Primavera duemiladicannove – Numero dodici uri 0,00

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Primavera duemiladicannove – Numero dodici uri 0,00 Sto giro volevate vincere facile con un’immagine così in copertina, potrebbero obbiettare alcuni di voi. In effetti dopo un silenzio così prolungato volevamo fare un’entrata in grande stile. Ci voleva un’immagine prorompente, che avesse la potenza esplosiva delle bombe, l’eleganza di un doppio petto e che comunque rappresentasse la fatica che per certi versi ci è costata partorire questo sudatissimo numero. Ebbene sì, se ci guardi bene quello è proprio sudore. E non venitemi a parlare di volg arità, che in questo caso gli argomenti sarebbero ben altri e di certo non così rotondi. Per cui eccoci qui, pronti per uscire ancora una volta allo scoperto e sparare all’impazzata, come John Rambo con la sua mitragliatrice, la fascia in fronte e una buona dose di follia. Per cui cosa aspettate, girate pa gina e mettetevi al riparo che siete già sotto tiro. www.fanzin.it

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Primavera duemiladicannove – Numero dodici €uri 0,00

Sto giro volevate vincere facile con un’immagine così in copertina,potrebberoobbiettarealcunidivoi.In effetti dopo un silenzio così prolungato volevamo fare un’entrata ingrande stile. Ci voleva un’immagine prorompente, che avesse la potenzaesplosiva delle bombe, l’eleganza di un doppio petto e che comunquerappresentasse la faticacheper certiversiciècostata partorirequestosudatissimonumero.Ebbenesì,seciguardibenequello èpropriosudore.E non venitemi a parlare di volg arità, che in questo caso gli argomentisarebberobenaltriedicertonon cosìrotondi.Percuieccociqui,prontiperuscire ancoraunavoltaalloscopertoesparareall’impazzata, come John Rambo con la suamitragliatrice, la fascia infronteeunabuonadosedifollia.

Percuicosaaspettate,giratepa gina emettetevial riparochesietegiàsottotiro.

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Milioni di anni fa l’uomoaveva l’osso nel cazzo.Avevamo un osso cazzuto,o un cazzo ossuto.Bella storia. Il motivo?Dovevamo chiavare tanto,con tante femmine.L’amplesso era lungo peresseresicuridifecondareecontribuire allasopravvivenza della speciema anche per tenereimpegnata la femmina delmomento, in modo chealtri maschi non ce lafregassero.La natura era perfetta,come sempre. Poi ci si èmesso di mezzo l’uomo,comesempre.Hainventatolamonogamiaeilcazzosièammosciato.Non c’erapiùbisognodiuncazzoossuto.Darwin parla di evoluzionedella specie.Vi sembra evoluzionequesta?

LettureDaCessoFanzin

BUS – Beershop Ufficio Sinistri

Continua…

Era l’epoca di Jean Alesì, quello stronzettofrancesedalla rrrr, che correva con laFerrari. Ioero giovane. Se la figa era lontana comel’America, l’indipendenzaeconomicaera la luna.Squattrinatoesegaiolomeneandavo ingirocolmio amico Steve (che qui chiamerò Giorg perriserbo). Insomma, io eGiorg cazzeggiavamo daduri per il paesello, anche se non ci s’inculavaneppure di striscio. Eravamo giovani e imberbiperòilmondoerabello.C’erailmetaleilmetalcibastava. Il cuoio, il nero, i diavoli, i caproni,l’incazzatura, i capelli lunghi, gli anfibi, lemagliette sudate, l’alcol, i ruttie lapuzza.Tantecose che ora mi mancano, ma soprattuttoquell’atmosfera in cui non me ne fregava unbenemerito di Jean Alesì e della Formula Uno.PeròalloziodiGiorgsì,eselasboravaquandosipresentava gonfio come un piccione con duebigliettiperilGranPremiodiImola,unoperGiorgeunoperme. In realtà, lo ziodi Giorg, era pure mio zioperchéaveva ficcato la sorelladi mia madre complicando igradi di parentela. Eranobiglietti di un certo livello,tribunaVip, tribuna stampa,oqualche menata del genere,percuivalevanodenari.Ederaqui che subentrava la nostrapassione per la Formula Uno.Ogni anno facevamo tappa alGran Premio per vendere ibiglietti come bagarini daquattro soldi. Il problema erache senza un pelo in faccia evestiti con panni ginnici,dovevamo svenderli pertrovarequalcheanimapiachesi fermasseanchesolo ad ascoltarci. Ma a noi fregava il giustoperché ce li facevamo bastare quei denari.Quell’anno, io e Giorg, provammo a venderecome di consueto i biglietti ma c’erano seriedifficoltà.Unpo’ latimidezza,unpo’ ilmetalchenon ci rendeva appetibili e soprattuttoquell’anno, lo zio sboratore aveva portato duemiseri biglietti per la Variante Alta. La VarianteAlta, ma chi cazzo la conosce la Variante Alta.Giorg era incazzato, aveva gli occhi pesanti e lostomaco un po’ scombussolato. Decise chequell’anno saremmo andati a vedere quellamerdata di gara ma prima si fermò per uncappuccinoeunapastaallacrema.Inlontananzasentivamoilrombodellevetturechetransitavanoalla Rivazza. Per arrivare alla Variante Alta,

bisognava fare parecchia strada a piedi e sipassavadavanti casadi Ighina.Magari non tuttisanno chi è Ighina, ma Ighina era un vecchioscienziatopazzocheabitavadentro ilcircuitodiImola e si rifiutava di abbandonare la sua casaper quelle stupidemacchine. La storia di Ighinami ha sempre affascinato perché era unmezzogeniomezzoscemochenessunos’èmaicagato.Diceva di aver lavorato conGuglielmoMarconi.Conobbi la storia di Pier Luigi Ighina un giorno,durante uno zapping televisivo. Stavoprocedendovelocetrauncanaleel’altroquandosentiilavocediIovene,quelgiornalistadiReport.Mi ricordo di Iovene perché un giorno andai aRomaconPizzaedormimmoinunappartamentoche Iovene subaffittava, innero,aduna ragazzache conoscevo. Quellanotte Iovene nonera incasa ePizza simise le sue ciabatte edormìnelsuo letto. Ad ogni modo Iovene stava

intervistando un vecchioscienziato. Il vecchio ripeteva“..maiosonodellaLegaperchése ne frega”. Stavo percambiare canale alle stronzatedel vecchio, ma l’assurdoaffascina. Il video eracorredato di sottotitoli perchéil vecchio smascellava e simangiava metà delle parole.Poimiaccorsicheavevapochidenti. Sosteneva di averinventato la macchina dellapioggia e poteva dimostrarlo.Iovene tra un jammebbello eunvattinne,avevaun tono trailserioeilfaceto“ah,echistaè la macchina de cuanno

chiove?”. Ighina mostrò un’elica piantata nelterrenoedisse chequell’elica, girando in sensoantiorario, avrebbe spazzato lenuvoledal cielo.Fatto sta che dopo una mezzoretta Ioveneinquadra ilcieloche,danuvoloso,aveva iniziatoa schiarirsi “eh…tanto l’aria s’à dacagnà”..ripetevaesterrefatto ilgiornalista. Ighinapoimandòtuttoinvaccaperchévolleesagerare:un anno disse che un bigliettaio non lo avevafatto entrare al Gran Premio e allora lui, perripicca,aveva fattovenirgiù ildiluviouniversaletantodainterromperelacorsa.

ColmioamicoGiorgarrivammoallaVarianteAltaed entrammo. Appena varcato l’ingresso Giorgdisse che doveva andare al cesso. Lo vidiallontanarsi lentamente con le mani che

Giorg era incazzato, aveva gli occhi pesanti e

lo stomaco un po’ scombussolato. Decise che

quell’anno saremmo andati a vedere quella merdata di garama

prima si fermò per un cappuccino e una pasta

alla crema.

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premevanosullostomacoeuna faccia tirata.Aduncertopuntopreselacorsaesibuttògiùperunrivone, verso i bagni. Dietro di lui, si mise acorrere uno di quegli steward dal giubbettoarancione. Giorg sentiva gridare da lontanomal’impellenza era troppo urgente per voltarsi.Scansò un gruppo di persone e come unoslalomistasigettònellaportadelbagno.Trovòungabinetto libero e chiuse la porta dietro di sé.Non fece in tempo a calare completamente ipantaloni,cheunacannonatadimerdaaspruzzodipinseilmurodietroalwater.Unolezzoterribilesi levò nell’aria. In quello stesso istante sentìpicchiareallaporta:“Apri!!!!Apri!!!”gridavaunavoce ansimante “ Fammi vedere se hai ilbiglietto!!!!”. Giorg aveva i calzoni calati, l’ariaera irrespirabile, il muro colava merda e unosconosciutostavatempestandolasuaporta.“Unattimo!!!!”Gridò.“Occupato…occupato!!!!!”“Fammivederesec’hai ilbigliettoobuttogiù laporta!Fammelovedere!!!”“Stomale,sonoinbagno…”“Non me ne frega niente!!!fammi vedere ilbiglietto!!!!!”“Manonriescoadaprirle!!!”“Passamelodasottolaporta!!!”

Giorg senza una logica ma pur di liberarsi diquestoparanoico insistente,passò lamatricedelbiglietto sotto la fessura della porta. Ci fu ilsilenzio.Intanto il cessoeradiventatouna camera a gas.Cercòlacartaigienicamanaturalmentenonc’era.Utilizzòunfazzolettousatocheavevaintascaperpulirsiallabell’emeglioetirò losciacquone.Nonservìanullaperchétuttoeraancora lì,sulmuro.L’ossesso che urlava era sparito e vide che lamatricedelbigliettoerastatarestituitadasottolaporta.Fanculo,pensò.Aspettòqualcheminutopoiaprìlaporta.Fucomeaprire le finestre durante un incendio dovel’ossigeno alimenta le fiamme.Un capannello dipersone stava aspettando il proprio turno e congliocchi sbarrati videro ildipintodietro aGiorg.Poi, come un calcio in bocca, arrivò il tanfo dimerdae si sollevarono imprecazioni.Giorgbuttògiùlatestaecorsefuori.Pensai e ripensai a questa storia e giunsi allaconclusionechequello stewarddovevaessere lostesso chenon aveva fattoentrare Ighinaquellavolta.

1. Continente,oppureamicodiFrulloche,oltre 14alcognatodiUgo,volevavergarePota–2.SinonimodidonnadiIlio–3.PersonaggiodellaFrattache,durantelanotttediSanSilvestro2010/2011,pretesedicenareconuneuro–4.Killem..–5.AssiemeaRobyeraunafamosapiadinaradiPinarellasituatadifronteaEdo(ilmerdone)–6.Fiume –10.Levoltechevedolafiga–12.Assiemealla13verticale,èunmodoromanescoperdireall'altrapersonadiattendere–13.Darisolvereassiemealla12verticale.

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ORIZZONTALI1. Iterrapiattistilaconsideranocosì(scrittaalcontrario)-7.Personaallaquale,seinvitatialBekyBayFestival,nondaremomaiilbiglietto–8. CiòchecompieabitualmenteilVeneziano,consapevolediesserenell'illegalità–9.Treinnumeriromani–11.Sostanzautilizzataperl’azioneillegalecompiutadalVenezianoalladefinizione8orizzontale-14.IlVenezianolimangiaconlapolenta.

VERTICALI

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Allorasonolìchesfogliounlibro,addiritturaunmanualeuniversitario,eincappoinquestoesempio:

“…unadonnamoltoamichevoleeallegrachetihaabbracciato,mapoihastaccatolatuatazzadelgabinettoel’haportataviasenzachiedertiilpermessoesenzaalcunaintenzionedirestituirtela”

Lorileggo.Ilparagrafohailpretestodifarlucesulladefinizionedi“ladro”.Ora,lasciamostareidiscorsitecnicitatticichelasciamoaisemanticidistaceppa,iomifocalizzosull’esempioaddotto.Allorasidevespiegarechièun ladro.Ok.Tra l’altromateriaattualissimaalgiornod’oggi,anzi, il latrocinioèstatotrasformato invirtù.Ma, lasciamo stareanchequesteconsiderazionietichecheesulanodallenostrecapacità.Unladro:ameverrebberoinmenteunamiriadediesempidaproporremaalcelebrestudiosono.Luipensaalla figa.Vabene,anche ledonnepossono rubare, soprattuttooggialla lucedellaparcondicio. Pensa alla figa,mi sta bene; una bella donna allegra e amichevole che entra in casa e lostruscia,così,senzamotivo.Loscrittorenellasuapiccolastanzinafantasticaegiustamentepensaallafica.Ok.Ficadisinibitachesiintrufolanellasuadimoraeglielafaannusare.Vabene,concesso.Poiperòsirendecontochenondeveperderedivistal’obiettivoperilqualestascrivendoquestomanuale:devespiegare ilconcettodi ladro.Ormai lafica l’hatirata inballo,vabene,oradeve inserirlanelcontestopersviscerarelafiguradel“ladro”.

Provo amettermineipannidello scrittoreper trovareuna spiegazione logica.Rinuncio in fretta. Iopenso che chi scriva questimanuali viva inmondi paralleli o in paesini sperduti delMolise o abbiastudiato talmente tanto che gli sia partita la brocca. Perché una donna, con tutto quello che puòrubare, lascia stare che tu sia un disgraziato e viva in una stamberga,ma tra tutto quello che puòsottrarre,vanelcesso,sradica la tazzaese laportavia????Maancorapiùbellaè laconclusione: ladonnanonhaalcunaintenzionedirestituirtela.Alloramichiedo:sesiinsegnaairagazzicheunladroèunaficachetirubalatavoladelcesso,comecisipuòstupirecheilmondostiaperdendolatrebisonda?

Checos’èlafelicità?Senzatroppigiridiparole,intendolafelicitàinsintesi.Forsepuoiriuscirearispondereseproviacollegarlaalpiacere,aqualcosachetidiagustofare,avere,essere,pensare.Aqualcosa+unverboriflessivo,insomma.Peresempioseseiunoperatoredell’ANASlafelicitàpotrebbeesserelabirragelatadabersialbarafinegiornata;seseiunimpiegatotoscanolafelicitàhalefattezzedelleferiedagodersiaFollonica(ricorda:seiunimpiegato,nonhasensopuntareall’Argentario.Peresserefelicioccorresensodellamisura);seseiuncinnazzoadolescenteinodordiprimasegaèovviochi/cosavorrestifartiperesserefelice:si,vero?Onooo?Qualsiasicosasialafelicità,comunque,èqualcosachepassa.Vienealmomentogiusto,vaviasempretroppopresto.Poidiventanostalgia.Elacosachemimandapiùinbestiadellafelicitàèche,unavoltaandata,nonlariescipiùadescrivere.Einfattispiegarecosasianonèpossibile,nonsenzascendereacompromessinotevolitraveritàerappresentazione.Oppure,mapiùraramente,comprendichelafelicitàètornataperviecompletamentesconosciuteeimprevedibili,perunmiracolosinestetico,unasortadiflashbackpolisensorialefattodistimolazioninuovemamisteriosamenteequipollentiadaltrepassate.Nonsaiperchématitroviinunasituazioneingradodirisvegliarelostesso,globale,piacerecheaveviprovatotantotempoaddietro.E’difficilissimo,mapotrebbecapitareancheate:mentrecamminitralecorsiediundiscountrumeno,sospesotrailcirillicovociaredelleetichetteelosguardoperplessomacompiaciutodelcommesso;mentreiltrenodeituoianniviaggiaserenoversoil40esimokilometro;proprioinquelmomentopotrebbedavverosuccedertiche,senzapreavvisooapparenteragione,tipartaildurello.Felicità.Nell’immaginariosempliceeormonaledeivirgultidiitalicaspeme,haspessobaldanzosesembianzefalliche.Dachemondoemondolagioiaacriticainpurezzaprevedelamigrazionedeltrafficoarteriosodalcervelloall’uccello.E’quindideltuttonormalecheilprimoorganoapercepirelapresenzadiuntunnelspazio-temporaletrafelicitàpassatepresentiefuturesiaperl’appuntolauallera.Inquesticasi,tral’altro,ilpinnacolositrasformainunasortadisonda-vettorelaquale,seguendoilprincipiodelmetaldetector,conduceall’orizzontedeglieventi,ilbuconerodacuiprovienelagioiaperfetta.Edèproprioseguendowillychefinalmenteilmotivodellamiafelicitàrimembrata(èilcasodidirlo),sipalesa:asplenderedilussuriaall’’internodelrefrigeratorecisono3scatoleinterediMoanaLux,l’imitazionerumenadelmagnum.Ora,questogelatopotevanochiamarloIlonaLux,oEvaLux,mal’hannochiamatoMoana:senonèuntributoallasuperecreativitàecreanzaitalicaquesto...L’incartonascondetregusti:cioccolato,vaniglia,cocco.Comeunafalenaselettivascartoilcocco(chemièsemprestatosuicoglioni)mavoloebeteversoilcioccolatoelavaniglia.Pagoinfrettaeinun’atmosferadisognovadoallaprovadelgusto.Ilsaporemiriportaallagioventù,quandoancorasipotevanousaregliscartiindustrialidell’indottoautomobilisticopercolorareigelati(chihadettogustoPuffo?).Unfiumediricordiscorrenellamente:ilcornettodavantiadOdeonTV,iprogramminiosésulleretilocali,eununicopensierofisso:unirripetibilesabatodelvillaggioinsalsahard.Nonc’eradavveroaltroacuipensaresulserio,tuttoerabellezzaoattesadibellezza.E’mentremitrastulloinquellasensazioneche,purtroppo,sentogocciolare.SonoiricordichesisciolgonocomeMoanaLux,indubbiamenteilgelatodallacostanteebullioscopicapiùimprobabiledellastoria.DopolaprimaleccatalagrassadicacaocominciaafrantumarsicomeisognidiBastianneLaStoriaInfinita2(sequeltraipeggioridell’ingloriosastoriadeisequel). Matuvuoiprovareatrattenereilsaporedifelicitàchescivolavia.Restili,nonscappi.Nontu.E’lei,lafottutafelicitàchesenevaancora.FedericoGuglielmoNeccidicechelafelicitàavolteritorna:“ognipiacerevuoleeternità,vuoleprofonda,profondaeternità!”.QualcunodiceanchecheMoanasiaancoraviva.

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”Era una tranquilla serata di primavera ; il sole non scaldava più come qualche ora prima , mailluminavaancoradebolmentelecolline.DiquestosieraaccortoPotitoquandoeraandatoabuttarvialaspazzatura.Comeognisera,quandotornavadallavoro,seguivaunaspeciedirituale.Rapidadoccia,letturadilibrosulwaterequasisemprecagata.Forseeramegliofarequesteazioniinunasincroniadiversa,maquestoerailsuorituale.Proseguivapoilaletturanellacameradalettopoggiatoalmuroconuncuscinodietrolaschiena,cuffienelleorecchieemusicaelettronica.Nelmentre , applicava al volto lamascherina per aereosol dalle quale usciva un fumetto leggero ecostantediliquidonaturalealpompelmocheglidisserosarebbestatoutileapulirepolmoniebronchi.Pensava cosi il furbo Potito’’ ..posso continuare a fumare tutte le sigarette che voglio, tanto midepuro..’’Siriconcentròsullibro.Si concentrò soprattutto su un suono, anzi sulla descrizione che ne faceva l’autore di quel suono‘’...entraiincasaenonsoperqualeassurdomotivo,sultavolodellacucinac’eraunapallariempitafinoa3/4d’acquaconalsuointernounpescerosso.AfiancovieraunbigliettoconscrittoGRAZIE.Miavvicinaiallapallaeglidiediunoschioccocomeperlanciareunabigliainesistente.Essavibro’edemiseunlungoeprofondosuono...’’Potitoprovòcosìadimmaginarsiquelsuono.Chiusegliocchiepocodoposiaddormentò.Passòun’orettaePotitosisvegliò.Provòunapaceeunaserenitàincredibilieperunattimononnericordòilmotivo.Videpoidifiancoaluiillibroesubitosiricordòdelsuonodellapalla.Sichiese‘’...ma...quelsuono.....faràlostessosuono...sedentrolapallailpescerossononcifosse....?’’‘’Ring‘’Ring’’‘’Ring’’Ring’’‘’ Ciao Pot ! allora li prendi te domani i bigatti.Mi raccomando che sianomisti e......... prendine unmezzochilochebasta.Speriamodipescarecomel’ultimavolta.....dellecazzodibalene....altrochepesciolinirossidistaminchia...ahahahahhhhaaaaaahhh.!’’

Redazione:Jack,Evangelista,Yugs,Berri,ElRemolinoCopyright©Fanzìn2019–Tiratura500copie

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