Prevenzione Incendi nelle ... - Provincia di Vercelli · Prevenzione Incendi nelle...

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27/03/2012 27/03/2012 D.V.D. D.V.D. Dott. Dott. Ing. Ing. Corrado Corrado ROMANO ROMANO 1 1 Prevenzione Incendi nelle Prevenzione Incendi nelle Attivit Attivit à à Agricole Agricole Relatore Relatore Dott. Dott. Ing. Ing. Corrado ROMANO Corrado ROMANO Vice Comandante Provinciale Vice Comandante Provinciale VV.F. VV.F. VERCELLI VERCELLI

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27/03/201227/03/2012 D.V.D. D.V.D. Dott.Dott. Ing.Ing. Corrado Corrado

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AttivitAttivitàà AgricoleAgricole

Relatore Relatore

Dott.Dott. Ing.Ing. Corrado ROMANOCorrado ROMANO

Vice Comandante Provinciale Vice Comandante Provinciale VV.F.VV.F.VERCELLIVERCELLI

27/03/201227/03/2012 D.V.D. D.V.D. Dott.Dott. Ing.Ing. Corrado Corrado

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AttivitAttivitàà AgricoleAgricoleD.P.R. 1 agosto 2011 n. 151D.P.R. 1 agosto 2011 n. 151

La nuova disciplina normativa scaturisce dalle La nuova disciplina normativa scaturisce dalle esigenze di semplificazione introdotte dai esigenze di semplificazione introdotte dai

provvedimenti normativi pregressi in particolareprovvedimenti normativi pregressi in particolare::

Legge n. 241/90 Legge n. 241/90 –– art. 19art. 19

D.P.R. n. 160 del 7/09/2010 (SUAP)D.P.R. n. 160 del 7/09/2010 (SUAP)

Legge n. 122 del 31/07/2010 (SCIA)Legge n. 122 del 31/07/2010 (SCIA)

Legge n. 133 del 6/08/Legge n. 133 del 6/08/0808 (decreto taglia oneri)(decreto taglia oneri)

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AttivitAttivitàà AgricoleAgricole

La semplificazione per le procedure di prevenzione incendi entraLa semplificazione per le procedure di prevenzione incendi entra in vigore il 7 ottobre in vigore il 7 ottobre 2011.2011.

Per la prima volta in Italia, Per la prima volta in Italia, èè stato concretamente adottato il principio di stato concretamente adottato il principio di proporzionalitproporzionalitàà : gli adempimenti amministrativi saranno diversificati sulla bas: gli adempimenti amministrativi saranno diversificati sulla base della e della

complessitcomplessitàà del rischio.del rischio.Inoltre, Inoltre, èè stata snellita la documentazione tecnica richiesta e sono statistata snellita la documentazione tecnica richiesta e sono stati eliminati gli eliminati gli

adempimenti ridondanti, determinando un risparmio stimato pari cadempimenti ridondanti, determinando un risparmio stimato pari circa al 46% dei costi.irca al 46% dei costi.Le nuove semplificazioni sono state realizzate nell'ambito dell'Le nuove semplificazioni sono state realizzate nell'ambito dell'attuazione del taglia attuazione del taglia

oneri e del "Piano per la semplificazione amministrativa 2010oneri e del "Piano per la semplificazione amministrativa 2010--2012", in vista 2012", in vista dell'obiettivo di ridurre, di almeno il 25%, gli oneri burocratidell'obiettivo di ridurre, di almeno il 25%, gli oneri burocratici a carico di cittadini e ci a carico di cittadini e

imprese.imprese.La nuova disciplina La nuova disciplina èè stata predisposta con il coinvolgimento delle associazioni stata predisposta con il coinvolgimento delle associazioni

imprenditoriali e delle amministrazioni interessate. imprenditoriali e delle amministrazioni interessate.

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AttivitAttivitàà AgricoleAgricole

Il nuovo Regolamento semplifica gli adempimenti assicurando, perIl nuovo Regolamento semplifica gli adempimenti assicurando, per tutti, tempi certi tutti, tempi certi e prevedendo procedure diverse sulla base del rischio, per queste prevedendo procedure diverse sulla base del rischio, per questo vengono distinte o vengono distinte

in tre categorie:in tre categorie:

Categoria "A", Categoria "A", attivitaattivita a basso rischio e standardizzatea basso rischio e standardizzate..Appartengono alla Categoria A le attivitAppartengono alla Categoria A le attivitàà che non sono suscettibili di provocare che non sono suscettibili di provocare rischi significativi per l'incolumitrischi significativi per l'incolumitàà pubblica e che sono contraddistinte da un pubblica e che sono contraddistinte da un limitato livello di complessitlimitato livello di complessitàà e da norme tecniche di riferimento. e da norme tecniche di riferimento.

Categoria "B", attivitCategoria "B", attivitàà a medio rischioa medio rischio..Rientrano nella Categoria B le attivitRientrano nella Categoria B le attivitàà caratterizzate da una media complessitcaratterizzate da una media complessitàà e da e da un medio rischio, nonchun medio rischio, nonchéé le attivitle attivitàà che non hanno normativa tecnica di riferimento che non hanno normativa tecnica di riferimento e non sono da ritenersi ad alto rischio. e non sono da ritenersi ad alto rischio.

Categoria "C", attivitCategoria "C", attivitàà a elevato rischioa elevato rischio..Nella Categoria C rientrano tutte le attivitNella Categoria C rientrano tutte le attivitàà ad alto rischio e ad alta ad alto rischio e ad alta complessitcomplessitàà tecnicotecnico--gestionale.gestionale.

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AttivitAttivitàà AgricoleAgricole

La procedura per le attivitLa procedura per le attivitàà di Categoria Adi Categoria Aun imprenditore che desidera costruire un'attivitun imprenditore che desidera costruire un'attivitàà secondo la nuova disciplina secondo la nuova disciplina

compie tutti i lavori necessari alla realizzazione dellcompie tutti i lavori necessari alla realizzazione dell‘‘opera senza dover opera senza dover richiedere pareri preventivi ai Vigili del Fuoco.richiedere pareri preventivi ai Vigili del Fuoco.

Dopo aver realizzato la costruzione, per dare inizio all'attivitDopo aver realizzato la costruzione, per dare inizio all'attivitàà , , èè sufficiente che sufficiente che invii al SUAP invii al SUAP -- Sportello Unico per le AttivitSportello Unico per le Attivitàà Produttive (o ai Vigili del Produttive (o ai Vigili del Fuoco tramite procedura Fuoco tramite procedura onlineonline) il progetto dell'opera e una Segnalazione ) il progetto dell'opera e una Segnalazione

Certificata di Inizio AttivitCertificata di Inizio Attivitàà (SCIA) con allegata la documentazione che attesti (SCIA) con allegata la documentazione che attesti la conformitla conformitàà dell'attivitdell'attivitàà realizzata alle prescrizioni vigenti in materia di realizzata alle prescrizioni vigenti in materia di

sicurezza antincendio. sicurezza antincendio.

Una volta presentata la documentazione, si ottiene la ricevUna volta presentata la documentazione, si ottiene la ricevuta dal SUAP e/o uta dal SUAP e/o VV.F.VV.F. e può immediatamente cominciare le può immediatamente cominciare l’’esercizio.esercizio.

I Vigili del Fuoco effettuano controlli a campione entro 6I Vigili del Fuoco effettuano controlli a campione entro 60 giorni e 0 giorni e rilasciano, dietro richiesta, una copia del verbale della visitarilasciano, dietro richiesta, una copia del verbale della visita tecnica. tecnica.

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Prevenzione incendi nelle Prevenzione incendi nelle

AttivitAttivitàà AgricoleAgricoleLa procedura per le La procedura per le lele attivitattivitàà di Categoria Bdi Categoria B

Se un imprenditore intende avviare unSe un imprenditore intende avviare un’’attivitattivitàà che presenta una media che presenta una media complessitcomplessitàà tecnicotecnico--gestionale, gestionale, èè necessario che il Comando provinciale competente necessario che il Comando provinciale competente dei Vigili del Fuoco valuti il progetto e si pronunci sulla sua dei Vigili del Fuoco valuti il progetto e si pronunci sulla sua adeguatezza alle norme adeguatezza alle norme

e alle regole tecniche.e alle regole tecniche.Il SUAP Il SUAP -- Sportello Unico per le AttivitSportello Unico per le Attivitàà Produttive a cui lProduttive a cui l’’imprenditore si rivolge imprenditore si rivolge per ottenere il permesso di costruire invierper ottenere il permesso di costruire invieràà ai Vigili del Fuoco il progetto : entro ai Vigili del Fuoco il progetto : entro 60 giorni il Comando esprimer60 giorni il Comando esprimeràà il parere sull'eventuale adeguatezza dell'opera alle il parere sull'eventuale adeguatezza dell'opera alle

norme antincendio. norme antincendio.

Dopo aver terminato la costruzione, per avviare lDopo aver terminato la costruzione, per avviare l‘‘esercizio esercizio èè sufficiente che sufficiente che invii al SUAP e/o invii al SUAP e/o VV.F.VV.F. una Segnalazione Certificata di Inizio Attivituna Segnalazione Certificata di Inizio Attivitàà (SCIA) con (SCIA) con

allegata la documentazione che attesti la conformitallegata la documentazione che attesti la conformitàà delldell‘‘operaopera realizzata alle realizzata alle prescrizioni vigenti in materia di sicurezza antincendio. Al momprescrizioni vigenti in materia di sicurezza antincendio. Al momento della consegna ento della consegna

della documentazione, viene rilasciata una ricevuta che le consedella documentazione, viene rilasciata una ricevuta che le consente di esercire nte di esercire immediatamente.immediatamente.

I Vigili del Fuoco effettuano, entro 60 giorni, controlli aI Vigili del Fuoco effettuano, entro 60 giorni, controlli a campione e rilasciano, campione e rilasciano, dietro richiesta, una copia del verbale della visita tecnicadietro richiesta, una copia del verbale della visita tecnica

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AttivitAttivitàà AgricoleAgricoleLa procedura per le attivitLa procedura per le attivitàà di Categoria Cdi Categoria C

LL’’imprenditore che ha intenzione di aprire unimprenditore che ha intenzione di aprire un’’attivitattivitàà complessa che secondo le complessa che secondo le nuove norme per la prevenzione incendi, presenta alti rischi, penuove norme per la prevenzione incendi, presenta alti rischi, per ottenere il permesso r ottenere il permesso

di costruire l'edificio, deve ricevere il parere positivo dei Vidi costruire l'edificio, deve ricevere il parere positivo dei Vigili del Fuoco sul gili del Fuoco sul progetto: il SUAP a cui si rivolge provvede a richiedere ai Vigiprogetto: il SUAP a cui si rivolge provvede a richiedere ai Vigili il parere preventivo li il parere preventivo

di conformitdi conformitàà del progetto, che viene rilasciato entro 60 giorni. del progetto, che viene rilasciato entro 60 giorni.

Terminati i lavori, invia al SUAP una Segnalazione CertificTerminati i lavori, invia al SUAP una Segnalazione Certificata di Inizio ata di Inizio AttivitAttivitàà (SCIA) con allegata la documentazione che attesti la (SCIA) con allegata la documentazione che attesti la

conformitconformitàà dell'attivitdell'attivitàà realizzata alle prescrizioni vigenti in materia di sicurezza realizzata alle prescrizioni vigenti in materia di sicurezza antincendio. antincendio.

Al momento della consegna della documentazione, la ricevutaAl momento della consegna della documentazione, la ricevuta ottenuta dallo ottenuta dallo Sportello Unico per le AttivitSportello Unico per le Attivitàà Produttive Produttive -- SUAP e/o SUAP e/o VV.F.VV.F. consente di esercire consente di esercire

immediatamente. immediatamente.

I Vigili del Fuoco, entro 60 giorni, effettueranno il sopraI Vigili del Fuoco, entro 60 giorni, effettueranno il sopralluogo per controllare lluogo per controllare che tutte le norme antincendio sono rispettate e, in caso positiche tutte le norme antincendio sono rispettate e, in caso positivo, rilasciano il vo, rilasciano il

Certificato di Prevenzione Incendi (CPI). Certificato di Prevenzione Incendi (CPI).

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AttivitAttivitàà AgricoleAgricole

Gli enti ed i privati responsabili delle attivita' di cui

all'Allegato I, categorie B e C, sono tenuti a

richiedere, con apposita istanza, al Comando l'esame

dei progetti di nuovi impianti o costruzioni nonche'

dei progetti di modifiche da apportare a quelli

esistenti, che comportino un aggravio delle

preesistenti condizioni di sicurezza antincendio

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AttivitAttivitàà AgricoleAgricole

Controlli di prevenzione incendiPer le attivita' di cui all'Allegato I del regolamento, l'istanza di cui al comma 2 dell'articolo 16 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, e' presentata al Comando, prima

dell'esercizio dell'attivita', mediante segnalazione certificata di inizio attivita', corredata dalla documentazione prevista dal decreto di cui all'articolo 2, comma 7, del regolamento.

Il Comando verifica la completezza formale dell'istanza, della documentazione e dei relativi allegati

e, in caso di esito positivo, ne rilascia ricevuta

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AttivitAttivitàà AgricoleAgricoleLe attivitLe attivitàà agricole soggette a controllo secondo lagricole soggette a controllo secondo l’’allegato II del D.P.R. n. 151/11 allegato II del D.P.R. n. 151/11

risultano:risultano:

Attività Principali

28.1.C Impianti per l'essiccazione di cereali e di vegetali in genere con depositi di prodotto essiccato con quantitativi in massa superiori a 50.000 kg;

74.1.A Impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso con potenzialità superiore a 116 kW (fino a 350 kW)

74.2.B Impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso con potenzialità superiore a 350 kW (fino a 700 kW)

74.3.C Impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso con potenzialità superiore a 700 kW

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AttivitAttivitàà AgricoleAgricoleLe attivitLe attivitàà agricole soggette a controllo secondo lagricole soggette a controllo secondo l’’allegato II del D.P.R. n. 151/11 risultano:allegato II del D.P.R. n. 151/11 risultano:

Attività Secondarie

12.2.B Depositi e/o rivendite di liquidi con punto di infiammabilità sopra i 65 gradi, con capacità superiore a 9 e fino a 50 mc; depositi e/o rivendite di liquidi infiammabili con capacità da 1 a 50 mc.

12.3.C Depositi e/o rivendite di liquidi infiammabili e/o combustibili e/o lubrificanti, diatermici, di qualsiasi derivazione, di capacità geometrica superiore a 50 mc.

13.1.A Contenitori distributori carburanti liquidi con punto di infiammabilità superiore a 65 gradi, di capacitàgeometrica superiore a 9 mc; privato fisso o rimovibile.

13.2.B Distributori fissi carburanti liquidi (combustibili) per autotrazione, di tipo commerciale o privato.

13.3.C Distributori fissi carburanti liquidi infiammabili e combustibili per autotrazione, di tipo commerciale o privato.

4.3.A Depositi di gas infiammabili disciolti o liquefatti (GPL) in serbatoi fissi di capacità geometrica complessiva da 0,3 a 5 mc.

4.5.B Depositi di gas infiammabili disciolti o liquefatti (GPL) in serbatoi fissi di capacità geometrica complessiva da 5 a 13 mc.

4.7.C Depositi di gas infiammabili disciolti o liquefatti (GPL) in serbatoi fissi di capacità geometrica complessiva superiore a 13 mc.

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AttivitAttivitàà AgricoleAgricole

Il nuovo D.P.R. nIl nuovo D.P.R. n.151.151/11 ha abrogato:/11 ha abrogato:

--D.M. 16.02.82

-D.P.R n. 689/59

Pertanto tutte le circolari esplicative a suo

tempo emanate sono anch’esse decadute.

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AttivitAttivitàà AgricoleAgricole

Impianti di essiccazione cerealiImpianti di essiccazione cerealiCaratteristiche costruttiveCaratteristiche costruttive

Gli impianti per lGli impianti per l’’essiccazione dei cereali sono sostanzialmente costituiti da:essiccazione dei cereali sono sostanzialmente costituiti da:

--gruppo gruppo aerotermicoaerotermico

--corpo essiccantecorpo essiccante

--attrezzature complementariattrezzature complementari

Il gruppo Il gruppo aerotermicoaerotermico comprende la sorgente di calore ( bruciatore e forno) e la comprende la sorgente di calore ( bruciatore e forno) e la

sorgente di aria in pressione (ventilatore).sorgente di aria in pressione (ventilatore).

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AttivitAttivitàà AgricoleAgricole

Impianti di essiccazione cerealiImpianti di essiccazione cerealiGeneratori aria caldaGeneratori aria calda

Per essiccare ci sono gruppi di riscaldamento: Per essiccare ci sono gruppi di riscaldamento:

a fuoco diretto a fuoco diretto

a fuoco indiretto a fuoco indiretto

a batterie ad olio a batterie ad olio diatermicodiatermico o vapore o vapore

I combustibili possono essere a: I combustibili possono essere a:

gas metano gas metano

GPL GPL

gasolio gasolio

olio denso o sottoprodotti olio denso o sottoprodotti

I bruciatori sono di tipo: I bruciatori sono di tipo:

pressurizzato pressurizzato

a vena d'aria a vena d'aria

speciali per vari tipi di combustibile speciali per vari tipi di combustibile

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AttivitAttivitàà AgricoleAgricoleImpianti di essiccazione cerealiImpianti di essiccazione cereali

Schema di un generatore di aria calda a fuoco diretto.Schema di un generatore di aria calda a fuoco diretto.

1. bruciatore; 2. ingresso aria ambiente; 3. fiamma; 4. prodotti1. bruciatore; 2. ingresso aria ambiente; 3. fiamma; 4. prodotti della combustione miscelati con ldella combustione miscelati con l’’aia ambiente; 5. camera di aia ambiente; 5. camera di

combustione; 6. ventilatore centrifugo.combustione; 6. ventilatore centrifugo.

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AttivitAttivitàà AgricoleAgricole

Impianti di essiccazione cerealiImpianti di essiccazione cereali

ModalitModalitàà di elaborazione dei progetti di prevenzione incendi di elaborazione dei progetti di prevenzione incendi

Si premette che tali attivitSi premette che tali attivitàà non sono regolamentate da specifiche regole tecniche non sono regolamentate da specifiche regole tecniche ma bensma bensìì dai criteri generali di Prevenzione Incendi.dai criteri generali di Prevenzione Incendi.

LL’’elaborazione progettuale tecnicoelaborazione progettuale tecnico--illustrativa deve contenere studi analitici di illustrativa deve contenere studi analitici di sicurezza ed affidabilitsicurezza ed affidabilitàà degli impianti, dei depositi e dei sistemi di protezione degli impianti, dei depositi e dei sistemi di protezione inerenti linerenti l’’intero complesso in cui si prevede installare un impianto di essintero complesso in cui si prevede installare un impianto di essiccazione.iccazione.

Il primo passo progettuale Il primo passo progettuale èè basato sulla valutazione dei rischi che evidenzi il basato sulla valutazione dei rischi che evidenzi il rischio di incendio connesso con le caratteristiche di combustibrischio di incendio connesso con le caratteristiche di combustibilitilitàà dei cereali, dei cereali, nonchnonchéé il rischio di esplosione, sia negli ambienti di lavoro che allil rischio di esplosione, sia negli ambienti di lavoro che all’’interno dei interno dei contenitori di stoccaggio, connesso con lcontenitori di stoccaggio, connesso con l’’esplodibilitesplodibilitàà delle miscele di polveri di delle miscele di polveri di cereali con aria.cereali con aria.

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Impianti di essiccazione cerealiImpianti di essiccazione cereali

Il rischio di esplosione Il rischio di esplosione èè ritenuto dai vari autori particolarmente temibile in relazione ritenuto dai vari autori particolarmente temibile in relazione alle seguenti alle seguenti circostanze:circostanze:

--facilitfacilitàà di formazione di polveri in ogni cereale per svariate ragioni, di formazione di polveri in ogni cereale per svariate ragioni, tra le quali: attrito tra i granelli tra le quali: attrito tra i granelli durante la movimentazione (sia alldurante la movimentazione (sia all’’interno che allinterno che all’’esterno dei silos), sporcizia, funghi, frammenti e schegge esterno dei silos), sporcizia, funghi, frammenti e schegge varie di altri componenti inglobati accidentalmente durante la mvarie di altri componenti inglobati accidentalmente durante la movimentazione, ovimentazione, etcetc.;.;

--elevata formazione di polveri per alcune tipologie di cereali coelevata formazione di polveri per alcune tipologie di cereali come ad esempio il mais;me ad esempio il mais;

--bassa energia di attivazione; bassa energia di attivazione;

--basso valore del limite inferiore dbasso valore del limite inferiore d’’infiammabilitinfiammabilitàà, intorno a 40, intorno a 40--50 50 grgr//mcmc nel caso della polvere di mais;nel caso della polvere di mais;

--molteplicitmolteplicitàà dei tipi di innesco ipotizzabili, facilmente verificabili se nodei tipi di innesco ipotizzabili, facilmente verificabili se non adeguatamente neutralizzati, n adeguatamente neutralizzati, quali: scintille per attrito tra i grani (accentuate dallquali: scintille per attrito tra i grani (accentuate dall’’eventuale presenza di quote di polveri metalliche nelle eventuale presenza di quote di polveri metalliche nelle polveri di cereali), scintille meccaniche, colpi su acciaio arrupolveri di cereali), scintille meccaniche, colpi su acciaio arrugginito in presenza di tracce di alluminio e gginito in presenza di tracce di alluminio e magnesio nel punto dmagnesio nel punto d’’impatto, scintille di saldatura e taglio, scintille elettriche, impatto, scintille di saldatura e taglio, scintille elettriche, fiamme libere, presenza di fiamme libere, presenza di punti caldi, surriscaldamento anche accidentale, punti caldi, surriscaldamento anche accidentale, etcetc.;.;

-- possibili detonazioni in tubazioni destinate alla movimentazionpossibili detonazioni in tubazioni destinate alla movimentazione dei cereali;e dei cereali;

-- gravitgravitàà dei sinistri registrati dalldei sinistri registrati dall’’esperienza storica per esplosione di polveri di cereali, con conesperienza storica per esplosione di polveri di cereali, con conseguenze seguenze talvolta catastrofiche, sia per ltalvolta catastrofiche, sia per l’’elevato numero di vittime che per i danni distruttivi alle strutelevato numero di vittime che per i danni distruttivi alle strutture.ture.

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AttivitAttivitàà AgricoleAgricole

Impianti di essiccazione cerealiImpianti di essiccazione cereali

A fronte dei rischi sopra citati e nelle recensioni A fronte dei rischi sopra citati e nelle recensioni èè suggerita lsuggerita l’’adozione di molteplici provvedimenti, orientati essenzialmente aadozione di molteplici provvedimenti, orientati essenzialmente aprevenire lprevenire l’’incendio, lincendio, l’’autoaccensione e le esplosioni di polveri.autoaccensione e le esplosioni di polveri.

In particolare nei progetti occorre fare riferimento alle seguenIn particolare nei progetti occorre fare riferimento alle seguenti misure:ti misure:

--misure di carattere generale per la prevenzione dellmisure di carattere generale per la prevenzione dell’’incendio, volte a ridurne la probabilitincendio, volte a ridurne la probabilitàà dd’’insorgenza e a limitarne la diffusione in insorgenza e a limitarne la diffusione in caso di evento incidentale;caso di evento incidentale;

--misure atte a prevenire la formazione di miscele ariamisure atte a prevenire la formazione di miscele aria--polveri in concentrazioni esplosiva ( pulitura dei cereali, uso polveri in concentrazioni esplosiva ( pulitura dei cereali, uso dei filtri e dei filtri e precipitatori ciclonici, precipitatori ciclonici, etcetc.);.);

--misure atte a prevenire la costituzione di fonti di accensione, misure atte a prevenire la costituzione di fonti di accensione, sia nel funzionamento normale che in caso di anomalie ( superficsia nel funzionamento normale che in caso di anomalie ( superfici calde, i calde, fiamme e gas caldi, incendi covanti e relativi focolai, scintillfiamme e gas caldi, incendi covanti e relativi focolai, scintille prodotte meccanicamente, installazioni elettriche, elettricite prodotte meccanicamente, installazioni elettriche, elettricitàà statica, statica, etcetc.);.);

--adozione di recipienti resistenti a colpi dadozione di recipienti resistenti a colpi d’’ariete;ariete;

--adozione di dispositivi soppressori di esplosioni;adozione di dispositivi soppressori di esplosioni;

--idonei accorgimenti per la realizzazione delle tubazioni;idonei accorgimenti per la realizzazione delle tubazioni;

--idonea conformazione delle superfici dei locali esposti alla foridonea conformazione delle superfici dei locali esposti alla formazione di polveri;mazione di polveri;

--misure atte ad impedire la propagazione delle esplosioni (organmisure atte ad impedire la propagazione delle esplosioni (organi di intercettazione meccanici, barriere estinguenti automatichei di intercettazione meccanici, barriere estinguenti automatiche, , aspirazione e separazione della polvere);aspirazione e separazione della polvere);

--accorgimenti finalizzati allo sfogo della pressione di scoppio;accorgimenti finalizzati allo sfogo della pressione di scoppio;

--istruzione del personale ai fini della corretta gestione degli iistruzione del personale ai fini della corretta gestione degli impianti e dei depositi, sia per evitare errori umani che per piampianti e dei depositi, sia per evitare errori umani che per pianificare i nificare i corretti comportamenti in caso di guasti, anomalie ed in situazicorretti comportamenti in caso di guasti, anomalie ed in situazioni di emergenza.oni di emergenza.

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Prevenzione Incendi nelle Prevenzione Incendi nelle

AttivitAttivitàà AgricoleAgricoleImpianti di essiccazione cerealiImpianti di essiccazione cereali

Sugli elaborati grafici progettuali devono essere evidenziate leSugli elaborati grafici progettuali devono essere evidenziate le aree a cielo libero, aree a cielo libero, devono essere rappresentati gli edifici del complesso (dei qualidevono essere rappresentati gli edifici del complesso (dei quali deve essere precisata la deve essere precisata la tipologia costruttiva e strutturale), le aree coperte, la disloctipologia costruttiva e strutturale), le aree coperte, la dislocazione degli impianti, la azione degli impianti, la destinazione ddestinazione d’’uso delle singole aree, la dislocazione di eventuali depositi diuso delle singole aree, la dislocazione di eventuali depositi di sostanze sostanze pericolose, ivi compresi i fitofarmaci, di cui occorre allegare pericolose, ivi compresi i fitofarmaci, di cui occorre allegare le specifiche schede di le specifiche schede di sicurezza.sicurezza.

Devono anche essere evidenziate le compartimentazioni antincendiDevono anche essere evidenziate le compartimentazioni antincendio, i o, i distanziamentidistanziamenti e e le aree di sgombero, allle aree di sgombero, all’’interno delle quali deve essere imposto il divieto di deposito dinterno delle quali deve essere imposto il divieto di deposito di i materiali combustibili o infiammabili o comunque suscettibili dimateriali combustibili o infiammabili o comunque suscettibili di produzione di sostanze produzione di sostanze tossiche o nocive in caso di esposizione ad incendio.tossiche o nocive in caso di esposizione ad incendio.

Gli elaborati grafici progettuali devono anche contenere rappresGli elaborati grafici progettuali devono anche contenere rappresentazioni entazioni particolareggiate (piante e sezioni) per quanto concerne la dislparticolareggiate (piante e sezioni) per quanto concerne la dislocazione dei singoli ocazione dei singoli impianti o installazioni pericolose ed i relativi locali. impianti o installazioni pericolose ed i relativi locali.

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Le attivitLe attivitàà secondarie sono regolamentate da specifiche secondarie sono regolamentate da specifiche regole tecniche elaborate nei vari anni quali:regole tecniche elaborate nei vari anni quali:

��Impianti di produzione calore;Impianti di produzione calore;

��Impianti di deposito e distribuzione liquidi Impianti di deposito e distribuzione liquidi combustibili ed infiammabili anche ad uso combustibili ed infiammabili anche ad uso autotrazioneautotrazione;;

��Depositi di gas combustibili liquefatti (GPL)Depositi di gas combustibili liquefatti (GPL)

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DECRETO LEGISLATIVO N. 81/08DECRETO LEGISLATIVO N. 81/08Tale decreto prevede degli obblighi da parte del datore di

lavoro in merito alla:

�Adozione di misure di prevenzione incendi e lotta antincendio;

�Informazione, formazione e aggiornamento della formazione;

�Gestione delle emergenze

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DECRETO LEGISLATIVO N. 81/08DECRETO LEGISLATIVO N. 81/08

LL’’inosservanza di tali obblighi inosservanza di tali obblighi costituiscono la sussistenza di reati per i costituiscono la sussistenza di reati per i

quali tale decreto prevede lquali tale decreto prevede l’’applicazione di applicazione di sanzioni di natura economica e penale sanzioni di natura economica e penale

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DECRETO LEGISLATIVO N. 81/08DECRETO LEGISLATIVO N. 81/08

Le vigenti norme conferiscono al personale Le vigenti norme conferiscono al personale VV.F.VV.F. ll’’attivitattivitààdi Ufficiali e Agenti di Polizia Giudiziaria ed in attuazione aldi Ufficiali e Agenti di Polizia Giudiziaria ed in attuazione al

D.lgs.D.lgs. N. 758/94 vengono applicate le procedure che N. 758/94 vengono applicate le procedure che prevedono la trasformazione di reati in illeciti prevedono la trasformazione di reati in illeciti

amministrativi per quanto riguarda materie di sicurezza amministrativi per quanto riguarda materie di sicurezza degli ambienti di lavoro con particolare riferimento ad degli ambienti di lavoro con particolare riferimento ad

aspetti di Prevenzione Incendi . aspetti di Prevenzione Incendi .

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DECRETO LEGISLATIVO N. 81/08DECRETO LEGISLATIVO N. 81/08

ModalitModalitàà di affrontare le problematiche sulla sicurezza dei di affrontare le problematiche sulla sicurezza dei luoghi di lavoroluoghi di lavoro

Gli aspetti maggiormente innovativi consistono nellGli aspetti maggiormente innovativi consistono nell’’istituire istituire presso lpresso l’’azienda un sistema di gestione permanente ed azienda un sistema di gestione permanente ed

organico diretto alla individuazione, valutazione, riduzione e organico diretto alla individuazione, valutazione, riduzione e controllo costante dei fattori di rischio per la salute e controllo costante dei fattori di rischio per la salute e

sicurezza dei lavoratori mediante:sicurezza dei lavoratori mediante:

--programmazione delle attivitprogrammazione delle attivitàà di prevenzionedi prevenzione

--informazione, formazione e consultazione dei lavoratoriinformazione, formazione e consultazione dei lavoratori

--organizzazione di un servizio di prevenzione e protezioneorganizzazione di un servizio di prevenzione e protezione

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DECRETO LEGISLATIVO N. 81/08DECRETO LEGISLATIVO N. 81/08

I principali adempimenti previsti in via generale I principali adempimenti previsti in via generale

risultano:risultano:

--Valutazione del rischio incendioValutazione del rischio incendio

--Organizzazione e gestione della sicurezza Organizzazione e gestione della sicurezza

antincendioantincendio

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AttivitAttivitàà AgricoleAgricoleDECRETO LEGISLATIVO N. 81/08DECRETO LEGISLATIVO N. 81/08

Valutazione del rischio incendioValutazione del rischio incendio

1) Criteri per procedere alla valutazione del rischio di incendi1) Criteri per procedere alla valutazione del rischio di incendio:o:

--Identificazione dei pericoliIdentificazione dei pericoli

--Identificazione delle persone esposteIdentificazione delle persone esposte

--Eliminazione o riduzione dei rischiEliminazione o riduzione dei rischi

--Stima del livello di rischioStima del livello di rischio

2) Finalit2) Finalitàà della valutazione del rischio di incendio:della valutazione del rischio di incendio:

--Ridurre la probabilitRidurre la probabilitàà che possa insorgere un incendioche possa insorgere un incendio

--Limitarne le conseguenzeLimitarne le conseguenze

--Consentire lConsentire l’’evacuazione in condizioni di sicurezzaevacuazione in condizioni di sicurezza

--Garantire lGarantire l’’intervento dei soccorritoriintervento dei soccorritori

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DECRETO LEGISLATIVO N. 81/08DECRETO LEGISLATIVO N. 81/08

Organizzazione e gestione della sicurezza antincendioOrganizzazione e gestione della sicurezza antincendio

--Designazione degli addetti alla prevenzione incendi, lotta Designazione degli addetti alla prevenzione incendi, lotta antincendiantincendi e gestione e gestione delle emergenzedelle emergenze

--Programma per lProgramma per l’’attuazione ed il controllo delle misure di sicurezza poste in atattuazione ed il controllo delle misure di sicurezza poste in atto:to:

a) Misure per prevenire il verificarsi di un incendio e la sua pa) Misure per prevenire il verificarsi di un incendio e la sua propagazione ( divieti, ropagazione ( divieti, precauzioni di esercizio, controlli)precauzioni di esercizio, controlli)

b) Controllo e manutenzione dei presidi antincendiob) Controllo e manutenzione dei presidi antincendio

c) Procedure da attuare in caso di incendioc) Procedure da attuare in caso di incendio

d) Informazione e formazione del personaled) Informazione e formazione del personale

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AttivitAttivitàà AgricoleAgricoleDecreto Decreto L.voL.vo nn.81.81/08/08

Principali novità: PRINCIPI GENERALI

�Avere a disposizione un Unico testo sulla sicurezza, con una più efficace e coerente applicabilità del regime sanzionatorio.

�Aver semplificato alcuni adempimenti, es. non più necessaria la nomina del RSPP tramite raccomandata e relative sanzioni.

�Aver introdotto il concetto di Salute stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un’assenza di malattia o d’infermità.

�L’introduzione per via normativa della delega di funzione (art.16) evitando il ricorso alla giurisprudenza per definire tale aspetto.

�Aver normato la funzione dei preposti (art.19), prevedendo per questa figura apposito percorso formativo.

�Norme premianti specifiche generiche nel D.Lgs. 81/08;(riduzione del 15 % del premio INAIL per l’adozione di buone prassi e soluzioni tecnologiche avanzate in materia di Sicurezza ed Igiene del Lavoro).

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AttivitAttivitàà AgricoleAgricole

�Costituzione del Comitato Regionale di coordinamento (art.7) di cui al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 dicembre 2007 per un maggiore coordinamento dell’attività di Vigilanza e Controllo.

�Introduzione della Commissione per l’Interpello (art.12), le cui indicazioni fornite nelle risposte ai quesiti costituiscono criteri vincolanti per l’esercizio delle attività di vigilanza.

�Eliminazione del registro infortuni e del libro matricola, attraverso l’istituzione del SINP (Sistema informativo Nazionale per la Prevenzione).

�Aver introdotto la possibilità, in caso di pericoli gravi ed imminenti, (anche se l’allegato I non è cosi chiaro) di sospendere l’attività di impresa, l’auspicio e che si vada verso una graduale selezione del mercato arginando sempre di più le imprese che praticano il dumping imprenditoriale.

�Le competenze acquisite a seguito dello svolgimento delle attività di formazione ( libretto formativo ).

�Vengono individuati settori e criteri finalizzati alla definizione di un sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi.

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AttivitAttivitàà AgricoleAgricole

Decreto Decreto L.voL.vo nn.81.81/08/08

Principali novità: DVR

�Non esistono più i 90 giorni dall’inizio attività per la redazione del DVR.

�Data certa del DVR e sottoscritto dal DL e per presa visione dal RSPP e dal RSL o RLST

�Aver allargato la valutazione dei rischi a tutti i rischi compresi quelli legati allo stress da lavoro-correlato

�La valutazione e il documento di valutazione dei rischi debbono essere rielaborati, in occasione di modifiche del processo produttivo o dell'organizzazione del lavoro significative ai fini della salute e della sicurezza dei lavoratori, o a seguito di infortuni significativi o quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne evidenzino la necessità.

� Eliminazione dell’autocertificazione per le aziende sotto i 10 Lavoratori entro il 2012 (limite massimo), verranno emanate nel frattempo procedure standardizzate. Questo non si applica alle attività in cui RSPP è obbligatoriamente una figura interna.

�Il DVR deve contenere una valutazione sullo stress lavoro-correlato

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AgricoleAgricole

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AttivitAttivitàà AgricoleAgricole

GRAZIE PER LGRAZIE PER L’’ATTENZIONEATTENZIONE