Preziosa n.4/2010

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anno III n. 4 settembre Alessandro Fanfani Firenze Bijoux brand Piemonte la filiera orafa, le associazioni, la formazione speciale esperienza e fantasia orologi E-Motion ne facciamo di tutti i colori K &Bross

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Preziosa Jewelry Sashion Style

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anno III n. 4 settembre

Alessandro FanfaniFirenze Bijoux

brand

Piemontela filiera orafa,le associazioni, la formazione

speciale

esperienza e fantasia

orologi

E-Motionne facciamo di tutti i colori

K&Bross

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unicazione.comph:luciano

d’inverno

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www.amle.it

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editorialecommerciali, studiando nuove linee esondando mercati diversi, ora si trovasicuramente avvantaggiato. Chi havisitato Choice 2010 ha avuto, a mioavviso, la possibilità di notarlo.La sensazione è che la fiera, è diconseguenza una significativarappresentanza del mondo orafoitaliano, è spaccata: mentre da un latosi possono notare vere e proprie areedove è visibile il fermento appenaillustrato (penso alla Glamroom, alpadiglione B1 e a tante altre aziendedistribuite all’interno del polofieristico), allo stesso tempo vasegnalato un susseguirsi di vetrine acui aggettivi come cambiamento,innovazione, design certamente non siaddicono.Ritornando al buonTonino Guerra, èvero che l’ottimismo è il profumodella vita, ma è pur vero che, se non èsostenuto anche da una buona dose dispirito imprenditoriale, propensione alcambiamento, ma soprattutto tantogusto, la strada da percorrere rimanesempre in salita.

“L’ottimismo è il profumo della vita”:negli anni scorsi, il bravo e simpaticopoeta e sceneggiatore romagnoloTonino Guerra, così esortava gliitaliani a spendere i loro soldi in unanota catena di elettronica. Ilmessaggio era chiaro, per vivere beneè meglio essere ottimisti e sereni. Sullastessa lunghezza d’onda ci siamomossi noi di Preziosa: il caso havoluto che nascessimo nel peggioranno per la produzione orafa italiana(circa -35 per cento) ma abbiamodimostrato che con ottimismo,caparbietà e professionalità si possonoraggiungere traguardi inaspettati. Lostesso si può dire per alcune aziendeitaliane, ma soprattutto lo si è potutoleggere nelle vetrine degli ultimiappuntamenti fieristici. Chi non si èlasciato sopraffare dalla contingenzaeconomica, chi non si è limitato achiudersi a riccio rispettoall’evoluzione del suo mercato e harisposto come è giusto che unimprenditore illuminato risponda,ovvero, modificando strategie

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FirenzeBijoux

customers service + 39 055 667103www.alessandrofanfani.com

by ALESSANDRO FANFANI

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sommario

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anno III / n. 4 / settembre 2010 Spedizione in abbonamento postale

Reg. Tribunale di Napoli n. 77 del 01/10/2008

iscrizione al ROC n. 17658 del 10 ottobre 2008

wwwwww..pprreezziioossaammaaggaazziinnee..ccoomm

p. 22 p. 19

p. 41

p. 48

p. 28écrit sur du ventGod save the theater p. 12

parole di pietraIl linguaggio delle gemme p. 14

arte & mostre p. 17

Platinum watches p. 19

Quando il gioiello è colore p. 20

Emotion quando il taglio è arte p. 22

Firenze Bijoux by Alessandro Fanfani p. 26

Progetti Oro. Progetti preziosi p. 28

Govoni. I preziosi effetti del solitario Coronet p. 32

Mediterraneo una bellezza dal gusto nuovo p. 36

Parlapiano il bello della natura nell’alta gioielleria p. 38

I gioielli del sole. Luce sui gioielli p. 41

Elite Bijoux, il passepartout per ogni occasione p. 44

La Pié. La giusta certificazione per il tuo diamante p. 46

Saki. Una passione diventata professione p. 48

p. 36

p. 44

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wwwwww..pprreezziioossaammaaggaazziinnee..ccoomm

Martino BelmantoMarco CantarellaMario DidoneChiara Di MartinoCristiana GiordanoAnna LepreFederica LongobardiPaolo MinieriMaria Rosaria PetitoLucia Venino

p. 54

p. 56

Joy Stone. Victoria e il potere della seduzione p. 52

Mondial Coral. Quando il corallo fa storia p. 54

Sunsation Capri. L’ultima tentazione di Nardelli p. 56

L’anello e il cammeo p. 60

Verdi Gioielli, i migliori amici delle donne p. 76

Speciale Piemonte p. 73

Le meraviglie di Raima p. 77

Polello una normale eccezionalità p. 80

Giuliano Mazzuoli. Contagiri p. 84

K&Bros, esperienza e fantasia p. 86

Grand Prix d’Horlogerie de Geneve p. 88

p. 77

p. 86

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Il gioiello oggi. Arte, Moda, Design p. 90

Giuseppe Piscopo. L’uomo che trasforma la carta in opere d’arte p. 91

Federdettaglianti: Soddisfatto Aquilino. Un (buon)anno da presidente p. 94

Platinum Guild International James Courage p. 95

Choice 2010: la comunicazioneSuccesso di pubblico per i seminari organizzati dalla Federazione Nazionale Dettaglianti Confcommercio p. 96

Lo scontrino non emesso va contestato immediatamente p. 98Più profitti con l’estensione del marchio p. 99

SiciliaOro p. 101

Islam. Una passione preziosa p. 102

p. 108

p. 91

p. 102

p. 99

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Fuori il traffico è nervosoe caotico, le auto in codasembrano fare capo ad un’uni-ca smisurata compagnia calami-tata da un ignoto luogo d’incontro.Incredibilmente deserta la carreggiataopposta. Dai finestrini aperti è un continuo scam-bio di saluti, gesti e battute piccanti. Regna la medesimaatmosfera di un dopopartita. Qualcuno sul cruscotto posterioreostenta il primo piano di un personaggio a me sconosciuto, è lastessa foto che dopo poco il passeggero di uno scooter sventola

come un vessillo di gloria. Da voci che rimbalzano in strada scopro essere una stardi Maria De Filippi, per la precisione un ex tronista, si esibirà al Palasport dove,appunto, mezza città si sta dirigendo per godere della sua performance. Due ragazzine disperate tentano l’autosop con immediato successo. Mi incammino verso il foyer lasciando fuori dalla porta quella insensata euforia.Un uomo dalla divisa trasandata scosta una spessa tenda di velluto ocra e invi-ta ad accomodarci in platea. Siamo una dozzina, non di più. Gli stucchi dorati che ci accolgono hannoperso lucentezza ma non la bellezza. Sono lì da qualche secolo, da quando ilteatro era ancora un luogo sacro, un baluardo di cultura. Mi guardo intorno. Le luci degli ultimi palchi sono addirittura spente. “Quando in un teatro il loggione è vuoto è segno che la città non ha cervello”sosteneva Bruno Barilli. Quanto è vero, penso mentre mi rivedo piccola, tra cen-tinaia di persone, ansiosa di raggiungere mia madre che mi cerca con lo sguardotra le prime file, confusa nel tripudio di una folla elegantissima. Le maschere si tengono impegnate in un pettegolezzo in prossimità del corridoio cen-trale. Si fa buio.È un testo di Rainer Werner Fassbinder. In scena due mostri sacri, di quelli che passano,si direbbe tra gli addetti ai lavori. Due donne che vantano un curriculum disseminato di gran-dissimi autori e di eccellenti registi, tanto grandi che la televisione neppure le contempla nellaprogrammazione notturna!La regia di impronta viscontiana dà un perché ad ogni singolo particolare, come all’eccentricosatoire di Sidonie che lo fa specchio della sua eccentrica personalità.È una piece che non prevede intervallo. Il tempo sembra volare velocissimo ed il sipario già si richiude tra pochi applausied una voce coraggiosa che grida “brave”.

Quando viene meno quella sottile relazione tra attore e spettatore, il teatro muore. Quella millenaria, magica affabulazione avvizzisce sotto lo sguardo indifferente della gente distratta da insulse e banali rappresentazionitraboccanti di volgarità che inghiottono a fauci spalancate le coscienze per vomitarle mutate in una irrecuperabile ottusità. L’attore vero è diventato una specie da proteggere soppiantato a colpi di volgarità da personaggi di dubbia professionalità a cui i mediaregalano effimere popolarità.Quanto illude e delude questo nuovo che gode di infondato compiacimento. Quanto offende e disturba questa degenerazione di cui ci si augura una rapida fine.

di Maria Rosaria Petito

écrit sur du vent

God save the theater

“Quando in un teatro il loggione è vuoto

è segno che la città non ha cervello”

sostenevaBruno Barilli

rubrica

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I nomi che gli uomini hanno assegnato allepietre sono grandi finestre spalancate sulleciviltà, le culture, le abitudini, le società.Dietro di essi si rivelano i tanti aspetti deimiti, delle superstizioni, delle credenze. Sipuò ascoltare, nel fluire del tempo, il bru-sio affaccendato delle botteghe, la sorpre-sa delle scoperte, dei traffici da terre lon-tane. Se è una qualità intrinseca a conno-tare il diamante (la durezza inarrivabile nesigla l’invincibilità: da cui il greco “ada-mas”), i nostri avi latini ricorsero all’effica-ce metafora del mar mediterraneo perindicare quella che per tutti noi è diventa-ta l’acquamarina. Grande potenza della figura retorica, l’ac-qua ci sembra che quasi venga iniettata fino a fondersi nelpuro reticolo cristallino per significare la gemma.E in effetti le gemme penetrarono rapidamente nel vorticenarrativo dei libri sacri (Bibbia, Corano, Testi Vedici etc.). Qualieffetti poetici erano più potenti delle similitudini con le pietrepreziose laddove si volevano evocare qualità e bellezza?Ma lasciamo gli olimpi letterari e rientriamo nella vita di tutti igiorni, quella delle tante piccole storie, appena visibili ma che

nell’insieme configurano il carattere dellestagioni e delle società umane. Prendiamoil celebre tono del rubino “sangue di pic-cione”. Pare che l’espressione si sia origi-nata in Cina o in Birmania un bel po’ disecoli fa e di fatto ha catechizzato genera-zioni di acquirenti desiderosi di conosceree comprare il miglior rubino. L’allusionepuò essere a pieno titolo considerata tra lepiù antiche ed efficaci promozioni com-merciali applicate ai prodotti estetici. Alpunto che uno studioso nel 1985, stancodel perpetuarsi dell’improprio parallelocon il flusso ematico degli ignari volatili ha

addirittura richiesto campioni di sangue di piccioni allo zoo diLondra per passarli all’indagine dello spettrofotometro.Risultato? Tutto falso. Basta con questa terminologia antiqua-ta. E che dire dello zaffiro manto di Madonna? Ci viene da unatela di Leonardo, la Madonna del Garofano. Ma se andiamo adosservare quel dipinto certamente non possiamo che trovarlatinta di un azzurrino un po’ troppo palliduccio per essereannoverato tra gli zaffiri più pregiati. Non sarà mica che ledotte citazioni rinascimentali servivano per commercializzare

di Paolo Minieri

parole di pietra

Il linguaggio delle gemme

“Basta con Scienza ed Arte, chiudete

quelle nude pagine,venite avanti portandocon voi un cuore cheosservi e riceva”

W. Wordsworth

rubrica

Un protocollo d’intesa traCisgem e ConfartigianatoOrafi è stato siglato per

garantire a coloro cheaderiscono al sindacatocondizioni speciali perusufruire del servizio“Door to door” offerto dal

laboratorio gemmologicodella Camera diCommercio di Milano. Gli associati che hannobisogno di una certifica-zione gemmologicaavranno ora a disposizio-ne una “navetta” Cisgemche ritirerà e riconsegne-rà i preziosi con report dianalisi nell’arco di unasettimana. La firma dell’accordo traDario Bossi, presidente diCisgem Spa, e LucianoBigazzi, presidente diConfartigianato Orafi, èavvenuta a Vicenzaoro

Choice, alla presenza deldirettore generale di Fieradi Vicenza CorradoFacco. «Da troppo tempo- ha commentato LucianoBigazzi - il settore orafosta perdendo di credibilitàa causa di gioielli chespesso non rispondonoall’aspettativa dell’acqui-rente. Grazie a questoprotocollo le aziendeorafe di Confartigianatopotranno fornire una certi-ficazione ai propri clienti agaranzia di ciò che acqui-stano».

Door to door, accordo tra Cisgem eConfartigianato Orafi

Un premio alla carriera per ClaudiaBuccellati: le è stato assegnato il 9

settembre dalla neonata sezioneitaliana dell’associazione Women’sJewelry Association come omaggioal talento e alla passione profusi nel

guidare, con il marito, la storicaazienda milanese “Mario Buccellati”.A consegnarle il premio Pilar Coin eIrene Pivetti, presidente e vicepresi-

dente di WJA Italy. Altro riconosci-mento è stato assegnato dall’asso-

ciazione al miglior jewelry retailerdell’anno: a vincere è stata la

Mossa Gioiellieri di Bari rappresen-tata da Francesca Romana e

Viviana Mossa.

Buccellati, un premio alla carriera

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Si svolgerà il 6 ottobre laconferenza stampa di pre-sentazione del GTE, ilGeneva Time Exhibition, lamostra indipendente dell’oro-logeria che si svolgerà dal 16al 21 gennaio. Già 60 i brandche hanno confermato lapropria presenza per laseconda edizione che avràluogo nell’InternationalCenter of Conferences ofGeneva (CICG).Durante la conferenza, che siterrà al Four Seasons Hoteldes Bergues a Ginevra,

saranno presentate le novità in programma per la prossima edizione, tra cui il premio “GTESUPERWATCH 2011 AWARD”.

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gli zaffiri “sdoganando” quelli daitoni più facilmente disponibili in tempi

antichi? Ed ecco che vediamo svelarsi nella ter-minologia delle gemme e delle loro varietà tanti esempidell’instancabile attività di significazione del linguaggio, quasila radice di quello che oggi si chiama marketing. Con tanto disconfinamenti nella pubblicità ingannevole. Sul finire deglianni settanta irruppe spavaldamente sul mercato un nuovoprodotto, “la pasta di turchese”. Con piglio accademico sifavoleggiava di un procedimento che rigenerava la polvere diturchese naturale per ricomporla in un una sorta di malta pro-digiosa. Niente di vero, solo favole possibili in un’epoca anco-ra disposta a farsele raccontare. Eppure il nome turchese èpassato dove turchese non c’è e il trucco ancora funziona.Nomi importati, nomi prestati, nomi che saltano frontiere. Iprogressi tecnologici di oltre un secolo fa consentirono di pro-durre gemme sintetiche che non si sapeva come chiamare.Quel rosa pallido ottenuto col metodo Verneil fu denominato“Rose de France”, perché somigliava a una qualità chiara diametista. Ed ecco che - paradosso del nome svantaggioso -l’improvvida denominazione si estese impropriamente amorganiti e kunziti con lo sconfortante risultato che talenome produsse una detrazione del valore, una riduzione.

Tant’è, in quell’epoca non imperver-savano i gemmologi, gli Accademici della

Crusca del gioiello. Coloro che oggi sonochiamati a mettere i nomi in ordine, la purezza

al giusto posto, a garantire la correttezza delle classificazio-ni. Ma anche a disquisire su vitali questioni del tipo: è pos-sibile denominare Paraiba la tormalina elbaite Paraiba anchese non proviene da Paraiba? Le parole, che siano seduzionistrumentali per vendere o che siano scientifiche, in mezzoalla brillantezza e ai colori della natura, hanno sempre unlimite. “We murder to dissect” – scriveva il poeta inglese W.Wordsworth nel lontano 1798 – “Enough of Sciente and Art,close up those barren leaves, come forth, and bring withyou a heart that watches and receives (Uccidiamo per sezio-nare. Basta con Scienza ed Arte, chiudete quelle nude pagi-ne, venite avanti portando con voi un cuore che osservi ericeva)”.In altri termini, se le parole ci stancano e non ci aiutano, con-fortiamoci contemplando in silenzio la compiuta bellezzadelle pietre, nostre sorelle maggiori più perfette ed antichedei linguaggi umani.

Choice: Zaia attacca Fieramilano“basta copiare le fiere venete”Dal palco dell’inaugurazione di Vicenzaoro Choice il presidentedella Regione Veneto Luca Zaia, che con il presidente di Fiera diVicenza Roberto Ditri ha aperto i “giochi” dell’edizione 2010, sparaa zero contro Milano e quella che lui ritiene essere “concorrenzasleale” in tema di fiere. Dopo aver ribadito il ruolo centrale delcomparto orafo nell’economia della regione, Zaia ha attaccato lenumerose manifestazioni che il capoluogo lombardo avrebbe

copiato da quelle venete: ultimi casi citatidal governatore, la fiera del vino («per for-tuna non ha avuto successo», ha detto) equella dei cavalli. E mentre il presidentedella Regione Veneto annuncia che parleràcol collega lombardo Roberto Formigoniper risolvere la questione, da Fiera diVicenza e Fiera Milano nessuno ribatte.Forse sono d’accordo con lui.

Geneva Time Exhibition 2011, a ottobrela conferenza di presentazione

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Maestri del Gioiello in mostraDal 1 al 4 ottobre presso la Palazzina Liberty di Milano si terrà la mostra Maestri del Gioiellodedicata al gioiello d’arte di alta oreficeria artigiana. Un’occasione per incontrare i Maestriorafi di persona, conoscere le tecniche orafe ed ammirare le prestigiose creazioni artistiche.Nell’ambito dell’evento sarà assegnato il Premio Jacopo da Trezzo, in onore del primo orafo,lombardo, che nel 1500 tagliò e lavorò il diamante. Il tema è: “Energia: Gioielli in

Movimento”. Al concorso partecipano gli orafi cheespongono alla mostra, realizzando apposita-mente un gioiello: il pubblico ed una giuria diesperti daranno le loro preferenze.

Gioielli d’epoca e moderniL’asta di gioiellid’epoca emoderni lanciatada Meeting Art aVercelli è com-posta da quattrosessioni nelleseguenti date:sabato 2, dome-nica 3, sabato 9e domenica 10ottobre, per untotale di 500 lotti.In primo piano,nella foto, un

anello in oro bianco 14 kt a forma di serpentestilizzato con alla sommità un diamante tagliogoccia paglierino di cts. 5,20 ca., un anellocon uno zaffiro Sri Lanka di cts. 9,50 ca.taglio cuscino ed infine un anello in oro bian-co 18 kt con smeraldo Colombia di cts. 2,00ca, diamanti princess cts .70 ca. e diamantitaglio brillante per tot. cts. 5,00 ca.

La f-utilità del gioielloSeconda prova, a Firenze nella sala exMurate di Madonna delle Nevi il 16 e 17ottobre, per il progetto F-utili gioielli che legal’Associazione Gioiello Contemporaneoall’associazione benefica di Emergency.Questa edizione dal titolo “Diritti… eRovesci” affronta il delicato tema del con-fronto. I proventi della vendita all’asta deigioielli saranno devoluti al Centro Pediatricodi Goderich in Sierra Leone. Ancora unavolta la f-utilità dei gioielli al servizio di unnobile e prezioso disegno.

Autunno a Palazzo FortunyDa visitare fino a gennaio 2011 la mostra “Autunno aPalazzo Fortuny” dove allestita tra le sale dello splendidopalazzo è possibile ammirare la collezione Alberto ZorziUnicum - Gioielli e Argenti 2000-2010. Settantaquattroopere uniche di Alberto Zorzi (Padova, 1958): gioielli-scul-tura (oro, argento, pietre preziose), fra cui sei grandiargenti tra vasi, portafrutta, centrotavola. Sono lavori del-l’ultimo decennio, scelti espressamente dall’artista perporsi in relazione con il luogo, lo spazio, gli oggetti, gli abitie i tessuti del museo.

aste&mostre

Islam, 2008. Bracciale, argento e pittura ad olio

Unicum - Pensando a Fortuny, 2010. Collana con pendente, oro, quarzo rutilato giallo oro e tormaline

Spighe - anello in oro bianco e giallo e diamanti di Luigi Sala Gioielli, Milano

“Galassia” di Antracite Gioielli, GoriziaPendente in oro giallo 750/1000, conchiglia fossile, opali, cristal-lo, onice nera, avventurina rossa e nera, lapislazzuli, giada gial-la ed una vecchia murrina veneziana.

Due appuntamenti firmati Patrizzi&Co.Bis di eventi annunciati da Patrizzi&Co per l’autunno. La prima astasarà battuta domenica 10 ottobrenella sede di SHENYANGCITY proponendo esemplariraccolti sotto il nome di“Emozioni senza tempo”.Mentre capolavori d’orologe-ria saranno visibili all’asta diGinevra il 23 e il 24 ottobre.

a cura di Cristiana Giordano

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Semplicità, purezza e rarità per fare di ognigioiello qualcosa di veramente unico, inal-terabile, irripetibile. Non si può racconta-re la bellezza del platino. Bisogna tacer-la per lasciarsi incantare dalla sua nobil-tà e scandire ogni istante della nostraesistenza, dare luce ad ogni battito. Unorologio in platino è custode dello scor-rere del nostro tempo.

1. CARTIERROTONDE GRANDE COMPLICATION

CASSA: platino forma circolare, fondo platino. QUADRANTE: avista sul movimento, lancette Breguet, indici a bastone.

MOVIMENTO: meccanico a carica manuale Calibro 9431 MCcon dispositivo di regolazione marcia tourbillon. FUNZIONI:

ore, minuti, piccoli secondi, cronograf o monopulsante,calendario perpetuo.

2. PATEK PHILIPPEREFERENZA 5951P

CASSA: platino forma coussin, fondo con oblò in vetro zaffiro avista sul movimento intercambiabile con fondo platino.QUADRANTE: nero, lancette a foglia, indici a bastone.

MOVIMENTO: meccanico carica manuale, 400 componenti, 27 rubini, 48 ore di riserva di marcia, 21.600 alternanze orarie.

FUNZIONI: ore, minuti, piccoli secondi, cronografo sdoppiante, calendario perpetuo, indicazione giorno/notte.

3. MONTBLANCVILLERET 1858 EXOTOURBILLON CHRONOGRAPHE

CASSA: platino forma circolare, fondo con oblò in vetro zaffiro avista sul movimento chiuso da coperchio. QUADRANTE: nerolavorazione guilloché, lancette a gladio, numerazione romana.

MOVIMENTO: meccanico carica manuale con regolatore di marcia tourbillon, 341 componenti, 32 rubini,

55 ore di riserva di marcia. FUNZIONI: ore, minuti, piccoli secondi, secondo fuso orario con 24 ore.

4. HARRY WINSTONCLUSTER OF TIME

CASSA: platino forma a goccia, lunetta e fondo condiamanti. QUADRANTE: pavé di diamanti, lancette

a bastone, assenza di indici. MOVIMENTO:elettronico al quarzo. FUNZIONI: ore e minuti.

5. BLANCPAINVILLERET REFERENZA 6613-3431-55

CASSA: platino forma circolare.QUADRANTE: in smalto bianco “grand

feu”, lancette a foglia, numerazioneromana. MOVIMENTO: meccanico acarica manuale, 192 ore di riserva di

marcia. FUNZIONI: ore, minuti, secondi centrali, datario,indicazione riserva di marcia.

6. VACHERON CONSTANTINPATRIMONY TRADITIONNELLE

CRONOGRAFO CALENDARIO PERPETUOCASSA: platino forma circolare, fondo con oblò

in vetro zaffiro vista sul movimento.QUADRANTE: ardesia, lancette Dauphine,

indici a bastone. MOVIMENTO: meccanico acarica manuale, 21 rubini, 45 ore di riserva di

marcia, 18.800 alternanze orarie. FUNZIONI: ore, minuti, piccoli secondi,

cronografo, calendario perpetuo con fasi di luna.

7. PATEK PHILIPPEREFERENZA 5960P

CASSA: platino forma circolare, fondo con oblò invetro zaffiro a vista sul movimento. QUADRANTE: blu

in due tonalità, lancette a foglia, indici a bastone.MOVIMENTO: meccanico a carica automatica,

456 componenti, 40 rubini, 55 ore di riserva di marcia,28.800 alternanze orarie. FUNZIONI: ore, minuti,

piccoli secondi, 24 ore, cronografo flyback, indicazione riserva di marcia, calendario annuale.

8. GREUBEL FORSEYINVENTION PIECE 3

CASSA: platino forma circolare con asimmetrie, fondo con oblòin vetro zaffiro a vista sul movimento. QUADRANTE: con settori

delle indicazioni orarie, lancette a freccia, cifre arabe.MOVIMENTO: meccanico a carica manuale con tourbillon,

370 componenti, 42 rubini, 72 ore di riserva di marcia, 21.600 alternanze orarie. FUNZIONI: ore, minuti,

piccoli secondi, indicazione riserva di marcia.

9. GRAFFGALA XY LA DIES WATCH

CASSA: platino forma circolare e decorata con diamanti.BRACCIALE: in platino con decorazione di diamanti.QUADRANTE: pavé di diamanti, lancette a bastone,

assenza di indici. MOVIMENTO: elettronico al quarzo. FUNZIONI: ore e minuti.

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platinum watchesespressione del nostro tempo

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www.marcobicego.comwww.salvini.it

www.pearlautore.com.au

www.elenamartinico.it

www.pepenerogioielli.com

www.alfieristjohn.it

www.dduke.it

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www.dadagioielli.it

Colorequando il gioiello è colore

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Colore

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EMOTION QUANDO IL TAGLIO È ARTE

rubi

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QUANDO IL TAGLIO È ARTE

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E-motion conosce la natura vera delle pietre preziose e ne esalta anche quelle esitanti vani-tà che stanno dietro i seducenti bagliori. È così che infonde qualcosa in più al rosso del rubi-no, al blu degli zaffiri, al verde degli smeraldi, persino alle trasparenze del diamante, spo-gliando ognuna della propria austerità per lasciare intravedere una creatività che, seppurrispettosa della tradizione, è suscettibile di ogni accettabile novità. Nei laboratori della E-motion le famose 4 C si moltiplicano all’infinito tra nuances da sognoe forme che sfidano le consuetudini. Si racconta una storia diversa che oltrepassa il consue-to sfoggio di carati e raggiunge l’impossibile liberando la massima quantità di luce con nuovitagli, a volte simmetrici a volte più morbidi; capaci di carpire inaspettate complicità ancheal re delle gemme. Se è vero che bisogna superarsi per superare, la E-motion lo ha fatto riuscendo a portaretanta fantasia anche nell’universo delle pietre preziose troppo spesso protette da quell’auradi inviolabilità che ne difende la rarità da possibili contaminazioni.E se le pietre preziose sono, e resteranno, una garanzia di investimento per i valori conna-turati, la E-motion le anima con altri pregi garantiti dalla sua riconosciuta competenza.Nell’antico Borgo Orefici, così come nel moderno centro orafo Il Tarì, fanno scintille le pre-ziosità che la E-motion propone anche in veste di gioielli finiti, caratterizzati da una bellez-za differente voluta dalla filosofia della sua imprenditorialità.Incanto, rarità, garanzia ed un totale supporto anche a chi i gioielli li fa distinguono la pro-fessionalità dell’entrepreneur Sergio Sorrentino, imprenditore di respiro mondiale.Perché la E-motion, altro fondamentale tassello della Minieri group, è una service companyche investe in idee e tecnologia, dialoga con i più importanti partners e intesse apprezzabi-li collaborazioni in ogni dove per crea quello standard, che da più parti, si vuole sempre piùtrasparente. (MRP)L‘

Una inaspettata fantasia nel prezioso universo delle gemme

An unexpected immagination in gems precious worldEmotion knows and exalt precious stone’s real nature. It gives new reflections to red rubies, blue sapphires, green emeralds and transparentdiamonds being both traditional and creative. At Emotion laboratories the famous 4C multiply, through new cuts that can be more or less symmetrical. Emotion has been able to makeprecious stones less standardized. If precious stones are and will always be a lifetime guarantee thanks to their values, Emotion gives themnew more values thanks to its ability and competence. At Antico Borgo Orefici, as well as at Centro Orafo Il Tarì, Emotion sells very beau-tiful and innovative jewels. Sergio Sorrentino, world-famous business man, is the entrepreneur of such a philosophy. Because Emotion, other very important part of Minieri Group, is a service company that invests in ideas and technology and cooperates withimportant partners in order be more and more transparent.

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diam

anti

E-motion srl81025 Marcianise (CE), Italy

Centro Orafo Il Tarì, mod. 173ph. +39 0823 517220fax +39 0823 837637email [email protected] www.emotions.it

2525

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26

byAlessandro Fanfani BijouxFirenze

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27

Alessandro Fanfani50136 Firenze, Italy

via G. Lanza, 40ph. +39 055 667103fax +39 0055 667103

email [email protected] www.alessandrofanfani.com

pregiati tapestry dove affiorano isole di cristalli

artigianalità italiana è tutta un’altra cosa. Lo rac-conta molto bene la collezione Firenze Bijoux byAlessandro Fanfani che compie evoluzioni rina-scimentali dal deciso sapore contemporaneo, uti-lizzando una lega di metallo bagnato in una galva-nica di oro dove il forte valore estetico è voluta-mente preminente a quello materico, senza maivenir meno alla vera essenza del gioiello, intesocome ornamento piacevole da indossare e damostrare. Su arabeschi traforati lascia affiorareinfiorescenze di cristalli che in tagli diversi si ten-gono stretti gli uni agli altri, si assommano in unasgargiante macchia di colore, in un’isola di solepietre bella come un campo di fiori. E pur sesparsi in un ordine quasi causale danno la perce-zione di proporzioni ben equilibrate. Solo a voltene lascia liberi alcuni per regalare più movimen-to all’intera composizione. Bracciali, orecchini,anelli e pendenti come pregiati tapestry dovedelicati effetti di vuoti e di superfici satinate simuovono in curvature intriganti come labirinti disensuali ghirigori su cui vanno ad arroccarsigemme dai colori intensi. (F.L.)

Firenze Bijoux by Alessandro FanfaniFirenze Bijoux by Alessandro Fanfani creates collections madeof an alloy lipped into gold. On arabesques you can findengraved crystal. Bracelets, earrings and pendants made ofcolored gems to create expanses of flowers.

L’

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28

PPRROOGGEETTTTIIOORROO

PROGETTIPREZIOSI

Croci dominate dai colori e morbide evoluzioni geometriche, le nuove collezioni

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Croci dominate dai colori e morbide evoluzioni geometriche, le nuove collezioni

È un sodalizio artistico quello tra Tiberio

Fiorentino ed i suoi tre figli -Danilo,

Diego e Davide- che dal 1992 ha matura-

to uno stile in grado di esprimere passio-

ne e perfezione, le due principali qualità

della Progetti Oro; un’azienda che conti-

nua a tracciare il solco della tradizione

orafa campana.

La sua ultima collezione è pura sempli-

cità per cui viene meno l’idea dello sfarzo

a favore di una espressiva ricchezza mate-

rica in ciondoli dalle addolcite forme geo-

metriche che giocano sulla presenza di

diamanti in una sequenza continua che si

interrompe d’improvviso quasi a voler

dare visibilità alla superficie specchiante

dell’oro. Una scelta che non si ripete,

invece, nei ciondoli a cuori che sospendo-

no il fitto pavé che va a creare un’altra più

piccola silhouette scolpita nel vuoto dello

spesso metallo.

E provocatoriamente anche le catene si

modulano in variazioni interessanti

mutandosi nelle maglie o nei colori. È

una eccellenza che si mostra anche nella

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30

realizzazione delle croci che, come l’invo-

lucro di un bon bon, si attorcigliano su se

stesse esasperandone il tratto in un’illusio-

ne prospettica evidenziata dalla cornice di

diamantini. Niente di particolarmente

trasgressivo ma sufficiente a dare nuovo

slancio per svincolare il più classico sog-

getto dalla consuetudine. Discorso a

parte la presenza delle pietre i cui colori

appaiono dominanti rispetto alle linee

partecipando alla graziosa evoluzione

creativa. (M.B.)

Gold Projects. Precious projectsTiberio Fiorentino and his three sons -Danilo,

Diego and Davide- have been working atProgetti Oro since 1992. Its latest collection is

simple and geometrical, made of gold, dia-monds and colored precious stones differentfrom the heart shaped pendants. Its chains

and crosses are innovative, too, in order to freesuch classic symbol from tradition.

AArrmmoonniiee GGiiooiieellllii distribuito da PPRROOGGEETTTTIIOORROO ssrrllCentro Orafo Il Tarì, mod. 224-22581025 Marcianise (CE), Italynumero verde 800 427110ph. +39 0823 513092 / 513020fax +39 0823 513936email [email protected] www.progettioro.com

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ParlapianOvia Libertà, 15/B 47841 Cattolica (RN) ph.fax +39 0541 831692 [email protected]

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art

emis

iaco

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icaz

ione

ph

: luc

iano

d’in

vern

o

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33

I PREZIOSIEFFETTI SOLITARIOCORONET

del

Govoni Fabio srl44042 Cento (FE) - Italy

Via Cavalieri, 13ph. + 39 051 903475fax + 39 051 903041

web: www.govonigioielli.it

Brevettato a livello mondiale, Coronet nasce dalla combinazione di settediamanti, uno centrale e gli altri incastonati intorno ad esso. Sette elementi

che si fondono, si completano, creando l’effetto “diamante unico”di Cristiana Giordano

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Conquistare una donna con un diamante è un’impresa nobi-le, regalare un solitario Coronet è un gesto unico. Il segretodi questo gioiello è racchiuso nel solitario che proprio solita-rio non è. Esemplare unico della linea Coronet e brevettato alivello mondiale, nasce dalla combinazione di sette diaman-ti, uno centrale e gli altri incastonati intorno ad esso. Sette ele-menti che si fondono, si completano, creando l’effetto “dia-mante unico”. In tutto 399 faccette che donano al gioiello uneffetto esclusivo e inimitabile. La differenza rispetto ad altri solitari consiste inoltre nella caratu-ra, infatti il solitario Coronet brilla come un solitario classico apietra singola ma ha un “peso” minore e un conseguente prez-

zo molto più contenuto. L’effetto visivo è di un diamante da 1,0carato ottenuto con solo 0,30 carati di peso. Chic’è dietro questa incredibile “magia”? Unmarchio leader nella distribuzione,Govoni Fabio s.r.l. Questa società italia-na ha sede a Cento (Ferrara) e dal 1980si è imposta nel panorama orafo rivol-gendosi a fasce di consumo medio emedio alto. “Punta di diamante” del-l’azienda è la linea Coronet che oltre alsolitario vanta una grande varietà di modellidi orecchini, ciondoli, anelli e bracciali.

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GOVONIThe precious effects of solitaire CoronetTo conquer a woman with a diamond is a noble act. To give her asolitaire Coronet is a unique act! It is worldwide patented and is for-med of seven diamonds, one in the middle and the others allaround, creating an only one diamond. 399 facets that make it uni-que and inimitable. It is different from other solitaires as it shines like a classic solitairebut its weight is lower so that it costs less. It looks like a 1.0 caratsdiamond while it is only 0.30 carats. Govoni Fabio s.r.l. is the leaderbrand able to do it. The Italian company has been working in Cento(Ferrara) since 1980. Coronet is Govoni’s best collection.

solitariocoronet

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rresistibilmente attratto dal desiderio di spettacolarità e ben disposto

ad una sfrenata fantasia Mediterraneo rinnova il piacere di presenta-

re i suoi nuovi gioielli mescolando stili e tecniche per un soddisfa-

cente risultato di molteplicità estetiche.

In modo del tutto personale si orienta verso linee manierate per tan-

tissime soluzioni che rispondono ad una sola esigenza di libertà.

E parla il linguaggio venuto dall’Oriente nei suoi anelli, chi con

losanghe di zirconi bianchi che vanno a chiudersi creando un

grande fiore dai petali viola, chi con una voluta imperfetta geo-

metria che ferma le pietre in un grillage argent, chi ancora come

un grande cabochon che poggia su un morbido turban. Ed è

quasi d’obbligo esagerare nella scultura floreale che crea una

corolla di così grande volume da pavoneggiarsi in un castone che

quasi ricorda una impalcatura.

Soluzioni estetiche vistose dalle quali sa tenersi distante quando

tende verso scelte elementari arricchite dalla sola delicatezza della

filigrana o nell’intensità dei colori del cielo, è quanto vive in

ventagli pendenti da un elegante boucle d’oreille o in un cion-

dolo nella intramontabile forma a cuore.

Osservatore scrupoloso delle nuove tendenze Mediterraneo crea

linee in argento pienamente originali dove ogni elemento ricopre un

posto preciso a vantaggio di una bellezza dal gusto nuovo. (MRP)

Linee vistose e delicate filigrane in argentoMediterraneo una bellezza dal gusto nuovo

36

I

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MMeeddiitteerrrraanneeoo81025 Marcianise (CE), Italy

Centro Orafo Il Tarì, mod. 241ph. +39 0823 513112/13

email [email protected] www.gennaronapoletano.it

Mediterraneo una bellezza dal gusto nuovo

Mediterraneo: a new beautyShowy lines and refined silver filigreeMediterraneo mixes style and techniques.

Its oriental style rings are made of white zircons that form abig violet flower, or a silver grillage or a big cabochon.

Showy jewels or simple earrings and pendants made of fili-gree. Mediterraneo creates very original silver collections.

37

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PARLAPIANOdi Federica Longobardi

Parlapiano47841 Cattolica (RN), Italy

via Libertà, 15/Bph. +39 0541 831692fax +39 0541 821294

email [email protected]

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39

Il bello della natura nell’alta gioielleria Dal pleistocene l’immutato pregio dell’algido avorio

Parlapiano. The beauty of nature in jewelleryFrom Pleistocene the unchanged value of white ivory. It was elitist, but nowadays everybody can enjoy it without feeling guil-ty thanks to the finding of many mammoths and their fossil ivory.Parlapiano uses such an exceptional material together with diamondstars to create big round earrings or many colored precious stones tocreate particular bracelets. Many strings of pearls are fastened by a uni-que and particular fastening. Parlapiano expresses the beauty of naturethrough simple jewels that are precious objects of design.

litario fino a pochi anni or sono, oggi si può godere della suaunicità senza provare sensi di colpa grazie al ritrovamento dinumerosissimi esemplari di mammut. Avorio fossile, dun-que, che da sempre incarna il più immediato ideale di bel-lezza. Un materiale d’eccezione cui Parlapiano ha addome-sticato il suo angelico biancore a nuovi canoni estetici, con-centrando su piccole stelle di diamanti l’eleganza di grandiorecchini a disco, ed ha costellato di colorate pietre prezio-se catturate in un nugolo di libellule e piccoli fiori il sofisti-cato bracciale rigido. E intaglia i sottili petali di una rosaregalandole il surreale spettacolo di una brina di diamanti-ni montati su oro giallo. Non una chiusura ma un capolavo-

ro di gioielleria per tenere insieme i numerosi fili diperle della lunga collana. Parlapiano esprime così laperfezione della natura, attraverso la semplicità diforme che possono sfiorare il design più estremosenza intaccarne la grazia e il pregio. E contemplail colore con gocce di tzavorite che pendono insieme aperle grigie ad un’altra coppia di orecchini dove designa altrafunzione ad uno spartano cerchio d’oro che diventa quasi unpretesto per lasciar esternare la bellezza delle gemme in unondeggiamento di grande femminilità. Parlapiano, un bel-l’esempio di quanto il valore materico sa migliorarsi attraver-so artigianalità e fine creatività.

E

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Grazie alla tecnica laser oggi puoirendere unico il tuo brillante

incidendo una dedicapersonalizzata o riportando il

numero di certificazionedirettamente sulla cintura*

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41

luce sui gioielliTre linee preziose protagoniste della più luminosa delle aziende orafe

di Cristiana Giordano

I Gioielli del Sole81025 Marcianise (CE)

Centro Orafo il Tarì, mod. 227-228ph. +39 0823 513244fax +39 0823 514888

web www.igioiellidelsole.comemail [email protected]

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42

sole illumina le cose belle. E I Gioielli del Sole di Gaetano Cardola dannoluce a chi li indossa. Il genio creativo e l’amore per le sfide di questoimprenditore campano lo hanno portato nel 1997 a fondare un marchio digioielli che nel tempo è diventato sempre più luminoso. Oggi il suo mottoè “ogni gioiello è una bella storia da ascoltare, un lusso da pretendere”. Cosìla linea I Gioielli del Sole racconta storie che guardano avanti, progetti ric-chi di buoni propositi per il futuro, sempre a caccia di nuove tendenze.Eclisse parla alle più giovani attraverso i tratti decisi e geometrici della sualinea propri di un’epoca contemporanea. Trilogy invece guarda alle lineepiù classiche, all’eternità e all’eleganza delle forme. Un percorso che sisnoda tra tradizione e innovazione alla continua ricerca della purezza delmetallo più nobile e del bagliore delle perle fino alla vivacità dei colori dellepietre dal taglio singolare. L’azienda campana presente al centro orafo Tarìe ad Oromare ha dimostrato di stare al passo con i tempi e di trovare for-mule vincenti per far fronte anche ai periodi di crisi. Un’intuizione brillan-te è stata ad esempio posizionare dei corner del marchio in diverse areecommerciali per promuovere il prodotto imprimendo il proprio nome convetrine di esposizione diretta al cliente. Un’altra fonte di luce e visibilità èdata dalla partecipazione alle fiere orafe italiane. Per una parabola che nonconosce tramonto.

I Gioielli del Sole. Light on jewelsThe sun lights beautiful things. Sun Jewels by GaetanoCardola light those who wear them. He is an entrepreneurfrom Campania who founded a jewels brand that has gotbrighter and brighter. His saying is: “each jewel is beautifulstory to tell, a luxury to demand.” Sun Jewels collectiontells modern stories. “Eclisse” talks to young girls. “Trilogy”is more classical. Tradition and innovation made of plati-num, pearls and precious stones. The company is inCampania at Centro Orafo Tarì and Oromare, always pro-posing modern solutions in order to face up to crisis. It hasfor example placed some windows in many shopping areasand taken part to Italian jewelry exhibitions.

Il

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ELITE BIJOUXbrand

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gioiello che piace. È Elite Bijoux, l’azienda leader nella produ-zione di accessori moda in argento e pietre dure che rispondealla vanità femminile.Una realtà che sa immaginare l’impossibile per inventare tantistili, anche il tuo. Sa fare tendenza con design ricercati, sa essere bello come gio-ielli importanti e sa farsi passepartout per ogni occasionema concosti contenuti per soddisfare ogni voglia di cambiamento.Combinazioni di stravaganza, moda e fantasia che fanno indos-sare ogni giorno qualcosa di nuovo, qualcosa al passo con i tuoidesideri per farti sentire sempre protagonista.Una infinità di articoli flessibili alle mutazioni, un univer-so dove è possibile trovare sempre quello che cerchi, dalclassico al più contemporaneo, anche lo stile più eccen-trico come l’animalier o quello con pavé luccicanti, maanche castoni giganti per anelli trend ed eleganti orecchi-ni pendenti illuminati dal verde giada. E per chi ricerca untocco di modernità si propone in forme bombate tempesta-te di zirconi montati su metallo brunito o geometrie piramida-li arroccate sulle calde tonalità dell’argento dorato.Quello che sogni c’è. Quello che piace è Elite Bijoux.

il passepartout per ogni occasioneELITE BIJOUX

Il gioiello che piace

Elite Bijoux. Passepartout for any occasionThe jewel that you like costs less. Elite Bijoux produces silver accessories and semi-precious stones for women, to be always cool wearing classic or modern jewels,animalier style or sparkling pavè, very big rings and elegant earrings. What youhave been dreaming exists. What you like is Elite Bijoux. Elite bijoux

47924 RiminiVia Coriano, 58 - blocco 34/b

ph. +39 0541 388966fax +39 0541 382542web www.elitebijoux.itemail [email protected]

Il

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Sapere a cosa corrispondano le, oramai, arcinote 4 C non può certo essere garanziadi un acquisto sereno. Di storie brutte se ne raccontano tutti i giorni; falsificazioni,frodi, disonestà sono all’ordine del giorno, senza escludere quella triste realtà dei dia-manti insanguinati che non vorremmo certo partecipare a potenziare. Eppure il dia-mante, anche in questo periodo che soffre di una economia sempre più instabile,resta l’investimento preferito, anche se solo in pochi saprebbero a quali requisiti que-sto nobilissimo sassolino dovrebbe rispondere per non farli cadere in un tranello.Certificazioni, sì, ma quali e chi ne avrebbe la competenza da poterle rilasciare? Quante perplessità, forse troppe, che a volte distolgono il cliente facendolo optare per

UNO STAFF DI ESPERTI

PER INFORMARE GARANTIRE TUTELARE

la giusta certificazione per il tuo diamanteLaPiédi Martino Belmanto

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47

altre scelte, spesso meno impegnative.Eppure basta poco, basta rivolgersi a chi dasempre mette a disposizione del cliente lasua professionalità per informare, consigliare,garantire.Come La Pié, un’azienda che vanta una vastaclientela internazionale la cui soddisfazioneresta la migliore forma di promozione.Non un solo passaggio, dalla produzione alla

vendita, è povero di dettagli, non una solalacuna è contemplata tra le informazionisempre puntuali e trasparenti. Perché La Pié gode di uno staff di esperti cheattraverso uno sforzo sinergico ed avvalen-dosi delle più sofisticate attrezzature offrequalità certificate, quelle accluse nel blisteranti infrazione a normativa UNI o, a discre-zione del cliente, riportate sulla corona del

diamante grazie ad una singolare tecnica alaser che non ne intacca minimamente lequalità.Ma anche il certificato di analisi gemmologi-ca rientra nel corredo di quelle garanzie chesi fanno valore aggiunto nell’impegnativomomento dell’acquisto.La Pié, un ponte che avvicina le sponde tral’acquirente ed il mondo delle rarità.

La Pié Diamanti 81025 Marcianise (CE), Italy

Centro Orafo Il Tarì, mod. 117ph. +39 0823 513235

email [email protected] www.lapiediamanti.it

La Piè. The right certification for your diamondAlthough there are many terrible stories about diamonds and their falsification, not to talk about the blood-stained ones, a diamond is still people’s favourite investment even if only few people really know which arethe requisites that such a precious stone should have not to be a fake. Too many doubts often make a custo-mer choose other items. But you only need to ask La Piè, a company that always satisfies its customers. AtLa Pliè a skilled staff of expert people work to offer the UNI blister quality that can be found on the dia-mond crown without damaging its quality or the gems certification to give you further information.

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Prima di mettere insieme le loro inizia-li, Salvatore e Chiara hanno sposato ungrande progetto: trasformare una pas-sione in professione. Lei sensibile lui dinamico, lei creativalui ambizioso; tante qualità tenuteinsieme da una ferma condivisione divalori sulla quale hanno avviato unarealtà imprenditoriale che vede allarga-re sempre di più il ventaglio della pro-pria clientela. Nata forse per gioco,oggi Saki Gioielli è l’incarnazione delglamour, la concretezza di un pregiomoderno e di tendenza. E mette insie-me le sue fantasiose proposte conaudacia e ricercatezza, fiutando leeccentricità che attraversano un merca-to frenetico e smanioso come quellocontemporaneo. Il design è fresco enasce con grande spontaneità riuscen-do a soddisfare i gusti di tanti perchéSaki Gioielli è quel giusto mix dinuovo e di classico, di estroso e diun

a passione

diventata

professione

SAKI

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gioielli pop estrosiconditi con un pò di romanticismo

Saki gioielli 81025 Marcianise (CE) - Italy

Centro Orafo “Il Tarì” - mod. 42ph. + 39 0823 778398fax + 39 0823 513337

email: [email protected]: www.sakigioielli.it

romantico che porta alla nascita di creazioni pop, di quelle chepiacciono proprio tanto. Con lei fanno moda l’acciaio, il rame, il bronzo ed i cristalliSwarovski che si addomesticano ad esuberanti composizioni. E semette in gioco anche il cotone, l’eleganza abbraccia una capriccio-sa allegria. Come nei lineari bracciali che elaborano tutt’altro stilelasciando dominare gli squillanti colori dei cordoncini intrecciati apiccole canottiglie d’argento disposte regolarmente in file paralleleed opposte. Un gioiello di piacevole immagine che merita interessee per il quale si conferma una grande stagione. Anche la chiusura,a confetto o a cuoricino, è in purissimo Silver ed è posta a dinami-cizzare con garbata misura l’equilibrio compositivo. Ed è tanto gra-ziosa che non si può non mostrarla.

Saki. A passion becomes profession Salvatore and Chiara decided make a passion profession.She is sensitive, he is dynamic, she is creative, he is ambitious, but theyshare all the values that helped them start a business that is spreadingmore and more. Saki jewels matches modern and classic, flighty and romantic, to givebirth to very appreciated pop creations.They use steel, copper, bronze and Swaroski crystals and sometimes evencotton, to create particular compositions. Even their oval or heart fasteneris made of silver, and it’s so nice that you won’t decide to hide it.

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CCaannoovvaa332255 ss..rr..ll.. VViiaa XXXXXX AApprriillee,, 2222//443311004444 MMoonntteebbeelllluunnaa ((TTVV))tteell.. ++3399 00442233 662288558822 ffaaxx ++3399 00442233 660099663377iinnffoo@@ccaannoovvaa332255..ccoomm

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di Maria Rosaria Petito photo: emmedesign

una dea come espressione di eccentricità

E IL POTERE DELLA SEDUZIONE

aestosa, la scolpì Pitocrito nel 190 a.C. Travolgente, appare in cima allo scalone nel museo delLouvre.

Glamour, l’ha resa Joy Stone nelle sue creazioni.È la Nike, la dea alata eletta dal brand musa ispiratrice della suanuova collezione Victoria che continua il grande successo con-quistato da Amore e Psiche.Un’altra originale parentesi che va ad occupare la scena princi-pale di quell’infinito spazio dove -elaborati in immaginabili solu-zioni-, colori forme e materie si fanno irresistibilmente fashion.Un’altra linea dallo spirito contemporaneo che trova principal-mente espressione nei particolari sviluppati in genuini elementiornamentali. Il segreto? L’impiego di pietre dure molto rare chesi affacciano per la prima volta sul mercato, come la verde ebrillante radice di smeraldo o la sensuale fuoco di onice. Maanche dei più tradizionali coralli e l’intramontabile agata nellecolorazioni autunnali.Con Victoria tornano i torchon di perle nelle collane come neibracciali arricchiti di ciondoli a forma circolare, la riscoperta diun evergreen che intreccia la bellezza in più tonalità.Acutissima esperta di eccentricità, Joy Stone sa personalizzare isuoi gioielli così come usa fare con i cammei, investendo il lussocon la freschezza di inedite geometrie.

JoyStoneph. 800864799email [email protected] www.joystone.it Victoria

M

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JoystoneVictoria and the power of seductionPitocrito carved it in 190 BC. It appears at thetop of the stairs at Louvre museum.Joy Stone has made it glamour. It’s Nike, thewinged goddess that inspirited the new col-lection “Victoria” after the successful “Amore”and “Psiche”. A modern collection made ofvery rare stones that are used for the first time,such as green and bright emerald root andonyx fire, and the traditional coral and agatefor autumn collections. Victoria makes fashio-nable again pearls torchon and round pen-dants. Joy Stone personalizes its jewels.

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QUANDO IL CORALLOFA STORIA

Mondial Coral srl81025 Marcianise (CE) - Italy

Centro Orafo “Il Tarì” - mod. 112 ph. + 39 0823 513150fax + 39 0823 514607

email: [email protected]: www.mondialcoral.it

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La storia della Mondial Coral comincia in fondo al mare, lì dove giacciono i coralli.Per ogni storia che si rispetti c’è un’epoca da ricordare, gli anni Settanta, in cuiFrancesco Raiola e Francesco Conte fondano la società e ampliano la pesca del

corallo nel mar Mediterraneo fino alle acque tra la Sardegna e la Corsica servendosidel sommergibile “Antonino Magliulo”. Raccogliendo l’eredità storica di Torre delGreco nota per la lavorazione del corallo, l’azienda diventa un punto di riferimento

nella produzione artigianale della pietra rossa con oltre 30 operai al lavoro neilaboratori di Torre del Greco. Oggi la Mondial Coral non solo si dedica alla

lavorazione all’ingrosso di corallo, perle e turchese per i marchi più prestigiosi dellamoda e del mondo orafo, ma firma due linee di grande successo. Nel 2000 è nata laRovian Fine Jewels, in oro e platino, molto apprezzata all’estero. Nel 2009 è la voltadi Rovian Jewels, una linea più giovane ed economica che propone coralli e cammeimontati sull’argento. Una storia, questa, sempre presente nello showroom del Tarì di

Marcianise, alle fiere, su navi da crociera e ora anche on line. (CG)

Lo stile e il lussodella Mondial Coral

fanno del rosso torrese un vanto in tutto il mondo

When coral is history.Mondial Coral style and luxury make Torre del Greco boast all lover the world.

Mondial Corals’ story begins at the bottom of the sea, where corals are. In the 70s Francesco Raiola andFrancesco Conte founded the company and extended coral fishing from the Mediterranean sea to Sardinia and

Corsica thanks to “Antonio Magliulo” submarine. Torre del Greco is famous because of coral and the company isvery famous about coral workmanship thanks to over 30 people working in Torre del Greco. Today Mondial Coral

doesn’t produce coral, pearls and turquoise wholesale for the most prestigious brands only, but it has createdRovian Fine Jewels, a new gold and platinum collection very appreciated abroad. In 2009 it created Rovian

Jewels, a younger and cheaper collection where coral and cameos are set on silver. This is a story that has alwaysbeen present at Tarì Showroom in Marcianise, at exhibitions, on cruise boats and on line.

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TI DÀ IL

QUALCUNO PROMETTE LA LUNA

NARDELLI Sole

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Capri è tutta una sorpresa. Persino le lucertole fanno le eccentrichesnobbando il naturale verde ramarro a favore di un intenso azzurro; inpendant con la famosa grotta, forse. Qui tutto incanta, ammalia, seduce e tenerle testa non è cosa da poco.È questione di potenza creativa, proprio come quella che continua acaratterizzare le produzioni Nardelli che per la sua ultima tentazione,la SUNSATION CAPRI, ha addirittura fatto scendere sull’isola unospicchio di cielo per vestire il sole di luna.

SUNSATIONCAPRI

l’ultima tentazionefirmata dal brand

Nardelli gioielli per amore81025 Marcianise (CE) - Italy

Centro Orafo “Il Tarì” - mod. 154ph. + 39 0823 838917fax + 39 0823 513623

email: [email protected]: www.nardelligioielli.it

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Somebody promises the moon, Nardelli the sunSUNSATION CAPRI isNardelli’s latest temptation

Capri is a surprising island, just like Nardelli’slatest collection: SUNSATION CAPRI. Silver and whitediamonds make Listrieri street shine at night, too, as last June MissWorld Tatana Kucharova, Nardelli’s Testimonial 2010/2011, inaugurated the first one-brand of the company.SUNSATION CAPRI is a variety of gold pendants, diamonds and precious stones, while silver jewels can bepersonalized through incisions of names, initials, phrases and symbols, to make them very unique. Nardelliuses turquoise, natural coral cabochon cut and many yellow sapphires used for the gold line, the most wan-ted and sold all over the world, in Dubai too. SUNSATION CAPRI, totally made in Italy by many skilledcraftsmen coming from the old Neapolitan school, was showed last September at VICENZAORO Choice.

Una costellazione in silver e white diamonds capace di far brillare anche di notte la caratteristica viaListrieri, dove lo scorso giugno Miss Mondo Tatana Kucharova, testimonial Nardelli 2010/2011, hapreso parte all’inaugurazione del primo monomarca del brand.SUNSATION CAPRI è una capsule collection che si snoda in una infinità di sofisticati pendenti in tante diver-se soluzioni in oro, diamanti o pietre preziose mentre la versione in argento si prestano ad essere personalizzati

attraverso l’incisione di nomi, iniziali, frasi e simboli per renderli veramente unici.Ma la Nardelli ha voluto anche un mare di turchesi, tanti coralli naturali in taglio cabochon e una

tempesta di zaffiri gialli per la linea oro del sole più amato, più richiesto e più venduto nellepiù importanti gioiellerie d’Italia e in esclusivissimi showroom di tutto il mondo. Non

ultimo quello di Dubai. La SUNSATION CAPRI, gioie passepartout totalmente made in Italy, lavorate a

mano da abili artigiani orafi secondo le tradizionali tecniche dell’anticascuola napoletana, è stata presentata lo scorso settembre alla Fiera VICEN-

ZAORO Choice. (MRP)

58

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Elite BijouxIl gioiello che piace

Elite bijoux 47924 Rimini Via Coriano, 58 - blocco 34/b ph. +39 0541 388966 fax +39 0541 382542

[email protected]

adv: artemisiacomunicazione.com ph: luciano d’inverno

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Sarà per la sua formacircolare che esprimeeternità a faredell’anello il gioiellosymbol.La nuova tendenza hacancellato il nome o ladata che la fedinacustodiva gelosamenteper sostituirli conlunghissimedichiarazioni d’amore,il nuovo decoro che fatendenza. Tra castonimega edintramontabili solitarinon ha mai perso lospazio che l’orientalebaciamano haconquistato tra le piùaudaci, un gioco dicatenelle che dal polsoscende fino alle ditacome un tatuaggioall’henné.Immancabili i grandivolumi che da solisanno far rinunciarealle più classicheparure.

Sarà per la suaindiscutibileartigianalità che fa delcammeo l’accessoriopiù raffinato. Lasardonica o la corniolasi lasciano ancoraincidere per broche,orecchini, bracciali,anelli e sofisticatipendenti ma nelleforme più originali, avolte estremamentestilizzate, senzaperdere memoria diquel gioiello un po’d’antan. Si accostaall’oro egregiamentema l’argento ne esaltai chiaroscuri. E, quando non siesprimono inimportanti sculture, siallineano numerosicome piccoleprocessionarie inbracciali stravagantiche fanno tantodesign. U

n gioiello sempre di moda? Il cammeo

Un gioiello che sta bene anche da solo? L’anello

maria rosaria petitoph: luciano d’inverno

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Ascione 1855 Incisione su conchiglia sardonica, oro bianco, diamanti e tormaline multicolor - designer Anne Lee Johanson www.ascione.it

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Muzzico Gioielli Anello in oro bianco con pavé di diamanti www.muzzicogioielli.com

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Margò Bracciale in pelle di razza naturale con cammeo sardonico inciso a mano, oro 18 kt e topazio azzurro www.margojewels.it

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Vintage bijoux preziosi Bracciale in lega di ottone e bronzo con antico cammeo e pietre semipreziose www.vintagebijoux.com

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Giorgiapiù Gioielli collana di cammei di sardonico [email protected]

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Saki Gioielli Anello in argento www.sakigioielli.it

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Rovian Jewels by Mondial Coral Collana in corallo giapponese e musci e cammeo sardonico www.rovian.it

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Luce bianca distribuita da Oroverde e figli Coprifede oro 18 kt, letterina in brillanti, agata bianca www.veragioielli.com

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D’Elia Company Spilla con incisione su conchiglia sardonica, montata in oro 9 kt stile borbonico, rubini e diamanti www.deliacompany.it

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Fuoco Capri Anello in argento con zirconi www.fuococapri.com

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I Gioielli del Sole srl

81025 Marcianise (Ce)Centro Orafo “Il Tarì”

showroom 226, 228

tel. +39 0823 513244fax +39 0823 514888

www.igioiellidelsole.comProduzione e commercializzazione gioielleria e pietre preziose

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7373

PIEMONTE

Una cittadina di 20mila abitanti ed un’altissima concentrazione, tra loro, di orafi.Circa 1000 imprese del comparto gioielleria per 6900 addetti a pieno ritmo traproduzione e commercio, per una media di 5,4 addetti a impresa incluso iltitolare. Una prevalenza di piccole aziende, dunque, che si caratterizzano perlavorazione dell’oro, completezza della filiera e attenzione al design. In generale, come negli altri distretti, anche Valenza ha vissuto un primo semestre2010 positivo, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Su base nazionale,infatti, l’esportazione della gioielleria è cresciuta in valore del 23%. Restano forti,come mercati d’arrivo, la Cina, Hong Kong, gli Emirati Arabi Uniti e la Turchia.Numerose le federazioni che operano sul territorio il cui impegno si unisce aquello profuso dall’Associazione Orafa Valenzana, fondata nel 1945 e cheattualmente riunisce 500 aziende. Ciascuna sigla si sta muovendo secondo ipropri obiettivi, ma ciò che emerge dalle parole dei rispettivi responsabili è lavolontà unanime di fare sistema.

«L’edizione 2010 di Valenza Gioielli sipreannuncia speciale: tutti i grandimarchi hanno riconfermato la loropresenza e possiamo contare su

qualche ritorno importante - spiegaFrancesco Barberis, presidente di

Valenza Expo Events -: il riferimento,ovviamente, è a Damiani. Rilevanteper la fiera, in concreto, è stata la

sinergia con Ferrari e conFederdettaglianti, i cui “effetti” sarannovisibili nell’edizione di ottobre. La fiera

valenzana si conferma come ilriferimento del gioiello di alta qualità».

La filiera orafa è concentrata per la quasi totalitànel distretto di Valenza, dove su 20.000 abitantioltre 6000 sono impiegati nei vari livelli delcomparto. Risultati e proposte delle Associazioniche tutelano gli operatori e uno sguardo al Liceoartistico “Benvenuto Cellini”: l’arte dei preziosidall’apprendimento delle tecniche fino allarealizzazione del gioiello finito

SPECIALE

Barberis: «L’orgogliodi riospitare Damiania Valenza Gioielli»

di Chiara Di Martino

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«Negli ultimi dieci anni ilnostro obiettivo è stato quellodi creare una sinergia concre-ta tra tutti i rappresentanti delcomparto - commentaLuciano Ponticello, vicepresi-dente nazionale degli orafi diCna e coordinatore Cna diValenza, che in campo orafoconta circa 300 dei 450 asso-ciati totali - così siamo riuscitiad avere maggiore credibilitànei confronti degli enti pub-blici. Così è stato per tutti iprogetti: la ricerca portataavanti con il prof. PaoloPerulli dell’Università delPiemonte Orientale, la crea-zione del consorzio delMarchio Di Valenza, i dibatti-ti sviluppati sul contratto dilavoro. Non possiamocostringere le persone adacquistare i nostri prodotti,ma possiamo farli interessare.Come? Certamente con l’in-novazione, e non solo tecno-logico, ma soprattutto forma-le, creativa. E rispetto a que-sto obiettivo l’offerta formati-va va ampliata e resa di

nuovo attraente: un tempo lenostre scuole erano frequen-tate da giovani di tutto ilmondo».

«Da decenni l’attività localedi Confartigianato - spiegaGiovanni Giacometti, presi-dente degli artigiani diValenza - promuove assisten-za alle imprese e presta parti-colare attenzione soprattuttoai profili fiscali e a quellisulla registrazione dei marchie la punzonatura degli ogget-ti. Attualmente stiamo lavo-rando a convenzioni cheriguardano ditte fornitricidelle imprese orafe: l’obietti-vo è cercare di diminuire ilcosto delle attrezzature edelle macchine ad alta tecno-logia necessarie al supera-mento della incerta situazio-ne economica».

«Sebbene mi sia insediato dapoco - ha dichiarato AldoRamerini, imprenditore orafotitolare dell’azienda “I Titoli”,eletto a metà luglio presiden-

A Valenza è una istituzione, molti degli orafi che oggi hanno raggiunto posizioni di prestigio nel comparto si sonoformati qui: è l’istituto Benvenuto Cellini, considerata la prima scuola in Italia dedicata alla formazione di settore.Da oltre mezzo secolo (dal 1950) forma orafi provenienti non solo da tutta la penisola, ma anche dall’estero. Non

esiste in nessun altro istituto scolastico la sezione pietre dure e gemme: basti pensare che l’80% delle taglierie attualmente presenti a Valenza sono gesti-te da ex allievi dell’Istituto d’arte. Oggi è diventato liceo artistico e vuole ancora soddisfare le richieste del mondo produttivo: per questo stringe anchecollaborazioni con realtà esterne. I ragazzi del terzo anno, infatti, quest’anno svolgeranno 100 ore di stage in azienda. Il vecchio ordinamento, che pre-vedeva quattro sezioni (Arte dei metalli e dell’oreficeria; Arte delle pietre dure e delle gemme; Indirizzo sperimentale analisi gemmologiche; Corso sera-le progetto P.O.L.I.S.) è ad esaurimento classi. Attualmente le sezioni sono due: Design e Arti figurative.Il panorama formativo è completato da FOR.AL., Consorzio per la Formazione Professionale nell’Alessandrino, che dal 1972 è impegnato, nella sua sededi Valenza, nella formazione dei futuri orafi ed è caratterizzato da una forte attenzione alla tecnologia e alla progettazione cad, oltre che alla lavorazioneclassica. Come formazione post laurea, invece, la sezione distaccata di Alessandria del Politecnico di Torino organizza master che si prefiggono di dota-re il distretto di nuove professionalità. Per il 2010, a breve partirà il master di I livello in Ingegneria del Gioiello.

rendering di gioiello realizzatodagli studenti della sezione Arte dei metalli e dell'oreficeriadell'Istituto statale d'arte“B. Cellini” di Valenza

L’offerta formativa: il liceo artistico “Benvenuto Cellini”, il FOR.AL e il politecnico di Torino

te di Unionorafi Confapi Alessandria, che conta108 imprese associate sul territorio - ho già leidee chiare. Di là dai progetti che stiamo cercan-do di portare avanti con la presidenza nazionaledi Unionorafi e dall’attenzione che vogliamo pre-stare agli aspetti giuridico-legali del nostro lavoro,ci muoveremo a favore del consolidamento delmarchio Di Valenza, per dare garanzia di prove-nienza a chi acquista un nostro gioiello».

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Via Camurati, 45 15048 Valenza (Italy) tel. +39 0131 945392 fax +39 0131 955998 [email protected] www.rcmgioielli.it

la Qualità delle Eccellenze gioiell i

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IIll ccllaassssiiccoo cchhee ffaa tteennddeennzzaa,

la potenza dell’unicità,

l’eleganza che non tramonta

mai, la certezza di indossare

il lusso vestito di unico e

chic. VVeerrddii ccoonnffeerrmmaa llaa ssuuaa

aallttaa ggiiooiieelllleerriiaa ccoonn qquueellllaa

pprreezziioossiittàà cchhee aaccccoommppaaggnnaa

ooggnnii nnuuoovvaa ccoolllleezziioonnee con

la fantasia di Giovanna

Protti che modula il colore

in linee di straordinaria

immaginazione con gemme

montate ora in trasparenza

ora su castoni fittissimi. UUnn

bbeelllloo cchhee ssii ccoonnttiinnuuaa aanncchhee

nneellllaa ppaarrttee ppiiùù sseeggrreettaa ddeell

ggiiooiieelllloo,, ccoonnffeerrmmaannddoo cchhee

llaa vveerraa pprreezziioossiittàà nnoonn èè ssoolloo

cciiòò cchhee ssii mmoossttrraa..

Diamanti, pietre preziose e

oro, una volontà corale per

un solo nome: VVeerrddii

GGiiooiieellllii,, cchhee ddaall 11997711 ffiirrmmaa

iirrrreessiissttiibbiillii oosssseessssiioonnii..

VERDI JEWELSWomen’s best friends

Classic is trendy.Elegance neverdies. Verdi jewels, thanks to

Giovanna Protti’s imagination,creates modern jewels usingcolored or transparent gems,

Diamonds, precious stones andgold. The most secret parts ofeach jewel are so beautiful to

confirm that preciousness is notonly what is seen. Verdi Jewels

has been producing such“obsessions” from 1971.

Verdi Gioiellii migliori amici delle donneGG.. VVeerrddii && CC..15048 Valenza (AL)Via XXIX Aprile, 8ph. +39 0131 927254fax +39 0131 924464web www.verdigioielli.com

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TUTTA LUCE LA NUOVA COLLEZIONE IN ARGENTO

LE MERAVIGLIE DI RAIMA

di Federica Longobardi

specialePIEMONTE

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Dopo il pregio dei diamanti, dell’oro e delle pietre colorate, Raima ha scelto, ora, di corteggiare forme astrattamente suaden-

ti, dalle superfici specchiate spesso speculari ma morbide come miele, lisce come colate di mercurio che seguono una natu-

rale evoluzione; specchi d’acqua piacevolmente plasmati da dolcissime onde d’urto per prospettive che incoraggiano l’esplo-

sione di altri bagliori, quelli che vanno ad azzerare le macchie di buio lasciandovi scivolare fin nel profondo inaspettati chia-

rori. È, infatti, tutta luce questa nuova collezione in argento costruita sulla forza delle linee che dove perdono le soffici curve

RRaaiimmaa ssrrll 15048 Valenza (AL), Italy Via Fratelli di Dio, 25/27 ph. +39 0131 945700fax +39 0131 955911email [email protected] www.raima.it

specialePIEMONTE

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si esprimono in perimetri geometrici che a volte vanno a consumarsi, con gran godimento visivo, nelle incursioni di colori tenui

o tanto hot delle gemme arginate in ordinati castoni à nuit. Il metallo, dorato o bianco, è protagonista in un continuum di livelli

che ordinano i vuoti stando al gioco della purezza di un design perfettamente consono al gusto contemporaneo. Come le preceden-

ti, anche questa nuova linea presenta una classe che seduce senza sollecitazioni, che si lascia scegliere spontaneamente.

È giovane, audace, armoniosa, e si affaccia attraverso la semplicità e grandi slanci di eccentricità che meritano particolare attenzione.

RRaaiimmaa’’ss wwoonnddeerrss.. SSiillvveerr bbrriigghhtt nneeww ccoolllleeccttiioonn After diamonds, gold and colored stones, Raima has decided to give birth to new brilliant shapes. This silver collection is lumi-nous and bright. Metal, either golden or silver, reflects the contemporary taste. This collection, as well as the previous ones, isengaging and easy to be chosen.

specialePIEMONTE

Page 82: Preziosa n.4/2010

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nstancabile, frenetica e perfezionista la PPoolleelllloo hhaa pprreesseennttaattoo aa ffiieerraa VViicceennzzaaOOrroo CChhooiiccee un anello contrarié, un più impegnativo

trilogy, una esuberante veretta che assomma ben sette gemme per un nuovo miraggio, ed un girocollo che chiude il suo incanto in

una lineare croce con diamanti taglio brillante proposta in ben tre diverse dimensioni. È la ““PPllaattiinnuumm CCoolllleeccttiioonn 22001100””, creazio-

ni di squisito gusto che approfondiscono delicate varianti sul tema dell’eleganza.

Gioielli scrupolosamente lavorati che emozionano nel profondo perché genuinamente classici ed in quanto tali toccano il loro mmaass--

ssiimmoo sspplleennddoorree aattttrraavveerrssoo llaa rraarriittàà,, llaa pprreezziioossiittàà ee llaa ppuurreezzzzaa ddeell mmeettaalllloo ppiiùù nnoobbiillee:: iill ppllaattiinnoo..

UNA NORMALE ECCEZIONALITÀ

La bellezza vista attraverso la purezza del metallo più nobile: il platino

Polello, a normal exceptionality. Beauty seen through the pureness of the noblest metal: platinum.

At the exhibition VicenzaOro Choice, Polelloshowed a very precious ring with 7 gemsand a necklace that closes with a dia-monds cross offered in three diffe-rent dimensions. It’s PlatinumCollection 2010, very elegantcreations. Classical Jewels thatare so splendid because of therareness, the preciousness andthe purity of Platinum.

POLELLO

I

specialePIEMONTE

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EETTEERRNNOO:: ssoo bbeeaauuttiiffuull jjeewweellss tthhaatt yyoouu aarree llooookkiinngg ffoorrwwaarrdd ttoo wweeaarriinngg tthheemmPolello creates many different kinds of jewels: simple, multiple, with diamonds,monochrome or made of red gold, but they are always so precious and unique, as per-

fect as a dream. Polello keeps on being very refined as its latest creationshows: a very particular ring, a modern but always very elegant style.

All this is ETERNO, a hand-crafted collection made of white andpink gold with brilliant cut diamonds.

Two red gold rings that put together create a third one, to make youcombine three different master-works, three precious diamonds to tri-ple such a beauty.

olello non trova rivali con i suoi iinnffiinniittii mmooddeellllii: semplici, multipli, coronati da diamanti, monocromi

o scaldati dal rosso dell’oro, ma tutti preziosissimi ed unici, ttuuttttii ddaall ddeessiiggnn ppeerrffeettttoo ccoommee uunn ssooggnnoo..

Polello continua a puntare sulla raffinatezza assoluta anche con la sua ultima creazione che si sviluppa

in uunn ssiinnggoollaarree aabbbbrraacccciioo ddii aanneellllii: uno stile moderno per una immediata risposta alle nuove esigenze

stilistiche ma, come sempre, elegantemente misurato.

TTuuttttoo qquueessttoo èè ““EETTEERRNNOO””,, uunnaa ccoolllleezziioonnee ddaall pprreeggiioo aarrttiiggiiaannaallee rreeaalliizzzzaattaa iinn oorroo bbiiaannccoo ee rroossaa ccoonn

ddiiaammaannttii ttaagglliioo bbrriillllaannttee. Due anelli che uniti ne formano un terzo, tre incanti dal design che prevede

una singolare integrazione in oro rosso per rispondere alla voglia di cambiare, di combinare, di

accostare a piacimento ttrree ddiivveerrssii ccaappoollaavvoorrii,, ttrree pprreezziioossii ddiiaammaannttii ppeerr ttrriipplliiccaarree uunnaa bbeelllleezzzzaa

ddaallllaa ssoorrpprreennddeennttee iimmmmeeddiiaatteezzzzaa eesstteettiiccaa..

PPoolleelllloo && CC.. ssnncc27035 Mede (PV) - ItalyC.so Vittorio Veneto, 96/98ph. + 39 0384 81220fax + 39 0384 805316email: [email protected]: www.polello.com

Eterno così belli che non vedi l’ora di indossarli

UNA NORMALE ECCEZIONALITÀ

P

di Martino Belmanto

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specialePIEMONTE

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Angelo e Cesare Polello35 anni di successi

Un’esperienza professionale, la vostra,riconosciuta ed apprezzata in tutto ilmondo. Ma come avete incominciato equando?35 anni fa, quando abbiamo deciso diavviare un’ attività indipendente e poicreare una nostra firma puntando su unprodotto innovativo: le fedi matrimonialicon brillantini. Un design nuovo che haconquistato una nicchia nel mercatonazionale e, speriamo a breve, quelloestero.Qual è il rapporto con i vostri collabo-ratori? I gioielli che realizzate lascianoimmaginare ci sia una grande intesacon tutti loro.La Polello è come una grande famiglia,con tutti c’è un rapporto di stima e fidu-cia basato sul continuo scambio di idee.È importante che ci sia una stretta col-laborazione tra i vari passaggi di lavo-razione fino alla rete vendita.La Polello ha uno stile che la identificanell’immediato. È opera dei vostri desi-gner o frutto della vostra immaginazio-ne?I nostri designer elaborano idee che

nascono all’interno dell’azienda. Lo stileche ci contraddistingue è il risultato diuna continua ricerca estetica che cirende immediatamente riconoscibili. Perché il platino? Perché è il metallo più nobile. Un gioiel-lo in platino è scelto da chi esige ilmeglio e non solo per ricordare le occa-sioni più importanti. Ha qualità che ciconsentono di realizzare capolavori des-tinati a durare nel tempo, ma per lavo-rarlo servono anni di studio e di espe-rienza.Come immaginate la sposa dei prossimianni?La sposa è sempre più esigente ed atten-ta ai particolari. Per questo realizziamouna gamma così vasta di fedi, perchédevono rispecchiare la personalità di chile indossa. I tempi cambiano ma per giurarsiamore eterno è sempre l’anello il gioiel-lo più desiderato?I tempi cambiano, ma i sentimenti verirestano legati alla tradizione. Chi scegliedi sposarsi vuole un valore aggiunto allasua unione e l’anello con diamante è il

gioiello che meglio incarna questo senti-mento.Quanto conta per voi emozionare?Donare e ricevere un gioiello è un’e-mozione, per noi crearli è una magia,perché devono suscitare stupore e mer-aviglia. Spesso ricorderanno i momentipiù importanti della vita, diventandooggetti carichi di significato da traman-dare di generazione in generazione.Al di là delle fedi, che sono il fulcrodella vostra produzione, su quali altretipologie di gioielli avete intenzione dipuntare?Le fedi sono la base di partenza peraltre collezioni di gioielli composte dasolitari, trilogy, parures, verette chemantengono lo stesso design per cuisono abbinabili ed indossabili anche inoccasioni future.Che ruolo ha l’artigianalità nelle vostrecreazioni?Le nostre creazioni sono rigorosamenteartigianali e mantengono l’incon-fondibile fascino del “fatto a mano”, purse la nostra produzione non disdegnal’utilizzo di tecniche moderne.

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specialePIEMONTE

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Naturale, sintetico oppure trattato? Come difendersi dai sintetici e dai trattamenti

diamantee rubin o

seminario gratuito

21 novembre 2010

Centro orafo oromare

L’IGI (International Gemological Insitute ofAntwerp) ha inaugurato la sua nuova succur-sale italiana presso il Centro Orafo Oromare

di Marcianise (CE); la cui finalità iniziale èquella di fornire l’accesso a corsi di formazio-ne professionale di livello internazionale atte-stati da un diploma equipollente a quello rila-

sciato dalla sede di Anversa.

La partecipazione al convegno è gratuita

ore 10.0013.00

strada provinciale, 22 km 1,750 81025 Marcianise (CE)

modulo di adesione

info: Trasparenze +39 0823 837635

Ditta

indirizzo: n° Città: CAP

telefono: fax: e-mail:

nome del partecipante

da compilare in ogni sua parte e inviare a mezzo fax al numero 0823 837637; oppure inviare all’indirizo di posta elettronica: [email protected]

artemisiacom

unicazione.com

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CONTAGIRIGiuliano Mazzuoli

orologi

di Mario Didone

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Non preoccupatevi non sonopassato a descrivere ilmondo delle auto e quindi lostrumento che da decenniappare su tutti i cruscotti, sitratta sempre di orologi ed inquesto caso di un ambìtoprogetto di GiulianoMazzuoli che dopo anni distudi, progetti e strade insalita ha visto realizzare undesiderio covato da semprein lui che è appassionatooltre che di orologi anche diauto - ha avuto un passatoda pilota e vanta una veraamicizia con lo scomparsoPaul Newman anche lui pilo-ta per passione -.È stata ufficializzata a Firenzeil 1° settembre la nascita diquesto orologio davvero par-ticolare, riproduzione fedele

del contagiri automobilisticoma a tutti gli effetti un veroorologio dotato ovviamente diuna sola lancetta che simuove in un arco di 270°.Un orologio tutto swiss madema con il design di un creati-vo tutto toscano, quelGiuliano già noto agli appas-sionati di orologi per ilManometro, altra idea degnadi nota.Per dare qualche cenno tecni-co abbiamo già detto dell’uni-ca lancetta con funzioneretrograda, che nell’arco dei270° segna l’ora da 0 a 12, ilmovimento è meccanico acarica automatica, CalibroGM cambiosequenziale/0142 ore di riserva di marcia,28,800 A/h 131 componenti.Particolare la funzione della

ghiera che comandata dallaleva (tipo cambio automobili-stico) posta a lato della cassa,rimette a segno l’ora e ricaricaove necessario il movimento.La cassa ha un diametro di 44mm ed è proposta in due ver-sioni:- acciaio con trattamento DLC(diamond like carbon) nerocon lunetta e fondello inacciaio lucido;- titanio e oro rosa per la ver-sione più preziosa, il vetro èin zaffiro, l’impermeabilità ègarantita a 50 mt.I quadranti sono di colorenero o argentato per la versio-ne in acciaio, nero per quellain oro rosa; sulle ore 6 vi èuna finestrella che segnala lefunzioni selezionate 1 o 2 equando l’orologio è in marcia

appare il logo Mazzuoli.Il cinturino è in caucciù, lafibbia ardiglione in acciaio ooro rosa.Da segnalare la versione di unContagiri dedicato ad AlfaRomeo, in particolare allasplendida 8 C Competition nesaranno prodotti 500 esem-plari nella versione in ororosa e titanio o acciaio eDLC, sul fondello di questaversione sarà inciso il numerodi serie dell’autovettura ed ilquadrante di colore nero è lafedele riproduzione del conta-giri di questa bella granturi-smo, nella finestrella in que-sto caso appare il quadrifoglioAlfa Romeo. Ogni anno il Contagiri saràdisponibile in un esiguonumero di pezzi.

funzionamento: sia la ricarica che la rimessa dell’ora avviene ruotando la ghiera della lunetta. Le due funzioni vengono alternate da una levetta (cambio) e sonosegnalate in una finestrella dal numero 1 per la ricarica e dal 2 per la rimessa dell’ora.

Giuliano Mazzuoli

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collezione MIAMI crono in Poliuretano euro 109,00

collezione IBIZA in silicone anallergicoeuro 58,00

K&BROS

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87esperienza e fantasia Per una fresca ventata di allegria la

K&BROS non ha esitato a colorare iltempo. Attraverso un fulminante arcobalenoha prodotto un cambiamento che appenaqualche anno fa avrebbe fatto storcere il nasoai più nostalgici, a quelli che affidavano esclu-sivamente alle monocromie dell’oro e dell’ac-ciaio lo scorrere delle ore.Li ha resi tanto stravaganti, giocosi edeccentrici che la loro funzione primariaquasi cede il posto al sottile piacere dimostrarli, di indossarli con gran naturalezza,perché sono abbinabili ad ogni outfit, perfetti inogni istante, fedeli ad ogni cambio d’umore.Gli Ice Time sono precisissimi orologi inpolicarbonato che gli dona ineguagliabileleggerezza e trasparenza. Una collezione ric-chissima ed esuberante che interpreta il desi-derio di novità proprio dei giovani e di chi nonama stare negli schemi.Ora osare è d’obbligo con la nuova collezio-ne, innovativa e tecnologica, Color Time:rosso fragola, verde tropical, coffee, violet,orange, lemon, azzurro cielo, blue, grey egli intramontabili bianco e nero. Piccoli par-ticolari, valori aggiunti di quelli che non sfuggo-no agli appassionati di questo genere diaccessori, differenziano le mille proposte dainomi fashion Miami, Frida, Ibiza, St. Tropez,Greta, Cannes, Aruba, Thunder alcuni deiquali anche nella variante crono o più stilizza-ta come l’inconfondibile Rio. E non manca laversione chic con il quadrante tempestatodi Swarowsky. Anche di notte, quindi, unIce Time fa tendenza, anzi è very glamour.

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Diffusione Orologi 81025 Marcianise (CE) - ItalyCentro Orafo “Il Tarì” - mod. 132-133ph. + 39 0823 513065fax + 39 0823 517066email: [email protected]: www.kebros.it

K&Bross. Experience and immagination. Thoughtless time of Ice Time collectionK&Bross has coloured time changing deep-roo-ted traditions. Ice Time are very accurate peculiarwatches typical for young people. The new col-lection, Color Time, is innovative and technologi-cal: strawberry red, tropical green, coffee, violet,orange, lemon, sky-blue, grey and the timelesswhite and black. Many proposals that have beengiven very fashion names such as Miami, Frida,Ibiza, St. Tropez, Greta, Cannes, Aruba, Thunderand the unmistakable Rio. There’s the chic ver-sion, too, to make an Ice Time be glamour atnight, too, thanks to its clock-face studded withSwarowsky.

collezione GRETA in Poliuretano euro 68,00

K&BROS

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Audemars Piguet Bulgari Corum Harry Winston Hublot Piaget Vacheron Constantin Ralph Lauren

Audemars Piguet Chopard F.P. Journe Girard Perregaux H. Moser & Cie Laurent Ferrier Piaget Vacheron Constantin

Bellross Chopard Devon F.P. Journe Hublot MB&F MB&F Tag Heuer

Boucheron Chaumet Chopard Delaneau Hublot Piaget Roger Dubuis Vacheron Constantin

Chanel Chopard F.P. Journe F.P. Journe H.Moser Harry Winston Thomas Prescher Ulysse Nardin

Audemars Piguet Chopard Corum Eterna-Matic Piaget Richard Mille Seiko Tag Heuer

Tag Heuer Vulcain Artya Bell & Ross Bertolucci Eterna Frederique Constant Montblanc

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8989

Via al voto dal primo settembre per decretare i vincitori del Grand Prix

d’Horlogerie de Genève, giunto alla decima edizione. Sono stati pubblicati

on line, infatti, i 72 orologi finalisti (per un totale di sette categorie), che

saranno oggetto di una mostra itinerante che da Singapore passerà a

Zurigo per poi fare tappa conclusiva a Ginevra, dove il 18 novembre sarà

decretato il vincitore. Alle sette sezioni indicate si aggiunge il Premio del

pubblico, che può votare on line sul sito dell’evento (www.gphg.org): in

palio, per chi sarà sorteggiato tra i votanti, un biglietto aereo Ginevra-Abu

Dhabi e un orologio di lusso, un Vulcain Révolution GMT.

Le sette categorie - orologi donna, orologi uomo, orologi design, oro-

logi gioiello, orologi con complicazioni di alta gamma, sportivi e quelli

della sezione «Petite Auguille» - hanno messo insieme nomi presti-

giosi come Bulgari, Harry Winston, Piaget, Chopard, Vacheron

Ralph Lauren Van Cleef & Arples Hautlence

Vacheron Constantin Seiko Zenith

Tag Heuer Ulysse Nardin Urmerk Hautlence

Vacheron Constantin Van Cleef & Arples Graff

Ulysse Nardin Vacheron Constantin Voutilainen Zenith

Tag Heuer Vacheron Constantin Zenith

Montblanc Movado Porsche

Montre D

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Design &

Concept

Haute C

omplication

Montre Joaillerie

Montre Sport

La Petite Aiguille

Grand Prix d’HorlogerieIl 18 novembre al Grand Théâtre de Genève saranno decretati i sette orologi vincitori, selezionati tra le più prestigiose firme

de Genève

Constatin e Tag Heuer, insieme a tanti altri marchi

storici dell’orologeria elvetica e non solo.

Il meglio dell’orologeria mondiale del 2010 sarà in

lizza durante la serata di gala che si svolgerà giovedì

18 novembre al Grand Théâtre de Genève.

I tre orologi finalisti di ciascuna categoria, l’orolo-

gio insignito del Premio del Pubblico e il vincitore

assoluto del Grand Prix d’Horlogerie de Genève

saranno esposti dal 26 al 28 novembre a Parigi, al

Salon International de l’Horlogerie de Prestige,

Belles Montres. (CDM)

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90

materiali, nella contemporaneità tale demar-cazione non è più condizione necessaria nésufficiente per identificarlo ed è quantomaidifficile distinguere un gioiello da un nongioiello. All’ingresso dei nuovi materiali sisono aggiunti nuovi valori materiali e imma-teriali, economici e aspirazionali, che inve-stono i significati e il contesto. Il gioiello nonè più soltanto un bene materiale perché nonè più possibile distinguere nettamente ilmateriale dall’immateriale: la dimensionefisica e quella spirituale sono legate in modoindissolubile. Secondo Alba Cappellieri, nel gioiello lecomponenti emotive e immateriali sonodecisamente più rilevanti rispetto a quellefunzionali e materiali e pertanto non pos-sono essere trascurate ma vanno accurata-mente progettate. Ecco dunque che il design,inteso come progetto e non come disegnotecnico, rappresenta uno dei principali valoriimmateriali del gioiello contemporaneo.Soprattutto per la capacità di connetteremateriale e immateriale, tecnologico edemotivo, oggettivo e soggettivo, azienda emercato, in un’ottica di sistema. Fare sistema è l’imperativo categorico dellacontemporaneità, i cui vantaggi sono siacommerciali, perché rivolti alle imprese, checulturali perché indirizzati alla valoriz-zazione delle risorse territoriali. Sebbene ilsettore orafo italiano non sia ancora riuscitoa configurarsi come sistema, la compresenzadi tutte le componenti (progetto, produzione,formazione, promozione, comunicazione)rappresentano una speranza, seppure taliforze non si sono mai coagulate in strategiecomuni. Per Alba Cappellieri, l’obiettivo dellibro “è trasformare tale speranza in realtà,perché, come affermava Bruno Munari, “unalbero è l'esplosione lentissima di un seme”.

Cos’è un gioiello oggi?Quali competenze,discipline o saperiinveste? È arte, modao design? Metallurgia,mineralogia oalchimia? Industria o

artigianato? Eterno o effimero? Amuleto obijoux? Da queste domande nasce il nuovolibro di Alba Cappellieri, professore diDesign del Gioiello al Politecnico diMilano, che Preziosa presenta in anteprima. Il volume, edito da Electa, analizza per laprima volta la complessità del gioiello con-temporaneo, non dal punto di vista artisticoma nell’ottica del sistema gioiello, intesocome la risultante delle diverse componentidella filiera, che ne definiscono le caratteris-tiche formali, prestazionali ed emozionali. Attraverso i contributi di esponenti dellediverse anime del gioiello, il libro analizza ilterritorio e i distretti, il mercato, il prodottocon i suoi valori ed accezioni, il modo diprogettare secondo i metodi del design.Individua le criticità del passaggio dal prog-etto alla produzione e analizza le nuove tec-nologie; approfondisce i diversi modelli didistribuzione, dai più tradizionali ai piùrecenti quali e-commerce e temporary shop,gli scenari di sviluppo dei luoghi di vendita.Affronta le specificità della comunicazione equelle della formazione e promozione, sve-lando aspetti meno conosciuti ma nonmeno importanti per l’innovazione di un set-tore che fatica ad evolversi.Il gioiello stabilisce nessi tra il mondo dellemerci, del commercio, delle relazioni socialie quello intimo dell’identità dell'individuo, isuoi desideri, la sua immagine. Se nelNovecento era indiscutibilmente riconosciu-to e riconoscibile per la preziosità dei suoi

Alba Cappellieri, Il Gioiello Oggi. Arte,moda, design. Edizioni Electa Milano 2010Contributi di Antonio Catalani e PaolaVaracca Capello dell'SDA Bocconi, IlariaDanieli di Vogue Gioiello, Corrado Faccodella Fiera di Vicenza, Michela Fornasari,Lucia Venino e Viola Vecchi del Politecnicodi Milano.

IL GIOIELLO OGGI ARTE, MODA, DESIGNdi Lucia Venino

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pparenza oltre l’apparenza pparenza oltre l’apparenz

l’uomo che trasforma la carta in opere d’arte

di Maria Rosaria Petito

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92

E se invece di buttarle le riciclassimo?

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Ma più in generale siamo portati a romperle, le scatole.

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Punto.

Per fortuna ci sono persone baciate da una grande sensibilità che sanno

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ti. Giuseppe Piscopo è uno di loro. Artista poliedrico che

guarda ed elabora, tocca e trasforma, con eccellente manualità e dirom-

pente fantasia, la quotidianità in opere di originale estetica. È

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un posto particolare spetta ai gioielli, in materiale di scarto, sì, ma

ugualmente preziosi da proporli in edizione limitata se non addirittura

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giuseppepiscopo.blogspot.com/

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94

Presidente Aquilino, è passato un anno dal momento in cui ha assun-to la presidenza della Federdettaglianti e ha iniziato, insieme con ildirettore Steven Tranquilli, una lunga serie di trasferte e di incontri.Gli scopi dichiarati erano quelli di promuovere la cultura dell’asso-ciazionismo e di fare squadra, come si usa dire, incontrando “a casaloro” quanti più colleghi possibile. Dopo un anno, qual è il bilanciodel suo personalissimo Giro d’Italia? Un bilancio estremamente positivo, cominciando dal fatto che laquasi totalità delle associazioni provinciali presenti nella Federazionesi sono rivelate molto ben strutturate. In effetti, siamo andati sia doveeravamo presenti sia dove brillavamo per la nostra assenza. Non sonomancati né i ritorni, ed è il caso dell’Associazione Orafa Lombarda,né le nuove adesioni. Ma ancor più importante è il clima di serenitàe disponibilità che è stato possibile costituire in ambito federale nelcampo dei rapporti personali e in quello dei rapporti istituzionali:anche i colleghi che preferivano altri candidati alla presidenza oggiassicurano un’importante collaborazione. La creazione di commissio-ni di lavoro si è rivelata una cosa molto utile, che sta dando i risultatiattesi. La disponibilità a dialogare e ad ascoltare è stata apprezzata datutti e dovunque.

A quali argomenti i suoi colleghi si sono dimostrati più sensibili? E suquali temi, invece, li ha trovati meno attenti?Ci hanno chiesto di essere costantemente informati su quanto fa laFederazione nel settore e per il settore; e anche per questo ci stiamodotando di un ufficio stampa. In particolare, siamo stati sollecitati adaffrontare i problemi determinati dai cosiddetti “compro oro” e quel-li legati agli studi di settore e devo dire che in questa sfera qualcosaabbiamo ottenuto, con il sostegno di Confcommercio: non solo unarevisione dei cluster, che pure possiamo considerare un risultato signi-ficativo, ma anche una presa d’atto dello stato di salute del settore,cosa che influirà sugli studi dei prossimi anni. Al riguardo, tuttavia, èinevitabile sottolineare un atteggiamento purtroppo classico nelnostro settore: si chiedono a gran voce interventi sugli studi di settore,per esempio, ma poi ci si guarda bene dal fornire informazioni com-plete e attendibili anche a fronte di un’assoluta garanzia di riservatez-za. Ma anche per questo aspetto c’è un lato positivo che mi fa piace-re citare: l’indagine della Federdettaglianti sulle vendite di fine 2009è stata resa possibile dalla partecipazione convinta di centinaia di

associati. Insomma: c’è chi sicomporta alla vecchia manierama c’è anche chi ha un atteg-giamento meno legato agli sto-rici tabù del nostro settore.L’hanno dimostrato anche i tantiincontri formativi organizzati aVicenza in occasione della fiera settembrina, con piena soddisfazio-ne nostra e dell’ente espositivo.

C’è qualcosa di nuovo nei rapporti con le altre organizzazioni dicategoria, a cominciare da Fedora?A Vicenza ho incontrato il presidente di Fedora, Luigi Cassata, einsieme abbiamo considerato il cammino da compiere per dar vita,con spirito di piena collaborazione, a una federazione dei distributo-ri. Mi sembra di poter dire che la volontà non manca. Aggiungo cheabbiamo ottimi rapporti con la produzione e con la FIOG diConfesercenti, con la quale nelle prossime settimane firmeremo unprotocollo d’intesa. Più in generale, anche in questo settore si comin-cia a capire che solo uniti sarà possibile vincere e che dunque ènecessario fare sistema.

Poco fa accennava alla fiera: come sta andando e come andrà il mer-cato domestico dell’oreficeria?Mi pare un mercato in movimento e alla vigilia di un confortante svi-luppo. A Vicenza i colleghi hanno comperato, il che significa chehanno fiducia nel prossimo futuro. Con le vendite di fine annopotremmo cancellare una buona volta quel segno meno che ci por-tiamo dietro da troppo tempo.

Quali sono gli obiettivi primari per il prossimo futuro? Far crescere ulteriormente la base associativa, concludere tutti i lavo-ri delle commissioni, comunicare bene all’interno e all’esterno le atti-vità della Federazione.

E qual è il risultato che personalmente le ha dato maggiore soddisfa-zione in quest’anno?Essere riusciti a firmare il protocollo d’intesa con il Tarì. Lo consideroun successo davvero gratificante.

FEDERDETTAGLIANTI:SODDISFATTO AQUILINOUn (buon)anno da presidente

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Quale contributo ha dato il platino allalunga della storia produzione orafa ita-liana?È senza dubbio il metallo bianco chemeglio rappresenta l’evoluzione dellaproduzione orafa del 20esimo secolo eche ha consentito una evoluzione dal-l’argento. Per intenderci: lo stileLiberty, il Naturalistico ed ovviamentel’Art Decò sono sopravvissuti graziead esso. Senza dimenticare che l’arti-gianato orafo italiano ha influenzato edato spunto per la creazione deimigliori prodotti del mondo.

Tenuto conto della crisi e dell’instabili-tà del prezzo dei metalli, quali sonoper il futuro le sfide del platino suimercati internazionali? Il platino puòessere considerato un investimento?È ovvio che la situazione generaledell’economia internazionale e l’insta-bilità dei prezzi dei materiali concor-rono a determinare l’appetibilità di ungioiello. In ogni caso, mentrel’Occidente, insieme al Giappone, hasubito un crollo delle vendite nel set-tore orafo, la Cina e l’India, ed il busi-ness dei matrimoni in generale, hannoresistito meglio: è proprio in questafascia - di mercati e di prodotto - che ilplatino ha un significativo potenzialedi vendita. L’evento matrimonio èdiventato sempre più importante per idettaglianti, considerato che ovunquesia l’anello di fidanzamento sia la fedenuziale rappresentano ancora unascelta rilevante per le coppie.

È una proiezione che trova riscontronei dati?Nel 2009 sono aumentate le vendite di

anelli di fidanzamento e nuziali sia inGiappone sia nel Regno Unito esegnali positivi arrivano anche dagliStati Uniti, nonostante una diminuzio-ne nel commercio di anelli maschilirispetto agli anni precedenti. In Cina,in importanti città come Shangai, oltre

il 60% dei gioielli nuziali è realizzatoin platino con una forte richiesta disolitari e fedi. La continua ascesa del-l’economia cinese ha portato all’au-mento del numero dei potenzialiacquirenti del nobile metallo e, consi-derati anche gli oltre 11 milioni dimatrimoni l’anno, è facilmente intuibi-le quali siano le opportunità riservate aquesto mercato. Da dati in nostro pos-sesso è emerso che la totale potenziali-tà di assorbire gioielleria in platino è ditre volte superiore allo stesso mercatolegato al matrimonio. In Cina come inIndia la Platinum Guild International

sta lavorando attivamente per sviluppa-re e potenziare la domanda di platinosul mercato locale, visto che inentrambi i Paesi è radicata una fortecultura legata al gioiello, ed i metallipreziosi continuano ad essere conside-rati un investimento a lungo termine.

Ma la gioielleria è anche emozione.Cos’altro può offrire una così raracombinazione di bellezza, durabilità evalore? Quale innovazione può portareil platino nell’industria della gioielleriaoggi?Il platino possiede alcune caratteristi-che uniche ed esclusive: il colore bian-co naturale che non subisce variazioninel tempo; la purezza a 950/000quando viene lavorato in gioielleria; èun metallo ipoallergenico. Sebbene siaduraturo, è altamente versatile e dutti-le: con un solo grammo si può tirareun filo lungo un miglio. È perfetto perrealizzare dettagli complessi che ren-dono il pezzo unico e aggiungono unelemento di fantasia al disegno, non-ché per incastonare le pietre preziose:il diamante è il suo migliore amico.

Tre buoni ragioni da suggerire ai gioiel-lieri per far sì che propongano il platinoai loro clienti.La prima? “Con meno si ottiene dipiù”. Chi acquista platino in gioielle-ria può essere certo che non sonocompromessi qualità o valore. E poiil valore intrinseco: il platino è ilmetallo perfetto da indossare giornodopo giorno, per tutta la vita. Infine, ilplatino è puro, raro ed eterno. Lamigliore scelta, la più romantica, per ifuturi sposi.

James Courage: “Il futuro mondiale del metallo biancoè affidato ai mercati asiatici e al matrimonio”

Platinum Guild International

James Courage CEO di Platinum Guild International

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La comunicazione è un punto nevralgico del settore orafo: è questa l’evidenza emersa dal ciclo diseminari organizzati dalla Federazione Nazionale Dettaglianti Confcommercio in collaborazionecon Fiera di Vicenza e svoltisi durante Choice, la manifestazione fieristica di settembre.

96

Choice2010:la comunicazione Successo di pubblico per i seminari organizzati dalla Federazione Nazionale DettagliantiConfcommercio in collaborazione con Fiera di Vicenza

Comunicazione ed emozione: su questolegame è stato incentrato l’intervento diLeonardo Cilia, formatore e consulente dimarketing e vendita, “Gestire un puntovendita: arte o scienza?”. Ciò che è emer-so con forza è che il punto di partenzadeve essere il consumatore e il suo rap-porto emozionale con il gioiello, che ilgioielliere deve coltivare per offrire qual-cosa in più di un prodotto.

Cilia ha anche moderato il secondo degliincontri previsti: “L’atmosfera del puntovendita: ambiente, relazioni edesperienze”, durante il quale LucaFiaccadori, retail designer, ha illustrato lanecessità di far diventare il negozio ilprimo momento di una buona comunica-zione, necessità realizzabile solo con uncambiamento di mentalità dell’imprendito-re. Significativa in merito la testimonianzadi Francesco Palermo, vicepresidenteFederdettaglianti ma ancora prima impren-ditore orafo di successo.

Dalla teoria alla pratica: “Comunicare leimprese orafe e riqualificare il territorio:l’esperienza del Consorzio Antico BorgoOrefici di Napoli” è stato l’oggetto delworkshop tenuto da Giovanni Micera,editore e direttore di Preziosa FashionJewelry Style e consulente del consorziopartenopeo. Un esperimento nato oltre 10anni fa a metà tra il marketing territoriale ela comunicazione pura.

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photo: LaPresse

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In chiusura della sessione di workshop,“La comunicazione orafa vista da chi lasubisce: vizi e virtù delle informazioni disettore”: l’esperienza di Chiara DiMartino, giornalista di Preziosa FashionJewelry Style, quotidianamente alla ricer-ca di notizie dal comparto orafo.

Altro progetto concreto illustrato duranteil ciclo di seminari tecnici quello diwww.outletprezioso.it, il primo outlet online del gioiello ideato e realizzatodall’Associazione Orafi di Genova comestrumento di smaltimento dei magazzini.A descriverlo, Daniela Saibene, consulen-te e docente di tecniche di comunicazio-ne, che ha analizzato le possibilità di uti-lizzo, nel comparto, della comunicazionedigitale. Con lei Massimo Cicala, vicepre-sidente dell’associazione genovese e vice-presidente vicario a livello nazionale.

«È necessario battere la strada della forma-zione a partire dalla partecipazione allefiere, che già ne costituisce un aspetto - hacommentato il presidente FederdettagliantiGiuseppe Aquilino -, per migliorare lacomunicazione del gioiello. È questa lastrada giusta per buttarsi alle spalle la crisie avere successo».

«Come ci hanno suggerito i relatori - hadichiarato Enzo Buscemi, presidente dellaCommissione Formazione diFederdettaglianti - dobbiamo imparare auscire fuori dal negozio e trasmetteremeglio l’emozione del gioiello».

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1. Giuseppe Aquilino e Roberto Ditri 2. Francesco Palermo3. Luca Fiaccadori4. Massimo Cicala e Daniela Saibene 5. Steven Tranquilli e Enzo Buscemi6. Chiara Di Martino7. Leonardo Cilia8. Giovanni Micera

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Una importante sentenza della Commissione tributaria provinciale di Bari (Sez. II - n.13/2/10 del 13.02.10) ha stabilito che la sanzione irrogata per mancata emissione delloscontrino fiscale è nulla se il comportamento illecito non è stato constatato diretta-mente dai verificatori.Ecco i fatti: ad un esercente veniva contestata la mancata emissione di uno scontrinoda 2,80 euro, dietro segnalazione di un agente della GdF fuori servizio, che allertava icolleghi i quali, in un momento successivo al presunto accadimento, intervenivanoper constatare l’illecito ed elevare il verbale.L’esercente ricorreva avverso il verbale eccependo “la non contestualità della consta-tazione di quanto accaduto e la successiva assenza di contraddittorio che portavanoalla lesione del diritto di difesa non avendo la parte avuto diritto di replica a quantocontestato”.In pratica, i militari della GdF hanno proceduto all’irrogazione della sanzione senzaaver potuto constatare direttamente la presunta violazione (poiché essa sarebbe pre-cedentemente avvenuta) e senza contraddittorio con l’esercente, il quale sostenevache lo scontrino era stato emesso e non ritirato.La Ctp ha accolto il ricorso dell’esercente ed annullato il verbale, condannando inol-tre l’Agenzia delle Entrate al pagamento delle spese processuali.Secondo la Ctp, la “segnalazione di un privato consumatore” - come tale va conside-rato il militare fuori servizio - il quale afferma la mancata emissione dello scontrinofiscale” è equivalente, in mancanza di una constatazione diretta dell’illecito da partedegli organi di controllo ed in assenza di altre fonti di prova, alla “affermazione dellacontroparte la quale afferma che lo scontrino incriminato era stato emesso e sicura-mente non ritirato”.In pratica, la sola segnalazione da parte di un consumatore, sia pure appartenente alleForze dell’Ordine, non è sufficiente a provare un illecito fiscale se esso non sia statoconstatato direttamente dai verificatori o debitamente provato in altro modo.È questa una sentenza che, per la sua chiarezza, può contribuire a risolvere in futurouna non piccola parte del contenzioso che si genera intorno all’emissione degli scon-trini fiscali.

Innovativa sentenza della Ctp di BariLo scontrino non emesso va contestato immediatamente

di Marco Cantarella(Direttore Federazione Orafi Campani)

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Sono purtroppo anche costosi, e molto più che nel passato. Basti pensare all’ampiezza territoriale da coprire con i proprimessaggi, oggi che l’impresa spesso o è internazionalizzata o rischia di dover chiudere i battenti. Basta inoltre considera-re la pluralità dei mezzi di comunicazione moderni, dalle emittenti televisive e radiofoniche ai quotidiani e alle riviste di set-tore, da internet agli altri strumenti di informazione multimediale. Alla riduzione del ciclo di vita, e dunque dei tempi di remunerazione degli investimenti, si aggiunge una forte asce-sa dei costi, per la necessità di fronteggiare mercati più vasti e usare una molteplice strumentazione.Il consolidamento e la crescita di un’impresa, in settori direttamente orientati al mercato finale dei consumatori, richiede dun-que scelte ponderate e razionali, che tengano conto anche di come gestire al meglio risorse inevitabilmente limitate. In que-sto ambito ha acquisito sempre più rilevanza la tendenza all’estensione dei marchi. Il marchio, se è legato indissolubilmente a un prodotto, può avere una vita molto più lunga. Chi ha la fortuna di poter-si avvalere di un marchio già riconosciuto e affermato nel mercato di riferimento, può in molti casi puntare a incrementare iprofitti senza gli ingenti investimenti necessari per portare al successo nuovi prodotti. L’estensione del marchio può avveni-re sia se il nuovo prodotto è assimilabile per categoria a quelli già proposti dall’azienda, sia se si decide di entrare in unnuovo mercato. In entrambi i casi, il vantaggio di utilizzare un marchio consolidato è duplice. La clientela fidelizzata verso ilbrand potrà essere più facilmente invogliata a testare il nuovo prodotto. Se la qualità corrisponderà alle aspettative, il suc-cesso potrà dunque venire con l’utilizzo di un budget per la promozione e la pubblicità del bene introdotto sul mercato moltopiù contenuto di quanto avrebbe richiesto una campagna di diffusione che partisse da zero. In particolare uno dei gurudel marketing statunitense, Kevin Keller, ha evidenziato come la brand extension determini per un’azienda operan-te nel settore del largo consumo più efficacia pubblicitaria nonché un contenimento dei costi distributivi tali daconsentirle risparmi calcolabili tra il 40 e l’80% rispetto al costo di lancio di un prodotto ‘vergine’. Non solo. L’appartenenza ad una ‘famiglia produttiva’ significa utilizzare sinergie nelle strategie di comunicazione che per-mettono ai singoli beni di avvantaggiarsi indirettamente dell’investimento promozionale effettuato sul brand in generale o sualtre linee di prodotto. Tra gli altri vantaggi, non va infine trascurata la possibilità di avvalersi di un packaging già noto al mer-cato, a sua volta veicolo e immagine di valori già riconosciuti e in qualche caso fatti propri dal pubblico di riferimento.

Più profitti con l’estensione del marchiodi Anna Lepre (commercialista)

tecnico-commerciale

Il ciclo di vita dei prodotti si è ridotto notevolmente in questi decenni. Il che comporta una mag-giore articolazione e un più rapido ricambio nel portafoglio prodotti di un’impresa. D’altra parte,in un contesto in cui la competizione è su scala globale e la comunicazione il fattore strate-gico per eccellenza, gli investimenti in promozione e immagine diventano irrinunciabili.

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Non sarà una Sicilia Oro come le altre: l’edizione 2010della fiera siciliana organizzata da Tour del Gioiello - lanumero 68 - stavolta stupirà davvero. Questo è l’annodelle novità, annunciano gli organizzatori Rudy e GikPiccardi. Non solo negli allestimenti, non solo nella selezio-ne accurata e numerosa dei buyer che arriveranno alPalalumbi di Taormina dal 12 al 15 novembre, anche gra-zie ad una campagna di comunicazione impegnativa in cuiTour del Gioiello ha voluto investire, posizionando la propriaimmagine sugli autobus di linea delle maggiori città siciliane. Non solo nuova immagine e nuovi clienti in arrivo, dunque.Sicilia Oro stavolta ha scelto di incentrare i propri sforzisui servizi agli operatori, fin dall’arrivo in fiera. Insiemealla tessera di operatore, infatti, i visitatori riceveranno inomaggio un buono colazione, per iniziare al meglio unagiornata ricca di affari. Ma al di là dell’aspetto più “spensie-rato” dell’evento fieristico - che ha comunque il proprio valo-re - Tour del Gioiello assicura novità eclatanti anche dal puntodi vista commerciale: a Sicilia Oro, infatti, saranno presen-tati “gioielli mai visti”. Parola d’ordine, dunque, sorpren-

dere, meravigliare, stupire. E quale migliore periodo, perstupire, di quello prenatalizio, quando gli operatori sono pron-ti ad attuare scelte d’acquisto significative in termini di quan-tità e soprattutto a investire nei pezzi più accattivanti dellagioielleria italiana? Nuovi colori e allestimenti completamente rinnovati peruna manifestazione, Sicilia Oro, che nel Sud Italia costi-tuisce la premessa per consolidare la propria posizionesul mercato e che rappresenta, per le aziende di tuttaItalia, un punto di incontro e un luogo di dialogo affinché ildesign, la qualità e la comunicazione restino il veicolo con cuiraggiungere i propri obiettivi. L’intento di Tour del Gioielloè testimoniato dalle prestigiose partnership con le realtàpiù importanti del settore e dal patrocinio delle più rap-presentative associazioni di categoria. Se poi, a tutto questo, si aggiunge che, al termine di una gior-nata di incontri professionali, di scelte d’acquisto e scambi diidee, ci si ritrova in uno dei posti che tutto il mondo ci invidia perla ricchezza storica e paesaggistica, allora non c’è davveronient’altro da aggiungere: è scontato volerci essere. (CDM)

Tour del gioiello srl Milano

tel. +39 02 89454351fax +39 02 84454353

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Islamal-Fann. Arte e civiltà islamica a Milano

palazzo Realedal 20 ottobre 2010 al 30 gennaio 2011a cura di Giovanni Curatola, Università di Udine e Milano

UNA PASSIONE PREZIOSA

Borchia o orecchino d’oro a forma di rosetta con incastonati diamanti, rubini e smeraldi contornati da perle. Gemme montate in oro con tecnica kundan; le perle sono attaccate con un filo d’oro,

D. 5 cm. India, XVII secolo d.C.Questa borchia eseguita con tecnica kundan, nella sua estrema semplicità

è un compendio di capacità orafa.

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103Scatola cilindrica in avorio scolpito con la raffigurazione di unicorni, uccelli e piante. Il coperchio è scolpito con volti umani e quadrupedi, oltre a una iscrizione in stile corsivo.Intagliato e tornito da una zanna d’elefante, dipinto e con montatura in bronzo dorato. Coperchio non pertinente, ma d’epoca, 10x7.5 cm. Spagna, inizi dell’XI secoloLa preziosa scatola appartiene alla tipologia dei prodotti di lusso delle botteghe islamiche di Spagna.Questo tipo di oggetto era usato per riporre gioielli o essenze profumate.

Coppia di bracciali (bazuband) in oro con incastonati diamanti e smeraldi. Gli smeraldi sonomontati “a giorno” e i diamanti incastonati in compartimenti d’oro; il retro è smaltato con motivifloreali. Oro con gemme incastonate con tecnica kundan; smalti champlevé, 4.8x11.8 cm.India, probabilmente Deccan, fine XVII-XIX secolo d.C.Se nel mondo islamico medievale all’altezza dell’omero sulle vesti compariva l’iscrizione del tiraz(una banda col nome del committente, la data, ed espressioni ben augurali), nell’epoca più tardafra i principi indiani è invalso l’uso di portare nella stessa posizione una coppia di bazuband, comedocumentato anche da numerose miniature. Non c’è dubbio che oltre alla presenza di molte estraordinarie gemme di produzione locale, e all’importazione massiccia di oro e smeraldi dal SudAmerica, a stimolare la produzione orafa in epoca Moghul (1526-1858 d.C.) fu anche l’eccezio-nale amore per queste opere dimostrato da sovrani, principi, dignitari e cortigiani.

Tutto ha inizio nel luglio del 1975, quando Sheik Nasser Sabah Ahmed al-Sabah porta in dono alla moglie una bottiglia in vetro smaltatod’epoca Mamelucca del XIV secolo, comprata durante un viaggio. Il fascino di quell’opera è irresistibile e nell’arco di otto anni, i due coniu-gi si appassionano all’arte islamica, arrivando a collezionare circa 20.000 oggetti d’arte islamica, tra cui grandi capolavori. Lo spirito appas-sionato e la grande vocazione filantropica, spinge la coppia a donare l’intero patrimonio raccolto al loro Paese, il Kuwait, che nel 1983 ebbein carico con prestito permanente la collezione che venne definita Dar al-Athar al-Islamiyya (Casa delle Antichità dell’Islam). Purtroppo peròl’invasione irachena del 1990 disperse l’immane patrimonio, che restò in vita solo attraverso una selezione di 107 opere selezionate perun’esposizione itinerante che in quei giorni bui aveva già lasciato il Kuwait.

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Pugnale con manico e fodero di giada intarsiati in oro con incastonati rubini, diamanti e smeraldi, con elsetti elegantemente incisi in oroH. 31.5 cm. (pugnale); H. 35 cm. (con fodero); elsetti e fodero, Turchia, seconda metà XVI secolo d.C.; lama, probabilmente India, seconda metà XVI secolo prima metà XVII secolo d.C.Questo stupendo pugnale con manico e fodero in giada tempestati di diamanti, rubini e smeraldi, inseriti in un delicato e caratteristico motivo arabescato in oro, è opera della migliore produzio-ne orafa Ottomana ai tempi di Solimano Il Magnifico (1520-66 d.C.).

Il sogno dei coniugi però non fu infranto, e con molta cura, negli anni avvenire, SheikNasser e sua moglie Sheikha Hussah riavviarono la loro ricerca per ricreare unanuova collezione, che conta oggi circa 26.000; un patrimonio inestimabile da cuisono stati selezionati gli oggetti (circa 350) che compongono la grande mostra itine-rante che ha come prima tappa il capoluogo lombardo.L’esposizione è suddivisa in due parti, una prima che attraverso un percorso crono-logico propone la variegata rappresentanza di oggetti, una seconda, invece, cheindividua alcuni temi cari all’arte musulmana. Chiude il percorso, una spettaco-

lare sezione dedicata ai gioielli.I preziosi esposti, che provengono principalmente dal subcontinente

indiano appartengono per larga parte alla produzione Moghul delXVII-XVIII secolo. Questa famosa dinastia è ricordata soprattuttoper lo sfarzo delle corti e per lo splendore delle loro capitali, enon a caso la collezione presentata raccoglie i principali e piùimportanti oggetti preziosi che ne testimoniano il valore. Trai gioielli si possono ammirare i katar, i tradizionali pugnali lecui impugnature trasversali erano finemente lavorate e tem-pestate di pietre preziose; i taviz, particolari amuleti dallaforma cava per contenere, generalmente, un piccolo foglioscritto con brani del Corano; e poi ancora, collane, orecchi-ni, ciondoli e pendenti dalle forme più elaborate e ricca-mente decorate. Quello che prevale in questi piccoli grandi capolavori dioreficeria è non solo la raffinata e precisa lavorazione del-

l’oro, ma anche la presenza forte e ammaliante delle pietrepreziose, incastonate sugli oggetti attraverso la tecnica kundan,esclusiva del subcontinente indi ano e tipica per la lavorazione a

pressione in temperatura ambiente che evita la saldatura, consen-tendo all’artista di esprimersi senza alcuna limitazione.

Infine, un posto di rilievo è assegnato agli oggetti in giada, un materialeche nella civiltà islamica ha avuto grande utilizzo per la realizzazione di

oggetti di grande pregio e raffinatezza. (LE)

Huqqa (hooqah), o contenitore di giada bianca, ageminato con motivi floreali in rubini e smeraldi. India, probabilmente Deccan, fine XVII-XVIII secolo d.C.La Huqqa è il contenitore o serbatoio della pipa ad acqua, il narghilè, caratteristico di molte aree del Vicino e Medio Oriente. Realizzata in giada artisticamente ornata con gemme (rubini e sme-raldi montati in oro, con tecnica kundan e oro è realizzata a placchette separate fra loro da un filo d’oro, e al centro di ciascuna sta una bella fioritura in rubini con piccole corolle in smeraldo.

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DIAMORI SRL Il Tarì-Modulo 114Marcianise(CE)Tel.0823.513672 [email protected]

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Vicenzaoro Choice, nella giornata didomenica 12 settembre, quando siprevedeva un maggiore afflusso divisitatori, i grandi brand hanno cercato dicalare l’asso vincente (o almeno nonperdente). In che modo? Giocando lacarta del testimonial. Nell’arco di pocheore, i corridoi di Fiera di Vicenza si sonotrasformati in un palcoscenico di Vip: diqua Corona, testimonial della ditta NardiSrl, che ha fatto la solita strage di giovanidonne affascinate dal suo visoimbronciato. Più avanti, per le adolescentiamanti più di musica che di muscoli, èarrivato Valerio Scanu, giovane talento diAmici e poi vincitore di Sanremo: per luiBliss ha disegnato un ciondolo,presentato in fiera allo stand Damiani. Barbara D’Urso, ospite di Liu Jo Luxury,ha invece ritrovato il proprio affezionatopubblico tv e non ha mancato, sollecitatasul tema della superstizione, di piegare ledita a mò di corna, come è caratteristiconella sua città d’origine. Non si lamentino gli uomini più farfalloni:i loro occhi sono stati allietati dalla vista diAida Yespica, nuova testimonial diDavite&De Lucchi, e, il giorno precedente,Miss Mondo Tatana Kacharova avevaraccolto applausi e complimenti allo standdi Nardelli, dove ha presentato la nuovacampagna pubblicitaria girata a Capri.

eventi

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Torna “Gioiellodentro”, l’evento che hatrasformato la città di Bassano del Grappain una vetrina d’arte contemporanea digioielli contemporanei e scultura insieme eche sarà visitabile fino al 31 ottobre. Il cen-tro storico si è così popolato di preziosifrutto di spiccate individualità e di speri-mentazione. La seconda edizione dellamostra evento White è stata inaugurata il10 settembre: 38 i gioielli creati per l’even-to, coordinato dalla designer FrancescaCanapa dell’associazione Gioiellodentro.

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Al Macef vince l’emozione: The Best of Bijoux, il premioorganizzato in collaborazione con Preziosa FashionJewelry Style per la 86esima edizione della fiera, ha fiu-tato il valore della creatività. Quattro sezioni per il con-corso, per le quali la giuria, composta dagli stylist GloriaGnoli e Andrea Barra e da Lucia Venino per Preziosa, haindividuato i seguenti vincitori tra 40 aziende selezionateall’inaugurazione: - il premio per i materiali alla ditta Guglielmina Gioielli - per l’innovazione riconoscimento a Luisa Bruni - primo posto per la migliore collezione a Complemento

Dublos- migliore prestazion e aziendale quella di Lunami.

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