Preziosa n.1

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1 anno III n. 1 febbraio Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, Aut CBPA-SUD/NA/226/2009 BRAND Canova 325 Gioielli certificati a tutela dei consumatori SPECIALE OROLOGI Anteprima Baselworld 2010 inchiesta SPECIALE TOSCANA Dati, soggetti, strategie Fotografia del distretto di Arezzo

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Preziosa Magazine, la rivista della giielleria italiana

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1

anno III n. 1 febbraio

PosteItaliane

S.p.A.-Spedizioneinabbonamentopostale-D.L.353/2003(conv.inL.27/02/2004

n.46)art.1,com

ma1,AutCBPA-SUD/NA/226/2009

BRANDCanova 325

Gioielli certificatia tutela dei consumatori

SPECIALE OROLOGIAnteprima Baselworld 2010

inchiesta SPECIALE TOSCANADati, soggetti, strategie

Fotografia del distretto di Arezzo

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Continua il viaggio di Preziosa nel mondo della gioielleria e del comparto orafo italia-

no: fra gli obiettivi di questo anno quello di analizzare, di numero in numero, lo stato

di salute dei nostri distretti.

Il primo focus è dedicato a quello toscano, localizzato principalmente nella città di

Arezzo. Millequattrocento aziende attive, con una vocazione prettamente industriale,

conosciuta in tutto il mondo soprattutto per la produzione di catename. Punto di forza

delle imprese toscane è l’esportazione: nel 2009 pur soffrendo un -16%, continuano

ad essere i principali operatori italiani presenti sui mercati esteri, seguiti dai colleghi

vicentini. A sostegno degli imprenditori troviamo, oltre alle associazioni di categorie,

altre istituzioni pubbliche/private quali Arezzo Innovazione, consorzio senza scopo di

lucro fondato nel 2003, e l’IDI, organismo di concertazione territoriale nato con

l’obiettivo di assicurare la progettazione e l’attuazione delle politiche produttive funzio-

nali allo sviluppo dei distretti industriali aretini.

Nella nostra abituale sezione dedicata alla gemmologia, abbiamo cercato di fare un po’

di chiarezza rispetto al decreto legge Mattesini (ex Mazzocchi) sulla certificazione delle

pietre preziose: come tutti sapete la norma, se attuata, servirà a tutelare il consumato-

re finale all’atto dell’acquisto di un gioiello. Fin qui tutto bene, tranne il fatto che ad

oggi non è chiaro cosa e soprattutto chi dovrà certificare la mole di gioielli presenti nelle

casseforti di dettaglianti, grossisti e produttori italiani. La sensazione è che, invece di

agevolare il commercio, qualora dovesse passare la legge, si rischierebbe un “ingolfa-

mento” tecnico-burocratico.

Infine voglio rivolgere i miei auguri di buon lavoro al nuovo presidente di Fiera

Vicenza, Roberto Ditri.

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sommario

referenze fotografiche:si ringraziano tutti coloro che hanno gentilmente messo a disposizione il materiale iconograficoL’Editore è a disposizione degli aventi diritto per eventuali fonti iconografiche non individuate

photo Luciano D’Inverno

GGoollddeenn AAggeennccyy ssrrllvia Generale Orsini, 40 - 80132 Napoli

Giovanni [email protected]

Maria Rosaria [email protected]

Luigi [email protected]

Artemisia Comunicazione artemisiacomunicazione.com

via Generale Orsini, 40 - 80132 Napolitel. 081 2471142 fax 081 0782962 [email protected]

Centro Stampa Ink Print - Pozzuoli (NA)

AAccttiioonn ssrrllc.so Umberto I, 75 - 80138 Napolitelefono 081 19542410 fax 081 19542404email: [email protected]

responsabile commerciale:Mila Gambardella ph. +39 346 [email protected]

Proprietà letteraria e artistica riservata. È vietata la riproduzione totale o par-ziale della pubblicazione senza autorizzazione dell’editore. Manoscritti e foto,anche se non pubblicati, non saranno restituiti. Golden Agency srl garantiscela massima riservatezza delle informazioni custodite nel suo archivio. Gli indi-rizzi verranno utilizzati, oltre che per l’invio della rivista, anche per l’invio diproposte commerciali. Ai sensi della legge 675/96 è nel diritto degli interessa-ti richiedere la cessazione dell’invio e/o l’aggiornamento dei dati.Del contenuto degli articoli e degli annunci economici e pubblicitari sonolegalmente responsabili i singoli autori.

anno III / n. 1 / febbraio 2010 Spedizione in abbonamento postale

Reg. Tribunale di Napoli n. 77 del 01/10/2008

iscrizione al ROC n. 17658 del 10 ottobre 2008

wwwwww..pprreezziioossaammaaggaazziinnee..ccoomm

p. 12

Giorà by Giovanna Raspini p. 12

Canova 325. Gioielli certificati a tutela dei consumatori p. 14

L’eleganza passa attraverso un gioiello Govoni p. 16

Gustavo Renna si ingegna in nuove armonie artistiche p. 19

CieloGioielli MilanoDove non è partecipe la vitalità dei colori

domina la purezza del diamante p. 23

Ciondolo se non ce l’hai non sei nessuno! p. 25

Fratelli Dinacci: “I nostri clienti meritano sempre 10” p. 33

First 2010. Un anno visto da Preziosa Fashion Jewelry Style p. 37

La creatività di Caterina Ascione firma i gioielli del Teatro San Carlo p. 39

p. 19

p. 23

p. 33

p. 39

p. 14

p. 25

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wwwwww..pprreezziioossaammaaggaazziinnee..ccoomm

Martino BelmantoMarco CantarellaMario DidoneChiara Di MartinoCristiana GiordanoGiovanni LepreFederica LongobardiPaolo MinieriIaia MitoMaria Rosaria PetitoMariadomenica SantamariaAlberto ScaraniEleonora Lucia Venino

Inchiesta Speciale Toscana Dati, soggetti, strategie. Fotografia del distretto di Arezzo p. 40

Fani, linee che invitano a sognare p. 48

L’eleganza secondo Checcarini Preziosi p. 52

Tubo Gas, gioielli dalla grande elasticità strutturale p. 55

La Falcinelli Italy presenta la nuova collezione Paris p. 58

le belle Parole di Genny Girombelli p. 59

Parlami d’amore design p. 62

Gioiellodentro. La mostra-evento di Bassano del Grappa p. 65

Aste e Mostre p. 66

Grace Kelly. Il Cigno p. 68

p. 40 p. 55p. 52

p. 48

p. 62

p. 65

p. 66

p. 68

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p. 78

Rotonde de Cartier Cronografo Centrale p. 70

Anteprima Baselworld 2010 p. 72

Fiere, inizio d’anno ricco di appuntamenti p. 76

Ascoltare, condividere e decidere: è la ricetta vincente di Roberto Ditri p. 77

Leggi a tutela dell’acquisto di preziosi Li certifichiamo tutti? p. 78

Aumenta la domanda di gioielleria non firmata In calo acciaio, orologeria e argenteria p. 83

p.84

Sconti aggiuntivi in fattura per gli Associati p. 85

Ufficio metrico: Occhio ai controlli su titoli e marchi p. 88

Più trasparenza in Banca p. 91

RJC: una nuova pietra miliare per il settore del lusso p. 93

Il Marketing come strumento principe del cambiamento p. 95

p. 70

p. 72

p. 76

p. 88

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Giovanna Raspini

Con disinvoltura tra generi diversi

ddii MMaarriiaa RRoossaarriiaa PPeettiittoo

Il suo è uno straordinariouso della materia e di nuovesoluzioni di immagine dacui sgorga una femminilitàdal temperamento seducente.

Giorà by12

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13

LL’’iimmppaattttoo eesstteettiiccoo èè llaa ffuunnzziioonnee pprriimmaarriiaa ddii uunn ggiiooiieelllloo oo llaa mmaatteerriiaa ddoommiinnaa ssuullllaa

bbeelllleezzzzaa ddii uunn ooggggeettttoo?? Giovanna Raspini risponde sdrammatizzando i principi sce-

gliendo metalli alternativi piuttosto che oro e argento a favore di lliinneeee cchhee ssvviilluuppppaannoo

iinn uunnoo ssttiillee mmoollttoo ppeerrssoonnaallee,, cchhee rroommppoonnoo ccoonn iill ccllaassssiiccoo mmaa nnoonn ccoonn uunnaa pprriimmiiggee--

nniiaa iiddeeaa ddii oorrnnaammeennttoo. Il suo è uno straordinario uso della materia e di nuove soluzio-

ni di immagine da cui sgorga una femminilità dal temperamento seducente. C’è tea-

tralità in questi ooggggeettttii cchhee ssaannnnoo ccoollmmaarree lloo ssppaazziioo facendosi scultura. Un linguaggio

asciutto enfatizza le linee dei bracciali SSiirreennaa a grandi maglie dove ssii iimmpprriiggiioonnaa uunnaa

ssiillhhoouueettttee ssttrraappppaattaa aallllaa mmiittoollooggiiaa, quella stessa che ingentilisce il bracelet rigido carat-

terizzato da un morbido importante volume. PPiiccccoollii eelleemmeennttii ssii aaccccoossttaannoo ccoommee iinn

uunn tteessssuuttoo aa llaarrggaa ttrraammaa iinn qquueellllii ddeellllaa lliinneeaa FFiilliiggrraannaa, en suite all’anello ed agli

orecchini. Calibra forme che si addolciscono in curve generose anche nneellllee ssoott--

ttiillii bbaagguueetttteess mmiiccrrooffuussee,, uunn uunniiccoo eelleemmeennttoo cchhee ssii mmoollttiipplliiccaa iinn mmaanniieerraa

eessppoonneennzziiaallee ddaannddoo ccoorrppoo aallll’’eeffffiiccaaccee ddeessiiggnn ddeellllaa lliinneeaa AAlllleeggrraa..

Identica armonia della linea le SScchhiiaavvee,, uunnaa mmeettaammoorrffoossii ddeell ccllaassssiiccoo

aattttrraavveerrssoo llaammiinnee,, aa ccoossttiinnee oo mmaarrtteellllaattee,, cchhee ssii ssoovvrraappppoonnggoonnoo ssuu uunn

ffoonnddoo ddii ppeellllee ssccaammoosscciiaattaa.

Un fare di cose belle che non tradisce neppure quando con un arduo pas-

saggio abbandona questi pattern per gioielli a castoni che fasciano il polso

senza interruzione, annegando la struttura in un mare di cristalli. Belli come

fiori e non privi di un pallido romanticismo.

LLaa mmaannuuaalliittàà ee llaa ccrreeaattiivviittàà ffaannnnoo mmuuoovveerree GGiioovvaannnnaa RRaassppiinnii ccoonn ddiissiinnvvoollttuurraa

ttrraa ggeenneerrii ddiivveerrssii, tra collezioni che trovano un loro perché nella originalità.

Giovanna Raspini, movingwith ease from one style to

another

What is the main function of a jewel? Is it itsaesthetic impact? Does the material it is made of

determinate the beauty of an object? GiovannaRaspini has devised a way to overcome the problem.She put aside gold and silver in favour of alternativematerials and designed new lines which carry out hervery personal style and breaks with the tradition but,at the same time, keeps alive the very idea of orna-ment. She manipulates the materials in a marvellousway, developing new image solutions that exude analluring femininity. Her artistic creations are objectsthat can fill a space as if they were sculptures. Thebracelet line Sirene is characterized by sober sha-pes. Its loose-knit bracelets have a mythologicalinspired silhouette, which gives gracefulness also tothe important volume of the rigid bracelets. Little ele-ments are seamed together to form a loose patternin the bracelets, the ring and the earrings of the lineFiligrana. Thin precisely cut baguettes are carefullygauged into voluminous curves, an element that mul-tiplies exponentially to form the design of the lineAllegra. The same harmony as in the line le Schiave,where tradition in revisited through ribbed or wroughtfoils overlapping on a bed of suede. Her manner alsoreflects in her line of crystal covered collet braceletsthat hug your wrist, as beautiful and romantic as a flo-wer. Her creativity and her manual skills let her movewith ease from one style to another, among collectionwhose most important feature is their originality.

GGiioorràà bbyy GGiioovvaannnnaa RRaassppiinniiVia G. Ferraris, 23852100 Arezzo (AR)

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Quando un diamante è un vero diamante, quando l’oro, il platino, l’argento non cono-

scono sofisticazioni o trattamenti di sorta, quando un gioiello è realizzato nel leale

rispetto delle più ferree regole dell’alta gioielleria non ci sarebbe bisogno d’altro.

Eppure la Canova 325 muove un passo importante nel mondo dei preziosi

provando a ccoollmmaarree llee nnuummeerroossee aasssseennzzee cchhee ssii ccoonntteemmppllaannoo nneellllaa lleeggiissllaa--

zziioonnee iinn mmaatteerriiaa ddii ggeemmmmoollooggiiaa. Proprio lei, una Maison che non cono-

sce segreti, che con la sua professionalità ha portato a fidelizzare una

clientela vastissima in tutto il mondo, vuole percorrere questa strada,

avviata iinn ccoollllaabboorraazziioonnee ccoonn ll’’IIDDDD - International Diamond

Diffusion -, per tutelare l’acquirente da trattamenti ed imitazioni che

spesso confondono o traggono in inganno. Una cooperazione che,

ampliando ed approfondendo l’informazione, intende ooffffrriirree cchhiiaa--

rreezzzzaa iinn uunn ccaammppoo ggoovveerrnnaattoo ddaallll’’aasssseennzzaa ddii pprreecciissee nnoorrmmee ddeelllloo

SSttaattoo. Una garanzia che sappia raccontare meglio di qualsiasi parola o

immagine la trasparenza che accompagna l’intera vita di un gioiello,

dalla progettazione alla vendita.

È uunn ddeessiiddeerriioo cchhee,, iinn nnoommee ddeellll’’oonneessttàà,, ssppiinnggee llaa CCaannoovvaa 332255 aadd iinnvvee--

ssttiirree llaa ssuuaa ccoommppeetteennzzaa ee llaa ssuuaa eessppeerriieennzzaa nneellllaa pprroodduuzziioonnee ddii ooggggeettttii iinnccrree--

ddiibbiillmmeennttee pprreezziioossii; patrimonio che la accompagna sin dagli esordi con creazioni

perfette, dove la forma e la luce si fanno tutt’uno scaldate dallo scintillio che esplode

dalla sequenza mai casuale di gemme purissime. OOggnnii aanneelllloo,, bbrraacccciiaallee oo ccoollllaannaa,,

iinnffaattttii,, vvaannttaa uunn iimmppeeccccaabbiillee aarrttiiggiiaannaattoo,, uunnaa bbeelllleezzzzaa sscchhiieettttaa ee ppuurraa cchhee bbeenn eesspprrii--

mmee iill ccoonncceettttoo ddii lluussssoo,, iinntteessoo ccoommee aappppaaggaammeennttoo ddii uunn nnoobbiillee ddeessiiddeerriioo..

Questo accordo tra elementi diversi, in cui la creatività emerge dai delicati dettagli,

è una qualità che la Canova 325 ha fatto sua per uunnaa ggiiooiieelllleerriiaa iippeerrffeemmmmiinniillee,, ssuuppeerr--

bbaa ee pprreessttiiggiioossaa,, cchhee ddoonnaa aallll’’ooggggeettttoo uunnaa ggrraannddee iinnddoossssaabbiilliittàà.. (m.b.)

CanovaGioielli certificati a tutela dei consumatori

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Canova 325 takes an important step in the world of jewels

When a diamond is a real one, when gold, platinum and silver aren’t treated, when ajewel is made following the very strict rules of high jewellery, you don’t need anythingelse. But Canova takes an important step in the world of jewels finding new solutions inorder to make lows about gemology better. Canova 325 itself, a Maison that has no secrets and thanks to its skill has got manycustomers all over the world, wants to go along this path, started in collaboration withIDD - International Diamond Diffusion - in order to protect purchasers from treatmentsand imitations that can confuse or deceive you. A cooperation that, going into more depthinformation, wants to inform about a field that doesn’t have real state rules. A guarantee totell the life of a jewel, from conception to sale. Canova 325 wants to invest in its competence and experience to pro-duce very precious jewels. Its perfectcreations sparkle because of a refinedsequence of very natural gems.Hand-crafted rings, bracelets and neck-laces are so beautiful to satisfy thedesire of luxury. Canova 325 mix elements in such a cre-

ative way to create very prestigiouswomen’s jewels, to make jewels very versatile.

Page 18: Preziosa n.1

16

11998800 -- 22001100.. TTrreenntt’’aannnnii.. UUnn lluunnggoo ccaamm--

mmiinnoo.. TTaannttoo tteemmppoo ssppeessoo aa ccoonnssiigglliiaarree,,

aa ssuuggggeerriirree,, aa ccooccccoollaarree uunnaa cclliieenntteellaa ffeellii--

ccee ddii ssccoopprriirree iinn uunn ggiiooiieelllliieerree llaa ppeerrssoonnaa

ddii ccuuii ffiiddaarrssii; quella stessa clientela che

riconosce alla Govoni un talento che

spende tutta la sua fantasia in creazioni

evidentemente belle.

AAllllaa ggrraannddee ppaassssiioonnee ddeellllee ddoonnnnee ppeerr ii

ddiiaammaannttii GGoovvoonnii rriissppoonnddee ccoonn ll’’eemmoozziioo--

nnaalliittàà ddeeii ssuuooii ggiiooiieellllii fatti di interazioni

di volumi e luminosità. Gli stupefacenti

percorsi curvilinei delle sue architetture

racchiudono gemme che conquistano

spazi morbidi ed avvolgenti. È un lin-

guaggio plastico e contemporaneo che

liscia le forme. LLaa lluuccee ccrreeaa ddiisseeggnnii iirrrreeaa--

llii,, ssii sscchhiiuuddee ee ssii ssccoommppoonnee iinn uunnoo ssffooll--

ggoorriioo aacccceeccaannttee aaddddoollcciittoo ddaallll’’aalltteerrnnaannzzaa

ccoonn ii ppiiùù ddiissccrreettii bbllaacckk ddiiaammoonndd oo eessaall--

ttaattaa ddaallllaa lluucceenntteezzzzaa ddeell mmeettaalllloo.. È una

osmosi tra vuoto e materia, tra dentro e

fuori che tocca forme che dal gioco di

vere arriva a simulare boccioli di fiori dal

L’eleganza passa attraverso un gioiello Govonidi Federica Longobardi

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fitto abbraccio di petali. Una gioielleria di

altissima qualità e straordinaria creatività

che contempla la presenza del nobilissi-

mo metallo nelle sue varianti di colore

generando un mix dai risultati sorpren-

denti. NNeeggllii aanneellllii aa ttrree ttaannggeennttii ll’’oorroo

rroossssoo,, bbiiaannccoo oo ggiiaalllloo rriifflleettttee llaa ppuurreezzzzaa ddeeii

ddiiaammaannttii bbiiaanncchhii ee nneerrii aalltteerraannddoonnee llaa

lliinneeaarriittàà, un gioco che in altri si ripete

mutandone le prospettive delle fughe che si

sfiorano, si toccano, si separano. Altrove

onde serpeggianti sconfinano dal bianco al

noir. Ed ancora, rotondità generose come

dune di sabbia dove ogni granello è una

gemma preziosa e pura. GGllii oorreecccchhiinnii ppeenn--

ddoonnoo ccoommee ssttaallaattttiittii ddii lluuccee o si fanno

dischi dove vortici colmano e sgombrano

le sapienti strutture.

IIll rriissuullttaattoo èè mmeerraavviigglliioo--

ssoo ppeerr ooggggeettttii cchhee ssoorr--

pprreennddeenntteemmeennttee pprreesseenn--

ttaannoo uunn oottttiimmoo rraappppoorrttoo

qquuaalliittàà--pprreezzzzoo,, uunnaa eeccccee--

zziioonnaalliittàà nneellll’’aallttaa ggiiooiieell--

lleerriiaa.. AAnnccoorraa uunn ddoonnoo,,

iinnaassppeettttaattoo,, ppeerr ssooddddii--

ssffaarree ii ddeessiiddeerrii ddii ooggnnii

ddoonnnnaa..

Elegance gets through Govoni’s jewels

1980-2010. Thirty years. A long path. Time spent advising, suggesting and cuddling customers happy of meeting a jeweler to rely on, asthey know Govoni creates very imaginative jewels. Govoni knows women love diamonds and invents bright new jewels.Such jewels are lines that hold gems. Black diamonds and bright metals create unreal drawings, getting to simulate flower buds roundedby petals. A very high quality and creative jeweller’s craft that creates fantastic inventions mixing the colors of such a noble metal. Red, white and yellow gold rings reflect the purity of white and black diamonds, winding waves from white to noir, sand dunes made ofprecious and pure gems. Eardrops hanging as if they were stalactites of light, or moving disks. A surprising result and a very good valuefor money to satisfy women’s desires.

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17

Page 20: Preziosa n.1

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Page 21: Preziosa n.1

19

Per Gustavo Renna un gioiello è uno stato d’animo generato da una amorevole

partecipazione tra ricerca e artigianato. Le sue creazioni, pregiate dall’imper-

fezione, sono oorriiggiinnaalliittàà cchhee ssaannnnoo ddii aannttiiccoo,, ssppeerriimmeennttaazziioonnii cchhee ooffffrroonnoo

nnuuoovvee rraaggiioonnii dd’’eesssseerree aallllaa ccllaassssiicciittàà ppiiùù rreemmoottaa. Elaborazioni attraverso le

quali la materia mostra una natura inusuale generata da una lavorazione

non riconducibile all’impiego di macchinari industriali. Ama comporre

e destrutturare, abilmente mutuato da fantasiose sintesi in cui elementi

come cuoio, oro, argento, cristallo, bronzo, smalti trovano la loro gius-

ta dimensione. In ogni oggetto l’imprevedibilità di un linguaggio fun-

GUSTAVORENNAsi ingegna in nuove armonie artistiche di Maria Rosaria Petito

Page 22: Preziosa n.1

zionale all’eleganza, sprigiona pluralità di

suggestioni e bisogna toccarlo, osservarlo,

indossarlo per percepirne la vitalità dei

metalli e delle pietre che, così combinati,

scandiscono un soggettivo ideale estetico

che sa dare senso all’immaginario, confer-

mando le infinite possibilità di scambio.

Anelli come piccoli agorà, cartoline

tridimensionali che emergono dall’in-

crespatura di acque limpide dove il

cristallo di rocca si fa scrigno per minia-

ture in oro che proiettano tracce della

sua territorialità, gioie che si ispirano alle

innocenti meraviglie che incantavano le

bambine di ieri, le tenere sorprese delle

uova pasquali che facevano sentire

donne quelle minute femminucce.

Sarà la palpabile vicinanza all’inesauri-

bile Vesuvio, e come le emozioni si incon-

trano per rendere squillante il blu del

mare così sanno sprofondare nel cuore di

un cratere e rubargli un surreale verde

magma in cui muovono le serpi di

Efesto, o sgattaiolare tra gli angusti

vicoli ed immortalare una distesa di

panni che sanno di pulito.

Scatti di quotidianità in cui

trovano il loro dovuto spazio anche

colorate lucciole in volo; incisioni di

monogrammi dal tratto medievale;

dipinti incorniciati come reliquie.

Gustavo Renna sa consegnare alla

memoria un inesauribile repertorio rein-

terpretandolo con i colori vibranti di un

concept molto dinamico, di un’architet-

tura incline al design.

Gustavo Renna. Invents new artistic harmonies

According to Gustavo Renna, a jewel is a mood coming from a loving fusion between research andhandicraft.His creations, precious because of imperfections, are originalities that look like old, experimentations thatmake classicism born again.The material is never refined by industrial machinery. He loves creating and decomposing, using ele-ments such as leather, gold, silver, crystal, bronze and enamels in a perfect way. Each jewel emits a great deal of suggestions, and you need to touch, look and wear it in order to per-ceive the power of metals and stones, that are combined in such a refined way to let you imagine andthink about the numerous possibilities of combining them. Rings in the shape of -agorà-, three-dimensional postcards emerging from clear water where Cristallodi Rocca becomes a pix for gold miniatures, jewels based on the simple wonders that would enchantyesterday's little girls, the tender surprises of the Ester eggs that made that minute girls feel like women. Thanks to the closeness to the Vesuvius, you will feel you are swimming in a bright blue ocean, or sink-ing in a surreal green magma in the middle of a crater where Efesto's snakes are living, or slinkingamong narrow streets where many clean clothes are hanging out. Colored flying glow-worms, medieval engraving and painting framed as if they were relics, are symbol-ized as well. Gustavo Renna recalls an inexhaustible repertory through the vibrant colors of a very dynamic concept,architecture inclined to design.

GGuussttaavvoo RReennnnaaStrada Provinciale 22, km 1,750

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Page 23: Preziosa n.1

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Page 24: Preziosa n.1

22

Nella Cattedrale di Chartres, eccellente

testimonianza gotica, c’è un rosone di una

tale bellezza che quando il sole lo attraver-

sa incanta la vista, e quando a sera i colori

si attenuano nell’oscurità si veste di una

diversa suggestione non meno emozio-

nante. Per caratteristiche e preziosità

diverse, regala la medesima meraviglia la

gioiosa disposizione delle gemme nei pen-

denti e negli anelli delle ultime collezioni

di CieloGioielli Milano. Forme suddivise

In un emozionante gioco di successione le pietresi distribuiscono ora a taglio

brillante ora a baguettelasciando ch e la purezza dellaluce si liberi come un soffio.

Cielo

Page 25: Preziosa n.1

23

Dove non è partecipe la vitalità dei colori domina la purezza del diamante

di Iaia Mito

Gioielli Milanoradialmente da braccetti di oro bianco che

esaltano l’essenzialità di numerosi cerchi

tra i quali trovano posto limpidi diamanti

e svariati zaffiri gialli, blu, rosa e verdi.

Una esuberante ricchezza cromatica che

risponde unicamente ad una equilibrata

sobrietà.

Lì dove non è partecipe la vitalità dei

colori domina la purezza del diamante su

forme poco complesse che ne esaltano lo

splendore. In un emozionante gioco di suc-

cessione le pietre si distribuiscono ora a

taglio brillante ora a baguette, lasciando che

la purezza della luce si liberi come un soffio.

Più morbide, invece, le linee che si ispira-

no a trascinanti vortici di vento, ad algide

gocce di brina, a calotte e finanche all’im-

mancabile cuore che in questo caso aggiun-

ge romanticismo a romanticismo abbrac-

ciandone nel mezzo di tanta preziosità

ancora uno intagliato in uno zaffiro blu.

Gioielli marcatamente eleganti che

non possono nascere da mani inesperte.

Hanno radici forti e profonde che attin-

gono alla cultura di una storica famiglia,

oggi alla terza

generazione con alla

guida tre figure di grande professionali-

tà, tre fratelli uniti da una comunanza di

interessi di una continuità familiare:

Angelo, Fabio (gemmologo) e Riccardo

(esperto diamanter e designer orafo).

Dal lontano 1914, anno di fondazione

della rinomata gioielleria - allora esclusi-

vamente orologeria - oggi vanta ben tre-

centocinquanta rivenditori in Italia, un

distributore in Portogallo, uno in

Inghilterra ed ancora un altro in Spagna,

la presenza alle importanti fiere di New

York, Las Vegas, Londra e Vicenza ed un

soddisfacente commercio in Asia e in

Messico. E due negozi nel cuore di

Milano.

CCiieellooGGiiooiieellllii MMiillaannoo 20121 Milano, Italy Piazza Duomo, 21ph. +39 02 89281818fax +39 02 8690946email [email protected] www.cielogioielli.com

Cielo jewels Milan, where there are no colors, the pure-ness of the diamond dominates

In Chartes Cathedral, excellent gothic testimony, there is arose window so beautiful to enchant your sight when the sunpasses through it, and it’s equally touching in the evening,when the colors diminish in the darkness. The disposition ofthe gems on the pendants and the rings of the latest collec-tions by Cielo Milano, can offer you the same marvel,although for different peculiarities and preciousness. Shapes divided by little parts made of white gold that inten-sify the large number of circles among which there are cleardiamonds and several yellow, pink and green sapphires. Anabundant wealth of colors that is nothing but a balancedsobriety. Where there are no colors, the pureness of the diamondprevails over the simple shapes that intensify its magnificen-ce. The stones follow one another, either brilliant cutting orbaguette, letting the purity of the light be as free as a puff. Softer are the lines based on whirlwinds, frost drops, calot-te and even on an unfailing heart that embraces a blue sap-phire one making the jewel more and more romantic. Only expert hands can create so elegant jewels. Their deeproots started in 1914, when the renowned jeweler’s shop (atthat time solely a watchmaker) was founded. Nowadays thethird generation of the historical family is leaded by threebrothers united by the common interests of a familiar conti-nuity: Angelo, Fabio and Riccardo (diamonds expert andgoldsmith designer). Today the jeweler’s shop boasts eventhree hundred and fifty retailers in Italy, a distributor inPortugal, one in England and one in Spain, its presence atimportant fairs such as New York, Las Vegas, London andVicenza, and a satisfactory trade in Asia and Mexico. As well

as two sops in the center of Milan.

Page 26: Preziosa n.1
Page 27: Preziosa n.1

25

È il loro momento. Piacciono proprio a tutti. Corni, monete, angeli, chia-vi, stelle, croci, beads, teschi... una possibilità di scelta senza fine cheviene voglia di collezionarli. Tra gli under 18 è una vera caccia a quellopiù ricercato, portavoce di uno slang indecifrabile che con gli anni diventapiù comprensibile e sofisticato. Va bene tutto, dalle linee semplici a quel-le pregiatissime, l’importante è possederne almeno uno. Allegri ed ori-ginali sono l’idea giusta per rendere un po’ speciale mille e una occa-sioni. E più ne indossi più sei eccentrico, più tintinnano più sono cool edivertenti. Griffato o artigianale, qualche charms può sciogliere la severità diuna collana o impreziosire un vecchio bracciale. Coordinati da appende-re agli orecchini o single da piazzare sul cappello, very very cool unacascata di cuori e campanelle. Cristalli, perline, oro, argento, gemme, smalti si combinano nell’oggetto piùfashion e frizzante per evidenziare il decollétée o le mani quando pendedall’anello. Ce ne sono anche di quelli che al gancio sostituiscono un pic-colo moschettone dando la possibilità di scambiarli. Belli i medaglioni un po’retrò. E per i nostri amici più fedeli? Ossicini e pupazzetti perfino in oroe brillanti per un collare molto stiloso.

se non ce l’hai non sei nessuno!CIONDOLO

diMaria Rosaria Petito photo Luciano D’Inverno si ringrazia per le bambole Tiziana Grassi, Ospedale delle Bambole, Napoli

www.ospedaledellebambole.com

Page 28: Preziosa n.1

Mediterraneowww.gennaronapoletano.it

Page 29: Preziosa n.1

Amléwww.amle.it

Page 30: Preziosa n.1

Mattia Mazzawww.mattiamazza.it

Page 31: Preziosa n.1

Ziiowww.ziio.eu

Page 32: Preziosa n.1

de Laurentiis 1897www.delaurentiis.eu

Page 33: Preziosa n.1

Fantasia GNwww.fantasiagn.it

Page 34: Preziosa n.1
Page 35: Preziosa n.1

I fratelli Flavio e Tiziana Dinacci hanno scelto una reggia per coccolare i loro clienti, il Grand Hotel Vanvitelli, a Caserta, dove lo

scorso 7 febbraio si è tenuta la serata conclusiva della seconda edizione del concorso a premi “AAnncchhee nneell 22000099 ii nnoossttrrii cclliieennttii mmeerrii--

ttaannoo 1100”. Lorella Landi, elegante madrina e dea bendata dell’evento, ha estratto a sorte il nome dei dieci fortunati vincitori, tra i

tremila clienti della Dinacci, che quest’anno hanno risposto ai nomi di:

IILL CCRROOGGIIOOLLOO (RECANATI - MC)),, FFRRAATTEELLLLII TTOORREELLLLII (SAN MARCO IN LAMIS - FG), LLOO SSMMEERRAALLDDOO (SALER-

NO), TTGG ddii TTOONNIINNOO GGAAGGLLIIOONNEE (FROSINONE), CCOORRDDAARROO SSRRLL (PALERMO), CCOOZZZZAA MMIIMMMMOO (CIRO’ MARI-

NA - KR), GGIIOOIIEELLLLEERRIIAA PPAALLMMAA DDII PPAALLMMAA GGIIOOVVAANNNNII (MAGLIANO DE’ MARSI - AQ), BBOOSSCCHHII GGIIOOIIEELLLLII

(CAVRIAGO - RE), GGIIOOIIEELLLLEERRIIAA DDII PPAAOOLLOO ddii DDII PPAAOOLLOO LLIINNAA MONICA (TERAMO), CCOOFFOONNEE GGIIOOIIEELLLLII

(CORIGLIANO SCALO - CS).

In premio 10 lingotti da 200 grammi cadauno per dire grazie alla fedeltà dimostrata alla storica azienda. La serata è iniziata con il ben-

venuto dei fratelli Flavio e Tiziana che, con il loro affetto e la loro contagiosa simpatia, hanno splendidamente gestito l’ospitalità dei

trecento e più invitati giunti da tutta Italia, e proseguita con una raffinata cena prima di salutare con un brindisi benaugurante.

33

Fratelli Dinacci: “I nostri clienti meritano sempre 10”

premiata la fedeltà dimostrata alla storica azienda

Page 36: Preziosa n.1

34

Tiziana e Flavio Dinacci

Cristina Giannone e Alessandro Dinacci

Cristina Giannone, l’AD Flavio Dinacci e Lorella Landi

Tiziana e Flavio Dinacci con Silvia Serangeli

Francesco Ragno e Pasquale Baldassarre con Tiziana Dinacci

Salvatore de Laurentiis e consorte

Flavio Dinacci Giorgia Palomba e Flavio Dinacci

Page 37: Preziosa n.1

35

Il team dell’azienda Dinacci

FFrraatteellllii DDiinnaaccccii80133 Napoli (NA)Via Grande Orefici, 7ph. +39 081 553702481025 Marcianise (CE)Centro Orafo “Il Tarì”mod. 38, 39 - 168

ph. +39 0823 827817web www.fratellidinacci.it

Flavio Dinacci e Lorella Landi con Giovanni Micera e Maria Rosaria Petito di Preziosa

Flavio e Tiziana Dinacci, con Giovanni Palma, uno dei vincitori, e Lorella Landi

Flavio Dinacci e Lorella Landi con Monica Di Paolo, una delle vincitrici Il signor Serangeli con la figlia Silvia

Page 38: Preziosa n.1

www.papitolindo.it

Papito Lindovia M. Albina, 23 73011 Alezio (LE)

tel./fax 0833282455si ricercano agenti per le zone libere

Photo: D

onatella Polizzi

un solo nome per mille articoli

Page 39: Preziosa n.1

37

Nell’elegante atmosfera del Padiglione B1, nell’ambito dell’edizione 2010 di

VicenzaoroFIRST, è stato presentato il primo calendario della rivista Preziosa. Dodici

roll-up hanno riproposto, attraverso gli eelleeggaannttii ssccaattttii ddii LLuucciiaannoo DD’’IInnvveerrnnoo, tutta la bel-

lezza dei gioielli di GGiiuulliiaannaa DDii FFrraannccoo,, VVeerrddii GGiiooiieellllii,, MMeeddiitteerrrraanneeoo GGiiooiieellllii,, SSttuuddiioo

MMoorreellllii,, EE--MMoottiioonn,, BByySSiimmoonn,, RRaaiimmaa GGiiooiieellllii,, MMaattttiiaa MMaazzzzaa,, LLuuiissaa DDeellllaa SSaallddaa,, II

GGiiooiieellllii ddeell SSoollee,, SSoollooMMiiooBBiijjoouuxx ee AAmmlléé..

Significative le parole del presidente nazionale della Federdettaglianti Orafi GGiiuusseeppppee

AAqquuiilliinnoo e del direttore SStteevveenn TTrraannqquuiillllii che hanno voluto esprimere il loro apprezza-

mento per questa iniziativa che, coniugando la magia dell’arte e l’anima del business, ha

saputo dare vita al gioiello attraverso un sofisticato still life.

L’appuntamento, per l’intero staff del magazine, ha aggiunto una nuova importante

tessera a quel complesso mosaico fatto di grandi fatiche, rendez-vous ed una infinità di

progetti e proposte.

Tra la folla dei numerosi presenti molti gli addetti ai lavori: LLuuccaa RRoosssseettttii ddeellll’’AAmmlléé,, ii

ddeessiiggnneerr GGiioovvaannnnaa SSaarrttoorrii ee FFrraanncceessccaa CCaannaappaa,, FFiiaammmmeettttaa ddee SSiimmoonnee ddeellllaa FFrraatteellllii ddee

SSiimmoonnee,, FFrraannccoo NNaappoollii ppaattrroonn ddeellllaa SSoollooMMiiooBBiijjoouuxx,, GGeennnnaarroo NNaappoolleettaannoo ttiittoollaarree

ddeellllaa MMeeddiitteerrrraanneeoo ggiiooiieellllii,, SStteeffaanniiaa CCiilleennttoo ddii SSttuuddiioo MMoorreellllii,, CCaammiillllee VVaalllloonn ddeellllaa

mmaaiissoonn ZZiiiioo,, iill pprreessiiddeennttee ddeellll’’aassssoocciiaazziioonnee oorraaffaa vvaalleennzzaannaa BBrruunnoo GGuuaarroonnaa,, iill pprreessii--

ddeennttee ddeellll’’AAddoorr RRooddoollffoo SSaanntteerroo,, AAnnttoonniioo DD’’OOrrllaannddoo ddeeccaannoo ddeellllaa DD’’EElliiaa CCoommppaannyy,,

ii ggiiooiieelllliieerrii AAnnttoonniioo DDiinnii,, EEnnrriiccoo PPeerruuffffoo,, LLuuccaa TTrraammoonnttee,, MMiicchheellee NNoovvaarraa,, MMaarrccoo

MMeeoollaa ee llaa ssiiggnnoorraa GGiioovvaannnnaa RRaassppiinnii ddeellllaa GGiioorràà,, ii ddeessiiggnneerr MMaauurriizziioo PPaallmmiisscciiaannoo ee

FIRST 2010

Un anno visto da Preziosa Fashion Jewelry Style

Il presidente di Federdettaglianti Giuseppe Aquilino (nella foto a dx) con il Direttore di Preziosa Giovanni Micera

Il presidente di Federdettaglianti Giuseppe Aquilino brinda al primo calendario del magazine

Page 40: Preziosa n.1

MMiicchheellee MMaarrzzoottttoo,, GGiiuusseeppppee CCuubbuuzziioo ppeerr CCaassaattoo,, che si complimentavano mentre i

flash immortalavano beneauguranti brindisi, strette di mano e sinceri sorrisi. Questo

appuntamento, che non vuole essere il solo, spiana una strada lunga e luminosa per

numerosi futuri incontri al magazine, che già da questo primo numero del 2010 arrive-

rà anche alle principali gioiellerie del Nord oltre ad essere distribuita in maniera capillare

a tutte quelle del Centro Sud. Uno sforzo non da poco, in termini economici e organiz-

zativi, ma si sa il valore aggiunto di ogni rivista, al di là dei contenuti, sta nella reale e capil-

lare penetrazione nel segmento di mercato individuato. Sorte condivisa dal portale pre-

ziosamagazine.com. che, nato come sito di

supporto alla rivista, è oggi un vero quotidia-

no online di settore che monitora il compar-

to, informa sulle mostre e gli eventi e dà spa-

zio ai prodotti della nostra migliore gioielleria

ed oreficeria. Redazione

38

Rodolfo Santero, presidente dell’associazione Ador, con Giovanni Micera e il designer Michele Marzotto

Franco Napoli, AD di SoloMio Bijoux Maria Rosaria Petito

Giovanni Micera, con Luca Rossetti di AmléGiovanni Micera, con Steven Tranquilli direttore Federdettaglianti

Francesca Canapa di GioielloDentro

Marco Meola e Mila Gambardella

Page 41: Preziosa n.1

Il Teatro San Carlo di Napoli

ha scelto La Clemenza di Tito

per inaugurare lo scorso 27

gennaio la sua nuova stagio-

ne, nonché il suo nuovo

look. LLaa rreeggiiaa ffiirrmmaattaa ddaa

LLuuccaa RRoonnccoonnii hhaa rriisseerrvvaattoo

aallllaa lliinneeaa sseetttteecceenntteessccaa ddeeii

ccoossttuummii ddii EEmmaannuueell UUnnggaarroo eedd aallllaa ssppeett--

ttaaccoollaarriittàà ddeeii ggiiooiieellllii ddii CCaatteerriinnaa AAsscciioonnee

uunn rruuoolloo iinntteeggrraannttee ppeerr llaa ddrraammmmaattiicciittàà

ddeellllaa rraapppprreesseennttaazziioonnee mmoozzaarrttiiaannaa..

Un mood che Caterina Ascione, coadiu-

vata dallo stilista Ungaro, ha saputo inter-

pretare impiegando materiali semipreziosi

dai colori a contrasto o tono su tono. Una

scelta, la sua, che, travalicando il concetto

di semplice ornamento, ha saputo rendere

i suoi gioielli enfatizzatori dei

mutamenti emozionali dei

personaggi.

QQuueellllaa ttrraa llaa ssttoorriiccaa aazziieenn--

ddaa ccoorraalllliiffeerraa ddii TToorrrree ddeell

ggrreeccoo eedd iill MMaassssiimmoo ppaarrtteennoo--

ppeeoo èè,, ssiiccuurraammeennttee,, uunnaa ffeellii--

ccee ccoollllaabboorraazziioonnee ggiiàà ppiiùù

vvoollttee ccoollllaauuddaattaa, uno scambio che ha

visto gli artisti lirici indossare le creazioni

della Maison, e lo showroom-museo

Ascione all’Angiporto Galleria Umberto I

esporre i ricchi costumi di scena.

E proprio lo showroom ha ospitato la

conferenza durante la quale EEmmaannuueell

UUnnggaarroo ee CCaatteerriinnaa AAsscciioonnee hhaannnnoo rraacc--

ccoonnttaattoo ddeell ccoonnnnuubbiioo iinnddiissssoolluubbiillee cchhee

eessiissttee ttrraa mmooddaa ee ggiiooiieelllloo. (MRP)

39

La creatività di Caterina Ascione

CCoollllaannaa aa ffoorrmmaa ddii rraaggnnaatteellaa ee uunn rraaggnnoo.. TToorrmmaalliinnaa nneerraa,, oonniiccee nneerraa ee aarrggeennttoo..

firma i gioielli del Teatro San Carlo

Page 42: Preziosa n.1

40Toscana

speciale

SPECIALE TOSCANAMillequattrocento aziende attive sul territorio, specializzatenella lavorazione di oro e argento e nella produzione dicatene. Punto di forza storico del distretto, le esportazioni,diminuite nel 2009 del 16%. I dati, le voci, gli organismi, le problematiche del compartoe le possibili soluzioni.

Page 43: Preziosa n.1

MMiilllleeqquuaattttrroocceennttoo aazziieennddee aattttiivvee, specializzate soprattutto nella lavorazione di oro e

argento, compongono il DDiissttrreettttoo oorraaffoo aarreettiinnoo, storicamente conosciuto in tutto il

mondo per la pprroodduuzziioonnee ddii ccaatteennee, alla quale, nel corso del tempo, si sono affiancate

altre rilevanti attività come l’alta gioielleria in stile moderno e antico, semigioielleria,

oreficeria fine senza pietre, oreficeria e argenteria a maglia catena e stampata, gioielli

d’argento di tendenza, minigioielleria in oro e in argento, semilavorati, montature per

gioielli, chiusure, vasellame d’argento.

PPuunnttoo ddii ffoorrzzaa ddeell ddiissttrreettttoo aarreettiinnoo,, llee eessppoorrttaazziioonnii:: nnoonnoossttaannttee uunn ccaalloo ddeell --1166%%,, rreessttaa

iinn tteessttaa aaggllii aallttrrii ddiissttrreettttii iittaalliiaannii ((sseegguuiittaa iimmmmeeddiiaattaammeennttee ddaa VViicceennzzaa)) ccoonn uunn 3355,,44 %%

ddeellll’’eexxppoorrtt ttoottaallee nneell 22000099, nonostante il periodo difficile dovuto alla crisi economico-

finanziaria. Il calo della domanda riguarda sia quella interna, sia quella internazionale.

In generale il distretto orafo di Arezzo fa registrare un calo generalizzato dei valori

dell’export nei diversi paesi di destinazione con l’unica eccezione della Francia e dei

paesi dell’Africa Settentrionale; a proposito di questi ultimi è il caso di sottolineare la

buona performance delle esportazioni verso Tunisia (+48%) e Libia (+21%); gli

Emirati Arabi hanno rafforzato la loro posizione di primato (35% del totale), mentre

la Francia, con una quota dell’8%, scavalca gli Stati Uniti e la Turchia che riducono il

loro peso scendendo rispettivamente al 7% e al 5% del totale dell’export.

LLaa llaavvoorraazziioonnee ddeeii mmeettaallllii pprreezziioossii,

specializzazione tipica della provincia di

Arezzo, si è sviluppata soprattutto negli

anni Settanta ed Ottanta: grosso impulso

al comparto è stato assicurato dal ruolo

svolto per molti anni dall’impresa leader,

la UUnnoo AA EErrrree, nell’attivare processi di

gemmazione imprenditoriale diffusi nel

territorio e trasferimento di innovazioni.

Negli anni Novanta il processo di cre-

scita è proseguito, ma apparentemente

con una minore intensità rispetto al

decennio precedente e con andamenti

alterni a seconda dell’arco di tempo con-

siderato.

LL’’aattttuuaallee ccoonnggiiuunnttuurraa hhaa mmooddiiffiiccaattoo lloo

sscceennaarriioo: la struttura produttiva si è ridi-

mensionata nel corso del tempo, causa la

41Toscana

speciale

SPECIALE TOSCANA

di Chiara Di Martino

Page 44: Preziosa n.1

flessione lenta ma rilevante delle esporta-

zioni e il conseguente riflesso sull’occupa-

zione. Sul calo nell’export, tra i fattori va

annoverato certamente iill ddeepprreezzzzaammeennttoo

ddeell ddoollllaarroo,, ll’’iinnggrreessssoo ddii nnuuoovvii ppaaeessii pprroo--

dduuttttoorrii ((TTuurrcchhiiaa,, IInnddiiaa ee CCiinnaa)) nnoonncchhéé

rreeggiimmii ddooggaannaallii ssffaavvoorreevvoollii ppeerr ll’’IIttaalliiaa.

Il Distretto di Arezzo, inoltre, ha

affrontato per lungo tempo una elevata

difficoltà nella pianificazione strategica e

nell’investimento in ricerca e design del

prodotto. Proprio per fare fronte a questo

punto debole dell’area, si è dato il via ad

una fase di governance distrettuale, tramite ll’’IIssttiittuuzziioonnee ddeeii DDiissttrreettttii IInndduussttrriiaallii ddeellllaa

PPrroovviinncciiaa ddii AArreezzzzoo ((IIddii)),, un organismo di concertazione territoriale nato nel 2001 con

l’obiettivo di assicurare la progettazione e l’attuazione di politiche produttive funziona-

li allo sviluppo dei distretti industriali aretini, nonché a rappresentare gli interessi loca-

li a livello regionale, nazionale ed europeo (per un approfondimento vveeddii bbooxx).

Per quanto riguarda l’associazionismo, le 1400 aziende del distretto si dividono per

la quasi totalità tra le tre organizzazioni più rappresentative: CCoonnffaarrttiiggiiaannaattoo IImmpprreessee,,

CCnnaa ee FFeeddeerrddeettttaagglliiaannttii..

La geografia del distretto si completa con AArreezzzzoo IInnnnoovvaazziioonnee,, CCoonnssoorrzziioo sseennzzaa

ssccooppoo ddii lluuccrroo ffoonnddaattoo nneell 22000033 ccoommppoossttoo ddaaggllii EEnnttii LLooccaallii cchhee nnee ffiinnaannzziiaannoo lloo ssvvii--

lluuppppoo: la Camera di Commercio, la Provincia; il Comune, la Comunità Montana dei

Casentino e l’Unione dei Comuni di Subbiano, Capolona e Castiglion Fibocchi.

Cosa si è mosso in questi anni per far fronte al severo indebolimento del distretto?

42

Promozione e Sviluppo delle Imprese tra gli obiettivi dell’IDI

L’Istituzione dei Distretti Industriali (Idi) di Arezzo è uno strumento di gover-

nance del tutto unico: tra le proprie competenze ha quella di portare avanti inter-

venti a sostegno dei settori oro e moda, promuovere le azioni sui distretti indu-

striali presso le aziende, le istituzioni, gli enti pubblici, al fine di valorizzarne la stra-

tegia competitiva delle politiche distrettuali; promuovere presso i soggetti compe-

tenti (sistema delle Camere di Commercio, Enti Locali, altri soggetti pubblici,

Regioni, Ministeri, Ue) progetti al fine di mobilitare risorse ed energie per concor-

rere a programmi di sviluppo dei sistemi locali quali distretti industriali, sistemi pro-

duttivi locali, sistemi economico-locali così come definiti dalla normativa regiona-

le, statale e comunitaria.

L’istituto, che ha carattere pubblico e vede la collaborazione di vari enti presenti

sul territorio, collabora con le altre istituzioni per promuovere, da un lato, attività di

analisi e studio dei settori di sua competenza (ad esempio con l’Osservatorio Oro-

Moda ed il Consorzio Arezzo Innovazione), dall’altro si sta facendo portavoce

delle esigenze di questi nei confronti sia della Regione che del governo centrale.

Aderiscono all’Istituzione la Camera di Commercio di Arezzo; l’Associazione

Industriali di Arezzo; Federimpresa (Cna e Confartigianato); Cgil Arezzo; Cisl

Arezzo; Uil Arezzo; Monte dei Paschi di Siena; Banca Etruria; Banca Toscana;

Cassa di Risparmio di Firenze.

Toscanaspeciale

Page 45: Preziosa n.1

«Cna e Confartigianato hanno fatto

richiesta alla Regione Toscana di stanziare

ffoonnddii ssttrraaoorrddiinnaarrii ppeerr ccoonnttrrooggaarraannttiirree

pprreessttiittii iinn oorroo - spiega NNiiccoollaa TToossii,,

rreessppoonnssaabbiillee sseezziioonnee oorraaffii ddeellllaa CCnnaa ddii

AArreezzzzoo -: nella nostra area, finanziamenti

di questo tipo sono un evento rarissimo,

eppure ci siamo riusciti. Così, la Regione

ha creato un ffoonnddoo rriisseerrvvaattoo ad imprese

del comparto che hanno bisogno di fare il

mutuo in oro, ooppeerraattiivvoo ddaaii pprriimmii mmeessii

ddeell 22000099,, ggaarraannttiittoo ddaallll’’eennttee ppeerr iill 6600%%

ddeell pprreessttiittoo. Il problema è che gli sbarra-

menti di bilancio, i tre indici necessari per

ottenere il fondo, sono molto elevati e

quindi difficili da soddisfare».

Nella seconda parte del 2009 l’Idi ha

iniziato l’elaborazione di una iinnddaaggiinnee

ssttrruuttttuurraallee sui tre Distretti aretini (orafo,

tessile e pelletteria) con lo scopo di evi-

denziare i cambiamenti intervenuti

rispetto alla precedente analisi (2003-

2004) anche a seguito della crisi che ha

caratterizzato il nostro sistema produttivo

nel periodo 2004-2008. Gli strumenti di

analisi sono stati tre: l’indagine struttura-

le vera e propria, affidata aallll’’UUffffiicciioo SSttuuddii

ddii UUnniioonnccaammeerree TToossccaannaa e condotta

Toscanaspeciale

Due gli eventi organizzati ogni anno dall’Ente Arezzo Fiere e Congressi

OroArezzo, la mostra internazionale dell’Oreficeria, Argenteria e Gioielleria diArezzo, costituisce ormai un appuntamento consolidato con il calendario fieri-stico nazionale. La rassegna è organizzata da “Arezzo Fiere e Congressi” (fino a qualche mesefa denominato Centro Affari e Promozione), ente presieduto da GiovanniTricca che è anche il presidente della Camera di Commercio di Arezzo. Durante la presentazione della prossima edizione, a Vicenzaoro First, il neodi-rettore di Arezzo Fiere e Congressi, Raul Barbieri, ha illustrato il nuovo corsodi OroArezzo: nuova denominazione e ampliamenti dal punto di vista struttura-le e degli eventi.OroArezzo può contare anche su un workshop stagionale che si svolge in otto-bre, Incontri d’Autunno, e su una collezione di arte orafa contemporanea, Orod’Autore, ospitata dalle più grandi fiere orafe di tutto il mondo. Quest’anno, la 31esima edizione si svolgerà dal 10 al 13 aprile.

Nicola TosiResponsabile sezione orafi della Cna di Arezzo

“Nella nostra area gli stanziamenti difondi regionali sono un evento rarissimo, eppure ora è possibile un mutuo in oro garantito per il 60%”

Page 46: Preziosa n.1

44

negli ultimi mesi del 2009 su un ccaammppiioo--

nnee ddii cciirrccaa 660000 iimmpprreessee rraapppprreesseennttaattiivvee

ddeeii ttrree DDiissttrreettttii; sullo stesso campione

di imprese, il Prof. Zanni (Università

degli Studi di Siena) ha poi sviluppato

un’analisi sui sistemi relazionali e le reti

d’impresa; infine, novità più rilevante,

sono stati organizzati alcuni focus-group

con le imprese leader dei tre distretti e

con alcuni testimoni privilegiati.

Secondo i risultati venuti fuori da tale

ricerca in relazione al volume d’affari, nel

periodo 2005-2008 le imprese con alme-

no 10 addetti registrano una diminuzio-

ne del -20,9%. L’andamento è al ribasso

anche per quanto riguarda il numero di

imprese del distretto: i dati parlano di una

diminuzione (nel periodo 2004-2008)

del -5,3%, di cui nell’artigianato -11,4%.

Le imprese non artigiane registrano, inve-

ce, saldi positivi (+8%).

«La ddiiffffiiccoollttàà èè ssiiggnniiffiiccaattiivvaa, dunque,

ssppeecciiaallmmeennttee ppeerr llee iimmpprreessee aarrttiiggiiaannee ddii

ssuubb--ffoorrnniittuurraa ee ppeerr qquueellllee sseennzzaa mmaarrcchhiioo

- spiega RRoobbeerrttoo CCaasstteelllluuccccii,, ddiirreettttoorree

IIssttiittuuzziioonnee ddeeii DDiissttrreettttii IInndduussttrriiaallii ddii

AArreezzzzoo - e si tratta sia di diminuzione in

termini di esportazione che in termini di

fatturato. A essere colpito, peraltro, è

stato il sistema economico per intero,

eppure ciò che viene fuori dall’ultima

indagine dell’Idi è che iill ccoommppoorrttaammeennttoo

ddeellll’’iimmpprreennddiittoorree nnoonn èè ccaammbbiiaattoo aaffffaatt--

ttoo: la crisi non è stata vissuta come occa-

sione per modificare il modello di busi-

ness».

Dalla sua riflessione emerge che le

imprese che sembrano rispondere meglio

all’attuale scenario di crisi sono quelle

“oorriieennttaattee aall ccaammbbiiaammeennttoo”. In altri ter-

mini, si difendono meglio le aziende che

si sono strutturate (raggiungendo le

medie dimensioni), le aziende che hanno

ampliato il loro mercato geografico (evi-

tando di concentrare il rischio su uno solo

o su pochi mercati), le aziende che si sono

aperte sul versante dell’innovazione e dei

rapporti relazionali.

La crisi di cui parla Castellucci è finan-

ziaria sì, ma anche strutturale, anteceden-

te a quella derivante dalla bolla dei mer-

cati finanziari. «IInn qquueessttoo ccoonntteessttoo eemmeerr--

ggoonnoo aazziieennddee cchhee ssoonnoo rriiuusscciittee aa ppaattrrii--

mmoonniiaalliizzzzaarree iill ppaassssaattoo,, mmaa ssoonnoo ppoocchhiiss--

Toscanaspeciale

Dalla Val di Chiana ai Comuni di Laterina e Pergine Valdarno, l’estensione del distretto orafo aretino

Il Distretto orafo aretino si localizza quasi esclusivamente nella Provincia diArezzo ma i suoi confini territoriali - fissati dalla deliberazione del ConsiglioRegionale della Toscana n. 69 del 21/02/2000 (“Individuazione dei distretti indu-striali e dei sistemi produttivi locali manifatturieri ai sensi dell’art.36 della Legge317/1991 come modificato dall’art.6, comma 8 L.140/99”) - comprendono alproprio interno i Sistemi Economici Locali (S.e.l.) dell’Area aretina (Arezzo,Capolona, Castiglion Fibocchi, Civitella in Val di Chiana, MonteSan Savino,Subbiano) e della Val di Chiana aretina (Castiglion Fiorentino, Cortona, Foianodella Chiana, Lucignano, Marciano della Chiana) cui si aggiungono i comuni diLaterina e Pergine V.no che, pur appartenendo al Sistema economico locale delValdarno Aretino, sono stati inseriti all’interno del distretto.

Roberto CastellucciDirettore Istituzione dei Distretti Industriali di Arezzo

“Non si ricorre frequentementeall’innovazione di processo e prodotto e non si esplorano mercati differenziati”

Page 47: Preziosa n.1

45

ssiimmee - prosegue Castellucci -. Un altro

dato importante è che i canali di distribu-

zione restano i tradizionali: non si ricorre

frequentemente all’innovazione di pro-

cesso e prodotto e non si esplorano mer-

cati differenziati».

«La variazione in termini negativi -

spiega AAlleessssaannddrroo GGuueerrrriieerrii,, pprroojjeecctt

mmaannaaggeerr ddeellll’’IIssttiittuuzziioonnee DDiissttrreettttii

IInndduussttrriiaallii - ci parla di un -12,90% se si

mettono a confronto i dati del primo

semestre 2008 con quelli dello stesso

periodo 2009. Volendo fare riferimento

ai valori in euro, a fronte di 677 milioni

di export nel primo periodo considerato,

si è scesi alla cifra di 600 milioni».

««LLaa FFeeddeerraazziioonnee DDeettttaagglliiaannttii OOrraaffii ddii

AArreezzzzoo è inserita a pieno titolo tra le rreeaall--

ttàà ssiinnddaaccaallii ddaattoorriiaallii ddeell DDiissttrreettttoo OOrraaffoo

TToossccaannoo - dichiara il pprreessiiddeennttee RRoobbeerrttoo

Toscanaspeciale

Oreficeria e moda i settori monitorati dall’osservatorio dell’IDI

L’Osservatorio Oro-Moda è l’organi-smo costituito presso l’Istituzione deiDistretti Industriali della Provincia diArezzo per operare un monitoraggiopermanente sulle specializzazionimanifatturiere “tipiche” dell’economiaaretina, ovvero il tessile-abbigliamen-to, il pelli-cuoio-calzature e l’oreficeria.

Alessandro GuerrieriProject manager dell’Istituzione Distretti Industriali

“L’export: nel primosemestre 2009

circa 80 milioni di euro in meno (-12,90%) rispettoallo stesso periodo 2008”

Roberto DurantiPresidente Dettaglianti Orafi di Arezzo

“La FederazioneDettaglianti crede nelconfronto ancheinformale per disegnareuna strategia decisionalevincente e condivisa”

Page 48: Preziosa n.1

registrare nei primi 9 mesi dell’anno sem-

pre variazioni di segno negativo: -3,5%

nel I trimestre, -2,6% nel II trimestre, -

0,5% nel III trimestre».

«Per dare nuovo impulso al comparto,

Confartigianato Imprese punta molto

sulla formazione - ha dichiarato PPaaoolloo

FFrruussoonnee, ccoooorrddiinnaattoorree della FFeeddeerraazziioonnee

OOrraaffii ee AArrggeennttii eerrii -: organizziamo perio-

dicamente workshop e seminari in colla-

borazione con l’Istituto Gemmologico di

Anversa. È attualmente in fase di svilup-

po un corso sulle lavorazioni orafe al

banco a favore di giovani disoccupati.

Inoltre, ci occupiamo delle eessppoossiizziioonnii

ddeeii nnoossttrrii aassssoocciiaattii nneellllee mmaaggggiioorrii ffiieerree

iittaalliiaannee ee iinntteerrnnaazziioonnaallii e forniamo un

servizio di comunicazione costante attra-

verso informative quotidiane. Curiamo

anche una rivista con statistiche, aggior-

namenti e approfondimenti sulle norma-

tive del settore».

DDuurraannttii -. All'interno dell'Associazione

cerchiamo di sostenere i nostri iscritti con

la realizzazione di momenti di studio e la

collaborazione di docenti ed esperti. È

attraverso la formazione, l'aggiornamento

professionale, e soprattutto con il con-

fronto, anche informale, possiamo realiz-

zare quelle condizioni ambientali e lavo-

rative non solo per superare la crisi, ma

soprattutto per disegnare una strategia

decisionale, vincente e condivisa».

«Il dato che suscita la più viva preoccu-

pazione - spiega AAnnddrreeaa BBoollddii,, pprreessiiddeenn--

ttee ddeellllaa FFeeddeerraazziioonnee OOrraaffii ee AArrggeennttiieerrii ddii

CCoonnffaarrttiiggiiaannaattoo - è tuttavia quello sul-

l’occupazione. Secondo i dati forniti

dall’INPS, il numero delle ore di cassa

integrazione ordinaria autorizzate nel

corso dei primi 9 mesi del 2009 alle

imprese industriali del settore orafo di

Arezzo sarebbe aumentato del 576%.

L’occupazione nel settore orafo ha fatto

46Toscana

speciale

Il 70% delle Imprese realizza oreficeria; solo il 24% lavora l’argento

Circa il 70% delle imprese realizza quasi esclusivamente prodotti di oreficeria men-tre le aziende che producono in via prevalente argenteria sono complessivamenteil 24%; il restante 6% delle imprese ripartisce in parti uguali il suo fatturato in entram-be i settori. La distribuzione delle imprese per tipologie aziendali evidenzia almenotre tipologie aziendali: imprese di marchio (più numerose nel settore orafo rispetto aquello dell’argento); imprese che lavorano in conto terzi; imprese miste.

Andrea BoldiPresidente della Federazione Orafi e Argentieri di Confartigianato

“Il dato più preoccupante èquello occupazionale:secondo i dati INPS, ilnumero delle ore di cassaintegrazione ordinariaautorizzate nel corso deiprimi 9 mesi del 2009 alleimprese industriali del settoreorafo di Arezzo sarebbeaumentato del 576%”

Page 49: Preziosa n.1

47Toscana

speciale

Dall'indagine strutturale 2009 - Rapporto finale “I settori dell’oreficeria e della moda in provincia di Arezzo”, a curadi Unioncamere Toscana Ufficio Studi per la Camera di Commercio di Arezzo e l’Istituzione Distretti Industrialidella Provincia di Arezzo, pubblicata lo scorso 11 febbraio, sono emersi dati complessi ed esaustivi sul compartoaretino. Nell'ambito dello studio, che testimonia la volontà di comprendere le difficoltà ma anche i punti di forza deldistretto, emergono come particolarmente significativi i seguenti fattori:

L’oreficeria, pur mostrando un numeromedio di addetti inferiore agli altri duedistretti aretini (9 addetti contro i 14 dellapelletteria-calzature e i 17 del tessile-abbigliamento), si contraddistingue infat-ti per la presenza di poche imprese dimedie dimensioni con una strutturazio-ne media che è tuttavia più elevatarispetto a quella raggiunta dalle analo-ghe imprese dei restanti due settori.

Dalla ricerca emerge che riusciran-no a superare la crisi non necessaria-mente le imprese “più grandi”, maquelle che hanno individuato il cor-retto modello di business nel seg-mento di mercato in cui operano; sonoimprese “eccellenti” certamente quellepiù strutturate, non necessariamentedi grandi dimensioni (che anzi soffro-no la crisi e pagano un prezzo pesantein termini di mantenimento dei livellioccupazionali). Il raggiungimento dimigliori performance può avvenire infat-ti per crescita interna o per accordi(reti).

Nell’ambito dell’oreficeria, i canalidistributivi più utilizzati sono i gros-sisti, sia sul mercato nazionale (61%delle imprese) che su quello estero(49%), seguiti da dettaglianti e racco-glitori (17%), catene distributive (16%) edallo sviluppo di una rete distributivapropria (15%).

«È importante avvicinarsi al mercatoattraverso investimenti a valle sulladistribuzione; sviluppando la culturacommerciale (formazione, inserimen-to di nuove figure professionali), rinno-vando il modello di vendita (sottoli-neata l’importanza di “svecchiare inegozi” e aprire nuovi punti vendita). Losviluppo di nuove formule di venditadeve essere coerente con il modello dibusiness».

Rilevante la quota di imprese cheha investito in organizzazione e for-mazione (21,1%) ed in qualità e certifi-cazione (15,4%). Per il resto, si osserva-no valori di una qualche consistenzarelativamente ad investimenti in nuovetecnologie ICT (12,4%). Non desta infinesorpresa la quota residua di imprese chedichiara di avere investito in proprietàintellettuale (3,8%), alla luce della già evi-denziata ridotta consistenza numericadi imprese che detengono brevetti,anche in conseguenza di processi inno-vativi scarsamente formalizzati.

Nel settore orafo l’investimento inmarchio sembra pertanto caratterizza-re il prodotto in termini di riconoscibilitàindipendentemente dall’accesso direttoal mercato, rivestendo un’importanzaparticolare nella valutazione delle carat-teristiche competitive del settore e riflet-tendosi in una più alta quota di impre-se con marchio (oreficeria 60%)rispetto agli altri due settori (tessile28%, pelletteria 11%).

“Investire in formazione e internazionalizzazione”È la soluzione prospettata dallo studio UnionCamere Toscana

Lo stato di salute del comparto è stato commissionato dalla Istituzione Distretti Industriali di Arezzo

Page 50: Preziosa n.1

48 Linee che invitano asognareDDaa llaabboorraattoorriioo aarrttiiggiiaannaallee aadd iimmpprreessaa ssoolliiddaa ee ddiinnaammiiccaa. Fani è il risultato di una cor-

retta scelta imprenditoriale che vanta l’esperienza di un team di professionisti fortemen-

te motivati. Una grande struttura organizzativa.

Con la consapevolezza di una dovuta innovazione sa adeguare le sue collezioni ai

tempi proponendo forme sorprendentemente moderne ed attuali iimmmmaaggiinnaannddoo uunn

ddiikkttaatt ggiiooccaattoo ssuullllee aannttiinnoommiiee ffoorrzzaa//ddeelliiccaatteezzzzaa,, vvuuoottoo//ppiieennoo.. Ogni suo gioiello è

un’opera singola, un modello brevettato e garantito a tutela della clientela, un MMaaddee iinn

IIttaallyy pprreesseennttee nneeggllii ssppaazzii ppiiùù eesscclluussiivvii ddeellll’’aallttaa ggiiooiieelllleerriiaa ee nneellllee ppiiùù iimmppoorrttaannttii bboouu--

ttiiqquuee iittaalliiaannee eedd iinntteerrnnaazziioonnaallii..

Per Fani llaa ccrreeaattiivviittàà ddeellllaa ddeessiiggnneerr MMaarriiaa GGrraazziiaa DDee RRoossssii BBoonniiffaazzii ssaa eevvooccaarree llaa

nnaattuurraa iinn ffoorrmmee vviittaallii ee sseedduucceennttii,, aavvvviicciinnaarree ppiiùù mmoonnddii aacccceessssoorrii cchhee ttrroovvaannoo ppoossttoo

iinn ooggggeettttii sseeggnnaattii nneell ccaarraatttteerree ddaa qquueell qquuiidd cchhee llii rreennddee aammaabbiillii. In lei c’è l’esperien-

za di chi sa guardare alla donna con una diversa ammirazione, con quel rispetto che ne

sa cogliere la vera essenza e trasformare in realtà i suoi desideri. Ecco, allora, chi la

donna la dipinge, la canta, la scolpisce, chi, invece, come Fani sa farla ancora più bella

con un gioiello. Per un bel sogno ad un costo competitivo, nella linea diamanti NY nai

iinnsseerriissccee iill ppaarrttiiccoollaarree ppeerr eessaallttaarrnnee iill vvaalloorree ee ccoossìì,, ccoommee iinn uunn ssuuggggeessttiivvoo ttrroommppee

ll’’ooeeiill, sette gemme si accostano dando vita ad un solitario di grande caratura dalla

FANI linee che invitano a sognare

di Federica Longobardi

Toscanaspeciale

Page 51: Preziosa n.1

49Linee che invitano asognareFANI

Page 52: Preziosa n.1

luminosità emozionante.. Nella collezione Goa, invece, rroommppee lloo

sscchheemmaa ccoonn uunn eelleemmeennttoo aaddddiizziioonnaallee cchhee ssii iinntteeggrraa ppeerrffeettttaa--

mmeennttee nneellll’’iinnttaagglliioo: piccole virgole che si rivestono di dia-

manti contrastando il giallo dell’oro. E qquuaannddoo aabbbbaannddoo--

nnaa iill nniittoorree ppeerr uunn’’eesspplloossiioonnee ddii ccoolloorree,, qquueelllloo vviivvaaccee

ddeellllaa rruubbeelllliittee pprreennddee iill ssoopprraavvvveennttoo ssuu uunnaa ccoorrnniiccee

ddii ssmmee rraallddii reinventando la struttura nell’anello in

oro rosa. Un fascino dato anche da piccole finezze,

piccoli vezzi come l’anellino che si schiude tra le

maglie della catena o la chiusura dei ciondoli

intercambiabili che si maschera da grazioso cer-

chio nella ppaarruurree ddoommiinnaattaa ddaa uunn aavvvvoollggeennttee

bbrraacccciiaallee aa mmaanncchheettttee.

Fani. Designs for your dreams

From workshop to dynamic and solid business, Fani is the result of an entre-preneurial choice, made by a group of experienced and very motivated professio-nals, a great organizational structure.Aware of the need for an innovation, Fani is able to adapt its collection to the times, creating incrediblymodern and fashionable designs, devising a diktat that plays on the antinomies strength/tenderness,emptiness/fullness. Each one of its jewels is a unique work of art, patented and guaranteed for the con-sumer protection, a Made in Italy present in the most exclusive high jewellery rooms and in the mostimportant Italian and international boutiques.The designer Maria Grazia De Rosi Bonifazi for Fani can evoke nature in vital and alluring shapes, bringtogether different worlds of accessorizes, which find their places in object characterized by a certain qua-lity that makes them lovable. She has always looked at women with a different admiration and respect,she is able to capture their real essence and make their wishes come true. Some paint or carve statues,other sing for them, Fani, instead, makes women even more beautiful with jewels. To give life to a com-petitively priced dream, in the diamond line NY nai with a detail she enhances the value of the jewel; inthis way, like in an evocative trompe l’oeil, seven gemstones merge into a solitaire of many carats witha dramatic brightness. In the collection Goa, on the other hand, she breaks the mould inserting an addi-tional element which perfectly complements the engraving, such as little commas covered in diamondsthat create a lovely contrast with the yellow of gold. When she puts aside simplicity in favour of a colourexplosion, the rubellite takes over the emeralds that surround it reinventing the structure of the ring inpink gold. Little details concur to create the charm: little refinements such as the little circle that connectsthe links of a chain or the catch of the interchangeable pendants that is disguised in a gracious circle inthe parure whose main piece is the manchette bracelet.

FFaannii GGiiooiieellllii 50018 Scandicci (FI),ItalyViuzzo del Piscetto 2/B ph. +39 055 751505-7351371fax +39 055 7357983web www.fanigioielli.com

50Toscana

speciale

Page 53: Preziosa n.1
Page 54: Preziosa n.1

La creatività e ladedizione sempre

attenta allediverse esigenze

del mercato hannoguidato le

sperimentazionisulle infinitepossibilità divariazione del

modello base dellecatene con

straordinarievarietà di colori,forme e materiali

LLiivvee EElleeggaannttllyy,, vviivvii ccoonn eelleeggaannzzaa,, èè ll’’iimm--

ppeerraattiivvoo ddii CChheeccccaarriinnii PPrreezziioossii, azienda

orafa aretina che da quasi venti anni stu-

dia da vicino le mutevoli sfaccettature

delle donne. Anno dopo anno, e collezio-

ne dopo collezione, i suoi gioielli sono

diventati l’ornamento necessario a defini-

re l’eleganza di una donna che oggi si

identifica in una brillante versatilità.

Quale abbinamento sceglierà domani la

donna di Checcarini Preziosi?Mistero. Un

mistero che assume i contorni di silhouet-

te nere come si può vedere nella campa-

gna pubblicitaria della nuova linea di gio-

ielli in cui tre diversi tipi di donne, pre-

senti anche nell’originale packaging, invi-

tano a scoprire la collezione (come and

see the new collection 2010). In carriera

con valigetta alla mano, vestita alla moda,

sofisticata in abito da sera: sono le tre figu-

re che interpretano la donna di oggi, arric-

chita da Checcarini Preziosi ogni giorno

con un gioiello diverso. LLee ddoonnnnee ssoonnoo

qquuiinnddii uunn mmiisstteerroo cchhee CChheeccccaarriinnii hhaa

pprroovvaattoo aa ssvveellaarree ccoonn llaa nnuuoovviissssiimmaa ccoollllee--

zziioonnee ““AA ddiiffffeerreenntt ddaayy””, proponendo col-

lane d’argento con 3 elementi intercam-

biabili in vetro di murano originale, tutti

con certificato di garanzia.

LLaa vveerrssaattiilliittàà èè iill sseeggrreettoo ddeell llaavvoorroo ddeeii

dduuee ffrraatteellllii CChheeccccaarriinnii,, MMiirrkkoo ee SSaannddrroo,,

cchhee ddaall 11999933 hhaannnnoo ppoorrttaattoo iill lloorroo mmaarr--

cchhiioo aadd iimmppoorrssii ccoommee uunnaa ddeellllee ffiirrmmee

lleeaaddeerr ddeell ppaannoorraammaa oorraaffoo.. La creatività e

la dedizione sempre attenta alle diverse

esigenze del mercato hanno guidato le

sperimentazioni sulle infinite possibilità di

variazione del modello base delle catene

L’eleganza secondoCheccarini Preziosidi Cristiana Giordano

CChheeccccaarriinnii PPrreezziioossii 52100 Arezzo, Italy Via Don Luigi Sturzo, 204ph. +39 0575 353436fax +39 0575 20207email [email protected] www.checcarinipreziosi.it

Toscanaspeciale

52

Page 55: Preziosa n.1

53

con straordinarie varietà di colori, forme e materiali.

Una continua ricerca stilistica che procede di pari

passo con i nuovi trend, mettendo il massimo dell’im-

pegno in ogni fase della lavorazione con un solo pensie-

ro: soddisfare i gusti della donna mantenendo intatta la

sua eleganza. Per questo, fondamentale è la presenza sul

mercato attraverso gli eventi e le fiere a diretto contatto

con le clienti per testarne le sempre nuove esigenze. Il

pezzo di punta è quello che deve ancora venire, non si

guarda al passato ma al futuro.

Un made in Italy, quello proposto dall’azienda areti-

na, che si delinea ogni anno con nuove collezioni forse

perché le clienti alla bellezza non devono abituarsi mai.

E domani è un altro giorno… pardon, a different day.

Elegance, by Checcarini Preziosi

Live Elegantly, that’s the slogan of Checcarini Preziosi, the goldsmith company fromArezzo that has been investigating the many ever-changing facets of women. Yearafter year, and collection after collection, its jewels have become a necessary orna-ment to define a woman’s elegance, which today consists in an exceptional versatili-ty. No one knows what a woman is going to wear tomorrow. This mystery is embodiedby the black silhouettes of the new advertising campaign by Checcarini Preziosi,where tree different kinds of women invite you to come and see the new collection2010. Tree business-women carrying a briefcase, fashionably clothed in their partydresses, personify contemporary women, embellished each day with a new jewel byCheccarini Preziosi. It is the woman mystery that Checcarini tried to uncover with itsnew collection “A different day”, with silver necklaces carrying tree interchangeableelements in glass and original murano, all with a certificate of guarantee.Versatility is the secret of the work of the Checarini brothers, Mirko and Sandro, who,from 1993, have established their mark as one of the leader designer labels on the gol-dsmith scene. Creativity and commitment to every demand of the market guided thesearch for the endless possibilities of change of the basic chain design, in an extra-ordinary variety of colours, shapes and materials.The constant stylist research goeshand in hand with new trends, putting all its efforts in each phase of the process withjust one target ahead: please every woman’s taste and at the same time preserve herelegance. To reach this target it is essential to be present on the market throughevents and trade fairs, in direct contact with the clients to test their changing needs.The market leader product is yet to come, never turn to the past but always look to thefuture. The Made in Italy crafts of the firm from Arezzo take new shapes each comingyear with new collections, because you should never get used to beauty. And tomor-row… is a different day.

Page 56: Preziosa n.1
Page 57: Preziosa n.1

55 TUBOGAS

gioielli dalla grandeelasticità strutturale

“tubo gas”, nastri a maglie flessibili prividi giunture ch e giocano con la duttilità

dell’oro per sviluppare collezionicaratterizzate da grande elasticità

strutturale ed elevata resistenza

di giunture che giocano con la duttilità

dell’oro per sviluppare collezioni caratte-

rizzate da grande elasticità strutturale ed

elevata resistenza, quelle stesse caratteristi-

che che consentono di ideare modelli par-

ticolarmente creativi concepiti con mor-

bide geometrie di facile indossabilità.

NNOOVVEECCEENNTTOONNOOVVAANNTTAANNOOVVEE

ddiimmoossttrraa aannccoorraa uunnaa vvoollttaa ddii ssaappeerr ssoott--

ttoolliinneeaarree llaa ffeemmmmiinniilliittàà ccoonn ggiiooiieellllii ssuugg--

ggeessttiivvii ee ppeerrssoonnaalliizzzzaabbiillii..

PPooii ll’’aarrrriivvoo ddeell ddeessiiggnneerr GGaaeettaannoo DDeell

DDuuccaa - menzione speciale al premio

internazionale di design del gioiello

“GeometrichEmozioni”, finalista al pre-

mio internazionale di design “Vogue gio-

ielli Goldsign” - per citarne alcuni tra cui,

quarto al concorso internazionale di gio-

Nel 1988 le prime

idee, i primi disegni, i primi

modelli danno vita a quelle personali

creazioni che lanceranno l’azienda orafa

fiorentina nel mondo dell’alta gioielleria.

SSppeerriimmeennttaazziioonnii cchhee ssiinn ddaallllee iinniizziiaallii

pprrooppoossttee rriicceevvoonnoo rriiccoonnoosscciimmeennttii ddaa

uunnaa cclliieenntteellaa aanncchhee eesstteerraa ee cchhee sspprroonnaa--

nnoo aallllaa rriicceerrccaa ee aadd uunn mmiigglliioorraammeennttoo

ccoossttaannttee.. ÈÈ iill pprriinncciippiioo ddeellllaa ccrreeaazziioonnee ddii

uunn pprroopprriioo ssttiillee mmoorrbbiiddaammeennttee ssoobbrriioo. Il

successo è notevole e si estende grazie

anche alla presenza in svariate fiere di set-

tore. MMaa èè iill 11999999 ll’’aannnnoo ffoorrttuunnaattoo,,

qquueelllloo cchhee llaa llaanncceerràà ddeeffiinniittiivvaammeennttee

ssuullllaa sscceennaa oorraaffaa iittaalliiaannaa ppeerr aavveerr,, ttrraa ll’’aall--

ttrroo,, rriissccooppeerrttoo ll’’aannttiiccaa llaavvoorraazziioonnee ddeettttaa

aa ““ttuubboo ggaass””, nastri a maglie flessibili privi

Page 58: Preziosa n.1

56

ielli con diamanti con il bracciale

“TinTin” destinato al tour mondiale del

HRD award “DIAMONDS ARE

FUN”, un viaggio che ha toccato

Antwerp, Aichi, Tokyo, Hong Kong,

Arnhem e Dubai -, ee llee ccoolllleezziioonnii gguuaaddaa--

ggnnaannoo uunnaa aannccoorraa ppiiùù iimmmmeeddiiaattaa iiddeennttii--

ffiiccaattiivvaa oorriiggiinnaalliittàà ee rraaffffiinnaattaa eelleeggaannzzaa..

Un susseguirsi di progetti in cui ll’’oorroo ssii

ppiieeggaa aall vvoolleerree ddeellll’’uuoommoo ee ssii ffaa aannccoorraa

ppiiùù ddoocciillee, prende la sinuosità del serpen-

te per avvolgere con cedevolezza il polso,

le dita della donna, per pendere dalle sue

orecchie esaltarndone i lineamenti del

volto. LLaa lliinneeaarriittàà ddeeii ddiiaammaannttii iimmpprree--

zziioossiissccee ccoonn aarriissttooccrraattiiccoo ddiissttaaccccoo qquueessttee

ggiiooiiee sseennzzaa ssccoommppaaggiinnaarrnnee ll’’oorrggaanniiccoo.

Sono belli e di grande portabilità questi

preziosi che si arricchiscono del valore

aggiunto dato dalla certificazione Made

in Italy di una produzione seguita atten-

tamente in tutte le sue fasi, dal progetto

alla distribuzione.

Oggi NNoovveecceennttoonnoovvaannttaannoovvee èè pprreesseenn--

ttee aallllee pprriinncciippaallii ffiieerree ddii sseettttoorree:: FFiirrsstt,,

CChhaarrmm,, CChhooiiccee,, BBaasseellwwoorrlldd,, IIbbeerrjjooyyaa e ha

sponsorizzato il gioiello finalista all’

“International HRD Diamond Award”,

ideato dal designer Gaetano Del Duca.

(m.b.)

Tubo Gas. Very flexible jewels

In 1988 the Florentine goldsmith company gives birth to the ideas, the patterns and the design that will launch it on the scene of high jewellery.From the beginning, their ideas were welcomed by both national and foreign customers, fact that pushedthe company to a constant hunt for improvement. It was the birth of a sober and smooth style. Theyachieved a great success, also thanks to many trade fairs of the sector. But it is only in 1999 that thecompany gets established on the scene of Italian goldsmith, reviving the ancient technique called “tubogas” (gas tube): a band of jointless flexible links that play on the ductility of gold to create collection basedon a great structural flexibility and high resistance. This technique makes it possible to create particular-ly creative and easily wearable designs in smooth geometric shapes. Novecentonovantanove provesonce again its ability to enhance femininity with evocative and customizable jewels.Then, with the arrival of Gaetano Del Duca - special mention at the international design award“GeometrichEmozioni”, finalist at the international design award “Vogue GoldSign”, placed fourth at theinternational diamond jewellery competition with the bracelet “TinTin”, meant for the HRD “Diamonds areFun” award world tour, with expositions in Antwerp, Aichi, Tokyo, Hong Kong, Arnhem and Dubai – thecollections gained an even more unmistakable originality and refined elegance.Gold submits to man’s will, it get even more malleable, acquires the windings of snakes to hug gentlythe woman’s wrist, her fingers, to hang from her ears, to enhance her features. The linearity of the dia-mond embellishes the jewels without unsettling the whole. The jewels are beautiful and easily wearable,and are made even more precious by the fact that they are certified “Made in Italy”, with a productionfollowed throughout all its stages, from the design to the distribution.Today, Novecentonovantanove takes part in the main trade fairs of the sector: First, Charm, Choice,Baseworld, Iberjoya. It also sponsored the finalist jewel to the “International HRD Diamond Award”, desi-gned by Gaetano Del Duca.

NNoovveecceennttoonnoovvaannttaannoovvee50127 Firenze, ItalyVia Leoncavallo 15/3ph./fax +39 055 331077email [email protected] web www.novecentonovantanove.com

Toscanaspeciale

Page 59: Preziosa n.1
Page 60: Preziosa n.1

58

AA lliivveellllii ddiivveerrssii iinnccaannttaa ll’’aassssoocciiaazziioonnee ddii

ddeettttaaggllii ccoonnttrraappppoossttii cchhee ssaannnnoo rriicchhiiaa--

mmaarree llaa mmeeddeessiimmaa aatttteennzziioonnee.. Ognuno

di essi è di per sé un gioiello, una struttu-

ra ritmata da giochi di incastri dove su

tutto vola alta una grande gemma sfaccet-

tatissima, uunn aattoommoo ddii lluuccee pprreezziioossaa

iinnttoorrnnoo aallllaa qquuaallee aaffffaattttuurraa uunnoo sspplleenn--

ddeennttee ttoouurr ddii ddiiaammaannttii..

Anelli, in oro bianco e rosa, particolar-

mente vivaci che soddisfano quel bisogno

di romanticismo con una coroncina di

cuori o, diversamente, creano una soluzio-

ne più moderna ed estrosa con la presen-

za di tasselli vestiti di pietre rare. IInn ttuuttttii

uunn’’aaddeegguuaattaa ccoorrrriissppoonnddeennzzaa ttrraa ccoolloorrii ee

ffoorrmmee ffaa ccoommpprriimmaarrii ttuuttttii ggllii eelleemmeennttii,,

eesssseennzzee ddeessttiinnaattee aall ccoommpplleettaammeennttoo ddii

uunnaa ssooffiissttiiccaattaa ccoommbbiinnaaiissoonn..

Dal pallido rosa al marron glacé, dal-

l’azzurro cielo all’ametista, sono i ricerca-

ti colori della collezione Paris, uunnaa ppaalleett--

ttee ddii nnuuaannccee rruubbaattee aallllaa tteerrrraa che danno

vita a queste unicità baciate dal successo;

un consenso che ha portato la Falcinelli

Italy dal cuore della Toscana alle più

importanti gioiellerie del mondo.

LLee ssuuee ccrreeaazziioonnii ssaarraannnnoo aallllaa pprroossssiimmaa

ffiieerraa BBaasseellwwoorrlldd,, ssttaanndd 22..00--GG5500 ee aadd

OOrrooaarreezzzzoo,, ssttaanndd 442233--442255.. ((ii..mm..))

La Falcinelli Italy presenta la nuova collezione Paris Falcinelli Italy shows its new collection Paris

The association of contrasting details attracts ourattention. Each of them is a jewel itself, a use ofdaps where a faceted gem predominates like asource of precious light surrounded by enchantingdiamonds. Romantic white or pink gold ringsdecorated with diamonds in the shape of hearts,

or more modern and eccentric solutions with rarestones. Colors and shapes are always well balan-ced in order to produce a sophisticated unity.From pale pink to marron glacè, from sky-blue toamethyst are the refined colors of collection Paris,a “palette” of nuance stolen to the earth to createso famous uniqueness to make Falcinelli Italyfamous not only in the hearth of Tuscany, but inthe most famous jeweller’s shops as well. Its crea-tions will be shown at Baselworld exhibition, stand2.0-G50, and Oroarezzo, stand 423-425.

OOrrooaacccceessssoorryy FFaallcciinneellllii52100 Arezzo, Italy

Via G. Ferraris, 252/Aph. +39 0575 984194fax +39 0575 994428

email [email protected] web www.falcinelliitaly.it

Toscanaspeciale

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DDaallll’’aallttaa mmooddaa aaii ggiiooiieellllii uunn ssoolloo ccoommuunnee ddeennoommiinnaattoo--

rree,, ll’’aammoorree ppeerr llee ccoossee bbeellllee. Una passione che ha spinto

Genny Girombelli e l’azienda Falcinelli a creare per la

donna versatile e cosmopolita la collezione “Parole”.

UUnn vveezzzzoo iinn oorroo ee ddiiaammaannttii cchhee ccoommee nnaassttrrii pprreezziioossii

ddeecclliinnaannoo llaa pprroopprriiaa iiddeennttiittàà oo llee iinniizziiaallii ddeellllaa ppeerrssoonnaa

aammaattaa.. Un must have che piace sempre di più. Un segno

distintivo che racchiude un piccolo lusso dominato da

armonia e bellezza. ÈÈ uunn ccaattaalliizzzzaattoorree ddii eelleeggaannzzaa qquueessttoo ggiiooiieelllloo che meglio di qua-

lunque altro illumina con un senso di grande eleganza il decolleté, la mano, il polso. È

femminile, giocoso, easy. MMaaii uunn aallffaabbeettoo hhaa ssaappuuttoo eesspprriimmeerree uunnaa ttaallee ccllaassssee ee ttaannttaa

mmooddeerrnniittàà con un bel tratto morbido e voluttuoso. E fa spettacoloso il proprio nome

se scritto per intero, senza peccare in raffinatezza. SSoonnoo ooggggeettttii ddii ddeessiiggnn ddaall ttooccccoo

ccaassuuaall ee ddiinnaammiiccoo, passepartout che con eccentricità accompagnano perfettamente

una mise da disco come da gran soirée.

LLaa ccoolllleezziioonnee PPaarroollee èè ddiissttrriibbuuiittaa ddaa OOrrooaacccceessssoorryy--FFaallcciinneellllii.. ((ii..mm..))

Genny Girombelli e Fabrizio Falcinelli

Genny Girombelli’s beautiful words

Genny Giromelli and Falcinelli’s firm have createda collection called “Parole” (Words), for versatileand cosmopolitan women, tanks to their love forbeautiful things. A gold and diamond charm toshow one’s own identity o the initials of the peoplethat we love. A “must” that people like more andmore. A “distinguishing mark” characterized byharmony and beauty. Such a jewel gives elegan-ce to your décolleté, hand and wrist. It’s female,easy and modern. An alphabet able to expressboth class and modernity together with a soft andvoluptuous touch. One’s own name written in fullis very spectacular, without being guilty of refine-ment. They are design items, casual and dyna-mic, passepartout to go both to a disco and a gransoirèe. “Words” collection is distributed byOroaccessory-Falcinelli.

OOrrooaacccceessssoorryy FFaallcciinneellllii52100 Arezzo, ItalyVia G. Ferraris, 252/Aph. +39 0575 984194fax +39 0575 994428email [email protected] web www.falcinelliitaly.it

le belle di Genny Girombelli

Parole59

Toscanaspeciale

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Page 64: Preziosa n.1

62parlami d’amore

design

di Lucia Venino

Come dichiararealla persona

amata i turbamentidel proprio cuore,in modo originale?Di certo non con

un solitario o un mazzo dirose rosse.

Page 65: Preziosa n.1

63

Ci hanno abituato a sperimentazioni, eccessi e provocazioni,eppure a volte artisti e designer ci stupiscono ritornando al piùtradizionale dei sentimenti che un gioiello può esprimere:l’amore. Alla larga prìncipi in ginocchio e diamanti da sogno: gli scapestratidel gioiello parlano d’amore ma lo fanno a modo loro, tra irriverentiattacchi ai sentimentalismi, struggimento creativo e inaspettateincursioni nel romanticismo. Come dichiarare alla persona amata i turbamenti del proprio cuore,se si è fatto della ricerca di codici stilistici e linguaggi dissonanti conla tradizione il proprio diktat? Di certo non con un solitario o unmazzo di rose rosse. Meglio una serenata, ma solo se stam-pata su un nastro di PVC e portata al collo fino a trasferirele parole della canzone sulla pelle, come la collana dise-gnata da Konstantin Grcic per la fondazione olan-dese “Chi ha paura...”.A volte le parole non bastano, scivolano via e siperdono nella memoria: per mantenere viva più alungo la promessa degli sposi, la coreanaJungyun Yoon disegna fedi che imprimono suldito la scritta “Always” in rilievo nella parte inter-na.Allo stesso modo per Kieok Kim, designer core-ana di formazione londinese, l’amore porta con séuna piccola sofferenza, che si traduce in anelli e brac-ciali in oro bianco o giallo e platino che, premendo sullapelle, vi imprimono il messaggio contenuto all’interno. Unavolta sfilato il gioiello, la sua memoria emotiva permane, tramutan-dolo in ornamento immateriale. In amore serve chiarezza, come insegna l’inglese Hannah Havana:meglio affidare il messaggio ad un anello dal nome eloquente (“Sheloves me, she loves me not. An engagement ring for the serialfiancèe”) che spieghi a chiare lettere la situazione sentimentale dichi lo indossa, anche se, come afferma la stessa artista, basta ungesto per passare da uno status all’altro.Se il delicato anello di Dior proposto da Victorie de Castellane pro-nunciava semplicemente “Oui”, tre minute lettere per suggellare unpatto eterno, non risparmia le parole invece Colleen Baran, che

realizza anelli in argento che al posto della pietra hanno minuscolirotoli di carta contenenti messaggi personalizzati indirizzati alla per-sona che li indossa.Il tedesco Andi Monn crea anelli e gemelli in argento e resina al cuiinterno inserisce frammenti di libri antichi, a volte stralci di vocabo-lari altre volte di romanzi cavallereschi: per far battere forte il cuoredi chi si perde a sognare amori impossibili che sfidano il fato e vis-sero per sempre felici e contenti.Lin Cheung si abbandona invece al romanticismo dei primi battic-

uori realizzando piccoli doni d’amore che acquisis-cono un valore speciale una volta indossati dallapersona amata. Nelle sue mani oggettitradizionalmente considerati senza valorediventano speciali, perché portatori di messag-gi d’amore: ciondoli in argento sulla cui super-ficie sono incisi frammenti di poesie, come fos-sero piccoli post-it lasciati sul frigo. Ma i tranelli sono sempre in agguato, e la design-er londinese ci mette in guardia con una collanain PVC e argento che si rifà ai metri da sarta concui misurare il sentimento di una persona nei nos-

tri confronti, per evitare di perdere tempo con chi cipromette la luna e invece si sta prendendo gioco del

nostro cuore in cerca d’amore.E se davvero l’amore è cieco, come recita la saggezza

popolare, c’è chi affida all’alfabeto braille il proprio messaggiod’amore, come la danese Mikala Mortensen o il designer di HongKong Zudy Yip che incidono la frase “I love you” in pendenti e anel-li in argento.Il newyorkese Sakurako Shimizu mette da parte fronzoli romanticie risponde all’antico sentimento con codici nuovi, affidando ilmessaggio alla rappresentazione fisica del codice HTML nec-essario per visualizzare alcune parole, tra cui “love you”, dicui sono costituite le sue collane. Forse non èla dichiarazione d’amore che tutte sognano,ma in fondo ognuno lodice come può.

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dal 10 settembre al 4 ottobre, Bassano del Grappa si veste a festa decorando vie

e piazze con gioielli e sculture. Sì, perché la mostra-evento dal titolo “White” tra-

sformerà la città in una enorme vetrina di arte contemporanea che porta la firma

della designer e coordinatrice Francesca Canapa.

II vviissiittaattoorrii ddeellllaa mmoossttrraa ppaarrtteecciippeerraannnnoo ccoossìì aadd uunnaa ssoorrttaa ddii ccaacccciiaa aall tteessoorroo??

«Proprio così. Una mappa dei capolavori artistici li guiderà nel reticolo di vie del cen-

tro storico fino ai negozi dove ammirare purezza delle forme e sperimentazioni di mate-

riali nei gioielli, nonché le sculture monume ntali di artisti residenti nella città».

UUnn eevveennttoo,, oorrggaanniizzzzaattoo iinnssiieemmee aall ddeessiiggnneerr EEnnrriiccoo CCaabbeerrlloonn,, cchhee pprroommeettttee uunnaa

ggrraannddee rriissoonnaannzzaa……

«Sì, anche per la sua unicità nel panorama europeo che punta i riflet-

tori sul gioiello contemporaneo. Verrà distribuito un catalogo

in cui figurano sia gli artisti partecipanti che le immagini

della città. Inoltre, verrà diffuso un comunicato stampa a

giornali, quotidiani locali e internet, a cura degli organiz-

zatori e degli Enti patrocinanti». (c.g.)

65

Le date da ricordare

- 10 settembre: inaugurazione della mostra

di scultura in uno spazio Comunale.

- 10-19 settembre: esposizione dei gioielli

nelle vetrine dei negozi della città.

- 22 settembre: S-Vernissage a Palazzo

Agostinelli dove saranno esposti i gioielli

- 01 ottobre: evento nello spazio espositivo

con ospite un artista contemporaneo

- 22 settembre - 04 ottobre: i gioielli

in esposizione

GIOIELLODENTROLa mostra-evento di Bassano del Grappa

Per la seconda edizione di Gioiellodentro

1) Maura Biamonti; 2) FrancescaGabrielli; 3) Francesca Canapa; 4)

Graziano Barzetti; 5) Emma Francesconi

2

3 4

5

1

Page 68: Preziosa n.1

GGLLII IINNCCAA EE LL’’OORROOQuasi 300 reperti provenienti dai musei del Perùsono in mostra al museo di Santa Giulia a Brescia,organizzata da Artematica. Un labirinto d’oro ci

introduce alla rassegna“Inca. Origine e misteridelle civiltà dell’oro” nelgioco di luci e ombre chemettono in risalto lo scin-tillio dell’oro. Pietre pre-ziose, metalli, oro, maanche reperti in legno estoffa ci portano alla sco-perta del misticismo deipopoli che abitarono il

Perù per un viaggio lungo 3000 anni di storia riccodi miti da svelare.

II TTRREENNDDYY BBIIJJOOUUXX AA MMIILLAANNOOAppuntamento nella capitale della moda per cono-scere le nuove tendenze e i nuovi mood del mondodegli accessori. DDaall 2255 aall 2288 mmaarrzzoo presso lo Studio90 di via Mecenate 84 di Milano ci sarà il MMiillaannooBBiijjoouuxx aanndd AAcccceessssoorriieess TTrreenndd CCoolllleeccttiioonnss a certifi-care l’importanza del made in Italy data da qualità,originalità e tradizione del prodotto.

66

Aste�Mostrerubrica

a cura di Cristiana Giordano

AASSTTAA DDII GGIIOOIIEELLLLII EE OORROOLLOOGGIIDDAA FFIINNAARRTTEE AA MMIILLAANNOOMMaarrtteeddìì 2233 mmaarrzzoo presso PPaallaazzzzoo BBuussccaa a Milanoin corso Magenta 71 saranno battuti all’asta gioiel-li e orologi. Spiccano fra gli altri unbrillante privo di montatura da4,48 carati, colore F, stimato95.000-125.000 euro. Unbracciale Cartier in platinoe brillanti eseguito neglianni Trenta, valutato45.000-65.000 euro o un brac-ciale rigido con diamanti (34 caraticirca) e zaffiri 17 carati circa, stimato19.000-24.000 euro. Inoltre, un orologio RolexChrono da uomo in oro giallo del 1945, valutato15.000-18.000 euro, un bracciale disegnato da GiòPomodoro, una collana disegnata da ArnaldoPomodoro e alcuni esemplari firmati da Tiffany eBuccellati.

““EEMMOOZZIIOONNII SSEENNZZAA TTEEMMPPOO”” AALLLL’’AASSTTAA DDII PPAATTRRIIZZZZII && CCOOPatrizzi & Co inaugura le vendite del 2010 con l’aassttaa ddii iimmppoorrttaannttii oorroollooggii CCaarrttiieerr, oltre a più di 150orologi da polso, da tasca e pendole da collezione il pprroossssiimmoo 99 mmaarrzzoo aa NNeeww YYoorrkk. La pendulette Cartierdel 1929 in oro e nefrite con Grande Sonnerie a carillon - uno dei due esemplari dotati del movimentopiù complicato mai costruito dalla marca - rappresenta sicuramente uno dei lotti più importanti di que-sta asta. Sarà possibile partecipare alla vendita anche online, in tempo reale. L’asta, dal titolo «EmozioniSenza Tempo - Collezionare Orologi da tasca, da polso e pendole», proporrà oltre 150 orologi da collezio-ne. wwwwww..ppaattrriizzzziiaauuccttiioonn..ccoomm

Page 69: Preziosa n.1

qquuaannddoo llaa pprroommoozziioonnee ddiivveennttaa ssppeettttaaccoolloo

““FFuuooccoo NNaappoolleettaannoo”” eevveennttoo rreeaalliizzzzaattoo ppeerr iill ssiinnddaaccaattoo CCaassaarrttiiggiiaannii NNaappoollii nneellll’’aammbbiittoo ddii uunn pprrooggeettttoo ddii pprroommoozziioonnee ddeellllee eecccceelllleennzzee ccaammppaannee ppeerr iill mmeerrccaattoo rruussssooNNaappoollii,, CCaammeerraa ddii CCoommmmeerrcciioo,, SSaallaa ddeellllee GGrriiddaa

““RRiittrraattttii ddii DDoonnnnee”” eevveennttoo rreeaalliizzzzaattoo ppeerr llaa MMaaiissoonn MMaarriioo VVaalleennttiinnoo eedd iill CCoonnssoorrzziioo AAnnttiiccoo BBoorrggoo OOrreeffiiccii

NNaappoollii,, CCaammeerraa ddii CCoommmmeerrcciioo,, SSaallaa ddeellllee GGrriiddaa

wwwwww..aarrtteemmiissiiaaccoommuunniiccaazziioonnee..ccoomm

Page 70: Preziosa n.1

Dopo Monaco, Parigi e Mosca è arrivata a Roma ““GGllii aannnnii ddii GGrraaccee KKeellllyy,, PPrriinncciippeessssaa

ddii MMoonnaaccoo””, una mostra che ha infuso nuova classe alla capitale celebrando la donna

che meglio ha incarnato la regalità, intesa come nobiltà, grazia ed eleganza.

Di scena, la vita pubblica e privata della amata GGrraaccee KKeellllyy,, iiccoonnaa ddii bbeelllleezzzzaa eedd eellee--

ggaannzzaa cchhee ddaa aattttrriiccee ssttaattuunniitteennssee ddiivveennnnee mmoogglliiee ddeell pprriinncciippee RRaanniieerrii IIIIII ddii MMoonnaaccoo,,

ffiinnoo aall 11998822 anno della sua tragica prematura scomparsa.

PPaallaazzzzoo RRuussppoollii hhaa ooffffeerrttoo uunn’’ooccccaassiioonnee ssiinnggoollaarree ppeerr ssffoogglliiaarree uunn aallbbuumm eemmoozziioo--

nnaannttee ee rriivviivveerree uunn’’eeppooccaa sseeggnnaattaa ddaa uunnaa bbeelllleezzzzaa che ancora oggi non conosce rivali.

Realizzato con il sostegno della Fondazione Memmo e curato da Frederic Mitterrand,

Ministro della Cultura e della Comunicazione della Repubblica Francese, iill ppeerrccoorrssoo

ssii èè aarrttiiccoollaattoo ttrraa llee ffoottooggrraaffiiee aarrttiissttiicchhee cchhee ppoorrttaannoo llee ffiirrmmee ddii HHoowweellll CCoonnaanntt,, CCeecciill

BBeeaattoonn,, IIrrwwiinngg PPeennnn; la corrispondenza che intrecciò con nomi di spicco come Jackie

Kennedy, Maria Callas, Alfred Hitchcock, Cary Grant; cover ed articoli di magazine;

filmati tratti da pellicole famose e da momenti di vita privata; un luccicante Oscar

meritato per l’interpretazione de La ragazza di camp agna; abiti ed accessori griffati

Christian Dior, Oleg Cassini, Givenchy, Balenciaga, Chanel, nonché Hermès che per

lei creò la famosa Kelly bag ancora oggi di gran moda; oggetti personali; il delizioso

abito da sposa da lei indossato ma realizzato 125 anni prima per una antenata dei

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GrAce KellyIlCigno©

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di Iaia Mito

Page 71: Preziosa n.1

69

Ranieri, una rarità anche nel velo tempestato di migliaia di perle, e, soprattutto, gli

splendidi gioielli appositamente creati per lei dai più importanti maestri orafi di allora

che rispondono al nome di Cartier e di Van Cleef & Arpels, gioie che nella linea dei

metalli e nel gioco delle pietre disegnano con incredibile attualità quel periodo storico.

Una cascata di diamanti di toccante bellezza, pietre di vario taglio ma di uguale purez-

za per la coppia di orecchini a pendente su montatura in platino firmati Van Cliff &

Arpels. Appartenuto alla Principessa Charlotte e indossato dalla Principessa Grace in

occasione del Ballo del Centenario, nel 1966, il diadema in platino e oro bianco tempe-

stato di diamanti e perle a gocce realizzato dalla Maison Cartier, una eccellenza che sem-

bra scivolata via dalle pagine di un libro di fiabe.

È un fitto reticolo di diamanti il bracciale articolato della Van Cleef & Arpels.

“19 aprile 1956” grazioso passa-foulard con corona montato in oro.

Seppure incrostato di rubini e diamanti Fred, ha una linea decisamente meno impe-

gnativa il pendente montato su catena in oro giallo che riproduce il segno zodiacale

dello scorpione.

C’è tanta regalità nel collier a tre giri in perle e diamanti che si completa con il brac-

ciale, l’anello e la coppia di orecchini creati dalla Van Cleef & Arpels. Importante nella

lavorazione e nella scelta dei colori la spilla a rosone ornata di diamanti e rubini a taglio

baguette della Maison Boucheron.

Sta nella purissima trasparenza della spilla in cristallo, oro giallo e diamanti della

Maison Gérard tutta la raffinatezza che il gioiello sprigiona.

Gioielli da sogno che da soli raccontano questa incantevole storia.

© Seb

astia

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senbe

rg, P

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fotogrou

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Page 72: Preziosa n.1

Mi piace iniziare citando questo “motto”

ripreso dalle pagine dell’elegante libro da

lavoro in brossura rossa dedicato all’alta

orologeria di Cartier:

“L’orologiaio delle forme” diventa “Creatore

di Alta Orologeria”.

Un concetto che esplica chiaramente

una fase storica per la maison che più di

ogni altra ha reso eleganti polsi femmini-

li e maschili all’incirca dal 1888, anno in

cui si hanno tracce dei primi orologi da

polso con casse di forma.

Da allora si sono susseguite vere e pro-

prie opere di stile difficilmente eguagliate:

Tonneau, Tortue, Tank, Losange, Crash,

per giungere ai giorni nostri con un gran-

de valore aggiunto quale è quello dei movi-

menti di manifattura creati, prodotti e

assemblati interamente nella stupenda fab-

brica Cartier di La Chaux-de-Fonds dove

a questo ambizioso progetto si dedicano

18 persone che lavorano al concepimento

dei movimenti, unite a 70 maestri orolo-

giai che si occupano del montaggio e altre

10 che svolgono severe verifiche di control-

lo, per garantire il perfetto funzionamento

di questi capolavori.

La collezione è ricca di splendidi

modelli, alcuni dei quali con movimento

insignito del Punzone di Ginevra, dei

quali si avrà modo di scrivere, ma per ora

è giusto dedicarsi a quella che per molti

potrebbe sembrare una modesta compli-

cazione, ma che a nostro avviso, per come

è stata concepita in Cartier, merita una

presentazione agli appassionati: Il Rotonde

de Cartier Cronografo Centrale.

Iniziando dalla cassa, disponibile in oro

rosa e oro bianco, possiamo dire che la

forma tonda, pur non essendo la più pre-

sente nelle collezioni della maison, è stata

realizzata attentamente e con linee sempli-

ci, unite a rotondità che trasmettono un

carattere forte: il fondo è in vetro zaffiro,

l’impermeabilità 30 metri.

Molto particolare e di sicuro effetto il

quadrante: questo, infatti, è formato da

due dischi con quello del cronografo

sopraelevato rispetto a quello delle ore.

Tale distacco conferisce una facile lettura

delle ore e del cronografo quando questo

è in funzione; finitura guillochè per il qua-

drante superiore di color ardesia.

Le lancette (gladio-brunite) delle ore e

dei minuti parzialmente nascoste ma di

grandi dimensioni non interferiscono con

la lancetta del cronografo, il disco che

indica lo scorrere dei minuti cronografici

è di chiara lettura, le vistose cifre romane

rendono ancor più ampia la grandezza del

quadrante che finisce con la minuteria

chemin de fer.

Molto ampi e di facile utilizzo i pul-

santi di forma rettangolare, bella ed ele-

gante la corona con il classico zaffiro blu

cabochon.

Ma veniamo alla cosa più bella e deci-

samente nuova, il movimento: è nume-

rato, ha la firma Cartier, il numero del

calibro seguito dalle lettere MC (“mani-

fattura Cartier”), la dizione Swiss e il

numero dei rubini in cifre e lettere; mec-

canico a carica manuale di manifattura

calibro 9907 MC, cronografo con fun-

zioni centrali, ruota a colonne, crono-

grafia ad innesto verticale riserva di mar-

cia di 50 ore anche con cronografo in

funzione grazie ai due bariletti, 11 linee,

35 rubini, 272 parti meccaniche, 28.800

alternanze ora, il tutto visibile attraverso

il vetro zaffiro del fondo.

Concludiamo con il cinturino che è in

alligatore nero, mentre la fibbia è in oro

déployante e regolabile.

Per visionare la collezione in Italia sono

stati selezionati un numero ridotto di

concessionari (quattro), alcune boutique

e partner abilitati; è inoltre possibile acce-

dere ad una rubrica dedicata sul sito

Cartier wwwwww..ccaarrttiieerr..ccoomm

70

Rotonde de Cartier Cronografo Centrale

di Mario Didone

Page 73: Preziosa n.1

71

Page 74: Preziosa n.1

Tissot SailingTouchPermette di verificare le condizioni meteorologiche, tramite un istogramma delle ultime sei ore, lamisurazione della pressione atmosferica relativa ed un regolo calcolatore per conoscere l’evoluzionedelle maree nel porto di destinazione. Conto alla rovescia dei 10 minuti che precedono la partenzadelle regate con visualizzazione digitale.Movimento al quarzo. Cassa in acciaio inossidabile 316L e quadrante disponibile in nero, argenté, bluscuro o laccato bianco.Funzioni: Ora, minuti, meteo (pressione relativa), regata (conto alla rovescia), velocità (cronografocon tachimetro), bussola, 2 svegliarini, calcolatore delle maree, 2 fusi orari, calendario perpetuo eretroilluminazione.Vetro zaffiro tattile antigraffio con trattamento antiriflesso. Lunetta rossa, argenté o blu scuro con 19 diamanti Top Wesselton VS/SI incastonati (da 0,8 a 0,85carati) o nella versione senza diamanti.Cinturino in caucciù nero o bianco oppure caucciù con acciaio, chiusura con sistema di sicurezza.

UlysseNardin ElToroEdizione limitata a 500 pezzi in oro rosa o platino. Movimento Calibro UN-32, 34 rubini (riserva di carica 45 ore), carica automatica con certificato COSC. Funzioni calendario perpetuo regolabile tramite corona. Secondo fuso orario con meccanismo di regola-zione veloce brevettato. Ora d’origine indicata da una terza lancetta. Gran data in doppia finestra. Cassa disponibile in oro rosso 18 ct. o in platino con lunetta in ceramica, diametro da 43 mm. Impermeabile 100 m. Vetro zaffiro anti riflesso, Fondello zaffiro e corona a vite.Cinturino in caucciù con chiusura in titanio e ceramica; in coccodrillo con chiusura déployante.

DeGrisogono Instrumento Grande ChronoVersione cronografo dell’Instrumento Grande, prodotto nel 2005.Datario ad andamento retrogrado a doppio arco di cerchio. Contatoredi 30 minuti quadrato, dal fondo bianco a ore 9; contatore grande delle12 ore, nero e rotondo, a ore 6.Quadrante nero, argentato o marrone.Cassa d’oro rosa 18 carati, impermeabile fino a 30 m di profondità(apertura laterale all’altezza delle 9h: visibile il moto alternato delrotore, sul quale spicca lo stemma di de Grisogono). Movimento meccanico a carica automatica (riserva di marcia: 42 ore)Cinturino nero o marrone in alligatore.

anteprima Baselworld 2010in attesa della rassegna svizzera, alcune anticipazioni

Page 75: Preziosa n.1

Victorinox DiveMaster500Movimento al quarzo ETA 251.262; cronografo. Cassa in acciaio inossidabile trattato Black Ice PVD TM, diametro 43 mm. Lunetta rotante unidirezionale con numeri e indici luminescenti.Vetro zaffiro antigraffio con triplo trattamento antiriflesso. Impermeabile fino a 500 m.Quadrante proposto in nero, rosso o arancio, con lancette e indici luminescenti. Indicazione centrale dei minuti e dei secondi del cronografo. Contatori delle ore e dei piccoli secondirispettivamente a ore 10 e a ore 6 (Finestrella della data a ore 6).Bracciale in acciaio trattato Black Ice PVD TM o cinturino in autentico caucciù nero, rosso o arancio.

Hermès - Clipper 44 - Millimetre Mechanical Chronograph Movimento autonomo cronografo meccanico a carica automatica con calibro Valjoux 7750 13 1/4-

(riserva di carica di 46 ore). Funzioni: Ore, minuti, secondi, data, cronografo con ore, minuti e secondi. Cassa in acciaio e titanio, diametro da 44 mm, sul lato incisione: “Hermès – Paris” .

Vetro zaffiro e fondello in vetro zaffiro, entrambi con trattamento antiriflesso. Impermeabile fino a 200m. Quadrante antracite, palladio o marrone ramato. Contatori di ore, minuti e secondi rispettivamente

a ore 6, 12 e 9. Finestra data a ore 3. Cinturino in caucciù nero, arancio o marrone o bracciale in acciaio e titanio.

Hamilton PulsomaticMovimento automatico calibro H1970 (Riserva di carica 82 giorni). Misura 39mm x 49mm, in acciaio inox / Pvd nero / Pvd 4N.Display nero, Visualizzazione digitale a cristalli liquidi.Vetro zaffiro. Impermeabilità 5 bar (50 m).Cinturino in gomma o bracciale in acciaio.

anteprima Baselworld 2010in attesa della rassegna svizzera, alcune anticipazioni

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Gucci Classic WatchMovimento al quarzo, ETA G10.211 H1.Funzioni: Ora, minuti, secondi, data, cronografo e tachimetro.Cassa in acciaio inossidabile spazzolato o trattato PVD nero,diametro 44 mm.Lunetta con scala tachimetrica. Vetro zaffiro.Impermeabile fino a 30 m. Quadrante nero con banda verde-rosso-verde a ore 3 emonogramma G in filigrana brillante.Contatori delle ore, dei minuti e dei piccoli secondi rispettivamenteal 2, al 10 e al 6.Finestrella della data a ore 4. Cinturino o Bracciale in Caucciù nero o verde, acciaio inossidabilespazzolato o trattato PVD nero.Chiusura in acciaio, acciaio trattato PVD nero o fibbia adardiglione in acciaio trattato PVD nero.

Movado MasterIspirato all’espressione industriale e architettonica del movimentoBauhaus.Movimento meccanico a carica automatica, ETA, 25 rubini (riserva dicarica 39 ore). Cassa in acciaio inossidabile, diametro 44 mm, lunetta dizaffiro nera. Quadrante nero o bianco opaco, con motivo a griglia. Cerchio internoasimmetrico, con indici luminescenti.Vetro zaffiro antigraffio con trattamento antiriflesso all’interno, fondello invetro zaffiro.Impermeabile sino a 300 m.Cinturino in caucciù nero con superficie a griglia, oppure bianco lisciocon chiusura déployante in acciaio.

Eberhard & Co. - Tazio Nuvolari Edition Limitée Grand Prix TN

Edizione limitata (123 esemplari). Movimento: ETA 7750 base 131/4” Cronografo meccanico a carica automatica.

Due contatori: 30 minuti a ore 12; 12 ore a ore 6.Cassa oro rosso 5N 18 kt. Diametro 43 mm, 13 mm di spessore. Retro

chiuso da 8 viti, parte centrale incisa. Pulsanti rettangolari.Lunetta in ceramica nera, scala tachimetrica in miglia/h rossa, incisa.

Vetro: zaffiro, trattamento antiriflesso interno. Quadrante in oro nero (trattato con 9 ct.). Numeri luminescenti con

profilo rosso. Réhaut “oro nero” (trattato con 9 ct.).Cinturino in alligatore nero con cuciture in rosso, fibbia placcato in oro

rosso 5N, personalizzato con le iniziali “E&C”.

Oris - Oscar Peterson Limited EditionEdizione limitata a 1925 pezzi (il 1925 è la data della scomparsa di Peterson, una delle maggiori leggende del jazz).

Meccanico a carica automatica. Quadrante nero da 42 mm con struttura a disco. Indici a tasti di pianoforte. Sul fondello numerato un leone (l’emblema del musicista). Numero VIII placcato in oro rosa (riferimento agli otto

Grammy Awards vinti). Lancette in nickel rivestite con Superluminova.Vetro zaffiro bombato da entrambi i lati con trattamento antiriflesso sul lato interno.

Impermeabile fino a 10 bar / 100 m.Cinturino in pelle di vitello nera con motivo coccodrillo, chiusura in acciaio.

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75

Rado R 5.5 AutomaticoMovimento meccanico a carica automatica, ETA 2892A2, 11''' ½, 21 rubini, decorato erodiato, con viti azzurrate. Quadrante quadrato, colore nero mat in contrasto con le lancette e gli indiciluminescenti bianchi rivestiti con Superluminova. Cassa e cinturino in ceramica nera.Corona in acciaio con rivestimento in ceramica nera.Fondello in titanio trattato Pvd nero e vetro zaffiro, parte mediana in acciaio.Vetro zaffiro metallizzato nero.Bracciale in ceramica nera mat con chiusura in titanio.

Longines Lindbergh DroiteMovimento meccanico a carica automatica, calibro L705 (ETA A07 231), 16’’’ ½, 27rubini, 28.800 alternanze/ora (riserva di 46 ore).Cassa in acciaio o in oro rosa 18 ct., diametro 47,5 mm. Corona con pulsante che apreil fondello con coperchio inciso e numerato. Impermeabile fino a 30 m.Quadrante bianco laccato lucidato e argenté.Tachimetro con numeri arabi neri dipinti e minuteria chemin de fer nera dipinta.Lancette in acciaio azzurrato.Cinturino in alligatore marrone con fibbia.

Breitling Avenger Seawolf Chrono BlacksteelDispositivo brevettato Breitling di pulsanti magnetici all’interno della cassa (comandi attivabiliattraverso il metallo della carrure). Serie limitata (2mila pezzi). Impermeabile e funzionale fino a 1.000 metri. Movimento SuperQuartz TM termocompensato, Calibro Breitling 73, certificato COSC.Funzioni: ora, minuti, secondi, data, cronografo sdoppiante, memorizzazione delle direzioni.Cassa in acciaio con trattamento a base di carbonio ultraresistente da 45,4 mm.Réhaut con rosa dei venti che consente di memorizzare le direzioni.Lunetta rotante unidirezionale à cliquet. Vetro zaffiro bombato, trattamento antiriflesso. Quadrante Nero Volcano, indici e lancette luminescenti. Contatori cronografici 12 ore (a ore 10)e 1/10 secondo (a ore 2).Lancetta dei secondi e lancetta sdoppiante. Calendario a ore 4.Cinturino in Caucciù Diver Pro nero o Ocean Racer forato.

Altanus EliteSportDinamico cronografo con cassa in acciaio satinato da 46 mm, movimento al quarzocalibro 8171/202. Funzioni attive: ora, minuti, secondi, data, cronografo e regolo calcolatore (km e miglia). Quadrante disponibile in bianco, nero o blu, con indice e lancette luminescenti. Lunetta,corona e pulsanti con denti in acciaio o anelli abbinati al quadrante. Vetro zaffiro e fondello a vite. Impermeabile fino a 100 metri. Bracciale in acciaio satinato, maglie interne brillanti e doppia chiusura di sicurezza.

Page 78: Preziosa n.1

A gennaio gli operatori hanno avuto un bel da fare, in giro per le

numerose fiere di settore che affollano il primo mese dell’anno, in

Italia (Milano, Vicenza) e all’estero (Dubai e Ginevra).

Si è chiuso con un incremento del 12%

di operatori qualificati della distribuzio-

ne il Macef - il salone milanese della

Casa che dedica il 25% dei propri spazi

al bijoux e all’accessorio moda - che si è

svolto dal 15 al 18 gennaio. Buona la

presenza di operatori (in forte crescita gli

italiani, stabili gli esteri) e circa 90mila i

visitatori.

«Dopo i segnali positivi sulla ripresa dei

consumi provenienti dagli acquisti di

Natale - commenta Enrico Pazzali, Ad

di Fiera Milano - evidentemente il mondo

della distribuzione ha acquisito fiducia e

sente adesso l’esigenza di tornare ad investire». Significativo che i visi-

tatori italiani provenissero in buon numero non solo dalle vicine

regioni del nord ma anche dal centro e dalle regioni meridionali.

Quinta edizione del Premio TThhee BBeesstt ooff BBiijjoouuxx ddii MMaacceeff con due

novità: l’introduzione, accanto ai tre tradizionali premi settoriali,

di una quarta categoria “per la migliore immagine”, e l’istituzione

delle “nomination”, dieci per ciascuna delle quattro categorie.

Selezionate da una giuria composta dalle stylist Gloria Gnoli e

Giulia Rebora con Naiche Tolio in rappresentanza della segreteria

organizzativa, queste le aziende premiate: “Per il miglior uso dei

materiali” AArrttee EEttnniiccoo di Angela

Ramirez, “per l’armonia con cui riesce a

far convivere materiali diversi in una col-

lezione coerente e di forte impatto”;

Sezione “Miglior Collezione”: MMeerrccaattoo

ddeeii FFoolllleettttii di Sonia Maria Gatti, “per

l’impatto visivo e identificativo del mar-

chio, coerenza cromatica e morbidezza

dello stile”; Sezione “Miglior Design

Innovativo” GGiioorrggiiaa PPiiùù, “per la capaci-

tà di trasformare materiali classici come

il corallo e l’avorio in uno stile di assolu-

ta tendenza”; Sezione “Miglior presenza

in Fiera” CCaammoommiillllaa,, “per la capacità

comunicativa del brand, per la ricercatezza e lo studio dell’imma-

gine e degli allestimenti scenografici”.

Dal 16 al 21 gennaio, all’insegna di una nuova epoca - Fiera di

Vicenza si è trasformata in una S.p.A amministrata da Roberto

Ditri (vedi intervista) - si è svolta Vicenzaoro First. Gli operatori

accreditati alla chiusura della 62esima edizione sono stati 17.969

rispetto ai 13.154 del 2009. Moderato ottimismo tra gli espositori:

76

Calo nella produzione e nei fatturatiTiene bene il mercato Cinese

Il settore viene da una recessione molto lunga eprofonda. Nel 2009 la domanda di oreficeria egioielleria ha registrato un pesante calo a livelloglobale di circa il 18%, con flessioni molto profon-de negli Stati Uniti (-17%), nei Paesi Arabi e inEuropa. I dati Assicor parlano di un calo di pro-duzione del -17%; l’Istat invece segnala unadiminuzione di fatturato del 25%. L’unicosegno di tenuta è quello del mercato cinese,con un aumento della domanda di oro del 12%e una crescita dell’8% nella gioielleria. Per il2010, le previsioni indicano una ripresa del mer-cato la cui dimensione sarà comunque legataall’andamento dell’economia nelle diverse areedel mondo.

Fiere, inizio d’anno ricco di appuntamentiNumerose le rassegne in Italia e all’estero. Al Macef premi per bijoux e vetrine

Page 79: Preziosa n.1

La sua carica di amministratore delegato di Fiera diVicenza S.p.A. è stata ufficializzata soltanto il gior-no precedente l’inaugurazione dell’edizione 2010di Vicenzaoro First. Roberto Ditri, ingegnere vicen-tino, 62enne, arriva in un momento storico difficilea guidare la nuova S.p.A. derivante dalla fusione traImmobiliare Fiera e società di gestione. La sua è la storia di un uomo d’azienda: negli anni’70 alla Intersoll Rand Italia, poi per oltre 10 anni haguidato, come Ad e direttore generale, la MarelliMotori. Presiede la sezione Meccanica e Metallurgica di Confindustria Vicenza ed èvicepresidente di Confindustria Vicenza con delega all’internazionalizzazione. Conosceperfettamente l’inglese, tanto da sostenere il discorso di inaugurazione di First 2010anche in lingua straniera, senza interprete. Quale eredità ha ricevuto dal suo predecessore, Dino Menarin?«Innanzi tutto questa edizione meravigliosa di Vicenzaoro First, rispetto alla quale, evi-dentemente, non ho alcun merito. Il mio ruolo ora è quello di ascoltare, perché vengo daun settore estraneo - ma solo per certi aspetti - alle dinamiche di questo comparto.Durante la fiera sono andato in giro a raccogliere informazioni, commenti e soprattuttospunti».E quale atmosfera ha trovato tra gli espositori?«Non si può parlare ancora di ottimismo, piuttosto di una positività. In questa fase di “stu-dio” reciproco non posso far altro che trasmettere entusiasmo e comunicare a tutti chela mia filosofia è quella di fare squadra: gli errori di percorso vanno messi in conto ugual-mente, ma il compito che i miei collaboratori ed io dobbiamo portare avanti è di presen-tarci sul mercato come made-in e come eccellenza. Non esiste più il “fazo tuto mi” (“fac-cio tutto io”, in dialetto vicentino): io devo prendere le scelte, ma solo dopo aver condivi-so analisi e riflessioni con il mio gruppo».Lei è un uomo d’azienda. Come coniugare le sue esperienze del passato con unsettore così diverso?«Le differenze sono soltanto apparenti, io parto dal presupposto che si tratta sempre diacquisto di beni. Perciò, avendo già la consapevolezza dei punti in comune – nellagestione, nel supporto – ora mi tocca imparare l’aspetto nuovo, quello del fashion e dellamoda. Se non ci fosse più niente da imparare, il cambiamento non avrebbe senso».Quale sarà la sua prima “mossa”?«Per ora non lo dico, ma ho già mille lampadine accese». (c.d.m.)

77

1500 aziende provenienti da 31 paesi esteri

e da 58 province italiane hanno presentato

novità e collezioni su 70 mila metri quadra-

ti di superficie espositiva. Rinnovati gli

appuntamenti con la Glamroom e

Gemworld; numerosi i seminari e gli incon-

tri tecnici destinati agli operatori per appro-

fondire tematiche di comune interesse.

L’edizione numero 1 di GGeenneevvaa TTiimmee

EExxhhiibbiittiioonn,, iill ssaalloonnee iinnddiippeennddeennttee ddeell--

ll’’oorroollooggeerriiaa, ha chiuso i battenti il 22 gen-

naio, dopo aver accolto circa 5500 visitato-

ri: un buon risultato, se si tiene conto che

si è trattato della prima edizione. Trentotto

i marchi esposti che, nel corso di una setti-

mana, hanno presentato le proprie colle-

zioni ad un pubblico di professionisti, col-

lezionisti ed appassionati. Alto artigianato

di orologeria di brand famosi ma anche di

aziende giovani e di talento, che hanno

scelto la GTE per far conoscere il proprio

nome sul mercato. Incoraggiante il dato

sugli ordini: non soltanto contatti, dunque,

ma una vera e propria ripresa del settore.

Ascoltare, condividere e decidere: è la ricetta vincente di Roberto Ditrida gennaio amministratore delegato diFiera di Vicenza, trasformata in S.p.A.

Il Consiglio di Amministrazione della nuova Fieradi Vicenza, indicato dagli azionisti di maggioranza

all’unanimità (Comune, Provincia e Camera diCommercio) è composto di imprenditori e tecnici:

Michele Amenduni, Paolo Brunello, RenatoCorrà, Ambrogio Dalla Rovere, Antonio Pilastro e

Stefano Stenta (Vice Presidente).

Page 80: Preziosa n.1

Riusciranno i nostri legislatori a

predisporre un quadro normativo

preciso e rigoroso per il caotico

comparto dei gioielli e dei preziosi

in Italia? Segnali insistenti dell’ur-

genza della materia si vanno sostan-

ziando con regolarità in tavole

rotonde, tavoli negoziali, consulta-

zioni, convegni, bozze, documenti,

anticipazioni, indiscrezioni. In

ordine cronologico l’ultima occa-

sione di un partecipato dibattito sulla questione è stata offerta il 17 gennaio scorso, nel-

l’ambito dell’edizione Vicenzaoro First 2010, dal convegno internazionale “La certifi-

cazione delle pietre preziose nel mondo”. In una sala molto meno affollata di quanto

il prestigio dell’evento meritasse, relatori di tutto rispetto i cui laboratori apparteno-

gno tutti all’LMHC (Laboratory Manual Harmonization Committee, il comitato isti-

tuito con accordo di tutti i più rinomati laboratori gemmologici mondiali per armo-

nizzare la nomenclatura delle certificazioni) erano tutti del massimo livello: KKeenn

SSccaarrrraatttt (GIA), AAhhmmaaddjjaann AAbbdduurriiyymm (GAAJ), LLoorree KKiieeffeerrtt (Gubelin), PPoorrnnssaawwaatt

WWaatthhaannaakkuull (GIT), JJeeaann--PPiieerrrree CChhaallaaiinn (SSEF), EElleennaa GGaammbbiinnii (CISGEM); a

moderare gli interventi il presidente del Cisgem DDaarriioo BBoossssii MMiigglliiaavvaaccccaa e a presiede-

re l’evento GGaaeettaannoo CCaavvaalliieerrii, presidente CIBJO (The World Jewellery Confederation).

Sul piano strettamente tecnico si sono rilevate leggerissime differenze in quanto tutti i

primari laboratori al giorno d’oggi sono equipaggiati con strumentazioni all’avanguar-

dia per affrontare le numerosissime problematiche inerenti i sintetici ma sopratutto i

trattamenti che, nell’ultima decade, si

sono fatti drammaticamente insidiosi da

rilevare. Sul piano legislativo è risultato che

soltanto la Francia si è dotata di un’apposi-

ta legge in materia gemmologica mentre in

tutti gli altri paesi vengono seguite

“norme” emanate da vari enti che non

hanno però carattere legislativo. Anche gli

Stati Uniti possono affidarsi solo alla

Federal Trade Commission (FTC) che for-

nisce però eclusivamente degli indirizzi-

guida in un’ottica di mera difesa del consu-

matore; nella civilissima Svizzera, che ospi-

ta due tra i più eminenti laboratori

(Gubelin ed SSEF), nessuna legge ad hoc.

Ma qual è la situazione in Italia?

In realtà non molto differente da quel-

la della maggior parte degli altri paesi:

nessuna legge specifica ed una serie di

normative, principalmente emanate

dall’Ente Nazionale Italiano di

Unificazione, a cui ci si dovrebbe attene-

re in ambito gemmologico.

È il CISGEM, società per azioni con-

trollata della Camera di Commercio di

78

Leggi a tutela dell’acquisto di preziosi Li certifichiamo tutti? di Paolo Minieri* e Alberto Scarani**

Dario Bossi Migliavacca presidente del Cisgem

Page 81: Preziosa n.1

Milano, in partnership con

l’Associazione Orafa Lombarda, a

guidare risolutamente, nel campo

delle certificazioni, il fronte

interventista favorevole ad

operare un deciso passo

verso una normativa che

abbia l’autorevolezza di una

legge di stato. Tale posizione è

apparsa con chiarezza nell’interven-

to di Elena Gambini (responsabile per la

Formazione del CISGEM) che ha puntua-

lizzato più volte l’esigenza di una legge che

regoli la materia nel nostro paese. È un fatto che a partire dal 2004, anno della prima

presentazione del disegno di legge Mazzocchi, la questione abbia interessato almeno

altre 4 volte il parlamento italiano (3 disegni di legge da parte dello stesso On.

Mazzocchi più uno dell’On. Nieddu e l’ultimo in ordine cronologico presentato a

marzo 2009 dall’ On. Mattesini) senza che a tutt’oggi si sia arrivati ad una conclusio-

ne (l’ultimo provvedimento Mazzocchi è fermo in Parlamento). Recenti sviluppi nel

commercio delle gemme, dal boom delle televendite ed aste televisive al rimarchevole

incremento degli acquisti via internet, favorito dal moltiplicarsi dell’offerta grazie

anche a fenomeni come eBay, stanno rendendo sempre più improrogabile la regola-

mentazione legislativa del mercato con strumenti adeguati ai nostri tempi. È pur vero

che le leggi a tutela del consumatore sono già efficaci e che, come ha ricordato l’avvo-

cato TToommaassssiinnii di Assicor nel suo inter-

vento, gli operatori sono sempre respon-

sabili, anche in sede legale, verso l’acqui-

rente dei prodotti che vendono. Eppure

sarebbe quantomeno auspicabile

l’adozione di un dispositivo legislativo

che, se non altro, recepisse a livello

giuridico le normative già emanate in

materia di nomenclatura, identifica-

zione e trattamenti dei prodotti gem-

mologici riducendo al contempo i

tempi della giustizia; a tutt’oggi, in

caso di controversia legale, il ricorso

alla figura del consulente tecnico di

ufficio (CTU) da parte del giudice è

imprescindibile con conseguente

allungamento dei tempi del giudizio.

DDaa uunn eecccceessssoo aallll’’aallttrroo

È il caso a questo punto di accennare

brevemente al contenuto dell’ultima ver-

sione della Proposta di Legge Mazzocchi

(N. 225 del 29 aprile 2008) la quale, sep-

pur più datata rispetto all’ultima

Mattesini, ci giunge nella sua terza stesu-

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Recenti sviluppi nel commerciodelle gemme, dal boom delletelevendite ed aste televisive alrimarchevole incremento degliacquisti via internet, favorito dalmoltiplicarsi dell’offerta grazieanche a fenomeni come eBay,stanno rendendo sempre piùimprorogabile la regolamentazionelegislativa del mercato construmenti adeguati ai nostri tempi.

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ra ed ha, negli ultimi anni, suscitato l’interesse di molte associazioni di categoria.

Il testo è piuttosto conciso e stabilisce (Capo I) che sia fatto obbligo, nel descrivere

materiale gemmologico, di utilizzare una corretta nomenclatura a riguardo non solo

delle gemme, ma anche dei trattamenti (Art. 1-4), con obbligo di riferirsi direttamen-

te alle norme UNI (10245 e 9758). Viene abolito l’utilizzo del termine “semiprezioso”

(Art. 5), si puntualizza una nomenclatura specifica per le perle (Art. 6). Nel Capo 2

(art 7 e 8) si precisano i soggetti che devono attenersi alle disposizioni del Capo I e, tra

questi, vi è un’esplicita menzione delle vendite a distanza (leggi televendite, ndr.). Il

Capo III verte sulle responsabilità degli operatori, sulle controversie e sui laboratori di

analisi. Nel Capo IV troviamo le sanzioni e nel Capo V le disposizioni finali tra cui

l’Art. 15, a cui la legge fa più volte riferimento negli altri articoli, che sancisce l’emana-

zione, entro 6 mesi dalla promulgazione e per decreto, di un apposito regolamento di

attuazione.

Sostanziale identità vi è tra la proposta Mattesini e quella Mazzocchi per quello che

concerne tutti gli articoli relativi alle norme UNI e l’espresso richiamo al documento

di attuazione che, anche in questo caso, verrebbe emanato a seguito dell’approvazione.

Ma il quadro complessivo del disegno di legge Mattesini è rilevatore di uno sforzo

manifesto di operare con fermezza una vera e propria “prise de puvoir” da parte del-

l’autorità amministrativa sull’intera filiera dei preziosi in Italia. In particolare colpisce

il punto primo dell’art. 6 il quale stabilisce che “l’importatore e il produttore di materia-

li gemmologici hanno l’obbligo di provvede-

re al confezionamento di ogni singola pietra

di valore superiore a 250 euro, che deve esse-

re sigillata e accompagnata da una certifica-

zione di qualità conforme alle disposizioni

della presente legge”. Basterebbe pensare a

quanti prodotti di valore superiore a 250

euro giacciono nelle casseforti dei grossisti

e dei dettaglianti del nostro paese per ren-

dersi conto che obbligare gli operatori a

sigillarli e certificarli comporterebbe, oltre

ad un costo praticamente insostenibile,

un effetto paralizzante a tutti i livelli.

Come si potrebbe, dall’oggi al domani,

attestare la qualità e le caratteristiche di

milioni di gemme e di preziosi in Italia?

Come potrebbero le deboli strutture di

certificazione gemmologica reggere l’im-

patto di un lavoro immane? In definitiva,

quantunque sia stringente il bisogno di

dare una risposta efficace alla domanda di

certezze da parte dell’acquirente italiano

di gioielli, non sembra campato in aria il

timore che si passi senza soluzione di con-

tinuità dall’anarchia più totale ad uno sce-

nario fin troppo restrittivo.

Finora abbiamo assistito amaramente al

triste spettacolo di una sostanziale impu-

nità da parte di venditori privi di scrupo-

li che si son fatti beffe delle più elementa-

ri regole di correttezza commerciale. Ma

non si corre forse il rischio, presi dal legit-

timo desiderio di riparare al cattivo fun-

zionamento di controllo deontologico

della catena distributiva, di spostarsi da

un estremo all’altro? Tanti osservatori

80

Page 83: Preziosa n.1

sono d’accordo sul fatto che in Italia, in

tantissimi campi, abbondino codici,

comma e disposizioni di legge tutt’altro

che snelle. Dopo tutto la gioielleria rap-

presenta un campo tecnico ben delimita-

to: forse basterebbe rendere vincolanti le

norme già in essere e prevedere nel con-

tempo un inasprimento delle sanzioni per

tutti gli operatori che non vi si attenesse-

ro. In Italia vi è una quantità smisurata di

gemme e gioielli in circolazione, se calco-

liamo, tra l’altro, l’inestimabile patrimo-

nio di preziosi antichi che alimentano di

continuo le vetrine. Milioni di pezzi

richiederebbero un certificato ben artico-

lato con distinzione di ciascun materiale

utilizzato, stime non semplici di pesi, tagli

e qualità, insomma un lavoro immane i

cui rilevanti costi ricadrebbero, manco a

dirlo, sulle spalle dell’operatore.

FFaattttaa llaa lleeggggee ssii ffaarràà iill ddeeccrreettoo

È assolutamente fuori discussione che

sinora la gestazione della rimodulazione

del sistema di garanzia dell’acquirente di

gioielli sia stata rispettosa delle numerose

parti in causa chiamate a confrontarsi.

Associazioni di categoria, organi ammini-

strativi, camere di commercio, istituti

gemmologici, sindacati hanno tutti avuto

in qualche maniera l’opportunità di espri-

mere valutazioni, suggerire modifiche. A

più livelli si è avuta l’impressione di una

netta condivisione di intenti e di una con-

vinta partecipazione al processo normati-

vo. Forse però il lavoro di consultazione

s’è fermato alle valutazioni più generiche:

l’opportunità dell’intervento, la nomen-

clatura da armonizzare, le garanzie all’ac-

quirente. Insomma il perché dei disegni

di legge è molto chiaro. Non altrettanto il

come.

Non si può infatti dire che gli impren-

ditori e gli operatori del gioiello siano a

conoscenza dei meccanismi amministra-

tivi che dovrebbero garantire l’attuazione

delle nuove norme.

Tutto è rimandato ai decreti attuativi i

cui contenuti non sono ancora conosciuti

dato che, come specificato in entrambi i

DDL, verranno emanati a seguito dell’ap-

provazione del provvedimeto legislativo.

Al di là delle buone intenzioni è pro-

prio nei decreti attuativi che verranno

effettivamente ridisegnati gli organismi

delegati all’applicazione delle regole e i

loro poteri. Vale la pena di ricordare che

in Italia non vi sono enti centrali pubbli-

ci (o, con termine più moderno,

Authorities) che soprassiedano ai vari

laboratori gemmologici. Non è legittimo

aspettarsi che sullo sfondo si delineino

nuovi soggetti amministrativi delegati al

controllo del sistema? Vi sono inoltre

operatori stranieri di grande tradizione e

di indiscusso prestigio che ovviamente

non possono che rispondere a disposizio-

ni e normative dei paesi d’origine. Chi

sarà il controllore e chi lo controllerà?

Dobbiamo assistere a una nuova proli-

ferazione di registri di laboratori abilitati,

timbri, carte bollate, dispute, arbitra-

ti, ispettori con pos-

sibile ingolfamento

del funzionamento

della parte sana ed

onesta del comparto

della gioielleria?

81

*Consigliere Federazione Orafi Campani**Gemmologo IGI di Anversa

Per chiunque volesse approfondire, in calce i link relativi ai due disegni di legge:

Link ddl. Mazzocchi http://nuovo.camera.it/126?PDL=225&leg=16&tab=2Link ddl. Mattesini http://nuovo.camera.it/126?PDL=2274&leg=16&tab=2

Tanti osservatori sono d’accordo sul fatto che in Italia, in tantissimicampi, abbondino codici, comma e disposizioni di legge tutt’altro chesnelle. Dopo tutto la gioielleria rappresenta un campo tecnico bendelimitato: forse basterebbe rendere vincolanti le norme già in esseree prevedere nel contempo un inasprimento delle sanzioni per tutti glioperatori che non vi si attenessero.

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83

Studi e ricerche per conoscere la propria base e adottare così politiche che rispondano

alle esigenze degli associati: è una delle attività concrete messe in atto dal nnuuoovvoo

CCoonnssiigglliioo ddeellllaa FFeeddeerrddeettttaagglliiaannttii pprreessiieedduuttoo ddaa GGiiuusseeppppee AAqquuiilliinnoo.

Primo risultato effettivo: ll’’aannaalliissii vveennddiittee ddeell mmeessee ddii ddiicceemmbbrree 22000099, effettuata su

207 gioiellerie distribuite su tutto il territorio nazionale proprio nel periodo migliore

dell’anno per il commercio.

A loro è stato sottoposto un questionario basato sui seguenti valori di riferimento:

Oreficeria a peso non firmata / Oreficeria fine non firmata / Oreficeria firmata /

Gioielleria non firmata / Gioielleria firmata / Argenteria / Oggettistica in acciaio /

Orologeria.

Malgrado sia il primo esperimento in tal

senso e quindi non ci sia la possibilità di

confrontare tali dati con analisi precedenti,

le riflessioni che ne scaturiscono restano

significative. Prendendo come riferimento

il 2008, la richiesta di preziosi resta stabi-

le: lo ha dichiarato il 47 % degli operato-

ri. Un 13% di gioiellieri ha addirittura

riscontrato uunn aauummeennttoo ddeell 1100%%.. AA qquuee--

ssttii ddaattii èè ccoorrrriissppoossttoo uunn aauummeennttoo ddeell

nnuummeerroo ddii ppeezzzzii vveenndduuttii:: cciiòò vvuuooll ddiirree

cchhee llaa ssppeessaa mmeeddiiaa èè ddiimmiinnuuiittaa (a fronte,

comunque, di una diminuzione di acqui-

sti nei tre mesi precedenti).

I risultati di uno studio Federdettaglianti sulle vendite di fine anno

Aumenta la domanda di gioielleria non firmataIn calo acciaio, orologeria e argenteria

L’indagine conoscitivaha evidenziato per il47% degli intervistatiuna percentuale divendita invariatarispetto allo stessoperiodo 2008

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Per trentadue dettaglianti su 100, l’oggettistica d’acciaio ha subito una contrazione compresa tra il 21 e il 30%. La richiesta di

oreficeria non firmata si è ridotta del 30% per il 75% degli operatori coinvolti nell’indagine. IInn ccrreesscciittaa llaa ggiiooiieelllleerriiaa nnoonn ffiirrmmaattaa::

ppeerr iill 2299%% ddeeggllii iinntteerrvviissttaattii llaa ddoommaannddaa èè aauummeennttaattaa ddeell 1100--2200%%.

Per quanto riguarda gli orologi, la relativa domanda è diminuita fino al 20% per circa la metà degli intervistati. Un altro 20%

ritiene che sia rimasta invariata rispetto al Natale dell’anno precedente.

Una ulteriore suddivisione dell’indagine ha riguardato i prodotti brandizzati (domanda invariata per il 54% dei dettaglianti)

e quelli afferenti al settore gioielleria/oreficeria (aumento del 10% per almeno 12 operatori su 100). Emerge la presenza di gio-

ielleria con d iamanti: anche i fornitori di pietre preziose hanno confermato il trend positivo. Buona la presenza sul mercato

anche delle pietre colorate.

Per tirare le somme, il segmento sembra essere tornato su una sostanziale stabilizzazione. Di là dai dati incoraggianti, va detto che

iill vveerroo rriissuullttaattoo èè ll’’aatttteeggggiiaammeennttoo eemmeerrssoo nneell ccoommppoorrttaammeennttoo ddeeii ddeettttaagglliiaannttii:: ddii ffrroonnttee aallllaa ccrriissii,, hhaannnnoo ddoovvuuttoo ttiirraarree ffuuoorrii llaa

ppoossiittiivviittàà nneecceessssaarriiaa ppeerr aaffffrroonnttaarree llaa ccoonnggiiuunnttuurraa ddiiffffiicciillee ee ssccoommmmeetttteerree ssuu nnuuoovvii ppuunnttii ddii ffoorrzzaa. Positività che emerge attraver-

so una maggior cura delle vetrine, eccezionale strumento di comunicazione, ed una maggior disponibilità ad assecondare le richie-

ste della clientela, molte volte curiosa e desiderosa di informazioni anche quando questi atteggiamenti non sono finalizzati ad un

acquisto immediato. (c.d.m.)

84

Egr. Sig. Direttore,innanzitutto complimenti per l’impostazione e i contenuti di “Preziosa”.

In merito all’articolo del signor Marco Cantarella (n° 6/dic.09) vorreidire che la nostra categoria di dettaglianti forse non riesce, tramitela Confcommercio e la Federdettaglianti, a far sentire le proprielegittime, vitali necessità, ma soprattutto non è presa in considera-zione da chi la governa.Il dettagliante (ce ne sono 20/25.000 in Italia) legge con grande spe-ranza il titolo dell’articolo in oggetto (“Tremonti-ter: un’opportunitàper rinnovare l’impresa”), per poi restarne delusissimo nei conte-nuti. Arredamento del negozio no, sistemi antifurto no, computer eaccessori no, insegne no, ma cartucce del toner sì! Tutto ciò che èveramente oneroso da affrontare e può essere risolutivo per la

modernizzazione, l’efficienza e la sicurezza del commercio è escluso dalla Tremonti-ter. A que-sto proposito, visto che si dovrà eleggere il nuovo Direttivo Confcommercio, ma ne abbiamouno nuovo alla Federdettaglianti comincerei a chiedere al volenteroso presidente GiuseppeAquilino di prodigarsi a Roma perché l’emendamento che il Parlamento sta valutando tengaconto delle difficoltà del nostro commercio e lo aiuti con misure che agevolino gli investimen-ti importanti e che possono creare lavoro a cascata. Sarebbe anche molto importante assimilare la possibilità di finanziamento del 50% di corsi gem-mologici Cisgem, Igi, Hrd, Gia o altri qualificati.Grazie per l’accoglienza, saluti e buon lavoro.

Gianpiero Monticone

PRESIDENTE ASSOCIAZIONE PROVINCIALE TORINESEGIOIELLIERI ORAFI OROLOGIAI ARGENTIERI E AFFINI

In relazione all’articolo“Tremonti-ter: un’opportunità

per rinnovare l’impresa”(Preziosa n.6/09)

Una lettera di Gianpiero Monticone

(Presidente Associazione ProvincialeTorinese Gioiellieri Orafi Orologiai

Argentieri e Affini)

Nell’analisi della legge suicontributi al settore, dubbiemergono in merito alle

aree di impresa realmentefavorite dal provvedimento

Page 87: Preziosa n.1

“Nuovo corso” per la Federazione Nazionale Dettaglianti Orafi Confcommercio

Imprese. Con il presidente per l’Italia Giuseppe Aquilino il vento è cambiato e in questa

ottica sono stati richiesti una serie di incontri per individuare possibili accordi vantaggio-

si per i diversi livelli della filiera. Si è partiti lo scorso 13 gennaio con Swatch Group, il

gruppo che racchiude numerosissimi tra i più grandi produttori di orologi di differenti

segmenti di mercato (Breguet, Blancpain, Glashütte Original, Jaquet Droz, Léon Hatot,

Omega, Tiffany & Co., Longines, Rado, Union Glashütte, Tissot, Ck watch & jewelry,

Balmain, Certina, Mido, Hamilton, Swatch, Flik Flak, Endura e Tourbillon), ma il ciclo

di incontri si allargherà a tutti i brand che vorranno aprirsi al dialogo.

FFrraanncceessccoo PPaalleerrmmoo,, ccoooorrddiinnaattoorree ddeellllaa CCoommmmiissssiioonnee ccooiinnvvoollttaa nneell pprrooggeettttoo nnoonn--

cchhéé vviicceepprreessiiddeennttee ddii FFeeddeerrddeettttaagglliiaannttii, dichiara in maniera chiara ed inequivocabile

che è giunto il momento di parlare di marginalità e gestione dell’invenduto.

«Con la marginalità che i brand applicano ai dettaglianti, con gli indici di rotazione

attuali, non viene garantita la possibilità di una corretta gestione del punto vendita - spie-

85

ga Palermo -. A questo va aggiun-

to che l’impostazione attuale della

filiera è fortemente sbilanciata a

vantaggio dei marchi e, per tale

motivo, i dettaglianti sono forte-

mente preoccupati a far quadrare

il loro conto economico».

Il momento congiunturale sicuramente

non permette ai brand di portare avanti

politiche che possano risolvere in modo

definitivo il problema, ma qualcosa può

Caro Direttore, approfitto della sua ospitalità per replicare alla nota trasmessa dal collega Gianpiero Monticone.

Ho avuto modo di conoscere Gianpiero a Torino, all’indomani della mia elezione alla guida della Federazione durante un incontropiacevole, all’insegna dell’informalità, come d’uopo tra colleghi, avente lo scopo di analizzare le problematiche del comparto orafoin generale con riferimento alle necessità della provincia Torinese. Il tutto in previsione della stesura di un programma di lavororealmente condiviso tra tutte le componenti della Federazione. Inutile negarlo, chi mi conosce sa bene che sono da sempre strenuo sostenitore della chiarezza e della trasparenza nei rapporti,specie, quando trattasi di esperienze associative, ove l’impegno di tutti noi affinché si raggiungano risultati concreti, deve esseretangibile. Ed è su questa base che sto improntando, assieme ai colleghi della Giunta e del Consiglio, il lavoro della Federazione.In quest’ottica la missiva di Gianpiero è stimolante, poiché mi invita a far chiarezza sul concetto stesso di associazione che ricor-do essere l’unione di più individui, aventi affinità in comune, finalizzato alla tutela di tali interessi, ed al raggiungimento di obietti-vi condivisi, difficilmente realizzabili in proprio.

Partendo da questo concetto l’associazione non è, dunque, rappresentata da un singolo ma dalla collegialità degli associati; pertanto ilPresidente, i Vice presidenti, altri componenti il Direttivo o addirittura il Segretario non possono essere identificati con la Federazione.Troppe volte scambiando opinioni con colleghi mi sono sentito dire “ma cosa fa l’Associazione per noi” magari riferendosi al problema stretta-mente personale. Quanti guardano al mondo associativo con diffidenza dimenticando il valore aggiunto che esso rappresenta per la collettivitàdegli interessi. Non dimentichiamoci, inoltre, che un’Associazione, per essere tale, deve essere realmente rappresentativa della categoria, solo inquesto modo può essere valida portavoce delle istanze del comparto rappresentato. In poche parole un maggior numero di associati ci consen-te di partecipare ai vari Tavoli con una forza contrattuale decisamente superiore e magari permette di “battere i pugni sul tavolo” al fine di ottene-re reali vantaggi per gli associati e per la categoria in generale. Purtroppo nel mio girovagare per l’Italia durante questo mio primo trimestre da“apprendista Presidente”, per toccare con mano le varie realtà territoriali che si riconoscono in Federazione, mi sono imbattuto in situazionialquanto discutibili. Fortunatamente la stragrande maggioranza delle Associazioni è rappresentata da colleghi che in ogni modo si prodigano per far fronte alle esi-genze della categoria a livello territoriale ma anche a livello più ampio; in altri casi vi sono Associazioni che nella migliore delle ipotesi dichiara-

È la richiesta portata al Gruppo Swatch Italia dalla Commissione Produttori eDistributori orologi di Federdettaglianti. In previsione anche incontri con altri brand

Sconti aggiuntivi in fattura per gli Associati

Nella foto, Francesco Palermo, Vice Presidente Federdettaglianti e Presidente della Commissione

Page 88: Preziosa n.1

Dal canto suo, LLaauurraa BBuurrddeessee,, AADD ddii

SSwwaattcchh IIttaalliiaa, ha recepito il messaggio e ha

detto di prendere atto di questa richiesta,

anche se la politica del Gruppo è quella di

ridurre i concessionari, affermando che la

selettività è per loro un’esigenza e le margi-

nalità variano da paese a paese e vengono

decise direttamente dalla casa madre.

Tra gli argomenti, invece, affrontati tra

la Federazione insieme alla delegazione

della AAssssoocciiaazziioonnee OOrraaffaa LLoommbbaarrddaa,

presieduta dal Presidente dei dettaglianti,

AAnnddrreeaa SSaannggaallllii, figura l’assistenza post-

vendita, vale a dire interventi in garanzia,

riparazioni, tempi di consegna, semplifi-

cazione delle modalità di fornitura

ricambi. Il tema è ritenuto dagli associa-

ti di notevole interesse a seguito dalla

centralizzazione del servizio presso la

sede di Rozzano. Rassicurazioni in tal

senso sono giunte da Laura Burdese, che

insieme ai suoi collaboratori sta elabo-

rando soluzioni efficaci al fine di venire

incontro alle esigenze dei partners com-

merciali.

Proprio in considerazione del clima di

collaborazione instauratosi tra i parteci-

panti al meeting, nelle prossime settima-

ne è previsto un nuovo incontro per

affrontare con attenzione i problemi sol-

levati dai soci della Federazione in merito

ai rapporti con la Swatch Group.

«Quello che stiamo intraprendendo -

conclude Palermo - sarà un percorso lungo

e di non facile realizzazione, ma non possia-

mo continuare a sperare nello “stellone della

fantasia italica”, che è sempre una bella

cosa, ma con i tempi attuali non basta più».

86

no al nazionale un numero esiguo di colleghi associati a fronte di rappresentanze ben più ampie al solo fine di far rientrare i propri bilanci o nellapeggiore delle ipotesi sigle sindacali svuotate del contenuto principale: una reale base associativa. Questo non è certamente il “fare squadra” che vado ripetendo sino alla noia, ma un comportamento finalizzato esclusivamente alla conservazio-ne del proprio orticello, senza pensare che ciò facendo, pone un reale limite alla nostra Federazione nella sua effettiva rappresentanza a disca-pito quindi di tutto il comparto.Anche la nota del collega Gianpiero va in questa direzione. La Federazione, portavoce delle istanze della categoria, nell’ottica di un lavoro condi-viso tra tutti i suoi organismi di rappresentanza del territorio, deve avere come priorità la tutela delle imprese associate che passa anche attra-verso interventi concreti presso le istituzioni, ma la Federazione ha anche necessità di avere alle proprie spalle un’organizzazione del territorioefficiente e realmente rappresentativa.In passato, con riferimento alla richiesta specifica di Gianpiero, siamo intervenuti per favorire il coinvolgimento della categoria, vedi quanto pre-visto dalla legge finanziaria 2007 con il cosiddetto “bonus sicurezza” che prevedeva per gli anni 2008, 2009 e anche per il 2010 l’attribuzione diun credito d’imposta per l’acquisizione e l’installazione, nel luogo di esercizio dell’attività, di impianti e attrezzature di sicurezza, inclusi gli stru-menti di pagamento con moneta elettronica, a favore delle piccole e medie imprese esercenti attività commerciali di vendita al dettaglio e all’in-grosso. Un piccolo aiuto, una goccia nel mare di necessità del comparto ma è sulla base di interventi di questo tipo che si incoraggiano le impre-se a far meglio. L’innovazione delle imprese orafe è sicuramente una priorità, ma ritengo che si può pensare di essere realmente efficienti e chie-dere interventi concreti in questo senso solo quando tutti noi, nessuno escluso, ci riconosceremo in un’organismo di rappresentanza che nonha altri interessi che promuovere la categoria. Personalmente assieme ai collegi della Giunta e del Direttivo sto impegnandomi affinché ciò avvenga. Non è utopia, ma senso pratico delle cose.Rimango dell’idea che l’associazione è un bene comune dove si ottengono risultati che magari qualche volta non soddisfano pienamente le esi-genze del singolo ma sono proiettate verso la comunità degli associati.A Torino il coinvolgimento della Camera di Commercio, passo questo già effettuato in passato da altre realtà territoriali, può contribuire a finan-ziare corsi di aggiornamento professionale. La nostra stessa Federazione più volte all’ombra della Mole Antonelliana è intervenuta sponsoriz-zando corsi qualificanti.Dunque, rimbocchiamoci le mani assieme, poiché il Presidente, seppur volenteroso, ha necessità di essere supportato con idee concrete checontribuiscano a costruire il futuro del comparto orafo, gioielliero ed orologiero.

Giuseppe AquilinoPRESIDENTE FEDERDETTAGLIANTI

essere fatto: ««CChhiieeddiiaammoo cchhee aaii nnoossttrrii aassssoo--

cciiaattii vveennggaa rriiccoonnoosscciiuuttoo uunnoo ssccoonnttoo aaggggiiuunn--

ttiivvoo iinn ffaattttuurraa - aggiunge Palermo - che fac-

cia intendere il cambiamento di rotta. Noi ddaa

ppaarrttee nnoossttrraa ffaarreemmoo ooppeerraa ddii iinnffoorrmmaazziioonnee

ee mmoorraalliizzzzaazziioonnee ssuuii ddeettttaagglliiaannttii iinn mmooddoo

cchhee ssii ppeerrddaa llaa ccaattttiivvaa aabbiittuuddiinnee ddii rriiggiirraarree

lloo ssccoonnttoo ssuullllaa cclliieenntteellaa iinn mmaanniieerraa aauuttoo--

mmaattiiccaa ed altro. Sicuramente, oggi vi è una

produzione di orologi superiore alle capacità

di assorbimento del mercato tradizionale e qui

sorge il problema dell’invenduto».

Palermo ritiene che ci debba essere più

attenzione da parte dei produttori/distri-

butori in maniera tale da concordare con

il dettaglio politiche che evitino la dere-

gulation attuale (chi fa sconti tutto l’an-

no, chi vende in parallelo, chi traffica con

stocchisti di ogni sorta, ed altro).

Page 89: Preziosa n.1
Page 90: Preziosa n.1

GGllii oobbbblliigghhii ddeeii ddeettttaagglliiaannttii

Q uali sono gli obblighi dei dettaglianti in ordine a marchi e titoli dei prodotti posti in ven-

dita?

Innanzitutto, sia i commercianti all’ingrosso che quelli al dettaglio hanno l’obbligo di

controllare, all’atto dell’acquisto della merce, l’effettiva corrispondenza di essa a quan-

to riportato nei documenti di accompagnamento, ed inoltre la presenza e leggibilità

sugli oggetti del titolo e del marchio di identificazione.

È proibito ai commercianti, sia all’ingrosso che al dettaglio, di tenere in azienda ogget-

ti privi del marchio e del titolo legale, esclusi gli oggetti di peso inferiore al grammo,

quelli usati e di antiquariato, purché questi ultimi siano riportati sul registro dei beni

usati. Gli oggetti preziosi usati che non possono essere considerati pezzi d’antiquariato

devono comunque recare i marchi previ-

sti dalle leggi precedentemente in vigore,

vale a dire la legge 305/34 e la legge

46/68. Gli oggetti di antiquariato, per

essere considerati tali, devono essere

accompagnati da fattura d’acquisto o

altro documento e da perizia effettuata da

perito iscritto all’albo della Camera di

Commercio.

Per quanto riguarda gli oggetti di peso

inferiore al grammo, essi devono essere

88

UFFICIO METRICO:Occhio ai controlli su titoli e marchiGià da alcuni anni l’attività di controllo degli Uffici Metrici sui titoli e sui marchi degli oggetti preziosi si è estesa anche ai det-taglianti, pur essendo tuttora prevalentemente rivolta nei confronti di grossisti e fabbricanti. Come è noto, gli Uffici Metricihanno il compito di verificare la correttezza dei titoli degli oggetti in metallo prezioso anche mediante saggi e prelievi effettua-ti sugli stessi. Per evitare di danneggiare inutilmente i dettaglianti, la Federazione Nazionale Dettaglianti Orafi ha ottenuto chegli eventuali saggi vengano effettuati, da parte dell’Ufficio Metrico, solo sugli oggetti privi di marchio di fabbrica.

di Marco Cantarella*

Page 91: Preziosa n.1

contenuti, all’atto della vendita dal produttore all’acquirente (grossista o dettagliante),

in involucro sigillato accompagnato da documento (fattura, documento di trasporto o

certificato di garanzia) con l’indicazione del produttore o importatore, del titolo e delle

caratteristiche generali dell’oggetto. Anche l’involucro deve riportare la descrizione del-

l’oggetto. I dettaglianti devono conservare il documento, l’involucro ed i sigilli fino ad

esaurimento della merce.

Gli oggetti di importazione provenienti da Paesi non appartenenti allo spazio econo-

mico europeo devono recare il marchio dell’importatore. In questo caso, particolare

attenzione va posta alla gioielleria ed alla bigiotteria in argento proveniente

dall’Oriente.

Il divieto di detenere oggetti privi di marchio non vale per i commercianti titolari di

laboratorio e marchio di identificazione, limitatamente agli oggetti in corso di lavora-

zione ed ai semilavorati.

I commercianti al dettaglio hanno inoltre l’obbligo di esporre al pubblico un cartello indi-

cante, in maniera chiara e leggibile, i titoli in millesimi degli oggetti commercializzati.

RReessppoonnssaabbiilliittàà ddeell ddeettttaagglliiaannttee

Il rivenditore è sempre responsabile verso l’acquirente dell’esattezza del titolo degli

oggetti venduti, anche se, nella gran parte dei casi, non può verificarla direttamente:

quindi, il dettagliante risponde sempre nei confronti del cliente cui ha venduto merce

non a norma, anche se non ne era consapevole.

Il dettagliante è “costretto” in qualche modo a fidarsi dei propri fornitori, e l’unica dife-

sa è quella di operare con aziende di provata serietà.

Egli può comunque rivalersi verso il produttore o il grossista che gli ha ceduto gli

oggetti. Per promuovere l’azione di rivalsa, il commerciante deve essersi accertato,

all’atto dell’acquisto, che gli oggetti rechi-

no in maniera leggibile il marchio di

identificazione del produttore, ed inoltre

deve conservare la documentazione fisca-

le attestante la provenienza degli oggetti.

Si ricorda che la messa in commercio di

oggetti dal titolo inferiore a quello dichia-

rato, oltre alle sanzioni amministrative

previste dall’art. 25 del Decreto

251/1999, configura il reato di frode nel-

l’esercizio del commercio.

OOggggeettttii ddii pprroodduuzziioonnee pprroopprriiaa

Le aziende commerciali dotate di un pro-

prio laboratorio, che producono e vendo-

no limitate quantità di gioielli realizzati in

proprio, devono dotarsi del marchio di

identificazione. La concessione del mar-

chio è subordinata alla verifica, da parte

della Camera di Commercio, dell’idonei-

tà alla fabbricazione di oggetti preziosi del

laboratorio. Riguardo ai requisiti conside-

rati necessari per stabilire se un laborato-

rio è o meno idoneo alla produzione di

preziosi, gli Uffici Metrici seguono in

genere quanto stabilito dalla circolare n.

330665 del 21 marzo 1981 emanata dal

Ministero dell’Industria - Divisione XII -

Ufficio Centrale Metrico. La circolare

ministeriale considera, quale requisito

essenziale per stabilire l’idoneità alla fab-

bricazione di oggetti preziosi di un labo-

ratorio, la possibilità di effettuare lavora-

zioni che determinano il titolo degli

oggetti, e quindi la capacità di fondere o

trasformare i metalli. Pertanto, il

89

È proibito ai commercianti, sia all’ingrossoche al dettaglio, di tenere in azienda oggettiprivi del marchio e del titolo legale, esclusi glioggetti di peso inferiore al grammo, quelliusati e di antiquariato, purché questi ultimisiano riportati sul registro dei beni usati.

Page 92: Preziosa n.1

Ministero ritiene indispensabile la presen-

za in laboratorio, unitamente al banco da

orafo con gli utensili caratteristici, di “un

qualunque mezzo o fonte di calore atto a

fondere o saldare i metalli” e di “una bilan-

cia di portata e sensibilità, o valore di divi-

sione, tale da assicurare la preparazione di

leghe o l’impiego di quantità di saldature

conformi a quanto richiesto dalle disposizio-

ni vigenti in materia di titoli e relative tol-

leranze”. Va segnalato peraltro che, in

seguito alla crescente diffusione dell’uso

di assemblare semilavorati, specie in

argento, prodotti da terzi, alcuni Uffici

Metrici hanno ritenuto di poter rilasciare

il marchio anche ai dettaglianti che effet-

tuano questo tipo di attività.

CCoommee ssii ssvvoollggoonnoo ii ccoonnttrroollllii??

Gli ispettori degli Uffici Metrici, ora

inquadrati nelle Camere di Commercio,

può effettuare controlli presso laboratori

di produzione ed aziende di commercio

di preziosi al solo fine di accertare l’esat-

tezza del titolo dichiarato per le materie

prime e del titolo legale dei semilavorati e

degli oggetti finiti. A tale scopo essi pos-

sono prelevare campioni da sottoporre a

saggio nei laboratori abilitati, verificare i

marchi di identificazione, controllarne

l’autenticità e la loro idoneità all’uso.

Essi, nell’espletamento dei propri compiti

ispettivi, godono della qualifica di polizia

giudiziaria. Solo il personale con tale qua-

lifica può eseguire il prelevamento dei

campioni. Il personale ispettivo deve esse-

re dotato di una speciale tessera di identi-

ficazione munita di fotografia, rilasciata

dalla Camera di Commercio di apparte-

nenza.

Il personale ispettivo può effettuare visite

non preannunciate e può entrare libera-

mente durante l’orario di apertura nei

locali aziendali adibiti alla produzione, al

deposito ed alla vendita di oggetti prezio-

si, anche con l’ausilio della forza pubblica,

se necessario.

Gli ispettori possono accedere in azienda

anche in assenza del titolare o legale rap-

presentante. In questo caso però i campio-

ni non potranno essere prelevati immedia-

tamente; essi dovranno essere chiusi in

plichi sigillati e dati in consegna alla per-

sona che in quel momento ha in affida-

mento l’azienda. I plichi dovranno essere

recapitati alla Camera di Commercio a

cura dell’azienda nel termine disposto dal-

l’ispettore.

GGaarraannzziiee ppeerr llee aazziieennddee ssoottttooppoossttee aa ccoonn--

ttrroolllloo

Del prelevamento dei campioni viene

redatto un verbale indicante il peso, il

valore, le caratteristiche ed il marchio di

identificazione degli oggetti prelevati. Il

titolare dell’azienda sottoposta ad ispezio-

ne può far inserire proprie dichiarazioni

nel verbale. Egli può inoltre asportare

dagli oggetti prelevati le eventuali pietre

preziose.

I risultati degli esami sono riportati in

appositi certificati, di cui l’azienda può

ottenere copia.

I campioni e gli oggetti prelevati, in caso

di esito positivo degli esami, vengono

restituiti all’azienda.

LLee SSaannzziioonnii

Nel caso che il titolo riscontrato non sia

conforme a quello dichiarato, la Camera

di Commercio applica le sanzioni ammi-

nistrative pecuniarie previste dall’art. 25

del Decreto 251/1999 e trasmette il rap-

porto concernente le violazioni al

Questore.

In caso di recidiva, alle sanzioni ammini-

strative si aggiunge la sospensione dall’at-

tività per un periodo da un minimo di 15

giorni ad un massimo di 6 mesi.

*Direttore Federazione Orafi Campani

90

Page 93: Preziosa n.1

Il 1 gennaio sono entrate in vigore le

Disposizioni sulla “trasparenza delle opera-

zioni e dei servizi bancari e finanziari - cor-

rettezza delle relazioni tra intermediari e

clienti” emanate dalla Banca d’Italia, la cui

osservanza è obbligatoria per tutto il siste-

ma bancario.

Tali Disposizioni - scaricabili dal sito

www.bancaditalia.it - toccano pratica-

mente ogni dettaglio dei rapporti tra ban-

che e clienti; a nostro avviso i fattori di

maggiore importanza sono due:

- viene assicurata la trasparenza e la con-

frontabilità dei costi con quelli di altre

banche;

- vengono chiaramente enumerati e defi-

niti i diritti del cliente, codificati in un

documento standard (anche questo sca-

ricabile dal sito www.bancaditalia.it)

che dovrà essere obbligatoriamente con-

segnato ai clienti.

Sotto il profilo della trasparenza dei

costi, il sistema funzionerà in questo

modo: sulla base dei “profili tipo di opera-

tività” dei conti correnti, che saranno defi-

niti dalla Banca d’Italia e saranno i mede-

simi per tutte le banche (in pratica, una

standardizzazione delle varie tipologie di

conto corrente in base alle diverse esigen-

ze di operatività dei clienti), sarà determi-

nato ll’’iinnddiiccaattoorree ssiinntteettiiccoo ddii ccoossttoo ((IIsscc))..

L’Isc sarà obbligatorio per ogni prodot-

to, dai conti correnti ai finanziamenti alle

carte di credito etc. e consentirà al cliente

di raffrontare le offerte delle varie banche

ed i relativi costi. Infatti, l’Isc dovrà essere

obbligatoriamente riportato nei fogli

informativi e nei documenti di sintesi

relativi ai vari prodotti bancari.

Attenzione: le disposizioni relative

all’ISC non entreranno in vigore prima di

aprile o maggio, per dar tempo alla Banca

d’Italia di definire i “profili tipo di opera-

tività” dei C/C.

Sono invece immediatamente operative

le altre disposizioni sulla trasparenza ed in

particolare quelle riguardanti i diritti dei

clienti.

Le banche devono mettere a disposizio-

ne dei clienti un documento generale

denominato “Principali diritti del cliente”;

redatto secondo il modello definito dalla

Banca d’Italia e presente sul sito web della

stessa. Ecco alcuni dei diritti irrinunciabi-

li del cliente enumerati nel documento

della Banca d’Italia:

- Ottenere gratuitamente e portare con sé

una copia completa del contratto e/o il

documento di sintesi, anche prima della

conclusione e senza impegno per le parti.

- Conoscere il TAEG (Tasso Annuo

Effettivo Globale) nel caso di contratti

di finanziamento ed esempi di un ISC

(Indicatore Sintetico di Costo) del

conto corrente.

- Essere informato su come recedere

senza spese entro 10 giorni dalla conclu-

sione del contratto.

- Non avere condizioni contrattuali sfa-

vorevoli rispetto a quelle pubblicizzate

nel foglio informativo e nel documento

di sintesi.

- Ricevere la proposta di qualunque

modifica unilaterale delle condizioni

contrattuali da parte dell’intermediario,

91

Più trasparenza in BancaLa Banca d’Italia impone nuove regole a tutela dei clienti

Page 94: Preziosa n.1

se la facoltà di modifica è prevista nel

contratto. La proposta deve pervenire

con un preavviso di almeno 30 giorni e

indicare il motivo che giustifica la modi-

fica. La proposta può essere respinta

entro 60 giorni, chiudendo il contratto

alle precedenti condizioni.

- Nei contratti di conto corrente, avere la

stessa periodicità nella capitalizzazione

degli interessi debitori e creditori.

- Nei contratti di finanziamento, trasferi-

re il contratto (“portabilità”) presso un

altro intermediario senza pagare alcuna

penalità né oneri di qualsiasi tipo, nei

casi previsti dalla legge.

- Nei contratti di credito al consumo con

garanzia sul bene acquistato, proseguire

il rapporto contrattuale e continuare a

pagare le rate alle scadenze prestabilite

anche nel caso di mancato pagamento

di una rata, purché questa non superi

l’ottava parte dell’importo originario

complessivo.

- Nei contratti di mutuo con ipoteca,

proseguire il rapporto contrattuale e

continuare a pagare le rate alle scadenze

prestabilite anche nel caso di ritardo nel

pagamento di una rata, purché ciò non

avvenga per più di sette volte.

- Recedere in ogni momento, senza

penalità e senza spese di chiusura, dai

contratti di durata quali conto corren-

te, deposito titoli in amministrazione,

carta di debito, carta di credito, casset-

ta di sicurezza.

- Nei contratti di credito al consumo,

estinguere in anticipo il rapporto con-

trattuale senza penalità, versando il capi-

tale residuo, gli interessi e gli altri oneri

maturati fino a quel momento, e una

somma non superiore all’1% del capita-

le residuo se prevista dal contratto.

- Nei contratti di mutuo per l’acquisto o

la ristrutturazione di immobili destinati

all’abitazione o allo svolgimento di atti-

vità economica o professionale, estin-

guere in anticipo, in tutto o in parte, il

contratto senza compensi, oneri e pena-

li. Per alcuni di questi mutui stipulati

prima del 3 aprile 2007 che prevedono

una penale, questa potrebbe essere ridot-

ta (per informazioni, www.abi.it - sezio-

ne mutui). Per gli altri mutui, quando

c’è un’ipoteca, il cliente può estinguere

in anticipo in tutto o in parte il rappor-

to pagando solo un unico compenso sta-

bilito dal contratto nel rispetto dei crite-

ri previsti dalla legge.

- Ottenere la chiusura del contratto nei

tempi indicati nel foglio informativo.

- Ricevere il rendiconto che attesta la

chiusura del contratto e riepiloga tutte le

operazioni effettuate.

Le banche devono mettere, inoltre, a

disposizione della clientela delle ““GGuuiiddee””

concernenti:

- i contratti di conto corrente offerti ai

consumatori e i servizi più comunemen-

te associati, quali carte di debito (ad

esempio Bancomat, Postamat), assegni,

carte di credito, scoperti, ecc.;

- i mutui ipotecari offerti ai consumatori;

- l’accesso ai meccanismi di soluzione

stragiudiziale delle controversie previsti

ai sensi dell’articolo 128-bis del T.U.

(Arbitro Bancario Finanziario). A que-

sto riguardo, non bisogna dimenticare

che qualora il cliente, se un suo even-

tuale reclamo non sia stato accolto dalla

banca, prima di ricorrere al giudice il

cliente può rivolgersi all’ Arbitro

Bancario Finanziario (ABF) istituito

presso la Banca d’Italia (vedi ns. articolo

sul numero di dicembre di Preziosa).

Le Guide devono essere realizzate in

conformità dei modelli elaborati dalla

Banca d’Italia.

Le Disposizioni della Banca d’Italia

contengono perfino un “richiamo” di

natura linguistica alle Banche, dettando

precise regole di scrittura affinché i loro

documenti e contratti siano scritti in

maniera semplice e trasparente, evitando

inutili appesantimenti burocratici e com-

plicazioni non necessarie.

Insomma, siamo di fronte ad un com-

plesso di disposizioni che per la maggior

parte erano già formalmente in vigore, ma

che non erano mai state raccolte in un

documento unico, vincolante per tutti gli

istituti bancari e finanziari.

Ora, si spera che questa nuova cultura

della trasparenza entri rapidamente in cir-

colo nel sistema bancario ed aiuti soprat-

tutto le PMI ad avere rapporti più sempli-

ci e costruttivi con il mondo del credito.

Sarebbe un grande aiuto per uscire dalla

crisi. (m.c.)

92

Page 95: Preziosa n.1

La sua storia ha inizio nel 2005 quando uunn ggrruuppppoo ddii 1144 oorrggaanniizzzzaazziioonnii ddii ffaammaa mmoonn--

ddiiaallee ssii rriiuunniissccoonnoo ddaannddoo vviittaa aall rriinnoommaattoo CCoonnssiigglliioo.. OOggggii ccoonnttaa cciirrccaa 115500 mmeemmbbrrii

tra aziende, associazioni ed organizzazioni di categoria coinvolte integralmente nella

mission comune. Una partecipazione attiva che ha contribuito a sottoscrivere un

nuovo Sistema di Certificazione internazionale per la manifattura di oro e diamanti

nonché per l’etica imprenditoriale nel

rispetto dei diritti umani e della protezio-

ne ambientale. Di fondamentale impor-

tanza la presenza di 15 stakeholders, revi-

sori esterni accreditati per verificare la

conformità con le norme di procedura

del Council e controllare il sistema di

gestione delle aziende partecipanti. La

loro efficienza e l’alto valore della

Certificazione permettono l’attuazione di

pratiche correttive adeguate e di sanzioni

in caso di irregolarità ripetute ed intenzio-

nali. Una garanzia unica nel suo genere

che assicura il mantenimento di precisi

standard che identificano il rispetto, la

trasparenza e la salvaguardia dei valori

etici e l’imparzialità sociale e ambientale.

93

Certificare l’etica della filieraè l’ambizioso obiettivo delResponsible Jewellery Council

Tutelare i diritti umani, sostenere i principi sociali ed ambientali. È ilprimo obiettivo perseguito dal Responsible Jewellery Council, l’organiz-zazione internazionale no profit volta a promuovere norme e prassi ope-rative in tutto il settore orafo, dall’estrazione mineraria del nobile metal-lo e dei diamanti sino alla vendita al dettaglio.

di Mariadomenica Santamaria

Page 96: Preziosa n.1

Un sostegno per tutte le comunità e le

popolazioni dei luoghi soggetti a qualsia-

si forma di estrazione mineraria istauran-

do con le stesse un rapporto di solidarietà

e rispetto. Una vera protezione per le

zone da esplorare attraverso l’immediata

chiusura di scavi qualora si manifestasse-

ro segni di impraticabilità o possibili

danni ambientali. Repentino l’interven-

to in merito alla vviicceennddaa ddeeii ddiiaammaannttii

pprroovveenniieennttii ddaall ggiiaacciimmeennttoo ddii MMaarraannggee

nneelllloo ZZiimmbbaabbwwee ddoovvee aavvvveennggoonnoo

ppeessaannttii vviioollaazziioonnii ddeeii ddiirriittttii uummaannii ee ddaa

ddoovvee vveennggoonnoo eessppoorrttaattii iilllleeggaallmmeennttee

anche con certificati Kimberley Process

falsi. Da qui l’immediato potenziamento

di vigilanza da parte del personale di

auditing e l’aggiornamento sugli svilup-

pi di questo triste caso di sopraffazione e

sfruttamento criminale. Un invito ai suoi

membri ad attenersi rigorosamente agli

schemi di Certificazione diffidando dal

trattare, acquistare e vendere tali diaman-

ti. Il Sistema diviene così un concreto

aiuto umanitario.

Pubblicamente varato e divenuto ope-

rativo lo scorso dicembre, èè ssttaattoo pprreesseenn--

ttaattoo ppeerr llaa pprriimmaa vvoollttaa aallllaa FFiieerraa ddii

VViicceennzzaa riscuotendo un enorme succes-

so. Lo stesso presidente Roberto Ditri ha

dichiarato che tale iniziativa è “da una

parte uno stimolo per tutti i nostri ope-

ratori e dall’altra conferma Vicenza come

un palcoscenico internazionale per rag-

giungere la filiera dell’oro a livello mon-

diale”. Con entusiasmo John Hall, vice

presidente del RJC, ribadisce così l’im-

portanza del progetto: ““UUssaarree iill ssiisstteemmaa

ddii cceerrttiiffiiccaazziioonnee ddeell RReessppoonnssiibbllee

JJeewweelllleerryy CCoouunncciill ppeerr rraaffffoorrzzaarree llaa ffiidduu--

cciiaa nneell ccoonnssuummaattoorree ee ggaarraannttiirree ll’’aappppllii--

ccaazziioonnee eedd iill mmaanntteenniimmeennttoo ddii aallttii vvaalloo--

rrii ddii eettiiccaa ee mmoorraalliittàà nneell pprroopprriioo llaavvoorroo””.

Ancora Hall evidenzia la riduzione della

quota associativa pari al 25% allo scopo

di ridurre la percentuale delle vendite

annuali dallo 0.006 allo 0.0045% per i

venditori e i produttori di oro e diamanti

e dallo 0.004 allo 0.003% per le aziende

orafe. L’RJC preannuncia per i prossimi

due anni di sostenere pienamente la rea-

lizzazione del Sistema e continuare ad

incrementare la sua influenza e il valore

dei membri.

94

“Usare il sistema di certificazione del Responsible Jewellery Councilper rafforzare la fiducia nel consumatore e garantire l’applicazione edil mantenimento di alti valori di etica e moralità nel proprio lavoro”

Page 97: Preziosa n.1

marketingLLaa ddiiffffuussiioonnee ddeell mmaarrkkeettiinngg nneellll’’iimmpprreessaa

mmooddeerrnnaa vvaa ddii ppaarrii ppaassssoo ccoonn ll’’aacccceelleerraa--

zziioonnee ddeeii mmeeccccaanniissmmii ddii eevvoolluuzziioonnee ddeellllaa

ssoocciieettàà ee,, iinn ppaarrttiiccoollaarree,, ddeell ssiisstteemmaa pprroo--

dduuttttiivvoo.. Le nuove tecnologie trasformano

i tempi tradizionali del ciclo di vita di un

prodotto, abbattendoli. CChhii gguuiiddaa

uunn’’aazziieennddaa ddeevvee ppootteerr mmeetttteerree iinn ggiiooccoo

ccoonnttiinnuuaammeennttee llee ppoossiizziioonnii ccoonnqquuiissttaattee,,

senza mai adagiarsi sui segmenti di mer-

cato che è riuscito ad occupare. Deve dia-

logare continuamente con la realtà che lo

circonda, saper interpretare le istanze pro-

venienti dal mercato, quindi dalla cliente-

la attuale e potenziale. Il cambiamento,

non la stabilità, diventa la regola base. Il

marketing, se bene utilizzato, è lo stru-

mento principe per monitorare il nuovo

che avanza. Gli esperti di marketing dico-

no che se un’impresa fa sempre gli stessi

affari, presto non ne farà più nessuno. Per

orientarsi è opportuno allora rifarsi alla

sapiente ricetta del teologo statunitense

Reinhold Niebuhr: bisogna accettare con

serenità ciò che non si può cambiare, ma

saper anche trovare il coraggio per modi-

ficare le cose quando è possibile. Il requi-

sito numero uno, conclude argutamente

Niebuhr, è avere la saggezza necessaria per

distinguere le due situazioni.

Ma perché è così difficile mantenere le

posizioni? La risposta ce la dà una sempli-

ce constatazione. LL’’iinnccrreemmeennttoo ddeellllaa

ccaappaacciittàà pprroodduuttttiivvaa iinn qquuaassii ttuuttttii ii sseettttoo--

rrii -- eeffffeettttoo aanncchhee ddeellllaa gglloobbaalliizzzzaazziioonnee

cchhee hhaa sseeggnnaattoo ll’’iinnggrreessssoo ssuullllaa sscceennaa ddii

nnuuoovvii ccoommppeettiittoorr -- hhaa rriibbaallttaattoo iill vveecccchhiioo

rraappppoorrttoo ttrraa iimmpprreessee ee ppootteennzziiaallii ccoonnssuu--

mmaattoorrii.. Un tempo questi ultimi erano in

numero esorbitante rispetto alle realtà che

si proponevano sui mercati. Nell’epoca

presente, sono le imprese, l’offerta di pro-

dotti e di servizi, a eccedere. Il cliente assu-

me dunque un maggiore potere contrat-

tuale. Ciò ha posto le basi per strategie

imprenditoriali che pongano al centro del-

l’iniziativa aziendale la customer care. Lo

spostamento di attenzione è dalla creazio-

ne del prodotto al mantenimento del

cliente. Una massima divulgata in ambien-

te Ford e che ha fatto il giro del mondo è:

“Se non siamo guidati dai clienti nemme-

no le nostre macchine lo saranno”.

Essere guidati dal cliente significa

anche mettere in discussione il proprio

prodotto, se necessario, per adeguarlo ai

suoi nuovi desideri.

Le imprese devono avere cura di chi

acquista i loro beni e si serve dei loro ser-

vizi, prima ancora di cercare nuovi consu-

matori o utenti. Il marketing serve più a

cambiare prodotti e servizi, se occorre,

che a cercare nuova clientela. PPeerr ccoossttrruuii--

rree uunn ffuuttuurroo ll’’aazziieennddaa ddeevvee ppootteerr ccoonnttaa--

rree ssuu uunnoo zzooccccoolloo dduurroo ddii mmeerrccaattoo, e ciò

è possibile soltanto attraverso strategie di

fidelizzazione dei consumatori. In tal

senso, risulterebbero sbagliate politiche di

incentivazione interna che puntassero a

premiare solo venditori che acquisiscano

nuova clientela. Bisogna motivare almeno

con altrettanta forza chi consolida i rap-

porti con soggetti che, per capacità di

spesa, qualità e affidabilità dei comporta-

menti, possono essere definiti interlocu-

tori privilegiati dell’impresa. Ma anche

per rafforzare le relazioni con i clienti già

in portafoglio l’imperativo di marketing

resta lo stesso: saper cambiare, adattarsi

alle nuove esigenze espresse.

*Commercialista

95

IL MARKETINGcome strumento principe del cambiamentodi Giovanni Lepre*

Page 98: Preziosa n.1
Page 99: Preziosa n.1

97

ppeerr iinnffoorrmmaazziioonnii::

FFeeddeerrddeettttaagglliiaannttii OOrraaffiiTTeell.. 0066 44440044110055 -- 0066 4444225511222299

wwwwww..oorraaffiiddeettttaagglliiaannttii..iitt oorraaffiiddeettttaagglliiaannttii@@ccoonnffccoommmmeerrcciioo..iitt

oo pprreessssoo llee sseeddii pprroovviinncciiaallii CCoonnffccoommmmeerrcciioo

La Federazione Nazionale Dettaglianti Orafi Gioiellieri Argentieri Orologiai da più di50 anni opera in Italia a favore del settore orafo.Attraverso 70 associazioni locali promuove inizitive a tutela degli oltre 8.000 soci,organizza corsi e convegni su temi di attualità, offre la possibilità di partecipare allepiù importanti manifestazioni fieristiche del settore a condizioni vantaggiose, stipulaconvenzioni con grandi aziende a livello nazionale e tiene costantemente informati gliassociati sulle più recenti disposizioni di legge in materia facendosi promotrice diinnumerevoli iniziative nell’interesse di tutto il settore orafo italiano.

IInnffoorrmmaattii ssuuii vvaannttaaggggii ooffffeerrttii eedd eennttrraa aanncchhee ttuu aa ffaarr ppaarrttee ddii uunnaa ggrraannddee ssqquuaaddrraa..

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