PRIMA GUERRA MONDIALE. 1914-1918 1) DOCUMENTAZIONE LIBRARIA · 1) DOCUMENTAZIONE LIBRARIA...

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1 BIBLIOTECA LICEO CANTONALE LOCARNO ESPOSIZIONE LIBRI DI STORIA CONTEMPORANEA : Ottobre 2014 BIBLIOGRAFIA sulla PRIMA GUERRA MONDIALE. 1914-1918 1) DOCUMENTAZIONE LIBRARIA AUDOIN-ROUZEAU, Stéphane e BECKER, Annatte. - . La violenza, la crociata, il lutto : la Grande Guerra e la storia del Novecento. Torino : Einaudi, 2002. (Biblioteca Einaudi ; 143) SEGNATURA: 940.3 AUDO Durante la Prima guerra mondiale la violenza raggiunse vertici mai toccati nella storia umana. Ad apparire inedite furono le dimensioni complessive dello sterminio. La vastità degli eserciti gettati nella carneficina, la potenza industriale e la complessità delle organizzazioni sociali coinvolte nello scontro cambiarono il corso della guerra e con essa anche le dinamiche della morte "al lavoro". Firma l'introduzione Antonio Gibelli. BECKER, Jean-Jacques. - 1914. L'anno che ha cambiato il mondo. Torino : Lindau, 2014. (I Quarzi) SEGNATURA: 940.3/.4 BECK Il 28 giugno 1914 a Sarajevo, capitale della Bosnia-Erzegovina, alcuni colpi di pistola sparati dallo studente nazionalista serbo Gavrilo Princip uccisero l'arciduca d'Austria Francesco Ferdinando e sua moglie, innescando una serie di decisioni politiche e avvenimenti che condussero allo scoppio di una guerra su scala mondiale. Lo spaventoso bilancio di questo conflitto è tristemente noto: milioni di morti, un disastro economico e culturale e l'avvento dei regimi totalitari che hanno insanguinato il '900. Come è potuto accadere? Quali erano gli obiettivi e i pensieri dei protagonisti della scena politica di quel periodo? E quali furono le reazioni dei popoli all'annuncio di un conflitto imminente? Jean-Jacques Becker, analizzando con grande rigore gli avvenimenti del 1914, smentisce la teoria, da sempre accettata, secondo la quale la prima guerra mondiale sarebbe stato un evento in qualche misura «inevitabile». Attraverso l'analisi puntuale di un ricchissimo materiale storiografico (che comprende memorie e diari, scambi epistolari per esempio quelli tra Guglielmo II e Nicola II , periodici e pamphlet), l'autore ci offre una nuova chiave di lettura della vicenda. Attraverso le parole e le scelte di presidenti e imperatori, ambasciatori, intellettuali e leader politici di ogni livello, si dipana davanti ai nostri occhi l'intreccio quasi diabolico di ostinazione, ingenuità e inettitudine che incendiò l'Europa d'inizio secolo. Nei primi mesi del 1914, tutti pensavano che la guerra non sarebbe durata più di qualche mese, e che non avrebbe oltrepassato i limiti di una contesa «locale» tra Austria-Ungheria e Serbia: un errore fatale, nel quale incapparono non solo eminenti capi di Stato (il viaggio in Russia di Poincaré e Viviani nei giorni dell'ultimatum austroungarico) ma anche le organizzazioni operaie, con la Seconda Internazionale incapace di sanare i dissidi tra socialisti francesi e socialdemocratici tedeschi. Becker segue l'evolversi della situazione mese per mese, ricostruendo con pazienza la dina mica dei fatti e indagando in maniera acuta le azioni di tutti i protagonisti della vicenda. Il risultato è un affresco complesso, innovativo e penetrante.

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BIBLIOTECA LICEO CANTONALE LOCARNO

ESPOSIZIONE LIBRI DI STORIA CONTEMPORANEA : Ottobre 2014

BIBLIOGRAFIA sulla PRIMA GUERRA MONDIALE. 1914-1918

1) DOCUMENTAZIONE LIBRARIA

AUDOIN-ROUZEAU, Stéphane e BECKER, Annatte. - . La violenza, la crociata, il lutto : la Grande

Guerra e la storia del Novecento. – Torino : Einaudi, 2002. – (Biblioteca Einaudi ; 143)

SEGNATURA: 940.3 AUDO

Durante la Prima guerra mondiale la violenza raggiunse vertici mai toccati nella storia umana. Ad apparire inedite furono le

dimensioni complessive dello sterminio. La vastità degli eserciti gettati nella carneficina, la potenza industriale e la complessità

delle organizzazioni sociali coinvolte nello scontro cambiarono il corso della guerra e con essa anche le dinamiche della morte

"al lavoro". Firma l'introduzione Antonio Gibelli.

BECKER, Jean-Jacques. - 1914. L'anno che ha cambiato il mondo. – Torino : Lindau, 2014. – (I

Quarzi)

SEGNATURA: 940.3/.4 BECK

Il 28 giugno 1914 a Sarajevo, capitale della Bosnia-Erzegovina, alcuni colpi di pistola sparati dallo studente nazionalista serbo

Gavrilo Princip uccisero l'arciduca d'Austria Francesco Ferdinando e sua moglie, innescando una serie di decisioni politiche e

avvenimenti che condussero allo scoppio di una guerra su scala mondiale. Lo spaventoso bilancio di questo conflitto è

tristemente noto: milioni di morti, un disastro economico e culturale e l'avvento dei regimi totalitari che hanno insanguinato il

'900.

Come è potuto accadere? Quali erano gli obiettivi e i pensieri dei protagonisti della scena politica di quel periodo? E quali

furono le reazioni dei popoli all'annuncio di un conflitto imminente? Jean-Jacques Becker, analizzando con grande rigore gli

avvenimenti del 1914, smentisce la teoria, da sempre accettata, secondo la quale la prima guerra mondiale sarebbe stato un

evento in qualche misura «inevitabile». Attraverso l'analisi puntuale di un ricchissimo materiale storiografico (che comprende

memorie e diari, scambi epistolari – per esempio quelli tra Guglielmo II e Nicola II –, periodici e pamphlet), l'autore ci offre

una nuova chiave di lettura della vicenda. Attraverso le parole e le scelte di presidenti e imperatori, ambasciatori, intellettuali e

leader politici di ogni livello, si dipana davanti ai nostri occhi l'intreccio quasi diabolico di ostinazione, ingenuità e inettitudine

che incendiò l'Europa d'inizio secolo.

Nei primi mesi del 1914, tutti pensavano che la guerra non sarebbe durata più di qualche mese, e che non avrebbe oltrepassato i

limiti di una contesa «locale» tra Austria-Ungheria e Serbia: un errore fatale, nel quale incapparono non solo eminenti capi di

Stato (il viaggio in Russia di Poincaré e Viviani nei giorni dell'ultimatum austroungarico) ma anche le organizzazioni operaie,

con la Seconda Internazionale incapace di sanare i dissidi tra socialisti francesi e socialdemocratici tedeschi.

Becker segue l'evolversi della situazione mese per mese, ricostruendo con pazienza la dina mica dei fatti e indagando in

maniera acuta le azioni di tutti i protagonisti della vicenda. Il risultato è un affresco complesso, innovativo e penetrante.

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BRYANT, Mark. – World War I in cartoons. – London : Grub Sreeet, 2009

SEGNATURA: 940.3/.4 : 741.5 BRYA

In an age before TV and radio the impact and importance of cartoon art was immense, especially when the only sources of

information were silent cinema newsreels, posters, newspapers and books - all largely black and white. The cartoon had an

immediacy and universal accessibility, giving a message words could not convey. So, not surprisingly, the Great War proved an

extraordinarily fertile time for cartoonists.

This 'graphic scrapbook of the Great War' tells the story of the war, from its origins to the Versailles Peace Conference, through

the cartoons that appeared as posters and in magazines such as Punch, Bystander and London Opinion and similar publications

in both Allied and Central Powers countries. Arranged chronologically and with a full commentary by Mark Bryant, these 300

or more drawings and posters reveal much about contemporary opinions and attitudes to the conflict and its outcome.

CACCIA DOMINIONI, Paolo. - 1915-1919 : diario di guerra. – Milano : Mursia, 2008. –

(Testimonianze fra cronaca e storia. I libri di Paolo Caccia Dominioni)

SEGNATURA: 940.3/.4 CACC

Allo scoppio della Prima guerra mondiale, molti ragazzi partirono volontari per il fronte, spinti dalle motivazioni ingenue e

idealistiche della gioventù. Tra loro un gruppo di amici milanesi, tutti studenti al Politecnico o all'Università di Pavia. Caccia

Dominioni ha ricostruito le loro vicende attraverso le pagine del suo diario personale (compreso tra l'aprile del 1915 e l'aprile

del 1919) e le lettere che gli amici gli avevano scritto in quegli anni. Un pacco di carte rimasto sotto chiave per decenni, prima

che l'autore decidesse di trasformarlo in un libro, restituendo la voce a tanti giovani travolti da una mattanza che non ha avuto

uguali.

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CAPPELLANO, Filippo. – La guerra dei gas : le armi chimiche sui fronti italiano e occidentale nella

Grande Guerra. – Novale (VI) : G. Rossato, 2006. – (Collana di storia militare)

SEGNATURA: 940.3/.4 CAPP

L'impiego dell'arma chimica è uno dei fattori che hanno caratterizzato il primo conflitto mondiale come la prima guerra ad

elevato contenuto tecnologico della storia. Questo lavoro si propone di esaminare gli aspetti tecnici ed operativi del fenomeno,

partendo dall'evoluzione che questo ebbe sul fronte occidentale per poi soffermarsi sulle vicende del fronte italiano, utilizzando

soprattutto la documentazione d'archivio e le fonti ufficiali nell'intento di arrivare a definire quale fu la reale incidenza delle

armi chimiche e quali misure i contendenti adottarono per fronteggiare o per trarne il massimo rendimento.

CARDINI, Franco ; VALZANIA, Sergio. – La scintilla : da Tripoli a Sarajevo: come l'Italia provocò

la prima guerra mondiale. – Milano : Mondadori, 2014. – (Le Scie)

SEGNATURA: 940.3/.4 CARD

All'inizio di agosto del 1914 scoppia la prima guerra mondiale. L'Italia rimane estranea alle ostilità fino al 24 maggio 1915, ma

le sue responsabilità in relazione al conflitto sono molto gravi e risalgono a qualche tempo prima.

Nel 1911 l'Europa è infatti in un sostanziale equilibrio, lo sviluppo economico è tumultuoso e le grandi potenze hanno risolto

quasi tutti i loro contrasti coloniali: l'unico elemento di instabilità viene dall'impero ottomano, il cui collasso porterebbe a

conseguenze imprevedibili. In particolare è preoccupante la situazione nei Balcani, dove i nazionalismi serbo, bulgaro, greco e

rumeno aspirano a un riassetto generale della regione a spese dei territori appartenenti a Costantinopoli. Dopo oltre un

quarantennio di pace fra le potenze del continente, è l'Italia che riapre la stagione dei conflitti, invadendo le province ottomane

di Tripolitania e Cirenaica.

Giolitti, indifferente ai problemi continentali, è alla ricerca di una vittoria militare di prestigio che taciti le opposizioni di destra

e rifiuta ogni offerta di cessione di fatto dei territori avanzata da Costantinopoli, conservandone la sovranità nominale,

sull'esempio dell'Egitto e dell'Algeria, da anni protettorati inglese e francese. Nasce così l'impresa di Libia, inutile e proditorio

attacco all'impero ottomano. La mancanza di una visione strategica da parte dello stato maggiore italiano fa sì che la guerra si

trascini per più di un anno e questo induce gli Stati balcanici, Serbia, Bulgaria, Grecia e Montenegro, ad attaccare a loro volta

l'impero ottomano. L'esito delle guerre balcaniche porta alla nascita della Grande Serbia, la cui stessa esistenza destabilizza

l'Austria-Ungheria, già in crisi per le tensioni nazionalistiche che la attraversano.

L'equilibrio europeo è compromesso in modo irrimediabile e a Sarajevo viene accesa la miccia della bomba che l'Italia ha

innescato, l'occasione attesa dal governo di Vienna per tentare di ridimensionare l'avversario serbo.

Mentre l'Europa si prepara a celebrare i cento anni trascorsi dallo scoppio della prima guerra mondiale, Franco Cardini e Sergio

Valzania ricostruiscono la catena di eventi che condusse alla tragedia, evidenziando il ruolo chiave svolto dalla guerra di Libia. Spetta dunque all'Italia l'avere «dato il la» alla finis Europae e al «tramonto dell'Occidente»? «Se è così» scrivono Cardini e

Valzania «non vanno comunque dimenticati i molti e gravi problemi ai quali, nel '14, si cercò di rispondere con le armi: quello

sociale anzitutto, insieme con quello rappresentato dallo sfruttamento colonialistico al quale la scienza positivistica porgeva

l'alibi della superiore civiltà occidentale e del "fardello dell'Uomo Bianco", tanto simile al fagotto del ladro.»

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CERVONE, Pier Paolo. - Vittorio Veneto, l'ultima battaglia. – Milano : Mursia, 2011. – (Testimonianze

fra cronaca e storia. Prima guerra mondiale ; 212)

SEGNATURA: 940.4 CERV

I dieci giorni che decisero la Prima guerra mondiale.

Dalle 3 di notte del 24 ottobre alle 3 del pomeriggio del 4 novembre 1918 l'esercito italiano combatté a Vittorio Veneto l'ultima

battaglia della Prima guerra mondiale. In dieci giorni si decisero le sorti del conflitto in una lunga serie di aspri combattimenti

che fu esaltata come mito nazionale durante il fascismo e poi quasi cancellata dai libri di storia. Questo saggio racconta i fatti

così come si svolsero, separandoli dalle opinioni. Dai documenti dell'Ufficio Storico dell'Esercito, le cronache dell'assalto

decisivo oltre il Piave e la tenacia della 4a Armata sul Grappa, sino alla vittoria finale.

CLARK, Christopher. – Die Schlafwandler : wie Europa ind den Ersten Weltkrieg zog. – München :

Deutsche Verlags, 2013. –

SEGNATURA: 940.3/.4 CLARK

CLARK, Christopher. – I sonnambuli : come l’Europa arrivò alla grande guerra. – Roma ; Bari :

Laterza, 2013. – (I Robinson)

SEGNATURA: 940.3/.4 CLARK

"I sonnambuli" reinterpreta la Grande Guerra e ne svela il vero volto moderno. È stata l'incapacità della classe dirigente di

comprendere la gravità della caotica lotta fratricida che si ingaggiava nei Balcani, è stata quella totale miopia, a trascinare

l'Europa nella catastrofe. Per decenni gli storici si sono interrogati sulle origini della Prima guerra mondiale. Per Clark,

professore a Cambridge, la risposta è da rintracciarsi in una metafora: lungi dall'aver lucidamente programmato la guerra, gli

statisti del 1914 erano sonnambuli, che guardavano e non vedevano, inseguiti da illusioni, eppure ciechi alla realtà dell'orrore

che stavano per immettere nel mondo. A differenza di altri storici, Clark si concentra sui Balcani dove il conflitto di fatto ebbe

inizio, e dimostra come fosse radicato nelle tensioni etniche di una regione schiacciata fra tre imperi rivali.

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DEGLI ESPOSITI, Fabio ; CIOFFI, Marco. – La Grande Guerra : [bibliografie ragionate]. – Milano :

Unicopli, 2010. – (Cento libri cento fiori ; 38)

SEGNATURA: 940.3/.4 (01) DEGLI

Si tratta di una bibliografia ragionata sulla prima guerra mondiale come evento cardine nella nascita della modernità. Accanto

ad una sezione relativa agli aspetti politico-diplomatici, verranno segnalati volumi, relativi sia all'Italia, sia all'Europa, che si

occupano di aspetti come l'organizzazione dell'economia, l'impatto del conflitto sulle strutture sociali e demografiche dei paesi

belligeranti, le trasformazioni mentali indotte dal conflitto. Verranno segnalati prevalentemente volumi che hanno avuto un

ruolo essenziale nel definire le più recenti linee interpretative sul fenomeno, senza tuttavia trascurare alcuni contributi "classici"

che hanno segnato tappe essenziali della riflessione storiografica.

DROZ, Jacques. – Les causes de la Première Guerre mondiale : essai d'historiographie. – Paris :

Editions du Seuil, 1973. - (Points. Histoire ; 11)

SEGNATURA: 940.3/.4 DROZ

"L'Allemagne - inclinée au mal dès sa prime jeunesse" C'est par cette question angoissée que le "Spiegel" accueillait, en 1961,

le livre de F. Fischer,"Griff nach der Weltmacht", qui ébranlait la bonne conscience de ses compatriotes au sujet des

responsabilités allemandes dans les causes de la Première Guerre mondiale.

Cet ouvrage fait rebondir la vieille controverse sur les origines de la guerre.

Qu'en est-il aujourd'hui? Jacques Droz s'est appliqué à faire le point sur une énorme littérature internationale qui, de Lénine aus

adversaires de Fischer, tente d'élucider le processus par lequel des milions d'hommes ont été jetés dans l'un des plus grands

carnages de l'histoire humaine.

Der Erste Weltkrieg : Ereignis und Erinnerung / [testi di Wolfgang Kruse ... et al.]. – Braunschweig :

Westermann, 2013. - Praxis Geschicht,No. 6 (November 2013)

SEGNATURA: 940.3/.4 ERSTE

1914 –2014: Bald jährt sich der Ausbruch des Ersten Weltkriegs zum 100. Mal. Es war ein Krieg bis dahin ungekannten

Ausmaßes. In den Stahlgewittern und Giftgaswolken der Materialschlachten starben Millionen. Der Krieg erstreckte sich nicht

nur auf Europa, er war global. Soldaten aus verschiedenen Weltregionen trafen aufeinander. Und wie in keinem Krieg zuvor

wurde die jeweilige „Heimatfront“ mobilisiert. Der Konflikt sollte mit seinen Folgen ein ganzes Jahrhundert prägen: von den

territorialen Neuordnungen und Revolutionen über den Faschismus und den Zweiten Weltkrieg bis hin zum Kalten Krieg.

Die Beiträge dieser Ausgabe fokussieren vor allem zwei Aspekte: Erstens geht es darum, wie die Menschen den Krieg erlebten

und von ihm betroffen waren. Zweitens wird die Erinnerungskultur und Nach-Geschichte aufgegriffen, die sich etwa im

Hindenburg-Mythos, in der Frage des Totengedenkens und im deutsch-französischen Verhältnis offenbart.

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FERRO, Marc. – La Grande Guerre : 1914-1918. – Paris : Gallimard, 1969. – (Idées ; 184)

SEGNATURA: 940.3/.4 FERRO

«Longue, douloureuse, meurtrière, la Grande Guerre vit s'entre-tuer des millions d'hommes qui, la veille encore, juraient

"guerre à la guerre". Ils furent les frères d'armes de ceux qu'ils accusaient d'être des militaristes, des chauvins, des bellicistes ; et

également des millions d'autres qui firent la guerre par devoir ou encore sans trop savoir pourquoi.

Passé 1918, devenus anciens combattants, ni les uns ni les autres ne mirent en doute la légitimité de leur sacrifice : ils avaient

combattu pour la défense de la patrie et la guerre qu'ils avaient faite était une "juste guerre". [...]

Pourtant, durant les hostilités mêmes, un doute naquit chez quelques-uns : la poursuite de la guerre avait-elle un sens ?

L'horrible massacre était-il vraiment nécessaire ? Les milieux dirigeants l'assuraient : mais étaient-ils sincères ? [...]

Ce phénomène ne saurait être dissocié des origines de la guerre, du souvenir qu'elle a laissé, et nous voudrions en rendre

compte autant que des causes proprement économiques ou politiques.»

FROMKIN, David. – L’ultima estate dell'Europa : il grande enigma del 1914: perchè è scoppiata la

prima guerra mondiale?. – Milano : Garzanti, 2005. – (Collezione storica)

SEGNATURA: 940.3/.4 FROM

David Fromkin ricostruisce con grande attenzione le settimane che hanno preceduto il fatale agosto 1914, mettendo a nudo

l'intreccio di terrorismo nichilista e di ambizioni e paranoie imperiali, di opportunismo diplomatico e miopia politica, che ha

portato il Vecchio Continente all'autodistruzione.

Per la maggior parte degli europei, la primavera del 1914 - al culmine della Belle Epoque - fu una stagione meravigliosa,

spensierata e piena di speranze. Dietro le quinte, tuttavia, si stava preparando il primo massacro della storia, il primo conflitto

su scala planetaria, una guerra che getta le sue ombre fino ai nostri giorni. Lo storico Fromkin ricostruisce le settimane che

hanno preceduto il fatale agosto del 1914 per mettere in luce le cause che portarono alla prima guerra mondiale.

FUSSELL, Paul. - La Grande Guerra e la memoria moderna. – Bologna : Il Mulino, 1984. – (Le

occasioni ; 1)

SEGNATURA: 940.3 FUSS

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Fussell utilizza per la sua indagine una ricca messe di materiali, in primo luogo letterari, ponendo al centro l'esperienza

individuale della guerra: la vita della trincea, la contiguità della morte. Muovendosi fra questa realtà effettiva della guerra e

l'immaginario da essa suscitato, l'autore illustra da un lato come debbano essere fatti risalire alla guerra alcuni stereotipi della

"memoria" dell'uomo contemporaneo e dall'altro come la Grande Guerra abbia rappresentato la base su cui l'Europa ha

concettualizzato l'evento guerra e lo ha posto al centro del suo modo di vedere e vivere la realtà storico-sociale.

GATTI , Angelo. - Caporetto : diario di guerra (maggio-dicembre 1917). – Bologna : Il Mulino,

2007. – (Storica paperbacks ; 29)

SEGNATURA: 940.4 GATTI

Caporetto, 24 ottobre 1917: insieme all'8 settembre 1943 uno dei momenti di massima crisi dell'esercito e della nazione. Il

diario del generale Gatti, che nel 1917 si trovava per volere di Cadorna a dirigere l'ufficio storico del Comando supremo, è

indubbiamente la testimonianza più autorevole sui mesi che precedono Caporetto, sulla crisi così come viene vissuta nel più

alto centro direttivo dell'esercito, e sulle sue prime conseguenze. Quattro sono i grandi episodi militari compresi nel diario: la

decima battaglia dell'Isonzo (maggio), la battaglia dell'Ortigara (giugno), la conquista della Bainsizza (agosto), Caporetto

(ottobre-novembre). Al centro del volume è naturalmente la rotta dell'ottobre-novembre, in merito alla quale emergono

l'assoluta impreparazione di Cadorna e i numerosi errori di valutazione e di decisione in cui incorse il Comando supremo nel

rispondere all'offensiva austriaca. Una delle più delicate e oscure pagine della storia d'Italia, narrata con passione dalla voce di

un testimone a diretto contatto con i protagonisti.

GENTILE, Emilio. – L’ apocalisse della modernità : la Grande Guerra per l'uomo nuovo. – Milano :

Mondadori, 2009. – (La storia)

SEGNATURA: 940.3/.4 GENT

Nell'agosto 1914, allo scoppio delle ostilità, molti si erano arruolati entusiasti, immaginando di prender parte a una gloriosa

avventura, convinti che il sacrificio del sangue avrebbe dato vita a un mondo e un uomo rinnovati. Dopo pochi mesi,

l'entusiasmo era scomparso. Ci si rese conto che la guerra era completamente diversa da quelle fino ad allora combattute: per

l'enormità delle masse mobilitate, per la potenza bellica e industriale impiegata, per l'esasperazione parossistica dell'odio

ideologico, per l'ingente numero di soldati sacrificati inutilmente. La Grande Guerra rappresentava il naufragio della civiltà

moderna. I combattimenti cessarono alle ore 11 dell'11 novembre 1918. E già all'orizzonte nuove tragedie si profilavano,

poiché il trattato di Versailles ridisegnava l'intera geografia europea secondo la volontà dei vincitori, con conseguenze gravi e

di lunga durata a livello politico e ideologico: le rivendicazioni territoriali, la corsa al riarmo e la militarizzazione di massa della

società saranno alcuni dei principi cardine sui quali regimi totalitari come il fascismo e il nazismo baseranno il proprio

consenso. Gentile ricostruisce il contesto sociale, culturale e antropologico entro il quale maturò quella che è ritenuta una delle

più tragiche esperienze del Novecento, soffermandosi in particolare sugli artisti e gli intellettuali che, se all'inizio avevano

invocato la guerra come una catarsi, si fecero poi interpreti dell'angoscia profonda da essa scatenata.

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GIBELLI, Antonio. – L’officina della guerra : la Grande Guerra e le trasformazioni del mondo

attuale. – Torino : Bollati Boringhieri, 2007. – (Universale Bollati Boringhieri ; 547)

SEGNATURA: 940.3/.4 GIBE

Indagare sul processo di adattamento di milioni di uomini alla realtà della Grande Guerra - una guerra smisurata, radicalmente

nuova, la prima guerra tecnologica di massa - è l'obiettivo che si pone l'autore per capire il primo conflitto mondiale e i

mutamenti che segnarono l'avvento della modernità. Il libro non si occupa dell'"esperienza di guerra" in senso circoscritto. Ciò

di cui milioni di uomini fecero simultaneamente esperienza tra il 1914 e il 1918 non era solo la guerra, ma il mondo moderno:

un mondo pienamente pervaso dall'industrialismo e dai principi di efficienza e standardizzazione, in cui lo Stato si insediava

capillarmente nella vita privata e nell'interiorità di ciascuno mobilitando sentimenti, immagini, nuove forme di comunicazione.

Un mondo in cui si affermavano la scrittura e la fotografia, il grammofono e il cinema. L'esperienza della guerra è perciò vista

in stretto contrappunto con quella del lavoro: il lavoro della guerra era una nuova manifestazione delle condizioni del lavoro

nella società industriale. Strumenti essenziali per quest'analisi sono le testimonianze scritte (epistolari, diaristiche,

memorialistiche) dei fanti e accanto a esse, intrecciate con la memorialistica colta, le testimonianze di medici, psichiatri,

psicologi che permettono non solo di esplorare il versante traumatico del conflitto, ma di penetrare nella loro soggettività e di

delineare i contorni di quel "mondo nuovo". Questa terza edizione è arricchita da un saggio inedito dell'autore.

La Grande Guerra : raccontarla cent'anni dopo per capire l'Europa di oggi / a cura di Wlodek

Goldkorn e Claudio Lindner. – Roma : L’Espresso, 2014

SEGNATURA: 940.3/.4 GRANDE

Come ci somiglia il 1914.

Proviamo ad elencare, in ordine sparso, alcuni fatti accaduti in queste settimane nel mondo. In Iraq è stato proclamato il nuovo

califfato, il cui scopo è riunire sotto lo stesso potere tutta la “umma” (la comunità) musulmana. In Terra Santa ragazzi

palestinesi ed ebrei vengono uccisi in una spirale di violenza. In Russia molti sono convinti che un'aggressione delle potenze

occidentali sia imminente. Nel Canale di Sicilia 45 profughi sono morti asfissiati nella stiva di una barca. In Francia guadagna

consensi un movimento nazionalista che ha come obiettivo la fine del processo di unificazione europea. A Strasburgo, i deputati

eletti in una lista italiana cui hanno dato i loro voti molti elettori di sinistra condividono i banchi con colleghi dell'estrema

destra britannica. E nello stesso parlamento un deputato tedesco ha ribadito che deve essere Berlino e solo Berlino, a stabilire

ciò che è bello e buono nel nostro Continente.

A cent'anni dall'inizio della prima guerra mondiale, una catastrofe che pose fine a un mondo che poggiava su alcune certezze (la

solidità degli imperi, la fiducia nel progresso scientifico...), abbiamo di nuovo l'impressione di essere in balia di eventi che non

siamo in grado di gestire. E di non avere più un quadro di valori di riferimento. “La Grande Guerra - Raccontarla cent'anni dopo

per capire l'Europa di oggi” è il libro de ”Espresso” (384 pagine, 12,90 euro) in edicola e in libreria dall'11 luglio Al tema

dei numerosi parallelismi fattibili tra il 1914 e il 2014 è dedicato il libro “La Grande Guerra. Raccontarla cent'anni dopo per

capire l'Europa di oggi”

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La guerra d’Italia : 1915-1917. – Milano : Fratelli Treves, 1916-1918. – 3 vol.

- Vol. 1 : Dalla Triplice alla Neutralità e alla Guerra

- Vol. 2 : Dall'inizio delle ostilità italo-austriache alla dichiarazione di guerra alla Turchia

- Vol. 3 : Dalle vittorie di Pregasina e di Cima Fredda alla conquista di Gorizia

SEGNATURA: 940.3/.4 GUER

La guerra delle nazioni : 1914, 1915, 1916 e 1917. – Milano : Fratelli Treves, 1915-1918. – 4 vol.

- Vol. 1 : Dall'assassinio di Sarajevo alla battaglia della Marna

- Vol. 2 : Dall'avanzata russa nella Prussia Orientale all'entrata in scena della Turchia

- Vol. 3 : Dalla lotta accanita della fine del 1914 sui fronti europei Occidentale ed Orientale,

all'intervento dell'Italia

- Vol. 4 : Dalle vicende dell'impresa dei Dardanelli al principio della riscossa anglo-francese

dalle Fiandre all'Alsazia

SEGNATURA: 940.3/.4 GUER

ISNEGHI, Mario. – La Grande Guerra. – 2a ed. - Firenze : Giunti Casterman, 1995. – (Collana XX

secolo)

SEGNATURA: 940.3/.4 ISNE

Nell'agosto 1914 ha inizio in Europa ''l'assalto al potere mondiale'': cinque lunghi anni di guerra che lasceranno nelle coscienze

dei protagonisti, nelle case come in trincea, il segno indelebile di un cambiamento epocale, capace di trasformare la memoria

moderna. Nove milioni di morti e sei milioni di mutilati saranno il tragico bilancio della prima guerra di massa della storia. Ma

la Grande guerra non è solo quella che ha insanguinato l'Europa, è anche e soprattutto quella vissuta e combattuta nel fronte

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interno, che conosce per la prima volta la mobilitazione delle donne nell'industria bellica, che deve convivere con l'uso

massiccio della censura, che esplode negli ammutinamenti dei soldati. E culmina con la rottura dei vecchi equilibri delle società

liberali europee. Un volume che contribuisce a delineare il panorama del Novecento con uno dei suoi maggiori avvenimenti. Si

presenta riccamente illustrato, poiché l'immagine è parte integrante della narrazione e della documentazione storica.

ISNENGHI, Mario e ROCHAT, Giorgio. – La Grande Guerra : 1914-1918. – Bologna : Il Mulino,

2013. – (Storia d'Italia nel secolo ventesimo)

SEGNATURA: 940.3/.4 ISNE

Sintesi solida e sfaccettata della Grande Guerra, di come fu voluta e non voluta, condotta e contestata, maledetta e ricordata,

questo volume intreccia due filoni di studio solitamente divisi: vicende e passioni politiche e culturali e operazioni militari

vengono rilette assieme alle ideologie, ai sogni e alle cifre del primo conflitto mondiale. Frutto del lavoro congiunto di due

storici diversi ma affini, "La Grande Guerra" racconta il ruolo delle forze politiche e degli intellettuali, ma anche l'agire e il

pensare di generali, soldati e società civile, donne, prigionieri. Un esercizio di memoria che prosegue fino ai nostri giorni

perché, dicono i due autori, "la Grande Guerra - apocalissi del moderno - fu un memorabile accumulo di vissuto collettivo.

Correre subito, come oggi si usa fare, a dichiararne l'assurdo e il non-senso - clamorosi, sino allo scandalo, agli occhi disillusi e

stanchi dei posteri, quasi cent'anni dopo - appare inconcludente e comunque assai più facile che ristabilirne,

contemporaneamente, il senso, o i significati, quali essi apparvero alle donne e agli uomini mobilitati sulle illusioni, e i valori e

disvalori di allora".

ISNEGHI, Mario. – Il mito della Grande Guerra. – Bologna : Il Mulino, 2014. – (Storica paperbacks ;

25)

SEGNATURA: 940.3/.4 ISNE

Le riviste dell'età della «Voce», i fogli interventisti, i diari di trincea e la letteratura sulla guerra: rileggendo questa sterminata

produzione Isnenghi ha ricostruito l'atteggiamento di una intera generazione di intellettuali italiani nei confronti dell'esperienza

bellica. Da Marinetti a Prezzolini, a Gadda, da Soffici a Jahier, Serra, Malaparte, Borgese, d'Annunzio, la guerra si configura di

volta in volta come occasione rigeneratrice per l'individuo e la società, come veicolo di protesta o, al contrario, antidoto alla

lotta di classe. Le molte facce del mito della Grande Guerra in uno spaccato di storia mentale, sociale, politica dell'Italia nel

passaggio dalla politica delle élites alla società di massa.

11

KEEGAN, John. – La prima guerra mondiale. Una storia politico-militare. –Roma : Carocci, 2004. –

(Quality paperbacks ; 111)

SEGNATURA: 940.3/.4 KEEG

Con i suoi milioni di morti e la sua ferocia senza precedenti la prima guerra mondiale è stata la prima delle grandi tragedie che

hanno costellato il ventesimo secolo e un evento senza precedenti nella storia dell'umanità. Per John Keegan - uno dei maggiori

storici militari contemporanei - la guerra del 1914-18 fu un conflitto tragico ma non certo inevitabile. E in questo suo libro lo

storico inglese ce ne offre una ricostruzione complessiva di grande respiro. Con chiarezza e precisione di dettagli vengono

descritti piani di guerra e battaglie, i meccanismi di combattimento, l'affannosa ricerca di uno sfondamento impossibile, il

complesso rapporto tattico e strategico tra fanteria e artiglieria.

LEED, Eric J. - Terra di nessuno : esperienza bellica e identità personale nella prima guerra

mondiale. – Bologna : Il Mulino, 2007. – (Storica paperbacks 32)

SEGNATURA: 940.3 LEED

Fra il 1914 e il 1918 la grande guerra produsse mutamenti profondi: sul piano politico, economico, sociale, culturale, come pure

sul piano più privato delle coscienze individuali. La sensibilità e il mondo interno di coloro che all'esperienza bellica

parteciparono direttamente vennero scardinati: costretto per la prima volta dal predominio della tecnologia a una guerra

prolungata e statica, chiuso nelle trincee, il soldato vede frantumarsi la propria identità in una disgregazione destinata ad avere

pesanti ripercussioni nel dopoguerra. All'interno della propria personalità egli vede scavarsi un vuoto, una sorta - appunto - di

"terra di nessuno" psicologica. Le lunghe ore trascorse in trincea alimentano nevrosi, claustrofobie, fantasie di volo che ridanno

forza al mito di Icaro: l'aviatore diviene colui che può dominare il teatro di guerra, facendosene spettatore privilegiato.

Attraverso gli apporti di antropologia, sociologia e psicologia, e le testimonianze dei combattenti, Leed rilegge in modo

originale e innovativo l'"evento guerra", visto in termini non più solo di storia politica o militare, ma di immaginario, emozioni,

memoria.

LOPARCO, Fabiana. – I bambini e la guerra : il "Corriere dei Piccoli" e il primo conflitto mondiale

(1915-1918). – Firenze : Nerbini, 2011. – (Nerbiniana ; 1)

SEGNATURA: 940.3 : 659.131 LOPA

Il potere della propaganda ai tempi della Prima guerra mondiale dalle pagine del "Corriere dei Piccoli" all'industria culturale del

Fascismo: storia di come uno strumento comunicativo destinato ai ragazzi si è trasformato in una potente arma di per

persuadere il "popolo bambino".

12

MACMILLAN, Margaret. - 1914. Come la luce si spense sul mondo di ieri. – Milano : Rizzoli, 2013. -

(I sestanti)

SEGNATURA: 940.3/.4 MACM

"La luce si sta spegnendo su tutta Europa e non la vedremo più riaccendersi nel corso della nostra vita": sir Edward Grey,

segretario di Stato inglese per gli Affari esteri, percepì con chiarezza le dimensioni della crisi che nel giro di pochi giorni, di

poche ore, avrebbe portato il continente europeo sull'orlo della catastrofe. Ma lo scoppio del conflitto, nell'agosto 1914, non fu

che l'ultima maglia di una lunga catena di eventi, il momento che racchiuse - comprimendole - inquietudini e aspirazioni di

un'epoca intera. Insieme ai profondi mutamenti sociali, culturali e tecnologici che trasformarono la natura della civiltà europea

tra Ottocento e primo Novecento, l'autrice ripercorre gli antefatti, le tensioni accumulate, le scelte contingenti, spesso dovute a

fraintendimenti, debolezze, ripicche tra politici e generali: il risultato è una ricostruzione, capillare e brillante, di un'ora fatale

dell'umanità.

PEDRONCINI, Guy. – Les négociations secrètes pendant la grande guerre. – Paris : Flammarion,

1969. – (Questions d'histoire ; 6)

SEGNATURA: 940.3/.4 PEDR

PIERI, Piero. – L’ Italia nella prima guerra mondiale : (1915-1918). – Torino : Einaudi, 1973. –

(Piccola biblioteca Einaudi ; 53)

SEGNATURA: 940.3/.4 PIERI

In questa limpida sintesi, Piero Pieri offre un quadro completo della partecipazione italiana alla "grande guerra". Oltre a valersi

con giudizio sicuro della più ampia documentazione e delle ricerche nel campo militare pubblicate fino ad oggi, egli tiene

sempre presente, con fine sensibilità di storico, lo stretto legame esistente fra la situazione politica e militare e l'ambiente

sociale italiano di quegli anni.

13

PIEROPAN, Gianni. - Storia della grande guerra sul fronte italiano : 1915-1918. – Milano : Mursia,

2013. – (Testimonianze fra cronaca e storia. I libri di Gianni Pieropan)

SEGNATURA: 940.3/.4 PIER

Il Primo conflitto mondiale, che vide la contrapposizione fra le forze dell'Intesa e quelle degli Imperi Centrali, scoppiò tra la

fine di luglio e i primi d'agosto del 1914 e provocò una lunga serie di profondi mutamenti sul piano politico, sociale e

territoriale. Le vicende belliche descritte in questo libro ebbero come protagonisti i soldati del Regio Esercito che combatterono

dal 24 maggio 1915, giorno in cui l'Italia scese in guerra contro l'Austria-Ungheria, fino alla vittoria, sancita il 4 novembre

1918 con l'entrata in vigore dell'armistizio di Villa Giusti. Con uno stile di scrittura chiaro e semplice, l'autore delinea strategie

e tattiche, passando dalle grandi offensive alle singole battaglie che si svolsero dallo Stelvio all'Adriatico. La ricostruzione

precisa, esauriente, e al contempo imparziale, mira anche a fare giustizia sia dei trionfalismi sia delle denigrazioni riguardanti i

vertici governativi e militari dell''epoca. Le numerose cartine permettono di seguire lo sviluppo delle complesse operazioni

belliche che videro il sacrificio di 650.000 soldati italiani.

La prima guerra mondiale / a cura do Mario Isnenghi. – Bologna : Zanichelli, 1972 : (Letture storiche ;

12)

SEGNATURA: 940.3/.4 PRIMA

Questa antologia di scritti di vari autori è divisa in due parti: "Testimonianze e documetni dell'epoca" e "Questioni e

interpretazioni storiche".

La prima presenta testi di G. Boine, B. Mussolini, B. Croce, G. D'Annunzio, G. Papini, "L'Unitä", "L'Idea nazionale", A.

Salandra, la Seconda Internazionale, C.E. Gadda, E. Lussu, C. Malaparte, S. Freud, V.I. Lenin.

Nella seconda sono presenti invece i seguenti storici e sociologhi: M. Crouzet, G. Rochat, P. Melograni, F. Fischer, G. Volpe,

A. Omodeo, L.A. Coser, R. Romeo, A. Caracciolo, A. Monticone, P. Pieri, L. Valiani, H.B. Liddel Hart, G. Procacci, G.

Bouthoul.

Questa ampia scelta permette di affrontare, da punti di vista diversi, tutta una serie di nodi storici di grande importanza anche

attuale: il posto della "grande guerra nell'evoluzione della società e della cultura italiana, la funzione che essa esercitò nella

trasformazione delle strutture dell'intera società europea e i suoi effetti sull'equilibrio mondiale; le sue vicende, i suoi caratteri

peculiari,i suoi risultati, in una serie di campi che vanno dalle lotte di classe alla psicologia collettiva, dalla tecnologia alle

istituzioni. Il volume è completato da un'ampia introduzione, da una cronologia, da cappelli introduttivi e note ai singoli passi;

infine, da una ricca e aggiornata bibliografia.

14

PROST, Antoine. – La grande guerre expliquée en images. – Paris : Seuil, 2013

SEGNATURA: 940.3/.4 PROST

1 400 000 morts, 3 à 4 millions de blessés, 600 000 veuves, 76 000 orphelins : c'est le bilan, rien que pour la France, de la

guerre de 1914-1918, celle que l'on appelle la Grande Guerre. Autant de chiffres qui dépassent l'imagination et nous poussent à

nous demander comment le début du XXe siècle a-t-il pu accoucher d'un tel drame.

Alors que les derniers poilus se sont éteints, Antoine Prost, historien émérite de la Première Guerre mondiale, nous explique

cette douloureuse histoire avec beaucoup de précision, de clarté, et de pédagogie, répondant à de multiples questions : quelles

sont les causes du conflit ? Qu'est-ce que la mobilisation ? Comment vivaient ? et mouraient ? les poilus ? Comment

fonctionnaient les usines pendant la guerre ? Qu'est-ce qu'ont fait les femmes ? Pourquoi les États-Unis sont-ils entrés dans la

guerre en 1917 ?... Et enfin : comment est-on parvenu à la paix . Actuellement professeur émérite à l'université de Paris I, Antoine Prost a publié notamment Les anciens combattants 1914-

1940, et avec Jay Winter, Penser la Grande Guerre, un essai d'historiographie. Il préside le Conseil scientifique de la Mission

du centenaire de la Première Guerre mondiale.

RENOUVIN, Pierre. – La Première Guerre Mondiale. – Paris : Presses Universitaires de France, 1971.

– (Que sais-je? ; 326)

SEGNATURA: 940.3 RENO

ROBSON, Stuart. – La prima guerra mondiale. – Bologna : Il Mulino, 2013. – (Storica paperbacks ;

118)

SEGNATURA: 940.3/.4 ROBS

La Grande Guerra, la cesura che dà veramente inizio al secolo ventesimo, è stata studiata sotto svariati aspetti e la storiografia

in materia, negli ultimi anni, si è molto arricchita. Robson raccoglie il frutto di questa rigogliosa stagione di studi, presentando

una sintesi del più recente stato delle ricerche. Il volume si apre sulla concezione della guerra, per poi illustrare la successione

degli eventi bellici sui diversi fronti, il comportamento dei militari, dei politici e dei cittadini, lo sviluppo delle tecnologie e

delle tattiche, l'esperienza individuale della trincea e del combattimento, gli effetti di lungo periodo del conflitto sulla società,

l'economia e la politica europea.

15

ROSSI, Sandra. – Il Ticino durante la prima guerra mondiale : neutralità, questione nazionale e

questione economico-sociale : Tesi di laurea presentata alla Facoltà di Lettere dell'Università di Zurigo. –

Zurigo, 1986.

SEGNATURA: 949.45 ROSSI

RUSCONI, Gian Enrico. - 1914 : attacco a Occidente. - Bologna : Il Mulino, 2014. – (Biblioteca storica)

SEGNATURA: 940.3/.4 RUSC

Era inevitabile la Grande Guerra? Dall'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo doveva necessariamente

scaturire un conflitto mondiale? O si è trattato di una guerra "improbabile", scoppiata per una serie di malintesi e di errori di

valutazione? Rusconi ricostruisce il febbrile lavorio politico-diplomatico del luglio 1914 e analizza le vicende belliche sino alla

battaglia cruciale della Marna. Il conflitto si configura come una "guerra tedesca" per rompere l'accerchiamento di cui la

Germania si sente vittima da parte dell'Intesa russo-francese e inglese. Ma la lotta per l'egemonia sul Continente assume i tratti

di una "guerra di civiltà" all'interno dell'Occidente stesso. Gli effetti sono di lunga durata, anche in termini strategico-militari: il

secondo conflitto mondiale inizierà infatti con l'attacco alla Francia nel 1940 inteso come replica e rivincita del 1914.

Venti di guerrail primo conflitto mondiale produsse effetti profondi sulla Svizzera, che conobbe

paure e divisioni interne / [testi di Roberto Roveda ... et al.]. – Muzzano : Teleradio 7, 2014. – (Ticino 7,

No. 30 del 25 luglio 2014)

SEGNATURA: 940.3/.4 VENTI

16

WEBER, Fritz. - Guerra sulle Alpi : (1915-1917). – Milano : Mursia, 1999. – (GUM Grande universale

Mursia. Testimonianze)

SEGNATURA: 940.4 WEBER

1915: Austria e Italia sono in guerra. Il fronte su cui si combatte è lungo 450 chilometri, un arco dall'Ortles all'Adriatico. E la

guerra, subdola, comincia in sordina: scontri di pattuglie, tiri d'artiglierie. La temuta, improvvisa offensiva italiana sull'arco

alpino sembra non verificarsi. Il conflitto mostra il volto di un cupo e statico scontro fra i massicci montuosi, le trincee, le

scalate ardite, le mine sotterranee. Una guerra unica, per coraggio e ardimento alpinistico; non per nulla agli occhi di Weber gli

alpini sono gli unici veri protagonisti del combattimento contro gli austriaci.

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BIBLIOTECA LICEO CANTONALE LOCARNO

ESPOSIZIONE LIBRI DI STORIA CONTEMPORANEA : Ottobre 2014

BIBLIOGRAFIA sulla PRIMA GUERRA MONDIALE. 1914-1918

3 NON-BOOKS : DVD DOCUMENTARI

Battaglie della Grande Guerra (Le), 1 : Mons Gallipoli, Somme . – [S.l.] : Cinehollywood, 2008. – 1

DVD. - EAN 8009044656350

SEGNATURA: DVD 510 [940.4 BATT/1]

Le più importanti battaglie della Grande Guerra, i sanguinosi scontri tra gli eserciti dell’Intesa e quelli degli Imperi Centrali

sono narrati attraverso le efficaci ricostruzioni in computer grafica, l’illustrazione di strategie e tattiche e gli interventi di esperti

di storia militare. Il DVD contiene i seguenti filmati: Mons Il 23 agosto 1914 il Corpo di Spedizione Britannico, giunto nei

pressi di Mons (Belgio) per cercare di arrestare il piano Schlieffen, si ritrovò faccia a faccia con i Tedeschi. Lo scontro tra i due

schieramenti fu durissimo. Gallipoli Nel 1915 gli Alleati progettarono un attacco navale contro la penisola di Gallipoli; ma

quando il 25 aprile i corpi australiani e neozelandesi sbarcarono, cominciò una dura guerra di trincea contro l’esercito

ottomano. La Somme Il 1° luglio 1916 Britannici e Francesi attaccarono le truppe tedesche sul fiume Somme. Fin dal primo

giorno le perdite furono gravissime, ma l’offensiva proseguì, trasformandosi in un'inutile carneficina.

Battaglie della Grande Guerra (Le), 2 : Cambrai, l’offensiva del Kaiser . – [S.l.] : Cinehollywood,

2008. – 1 DVD. - EAN 8009044656459

SEGNATURA: DVD 511 [940.4 BATT/2]

Le più importanti battaglie della Grande Guerra, i sanguinosi scontri tra gli eserciti dell’Intesa e quelli degli Imperi Centrali

sono narrati attraverso le efficaci ricostruzioni in computer grafica, l’illustrazione di strategie e tattiche e gli interventi di esperti

di storia militare. Il DVD contiene i seguenti filmati: Cambrai In questa battaglia, che ebbe inizio il 20 novembre 1917, i

Britannici sfruttarono, per la prima volta su larga scala, una nuova e potente arma in grado di superare le difficoltà della guerra

di trincea: il carro armato. L’offensiva del Kaiser Il 21 marzo 1918 ebbe inizio il Kaiserschlacht, la grandiosa offensiva finale

pianificata dal Capo di Stato Maggiore tedesco Erich Ludendorff per spezzare la resistenza anglo-francese sul fronte

occidentale. Quello che doveva essere l’attacco risolutivo, diede invece il colpo di grazia alla Germania nella fase conclusiva

del conflitto.

18

Gloria : la Grande Guerra / regia di Roberto OMEGNA. – Roma : Istituto Luce, 2001. – 1 VHS. –

EAN 8014191002585

SEGNATURA: VHS 390 [940.3 GLOR]

Mai prima d'ora era stato messo tanto impegno nel far rivivere uno straordinario documento d'epoca. L'Istituto Luce, produttore

del film nel 1934, ha utilizzato tutto ciò che le moderne tecnologie digitali mettono a disposizione per provocare negli spettatori

di oggi le stesse emozioni l’autore, Roberto Omegna, voleva suscitare in quelli di allora. Le immagini, che hanno quasi un

secolo di vita, sono state restaurate e la colonna sonora è stata completamente rimasterizzarta a aperta su quattro canali.

Assistere a questo film significherà davvero calarsi realisticamente - dopo quasi un secolo - tra i cinque milioni di uomini, attori

di quella tragedia. Sarà rivivere il fragore delle battaglie attraverso le straordinarie riprese che spericolati operatori effettuavano

dalle trincee durante gli attacchi documentando, così, dal vivo la paura e la morte. Scorrono sullo schermo migliaia di volti,

gente anonima e personaggi noti, "i ragazzi del '99" al fronte appena diciottenni, l'ansia prima degli attacchi, la disperazione e la

stanchezza, la gioia dopo la vittoria e lo sguardo rassegnato dei prigionieri. Un grande affresco di quella che viene definita la

quarta ed ultima guerra d'indipendenza italiana.

La Grande Guerra / regia Nicola CARACCIOLO. - Roma : Istituto Luce, 1998. – 1 VHS.

EAN 8014192002041

SEGNATURA: VHS 391 [940.3 GRAN]

Quasi 600.000 morti ed 1.000.000 di feriti fu il prezzo altissimo che l’Italia pagò per reggere ad una prova eccezionale come

quella della GRANDE GUERRA; una prova superata con successo che la collocò tra le nazioni più potenti al mondo. La

vittoria fu tanto più ardua non solo perché conquistata su di un fronte definito da avversari ed alleati come il più difficile

d’Europa, ma anche perché richiese enormi sacrifici ed il sostegno attivo della popolazione civile allo sforzo bellico.

La GRANDE GUERRA fu soprattutto la guerra del soldato-massa, confuso fra milioni di uomini anonimi come lui, con

un’unica ferrea direttiva: quella di obbedire e lottare in ogni modo ed in ogni luogo.

La Grande Guerra / Maurizio CASCAVILLA (Regista). – [S.l.] : Elle U Multimedia, 2005. – 5 DVD. –

EAN 9788874763450

- DVD 1 :Nazionalismo e violenza. Eserciti di massa

- DVD 2 : Soldati. L'economia di guerra

- DVD 3 : Guerra e rivoluzione. I traumi della guerra

- DVD 4 : La propaganda. Il lutto

- DVD 5 : La fine della guerra. La difficile pace

SEGNATURA: DVD 512 [940.3/.4 GRAN]

La ricostruzione della Prima Guerra mondiale affrontata per temi specifici illustrati attraverso uno straordinario lavoro di

ricerca di repertori, fotografie, documenti e filmati inediti e commentato da grandi storici. In "Nazionalismo e violenza" si

descrivono le cause che hanno portato allo scoppio del conflitto ed in particolare il ruolo dei nazionalismi, per poi analizzare le

nuove forme che la violenza assume con lo sviluppo dei nuovi armamenti. "Eserciti di massa" analizza l'aspetto della

mobilizzazione delle truppe, la loro organizzazione e il ruolo degli stati maggiori, la nascita delle trincee.

19

Paolo Rumiz racconta La Grande Guerra / di Paolo Rumiz e Alessandro Scillitani ; consulenza storica

di Lucio Fabi. – Roma : Artemide Film, 2014. – 10 DVD

- DVD 1 : Maledetti balcani! - DVD 6 : Le terre di Caino

- DVD 2 :Oltre i Carpazi - DVD 7 : Valanghe e tempeste

- DVD 3 : Alle porte di Parigi - DVD 8 : Il soldato innamorato

- DVD 4 : Inchiodati sull’Isonzo - DVD 9 : Addio alle armi

- DVD 5 : Uomini delle caverne - DVD 10 : Il tramonto dell’Europa

SEGNATURA: DVD 561-570 [940.3/.4 PAOLO]

In 10 DVD inediti, il racconto giornalistico del viaggio di Rumiz nei luoghi della prima Guerra Mondiale

Interviste, riflessioni, storie. Paolo Rumiz ripercorre i luoghi, in Italia e in Europa, che hanno segnato le vicende della Grande

Guerra. Dalla Germania alla Francia, dall’Ucraina all’Italia: un lungo viaggio per capire e spiegarci le ragioni di un conflitto

che ha cambiato la storia del mondo.

Scemi di guerra. La follia nelle trincee. / Enrico VERRA (Regista). – Roma : Istituto Luce, 2011. –

1DVD. – EAN 8014191960229

SEGNATURA: DVD 527 [940.3/.4 SCEMI]

Sono tanti i volti disorientati e terrorizzati che popolano le fotografie e i filmati realizzati durante e dopo la Prima Guerra

Mondiale. Attraverso i diari, le lettere, le cartelle cliniche, i filmati d'epoca e le analisi di storici il documentario accompagna lo

spettatore in un viaggio attraverso le immagini dei i soldati impazziti sui campi di battaglia.

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4 NON-BOOKS : DVD FILM

All’ovest niente di nuovo / Lewis MILESTONE (Regista). – [S.l.] : Universal Pictures, 2012. – 1 DVD. –

EAN 5050582198225

SEGNATURA: DVD 513 [940.3 ALLO]

La Prima Guerra Mondiale vista attraverso gli occhi di un gruppo di giovani tedeschi, arruolatisi con entusiasmo a causa dei

discorsi di un professore esaltato e destinati a scontrarsi con gli orrori della trincea. Il film ha avuto vari seguiti e rifacimenti.

Il Barone Rosso / Roger CORMAN (Regista). – [S.l.] : Pulp Video, 2012. – 1 DVD. –

EAN 80331209406741

SEGNATURA: DVD 528 [940.44 BARO]

Nel 1916, nel corso della prima guerra mondiale, il barone Manfred von Richthofen, asso dell'aviazione tedesca, acquista larga

fama per le sue spettacolari quanto micidiali imprese aeree, che lasciano ammirati gli stessi piloti nemici. Dopo che un

incursione dell'aviazione britannica, guidata dall'asso canadese Roy Brown, ha praticamente distrutto la base aerea tedesca, von

Richthofen, sottoponendo i suoi uomini ad un lavoro intensissimo, riesce a rimettere in sesto in breve tempo la sua squadriglia e

a effettuare una massiccia quanto imprevista rappresaglia sul campo base nemico. La guerra continua con scontri sempre piu'

intensi e cruenti, ma le sorti della Germania volgono al peggio. Consapevoli dell'imminenza della sconfitta, alti ufficiali

tedeschi invitano il barone ad abbandonare la squadriglia aerea per collaborare con loro alla costruzione di una nuova Germania

e alla preparazione di un'ulteriore guerra. Von Richthofen rifiuta l'invito e torna a guidare la sua squadra. Dopo aver abbattuto

numerosi velivoli avversari egli trova la morte in un duello diretto con Roy Brown.

Giovani aquile. Flyboys / Tony BILL (Regista). – [S.l.] : 20th Century Fox Entertainment, 2007. –

1 DVD. – EAN 8010312073434

SEGNATURA: DVD 514 [940.3 GIOV]

Ispirato ad una storia vera. Il coraggio dei primi piloti da caccia americani. All'inizio del 1916 la Prima Guerra Mondiale aveva

seminato distruzione e morte in tutta l'Europa. Nonostante gli aeroplani fossero stati inventati solo di recente, vennero presto

adattati per diventare delle macchine da guerra. Giovani aquile racconta la vicenda di un gruppo di ragazzi americani che, ancor

prima che gli Stati Uniti si interessassero al conflitto, decisero di unirsi alla Squadriglia Lafayette come volontari per

combattere il nemico divenendo i primi piloti di aerei da caccia della storia.

21

Im Westen nicht Neues / Lewis MILESTONE (Regista). – Hamburg : Universal Pictures Germany,

2005. – 1 DVD. – EAN 5050582198195

SEGNATURA: DVD 131 [940.3 IMWE] e DVD 465 [940.3 IMWE]

Un long dimanche de fiançailles / un film de Jean-Pierre JEUNET. - [S.l.] : Warner Home Video, 2005.

– 2 DVD. – EAN 0-12569-68500-0

SEGNATURA: DVD 523 [940.3/.4 LONG]

En 1919, Mathilde a 19 ans. Deux ans plus tôt, son fiancé Manech est parti sur le front de la Somme. Comme des millions

d'autres, il est "mort au champ d'honneur". C'est écrit noir sur blanc sur l'avis officiel. Pourtant, Mathilde refuse d'admettre cette

évidence. Si Manech était mort, elle le saurait... Elle se raccroche à son intuition comme au dernier fil ténu qui la relierait

encore à son amant. Un ancien sergent a beau lui raconter que Manech est mort sur le no man's land d'une tranchée nommée

Bingo Crépuscule, en compagnie de quatre autres condamnés à mort pour mutilation volontaire, rien n'y fait... Le chemin est

plein d'embûches, ça n'effraie pas Mathilde. Tout paraît surmontable à qui veut défier la fatalité...

Il nastro bianco / Michael HANAKE (Regista). – [S.l.] : Medusa Home Entertainment, 2012. – 1 DVD. –

EAN 5051891085763

SEGNATURA: DVD 529 [940.3/.4 NAST]

Un villaggio protestante della Germania del Nord. 1913/1914. Alla vigilia della prima guerra mondiale. La storia dei bambini e

degli adolescenti di un coro diretto dal maestro del villaggio, le loro famiglie: il barone, l'intendente, il pastore, il medico, la

levatrice, i contadini. Si verificano strani avvenimenti che prendono un poco alla volta l'aspetto di un rituale punitivo. Cosa si

nasconde dietro tutto ciò?

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Orizzonti di gloria / Stanley KUBRICK (Regista). – [S.l.] : 20th Century Fox Entertainment, 2002. –

1 DVD . – EAN 8010312039966

SEGNATURA: DVD 530 [940.3/.4 ORIZ]

Prima guerra mondiale: dopo il massacrante fallimento dell'attaco francese ai tedeschi, un generale ordina come punizione

l'uccisione di tre uomini, scelti a caso, per dare l'esempio. Li accusa di viltà e codardia, ma in realtà è una copertura alle sue

colpe. Inutili sono i tentativi di un colonnello per salvare i tre condannati a morte, in quanto interpretato come desiderio di

prendere il posto del generale per garantirsi fama e gloria. La verità però viene a galla: i tre soldati si erano comportati

correttamente in campo; era stata l'impazienza del generale ad aspettare i rinforzi la causa della sconfitta francese.

Uomini contro / Francesco ROSI (Regista). – [S.l.] : Cecchi Gori Home Video, 2013. – 1 DVD . –

EAN 8057092331514

SEGNATURA: DVD 515 [940.3 UOMI]

Durante la prima Guerra Mondiale i soldati del generale Leone, dopo aver conquistato una cima strategicamente indispensabile,

nonostante le numerose perdite ricevono l'ordine di abbandonarla. Poi l'ordine cambia e gli uomini devono nuovamente

conquistare la vetta a costo della vita. Stanchi di essere mandati al massacro alcuni soldati organizza una protesta. Il generale

Leone ordina che vengano decimati. Neppure i due ufficiali Ottolenghi e Sassu riusciranno ad impedire un inutile massacro.

War Horse / Steven SPIELBERG (Regista). – [S.l.] : Walt Disney Home Entertainment, 2912. – 1 DVD.

. EAN 8717418342524

SEGNATURA: DVD 531 [940.3/.4 WARH]

Inghilterra, prima guerra mondiale. Il giovane Albert alleva e addestra il suo cavallo Joey. Il conflitto bellico li allontana

quando Joey diventa un "War Horse", un cavallo da guerra impiegato in azioni militari prima per i francesi e poi per i tedeschi.

Lo straordinario legame che lo unisce ad Albert spingerà Joey a compiere un viaggio eroico, attraverso i duri scenari della

guerra, che cambierà e ispirerà le vite di tutti coloro che incontrerà sul suo cammino. Albert intanto, con grande coraggio, si

arruolerà per ritrovare il suo cavallo mai dimenticato.

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BIBLIOTECA LICEO CANTONALE LOCARNO

ESPOSIZIONE LIBRI DI STORIA CONTEMPORANEA : Ottobre 2014

BIBLIOGRAFIA sulla PRIMA GUERRA MONDIALE. 1914-1918

2 LETTERATURA NARRATIVA

APOLLINAIRE, Guillaume. - Calligrammes : poèmes de la paix et de la guerre (1913-1916). – Paris :

Belin/Gallimard, 2013. – (Classicocollège ¸2)

SEGNATURA: 840 APOL

Prenez des lettres, des mots, des phrases. Disposez-les sur une feuille blanche de façon que les phrases, les mots, les lettres

composent des figures… Alors que la guerre de 14-18 accable le monde, dans le même temps, l'esprit nouveau surgit et souffle

sur la poésie avec enthousiasme. Le poète-soldat Apollinaire ouvre des horizons : du jamais vu et du jamais lu.

CHEVALLIER, Gabriel. – La peur. – Paris : Le dilettante, 2014

SEGNATURA: 840 CHEV

Gabriel Chevallier, que l'on reconnaît sous les traits de Jean Dartemont, raconte la guerre de 1914-1918 telle qu'il l'a vécue et

subie, alors qu'il n'avait que vingt ans. Le quotidien des soldats – les attaques ennemies, les obus, les tranchées, la vermine – et

la Peur, terrible, insidieuse, « la peur qui décompose mieux que la mort ». Parue en 1930, censurée neuf ans plus tard, cette

oeuvre, considérée aujourd'hui comme un classique, brosse le portrait d'un héros meurtri, inoubliable.

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COMISSO, Giovanni. – Opere. – Milano : Mondadori, 2002. - (I Meridiani)

SEGNATURA: 850 COMI

L'antologia dei Meridiani - curata dall'italianista veneziano Rolando Damiani e dal biografo di Comisso Nico Naldini - si

propone di offrire innanzitutto una sorta di "canone" dello scrittore trevigiano, individuando e mettendo in luce la coerenza e il

peculiare livello artistico della sua produzione e privilegiando il prosatore di ascendenza memorialista. Il Meridiano rappresenta

un'occasione di conoscere Comisso nella sua intera parabola, e in ciò che essa offre di duraturo e prezioso. Dai versi d'esordio e

dalle pagine del Porto dell'amore sino alla Mia casa di campagna del 1968 e agli ultimi racconti, secondo testi che rispecchiano

l'estrema volontà dell'autore. Li accompagnano ampie notizie che, oltre a ricostruirne l'accidentata storia editoriale (le opere di

Comisso vennero da lui stesso rielaborate), offrono preziose informazioni sulla ricezione, delineando in controluce una intera

epoca letteraria.

Le centinaia di pagine scritte dall'autore formano un catalogo delle sue preferenze in fatto di vita come l'ozio, la libertà, il

vagabondaggio, il gusto di fantasticare. Comisso, definitosi "Uomo di mare, di commerci" o anche un "italiano errante per

l'Italia", saggia con mano leggera diversi generi letterari: la prosa di viaggio, il racconto, il romanzo, l'autobiografia, il saggio,

partendo da una sempre più arricchita esperienza umana, come si può notare nel suo Giorni di guerra e in

Il porto dell'amore.

ECHENOZ, Jean. – 14 : [roman]. – [Paris] : Les editions de minuit, 2014

SEGNATURA: 840 CHEV

Cinq hommes sont partis à la guerre, une femme attend le retour de deux d'entre eux. Reste à savoir s'ils vont revenir. Quand. Et

dans quel état.

HEMINGWAY, Ernest. - . Addio alle armi / a cura di Fernanda Pivano. – Milano : Oscar Mondadori,

2013. – (Oscar scrittori moderni ; 396)

SEGNATURA: 850 HEMI-TRAD

Composto febbrilmente tra il 1928 e il 1929, "Addio alle armi" è la storia di amore e guerra che Hemingway aveva sempre

meditato di scrivere ispirandosi alle sue esperienze del 1918 sul fronte italiano, e in particolare alla ferita riportata a Fossalta e

alla passione per l'infermiera Agnes von Kurowsky. I temi della guerra, dell'amore e della morte, che per diversi aspetti sono

alla base di tutta l'opera di Hemingway, trovano in questo romanzo uno spazio e un'articolazione particolari. È la vicenda stessa

a stimolare emozioni e sentimenti collegati agli incanti, ma anche alle estreme precarietà dell'esistenza, alla rivolta contro la

violenza e il sangue ingiustamente versato. La diserzione del giovane ufficiale americano durante la ritirata di Caporetto si

rivela, col ricongiungimento tra il protagonista e la donna della quale è innamorato, una decisa condanna di quanto di inumano

appartiene alla guerra. Ma anche l'amore, in questa vicenda segnata da una tragica sconfitta della felicità, rimane un'aspirazione

che l'uomo insegue disperatamente, prigioniero di forze misteriose contro le quali sembra inutile lottare.

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HEMINGWAY, Ernest. – A Farewell to Arms. – London [etc.] : Grafton 1977. – (A Triad Grafton book.

Fiction/Literature)

SEGNATURA: 820 HEMI

HEMINGWAY, Ernest. – A Farewell to Arms. – Harmondsworth : Penguin Books, 1975. –

SEGNATURA: 820 HEMI

LUSSU, Emilio. – Un anno sull’Altipiano / introduzione di Mario Rigoni Stern. – Torino : Einaudi,

2013. – (ET Scrittori ; 712)

SEGNATURA: 850 LUSSU

Scritto nel 1936, apparso per la prima volta in Francia nel '38 e poi da Einaudi nel 1945, questo libro è ancora oggi una delle

maggiori opere che la nostra letteratura possegga sulla Grande Guerra. L'Altipiano è quello di Asiago, l'anno dal giugno 1916 al

luglio 1917. Un anno di continui assalti a trincee inespugnabili, di battaglie assurde volute da comandanti imbevuti di retorica

patriottica e di vanità, di episodi spesso tragici e talvolta grotteschi, attraverso i quali la guerra viene rivelata nella sua dura

realtà di «ozio e sangue», di «fango e cognac». Con uno stile asciutto e a tratti ironico Lussu mette in scena una spietata

requisitoria contro l'orrore della guerra senza toni polemici, descrivendo con forza e autenticità i sentimenti dei soldati, i loro

drammi, gli errori e le disumanità che avrebbero portato alla disfatta di Caporetto.

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MOLESINI, Andrea. - Non tutti i bastardi sono di Vienna. – Palermo : Sellerio, 2013. – (La memoria ;

829)

SEGNATURA: 850 MOLE Orgoglio, patriottismo, odio, amore: passioni pure e antiche si mescolano e si scontrano tra loro, intorbidate più che raffrenate

dal senso, anch'esso antico, di reticenza e onore. Villa Spada, dimora signorile di un paesino a pochi chilometri dal Piave, nei

giorni compresi tra il 9 novembre 1917 e il 30 ottobre 1918: siamo nell'area geografica e nell'arco temporale della disfatta di

Caporetto e della conquista austriaca. Nella villa vivono i signori: il nonno Guglielmo Spada, un originale, e la nonna Nancy,

colta e ardita; la zia Maria, che tiene in pugno l'andamento della casa; il giovane Paolo, diciassettenne, orfano, nel pieno dei

furori dell'età; la giovane Giulia, procace e un po' folle, con la sua chioma fiammeggiante. E si muove in faccende la servitù: la

cuoca Teresa, dura come legno di bosso e di saggezza stagionata; la figlia stolta Loretta, e il gigantesco custode Renato, da

poco venuto alla villa. La storia, che il giovane Paolo racconta, inizia con l'insediamento nella grande casa del comando militare

nemico. Un crudo episodio di violenza su fanciulle contadine e di dileggio del parroco del villaggio, accende il desiderio di

rivalsa. Un conflitto in cui tutto si perde, una cospirazione patriottica in cui si insinua lo scontro di psicologie, reso degno o

misero dall'impossibilità di perdonare, e di separare amore e odio, rispetto e vittoria. E resta un senso di basso orizzonte, una

claustrofobia, che persiste ironicamente nel contrasto con lo spazio immenso delle operazioni di guerra.

REMARQUE, Erich Maria. - All quiet on the western front. - London [etc.] : Triad Grafton book, 1986.

- (A Triad Grafton book. Fiction/War)

SEGNATURA: 820 REMA-TRAD

REMARQUE, Erich Maria. - Niente di nuovo sul fronte occidentale. –Milano : Oscar Mondadori, 2013.

– (Oscar classici moderni ; 23)

SEGNATURA: 850 REMA-TRAD

Celeberrimo romanzo antimilitarista e autobiografico dello scrittore tedesco Erich Maria Remarque. Si narrano le vicende di

Paolo Bäumer (nome rigorosamente italianizzato come voleva la moda dell'epoca - da notare che il nome Paolo rimane anche

nel doppiaggio dell'altrettanto famosa trasposizione cinematografica di Lewis Milestone), giovane studente convinto dalla

propaganda e dal suo professore di liceo (Kantorek), ad arruolarsi volontario, insieme ai suoi compagni. La prima parte è simile

a molte pagine della nostra letteratura di guerra. La crudezza della guerra convive accanto alla serenità dell'amicizia virile e del

cameratismo. Poi, nella seconda parte, prende il sopravvento la critica feroce, specie in alcune pagine, che personalmente non

prediligo. Questo atteggiamento è, di nuovo, analogo a quello di alcune delle pagine italiane sulla Grande Guerra (quelle prima

dell'affermarsi del fascismo e della "santificazione" della vittoria del 1918). Tuttavia, penso che l'etichetta di "antimilitarista",

così facilmente appiccicata, stia un poco stretta al libro che, anche a detta dell'Autore, mi pare più il ritratto sincero di una

generazione che un'opera politica. In fondo il soldato Remarque-Bäumer ha combattuto, e bene, insieme ai suoi compagni e non

ha mai pensato a soluzioni estreme come il disfattismo, l'autolesionismo o la diserzione. In conclusione: il libro e' un

capolavoro, una lettura fondamentale e obbligata per comprendere la Grande Guerra, ma, per motivi contingenti storici e

politici (l'Italia vittoriosa, ma fascista; la Germania, sconfitta, prima libera, democratica e socialista, poi nazista), ha

sicuramente goduto miglior fortuna di opere analoghe, o migliori, di autori italiani. Il fatto poi che la versione cinematografica

sia un classico della storia del cinema ha fatto il resto.

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REMARQUE, Erich Maria. - Niente di nuovo sul fronte occidentale. –Milano : A. Mondadori, 1965. –

(Gli Oscar ; 30)

SEGNATURA: 850 REMA-TRAD

REMARQUE, Erich Maria. – Im Westen nichts Neues : Roman. – Köln : Kiepenheuer & Witsch, 2013.

- (KiWi ; 494)

SEGNATURA: 830 REMA

REMARQUE, Erich Maria. – Im Westen nichts Neues : Roman. – Stuttgart [etc.] : Deutscher

Bücherbund, 1984 - (Bibliothek des 20. Jahrhunderts)

SEGNATURA: 830 REMA

RIGONI STERN, Mario. - Storia di Tönle ; L'anno della vittoria. – Torino : Einaudi, 2011. – (ET

Scrittori ; 162)

SEGNATURA: 850 RIGO

La storia di Tönle Bintarn, contadino veneto, pastore, contrabbandiere ed eterno fuggiasco è l'odissea di un uomo che tra la fine

dell'Ottocento e la Grande Guerra rimane coinvolto per caso nei grandi eventi della Storia e combatte una battaglia solitaria per

la sopravvivenza sua e della civiltà cui sente di appartenere. L'anno della vittoria, continuazione ideale della Storia di Tönle, è

quello che va dal novembre 1918 all'inverno successivo e racconta la storia di una famiglia e di un paese che devono

risollevarsi dall'immane naufragio della guerra. Il lento ritorno alla vita, la fatica di riannodare i fili degli affetti e dei

sentimenti, la riscoperta di luoghi e ritmi di vita perduti: Rigoni Stern dà voce alle cose, alle persone, alla natura nei loro aspetti

piú autentici, testimonianze di un'umanità di confine che vince nonostante la Storia.

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RIGONI STERN, Mario. - Trilogia dell'Altipiano (Storia di Tönle ; L'anno della vittoria ; Le stagioni

di Giacomo). – Torino : Einaudi, 2013. – (Super ET)

SEGNATURA: 850 RIGO

La storia di Tönle Bintarn, contadino veneto, pastore, contrabbandiere ed eterno fuggiasco è l'odissea di un uomo che tra la fine

dell'Ottocento e la Grande Guerra rimane coinvolto nei grandi eventi della Storia e combatte una battaglia solitaria per la

sopravvivenza. L'anno della vittoria, continuazione ideale della Storia di Tönle, è quello che va dal novembre 1918 all'inverno

successivo e racconta di una famiglia e di un paese che devono risollevarsi dall'immane naufragio della guerra. A concludere la

Trilogia dell'Altipiano, Le stagioni di Giacomo: in una contrada uscita stremata dalla Grande Guerra, un giovane cerca di

sopravvivere facendo tanti mestieri, per ultimo il recuperante. Nel silenzio dei monti, alla ricerca di residuati bellici, Giacomo

impara a conoscere la natura e a decifrarne il linguaggio segreto. Con uno stile secco e incisivo, una leggerezza e un ritmo

davvero unici, in questi tre romanzi composti in tempi diversi eppure legati fra loro da nessi molto forti, Rigoni Stern ci

restituisce un mondo di memorie ancora integro, dando voce alle cose, alle persone, alla natura nei loro aspetti piú autentici,

testimonianze di un'umanità di confine che vince nonostante la Storia.

ROUAUD, Jean. – Les champs d’honneur. – Paris : Les Editions de Minuit, 2013

SEGNATURA: 840 ROUA

Ils sont morts à quelques semaines d'intervalle : d'abord le père, puis la vieille tante de celui-ci, enfin le grand-père maternel.

Mais cette série funèbre semble n'avoir fait qu'un seul disparu : le narrateur, dont le vide occupe le centre du récit. C'est à la

périphérie et à partir d'infimes indices (un dentier, quelques photos, une image pieuse) que se constitue peu à peu une histoire,

qui finira par atteindre, par strates successives, l'horizon de l'Histoire majuscule avec sa Grande Guerre, berceau de tous les

mystères.

Les Champs d'honneur constitue le premier volet d'une suite romanesque qui se poursuit par Des hommes illustres (sur la figure

du père), Le Monde à peu près (sur le deuil du père) et Pour vos cadeaux (portrait de la mère), et qui se clôt avec Sur la scène

comme au ciel (la cérémonie des adieux), l'ensemble composant une sorte de livre des origines.

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DUCAS, Sylvie. - Les "champs d'honneur" (1990), "Pour vos cadeaux" (1998), Jean Rouaud. –

Paris : Hatier, 2006. – (Profil d'une œuvre ; 293)

SEGNATURA: 840 ROUA.06

L'ouvrage fournit toutes les clés pour analyser les deux récits autobiographiques de Jean Rouaud.

• Le résumé et les repères pour la lecture sont suivis de l'étude des problématiques essentielles.

• Ce Profil d'une œuvre comprend également quatre lectures analytiques :

– trois extraits de la partie I des Champs d'honneur ;

– une lecture comparée d'un extrait de la partie II des Champs d'honneur, et de la partie II de Pour vos cadeaux