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1 GIORNATA PENITENZIALE Prima tappa della giornata: G. Vogliamo vivere questa giornata penitenziale nel silenzio e nel raccoglimento. Ci lasciamo illuminare dalla Parola di Dio per poter vivere l’esperienza dell’incontro con Gesù, volto misericordioso del Padre. Papa Francesco nella bolla di indizione dell’anno della Misericordia ci dice: Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre […]. Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza. Misericordia: è la parola che rivela il mistero della SS. Trinità. Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro. Misericordia: è la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita. Misericordia: è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato. (MV 1, 2). Canto iniziale: Yes, I shall arise (LB 70) Salmo 99: Alle porte della misericordia Antifona: Buono è il Signore, il Suo amore è per sempre. Acclamate il Signore, voi tutti della terra, † servite il Signore nella gioia,* presentatevi a lui con esultanza.

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GIORNATA PENITENZIALE

Prima tappa della giornata:

G. Vogliamo vivere questa giornata penitenziale nel silenzio e nel

raccoglimento. Ci lasciamo illuminare dalla Parola di Dio per poter vivere

l’esperienza dell’incontro con Gesù, volto misericordioso del Padre.

Papa Francesco nella bolla di indizione dell’anno della Misericordia ci dice: Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre […]. Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza. Misericordia: è la parola che rivela il mistero della SS. Trinità. Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro. Misericordia: è la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita. Misericordia: è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato. (MV 1, 2).

Canto iniziale: Yes, I shall arise (LB 70)

Salmo 99: Alle porte della misericordia

Antifona: Buono è il Signore, il Suo amore è per sempre.

Acclamate il Signore, voi tutti della terra, † servite il Signore nella gioia,* presentatevi a lui con esultanza.

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Riconoscete che solo il Signore è Dio: † egli ci ha fatti e noi siamo suoi,* suo popolo e gregge del suo pascolo.

Varcate le sue porte con inni di grazie, † i suoi atri con canti di lode,* lodatelo, benedite il suo nome;

perché buono è il Signore, † il suo amore è per sempre,* la sua fedeltà di generazione in generazione. Pausa di silenzio

Invocazione allo Spirito Santo: Come Holy Spirit (LB 37)

Lettura: Dal libro dell’Esodo (34,5-9)

Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e proclamò il nome del Signore. Il Signore passò davanti a lui proclamando: «Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di grazia e di fedeltà, che conserva il suo favore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato, ma non lascia senza punizione, che castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione». Mosè si curvò in fretta fino a terra e si prostrò. Disse: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, mio Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi. Sì, è un popolo di dura cervice, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato: fa' di noi la tua eredità».

Parola Chiave:

«Il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà» (Ex 34,6).

Punti di riflessione di Papa Francesco:

La Bibbia insiste sulla misericordia di Dio: Nella Sacra Scrittura, il Signore è presentato come “Dio misericordioso”. È

questo il suo nome, attraverso cui Egli ci rivela, per così dire, il suo volto e il suo cuore. Egli stesso, come narra il Libro dell’Esodo, rivelandosi a Mosè

si autodefinisce così: «Il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà» (34, 6).

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Dio si intenerisce per noi come una madre: Il Signore è “misericordioso”: questa parola evoca un atteggiamento di

tenerezza come quello di una madre nei confronti del figlio. Infatti, il termine ebraico usato dalla Bibbia fa pensare alle viscere o anche al

grembo materno. Perciò, l’immagine che suggerisce è quella di un Dio che si commuove e si intenerisce per noi come una madre quando prende

in braccio il suo bambino, desiderosa solo di amare, proteggere, aiutare,

pronta a donare tutto, anche sé stessa. Questa è l’immagine che suggerisce questo termine. Un amore, dunque, che si può definire in senso

buono “viscerale”..

La misericordia è una festa: Poi è scritto che il Signore è “pietoso”, nel senso che fa grazia, ha compassione e, nella sua grandezza, si china su chi è debole e

povero, sempre pronto ad accogliere, a comprendere, a perdonare. È come il padre della parabola riportata dal Vangelo di Luca (cfr Lc 15,11-32): un

padre che non si chiude nel risentimento per l’abbandono del figlio minore,

ma al contrario continua ad aspettarlo - lo ha generato - , e poi gli corre incontro e lo abbraccia, non gli lascia neppure finire la sua confessione -

come se gli coprisse la bocca -, tanto è grande l’amore e la gioia per averlo ritrovato; e poi va anche a chiamare il figlio maggiore, che è sdegnato e

non vuole far festa, il figlio che è rimasto sempre a casa ma vivendo come

un servo più che come un figlio, e pure su di lui il padre si china, lo invita ad entrare, cerca di aprire il suo cuore all’amore, perché nessuno rimanga

escluso dalla festa della misericordia. La misericordia è una festa!

Dio sa attendere: Di questo Dio misericordioso è detto anche che è “lento all’ira”, letteralmente, “lungo di respiro”, cioè con il respiro ampio della longanimità e della capacità di sopportare. Dio sa attendere, i suoi tempi non sono quelli impazienti degli uomini; Egli è come il saggio agricoltore che sa

aspettare, lascia tempo al buon seme di crescere, malgrado la zizzania

(cfr Mt 13,24-30).

L'amore di Dio non dipende dai meriti umani: E infine, il Signore si proclama “grande nell’amore e nella fedeltà”. Com’è bella questa definizione di Dio! Qui c’è tutto. Perché Dio è grande e

potente, ma questa grandezza e potenza si dispiegano nell’amarci, noi così piccoli, così incapaci. La parola “amore”, qui utilizzata, indica l’affetto, la grazia, la bontà. Non è l’amore da telenovela... È l’amore che fa il primo

passo, che non dipende dai meriti umani ma da un’immensa gratuità. È la

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sollecitudine divina che niente può fermare, neppure il peccato, perché sa andare al di là del peccato, vincere il male e perdonarlo.

La fedeltà di Dio è senza limiti: Una “fedeltà” senza limiti: ecco l’ultima parola della rivelazione di Dio a

Mosè. La fedeltà di Dio non viene mai meno, perché il Signore è il Custode

che, come dice il Salmo, non si addormenta ma vigila continuamente su di

noi per portarci alla vita:

«Non lascerà vacillare il tuo piede,

non si addormenterà il tuo custode.

Non si addormenterà, non prenderà sonno

il custode d’Israele.

[...]

Il Signore ti custodirà da ogni male:

egli custodirà la tua vita.

Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri,

da ora e per sempre» (121,3-4.7-8).

La certezza della nostra fede: Dio è sempre affidabile: E questo Dio misericordioso è fedele nella sua misericordia e San Paolo dice una cosa bella: se tu non Gli sei fedele, Lui rimarrà fedele perché non

può rinnegare se stesso. La fedeltà nella misericordia è proprio l’essere di Dio. E per questo Dio è totalmente e sempre affidabile. Una presenza

solida e stabile. È questa la certezza della nostra fede. E allora, in questo

Giubileo della Misericordia, affidiamoci totalmente a Lui, e sperimentiamo la gioia di essere amati da questo “Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e

grande nell’amore e nella fedeltà”.

(Udienza Generale 13/01/2016)

1. Rileggo attentamente il testo del libro dell’Esodo e la pista di

riflessione che ci offre Papa Francesco.

2. Ripercorro i momenti più importanti della mia vita consacrata in

cui ho fatto esperienza della misericordia di Dio Padre.

3. Cosa cambia nella mia vita quando mi rendo conto che Dio mi accoglie sempre con gioia e con amore misericordioso?

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Seconda tappa della giornata

Come essere strumenti della misericordia del Padre

A confronto con i nostri Fondatori,

Madre Enrichetta e la Regola di Vita

(In gruppo leggiamo e ci lasciamo coinvolgere dai testi che ci vengono proposti e

che sono tratti dai nostri Fondatori, da Madre Enrichetta e dalla Regola di vita.

Mettiamo in risalto gli aspetti che ci colpiscono. Verifichiamo insieme il nostro

cammino personale, di comunità e di Delegazione, individuando segni di

decadenza e segni di rinascita nel nostro vivere quotidiano. Facciamo emergere ciò

che dovrebbe diventare esperienza concreta nella nostra vita).

1. Esperienza spirituale di Carlo Tancredi: Inginocchiato, prostrato sulla pietra che accolse il corpo sacro di Gesù, io meditai su tutto ciò che ha operato per noi il Salvatore, così buono, così amorevole, così misericordioso. Lo seguii col pensiero in tutti i momenti della sua vita povera e laboriosa, nel dolore cui si condannò dall’umile culla di Betlemme, dove poc’anzi lo avevo adorato, alla Croce del Golgota, sulla quale volle consumare il sacrificio di espiazione per i nostri peccati. Fino al freddo Sepolcro

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che io ora toccavo, e nel quale, prigioniero della morte, egli rimase tre giorni. Mai come in quel momento, avevo compreso tanto chiaramente, e così profondamente percepito, con quale eccesso d’amore Gesù amò gli uomini. E con quale eccesso di ingratitudine gli uomini l’hanno misconosciuto. Per questo, nel più intimo del mio cuore, io gli chiedevo di perdonare il mondo e me stesso, che ne avevo purtroppo imitato gli errori. Ma un altro pensiero andava nel frattempo pervadendo la mia mente: solo, nel silenzio della notte ed in adorazione di quel sepolcro, io provavo una felicità nuova, che le parole non potrebbero descrivere. L’amore di Gesù parlava al mio cuore, con non meno forza di quanto sarebbe stato se quella tomba, aprendosi, me lo avesse mostrato, così come lo ridussero i tormenti e la morte, da Lui stesso vinta. Io vedevo il suo santo capo, quella fronte ferita dalle spine, i capelli grondanti sangue, quelle mani e quei piedi trafitti. E subito dopo lo vedevo risorto e vittorioso, sentendomi quasi stretto tra le sue amorevoli braccia. E mentre assaporavo le ineffabili dolcezze che Egli invia a chi vuole servirlo, a chi vuole essere tutto suo, una voce, nel cuore, mi gridava: “Cosa hai fatto, tu, per meritarti in questi giorni di non andare confuso a quegli sciagurati che, mentre una felicità tanto pura riempie il tuo cuore, si abbandonano a piaceri vani, ad una stolta allegria, ad un breve e fuggevole diletto, che poi si tramuteranno in una lunga serie di rimorsi ed in disgusto?”. A tale voce, mi sentivo spinto ad una grande riconoscenza, accresciuta dalla vivissima consapevolezza della mia indegnità. E non sapevo come ringraziare il cielo d’aver concesso al pentimento di un peccatore tale grazia, così insigne da poter costituire degno premio per un santo. (CARLO TANCREDI FALLETTI, Gesù Maria e gli Angeli, in Chiamati alla felicità, pp. 40-42) 2. Esperienza di Giulia di Barolo nelle carceri: La lettura dei Salmi soprattutto toccava il mio cuore, elevava il mio spirito e quando leggevo: “Io insegnerò le tue vie ai peccatori, essi si

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convertiranno a te”, io sospiravo, pensando che quel sublime destino non mi era riservato. Lo trovavo tanto bello, che mi faceva invidia! Riportare a Dio un’anima separata da Lui! È soltanto nel suo nome, è attraverso Lui solo che questo potere è concesso; ma Egli permette a una di queste deboli creature che osi sperare che tale opera di misericordia sarà esercitata da lei. La mia posizione mi faceva presagire mille difficoltà; tuttavia il mio desiderio non si affievoliva.[…]

Spesso convengo con loro che degli esseri più colpevoli di loro non sono puniti dalla giustizia e, siccome la vita del cristiano deve essere una vita di innocenza o di penitenza, io provo e dimostro che la loro condizione è da preferirsi, che Dio è un Padre buono e tenero che non le punirà due volte e che, accettando con sottomissione la sofferenza in questo mondo, esse hanno il diritto di concepire una speranza infinita. Ben raramente presento Dio come un giudice severo. Mi sembra molto aspro spaventare per l’avvenire chi è già tanto infelice per il presente. Parecchie donne sono già morte in carcere e tutte tranquillamente e con dei sentimenti religiosi. La fiducia che esse hanno avuto nella Misericordia divina non sarà stata ingannata, oso sperare. (Giulia Colbert, Marchesa di Barolo, Con gli occhi del cuore, pp. 31, 69) 3. Dagli scritti di Madre Enrichetta: Oh, se davvero avessimo sempre presenti le grandi ed infinite misericordie del buon Dio, quanto il cuor nostro si sentirebbe spinto all’amore ed alla riconoscenza, e stimolato a percorrere con generosità e costanza la via della croce e del sacrificio! Come si potrebbe essere avari con un Dio così liberale delle sue grazie? Come ricusare a Lui il sacrificio dell’amor proprio, delle nostre cattive inclinazioni (ed anche delle più innocenti soddisfazioni quand’Egli si degna domandarcele), a lui che ha versato tutto il

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preziosissimo suo sangue per liberarci dall’inferno, anzi per elevarci all’onore di sue spose dilette? Mia amatissima figlia, ringrazi il Signore che la invita a Sé coi dolci e soavi legami della riconoscenza e dell’amore: tenga sempre il cuore dilatato colla confidenza […] Le cadute devono umiliare, ma disanimare non mai! […] Sia umile, mia carissima figlia, e sarà obbediente, caritatevole, divota, osservante e fedele a tutti i suoi doveri. […] Il Signore che tanto ama l’umile docilità non le lascerà mai mancare la sua grazia. (Lettera a Sr. Natalina, 28 febbraio 1890)

5. Dalla Regola di Vita

22. Configurate a Gesù Incarnato e Crocifisso Contempliamo l’amore misericordioso del Padre che ci unisce all’offerta del Figlio Incarnato e Crocifisso. Diventiamo così segno credibile di questo amore salvifico, con la nostra vita povera, umile, gioiosa. 23. Condotte dallo Spirito Con la forza che ci viene dallo Spirito, noi, Suore di Sant’Anna, siamo strumento di Provvidenza e manifestiamo la Misericordia del Padre che previene il male, accoglie, cura e salva ogni persona. Serviamo disinteressatamente i fratelli perché risplenda in loro la sovrabbondante gratuità di Dio. 73. Sorgente di benedizione Illuminate e guidate dallo Spirito, obbediamo unicamente per amore di Cristo: mistero dell’attesa gioiosa della Sua venuta nella nostra vita. Compiamo ciò che a Lui piace certe che, se viviamo fino in fondo l’obbedienza,

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vedremo la Misericordia di Dio spargere le sue benedizioni

sopra di noi e sul nostro operare. 87. Esperienza di misericordia e perdono La misericordia di Dio riversata nei nostri cuori ci fa sperimentare l’esigenza del perdono nella comunità, superando ciò che ci divide per riscoprire la forza dell’unità. Nel desiderare il vero bene delle Sorelle, offriamo la nostra comprensione e ci aiutiamo con la reciproca correzione.

100. In Spe

“Iddio non vuol perder l’opera uscita dalle Sue mani”: la certezza del Suo Amore Misericordioso ci rinnova ogni giorno nella speranza. In essa troviamo la forza per vivere le prove della vita come situazioni che ci uniscono alla croce del Figlio. Appoggiate solo in Lui e non nelle nostre capacità, procediamo liete nella speranza.

108. In un cammino di conversione

L’amore di Dio ci chiama ad un cammino di continua conversione, per vivere totalmente di Lui. L’esame di coscienza quotidiano ci forma al senso della presenza di Dio: lo ringraziamo dei Suoi benefici e, alla sua luce, riconosciamo la nostra debolezza e i nostri peccati. Ci accostiamo con regolare frequenza al Sacramento della Riconciliazione, per sperimentare la gioia di una vita nuova e divenire testimoni della Sua Misericordia.

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Terza tappa della giornata

Celebrazione Penitenziale

Guida: Per accogliere il dono di Dio, occorre essere spazio disponibile alla sua presenza e azione in noi. Questo Seminario formativo che stiamo iniziando, mentre ci apre alla riconoscenza e alla lode, ci provoca ad un’accoglienza attenta e fedele della grazia del Signore. Particolarmente in questi giorni vogliamo restare in ascolto per poter contemplare con Lui la nostra vita come una duplice storia, delle divine misericordie e delle incorrispondenze all’eccesso della divina carità. In questa celebrazione intendiamo, allora, innalzare il nostro miserere, sperandone per intercessione di Maria e dei nostri santi, il perdono totale.

Ci introduciamo a questa preghiera penitenziale, pregando i salmi indicati dalla liturgia odierna.

Inno: Tu sei Misericordia (LB 43)

1^ Antifona: Grande è il Signore, nostro Dio, sopra tutti gli dèi.

SALMO 134, 1-12 (Pregato in spagnolo tra una solista e il coro)

Lodate il nome del Signore, * lodatelo, servi del Signore, voi che state nella casa del Signore, * negli atri della casa del nostro Dio.

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Lodate il Signore: il Signore è buono; * cantate inni al suo nome, perché è amabile. Il Signore si è scelto Giacobbe, * Israele come suo possesso.

Io so che grande è il Signore, * il nostro Dio sopra tutti gli dèi.

Tutto ciò che vuole il Signore lo compie, † in cielo e sulla terra, * nei mari e in tutti gli abissi.

Fa salire le nubi dall'estremità della terra, † produce le folgori per la pioggia, * dalle sue riserve libera i venti.

Egli percosse i primogeniti d'Egitto, * dagli uomini fino al bestiame. Mandò segni e prodigi in mezzo a te, Egitto, * contro il faraone e tutti i suoi ministri.

Colpì numerose nazioni * e uccise re potenti: Seon, re degli Amorrèi, Og, re di Basan, * e tutti i regni di Cànaan.

Diede la loro terra in eredità a Israele, * in eredità a Israele suo popolo.

Gloria ….. 1^ Antifona: Grande è il Signore, nostro Dio, sopra tutti gli dèi. 2^ Antifona: Casa d'Israele, benedici il Signore, canta inni al suo nome.

SALMO 134, 13-21 (Pregato in inglese a due cori) Signore, il tuo nome è per sempre; * Signore, il tuo ricordo per ogni generazione.

Il Signore guida il suo popolo, * si muove a pietà dei suoi servi.

Gli idoli dei popoli sono argento e oro, * opera delle mani dell'uomo.

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Hanno bocca e non parlano; * hanno occhi e non vedono;

hanno orecchi e non odono; * non c'è respiro nella loro bocca. Sia come loro chi li fabbrica * e chiunque in essi confida.

Benedici il Signore, casa d'Israele; * benedici il Signore, casa di Aronne; benedici il Signore, casa di Levi; * voi che temete il Signore, benedite il Signore.

Da Sion sia benedetto il Signore * che abita in Gerusalemme.

Gloria… 2^Antifona: Casa d'Israele, benedici il Signore, canta inni al suo nome. 3^Antifona: Tutte le genti verranno ad adorarti, Signore.

CANTICO Ap 15, 3-4 (Pregato coralmente in portoghese) Grandi e mirabili sono le tue opere, † o Signore Dio onnipotente; * giuste e veraci le tue vie, o Re delle genti!

Chi non temerà il tuo nome, † chi non ti glorificherà, o Signore? * Tu solo sei santo!

Tutte le genti verranno a te, Signore, † davanti a te si prostreranno, * perché i tuoi giusti giudizi si sono manifestati.

Gloria … 3^Antifona: Tutte le genti verranno ad adorarti, Signore. Guida: L’inno del Giubileo della misericordia, sarà cantato nelle quattro lingue e sarà intercalato da preghiere, riflessioni e presentazione di simboli che saranno deposti davanti al Tabernacolo.

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Misericordes sicut Pater!

1.Rendiamo grazie al Padre, perché è buono in aeternum misericordia eius ha creato il mondo con sapienza in aeternum misericordia eius conduce il Suo popolo nella storia in aeternum misericordia eius perdona e accoglie i Suoi figli in aeternum misericordia eius Misericordes sicut Pater!

Misericordes sicut Pater!

Dal Libro del profeta Ezechiele 36,24-26

Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul

vostro suolo. Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi

purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; vi darò

un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da

voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.

Simbolo: Pietre Guida: Palpita in me un cuore di carne, un cuore vivo, un cuore tenero, un cuore che batte solo ed esclusivamente per amare, un cuore veramente orientato a Dio?

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Pausa di silenzio

Guida:. Esprimiamo la nostra fede nel Dio misericordioso, affidiamoci a

Lui e rinnoviamo la nostra gratitudine per i doni da Lui riversati su di noi.

Gruppo italiano Credo, o Padre, alla tua pazienza davanti alle mie fragilità, perché nella prima aurora mi hai plasmato di umile fango, ma credo anche che mi vuoi sostenere nel tuo vitale Soffio. Credo, Signore Gesù, al tuo amore per me, giunto fino a oltre i confini dell’amore e della vita, perché io possa risorgere con te, figlia a tua immagine. Credo, Spirito Santo, che puoi plasmare in me un cuore nuovo e docile, sostenendomi con la tua forza nel mio impegno per il bene.

Guida: Signore, riversa su di noi i tesori della Tua infinita Misericordia

Tutte: Signore, riversa su di noi i tesori della Tua infinita Misericordia

2. Give thanks to the Son, Light of the Nations in aeternum misericordia eius He loved us with a heart of flesh in aeternum misericordia eius As we receive from Him, let us also give to Him in aeternum misericordia eius Hearts open to those who hunger and thirst in aeternum misericordia eius Misericordes sicut Pater!

Misericordes sicut Pater!

Dal Libro del profeta Isaia 42,6-7

Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per mano;

ti ho formato e stabilito come alleanza del popolo e luce delle

nazioni, perché tu apra gli occhi ai ciechi e faccia uscire dal

carcere i prigionieri, dalla reclusione coloro che abitano nelle

tenebre.

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Simbolo: Luce

G. Riconosco, nella mia vita quotidiana, i segni luminosi della presenza di

Gesù che mi rivela il volto misericordioso del Padre?

Anche io sono chiamata ad essere un faro che illumina, ad essere luce: una luce attrattiva, una luce missionaria. Come concretamente?

Pausa di silenzio

G. Lodiamo il Signore, rendendo grazie per tutti i suoi benefici.

Gruppo inglese

Signore, sono qui per guardare con Te la mia vita. Tieni fisso il mio sguardo sul tuo volto: tu ti sei manifestato luce, guida, sostegno nelle situazioni della vita, nelle mie sorelle, nell’esperienza della preghiera. Tu non mi hai fatto mancare i tuoi sacramenti di salvezza, nella gioia e nel servizio della tua Comunità. Tu mi colmi dei tuoi doni, dai gioia alla mia vita e mi dai grandi possibilità di bene.

Guida: Signore, riversa su di noi i tesori della Tua infinita Misericordia

Tutte: Signore, riversa su di noi i tesori della Tua infinita Misericordia

3. Peçamos ao Espírito os sete santos dons in aeternum misericordia eius Fonte de todo bem, dulcíssimo alívio in aeternum misericordia eius Por Ele confortados, oferecamos conforto

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in aeternum misericordia eius O amor espera e tudo suporta in aeternum misericordia eius Misericordes sicut Pater!

Misericordes sicut Pater

Dal Vangelo di Matteo 25, 14-15

Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i

suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a

un altro due a ciascuno secondo la sua capacità, e partì.

Simbolo: Monete

G. Oh, Signore, che cosa ne ho fatto dei tuoi doni?

Del giorno a te consacrato, degli appuntamenti di grazia che mi hai

offerto?

Della comunione nella tua Chiesa, nel servizio e nella testimonianza?

Delle mie sorelle, della mia famiglia religiosa, degli ambienti di vita

e impegno?

Della mia intelligenza, del mio corpo e del mio cuore?

Quanto di tutto quello che mi hai dato ti ho restituito nella

gratitudine, e quanto ho tenuto per me, per vederlo sfiorire come un

fiore strappato all’albero che lo ha fatto sbocciare?

Pausa di silenzio G. Mettiamo la nostra vita così com’è alla presenza del Signore, ringraziandolo dei tanti doni che ci ha elargito.

Gruppo portoghese

Ti rendiamo grazie, Signore, per il dono della Vita Consacrata.

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Aiutaci a essere, nella Chiesa e per il mondo, il segno eloquente e stimabile delle realtà future: di una bellezza che è senza rughe, di una verità che non cade in errore, di un amore che non conosce egoismo, di una comunione che non sopporta divisione, di un'eternità che non vede il tramonto. Dal giorno della nostra misteriosa e stupenda chiamata a seguirti tu sei tutto per noi!

Guida: Signore, riversa su di noi i tesori della Tua infinita Misericordia

Tutte: Signore, riversa su di noi i tesori della Tua infinita Misericordia

4. Pidamos la paz al Dios de toda paz in aeternum misericordia eius La tierra aguarda el Evangelio del Reino in aeternum misericordia eius La alegría y el perdón en el corazón de los pequeños in aeternum misericordia eius Se renovarán los cielos y la tierra in aeternum misericordia eius Misericordes sicut Pater!

Misericordes sicut Pater

Simbolo: Ramo d’ulivo

G. Cerco di costruire anzitutto la pace dentro di me, mediante

l'ascolto della Parola di Dio?

Sono portatrice di gioia e di ottimismo oppure faccio pesare sugli

altri i miei problemi?

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Pausa di silenzio

G. O Padre, insegnaci la compassione di Cristo, Lui che alla violenza

ha opposto l’amore fino alla fine. Donaci la pace, non domani o

dopodomani, donaci la pace oggi.

Gruppo spagnolo

Oh, Señor, hazme un instrumento de Tu Paz . Donde hay odio, que lleve yo el Amor. Donde haya ofensa, que lleve yo el Perdón. Donde haya discordia, que lleve yo la Unión. Donde haya duda, que lleve yo la Fe. Donde haya error, que lleve yo la Verdad. Donde haya desesperación, que lleve yo la Alegría. Donde haya tinieblas, que lleve yo la Luz. Oh, Maestro, haced que yo no busque tanto ser consolado, sino consolar; ser comprendido, sino comprender; ser amado, como amar. Porque es: Dando , que se recibe; Perdonando, que se es perdonado; Muriendo, que se resucita a la Vida Eterna.

Guida: Signore, riversa su di noi i tesori della Tua infinita Misericordia

Tutte: Signore, riversa su di noi i tesori della Tua infinita Misericordia

Magnificat: Mi alma canta (LB 44)

Antifona: Il Signore ha soccorso i suoi figli, ricordando il suo amore.

Intercessioni Nel misterioso disegno della sapienza divina, il Signore Gesù fu

consegnato alla morte per i nostri peccati ed è risorto per la nostra

santificazione. Adoriamo il nostro Salvatore e con umile fiducia

invochiamolo:

Abbi pietà del tuo popolo, Signore.

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Esaudisci, Signore, le nostre suppliche e cancella le nostre colpe,

- donaci il perdono e la pace.

Tu, che per bocca dell'Apostolo hai detto: dove ha abbondato il delitto, ha

sovrabbondato la grazia,

- lava i nostri innumerevoli peccati nel torrente della tua bontà.

Abbiamo molto peccato, Signore, ma confessiamo la tua misericordia senza

limiti,

- convertici e la nostra vita sarà trasformata.

Preserva il tuo popolo dall'infedeltà all'alleanza,

- perché goda sempre i favori della tua amicizia.

Hai aperto il paradiso al ladrone pentito,

- accogli nella tua casa i nostri fratelli defunti.

Padre nostro.

G. Dio, Padre onnipotente, che ci hai donato il tuo unico Figlio come

prezzo della nostra salvezza, fa' che vivendo in comunione con le sue

sofferenze, partecipiamo un giorno alla gloria della sua risurrezione. Egli è

Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei

secoli.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita

eterna. Amen.

Canto finale: Portoghese