre a Mon-tescaglioso, mentre il 6 è prevista la mostra fotogra-fica sulle civiltà rupestri nel mondo nell’abbazia di San Michele Arcangelo.

Civiltà rupestre da scoprire

Il castello di Monteserico a Genzano di Lucania

Fino al 21 ottobre è possibile la visita di chiese e case private a Matera e a Montescaglioso

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Basilicata Mezzogiorno

Un’intera giornata è stata dedicata all’agricoltura biolo-gica. E’ andata in scena a Matera ‘“Le piazze del Bio. Man-gia Sano, mangia Lucano”. L’evento è stato organizzato dal Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata e finanziato dal ministero delle Politiche agricole.Il percorso del gusto si è snodato dalla centralissima piazza Vittorio Veneto fino al palazzo dell’Annunziata ed è stato diviso in aree: quella dedicata agli incontri pro-grammati in mediateca, quella degli olii, dei vini, della cucina (dalle 12.00) e degli stand di produttori, associa-zioni, consorzi e istituzioni. Una vera e propria mostra mercato in cui le aziende che hanno partecipato all’iniziativa avranno l’occasione di far conoscere i prodotti certificati ‘bio’. Alla grande festa del biologico lucano si sono affiancate le produzioni, che assieme al biologico, contribuiscono ad arricchire il paniere enogastronomico lucano: miele, olio extravergine di oliva, vini, prodotti da forno, for-maggi, salumi, conserve e ortofrutta. Gli stand sono sta-ti aperti dalle 10.00 fino alle 22.00 con intrattenimento musicale.

Si sono tenute inoltre degustazioni guidate degli olii bio a cura del capo panel del dipartimento Agricoltu-ra, Stefania D’Alessandro. Le fattorie didattiche, invece, hanno animato piazza Vittorio Veneto con attività didat-tiche rivolte agli alunni delle scuole elementari, mentre tecnici del dipartimento Agricoltura e dell’Alsia terran-no dei mini-corsi, finalizzati a spiegare le peculiarità e i pregi delle produzioni biologiche e dell’alimentazione di qualità. Momenti formativi e informativi in cui sono stati distribuiti opuscoli sulle produzioni bio, sulle tec-niche agronomiche e sul corretto uso di una sana ali-mentazione. In collaborazione con l’Unione regionale cuochi lucani e gli istituti alberghieri della Regione diversi i laboratori del gusto.Durante la giornata si è tenuta un’avvincente sfida ai fornelli per le berette bianche. Per l’occasione è stato ideato il concorso che premierà il miglior piatto a base di ingredienti bio. Una sezione della competizione è sta-ta dedicata ai ristoratori e l’altra alle giovani promesse della cucina, ossia agli allievi degli istituti alberghieri. Un vero e proprio “cooking show” che si è trasformato

in lezioni di cucina. Si sono tenuti anche corsi di cucina vegetariana e vegana aperti al pubblico e degustazioni per far apprezzare le caratteri-stiche organolettiche dei pro-dotti. Infine è stato assegnato il premio “Ristorante lucano nel mondo” ad un ristoratore della Basilicata che opera all’estero e che ha contribuito con il suo lavoro a far conoscere la Basili-cata e le sue tradizioni, attraver-so le sue creazioni culinarie. All’interno della Mediateca provinciale, in collaborazione con il Women’s fiction fe-

stival, l’ordine dei dottori agronomi e forestali e l’Istituto tecnico agrario di Matera, intorno le ore 10, è stato pre-

sentato il libro di Franca Roiatti “La rivoluzione della lattuga. Si può riscrivere l’economia del cibo?” in cui si raccontano le storie dei pio-nieri del biologico, di contadini di città che desiderano riappropriar-si della terra e dei suoi frutti. La kermesse ha rappresentato senza dubbio, un’occasione di

confronto tra i diversi operatori del settore e le istitu-zioni.

Esposizioni di prodotti, percorsi di gusto e concorsi gastronomiciUn vero “cooking show” trasformatosi in lezioni di cucina

A Matera “Le piazze del bio”Evento organizzato dal dipartimento Agricoltura della Regione

Lo slogan: “Mangia Sano, mangia Lucano”. Premiato il “Ristorante lucano nel mondo”

“Un interesse crescente per il mondo delle pro-duzioni biologiche sia da parte dei produttori sia dei consumatori, motivato da una maggiore sensibilità per la salvaguardia della nostra salu-te e dell’ambiente in cui viviamo - ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura Rosa Mastro-simone - si tratta di un segmento dell’agroali-mentare su cui i produttori scommettono perché presenta un potenziale tutto da sfruttare e per diversificare l’offerta sempre più omologata per effetto della globalizzazione. Si osserva un ri-cambio generazionale e la registrazione di nuove aziende che decidono di fare biologico. Il rispetto per l’ambiente, il miglioramento della fertilità del suolo e del benessere animale, la salvaguardia del paesaggio e delle risorse naturali, l’attenzione alla salute, la ricerca di garanzie di sicurezza alimen-tare sono alcune delle motivazioni che inducono i consumatori a scegliere l’agricoltura biologica.Sono quasi mille i beneficiari della misura 214 ‘Pagamenti agroambientali’ del Psr finalizzata alla salvaguardia e alla valorizzazione delle risor-se naturali e ambientali. Bisogna mettersi in rete e organizzare l’offerta per essere competitivi sui mercati per abbattere i costi dovuti alle piccole di-mensioni aziendali, ai costi lievitati delle materie prime e a una non adeguata infrastrutturazione”. Per Mastrosimone oggi “l’agricoltura biologica è sinonimo di un patto tra territorio e produttori. Una rivoluzione di tipo più culturale che deve in-teressare soprattutto i giovani”.

Durante la giornata si è tenuta un’avvincente sfida ai fornelli per chef promettenti

Per l’occasione è stato ideato il concorso che ha premiato il miglior piatto a base di prodotti naturali

Il territorio della Basilicata ha una notevole pro-pensione alle produzioni biologiche: la bassa concentrazione di aree urbane e industriali, la molteplicità di indirizzi produttivi negli ambienti più disparati, la massiccia presenza di aree protet-te, la grande disponibilità di risorse naturali e la buona presenza di addetti all’agricoltura ne fan-no una Regione con ottime prospettive nel setto-re delle produzioni biologiche. In base ai dati a disposizione dell’ufficio del di-partimento Agricoltura della Regione Basilicata, sono circa 1.300 i produttori attivi sul territorio, con coltivazioni che occupano oltre 36 mila ettari e un’estensione totale su una superficie pari a 60 mila ettari, mentre 90 sono i preparatori.Tra le produzioni più diffuse e maggiormente le-gate al territorio ci sono quelle cerealicole, forag-gere, ortofrutticole e olivicole.

Presentato il libro di Franca Roiatti: “La rivoluzione della lattugaSi può riscriverel’economia del cibo?”

“Necessario fare rete” Il biologico in Basilicata

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Basilicata Mezzogiorno

La complicanza cardio-vascolare nel diabete è un evento frequente e di elevato impatto sociale e sanitario. Gli studi epi-demiologici hanno dimo-strato come il paziente diabetico sia più esposto ad incorrere nel corso della sua vita, rispetto alla popolazione non diabe-tica, in un accidente co-ronarico maggiore come l’infarto del miocardio. Tale eccesso di rischio può essere valutato in 3 volte nell’uomo e in 4-5 volte nella donna.“La prevenzione e le cure di alcune importanti ma-lattie come quelle legate all’apparato cardiovasco-lare e al diabete richie-dono un elevato livello di attenzione da parte della rete sanitaria regio-nale. Con questo spirito, il dipartimento alla salute conferma uno straordina-rio impegno mettendo in campo strumenti che mi-rino ad abbattere i fattori di rischio nell’ottica di as-sicurare benessere e salu-te alle persone”. Lo ha det-to l’assessore alla Salute Attilio Martorano in occa-sione della Giornata mon-diale del cuore, svoltasi sabato scorso a Potenza, e dell’iniziativa “Diabete co-ast to coast”, un percorso di informazione itinerante sul diabete tra Policoro e Maratea.

“Grazie alla rete Ima, un percorso diagnostico-te-rapeutico ed assistenziale che ha consentito di ab-battere i tempi d’interven-to in caso di infarto, e con l’allestimento ormai im-minente dell’Osservatorio regionale sul diabete – ha continuato Martorano – il sistema regionale tenta sempre di più e meglio di risponde in modo ottima-le alla domanda di salute che giunge dal territorio.Rispetto alle azioni messe in campo per fronteggiare l’insorgenza degli infarti

del miocardico a più di un anno e mezzo di distan-za dalla creazione della rete il bilancio è positivo. Da aprile 2011 ad agosto 2012 sono 1423 gli elet-trocardiogrammi eseguiti sui mezzi di soccorso del 118. Gli Ecg hanno consentito di individuare ben 210 in-farti del miocardico acuto sopraslivellato, ovvero quelli che determinano la maggiore mortalità”.Riguardo all’Osservatorio regionale del diabete, l’as-sessore che a breve sarà

disponibile una sorta di ‘barometro’ che misurerà il polso di una malattia spesso silenziosa. Si tratta – ha ricordato l’assessore - di un progetto nato da una partnership istituzio-nale tra Regione Basilica-ta, Università degli studi di Roma “Tor Vergata” e l’Italian barometer diabe-tes observatory (Ibdo). La finalità dell’Osservatorio è sostenere, in Basilicata, lo sviluppo di un progetto specifico sul diabete che dia attuazione a studi e analisi legati alla malattia.

Diabete e rischio infartol’impegno della RegioneImminente un Osservatorio, il progetto è sorto da una partnership tra ente, Università Tor Vergata di Roma e “Italian barometer diabetes”

Ricercatori all’opera

Dal ConsiglioTrasparenzaI dati su sito internet

Dal prossimo 4 ottobre, gli uffici del Consiglio regiona-le metteranno a diposizione dei media per la consul-tazione tutta la documentazione relativa alle spese di segreteria e di rappresentanza sostenute in questa le-gislatura dai consiglieri regionali e dagli assessori che hanno espresso il proprio consenso sulla richiesta di accesso agli atti formulata dalla stampa. I cronisti po-tranno consultare questi dati dal lunedì al venerdì dal-le 11,00 alle 13,00. Prosegue, intanto, la pubblicazione sul sito internet www.consiglio.basilicata.it dei dati di dettaglio relativi alle spese per il funzionamento dell’As-semblea. Oltre alla tabella sul trattamento economico dei consiglieri, sono disponibili nella sezione “traspa-renza, valutazione e merito” le deliberazioni dell’Ufficio di Presidenza, con relativi allegati, di approvazione dei bilanci dei gruppi consiliari del 2010 e 2011 , il regola-mento per le spese di segreteria e di rappresentanza dei singoli consiglieri e le spese sostenute da ciascun consigliere in questo ambito nel 2011 per i collaboratori esterni e per le consulenze. Nei prossimi giorni saranno resi disponibili anche i dati relativi alle altre spese (uffici, vitto, viaggi, telefoni, attrezzature) così come prevede la legge regionale n. 32/2010 sull’Anagrafe dei eletti, il cui regolamento attuativo è in fase di ultimazione.

Costi politicaBraia (Pd)

Le modalità di rimborso previste dalla nostra legge regionale attraverso lo strumento del rendiconto uni-tamente al modello di funzionamento nella nostra Re-gione del Consiglio, che prevede già oggi solo 5 com-missioni consiliari a dispetto delle 16 del Lazio, delle 9 della Campania o degli 8 della Liguria e della Giunta con 6 assessori rispetto ai 10 dell’Abruzzo, ai 16 della Lom-bardia ai 14 della Puglia, agli 11 della Calabria o agli 8 di Umbria e Molise, sono la dimostrazione che in Basilica-ta, più che altrove, l’azione di razionalizzazione dei costi della politica, di controllo e contenimento della stessa, testimonianza sono le riduzioni delle indennità pratica-te già dal luglio 2010, è in campo da tempo. La Basilicata rappresenta più un modello da imitare che un cattivo esempio da evitare.

IncompatibilitàVenezia (Pdl)

Sul Quotidiano della Basilicata il segretario dei radicali lucani mi attacca chiedendomi se non ci sia incompa-tibilità tra il ruolo che ‘ricopro’ in una clinica pugliese e quello di consigliere regionale. Sono specialista in cardiologia dall’età di 29 anni. A trent’anni sono diven-

tato aiuto cardiologo ed ho fondato l’Unità Coronarica di Villa Bianca di Bari, poi sono diventato responsabile cardiologo di una struttura privata, e, dal 1997, primario cardiologo a Ginosa Marina e dal 2001 anche Direttore sanitario. Nel momento in cui sono stato eletto consi-gliere regionale, immediatamente, mi sono dimesso da Acquedotto lucano, pur in assenza di incompatibilità, per mie convinzioni di carattere etico e morale.Soddisfatto amabile Bolognetti? Non riesco a capire il senso delle tue insinuazioni. Eppure di te non conosco la professione, il tipo di attività o altro e, francamente, non provo alcuna curiosità al riguardo.

ViabilitàNapoli (Pdl)

Il Ministero delle Infrastrutture ha sancito la definitiva assegnazione al Comune di Potenza della somma di 11 milioni di euro a fronte di un progetto che comprende il superamento dei passaggi a livello in zona urbana e la realizzazione di nuove stazioni di quelle che gli ammini-stratori del capoluogo lucano chiamano impropriamen-te metropolitana. Si tratta di mettere a sistema ogni struttura in modo da favorire l’idea di lasciare a casa la propria auto. Bisogne-rebbe fare, in parole povere, quello che fino ad oggi non è mai stato attuato.

Il presidente della Regione De Filippo“Un riconoscimento dovuto per la loro opera preziosa e indimenticata”

Promosse dall’Asp si sono svolte nei giorni scorsi a Rionero e a Venosa due cerimonie.La sala riunioni del distretto sanitario di Rionero in Vulture è stata intitolata ad Antonio Carlo Savella, medico di Medicina generale che ininterrottamente dal 1978 fino alla data del suo decesso ha svolto la professione con competenza e umanità. La sala ri-unioni della sede Asp di Venosa è stata intitolata a Marina Sinigaglia che dal 2001 dalla sede centrale dell’ex Asl 1 di Venosa ha diretto i processi innova-tivi relativi all’integrazione socio - sanitataria ed alla formazione-aggiornamento del personale. “E’ un riconoscimento dovuto – ha commentato il presidente della Regione Vito De Filippo - per la loro opera preziosa e indimenticata, e un monito per quanti seguono oggi le loro tracce, sulla scia dei loro esempi”. “Entrambi i medici prematuramente scomparsi - è ancora il commento di De Filippo - hanno arricchito la professione di quella sensibilità e quella generosi-tà che fanno dei medici non soltanto dei professioni-sti sanitari in grado di sollevare i pazienti da disturbi fisici, ma anche uomini e donne che sanno assistere il corpo, la mente e a volte il cuore di chi si rivolge a loro per un aiuto, un consiglio, una cura. L’iniziativa dell’Asp di intitolare al dottor Savella e alla dotto-ressa Sinigaglia due sale per gli incontri e la docu-mentazione, rappresenta la giusta intuizione di voler tenere costantemente presente l’eredità lasciata dai due esimi professionisti - ha concluso De Filippo - e di mettere a disposizione il loro esempio per le nuo-ve generazioni di medici e sanitari”.

L’Azienda sanitaria del Potentino

Intitolate a Savella e Sinigaglia due sale a Rionero e a Venosa

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 29.09.2012 PAG. 6

16 Sabato 29 settembre 2012

L’ipotesi di una macroregione con una rivoluzione amministrativa per i cittadini

Basilicata e Calabria uniteTre Province: Potenza, Cosenza-Catanzaro e la città metropolitana di ReggioLa questione della macro-regioni è pienamente en-trata nell'agenda politica ericeve nuovi impulsi per leinchieste sulla corruzionedelle regioni. Da tempo ab-biamo lanciato il tema conpreoccupazioni per la te-nuta della piccola ma iden-titaria Basilicata. Ospitia-mo oggi un contributoscritto dall'architetto Em-pio Malara, illustre archi-tetto calabrese che vive aMilano. La sua proposta edi un'inica regione tra Ba-silicata e Calabria, idea cheoltre ilPollino hapiu'diunestimatore. Ci è sembratautile pubblicarla per con-frontarla con le opinionilucane.

di EMPIO MALARA

Cosenza è stata ed è la capi-tale della Calabria Citeriorecomprendente tutto il ter-ritorio dal Pollino al Savutofino al Neto.

Anche se può sembrarebanale scriverlo, il territo-rio della Calabria Citeriorecoincide con quello dellaProvincia di Cosenza, l’uni -ca tra le provincie calabresiche non ha subito sottra-zioni di territorio a favoredi nuove province.

La stabilità amministra-tiva della Provincia di Co-senza è un bene prezioso so-prattutto ora che si apre lastagione di un maquillageistituzionale e nasce l’op -portunità di rivedere l’as -setto regionale e provincia-le per rispondere al tagliolineare del Governo, di ri-duzione delle Province.

La Provincia di Cosenza,è bene ricordarlo, ha una

popolazione quasi doppiadella Regione Basilicata,l’antica Lucania ,e ospitapiù di un terzo dell’interaCalabria; inoltre la dimen-sione del territorio provin-ciale è pari, grosso modo,alla metà della Calabria e adue terzi della Basilicata.Questi due dati sono suffi-cienti per riconoscere l’im -portanza della Provincianel sistema territorialecomposto dalle due Regio-ni, Basilicata e Calabria,che si incunea tra la Cam-pania e la Puglia e, al di làdello stretto tra Reggio eMessina, si confronta conla Sicilia.

La formazione di nuovienti intermedi rappresentaun banco di prova della po-litica , in particolare dellaProvincia di Cosenza , per

rivendicare una civile con-vivenza e il riconoscimentodell’importanza del pro-prio territorio , area stori-camente intermedia tra laLucania e la Calabria Ulte-riore, tra la Basilicata e l’al -tra metà della Calabria, traun territorio senza lan’drangheta e un territorioimpregnato di n’dranghe -ta.

Si tratta di rivendicareun ruolo fondamentale peril futuro dell’economia edella cultura, non solo perla Provincia di Cosenza, maper l’interosistema territo-riale calabro lucano.

La nuova configurazio-ne amministrativa previ-sta dallo Stato, anche perridurre le spese, implica laformazione di una città me-tropolitana, sostitutiva

della Provincia, di ReggioCalabria. C’è da domandar-si se , con o senza ponte,Reggio Calabria diventeràla città metropolitana dellostretto, dati i suoi legamiindissolubili con Messina,o resterà amministrativa-mente separata dalla suainterfaccia siciliana. In en-trambi i casi il ruolo ammi-nistrativo della città cam-biae il cambiamentochenederiva si dimostra incom-patibile con la presenza delgoverno regionale, offreperciò l’occasione di rime-diare al guasto d’originenella divisione del governotra Catanzaro e Reggio Ca-labria.

Un guasto da rimediarecon uno scatto d’orgogliodella politica, e da rimedia-re alla grande, puntando a

una vera rivoluzione am-ministrativa a favore deicittadini, dell’economia ,della cultura e della convi-venza civile, ipotizzando lariduzione , non solo delleprovincie di Crotone e di Vi-bo Valencia, ma anche delleRegioni, formando un’uni -ca regione tra Basilicata eCalabria , la regione Cala-bro - lucana .

La Basilicata ha la di-mensione e la popolazione,non di una Regione , ma diuna Provincia, in specienell’epoca della comunica-zione via internet, dove ledistanze si annullano.

Lo scenario più razionalesarebbe perciò una Regio-ne composta da tre provin-ce equilibrate in termini dipopolazione e territorio,Potenza, Cosenza e Catan-

zaro e una città metropoli-tana , con l’augurio che di-venti la città dello strettoReggio-Messina.

Questa configurazioneregionale avrebbe mag-gior peso nell’ambito delMezzogiorno e sarebbe ingrado di competere con laCampania, la Puglia e la Si-cilia per il rilancio del Sud.Ma saprà la politica accet-tare una sintesi che va oltreal partito degli Enti locali,storicamente conservatoridei loro interessi da corti-le?

C’è in Calabria qualcunoche disinteressatamentevuole ripensare con origi-nalità e dignità a una nuo-va Regione e a una nuova eunica sede del governo re-gionale?

Empio Malara

Direttivo Anci: no a questo riordino degli enti

Richiesta a ProfumoL’assessore Viti

«Recuperategli autori

meridionali»

Direttivo Anci

“Consideriamo assolutamente inadeguata edimpropria la proposta di riordino delle Pro-vince prevista dalla Legge 135/2012.”

Lo ha sottolineato il direttivo Anci Basilica-ta, convocato dal presidente Vito Santarsie-ro, riunito ieri per esaminare la questione invista della Conferenza Permanente delle Au-tonomie Locali. Erano presenti oltre ai sinda-ci di Potenza, Santarsiero e di Matera, Addu-ce, i membri del Direttivo Picerno,Carleo,Fi-l i p p o , G a r o f a l o , M i g l i o n i c o , M o l i n a r i , V e r t o-ne,Triani,Laurino,Campagna.

“Siamo assolutamente favorevoli -hannoribadito gli amministratori- ad un riordinodell'assetto istituzionale nel nostro Paese maoccorre farlo attraverso una visione unitariache può essere garantita solo dalla prelimina-re approvazione del Codice delle Autonomie.

Rimandare a meri parametri numerici laindividuazione delle Province fuori da unavalutazione complessiva delle questioni ter-

ritoriali e istituzionali non coglie né obiettividi riduzione di spesa per il caos derivante néquelli della razionalizzazione amminsitrati-va.

Come assurda è la ipotesi di prevedere unasola Provincia in un unico territorio regiona-le.

Pertanto l'Anci Basilicata è del parere che sidebba chiedere al governo la conferma delledue Province di Potenza e Matera e, volendooperare comunque un riordino, rifarsi all'o-riginaria e saggia previsione Costituzionale.

Peraltro lo stesso decreto non chiarisce, so-prattutto nel caso di una Provincia unica inun territorio regionale vasto (10.000 Kmq), ildestino di tutte le strutture e uffici perifericidello Stato (Prefettura, Forze di Polizia, Vigilidel Fuoco, CCIIAA, Uffici del Territorio e delleEntrate, Uffici scolastici, Inps, Inail, ecc.) cheandrebbero salvaguardate al fine di garanti-re servizi e coesione territoriale.”

L’assessore regionale alla Cultu-ra, Vincenzo Viti, in una nota hachiesto al ministro dell’IstruzioneProfumo, di porre in essere un’ini -ziativa per integrare con gli scrit-tori del Sud le “Indicazioni nazio-nali” del gruppo di lavoro incari-

cato dal ministero,che di fatto escludo-no i grandi autorimeridionali dai libridi testo dei licei.

La richiesta nasce- scrive l’assessore,aggiungendosi aquanti sollecitanola revisione delle“Indicazioni” - nonda “una banale e tri-ta rivendicazione”ma “dalla conside-razione che non sipossa espungere

dal percorso di formazione moralee intellettuale delle nuove genera-zioni opere e figure di quanti han-no rappresentato, attraverso laletteratura, storia, società, senti-mento civile, il pensiero di un Mez-zogiorno così indissolubilmenteiscritto nella vicenda unitaria delPaese e nella storia dell’Europa edel Mondo”.

| LA LETTERA AL G O V E R N AT O R E E AL SINDACO DI POTENZA |

Trenitalia, appello di tutto il sindacatoPreg.mo presidente

la Società Trenitalia, e l'intero gruppoFSI, nonostante i ripetuti appelli di questiultimi mesi continua a desertificare il ter-ritorio di Basilicata chiudendo unità pro-duttive a danno dell'occupazione del setto-re.

Dopo la clamorosa chiusura delle ex of-ficine grandi riparazioni di San Nicola diMelfi, la perdita del reparto territorialemovimento di Potenza della Società RFI, lachiusura della linea Rocchetta S.A. - Gioiadel Colle, la chiusura della gestione mercidi Potenza e sembrerebbe

programmata anche quella di San Nico-la di Melfi, il caso che purtroppo è necessa-rio attenzionare con immediatezza è l'an-nunciata chiusura del presidio assistenzadella divisione passeggeri della societàTrenitalia, comunicatoci con la lettera diconvocazione che le scriventi hanno rice-vuto nella giornata di ieri 27 settembre2012, e che affronteranno, se nulla acca-drà a difesa dell'unità produttiva, nellariunione del 11 ottobre.

Non ci sembra possibile che si continui atollerare un atteggiamento così dispoticoda parte del management delle società delGruppo FSI, a danno del territorio di Basi-licata e delle unità produttive in esso dislo-cate. Le proposte del management del

Gruppo FSI sono sempre le stesse, vale adire, ingiustificati accorpamenti dellestrutture di Basilicata di pari dimensionea quelle delle regioni limitrofe, con l'inevi-tabile e conseguente perdita di numerosiposti di lavoro, nonché delle professiona-lità che essi rappresentano per il settore.

È il caso di richiamare l'attenzione al fat-to che le citate ultime chiusure, hannoprovocato la perdita per la Basilicata di ol-tre 100 posti di lavoro nelle sole società delGruppo FSI, che non verranno più colma-te per gli ovvi motivi legati al contempora-neo spostamento delle produzioni ingiu-

stificatamente delocalizzate, per non direpoi dei negativi riflessi anche per l'econo-mia locale.

Le scriventi ritengono che una così gra-ve situazione che ha riflessi sia sull'occu-pazione che sull'economia regionale, de-v'essere assolutamente stoppata, da quil'esigenza di convocare prima dell’, unaapposita riunione per scongiurare l'enne-sima perdita di strutture funzionali al ter-ritorio e al trasporto ferroviario attual-mente svolto.

(FILT-CGIL FIT-CISL UILT-UIL)Bevilacqua, Costa. Carone

24 orein Basilicata

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 29.09.2012 PAG. 7

Sabato 29 settembre 2012IV I

ECONOMIAQUERELLE SUI DATI CONGIUNTURALI

LA PIÙ DINAMICA D’I TA L I ADa dove nasce la buona performanceeconomica della Basilicata? «Ma il 2012sarà un anno disastroso per tutti»

CENTRO STUDINel riquadro il vice direttoreSvimez, Luca Bianchi.

Una questione di PilSvimez: «Dati attendibili»Il vice direttore Bianchi spiega il dato positivo della Basilicata

«Dove la Regione può inciderei risultati positivi ci sono stati»Agroalimentare e turismo in controtendenza

l Franco Bitetti, coordinatore scientifico di Union-camere, è stato contattato dalla Gazzetta, lo scorso 27settembre, per commentare il Svimez relativi al 2011. Inquell’occasione sono stati messi in evidenza contraddizionitra i rilievi Svimez e quelli di Bankitalia e Unioncamere.Torniamo sulla questione consapevoli anche del fatto cheuna storia di decimi di punto in più o in meno da attribuireal Pil, probabilmente, non suscita particolare interesse trai lucani.

Bitetti precisa che «le stime sul Pil, su scala regionale,sono generalmente poco affidabili e vanno trattate conestrema cautela perché, a livello territoriale, non sidispone di un set adeguato di informazioni puntuali edaggiornate dainglobare neimodelli previ-sionali.

Al di là di co-me sia andatanel 2011 - aggiun-ge Bitetti - il pro-blema è oggiquello di affron-tare una recru-descenza dellacrisi economicache richiedel’impegno di tut-ti, ciascuno perla sua parte; im-pegno che potràprodurre effettisolo se sviluppa-to in modo uni-tario e condivi-so. È del tuttoevidente che le «leve» a disposizione del governo localedell’economia non sono sufficienti per determinare an-damenti in controtendenza rispetto a quelli che si de-lineano sulla scena nazionale e internazionale, e le com-ponenti maggiormente depressive del ciclo economico nonsono, oggi, nel controllo regionale (a livello nazionale, delresto, si parla di cessioni di sovranità per governare megliola crisi). Laddove, invece, le politiche regionali hannomaggiori possibilità di incidere - prosegue il coordinatorescientifico di Unioncamere - se ne può valutare anchel’impatto; a tale proposito, i segnali positivi che emergonoin alcuni settori dell’economia lucana, come l’ag roa-limentare e il turismo, che abbiamo documentato nelnostro ultimo Rapporto, non sono certo casuali e - concludeBitetti - sono il risultato dello sforzo che la Regione staproducendo per rilanciare lo sviluppo in una situazioneche resta molto complicata».

SPENDING REVIEW FOLTA DELEGAZIONE DI LAVORATORI PUBBLICI DI CGIL E UIL

I colletti bianchi lucaniin marcia su Roma

UNIONCAMERE Franco Bitetti

L’ANALISI

‘‘L AVO R OL’occupazione in Basilicata è

cresciuta dell’1,3% ma i problemirestano e non è un’area felice

MASSIMO BRANCATI

l Arrovellarsi su percentuali e dati di fron-te a fabbriche che chiudono, licenziamenti edisperazione delle famiglie è come preoccu-parsi del pomello della porta d’ingresso men-tre la casa sta crollando. Ma il dibattito che si èsviluppato sugli ultimi dati Svimez - che in-coronano la Basilicata «regione più dinamicad’Italia», forte del +2% di Pil (prodotto internolordo) registrato nel 2011 - ha determinatoquasi uno scontro diplomatico tra i vari sog-getti impegnati nelle rilevazioni congiuntu-rali. Occorre, dunque, fare chiarezza anche, esoprattutto, per evitare che i cittadini venganoinondati di numeri contraddittori sullo statodell’economia lucana: a giugno scorso Ban-kitalia, nel suo consueto rapporto, ha parlatodi un Pil che nel 2011 è stato del -1,4%; un meseprima, in occasione della giornata dell’eco -nomia, Unioncamere aveva registrato il datodel -0,4%. Svimez, invece, certifica un segnopositivo pur facendo riferimento allo stessoperiodo. Luca Bianchi, vice direttore dell’isti -tuto di ricerca, non nasconde il proprio di-sappunto per come la Gazzetta e l’economistaFranco Bitetti, nell’articolo del 27 settembrescorso, abbiano etichettato l’analisi Svimez:«Non raccontiamo favole - dice -. Sonot re n t ’anni che viene riconosciuto il valore delcontributo Svimez in termini di offerta di datidi contabilità economica regionale».

Nessuna intenzione di demolire un’isti -tuzione nel campo delle rilevazioni con-giunturali, ma solo la voglia di capireperché Svimez parla di un prodotto in-terno lordo in crescita...«Ecco, bastava che l’economista da voi in-

terpellato avesse letto attentamente i nostridati. Innanzitutto quella di definire la Ba-silicata «traino d’Italia» è una vostra inter-pretazione. È vero, però, che nel 2011 la Ba-silicata è stata la regione più dinamica delPa e s e » .

Cosa vuol dire?«Che è riuscita ad agganciare un po’ me glio,

rispetto alle altre realtà locali, la «ripresina»del 2011».

Un anno costellato da fabbriche chiuse,cassa integrazione e licenziamenti. Eccoperché è difficile credere in una «ripre-sina» e in quel +2% di Pil...«Anche a noi, per la verità, è sembrato stra-

no il dato lucano, ma vorrei sgombrare ilcampo da equivoci. Il dato Istat sull'occupa-zione che nel 2011è cresciuta dell'1,3% (appena0,3% nel resto del Sud) conferma la tendenzapositiva. Tuttavia, la Basilicata non è un’a re afelice e ha subìto dall’inizio della crisi, da-tabile tra il 2007 e il 2008, i contraccolpi piùpesanti facendo registrare 7 punti in meno diPil È accaduto un po’ quello che avviene nelleborse: quanto più forte è il calo tanto più sonoevidenti le inversioni di tendenza».

Al di là del cosiddetto «effetto rimbal-

zo», cosa ha determinato l’acceler azionedell’economia lucana?«Buone performance hanno riguardato in

particolare l’agricoltura già da due anni. Lastessa industria ha frenato la caduta del pro-dotto e aumentato l'occupazione e c’è stata unapiccola ripresa dei servizi su cui potrebberoaver inciso le royalties. Quanto al commercio,siamo di fronte ad una ricomposizione delsettore con la chiusura di piccoli negozi e losviluppo della grande distribuzione; cresceanche il turismo».

Nell’indicare il Pil lucano in crescita,Svimez ha parlato di una «maggiore sen-sibilità al ciclo economico internazio-nale». Anche questa appare come unacontraddizione: l’export non è mai statoil forte della Basilicata e il compartodipende in larga parte dalla Fiat di Melfiche sta vivendo una fase molto delica-ta...«È vero, ma la sensibilità al ciclo non di-

pende soltanto dalla quota di export che restabassa. C’è un problema più ampio di inte-grazione con il resto del Paese: ad esempio,non troviamo nei dati delle esportazioni i pro-dotti di aziende lucane acquistati da ditte del

centro nord che, a loro volta, li vendono intutto il mondo. Secondo elemento: la quota divalore aggiunto e di occupazione industrialedella Basilicata è più alta delle altre regionimeridionali. Nel territorio lucano l’incidenzadell’industria è molto più marcata rispetto alresto del Sud ed è un settore che risente mag-giormente delle fluttuazioni del ciclo mon-diale».

Lei ha parlato di una «ripresina» nel2011. Cosa dobbiamo aspettarci dal bi-lancio del 2012?«Purtroppo tutti segni negativi. Anche in

Basilicata dove, come nel resto del Sud, in-cidono molto le manovre del Governo Ber-lusconi e Monti che hanno tagliato la spesa perinvestimenti. Siamo in un processo di reces-sione molto dura e le previsioni indicano che ilPil del Sud calerà di 3,5 punti percentuali».

Come uscirne?«Mi auguro che la classe dirigente locale e

regionale, imprenditori, politici ed economi-sti dedichino la loro attenzione più a sforzarsiinsieme con l’obiettivo di trovare strade persuperare l’emergenza piuttosto che soffer-marsi su polemiche di bassa cucina tra datistatistici e interpretazioni».

‘‘EFFETTO RIMBALZOÈ come nelle borse: quanto più

forte è il calo tanto più sonoevidenti le inversioni di tendenza ‘‘F OTO G R A F I A

Anche a noi è sembrato strano il+2% del Pil lucano, ma è una

corretta interpretazione dei dati

l Centinaia di lavoratori pubblici di Cgile Uil hanno partecipato a Roma alla grandemanifestazione nazionale di protesta con-tro le misure della cosiddetta spending re-view «che colpiscono ancora una volta ilPaese, il suo sistema di protezione sociale, idiritti di cittadinanza, i giovani, i pensio-nati». Il taglio dei servizi pubblici, la ri-duzione del personale, la contrazione deidiritti del lavoro, il licenziamento dei pre-cari, l’indebolimento della ricerca e dellacultura - secondo Cgil e Uil - si abbatterannodrammaticamente e ancor di più proprio«su chi ha già pagato fin troppo gli effetti diquesta crisi, mentre si lasciano indistur-bate le grandi ricchezze e i patrimoni, glievasori, i corruttori ed il malaffare. La«spending review» del Governo, in assolutacoerenza con l’impostazione dei provvedi-menti precedenti, consegna a tutti noi, alPaese, un’idea malsana che, lungi dal volerriformare, riorganizzare, migliorare l’azio -ne pubblica, gli interventi governativi per-segue alla ridefinizione del sistema, il ri-

disegno del welfare attraverso un nuovorapporto fra cittadini e diritti, fra bisogni etutele, fra pubblico e privato in cui a pagaresono lavoratori, pensionati, giovani, disoc-cupati». Anche in Basilicata, sottolineanoAlessandro Genovesi, segretario generaleCgil Basilicata e Carmine Vaccaro, segre-tario generale Uil Basilicata, sono a rischiomobilità oltre 800 lavoratori, senza contare ilavoratori delle ditte private che gestisconoI servizi mensa, pulizie, etc. A questo si deveaggiungere la serie di gravi ripercussionisulla qualità dei servizi erogati alle persone.Per questo riteniamo necessario mantenerealta la tensione e la mobilitazione sulla que-stione. Lo sciopero generale, hanno chio-sato Genovesi e Vaccaro, è anche occasioneper rilanciare l’idea di riorganizzazione evalorizzazione del lavoro pubblico che inrisposta agli effetti devastanti della crisi inatto: rimettenndo al centro i cittadini, i gio-vani, i pensionati, i precari e i disoccupati, iloro bisogni, la loro maggiore richiesta ditutela e protezione sociale.

BASILICATA PRIMO PIANO

‘‘A F F I DA B I L I T ÀLe stime del Pil, su scala

regionale, sono generalmentepoco affidabili

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 29.09.2012 PAG. 8

Sabato 29 settembre 2012VI I

SCUOL AABILITAZIONE DEI DOCENTI

LE PROVELe domande sotto accusa: due nonrisultavano attinenti agli argomenti distudio richiesti. Sospetti di favoritismi

RINVIO A DICEMBRELa Digos ha acquisito agli atti le domandee la prova è stata invalidata e rinviata adicembre. Interessati 380 candidati

Caos al concorso per gli insegnantiProteste sui test, tensione e accuse. Irrompono Digos e carabinieri e tutto «salta»

EMANUELA FERRARA

l Caos e confusione ieri alpolo universitario di via Na-zario Sauro con tanto di in-tervento delle forze dell'ordine.Nel primo pomeriggio si stavaper svolgere la seconda provascritta di ammissione al Tfaper l'abilitazione all'insegna-mento. Si è passati velocementeda un esame alla cronaca quan-do i circa 380 candidati, chehanno sborsato 100 euro cia-scuno per l'ammissione allaprova scritta, si sono accortiche tra le cinque domande pro-poste dalla commissione, bendue non risultavano attinentiagli argomenti di studio richie-sti. A quel punto un certo mor-morio si è diffuso nell'aula ed èsalita la tensione.

«Alla prima lettura dei que-siti – ha dichiarato Paolo Cer-vino, candidato che per primo

ha chiamato le forze dell'ordine– confrontandomi con i mieicolleghi, ho chiesto alla pre-sidente di commissione di ver-balizzare la nostra posizione.Due quesiti non corrisponde-vano per nulla a quanto ci erastato chiesto di studiare». Nonsaper rispondere a due quesitiequivale alla sicurezza mate-matica di non passare la prova.Per ogni risposta poteva essereinfatti attribuito un punteggiomassimo di 6 punti e la provasarebbe stata ritenuta superataal raggiungimento di 21/30. Di

conseguenza, considerando so-lo tre risposte possibili, si sa-rebbe arrivati ad un massimodi 18.

«Alla nostra richiesta di ver-balizzare quanto accaduto e diinvalidare la prova – affer manoLivio Alamprese e Michele Ro-maniello – la commissione si èrifiutata, costringendoci achiamare la Polizia. A quelpunto i membri della commis-sione, per tutelarsi, hanno chie-sto l'intervento dei Carabinie-ri». A seguito dell'interventodella Digos, che ha acquisitoagli atti le domande, la prova èstata invalidata e rinviata a di-cembre. «Moderata soddisfa-zione – sostiene Tommaso Cim-mino – dopo essere stati trattaticome matricolette». «Questoconcorso non garantisce un po-sto di lavoro sicuro – ha dettoMaria Citarella – ma solo l'am-missione ad un corso il cui co-

sto si aggirerà attorno ai 2500euro. Chiediamo garanzie».

Garanzie rappresentate, se-condo Carla Brienza, presiden-te dell'ordine dei tecnologi ali-mentari di Basilicata e Cala-bria, dalla nomina di una nuo-va commissione esaminatrice:«Capiamo l'errore umano macon la stessa commissione ri-schiamo di perdere l'imparzia-lità del giudizio, in quanto al-cuni membri, dopo l'accaduto,potrebbero anteporre questio-ni personali alle valutazionip ro f e s s i o n a l i » .

R I C H I E S TALa commissione si erarifiutata di invalidare laprova. Ed è scattato l’ira

Maria Citarella Carla Brienza Paolo Cervino

Tommaso Cimmino Michele Romaniello Livio Alamprese

COMMERCIO OGGI APRE A POTENZA MARCOPOLO EXPERT IN VIA DELLA FISICA

Un nuovo megastoresulle «ceneri» di Eldo

PERCORSOIn ballo l’accesso ad un

corso il cui costo siaggirerà sui 2.500 euro

P R OT E S T E I candidati ieri davanti alla sededell’Università dove si è svolta la prova. In basso l’arrivodi polizia e carabinieri [servizio fotografico di Tony Vece]

le altre notiziePOLITICA

L’on. Gasparri incontrai giovani del Pdln Oggi, a Potenza (ore 10 – Ridotto tea-

tro Stabile), prende il via una mani-festazione del Pdl con la partecipa-zione del Presidente dei senatori,Maurizio Gasparri con l’i n c o n t rocon i giovani del partito e con la stam-pa presso la Sala degli Specchi (alle12.30). A seguire, presso l’hotel Vitto-ria (dalle 15), tavola rotonda con i sin-dacati, riunione con gli amministra-tori locali e incontro dibattito.

POLITICA

Fiamma Tricoloreincontro con l’on. Romagnolin Un altro appuntamento politico

sempre questa mattina nel capoluo-go lucano. Alle 10, al Grande Alber-go di Potenza, conferenza stampadel Movimento Sociale – FiammaTricolore con la partecipazione delsegretario nazionale, on.Luca Ro-magnoli, sulla situazione politicanazionale e sui suoi riflessi per laregione Basilicata. A seguire l’as -semblea organizzativa straordina-ria regionale del partito. Sarà l’oc -casione per affrontare alcuni tra itemi più attuali a livello locale e na-z i o n a l e.

POTENZA CITTÀ

AT T I I test sono stati invalidati e la prova rinviata

l A Potenza arriva un altro colosso delcommercio, Marcopolo Expert del grup-po Sgm Distribuzione di Forlì. DopoAprilia, Colleferro, Campobasso, Massa,Lecce, Torino, Perugia e Bari, oggi ver-ranno inaugurati anche i punti vendita diRoma, Potenza e Cinisello Balsamo (inprovincia di Milano). Il negozio del ca-poluogo lucano si trova in viale dellaFisica 24 e ricopre un'area di 1100 metriq u a d r at i .

Grazie a questa importante operazionecommerciale che ha garantito a Mar-copolo Expert una maggiore presenza ecapillarità nazionale, i clienti potrannoapprezzare i nuovi riferimenti per loshopping cittadino, tutti rivisitati nelformat e nel layout. I nuovi negozi sonostati completamente rinnovati per un'e-sperienza d'acquisto sempre più semplicee in linea con le più evolute esigenze deiconsumatori, alla ricerca di un maggiorecoinvolgimento e interazione con i pro-dotti.

Previste infatti l’esposizione a liberotocco in tutti i reparti, la possibilità diutilizzo del Wi-Fi gratuito per navigareliberamente dal proprio notebook o smar-tphone e le dimostrazioni delle novità di

prodotto, con innovativi eventi in-store.Inserite in contesti cittadini strategici

per l’insegna, che continua il propriosviluppo di rete, queste aperture ne con-solidano la presenza in importanti zonemetropolitane come Roma e Milano evanno a presidiare un'area geografica-mente scoperta come Potenza. Come pergli altri store inaugurati da MarcopoloExpert, anche in questo caso il personaledegli ex negozi Eldo è stato interamentericonfermato: 18 i dipendenti di RomaMarconi e di Cinisello Balsamo e 16 quellidi Potenza.

Le tre nuove aperture saranno sup-portate dalla speciale promozione «Gran-de apertura» che partirà proprio oggi -giorno di inaugurazione dei punti ven-dita - e sarà valida, a Potenza, fino adomenica 7 ottobre.

I clienti potranno approfittare di unostraordinario sottocosto su una selezionedi prodotti hi-tech, telefonia, foto-video,Tv, console, grandi e piccoli elettrodo-mestici e sconti del 30-40-50 per cento sugrandi elettrodomestici e climatizzatori.Un nuovo punto di riferimento, insomma,per gli amanti dell’high-tech nel capo-luogo lucano e nel suo hinterland.

RIONE FRANCIOSO

l Incidente nella rotonda nei pressi del distributore dicarburante Tamoil di rione Francioso nel capoluogolucano. Sul posto la Polizia Municipale che ha accertato ledinamiche dell'accaduto. Coinvolti una Wolksvagen e unmaxi scooter. Il conducente dell'auto è rimasto prati-camente illeso. Per il motociclista invece si è reso ne-cessario l'intervento del 118 che ha trasportato l'uomo alPronto Soccorso del nosocomio potentino. Sembrerebbecomunque che lo sfortunato non abbia riportato lesioniimportanti. Disagi per la circolazione che nell'intera zonanei pressi del Seminario Maggiore ha subito forti ral-lentamenti.

[em. fer.]

I M PAT TO Ha avuto la peggio il motociclista [foto Tony Vece]

Scontro tra auto e scootermotociclista in ospedaleIl traffico è stato rallentato nell’intera zona

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 01.10.2012 PAG. 9

Lunedì 1 ottobre 2012 I IIIPOTENZA CITTÀ

Hai subìto soprusi dalla burocrazia? Sei testimone di disservizi nella tua città?Segnalalo ai giornalisti della «Gazzetta»

Prof «esclusa» per otto chilometriInsegnante precaria lascia i suoi alunni per un cavillo burocratico inapplicato altrove

le altre notizieRAPONE

CHIESA

Nuovo sacerdoteper la diocesin La diocesi di Melfi–Rapol -

la–Venosa ha un nuovo sa-cerdote, don Michele DelCogliano di Rapone. Un cli-ma di grande commozionenella chiesa San Nicola. Apresiedere l’Eucarestia ilvescovo mons. GianfrancoTo d i s c o.

Sicurezza sismica, il modello lucano approda alla CameraAudizione di Angelo Masi dell’Unibas nella riunione della VIII commissione presieduta dall’on. Margiotta

UN CONVEGNO-FORMAZIONE ORGANIZZATO DA GIANUARIO FRITTELLA DEL DIRES. ADDESTRAMENTO E SIMULAZIONI

Rischio chimico in Basilicataa Brienza prove di emergenza

l Rischio chimico sul territorio.È il tema al centro di un con-vegno-formazione sanitaria che siè svolto a Brienza nell’ambito delprogramma di educazione e for-mazione sanitaria, organizzato ediretto da Gianuario Frittella delDires. L’iniziativa ha registratouna massiccia partecipazione dipersonale del soccorso sanitarioregionale e della provincia di Sa-ler no.

Durante l’appuntamento si èparlato, in particolare, della ri-sposta sanitaria ad eventuale ma-xiemergenza sul territorio, il pia-no di emergenza interno ospeda-liero per massiccio afflusso di fe-riti, il ruolo di coordinamento del118, l’interventistica in loco dellaprotezione civile e di tutti gli or-ganismi preposti compreso il vo-l o n t a r i at o.

La seconda parte del program-ma ha previsto simulazioni di in-cidenti Nbc sul campo, addestra-mento tecnico e sanitario in sce-nari di «disaster medicine». E an-cora: attivazione del Registro diiscrizione e validazione delle as-sociazioni di volontariato attra-verso regolamentazione.

Frittella, in particolare, ha an-nunciato l’ingresso didattico deglielementi basilari di sanità nellaprotezione civile nel corso di lau-rea in Scienze infermieristichenella sede universitaria di Poten-za. Una notizia di enorme im-portanza per la sua valenza nell’ot -tica della educazione e formazione

sanitaria in protezione civile, nellaquale Frittella crede fermamentein sintonia col prefetto Nunzian-t e.

L'assessore regionale alla saluteAttilio Martorano ha annunciatol’impegno del governo lucano arafforzare tutto ciò che riguardal'ambito dell’«emerg enza-urg enza»in fatto di salute pubblica e pub-blica incolumità. Martorano haelogiato ed esortato Frittella a pro-seguire il percorso necessario, ga-rantendo il suo sostegno. Una Lec-tio Magistralis in tema di respon-sabilità penale dei sindaci in am-bito di protezione civile tenuta dall'avv. Michele Riccio del foro di

Potenza: il legale ha messo inevidenza la particolare attenzionerichiesta dalla normativa vigentenei confronti delle amministrazio-ni comunali in fatto di prevenzionee adozione di provvedimenti per ilcosiddetto «contenimento del ri-schio». A conclusione della duegiorni Fritella ha voluto ringra-ziare il sindaco di Brienza, Pa-squale Scelzo, «patron» della duegiorni di convegno che personal-mente ha sostenuto l’i n i z i at iva ,dimostrando una spiccata sensi-bilità alle problematiche ambien-tali ed antropologiche di un ter-ritorio tra i più verdi della Ba-s i l i c at a .

l L’esperienza lucana in fatto di si-curezza sismica approda alla Cameradei Deputati. La VIII commissione con-siliare ha ascoltato il prof. Angelo Masidell’Università di Basilicata nell’ambitodell’indagine conoscitiva sullo stato del-la sicurezza sismica in Italia. L’inizia -tiva è finalizzata ad acquisire elementidi informazione ed analisi sullo stato disviluppo di metodi e strumenti per lavalutazione e mitigazione del rischio si-smico, con particolare riferimento al-l'applicazione delle normative sismiche,alle verifiche di edifici ed infrastrutturedi interesse strategico e di grande im-

patto in caso di collasso conseguente asisma, al sistema di pianificazione e ge-stione di emergenze sismiche.

Nel corso della riunione, presiedutadall'on. Salvatore Margiotta, Masi ha il-lustrato gli elementi principali che ca-ratterizzano l'attuale azione per mitiga-re il rischio sismico in Italia riconosciutiin: pericolosità e classificazione sismicadel territorio; norme tecniche per la pro-gettazione, esecuzione e collaudo dellecostruzioni in zona sismica; messa insicurezza del patrimonio edilizio ed in-frastrutturale esistente; attività di stu-dio e ricerca per l'avanzamento delle co-

noscenze; attività di formazione perma-nente ed aggiornamento della comunitàprofessionale; attività di divulgazione ededucazione della popolazione.

Al termine dell'intervento sono stateposte alcune domande finalizzare ad ap-profondire aspetti relativi ai controllisulle attività di progettazione ed esecu-zione di strutture in zona sismica, al-l'entità delle azioni di progetto per ga-rantire adeguati livelli di protezione daiterremoti, a modalità e tempi per unaconcreta attuazione delle attività di pre-venzione e, infine, al ruolo delle scelte dipianificazione territoriale.

PA L A Z Z O

CASO PARADISO

«E ora l’assessoredeve dimettersi»n L’Organizzazione migranti Ba-

silicata chiede le dimissionidell’assessore comunale Para-diso dopo la vicenda dell’ag -gressione a un rumeno. «La vi-cenda - dice l’organizzazione -nasce da quel mix di delin-quenza unita ad una certa po-litica che rende onnipotenti».

SENISE

PRODOTTI TIPICI

I peperoni Igpoggi a «Geo & Geo»n Oggi, alle 17.40, a «Geo & Geo»

su Raitre, l’azienda agricolaGiuseppe Pennella di Senise,appartenente alla Rete di Cam-pagna Amica, presenta i Pepe-roni di Senise Igp. Il made inBasilicata, dunque, sarà al cen-tro del programma televisivo,condotto da Sveva Sagramola.

INCONTRO Due giorni a Brienza per la protezione civile

l Le hanno impedito di inse-gnare al liceo classico di Venosa, airagazzi della II B, per una que-stione di chilometri.

Otto, per la precisione. Storie diordinaria e ottusa burocrazia nelmondo della scuola lucana. A scri-verci è un’insegnante di matema-tica del capoluogo lucano, MariaAstorino, che per il tramite dellaGazzetta ha voluto spiegare aglistudenti perché non ha potuto sce-gliere la loro scuola. Ecco la sualettera aperta inviata agli alunni:«Il 12 settembre mi sono recata alleconvocazioni sicura di poter sce-gliere (essendo la prima in gra-duatoria) le sedi di Potenza e Ve-nosa ma al momento della sceltaciò mi è stato impedito perché i«signori» del Provveditorato hannoinvocato una norma che definirlaassurda e dire poco. Mi spiegomeglio. Tale norma, concordatacon i «signori» della maggior partedei sindacati, vieta ai docenti pre-cari di poter abbinare due sedi chedistano più di 50 km ma tale di-stanza non compare in nessun de-creto ministeriale ai quali si do-vrebbe far riferimento anzi l’ar -ticolo 4 del Dm 131 2007 recita così:«Per il personale docente dellascuola secondaria il completamen-to dell’orario di cattedra può rea-lizzarsi per tutte le classi di con-corso, sia di primo che di secondogrado, sia cumulando ore appar-tenenti alla medesima classe diconcorso sia con ore appartenenti a

diverse classi di concorso ma con illimite rispettivo di massimo tresedi scolastiche e massimo duecomuni, tenendo presente il cri-terio della facile raggiungibilità».

Per i «signori» lì presenti - spiegaAstorino - facile raggiungibilità si-gnifica non superiore ai 50 km edunque essendo Potenza e Venosadistanti, sentite bene, 58 km non mihanno concesso questo abbinamen-to. A questo punto ho addotto lemie ragioni facendo osservarequanto segue: 1. la distanza vacalcolata da Potenza Nord, che hala sua uscita sulla Potenza Melfi,fino all’entrata di Venosa dove èubicata la scuola e secondo la guidaMichelin sono 49 km; 2. bisogne-rebbe tener conto non dei chi-lometri ma bensì alla possibilità dipoter ritornare per il terzo annoconsecutivo nella stessa scuola edavere gli stessi alunni garantendoloro la continuità didattica; 3. Ascuola andiamo con la macchina enon con l’asinello e le strade checollegano i comuni dove sono pre-senti le scuole superiori sono laPotenza-Melfi, La Basentana e laTito-Brienza; 4. L’orario delle le-zioni, all’inizio dell’anno scolasti-co, è organizzato in modo tale chenelle due scuole si possa andare ingiornate distinte. E per ultimo, carialunni non ridete, che la barrieradei 50 km si polverizza se a chia-mare a ricoprire il posto è il presidecome è accaduto il precedente annoscolastico. Non vi sembra assurdo

tutto ciò?Cari alunni - conclude Astorino -

quest’anno non potremo vederci equindi vi auguro un buon annoscolastico e ai «signori» del Prov-veditorato suggerisco di occuparsidi questioni più importanti e dirisolvere quelle banali se non conla logica almeno con il buon senso.Al Provveditore e al Direttore ge-nerale dell’Usr chiedo vivamente dieleminare questa norma inutileapplicata solo dal Provveditorato di

Potenza (non sussiste né a Torino,Bari, Milano e Salerno) e invitoanche tutti i docenti, soprattutto iprecari delle diverse classi di con-corso, a farsi sentire per l’abo -lizione di questa convenzione de-cisa da chi? (così chiamata da al-cuni rappresentanti del sindaca-to)». Astorino chiede di aderire allasua «battaglia» e sollecita quantifossero d’accordo con lei ad in-viarle un’email all’indirizzo ma-ria.astorino1@istr uzione.it.

STUDENTILa docente hascritto unalettera ai suoialunni perspiegare ilperché nonha potutoscegliere laloro scuola

.

CERIMONIA

Da Rotondella l’olioper San Francesconella chiesa di Potenza

l Il sindaco di Rotondella, Vincenzo Fran-comano, ha donato ieri l’olio per la lampadadi San Francesco collocata nella chiesa po-tentina intitolata a Santa Maria del Sepolcro.Prima della cerimonia religiosa un incontrocon il sindaco di Potenza nella Sala dell'Arcodi Palazzo di Città a suggellare una sorta digemellaggio tra le due comunità. L’i n i z i at ivasi ispira alla cerimonia nazionale che sisvolge ogni anno il 4 ottobre e che vede unadelle regioni italiane portare in dono adAssisi l’olio che alimenta la «Lampada votivadei Comuni d’Italia».

Nel 2009 protagonista fu la Basilicata, con ilsindaco Santarsiero che nella Basilica papaledi San Francesco versò l’olio nella lampada,da allora, anche in terra lucana si ripetel’esperienza, coinvolgendo di volta in voltauno dei nostri Comuni.

«Si tratta di un’iniziativa che esplicita ilforte sentimento religioso presente nella no-stra regione», ha detto Padre Leone evi-denziando come «le radici di questo rapportoprivilegiato dei lucani con i francescani, siada ricercarsi nella storia, allorquando in tuttii Comuni della Basilicata si trovava unconvento, realtà rimasta identica per secoli,sino alla fine del 1700».

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 30.09.2012 PAG. 10

Domenica 30 settembre 2012 I V

IL CASO IRRISOLTONEL «LIMBO» DEL MONDO DEL LAVORO

«Noi, gli esodati dell’Enelabbandonati al... buio»Tagliati fuori dal piano di recupero della riforma Fornero. Protesta a oltranza

SANDRA GUGLIELMI

l Buttati giù dai barconi affollatidi un sistema produttivo al collassoperché considerati naufraghi an-ziani più prossimi a raggiungerequella zattera previdenziale che ilgoverno tecnico ha fatto sparire dibotto dal loro orizzonte, lasciandoliannaspanti e senza salvagente nelmare aperto. Sono migliaia, ma lecifre si rincorrono senza confermee stime ufficiali certe, in tuttaItalia; centinaia in Basilicata.

Gli esodati, ossia quei lavoratoriche hanno accettato la cessazioneprematura del rapporto di lavoro, oche sono stati licenziati da aziendein crisi (ma non sempre), e chedopo un periodo coperto da am-mortizzatori sociali, avrebberoavuto accesso alla pensione d’an -zianità, si sono visti, per effettodella riforma Fornero, allontanareex abrupto i requisiti minimi peraccedere alla pensione, rischiandodi restare per anni, terminato ilperiodo coperto, senza alcun sus-

sidio. In Basilicata c’è chi parla diun numero che oscilla tra le 400 e le600 persone. Tra le varie aziendeche hanno messo in campo accordi,che non posso-no più essereonorati, per ac-compagnare la-voratori allapensione, ci so-no le aziendeelettriche Enel eAssoelettrica(3.000 - 4.000 uni-tà in campo na-zionale) chehanno risolto inquesti anni, inmodo consen-suale, centinaiadi rapporti di la-voro. Ora ungruppo di que-gli esodati, cherestano fuori dalla salvaguardiaretroattiva messa in piedi dal go-verno resosi conto del caos sol-levato dalla riforma (col Decreto

Interministeriale del 1° Giugno2012 si è stabilito che i lavoratoriinteressati da accordi di mobilitàstipulati entro il 31 dicembre 2011,

possono accede-re alla pensionecon le vecchieregole pre For-nero e dunquebasteranno 40anni di contri-buti) scrive unalettera apertaagli ammini-s t r at o r idell’Enel e diAssoelettrica.«Le varie pres-sioni sindacali,politiche e di co-mitati vari – af -ferma AngeloPace, referentedi un gruppo di

lavoratori esodati lucani dell’enel -hanno fatto prendere coscienza de-gli errori effettuati e delle graviconseguenze su centinaia di mi-

DECIFRARE ESATTAMENTE LA PLATEA DI ESODATI NON È FACILE. IN BASILICATA SPUNTANO CASI OGNI GIORNO

Un esercito di disperatia cui è negata la pensione

P R OT E S TA Il sit-in degli esodati a Roma

l «In tutta Italia si parla di circa 400.000famiglie di esodati da salvaguardare ma si èarrivati anche a parlare di una platea chearriva a oltre un milione. Nell’immediato iprovvedimenti attuali dovrebbero salvarne120.000 (65.000 + 55.000). Considerando buo-no buono il dato dei 400.000 mila, fontesindacale, gli altri 280.000 che fine fanno?Occorre dire che altri potrebbero salvarsiapprovando in parlamento speditamente laproposta di legge cosiddetta Damiano, la n.5103 approvata in commissione lavoro dellacamera da tutte le forze parlamentari. Tut-tavia il partito della libertà si è opposto allacalendarizzazione per l’approvazione delprogetto di legge unitario (che salverebbepiù dell’80% degli interessati), pur aven-dolo appoggiato in commissione».

Sono gli interrogativi, i dubbi e le ama-rezze sollevate da Angelo Pace, che vanno abraccetto con quelli della sua collega Fran-ca Carichino, che ha inviato una mail aldeputato del Pdl Giuliano Cazzola, vice-

presidente della Commissione Lavoro dellaCamera,che aveva lanciato una propostaper uscire dall’impasse: considerato cheesiste una norma, non ancora abrogata, checonsente alle lavoratrici di andare in pen-sione con 57 anni di età, più le finestremobili, e 35 anni di versamenti, «alla con-dizione di sottoporre il proprio trattamentopensionistico al calcolo interamente con-tributivo anche per la quota antecedente il1° gennaio 1996». Con opportuni aggiusta-menti, il deputato aveva proposto l’esten -sione, su base volontaria, anche a tutti gliesodati. «Gentile Onorevole – scrive - faccioparte di quella schiera di oltre 270.000 nonsalvaguardati dagli effetti della riformaprevidenziale Monti-Fornero. Sono unadonna di 59 anni attualmente in mobilità epoi avrei avuto 1 solo mese di contribuzionevolontaria per maturare il requisito di 40anni di contribuzione, nel 2009 anno in cuisono uscita in mobilità con accordo mi-nisteriale, era il massimo contributivo. La

mia previsione era di andare in pensionenel 2013. Questa la mia unica colpa! Dirittoche questa iniqua riforma mi ha spostato dinumerosi anni durante i quali resterò sen-za alcun reddito e senza la pensione». «Que-sta ingiusta riforma – continua - ci pena-lizza e ci danneggia in quanto ci viene pi-gnorata la pensione e vengono resi vani inostri versamenti all’Inps comprometten-do gravemente il futuro e la sopravvivenzadelle nostre famiglie. A questo grave dannola Commissione Lavoro della Camera hacercato di porre rimedio con la Proposta diLegge 5103 (approvata da tutti i partiti) cherappresenterebbe un’ ancora di salvezzaper gran parte di noi. Oggi abbiamo appresoche il Pdl si sarebbe rifiutato di calenda-rizzare l’esame della PdL 5103 alla Camera.Riteniamo tale circostanza gravissima, in-comprensibile ed inaccettabile. Infatti noncomprendiamo le motivazioni che hannoportato il vostro partito a prendere taleallarmante decisione nonostante il voto fa-

vorevole in Commissione Lavoro e nono-stante sia chiaro l’intendimento di questaproposta di salvare il futuro di oltre 270.000famiglie». «La preghiamo pertanto – con -clude – di voler intervenire sui suoi ca-pigruppo e sui dirigenti del partito affinchési receda da questa decisione foriera di unaposizione negativa del suo partito su taleprovvedimento. Ci auguriamo che il Popolodelle Libertà, coerentemente con le nume-rose dichiarazioni dei suoi principali espo-nenti sulla soluzione del problema dei cosìdetti “e s o d at i ”, sostenga ed approvi la pro-posta di legge 5103, nostra unica speran-za».

gliaia di famiglie, perciò il governoed il parlamento hanno parzial-mente rettificato i provvedimentile gislativi.

Ma le modifiche fatte o quelleproposte come la proposta di legge5103, salvano gran parte degli “eso -d at i ” ma non tutti. Resterebberofuori dalla salvaguardia delle vec-chie norme lavoratrici/ori Enel chehanno risolto consensualmente ilrapporto di lavoro entro la data deldecreto 201/2011 ma che maturanoil diritto alla pensione anche dopoil 2014, e che per effetto delle variefinestre e modifiche percepirannola pensione a fine 2015 o 2016/17.

Considerato la volontà governa-tiva e parlamentare di non lasciarenessuno senza reddito e senza pen-sione, e che ciò non si verifiche-rebbe per i casi citati, e per di più inconsiderazione dei piccoli numeriEnel a livello nazionale, chiediamoil vostro intervento, ritenendo utileogni iniziativa di sollecito di unprovvedimento legislativo o gover-nativo in nostra difesa».

CORTEO Chiedono certezze sul futuro

LA FUORIUSCITA DALLE AZIENDE

Gli accordidiventaticarta stracciaper tutti

MASSIMO BRANCATI

l La parola «esodati» de-riva da esodo, un termine diorigine greca che significapartenza di molte persone.L’esodo di cui si parla qui èquello dei tanti ex lavoratoridipendenti di tutta Italia che,negli ultimi anni, hanno ac-cettato, su richiesta della loroazienda, di licenziarsi qual-che anno prima di raggiun-gere il diritto alla pensione.Si tratta, nella stragrandemaggioranza dei casi, di exlavoratori di imprese chehanno voluto diminuire il nu-mero dei propri dipendenti,perché erano in crisi o perchéavevano deciso di chiuderealcune delle proprie sedi o didiminuirne l’attività. E perfavorire l’esodo dei lavoratoriin sovrannumero, questeaziende hanno spesso chiestoai dipendenti più viciniall’età pensionabile di lascia-re il lavoro, in cambio diincentivi, cioé di denaro chepermettesse a questi lavora-tori di mantenersi fino almomento di andare in pen-sione. Ma la situazione è cam-biata nel dicembre scorso,quando il governo presiedutodal premier Monti ha emanatil decreto legge chiamato«Salva Italia» per la ridu-zione del debito pubblico.Questo decreto contiene unariforma delle pensioni chesposta in avanti l’età pen-sionabile per quasi tutti gliitaliani, esodati compresi.Chi lavora, quindi, dovrà con-tinuare a farlo per qualcheanno in più rispetto al pre-visto; ma gli esodati, che unlavoro non ce l’hanno più,saranno in una situazioneben diversa e drammatica: inquelli «anni in più rispetto alprevisto» saranno senza pen-sione ma anche senza sti-pendio, perché la loro exazienda avrà smesso di pa-garli. Proprio per questo ilgoverno aveva stanziato deldenaro per assicurare un red-dito agli esodati fino al mo-mento della pensione. Il pro-blema, però, è che i fondi nonsono sufficienti e bastano so-lo per 65mila persone, mentregli esodati, secondo le ultimestime, ammontano a circa400mila. E ora che si fa?

L’ATTESA PER LA NUOVA PIAZZA

CANTIERE La piazza dovrebbe essere consegnata il 13 ottobre [foto Tony Vece]

+4

FUTURO La disperazione in piazza

POTENZA CITTÀ

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 01.10.2012 PAG. 11

40 Lunedì 1 ottobre 2012

ANCHE a Potenza c’è stataun’anticipazione della ceri-monia nazionale che ilprossimo 4 ottobre celebre-rà San Francesco. Ieri po-meriggio è stato il sindacodi Rotondella, VincenzoFrancomano, a donarel’olio per la lampada dellachiesa potentina intitolataa Santa Maria del Sepolcro(dove opera la comunitàfrancescana). Prima dellacerimonia religiosa un in-contro con il sindaco di Po-tenza, Vito Santarsiero,nelle sale di Palazzo di città,ha suggellato una sorta digemellaggio tra le due co-munità.

«Si tratta di un’iniziativache esplicita il forte senti-mento religioso presentenella nostra regione - hadetto padre Leone, dellachiesa -Le radici di questorapporto privilegiato deilucani con i francescani, siada ricercarsi nella storia,allorquando in tutti i Co-muni della Basilicata si tro-vava un convento, realtà ri-masta identica per secoli,sino alla fine del 1.700». Edi «momento importanteper le due comunità» haparlato il parroco di Roton-della, don Mario, che ha rin-graziato i tanti suoi concit-tadini che sono giunti a Po-tenza per assistere alla ceri-monia.

«Al momento religioso –ha detto Santarsiero – fa dacornice un sorta di gemel-laggio tra Potenza e i Co-muni che di volta in voltadoneranno l’olio. Quest’an -no, per Rotondella è anchel’occasione per presentarsial pubblico potentino, conl’allestimento di stand diprodotti tipici e manifesta-zioni culturali e folcloristi-che che si svolgono nellavilla comunale di Santa Ma-ria». Nei due anni successi-vi era stata la cittadina diTrecchina a donare l’olio;nel 2013 toccherà a Valsin-ni.

«E’ una occasione – hadetto Santarsiero - per re-cuperare un rapporto di-retto tra due comunità che

Tanti i cittadini partiti da Rotondella che hanno partecipato alla cerimonia di consegna dell’olio

Tamponamento a Gallitello

Una settimana di celebrazioni religiose e intrattenimento a Monticchio laghi

Pienone alla badia di San MicheleAssalto di migliaia di fedeli e turisti, arrivati anche da Puglia e Campania

MONTICCHIO - LA Badia di SanMichele, nel fine-settimana che si èappena concluso è stata presa d’as -salto da circa mille persone, devotie simpatizzanti, giunti anche dafuori regione, dalla Puglia e Cam-pania, per festeggiare San Miche-le Arcangelo. Il parroco rettoredella Badìa, Fra Giuseppe Cappiel-lo già da tempo aveva preparato unricco programma di festeggia-menti. Per una decina di giorni sisono succedute le Novene a SanMichele con recita della CoronaAngelica. Il 28 settembre, vigiliadella festa, si è svolta una fiaccola-ta con preghiere e canti accompa-gnando la statua di San Micheleintorno al lago piccolo. Sabato èstata la volta della tradizionaleprocessione sul battello (concessoda Aldo Cammarota) partenza dalchiosco 2000 e accoglienza dellastatua all’imbarco dei pedalò conla partecipazione delle dame e deicavalieri dell’associazione “Incammino con S.Gerardo Majella”.La processione pomeridiana è sta-ta accompagnata dalla banda mu-sicale “Giuseppe Verdi” di Rione-ro, diretta dal maestro DonatoSantoro. «La Chiesa, fin dall’anti -chità - ha riferito fra’Giuseppe - siain Oriente che in Occidente, non

ha mai cessato di tributare un cul-to speciale all’Arcangelo San Mi-chele. Anche la nostra comunità diMonticchio ha il privilegio di ono-rare il principe delle Milizie cele-sti, Colui che da sempre viene con-siderato il “Soccorritore dei Dirittidi Dio”e il “Difensore della Chiesa”contro le insidie del demonio. Ri-

volgiamoci all’Arcangelo Micheleperché da Lui sostenuti nella lottacontro le insidie del male sappia-mo proseguire nel cammino di se-quela del Signore Gesù. In questidue giorni si è sentito il calore deipresenti, anche di quelli venuti da-gli altri centri limitrofi. Ringrazioi collaboratori e le forze dell’ordine

per la riuscita dell’evento. Il pros-simo 11 ottobre la chiesa inaugural’Anno della Fede, l’accesso allerealtà soprannaturali, al misterodi Dio, alla divina rivelazione. SanMichele Arcangelo è stato un au-tentico difensore della chiesa, por-ta della fede».

Lorenzo Zolfo

La processione in onore del Santo attorno al lago

MARATEA - Cambio allabrigata della Guardia difinanza di Maratea. Neigiorni scorsi il luogote-nente Giovanni Asaro,dopo 17anni, ha lasciatoil comando di Marateaper assumere il presti-gioso incarico di viceco-mandante della compa-gnia di Lauria. A guida-re le fiamme gialle luca-ne della cittadina tirreni-ca è, nel frattempo, arri-vato il maresciallo aiu-tante, Guilino Orrico.L’ispettore giunge a Ma-ratea dopo una lungaesperienza operativamaturata in Puglia,presso la compagnia diPotenza e ultimamentepresso la compagnia diLauria dove, per un lun-go periodo, ha ricopertoil delicato incarico di co-mandante della sezioneoperativa, cuore pulsan-te dell’attività di preven-zione e repressione delleviolazioni tributarie edelle indagini di poliziagiudiziaria. L’ispettorecon le sue qualità umanee professionali non hamancato, tra l’altro, difrasi apprezzare dai ma-gistrati inquirenti dellaProcura della Repubbli-ca di Lagonegro, ese-guendo sotto la loro dire-zione delicate indaginidi polizia giudiziariaconclusesi con brillantirisultati. E’ insignitodella croce d’oro di servi-zio, della medaglia d’ar -gento al merito di lungocomando e di numerosiriconoscimenti per i ri-sultati di servizio conse-guiti. Il luogotenenteGiovanni Asaro va a rico-prire l’incarico di co-mandante della sezioneoperativa e vice coman-dante della Compagniadi Lauria, nativo dellaprovincia di Trapani, èlaureatoed è insignitodivarie onorificenze. Hasvolto la sua attività diservizio a Maratea permolti anni nell’incaricodi comandante, svolgen-do solo per poco ancheservizio al nucleo di poli-zia tributaria di Poten-za.

Emilia Manco

La cerimonia del dono dell’olio che alimenterà la lampada nella chiesa del capoluogo

Voto da Rotondella a Santa MariaNel 2013 sarà Valsinni a onorare la tradizione legata a San Francesco

Potenza

E’diun contuso ilbilanciodiun incidentestradaleavve-nuto nella tarda mattinata di ieri in via del Gallitello a Po-tenza. Il traffico in zona è stato rallentato da un tampo-namento in cui sono stati coinvolti una moto, uno scoo-ter e un’auto.

A fare le spese dello scontro il conducente della moto,caduto a terra a seguito dell’impatto. E’ stato soccorsosubito dagli operatori del 118 Basilicata Soccorso, arri-vati in via del Gallitello con un’ambulanza. La polizia lo-cale è stata poi impegnata con i rilievi.

[email protected]

già nel corso dell’anno si so-no scambiate visite e hannocondiviso momenti di pre-ghiera. Per la città capoluo-go è anche occasione per co-noscere meglio altre realtàma anche occasione reli-giosa per rinsaldare il suorapporto con i Francesca-

La macchinacoinvoltanello scontro

ni.”“E’ un onore per la comu-

nità di Rotondella –ha dettoil Sindaco Vincenzo Fran-comano- donare l’olio voti-vo a San Francesco e la pre-senza così numerosa dimiei concittadini dimostraquanto questo momento

sia fortemente sentito econdiviso. Siamo una pic-cola comunità ma siamouna comunità sana chevuole crescere e far cono-scere i suoi valori e la Basi-licata è una piccola Regioneche ha sempre più bisognodi sentirsi unita e coesa».

E’ stato un piccolo tuffonel passato a quando, nel2009, era stata la Basilicataa offrire l’olio per la lampa-da dei Comuni d’Italia si-tuata ad Assisi. Quella ceri-monia per una giornataunificò il sentire religiosodell’intero territorio.

Maratea,avvicendamentoin Fiamme Gialle

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 01.10.2012 PAG. 12

Lunedì 1 ottobre 2012 I VMATERA CITTÀ

METAPONTO IL FINANZIAMENTO DI 2 MILIONI NON BASTA PER TUTTE LE OPERE�

Contratto di quartierel’entusiasmo ha lasciatoil posto alla delusioneServe l’auditorium? Un progetto ormai vecchio M A LU M O R I La zona per gli insediamenti

ANGELO MORIZZI

l B E R N A L DA . Gli entusiasmi suscitati dalfinanziamento di 2 milioni e mezzo di eurodella Regione Basilicata, per il contratto diquartiere di Bernalda sono stati subito smor-zati. Il progetto originario, che risale ad-dirittura al 2003, prevedeva la realizzazione diun auditorium da 500 posti, un plesso di casepopolari e la rivisitazione dell’ingresso aBernalda provenendo dalla ss 407 Basentana.Ebbene, allo stato attuale, quei fondi ba-sterebbero solo per realizzare la strutturapolivalente, ma da 350-400 posti più un palazzocon 8 appartamenti. Per la viabilità e l’ar redourbano di riqualificazione, invece, occorre-rebbero altri 700 mila euro, attualmente nondisponibili e che saranno versati, succes-sivamente dal Comune. Il sindaco L e o n a rd oChir uzzi rassicura: «Tutte le strutture pro-gettate rientreranno nei finanziamenti. L’ope -ra sarà realizzata in due fasi, ma l’auditorium

verrà consegnato, assieme al palazzo Ater, coisoli fondi regionali». Tuona l’opposizionepidiellina che, con Franco Prisco teme «chel’auditorium rimanga l’ennesima cattedralenel deserto, come la piscina, il pattinodromo,il Parco ludico di san Rocco e il Castello. E poi,- aggiunge Prisco - chi gestirà l’i m m o b i l e,senza che finisca nel degrado? Il tutto mentreBernalda avrebbe più bisogno di luoghiall’aperto e di aggregazione per i bambini. Ilprogetto, che risale a dieci anni fa, è ormaianacronistico». Gianluca Colonna (Pdl), po-ne, invece, una questione di conflitto di in-teressi, «visto che tra i progettisti del Con-tratto di quartiere c'è anche l’attuale as-sessore esterno Arcangelo D’Alessandro». Di -no Paradiso del Pd, tuttavia, difende l’idea,affermando «che l’auditorium è uno spazioche manca a Bernalda e di cui la città habisogno». Franca Di Giorgio (Pd), osservache «qualora le infrastrutture viarie nonvengano nel contempo appaltate, l’area è

comunque già infrastrutturata e asfaltata,pertanto non si ci sarebbero problemi. Lariqualificazione, insomma, può essere riman-data tranquillamente a una fase successiva».Nunzio Di Biase del Circolo Pitagora sot-tolinea con forza «l'esigenza di individuarepartnership con privati, che gestiscano l’au -ditorium, progettato sulle ceneri dell’ex mat-tatoio comunale. Altrimenti i costi grave-ranno sulle già sofferenti casse municipali. E’necessario, inoltre, che ci siano garanzieaffinchè l’opera sia terminata e non restiincompiuta». L’ingegner Marco Tataranno,responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune,chiamato in causa per fornire ragguagli, haaffermato: «Il contratto non prevede la pre-senza di privati. E’ stato assegnato dallaRegione Basilicata al Comune di Bernaldasenza molti margini di discussione. Pertantosi è preferito il ridimensionamento dell’opera,piuttosto che rinunciare a un’opportunità datempo attesa».

POLICORO IL SINDACO LEONE�

«Nessun taglioal serviziodi sostegnonelle scuole»

NICOLA BUCCOLO

l P O L I C O R O. Poteva iniziare l’anno scolasticosenza polemiche? Anche se con alcuni giorni diritardo, ad innescarle ci ha pensato il capogruppoconsiliare Pd, Gianluca Marrese, il quale, in unnota alla stampa, parla di “tagli ai servizi di so-stegno nelle scuole primarie”, riguardanti gli “as -sistenti educativi per i bambini diversamente abi-li”. Il sindaco Rocco Leone, secondo Marrese,avrebbe “tagliato di più del 50% il fabbisogno di orerichieste dalle istituzioni scolastiche”. Pronta lareplica del sindaco Leone. «Per l’anno scolasticoterminato a giugno di quest’anno – ha spiegatoLeone - il monte ore settimanale fornito dal Comunealle scuole dell’obbligo per l’assistenza specialisticaper gli alunni disabili (gli insegnanti di sostegnovengono forniti dalle scuole) era di 290. Dopo diversiincontri che si sono tenuti con i dirigenti scolasticie con l’assessore alle Politiche sociali, Livia Lauria,l’anno scolastico appena cominciato, vede il monteore fornito dal Comune alle scuole di ben 364 ore. Unnumero superiore, se la matematica non è un’opi -nione, delle 290 ore precedenti!». Il capogruppoMarrese non è rimasto soddisfatto della rispostaavuta dal sindaco Leone, al quale ha detto di chia-rire «se le ore assegnate quest’anno corrispondonoa quelle richieste dalle istituzioni scolastiche, sem-plicemente con un sì o con un no».

La risposta del sindaco Leone non è ancora ar-rivata (e forse non arriverà più), perché nel frat-tempo è giunto un comunicato a firma dei dirigentiscolastici Agnese Schettini e Francesco Dello-russo degli istituti comprensivi “Lorenzo Milani”e“Giovanni Paolo II”, in cui si afferma che “primadell’inizio del nuovo anno scolastico hanno rivoltoall’ente comunale puntuale richiesta di personaleassistente educativo per gli alunni diversamenteabili. Tali figure specialistiche sono state assegnatefin dall’inizio delle attività didattiche. Nell’org a-nizzazione e gestione delle risorse umane sia in-terne che esterne alla scuola è stata garantita l’as -sistenza a tutti gli alunni diversamente abili o conparticolari problemi caratteriali senza alcuna for-ma di discriminazione. Non si è applicato il metododella “distribuzione a pioggia” ma si è organizzatoil servizio tenendo conto dei bisogni dei singolialunni in modo da ottimizzare l’uso delle risorse egarantire la personalizzazione del servizio offerto.Cogliamo l’occasione per ringraziare l’ente comu-nale per la disponibilità e la collaborazione di-m o s t r at a » .

MONTESCAGLIOSO LA DENUNCIA DELL’ASSOCIAZIONE LA BAUTTA�

«Sono carri bestiame»Nuove lamentele per gli autobus e il servizio delle Fal

POLICORO DOPO LA DIFFIDA DEL COMUNE�

Urbanizzazionein via Vito Stella

ALBERTO PARISI

l M O N T E S C AG L I O S O. «Anche quest’a n n o,puntualmente, purtroppo, si ripropone all’aper -tura delle scuole il problema degli autobus delleFal sulla linea da e per Montescaglioso». A se-gnalarlo, ancora una volta con fermezza, la re-sponsabile dell’associazione “La Bautta”, Filo -mena Silvaggi, «Autobus strapieni - continua -gente stipata come nei carri bestiame, arroganzae maleducazione degli addetti al servizio. Lanostra associazione sollecita a non restare in-sensibili davanti a questo problema ed invitatutti i cittadini e quanti hanno a cuore que-st’annoso problema che riguarda la sicurezzadei figli,a firmare la nostra petizione, da inviare

alle Fal ed ai responsabili del settore, affinchèsiano urgentemente previste corse bis nelle oredi maggiore afflusso di studenti, passeggeri, la-voratori pendolari. In particolare chi si recagiornalmente per frequentare le scuole supe-riori a Matera, non deve sgomitare per occupareun posto e di poter rientrare a casa appenal’orario lavorativo o scolastico è terminato. Tuttii giorni si ripropone il solito scenario, gente cherimane a terra ad aspettare altre corse in altriorari, gente che si sente male a causa del so-vraffollamento, minacce da parte dei conduttoridell’auto di rivolgersi alle forze dell’ordine neiriguardi di qualche facinoroso. Uno spettacolonon certo esaltante, speriamo nell’intervento as-sicurato dall’assessorato alla Cultura».

l P O L I C O R O. A metà settembre la notizia della diffidafatta dal Comune per quattro comparti edilizi per i qualinon erano state portate a termine le opere di urbaniz-zazione, creando molti disagi a chi ci abita. La diffida hafunzionato. Il sindaco Rocco Leone fa sapere che «nelcomparto C3/4b di via Vito Stella sono stati avviati i lavoridi urbanizzazione, precedentemente lasciati incompletidalla ditta appaltatrice». La diffida ed il rischio di in-cameramento delle polizze fideiussorie da parte del Co-mune, ha infatti spinto l’impresa lottizzante di quell’area ariprendere i lavori. Sarà seguito l’esempio anche dalleimprese e lottizzanti inadempienti degli altri tre Comparti,C1/1 di viale Salerno, C1/8 di via Massimo D’Azeglio e C2/3di via Agrigento? In caso contrario, trascorsi i terminiassegnati, il Comune incamererà le polizze fideiussorie eprocederà d’ufficio all’ultimazione delle opere. (n.buc.)

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 30.09.2012 PAG. 13

Domenica 30 settembre 2012 27

Il sindaco Grande accanto a Chris. Nelle atre foto il managermentre guarda il registro dell’anagrafe, mostra vecchie foto difamiglia e sotto il gonfalone del Comune

Un convegno nel convento di Ripacandida

Gli “Scritti di S. Francescoe di Pio da Pietralcina”

Un momento dell’incontro dedicato a Papa Woytila

Chris Bell, responsabile mondiale del marketing di iTunes, a Vietri paese natio dei suoi bisnonni

Alla ricerca delle proprie radiciDel Comune ha voluto vedere tutto e ha anche consultato i registri dell’anagrafe

Potenza

NEL salone del convento di San Donato dellesuore missionarie del Bambin Gesù di Ripa-candida si terrà oggi pomeriggio, alle 16.30,un incontro sul tema : “Gli scrittidiFrancescod'Assisi e Pio da Pietralcina - Introduzione allalettura”.Apromuovere questoincontrol'asso-ciazione “Amici di Padre Pio e Suor Maria di Ge-sù”, presieduta da Aldo Ugo Anastasia.

Dopo il saluti del presidente, l'intervento diMichele Labriola, socio dell'associazione.

Le conclusioni saranno affidate al parroco,don Francesco Distasi.

L'associazione “Amici diPadre Pio-SuorMa-ria di Gesù” da qualche tempo promuove ini-ziative mirate. L’anno scorso, a esempio, hapromosso un incontro su un grande della spi-ritualitàcristiana, PapaWoytila, unappassio-natodi Dio,dell'uomo fratelloedelle alterealtàcreate.

lo.zo.

I GENITORI dei suoi bisnon-ni, Giustina Pascaretta e An-selmo Bello, sono nati a Vietridi Potenza, nel lontano 1844.

Lui, Chris Bell, 48 anni, ènato a New York, sposato, vivea Pacifica, in California ed ilSenior director WorldwideProduct marketing di Appleed iTunes (in parole povere,responsabile, a livello mon-diale, del marketing di I Tu-nes, ed è un dipendente di spic-co della Apple). E ieri mattinaè giunto a Vietri di Potenza,non per affari, nemmeno perlavoro. Ma perun solo motivo:realizzare il sogno della suafamiglia, dei suoi genitori, e ilsuo: quello di conoscere i suoidiscendenti, i suoi avi.

E vedere sui registridell’anagrafe i nomi dei geni-tori dei suoi bisnonni. E il suosogno si è avverato. Chris giàdamesisi eramessoincontat-to, tramite facebook, conmol-ti vietresi, che lo hanno aiuta-to, poi, in questo suo viaggio.

Dopo mesi di ricerche, ègiunto in paese, accolto calo-rosamente, come da sempreVietri e i vietresi fanno, e hasubito raggiunto alcuni amicidel posto, conosciuti su Face-book: Valentino, Tonino edEmilio. E poi Pasquale e Gae-tano.

Per venire a Vietri ha “as -sunto” un traduttore, il si-gnor Angelo, di Roma, che gliha fatto anche da autista.Chris non parla italiano.

E' arrivato in Italia qualchegiorno fa, con un aereo priva-to atterrato nella Capitale. Poilo spostamento in terra luca-na. Il tempo di sistemarsi inhotel, venerdì. Un po' di riposoe poi subito a Vietri. Una gior-nata intera in paese. Prima inun bar.

Ha conosciuto tante perso-ne, poi è andato in vico stortodel Popolo, nel centro storicodi Vietri, per conoscere unasua parente: Giustina, di 98anni. Chris ha voluto subitovisitare la casa comunale. E'entrato. Siè sbizzarritonel fa-re foto.

Poi, grazie al responsabiledell'ufficio anagrafe del Co-mune di Vietri, Rocco Buon-

germino, ha realizzato il suosogno.

Ha visto scritto a mano, suiregistri anagrafe, i nomi deisuoi avi. Chris, visibilmenteemozionato e felice, ha detto,in inglese: «Per la mia fami-glia è sempre stato un sognovedere questo registro, ci sia-mo riusciti». E poi, continuan-do, tra una chiacchiera e l'al-tra, hadetto: «Lamia famigliaed io siamo orgogliosidi esse-re originari di Vietri di Poten-za. Grazie per aver realizzato ilnostro sogno». Chris poi ha vi-sitato tutto il Comune.

Tra una chiacchiera e l'al-tra, ha aperto la sua borsa, e hamostrato foto in biancoe neroche ritraevano i suoi familia-ri, suo padre. I suo nonni. Poi,foto ricordo e pose sotto lostendardo del Comune.

Poiuna passeggiata inpae-se, la conoscenza con il sinda-co di Vietri, Carmine Grande.

La foto ricordo e le parole delsindaco: «Ti aspettiamo anco-ra qui con tutta la famiglia».Chris nella sua visita a Vietriha fotografato davvero tutto.Segno di attaccamento, e amo-re, per la terra natìa dei suoiavi. Poi ha pranzato, con gliamici diVietri, inun agrituri-smo del posto. Poi ha chiesto diconoscere la musica popolare:in serata è stato accontentatoin un'abitazione, con tantebuone pietanze locali e musicapopolare. Chris nei prossimigiorniripartirà dall'Italia:de-stinazione Londra e Berlino,perlavoro.Con lapromessadiritornare un giorno, col restodella sua famiglia.

Claudio Buono

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 01.10.2012 PAG. 14

Lunedì 1 ottobre 2012 42

Alla tabaccheria Bice il misterioso fortunato ha lasciato una fotocopia del biglietto con un “grazie”

Gratta e vince un milioneDiventa neo-Paperone dopo aver acquistato un biglietto da 10 euro

LA vita può cambiare anche conun gesto semplicissimo. Grat-tare con una moneta un carton-cino e scoprire che da quel mo-mento in poi nulla sarà comeprima. Basta questo per ritro-varsi con un vero e proprio mi-racolo tra le mani.

Proprio così infatti, è statovinto 1 milione di euro al grattae vinci “Miliardario”.

Dieci euro per sbancare ilmassimo della vincita nella sto-rica tabaccheria “Bice” del rio-ne san Giacomo presa “d’assal -to” dal popolo degli scommetti-tori dalle prime ore di ieri mat-tina alla notizia che un matera-no si era aggiudicato la straor-dinaria somma.

Età circa 30 anni, di mediastatura con un’ automobile dimedia cilindrata e cliente occa-sionale della tabaccheri: sareb-be questo l’ identikit del fortu-nato vincitore che alle tre e cin-quanta di domenica ha lasciatosotto la saracinesca della ricevi-toria una fotocopia scanneriz-zata piegata in quattro del bi-glietto vincente con su scritto“grazie”.

Il titolare della tabaccheria,incredulo per l’evento ha ag-giunto su un foglio accanto”Lafortuna qui è di casa vinti solo1000000 di euro”.

A far vincere è stato il nume-ro 34 scoperto sulla terza filadel biglietto.

Il vincitore dopo aver lasciatola fotocopia si è dileguato senzalasciare tracce evidenti ma si-curamente è stato immortalatodal sistema di sicurezza al difuori dell’attività.

Nella ricevitoria presa d’ as -salto, non appena la notizia si èdiffusa, un andirivieni di per-sone si è avventurato nell’even -tuale scoperta dell’identità del

neo milionario, alla ricerca diun indizio sul vincitore che , cisi augura, non si limiterà ai rin-graziamenti su una fotocopialasciata in piena notte.

«Sono fiero di aver fatto feliceuna persona - ha dichiarato Eu-stachio Nicoletti, titolare dasette anni della tabaccheria -Spero sia una persona bisogno-sa e che la cifra vinta gli possacambiare la vita o perlomeno nepossa farne buon uso».

L’interrogativo sull’identitàdel fortunato vincitore è d’ob -bligo tra gli scommettitori, mail titolare ha la bocca cucita enulla trapela sulle sue persona-li ipotesi.

Sotto il profilo pratico, sicu-ramente il fortunato vincitore

impiegherà più tempo a riscuo-tere la somma che ad averla vin-ta ma se vorrà velocizzare i tem-pi di riscossione dovrà recarsinella sede centrale di Banco diNapoli-Intesa San Paolo poichéè l’unico istituto di credito ac-creditata da Lottomatica.

Infatti, la certezza della vinci-ta si avrà solo dopo quattrogiorni dal deposito del taglian-do vincente presso la banca a esolo allora la Lottomatica ren-derà ufficiale, attraverso unacomunicazione, la vincita conl’invio del materiale pubblicita-rio.

Un risultato- record che va adaggiungersi alle migliaia di eu-ro vinti negli ultimi tempi nellacittà dei Sassi che si conferma

meta prediletta della dea ben-data ma anche in un trend dicrescita del popolo degli scom-mettitori, secondo quantoemerge dalle classifiche di set-tore.

In città, nel frattempo, la pri-ma domenica di fine estate sem-bra essere cominciata sotto ilsegno della fortuna.

Molti i materani che hannocominciato a formulare la pro-pria tesi sull’eventuale vincito-re che da oggi avrà un impegnoin più nella propria vita: decide-re come far diventare una vitto-ria miracolosa una opportuni-tà dalla quale non farsi divora-re.

Michelangelo [email protected]

La fotocopia del Gratta e vinci lasciata sotto lasaracinesca della tabaccheria Bice, in alto adestra la scritta del vincitore: “Grazie”

Tante le vincite negli anni

Città dei Sassie dei recorddi giocatori

LAdea bendatatornaabaciare lacittàdegliantichi rioni in tufo e in modo prorompen-te.

Il milione di euro alla tabaccheria Bice, èl’ultima delle vincite in ordine cronologicoche riporta allamente dei matera-ni le precedenti.

Un milione dieuro fu vinto nel-la tabaccheria deifratelli Lisurici inVia Gravina dovein precedenza fu-rono assegnati daun altro scom-mettitore 500 mi-la euro.

Anche il bar Dante 52 di Arcangelo Guer-ricchio ha farro registrare una vincita di500 mila euro oltre ad altre vincite menoconsistenti.

Un altro punto di riferimento per gliscommettitori è la tabaccheria di AngeloSacco in via Gattini meglio conosciuta co-me “l’Ebreo”che alcuni clienti ribattezzaro-no come “La via della fortuna” per le fre-quenti vincite registrate.

Di minoreentità, maugualmente impor-tanti levinciteottenute alBarettodiViaLaMartella e alla tabaccheria di Piazza degliOlmi dove gli scommettitori si sono dovuti“accontentare”, si fa per dire, di cifre infe-riori ma che ugualmente si aggirarono in-torno ai centomila euro.

Come dire: se è veroche i soldi non fannola felicità come dice il proverbio almeno tiaiutano a vivere meglio.

m.f

Maria Teresa Cascino: «Quest’anno è stato il più entusiasmante»

Le lettrici salvano l’economiaSuccesso della nona edizione del “Wo m e n ’s fiction Festival”IL numero 9 porta bene agliorganizzatori del Women’sFiction Festival, il festivaldella letteratura al femmi-nile che ogni anno concen-tra a Matera scrittrici, edi-tor, esperte e aspiranti au-trici di best seller e che que-st’anno celebrava la nonaedizione.

Il tema del 2012, “Leggodi gusto”, infatti ha consa-crato al successo la rasse-gna a giudicare dalla qualesembra che la crisi dell’edi -toria non coinvolga questosettore.

Nel corso delle quattrogiornate del festival, la cit-tà ha fatto da sfondo ad in-contri, dibattiti, presenta-zioni di libri e confronti congli editori, in un contestoche ha confermato la lette-ratura come uno dei settoriin autentica crescita nelnostro Paese.

Lo conferma anche Ma-ria Teresa Cascino, respon-sabile delle relazioni ester-ne del Women’s e deus exmachina dell’appunta -mento sin dalla sua nasci-ta.

«E’ stata una delle edizio-

ni più ricche, più entusia-smanti, più partecipate -spiega - sia per le presenzeesterne che per quelle dellacomunità locale. La consa-pevolezza che la narrativaal femminile sia diventataMade in Italy, chiarisce checi siamo inserite in un con-testo nel quale s’erano giàpresupposti di mercato chehanno accelerato alcuniprocessi. Sia sotto il profilointernazionale - prosegue -in cui sono stati affrontatiargomenti interessanti peril futuro dell’editoria, per ilruolo degli agenti nel mer-cato che cambia, sia perchè- aggiunge la Cascino - gliscrittori hanno bisogno diavere maggiori delucida-zioni e strumenti per ope-rare.

Il livello di soddisfazioneè stato altissimo».

Incontrotendenza almo-mento storico che l’Europae il mondo stanno vivendo,il Women’s lancia un se-gnale positivo.

«La crisi? E’ proprio ilmercato trainante dellawomen’s fiction a tenere inpiedi il settore in questo

momento. Se si pensa al fe-nomeno delle “sfumature”(la serie letteraria del mo-mento, “Cinquanta sfuma-ture di grigio” di “rosso” edi “nero” di E. L. James,ndr.) che è planetario, allafine sono le lettrici a soste-nere questo settore. In que-sto senso, noi la crisi nonl’abbiamo sentita».

La rassegna materanaha “battezzato” numerosicasi divenuti best seller nel-

le precedenti stagioni. Unoper tutti, quello di Giusep-pina Torregrossa, gineco-loga palermitana che pro-prio al Women’s Fiction fe-stival deve il successo delsuo primo romanzo, “Ilconto delle minne” e la suanuova professione di scrit-trice.

Anche il 2012 ha contri-buito a scoprire nuovi ta-lenti?

Risponde sempre Maria

Teresa Cascino: «E’ un po’presto per dirlo. I pitchingcon gli editori son andatibene e alcune proposte so-no state considerate valide.Spero tanto che si possanotramutare in contratti edi-toriali».

L’edizione di quest’annodel premio Baccante è an-data ad Amy Bratley per ilromanzo d’esordio “Amo -re, zucchero e cannella”.Purtroppo l’improvvisa

morte di suo padre le ha im-pedito di essere presente al-la consegna del riconosci-mento, sabato alla Casa Ca-va. Al suo posto ha ritiratoil premio Chiara Ferrari,editor di Newton Compton.Alla cerimonia, presentatada Alessandra Casella è in-tervenuta anche Jane Cor-ry autrice de “La donna conl’anello di rubini”.

Antonella [email protected]

Chiara Ferrari, editor di Newton & Compton ritira il premioBaccante per Amy Bratley e a sinistra Alessandra Bazardi direttoregenerale di Harlequin Mondadori con Alessandra Casella (fotoCosimo Martemucci)

MateraREDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 01.10.2012 PAG. 15

Lunedì 1 ottobre 2012IV IMATERA CITTÀ

DEA BENDATASI È FATTA VIVA IN VIA FERMI

CACCIA AL FORTUNATOIl gestore del bar non lo conoscee ieri era preso da ben altro lieto eventola nascita del primo figlio maschio

Ha vinto un milione di eurocon un biglietto costato 10giocato al rione S. Giacomo

PROVINCIALE N. 53 UNA LUNGA SCIA DI SANGUE. ADEGUATA LA PARTE DOVE PERSE LA VITA IL MARESCIALLO VITULLI, MA NON È ANCORA SICURA

Micidiale quel tratto di strada che collegaGravina di Puglia al territorio materano

IL COMUNISTA MOSTRA FOTOGRAFICA CON 120 PANNELLI CHE RIPERCORRE LA VITA DEL POLITICO SARDO

Nel museo di Palazzo Lanfranchiritratto inedito di Enrico Berlinguer

P R O P O S TA ASSOCIAZIONI AMICI FUNGO CARDONCELLO E VIE DEL PANE

«Percorsi golosi» per superarela rivalità tra Matera e AltamuraIl pane e altri prodotti uniscono e non dividono i territori

l La rivalità per il pane tra Matera e Altamura? Non ha alcunsenso perchè siamo di fronte a grandi prodotti e ad una grandequalità. La direzione della rivista «Bibenda», diretta da Fr ancoRicci, ha chiesto all’associazione «Amici del fungo cardoncello» eall’associazione «Le vie del pane» di organizzare una serie di“percorsi per golosi” che vedranno protagoniste alcune aziendegastronomiche del territorio apulo lucano.

L’antica competizione per la promozione del pane tra i dueterritori diventa così una grande occasione di valorizzazione dellacultura del grano duro e dell’arte bianca apulo-lucana. Coinvoltanell’iniziativa l’associazione «Alt» (Apulo lucani talenti e ter-ritorio), che porterà i due pani di eccellenza ad essere protagonistidei menù che saranno proposti dai maggiori chef italiani agli oltremille sommelier e giornalisti. A rappresentare il «Consorzio panedop di Altamura» sarà Vincenzo Altamura, mentre per il«Consorzio pane igp di Matera» ci sarà Gianni Schiuma. Imaestri panificatori prepareranno, in diretta, la focaccia che faimpazzire piccoli e grandi. Numerose le aziende di Puglia eBasilicata che parteciperanno a questo esclusivo viaggio nellagastronomia italiana d’eccellenza.

lFu forte l’emozione in città per la mortedi Antonio Vitulli. Maresciallo dei cara-binieri in servizio da due mesi a Gravina.Accadde il 12 giugno di un anno fa. Comeogni sera stava tornando a casa. Dopo le 19,percorrendo la strada provinciale 53, checollega Gravina a Picciano, la sua Alfa 147 èuscita di strada. Non c’è stato niente da fareper i soccorritori. Sul posto, si fiondarano isuoi colleghi. I militari dell’Arma sannocontenere bene il dolore. Quella volta nonriuscirono a trattenere le lacrime. Vitulli,dopo essere stato in forza ai «Ros» di Napoli,essendosi avvicinato alla sua città natale,aveva deciso di sposarsi. Era già preparatola casa prima di convolare a giuste nozze.Ma i suoi progetti si sono fermati di colpo suquella che il Comitato civico di Gravina,non a caso, ha ribattezzato come la «stradadella morte».

«Un tracciato micidiale», commenta inproposito il maresciallo Liborio Clemente,collega di Vitulli e come lui pendolare traGravina e la città dei Sassi. Il tratto piùpericoloso è proprio quello a confine con laprovincia di Matera, ma è un nastro diasfalto segnato da una lunga scia di sangue.È rimasto chiuso al traffico da novembre2010 a marzo 2011, dopo la morte di Giu -seppe Bruno Lafasanella e Rocco Scaia-no entrambi di 71 anni; benchè insicura, la

strada è stata riaperta al traffico. Ancoraincidenti. Un mese dopo il decesso di Vitulli,23 luglio, ha perso la vita Domenico Elia, di23 anni. Incidenti sempre nello stesso tratto,all’altezza del chilometro 9,800. Fino al chi-lometro 10 mancano 200 metri che fannopaura. La serie di incidenti avvenuti è lun-

ga, per fortuna non stati tutti mortali.Lo scorso agosto, quel pezzetto di strada è

stato finalmente adeguato, come si deve. «Eda allora - commenta mareggiato - il ma-resciallo Clemente - non si sono registratipiù incidenti». L’amarezza delle sue parole èfacilmente interpretabile. Era proprio ne-

cessario un tributo così pesante di vite uma-ne prima mettere in sicurezza questo ma-ledetto tratto di strada? «Ma non basta -conclude il militare dell’Arma - c’è ancorada adeguare tutto il percorso e ricade nellaparte pugliese. La sua pericolosità, purtrop-po, rimane elevata». [p.d.]

le altre notizieCREDITI CON L’ENTE

Due convenzionitra banche e Provincian Buone notizie per le imprese

che vantano crediti nei con-fronti della Provincia di Ma-tera. Grazie alla stipula didue convenzioni, una tral’ente di via Ridola e Biis(Banca infrastrutture inno-vazione e sviluppo del grup-po Intesa Sanpaolo) e l’altratra lo stesso ente e Sace Fct(in partnership con Poste Ita-liane), arriva lo smobilizzodelle somme vantate. Sia Sa-ce Fct che la Biis anticipe-ranno fino al 100% dell’im -porto del credito certificato,con la sola differenza che laprima mette a disposizioneun plafond di 7 miliardi di eu-ro, mentre la Biis di 5 miliar-di euro.

AGRICOLTURA

Stato di agitazionedel personale Alsian La Cisl Funzione pubblica

rende noto lo stato di agita-zione del personale dell’Al -sia, Agenzia lucana per losviluppo e l’innovazione inagricoltura, priva del legalerappresentante dell’ente dalgennaio 2012. Non vi è certez-za per i dipendenti di perce-pire lo stipendio, già a parti-re dalla fine di settembre.

METAPONTO

La tassa di soggiornopenalizza i campeggin «La tassa di soggiorno, isti-

tuita dal Comune ha avutocome conseguenza l’esodo dimolti villeggianti verso altricampeggi della costa a scapi-to di quelli di Metaponto». Loafferma Federico Martoccia,presidente della Fapi (Fede-razione artigiani pensionatiitaliani). «Si tratta di un dan-no serio sia per i campeggidel luogo, che per l’indottodei commercianti e artigianilocali». Secondo Martoccia,«piuttosto che salvaguarda-re i locali, costituiscono unlasciapassare per gli abusividel commercio, che invadonole spiagge joniche, movimen-tando l’economia del merca-to nero, a scapito di coloroche pagano le tasse». [a.mor.]

E U S TAC H I ONICOLETTIMostrala fotocopiadel bigliettovincente cheha trovatosotto lasaracinescadel suo bartabaccheria[foto Genovese.]

IL TRATTO MESSO IN SICUREZZADa quando è stato adeguatodal chilometro 9,800 al chilometro 10non ci sono stati più incidenti

l Novanta anni fa nasceva Enrico Berlinguer.Il bambino, il ragazzo, l’uomo, politico e il padredi famiglia sono al centro di una mostra foto-grafica intitolata «Storie gentili, future memo-rie», che sarà ospitata a Matera dal 5 al 14 ottobreall’interno del Museo nazionale d’arte medievalee moderna della Basilicata a Palazzo Lanfranchi.L’evento è organizzato dalla fondazione Basili-cata futuro con il patrocinio del Comune di Ma-tera. Si tratta di 120 pannelli suddivisi in 7 se-zioni. Immagini che ripercorrono la vita del po-litico dall’infanzia alla scelta politica, dirigentedel movimento giovanile, il partito e la vita po-litica nazionale, Berlinguer e i personaggi, alcunimomenti di vita, la politica europea ed inter-nazionale, la scomparsa.

È il primo appuntamento di una trilogia che lafondazione sta organizzando per far riscoprire glianni della Prima Repubblica raccontando le sto-rie e gli uomini dei tre partiti protagonisti di

quella stagione politica, ovvero Dc, Psi e Pci.Dopo Berlinguer seguiranno le retrospettive de-dicate ad Aldo Moro e Sandro Pertini. L'obiettivodella fondazione è farsi strumento e veicolo dicultura politica e di affermazione di uno spazio didiscussione e riflessione sulla Basilicata e sulleforze politiche democratiche nella storia italiana.Obiettivo che può essere conseguito anche dandovita ad un percorso di recupero e promozionedella memoria storica del nostro Paese attraversole principali figure politiche del Novecento.

A palazzo Lanfranchi non mancheranno mo-menti di discussione sulla figura di Enrico Ber-linguer, sugli anni che lo videro protagonistadella scena politica italiana e sulle vicende po-litiche attuali. Lunedì prossimo, 8 ottobre, il gior-nalista dell’Unità Umberto De Giovannangeli in-tervisterà Massimo D’Alema che da giovane di-rigente del Pci ha lavorato accanto a Enrico Ber-linguer durante i suoi ultimi anni.

PASQUALE DORIA

lHa vinto un milione di euro e ha cercato difarlo sapere usando una forma singolare dicomunicazione. Ha fotocopiato la matrice del-la vincita, una scheda da dieci euro del con-corso «Mega Miliardario» e, a notte fonda,intorno alle 3,30, ha infilato il foglietto for-mato A4 recante ben evidente il suo numerofortunato sotto la saracinesca del Bar tabacchiBice. Una ricevitoria storica che serve il rioneSan Giacomo. Zona popolare come la sim-patica e instancabile nonnina che fino a qual-

che anno fa, ha gestito un punto di riferimentoper più generazioni di materani, vantandouna licenza di rivendita datata 1916.

I soliti si dice sull’identità del nuovo mi-lionario non portano lontano. «La telecameradi sorveglianza esterna al bar - spiega congrande disponibilità il gestore, Eustachio Ni-coletti - ha registrato l’arrivo di un’a u t o.Dall’abitacolo è scesa una persona con la fo-tocopia della matrice; una foto scattata dalnuovo milionario con un telefonino. Chissà,ha voluto lasciare un messaggio che forse valequale ringraziamento nei confronti della no-

stra ricevitoria». Non si spinge oltre Nicoletti.È più preso dalla nascita del suo primo figliomaschio, avvenuta solo qualche ora prima.Lieto vento che ha portato bene anche all’ano -nimo vincitore.

Per gli amanti della cabala, il numero vin-cente è il 34, che si ottiene sommando due voltel’infausto 17. Insomma, la iella si è tenuta allalarga da via Fermi, strada in cui si è ma-terializzato il terzo milionario materano dellaserie «gratti e vinci». Il primo fu baciato dalladea bendata nel 2007, al Bar delle Arti, ilsecondo nel 2008, al Bar Lisurici.

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 01.10.2012 PAG. 16

Lunedì 1 ottobre 2012 9

A sinistraRoccoTrivigno,ucciso aRoma, a solivent’anni daun pirata dellastrada cheguidavaubriaco, a follecorsa. Adestra, illegale dellafamiglia diRocco, ilprofessorAdelmo Manna

Assessore tortura rumeno

L’Osservatoriomigranti:

«Deve dimettersi»PALAZZO SAN GERVASIO - Altro chesolidarietà. A chiedere le dimissionidell’assessore all’Immigrazione diPalaz-zo San Gervasio, Antonio Paradiso, è ilcoordinatore dell’Osservatorio migrantiBasilicata, Gervasio Ungolo. «Quello che

avviene nellecampagne èimpressio -nante - scrivein una notal’Omb - La vi-cenda che hainvestito l'as-sessore delComune diPalazzo SanGervasio nonci sorprendeperché nasce

da quel mix esplosivo di delinquenza co-mune, caporalato, sfruttamento dei lavo-ratori associati ad una certa politica cherende onnipotenti. La nostra continua ri-chiesta di legalità cade nel nulla. Anche ilConsiglio Comunaleda là sua solidarietàall'assessore all'immigrazione coinvoltonell'accaduto in una sorta di capovolgi-mentodelle partidove levittime sonocol-pevoli.

Chiediamo - conclude Gervasio -«le di-missioni immediate del nostro assessorenon ancora pervenute e una vigile atten-zione dei fatti che vedono coinvolti mi-gliaia di nuovi braccianti».

La Cassazione conferma la condanna a 15 anni del pirata della strada che uccise Rocco

Sentenza storica per TrivignoIl professor Manna: «Per la prima volta viene riconosciuto il dolo eventuale»

24 Ore in Basilicata

ACCETTURA - Nessun giudicepotrà riportareindietro quell’an -gelo dai lunghi riccineri, partitoda Accettura a 18 anni, per stu-diare chimica a Roma, morto a20, una sera d’estate di quattroanni fa, dopo essere stato travoltoda un pirata della strada, all’in -crocio tra viale Regina Margheri-ta e la Nomentana. Ma quella pro-nunciata dalla Quinta sezione pe-nale della Corte di Cassazione èuna sentenzastorica che in partepuò compensare il dolore della fa-miglia Trivigno. La SupremaCorte ha infatti respinto il ricorsodel professore Giuseppe Giansi,legale difensore di Ignatiuc Vasi-le, il moldavo che quella notte sitrovava a bordo del furgone ruba-to che ha investito l’auto doveviaggiavano Rocco,la sorellaVa-lentina e l’amico Nicola Telesca.E’ quindi definitiva la sentenzadella Corte d’Assise d’Appello diRoma che ha condannato il mol-davo a 15 anni di detenzione, rico-noscendola naturadolosa - enoncolposa - del reato. Vasile sapevache quell’assurda corsa sarebbepotuta finire in tragedia, e ha cor-so il rischio. Una vittoria del lega-le della famiglia Trivigno, il pro-fessore di diritto penale all’Uni -versità di Foggia, Adelmo Mannache spiega: «Si tratta di una sen-tenza importantissima perchéper la prima volta in materia di in-cidenti stradali il reato commes-so viene qualificato come volon-tario a titolo di “dolo eventuale”,spezzando la consuetudine se-condo la quale questo tipo di reatoviene classificato come colposo».

Per comprendere la portata e ilsignificato della sentenza bastatornare a qualche mese prima ri-

spetto a quella tragica notte in cuiha perso la vita Rocco Trivigno. Aquello stesso incrocio veniva tra-volto da un’auto lanciata a follecorsa un motorino con a bordodue fidanzati morti sul colpo. Al-la guida della Mercedes, StefanoLucidi, poi condannato a cinqueanni. In quel caso la Cassazionenon ha emesso quella “sentenzaesemplare” che lo stesso sindacoAlemanno aveva auspicato. «Lu-cidi - motivavano i giudici - purrappresentandosi l'incidente co-me possibile risultato della suacondotta, ha agito, tuttavia, nellaprevisione e prospettazione cheesso non si verificasse. Sussistequindi la colpa cosciente». Maquello del pirata della strada cheha spezzato la vita di Rocco Trivi-gno èun caso diverso. Il moldavoguidava ubriaco un mezzo ruba-to, lanciato a tutta velocità, ol-treppassandoben quattordicise-mafori, di cui dieci rossi, senzarallentare, in una corsa impazzi-

ta, cercando di scappare all’inse -guimento della polizia,fino a tra-volgere l’auto abordo della qualeviaggiavano i ragazzi lucani. Eancora, dopo aver provocato latragedia, aveva provato pure ascappare.Per ilprofessorManna- e come i giudici hanno ricono-sciuto - Vasile, pur essendo per-fettamenteconsapevole diquelloche avrebbe potutoprovocare, hascelto di accettarne il rischio. Daqui la volontarietàdel reato com-messo. La conclusione a cui eragiunta anche la Prima sezione pe-nale della Corte di Cassazione,che annullava la precedente sen-tenza della Corte d’Appello che,dopo la condanna a 16 anni delmoldavo in primo grado, qualifi-cava l’omicidio come colposo.Quindi il rinvio alla Corte d’Ap -pello, che riconosceva il doloeventuale e condannava Vasile aquindici anni. E ieri la confermadella Cassazione con il respingi-mento del ricorso presentato dal

legale del moldavo. Un lungo iterche finalmentesi è chiusocon unimportante risultato.

Ledue sentenzedellaCassazio-ne costituiscono una svolta rile-vanteper i processipenaliper in-cidenti stradali. Molto soddisfat-tosi diceilprofessor Manna:«So-no contento - ha commentato alQuotidiano - di aver contribuitoin maniera rilevante a queste duesentenze».

«Ho sentito la famiglia Trivi-gno - ha aggiunto l’avvocato - Sia-mo perfettamente consapevoliche qualsiasi giustizia non ripor-terà Rocco indietro. Ma i suoi ge-nitori ora hanno la coscienza aposto. Sannodi averottenuto, al-meno da questo punto di vista, ilmassimo per onorare al meglio lamemoria del ragazzo. Non è unauna questione di vendetta. Sitratta di aver ottenuto la giustapena, commisurata alla gravitàdel reato commesso».

Mariateresa Labanca

Page 26: Prime Pagine Giornali

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 30.09.2012 PAG. 17

Sabato 29 settembre 2012 18

L’onorevole calabrese Elio Belcastro interviene sulla ragazza reclusa con il piccolo di 10 mesi

«Mi rivolgerò al Ministro»Il destino di Marina e del figlio Damiano nelle mani della giurisprudenza potentina

L’ingresso esterno del carcere di Potenza

Un suv investe il motociclista alla guida di un ciclomotore di grossa cilindrata

Incidente in viale MarconiL’uomo è stato trasportato dal 118 all’ospedale San Carlo

IL 2 OTTOBRE

Il Don Uvain consiglioregionaleIL CONSIGLIO regionale dellaBasilicata si riunirà martedì 2 ot-tobre, alle ore 10.30, a Potenza,nelpalazzo dellaGiunta regiona-le. Lo ha reso noto l'ufficio stampadell’assemblea. Nella nota è spe-cificato che «in apertura di sedutaè prevista ladiscussione sulla re-lazione tenuta nella precedenteriunione dell’assemblea dall’as -sessore alla Salute, Attilio Marto-rano, sull'esito delle verifiche re-lative agli impegni indicati nellamozione sul «Don Uva» di Po-tenza. All’ordine del giorno figurapoi l’attività ispettiva».

PotenzaREDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

PARTORISCE al carcere di Poten-za e con il suo piccolo viene trasfe-rita al carcere di Castrovillari per-chè l’istituto di pena più vicino congli spazi necessari per ospitare i fi-gli minorenni delle detenute. Que-sto a gennaio 2012. Da allora Ma-rina Dordevic, croata di 23 anni, eil suo Damiano, di appena 10 mesi,vivono reclusi al carcere di Castro-villari perchè Marina, in attesa delprimo grado di giudizio, è accusa-ta di furto.

Un storia che stringe il cuore.Soprattutto per chi ha conosciutoMarina e Damiano, come FrancoCorbelli, leader del movimento“Diritti civili” che attraverso il no-stro giornale ha lanciato un appel-lo ai giudici potentini perchè glipermettessero di incontrarla e tro-vassero una pena alternativa alladetenzione nell’istituto di pena.

Il risultato è stato che il Dap (Di-partimento amministrazione pe-nitenziaria) ha concesso a Corbellidi vedere Marina e il suo piccoloma sulla concessione di una penaalternativa ancora niente. Sullaquestione interviene anche il de-putato Elio Belcastro, vicesegreta-rio nazionale di «NpS –AutonomiaSud’' e componente della Commis-sione antimafia che ha preannun-ciato la presentazione di un’inter -rogazione al Ministro della Giusti-zia. «La battaglia per togliere que-sto bambino e la sua mamma dalcarcere –afferma Belcastro – la staportando, avanti da molti giorni, illeader del Movimento Diritti Civi-

li, Franco Corbelli, che proprio ie-ri, dopo aver ottenuto l’autorizza -zione dal Ministero della Giusti-zia, dal Dap e dal competente giu-dice di Potenza (città dove sarebbestato commesso il tentato furto), siè recato nel carcere della città delPollino e ha incontrato la giovane

e il suo bimbo. Belcastro, dopo aversentito al telefono Corbelli, ha af-fermato che «occorre sostenerel’ennesima giusta battaglia delleader di Diritti Civili», chiede che«si ponga subito fine a questa in-giustizia, una vera e propria disu-manità, che si tolgano dal carcere

questa giovane il suo bambino,che si trovi una alternativa alla de-tenzione in prigione, con la con-cessione magari degli arresti do-miciliari, visto che la ragazza hauna famiglia, altri tre bambini eun marito che vivono a Napoli.Chiede, infine, che «di questa vi-

cenda, considerando gli aspettimeramente umanitari legati allapresenza di quel bambino in unacella, si occupi il Ministro dellaGiustizia».

Corbelli ha descritto il suo in-contro con Marina particolarmen-te toccante e commovente. «Ho in-contrato una ragazzina - dice- ma-dre di altri tre figli oltre al piccoloDamiano. Da quando è in carcere èdimagrita dieci chili. E’ venutaall’incontro con il suo bambinodentro il carrozzino. Mi ha dettoche il bambino vivecome un reclu-so, ha vissute le giornate di caldoinfernale chiuso in una cella. Miha detto che non ce la fa più, che èinnocenteeche vuole tornareaca-sa». La ragazza è stata arrestata il6 gennaio a Potenza, mentre chie-deva l’elemosina ma è stata accu-sata di furto. Marina a Corbelli haraccontato che stava entrando inun appartamento per chiederel’elemosina e non per rubare. «Aldi là dell’aspetto processuale - hasottolineato Corbelli - c’è il dram-ma umano, l’ingiustizia, la disu-manità di quel bimbo che vive ecresce in carcere. Vedere quelbambino in cella, dentro un pas-seggino, con la sua mamma è statauna scena che mi ha profonda-mente colpito. quella ragazzinacon il suo bambinodietro lesbarreè qualcosa di aberrante, di crude-le. Ho promesso a quella ragazzache farò di tuttoper toglierlasubi-to dal carcere insieme al suo bam-bino».

SEMBRA stia bene e abbia riportato qual-checontusione pocograve epunti di sutu-ra il motociclista che è stato investito ieriintorno alle 17 in viale Marconi e più pre-cisamente all’incrocio di fronte al semina-rio minore. Un suv Volkswagen Tiguanha appena superato lo stop per immettersiin viale Marconi quando sbatte contro lamoto in corsa che sta salendo verso la stes-sa direzione tamponandola frontalmente.Alla guida, sia della Volkswagen chedell’Honda di grossa cilindrata, due uomi-ni di circa 50 anni.

All’urto il motociclista è saltato dallamoto, perdendo il casco e andando a sbat-tere a terra con la nuca, il naso e la bocca.Sul posto arrivano subito i vigili urbani, lapolizia e i sanitari del118. Ilmotociclista èstato trasportato all’ospedale San Carlo diPotenza e sottoposto a cure mediche.

Nelle foto la moto coinvolta nell’incidente eil casco a terra (foto Mattiacci)